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Quindicinale Editrice ASD Ponte Tegorzo

Anno XLIV

17.02.2022
Numero

763

Quero Vas: le statistiche demografiche - pag. 1


Cantare il deserto - meditazioni in canto - pag. 3
Tesseramento AUSER 2022 - pag. 4-5
Gli orari del Rally Colli Trevigiani - pag. 6
I vincitori delle borse di studio - pag. 10
Chiuso in redazione il 07.02.2022 - Prossima chiusura il 28-02-2022
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IL TORNADO Sede: Via Nazionale, 25 - 32031 FENER-ALANO di PIAVE (BL). DIRETTORE RESPONSABILE: Cesare Turra. DIRETTORE OPERATIVO: Mauro Mazzocco EDITORE ASD Ponte
Tegorzo, Via Nazionale, 25 - 32031 FENER-ALANO DI PIAVE. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Alessandro Bagatella, Tristano Dal Canton, Ivan Dal Toè, Antonio
Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Andrea Tolaini.
ABBONAMENTI: ITALIA Abbonamento annuale (15 numeri)  25,00 ESTERO Abbonamento annuale (15 numeri)  50,00.
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gando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: BAR “DA RICCI” - Alano; BAR JOLE - Fener; CARTOLIBRERIA SCHIEVENIN ALBERTINA - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero;
BAR “PIAVE” Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO DEON - Vas; BAR “BOLLICINE” - Scalon; BAZAR di A. Verri - Segusino.
1 ATTUALITÀ

Quero Vas: le statistiche demografiche


In attesa dei dati della Conca, ecco i primi numeri disponibili
Nel corso dell’anno 2021, in tendenza opposta all’anno precedente, la
popolazione di Quero Vas ha avuto un significativo incremento malgrado
un saldo naturale negativo di – 26 (41 morti e 15 nati). Ben 119 cittadini
sono stati iscritti nel nostro Comune come nuovi residenti, contro i 70
cancellati per emigrazione, con un saldo migratorio di + 49.
Il saldo finale totale al 31.12.2021 risulta quindi di +23 abitanti: 3133
totale popolazione di cui 409 stranieri; 1580 maschi e 1533 femmine.
Tra i 15 nati 8 sono italiani e 7 stranieri, 11 sono maschi e 4 femmine; 8
persone di origine straniera hanno acquistato la cittadinanza italiana. Le
famiglie sono 1291, di cui 159 hanno tra i componenti almeno uno stra-
niero e 107 l’intestatario straniero. (Fonte: Anagrafe di Quero Vas)
2 ATTUALITÀ

Caro amico ti scrivo, l’anno appena iniziato…


di Cesare Turra
La recente nomina del Presidente della Repubblica è stata l’anticipazione del panorama al
quale i cittadini dovranno assistere nei prossimi mesi in previsione delle elezioni politiche del
2023:
frammentazione della classe politica,
screzi nelle compagini della medesima coalizione,
spaccature interne tra le varie correnti dello stesso partito politico.
Il tutto condito con l’ennesimo mantra che la colpa di questo pasticcio sarebbe di una “legge elettorale” inadeguata
che, come da anni ormai ci viene ripetuto, dovrebbe essere riformata.
Non è per nulla una bella situazione quella di una classe dirigenziale politica concentrata nelle proprie beghe di bot-
tega, se confrontate con le sfide che il Paese, quello vero, dovrà affrontare per dare risposte concrete alla necessa-
ria spinta verso la digitalizzazione, per seguire con criterio l’evoluzione dei nuovi modelli di lavoro che, forti
dell’esperienza acquisita durante la pandemia, punteranno sempre di più a forme miste alternate tra ufficio e casa,
per rispondere con coerenza alla crescente sensibilizzazione verso le tematiche climatiche e ambientali, per non
parlare poi dell’attenzione verso i nuovi temi dell’ESG (Enviromental, Social and Governance).
Dopo due anni di chiusura sanitaria tra lockdown e zone rosse, la ripresa del lavoro e la riapertura delle attività,
nonché i vari incentivi governativi e gli investimenti attivati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR),
hanno spinto in alto la domanda di prodotti e servizi facendo intravedere per l’anno in corso uno sviluppo economi-
co in termini di PIL che era inimmaginabile fino a pochi mesi fa. Tale accelerazione, sicuramente positiva, ha com-
portato però anche una contropartita: la massiccia richiesta di materie prime ed energia da parte delle imprese ne
ha fatto aumentare in modo considerevole il costo e, di conseguenza, il costo finale che sarà applicato alle famiglie
per l’acquisto dei prodotti e dei servizi. Anche le commissioni e i tassi di interesse applicati dalle banche molto pro-
babilmente subiranno, sull’onda degli altri aumenti, un incremento che alzerà il costo delle rate dei mutui e dei fi-
nanziamenti contratti a tasso variabile. Se da un lato, dunque, l’Italia ha riacquistato nuova fiducia in se stessa e
fervore grazie ai ritmi di produzione e alla rinnovata richiesta di manodopera specializzata, dall’altro lato si assiste
però all’elevato incremento dell’inflazione che erode la capacità di spesa delle famiglie, annullando di fatto anche i
recenti interventi sulle imposte adottati dal Governo. La forbice tra ricchi e poveri sembra dunque destinata ad allar-
garsi ulteriormente aumentando sì il reddito di molti imprenditori e professionisti, ma abbassando come controparti-
ta il potere di acquisto di operai e impiegati.
Per contrastare questo fenomeno di disparità è necessario quanto mai una classe politica meno narcisista, più at-
tenta alle esigenze dei cittadini e capace di darsi serie priorità, perché è solo l’intervento del Governo con i giusti
correttivi che potrà evitare un inasprimento della distinzione ricchi-poveri. Questi interventi, non ci stancheremo mai
di dirlo, non devono essere solo di tipo assistenziale o di contrasto alle emergenze contingenti, ma devono puntare
su investimenti di medio-lungo termine.
In particolare vanno creati nuovi posti di lavoro in grado di garantire uno
“Vi è un aumento delle c.d. stipendio dignitoso ai lavoratori e alle loro famiglie, vanno semplificati gli
“morti bianche” che in adempimenti burocratici rendendo più snella ed efficiente la pubblica
amministrazione, si deve investire nella ricerca e nella tecnologia, vanno
Veneto conta nel 2021 ben posti in essere tutti i controlli necessari per evitare che le risorse pubbli-
105 vittime del lavoro, il che messe a disposizione siano oggetto di frodi (si vedano i recenti
scandali del reddito di cittadinanza o delle detrazioni fiscali al 110%) o
22% in più rispetto l’anno sprecate in progetti inutili che non tengano conto della necessaria com-
precedente” parazione tra costi (i finanziamenti e le agevolazioni erogati dallo Stato) e
benefici (la creazione di nuove attività e veri posti di lavoro).
Particolare attenzione dovrà essere rivolta anche al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro: tra le contropartite del
nuovo balzo economico in corso, infatti, balza agli occhi anche l’aumento delle c.d. “morti bianche” che nel 2021 ha
contato nel Veneto ben 105 vittime (+22% rispetto il 2020) e 69.427 infortuni (+6% rispetto l’anno precedente)
(fonte: Gloria Bertasi, “Veneto, nell’anno del rimbalzo del Pil è record di morti sul lavoro”, Corriere del Veneto del
03/02/2022 su dati dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering di Mestre).
Questo è il panorama in cui il Paese dovrà muoversi nel corso dell’anno, tenendo conto che, a differenza di altri pe-
riodi storici, l’Italia ora non è in carenza di soldi perché sul piatto vi sono gli oltre duecento miliardi di euro erogati
dall’Europa con il PNNR.
Questi interventi richiedono una strategia definita e una gestione oculata delle risorse, ma soprattutto, a monte, una
classe politica attenta all’interesse pubblico e coesa nelle scelte tattiche da fare per il bene del Paese. Se questa
concordanza di intenti non sarà raggiunta, il rischio è quello di bruciare la valanga di soldi in arrivo dall’Europa sen-
za apportare alcun reale beneficio agli italiani, caricando però sulle loro spalle e su quelle delle future generazioni il
peso della voragine dell’ulteriormente appesantito debito pubblico.
3

Parrocchia S. Antonio Abate in Alano


Sabato 19 febbraio 2022
ore 20.30
Alano di Piave
Chiesa Parrocchiale
S. Antonio Abate

CANTARE IL DESERTO
MEDITAZIONI IN CANTO

Canti e Musiche

Schola cantorum di Pedavena


TROMBE: Cristiano De Agnoi–Walter Zancanaro
TROMBONI: Marco Galvan–Alessia De Barba-Gianni Giannelli
ORGANO: Claudio Caretta

DIRETTORE: Paolo de Giacometti

Pensieri e Meditazioni
Gianmartino Durighello

Posti limitati – accesso con GREEN PASS


4 AUSER

Aperta la campagna di tesseramento Auser 2022


Come di consueto anche quest’anno vogliamo lanciare la campagna di tessera-
mento soci. Appena le disposizioni ministeriali ce lo permetteranno faremo la festa
di tesseramento presso il Ristorante Tegorzo con una sottoscrizione a premi tanto
gradita da tutti i soci. Cosa comporta la tessera? Diventare socio Auser significa
“partecipare alla vita e alle attività sociali”, una partecipazione che non solo crea i
presupposti per una crescita individuale, ma anche conduce ad un miglioramento di
AUSER VOLONTARIATO
tutti. La tessera Auser si ottiene in ufficio, a Quero, in via Roma 29, aperto tut-
AL CAMINETTO ODV - ETS ti i giorni dalle 15.00 alle 17,00 o rivolgendosi ad un Consigliere. Ha durata
annuale e costa 14,00 euro. Ciascun socio iscritto ha la copertura assicurativa
annuale, ottiene sconti negli acquisti che fa
presso gli esercizi commerciali della zona
convenzionati con l’Auser e sostiene in parte
le attività che l’Associazione porta avanti du-
rante l’anno.
Sono passati 22 anni da quando è iniziata la
nostra storia. L’Associazione di Volontariato
Auser “al Caminetto” di Alano di Piave e
Quero Vas si è occupata e continua ad oc-
cuparsi del trasporto solidale degli anziani e
delle persone fragili che vivono nei nostri Comuni di Alano di Piave e Quero Vas, bisognosi di servizi, assistenza
e solidarietà. L’Associazione conta nelle sue fila volontari autisti, accompagnatori, nonni e nonne vigili, impiegati
di segreteria, consiglieri del Direttivo, Sindaci Revisori dei Conti, per un totale di 42 soci volontari attivi che quan-
do sono chiamati svolgono il loro servizio in favore della comunità. Il mercoledì pomeriggio dalle 15,00 alle
17,00 si accolgono i soci in Villa Cinespa ad Alano di Piave dove c’è una socia collaboratrice. A tutti questi
va il nostro sentito ringraziamento. L’Auser c’è perché ci sono i soci volontari. L’anno scorso ci sono stati 340
iscritti ai quali non abbiamo potuto offrire la solita convivialità e gli interessanti incontri ricreativi e culturali a causa
della pandemia da Covid 19, ma quest’anno l’indice di trasmissibilità del virus è in calo, potremo riprendere tutte
le attività con entusiasmo e torneremo alla vita sociale e culturale che avevamo prima della pandemia. Riteniamo
doveroso rivolgere un ringraziamento alle Amministrazioni Comunali che contribuiscono e sostengono economi-
camente la nostra Associazione e ai Parroci delle parrocchie di Alano di Piave, Quero e Vas sempre disponibili a
collaborare. Invitiamo tutti a partecipare all’Assemblea che si terrà nel mese di marzo nel corso della quale
presenteremo il bilancio consuntivo e i progetti futuri dell’Auser.
Troverete gli avvisi nelle bacheche. Non mancate e buona salute a tutti!
Presidente, Consiglio Direttivo e Soci

In memoria di due volontarie Auser


Ricordiamo con sincero affetto e commozione la nostra cara socia volontaria Irma Dalla Piazza (qui sotto in foto)
deceduta il 12 gennaio a Pedavena nella residenza di Padre Kolbe. Negli
incontri conviviali dell'Auser Irma era addetta al servizio di distribuzione vi-
vande. La sua generosità la tratteneva a volte dal pranzare perché diceva:
"Prima vengono i convitati." Grazie Irma, sarai
sempre nei nostri cuori e nelle nostre preghiere!
Un altro lutto ha colpito l'Auser: il 31 gennaio è
mancata la cara socia Rosetta Dal Pos, volontaria
nonna-vigile e accompagnatrice di persone biso-
gnose di assistenza. Rosetta ha dovuto abbando-
nare per malattia il suo servizio che amava molto.
Nel nostro ultimo incontro a casa sua, a Campo, si
lamentava di non poter fare il servizio e ci assicu-
rava che l'avrebbe ripreso non appena possibile.
Grazie Rosetta, riposa in pace! Ti ricorderemo con
gli alunni della Scuola Primaria di Alano con tanto affetto e con la preghiera.

AUSER VOLONTARIATO AL CAMINETTO


Organizzazione di Volontariato – Ente del Terzo Settore D.Lgs. 117/2017
Via Roma 29 – 32038 Quero-Vas (BL) – C.F. 91009450254
Telefono 0439/787861 – circoloauseralcaminetto@gmail.com – www.auser.veneto.it
5 AUSER
6 RALLY

Gli orari del Rally Colli Trevigiani


Alano di Piave sarà interessato al passaggio della gara
nella giornata di Domenica 20 Febbraio
Le vetture arriveranno dopo la prova speciale sul Montello e passando da Fener, raggiungeranno la località
Sorgenti ad Alano dove è prevista la partenza della Prova
Speciale "Monte Tomba", con arrivo a Cavaso del Tomba.

1° Transito alle ore 12:10 (la strada di accesso SP10 sarà


chiusa dalle 10:40 alle 14:40
2° Transito alle ore 16:44 (la strada di accesso SP10 sarà
chiusa dalle 15:15 alle 20:00

Ritorno all’antico con fiducia nel futuro


Un ritorno all’antico con fiducia nel futuro: è questo il senso dell’iniziativa a firma MotorGroup, nel riproporre una
gara che ha segnato un paio di generazioni a cavallo del cambio di millennio (1993-2009). Mancava a Nordest
l’appuntamento di apertura della stagione per riaccendere i motori dopo settimane di letargo. Gli equipaggi ora si
rinsaldano, le macchine sono pronte a uscire dai garage, il variopinto universo degli addetti ai lavori si prepara a
ricominciare le trasferte e anche gli appassionati avranno la loro quota di svago portandosi a bordo strada per in-
citare i bolidi. La scaletta del Rally Colli Trevigiani prevede sabato 12 e venerdì 18 febbraio le ricognizioni auto-
rizzate sul percorso, dalle 9 alle 12 e dalle 13:30 alle 17. Sabato 19 le verifiche tecniche al parco assistenza di
Pederobba dalle 8:30 alle 13 e lo shakedown su un mini tracciato di 2,04 km: 5 passaggi consentiti in orario dalle
9:30 alle 12 e dalle 13:30 alle 16. Cerimonia di partenza a Cavaso del Tomba alle 19:01, ma le 3 prove speciali
da ripetere 2 volte saranno tutte affrontate domenica 20 febbraio: ps 1/4 “Ca’ Mostaccin” (8,53 km); ps 2/5 “Mon-
tello” (7,34); ps 3/6 “Monte Tomba” (11,47). Tracciato che unisce le province di Belluno e Treviso con la prova
del Monte Tomba da Alano di Piave a Cavaso del Tomba, miscelando vocazioni rallystiche ormai consolidate
da decenni. Sarà l’Asolo Golf Club di Cavaso a ospitare il quartiere generale con direzione gara, segreteria, cen-
tro classifiche e sala stampa. Location glamour per una passerella di manici e profumo di ottani. I concorrenti che
a giugno faranno anche il Rally della Marca potranno scontare all’iscrizione quanto versato per il Colli Trevigiani.
MotorGroup impegnato su due fronti tiene aperti i confini! Tutte le informazioni su www.rallycollitrevigiani.it
7 ATTUALITÀ

I ritardi postali: mal comune, mezzo gaudio?


(M.M.) Non sembra migliorare il servizio di consegna dei periodici da
parte dell’azienda postale. Un paio di anni fa, circa, si era svolta una
riunione a livello interprovinciale per discutere e sollecitare l’Ente
Poste ad una maggiore attenzione nell’erogazione di questo impor-
tante servizio. Non ci sono ancora risultati apprezzabili o, quanto
meno, si fatica ad intravedere uno standard qualitativo coerente e
costante e gli episodi di ritardo sono ancora troppo frequenti, tanto
da mettere in difficoltà non solo le piccole riviste, come la nostra, ma
anche testate che hanno una diffu-
sione maggiore come, per esempio,
i periodici diocesani. Proprio da
questi si è sollevata la recente pro-
testa, esplicitata attraverso un edi-
toriale dai toni forti. In esso si rile-
vano proprio le stesse difficoltà che
registriamo anche noi, alle prese
con le lagnanze degli abbonati che
aspettano troppo per avere la con-
segna del periodico. Come dice
l’editoriale, va bene considerare la
pandemia, ma non bisogna farne un
alibi per giustificare una condotta
che si trascina da troppo tempo.
Speriamo che a forza di bussare,
qualche porta si apra.
Qui a fianco: riproduzione di “Amico
del Popolo” di Belluno e “Corriere del-
la Sera - inserto Veneto” del 4/2

Covid, dall’11.02 via la mascherina all’aperto


Ma bisogna averla con sé per indossarla in caso di assembramenti
1. Fino al 31 marzo 2022 è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i
dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle
abitazioni private.
2. Fermo restando quanto diversamente previsto da specifiche norme di legge o da ap-
positi protocolli sanitari o linee guida, nei luoghi all’aperto è fatto obbligo sull’intero
territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie
respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti.
3. Non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie:
a) i bambini di età inferiore ai sei anni;
b) le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono
comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo;
c) i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.
4. L’obbligo di cui al comma 1 non sussiste quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto,
sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi. Sono fatti salvi, in ogni caso, i pro-
tocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali,
nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico.
5. Le disposizioni sull’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie sono comunque derogabili esclusi-
vamente in applicazione di protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico.
6. L’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie integra e non sostituisce le altre misure di protezione
dal contagio.
La presente ordinanza produce effetti a partire dall’11 febbraio 2022 e fino al 31 marzo 2022.
Testo tratto dall’Ordinanza del Ministero della salute dell’8 febbraio 2022
8 CRONACA

Notizie in breve
a cura di Sandro Curto
ELEZIONI PROVINCIALI Domenica 19 novembre si sono tenute le elezioni per il rinnovo del consiglio della Pro-
vincia di Belluno. Erano chiamati a votare i sindaci e tutti i consiglieri comunali. A prevalere è stata la lista di cen-
trosinistra “Provincia Comune - Belluno 2030” che ha conquistato sei seggi mentre alla lista di centrodestra “Pro-
getto Dolomiti” sono andati quattro seggi, l’ultimo dei quali assegnato al sindaco di Alano Serenella Bogana che
viene così riconfermata in consiglio. Alla carica di presidente è stato confermato Roberto Padrin, unico candidato
in lizza.
L’ADDIO A “ROSETTA” Dopo alcuni mesi di malattia è deceduta la nostra abbonata Narci-
sa Dal Pos, meglio conosciuta come “Rosetta”, classe 1947, di Campo (nella foto a sinistra).
Dopo aver vissuto a lungo in Piemonte era tornata al paese d’origine della sua famiglia dove,
per qualche anno, aveva gestito il bar del Circolo ACLI. Alle figlie le condoglianze della Re-
dazione.
ALTRI DECESSI In questo periodo ci hanno lasciato anche: Maria Stella Masocco, vedova
Licini, 92 anni di Alano; Egle Vergerio, vedova Zanella, 90 anni di Marziai; Giuseppina (“Pie-
rina”) Puttin, vedova Furlan, 95 anni di Segusino; Guglielmino De Faveri (“Nino Valeri”), 95
anni di Colmirano; Sisto Coppe, 86 anni di Segusino. Alle famiglie le nostre condoglianze.
DANIELE DIVENTA NONNO Felicitazioni al nostro abbonato di Sovramonte Daniele Facchin, ex postino di Ala-
no per oltre trent’anni, che la scorsa estate è di-
ventato nonno di un bel bambino di nome Ryan.
Dopo aver atteso invano la foto ci siamo decisi a
pubblicare lo stesso la notizia visti i numerosi
amici di Daniele nella nostra zona. Congratulazio-
ne estese anche alla moglie Giovanna e, natural-
mente, ai genitori Alessandra e Massimiliano.

Auguri, Liberale!
Tanti auguri a Liberale Errandi, di Alano di Piave,
che il 12 gennaio 2022 ha compiuto 89 anni. Nella
foto a destra è con i pronipoti. Tanti auguri da tut-
ta la sua famiglia, aspettando l'anno prossimo per
poter fare una festa più in grande senza restrizio-
ni. Ed agli auguri di amici e parenti si associa an-
che la famiglia del Tornado, di cui Liberale è da
sempre affezionato lettore.
COME ERAVAMO

Schievenin
1964
Le prime sagre
segnalazione
di Giovanni Specia
La foto che ci porta in redazione Gio-
vanni rimanda la memoria all’anno
1964, alle prime sagre organizzate
dalla Pro Loco di Schievenin, fondata
con forte propulsione da parte di don
Vittorino Vedova. Nell’immagine ve-
diamo posare per l’obiettivo, da sini-
stra: Lina Schievenin, Marily Specia,
Fiorella Schievenin e Claudia Ro-
man. Alle spalle delle ragazze della
Proloco, al centro della foto, il postino
Giustino Todoverto.
9 CRONACA

Termoidraulica Gierre, dieci anni di attività


di Silvio Forcellini

Tutto è iniziato dieci anni fa, quando


l’alanese Paolo Rizzotto e il querese
Edoardo Gallina, entrambi idraulici, deci-
sero di mettersi in proprio. Amici da una vi-
ta, e fino ad allora dipendenti nella stessa
ditta in quel di Cornuda, nel febbraio 2012
fondarono insieme la Termoidraulica Gierre (nome che deriva dalle iniziali dei loro cognomi), con sede legale
ad Alano di Piave. Da allora, grazie alla loro indiscutibile serietà e professionalità, ne hanno fatta di strada, rica-
vandone molte soddisfazioni personali. E’ di un anno fa, ad esempio, il trasferimento in una sede operativa molto
più spaziosa, a Fener in via della Vittoria, proprio a fianco dell’edicola sulla “Feltrina”. Inoltre, col passar del tem-
po, il numero delle persone che lavorano alla Termoidraulica Gierre è salito ad una decina di unità, destinate ad
aumentare visto che ora la ditta è alla ricerca di nuovo personale (chi fosse interessato, può rivolgersi diretta-
mente in ufficio o chiamare lo 0439/068013). Insomma, un bell’esempio di attività imprenditoriale - tra le tante del
nostro territorio - che merita davvero un plauso.

In memoria di Davide Specia


Lo scorso 17 agosto 2021 Davide Specia
è mancato all'affetto della sua Famiglia.
Nativo di Schievenin ma residente da oltre 40 an-
ni a Cavaso del Tomba, era conosciuto in tutta la
Pedemontana del Grappa per aver gestito la Bir-
reria Odessa di Crocetta del Montello per quasi
trent'anni. Figlio unico, Davide aveva iniziato a la-
vorare da giovanissimo, a 14 anni, e col tempo
era diventato responsabile di un'azienda di lam-
padari; nel 1989 aveva poi deciso di gestire una
birreria. Uomo silenzioso e diplomatico, capace di
tessere relazioni con persone di età diverse, sta-
va bene con i giovani e amava stare in compa-
gnia. Negli ultimi tempi, Davide aveva deciso di
godersi un po' di riposo, senza disdegnare l'aiuto
occasionale al Team Specia ed alla Pro Loco di Cavaso; grazie alle passeggiate che faceva lungo il paese, ha
avuto modo di incontrare diverse persone e fermarsi a chiacchierare con la eleganza che lo contraddistingueva.
Nonno da nove mesi, era molto affettuoso con i nipoti, così come lo era stato con la moglie Bertilla ed i figli Ste-
fania ed Antonio. La Famiglia ringrazia di cuore per l'affetto e la sincera vicinanza ricevuti in questo momento.
Famiglia Specia
Famiglia Specia
10 CRONACA

I vincitori delle borse di studio


dal sito: https://www.unionesetteville.bl.it/myportal/UCBFSQ/home
Sono state assegnate le borse di studio per studenti meritevoli previste dall’Unione dei Comuni del Basso
Feltrino Sette Ville (comprendente i Comuni di Alano di Piave e Quero Vas).Qui sotto l'elenco degli studenti
selezionati che hanno terminato con particolare profitto la Scuola Primaria, conseguito la licenza di Scuola
Secondaria di 1° grado, il diploma o l’attestato di Scuola Secondaria di 2° grado o che hanno conseguito la
laurea di 1° e 2° livello con la migliore votazione.
Dato il permanere della situazione di emergenza sanitaria per l'epidemia da Covid-19, la cerimonia di consegna
delle borse di studio, che era prevista nella seconda metà di gennaio, è stata rinviata a data da definirsi in attesa
che la situazione migliori e che si possano riprendere in sicurezza gli eventi in presenza.
11 COME ERAVAMO

Accadde vent’anni fa
a cura di Sandro Curto
Nei primi numeri del Tornado 2002 troviamo la notizia della chiusura dello storico negozio di stoffe e mercerie
Marcer in piazza Marconi a Quero. Aperto come sartoria negli anni ‘20 da Mario Marcer, era stato poi mandato
avanti dalla moglie Linda Specia e, successivamente, per diversi decenni dal figlio Giuseppe con la moglie Filo-
mena Farella.
Altra notizia dell’epoca evidenziata era quella del cambio di parroco per Campo e Schievenin con l’arrivo di don
Tiziano Piovan al posto di don Sergio Stefani che, dopo dieci anni, lascia per trasferirsi in una parrocchia del co-
mune di Marostica.
Fra i decessi di quel periodo quello del giovane Elis Tessaro, classe 1972, di Colmirano, per un tragico incidente
stradale con la sua motocicletta sulla strada provinciale della “Valcavasia” nei pressi di Pederobba. Morti anche
Giovanni Furlan di Quero, classe 1920, ultimo mugnaio della zona e, a Fossalta di Piave, Antonio Gorghetto, 71
anni, meglio conosciuto come “Toni delle Sorgenti” per aver gestito per una quindicina d’anni l’omonimo locale di
Alano.
CRONACA

Quero: Presepe in cappellina invernale


di Fernanda Curto
Presento alcune foto del presepe fatto in cappellina, realizzato da me e da una mia amica.
L’idea è nata ricordando i momenti belli, passati in casa di riposo, quando aiutavo le suore. Dopo aver chiesto il
permesso a Don Alessio, ci siamo messe al lavoro.
Ringrazio Nicola per avermi fornito le statuine e chi ha offerto le luci. Arrivederci al prossimo anno.

Tappi: la raccolta continua


(M.M.) L’emergenza non ha frenato la buona pratica di raccogliere i tappi e di consegnarli, in scatole di cartone,
al punto di recupero ospitato nei locali di deposito del palazzo municipale di Quero. Un paio di volte all’anno
l’associazione Unitalsi, sede di Vicenza, manda il proprio incaricato a ritirare il materiale.
Come viene impiegato? La raccolta ha ogni anno delle finalità precise. Negli anni scorsi con i fondi ricavati
l’associazione ha effettuato acquisti di carrozzine per disabili, im-
piegate anche per accompagnare i malati nei pellegrinaggi a
Lourdes, per finanziare campi vacanza per disabili, per assistenza
a chi si trova in difficoltà. Il progetto attuale è quello di acquistare
un pulmino, attrezzato con pedana, per il trasporto di disabili. Con
i tappi non si raccolgono grandissime somme, ma importante è
partecipare alla realizzazione del progetto. Un piccolo, costante
gesto d’aiuto, modesto come quello di metter da parte un tappo,
fa capire che condividiamo l’idea e non ci dimentichiamo di chi ha
bisogno. Come dice il motto: “E’ la goccia che fa il mare!”
In foto: l’auto colma di tappi raccolti nell’ultimo giro di gennaio 2022.
12 ASTERISCO

Passato e presente con gli occhi di Agnese Merciani


Il racconto di una vita di emigrazione,
la famiglia, le passioni quotidiane
di Jennifer Marie Collavo
Non basterebbero le pagine di questo giornale per raccontare
Agnese Merciani. Forse dovrebbe scrivere un libro, per riuscire a
tradurre con puntualità i racconti sempre lunghi e dettagliati che non
esita mai a condividere con chi spartisce il suo tempo.
Classe 1928, una vita a valicare frontiere tra l’Italia, la Francia, la
Svizzera. Un italiano forbito, impreziosito da qualche espressione in
francese che ama mettere in pratica con gli ospiti del B&B gestito
dalla figlia Francesca.
Comincia a raccontare della sua infanzia – “Quella la so bene!” ride.
“Mia mamma si è sposata nel 1924; il giorno stesso, è partita ed è
andata in Francia, dalla parte di Phalsbourg (Lorena). Mio papà la-
vorava nelle cave di pietra. Nel novembre 1925 è nato mio fratello
Figura 1. Agnese Merciani maggiore. Nel 1928 c’era molta crisi di lavoro in tutto il mondo e a
mio papà hanno consigliato di andare verso Parigi. Mia mamma,
che era incinta, è venuta in Italia con mio fratello ed è per questo che io sono nata in Italia nel 1928. Quando mio
papà è andato a Parigi, ha trovato casa e lavoro allora mia mamma è ripartita ma solo con mio fratello. Poi mio
fratello si è ammalato di pleurite e in Francia, per gli stranieri, non c’era la mutua allora lui è stato rimandato in
Italia. Nel 1933 è nato in Francia mio fratello Antonio – adesso siamo solo io e lui. Però mia nonna si è accorta
che mia mamma, più che parlare di noi che eravamo in Italia, parlava di tutte le prodezze che faceva Antonio, al-
lora ha pensato di privarsi della nostra compagnia e di avvertire mia mamma di venirci a prendere. Per questo
motivo, nel 1934 sono andata in Francia dove ho fatto le scuole. Quando, a causa della guerra, nel 1941 siamo
rientrati in Italia, mi hanno messo in terza elementare! E pensare che in Francia, quando ho iniziato in prima ele-
mentare, mi piaceva talmente studiare che, alla fine dell’anno, sono risultata la seconda della classe perciò sono
andata in terza! Dalla terza, poi ho fatto la quarta e poi la sesta. In Francia, quelli che riescono bene li fanno stu-
diare gratis; ero stata scelta ma la guerra, purtroppo, mi ha riportato in Italia”.
In realtà, prima di rientrare nel Paese d’origine, la famiglia Merciani vive anche l’esperienza del profugato. Infatti,
dalla periferia di Parigi dove si è stabilita, si sposta nel Département de la Vienne, nel Centro-Ovest della Fran-
cia, dove l’accoglienza è sorprendentemente calorosa. “Benché l’Italia si fosse messa contro la Francia quindi
eravamo nemici – anche se non per colpa nostra, personalmente – anche dove si andava a comperare le uova
nelle famiglie di contadini, erano gentili e regalavano un uovo a ciascuno di noi fratelli. Quando siamo rientrati a
Parigi dal profugato, quei signori contadini ci hanno mandato anche un pacco di viveri!” racconta, aggiungendo di
non aver mai sentito differenze mentre si trovava in Francia.
Una sorte leggermente diversa le è toccata in Svizzera, dove Agnese è emigrata per potersi fare la dote visto che
“qui in Italia si lavorava un mese per comprare un paio di lenzuola”. Allora parte per Basilea dove, nonostante
una maggiore discriminazione generale nei confronti degli italiani, trova un primo impiego presso “una famiglia
con due bambine, molto rispettose, mi davano del “vous”. Dopo, per poter guadagnare un pochino di più, ho
cambiato posto. Visto che parlavo francese, ho potuto andare in un ristorante dove lavoravo al banco e mi vole-
vano bene. Fra le mance che prendevo e la paga che era più alta, dopo quattro anni sono tornata e mi sono spo-
sata”. Ma Agnese non è l’unica ad aver fatto i bagagli per la Svizzera: “Mio fratello Antonio è venuto dietro nel
1950, poi è rimasto sempre lì e ha imparato a fare il macellaio. Ora ha 88 anni e quando gli dico “Ma quand’è che
chiudi la macelleria?” “Mai!” mi risponde. “È sempre meglio tenere la mente impegnata!” sorride, dimostrando
quanto questo temperamento energico sia proprio un tratto familiare.
D’altronde, prima ancora dei fratelli Merciani, molti avevano intrapreso la strada dell’emigrazione: “la famiglia di
mia nonna è partita da Genova col piroscafo e sono arrivati in Brasile dove gli hanno fatto tirar giù tavole, chiodi e
tutto l’occorrente per tagliare il bosco e costruirsi le case. Quello hanno trovato i nostri quando sono andati in
Brasile, tutto da fare!”
Figura 2. Delle calzine realizzate da Agnese
In seguito, Agnese racconta di una passione che occupa il suo
tempo ed ha origini remote: “A quattro anni, andavo dalle suore ad
imparare il cucito; a otto anni mi sono fatta il primo golfino. E
adesso faccio calzini, berrettini; lavoro ai ferri, insomma” spiega,
mostrando con fierezza alcuni dei suoi lavori.
“Ho fatto anche i calzini per papa Francesco!” aggiunge, evocando
il lavoro realizzato per il Santo Padre, spedito con una lettera di
presentazione per “strapparle un sorriso” come scrive nella lettera.
Il 25 maggio 2020 arriva la risposta dalla Segreteria di Stato del Vaticano, ringraziando “per il premuroso gesto e
13 ASTERISCO

per i sentimenti di affetto che l’hanno suggerito” ed allegando un rosario benedetto. “Ho avuto tanta soddisfazio-
ne perché penso che poche persone anziane abbiano fatto i calzini al papa!” ride.
Figura 3. Agnese con il rosario benedetto dal Papa
Non manca, in conclusione, una breve riflessione sulla
pandemia e sui ricordi che le ha riportato alla mente il ri-
vedere le persone con una mascherina: “Mi è venuto in
mente, le dico cosa, quando avevo dodici anni ed ero in
Francia, a causa della guerra a scuola ci hanno dato la
maschera anti-gas. Ci avevano insegnato come si face-
va a metterla. Un giorno mi trovavo per la strada, suona
l’allarme – dove va una bambina di dodici anni? – ho
posato la mia cartella, ho preso la maschera, me la so-
no messa e mi sono abbracciata ad un albero mentre
sopra bombardavano finché non ha suonato il cessato
allarme. Adesso, con questa epidemia, che vedo la gen-
te con la mascherina, mi è tornata la paura di allora”.
Ma se, di tutta la sua lunga ed intensa vita, segnata an-
che dall’essere rimasta vedova molto presto, chiediamo
ad Agnese quale sia stata la più grande soddisfazione
mai ricevuta, non ha dubbi: l’aver adempiuto alla pro-
messa di far studiare i propri figli e il vedere, attorno a
sé, una famiglia numerosa ed unita con “quattro figli e
diversi nipoti che si vogliono bene”.

Coltiviamo la memoria!
Appello di Jennifer Marie Collavo
In calce a questa seconda intervista di Jennifer lanciamo l’appello della stessa autrice, che si mette a disposi-
zione per raccogliere testimonianze, ricordi, memorie di persone dei nostri paesi. Jennifer, attraverso incontri
e interviste vuole mettere nero su bianco le esperienze di vita delle persone, in modo che il patrimonio costi-
tuito dal loro vissuto non vada disperso. Jennifer organizzerà i racconti di quanti vorranno condividere parte
della propria storia e, se saranno d’accordo, il tutto troverà ospitalità anche su questa pagine. Chi volesse
aderire a questo invito contatti Jennifer o lo faccia sapere alla redazione. Vi metteremo in contatto.

CRONACA

Quero: nuovo incendio sulla Calnova


fotosegnalazione di Marco Bollotto
Era successo poco più di un anno fa
e si è ripetuto il 30 gennaio scorso:
un incendio ha interessato l’area a
monte della strada “Calnova”, nel
tratto iniziale, verso il Tegorzo.
Chiamati i Vigili del Fuoco, questi
sono accorsi in forze per spegnere il
focolaio che poteva diventare davve-
ro grande e pericoloso. Marco, che si
è attivato per lanciare l’allarme, ha
anche documentato per noi
l’intervento dei Vigili del Fuoco e qui
trovate alcune foto delle operazioni
di spegnimento, per le quali è stato
utilizzato anche il cannone ad acqua.
Il periodo siccitoso è classificato ad
alto rischio di incendio e viene
raccomandata prudenza e massima
attenzione per evitare comporta-
menti che possano creare condizioni
per lo sviluppo di focolai, sempre da
segnalare tempestivamente.
14 CRONACA

Il grande cestista è venuto alla luce 72 anni nella frazione di Alano.


Con paesani e amici d’infanzia si è incontrato in tante occasioni.

Il campione e il paese natale: Fener


e Dino Meneghin legati da aneddoti e ricordi
di Stefano De Barba

Nelle foto: Dino Meneghin nel 1989 con gli amici di Alano di Piave e, a destra, il campione durante una visita alla
sua casa natale a Fener.
Fener e Dino Meneghin, un legame sempre vivo. Sono stati in tanti a celebrare nei giorni scorsi il 72° complean-
no del campione di basket, che nella frazione di Alano è nato. Mantenendo sempre i rapporti con il paese natale,
nonostante la distanza e gli impegni di una carriera internazionale tra le più brillanti.
«Non si può dimenticare la cerimonia in cui gli fu conferita la cittadinanza di Alano il 23 maggio 2008, sottolinea
Silvio Forcellini, del periodico Il Tornado, che a questo legame ha dedicato nel recente passato un lungo servizio.
«Alano di Piave riabbracciò il “suo” campione, su iniziativa dell’amministrazione comunale, del Tornado e della
Pro Loco di Fener. Invito accettato da Dino con grande entusiasmo, memore anche dell’accoglienza ricevuta
nell’ormai lontano 23 agosto 1989 in occasione della festa organizzata in suo onore proprio dal Tornado».
In quell’occasione, ricorda Forcellini, Dino Meneghin scherzò sulla “Limousine dei Comune”: la Fiat Ritmo con cui
Forcellini, Sandro Curto e il vigile Giandomenico Furlan andarono a prendere il campione in ritiro a Belluno per
accompagnarlo ad Alano: «Ci stava dentro a malapena», sorride Forcellini, rivelando: «In tutti gli annuari viene
indicato con un’altezza di 2 metri e 4, ma in realtà è più alto, tra 2,06 e 2,07».
Il legame si è rinsaldato in varie occasioni nel corso degli anni. «Durante i vari appuntamenti in cui abbiamo avu-
to modo di incontrarlo», spiega Forcellini, «sono moltissimi i ricordi emersi della sua permanenza a Fener, dalla
nascita fino ai 6 anni (giusto in tempo per frequentare la prima elementare, sotto la guida di suor Angelina, e per
ricevere la prima comunione)».
Meneghin, spiega Forcellini, ha rievocato ricordi vivissimi della sua infanzia fenerese: «Il negozio dei Forcellini,
che vendeva una crema di colore azzurro che spalmavo sul pane e che non ho più trovato in nessun posto al
mondo». E poi la bottega di Dante barbiere (“Non ci sono più i gradini”, ha subito osservato), quella di Sergio
“Canèl” e della Corona, il bar di Onorato, la “Polonia” (“che aiutavamo a raccogliere le castagne”). E ancora: il
profumo proveniente dal forno dei “Balét”, le scorribande d’estate lungo il Piave e le slittate d’inverno giù per la
“Cal”, con il fratello Renzo e gli altri bambini del posto».
Un tuffo nelle sue origini, ricorda Forcellini dal Tornado, «che, anche se le avesse dimenticate, gli sarebbero sta-
te ricordate dal nostro abbonato Fabio Menin, che durante la cena al Tegorzo (dopo il conferimento della cittadi-
nanza onoraria) lo ha affrontato dicendogli perentorio: «La prossima volta che vai alla Domenica Sportiva, devi
dire che sei di Fener!». E di fronte a tale affermazione, che non ammetteva repliche, Dino - sorridendo - non ha
potuto che acconsentire».
15 CRONACA

In occasione di quella visita, ricorda Forcellini, la cena «era stata preceduta dall’incontro con la comunità della
“sua” Fener, con un rinfresco in suo onore offerto dalla Pro Loco presso la Gelateria Due Valli, e dalla visita alla
sua casa natale, in via Dante, e all’adiacente oratorio dell’Addolorata, dove era stato battezzato. Insomma, un
grande campione di basket, ma anche di simpatia e di disponibilità».
(articolo tratto da “Il Corriere delle Alpi” di mercoledì 2 gennaio 2022)

Ornella Muti ha scelto per l’occasione il “gioiello” dell’azienda Liò di Quero-Vas.


In un negozio di Roma ha acquistato due pezzi della collezione Antica Venezia.

Sanremo, occhiali feltrini sul palco

Non è passata inosservata la notizia che qui richiamiamo e che rende


onore al lavoro ed alla creatività della azienda Liò di Quero Vas, non
nuova a importanti riconoscimenti nel campo della moda per i propri
lavori originali e di qualità. Ornella Muti ha scelto un paio di modelli
della collezione Antica Venezia, tempestati di Swarovski originali.
Già in passato abbiamo avuto modo di dare testimonianza del valore
della ditta Liò e siamo lieti di riprendere anche stavolta questa bella
notizia, uscita sulle pagine locali del “Gazzettino” in un bel servizio a
firma di Anna Valerio.
http://www.lio-occhiali.it/
(articolo tratto da “Il Gazzettino” di giovedì 3 gennaio 2022 - segnalazione di Andrea Tolaini)

Anche Pinoptik sul palco


E mentre stiamo impaginando questa
notizia squilla la notifica di WhatsApp. E’
ancora il sempre attento Andrea che ci
segnala una nuova presenza locale a
Sanremo. Sono ancora gli occhiali ad at-
tirare l’attenzione e stavolta sono quelli
della ditta Pinoptik, di Quero Vas, indossati da Drusilla Foer. Il modello
sfoggiato si chiama “Eli” ed appartiene alla collezione Saturnino
Eyewear. Un motivo d’orgoglio per l’impresa, giustamente sottolineato
sul profilo Facebook della ditta.
https://www.pinoptik.it/it/
https://www.facebook.com/Pinoptik-SRL-107779457615259/

ASTERISCO

La foto di copertina
(M.M.) Ringraziamo per lo scatto fotografico Roberto Dal Zotto, di Quero Vas, che risale al 3 novembre del 2020.
L’immagine ci restituisce l’emozione di un tramonto visto da Monte Paoda, verso le ore 17. Se vi state chiedendo
con cosa Roberto ha realizzato la foto, eccovi accontentati: Huawei P30 ELE L-29 dotato di fotocamera tripla
Leica. ISO=50 Nr. F= 2.2 tempo di esposizione 1/474 s. secondo la rilevazione dei metadati associati alla foto.
16 ATTUALITÀ

Biodistretto "Terre Bellunesi"


Progetto di comunità, per l’individuazione, il riconoscimento e la gestione di
un biodistretto nel territorio della Provincia di Belluno.
Il progetto e i suoi principi. Il Biodistretto “Terre Bellunesi” è da intendersi come area geografica, non ammini-
strativa ma funzionale, naturalmente vocata alla transizione ecologica dei servizi e dei processi produttivi provin-
ciali per realizzare la quale le “comunità locali”, aderenti al biodistretto, attraverso un processo partecipativo sot-
toscrivono un patto di cooperazione e mutualità tra settori apparentemente diversi (agricoltura / turismo / salute /
politiche energetiche e della mobilità, inclusione sociale), ma in realtà interdipendenti, affini e convergenti. Un in-
novativo Progetto Locale per anticipare obiettivi e praticare, a livello territoriale, azioni concrete coerenti con: gli
orientamenti dell’Agenda 2030, le strategie U.E. (Nuovo Regolamento dell’agricoltura biologica in vigore dal
01/01/2022, le Strategie Farm To Fork e Biodiversità), la Programmazione nazionale (Piano Nazionale Ripresa e
Resilienza, Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo del biologico e il DDL quadro in materia N° 988 in discus-
sione definitiva del Parlamento in questi mesi). La Stessa Commissione europea, pur all’interno di contraddittorie
politiche di settore, sempre nell'ottica di intensificare gli interventi a favore di clima e ambiente e sviluppare l'agri-
coltura biologica, ribadisce la necessità di promuovere la diffusione dei Biodistretti e, nelle raccomandazioni per il
Piano strategico della PAC dell'Italia, indica di prevedere "incentivi adeguati per schemi e iniziative di riconver-
sione e mantenimento come il riconoscimento dei Biodistretti per l'agricoltura biologica”. La prossima Program-
mazione Europea guarda quindi a strategie territoriali sostenibili di sviluppo locale integrato, che siano basate su
un parternariato ampio ed articolato, pubblico e privato, attraverso innovative forme di autogovernance multilivel-
lo. Riteniamo pertanto l’innovativo strumento organizzativo e pianificatorio del Biodistretto lo spazio/luogo ideale
dove condividere e sperimentare nuovi modelli di cooperazione sociale ed economica e di gestione territoriale,
sostenibili, durevoli e desiderabili, fondati sulla conservazione e riproducibilità degli ecosistemi, sulla ricchezza
delle diversità culturali, colturali, naturali della nostra provincia. Un progetto di comunità, aperto, inclusivo fondato
su intese e coesione sociale tra produttori, istituzioni locali, enti e fondazioni, operatori turistici, scuole, centri di
ricerca, associazioni, comitati, singoli cittadini che si impegnano a:
Gestione e tutela dell’agroecosistema, paesaggio e aree protette: promuovere, tutelare e diffondere princi-
palmente l’agroecologia e il metodo di produzione biologica in campo agricolo, zootecnico, agro-alimentare, fore-
stale, della trasformazione dei prodotti, della cura e tutela del verde urbano e periurbano nonché del paesaggio e
delle aree protette, come modello sostenibile di gestione delle risorse;
Gestione delle foreste: valorizzare la gestione sostenibile delle foreste, la certificazione forestale, lo sviluppo dei
servizi ecosistemici;
Ricerca, formazione, informazione: organizzare attività di ricerca, formazione, informazione, divulgazione ed
attivare strumenti tecnici in condivisione verso la conversione ecologica e la resilienza alla crisi climatica;
Coesione e inclusione sociale: favorire collaborazioni e sinergie dirette a consolidare la coesione sociale e la
valorizzazione delle diversità, il consumo consapevole e la sana alimentazione, utilizzando anche le competenze
e le pratiche di inclusione sociale proprie delle aziende biosociali;
Rivitalizzazione delle aree demaniali: Individuare strategie efficaci per rivitalizzare e ripristinare le aree dema-
niali, le terre incolte comunali mettendole a disposizione di giovani produttori biologici cooperative di settore o fi-
nalizzandole a utilizzi sociali dedicati (orti comuni, orti didattici, parchi urbani e frazionali) nel rispetto dei principi
dell’agricoltura rigenerativa;
Gestione e regolamentazione del territorio: Condividere sull’area vasta regolamenti e prescrizioni comunali
per la riduzione consistente dell’uso dei fitosanitari e della fertilizzazione chimica; arrestare i progressivi fenomeni
in provincia di accaparramento e consumo delle terre fertili e dell’acqua; sollecitare le amministrazioni comunali a
privilegiare gli acquisti Verdi promuovendo lo sviluppo dei prodotti biologici e “locali” nelle scuole, negli uffici pub-
blici, nelle strutture sanitarie e a utilizzare strategie operative affini al biologico nella gestione del verde urbano;
Reciprocità e cooperazione tra settori produttivi diversi: attivare forme di cooperazione e reciprocità tra co-
muni, organizzazioni dedicate al turismo, al commercio e alle produzioni agroalimentari nel sostegno all’ospitalità
diffusa, nel consolidamento della mobilità sostenibile, nella valorizzazione delle produzioni biologiche e/o di certi-
ficazione territoriale del distretto, promuovendo anche canali distributivi dedicati ed alternativi (mercati contadini,
fiere, punti vendita in aziende ed agriturismi, ristoranti a filiera corta, catering bio, circuiti enogastronomici e turi-
stici “bio” oriented, gruppi di acquisto solidali);
Proposte di riorientamento dei finanziamenti pubblici: elaborare innovative proposte proattive, con correlate
convergenze ed alleanze sociali, per riorientare i finanziamenti pubblici delle diverse misure e programmazioni
territoriali, regionali, nazionali verso obiettivi di reale sostenibilità, coerenti con l’Agenda 2030 e con le indicazioni
del Gruppo Intergovernativo (ICPP) sulla mitigazione della crisi climatica.
Democrazia decisionale per la montagna: promuovere forum e assemblee di cittadinanza per approfondire e
dibattere il tema della centralità della montagna nella fornitura di ecoservizi vitali, nella prevenzione del rischio
idro-geologico, nella conservazione della diversità naturale e della sobrietà rurale da parte di comunità che sono
in grado di riscrivere nuovi statuti dei propri luoghi e diverse forme di democrazia decisionale, per uno sviluppo
locale integrato, autosostenibile, agroecologico, inclusivo e bioregionale.
Domande? Contattaci all'indirizzo biodistretto.terrebellunesi@gmail.com per ulteriori informazioni sul progetto.
17 ATTUALITÀ

https://www.reterurale.it/biodistretti

testi e foto tratti da:


https://sites.google.com/view/biodistrettoterrebellunesi/home
18 CRONACA

Il giuramento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella


Una indescrivibile emozione
Giovedì 3 febbraio ore 15.15, le campane di Montecitorio che suonano, i colpi di cannone sparati dal Gianicolo,
arriva la Lancia Flaminia 335 decappottabile… Anche se è una
rielezione, l’insediamento dell’On. Sergio Mattarella come Pre-
sidente della Repubblica è pur sempre uno spettacolo e soprat-
tutto una grande Emozione.
Un’emozione che porterà nel
cuore per tutta la vita Giovanni
Coppe. Infatti, all’arrivo del Pre-
sidente a Piazza Montecitorio, ad
accoglierlo con tutti gli Onori Mili-
tari c’è proprio il nostro paesano:
il futuro Maresciallo dei Carabi-
nieri Giovanni Coppe, di Quero
Vas, figlio di Alberto e Sara
Schievenin. Egli faceva parte del
picchetto d’onore dell’Arma dei
Carabinieri, una presenza riservata ad alcuni Allievi del 10° Corso “MOVM Marco
Coira” della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze. E così, mentre sul Torrino
del palazzo viene issato il vessillo presidenziale accanto al Tricolore e alla Bandie-
ra dell’Unione Europea, il Presidente saluta le Forze Armate debitamente schiera-
te in Alta Uniforme e fa il suo ingresso nel palazzo, dove nel Salone dei Corazzieri
ha rivolto un breve saluto alle Autorità presenti. A palazzo si è svolta la Cerimonia
di insediamento del Presidente della Repubblica alla presenza delle massime Au-
torità dello Stato. Giovanni Coppe è riuscito lo scorso anno a superare la difficile
selezione ed essere ammesso su oltre 40.000 ragazzi in accademia per il corso
triennale riservato a 600 futuri Allievi Marescialli della Benemerita.
Lo scorso mese di giugno, presso la Scuola Sottufficiali Carabinieri “MOVM Felice
Maritano”, Giovanni, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Cara-
binieri Gen. C.A. Teo Luzzi, con altri 300 allievi del 10° corso triennale, ha prestato
Solenne Giuramento votandosi a diventare “la
spina dorsale” della presenza di tale Istituzione
e dello Stato nelle varie comunità italiane. Ora lo
aspettano ancora due anni di studio, infatti, è
proprio da codesta Scuola che si laureerà in
“Scienze Giuridiche della Sicurezza”, accompa-
gnato dall’Università di Firenze, oltre alle diver-
se materie in ambito militare. Concludendo, Giovanni vuole ricordare da dove
tutto è iniziato, o per meglio dire, da dove gli sono stati trasmessi quei Valori e

Giovanni Coppe
quegli Insegnamenti, partendo dal conosciutissimo Grest, alle attività Parrocchiali e tutte quelle che caratterizza-
no il nostro territorio che l’hanno portato ad intraprendere questo cammino.
In foto: Giovanni in Accademia e all’insediamento del Presidente Mattarella al Quirinale
19 ATTUALITÀ

Vedere e studiare i piccoli vasi della pelle


In Ulss Dolomiti attivata la capillaroscopia
Da dicembre 2021, presso l’Ambulatorio di Angiologia della
Chirurgia Vascolare dell’AULSS 1 è possibile eseguire la
Capillaroscopia.
Cosa e’ ?
Si tratta di un esame rapido e non invasivo, che fa vedere
al Medico i capillari della cute in modo da verificarne lo
stato di salute in base alla loro forma e distribuzione.
Come si fa ?
L’esame si esegue con il Capillaroscopio, una videocamera che viene applicata alle dita e
che ingrandisce per 200 volte i capillari della pelle.
Quando si esegue ?
La Capillaroscopia è particolarmente indicata in quelle persone con Fenomeno
di Raynaud, una particolare sintomatologia che viene scatenata dal freddo.
Il soggetto si accorge che con l’esposizione al freddo le dita delle mani, o dei
piedi, naso, labbra impallidiscono momentaneo per poi passare ad un colorito
bluastro ed infine rosso.
Sintomi del genere sono spesso segnale di malattie Reumatologiche come
Sclerodermia, Lupus Eritematoso sistemico, Dermatomiosite, Sindrome di
Sjogren. La Capillariscopia riesce ad individuarne precocemente la presenza
Chi la prescrive ?
L’esame viene prescritto dal Medico Curante o dal Medico Specialista.
Come si prenota ?
La Capillaroscopia si prenota presentando la richiesta del Medico, presso il CUP
dell AULSS1.
Come prepararsi all’esame ?
La Capillaroscopia non necessita di particolare preparazione.
Si esegue sulle dita delle mani applicando alcune gocce di olio di vaselina per
aumentare la visibilità dei capillari della cute.
Quindi è consigliabile evitare manicure per evitare danni ai capillari e
applicazioni di gel o di smalti che possono alterarne la visibilità.
La Capillaroscopia si pone pertanto come esame interdisciplinare tra Angiologia
e Reumatologia con prospettive di collaborazioni interdipartimentali della
AULSS1.
Belluno, 20 gennaio 2022

ASTERISCO

Un posto
al sole
(M.M.) Ecco la spiegazione “per
immagini” del perché tutti ambiscono
ad un posto al sole! Il 27 dicembre
scorso, dopo una notte un po’ più
rigida del solito si era formata una bella
coltre di brina sui campi. Nel corso
della mattina il sole ha fatto sentire la
sua presenza, sciogliendo gran parte
della bianca coltre, ma… l’ombra della
casa ha fatto da scudo e disegnato sul
prato un preciso spazio a misura del
suo corpo. La parte in ombra è rimasta
ghiacciata, come vedete nell’immagine scattata dall’alto alle 9,40. Come biasimare chi cerca… un posto al sole?
20 COME ERAVAMO

Da Pederobba all’Alaska in cerca dell’oro


di Loris Curto
Nel mese di luglio di ogni anno si tengono a Fairbanks, seconda città
dell’Alaska, i Golden Days (i giorni dell’oro), una serie di manifestazioni
che rievocano la scoperta dell’oro nella zona e, di fatto, la nascita della cit-
tà. Il culmine della festa viene raggiunto quando un figurante, che imper-
sona il cercatore d’oro Felix Pedro, entra in città a cavallo e deposita in
banca un sacchetto pieno d’oro. Il 22 luglio 1902 Felix Pedro scoprì un
giacimento d’oro lungo un ruscello denominato Lost Creek, il cui nome fu
prontamente cambiato in Pedro Creek. Felix Pedro aveva avuto la confer-
ma della presenza dell’oro quando, dopo aver abbattuto un alce, aveva
rinvenuto una pagliuzza d’oro incastrata in uno dei suoi zoccoli. Il suo vero
nome era Felice Pedroni. Era nato nel 1858 nella frazione di Trignano del
comune di Fanano (Modena). Orfano di padre emigrò prima in Francia e
poi negli Stati Uniti. Fece il bracciante e il minatore. Poi si trasferì in Cana-
da e nel 1895 si recò nel bacino dello Yukon. Nel 1896, quando fu scoper-
to l’oro nel Klondike, invece di seguire la massa degli altri cercatori, Felix
Pedro decise di recarsi ad Ovest, all’interno dell’Alaska, nella zona del
fiume Tanana, un’area praticamente inesplorata ricca di colline, acquitrini
e fiumi, ma priva di strade. Una volta gli capitò di trovarsi senza scarpe;
Felix non si perse d’animo e, ucciso un orso, si fece dei mocassini svuo-
tando ed essiccando le sue zampe. Altri due italiani avevano accompagna-
to Felix Pedro nella ricerca dell’oro: Giovanni (Jack) e Francesco (Frank)
Dalla Costa di Pederobba (Treviso).
Durissima era la vita del cercatore d’oro nel gelido inverno dell’Alaska. Per scavare i pozzi era necessario scon-
gelare il terreno accendendo dei fuochi utilizzando come combustibile il legno di cui, fortunatamente, c’era ab-
bondanza. Poi si scavava finché il terreno rimaneva morbido, dopodiché bisognava bruciare altra legna. Era ne-
cessario lavorare lentamente, altrimenti la pelle bagnata si sarebbe subi-
to congelata. La temperatura media era di 30-35 gradi sotto zero, con
punte di -45°/-50°, quando anche i cani da slitta morivano assiderati. Il
vitto era costituito da scatolame, carne secca e fagioli. Jack Costa scoprì
una ricca vena d’oro nella sua concessione numero due, a nord del Pe-
dro Creek, il 3 aprile 1903. Uscendo dal pozzo pronunciò queste parole
“Oh, by Godda, I gotta the gold!” (Oh, perdio, ho trovato l'oro!). Giovanni
e Francesco Dalla Costa tornarono in Italia per sposarsi. Giovanni sposò
Rosa Rostolis e Francesco Maria Poleselli. Francesco si trasferì prima a
Roma e poi in Toscana. Giovanni, invece, rimase nella natia Pederobba,
amministrando i suoi beni ed i terreni che aveva acquistato. Purtroppo,
dopo la ritirata di Caporetto, gli abitanti di Pederobba furono evacuati
perché la linea del fronte si era attestata appena sopra il paese. La fami-
glia di Giovanni fu profuga a Pavia fino alla fine della guerra. In quel pe-
riodo la figlia Resi morì di spagnola. Al ritorno a Pederobba Giovanni Dal-
la Costa constatò che la loro casa era stata distrutta nel corso dei com-
battimenti. Inoltre, una cassa contenente oggetti di valore, che era stata
sepolta nel cortile dell’abitazione, era stata scoperta e svuotata. Come se
non bastasse le monete d’oro che Giovanni aveva depositato in una ban-
ca di Valdobbiadene erano state sequestrate dagli austriaci. Giovanni non si diede per vinto e si impegnò per
mantenere la sua famiglia. Morì il primo giugno del 1929.
Bibliografia
Andrea Barattin "Oltre l'ignoto. Le avventure di Anna Rech e Jack Costa", Bellunesi nel Mondo, 2017.
Dario De Bortoli “Jack Costa. L'epopea di Giovanni Dalla Costa, il trevisano che cercò l'oro in Alaska, e lo trovò”,
Franco Angeli Editore, 2006. sito web: http://www.jackcosta.net/#info

ASTERISCO

22.02.2022 data palindroma


Una parola palindroma, una data palindroma è una parola, un nome o, appunto una data, che letta da destra
verso sinistra non cambia. Qui ad esempio alcuni esempi: Anna, Ai lati d’Italia, 12.02.2021 (che è stata l’ultima
data palindroma che abbiamo avuto). il 22 febbraio 2022 vi troverete in una giornata fortunata e se volete sce-
gliere una data per fare una cosa importante scegliete proprio questa che è di buon auspicio.
21 LETTERE AL TORNADO

In memoria di Ida Mazzocco


di Flavio Galizzi
Lo scorso settembre se ne è andata avanti anche la nostra concittadina
Mazzocco Ida, decana del Carpen. Amata da tutti per il suo carattere allegro e
sempre bendisposto verso gli altri. Nonostante si sia trasferita a San pellegrino
Terme (BG) fin dal 1946, ogni anno tornava al Carpen, tra la sua gente, a
passare l’estate nella sua vecchia casa. Ci rimaneva fino a San Martino,
coltivava il suo orto, pieno di fiori e di ortaggi, e lì aspettava la visita dei suoi
figli e dei suoi nipoti e pronipoti, che ogni anno venivano a passare con lei
qualche settimana. Giornate di festa, di ricordi, quattro generazioni attorno a un
tavolo. È stata un esempio per tutti di laboriosità e di attaccamento alla sua
terra, alle sue tradizioni e alla sua gente. Parlava volentieri il dialetto, anche
con i suoi figli, che le sono sempre stati vicini, facendole compagnia fino
all’ultimo giorno. Ha lasciato in donazione un po’ di terra alla Associazione
Amici del Carpen, dove oggi sorge la sede e dove si ritrovano i ragazzi della
frazione per socializzare e svagarsi. Con lei se ne va un pezzo di storia del
nostro paese.

A mia Madre
Rannicchiata nel letto, Che belle serate!
Buon viaggio Ida
ogni sera aspettavi qualcuno Un’infanzia riscritta
Ho raccolto a cui raccontare da lame
i tuoi ultimi scampoli
i tuoi sogni, di luce soffusa,
di memoria, a cui affidare i ricordi parole nel vento,
un po’ sfilacciati, sparsi negli anni, come nenie,
lisi dal tempo,
come foglia d’autunno per lasciarsi cullare
nascosti in attesa e abbracciare
nelle pieghe profonde dell’ultimo soffio di vento. dal sonno.
di tanti ricordi.
Passaparola, Ogni sera
Scomposti,
un gioco dopo i ricordi
tornano a galla
di allegri fanciulli tornava il silenzio.
figure di amiche,
incroci di strade, ripreso dal tempo Nei letti accostati
Santi Quaranta che sfugge, trovavi te stessa
a Treviso, che cambia i profili e gli amici di sempre,
Venezia e il suo lido, dei volti, gli affetti,
Valstagna, degli anni, le cose non dette
andare per sale, di quanti han vissuto per non disturbare.
andar per tabacco, quei tempi lontani, Pian piano
la bicicletta, consunti e corrosi. il cammino riprende,
i camion della birra Che importa! riavvolgendo
di Pedavena, La carta sbiadita la matassa infinita
viaggiare di notte, conserva pur sempre del tempo trascorso.
i posti di blocco tedeschi. ricordi preziosi, Un abbraccio.
La tua giovinezza ultime gocce
era il tuo lasciapassare. di linfa annacquata. Dalla nonna, Flavio, 5 aprile 2018
22 LETTERE AL TORNADO

La mia politica
di Angelo Ceccotto
Prima di pronunciarmi, onde evitare errate interpretazioni, affermo di non essere un politico ma di seguire con
passione la politica intesa come perseguimento dell’interesse comune. Affermo di essere un Cristiano Democra-
tico in cui si fondono cultura politica e impegno nei valori verso la collettività. Questa precisazione va fatta poiché
mi hanno affibbiato di avere una mentalità da fascista, altre volte da comunista. Dirò che ho navigato con fierezza
nella Democrazia Cristiana fin dalla giovane età, entrando a sedici anni nel Direttivo dei Coltivatori Diretti di Alano
di Piave per volontà di mio padre. Lì mi sono confrontato con i volponi della D.C. di quel tempo, incamerando
l’esperienza nel saper confrontarmi con le varie idee di ciascuno, spesso vivaci, ma al fine arrivando sempre a un
comune risultato dimostrando buon senso e volontà di essere al servizio del paese. Questa esperienza si arrestò
a causa della mia emigrazione, ma al rientro al paese natìo riprendevo il vizio in quel credo nella DC incontrando
amici dai medesimi ideali, impegnandoci con serietà nel mantenere vivo il valore politico dei nostri padri. Così
che riemerse la volontà di dare un impulso di aggiornamento allo strumento operativo verso il bene del paese. Ci
siamo riusciti? Sì, citando alcune iniziative di rilevante importanza: la fondazione del Comitato per la zona arti-
gianale di Alano e la conversione in area artigianale di Basso Fener, dando altra vitalità ed impulso
all’occupazione locale. Riporto l’aver rimodernato alcune malghe, comprese le strade di accesso. Aggiungo
l’impegno verso la progettazione della palestra, luogo indispensabile al tempo libero dell’operaio, dell’anziano e
del giovane, menziono anche la nostra volontà progettuale della strada panoramica delle “rive”, volontà mai con-
cretizzatasi per idee diverse della sostituita amministrazione. Non menziono le iniziative marginali ma tengo a ri-
levare che la nostra visione di amministrazione non era poi da sottovalutare né era deludente, se guardiamo oggi
al ristagno di un paese che non sa inventarsi progettazioni verso il presente e il futuro. Non intendo navigare nel-
la polemica evidenziando che tutto va male, ma rimarcare quanto gli alanesi mi esprimono al nostro incontro.
Non so se costoro sono di parte o lo dicono per simpatia, ma fa male sentire una defezione che Alano e frazioni
non meritano.

Rieletto il Presidente della Repubblica


di Angelo Ceccotto
Come non spendere due righe su un avvenimento tanto importante e d’interesse nazionale come la rielezione
dell’illustre Presidente della Repubblica On. Sergio Mattarella, persona di spicco, d’inestimabile cultura politica e
istituzionale, che raccoglie stima, ammirazione e credibilità tra il popolo italiano e nel mondo. La sua rielezione ha
colmato il fallimento dei partiti che non hanno visione del valore importante del loro ruolo istituzionale. Questi ne-
gli ultimi anni hanno solo pensato alla rincorsa del voto tralasciando le fonti dello sviluppo e le necessità del Pae-
se. Essi si sono distinti nella guerriglia di contrapposizione per non perdere elementi parlamentari ormai sfiduciati
di una politica senza consistenza. Lo si è notato al momento del voto dove la saggezza degli anziani (a maggio-
ranza ex D.C.) ha fatto la differenza per l’elezione del Presidente Mattarella, salvando capra e cavoli. Tant’è che,
nel suo intervento, il neo Presidente ha sottolineato il forte richiamo al Parlamento rivolto verso i partiti, con
l’impellente necessità per risollevare le sorti del Paese. Costoro nel loro sentire ora guardano più alle loro lacera-
zioni interne e a come rimediare alla figuraccia fatta nella travagliata elezione del Presidente, dimostrando inca-
pacità di aggregazione e di valutazione in un evento così importante, creando incertezza nell’immaginario nazio-
nale oltre a mettersi in cattiva luce nei confronti del mondo. Cosa ci possiamo aspettare ora se non guardare
fiduciosi al Presidente Mattarella e al Governo Draghi affinché questi mantengano sulle rotaie il treno affinché
non deragli…

A.P.S. – Iscritta Reg. Naz. Nr.56 del 29.10.2018


A sostegno dei lavori per il restauro della Chiesa Parrocchiale di S. Antonio Abate è stata stipulata una
convenzione con la Parrocchia per la quale la Pro Loco ha aperto un conto corrente dedicato alla raccolta fondi
(crowdfunding) presso Unicredit – Fil. FENER
Intestazione ASSOCIAZIONE PRO LOCO DI ALANO DI PIAVE
IBAN IT 73U 02008 6099 0000106262522 - causale “Donazioni” per CHIESA ALANO
siate generosi ! - maggiori dettagli nel prossimo numero de “Il Tornado”
P.S. per chi volesse anche valutare la detrazione delle donazioni dalla propria Dichiarazione dei Redditi si ricor-
da che le donazioni alle APS godono di una detrazione specifica pari al 30% e che per le imprese la donazione è
integralmente deducibile del reddito con limiti molto elevati.
23 LETTERE AL TORNADO

Riceviamo, e pubblichiamo, questa lettera di due studenti del liceo classico di Feltre, di cui uno alanese, su un
volantino (nella foto) trovato davanti alla scuola e in cui si è voluto comparare le discriminazioni subite dai cittadi-
ni ebrei nella Germania nazista e nell’Italia fascista a quelle che subirebbero i cittadini che, al giorno d’oggi, per
scelta, non sono in possesso della certificazione verde COVID 19.

Volantini caricati di un significato terrificante


Gentile direttore,
il 27 gennaio 2022, nonché Giornata della Memoria per le vittime della Shoah,
anche davanti al nostro liceo sono stati trovati dei volantini che avevano un in-
tento ben preciso: mostrare un apparente parallelismo tra la discriminazione
dei cittadini ebrei nella Germania nazista e nell’Italia fascista e quella che subi-
rebbero i cittadini che, al giorno d’oggi, per scelta, non sono in possesso della
certificazione verde COVID 19.
I volantini in questione sono stati caricati di un significato terrificante; compara-
re la condizione di discriminazione alla quale sono stati sottoposti i cittadini di
religione ebraica durante il periodo nazifascista e le regole imposte dal Gover-
no italiano per contenere il contagio e contrastare la pandemia, non è solo sto-
ricamente improprio, ma rappresenta soprattutto una mancanza di rispetto nei
confronti della sofferenza di milioni di persone, brutalmente uccise con la sola
colpa di essere nate.
L’intento di questo breve articolo non è quello di demonizzare o di sminuire le
scelte personali di ogni cittadino, che risponde alla propria coscienza e alle
leggi dello Stato, bensì quello di sottolineare la differenza tra discriminazione e
provvedimenti volti a preservare la salute collettiva di una comunità, secondo
quanto previsto all’articolo 32 della Costituzione della Repubblica.
Questo tipo di provocazioni non sono nuove, ma il fatto che venga utilizzato un simbolo così rilevante a livello
storico e culturale durante la commemorazione di questa giornata di lutto internazionale, è quantomeno un af-
fronto alla sofferenza di un popolo intero, che non riconosce in alcun modo questo tipo di protesta.
Antonio Zanetel e Jago Rover
COME ERAVAMO

Giorno della memoria: per non dimenticare


di Alessandro Bagatella
Ripropongo le foto,
scattate dal sottoscrit-
to qualche anno fa al
campo di concentra-
mento di Mauthau-
sen, pubblicate nel
numero 734 di Feb-
braio 2020, per rinno-
vare il triste ricordo
che ha accomunato
tutta l’Italia il 27 gen-
naio, giorno dedicato
alla memoria dello
sterminio di ebrei.
In foto: campo e forni crematori.
Risegnalo anche il bel documen-
tario girato a Quero da Doriano
Dalla Piazza e Germano Susanet-
to, disponibile in Dvd, grazie al
quale si sono accese le luci della
memoria sulle famiglie di Ebrei
che per un lungo periodo hanno
abitato a Quero, persone e fatti ri-
cordati grazie alle parole di tanti
protagonisti di quel momento sto-
rico, ormai anch’essi scomparsi.
24 ATTUALITÀ
25 ATTUALITÀ

Le indicazioni sopra riportate sono aggiornate al momento della stampa. Valide salvo modifiche legislative
Le indicazioni sopra riportate sono aggiornate al momento della stampa. Valide salvo modifiche legislative
CRONACA
Votazioni
Votazioni per
per ilil triennio
triennio 2022-2024
2022-2024
A cura Pro Loco Quero
A cura Pro Loco Quero
Il 10 dicembre presso la sala associazione si sono svolte le votazioni per il triennio
Il 10 dicembre
2022-2024. presso laeletto
Il consiglio sala èassociazione si sono svolte
formato dai seguenti nomi:le votazioni per il triennio
2022-2024. Il consiglio eletto è formato dai seguenti nomi:
Alessio Coppe, Stefano Bavaresco, Tommaso Bavaresco, Lidia Dal Canton
Alessio Coppe, Stefano Bavaresco, Tommaso Bavaresco, Lidia Dal Canton
(Cassiere), Roberto Dal Canton (Vice Presidente), Nicola Dalla Piazza, Gino De
(Cassiere), Roberto Dal Canton (Vice Presidente), Nicola Dalla Piazza, Gino De
Girardi, Graziella Furlan, Teresa Gallina (Presidente), Arianna Groppo, Marcella Perin (Segretaria), Simone
Girardi, Graziella Furlan, Teresa Gallina (Presidente), Arianna Groppo, Marcella Perin (Segretaria), Simone
Salemi, Vittorio Schievenin, Nevio Specia. Revisori dei conti: Romeo Andreazza, Loris Benato e Sergio
Salemi, Vittorio Schievenin, Nevio Specia. Revisori dei conti: Romeo Andreazza, Loris Benato e Sergio
Faccinetto.
Faccinetto.
Per il momento visto l’andamento della pandemia non è stato stilato nessun programma, a parte la Sagra dei
Per il momento visto l’andamento della pandemia non è stato stilato nessun programma, a parte la Sagra dei
S’cios.
S’cios. E’
E’ possibile
possibile inoltre
inoltre rinnovare
rinnovare la
la tessera
tessera versando
versando lala quota
quota di
di €
€ 5,00
5,00 contattando:
contattando:
via
via Nazionale
Nazionale 16b
16b c/o
c/o Sala
Sala Associazioni,
Associazioni, 32030
32030 Quero
Quero (BL)
(BL)
pro_loco_quero@yahoo.it
pro_loco_quero@yahoo.it
P.IVA:
P.IVA: 00804960250
00804960250 C.F. C.F. 91000120252
91000120252
Lidia
Lidia 3343427591, Marcella 3802905862 e
3343427591, Marcella 3802905862 e Teresa3387633644
Teresa3387633644
26 ATTUALITÀ

Maratona di Lettura 2022


Il protagonista sarà il professor Alessandro Barbero. L'incontro finale giovedì 26 maggio
Ospite d'eccezione della rassegna il cantautore Roberto Vecchioni.
Sarà il professor Alessandro Barbero il protagonista della Maratona di Lettura 2022, che
si terrà a Feltre dal 20 al 26 maggio prossimi.
Alessandro Barbero è il più conosciuto storico italiano
contemporaneo. Insegna Storia medievale presso
l’Università degli Studi del Piemonte Orientale. E' molto
conosciuto e apprezzato anche per la sua attività di
divulgazione che lo ha portato a collaborare, tra l'altro,
con “La Stampa” e con molte trasmissioni televisive
come il programma “Superquark” di Piero Angela e con i programmi “a.C.d.C.” e
“Passato e presente” di Rai Storia. Ha vinto il Premio Strega nel 1996 con il
romanzo storico “Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo”. I suoi libri
sono bestseller in Italia e nel mondo e le sue “Lezioni di storia” sono molto
seguite dal vivo e online, tanto che i suoi podcast sono tra i più ascoltati a livello nazionale. Tra le sue molte
opere, edite da Laterza: Carlo Magno. Un padre dell’Europa; La battaglia. Storia di Waterloo; 9 agosto 378 il
giorno dei barbari; Barbari. Immigrati, profughi, deportati nell’impero romano; Benedette guerre. Crociate e jihad;
Lepanto. La battaglia dei tre imperi; I prigionieri dei Savoia. La vera storia della congiura di Fenestrelle; Donne,
madonne, mercanti e cavalieri. Sei storie medievali; Le parole del papa. Da Gregorio VII a Francesco; Caporetto;
Dante; Inventare i Libri. Non è tutto. La 17esima edizione della Maratona di Lettura vedrà la partecipazione di
numerosi protagonisti del mondo culturale italiano e avrà un altro ospite d'eccezione: nella giornata del 22
maggio sarà infatti a Feltre Roberto Vecchioni. Docente nei licei e nelle università, scrittore e poeta, Vecchioni
è noto al grande pubblico soprattutto per la sua lunga carriera musicale di cantautore, che lo ha portato a
numerosi riconoscimenti e successi tra i quali la vittoria al Festival di Sanremo 2011 con la canzone “Chiamami
ancora amore”. Da sempre impegnato in vari ambiti culturali e di valenza sociale, i suoi testi sono spesso
caratterizzati da significativi richiami a contenuti storici e letterari; Vecchioni ha inoltre legato il proprio nome
anche ad alcune trasmissioni divulgative televisive di successo. “La presenza di Alessandro Barbero a Feltre
rappresenta forse l'apice di un percorso di sviluppo e potenziamento della maratona di lettura. Barbero è infatti
oggi uno dei personaggi più noti e più importanti nell'ambito del mondo culturale nazionale. Tutta la rassegna
sarà dedicata al tema della narrazione della storia e parteciperanno tantissimi ospiti di rilievo. Cercheremo di
trattare l'argomento da diversi punti di vista e analizzeremo in particolare il rapporto tra storia e divulgazione.”,
commenta l'assessore alla Cultura del Comune di Feltre Alessandro Del Bianco. “La maratona - prosegue Del
Bianco - chiuderà inoltre un ampio periodo di riqualificazione delle strutture culturali della città, che saranno tutte
coinvolte nel programma del festival. L'organizzazione dell'evento, in particolare la serata finale, si svolgerà
anche per questo in collaborazione con Archeologia Viva, la più importante rivista italiana di divulgazione
archeologica. Vi saranno sinergie anche con le principali organizzazioni culturali cittadine che saranno coinvolte
nelle varie serate del festival. Le anteprime sono ancora in fase di definizione, ma la presenza di Roberto
Vecchioni, che il 22 maggio parlerà del rapporto tra storia e canzone, offre già una precisa indicazione del
livello che si vuole raggiungere. Sarà sicuramente una maratona che lascerà il segno!”, conclude l'assessore alla
Cultura. La rassegna vedrà come di consueto impegnati, in qualità di lettori, i membri delle associazioni culturali
feltrine, protagoniste della dimensione partecipativa e di forte legame con la città che la maratona mantiene dalla
sua nascita. Nelle prossime settimane saranno definiti il programma completo e i dettagli organizzativi della
manifestazione, anche in relazione all'evolversi delle normative sull'emergenza sanitaria. Feltre, 02 febbraio 2022
27 MOSTRE

A Conegliano
100 foto in mostra
Durante le festività e negli scorsi fine settimana migliaia di persone hanno visitato la mostra “Steve McCurry.
Icons” presso Palazzo Sarcinelli, con code di visitatori all'ingresso e visite guidate sold out. Alla luce delle nume-
rose richieste e dell'impossibilità di far accedere tutti i visitatori nei giorni festivi, abbiamo deciso di prorogare la
mostra fino al 13 marzo 2022!
Orari: Dal mercoledì al venerdì: 10 - 13 e 15 - 18
Sabato, domenica e festivi: 10 - 19*
*nei weekend non si garantisce l'accesso senza il biglietto acquistato online

Spazio espositivo: Palazzo Sarcinelli - Via XX Settembre 132, Conegliano TV

Steve McCurry Icons presenta, per la prima volta nella regione Veneto, una selezione di oltre 100 fotografie del
grande fotografo americano. Il percorso espositivo accompagnerà il visitatore alla scoperta del suo talento, con
immagini di grande impatto emotivo. L’esposizione raccoglie le molteplici esperienze artistiche e di reportage del
fotografo: a partire dai primi storici viaggi in India e poi in Afghanistan dove Steve McCurry ebbe l’opportunità di
seguire i Mujaheddin al tempo della guerra contro la Russia. Proprio dall’Afghanistan proviene Sharbat Gula, la
ragazza resa celebre dalla prima pagina del National Geographic.
A cura di Biba Giacchetti - Mostra organizzata da ARTIKA, prodotta da Sudest57,
in collaborazione con il Comune di Conegliano.
https://www.artikaeventi.com/steve-mccurry-icons.html?utm_source=Landing+Page

CRONACA

85 primavere
per Celeste Roman
di Alessandro Bagatella
Il ventiquattro gennaio scorso, il nostro abbonato Celeste Roman ha festeg-
giato in pompa magna il suo 85° compleanno, in compagnia della consorte
Maria Teresa (da tutti conosciuta come Giuliana) e da tanti amici che gli
hanno fatto compagnia al ristorante “La Rotonda” di Quero Vas. Dopo aver
consumato il ricco menù, preparato dagli chef de “La Rotonda”, Celeste ha
tagliato la torta e posato per la foto ricordo. A tutti gli auguri ricevuti si ag-
giungano anche i nostri e della famiglia del Tornado, con la promessa di ri-
trovarci ai prossimi traguardi. Auguri Celeste!
28 ATTUALITÀ
AUTOFFICINA Gelateria Artigianale “Gioia gelato”
ELETTRAUTO
GOMM AUI STTOAF F I C I N A
Gelateria Artigianale
Via della Vittoria“Gioia gelato”
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CENTRO REVISIONI M.C.T.C.
Per info e prenotazioni
Pergelati
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gelati e semifreddi
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Via Feltrina, 15 - 31040 Pederobba (TV)
Tel.: 0423 64373 - Fax: 0423 681757
347.8371557
Aperto da Lunedì a Venerdì
Via Feltrina, 15 - 31040 Pederobba (TV) dalle 14.00 alle 21.30
E-mail: officinabailo@virgilio.it Aperto da Lunedì a Venerdì
Tel.: 0423 64373 - Fax: 0423 681757 Sabato e Domenica
dalle 14.00 alle 21.30
E-mail: officinabailo@virgilio.it dalle 11.00 alle 21.30
Sabato e Domenica
CHIUSO IL MERCOLEDÌ
dalle 11.00 alle 21.30
CHIUSO IL MERCOLEDÌ
gioia.gelato.fener
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VIVAIO - PIANT E

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