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Anno XLV
27.07.2023
Numero
786
Ricariche telefoniche
13 – 14 – 15 Agosto
Caorera: festa per la Madonna del Piave
Correva l’anno 1895. I paesani di Caorera imponendosi grandi sacrifici acquistarono a Parigi una bella statua, fu-
sa in ghisa, dipinta a fuoco, raffigurante la Madonna. Intronizzata su un altare della piccola chiesa del paese fu
benedetta personalmente dal Vescovo di Padova Cardinale Giuseppe Callegari.
Venne la grande guer-
ra. La disfatta di Capo-
retto. Le truppe italiane
Parrocchia di Caorera
Chiesa di Marziai Comune Sezione Treviso
Associazione Promozione Sociale
ripiegarono sul Piave, il
Federazione di Belluno
A Caorera un prete a
Organizzano a Caorera di Quero Vas
detta di tanti un Santo,
a
65 Festa
conduceva una vita
umile e sacrificata, ma
attiva alla gestione del-
della Madonna
la sua parrocchia, nel
soccorrere i bisognosi,
nel dare esempio quo-
tidiano di cristianità:
del Piave
Don Gaetano Tramet.
Nel mese di febbraio
del 1918 gli invasori
requisirono e caricaro-
Con dedica all’arma dell’Areonautica no sul carretto la sta-
tua della Madonna, in-
sieme alle campane
per portarla in fonderia.
Nei pressi di Marziai si
Domenica 13 agosto 2023 ruppe l’asse del carro
Ore 12.00 | Apertura cucina con Bigoi in salsa, polenta e goulash e la statua cadde a ter-
Ore 19.00 | Apertura cucina con galletto ra, rompendo la mano
ai ferri con patate
Ore 21.00 | Intrattenimento con il complesso
sinistra nel contatto
GNUCO ALPEN SGNAPA BAND con la strada.
Don Gaetano, sulla vi-
Lunedì 14 agosto 2023 sta di tanto scempio,
Ore 19.00 Costata con patate:
Prenotazioni: Paolo 349 4339855 - Federico 345 937516
abbandonandosi ad in-
Ore 20.30 Balli latinoamericani con consueto dolore, tanto
fece, tanto implorò che
la statua gli venne re-
stituita.
Martedì 15 agosto 2023 Fu posta sopra un
Solenne celebrazione per la Madonna del Piave
Ore 9.30 | Raduno autorità Civili e Militari presso Museo del Piave
ceppo, in riva al Piave,
Ore 10.00 | Partenza del corteo con gonfaloni labari e bandiere verso la chiesa rivolta verso il fronte di
Santa Messa solenne in onore alla Madonna Regina della pace ed in suffragio ai Caduti
Durante la cerimonia interventi musicali a cura della FILARMONICA DI LENTIAI
guerra. Il 3 novembre
Discorsi ufficiali, processione con l’immagine della Madonna fino a Marziai dello stesso anno gli
Ore 11.15 | Arrivo a Marziai alzabandiera, benedizione con preghiera
e lancio della corona nel Piave in omaggio ai Caduti alleati francesi libera-
Seguirà rinfresco presso la sede dell’Associazione “IL POJAT”
rono la Valle del Piave,
Ore 12.30 | GRANDE PRANZO sotto il tendone con SPIEDO GIGANTE
Ore 19.00 | presso la chiesa di Marziai recita del S. Rosario
seguiti dagli alpini del
|
Ore 19.45 arrivo presso la chiesa di Caorera Btg. Bassano, che l’8
IORNI
TUTTI I G
e pe st o Ore 20.00 | Apertura cucina per cena dicembre portarono la
Pasta ragù lenta
Past in co n po
a e polent
a statua della Vergine
alla piastr
Formaggio nella chiesa di Marziai.
VISITATE IL MUSEO DEL PIAVE
Pro Loco Caorera Da qui i reduci di Cao-
“VINCENZO COLOGNESE” DELLA GUERRA 1915-18. www. prolococaorera.it rera, la riportarono nel-
la chiesetta di Caorera.
Un altro prete umile e sacrificato vide in questi fatti un qualcosa di celestiale: Don Antonio Pavan. Uomo dalla
faccia bonaria e sincera, pronto ai bisogni della sua gente, privo di necessità proprie, profondamente devoto a
Maria, ne rafforzò il culto. Nel 1958 decise di portare ogni anno il 15 agosto, la Venerata Immagine, in processio-
ne, nel luogo del suo profugato in Marziai. Cosi, ogni ferragosto, la Pro Loco, assieme alla parrocchia ed al grup-
po alpini, organizza questa manifestazione a carattere nazionale che oltre all’intenso carattere religioso-
patriottico abbina un carattere folkloristico. Tratto da: http://www.prolococaorera.it/madonnadelpiave.html
2 COME ERAVAMO
Fener, i fiori
di via Nazionale
Anche quest’anno la famiglia Gerlin, titolare dell’Albergo Risto-
rante Tegorzo, ha provveduto all’aiola di via Nazionale. Nello
scorso mese di maggio sono stati acquistati i fiori che ora ab-
belliscono il tratto di strada che dalle ex fornaci porta al ponte
sul Tegorzo, fiori che sono poi stati messi a dimora e curati da
buona parte della stessa famiglia Gerlin e dai loro collaborato-
ri. Nella foto, alcuni dei protagonisti dell’intervento: bravi!
4 CRONACA
laio o di un altro elemento strutturale (flessione), ed è espressa per lo più in cm o mm.). Uno dei motivi per cui è
stato ricostruito questo ponte è quello di permettere l’accesso ai pullman delle scolaresche che sempre più di
frequente vengono a visitare la sorgente dell’acquedotto dello Schievenin". La seconda inaugurazione meno evi-
dente ai presenti ma riguardante l'abitato di Schievenin e le sue propaggini, ha riguardato un progetto seguito
dall’architetto Lara Gallina costato 500mila euro e volto al potenziamento della valle dal punto di vista delle at-
trezzature sportive e dell’accoglienza. “Abbiamo valorizzato – ha spiegato Gallina - l’area pic nic fornendo nuovi
giochi per i bambini e per i ragazzi. Abbiamo poi recuperato l’area accanto alla chiesa parrocchiale rifacendo il
fondo del campo sportivo e allestendo un percorso sensoriale sempre ad uso di bambini e ragazzi. Con la colla-
borazione del museo naturalistico di Montebelluna abbiamo inoltre allestito le aree esterne della stessa chiesa
con pannelli informativi e illustrativi sulla fauna e la flora presenti all’interno della valle. Abbiamo, infine, predispo-
sto la fornitura di e-bike a tutte le attività ricettive del territorio che si trovano lungo il percorso che interesserà la
futura pista ciclabile". L'implementazione di strutture e accessori volti alla promozione turistica della valle di
Schievenin è il cavallo di battaglia che dalla sua elezione l'assessore comunale Cristina Dalla Rosa, che in valle
di Schievenin risiede, ha sempre cavalcato facendolo correre al massimo delle sue possibilità. "Questi ulteriori 2
importanti interventi - ha spiegato l'assessore - costituiscono un nuovo prezioso tassello per il miglioramento
dell’accoglienza in valle di Schievenin per chi viene da fuori a visitare le nostre bellezze. Molto importanti sono
stati fra l'altro l’allestimento dei punti e-bike, un lavoro molto complesso, e la mappatura dei sentieri che ha pro-
dotto una bellissima cartina topografica che a breve sarà disponibile per tutti". Fra gli intervenuti anche il sindaco
di Alano di Piave Amalia Serenella Bogana e il direttore dell'Alto Trevigiano Servizi Pierpaolo Florian. Prima del
taglio del nastro la nuova struttura è stata benedetta dal parroco di Schievenin don Alessio Cheso che ha mostra-
to di aver brillantemente superato i postumi dell'ictus che lo aveva colpito lo scorso 31 maggio. Al termine un ric-
co rinfresco.
Ogni promessa
è un debito
di Alessandro Bagatella
Come avevo promesso al momento della presentazione del mio li-
bretto di poesie dialettali, una volta pagate le spese di tipografia,
ho devoluto il ricavato, pur se piccolo, a due iniziative benefiche: la
ricerca contro il cancro e un obolo per il restauro della chiesa di
Santa Maria.. sperando si metta mano al ripristino della sua coper-
tura. Diversa mente, assieme ad un altro contributo che mi è stato
consegnato sempre per il restauro ne farò offerta ad altre associa-
zioni. Grazie a chi ha acquistato il libro. Con il loro sostegno ho
potuto mantenere la promessa.
Il Direttivo della Sezione Fanti di Alano - Quero Vas, a nome dei Fanti sezionali, ha concesso un attestato di be-
nemerenza al signor Luigi Della Bianca, loro Socio. Un gesto di gratitudine per ringraziarlo per la solidale dispo-
nibilità, generosità e simpatia sempre dimostrate nei riguardi dell’Associazione. A consegnare l’attestato di rico-
noscenza è stata la signora Patrizia Gallina ved. Carelle, la quale nella circostanza ha rappresentato il marito
Claudio che aveva promosso questa iniziativa. I Fanti, coscienti e responsabili, ringraziano sentitamente il loro
Socio con questo segno di gratitudine.
6 CRONACA
Era il luglio del 2021… Son già passati due anni dalla prematura scomparsa di Eros Dal Canton, ma il suo ricor-
do è ancora vivissimo nelle tante, tantissime persone che lo hanno conosciuto e amato. Proprio per questo, sa-
bato 8 luglio, i suoi amici hanno riproposto, come l’anno scorso, una camminata per ricordarlo, terminata con un
torneo di calcetto e di scopa e una partita a calcio. I promotori di questa bellissima iniziativa ringraziano, tramite
“Il Tornado”, tutti i partecipanti, ricordando che i soldi raccolti in questa giornata verranno devoluti in beneficenza.
8 ASTERISCO
14 15 16 17 18
19 20 21 22 23
24 25 26 27 28
29 30 31
32 33 34 35 36 37
38 39 40 41 42
43 44
45 46 47 48 49
50 51 52 53 54 55 56
57 58 59 60 61 62 63
64 65 66 67
68 69 70 71
72 73 74 75 76
77 78 79
Verticali: 1.Lo stai tenendo in mano 2.Costellazione con la cintura 3.Lo è l’olio migliore 5.Pubblica Sicu-
rezza 6.Esclamazione di disappunto, fastidio 7.La May atleta 8.Frazione alanese con la stazione 9.Antenati
10.Contrario di vado 11.Tifoso neroazzurro 12.Gatto di razza asiatica 13.Trento 16. Creature soprannatu-
rali della mitologia norrena 18. Serie televisiva statunitense 20.Pregiudizi mentali inconsci 21.Simbolo
dell’oro 23.Firenze 26.La si chiede al parrucchiere 28.Ci si mette per farsi fotografare 31.Il male dei bam-
bini 33.Rete Interna d’Utenza 34.Comune della casa motociclistica Aprilia 35.Includere 37.Antichi reci-
pienti 38.Famosa Brigata composta da Sardi 39.Cataste di legna per esecuzioni al rogo 40.Catania
41.Ingegneria Edile 45.Famosa Madonna di Cornuda 48.Il giudice…accanto 49.I ragazzi della via…. 51.
Antico borgo di Segusino 53.Torino 54.Istituto Tecnico Comprensivo 55.Sinonimo di eccellente, illustre
56.La nuova trasmissione di Alberto Angela 58.Il Claude pittore 62.Tipico formaggio di Segusino
63.Contrario di Off 66.Agrigento 67.Uno inglese 69.Memoria del computer 71.Incognita 73.Bari
76.Bologna
La Soluzione
(M.M.) Qui a fianco la soluzione del gioco
estivo proposto per il terzo anno consecutivo
agli appassionati di enigmistica che sicura-
mente ci sono tra i nostri abbonati. Nulla di
trascendentale o di particolarmente difficile.
D’altra parte l’ho realizzato a mano (carta, ma-
tita e gomma) e, credetemi, è più difficile
crearlo che risolverlo.
Spero possiate passare una mezza oretta in
piacevole impegno e con la soddisfazione di
compilare ogni quadratino senza sbirciare la
soluzione qui a fianco proposta per la confer-
ma finale!
Incrocio di parole
(M.M.) Per i più piccoli, ma non solo, ec-
co un giochino che aiuta a focalizzare i
caratteri, alla ricerca dei nomi sotto ripor-
tati e che sono “nascosti” nello schema
qui a lato.
Con un po’ di attenzione non è difficile
scovarli!
Realizzato su Educolor it
10 ATTUALITÀ
Per qualsiasi altra informazione i cittadini potranno rivolgersi al proprio Comune di residenza.
* * *
L’aspettativa delle due amministra- casse di una popolazione che causa sia della minore disponibilità
zioni comunali sulle conseguenze all’epoca si suddivideva per lo più di stanze o case da affittare sia,
virtuose dei progetti che saranno tra contadini ed emigranti all’estero. dall’altro lato, dalla ricerca da parte
finanziati con le risorse del PNRR è Eppure il venire in villeggiatura nei dei villeggianti di località turistiche
pienamente condivisibile: iniettare nostri piccoli paesi, la possibilità di più rinomate verso le Dolomiti o il
una nuova linfa vitale nella popola- passeggiare nella campagna locale mare. Nel giro di pochi anni il no-
zione che possa contrastare il fe- o fare qualche piccola escursione stro territorio ha perso la propria
nomeno dell’abbandono del territo- nelle montagne circostanti, andare propensione all’ospitalità turistica, e
rio da parte dei più giovani, al Piave o al Tegorzo per fare il ba- questo non è stato un bene in ter-
investendo sulle attrattive turistiche gno (allora erano pieni d’acqua mini assoluti: ci si è concentrati nel-
e sulla cultura, nella speranza che limpida e non erano ridotti a degli le attività, forse più redditizie
la dinamica attuale possa invertirsi acquitrini come oggi), il vivere in- all’epoca, delle molte imprese ma-
non solo assicurando la permanen- sieme agli abitanti del paese condi- nifatturiere, ma con il passare del
za di chi già vi abita, ma addirittura videndone abitudini e riti, riusciva a tempo il territorio si è in qualche
stimolando un afflusso in contro- creare dei solidi legami con gli modo impoverito. I piccoli negozi
tendenza di nuovi giovani e di gio- ospiti che poi ritornavano di anno in hanno chiuso i battenti incapaci di
vani famiglie che scelgano di vivere anno con lo stesso animo di chi ri- contrastare la concorrenza dei cen-
nei nostri Comuni non per necessi- torna in famiglia durante le vacan- tri commerciali nati come funghi
tà, ma per scelta e come stile di vi- ze. Oggi lo si chiamerebbe, con un nelle cittadine circostanti e se
ta a contatto con le bellezze che il neologismo, turismo esperienziale, guardiamo qual è oggi la situazione
nostro territorio sa offrire. Dagli an- solo che oggi il termine è spesso dei nostri Comuni in termini di ne-
ni ’20 fino agli anni ’70 del secolo utilizzato come fumo negli occhi gozi, servizi, attrattive e attività di
scorso, il nostro era un territorio ad per attrarre i turisti nelle varie loca- svago o culturali, ci si rende conto
alta propensione turistica: d’estate lità, mentre allora veramente si vi- che il nostro territorio è sempre più
erano molte le famiglie che lascia- veva l’esperienza di condividere le simile a quello che nelle grandi città
vano l’afa della pianura per venire tradizioni, le abitudini e i passa- sono i quartieri dormitorio delle pe-
a trascorrere qualche settimana al tempi dei locali. Con il passare del riferie. In questa situazione è quasi
fresco, nelle case che la popola- tempo e l’insediarsi delle prime fisiologico che i giovani, se e appe-
zione locale metteva loro a disposi- fabbriche conseguenti al boom na possono, se ne vadano a vivere
zione. Era sicuramente un’ospitalità economico degli anni ‘60, arrivò il nei centri dove c’è “movimento” e la
povera, dettata dalla necessità di benessere e un po’ alla volta venne possibilità di una vita sociale mag-
incamerare qualche introito nelle meno anche l’ospitalità turistica a giormente appagante. Eppure la
14 ATTUALITÀ
nostra terra ha delle bellezze e del- tutta la comunità solo se, paralle- decrescenti: primo obiettivo portare
le opportunità uniche e inestimabili, lamente, tutti gli operatori locali del i turisti in Italia; poi le singole Re-
come un tesoro che aspetta solo di turismo intesi in senso lato e quindi gioni proporranno ai turisti arrivati
essere scoperto e dissotterrato. Il i titolari delle strutture ricettive e di in Italia le proprie destinazioni illu-
turismo è sicuramente uno stru- ristorazione, ma anche i titolari del- strando le tematiche principali delle
mento che può portare benessere le aziende agricole, i negozianti, gli stesse (mare, lago, montagna, ter-
e stimolare l’imprenditorialità locale artigiani ecc., si organizzano per me, cultura, storia, architettura
in termini di ricezione, di ristorazio- creare una struttura stabile di pro- ecc.); all’interno delle Regioni le
ne, di apertura di negozi di prodotti mozione turistica locale composta singole località proporranno le pro-
locali (si pensi agli occhiali prodotti da specialisti stipendiati che abbia- prie caratteristiche attrattive distin-
nelle nostre zone) o enogastrono- no come missione il coordinamento tive (si pensi per esempio a Pado-
mici a chilometri zero. Può aprire la di tutte le attività con impatto diretto va propagandata come “urbs
via allo sviluppo di nuovi percorsi o indiretto turistico, la promozione picta”); per ultimo, all’interno delle
tematici come quello della grande del territorio insieme agli altri orga- singole località gli imprenditori cer-
guerra, del cicloturismo, delle nismi locali (Consorzio Dolomiti e cheranno di differenziarsi dagli altri
escursioni sulle nostre vette. Può DMO Belluno); la creazione e lo individuando dei target specifici di
stimolare l’organizzazione di spet- sviluppo delle tematiche turistiche offerta turistica (famiglie, bikers,
tacoli o manifestazioni collaterali da proporre e la loro commercializ- detox, animal friendly ecc.).
che sono in grado di intrattenere i zazione a livello nazionale e inter- L’effetto leva auspicabile con la
turisti ben oltre la giornata mordi-e- nazionale; l’individuazione delle si- creazione di una cabina di regia è
fuggi come avviene oggi. Una nergie tra operatori con i relativi proprio quello di un organismo che
maggiore affluenza di turisti che vantaggi in termini di risparmio di operi in sinergia con le altre struttu-
pernottano per qualche giorno e costi; la partecipazione o il suppor- re turistiche territoriali provinciali,
che non si limitano al mero pas- to agli operatori nelle varie forme di ma creando anche quelle distinzio-
saggio per recarsi in altre località, finanziamento. Per come è struttu- ni di destinazione che possa porta-
può portare a degli indubbi vantag- rato il bando di concorso del re i turisti nei nostri Comuni. Auspi-
gi non solo economici, ma anche PNRR, infatti, i finanziamenti an- chiamo quindi che i finanziamenti
sociali, aumentando la qualità della dranno ad agevolare individual- del bando “attrattività dei borghi
vita e rendendone attraente la mente le strutture dei singoli im- storici” siano solo un primo impor-
permanenza. Se il turismo è uno prenditori ma senza una visione di tante passo che stimoli gli operatori
strumento che, se ben usato, può interesse collettivo che segua la turistici dei nostri Comuni a voler
portare molteplici benefici, non va regola aurea che si insegna nelle fare quel passo virtuoso in più che
sottaciuto che i soldi del PNRR e i prime lezioni dei corsi universitari è quello di organizzarsi stabilmente
finanziamenti del bando “attrattività sul turismo: i concorrenti non sono i per cogliere insieme le opportunità
dei borghi storici” possono godere nostri vicini, ma gli Stati stranieri e che il turismo locale può apportare
di un “effetto leva” a vantaggio di quindi bisogna procedere per livelli a tutti.
https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/imprese-borghi
LIBRI
20 ATTUALITÀ
Ortopedia di Feltre
Centro di avanguardia per le patologie della spalla
Pianificazione in 3D e navigazione intraoperatoria per protesi su misura
All’Ortopedia di Feltre è un centro all’avanguardia per il trattamento della spalla: vengono
infatti eseguiti particolari interventi, con tecniche innovative come la pianificazione pre
operatoria in 3D e la navigazione intra operatoria, che hanno migliorato in modo significativo i
risultati clinici a medio e lungo termine.
Oltre agli interventi più comuni come il trattamento artroscopico delle lesioni della cuffia dei rotatori e
dell’instabilità e la osteosintesi delle fratture dell’omero prossimale, vengono eseguite procedure di trasposizione
tendinee in caso di lesioni irreparabili della cuffia dei rotatori ed interventi di protesi anatomica o inversa per la
patologia artrosico-degenerativa della spalla
Un’équipe motivata, composta da professionisti di lungo corso a cui si aggiungono nuovi professionisti,
provenienti anche da fuori regione, che offrono con professionalità ed entusiasmo diversi tipi di trattamenti.
«Le ultime innovazioni tecnologiche in ambito di pianificazione pre- operatoria (planning 3D), strumentari dedicati
specifici per ogni singolo paziente (P.S.I.), navigazione intra-operatoria e le nuove tipologie di impianti protesici di
spalla in grado di correggere i diversi difetti ossei glenoidei, rappresentano i progressi che hanno migliorato in
modo significativo i risultati clinici a medio e lungo termine. Nel reparto di Ortopedia e Traumatologia di Feltre
tutte queste novità vengono correntemente utilizzate per garantire ai nostri pazienti affetti da artrosi di spalla il
miglior trattamento possibile», spiega il direttore della UO Stefano Di Fabio.
Non solo spalla. L’ortopedia garantisce il trattamento delle fratture di femore prossimale nei pazienti over 65
anni entro le 48 ore, la chirurgia protesica di primo impianto e di revisione di anca e ginocchio.
Un’altra particolarità è rappresentata dalla stretta
collaborazione con la Riabilitazione per il trattamento
fisioterapico dei pazienti operati di protesi di anca e
ginocchio: il paziente viene trasferito direttamente
dall’Ortopedia al reparto di Riabilitazione per un rapido
recupero.
In un anno, da maggio 2022 ad aprile 2023, sono state
effettuate 11 mila prestazioni ambulatoriali, 1.327 interventi
(+ 23% rispetto al pari periodo dell’anno precedente) e
1.037 ricoveri. Il 30% dei pazienti trattati per la spalla
proviene da fuori Ulss, a testimonianza della qualità delle
cure offerte. In foto: l’equipe di ortopedia
«L’ortopedia di Feltre è un centro di riferimento non solo regionale per la chirurgia della spalla» commenta con
orgoglio il Commissario Dal Ben. Feltre, 13 luglio 2023
CRONACA
Distribuzione e habitat – È la specie che si spinge alle quote più elevate e sulle Alpi, dove si consorzia spesso
con Picea abies (L.) Karst. e, soprattutto sulle Alpi Orientali, con Pinus cembra L., segna il limite superiore del
bosco. È presente dal livello del mare fino a 2.400 m di quota. È diffuso in tutto il settore montano e subalpino,
dove forma boschi puri (lariceti), ma talvolta si trova isolato raggiungendo le quote più elevate, su ghiaioni e
luoghi rocciosi. Dove il bosco finisce lasciando posto alle praterie alpine, spesso si incontrano individui isolati,
deformati dal vento e dalla neve, con il classico portamento a sciabola. Specie eliofila che predilige siti ben
esposti, con inverni asciutti, freddi e nevosi, si adatta a qualsiasi terreno, purché ben drenato, colonizzando
anche terreni spogli.
Il Giglio Martagone
di Alessandro Bagatella
Il giglio Martagone si può trovare fiorito sulle pendici del Grappa in questo
periodo, nelle località di Malga Camparona, lungo il sentiero che porta a Malga
Piz. E’ un fiore protetto, molto bello da vedere, ma non profumato.
Il giglio martagone è una specie a vasta distribuzione eurasiatico-temperata
presente in tutte le regioni dell'Italia continentale salvo che in Puglia, Basilicata
e Calabria. E’ frequente su terreni freschi, in prati, boschi, radure e cespuglieti
fino alla fascia montana. Cresce in radure boschive e nei mantelli forestali, su
suoli limoso-argillosi sciolti, profondi, freschi, ricchi in composti azotati e basi, a
volte subacidi, con optimum nella fascia montana. La pianta è tossica, anche se
a volte viene usata in erboristeria per diverse proprietà officinali. Il nome
generico era già in uso presso i Romani; il nome specifico, che deriva da quello
di una forma di turbante introdotta nel XV secolo, si riferisce alla caratteristica
forma della corolla. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura:
maggio-luglio.
24 MOSTRA
Accadde vent’anni fa
a cura di Sandro Curto
- Il sindaco di Quero Zanolla, alla presenza di oltre 150 persone e di numerose autorità locali, inaugura la casera
ristrutturata di Malga Paoda con taglio del nastro da parte del malghese Giuseppe Specia “Carta”. Costo
dell’intervento di 85.000 euro di cui 35.000 finanziati col Piano di Sviluppo Rurale e 50.000 da Veneto Agricoltura.
- Numerosi i decessi ricordati sul Tornado nell’estate del 2003: a Schievenin Gigi Benato di soli quarant’anni, a
Colmirano Silvano Curto, classe 1928, a Quero Romolo Schievenin di 73 anni ed Enrica “Liliana” Chenet vedova
di Bruno Della Bianca e collaboratrice del figlio Luigi nell’attività di fioreria e onoranze funebri.
ATTUALITÀ
1. La pratica del rooming-in permette alla madre e al neonato di restare insieme 24 ore su 24 durante la permanenza
in ospedale, subito dopo il parto. Tenere il neonato nella stessa stanza della mamma 24 su 24 (rooming-in) permette
di rafforzare il legame tra mamma e bambino e di incentivare l'allattamento al seno.
27 ASTERISCO
Marcesina
di Andrea Pietrobon
"Ndemo su a Marcesina?", mi diceva mio nonno Eugenio, Neno per tutti. È stato lui a farmi scoprire quella magi-
ca piana, al margine nord orientale dell'Altipiano dei Sette Comuni. Un paradiso di pascoli e boschi che sembra di
essere in Finlandia, ma con all'orizzonte montagne ben oltre i duemila metri. Trent'anni fa più o meno. Dal paese
sull'altipiano dove trascorreva il mese di luglio in villeggiatura, qualche pomeriggio partiva in auto e andava su a
Marcesina. Rigorosamente dopo la tappa del Tour de France, vista alla tv. Ricordo la prima volta in cui portò an-
che me. La strada era sterrata già prima del rifugio Monte Lisser, per arrivare al cuore della piana c'erano diversi
chilometri di sassi e buche. Ma lui non temeva le strade di montagna, da autista-meccanico aveva imparato a
guidare, nonché aggiustare, macchine e camion durante la guerra, in Russia e nella risalita dell'Italia con gli Al-
leati. Ingranava le marce basse della 132 bianca e via. Non si spaventava se dense nebbie o nubi minacciose di
temporale oscuravano all'improvviso il cielo. Arrivati su parcheggiava, scendeva e si guardava attorno soddisfat-
to, accarezzandosi i baffi e sorridendo. Aveva la montagna nel sangue e percepiva istintivamente la pace e la
bellezza di quel luogo. Il profumo resinoso degli immensi boschi entrava nei polmoni, gli unici suoni erano il vento
tra gli abeti e lo scampanio delle vacche al pascolo. La magia solenne di certe sere di luglio lassù mi entrò presto
nelle viscere. Si tornava giù al paese col sole calante, sempre con un po' di malinconia e di sguardo trasognante.
Sono tornato a Marcesina qualche tempo fa. Da un anno e mezzo rinviavo l'appuntamento, non avevo molta vo-
glia di vedere dal vivo gli effetti della tempesta Vaia in quel luogo del cuore. Per fortuna la neve abbondante ca-
duta nei giorni prima copriva e nascondeva le ferite profonde inferte al magico bosco. La neve ingentilisce e ren-
de fiabesco qualsiasi paesaggio. La piana e la foresta che la circonda rimangono sempre un lembo di montagna
capace di far vibrare qualcosa di veramente profondo dentro di te. La natura si rigenera sempre, riflettevo. Ascol-
tando il soffice suono dei passi sprofondati nella neve immacolata, mi accorgevo che certe emozioni non hanno
tempo. Lasciando volare lo sguardo su quelle distese infinite pensavo a mio nonno, che molti anni prima mi ave-
va fatto conoscere quel luogo, e nelle bianche nuvole ridenti sospese tra neve e cielo, rivedevo il suo sorriso di
quando lassù si guardava attorno soddisfatto.
«Ma ci saranno ancora degli innamorati che in una notte d’inverno si faranno trasportare su una slitta
tirata da un generoso cavallo per la piana di Marcesina imbevuta di luce lunare?
Se non ci fossero come sarebbe triste il mondo.» (Mario Rigoni Stern)
28 ATTUALITÀ
di Mondin Duilio