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Quindicinale

Anno XXX

07.10.2009
Numero

548
periodico di attualità dei comuni di alano di piave, quero, vas, segusino

“A tavola col Tornado” - Cena di pesce da “Cialt” - pag. 1


Il Tornado non lascia, ma raddoppia! - pag. 2/3
Inaugurata la rotatoria di Fener - pag. 4/5/6
Quero incontra Vicdessos e Auzat - pag. 8
Brutto avvio per la Piave Tegorzo - pag. 18
105a Festa del Rosario a Segusino - pag. 24
Chiuso in redazione il 28.09.2009
http://digilander.libero.it/tornado
Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL
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il tornado Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER (Belluno). direttore responsabile: Mauro Mazzocco. redattori: Sandro Curto, Silvio Forcellini. collaboratori:
Alessandro Bagatella, Francesco Dal Canton, Ivan Dal Toè, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano
Mazzoni, Sergio Melchiori, Antonio Spada, Andrea Tolaini.
abbonamenti: italia Abbonamento annuale (18 numeri)  20,00 ESTERO Abbonamento annuale (18 numeri)  40,00.
L’abbonamento può essere sottoscritto o rinnovato nei seguenti modi: 1- versando la quota sul c/c postale n. 10153328 intestato alla pro LOCO di FENER;
2- pagando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: NEGOZIO “DA MILIO” - Alano; Gelateria due valli - Fener; MAURO MAZZOCCO - Quero; ALESSANDRO BA-
GATELLA - Quero; LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO DEON - Vas; BAR “LE BOLLICINE” - Scalon; bazar di A. Verri - Segusino.
1

“A TAVOLA COL TORNADO”


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SABATO 14 NOVEMBRE 2009 - ORE 20.00

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accompagnati da capponata di verdurine in agrodolce
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insalatina di latticini di seppia
insalata di piovra
folpetto bollito
code di gamberi con salsa rosa
baccalà mantecato su quadruccio di polenta arrostita
sarda in saor
cicala di mare bollita
chele di granchio al rosmarino
schie saltate su polentina
capasanta gratinata
guazzetto di cozze e vongole
spaghetti alla scogliera
sgroppino al limone
gamberoni e scampi alla griglia
serviti con patatine fritte e insalatina di stagione
duetto di mousse al bicchiere
caffè
vino: verduzzo e prosecco in caraffa

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 50 EURO


N.B. Il menù, data la stagione, potrà subire qualche piccola variazione
Per le prenotazioni, entro il 31 ottobre (o fino ad esaurimento dei 56 posti
disponibili), rivolgersi a Sandro Curto (cell.349-4325369), Silvio Forcellini
(cell.348-3142633) o Mauro Mazzocco (cell.347-9644563).
2 cronaca

Mete della seconda gita del 2009: Villa Manin a Passariano e la rassegna “Friuli Doc”

Il Tornado non lascia, ma raddoppia!


di Silvio Forcellini
Il Tornado non lascia, ma
raddoppia: dopo la gita a San
Daniele dello scorso 27 giugno,
ancora il Friuli è stato meta di
un secondo viaggio organizza-
to dal nostro giornale nel corso
del 2009. L’occasione è stata
data dalla importante rassegna
eno-gastronomica e culturale
“Friuli Doc”, che si teneva a
Udine dal 17 al 20 settembre.
Per riempire di ulteriori
contenuti la giornata - su
suggerimento di Alessia
Rizzotto, consulente di viaggio
dell’agenzia AbacoViaggi e
nostra ormai insostituibile
collaboratrice - si è pensato
anche di abbinare la visita della
splendida Villa Manin. Ed è
così che il consueto gruppo di
“aficionados”, con alcune
gradite “new entries”, ha riempito in breve tutti i posti disponibili del pullman della ditta Sbizzera e, sabato 19 set-
tembre, è partito di buon mattino alla volta del Friuli.
La giornata, baciata da uno splendido sole, è iniziata con la visita guidata di
Villa Manin a Passariano, classica villa veneta degna di nota sia per la sua
bellezza che per la sua ampiezza (33.000 mq di superficie coperta, 19 ettari
di parco), con le “barchesse” ai lati e le “esedre” semicircolari che accolgono
il visitatore all’ingresso. Fu fatta costruire per l’appunto dai Manin, una
famiglia originaria di Fiesole (e non veneziana, come si potrebbe pensare),
poi spostatasi a Firenze e da lì, in seguito alla lotta tra Guelfi e Ghibellini,
trasferitasi in Friuli nel Trecento. Molto vicina sia al re d’Inghilterra che al
patriarca d’Aquileia, con il progressivo venir meno del potere temporale
della Chiesa e l’avvento della “Serenissima” non esitò a mettersi al servizio
del doge, di cui divenne feudataria (Venezia “arrivò” in Friuli nel 1420). La
costruzione di questa villa veneta rispondeva, infatti, all’esigenza di
mostrare a tutti il proprio potere, sia economico che politico. Fu Ludovico I
Manin a volerla nel Cinquecento, ma si devono all’architetto Domenico
Rossi, nel Settecento, gli interventi che noi oggi possiamo ammirare.
Paradossalmente, le cose più belle si trovano all’esterno, ma il perché è
presto spiegato: i Manin non vi abitavano né la utilizzavano come residenza
estiva, ma solo come splendido palcoscenico per le feste barocche di quei
secoli. E questo fino al 17 ottobre 1797, giorno in cui fu firmato il trattato
franco-austriaco di Campoformido che sancì il passaggio di Venezia
all’Austria e, di fatto, la morte della “Serenissima”. Fu proprio un Manin, Ludovico IV ultimo doge di Venezia, a porre
la firma sul trattato che, altra curiosità, fu firmato non a Campoformido, come si crede, ma nel Palazzo Florio di U-
dine o proprio a Villa Manin, dove risiedette anche Napoleone, dall’agosto del 1797 sino alla firma. Si racconta an-
che che Ludovico IV, eletto doge il 9 marzo 1789 più per risolvere i contingenti problemi finanziari della città-stato
lagunare che per meriti particolari, fosse molto restìo ad assumere l’incarico, addirittura angosciato, forse perché
consapevole dell’imminente fine della Repubblica veneta. Anche
per questo, e forse ingiustamente, la sua fama non è delle mi-
gliori, nonostante egli fosse considerato un umanista, un
filantropo e un mecenate. Profetico fu, a questo proposito, il N.H.
Piero Avogadro, che sentenziò: “I ga fato dose un furlan: la
Republica xè morta”. La famiglia Manin, infatti, fu ascritta al
Maggior Consiglio, massimo organo di governo veneziano, solo
nel 1651, dopo essere entrata nel patriziato “per soldo” (un’offerta
di centomila ducati per le necessità della guerra contro i Turchi).
Tornando alla nostra visita, particolarmente interessante la cap-
pella, fatta costruire dai Manin in luogo della precedente chiesa di
S.Andrea e dove la scultura prevale sulla pittura (molte le opere
3 cronaca

dello scultore veneziano Torretti, tra i più rinomati del Settecento). Spiccano, al suo interno, l’altare maggiore (dedi-
cato alla Madonna del Carmelo), quelli laterali (con bassorilievi in marmo bianco e dorato, uno dei quali dedicato al
trapasso di S.Giuseppe, tema poco sfruttato ma caro ai Gesuiti, molto vicini ai Manin) e la Via Crucis in legno do-
rato. Particolari anche i giochi di luce, simbolo della salvezza divina, che la illumi-
nano. E ancor più ricca e sfarzosa della cappella è apparsa la sacrestia, da dove i
Manin e i loro ospiti assistevano alle funzioni religiose, essendo un diaframma tra la
villa e il contado. Anche qui è la scultura a farla da padrona: una statua in marmo
della Madonna, una Crocifissione in marmo e alabastro, due bassorilievi con scene
bibliche e, addirittura, due dipinti aventi per tema il peccato originale “camuffati” da
sculture. All’uscita, dopo questo bagno di cultura, non è mancato però il primo brin-
disi della mattinata in onore del “caro amico” Paolo Feltrin, costretto a dar forfait
causa lombo-sciatalgia: come sempre, sono i migliori che ci lasciano…
Da Villa Manin, la comitiva si è poi trasferita per il pranzo nella vicina Coderno,
all’agriturismo “Là di Mariute”, che sorge proprio a fianco della casa natale di padre
David Maria Turoldo. Il menù, molto saporito ed apprezzato dai commensali, pre-
vedeva piatti tipici della cucina friulana come l’orzotto (a base di orzo, salsiccia e radicchio) e il frico (a base di for-
maggio e patate e accompagnato da polenta e frittata).
E con lo stomaco in ordine, nel primo pomeriggio ci siamo infine tuffati in “Friuli Doc”, festa alla sua quindicesima
edizione con un’infinità di stand dislocati nel centro di Udine e interamente dedicati alle tradizioni di questa terra
(all’enogastronomia soprattutto, ma anche all’artigianato, con la presenza inoltre di numerosi musicisti e di artisti di
strada quali i mangiafuoco, i giullari…). Tra una degustazione e l’altra - all’insegna dei motti…“Siamo ubriaconi, ma
anche intenditori” (proverbio querese) e “Un tajùt di blancut, via che des feminis l’è
mior di dut” (proverbio locale) - c’è stato modo anche di ammirare, tra le altre cose,
Piazza della Libertà, considerata la più bella piazza “veneziana” della terraferma, e
il Duomo, che presenta al suo interno alcune opere del Tiepolo.
Verso sera la comitiva, guidata “con pugno di ferro in un guanto di velluto” da Ales-
sia Rizzotto affiancata da…“i due ladroni” (che sarebbero poi i redattori del Torna-
do, seconda la definizione di un’incontenibile Gianna Spezia), ha fatto ritorno a ca-
sa, non prima di una ultima tappa a Colfosco, da “Ciao Bei”, per una scudeléta de
clinton.
Le foto proposte: in copertina, la tradizionale foto di gruppo davanti a Villa Manin; in questa pagina, il “contenitore”
ideale secondo Franco Dal Canton (in alto a sinistra) e il “contenitore” ideale regalatogli nell’occasione dalla moglie
Lina (in basso a destra); nella pagina precedente invece, dall’alto in basso, Villa Manin vista dall’ingresso; le “vedo-
ve di caccia” Dina Benato, Maurizia Benato e Carla Lubian (dato che i rispettivi mariti hanno dato forfait per prepa-
rarsi al meglio in vista del primo giorno della stagione venatoria); e, infine, “la strana coppia” formatasi
nell’agriturismo di Coderno, ossia Amedeo Mondin e Alessia Rizzotto.Foto di Silvio Forcellini e Alessia Rizzotto.

Confermata l’apertura a giorni alterni


per l’ufficio postale di Fener
di Silvio Forcellini
Dal 16 settembre l’ufficio postale di Fener, che nei mesi estivi è rimasto aperto a giorni alterni, avrebbe dovuto ritor-
nare all’orario tradizionale, con apertura tutti i giorni della settimana. La direzione centrale di Poste Italiane, invece,
ha deciso di confermare, anche per il futuro, l’apertura a singhiozzo, nell’ottica di quei “processi di razionalizzazio-
ne” che molte volte sono solo il preludio alla chiusura definitiva. L’ufficio fenerese, pertanto, continuerà ad osserva-
re il seguente orario: aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 8.30 alle ore 14.00. Tale riduzione di orario
colpisce, in provincia di Belluno, anche gli uffici postali di Arsiè, Trichiana e Ponte nelle Alpi. E proprio il sindaco di
Ponte, Roger De Menech, ha preso carta e penna scrivendo ai colleghi di Alano, Arsiè e Trichiana. Ha dichiarato
De Menech: «Ho già scritto ai sindaci dei tre Comuni. In particolare con il sindaco di Arsiè Ivano Faoro, che è anche
assessore provinciale, abbiamo deciso di fare fronte comune contro una decisione unilaterale presa a Roma, sulla
base di parametri validi per tutto il territorio nazionale, ma che non tiene conto dei disagi del vivere in montagna,
come è emerso anche nel corso dell’incontro di lunedì 21 settembre con la popolazione in cui è stata decisa anche
una raccolta di firme». Anche a Fener è in corso una raccolta di firme al riguardo, promossa dagli avvocati Sonia
Rinaldo, Cinzia Rinaldo e Matteo Maccagnani. Insomma, ancora una volta è necessario essere vigili…

Avviso agli abbonati feneresi (e non)


Considerato che la “Gelateria Due Valli”, recapito fenerese del nostro giornale, rimarrà chiusa nel mese di ottobre
per lavori di adeguamento in seguito a cambio gestione, comunichiamo ai lettori feneresi (e non) del Tornado che in
questo periodo potranno rinnovare o sottoscrivere l’abbonamento presso lo Jole Bar di Fener, sulla “Feltrina”, oppu-
re rivolgendosi ai collaboratori del giornale. Cogliamo l’occasione per ringraziare la Gelateria Due Valli, nelle perso-
ne di Antonietta Prosdocimo e Alessandra Fabris, per la preziosa collaborazione dataci, e lo Jole Bar, nelle persone
di Marco Gatto, Viviana Condotta e Michela Perizzolo, per aver aderito con entusiasmo alla nostra richiesta.
4 cronaca

La cerimonia inserita nei festeggiamenti per San Michele, patrono della frazione

Inaugurata la rotatoria di Fener


di Silvio Forcellini
«Erano anni che attendevamo
quest’opera e la celebrazione di
questa importante e necessaria
realizzazione va letta nell’ottica
di quel “servizio ai cittadini” che
dovrebbe guidare le mosse di
tutti coloro che ricoprono un in-
carico pubblico». Con queste
parole il sindaco di Alano, Fabio
Dal Canton, ha aperto gli inter-
venti dal palco delle autorità
presenti, sabato 26 settembre,
alla cerimonia di inaugurazione
della rotatoria di Fener.
E che di quest’opera si parlasse
da decenni, vista la pericolosità
di quel tratto di “Feltrina” teatro
anche di incidenti mortali, lo ha
ben testimoniato l’ingegner San-
dro D’Agostini, responsabile per la provincia di Belluno di Veneto Strade, che ha ricordato di aver trovato nei cas-
setti un progetto dell’Anas datato addirittura 1966 e quasi appaltato. Oltre alla rotatoria, nel tratto di “Feltrina” che
attraversa Fener è stata abbattuta la casa dei “Valeri”, eliminati i pericolosi “cunettoni” laterali, allargata la carreg-
giata previo sbancamento a monte, costruiti marciapiedi e corsie pedonali e realizzata la nuova illuminazione. Nel
suo complesso, un intervento - ha proseguito D’Agostini - pensato e coordinato con l’Amministrazione Comunale di
Alano e che continuerà, il prossimo anno, con la realizzazione definitiva della seconda rotatoria, quella all’imbocco
del ponte per Valdobbiadene.
Un intervento frutto della sinergia tra vari enti (Veneto Strade, Comune di Alano, Provincia di Belluno, Regione Ve-
neto…) e di un ben congegnato “gioco di squadra”, come è stato ribadito da più parti. L’assessore provinciale Bruno
Zanolla ha ricordato il lavoro comune, quand’era sindaco di Quero, compiuto con il collega alanese Luigi Codemo
per l’ottenimento dei finanziamenti e l’inizio dei lavori che, non a caso, comprendevano sia l’eliminazione delle fa-
migerate “curve di Santa Maria” che la rotatoria di Fener. Mentre l’assessore regionale Oscar De Bona andava an-
cora più indietro nel tempo, sottolineando il contributo del sindaco alanese Orazio Piccolotto e dell’ingegner Renzo
Peverelli, entrambi scomparsi. Tutti concordi
anche nell’individuare nel passaggio dalla pa-
chidermica Anas alla più snella Veneto
Strade, avvenuto nel 2001-2002, uno dei
momenti-chiave nell’accelerazione dell’iter.
Tutto questo ha portato a quella che oggi, se-
condo l’azzeccata definizione dell’assessore
Alberto Coppe, intervenuto in rappresentanza
della Comunità Montana Feltrina, «è la porta
più bella all’ingresso nel “patrimonio mondiale
dell’umanità”, le Dolomiti». Presenti, tra gli al-
tri, anche il consigliere regionale Dario Bond, il
sindaco di Feltre Gianvittore Vaccari, il sinda-
co di Cavaso Giuseppe Scriminich, il sindaco
di Quero Sante Curto, Fernando Tavana in
rappresentanza del Comune di Segusino e
Primo Corrà in rappresentanza di quello di
Vas. Il sindaco di Alano ha voluto ringraziare
prima di tutto i cittadini alanesi e le scolaresche presenti, poi tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita
della manifestazione: coloro che hanno addobbato con nastri tricolori la rotatoria lavorando il giovedì precedente sin
quasi a mezzanotte (Fiorenza Groppo, Mario Collavo, Simone Zanella e Dario Pellin); la Polizia locale e i Carabinie-
ri (qui rappresentati dal comandante del Comando di Feltre Cavalera e dal comandante della Stazione di Quero
Mottola): la Protezione Civile di Alano e di Quero; i ragazzi della “squadra esterna” del Comune di Alano; la Pro Lo-
co e la Parrocchia di Fener e tutte le associazioni del Comune di Alano, alcune delle quali presenti con i loro ga-
gliardetti (gli Alpini, la Famiglia ex Emigranti, l’Associazione Caduti e Dispersi in Russia…).
La cerimonia era iniziata nel cortile del centro parrocchiale di Fener, al cui interno era stata allestita - dall’assessore
alanese Michelangela Ceccotto e dalla bibliotecaria Lucia Codemo - la bella mostra di disegni “La rotonda vista dai
bambini”, organizzata dal Comune di Alano, dall’Istituto Comprensivo di Quero e dalla Scuola Primaria e Seconda-
5 cronaca

ria di Primo Grado. Poi il corteo, con in testa la Banda Municipale di Segusino, ha percorso via Kennedy per immet-
tersi sulla “Feltrina”, chiusa al traffico per più di un’ora (circostanza che ha destato più di un mugugno: era proprio
necessario per un’opera “funzionante” dal 23 febbraio 2007?). Giunti tutti alla rotatoria, con il coordinamento di
Claudio Dal Pos, il via agli interventi, presentati dallo speaker ufficiale Alexander Geronazzo, cui han fatto seguito la
benedizione da parte di don Tiziano Piovan, parroco di Fener e Campo, e il rinfresco per tutti i presenti presso il
piazzale della ditta Lampe.
L’inaugurazione della rotatoria, però, faceva parte di una
più ampia serie di appuntamenti che rientravano nei fe-
steggiamenti in onore di San Michele Arcangelo,
patrono di Fener, e che hanno caratterizzato il week-end
della frazione.
Venerdì 25, presso la sala parrocchiale, abbiamo assi-
stito all’esibizione dei sempre bravi “Cantalaora”, ormai
di casa nel Basso Feltrino, che, con il loro spettacolo
“Cortivi”, hanno riproposto musiche, racconti e perso-
naggi dei paesi di una volta. Tra i personaggi di un tem-
po, citati anche l’alanese “Cencione”, che molti ricorde-
ranno, e il “volo di Icaro” alla volta delle Americhe tenta-
to in quel di Campo da Marino Bóche e Toni Bùlo.
Sabato 26, invece, è stata la volta del Polifonico Nuovo
Rinascimento di Quero, diretto dal maestro Gilberto Me-
neghin, riproporre in una chiesa parrocchiale gremita un
assaggio del suo particolare e ricercato repertorio. Il “filo
conduttore” seguito nella serata dal coro querese, attivo
da 22 anni, è stato una meditazione sull’uomo, nel suo aspetto sia terreno che spirituale, cimentandosi in brani ir-
landesi e scozzesi, spirituals accompagnati dalla fisarmonica e musiche sacre, da Johannes Brahms al compositore
locale Gianmartino Durighello, tra l’altro primo direttore del Polifonico. Applausi a scena aperta al termine di ogni
esecuzione, meritato tributo a un coro che, anno dopo anno, ha raggiunto ormai livelli di eccellenza: bravissimi!
Domenica 27, infine, un’altra inaugurazione, quel-
la dei parcheggi presso la stazione di Fener con il
corteo guidato dalla Banda Cittadina di Alano che,
dal centro parrocchiale, si è diretto lungo via Gio-
vanni XXIII verso il piazzale. Qui il sindaco Dal
Canton, rivolgendosi ai feneresi, ha
preannunciato, tra le altre cose, un suo incontro
con i vertici di Ats e Arpav per arrivare a un
adeguamento del depuratore di Fener prima del
suo spostamento a Crocetta, “trasloco” previsto
però molto in là nel tempo, e il prossimo
abbattimento della “casa brusada” di via
Kennedy, due problemi molto sentiti in loco. E a
proposito delle polemiche delle precedenti
settimane e di questi giorni (vedi articolo
seguente, ndr), ha auspicato - citando il
pensatore Martin Buber - «il recupero della pace
tra di noi superando le divisioni dentro di noi» e
ha preferito ricordare, come 24 ore prima, le cose
fatte in nome di quello “spirito di servizio” nei confronti dei cittadini che deve essere la “stella polare” di ogni ammi-
nistratore. Dato il luogo in cui si è svolta la cerimonia, non sono mancati un doveroso cenno ai 62 anni del servizio
di autotrasporto tra Fener e Alano da parte di Ruggero Sbizzera e un gradito rinfresco offerto da Cinzia Canal, tito-
lare del Kangur Bar. Dopo la benedizione di don Tiziano, il tradizionale pranzo comunitario in sala parrocchiale pro-
posto dalla Pro Loco di Fener (a base di minestrone e spiedo e gratuito per gli ultrasettantenni) e la ricca lotteria
(con gli innumerevoli premi raccolti dai coniugi Drusian, che con i coniugi Siragna sono tra le “colonne” di questo
paese) hanno chiuso questa “tre giorni” di festeggiamenti pensata, in gran parte, dall’assessore fenerese Andrea
Tolaini, sempre molto attivo.
Nelle foto di questa pagina: in alto un momento dell’esibizione del Polifonico Nuovo Rinascimento, in basso la foto
di gruppo dopo l’inaugurazione dei parcheggi della stazione. Nelle foto della pagina precedente: in alto la foto di
gruppo dopo l’inaugurazione della rotatoria, in basso la rotatoria addobbata per l’occasione. Foto di Silvio Forcellini.

Critiche le minoranze alanesi: «In un periodo di crisi serve morigeratezza»

«Rotatoria, festa inutile e costosa»


Sull'inaugurazione della rotatoria di Fener prevista per sabato 26 settembre, i gruppi consiliari di minoranza NuovA-
lano e Arcobaleno hanno deciso di puntare il dito contro l’iniziativa «della quale - fanno notare i capigruppo Serenel-
la Bogana e Antonello Collavo - non capiamo la necessità». «Il nostro Comune - proseguono Bogana e Collavo - è
6 cronaca

tappezzato dalle locandine dell’inaugurazione per cui riteniamo doveroso portare all’attenzione dei lettori le evidenti
contraddizioni di Alleanza Democratica dove da una parte il Sindaco nei suoi “Dialoghi alanesi” di fine agosto aveva
messo in risalto la situazione di difficoltà che vivono alcune famiglie alanesi invitando i cittadini ad una maggiore at-
tenzione ai bisogni e, con atti concreti, a dimostrare solidarietà, mentre dall’altra parte, nella delibera n. 82, lui e la
sua Giunta, hanno stanziato 1.564 euro per l’inaugurazione della rotatoria di Fener». «La spesa - aggiungono i ca-
pigruppo - è presunta ma a noi sembra comunque esagerata e, in un periodo di crisi e di difficoltà per molte famiglie
del nostro territorio, ci saremmo aspettati dal sindaco e dalla sua Giunta un segnale di solidarietà coerente con
quanto “predicato” verso queste famiglie bisognose. L’inaugurazione poi è compresa in 3 giorni di festeggiamenti
che cadono in concomitanza con la più importante e tradizionale “Festa dei ciodét” alla quale abbiamo il vago sen-
tore si voglia in questo modo togliere visibilità e pubblico come è già stato fatto lo scorso fine settimana. Per la rota-
toria sarebbe stato sufficiente stappare un paio di bottiglie per le quali si sarebbe potuto trovare facilmente un offe-
rente destinando la cifra prevista per inaugurarla all'acquisto di beni di prima necessità per chi si trova in difficoltà
senza contare poi che la “nuova” rotatoria che sta per essere inaugurata è in funzione da oltre 2 anni» (articolo trat-
to da “Il Gazzettino” di sabato 26 settembre 2009).

Nelle foto, dall’alto in senso orario, la Banda Municipale di Segusino sulla “Feltrina”, la Banda Cittadina di Alano
lungo via Giovanni XXIII, il taglio del nastro per l’inaugurazione dei parcheggi (con un intruso romano alle spalle) e
quello per l’inaugurazione della rotatoria. Foto di Silvio Forcellini.

LETTERE AL TORNADO

Ringraziamenti
Colgo l’occasione offertami dai festeggiamenti in onore di San Michele per
ringraziare di cuore gli abitanti di Fener per il grande affetto che sempre ma-
nifestano nei confronti di mio figlio Cristian (a destra nella foto, assieme a Ce-
lestina Dalla Favera e Marco Drusian, ndr). Un grazie anche ai Carabinieri di
Quero e alla Protezione Civile di Alano, che lo ha accolto al suo interno affi-
dandogli mansioni che lo gratificano immensamente. Grazie infine al Tornado
per l’ospitalità.

Gianna Spezia
7 ASTERISCO

Il cuore grande come due paesi


Quando arrivarono in Francia, nel 1935, Angelo e Regina Specia sbarcarono nell'ignoto. Dopo aver percorso in treno
quasi l'intero nord Italia, partendo dal loro paese di origine Quero, ai piedi delle Dolomiti, in provincia di Belluno,
dovevano ancora attraversare tutto il sud della Francia, fino a raggiungere Tarascon-sur-Ariège, dove li
attendevano dei cugini. Quando dal loro vagone videro la segnaletica della stazione di Tarascon, essi scesero con la
loro figlioletta Maria di 3 anni e mezzo ed un bagaglio striminzito. Ma nessun cugino fu visto all'orizzonte! Questi li
attendevano sì a Tarascon, ma in quel di Provenza. I ricordi del loro figlio Antoine (in foto) forniranno la chiave per
comprendere gli eventi di questa doppia appartenenza ai due Paesi.
Infine, il viaggio si arrestò per forza maggiore. A Auzat, poco più a nord di Tarascon, le fonderie dì alluminio
Péchiney necessitavano quantità enormi di elettricità per il funzionamento degli impianti a elettrolisí. A
monte, per soddisfare questa voracità di utilizzo, furono costruite delle dighe idroelettriche a lzourt e Gnioure.
La manodopera era costituita prevalentemente da Italiani, uomini d'esperienza che già avevano lavorato in
analoghi cantieri d'Italia e d'Europa. Ma anche uomini inesperti come Angelo erano accettati, purché di
buona volontà e disposti alla fatica di un duro lavoro. Senza specifico equipaggiamento, si trattava di salire
ripidi pendii nella parte più alta dei Pirenei ariegesi, per lavorare con pala, piccone ed esplosivi al fine di
creare delle gallerie dove far correre le canalizzazioni Gli alloggiamenti sono spartani: costruzioni di legno e
pietra con tetti in lamiera. Questi lavoratori immigrati, COME tanti altri attraverso epoche diverse, diedero
non solo prova di grande tenacia e di dignità, ma il loro lavoro costituirà un notevole apporto allo sviluppo
economico della Francia. Angelo sarà di volta in volta manovale, muratore, minatore, prodigandosi senza
tregua per la piccola famiglia che lo attendeva a Viedessos e che, nel corso degli anni, sarebbe cresciuta
passando da uno a cinque figli. Il percorso dal cantíere a Vicdessos è lungo e quantunque si possieda una
famiglia, raramente si discende al paese, al massimo una volta al mese, per mettere la paga sul tavolo di
casa e trascorrere un po' di tempo con moglie e figli. Durante una di queste visite, il piccolo Antoine ritornato dalla scuola e spinto
l'uscio di ingresso, si accorse che suo padre era rientrato dal leggero odore dì tabacco che aleggiava per la casa. Regina si
occupava quotidianamente dell'andamento della casa. Certo, si viveva relativamente un po' meglio che a Quero, ma occorreva
centellinare soldo su soldo per assicurare ai ragazzi la possibilità di seguire regolarmente la scuola. Antoine rammenta la propria
infanzia come un periodo felice. Lui con i suoi fratelli e sorelle comprendono molto presto di non essere ricchi e di non potersi
permettere molte cose. L’intero salario di Angelo copre appena le necessità e i costi della famiglia, e se l'arrivo ritarda di qualche
giorno, la situazione diviene presto preoccupante. Dell'Italia, è stata conservata l'abitudine di allevare qualche pollo e coniglio, e
coltivare un piccolo orto con verdure, patate e mais. Ogni anno, Antoine accompagna il padre al mulino dove portano un sacco di
mais e ritornano con un sacco di farina. Durante le vacanze estive poi, Antoine si presta a svolgere piccoli lavori per contribuire,
anche se con poco, alle finanze della famiglia. Sempre ogni anno, tutta la famiglia si sposta nella regione di Béziers per partecipare
alla vendemmia. Un lavoro duro, curvi ai piedi delle vigne o sotto il peso dei grappoli raccolti, ma anche l'opportunità di una trasferta
che i ragazzi vivono con gioia e divertimento. L'aria mediterranea, la convivialità e l'amicizia con i compagni di lavoro, formeranno
dei ricordi che durano nel tempo. La piccola avventura di dormire tutti insieme sulla paglia…Come i genitori già facevano a Quero
quando l'inverno era molto crudo e per riscaldarsi dormivano nella stalla, vicino alle bestie. Si trattava insomma di una vita laboriosa
e modesta che offriva almeno qualche prospettiva futura, diversamente dall'Italia che nulla poteva promettere.
Una forte volonta di integrarsi
La famiglia Specia, come tutte le altre famiglie italiane della zona, trova naturalmente sostegno presso i compatrioti, ma tiene in
egual misura a fornire il proprio contributo al paese che l'ha accolta. Con i parenti è importante distinguersi e dimostrarsi lavoratori
ineccepibili ed onesti, e gli Ariegesi non mancheranno di riconoscere ben presto queste qualità. I ragazzi vivono queste sensazioni
attraverso l'appartenenza alla scuola ed il sentirsi dei piccoli francesi come gli altri. Devono ovviamente sbrogliarsela da soli per i
compiti di casa, poiché i limiti della lingua francese impediscono ai genitori di aiutarli fintanto che essi stessi non l'hanno appresa. Al
contrario, saranno invece i ragazzi che molto prima di loro sapranno dare una mano per le pratiche amministrative della famiglia. I
piedi sulla terra si consolidano ...... Il primo figlio nato in suolo francese arriverà nel 1939, mentre Antoine nascerà nel 1945.
Nonostante vi siano infine ben quattro figli nati In Francia, essi sono considerati di cittadinanza italiana ed occorrerà presentare la
domanda di naturalizzazione. I tempi sono lunghi, da quattro a cinque anni. In casa, si parla sovente di questi documenti come di un
riconoscimento tangibile dei sacrifici fatti. Antoine ha 10 anni quando il messo comunale consegna la busta che contiene il suo
certificato di naturalizzazione. Una tappa simbolica lungo il percorso di un individuo che oggi come ieri nessuno mai si sognerebbe
di considerare uno straniero.
Una memoria riservata e rivolta all'avvenire
Tanto zelo verso la Francia non era assolutamente legato ad un rifiuto del proprio passato ed ai legami verso l'Italia. Lassù, a
Quero, la vita era molto dura, fatta di miseria e di una frugale sopravvivenza nei momenti cosiddetti migliori. I ragazzi non
ignoravano da dove provenivano i loro genitori. Spesso durante le veglie serali essi parlavano dell'Italia. Senza magnificarla e senza
rinnegarla. La vita era quella che era e nessun spazio veniva lasciato a rimpianti inutili. Angelo non ritornerà più in Italia se non per
le esequie della madre. Perché poi voltarsi indietro..? L'Italia è presente nell'atmosfera della casa, nella lingua che si parla e che
risuona familiarmente, nei profumi che riempiono le stanze come quelli della polenta, degli gnocchi, oppure del risotto. Essa vive
nella Domenica, nel notiziario che si legge ogni domenica, così come nella statuetta di Sant'Antonio da Padova che Angelo porta
sempre con sè in un astuccio metallico ormai ammaccato dagli anni trascorsi sui cantieri. Angelo lavorava alternativamente nei due
cantieri della zona, quello d'Izourt e quello di Gnioure. Il 24 marzo 1939 era in servizio a Gnioure, più a valle. Quando apprese della
tragedia accaduta sull'Izourt, egli si precipitò a correre in soccorso dei compagni rimasti vittime della valanga notturna di alcune ore
prima: una esperienza assolutamente traumatica per tutti gli Italiani della regione. Angelo preferirà ritenere per sè ciò che ha
significato questo infausto evento, volendo preservare la serenità della sua famiglia. Solo una volta l'anno per forza di cose egli ne
parlerà, ma ben poco, quando si reca a pulire le tombe delle vittime tumulate nel cimitero di Vicdessos, causa la mancanza dei
mezzi di rimpatrio delle salme in Italia. Suo figlio Antoine, come tutti quelli della sua generazione, non andrà a lavorare in cantieri
tipo VIzourt. Ma neppure potrà studiare più a lungo di tanto. Subentrato a 18 anni ad un subappaltatore delle fonderie Péchiney, egli
sarà chiamato agli inizi degli anni 6o ad assolvere il lungo periodo di servizio militare. Un altro modo di pagare il suo tributo al paese
nel quale vive. Ciononostante, Antoine riuscirà altresì ad emergere in una brillante carriera di calciatore. Entrato poi giovane
impiegato nel servizio pubblico, egli perverrà alle più alte cariche nel settore della previdenza sociale fino a tutt'oggi, ricoprendo
l'incarico di Direttore della Cassa Primaria di Assicurazione Malattie dell'Ariège. (INPS/INAIL). Antoine rientra nel novero di quelle
persone che ritengono doveroso mantenere intatte le memorie nel rispetto della famiglia, come l'Associazione Ricordate ha voluto
sottolineare, designandolo alla carica di Presidente d'Onore. Molti anni sono trascorsi da Quero ed il tempo ha svolto il suo lavoro,
ma le persone come Antoine Specia sono un esempio ed una testimonianza di come si possa essere interamente Francesi, senza
tuttavia dimenticare la propria provenienza.
8 cronaca

Quero incontra Vicdessos e Auzat


di Fulvio Mondin
Vicdessos e Auzat: nomi sconosciuti
fino a pochi anni fa che però stanno
sempre più facendo capolino fra i
residenti del Comune di Quero. Si
tratta di due piccoli Comuni francesi
situati alle pendici dei Pirenei poco
distanti da Tolosa sulle alture dei
quali, nel lontano 1939, una
catastrofe naturale ha ucciso 31
uomini impegnati nella realizzazione
della diga dell'Izourt nel Comune di
Auzat fra i quali 29 italiani e, fra essi,
il querese Primo Mondin. Lo scoppio
della seconda guerra mondiale
avvenuta all'indomani della tragedia
ha alimentato il vento dell'oblio su
quel tragico evento che è stato
letteralmente dimenticato. Ma nel
2002 l'associazione "Souviens-toi
d'Izourt - Ricordate" ha voluto riaccendere la memoria su quel fatto per rendere un solenne omaggio a coloro che, ri-
schiando e, nello specifico caso, perdendo la propria
vita, hanno contribuito alla produzione idroelettrica della
valle. Da allora un crescente interesse italo-francese e la
voglia di accrescere l'amicizia fra la regione de Midi-
Pyrénées dove è avvenuta la tragedia e i luoghi di
provenienza delle vittime è stata alla base di molti
gemellaggi fra i quali quello fra i Comuni francesi di
Auzat e Vicdessos e quello italiano di Quero che oramai
con quasi certezza si formalizzerà il prossimo anno. Così
con uno spirito rivolto verso quell'obbiettivo, lo scorso
fine settimana, una trentina di queresi fra i quali il
sindaco Sante Curto, l'assessore Alberto Coppe, i parenti
di Primo Mondin e rappresentanze delle principali
associazioni locali, hanno voluto aggregarsi alle ce-
lebrazioni promosse dalla Regione Veneto e
dall'associazione "Ricordate" in occasione del
settantesimo anniversario della tragedia. Si è trattato di due giornate "piene" ricche di momenti finalizzati a commemo-
rare quanti sono morti nella catastrofe ma anche ad approfondire i legami di amicizia. Gli ospiti italiani, dopo aver effet-
tuato una breve sosta a Lourdes, hanno potuto visitare il sito "les forges de Pyréene", visitare la casa dei Patrimoni,
assistere alla proiezione del film "Izourt", presenziare all'inaugurazione della mostra sulla catastrofe, il cui taglio del na-
stro è stato effettuato dall'assessore ai flussi migratori della Regione Veneto Oscar De Bona, e rendere omaggio, al
termine di una toccante cerimonia religiosa, ai morti della tragedia. Durante l'intera permanenza in territorio francese gli
ospiti di Quero sono stati seguiti da Antonio Specia, figlio dei queresi Angelo e Regina Specia emigrati in Francia nel
1935. Antonio, presidente onorario dell'associazione Ricordate, dopo una brillante carriera da calciatore ai vertici del
campionato di calcio francese, ha ricoperto una delle più alte cariche nel settore della previdenza sociale francese in
qualità di direttore della Cassa Primaria di Assicurazione e Malattie dell'Ariège e rientra fra coloro che ritengono dove-
roso mantenere intatte le memorie nel rispetto della famiglia, dimostrando come si possa essere interamente francesi
senza tuttavia dimenticare la propria provenienza.
attualità

Scuola: contributi regionali


L’Ufficio Servizi Sociali dei Comuni di Quero e Vas informa che è possibile presentare le domande per i seguenti con-
tributi regionali:
1) BUONO BORSA DI STUDIO. ANNO SCOLASTICO - FORMATIVO 2009/2010
Possono presentare domanda le famiglie degli alunni residenti nei Comuni di Quero e di Vas che
frequentano nell'anno scolastico 2009/2010 la scuola primaria, secondaria di 1° e 2°, statale e
paritaria ed i primi due anni delle istituzione formative accreditate dalla Regione Veneto, che
abbiano sostenuto per frequenza, trasporti, mensa e materiale scolastico (ad esclusione dei libri di
testo in quanto già contemplati in altra normativa) una spesa complessiva pari o superiore ad €
51,65.=.
L’ ISEE relativo ai redditi dell’anno 2008 dichiarati nell’anno 2009, non deve essere superiore ad € 12.405,09.=.
Al calcolo dell'ISEE provvedono i CAAF convenzionati con i Comuni di Quero e Vas.
Il modulo per la domanda si ritira presso l’Ufficio Servizi Sociali dei Comuni di Quero e Vas oppure presso gli istituti
scolastici ed è scaricabile dal sito internet www.regione.veneto.it/istruzione.
La domanda deve essere presentata all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di residenza (negli orari sotto indicati) in-
sieme con:
1) fotocopia certificazione ISEE
2) fotocopia documentazione comprovante la spesa sostenuta (scontrini, ricevute ecc.)
3) fotocopia fronte/retro di un documento di riconoscimento valido del richiedente
entro e non oltre il 15 OTTOBRE 2009.
testo in quanto già contemplati in altra normativa) una spesa complessiva pari o superiore ad €
51,65.=.
L’ ISEE relativo ai redditi dell’anno 2008 dichiarati nell’anno 2009, non deve essere superiore ad € 12.405,09.=.
Al calcolo dell'ISEE provvedono i CAAF convenzionati con i Comuni di Quero e Vas.
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Il modulo per la domanda si ritira presso l’Ufficio Servizi Sociali dei Comuni di Quero e Vas oppure presso gli istituti
attualità
scolastici ed è scaricabile dal sito internet www.regione.veneto.it/istruzione.
La domanda deve essere presentata all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di residenza (negli orari sotto indicati) in-
sieme con:
1) fotocopia certificazione ISEE
2) fotocopia documentazione comprovante la spesa sostenuta (scontrini, ricevute ecc.)
3) fotocopia fronte/retro di un documento di riconoscimento valido del richiedente
entro e non oltre il 15 OTTOBRE 2009.
2) BUONO LIBRI DI TESTO. ANNO SCOLASTICO - FORMATIVO 2009/2010
Possono presentare domanda le famiglie degli alunni residenti nei Comuni di Quero e di Vas
che frequentano nell'anno scolastico 2009/2010 la scuola secondaria di 1° e 2° grado statale,
paritaria e non paritaria ed istituzioni formative accreditate dalla Regione del Veneto (che
svolgono percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale che non ottengono
dalla Regione il rimborso della spesa dei libri di testo forniti agli studenti).
Sono previste due fasce di beneficiari:
- famiglie che rientrano nella Fascia 1 con ISEE fino a € 10.632,94 copertura dell’intera spesa sostenuta per i libri;
- famiglie che rientrano nella Fascia 2 con ISEE da € 10.632,95 a € 13.500,00 una volta soddisfatte le domande di
fascia 1, l’importo del contributo sarà determinato in proporzione al nr. di domande e alle risorse disponibili.
Al calcolo dell’I.S.E.E provvedono gratuitamente i C.A.A.F. convenzionati con i Comuni di Quero e Vas.
Il modulo per la domanda si ritira presso l’Ufficio Servizi Sociali dei Comuni di Quero e Vas (negli orari sotto specificati)
oppure presso gli istituti scolastici ed è scaricabile dal sito internet www.regione.veneto.it/istruzione.
La domanda deve essere presentata all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di residenza (negli orari sotto indicati) in-
sieme con:
1) fotocopia certificazione ISEE
2) fotocopia documentazione comprovante la spesa sostenuta (scontrini, ricevute ecc.)
3) fotocopia fronte/retro di un documento di riconoscimento valido del richiedente
entro e non oltre il 30 OTTOBRE 2009.
3) BUONO TRASPORTO. ANNO SCOLASTICO - FORMATIVO 2009/2010
Per le famiglie dei ragazzi frequentanti gli istituti superiori è disponibile il bando per l'assegnazione del contributo re-
gionale a parziale copertura della spesa per l'acquisto dell'abbonamento a mezzi pubblici degli studenti. La domanda si
fa esclusivamente via web entrando nel sito internet www.regione.veneto.it/istruzione/buonotrasportoweb e seguendo
le istruzioni riportate. E’ possibile compilare la domanda dal 01.10.2009 al 30.10.2009.
Per informazioni e chiarimenti rivolgersi all'Ufficio Servizi Sociali:
Sede di Quero - c/o Biblioteca Via Nazionale, 16 - tel. 0439 787097 e mail biblioteca.quero@feltrino.bl.it
Apertura al pubblico: mercoledì dalle 9,30 alle 12,30 e sabato dalle 10,00 alle 12,00
Sede di Vas – a causa dei lavori di ristrutturazione del municipio, temporaneamente rivolgersi alla sede di Quero.

corsa

ATLETICA LEGGERA
L'Atletica leggera è un insieme di discipline sportive che possono essere suddivise in: corse, concorsi (lanci
e salti), corsa su strada, marcia e corsa campestre. Vieni a provare, potresti diventare il campione di domani.
Puoi trovarci tutti i lunedì ed i giovedì alle ore 17:00 presso la palestra comunale che ci alleniamo.
Avrai la possibilità di partecipare alle corse campestri ed ai meeting in pista.

Non correre…TI ASPETTIAMO!!!!!!


Si rinnova anche quest’anno per il GS ASTRA l’appuntamento
con il CAMPIONATO PROVINCIALE DI CORSA CAMPESTRE.
Sei invitato a portare il tuo contributo alla conquista della
classifica finale sia individuale che di Società.
Il campionato prevede 4 prove tutte valide per la classifica finale.
Le gare si svolgeranno la DOMENICA mattina nelle seguenti
date e località
1a prova 25 OTTOBRE STABIE
2a prova 08 NOVEMBRE NEMEGGIO
3a prova 15 NOVEMBRE CESIOMAGGIORE
4a prova 22 NOVEMBRE QUERO
(REGIONALE 29 NOVEMBRE MEL)
Il ritrovo presso gli impianti sportivi della palestra di Quero, sarà stabilito di volta in volta a seconda della distanze delle
località di gara. TESSERAMENTO: Per i maggiori di 18 anni il tesseramento annuale è di 12 Euro che comprende la
tessera CSI (per partecipare al campionato) e l’iscrizione alle gare. Per i giovani con meno di 18 anni è di 15 Euro e
comprende: la tessera CSI (per partecipare al campionato), l’iscrizione alle gare, il trasporto con il pulmino sociale,
l’assicurazione e la maglietta con i colori del GS ASTRA.
Per maggiori informazioni ed iscrizioni:
Palestra comunale di Quero, via Spaloa, 20. Telefono: 0439787174 o 3486108201o 3403448256
10 cronaca

La corsa non competitiva si prefigge di avvicinare i giovani alla donazione del sangue

Alano, in 140 a “Insieme per la vita”


Nicola Spada (41') e Sara Tomè nella 13 km e Paolo La Placa (32') e Laura Pisan nella 7 km sono stati i dominatori
della corsa non competitiva “Insieme per la vita” svoltasi sabato 12 settembre ad Alano e organizzata dalla sezione
“Silvia Mazzier” dell'associazione feltrina donatori di sangue. «Una corsa - come ha detto il caposezione Stefano
Zatta - che ha quale scopo principale quello di avvicinare i giovani alla comprensione dell'importanza della donazio-
ne del sangue». Al via 140 iscritti che hanno potuto apprezzare la bellezza di un percorso che si snoda fra le valli e
le colline che circondano la conca alanese e che attraversa la villa Forcellini-Merlo di Giorgio Forcellini Merlo, che si
è detto orgoglioso di mettere la sua proprietà a disposizione di tutti «non solo - ha sottolineato - dei concorrenti di
Alano che io amo molto perché mio padre era alanese ma anche di coloro che arrivano da fuori». Vincitori della 7
km - meno di 6 anni: Elia Rizzotto e Arianna Tessaro; 6-8: Martina Rizzotto; 9-11: Italo Cassol e Giulia Tessaro; 12-
14: Alessandro Zancaner e Tiziana De Gasperi; 15-17: Angelo Scariot e Samanta Scariot; 18-40: Paolo La Placa e
Laura Pisan; oltre 40: Fiorenzo Botteon e Maria Assunta Collavo. Vincitori della 13 km - 12-14 anni: Paolo Visen-
tin; 18-40: Nicola Spada e Sara Tomè; oltre 40: Gianni De Conti e Maria Pia Marino. Premiati anche il GS Alano,
come gruppo più numeroso con 21 iscritti; Naike Geronazzo, la più giovane, classe 2007; Gino Artico, il donatore
più anziano iscritto (articolo di Fulvio Mondin tratto da “Il Gazzettino” di domenica 13 settembre 2009).

Intervento realizzato grazie all’opera dei genitori e alla collaborazione di più soggetti

A nuovo il parco giochi dell’asilo di Alano


Una semplice ma partecipata cerimonia ha reso il giusto tributo al lavoro dei genitori dei bambini della scuola ma-
terna che, nel corso del passato anno scolastico, si sono prodigati per ridare colore e vivacizzare il giardino della
struttura. La cerimonia si è svolta proprio nel giardino della scuola rimesso a nuovo grazie anche a un intervento del
Comune. Nell’area facevano bella mostra di loro i nuovi giochi acquistati dai genitori con il denaro raccolto durante
l’anno grazie a vendite di lavoretti, torte e di biglietti natalizi, realizzazione di un carro mascherato, serate pubblicita-
rie e contributi. Agli interventi dei tre rappresentanti Fulvio Mondin, Barbara Tessaro e Francesca Rizzotto che han-
no rendicontato il lavoro svolto e ringraziato quanti hanno collaborato a vario titolo (Comune, scuola, parrocchia, le
ditte LC Sabbiature e Falegnameria F.lli Collavo, Marco Proverbio e F.lli Giotto, gli Alpini e l’Auser, i genitori e le
maestre) sono seguiti quelli del dirigente scolastico Gina Doro e del sindaco Fabio Dal Canton, la benedizione del
parroco don Alessandro Dal Sasso e il taglio del nastro. La dirigente ha ringraziato i genitori anche a nome delle in-
segnanti «perché - ha sottolineato - questa nuova sistemazione renderà il loro lavoro più accattivante verso i bam-
bini». Il sindaco ha invitato a trasferire il modello di collaborazione anche in altri ambiti del Comune e ha apprezzato
la sinergia messa in campo fra amministrazione, scuola, genitori e parrocchia. Il parroco ha voluto mettere in evi-
denza l'importanza di lavorare per i bambini «che, ricordiamoci, sono il nostro futuro» (articolo di Fulvio Mondin
tratto da “Il Gazzettino” di domenica 13 settembre 2009).

La “Giornata in grigioverde” è stata animata da un centinaio di figuranti provenienti da quattro nazioni

Alano, rievocata sul Palone una giornata


di vita in trincea durante la Grande Guerra
Oltre un centinaio di figuranti (rievocanti) provenienti da quattro nazioni hanno animato ieri la “Giornata in grigiover-
de” svoltasi sul monte Palone, al confine fra il Comune di Alano di Piave e quello trevigiano di Possagno. Una fede-
le rappresentazione di una giornata di vita in trincea durante la Prima guerra mondiale. Le molte centinaia di visita-
tori sono state accompagnate nelle varie postazioni dove hanno potuto vedere e comprendere i compiti dei soldati
al fronte, partendo dalle retrovie fino alla prima linea. Nel pomeriggio, per rendere ancora più realistica la rappre-
sentazione, ha avuto luogo la simulazione di una battaglia con sorvolo aereo. Due bus navetta hanno continuato
per l’intera giornata a fare la spola carichi di gente fra il monte Tomba e il monte Palone dove decine di volontari del
gruppo naturalistico “Bellona”, che ha organizzato l’evento, hanno accompagnato i visitatori suddivisi per comitive
lungo le trincee e descritto loro le funzioni di ogni singolo sito e i ruoli dei vari soldati. La riesumazione delle trincee
e dei baraccamenti del monte Palone è partita diversi anni fa in vista delle celebrazioni del centenario della Grande
Guerra con l’obbiettivo di offrire la possibilità di riscoprire il Grappa quale luogo di turismo di guerra. Lungo il trac-
ciato erano disposte baracche di comando, postazioni lancia mine, mitragliatrici in caverna, baracche della truppa,
una cucina da campo, il cimitero da campo, l’infermeria, ricoveri, dormitori, osservatori, postazioni antiaeree, labora-
tori per il supporto dei soldati come quelli del calzolaio, del sarto e la forgia. In sostanza una vera e propria riesu-
mazione dove i figuranti molto preparati erano disponibili a descrivere nei dettagli il loro ruolo, il loro equipaggia-
mento e le loro dimore. L’avvicinarsi del centenario dalla Prima guerra mondiale sta producendo altre iniziative
commemorative. La prossima che si svolgerà interamente nel Comune di Alano di Piave è programmata per il 27
settembre quando, grazie a un connubio fra il Museo del Piave di Caorera e il museo di Campo di Alano di Piave
verrà organizzato un picchetto d’onore a Cima Valderoa in ricordo degli eroismi e delle sofferenze dei contrapposti
eserciti (articolo di Fulvio Mondin tratto da “Il Gazzettino” di lunedì 14 settembre 2009).
11

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QUERO -BL-
12 cronaca

Gara organizzata dal Moto Club “La Marca Trevigiana” con Comune di Alano e Pro Loco Fener

Al friulano Cominotto la prova fenerese


del campionato triveneto Enduro
di Silverio Frassetto
Sabato 19 settembre il “Parco del
Piave” di Fener e il territorio di
Alano e di Cavaso sono stati
teatro dell’ultima prova del
campionato triveneto Enduro,
organizzata dal Moto Club “La
Marca Trevigiana” in
collaborazione con il Comune di
Alano e la Pro Loco di Fener.
Circa 240 piloti al via dal “Parco
del Piave”, poi impegnati nei tre
giri del percorso e nelle prove
speciali del Fol e di Caniezza.
Molto selettivo il tracciato, causa
anche la pioggia dei giorni pre-
cedenti, che ha costretto al ritiro
molti concorrenti. Dignitosa la
prova del pilota di casa Diego
Siragna, fenerese residente a
Campo e che fa anche parte del
Moto Club organizzatore
unitamente a Gianluca Codemo di
Alano e a Mauro Tessaro di
Fener, validissimi collaboratori
nella organizzazione dell’evento.
Tra le 10 categorie in gara, il vin-
citore assoluto è risultato il
friulano Vanni Cominotto, già
componente della squadra
campione del mondo juniores nel
2008, e premiato per l’occasione
anche con un cesto alimentare
offerto dalla Pro Loco di Fener.
Dopo le premiazioni e gli
interventi di Paolo Pinarello,
presidente del Moto Club “La
Marca Trevigiana”, Silverio
Frassetto, presidente della Pro
Loco di Fener, Luigi Favarato,
presidente del Comitato regionale
della F.M.I., e Andrea Tolaini, assessore del Comune di Alano, lo spiedo gigante e la musica dei “Sugar Brown”
hanno chiuso al “Parco del Piave” l’intensa giornata motoristica con un probabile arrivederci al prossimo anno per
una prova del campionato italiano o, addirittura, europeo (già ospitato a Fener per ben due volte, nel 1975 e nel
1985). Nelle due foto, il momento della partenza dal “Parco del Piave” di Fener e quello della premiazione con, da
sinistra, Silverio Frassetto, Vanni Cominotto, Andrea Tolaini, Ingrid Burtet (Miss Enduro) e Luigi Favarato.

La “Boccia d’Oro 2009”


Si è disputata dal 1° al 5 settembre l’edizione 2009 della “Boccia
d’Oro”, cui hanno preso parte 14 terne. La vittoria è andata alla
terna bellunese della Asfalti Merotto, che in finale ha superato la
terna feltrina della Primula. Primi dei locali, con un onorevole 5°
posto, Giuseppe Rech-Giuliana Suman-Piero Loia. La “Boccia
d’Oro 2009” è stata organizzata dalla Bocciofila Tegorzo-Iris
Tomasi con la collaborazione della Pro Loco di Fener. Ricordia-
mo infine che la quinta edizione del trofeo dedicato al compianto
Italo Tomasi si disputerà dal 12 al 25 ottobre. Nella foto, i tre
giocatori locali piazzatisi al 5° posto ritratti con il presidente della
Pro Loco Silverio Frassetto.
13 LETTERE AL TORNADO

Chiarimenti!!!
di Gioachino Tessaro
Caro Tornado, rieccomi qui a difendermi, questa volta da un certo signor Paolo Licini. Costui credo abbia preso fi-
schi per fiaschi, in quanto non il sottoscritto lo ha tirato in campo, ma il signor Silvio Forcellini (vedere Tornado del
16/7/09). Che lei abbia approvato gli scritti (riportati) del signor Forcellini, a me non me ne può importar di meno,
per il semplice motivo che io non la conosco affatto. Quindi, il suo giudizio, per me, non vale assolutamente niente.
In quanto alla frase da lei citata, il sottoscritto non ha detto che lei “è tesserato” ma che “potrebbe essere tesserato”,
ma sempre nel contesto del discorso riportato sopra. Da qui i fischi per fiaschi. Se la rilegga bene !!! E in confiden-
za, se posso, voti pure per chi vuole, il mio era solo un modo, magari un po’ provocatorio, per far vedere alla gente
che, quando vi mettono un po’ di pepe sulla coda, il vostro “aplomb” va a farsi benedire. Perché dico questo? Si-
gnor Paolo Licini, lei parla di “dittatori” di turno, di “alleati” e di “lacchè”: ma di cosa sta parlando? Presumo lei abbia
provato sulla sua pelle la vera dittatura, e non mi dica, per favore, che ci trova un’analogia con i nostri tempi. Penso
avrebbe pagato di tasca sua per avere una “feroce” e “brutale” dittatura come quella ai giorni nostri. Non lo so se lo
ha letto, magari su “Repubblica”, ma ultimamente sono nati più giornali “di sinistra” che “di destra”, o neanche que-
sto non si può dire? E questa sarebbe dittatura? “Ma mi facci il piacere”, …direbbe Totò.
P.S. Ormai che ci sono, volevo dare un consiglio al signor Silvio Forcellini (mi ero riproposto di lasciar perdere, ma
prendo l’occasione). Incomincio dai passaggi dal “tu” al “voi”, io veramente ne ho contato solo uno. (La prossima
volta, se ci sarà, dammi pure del tu). Proseguo dicendoti che quando non hai le notizie di prima mano, e quindi ri-
porti i ricordi di qualcun altro, per favore mettici anche il nome e cognome, lo fa anche il prete in chiesa quando leg-
ge i Vangeli. (Ti ricordi che nei giorni delle nostre schermaglie, ci siamo incontrati da Rizieri e, con mio stupore, hai
ammesso di non sapere neanche chi ero, finché il signor Sandro Curto non ti ha illuminato sulla mia identità?).
Sbaglio? Quindi tu hai ripreso brani della mia vita solo sul sentito dire, non ti sembra un tantino scorretto? Perciò fa’
nomi e cognomi. Almeno al tizio gli posso chiedere lumi. E lo sai perché? Perché quello che ti ha fatto la soffiata
e mi ha visto con gli adesivi del “Nicaragua” e della “Padania” (nessun pentimento naturalmente), se tutto ciò è ve-
ro, deve avere una memoria di ferro dato che quella macchina l’ho venduta da quasi vent'anni e non mi ricordo più
neanche il colore. E chi è, uno 007 della STASI (servizi segreti ex DDR) !!!

Diavolo di un Sandro Curto, agente della Ddr!


di Silvio Forcellini
Diavolo di un Sandro Curto! Ci conosciamo da più di trent’anni e mai avrei sospettato che fosse uno 007 della Stasi,
finalmente smascherato dall’implacabile Gioachino Tessaro. E, nello stesso tempo, mai avrei immaginato che
l’intera comunità alanese pullulasse di agenti segreti al soldo dei comunisti, visto che “la soffiata”, come la chiama il
Nostro con involontaria comicità, è giunta da più parti. Agenti un po’ sgangherati, se mi è concesso, perché non mi
sembra una grande impresa accorgersi dei due adesivi ben visibili sull’auto del signor Tessaro, uno inneggiante al
Nicaragua, l’altro alla Lega Nord-Liga Veneta, in un bizzarro accostamento che all’epoca, ma guarda un po’, aveva
colpito anche me, anche se non conoscevo ancora il nome del proprietario del veicolo. Signor Tessaro, se lo lasci
dire: era davvero il segreto…di Pulcinella, altro che Stasi, e invocare in questo caso la privacy è davvero ridicolo: se
non si vuol far sapere come la si pensa, non si appiccicano i suddetti adesivi al lunotto, è così semplice! Ma tant’è, il
signor Tessaro, persona eclettica come pochi, non finisce mai di sorprenderci in quanto riesce contemporaneamen-
te (e non è impresa da poco, gliene do atto!) a contraddirsi ad ogni piè sospinto, offendere tranquillamente chi si
permette di non pensarla come lui (salvo adombrarsi se c’è poi chi gli replica con più o meno “aplomb”) e, non con-
tento, tentar persino di farsi passare per vittima di un manipolo di illiberali “comunisti” (e magari anche lettori di Re-
pubblica, che orrore!) da cui si deve difendere: un triplo salto mortale che neanche al circo… A questo punto, non
mi sorprenderebbe, in quella che Mauro Mazzocco ha definito ormai “una saga”, dover assistere ad ulteriori punta-
te… Che so, “Gioachino Tessaro contro Maciste, Zorro e Godzilla”…

A Segusino affittasi
locali per ambulatorio
o studio professionale
A Segusino, in via Piave, affittasi a professionisti
(medici, dentisti, ingegneri, geometri…) ex studio
medico da adibire a ambulatorio o studio professio-
nale. Dotato di due stanze, uno stanzino, un bagno,
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ampio parcheggio. Per informazioni, chiamare il
328-5416606.
14 cronaca

Biasiotto: «Non sussistono legittime ragioni per sospendere gli assessori incaricati»

Il sindaco di Vas replica alla minoranza


di Ivan Dal Toè
«Non sussistono legittime ragioni per sospendere gli assessori incaricati». Il sindaco Andrea Biasiotto liquida
così le richieste delle minoranza guidata da Elisa Corrà che con due lettere, la prima inoltrata in luglio (vedi
Tornado n.546, ndr) ed una seconda nel mese di agosto (vedi Tornado n.547, ndr), aveva chiesto al primo cit-
tadino di sospendere cautelativamente dai loro incarichi il vicesindaco Cristian Corrà e l’assessore Sereno So-
lagna, rinviati a giudizio per presunte violazioni urbanistiche. Esclusa pure l’ipotesi che il Comune si costituisca
parte civile. Dopo essere stato attaccato dall’opposizione per non aver risposto ufficialmente alla prima missi-
va, Biasiotto è andato a fondo della vicenda che vede coinvolti i due membri della Giunta per fatti relativi ad
un’iniziativa edilizia risalente agli anni 2005 e 2006, consultando un legale. Solagna, all’epoca vice sindaco, è
imputato come titolare di proprietà, mentre Corrà, che a quel tempo era assessore, compare a giudizio come
tecnico. «I toni della minoranza - dice Biasiotto - non mi sembrano confacenti all’oggettivo ed equilibrato in-
quadramento della vicenda». Tre le motivazioni che Biasiotto adotta. «In primo luogo - commenta - non deve
sfuggire che il coinvolgimento in un procedimento penale, per principio costituzionale, non comporta fino a
sentenza passata in giudicato alcuna possibilità di considerare colpevoli i soggetti interessati. Inoltre, il proce-
dimento penale non vede coinvolti i membri della Giunta per reati relativi al loro pubblico incarico ma li riguar-
da unicamente come privati cittadini. Infine, in base alla vigente normativa, tali reati non configurano alcuna
incompatibilità con la carica rivestita». Il gruppo della Corrà aveva denunciato l’anomalia di una situazione che
vede i membri della Giunta rinviati a giudizio per contestate infrazioni urbanistiche e rivestire al contempo inca-
richi di governo all’interno dei medesimi uffici interessati alla vicenda ed aveva paventato la possibilità per il
Comune di costituirsi in giudizio come parte civile. «Sentito un parere legale - dice Biasiotto - ho appurato che
l’ipotesi di costituirsi in giudizio non rientra in una condotta conforme al buon andamento dell’agire amministra-
tivo, mentre per quanto concerne la paventata insinuazione che gli assessori possano influenzare l’attività de-
gli uffici comunali, tale possibilità è smentita dal fatto che l’ufficio tecnico ha prontamente attivato le procedure
sanzionatorie trasmettendo gli atti all’autorità giudiziaria a cui ora è rimessa la pratica» (tratto dal “Il Corriere
delle Alpi” del 13 agosto 2009).

Il concorso fotografico è stato indetto dall’Amministrazione Comunale

All’alanese Paolo Rizzotto il concorso


fotografico “Alano, tra il Grappa e il Piave”
di Ivan Dal Toè
E’ l’alanese Paolo Rizzotto il vin-
citore del concorso fotografico
“Alano, tra il Grappa e il Piave”,
indetto dalla Amministrazione
comunale per valorizzare
attraverso il mezzo artistico della
fotografia, “viste, particolari,
scorci del territorio”. «E’ la prima
esperienza del genere che
facciamo - ha spiegato
l’assessore Michelangela Cec-
cotto - e anche se abbiamo
avuto solo 18 concorrenti, le 35
opere in gara sono tutte di
qualità. L’obiettivo era quello di
valorizzare il territorio attraverso
le emozioni e le percezioni che
ognuno di noi può comunicare
attraverso la fotografia.
L’impegno è di promuovere il
concorso con una cadenza
annuale». Oltre alla Ceccotto, la
giuria era composta dai fotografi Chiara Vaccari e Settimo Rizzotto; dall’insegnante e consigliere di NuovAlano
Serenella Bogana; dai presidenti delle Pro Loco di Alano e Fener, Serena Spada e Silverio Frassetto. La moti-
vazione per la foto vincitrice, dal titolo “San Pietro al tramonto” sottolinea l’originalità del soggetto nel far e-
mergere l’edifico dal contesto naturale sottostante. Secondo classificato Oleksandro Ponomarnko con “Bella
15 CRONACA

nevicata da sotto l’arco”, premiato per l’originalità della prospettiva, mentre al terzo posto si è piazzato Doriano
Baiocco con “Monte Palon, ricordi fra le trincee”, apprezzato la capacità di cogliere il valore del luogo storico.
Menzione per “Riposo durante la transumanza”, foto realizzata dal più giovane concorrente, Stefano Plaku, sei
anni appena, mentre altri premi sono andati a Fabio Barito per la miglior realizzazione tecnica, Tania Mene-
ghello per il soggetto tipico e Agnese Merciani per la simpatia del soggetto. Le foto sono state esposte in sala
consigliare per due settimane (articolo tratto da “Il Corriere delle Alpi del 20 settembre 2009).

Un’unione destinata a dare…buoni frutti!

Lo scorso 25 luglio, nella chiesa di Alano, si sono uniti in matrimonio


Annalisa Dal Canton, di Alano, ed Andrea Borgato, di Montebelluna,
ma che molti qui da noi conoscono per l’attività di famiglia di commer-
cio di frutta e verdura, ora esercitata nel negozio in via della Vittoria, a
Fener, gestito assieme al fratello Francesco e con la preziosa collabo-
razione della stessa Annalisa e di altri validi collaboratori (tra i quali la
mamma e il papà). Tornando agli sposi, dalla redazione del Tornado i
migliori auguri di felicità per quest’unione senz’altro destinata a dare…buoni frutti: come potrebbe essere altrimenti!

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21 LETTERE AL TORNADO

A BUON INTENDITOR, POCHE PAROLE…


CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE INTENDA!!!
Gentile redazione,
utilizzo questo periodico per fare una richiesta ad una persona. Mi appello a “IL TORNADO” non perché il destinatario
sia sconosciuto, ma per far vergognare e un po’ riflettere su alcuni eventi che da anni si ripetono nel podere di mio
padre. Ogni anno infatti questa persona (la cerchia di sospettati è molto ristretta!!!) si reca in quel di Pecolet e,
sapendo gli orari in cui il proprietario non c’è, ne approfitta per approvvigionare la propria riserva di alcuni frutti della
natura che mio padre per tutto l’anno cura e fa crescere con passione e dedizione. Capisco che siamo in periodo di
crisi, e che è molto in voga l’alimentazione biologica, ma ne lasciasse almeno un paio!!! Immancabilmente il raccolto,
maturo al punto giusto, svanisce come d’incanto… Rendo pubblico che a noi piace la frutta e anche la verdura; ci fosse
data la possibilità, vorremmo per una volta, assaggiare i frutti di stagione. Non siamo così villani da non dare parte del
raccolto a chi ce lo domanda, ma senza alcuna richiesta, e senza un briciolo di cortesia, ci viene sottratta l’intera
messe… (A dire il vero anni fa ci furono sottratti anche alcuni alberi appena piantati!!!!). Mi sento di dire che “creanža”
non ce n’è assolutamente in tale gesto così vile e meschino! Si criticano sempre politici e persone famose per alcuni
eventi che li riguardano, e poi siamo noi a macchiarci di un atto così miserabile! Ripeto che non pecchiamo di avarizia,
molte volte sarebbe bastato chiedere, visto che bene o male ci conosci!!! Comunque, a scanso d’equivoci, mio padre
ora è in pensione e spero che continui a curare il nostro amato Pecolet, senza vederlo però passeggiare per il colle
“col pandol de cornoler” in mano. Spero che quanto comunicato possa servire a far riflettere su quanto riportato. Nella
speranza quindi di poter mangiare qualcosa di sano raccolto da Pecolet, porgo distinti saluti a tutti, non prima però di
dire un’ultima cosa al “nostro amico”: “ Buon appetito….attento che non ti vada di traverso!!!”.
Sara Tessaro
22 LETTERE AL TORNADO

Diamo una rinfrescatina ad Alano!


Il bellissimo “tabellone” collocato nella
piazzetta dove sorge il monumento a
Forcellini in località Tegorzo a Fener, che
fu inaugurato nella primavera del 1995
nel corso di una simpatica ed affollata
cerimonia, è ridotto in precarie condizioni.
Abilmente realizzata da Giorgio Giotto ed
Elio Possa in una smagliante foglia di
rame, l’imponente opera, oltre ad una
dettagliata mappa dell’intero comune di
Alano, raffigura, in bassorilievo a sbalzo,
ben sedici malghe e rifugi, sette vedute
caratteristiche del paese, tre immagini
degli ossari militari del Montegrappa, di
Pederobba e di Quero. Inoltre riporta un
dettagliato elenco di sentieri e di
passeggiate, e gli stemmi del comune di
Alano e della Comunità montana feltrina.
A distanza di neppure quindici anni, il
grande ed artistico tabellone ha perso
ogni attrattiva. La superficie è
completamente annerita, i colori sono
pressoché scomparsi, e perfino la scritta
soprastante il plastico, che dà il
benvenuto agli ospiti in quattro lingue, in
queste condizioni suona quantomeno
ironica.

È possibile fare qualcosa?

Mi permetto di rivolgere un appello, prima


di tutto all’Amministrazione comunale di
Alano e alla Comunità Montana Feltrina,
poi alla Ditta che ha creato la magnifica
opera, ed infine alle Associazioni e alla
Cittadinanza tutta perché ognuno, se lo
ritiene opportuno, si faccia partecipe di
questa doverosa opera di ripristino.
Piero Piccolotto

COMUNE DI QUERO
OGGETTO: assegnazione Premio Fedeltà alla Montagna 2009
Per quanto all’oggetto, la Giunta Comunale
nella seduta del 27 luglio c.a. ha inteso
assegnare il premio fedeltà alla montagna
edizione 2009 alla memoria di MONDIN
GENOVEFFA nata a Quero il 4.9.1909 e deceduta il
19.01.1998.
Cenni di vita: Genoveffa Mondin è nata in località Col di
Dante, frazione di Schievenin in Comune di Quero, il 3
settembre 1909. Sposata con Francesco Mondin ebbe sette
figli: Isetta, Rosetta, Antonio, Giacobbe, Sereno, Giancarlo,
Flavio. Da sposata, con la numerosa famiglia abitava in
località Prada, frazione di Schievenin, dove conduceva, con
il marito, una piccola azienda agricola con una decina di
mucche da latte. Esperta nell’arte “del far al formai” insegnò
a molti contadini questo lavoro. Dal 1950 per una decina di
stagioni fece la “caséra” in malga Camparonetta ed in altre
malghe del massiccio del Grappa alle dipendenze della
famiglia dei “Stagnolet” di Alano di Piave, che avevano in
affitto dal Comune alanese questa malga. Esperta nelle pratiche casearie, insegnò a molti giovani le tecniche della la-
vorazione del latte al fine della produzione dei formaggi del grappa: il rinomato Morlacco, il Bastardello del Grappa e la
caciotta. All’età di quasi novant’anni Genoveffa muore il 19 gennaio 1998, nella sua casa in montagna in località Prada.
Quero, 29 luglio 2009 Assessore alla Cultura Dott. Alberto Coppe
23 rACCONTO

TASSELLI DI VITA
di Luigino Collavo
(nato il 16 maggio 1924, Alpino del Btg. “Feltre”)
Nell’estate del 1943 avevo 19 anni. Come altri ragazzi del paese ricevetti la cartolina di precetto per presentarmi al
“mandamento” di Belluno, per sottopormi alla visita di leva ed esser arruolato. Fui assegnato al Corpo degli Alpini e
destinato alla caserma di Feltre. Ne ero felice ed avrei fatto del mio meglio per essere all’altezza degli arditi.
L’Italia stava attraversando un momento critico della sua storia. Una sera che con altri commilitoni eravamo
in libera uscita, fummo avvertiti di rientrare immediatamente in caserma. Capimmo che qualcosa di grave era acca-
duto. Scoprimmo che l’Italia aveva firmato l’armistizio. Il nostro paese non era più alleato con la Germania! Non a-
vevamo idea di quale sviluppo avrebbe potuto avere tale avvenimento. Il clima in caserma era carico di tensione,
immaginate il nostro stato d’animo! Anche i nostri ufficiali erano disorientati e non sapevano cosa decidere. In mez-
zo a questa confusione ci parve di capire dai nostri superiori, che ovviamente non diramavano ordini, che la deci-
sione migliore era di disertare e scappare a casa. Loro non si sarebbero accorti, o avrebbero finto di non vedere.
Così decidemmo di andarcene e rientrare nei paesi di provenienza. Uscimmo in divisa, saltando il muro di cinta. Il
rischio era di imbattersi per strada con qualche camion tedesco. La conseguenza sarebbe stata l’internamento in
qualche campo di concentramento in Germania. Questo accadde ad Antonio Meneghin di Fener ed a tanti altri…
Le guerre… Per capire il sacrificio in vite umane che comporta una guerra, basta soffermarci e scorrere i
tanti nomi dei caduti, nostri compaesani, incisi nella lapide collocata sulla facciata rivolta alla chiesa della nostra
Casa di Riposo. Ancora più toccante è salire in Grappa e visitare l’Ossario dove hanno trovato sepoltura i resti dei
tanti soldati italiani, e non, che hanno perso la vita sulle nostre montagne che ancor oggi custodiscono e restitui-
scono i corpi di ignoti soldati. Ma la dedizione, la tenacia, la generosità degli Alpini rimangono vive, ben presenti,
protagoniste ancora oggi. È da apprezzare infatti l’attività della nostra Associazione Alpini, che con tanto impegno
organizza iniziative per ricordare, ma anche per condividere momenti di allegria e solidarietà. Penso per esempio
alla bella festa che viene organizzata nel mese di luglio sui “Campigoi” di Camparonetta, dove è stata collocata una
lapide a ricordo della Grande Guerra. L’incontro è motivo per salire sulle nostre montagne e trovarci a fare festa. Da
lì si possono osservare i pendii, i prati immensi, il colle che sale dalla Valle del Calcino, la Valle dell’Orso, la cima
dei Solaroli, Valderoa…
Ricordo ancora un fatto raccontatomi da Sperandio Signoret, un alpino di vent’anni che si trovava a combat-
tere lungo lo spigolo di Valderoa e Solarolo e che venne ferito ad una gamba, gravemente, tanto che, viste le sue
condizioni, anche il nemico ne ebbe pietà e non lo fece prigioniero. Con coraggio e forza di volontà, il nostro eroe,
originario dei nostri paesi, riuscì a trascinarsi e raggiungere la Valle di Camparona dove trovò soccorso. Quante
immagini e quante emozioni mi derivano da questi ricordi…
Ed eccomi presente nel momento in cui mi si dà incentivo a stendere delle considerazioni. Una mattina di
ormai oltre due anni fa, vidi arrivare a casa mia Francesco Pontin che mi propose, essendo morto il nostro coscritto
Elio Laganà, di scendere l’indomani fino a Mestre per il funerale; la proposta mi è stata più che leale. Ci andammo
appunto Francesco ed io, entrambi indossando il cappello da Alpino e lui con il gagliardetto del nostro gruppo. Ri-
cordo ancora bene Elio, persona cordialissima, il fratello Oscar e la sorella, cresciuti ad Alano nella casa dove oggi
c’è la cartoleria. Per il suo funerale desiderava che gli fosse posto sulla cassa un sasso preso dalla cima del Monte
Tomba, segno della nostra terra, ed il cappello da Alpino. Durante la cerimonia mi son detto: «Sarebbe stato bello
che mi fossi portato una piantina di stella alpina dell’Archeson». Quel giorno per me è stato un orgoglio esserci,
tant’è vero che gli Alpini hanno fatto una bella figura nella chiesa per la presenza a fianco del feretro. Farà memoria
che quel giorno, dopo 50 anni, mi son trovato a salutare la signora Angelina Licini, andata sposa a Belluno, la sorel-
la “Mimi”, Cesare, Carletto e le molte persone con cui da bambino sono cresciuto negli stessi cortili.
Ed eccomi giunto a conclusione, con una proposta all’Associazione Alpini che mi permetta, dopo aver incor-
niciato questo scritto, di esporlo su una parete della nostra sede come ricordo dei nostri ideali.

ASTERISCO
Nella palestra di Quero

Riprendono i
corsi di yoga
Dal 9 ottobre riprendono i consueti corsi di yoga
organizzati nella palestrina delle scuole medie queresi
(via Nazionale)
Gli interessati possono rivolgersi direttamente agli
organizzatori il primo giorno di corso, recandosi in
palestra nelle ore serali.
strada sterrata a sinistra per arrivare alla frazione di riva secca, arrivati al capitello giriamo a sinistra su via Cavarne fino
alla fine della strada. Poi girando a destra sul sentiero (20 metri e poi strada sterrata) inizia la discesa per arrivare a Can-
ton dove sarà posto il ristoro e controllo. Attraversiamo la strada e percorriamo il sentiero fino alla fine dello stesso, giria-
mo a sinistra su via delle pose fino al bivio (fine salita) dove giriamo a destra. Percorriamo la discesa su strada sterrata fi-
no ad arrivare a via Volpere, giriamo a sinistra per 100 metri 24e poi a destra fino ad arrivare su via san Rocco e poi a fine
ASTERISCO
discesa a sinistra su viale Italia. Percorriamo fino alla deviazione a destra (inizio paese) per ritornare lungo la strada delle
grave che porta all'arrivo. Buona corsa

24 e 25 ottobre 2009: 105a Fiera del Rosario


Sabato 24 e domenica 25 ottobre 2009, a Segusino, nell’area Impianti Sportivi, si terrà
la 105a edizione della Fiera del Rosario, con l'unica
rassegna regionale del bovino di razza bruno-alpina
alpeggiata, esposizione di prodotti tipici, giochi
popolari e spettacoli vari.
Si accettano domande di partecipazione da parte di
hobbisti ed espositori (fax: 0423-984444).
Per organizzazione ed info: Pro-Loco di Segusino,
cell. 334-6549197.

Segusino: 25.10.09 corsa non competitiva


Iscrizioni
Dalle ore 08,00 alle ore 09,20 presso gli impianti sportivi
La quota di iscrizione per partecipare è di € 5 con ristoro e riconoscimento (premi individuali garantiti ai primi 200 iscritti) e
servizio docce presso impianti sportivi. Per i minori necessaria autorizzazione firmata dal genitore. Con il pagamento della
quota di iscrizione ogni partecipante dichiara a tutti gli effetti agli organizzatori la propria idoneità fisica e solleva gli stessi
da tutte le responsabilità civili e penali conseguenti in caso di incidente di qualsiasi tipo. Dato il carattere non competitivo
e amichevole non si accettano reclami. La corsa di 10 km circa è riservata agli atleti con età superiore a 16 anni (16-18
necessaria autorizzazione firmata dal genitore).
La manifestazione si effettuerà con qualsiasi condizione meteo.
Premiazioni saranno effettuate alle ore 11,30 alla scadenza del tempo massimo consentito per l'arrivo (2 ore)
Il ritrovo e la partenza-arrivo sono ubicati presso gli impianti sportivi in via Chipilo a Segusino (Tv).
La partenza verrà data alle ore 09,30
Servizi
Assistenza radio e percorso a cura del gruppo volontari antincendi boschivi di Segusino; Assistenza percorso a cura del
gruppo alpini di Segusino; Assistenza medica; Servizio docce presso impianti sportivi; Ristori a cura della pro loco di Se-
gusino
Premiazioni maschili: dal 1° al 10° classificato - premio in natura
a a
Premiazioni femminili: dalla 1 alla 10 classificata - premio in natura
Info: Diego 335 7282908; Vanio 338 9572651; Alessandro 349 2897246
Informazioni sul percorso: La distanza della gara è di circa 10 km
Partiamo dagli impianti sportivi , girando a destra strada sterrata che porta alle tribune, seguiamo la strada lungo le grave
del piave fino ad arrivare all’inizio del paese di Segusino, girare a sinistra verso Viale Italia percorrendola tutta (con pas-
saggio nel centro di Segusino) fino a girare a destra dopo la chiesa. Iniziamo quindi la salita lungo la strada di cemento
prima e poi sentiero lasciando il cimitero a destra, percorriamo il centro di riva grassa seguendo le indicazioni poi alla fine
del borgo giriamo a destra lungo il sentiero che porta “alle acque” passato il torrente Riù si gira a destra e poi finita la
strada sterrata a sinistra per arrivare alla frazione di riva secca, arrivati al capitello giriamo a sinistra su via Cavarne fino
alla fine della strada. Poi girando a destra sul sentiero (20 metri e poi strada sterrata) inizia la discesa per arrivare a Can-
ton dove sarà posto il ristoro e controllo. Attraversiamo la strada e percorriamo il sentiero fino alla fine dello stesso, giria-
mo a sinistra su via delle pose fino al bivio (fine salita) dove giriamo a destra. Percorriamo la discesa su strada sterrata fi-
no ad arrivare a via Volpere, giriamo a sinistra per 100 metri e poi a destra fino ad arrivare su via san Rocco e poi a fine
discesa a sinistra su viale Italia. Percorriamo fino alla deviazione a destra (inizio paese) per ritornare lungo la strada delle
grave che porta all'arrivo. Buona corsa
cronaca
a
24 e 25 ottobre 2009: 105 Fiera del Rosario
Silvano
Sabato 24 e domenica 25 ottobre 2009, a Segusino, Zancaner:
nell’area Impianti
a
Sportivi, si terrà
la 105 edizione della Fiera del Rosario, con l'unica
primario a Mestre
rassegna regionale del bovino di razza bruno-alpina
alpeggiata, esposizione di prodotti tipici, giochi
popolari e spettacoli vari.di Fulvio Mondin
Si accettanoDopodomande di di
svariati anni partecipazione dapresso
apprezzato servizio parte di
l’istituto
hobbisti di Medicina Legale
ed espositori di Padova, il dr Silvano
(fax: 0423-984444).
Zancaner, di Segusino, si è visto riconosciuto il suo
Per organizzazione ed info: Pro-Loco di Segusino,
impegno con la nomina di Direttore di Unità Operativa
cell.
(Primario) presso334-6549197.
il servizio di Medicina Legale di
Mestre.
Tale incarico rende particolarmente orgogliosi i suoi
famigliari, vista anche l’età non comune per il
conseguimento di tale ruolo apicale.
Nella foto Silvano è con la moglie Diana.
25 attualità

Programma Attività
2009-2010
Palestra Comunale di QUERO
Ginnastica Ritmica
Hai meno di 10 anni e ti piace ballare??? Allora questo è quello che fa per te!
Hai la possibilità di venire a provare e, se ti piace, ti iscrivi!! La prima lezione con
Erika si svolgerà il giorno 06 ottobre, poi tutti i MARTEDI’ ed i VENERDI’ dalle
ore 17:00 alle ore 18:00.

Calcio Giovanile SGA


Ti piace il calcio e vorresti diventare un campione??? Vieni ad imparare e divertirti. Gli allenamenti si
svolgeranno il MERCOLEDI’ dalle ore 17:45 alle 18:45. Il primo appuntamento è il 07 Ottobre.

Atletica Leggera
Camminare…Correre…Saltare…Lanciare….

E’ questo che ti piace fare???? Vieni da noi ad imparare !!!!

Gli allenamenti si svolgono il LUNEDI’ dalle 17:00 alle 19:00 ed il GIOVEDI’ dalle 17:00 alle
18:00. Il primo allenamento è fissato per il 01 Ottobre.

Tennis
Continua anche quest’anno il corso di tennis tenuto dal maestro federale Durante Roberto un ex-
tennista professionista con molti anni di esperienza alle spalle in particolare nel settore giovanile. I
corsi si svolgono il SABATO dalle ore 10:00 alle ore 18:30 (con turni di 1 ora). Per maggiori
informazioni ed iscrizioni telefonare al corso di tennis cell. 3383717726.

NON MANCARE ! ! !
MUSICA&SPETTACOLO
26 LETTERE AL TORNADO

1 a Festa del Ringraziamento 2009

L’Associazione Pro Schievenin ha voluto promuovere questa nuova ricorrenza, che avrà scadenza annuale, con lo scopo di
ringraziare tutti i soci e collaboratori, che con tanto impegno hanno lavorato
per la promozione e difesa della nostra Valle. Molti di questi nostri soci sono
stati tra i fondatori della nostra associazione e per più di trent’anni hanno dato
il loro impegno e collaborazione senza mai risparmiarsi. Nel 2008, grazie alla
collaborazione di tutti, è stato possibile dare quella svolta che ci ha portato
alla nuova gestione dell’associazione, la quale ha permesso non solamente
di migliorare la Festa della Trota, ottenendo dei risultati fino a poco tempo fa
inimmaginabili, ma di riaffermare l’importanza di promuovere la nostra valle e
tutte le attività ed i prodotti di montagna con il progetto “Mangia bellunese”.
In questo ultimo anno, le nostre attività si sono ampliate promuovendo
manifestazioni che legano la cucina di montagna con il camminare in
montagna, in modo tale da mettere in sinergia il buon cibo con l’attività
sportiva in modo tale da gratificare la convivialità del camminare e del
mangiare con due iniziative “Liberi Sentieri” e “Sentieri selvaggi”.
Con la Festa Rock, del primo agosto, abbiamo aperto “uno spazio” musicale
e culturale dedicato non solo ai giovani, ma a tutti coloro che amano la
musica… ascoltata in un ambiente pieno di magia come quello della valle di
Schievenin.
Nel mese di novembre partirà una nuova iniziativa legata all’escursionismo storico-ambientale in modo tale da far conoscere anche il
passato e cosa significava vivere in montagna e vivere a Schievenin, senza dimenticarci delle leggende e dei sogni, che questi luoghi
inevitabilmente fanno emergere in ogni anima sensibile.
Per i mesi “invernali” organizzeremo alcune iniziative culturali legate al teatro (30 ottobre “Il corridore di Mezza via” di Alex Geronazzo)
ed alle ricorrenze tradizionali della nostra comunità in modo tale che “il nostro inverno” sarà un po’ meno freddo… e venga scaldato
dallo stare insieme, come si conviene ad ogni vera comunità.
Noi, dell’Associazione Pro Schievenin, riteniamo che Amare sia inscindibile dal suo manifestarsi per mezzo dell’empatia, della
solidarietà tra le persone e la difesa dei luoghi in cui viviamo e per questo motivo, sabato 12 settembre abbiamo voluto
dimostrare chiaramente il nostro “Amore” promuovendo la Festa del Ringraziamento durante la quale
il presidente Francesca Specia, il vicepresidente Michele Berton ed il segretario Vittorio Alberti
hanno avuto l’onore, a nome di tutta l’Associazione di premiare i soci

Ivo Schievenin e Claudia Roman


Per il loro impegno e dedizione per il bene e la promozione
della Valle di Schievenin e della Nostra Associazione.

Grazie di cuore a tutti i collaboratori e partecipanti alle nostre iniziative. <<>> Associazione Pro Schievenin

ASTERISCO

Una gioiosa
integrazione
(S.C.) L'immagine qui
proposta, che ritrae un
gruppo di ragazzi che
gioca nella fontana di
Campo, testimonia di un
paese multirazziale.

La speranza è che questa


generazione, aiutata dalla
scuola, crescendo,
mantenga lo spirito di
amicizia formando una
comunità dove le diversità
siano elementi di
arricchimento e non di
divisione.

La foto è del nostro


abbonato Luciano Mondin.
27 ASTERISCO

Dalla Mostra fotografica del pastore Giancarlo Rado


in occasione dell’inaugurazione del nuovo Centro Parrocchiale di Segusino, Sabato 31 gennaio 2009
segnalazione di Nadia Zancaner
“I pastori sono stati i primi a riconoscere un re
che il resto del mondo rifiutò di riconoscere.
Quindi è molto probabile che i re parlino con i pastori” Paulo Coelho “L’Alchimista”
Spesso sarà capitato ad ognuno di noi di
incontrare un gregge e di osservarlo fuori del
finestrino della macchina; una domanda
sorgerà spontanea: quale il destino di queste
greggi, di questi pastori, ultimi rappresentanti
dei nostri progenitori nomadi; da dove
vengono, dove andranno, che ne sarà di loro.
In questo nostro mondo disordinato e casuale,
il pastore è colui che sa leggere più di ogni
altro i mutamenti delle stagioni e dei tempi.
Prigioniero dei propri animali, protagonista di
un universo indipendente, il pastore resterà
nel vago quando gli verrà chiesta la sua meta,
e assorto nei suoi pensieri alzerà la mano
indicando l’orizzonte. Il pastore errante ha il
nome scritto sul libro nero, mi diceva uno dei
protagonisti che ho incontrato. Questa cattiva
reputazione comune a tutti i nomadi affonda le
radici nella preistoria, quando si formarono i
primi insediamenti stabili. Il pastore però si
ritiene più fortunato rispetto ai contadini
perché gira il mondo, viene a contatto con realtà diverse nel suo viaggio dalla pianura alla montagna. Questa consapevo-
lezza si coglie nel comportamento, nello sguardo, nei discorsi e storie senza tempo, epiche a loro modo. Non è stato diffi-
cile instaurare un rapporto di fiducia con questi ultimi rappresentanti di un mondo antichissimo, trascorrere con loro mo-
menti straordinari, fotografarli nella loro vita quotidiana. Il percorso fotografico comprende 40 foto che descrivono la
giornata del pastore dall’alba al tramonto, un giorno lungo un anno, perché i momenti sono stati colti seguendo il ciclo
delle stagioni. Diversa la fotografia, ma la direzione va dai Lagorai a Feltre, per proseguire lungo il Piave fino a Segusino,
i colli del Prosecco di Valdobbiadene, S. Lucia, Oderzo, S. Stino di Livenza, Sesto al Reghena, Bibione, Caorle e vicever-
sa.
Un giorno lungo un anno
Percorro a piedi 1200 Km in un anno, dai Lagorai alla laguna veneta; da sempre seguo la strada che facevano da sempre
i pastori nostri padri lungo i fiumi: Piave, Monticano, Livenza e Tagliamento assieme al gregge ed ai miei compagni. Un
potente fuoristrada giapponese trasporta la mia casa: un carretto dove mangio, dormo e trasporto tutto quello che mi ser-
ve. Questa vita ti fa vedere il mondo in modo diverso dagli altri. Sotto lo scarso sole, la piaggia, la neve, ti devi preoccu-
pare della salute e della vita, tua e delle 1500 pecore del tuo gregge, dei cani e degli asini. Devi curare le ferite infette,
assistere le pecore gravide, sistemare il recinto per la sera, andare in cerca delle pecore perse, curare gli agnelli. Deve
cercare l’erba più verde. Ogni giorno muore un agnellino. E’ la strada. La sera, nel buio del carretto, mi coglie la solitudi-
ne. Osservo la fiammella del gas per cucinare e mille pensieri mi vengono alla mente, allora guardo la luna e penso ai
miei affetti lasciati a casa. Ma è solo un momento, i pensieri corrono veloci, penso ai trasferimenti notturni per evitare il
traffico, penso al maltempo che di notte ti coglie di sorpresa in un valico alpino, penso al freddo appiccicoso e umido che
giù in pianura ti attanaglia e non dà tregua. Dalla finestra della mia solitudine osservo il mondo impazzito che passa e si
trasforma. Un’alba, un tramonto spettacolare, una improvvisa nevicata notturna in primavera. Ecco lo spettacolo sempre
nuovo delle stagioni che si ripete! La mia vita, il mio mondo sono qui nei 1200 Km percorsi assieme al mio gregge ed ai
miei compagni. Giancarlo Rado

E’ curioso vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto hanno le maniere semplici; e che quasi sempre le maniere
semplici sono prese per indizio di poco valore.
Giacomo Leopardi

Errata Corrige: per Beatrice Berton


All’interno dell’articolo che corredava l’immagine del disegno eseguito da Beatrice è rimasto il nome della cugina, ripor-
tato per errore e fretta nel redigere il pezzo. Il disegno, val la pena ribadirlo, è opera di Beatrice con la quale ci scusia-
mo per l’involontario errore.
28 LETTERE AL TORNADO

RAGAZZI!!!
  FINALMENTE RIPARTONO I CORSI DEL.... 
   
Comune di Alano
di Piave

di Alano di Piave, Quero e Vas

II CORSO DI BATTERIA
Unione dei
Comuni di
Quero e Vas
PERCUSSIONI
II CORSO DI FONICO
Sette Ville

PRO LOCO
DI QUERO
GRAFICA (realizzazione giornalino)
G.S. ASTRA
FUMETTI
PROGETTAZIONE
(realizzare progetti per partecipare a bandi)

GIOCOLERIA MONILI E PERLINE


E INOLTRE…
CINEFORUM
CINEFORUM CON FILM D’ANIMAZIONE
GIAPPONESI
Se sei interessato ad uno o più corsi, compila il modulo di pre iscrizione che trovi presso:
- Punto Giovani via Roma n. 29 Quero. Tel. 0439 788531 punto_giovani@alice.it Orari: giovedì e sabato 15,00-18,00
a cui puoi chiedere tutte le informazioni e chiarimenti che desideri
oppure presso:
- Biblioteca di Quero Tel. 0439 787097 biblioteca.quero@feltrino.bl.it Orari: giovedì e sabato 14,30-18,30
- Biblioteca di Vas Tel. 0439 780270 biblioteca.vas@feltrino.bl.it Orari: mercoledì 14,30-18,30 e venerdì 14,30-16,30
- Biblioteca di Alano di Piave biblioteca.alano@feltrino.bl.it Orari: lunedì e mercoledì 14,30-17,30 e venerdì 14,30-18,30
Ti informiamo che la sede dei corsi verrà decisa in base al numero di iscritti per
ogni Comune; la data e gli orari definitivi del corso/i che sceglierai ti
verranno comunicati dopo la chiusura delle pre iscrizioni.
Affrettati! Alcuni corsi sono a numero chiuso!
I referenti del
Erika Curto • Dario Codemo • Carmen Dallo • Igor De Paoli • Agnese Spezia • Nicola Zancaner • Giuliano Spilimbergo • Rossella Dallo

cronaca

Eleonora Di Natale è COPYWRITER


Complimenti a Eleonora Di Natale che, con la valutazione di 100/100
e Lode, ha conseguito presso l’Istituto “IED Comunicazione” di Milano
il diploma triennale in Copywriting Pubblicitario e il diploma in
Marketing Communications rilasciato dall’International Advertising
Association. Eleonora ha discusso la sua tesi in un luogo insolito:
presso lo studio Mediaset dove viene registrato il programma
Chiambretti Night in onda su Italia Uno. La Tesi in team prevedeva la
creazione di due format di programmi televisivi commissionati da
MTV, e sono stai presentati in modo multimediale, uno aveva per
tema i “Cool hunter”, cioè gli scopritori di tendenze e il secondo
l”Home Exchange” cioè lo scambio di case. Entrambi i lavori, sono
stati sviluppati come progetti multipiattaforma che abbracciano tutti i
mezzi di comunicazione dalla televisione ad internet e hanno ottenuto
il massimo dei voti: 30 e lode. La sorella Giorgia, mamma Adriana e
papà Paolo augurano a Eleonora, che attualmente sta lavorando in
stage presso l’agenzia pubblicitaria Duval Guillame di Anversa
(Belgio), un futuro di successi e soddisfazioni.
29 CRONACA

Fiocco rosa
in casa
Dal Canton
L’11 giugno è nata Isabel, per la
gioia di mamma Manuela e papà
Claudio. Qui nella foto è con i fra-
tellini Nicolas ed Elia, che non per-
dono occasione per coccolarla. La
famiglia Dal Canton di Alano di
Piave ringrazia tutto il vicinato per
la calorosa accoglienza di Isabel,
nonna Nella e i nonni Gianni e Ter-
zo.

Ecco
Vanessa!
Ad apparire sulle pagine del Tornado è la volta di Vanessa Storgato,
nata il 19 gennaio 2009 per la gioia dei genitori Massimo, di Fener, e
Barbara, di Rasai di Seren del Grappa, e del fratellino Leonardo (a
suo tempo protagonista di una bella copertina del Tornado).

“Gara delle Castagne”


Domenica 18 ottobre, sulla “Pista Verde” del Parco del Piave di Fener, ultimo appuntamento con gli automo-
delli radiocomandati per la “Gara delle Castagne”. La Pro Loco di Fener, come sempre, garantirà l’apertura
della baita e, al pomeriggio, castagne arroste per tutti!

Agraria
MARCHI
• ALIMENTI PER ANIMALI
• PRODOTTI PER L’AGRICOLTURA E IL GIARDINAGGIO
• PELLETS E TRONCHETTI • PRODOTTI FITOSANITARI
• BOMBOLE GPL • PIANTINE DA ORTO

CONSEGNE GRATUITE DI QUALSIASI PRODOTTO


• Il lunedì a Fener e Alano • Il martedì a Quero e Vas
• Il mercoledì a Segusino
Zona Industriale, 68 - PEDEROBBA (TV) - Tel. e Fax 0423 688902
30 attualità

Associazione AriaNova

“MoFFe 2009”…Monnezza Film Festival


Pellicole d’autore
per un’altra verità sulla strana abitudine di consumare l’indispensabile
per rincorrere il superfluo

Tutti i venerdì dal 30 ottobre al 27 novembre


Alano-Quero-Vas
Ingresso libero

Il cinema come linguaggio, l'ambiente come soggetto: da qui parte il “Moffe…Monnezza Film Festival” ,
che, dal 30 ottobre al 27 novembre, proporrà quattro documentari sconosciuti ai più, ma di grande
interesse e forte impatto per le tematiche presentate. L'idea è dell'Associazione Arianova di Pederobba,
per sensibilizzare ancora di più e parlare dei problemi legati alla salute e all’ambiente attraverso gli obbiettivi e
le pellicole di giovani registi e registe indipendenti.

Il programma della rassegna:


Home (Francia 2009)
Un film di Yann Arthus-Bertrand, prodotto da Luc Besson. Com'è il nostro pianeta visto dal cielo? Come
l'impronta dell'uomo l'ha modificato e messo in serio pericolo? Besson risponde a queste domande attraverso
un volo ideale attorno alla Terra, focalizzando l'attenzione sull'importanza di preservare la bellezza di una
pianeta in pericolo.

La Malombra (Italia 2007)


Ideato e scritto da Andrea Segre e Francesco Cressati. Questo film racconta, con linguaggio immediato, ironico
e tagliente, la vicenda accaduta tra il maggio 2006 e il giugno 2007 a San Pietro di Rosà, Vicenza, dove, dal
2002, viene decisa la costruzione di una delle zincherie più grandi d’Italia.

The end of Suburbia – La fine dei sobborghi (Canada – Stati Uniti 2004)
Attraverso questa pellicola, Gregory Greene e Barry Silverthorn annunciano la fine dei Suburbia living,
concetto americano tradotto con la seguente formula: (zone residenziali + strade + macchine) x petrolio =
benessere economico. L'equazione, che ha retto lo sviluppo occidentale, non ha tenuto conto della sua più
importante variabile: l’esaurimento del petrolio.

Una montagna di Balle (Italia 2009)


Ideato da Sabina Laddega, Maurizio Braucci, Nicola Angrisano, e prodotto da Insu^Tv . Voce narrante di
Ascanio Celestini. Questo documentario presenta la cosiddetta “emergenza rifiuti campana” da una prospettiva
diversa, che non passa attraverso i canali mediatici pubblici. Il film si apre con la vicenda di Acerra e si
conclude proprio lì, il 26 marzo scorso, quando il bottone rosso dell’inceneritore viene attivato da Silvio
Berlusconi. Uno spettacolo mediatico costato miliardi di euro e decine di processi in corso.

Il ciclo di documentari si concluderà ufficialmente venerdì 27 novembre con un incontro sullo scottante tema
dei rifiuti.

AriaNova ringrazia le associazioni locali che aderiscono all’iniziativa.

Per informazioni:
www.associazionearianova.it
info@associazionearianova.it
31

VeganParty
Sabato 10 ottobre 2009
Circolo culturale Spaziorizoma a Villa Cinespa
Alano di Piave (BL) V www.spaziorizoma.it
dalle ore 18 in poi.

Party con buffet vegan,

Ph. Laura Melis


musica, banchetti
informativi, mostra
e proiezioni video
animalisti, esposizione
fotografica e conferenze. Menu a buffet della serata:
Durante la serata si svolgeranno
le seguenti conferenze: Antipasti Secondi
Panissa Polenta arrostita
ƒ Il giardino naturale Crostini con hummus Funghi trifolati
Maki rolls Piselli con menta e carote
Metodi alternativi e vegan Insalatona Scalogno al forno con
sul come prendersi cura di uno aceto balsamico
spazio verde Primi
a cura di Mauro Flora Verdure farcite Dessert
Agrotecnico, vegan Orzo e fagioli Tartelette alla frutta
Pasta al forno
U L’impatto del consumo Prezzo 10 € a persona bevande escluse,
di carne sul pianeta 5 € per bambini fino ai 12 anni

A cura di Adriano Fragano


dottore in Scienze Naturali,
vegan
Il ricavato sarà devoluto Per prenotare
al progetto I-CARE, Inviare nome e cognome,
Banchetti informativi Centro Internazionale per contatto telefonico, numero
a cura della Redazione della Veganzetta le Alternative nella Ricerca partecipanti a:
e nella Didattica eventi@oltrelaspecie.org
www.veganzetta.org www.icare-worldwide.org Posti limitati.
Mostra annunci pubblicitari Obbligatoria Contatti diretti per info e
Ca-Campagneperglianimali la prenotazione entro prenotazioni:
www.campagneperglianimali.org e non oltre il 3 ottobre Erboristeria Armonia Quero
2009. 0439 788443
Mostra fotografica di Laura Melis
Per raggiungerci: www.spaziorizoma.it/node/18

G.S. ASTRA - ATTIVITA' IN PALESTRA A QUERO


ANNO SOCIALE 2009/2010
Il Gruppo Sportivo Astra comunica gli orari in cui vengono svolte attività sportive negli impianti di Quero, in via Spaloa.
Per informazioni rivolgersi agli organizzatori negli orari d’attività.
LUNEDI' 10.00 11.00 GINNASTICA DOLCE
17.00 19.00 ATLETICA
20.30 22.30 PALLAVOLO (VALDO VOLLEY)
MARTEDI' 14.00 16.30 SCUOLE MEDIE
17.00 19.00 GINNASTICA RITMICA
19.00 20.00 GINNASTICA DI MANTENIMENTO
20.30 22.30 CALCETTO GIOVANI
MERCOLEDI' 17.30 19.00 SGA (primi calci)
20.00 22.00 TENNIS
GIOVEDI' 17.00 18.00 ATLETICA
18.00 19.00 GINNASTICA DOLCE
20.30 22.30 CALCIO C5
VENERDI' 17.00 19.00 GINNASTICA RITMICA
19.00 20.00 GINNASTICA DI MANTENIMENTO
20.30 22.30 PALLAVOLO (VALDO VOLLEY)
SABATO 9.00 19.00 CORSI DI TENNIS
PITTURA

Francesco Guerra espone a Mel


A Palazzo delle Contesse, a Mel, l’artista querese Francesco Guerra partecipa ad una collettiva
con Santorossi, Brancher e Bellotto, promossa dall’Associazione Feudo. L’esposizione dura
fino al 18 ottobre e resta aperta il venerdì dalle 17,30 alle 19, il sabato e domenica dalle 10 alle
12,30 e dalle 15 alle 19. Un periodo intenso per Francesco Guerra, reduce da una mostra
personale in quel di Asolo, terminata il 4 ottobre scorso, che mette in luce ancora una volta la sua
vitalità artistica. Ricco e prestigioso il catalogo della mostra, dal titolo Sinergie, eloquente
messaggio sul significato dell’iniziativa, con la quale gli artisti mettono in gioco e condividono le
proprie visioni del mondo.
32 LETTERE AL TORNADO

Cambio al vertice all’ANFN di Belluno


Dopo quasi 4 anni dalla sua nomina, ricevuta dal Presidente Mario
Sberna il 18 dicembre 2005, Roberto Forcellini lascia la guida del
coordinamento provinciale bellunese dell’Associazione Nazionale
Famiglie Numerose ai nuovi coordinatori provinciali, i coniugi Vanni e
Nadia Dal Pan di Santa Giustina. La cerimonia del passaggio è
avvenuta durante la 3° festa provinciale, svolatasi domenica 6
settembre a Pian dei Castaldi con la partecipazione di un centinaio di
Dalla Mostra fotografica del pastore Giancarlo Rado
associati ed una rappresentanza di amministratori locali e da fuori
provincia. Hanno infatti portato il loro saluto l’assessore al sociale del
in occasione
comune dell’inaugurazione
di Feltre, Maurizio Zatta, ladel nuovo Centro
Vicesindaco di SantaParrocchiale
Giustina, di Segusino, Sabato 31 gennaio 2009
segnalazione di
Angela Bortolin, il Vicepresidente della Provincia e sindaco di Sedico, Nadia Zancaner
“Inonché
pastori nostro associato,
sono stati Giovanni Piccoli,
i primi a riconoscere un re il Consigliere Regionale,
che il resto del mondo rifiutò di riconoscere. di Valdobbiadene, Simone
Dario Bond ed il consigliere comunale
Adami,èvenuto
Quindi con moglie
molto probabile e ifigli.
che re parlino con i pastori” Paulo Coelho “L’Alchimista”
Forcellini, prendendo la parola, ha spiegato le motivazioni della sua
decisione, precisando che, le cariche dell’ANFN sono nominative e che, non Spesso avendo saràun capitato
termine diad ognuno èdifacoltà
scadenza, noi di
dell’incaricato decidere quand’è il momento di lasciare l’incarico. Ha inoltreincontrare sottolineato un che,
greggea suoe diparere,
osservarlo
tutte fuori del
le cari-
che dovrebbero essere intese non come una corsa individuale ma finestrino
bensì adella macchina;
staffetta, questo una per domanda
il bene
dell’associazione stessa. Ha poi proseguito ricordando le tappe più importanti sorgerà spontanea:
del suo percorso, quale il destino di
soffermandosi in queste
parti-
greggi, di questi pastori,
colare, sull’apertura della sede, che per mancanza di disponibilità economiche rischia la chiusura, della produzione del- ultimi rappresentanti
le polo con logo personalizzato, della tariffa idrica Famiglie Numerose dell’AATO dei nostri progenitori
Alto Veneto come nomadi;
traguardo da raggiun-dove
to tramite il tavolo provinciale Famiglie Numerose, della Family Card del vengono, comune didove andranno,
Belluno che ne
nata dalla sarà di loro.
collaborazione
con l’assessore Marco Da Rin ed ha ringraziato il gruppo dei suoi collaboratori, In questo nostro mondo
in particolare disordinato
Gianrico e casuale,
Levis come suo
“braccio destro”. Si è poi passati alla fase successiva, la consegna della delibera di nomina, da parte dello stessodiFor-
il pastore è colui che sa leggere più ogni
cellini, sottolineando di esserne stato delegato dal presidente Sberna, per altro il fattoi mutamenti
che nella stessadelle giornata
stagioni era e dei tempi.
in corso
a Loreto la riunione del Consiglio Nazionale, per cui non c’era la possibilità Prigioniero
di avere ladei propri animali,
presenza di nessuno protagonista
del consi-di
glio stesso per effettuare ufficialmente l’atto di nomina, cosa che avverràun universo13indipendente,
domenica a Mareno di ilPiave, pastorenel resterà
corso
nel vago quando
della 3° festa Regionale dell’ANFN del Veneto. I coniugi Dal Pan, prendendo la parola, hanno ringraziato il loro gli verrà chiesta la sua meta,
prede-
cessore per quanto ha dato al coordinamento provinciale di Belluno e, a enome assorto
deglinei suoi pensieri
associati, gli hanno alzerà la mano
fatto dono di
una targa con la seguente dicitura: “A Liberiana e Roberto Forcellini con indicando la più sentita l’orizzonte. Il pastore
riconoscenza.”. errante visi-
Forcellini, ha il
bilmente commosso, ha ringraziato i suoi successori e tutti i presenti pernome scritto suled
il graditissimo libro nero, mi omaggio
inaspettato diceva uno dei
rice-
protagonisti che ho
vendo un forte applauso. Il cappellano di Santa Giustina si è poi avvicinato al tavolo predisposto a fungere da altareincontrato. Questa cattiva
per officiare la Santa Messa, allietata dai canti preparati da un gruppetto reputazionedi associati.comune Si è voluto a tutti i nomaditra
ricordare, affonda
le pre-le
ghiere libere dei fedeli, la prematura e tragica scomparsa di Paolo Longi, radici
figlionella
di unpreistoria, quando si
nostro associato. Laformarono
splendida i
giornata di sole è poi proseguita con il pranzo, preparato da Vanni ed altri primi aiutanti insediamenti
con prodotti stabili.
provenientiIl pastore però si
dal Pastificio
ritiene più fortunato
Dalì di Crocetta del Montello e LatteBusche, si è poi passati alla ricchissima estrazione a premi (oltre 100), allietata rispetto ai contadini
perché gira il mondo,
dalle musiche del gruppovienefolk
a contatto coni TacaBanda.
di Agordo, realtà diverse nel suo viaggio dalla pianura alla montagna. Questa consapevo-
lezza si coglie
Ai nuovi nel comportamento,
Coordinatori nelloproseguimento.
l’augurio di buon sguardo, nei discorsi e storie senza tempo, epiche a loro modo. Non è stato diffi-
cile instaurare un rapporto di fiducia con questi ultimi rappresentanti di un mondo antichissimo, trascorrere con loro mo-
cronaca
menti straordinari, fotografarli nella loro vita quotidiana. Il percorso fotografico comprende 40 foto che descrivono la
giornata del pastore dall’alba al tramonto, un giorno lungo un anno, perché i momenti sono stati colti seguendo il ciclo
delle stagioni. Diversa la fotografia, ma la direzione va dai Lagorai a Feltre, per proseguire lungo il Piave fino a Segusino,
i colli del Prosecco di Valdobbiadene, S. Lucia, Oderzo, S. Stino di Livenza, Sesto al Reghena, Bibione, Caorle e vicever-
sa.
Un giorno lungo un anno
Percorro a piedi 1200 Km in un anno, dai Lagorai alla laguna veneta; da sempre seguo la strada che facevano da sempre
i pastori nostri padri lungo i fiumi: Piave, Monticano, Livenza e Tagliamento assieme al gregge ed ai miei compagni. Un
potente fuoristrada giapponese trasporta la mia casa: un carretto dove mangio, dormo e trasporto tutto quello che mi ser-
ve. Questa vita ti fa vedere il mondo in modo diverso dagli altri. Sotto lo scarso sole, la piaggia, la neve, ti devi preoccu-
pare della salute e della vita, tua e delle 1500 pecore del tuo gregge, dei cani e degli asini. Devi curare le ferite infette,
assistere le pecore gravide, sistemare il recinto per la sera, andare in cerca delle pecore perse, curare gli agnelli. Deve
cercare l’erba più verde. Ogni giorno muore un agnellino. E’ la strada. La sera, nel buio del carretto, mi coglie la solitudi-
ne. Osservo la fiammella del gas per cucinare e mille pensieri mi vengono alla mente, allora guardo la luna e penso ai
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traffico, penso al maltempo che di notte ti coglie di sorpresa in un valico alpino, penso al freddo appiccicoso e umido che
giù in pianura ti attanaglia e non dà tregua. Dalla finestra della mia solitudine osservo il mondo impazzito che passa e si
trasforma. Un’alba, un tramonto spettacolare, una improvvisa nevicata notturna in primavera. Ecco lo spettacolo sempre
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