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Quindicinale Editrice ASD Ponte Tegorzo

Anno XLIV

12.05.2022
Numero

767

Il dottor Augusto Longo va in pensione - pag. 1


Ricordo di Fiorenza Groppo - pag. 2
Festa della Liberazione 2022 - pag. 3
105° Giro d’Italia - pag. 4-5
Il Centenario della sezione ANA di Feltre - pag. 12
Chiuso in redazione il 30.04.2022 - Prossima chiusura il 21-05-2022
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Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Andrea Tolaini.
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gando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: BAR “DA RICCI” - Alano; BAR JOLE - Fener; CARTOLIBRERIA SCHIEVENIN ALBERTINA - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero;
BAR “PIAVE” Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO DEON - Vas; BAR “BOLLICINE” - Scalon; BAZAR di A. Verri - Segusino.
1 CRONACA

Sarà provvisoriamente sostituito dai dottori Angelo Segreto e Donatello Carcione

Il dottor Augusto Longo va in pensione


di Silvio Forcellini
«Uno come Longo sarà impossibile trovarlo, non possiamo che parlarne bene: disponibile, attento, un vero medi-
co! Mi viene da piangere!». Questa è stata una delle tante reazioni (tutte dello stesso tenore) alla notizia che il
dottor Augusto Longo sarebbe andato in pensione alla fine di aprile. Notizia che era nell’aria da tempo, ma che
si è concretizzata solo qualche settimana fa con il comunicato ufficiale dell’Ulss 1 Dolomiti.
Senza nulla togliere a chi lo sostituirà, il dottor Longo ha rappresentato - nell’immaginario collettivo - il classico
“medico di una volta”, che tutti conosceva e ascoltava con attenzione, sulla falsariga ad esempio - per chi ha una
certa età - dell’indimenticabile dottor Gaetano Soldà.
Classe 1954, il dottor Augusto Longo ha iniziato la sua attività di medico condotto nel Basso Feltrino il 1° aprile
1985, facendosi fin da subito benvolere da tutti. Attività che si è protratta per ben 37 anni, fino al 30 aprile 2022, e
che si è contraddistinta per disponibilità, competenza, attenzione e vicinanza ai propri pazienti.
Dal 1° maggio 2022 sarà provvisoriamente sostituito dai dottori Angelo Segreto (cell. 349.3121759) e Donatello
Carcione (cell. 329.0090870), secondo le modalità descritte dai comunicati dell’Ulss 1 Dolomiti che ho raggrup-
pato qui sotto.
Dato il numero cospicuo di mutuati in più da seguire e, di conseguenza, anche per evitare inutili assembramenti
negli ambulatori, i dottori Segreto e Carcione (che già operano nel nostro territorio) mi hanno riferito che d’ora in
poi riceveranno solo previo appuntamento telefonico.
Al dottor Longo (con il quale spero di festeggiare prestissimo lo scudetto del “nostro” Milan) la gratitudine e la ri-
conoscenza di tutta la popolazione, con l’augurio sincero di “buona pensione”.

AVVISO AGLI ASSISTITI DEL DOTTOR AUGUSTO LONGO


Si comunica che il 30 aprile 2022 il dottor AUGUSTO LONGO cesserà l’attività di medico di assistenza primaria
nell’ambito territoriale dei Comuni di Alano di Piave, Feltre, Pedavena, Quero Vas e Seren del Grappa.

Gli assistiti del dottor Longo residenti ad Alano di Piave e Quero Vas saranno provvisoriamente ripartiti tra i dotto-
ri ANGELO SEGRETO e DONATELLO CARCIONE in base allo schema sottostante. Non sarà pertanto necessa-
rio che gli stessi si rechino presso gli sportelli anagrafe della Ulss 1 Dolomiti per effettuare la scelta del nuovo
medico.

L'assegnazione degli assistiti avverrà nel seguente modo:

• gli assistiti del dottor Longo residenti ad ALANO DI PIAVE saranno assegnati al dottor CARCIONE;

• gli assistiti del dottor Longo residenti a QUERO VAS (cognome dalla lettera A a COL, come Collavo ad
esempio) saranno assegnati al dottor CARCIONE;

• gli assistiti del dottor Longo residenti a QUERO VAS (cognome da COM, come Cometto ad esempio, alla
lettera Z) saranno assegnati al dottor SEGRETO;

• i rimanenti pazienti del dottor Longo (non residenti a Quero Vas e ad Alano, che sono circa 50) saranno
contattati direttamente dagli uffici anagrafe per la scelta del nuovo medico.

E' comunque fatta salva la possibilità per gli assistiti di effettuare una diversa scelta tra i medici con disponibilità
di posti nell'ambito territoriale di residenza. A questo proposito, si ricorda che:

• è possibile verificare in tempo reale la disponibilità dei medici, collegandosi al seguente link:
https://salute.regione.veneto.it/.../cerca-medici-e-pediatri;

• attraverso il Fascicolo Sanitario elettronico regionale è possibile effettuare in maniera rapida la scelta del
nuovo medico.

Oltre alla lettera informativa inviata tramite Postel, gli assistiti saranno avvisati del nuovo medico assegnato tra-
mite SMS.

Rimangono a disposizione per eventuali informazioni relative a quanto sopra esposto gli uffici Anagrafe Sanitaria
di Feltre al numero 0439-883680 il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
2 CRONACA

GLI ORARI DEI DOTTORI ANGELO SEGRETO E DONATELLO CARCIONE


(a.= solo su appuntamento)

(notizie tratte dai comunicati dell’Ulss 1 Dolomiti del 19 e del 22 aprile 2022)

Ricordo di Fiorenza Groppo


di Sandro Curto e Andrea Tolaini
Tantissima gente e grande commozione, martedì 19 aprile, nella chiesa parrocchiale
di Alano per l’ultimo saluto a Fiorenza Groppo, classe 1956, deceduta dopo lunga
malattia. A concelebrare il parroco don Francesco Settimo e don Fabrizio Tessaro
con l’accompagnamento della Schola Cantorum e della Banda di Pederobba, paese
d’origine di Fiorenza che risiedeva a Colmirano dopo il matrimonio con Mario Colla-
vo col quale ha condiviso anche l’attività imprenditoriale di commercio e riparazione
macchine agricole (negli ultimi anni c’è stata l’apertura di un importante punto vendi-
ta sulla Feltrina in comune di Quero Vas). Tutte le offerte raccolte durante la cerimo-
nia funebre saranno devolute per il restauro della chiesetta di Tessere. Fiorenza,
persona dinamica e disponibile, ha avuto una grande ruolo nel volontariato locale
collaborando attivamente con diverse associazioni quali la Cooperativa Monfenera,
la Pro Loco di Alano, la Protezione Civile e, negli anni Ottanta, anche col nostro
giornale dove teneva una rubrica di cucina intitolata “Le ricette di donna Fiorenza”.
Dal 2006 al 2011 è stata anche consigliere comunale di Alano nelle file di Alleanza
Democratica con sindaco Fabio Dal Canton che, nell’ultimo anno del suo mandato,
l’ha nominata assessore premiando il suo impegno.
Al marito Mario, alla figlia Sonia e ai parenti tutti le condoglianze della Redazione.

Qui si potrà preparare la propria auto in vista della revisione

Ad Alano apre “da Dino”,


punto per la manutenzione delle auto
di Silvio Forcellini
Una nuova attività ad Alano: nella seconda metà di aprile ha aperto “da Dino”, punto per la manutenzione delle
auto. Situata in via Francesco Spada, dove era attiva un tempo la falegnameria Spada, questa autofficina-
carrozzeria è gestita da Dino da Rios (cell. 339.6484016), molto conosciuto in zona e da sempre nel settore.
Presso di lui sarà possibile effettuare la preparazione della propria auto in vista della revisione, oltre a controlli
sulla meccanica e a interventi sulla carrozzeria. All’amico Dino (che fa anche parte del gruppo degli “Amici del
Martedì” che si ritrova abitualmente a Fener presso la “Locanda Martinazzo”) gli auguri di buon lavoro.
3 CRONACA
4 CICLISMO
5 CICLISMO

Il passaggio dei corridori è previsto tra le 15.00 e le 15.30


Il Giro d’Italia 2022 transita il 26 maggio
per Carpen, Santa Maria, Quero e Fener
di Silvio Forcellini
Come già anticipato su queste
pagine, giovedì 26 maggio il
Giro d’Italia transiterà nuo-
vamente per Carpen, Santa
Maria, Quero e Fener, nel cor-
so della tappa Borgo Valsuga-
na-Treviso di 152 chilometri. Il
passaggio dei corridori nel
Basso Feltrino è previsto tra le
15.00 e le 15.30. Tappa per
velocisti, con una prima parte
leggermente ondulata con le
storiche “scale” di Primolano
per poi accedere alla valle del
Piave e attraversare la zona di
produzione del Prosecco tra
Valdobbiadene e Refrontolo. Ultima asperità il breve Muro di Ca’ del Poggio per giungere alla piana trevigiana e
affrontare il circuito finale prima della volata. Negli ultimi dieci anni la “corsa rosa” aveva toccato il Basso Feltrino
in altre quattro occasioni (due nello stesso anno): il 24 maggio 2012 (tappa: San Vito di Cadore-Vedelago), il 25
maggio 2012 (tappa: Treviso-Alpe di Pampeago), il 25 maggio 2014 (tappa: Sarnonico-Vittorio Veneto) e il 27
maggio 2017 (tappa: Pordenone-Asiago).

CRONACA

Dal 27 al 31 luglio al Parco del Piave di Fener

Torna il Reset Festival


di Silvio Forcellini
«Eccoci !!! Ritorna a
illuminarci il cuore nel-
la fantastica cornice
del Parco del Piave di
Fener, più straordina-
rio che mai, il festival
a entrata libera che
tutti amiamo !!!». Così
gli organizzatori, i fan-
tastici ragazzi della
associazione “Libero
Pensiero”, hanno uffi-
cialmente annunciato
- dopo due anni di so-
spensione a causa
della pandemia - il
Reset Festival 2022,
giunto quest’anno alla
sua decima edizione.
Gli “ingredienti vincen-
ti” ci sono sempre tutti: concerti live (il programma è in via di definizione); le t-shirt Reset 2022, limited edition; la
pizzeria ResetStyle; la cucina per tutti i gusti; i chioschi per la birra; la chillout zone; il campetto di green volley
(con possibilità di iscriversi al torneo); il mercatino etnico; il secondo palco; la zona campeggio attrezzata…e mol-
to altro ancora.
Grande novità di questa edizione, in programma dal 27 al 31 luglio: tutto il festival sarà plastic free !!!
6 ATTUALITÀ

I referendum per la giustizia del 12 giugno


di Cesare Turra
Il 12 giugno gli italiani saranno chiamati a esprimersi con referendum su alcuni quesiti in tema di “giustizia”. Per-
ché un referendum sulla giustizia? Lo scandalo che ha visto coinvolto Luca Palamara, già Presidente
dell’Associazione Nazionale Magistrati e membro del Consiglio Superiore della Magistratura, ha messo in luce un
sistema di gestione del potere giudiziario incentrato su clientelismo
e appartenenza alle correnti dell’ordine giudiziario, rendendo ur-
gente un intervento di tipo legislativo sulla gestione
dell’amministrazione della giustizia. Nelle more dell’approvazione
In sintesi
della riforma dell’ordinamento giudiziario, ha trovato quindi spazio Incandidabilità dopo la condanna –
l’iniziativa referendaria con l’obiettivo, sia pure con i limiti propri del il referendum chiede di abrogare la par-
referendum abrogativo, di intervenire su alcuni importanti aspetti te della Legge Severino che prevede
del potere giudiziario. Le accuse mosse alla magistratura sono l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la
gravi: nel volumetto “Giustizia, quale riforma? Una rotta liberale e decadenza automatica per parlamentari,
garantista” (Il Giornale, 2021), gli autori Paolo Becchi e Giuseppe membri del Governo, Consiglieri re-
Palma contestano le ingerenze del potere giudiziario addirittura gionali, sindaci e amministratori locali
nell’ordine democratico del Paese riportando gli esempi della cadu-
nel caso di condanna per reati gravi.
ta del governo Prodi nel 2008 sull’onda dell’inchiesta Why Not (la
posizione di Prodi venne archiviata dopo pochi mesi, mentre Custodia cautelare durante le inda-
l’allora Ministro della Giustizia Clemente Mastella e sua moglie gini – il quesito chiede di togliere la
vennero assolti dopo nove anni), oltre ai ben più noti trentasei pro- “reiterazione del reato” dai motivi per
cessi a Silvio Berlusconi dei quali, alla data di pubblicazione del cui i giudici possono disporre la custo-
libro, cinque erano ancora in corso, otto terminati per intervenuta dia cautelare in carcere o i domiciliari
prescrizione, due cessati per amnistia, dieci per assoluzione, dieci per una persona durante le indagini e
per archiviazione e uno di condanna a quattro anni di reclusione, di quindi prima del processo.
cui tre amnistiati. Secondo i citati autori, “non si può nascondere Separazione delle carriere – questo
che questi trentasei procedimenti penali abbiano in parte sovvertito quesito del referendum chiede lo stop
l’esito delle elezioni democratiche”. Ripercorrere le tappe che han-
delle cosiddette “porte girevoli” impe-
no portato all’accrescersi del potere giudiziario a scapito di quello
legislativo richiederebbe analisi e ricostruzioni di ampio respiro
dendo al magistrato di passare dal ruo-
che, per essere esaustivi e completi, vanno ben oltre i limitati spazi lo di giudice a quello di pubblico mini-
del nostro periodico. Ci limitiamo solo a segnalare come nel corso stero durante la sua carriera.
degli anni novanta dello scorso secolo il sistema strutturato della Valutazione degli avvocati sui magi-
corruzione politica (“tangentopoli”) venne portato alla luce per me- strati – il quesito chiede che gli avvo-
rito del pool di magistrati di Milano conosciuto come “mani pulite”, cati, parte di Consigli giudiziari, pos-
suscitando l’indignazione degli italiani verso i politici coinvolti e una sano votare in merito alla valutazione
forte disaffezione per la politica. Sull’onda dell’indignazione popola- dell’operato dei magistrati e della loro
re, le indagini contro i politici dell’epoca vennero avvallate da un professionalità.
ampio consenso, compresi alcuni metodi che i garantisti non esita-
Riforma Consiglio superiore della
no a definire di “abuso di potere”: uso indiscriminato delle intercet-
magistratura – si chiede che non ci sia
tazioni, “manette facili” per gli indagati e carcerazione preventiva
come strumento per forzare confessioni e chiamate in correità ecc.. più l’obbligo di un magistrato di racco-
Con il crescente consenso popolare per l’operato della magistratu- gliere da 25 a 50 firme per presentare
ra e la corrispondente debolezza della classe politica sempre più in la propria candidatura al Consiglio su-
difficoltà (è di quegli anni l’abrogazione dell’immunità parlamentare, periore della magistratura.
per cui ora le Procure possono indagare i parlamentari senza
l’autorizzazione a procedere della Camera di appartenenza), si è accresciuto anche il potere della magistratura
fino a debordare dalla sua naturale funzione di autogestione per garantirne l’indipendenza dagli altri poteri dello
Stato, per giungere quel sistema di gestione del potere giudiziario che il caso Palamara ha messo in luce. A di-
stanza di trenta anni da “mani pulite” e alla luce delle citate vicende giudiziarie, i cittadini sono chiamati ad espri-
mersi su alcune disposizioni che riguardano la magistratura e la gestione della giustizia, con l’obiettivo di riporta-
re la magistratura ad essere nuovamente un organo giurisdizionale super partes, senza subire o esercitare poteri
o ambizioni “politiche” che non sono previsti dalla carta costituzionale.
Il voto referendario, anche se mancherà il principale argomento su cui avrebbero dovuto esprimersi i cittadini, va-
le a dire la responsabilità civile diretta dei magistrati, è comunque un importante segnale che i cittadini sono
chiamati a dare non tanto alla magistratura, ma sulle condizioni perché l’esercizio del potere giurisdizionale sia
svolto nei corretti ambiti fissati dalla Costituzione.
Cerchiamo di illustrare ai lettori, sia pur in via succinta, i temi sui quali sono chiamati ad esprimersi, segnalando
che sul fronte politico almeno due dei quesiti referendari sembrano rientrare tra i temi oggetto di riforma
dell’ordinamento giudiziario e pertanto, se venisse approvata la riforma entro la data del referendum, i relativi
quesiti non sarebbero più attuali.
7 ATTUALITÀ

“Indizione del referendum popolare per l'abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di in-
candidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di
condanna per delitti non colposi.”
Il D. Lgs. 235/2012 prevede l’incandidabilità l’ineleggibilità e la decadenza automatica per i parlamentari, per i
rappresentanti di Governo, per i consiglieri regionali, per i sindaci e per gli amministratori locali in caso di con-
danna. Ha valore retroattivo e prevede, anche a nomina avvenuta regolarmente, la sospensione da una carica
comunale, regionale e parlamentare se la condanna avviene dopo la nomina del soggetto in questione. Per colo-
ro che sono in carica in un ente territoriale basta anche una condanna di primo grado non definitiva per
l’attuazione della sospensione, che può durare per un periodo massimo di 18 mesi. Il referendum propone quindi
di tornare all’applicazione della pena dell’interdizione solo se prevista per il reato per cui si procede, facendo ve-
nire meno l’automatismo previsto dalla legge e lasciando ai giudici la facoltà di decidere di volta in volta se, in ca-
so di condanna, occorra applicare o meno anche l’interdizione dai pubblici uffici.
“Abrogazione dell'ultimo inciso dell'art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di
misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale.”
Il testo dell’art. 274 c.p.p. prevede che le misure cautelari in carcere siano disposte nei casi di “concreto e attuale
pericolo per l’acquisizione o la genuinità della prova”, di “concreto e attuale pericolo che egli si dia alla fuga” op-
pure quando (abbiamo barrato la parte che il referendum si propone di abrogare) “sussiste il concreto e at-
tuale pericolo che questi commetta gravi delitti con l’uso di armi o di altri mezzi di violenza personale o diretti con-
tro l’ordine costituzionale ovvero delitti di criminalità organizzata o della stessa specie di quello per cui si proce-
de. Se il pericolo riguarda la commissione di delitti della stessa specie di quello per cui si procede, le misure di
custodia cautelare sono disposte soltanto se trattasi di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non in-
feriore nel massimo a quattro anni ovvero, in caso di custodia cautelare in carcere, di delitti per i quali è prevista
la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni nonché per il delitto di finanziamento illecito dei
partiti.”
La consultazione si propone di limitare i casi di custodia cautelare in carcere, considerata una sorta di anticipa-
zione della pena, a quelli più gravi: pericolo di fuga o di inquinamento delle prove oppure della reiterazione del
crimine, ma in quest’ultimo caso solo quando si tratti di delitti particolarmente gravi per modalità (“uso di armi” o
“violenza personale”), finalità (“diretti contro l’ordine costituzionale”) o contesto (“criminalità organizzata”), esclu-
dendosi così i casi considerati di minore allarme sociale, per i quali la pena dovrebbe essere irrogata solo
all’avvenuta condanna definitiva.
“Separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario
che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei
magistrati.”
Il quesito si propone di eliminare la possibilità per i magistrati incardinati in una delle due carriere (requirente o
giudicante) di passare indiscriminatamente dall’una all’altra. L’obiettivo dei promotori del referendum è quello di
assicurare la terzietà e l’imparzialità del giudice verso le cause sottoposte al suo giudizio, evitando potenziali si-
tuazioni di pregiudizio che potrebbero venirsi a creare, per esempio, nel magistrato giudicante che fino a poco
tempo prima aveva svolto funzioni di pubblica accusa assumendone la forma mentis, piuttosto che del magistrato
giudicante che aspira ad una carriera come pubblico ministero.
“Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione e
dei Consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della
Corte di Cassazione e dei Consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte.”
Presso la Corte di Cassazione e ciascun distretto di Corte d’appello sono istituiti dei Consigli composti per lo più
di magistrati, ma anche da professori universitari in materie giuridiche e avvocati (la cosiddetta componente lai-
ca). Tra le funzioni di questi organismi vi è anche quella della valutazione della professionalità e della competen-
za dei magistrati, che è uno degli elementi su cui si basa il CSM nelle decisioni sulla carriera del singolo magi-
strato, al cui voto sono però esclusi sia i professori universitari sia gli avvocati. Il quesito mira ad abrogare dalla
procedura di valutazione le disposizioni di legge che consentono il voto ai soli magistrati, estendendola anche al-
la componente laica, in modo da assicurare un giudizio per quanto possibile più obiettivo e meno “di parte”, inter-
venendo anche dei componenti che, pur non essendo magistrati, sono però rappresentativi delle principali pro-
fessioni coinvolte nel mondo della giustizia.
“Abrogazione di norme in materia di elezioni componenti togati del Consiglio Superiore magistratura.”
Per candidarsi al Consiglio Superiore della Magistratura un magistrato deve raccogliere dalle 25 alle 50 firme.
Tale requisito, secondo i proponenti, obbliga di fatto il candidato ad aderire ad una delle liste organizzate della
magistratura (una sorta di partiti), con tutte le conseguenze in tema di indipendenza del magistrato rispetto alle
“direttive” della corrente che lo ha supportato sui principali temi cui è deputato ad esprimersi (nomine, promozio-
ni, sanzioni, trasferimenti, affidamento o revoca delle indagini ecc.). Il referendum vuole eliminare il numero mi-
nimo di firme necessarie per presentare la propria candidatura, rendendola quindi libera e di conseguenza, al-
meno negli auspici dei proponenti, non condizionabile dalle correnti formatesi in seno all’ordine giudiziario.
Le operazioni di voto inizieranno domenica 12 giugno alle ore 7 e termineranno alle ore 23.
L’elettore deve presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale.
Chi non ha la tessera o l’ha smarrita può richiederla all’Ufficio Elettorale del Comune di residenza.
Affinché il referendum abrogativo sia valido deve votare la metà più uno degli elettori aventi diritto.
8 ATTUALITÀ

Consultazioni elettorali del 12 Giugno


Quero Vas cerca scrutatori disponibili
Gli elettori del Comune di Quero Vas, che, alla data della convocazione della Commissione Elettorale Comu-
nale, siano già iscritti nell'albo unico degli scrutatori di seggio elettorale e siano interessati a svolgere le
funzioni di scrutatore per i Referendum popolari abrogativi del 12 giugno 2022 devono dare la propria disponibili-
tà inviando una dichiarazione, firmata digitalmente oppure firmata a mano e scansionata, redatta secondo il fac-
simile (reperibile sul sito del Comune: https://www.comune.querovas.bl.it, all’Ufficio Elettorale all’indirizzo PEC
querovas.bl@cert.ip-veneto.net.
Nell’oggetto della mail dovrà essere indicata la seguente dizione “Referendum popolari abrogativi del12 giugno
2022. Domanda di partecipazione all’avviso di selezione per la nomina a scrutatore”.
Si ricorda che la dichiarazione può essere inviata anche da un indirizzo di mail ordinaria alla PEC suindicata.
Le dichiarazioni dovranno pervenire, unitamente alla scansione di un documento d’identità personale, entro e
non oltre il giorno di lunedi’ 16 maggio 2022.

Segusino al voto per le Comunali


Il 12 giugno si decide per il governo dell’Ente locale
Sono ormai trascorsi cinque anni per la compagine guidata da Gloria Paulon nel governo dell’amministrazione
comunale di Segusino. Anni intensi, soprattutto per essere stati anni di formazione per i nuovi eletti, alla prima
esperienza amministrativa. Entro il 14 maggio saranno resi pubblici i candidati che affronteranno la nuova tornata
elettorale e Gloria Paulon ha confermato che sarà ancora in campo con nuovi rappresentanti nella lista che si
proporrà agli elettori. Gli attuali amministratori sono undici: otto della maggioranza e tre della minoranza: Gloria
Paulon, il vicesindaco Stefano Verri, l’assessore Diego Longo, Denis Coppe (capogruppo di maggioranza), Mas-
simo Spader, Deborah Baldotto, Lorena Coppe, Myrna Longo, Lia Lio (sostituta di Gianfranco Montagner), Ilario
Miotto e Dionigi Montagner. Nel 2017 si era presentata all’ultimo minuto la lista “Per il bene comune” scongiuran-
do l’obbligo di dover raggiungere il quorum del 51 per cento dei votanti. Alla fine, comunque, si erano recati alle
urne il 53,08% degli aventi diritto e la lista di Gloria Paulon aveva raccolto l’82,7% delle preferenze, contro il
17,3% della lista concorrente. In questi anni si è svolta una proficua collaborazione fra le parti, riconosciuta an-
che in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale.

Cose Nostre: 50 anni di informazione locale


Il giornale di Caselle Torinese taglia l’importante traguardo

(M.M.) Siamo vicini agli amici di “Cose Nostre” che ai primi


di Aprile hanno festeggiato i 50 anni di attività e ospitato il
9° convegno della stampa edita dalle Pro Loco. Noi de “Il
Tornado” siamo legati da amicizia con questa testata, con
cui scambiamo le pubblicazioni, non solo per aver avuto
come editore fino a poco tempo fa la Pro Loco di Fener,
ma anche per affinità di scopo nel mantenere alta la ban-
diera dell’informazione locale. Molte volte il nostro periodi-
co viene citato sul mensile “Cose Nostre” e sul loro sito in-
ternet. Nel ringraziarli per l’attenzione desideriamo com-
plimentarci con la redazione piemontese per la tenacia di-
mostrata e per la qualità del servizio reso alla comunità in
questo mezzo secolo. Una strada che stiamo percorrendo anche noi, cercando di emularli nel raggiungere que-
sto importante e significativo traguardo. In foto: Convegno e “citazioni” per immagini del nostro periodico.
9 COME ERAVAMO

Accadde vent’anni fa
a cura di Sandro Curto
ZANCANER PRESIDENTE A.C. PIAVE TEGORZO Nel maggio 2002 Denis Zancaner viene eletto nuovo presi-
dente dell’A.C. Piave Tegorzo al posto di Cristiano Mazzoni che assume la carica di segretario; vicepresidenti
Enrico Rizzotto e Loris Rizzotto, direttore sportivo Sandro Mozzelin, allenatore confermato Paolo Pocchetto.
DECESSI Numerosi i deceduti in questo periodo del 2002 ricordati nelle pagine del Tornado: a Quero Antonio
Meneghin (81 anni) e Oscar Mondin (79); a Fener Benito Cassandro (66), collaboratore della locale Pro Loco e
della Bocciofila Ponte Tegorzo, e, dopo incidente sul lavoro, Luiz Ortiz Villar (33), originario di Santo Domingo; ad
Alano Antonio Pisan “Jojo” (74) e Antonio Spada “Tabarin” (74); ad Uson Domenico Rizzotto “Mico” (79), collabo-
ratore nella sezione Fanti, dei Combattenti e Reduci e degli Ex Emigranti.

Antonia
al Giro d’Italia
(S.C.) La foto è stata scattata in piaz-
za a Quero in occasione di un pas-
saggio del Giro d’Italia alla fine degli
anni Novanta dal nostro abbonato di
Loreo (RO) Angelo Giovanni Polloni.
Protagonista una sorridente Antonia
Miuzzi che in quegli anni gestiva con
Rizzieri Serafin il bar “Centrale” in
piazza Marconi. Con lei, da sinistra,
Gerardo Uttone e Duilio Specia (en-
trambi deceduti), un seminascosto
Desiderio Todoverto e Alfonso Ma-
schio.

ATTUALITÀ

Dichiarazione 730/2022: precompilata dal 23 maggio


A partire dal prossimo 23 maggio (termine eccezionalmente posticipato per le di-
chiarazioni 2021 rispetto alla data ordinaria del 30 aprile) i lavoratori dipendenti e
pensionati avranno a disposizione il modello 730 precompilato, collegandosi al sito
dell’AE “agenziaentrate.gov.it”, in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.
In alternativa, il contribuente può delegare l’accesso al proprio sostituto d’imposta
(datore di lavoro o ente pensionistico) che presta l’assistenza fiscale ovvero ad un
CAF / professionista abilitato.
L’utilizzo del 730 precompilato non è tuttavia obbligatorio. È infatti possibile
presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie (730 o modello
REDDITI). Entro il 30 settembre 2022 il 730 precompilato dev’essere trasmesso dall’interessato direttamente
all’Agenzia Entrate ovvero al CAF, professionista o sostituto d’imposta. Il Modello 730/2022 presenta alcune im-
portanti novità, a cominciare dall’adeguamento del trattamento integrativo e dell’ulteriore detrazione e prose-
guendo con le agevolazioni per la casa.
Le novità 2022. Arriva nella dichiarazione dei redditi la possibilità di fruizione del credito d’imposta maturato dagli
under 36 con ISEE non superiore a 40.000 euro per l’acquisto della prima casa assoggettato ad IVA, il cosiddetto
Bonus prima casa under 36. Novità anche per gli altri bonus casa, con l’aumento delle detrazioni per il bonus
mobili e con l’inserimento del Superbonus anche per l’abbattimento delle barriere architettoniche, con l’aliquota
maggiorata del 110% in caso di spese sostenute unitamente agli interventi Sismabonus ed Ecobonus. È stato
inoltre innalzato a 550 euro il limite massimo delle spese veterinarie per cui è possibile fruire della relativa detra-
zione, e a 609,50 euro l’importo della detrazione spettante agli appartenenti al comparto sicurezza. Presenti an-
che il credito d’imposta per l’installazione di sistemi di filtraggio e miglioramento qualitativo dell’acqua e il nuovo
“bonus musica”, che riguarda le spese relative a scuole di musica, conservatori e cori, effettuate per bambini e
ragazzi. Infine, dal 2021 il regime delle locazioni brevi è applicabile solo ai contribuenti che destinano a locazione
non più di 4 immobili.
10 PERSONAGGI

Aurora Mazzier “Rina dai Prà”


Memoria storica alanese
di Jennifer Marie Collavo
È una piccola leggenda nella conca alanese, “la Rina dai Prà”, Aurora Mazzier – anzi, Aurora Lorenza, ci tiene a
precisare, essendo nata il giorno di san Lorenzo nel lontano 1924.
Poter conversare con lei, in questo periodo in cui l’accesso alle case di ri-
poso da parte dei visitatori è più difficoltoso, è un gran privilegio. Anche se
compirà novantotto anni nei prossimi mesi, sul suo volto si intravedono
ancora le espressioni e l’energia di una ragazzina.
Nel corso del nostro breve incontro, seduti al fresco del cortile di Casa
Nani, sarà sempre lei a parlare, senza sosta, in un dialetto dal sapore an-
tico.
Comincia subito, evocando gli episodi della Prima Guerra mondiale che il
nonno le raccontava. Uno, in particolare, si colloca nel novembre 1917,
nei giorni in cui, dopo la disfatta di Caporetto, si combatteva la prima
grande battaglia del Piave e la popolazione locale si vedeva costretta ad
abbandonare le proprie case.
“Mentre l’è vinist al sgombro qua, l’era mort so popà de me nono. Alora i
ha asà la salma sul let, i ha molà tute le bestie sul cortiu e i piandea tuti –
“Adès ne toca morir!”. I é ndati par indentro ma i ha sbaglià, i se ha imbusà là! Al secondo giorno, me nono al dis
“Bisogna che vae a sepolir me pare”. Alora l’e venist in fora e l’e ndat su da un che al fea al falegname a inciodar
do tòle, i ha mes entro sto vecio che l’avea 94 ani, poi i è ndati drio le case dei Prà. Ad un certo punto, l’è venista
do na granata e lori, che i era in sei, i se ha scondest e i é restadi vivi mentre al mort l’e ndat tut in frantumi. Alora
la gente dei Prà disea “Al vecio no ol scampar da qua!”. E quando che erion tosatei noialtri, con me nono, co
ndion su par le rive, al ne fea sempre dir la Rechiameterna (Requiem Aeternam) parché al penséa che ghen fuse
ancora i os de so pare”.
La famiglia di Rina non ha vissuto solo l’esperienza del profugato ma anche quella del fronte.
Suo padre, dopo essere stato mandato in Libia – “onde che l’avea magnà tanti datteri parché no ghe n’era altro
là” – aveva combattuto la Grande Guerra ma la sua compagnia si era sciolta sul Piave.
Lo zio Bepi, invece, era stato fatto prigioniero in Austria “alora me zia (sorella de me popà) l’è ndata in Austria a
piè. Ndando in Austria, l’ha vist na colonna de soldati, con an secio de acqua al còl, e ghe n’era anca so fradel. E
l’è mort prigioniero anca quel… Tuti bruti arte cossita i ne contea, ma noialtre tosete stiòn là così ad ascoltar”,
commenta, replicando l’espressione stupita ed assorta dell’infanzia e la curiosità del sapere cosa si dicessero,
cosa facessero, una volta.
Il legame fortissimo con la famiglia e, soprattutto, con il padre, emerge più volte nel racconto di Rina.
“Me popà, quando che l’era vecio e al me contea, al me disea: “Ndaratu veder onde che ere soldà, Rina? Te ri-
corderatu cossa che te dighe?” La famiglia era numerosa ma, di certo, non navigava nell’oro. Rimasto vedovo
con cinque figli nel 1901, suo nonno acquistava ogni quindici giorni della farina per preparare la polenta e “al ghe
metea là ai so tosat na feta de polenta co na foja de verza. I magnea quel … Alora penseve voi altri la fam che
ghe n’era!”.
Ma, nonostante ciò, l’affetto era grande e “ghe n’era un rispetto enorme verso i genitori” sottolinea, ricordando
anche i capisaldi dell’educazione di una volta:“Scoltar e taser, sempre, e così mi ho fat”.
Nel corso del suo racconto, Rina non nasconde le rinunce fatte per stare vicino alla famiglia, come la promessa
al padre che soleva ripeterle: “Se ti tu te marida e tu scampa, cossa fone noi qua in sta casera?”. “Stae qua mi
con voi” gli assicura. “Eh ben, se tu sta qua ti, mi me basta. Però – al me dis – no vive par sempre nianca mì. Te
asarò qua ti ti sola”. “Ma mi no ho paura nianca isteso” ribatte Rina, dimostrando quello spirito forte che conserva
anche adesso.
Alla figura del padre, Michele Mazzier, si lega un ulteriore, commovente aneddoto: “la ultima matina che me popà
al me ha saludà, son ndata su par verstirlo, l’era al 16 maggio 1980. “Popà, no avee voja stamatina de levar su?”
“Scolta Rina, no te ho mai dat an baso” al dis “ma te ho olest ben, te ho rispetà, so che tu se stata pì de brava e
tu vederà che mi penserò par tì” E, detto questo, “l’è ndat”. Aveva 94 anni e lei lo accudiva da tempo, soprattutto
da quando aveva perso l’uso delle gambe.
La madre, Clorinda Collavo, era invece deceduta quando Rina aveva 39 anni a causa del diabete; “Che rispetto
che i se portea, lori do” conclude, ricordando il rapporto tra i suoi genitori.
Un altro momento segnante del racconto di Rina riguarda la sua trentennale esperienza in filanda, iniziata quan-
do non ha neppure compiuto tredici anni.
11 PERSONAGGI

La sorellina ha appena dieci giorni quando Rina si rivolge alla madre:


“Mama, vae in filanda” “Eh no moro, tu se cèa” e me popà al me disea “ghe ol che tu magne tanta polenta” e mi
son ndata, ghe ho sonà ala porta – parché lora se ndea ala porta – “Dove vai bambina?” la me ha dit “Viene a la-
vorar, mi, se la me tol” “Che diploma hai?” “Ho pasà la quinta” “C’è bisogno di una firma dal podestà”. Alora son
ndata a casa dove che i me ha bravà na pasuda parché ghe olea che ndese dal podestà e lori in municipio no i
ndea mai. Alora son ndata dal podestà e ghe ho dita se per piacere al me fea na firma; al me dis “Sì, te la fae,
ma tu ha le man cèe ancora par andar a broartele!” “Eh ben ma qualcosa fae mi quando che son là”.
E Rina diventa, così, scoatina: il suo compito è quello di mettere le gallette – ossia i bozzoli dei bachi da seta –
nell’acqua bollente e poi occorre essere veloci a fare il filo, disfando i bozzoli con le mani; “ma mi ere ubidiente,
lavoree sempre, tasee… Alora na olta la direttrice (che la me olea ben, poreta) la me fa paga e vae a casa e me
mama la me dis: “Rina, no i te ha mes su nianca le marchete”. Alora al matino dopo, con corajo, me son fermada
ancora ala porta davanti alla signorina “Cos’hai Aurora?” la me dis. “La me ha fat paga ma no la me ha mes su
nianca le marchete” “No poso – la me ha rispondest – bisogna che te tenga qua un mese, a veder se tu se brava,
alora dopo te le mete su” e così la ha fat.”
In seguito inizia a lavorare in filanda a Segusino ma il suo momento preferito rimane quando, d’estate, deve re-
carsi in montagna con i fratelli a fare il fieno e a pascolare gli animali con suo padre: “me parea fin de sollevarme;
l’era la me vita!”.
Infine, a 55 anni, arriva la pensione: ”al é dal 1979 che tire la pension” ride. Perché Rina è così, ride e, all’alba
dei suoi novantotto anni, ha ancora lo spirito gioioso di una ragazzina che è facile immaginare libera e felice a
correre sui prati delle sue amate montagne.

CRONACA

Lodevole iniziativa a Pasqua


dell’associazione San Girolamo Pasqua e i só óvi
A favore del restauro Al dì de Pasqua
a l’é proprio an bèl dì.

della Chiesa di S.Maria Se magna óvi


fin che nó sé ghén pól pì.
di Alessandro Bagatella Stó ano al óvo
Come ogni anno per il giorno di Pasqua l’associazione citata nel titolo a l’é strano
ha portato in Chiesa a Quero e Schievenin un cesto di uova, donate magnà in beneficenža
anche da qualche famiglia, per ricevere offerte da destinare in bene-
ficenza. che la Associažión l à pensà
Quest’anno l’idea è stata di alimentare, almeno simbolicamente, un la cé∫a de Santa Maria la é drió cascar
fondo da destinare ai lavori di ripristino del tetto della chiesa di Santa e an óvo de aiuto bisogna magnar.
Maria, necessità che ho già più volte ricordato. Gražie a l’Associažión
Sperando di riuscire a smuovere qualche donatore volonteroso, ri- e a quanti na man i darà
cordo che sono sempre presenti spese fisse, quali quella per parché la cé∫a
l’allacciamento alla rete elettrica, voce di spesa rilevante e che si af-
fronta con fatica se non c’è la possibilità di svolgere funzioni religiose se pòse paréciar
nell’edificio. e a mé∫a qualche òlta póder ndar.
Una situazione che dura ormai da due anni e che mi auguro si posso
affrontare con l’aiuto della buona gente e dei nostri patroni. Pasqua 2022
Mettere in sicurezza il tetto consentirebbe, almeno in alcune occasio-
ni particolari, di celebrare qualche funzione consentendo la parteci-
pazione dei fedeli.
Grazie, davvero, all’associazione e a quanti hanno collaborato e col-
laboreranno con altre iniziative benefiche.

L'uovo somiglia ad un sasso e appare privo di vita, così come il


sepolcro di pietra nel quale era stato sepolto Gesù.
Dentro l'uovo c'è però una nuova vita pronta a sbocciare da ciò
che sembrava morto.
In tal modo, l'uovo diventa quindi un simbolo di Resurrezione.
12 CENNI STORICI

I Templari nel bellunese e trevigiano


di Loris Curto
I Templari era un ordine monastico-militare fondato nel XII a Gerusalemme con lo scopo di proteggere i pellegrini
e difendere i luoghi santi. Fra le varie regole dell’ordine era stabilito che i templari portassero capelli corti, barba e
baffi, digiunassero frequentemente, partecipassero regolarmente alle funzioni religiose ed alle preghiere in co-
mune e consumassero i pasti in silenzio. La loro divisa era costituita da un mantello bianco con una croce rossa
sulla spalla sinistra. Dopo la perdita della Terrasanta nel 1291 i cavalieri si spostaro-
no a Cipro. La loro sede principale era però a Parigi, in una zona chiamata “Il Tem-
pio” dove si trovava una fortezza che in seguito divenne il carcere della Bastiglia. Nel
1307 furono accusati di vari reati dal re di Francia Filippo il Bello allo scopo di impos-
sessarsi dei loro beni; Filippo il Bello ottenne dal papa Clemente V la soppressione
dell’ordine. Nel 1314 l’ultimo Gran Maestro dei templari, Jacques de Molay, fu brucia-
to sul rogo. A seconda della loro grandezza le sedi templari erano denominate Pre-
cettorie, Mansioni e Case fortezza o Capitanerie. Ben presto ve ne furono in tutta Eu-
ropa, oltre che in Terrasanta.
Nel bellunese un insediamento templare era a Limana, in un castello in località San
Pietro in Tuba, a circa 800 metri di altitudine, in posizione strategica per il controllo delle vie di collegamento fra il
bellunese ed il trevigiano. Il luogo risulta essere stato abitato dalla fine del neolitico. Si ritiene originariamente il
castello fosse stato elevato nel sesto secolo da popolazioni gotiche ed Alemanne. Ai Templari subentrarono i ca-
valieri teutonici che presidiavano anche il Castello di San Boldo, la Casamatta sulle rive del lago di Santa Croce,
la Chiusa e Rocca di San Vittore ed il Castello di Quero, situati al confine tra i domini
tedeschi ed i territori controllati dai veneziani. In seguito il castello di San Pietro in Tu-
ba passò ai carraresi ed infine ai Veneziani che ne decretarono la distruzione. Nel
luogo rimase attivo fino al 1578 un monastero cistercense.
Più numerosi furono gli insediamenti templari
in provincia di Treviso. Le principali sedi tem-
plari erano ad Ormelle, a Breda di Piave, pres-
so l’attuale chiesa di San Pietro e Paolo, ed a
Pagnano d’Asolo. Ad Ormelle il complesso
templare sorgeva in prossimità di importanti vie
di comunicazione di epoca romana ma ancora
utilizzate nel medioevo: la Postumia che colle-
gava Genova ad Aquileia, la via Annia (Adria –
Aquileia) e la via Claudia Augusta Altinate (Al-
tino-Trento). Il fiume Lia all’epoca era navigabi-
le con piccole imbarcazioni e, tramite il Livenza, si arrivava fino al mare. Al giorno d’oggi delle costruzioni origina-
rie non restano che una chiesetta e la casa dominicale in località Tempio di Ormelle.

ALPINI

Feltre, centenario di fondazione sez. Alpini


In programma a Feltre il 20, 21, 22 maggio in una tre giorni intensa di emozioni
Venerdi 20 maggio
Notte verde con 13 cori che dalle ore 20 animeranno varie zone di Feltre.
Un cammino in musica sulle note dei nostri valori.
Sabato 21 maggio
Ore 11,00
in piazza Maggiore a Feltre, consegna della Cittadinanza alla Associazione Nazionale Alpini.
Sarà presente il Labaro Nazionale e il consiglio direttivo Nazionale A.N.A.
Ore 18,00
Santa Messa in Duomo.
A seguire esibizione della Fanfara Congedati della Brigata Tridentina con carosello finale.
Domenica 22 maggio
Ammassamento partecipanti presso piazzale birreria.
Cerimonia ufficiale presso la piazza del 7° Alpini a Farra di Feltre, con la presenza del Labaro
Nazionale e i vertici della Associazione Nazionale Alpini.
Sfilata per le vie del centro fino a Campo Giorgio.
13 ALPINI
14 LETTERE AL TORNADO

Una bandiera per non dimenticare


di Angelo Ceccotto

Giorni addietro il Comitato Alto Onore del Grappa nelle persone del Vice Pres. Comm. Paolo Casotto, della
Prof.ssa Patrizia Brandolese e del delegato dell’Ass. A.C.A.M.G. Ungherese Comm. Angelo Ceccotto, hanno
consegnato la bandiera ungherese alla Direzione Onor Caduti di M. Grappa nelle mani del Magg. Marco Arancio,
questa da appendere sul pennone presso il Sacrario Austro-Ungarico di Cima Grappa. Per tale evento, il 23 feb-
braio 2022 le delegazioni militari delle nostre due Nazioni hanno già concordato per una straordinaria cerimonia
da tenersi l’ultima domenica di maggio c.a. Il programma sarà pubblicato non appena coordinate le varie esigen-
ze delle rispettive rappresentanze nazionali.

La Sezione Fanti
riconoscente ringrazia
di Angelo Ceccotto
Un incontro particolare avvenuto presso la Birreria Pedavena in cui
la Sezione Fanti di Alano-Quero Vas ha premiato due grandi Maestri
inseriti nella medesima Sezione. Ci riferiamo al Maestro Artistico
Roberto Svaizer, il quale è da sempre legato alle nostre iniziative
inerenti alla costruzione di opere ornamentali molto significative per i
monumenti di nostra competenza, oltre a saper dare anima a oggetti
di premiazioni. Come pure si è voluto dar risalto al nostro Socio
Franco Maddalozzo quale insegnante musicale della Banda Giova-
nile di Arsiè di cui, oltre a essere stato Presidente, è da sempre nel
direttivo quale componente della banda paesana. La Sezione Fanti
non può e non deve dimenticare gli amici che si prodigano nel volon-
tariato arricchendo il nostro Sodalizio, oltre a essere un prezioso patrimonio sociale. I Fanti della Sezione ricono-
scenti ringraziano affettuosamente questi illustri Maestri.

Leoni, gazzelle e…iene:


considerazioni sulla guerra in corso
di Massimo Vidal
Caro Silvio, ti saluto e a te mi rivolgo come attento lettore dell’amato Tornado per contestare il paragone che lo
scrivente dell’intervento (lettera di Angelo Ceccotto, apparsa a pagina 2 del numero scorso, il 765) ha voluto pro-
porre nel commentare gli eventi bellici in atto.
La Nato è stata paragonata alle iene nell’ambito di un’ipotetica conflittualità virtualmente svoltasi nel deserto afri-
cano tra una belva, il leone e cioè la Russia, e un pacifico animale, la gazzella e cioè l’Ucraina. Il terzo “incomo-
do”, e cioè quello che difenderebbe la gazzella, sarebbe la iena, tale la definizione della Nato.
Mi permetto di rammentare al Signor Ceccotto che la iena, più che difendere, come da lui descritto, vive grazie ai
resti dei cadaveri che le belve divorano; pertanto paragonare la Nato a questa tipologia animalesca mi pare
15 LETTERE AL TORNADO

quantomeno inadeguato e pure offensivo per il nostro Paese e per quelli che alla Nato stanno aderendo nel di-
fendere le proprie sorti e, detto questo, comunque rappresenti la solita trita e ritrita immagine negativa destinata
soprattutto agli americani che, con tutte le loro incontestabili colpe e responsabilità, in questo caso stan facendo
assieme agli europei la difesa di un Popolo sotto l’attacco più crudele e devastante mai visto dai tempi della se-
conda guerra mondiale.
Conclusione e consiglio amichevole, fare paragoni in casi di questo genere è cosa da evitare. Un caro saluto.

E’ l’ente che gestisce la casa di riposo (centro servizi per anziani e ospedale di comunità)

Alano, nuovo consiglio di amministrazione


per la Fondazione Sant’Antonio Abate
a cura della Fondazione Sant’Antonio Abate
Nuovo consiglio di amministrazione per la Fondazione
Sant’Antonio Abate di Alano di Piave che gestisce la residen-
za per anziani, l’ospedale di comunità e la comunità alloggio
Casa Nani. Il nuovo consiglio di amministrazione si è insediato
venerdì 8 aprile. Presidente è Patrizia Scalabrin, vicentina,
manager con 25 anni di esperienza nel settore dell’assistenza
anziani. Scalabrin è anche presidente della Fondazione Santi
Antonio e Michele, che gestisce la casa di riposo di Fonzaso;
ed è consigliera di Uneba Veneto, associazione di categoria
del non profit sociosanitario di cui anche Fondazione
Sant’Antonio Abate fa parte. In consiglio di amministrazione
con Scalabrin anche Domenico Scibetta, già direttore sanitario
della Ulss 2 di Feltre dal 2008 al 2013 e successivamente di-
rettore generale della Ulss di Padova. Attualmente è presiden-
te di Federsanità Anci Veneto. In Fondazione Casa
Sant’Antonio Abate Scibetta ha la delega a seguire in prima persona i servizi e le autorizzazioni e accreditamenti.
Completa il consiglio di amministrazione, e ne è vicepresidentessa, Maria Mondin, già membro e vicepresidente
del consiglio uscente, imprenditrice molto apprezzata nel territorio e impegnata nel mondo del volontariato che
garantirà la continuità dell’organo consiliare. Scalabrin e Scibetta prendono il posto in consiglio di amministrazio-
ne del presidente uscente Matteo Segafredo e del consigliere Cesare Baldon. Fondazione Casa Sant’Antonio
desidera rivolgere un sentito ringraziamento al presidente Segafredo e a tutto il CdA uscente per il lavoro svolto
in questi anni, segnati, da ultimo, dalla fatica della pandemia. Ai nuovi consiglieri va l’augurio per il lavoro appena
intrapreso, che incrocia le sfide della riforma dei servizi per la non autosufficienza voluta dal Governo Draghi e i
bisogni di assistenza sempre più alti degli anziani che si rivolgono alle strutture residenziali. La Fondazione, che
gestisce Casa Sant’Antonio Abate dal 1° gennaio 2020, è stata istituita su iniziativa congiunta della Diocesi di
Padova e della Parrocchia di Sant’Antonio Abate di Alano. La Diocesi ha espresso come proprio rappresentante
nel CdA Scibetta; la parrocchia, Scalabrin; Mondin è nomina condivisa. Nel 2023 Casa Sant’Antonio Abate fe-
steggerà i suoi 100 anni di attività al servizio degli anziani fragili e di tutta la comunità di Alano.

CRONACA

Quero Vas: l'anagrafe dà i numeri


E’ con gioia che diamo il benvenuto a MIA ed ISMAELE, gli unici nati del
primo trimestre del 2022 residenti nel nostro Comune. Di contro sono de-
cedute 10 persone. Saldo naturale - 8 ⬇
19 nuovi cittadini sono stati iscritti nel nostro comune come nuovi residenti
contro i 29 cancellati per emigrazione.
Saldo migratorio: - 10 ⬇- Popolazione residente al 31.03.2022 = 3115 ⬇
4 persone di origine straniera hanno acquistato la cittadinanza italiana;
3 coppie hanno chiesto le pubblicazioni di matrimonio 💑💑💑💑
Tratto da App Municipium, notizia del 13-04-2022
16 CENNI STORICI

La renitenza alla leva nella repubblica di Salò


di Andrea Della Libera - consigliere ISREV Aps
La Storia, si sa, ogni tanto riemerge e si palesa all’interno delle nostre vite quotidiane. Lo può fare letteralmente,
si pensi ad esempio alla recente e straordinaria secca del Po che ha restituito reperti di ogni sorta: mezzi militari
della seconda guerra mondiale, fossili antichi e ossa di animali la cui presenza in epoca remota non era nota in
quelle aree. Più spesso lo può fare metaforicamente, soprattutto quando nelle nostre abitazioni si cerca di mette-
re ordine tra i cimeli e ricordi di famiglia. E’ quello che è successo al querese Tristano Dal Canton, che nel riordi-
nare il fienile tra le cose del nonno paterno, Matteo, si è imbattuto in un manifesto risalente alla Seconda Guerra
mondiale e rivolto ai cittadini
della Marca Trevigiana.
L’amico Tristano si è quindi
messo subito in contatto,
tramite il sottoscritto, con il
prof. Pier Paolo Brescacin, di-
rettore scientifico dell’ ISREV
(Istituto Storico della Resi-
stenza di Vittorio Veneto –
www.isrev.it) e massimo
esperto del fenomeno resi-
stenziale del Vittoriese, per
cercare di saperne di più.
Di seguito l’interessante in-
tervista.
Professore, possiamo ini-
ziare a dire che il manifesto
è sicuramente databile do-
po l’8 Settembre ’43?
Non v’è alcun dubbio. Com’è
noto l’8 Settembre ’43 ci fu
l’armistizio e i tedeschi inva-
sero il Paese. Mussolini, libe-
rato poche ore dopo dai nazi-
sti, venne rimesso al potere
da Hitler e fu chiamato a co-
stituire il 23 Settembre la Re-
pubblica di Salò, Stato colla-
borazionista dei tedeschi. Ma
la rinascita del fascismo fu
assolutamente caotica e ba-
sata su un confuso program-
ma “sociale” (da qui il nome
della Repubblica).
In questo caos quale fu la
priorità della nuova Repub-
blica?
Fu di tipo militare: era neces-
saria la costituzione quanto
prima di un esercito repubbli-
cano che avrebbe dovuto af-
fiancare ai tedeschi gli italiani
idonei alla leva militare contro
gli angloamericani che si erano nel frattempo attestati sulla linea Gustav. E per chiamare i giovani idonei alla leva
c’era solo un modo.
Attraverso i bandi di arruolamento.
Esattamente. ll primo dei bandi di leva per racimolare le nuove reclute risale al 9 Novembre 1943 e riguardava i
giovani delle classi 1923, 1924 e 1925. In esso si invitavano i giovani a presentarsi ai Distretti militari e si minac-
ciavano sanzioni a quelle famiglie che avessero cercato di sottrarre i loro congiunti alla leva. Ma il tasso di reni-
tenza fu altissimo: dei richiamati alla leva da questo primo bando, si presenta solo un 30% mentre tutti gli altri
preferirono rimanere nei loro paesi o alla macchia. Il bando venne così reiterato il 18 Febbraio 1944 con un nuo-
vo decreto che sanciva pene draconiane per chi non si fosse presentato all’arruolamento: pena di morte "median-
te la fucilazione nel petto", minacce e rappresaglie sempre alle famiglie. Anche in questo caso il successo fu
17 CENNI STORICI

scarso. Un dato sopra tutti è emblematico: a Treviso si presentarono complessivamente soltanto il 15% dei gio-
vani, una delle punte più alte del rifiuto di massa a vestire i panni dell’esercito di Salò.
Una débâcle clamorosa praticamente.
Sì. Ma c’è di più: quest’ultimo bando ebbe l’effetto controproducente di far affluire molti giovani nelle bande parti-
giane in formazione, che cominciavano in quella data a diventare una valida alternativa e verso la quale furono
attratti inevitabilmente i tanti renitenti in fuga dalla leva. I giovani infatti, di fronte al pericolo di essere fucilati, era-
no costretti a una scelta: o tornare al fronte a combattere insieme ai tedeschi contro gli alleati o darsi alla mac-
chia, raggiungendo le prime formazioni partigiane, spesso vicine a casa. La scelta non poteva che essere
quest’ultima.
Dopo ben due bandi fallimentari cosa decise allora di fare l’ RSI?
Il fallimento del bando del 18
Febbraio indusse la RSI ad
emanare un nuovo bando in
data 18 Aprile 1944 e che è
proprio il bando ritrovato dal
nostro Tristano Dal Canton.
E’ il cosiddetto “Bando del per-
dono”, che verrà reiterato an-
cora in data 28 Ottobre 1944,
in occasione dell’anniversario
della marcia su Roma. In esso,
abbandonato ogni linguaggio di
rivalsa nei confronti dei reniten-
ti, si invitavano le reclute che
avevano abbandonato i reparti
o si erano unite alle bande par-
tigiane operanti in zona a costi-
tuirsi entro il termine perentorio
del 25 Maggio: esse avrebbero
goduto dell’amnistia e non sa-
rebbero incorse in sanzioni (da
qui il nome “…del perdono”).
Viceversa, se avessero conti-
nuato la renitenza sarebbero
incorse nella "pena di morte
mediante fucilazione alla
schiena". Stessa sanzione sa-
rebbe stata comminata ai loro
favoreggiatori e chi li assisteva
con vitto e alloggio. Si stabilì
pure la confisca dei beni dei
colpevoli. Coloro inoltre che
fossero stati sorpresi armi alla
mano, sarebbero stati "imme-
diatamente fucilati nel luogo
stesso della cattura, senza bi-
sogno di alcun giudizio"
E questo terzo tentativo co-
me andò?
Anche il cosiddetto “Bando del
Perdono”, lungi dal raggiunge-
re il suo obiettivo, non fece al-
tro che accelerare lo stillicidio
delle diserzioni, che presto diverranno una valanga.
Alle prime occasioni i soldati diserteranno in massa, spesso passando armi e bagagli nelle file dei partigiani. In
estate la Guardia Nazionale Repubblicana, e cioè la formazione di punta del nuovo Regime di Salò, addirittura si
disgregò e Mussolini dovette ricorrere alla militarizzazioni di tutti gli uomini validi iscritti al Partito. Nacquero così
le Brigate Nere, formazioni tra le più violente, facinorose e sanguinarie, a detta delle stesse fonti fasciste.
Per concludere, come giudica il ritrovamento di questo documento?
E’ un documento che riveste un’importanza straordinaria per il nostro Istituto perché mentre per i primi due bandi
abbiamo in archivio vari manifesti, del cosiddetto “Bando del perdono”, pur conoscendone l’esistenza, non era-
vamo ancora riusciti a vederne uno. Un ringraziamento quindi a Tristano Dal Canton per aver condiviso con noi
questa scoperta che troverà sicuramente spazio in una delle nostre prossime pubblicazioni.
18 LETTERE AL TORNADO

Il CAI di Feltre nel Basso Feltrino


di Roberto Forcellini
Mercoledì 6 aprile il gruppo OVER 60 del Club Alpino Italiano di Feltre ha attra-
versato il centro abitato di Quero durante una delle sue escursioni. Per quel
giorno era in programma la salita e la ridiscesa del Monte Cornella. Il folto grup-
po degli iscritti (101 per la precisione) è partito dal piazzale degli impianti sportivi
in via Spaola, suddiviso in 3 sottogruppi, diretto verso Cilladon dove ad un certo
punto della salita è stato deviato su un sentiero che portava alla cima del monte.
Durante la salita del sentiero ci si è fermati un paio di volte per aspettare coloro
che erano in coda. Ad ogni gruppo faceva capo un accompagnatore con il com-
pito di indirizzare i partecipanti sul sentiero giusto ed anche una “scopa” che
aveva il compito di controllare che nessuno rimanesse troppo distaccato dal
gruppo stesso. Giunti sulla sommità, dove c’è l’osservatorio (in foto), era previ-
sta una breve pausa di rifocillazione e ricongiungimento di tutti e tre i sottogrup-
pi. Purtroppo il cielo non era bello limpido per cui non è stato possibile ammirare
il panorama circostante e nemmeno focalizzare bene la direzione dei monti de-
scritta sul semicerchio dell’Osservatorio. Da lì, poi, abbiamo preso il sentiero per
la discesa che si è poco dopo trasformato in strada silvo-pastorale, però sul ver-
sante opposto a quello affrontato nella salita, raggiungendo con notevole minor
fatica l’abitato di Quero nei pressi della Chiesa Parrocchiale. Raggruppati tutti i
partecipanti nell’area di fronte alla casa di riposo, ci si è diretti all’Ossario Tede-
sco per una visita guidata, dove appunto ci stava aspettando l’appassionato di
storia locale Doriano Dalla Piazza che ci ha fatto una bellissima panoramica sto-
rica dell’edificio con conseguente visita al suo interno ed esterno. Terminata la
visita guidata si è ritornati in centro paese per poi dirigerci presso l’area pic-nic
di San Valentino per il consueto buffet a base di pan, sopressa e formaggio, ac-
compagnati da vino ed altre bibite, nonché dai dolci e dai miei biscotti. Alcuni
hanno intonato dei canti popolari per concludere in allegria la giornata. Raggiun-
te poi le auto, ognuno ha fatto rientro al proprio paese di provenienza.
Chi volesse entrare a far parte del CAI sez. Feltre può visitare il sito internet
all’indirizzo: https://www.caifeltre.it/tesseramento/
Per me e mia moglie, tesserati da poco, è stata una bellissima esperienza, che
sicuramente ripeteremo. In foto, dall’alto: corteo a Quero; osservatorio sul Cor-
nella; in cammino; S.Valentino, interno Ossario; gruppo all’esterno dell’Ossario.
19 ATTUALITÀ
20 CRONACA

Dopo oltre due anni


Il ritorno al Meazza
di Andrea Tolaini
Lo scorso 9 Aprile una trentina di soci dell'InterClub Fener è tornata allo stadio Giuseppe Meazza di Milano in
occasione della partita di Campionato Inter vs Verona (2-
0). Oltre alla visione del mach, la giornata vedeva la festa
di tutti i Club del mondo affiliati all'Inter. Per l'occasione il
CCIC è riuscito ad organizzare una serie di eventi per i
propri soci, tra tutti l'entrata allo stadio San Siro per
visitare il terreno di gioco. Anche i soci dell'InterClub
Fener non si sono fatti mancare di poter calpestare l'erba
del Meazza con tanto di foro ricordo. La giornata per il
sodalizio fenerese prevedeva i festeggiamenti per i 25
(+1) dalla fondazione avvenuta nel 1996 con il pranzo al
Botinero ristorante del Capitano Javier Zanetti, visita del
centro di Milano e naturalmente la visione della partita.

Asd Ponte Tegorzo


Riparte il Campionato di C
di Andrea Tolaini
Con la presentazione ufficiale della squadra
avvenuta lo scorso 23 Aprile presso il Bocciodromo
di Fener, dal 6 maggio prossimo la ASD Ponte
Tegorzo prenderà parte al Campionato di Seconda
Categoria (serie C) del comitato di Belluno.
Tra le novità della stagione agonistica 2022 la
partecipazione al campionato di C e la divisa
rinnovata come prevede il protocollo FIB.

Nella foto a lato gli atleti che difenderanno i colori


del sodalizio fenerese.
Da sinistra in piedi: Antonio Spezia, Giuseppe
Rech, Antonio Bronca, Natalino Franceschini,
Armando Gerlin e Sisto Bacchetti.
In basso da sinistra: Fortunato Cadorin, Vittore
Schievenin, Elvis Bruno Vamzaghi e Domenico
Schievenin.
Inoltre fanno parte della rosa e non presenti in foto:
Luigi Recchia, Angelo Zardin, Giorgio Licini, Renzo
Gerlin, Armando Gerlin e Ruggero Sbizzera.
21 TEATRO
22 ATTUALITÀ

IC Quero Vas
2 aprile giornata mondiale
per la consapevolezza sull’autismo
Il 2 aprile scorso, i sei plessi dell’Istituto Comprensivo di Quero Vas si so-
no tinti di blu, colore simbolo del disturbo autistico. In occasione della
Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, infatti, gli alunni
hanno realizzato dei lavori che sono stati esposti sia all’interno che
all’esterno degli edifici. Tali “opere” sono giunte al termine di un percorso
di sensibilizzazione che ha condotto bambini e ragazzi alla comprensione
della ricchezza della diversità e alla necessità della sua valorizzazione.
L’attenzione maggiore è stata rivolta proprio al tema dell’autismo. Il Distur-
bo dello Spettro dell’Autismo è un disturbo del neurosviluppo che racchiu-
de al suo interno una estrema variabilità clinica, ma che presenta due ca-
ratteristiche comuni: la difficoltà nella comunicazione e nelle interazioni e
la ristrettezza dei comportamenti e degli interessi. L’incidenza del Disturbo
è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi decenni, come eviden-
ziato dalle più recenti ricerche scientifiche: se negli anni Ottanta l’autismo
interessava tra 2 e 5 casi ogni 10.000 nati (configurando una patologia ra-
ra), oggi la prevalenza stimata è di un caso ogni 68 bambini. Una situazio-
ne di questo tipo rende necessario un intervento massiccio per diffondere
la conoscenza del Disturbo e per sensibilizzare la collettività nei confronti
delle persone che ne sono colpite. Ecco dunque che la ricorrenza della
Giornata del 2 aprile è stata l’occasione per accostare tutti gli alunni delle
Scuole dell’Infanzia, primarie e secondarie di Alano, Quero e Vas a questa
particolare realtà, avvicinandoli alla complessità delle sue manifestazioni e
della sua variabilità. Le attività proposte dagli insegnanti sono state cali-
brate sull’età e sul livello di sviluppo degli alunni e hanno spaziato dalla vi-
sione di film e cartoni animati alla lettura di poesie e filastrocche, dai canti
e alle danze, dalla realizzazione di lavoretti a veri e propri interventi infor-
mativi. Tali contributi sono poi stati raccolti in un video, la cui base è stata
realizzata dall’Indirizzo Musicale della Scuola Secondaria, al fine di testi-
moniare l’impegno e la passione che l’Istituto ha profuso nell’importante
campagna di sensibilizzazione. Al termine del percorso, ogni alunno ha ri-
cevuto in dono il libro a fumetti “Sono autistico, vi racconto cosa vuol dire!”
realizzato da Elena Collazuol (terapista della neuro e psicomotricità
dell’età evolutiva) e dal celebre disegnatore Roberto Totaro, con il patroci-
nio della Provincia di Belluno. L’opera è stata capillarmente distribuita a
tutti gli studenti della provincia. Gli insegnanti non possono che esprimere
viva soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa; l’augurio è che il suo suc-
cesso possa condurre ad un impegno sempre maggiore affinché, ripren-
dendo le parole della dottoressa Collazuol, «la presa in carico possa foca-
lizzarsi non solo sulla persona con autismo e la sua famiglia, ma anche sulla scuola, il mondo dello sport e più in
generale la comunità tutta».
Diego Coldebella e Sabrina Maschio
Insegnanti di sostegno della Scuola Secondaria di Quero Vas
23 ATTUALITÀ
24 CRONACA

Il Ministro Daniele Franco a Padova


di Tristano Dal Canton, Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova
Venerdi 1 aprile, presso l’Università di Padova, è
stato finalmente possibile incontrare Daniele Fran-
co, ora Ministro della Repubblica, in occasione
dell’evento “30 anni di Fondazione Cassa di Ri-
sparmio di Padova e Rovigo: radici e prospettive
della filantropia“, organizzato da Fondazione Cari-
paro e Università degli Studi di Padova in collabo-
razione con le Associazioni Alumni e Amici
dell’Università di Padova. La Magnifica Rettrice
Daniela Mapelli e il Presidente dell’Associazione
Alumni dell’Università di Padova Gianni Dal Pozzo
hanno consegnato al Ministro il meritatissimo Pre-
mio “Alumnus of the Year”. La nomina era in realtà già stata effettuata nel febbraio 2020 ma, com’è noto, il so-
praggiungere dell’emergenza pandemica aveva reso impossibile riunirsi fisicamente per perpetuare questa tradi-
zione associativa.
Ma chi è Daniele Franco? Molti lettori lo conoscono già molto bene, avendo contatti e parenti anche nella nostra
conca; il padre era infatti originario di Vas e dalle cronache locali pare fosse conosciuto come “Nani dela Angeli-
na”. Daniele Franco nasce dunque a Trichiana (Belluno) il 7 giugno 1953. Dopo la laurea in Scienze politiche
presso l’Università di Padova nel 1977, che lo rende orgogliosamente Alumnus, consegue un master in organiz-
zazione aziendale presso il CUOA di Padova (1978) e un Master of Science in economia presso l’Università di
York (1980). Tra il 1979 e il 1997 lo troviamo al Servizio Studi della Banca d’Italia e poi come Consigliere Eco-
nomico presso la Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Commissione Europea. Fino al
2007 è capo della Direzione Finanza Pubblica del Servizio Studi della Banca d’Italia, e fino al 2011 del Servizio
Studi di struttura economica e finanziaria. Dal 2011 al 2019 ricoprirà le cariche dapprima di Direttore centrale
dell’Area Ricerca economica e relazioni internazionali e poi di Ragioniere Generale dello Stato. Dal 20 maggio
2019 è membro del Direttorio e Vice Direttore Generale della Banca d’Italia, di cui diventa Direttore Generale
l’anno seguente, oltre che Presidente dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS), per poi coronare il
percorso con la nomina a Ministro dell’Economia e delle Finanze della Repubblica Italiana, nel febbraio 2021.
L’evento “30 anni di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo: radici e prospettive della filantropia“ ha
anche ospitato la presentazione della nuova moneta celebrativa dell’Ottocentenario della Fondazione
dell’Università di Padova. Normalmente acquistabile solo sul sito web dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato,
la moneta è stata esposta in via straordinaria in Sala dei Quaranta a Palazzo Bo. Si tratta della nuova moneta
d’argento da 5 euro presente con una ti-
ratura da 5000 esemplari, realizzata
dall’artista Uliana Pernazza come parte
della Collezione Numismatica 2022 pre-
sentata dal Ministero dell’Economia e
delle Finanze e dal Poligrafico e Zecca
dello Stato. Si presenta in versione
proof, millesimo 2022, ed è destinata a
collezionisti, enti, associazioni, appas-
sionati. Sul dritto raffigura il portale di
ingresso di Palazzo Bo, il corrimano del-
la Scala del Sapere con affreschi di Giò
Ponti che illustrano il percorso dello stu-
dente fino al raggiungimento dell’Alma Mater, raffigurata in alto, il motto dell’Università Universa Universis Pata-
vina Libertas, la firma dell’autore e la scritta REPUBBLICA ITALIANA. Sul rovescio si può ammirare il sigillo
dell’Università di Padova sulla raffigurazione stilizzata del Teatro Anatomico dell’Università, primo teatro anato-
mico stabile al mondo, le date di Fondazione dell'Ateneo ed emissione della moneta, “1222 • 2022”, l'identificati-
vo della Zecca di Roma e dunque il relativo valore.

Confronto redditi dei bellunesi 2019-2020


Stabili per lo più, ma anche qualche calo
(M.M.) Il Ministero per l’Economia e Finanze ha reso noti i dati dei redditi medi 2019 e 2020 e dal loro raffronto si
vede che sono stabili nella nostra provincia. In undici Comuni si nota, anzi, anche un lieve miglioramento. Ma
come va nel Basso Feltrino? Alano di Piave segna il calo maggiore, dell’11,6%, passando da 19.664 euro a
17.390. Quero Vas, invece, passa da 18.012 euro a 17.181. Il capoluogo provinciale passa da 23.257 a 23.370.
Curiosando nelle vicinanze: a Feltre si va da 20.263 a 20.264; a Seren del Grappa da 18.197 a 17.886.
25 ATTUALITÀ
26 CRONACA

“La mossa del gatto”


a“La mossa
cura degli organizzatoridel gatto”
del Centro Culturale
Giovedì
a cura7 degli
aprile organizzatori
abbiamo avutodel l’onore di ospitare,
Centro Culturale presso il nostro Centro Culturale,
Sonia Sacrato, autrice del giallo “La mossa del gatto”, edito da Newton Compton.
Giovedì 7 aprile abbiamo avuto l’onore di ospitare, presso il nostro Centro Culturale,
L’autrice ha letto brani tratti dal libro ed ha commentato e scherzato sia con le fanta-
Sonia Sacrato, autrice del giallo “La mossa del gatto”, edito da Newton Compton.
stiche moderatrici, Enis e Lara, sia con il pubblico presente in sala.
L’autrice ha letto brani tratti dal libro ed ha commentato e scherzato sia con le fanta-
Il libro, avvincente e di lettura scorrevole, è ambientato a Vas…un omicidio nel primo
stiche moderatrici, Enis e Lara, sia con il pubblico presente in sala.
dopo guerra, indizi scoperti nei giorni nostri…e molto altro, non vogliamo proprio sve-
Il libro, avvincente e di lettura scorrevole, è ambientato a Vas…un omicidio nel primo
larvi di
dopo più. La
guerra, famiglia
indizi dell’autrice
scoperti hanostri…e
nei giorni origini vassesi, e quindi
molto altro, nonlavogliamo
Sacrato proprio
conoscesve- be-
ne i territori di cui parla. La Newton Compton ha contrattualizzato all’autrice
larvi di più. La famiglia dell’autrice ha origini vassesi, e quindi la Sacrato conosce be- una trilo-
gia,i territori
ne il cui secondo testo La
di cui parla. uscirà probabilmente
Newton Compton ha a settembre 2022, eall’autrice
contrattualizzato noi abbiamouna pron-
trilo-
tamente invitato Sonia Sacrato a presentare il prossimo libro
gia, il cui secondo testo uscirà probabilmente a settembre 2022, e noi abbiamoal nostro Centro Cultura-
pron-
le. La serata
tamente si èSonia
invitato poi conclusa
Sacrato anel foyer del ilteatro
presentare dove,libro
prossimo tra al
uno spritzCentro
nostro ed uno stuzzi-
Cultura-
chino,
le. La serata si è poi conclusa nel foyer del teatro dove, tra uno spritz ed uno stuzzi- l’autrice si è
intrattenuta
chino, a si
l’autrice lun-
è
go con il pubblico,
intrattenuta a lun-
disquisendo
go con il pubblico, del
suo libro, che mol-
disquisendo del
to libro,
suo esprime della
che mol-
stessa
to Sonia.della
esprime
Vi aspettiamo
stessa Sonia. al-
le aspettiamo
Vi prossime sera- al-
teprossime
le letterarie sera-
al
Centro
te Culturale
letterarie al
Bice Lazzari.
Centro Culturale
Bice Lazzari.
ATTUALITÀ
Richiesta cambio
Richiesta cambio di di residenza
residenza online online
Dal 27 aprile tutti i cittadini possono richiedere online il cambio di residenza o di dimora da un Comune
Dal 27 aprile tutti i cittadini possono richiedere
all’altro in Italia oonline il cambio
il rimpatrio di residenza
dall’estero o di iscritti
per i cittadini dimoraall’AIRE.
da un Comune
Può es-
all’altro in Italiaanche
sere richiesto o il rimpatrio
il cambio dall’estero per i nell’ambito
di abitazione cittadini iscritti
di unall’AIRE.
qualsiasiPuò es-
Comu-
sere richiesto
ne. Per anchediil Roma,
il Comune cambioindiattesa
abitazione nell’ambito di un
del completamento qualsiasi
degli Comu-
interventi tec-
ne.
nici,Per il Comune
sino di Roma,
al 30/06/2022 in attesa
il servizio del completamento
di cambio di residenza on degli
lineinterventi tec-
è disponibile
nici, sino al 30/06/2022 il servizio di cambio di residenza
sul portale dello stesso Comune. Si può accedere al portale dell’Anagrafe -on line è disponibile
sul portaleriservata
nell’area dello stesso Comune.
ai servizi Si può- con
al cittadino accedere al portale
la propria identitàdell’Anagrafe
digitale (Carta -
nell’area riservata ai servizi al cittadino - con la propria identità
d’identità elettronica, SPID, o CNS), compilare online la richiesta anagrafica per sé e per i componenti della pro- digitale (Carta
d’identità elettronica,
pria famiglia SPID,
anagrafica o CNS),
e inviarla compilare online
in automatico la richiesta
al Comune anagrafica
competente, per sélee indicazioni
seguendo per i componenti dellanell'a-
pubblicate pro-
pria famiglia anagrafica e inviarla in automatico al
rea del servizio. https://www.anagrafenazionale.interno.it/ Comune competente, seguendo le indicazioni pubblicate nell'a-
rea del servizio. https://www.anagrafenazionale.interno.it/
27 ASTERISCO

La foto di copertina
(M.M.) Il Tornado ha amicizie in alto, molto in alto…. Ne è riprova la foto che Federica Collavo ha voluto condivi-
dere, per la copertina, con la famiglia di lettori del nostro periodico da una considerevole quota, mentre sorvolava
la conca diretta a Francoforte, sul volo di linea LH325. Queste le parole con cui ha accompagnato la sua propo-
sta: “…allego due foto scattate sul volo LH325 Venezia-Frankfurt. Siamo passati sopra al Grappa e c'era una bel-
la visuale della nostra amata conca. La foto è stata scattata con cellulare OnePlus 6 intorno alle 11 di mattina!
C'era la neve sul Cesen che ha reso riconoscibile fin da Venezia l' "ippopotamo"”.
Ci ha incuriosito questa immagine anche per la storia di questo “ippopotamo” sul Cesen. Ecco spiegato l’arcano,
con la descrizione tratta dal sito: https://www.ilcuoreveneto.it/lo-hai-mai-visto-lippopotamo-sul-monte-cesen.
“Basta un po’ di neve e sul Monte Cesen si ri-
sveglia il maestoso “l’ippopotamo”. Lo avete
mai visto? Si tratta di una pineta verde che ri-
corda questa animale e che la gente del posto
chiama in questo modo. Il Monte per arrivarci
si chiama Monte Cesen ed è in Comune di
Valdobbiadene con la Cima di Pianezze e la
strada si chiama Endimione perchè la leggen-
da vuole che la dea Selene si sia innamorata
del pastore Endimione proprio nel Monte Ce-
sen.Voi l’avete mai visto?”
Grazie a Federica possiamo rispondere: “Sì,
lo abbiamo visto!” anche se per interposta
persona. Nella foto che qui vedete, particolare
tratto da una delle inquadrature inviate da Fe-
derica, si vede chiaramente la sagoma del
bosco che fa volare la fantasia. A volare per
davvero è invece l’aereo che collega la tratta
Venezia-Francoforte e per gli appassionati di aereonautica diamo di seguito
alcuni ragguagli sull’aeromobile che ha trasportato Federica in alto e con lei il
pensiero di un omaggio a “Il Tornado”.
L'aeromobile Airbus A321 è registrato in Germania con il numero di coda
D-AIRA. È gestito da Lufthansa e la sua età è di 29 anni (costruito nel 1993).
Il peso del velivolo è di 47500 kg ed è dotato di 2 motori Jet con potenza di
140,6 kN kN ciascuno. La lunghezza dell'aereo è di 44,51 m. L'altezza
dell'aereo è di 11,76 m. L'apertura alare è di 34,09 m.
https://www.planemapper.com/aircrafts/D-AIRA
28 ATTUALITÀ

A settembre a Roma con la diocesi di Belluno


Per la beatificazione di Papa Luciani
Disponibili 300 posti

A Scalon Brut
Capitello votivo da anni abbandonato
di Alessandro Bagatella
Questo capitello, dedicato alla
Vergine di Lourdes, è da anni
abbandonato. Non se ne
conosce la data di costruzione e
nemmeno chi lo abbia costruito.
Sembra sia opera dei Padri
Somaschi, che negli anni
‘50/’60 frequentavano il Castello
di Quero Vas accompagnando
tre gruppi, scaglionati nel
tempo, di giovani. Io avevo
all’epoca dieci anni e ricordo
che portavo loro il latte con il
contenitore a zaino. Ricordo,
inoltre, che i gruppi di giovani,
accompagnati dai Padri, vi si
recavano tutti i giorni a recitare
il Santo Rosario e a cantare in coro le lodi alla Vergine. In foto: l’area del capitello vista da Santa Maria
29 CINEMA

Ennio…un timido che faceva parlare la sua musica


di Michela Brullo
Sono a Venezia, l’11 settembre 2007, sono
passati solo 6 anni dall’attentato alle Torri
Gemelle a New York. Mi trovo sotto un cielo
stellato, una temperatura perfetta, di fine
estate, a piazza San Marco. Ho appena
riempito il mio stomaco con un’ottima cena e
sono prontissima a gustarmi la serata che so
già, in anticipo, sarà unica nel suo genere. Il
palco è illuminato appena e l’occhio di bue si
sposta a sinistra, entra in scena lui, il Maestro
Ennio Morricone, accolto da una standing
ovation meritatissima, da parte sia del
pubblico che della sua orchestra. Nella piazza
cade il silenzio, sono tutti in trepidante attesa
che le note della sua musica riempiano le
anime e le orecchie dei presenti. Ma questa è un’altra storia…
La storia vera di quest’uomo, fondamentalmente timido, che faceva parlare la sua musica piuttosto che parlare
lui, è stata raccontata nel film di Giuseppe Tornatore, che tante volte nei suoi film lo ha scritturato per comporre
la colonna sonora dei suoi film, nella pellicola “Ennio”. Non il classico, come va di moda da qualche anno a
questa parte, “bio-pic”, ma un film composto da diverse interviste a Morricone stesso e a registi, collaboratori,
colleghi, amici che lo hanno conosciuto, che hanno lavorato con lui, che hanno preso ispirazione da lui. Quasi
tre ore di film, senza intervallo, che ti tiene incollato alla poltrona del cinema da quanto ti prende, da quanto ti
emoziona, da quanto ti commuove; non c’è mai un momento di noia, mai un secondo nel quale puoi sbadigliare,
mai un momento nel quale vorresti uscire, è come se una la forza della musica e della narrazione ti tenessero lì e
resti immobile. Cominci a sentire la sua musica e immediatamente sei trasportato nella pellicola, riconosci quasi
più la musica che il film e, in tanti casi, dici a te stesso che non sapevi che questo spartito fosse opera sua.
Rivedi scene di vari film, dai meno ai più famosi e ti chiedi cosa potesse averlo ispirato per scrivere questo brano
piuttosto che quello. Morricone stesso, nella sua parte di intervista spiega, in modo accademico, maniacale,
come se stesse dettando sul pentagramma, le particolarità di un determinato brano e di come sia nato e resti
facilmente a bocca aperta. Quando, ad un certo punto, lo vedi commuoversi e piangere riesci a stento, tu,
spettatore, a trattenere le lacrime.
Parlando di Mozart mio nonno diceva “menomale che è morto giovane, sennò avrebbe continuato a comporre
ancora”, Morricone è morto a 92 anni e, se ha smesso di comporre qui sulla Terra, è forse perché Dio voleva al
suo fianco qualcuno che gli componesse qualcosa che gli ricordasse il canto degli angeli.

ATTUALITÀ

L’Aido Belluno in assemblea


L'Aido Belluno supera quota 30mila iscrizioni sul territorio provinciale.
Un dato in crescita rispetto al 2021, nel quale le soddisfazioni non sono mai
mancate per l'associazione con sede in via Piave: 116 donazioni di organi,
alle quali se ne sono aggiunte sessanta di cornee e tessuti, le quali hanno
permesso a persone con gravi patologie di ritornare a vivere. Questi e molti
altri argomenti sono stati al centro dell'assemblea provinciale Aido che si è
svolta sabato 23 aprile alle 10.30 in località Valmaor, alla "fattoria del Piave".
Oltre alle attività portate avanti nel corso dell'ultimo anno, l'associazione ha
colto l'occasione per presentare il proprio bilancio e i dati ufficiali dei trapianti, ma non solo. «Continuiamo
l'impegno di promozione della cultura del dono» dice Mirko Dalle Mulle, vice presidente Aido, «che è
fondamentale per ridare speranza a chi soffre. Aver raggiunto un certo numero di iscritti ci da senza dubbio
soddisfazione: il risultato è stato possibile anche grazie al progetto "una scelta in comune"». In sintesi, nel
momento in cui si deve, ad esempio, rinnovare la carta d'identità, si ha l'opportunità di esprimersi sulla
donazione di organi e tessuti. Più di una persona si è dunque espressa in favore di Aido. «L'assemblea
provinciale ci ha consentito di fare il punto della situazione, auspicando di poter ripartire con la programmazione
a cui eravamo abituati nel periodo precedente alla pandemia, con i vari appuntamenti...» conclude Dalle Mulle.
30 ATTUALITÀ

Comunicato stampa del Consorzio Dolomiti Prealpi


Approvato il bilancio, ora si guarda alla ripartenza
Il 20 Aprile si è svolta l’assemblea dei soci del Consorzio Dolomiti
Prealpi. La prima in presenza dopo due anni di pandemia. Bilancio
in attivo e molti progetti in partenza. “Ma servono più posti letto”
Bilancio ok, ora si punta alla ripartenza estiva. Si è tenuta merco-
ledì sera sera, nella sala Veranda della Birreria Pedavena,
l’assemblea annuale dei soci del Consorzio Dolomiti Prealpi.
Un’assemblea importante per due ragioni: da un lato ha segnato il
ritorno degli incontri in presenza, dopo due anni di pandemia
(l’ultima assemblea “fisica” fu quella del 2019), dall’altro si tratta
dell’assemblea del decennale per il sodalizio, nato nel 2012 dalla
fusione di tre precedenti consorzi.
Una trentina i soci presenti. Nel suo breve discorso introduttivo il
presidente del Consorzio Dolomiti Prealpi, Lionello Gorza, ha posto l’accento sulla fine dell’emergenza sanitaria e
sulla ripartenza del turismo, con il ritorno dei grandi eventi che negli anni hanno sempre scandito l’offerta turistica
del Feltrino e della Valbelluna. Gorza ha anche ricordato come, con quasi 110mila presenze complessive e
98mila euro di introito dall’imposta di soggiorno, il territorio feltrino abbia comunque retto meglio di altri l’impatto
della pandemia: una base di partenza dalla quale poter costruire un’offerta turistica integrata, anche grazie al fat-
to che, attraverso la gestione dei tre uffici turistici di Feltre, Belluno e (dal 2021) Borgo Valbelluna, il Consorzio è
ormai un partner riconosciuto da tutti gli attori del sistema turistico. Nonché una realtà solida, come dimostrano i
dati del bilancio, illustrati da Diego Da Col di Appia. Il Consorzio Dolomiti Prealpi chiude il 2021 con un utile di
15mila euro, in netta crescita rispetto al 2020 (quando l’utile fu di circa 2.000 euro) e con una crescita del 54%
per quanto riguarda i ricavi, parificata da una crescita simile (pari al 50% in più) delle spese. Valori dovuti ai nu-
merosi progetti nei quali il sodalizio è coinvolto. Nella terza parte dell’assemblea è toccato alla segretaria Martina
Gris (coadiuvata da Micaela Bordignon, dell’ufficio turistico di Borgo Valbelluna) illustrare brevemente i progetti in
partenza nel 2022.
Tra i quali spiccano Sport 4x4 e Dolomiti a 360°, due progetti finanziati da bandi regionali. “E che ci danno la
possibilità- le parole di Gris – di creare sinergie con due territori a noi vicini: l’area del Monte Grappa per quanto
riguarda Sport 4x4, all’interno del quale, con il consorzio capofila, sono coinvolti oltre 20 realtà operanti nel turi-
smo sportivo e outdoor e l’Ipa Terre di Asolo. Mentre con Dolomiti a 360° lavoriamo assieme ad altri consorzi del-
la parte alta della nostra provincia. Sono collaborazioni importanti, che allargano il raggio di azione e che ci per-
mettono di imparare nuove buone pratiche in ambito turistico. Inoltre ci danno la possibilità di creare sinergie su
larga scala”. Importante anche la parte relativa agli eventi. Nell’estate 2022 tornerà il calendario di uscite sul terri-
torio di Discovery Valbelluna, i concerti in alta quota di Dolomiti Arena e, a settembre, l’ormai consolidato appun-
tamento con il Tour de Friends. E a giugno il Feltrino e la Valbelluna saranno protagonisti della Settimana nazio-
nale dell’escursionismo CAI, un evento organizzato dalla sezione feltrina del Club alpino italiano, del quale il
Consorzio è partner operativo.
Nell’ultima parte dell’assemblea, come di consueto, spazio agli interventi dei soci. Tra gli argomenti più “caldi”, la
mancanza di posti letto, soprattutto per quanto riguarda ampie comitive, che preclude a volte la possibilità di
ospitare eventi importanti. Come nel caso, ha ricordato Gorza, del raduno Harley Davidson, previsto il prossimo
giugno: la richiesta era di 350 posti letto, che non si sono riusciti a mettere a disposizione, con il risultato che il
raduno è stato spostato a Bassano.
Qui potete trovare il video: https://we.tl/t-QbwTuRTbWP
Qui il file audio: https://we.tl/t-1tdyCZRHvM Pedavena, 23 aprile 2022

ASTERISCO

Storiele che se ghe contea na olta ai tosatei


di Alessandro Bagatella
Cavalin ciò ciò / ciapa la biava che te do / ciapa i ferri che te metto / par andar a San Francesco / San Francesco
bona via / par andar a casa mia / a casa mia ghe ne na veceta / che se ciama nona Maria Benedeta.

Burate sache / femene mate / porta pan e porta vin e a rodoloi sul molin de San Valentin.

Tino Nene fa cordele / pien na cambera de nosele / le nosele a fat al bus / pien na cambera de pitus / i pitus i a
fat le ale / pien na cambera de cavale / le cavale e i cavalin / pien na cambera de putin / un che ciama mama tete
e quel altro che al se la fa do par le braghete.
31 ATTUALITÀ

Un piccolo gesto, una grande missione


La tua firma, non è mai solo una firma
Non è una tassa, e a te non costa nulla. Con la tua firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica po-
trai offrire formazione scolastica ai bambini, dare assistenza ad anziani e disabili, assicurare
accoglienza ai più deboli, sostenere progetti di reinserimento lavorativo, e molto altro ancora.
Grazie alla firma di milioni di persone che decidono di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica,
sosteniamo oltre 8.000 Progetti l’anno.
Per scoprire alcune delle storie di chi riceve aiuto visita il sito dedicato: https://www.8xmille.it/
L'otto per mille (spesso abbreviato in 8xmille) è la quota di imposta sui redditi soggetti IRPEF, che lo Stato ita-
liano distribuisce, in base alle scelte effettuate nelle dichiarazioni dei redditi, fra sé stesso e le confessioni reli-
giose – attualmente sono dodici – che hanno stipulato un'intesa. È stata introdotta dall'art. 47 della legge
n.222 il 20 maggio 1985, (durante il Governo Craxi I) in attuazione dell'Accordo di Villa Madama del 1984 tra
la Repubblica Italiana e la Santa Sede, nella qualità di rappresentante della Chiesa cattolica. La norma stabili-
sce gli ambiti nei quali i soggetti beneficiari dell'otto per mille possano impiegare i fondi ricevuti, nonché il
meccanismo di calcolo di tale quota.
I contribuenti non sono tenuti a esercitare obbligatoriamente l'opzione per la destinazione dell'otto per mille,
ma anche l'otto per mille del gettito fiscale di chi non effettua tale scelta o di chi è esonerato dalla dichiarazio-
ne dei redditi viene ripartito tra i soggetti beneficiari, in proporzione alle scelte espresse (mediamente il
42,73% dei contribuenti hanno espresso una scelta tra il 1990 e il 2007) e salvo rinuncia unilaterale dei mede-
simi.
tratto da: https://it.wikipedia.org/wiki/Otto_per_mille

Obbligo vaccinale over 50: indicazioni


Il Ministero della Salute sta inviando le comunicazioni di avvio del procedimento sanziona-
torio per l'inosservanza dell'obbligo vaccinale di cui all'art. 4 D.L. 44/2021, a tutti gli over50
che al 01/02/2022 non abbiano iniziato il ciclo vaccinale anti-Covid.
Entro il termine perentorio di dieci giorni dalla data di ricezione della comunicazione, il cit-
tadino potrà inviare comunicazione all'Azienda Sanitaria Locale competente per territorio (per l’ulss Dolomi-
ti: e-mail vaccinazioni.covid@aulss1.veneto.it oppure PEC protocollo.aulss1@pecveneto.it) l'eventuale certifica-
zione relativa al differimento o all'esenzione dell'obbligo vaccinale e dovrà dare notizia dell'avvenuta presenta-
zione di tale comunicazione all'Azienda Sanitaria Locale anche all'Agenzia delle entrate-Riscossione,
accedendo all'Area Riservata del portale www.agenziaentrateriscossioni.gov.it.
Per maggiori informazioni:
https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/Per-saperne-di-piu/inosservanza-dellobbligo-vaccinale-
procedimento-sanzionatorio-/
Belluno, 22 aprile 2022

LETTERE AL TORNADO

Lavanderia La Moderna Due


s.a.s. Quero Vas (Bl)
Cerchiamo
un’impiegata
amministrativa
Cerchiamo un’impiegata amministrativa, a part time, per tenuta della contabilità ordinaria, gestione IVA, fornitori,
gestione finanziaria. Si richiede esperienza, serietà e professionalità.
Saremo lieti di ricevere la vostra candidatura all’indirizzo mail: amministrazione@lavanderialamoderna2.it
32 ATTUALITÀ

Teknomotor investe nella formazione del personale


(presente e futuro) e si affida Enac Veneto
Da alcuni anni si è sviluppata una stretta collaborazione tra l’impresa Teknomotor e l’ente di formazione ENAC
Veneto. Il dialogo continuo permette di individuare le esigenze formative dell’impresa e pianificare la formazione
in vari ambiti per la crescita delle competenze in Teknomotor, investendo risorse dell’azienda ma anche sfruttan-
do, laddove possibile, finanziamenti pubblici e finanziamenti di fondi interprofessionali. Sono stati realizzati e so-
no in corso dei percorsi di formazione e consulenza nell’ambito del marketing e nell’ambito delle macchine a con-
trollo numerico. Teknomotor sta crescendo in modo significativo e da anni continua ad inserire nuovi addetti nei
loro reparti, con particolare riferimento ai tornitori, ma non solo…perché quando una azienda cresce ha bisogno
di riorganizzare il personale e le competenze in modo strutturato. La formula che più piace a Teknomotor è quella
di formare i ragazzi quando ancora non lavorano, per stimolare l’interesse verso il settore e le lavorazioni che
troveranno poi in azienda, ma anche di regalare loro la opportunità di entrare in azienda e toccare con mano
la quotidianità lavorativa perché possano farsi una idea reale del contesto lavorativo del reparto tornitura e sce-
glierlo con consapevolezza come ambito in cui realizzarsi. Chiaramente questo stile si sposa con il principio “lon-
glife learning” promosso dallo staff di ENAC Veneto che crede fortemente nell’importanza della formazione conti-
nua e della continuità della formazione e quindi accompagna davvero le persone, i ragazzi e poi gli adulti, nella
loro crescita professionale, offre esperienze il più possibile concrete sia per acquisire nuove competenze e nuove
abilità, sia per capire quale strada sia la migliore per il proprio percorso formativo – professionale. Teknomotor,
molto conosciuta soprattutto nel contesto internazionale, risulta essere una impresa particolarmente innovativa
come macchinari e strumentazioni. È una azienda giovane e lungimirante, specializzata nella progettazione e
produzione di motori elettrici ed elettromandrini. Il prossimo corso per tornitori che partirà a metà maggio, orga-
nizzato da ENAC VENETO con la docenza di Michele Zancanaro e la collaborazione dei responsabili tecnici
dell’azienda, accoglierà come allievi anche i ragazzi e i giovani disoccupati che vogliono conoscere o approfondi-
re il disegno meccanico, la programmazione e la conduzione del tornio. I giovani interessati possono richiedere di
partecipare inviando una mail a feltre@enacveneto.it. Saranno ammessi prioritariamente i ragazzi con compe-
tenze in ambito meccanico, con interesse per il settore metalmeccanico e l’inserimento lavorativo diretto in Tek-
nomotor. Infatti coloro che dimostreranno interesse e affinità con il contesto Teknomotor già in questa fase di
corso, entreranno nell’organico e potranno continuare a crescere e appassionarsi al settore. Il corso (che costa
700 euro + iva) è gratuito per gli studenti di quarta e quinta perché offerto da Teknomotor, che conta comunque
di rimborsare il tutto anche a coloro che parteciperanno pagando la quota se rimarranno in azienda e supereran-
no corso, la valutazione finale e il periodo di prova. Il corso prevede una durata totale di 40 ore, di cui 16 in re-
parto tornitura in Teknomotor a Quero il sabato mattina e 24 in sede Enac Veneto a Feltre (in Istituto Ca-
nossiano) il mercoledì dalle 17 alle 19 a partire da metà maggio. Al termine del percorso verrà rilasciato un
attestato di frequenza a coloro che avranno frequentato regolarmente le lezioni. L’opportunità formativa si impre-
ziosisce con la presenza di lavoratori già attivi in azienda che potranno portare la loro esperienza, i casi pratici
reali e le domande più specificatamente legate alle lavorazioni tipiche dell’azienda. È chiaro che chi frequenta
questo corso entra già un po’ in azienda e nel team di lavoro. I ragazzi delle quinte potranno inserirsi davvero fa-
cilmente e rapidamente nel mondo del lavoro prima ancora di terminare gli studi; i ragazzi delle quarte potranno
frequentare il corso e poi considerare Teknomotor per l’esperienza di alternanza o per il loro lavoro del futuro. I
disoccupati avranno una opportunità che davvero spalanca una porta verso il mondo del lavoro. Lo staff di ENAC
VENETO è a disposizione al telefono 0439 840947 o via mail feltre@enacveneto.it per chiarimenti e informazio-
ne su questo e gli altri corsi in programma. Le persone interessate possono anche segnalare l’interesse per corsi
futuri in Teknomotor perché è una iniziativa che continua nel tempo e viene ripetuta in più edizioni.
Da Quero Vas al Mondo. Dal produttore di macchine utensili a controllo numerico e di si-
stemi automatici per la lavorazione del legno o per la costruzione di serramenti, a quelli di componenti automobi-
listici, dall’occhialeria alla lavorazione di scafi in composito per barche di lusso. Nata nel 1983, Teknomotor è
specializzata nella progettazione e realizzazione di motori elettrici ed elettromandrini per la lavorazione di mate-
riali teneri. Motori con cambio utensile manuale, con cambio utensile rapido o cambio utensile automatico rispon-
dono alle specificità della produzione da eseguire. Un’ampia gamma di soluzioni la cui affidabilità è assicurata
dall’elevata efficienza e dalla qualità dei processi. Con quasi 40 anni di esperienza e attenzione all’innovazione e
alle esigenze del cliente, Teknomotor è diventata un punto di riferimento internazionale per i produttori di mac-
chine per la lavorazione del legno, plastica, compositi, alluminio, PVC, PMMA, policarbonato, schiuma. Germa-
nia, USA, Turchia, Cina, Australia, India: bordatrici, centri di lavoro CNC, celle di fresatura robotizzate e automa-
zioni al lavoro in tutto il mondo sono equipaggiate con elettromandrini Teknomotor, disponibili in diverse gamme
di potenze e configurazioni, che coprono le esigenze del produttore industriale così come quelli dell’artigiano.
Tutto il nostro processo produttivo si svolge nel nord-est d’Italia presso la nostra sede situata a Quero Vas. Quali-
tà, affidabilità e precisione sono garantite da un ciclo di sviluppo e produzione totalmente interno e da un intenso
processo di controllo qualità condotto con i migliori strumenti di misura e un team di specialisti. Attraverso
un’accurata analisi di problematiche specifiche e un supporto specializzato, i nostri team tecnici e commerciali
individuano e offrono la migliore soluzione per ogni cliente; un’attenzione che si traduce spesso nella progetta-
zione e realizzazione di elettromandrini personalizzati per soddisfare i bisogni più esigenti. https://www.teknomotor.com/it/
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E-mail: officinabailo@virgilio.it Aperto da Lunedì a Venerdì
Tel.: 0423 64373 - Fax: 0423 681757 Sabato e Domenica
dalle 14.00 alle 21.30
E-mail: officinabailo@virgilio.it dalle 11.00 alle 21.30
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