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Anno XL
20.09.2018
Numero
709
PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO
Ricariche telefoniche
PROVINCIA COMUNE UNIONE PRO LOCO Consorzio Tutela MUSEO DEL PIAVE
Slow Food QUESTA ASSOCIAZIONE PRO LOCO HA BENEFICIATO
DI UN CONTRIBUTO DEL CONSORZIO DEI COMUNI
PATROCINO DI BELLUNO DI QUERO VAS MONTANA FELTRINA CAORERA Zucca Santa Bellunese Vincenzo Colognese Alpe Madre - MMG DEL BACINO IMBRIFERO MONTANO DEL PIAVE
APPARTENENTI ALLA PROVINCIA DI BELLUNO
Caorera - Belluno - Dolomiti
REGIONE del VENETO
della
XXIV Sagra
Zucca
2018
Quero Vas ( BL )
“ Dimentica il presente e il sogno realtà diverrà”
Venerdì 5
Ottobre 2018 Sabato 6
Ottobre 2018
Ore 18.00
Apertura
stand gastronomici con piatti Ore 10.00
a base di zucca e dolci: Apertura
GNOCCHI - CRESPELLE Mostra Artigianato
PIATTO DEL RE ed esposizione zucche
Degustazione del piatto del Re Ore 12.00
a cura dello Chef Fulvio Apertura
del Ristorante Villa Clizia stand gastronomici con piatti
(a numero chiuso) a base di zucca e dolci:
GULASCH CON POLENTA CRESPELLE - GNOCCHI
DOLCI - GELATO - TORTE - PANE PASTICCIO
tutto lavorato con la nostra BRASATO CON PUREA DI
Zucca Santa Bellunese ZUCCA
Ore 18.30 GELATO - TORTE
Concorso cucina PANE
“Marcello Di Leonardo” Ore 19.00
presenti i migliori chef Cena a base di zucca
della Provincia di Belluno e spiedo gigante
Ore 21.00 Ore 21.00
Serata danzante con ZUCCA SANTA BELLUNESE ISCRITTA ALL’ELENCO NAZIONALE
Serata danzante con
PRODOTTI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI
ORCHESTRA LINDA BISCARO ORCHESTRA SORRISO
Domenica 7 Ottobre 2018
Ore 8.00 Esposizione ed apertura stand in piazza e nel capannone con specialitá alla zucca,
presso il Parco sul Piave, antichi mestieri con il GRUPPO TIVERON
Ore 10.30 Santa Messa celebrata da Don Luigi accompagnata dal coro
Ore 11.00 Intrattenimenti con IL DUO DI BASSANO
Ore 12.00 Pranzo a base di zucca e spiedo gigante,
degustazione in piazza, al capannone e al Parco con specialitá alla zucca
Ore 14.00 Trucca bimbi
Ore 15.00 Inaugurazione Parco Fluviale Madonna del Piave
Ore 15.30 Al Parco, intrattenimento con il
TEATRO BURATTINI E NARRAZIONE DI ALBERTO DE BASTIANI
“Storie di lupi” e “Avventure di Arlecchino”
Ore 16.30 Premiazioni Concorso “Zucca Piú” e Concorso di cucina “Marcello Di Leonardo”
Ore 19.00 Cena a base di zucca
Domenica in piazza ci sarà un percorso gastronomico con degustazione di piatti tipici quali dolci, gelato, pane a base di Zucca. Artigiani con dimostrazioni degli antichi mestieri
Visitate il Museo del Piave “Vincenzo Colognese” della Prima Guerra Mondiale 1914-1918 dove sono operative 5 postazioni di volo simulato multimediale
2 LETTERE AL TORNADO
Dopo i due concerti “Quando un popolo canta...”, nelle chiese di Quero e Alano di Piave dello scorso maggio, il pro-
gramma di eventi per ricordare il maestro Martino Durighello, ad un anno dalla scomparsa, ideato su iniziativa
dell'Unione di Comuni di Alano di Piave, di Quero Vas e con l’apporto di quanti hanno collaborato con lui negli anni, si
concluderà venerdì 12 ottobre al Centro Culturale di Quero. Una giornata per condividere con la comunità locale la
grande passione del maestro Martino per il canto, la poesia e la storia locale e dare, attraverso i suoi scritti, uno sguar-
do alla nostra conca, alla sua gente, alla sua storia. Promotori del programma di eventi alla memoria di Martino Duri-
ghello: Unione dei Comuni di Alano e Quero Vas - Coro Polifonico Nuovo Rinascimento - A.S.A.C. Veneto - Coro Vo-
ces Plavis - Schola Cantorum di Alano - Schola Cantorum di Campo - Schola Cantorum di Quero - Quartetto vocale
"Poesia è..." - Parrocchia di Alano - Parrocchia di Quero - alcuni componenti di quello che fu il “Coro de Lan” - alcuni
ex studenti di musica del maestro Martino - Gruppo “Poesia è…” Biblioteca di Quero - Università degli Adulti/Anziani
“Conca del Piave” - Gruppo del Centro Culturale - Pro Loco di Quero - Farine Fossili.
4 CRONACA
In memoria di
Diego Casanova
di Alessandro Bagatella
Il dodici luglio scorso, dopo una lunga malattia, assistito amorevolmente dai suoi
famigliari, Diego Casanova, di anni 55, di Carpen di Quero Vas, ha lasciato la vita
terrena per la pace eterna. Diego ha lavorato come operaio in diverse parti d’Italia,
dedicandosi poi alla famiglia. La sua forte fibra è stata costretta a cedere alla malattia,
lasciano nel dolore la moglie Claudia, la figlia Anca, la sorella Sandra ed i nipoti tutti. Ai
famigliari, che attraverso queste pagine desiderano ringraziare quanti sono stati loro
vicini, sentite condoglianze.
5
CRONACA
a
Da Malga Piz la 5 Desmontegada
Sabato 29 settembre 2018
Partenza da Malga Piz alle ore 8
Arrivo previsto ad Alano alle 14,30, a Quero alle 16,30
Programma dettagliato sui manifesti in allestimento
8 CRONACA
Nozze di diamante
per Gilda e Dorino
di Angelo Ceccotto
Godono momenti di felicità i coniugi Gilda Mondin di Quero e Do-
rino Facchin di Salzen, in occasione del loro 60° anniversario di
matrimonio. Ne danno gioiosa notizia, augurando loro un sereno
prosieguo insieme, le figlie Carla e Katia, i generi, i nipoti e i parenti.
Sono fraternamente vicini i nipoti Dina e Angelo.
CRONACA
Teresa Gallina (Pro Loco di Quero): «Siamo soddisfatti, 40a sagra da record»
QUERO VAS. Grande festa sabato scorso a Quero per l’inaugurazione della nuova sede della storica azienda “DF
Stampi”, fondata 34 anni fa, che da oggi si chiamerà “DF Innovation Spirit”. Una scommessa sul futuro che i fonda-
tori Gianni Franzoia e la moglie Betty trasmettono ai loro figli Sergio e Lara. Come ha spiegato Sergio Franzoia, «la
ditta è nata con lo scopo di realizzare stampi di conio e trancio per minuterie per occhiali. Con gli anni, però, sono
state aggiunte ulteriori lavorazioni come il taglio laser, la fresatura e la saldatura per offrire ai clienti un prodotto
completo partendo dalla materia prima grezza».
Gli amministratori All’evento era presente anche il sindaco di Quero Vas Bruno Zanolla che ha definito il momento
«un motivo di grande soddisfazione. Anche oggi - ha sottolineato il primo cittadino - possiamo gratificarci di essere
protagonisti di un’ulteriore inaugurazione: una delle molte che negli ultimi mesi sono state eseguite nel nostro terri-
torio comunale. Questa volta inauguriamo la nuova sede di un’azienda storica presente da 34 anni e che ha dato
molto lavoro a persone e aziende e, inoltre, ha creato innovazione: un pezzo di storia nel settore dell’occhialeria.
Grazie a chi la ha fondata e agli eredi che stanno portando avanti l’azienda mettendoci del loro». L’assessore
all’economia Ketty Bavaresco ha voluto specificare che «la DF è una tipica attività del Nord Est nata dai genitori e
portata avanti dai figli con grande lealtà nei confronti dei colleghi imprenditori, forza e coraggio». Fra i presenti an-
che l’onorevole Raffaele Baratto (FI) che ha portato i suoi ringraziamenti alla famiglia Franzoia «che - ha aggiunto -
merita un plauso da tutto il territorio. Io, che da sempre lavoro all’interno di questo settore, li voglio ringraziare per-
sonalmente perché hanno dato continuativamente lavoro a un territorio, ai laboratori e ai fornitori». Il vicesindaco di
Quero Vas Andrea Biasiotto ha incentrato il suo intervento su quella che ha definito «una splendida famiglia».
«Sono legato territorialmente ai Franzoia - ha spiegato - perché la mamma è originaria di Vas. Auguro loro tanta
fortuna sapendo che essa non arriva sempre da sola ma va cercata. E loro lo sanno fare alzandosi presto, rimboc-
11 RASSEGNA STAMPA
candosi le maniche, dando lavoro a tanta gente e dando orgoglio anche a noi amministrando un territorio con
queste realtà».
Confindustria Lorraine Berton, presidente Sipao, si è congratulata in particolar modo con Lara «perché - ha voluto
spiegare - è una giovane imprenditrice che si è impegnata in prima persona nella nostra associazione e, assieme a
me, ha fatto in modo che fossero due donne a spingere verso un cambiamento importante nel territorio bellunese.
Una sfida sia per il lavoro che per gli impegni sociali. Nel dettaglio, una doppia sfida, perché si lavora per la propria
azienda quotidianamente ma parallelamente continuiamo a lavorare per tutte le aziende del territorio all’interno di
Confindustria Belluno Dolomiti».
da “Il Gazzettino” del 1° agosto 2018
mero di dipendenti che vi erano occupati, ora è parzialmente risorto. Così venerdì è avvenuta l’inaugurazione uffi-
ciale della nuova sede della realtà di Cristian e Stefano Giotto, nata nel 2000 quando rilevarono l’attività del padre.
La storia «All’inizio - ha spiegato Cristian - ci siamo dedicati alla tornitura in lastra, un’attività poco nota consistente
nella deformazione della lamiera al tornio che consente di ottenere tante tipologie di semilavorati principalmente
destinate ai settori dell’illuminazione, dell’arredamento e alla realizzazione di particolari meccanici. Abbiamo iniziato
in quattro (noi due fratelli e due dipendenti) e dopo quattro anni ci siamo trasferiti a Quero dove abbiamo inserito
nuovi macchinari come taglio laser, piegatrice, calandre, ecc. Negli anni abbiamo proseguito lo sviluppo che ci ha
consentito di arrivare in questo sito di 10mila metri quadrati dove attualmente impieghiamo 55 persone. La scelta di
trasferirci qui - ha proseguito Cristian Giotto - è stata proprio dovuta alla continua crescita derivante dall’impegno
nostro e dei nostri dipendenti. Una scelta, quindi, necessaria proprio per motivi di spazio del quale abbiamo grande
bisogno per la movimentazione delle lamiere e dei semilavorati particolarmente ingombranti. Il trasloco ha impegna-
to circa due mesi rendendoci subito operativi senza creare disagi. Anche se l’ufficializzazione avviene oggi che tutto
è completo, noi è già da un anno che siamo in questo stabilimento che ci sta dando grosse soddisfazioni in termini
di logistica e aumento di produzione e ci consente di non fermarci e spingere a crescere ancora».
L'evento All’evento al quale hanno preso parte diverse centi-
naia di persone, erano presenti gli amministratori locali. Il sin-
daco di Alano Amalia Serenella Bogana si è complimentata
con «i due ragazzi che, grazie al loro impegno encomiabile,
hanno saputo trasformare una piccola azienda in
un’importante realtà. Si sono impegnati seguendo il classico
esempio di imprenditoria bellunese e veneta che ha permes-
so loro di creare una realtà invidiabile della quale siamo molto
orgogliosi. Il fatto poi che si siano spostati ad Alano, riqualifi-
cando questa zona, ci ha fortemente rasserenati in quanto il
contraccolpo che il Comune aveva subito con la chiusura di
un'azienda che dava lavoro a 120 famiglie non è stato facile
da assorbire. I Giotto nelle assunzioni hanno avuto un occhio
di riguardo per le persone del luogo e, parlando con molti loro
dipendenti, ho notato che quando dicono «lavoriamo dai fra-
telli Giotto» lo fanno con un sorriso e questo significa che
l’ambiente di lavoro è accogliente e che fa crescere in professionalità». Anche Bruno Zanolla, sindaco di Quero
Vas, dove la “Giotto Fratelli” aveva lo stabilimento precedente, ha rivolto i suoi complimenti «per l’impegno profuso
per la riqualificazione di questo sito e per l’alto contenuto tecnologico della vostra azienda». Zanolla ha anche au-
gurato loro una splendida continua crescita «perché state realizzando un pezzo importante di storia».
I dipendenti Prima della benedizione di don Francesco Settimo e del taglio del nastro, una rappresentanza dei di-
pendenti ha pubblicamente rivolto, a nome di tutti, un grazie ai titolari «per aver saputo portare avanti un progetto
così ambizioso. Ammiriamo la vostra tenacia e il vostro modo di porvi nei nostri confronti, come amici sempre di-
sponibili nell’affrontare e risolvere i problemi. Vi stimiamo perché siete riusciti a creare una realtà importante fatta di
persone che si impegnano e collaborano fra loro per la realizzazione di obiettivi comuni e anche perché avete giu-
stamente tenuto conto delle esigenze produttive ma senza dimenticarvi di quelle di noi lavoratori. Il vostro coraggio
vi sta regalando grosse soddisfazioni».
da “Il Gazzettino” del 5 agosto 2018
(M.M.) Abbiamo chiesto ad Emanuela di raccontarci della sua esperienza di volontaria in Messico, dove opera da
un paio d’anni nella struttura Villa Infantil, accudendo bambini che lì hanno trovato una nuova famiglia. Qui sotto
potete leggere le sue emozioni , rese più vivide dalle foto che lei stessa ci ha fornito. Emanuela , anche attraverso
queste pagine, rinnova il suo grande grazie alla comunità locale, che ha espresso e continua ad esprimerLe soste-
gno e vicinanza, anche con donazioni che in Messico diventano aiuto prezioso ai bimbi e alle famiglie indigenti.
In occasione di feste in paese, ma anche a margine di
iniziative religiose, sono state raccolte offerte a soste‐
gno della struttura dove opera Emanuela.
Per le donazioni passate e per quelle che verranno
Emanuela rinnova a tutti un caloroso grazie!
15 CRONACA
Da parte dei gestori del chiosco BAR-H un ringraziamento particolare agli artisti che si sono esibiti, ai fonici,
al presentatore, grazie anche allo staff del chiosco che ha preparato e servito “panin onti” e patate fritte,
ai numerosi spettatori che hanno apprezzato l’idea, in una cornice non di competizione, ma di FESTA!!!
16 CRONACA
Li riconoscete?
(S.C.) La foto è stata scattata il 4 settembre 1983
ad Alterhein in Svizzera, con il lago di Costanza
sullo sfondo, in occasione dei campionati mondiali
di ciclismo vinti dallo statunitense Greg Lemond.
Nonostante 35 anni in più, qualche chilo in più e
qualche capello in meno, i due amici sono facil-
mente riconoscibili ma vi diamo ugualmente qual-
che indizio: sono di Colmirano, liberi professionisti,
ex amministratori del Comune di Alano, interisti e
appassionati di scopa all’asso. Più facile di così.
Chi indovina vincerà una consumazione a scelta
fra Locanda Alpina di Alano, bar Tessaro di Colmi-
rano e bar da Sisto di Fener.
In gita e al cinema
col circolo Acli di Campo
di Silvio Forcellini
L’attivissimo circolo Acli di Alano-Quero Vas, che ha sede a Campo, propone due
interessanti appuntamenti. Mercoledì 26 settembre alle ore 20.15 - con la proie-
zione di “Irina Palm - Il talento di una donna inglese” del regista Sam Garbarski -
inizia una imperdibile rassegna di film che va sotto il nome di “CineCampo”. Ingres-
so: 1 euro. Domenica 14 ottobre, in occasione della “Festa delle Giuggiole”, è in-
vece in programma una gita “tutta medievale” ad Arquà Petrarca e a Montagnana.
Quota (solo corriera): 20 euro. Per informazioni e prenotazioni: circolo Acli
340.9226392 oppure Caterina 347.1701535.
18 CRONACA
LETTERE AL TORNADO
Aperte le iscrizioni
all’asilo nido “Il Girasole”
di Vas
L’organizzazione del nido intende agevolare le famiglie con la possibili-
tà di usufruire di orari diversificati e flessibili. E’ possibile infatti scegliere
tra le fasce orarie: full-time, tempo pieno light, part-time e part-time ver-
ticale (3 giorni settimanali).
Anche per quest’anno educativo, grazie al contributo dell’Unione Sette-
ville, restano le agevolazioni che riguardano il servizio mensa, dato gra-
tuitamente e la possibilità di avere uno sconto del 10% sulla retta per le
famiglie con ISEE inferiore a € 25.000,00.
Per informazioni o visitare il nido telefonare allo 0439.788080.
Il nido inoltre, si è arricchito con la stupenda opera d’arte donata a fine
anno educativo dai genitori e dai bambini della sezione Delfini, che da
quest’anno hanno intrapreso il percorso della scuola dell’infanzia.
Un grande in bocca al lupo ed un ringraziamento dalle educatrici.
Il Mercatino
Vendo bocce in metallo,
professionali, usate poco
in ottimo stato.
4 bocce ad € 100,00
8 bocce con borsa € 180,00
prezzo trattabile
telefonare 348-7642442
Vendo
Catene da neve mai usate
€ 25,00
telefonare 348-7642442
20 CRONACA
Invitato a pranzo da amici in località Col Perer, in comune di Arsiè, lo scorso 19 agosto ho avuto l’occasione di visi-
tare la vicina Malga Cima Campo, gestita dal 1985 dai nostri abbonati queresi Lucia Curto (la prima in piedi a de-
stra nella foto di gruppo) e Dino Zatta e dai loro familiari. Il luogo dove è situata è un vero e proprio angolo di para-
diso a poche decine di chilometri da noi e facilmente raggiungibile: dalla piazza di Arsiè, infatti, si sale lungo una
strada quasi interamente asfaltata che tocca Col Perer, Forte Leone, Malga Celado e, infine, Malga Cima Campo, a
quota 1476 metri. Qui la famiglia Zatta gestisce un agriturismo molto frequentato, aperto da maggio-giugno a set-
tembre-ottobre e che propone una cucina tipica, genuina e saporita, con prodotti di propria produzione. Ogni matti-
na, infatti, il piccolo caseificio della malga produce formaggio, ricotta e burro, che si aggiungono ai salumi della loro
azienda agricola a Cart (dove la famiglia risiede da decenni). Prodotti caseari e insaccati che sono destinati anche
alla vendita direttamente in malga. E’ possibile assaporare le molte prelibatezze proposte sia all’interno della malga
che comodamente seduti all’esterno con vista spettacolare sul Monte Grappa, le Vette Feltrine, le Pale di San Mar-
tino, l'Altopiano di Asiago, la Valsugana, la Valbelluna... E sempre qui la famiglia Zatta porta all’alpeggio gli animali
(bovini, equini, suini, ovini e pollame) della già citata azienda agricola “La Nuvola” di Cart, l’azienda di famiglia ri-
strutturata circa due anni fa, con una stalla ora dotata di un im-
pianto robotizzato di mungitura tecnologicamente all’avanguardia
(come ha ben descritto il “nostro” Alessandro Bagatella
nell’articolo apparso sul Tornado n. 663 del 24 febbraio 2016).
Tra i piatti più “gettonati” di Malga Cima Campo spicca la tosella
con la polenta, davvero superba, cui si aggiungono il tradizionale
tagliere di salumi e formaggi di varia stagionatura, i piatti a base
di carne, tutta derivante dall’azienda di famiglia (spezzatino di
agnello, di vitello o di puledro, arista o stinco di maiale, brasato
di manzo, costine, coscie o bracioline di agnello, salsicce, cote-
chino…), i contorni (patate, fagioli, cappucci, funghi, la imman-
cabile polenta…), e poi i dolci fatti in casa (torta di mele, stru-
del…), il pane appena uscito dal forno a legna, il caffè con la
moka, il vino, le grappe…
Nei sessanta ettari che la circondano, i bambini possono correre
indisturbati e - con la dovuta attenzione - vedere da vicino vac-
che, vitelli, maiali, cavalli e asini liberi al pascolo. E’ inoltre un
luogo ideale per bellissime escursioni, a piedi o in mountain bike.
Infine, nelle vicinanze è possibile visitare (come abbiamo poi fat-
to) il celebre Forte Leone, gioiello dell’ingegneria militare italiana risalente alla “Grande Guerra” e facente parte -
all’epoca - dello “sbarramento Brenta-Cismon”, considerata la sua posizione strategica.
Insomma, Malga Cima Campo è un posto da visitare per la squisita ospitalità e la grande cordialità della famiglia
Zatta, per la qualità dei prodotti offerti, per il vicino Forte Leone, per il circostante panorama mozzafiato… Se poi -
come nel mio caso - si è in compagnia di Federica Gabrielli (altro…panorama mozzafiato nonché ormai conosciu-
tissima titolare della “Nova Osteria” di Ciano del Montello, nella foto a destra), meglio ancora...
21 ATTUALITÀ
Associazione Feltrina
Donatori Volontari Sangue
Zona Due
Sezioni di:
Alano di Piave,
Lentiai,
Marziai Caorera Vas,
Quero
XXII
Giornata della
Memoria
Domenica
7 ottobre 2018
Con la volontà di ricordare e di
portare al cuore ed alla mente
i volti e le storie dei Precessori,
affinché non vada perso quel
patrimonio di memoria che ci
consente di capire ed orientarci
ad una corretta azione di
promozione alla donazione,
CELEBRIAMO
la Giornata della Memoria.
Programma
ore 10,45 Santa Messa
Chiesa di Quero
in onore dei donatori defunti
ore 12,15 Pranzo - Ristorante Tegorzo
Autoservizi Sbizzera: orari dal 12.09.2018 al 08.06.2019
CIRCOLO AUSER “AL CAMINETTO”
di ALANO DI PIAVE e QUERO VAS
Domenica 14 ottobre
alle ore 12:30
Casa delle Associazioni - Quero Vas
CRONACA
Scalon di Vas
Restaurata l’antica Pala
di S.Osvaldo
di Alessandro Bagatella
Grazie agli abitanti di Scalon, residenti e non, coadiuvati dall’Amministrazione comunale gui-
data da Bruno Zanolla, si è potuto, con il contributo di tutti, restaurare l’antica Pala, le cui con-
dizioni erano compromesse dalle numerose infiltrazioni che affliggevano la parimenti antica
chiesa, risalente come il dipinto alla prima metà del 1800. Anche il piccolo paese di Scalon è
affezionato alla sua Chiesa ed alle opere d’arte che sono al suo interno, frutto di sacrifici della
povera gente, di quando non avevano quasi il misero necessario per sopravvivere. Un plauso
a tutti gli offerenti e a quanti mantengono vivo il paese.
24 CRONACA
Dopo più di vent’anni, il dottor Giuseppe Burlon (nella foto in alto a sinistra) lascia Alano e trasferisce il proprio
studio dentistico a Pederobba (nella foto in alto a destra), in Via Feltrina 9/C int. 2 (tel. 0423-681923). Oltre che per
le cure tradizionali di cui necessitano i nostri denti, il dottor Burlon - odontoiatra esperto in disturbi ostruttivi respira-
tori nel sonno, con un Master universitario di II livello in Medicina del Sonno - è noto anche per aver inventato e
brevettato una particolare protesi dentaria - da indossare prima di andare a dormire - atta a trattare le patologie del
russamento e delle apnee ostruttive notturne, che tanti problemi - anche a livello di salute - possono causare. Con-
siderando che il problema del russamento e delle apnee ostruttive notturne è molto sentito, diamo di seguito alcune
notizie un po’ più approfondite sull’argomento, collegato all’attività odontoiatrica.
Russamento e apnee notturne: l’importanza del dentista esperto in disturbi respiratori ostruttivi notturni.
Stanchezza al risveglio, sonnolenza
costante durante il giorno, fatica a
concentrarsi, calo del desiderio e delle
prestazioni sessuali, ipertensione arteriosa,
cefalee mattutine, difficoltà nella guida
dell’auto per sonnolenza e rallentamento
dei riflessi, sono incredibilmente facce della
stessa medaglia legate al…sonno! E più
precisamente al russamento e alle apnee
ostruttive notturne (OSAS) che creano una
interruzione e frammentazione del regolare
ciclo del sonno. Risulta difficile a chiunque
collegare questo insieme di situazioni ad
una sola causa, e chi ne soffre,
normalmente, ne subisce le conseguenze
in silenzio, perché è difficile spiegare a
chiunque questo profondo e devastante
malessere fisico e psicologico. Per non
parlare poi dei disagi causati al partner con
cui si divide quotidianamente il tetto e…il
letto! E risulta altrettanto difficile decidere a che medico rivolgersi.
Odontoiatri e medici esperti di disturbi respiratori nel sonno si sono uniti per la risoluzione di un problema ancora
poco diagnosticato e che può avere conseguenze sulla salute anche molto gravi. Un percorso interdisciplinare alla
avanguardia risolve in modo semplice e sicuro il russamento e le apnee durante il sonno di grado lieve e moderato.
Con un semplice questionario, chiunque può verificare se presenta i sintomi caratteristici e decidere con il suo
odontoiatra di fiducia se procedere con la diagnosi strumentale e, in base ai risultati di questa, con la successiva
corretta terapia. La collaborazione interdisciplinare tra medici e odontoiatri esperti nei disturbi respiratori nel sonno,
offre oggi soluzioni avanzate per trattare i problemi del russamento e delle apnee ostruttive notturne (OSAS).
Tecnologia e apparecchi mininvasivi risolvono un disturbo ancora poco diagnosticato e che può avere conseguenze
anche molto gravi per la salute.
Russare è un fenomeno assai comune, a volte estremamente fastidioso per il partner. Però, quando si verifica tutte
le notti ed è molto intenso, il problema necessita di qualche approfondimento medico e diagnostico---strumentale.
Potrebbero esserci infatti apnee nel sonno: si tratta della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS:
Obstructive Sleep Apnea Sindrome). In questi casi la respirazione si arresta ripetutamente per almeno 10 secondi
anche per centinaia di volte durante l’intera notte. Per difendersi dalla conseguente pericolosa riduzione di
ossigeno, il cervello si attiva con brevi risvegli (detti “arousal”) che alterano la continuità del sonno. Sono stati
25 CRONACA
definiti tre livelli di severità del disturbo, basati sul numero di apnee ed ipoapnee notturne (AHI) presenti per ora di
sonno. Da 5 a 15 si tratta di OSAS lieve, da 15 a 30 moderata, oltre i 30 episodi per ora di sonno si identifica la
forma grave. Ne soffrono soprattutto gli uomini (24%), specie tra i 30 ed i 65 anni, mentre nelle donne (9%) il
fenomeno è più frequente dopo la menopausa. Con il passare del tempo, queste persone avranno un progressivo
incremento del rischio cardiovascolare e metabolico, oltre a uno scadimento della qualità della vita.
Le OSAS possono avere conseguenze molto importanti sulla salute. Molti studi confermano il rapporto esistente tra
OSAS e l’insorgenza di disturbi cardiovascolari di vario genere. Ad esempio, ipertensione arteriosa, aritmie e
ischemie che determinano ictus e infarti. Anche chi soffre di OSAS lieve o moderata corre questi pericoli. Le apnee
notturne sono responsabili di altri effetti negativi di una certa entità: eccessiva sonnolenza diurna, scarsa
concentrazione, senso di confusione e affaticamento. Con conseguenti rischi sul lavoro, durante la guida di un
veicolo e con un decadimento della qualità di vita. Anche la vita di coppia ne risente: oltre a un peggioramento della
qualità del sonno del partner, che è turbato dal russamento intenso, si ha infatti anche un calo del desiderio
sessuale associato a disfunzione erettile. Purtroppo solo una piccola parte dei casi esistenti viene diagnosticata e
curata.
L’esame più utilizzato per valutare l’OSAS è la Polisonnografia (monitoraggio cardiorespiratorio notturno) eseguito a
domicilio del paziente. Numerosi lavori scientifici ne hanno dimostrato l’efficacia. Le procedure sono state stabilite
da linee guida nazionali e internazionali. La strumentazione “fotografa” parametri quali il flusso nasale, i movimenti
di addome e torace, la frequenza cardiaca, la saturazione arteriosa, l’ECG, il russamento e la posizione del corpo
durante la notte. L’analisi e la refertazione dei risultati va eseguita da un medico qualificato che ha seguito una
formazione specifica nel settore dei disturbi del sonno. Solo così è possibile indirizzare il paziente verso la terapia
individuale più corretta.
Nei casi di russamento, di OSAS lieve e moderata e nei casi gravi di OSAS dove ci sia stato un rifiuto del paziente
alla terapia con CPAP, c’è possibilità di una soluzione mininvasiva e di facile utilizzo. Si tratta dei “protrusori
mandibolari”, apparecchi che in questi anni stanno occupando un posto sempre più rilevante come misura
meccanica per trattare questa patologia in modo assai comodo e pratico. Presentano una percentuale di successo
molto elevata nelle persone correttamente selezionate al trattamento. Un protrusore mandibolare è una protesi
dentaria da indossare prima di andare a dormire. L’apparecchiatura mantiene la mandibola in posizione
leggermente più avanzata durante il sonno. Quando si dorme, infatti, sia la muscolatura del collo che la lingua si
rilassano, provocando un’ostruzione nello spazio faringeo. Il protrusore porta in avanti la mandibola, permettendo
così un corretto passaggio dell’aria. Un fatto indispensabile per una giusta respirazione durante il sonno. Per
addestrare gli odontoiatri ad affrontare e risolvere a livello nazionale questa patologia, sono stati organizzati e
continueranno a svolgersi una serie di corsi organizzati dal dottor Giuseppe
Burlon, odontoiatra esperto in disturbi ostruttivi respiratori nel sonno; inventore e
detentore di una serie di brevetti europei e americani mirati alla risoluzione del
russamento e delle apnee ostruttive notturne. Tra questi spicca il
PROTRUSOR® (nella foto a fianco), un protrusore mandibolare con le
connessioni in titanio serigrafate laser di ultima generazione che, una volta
inserito nel cavo orale, risulta essere estremamente confortevole. Ha il “CE” con
registrazione presso il Ministero della Salute italiano ed è coperto da brevetto
europeo ed americano (USA). I protrusori mandibolari, per funzionare in modo
corretto, devono avere caratteristiche precise: vanno sempre realizzati su impronta individuale, devono essere
“attivabili”, cioè l’odontoiatra deve avere la possibilità di far avanzare gradualmente la mandibola rispetto alla
mascella. I protrusori devono inoltre essere biocompatibili per evitare allergie, e modificabili nel caso si eseguano
trattamenti odontoiatrici successivi all’applicazione del protrusore stesso. Con l’introduzione delle nuove normative
sul rilascio/rinnovo della patente, si impone inoltre la necessità di poter inserire al suo interno anche un sensore che
dimostri la corretta aderenza alla terapia. Questi dispositivi orali notturni sono molto pratici e confortevoli da gestire.
Un protocollo operativo lineare e preciso offre al paziente un approccio multidisciplinare corretto dalla diagnosi alla
terapia personalizzata dell’OSAS. Il percorso parte dalle informazioni che, nel suo studio, l’odontoiatra fornisce ai
propri pazienti con una brochure illustrativa e un questionario. Se l’odontoiatra ritiene che ve ne siano le indicazioni,
propone al paziente un approfondimento con lo strumento del monitoraggio cardiorespiratorio, in dotazione presso
lo studio dentistico. La registrazione notturna avviene a casa del paziente. Il mattino dopo, sempre presso lo studio
dentistico, i dati vengono scaricati e inviati telematicamente al medico esperto in disturbi respiratori notturni di
riferimento che eseguirà la lettura e la refertazione finale dell’esame. Se il medico esperto ritiene che ci possano
essere le indicazioni, l’odontoiatra proporrà al paziente la realizzazione di un protrusore mandibolare. Se invece i
dati clinici raccolti suggeriscono ulteriori approfondimenti, l’odontoiatra consiglierà al paziente di rivolgersi al “Centro
per i Disturbi Respiratori nel Sonno” ospedaliero più vicino per i dovuti accertamenti e terapie specifiche del caso.
Rivolgersi quindi all’odontoiatra che abbia eseguito un percorso formative specifico, per chi russa sonoramente e
per chi manifesta i sintomi classici delle OSAS (stanchezza cronica, eccessiva sonnolenza diurna, ridotta capacità
di concentrazione, senso di confusione e affaticamento, ipertensione arteriosa, necessità di urinare nel corso delle
ore notturne, disturbi erettili, calo del desiderio e delle prestazioni sessuali) permetterà sia di migliorare
sensibilmente la qualità quotidiana della vita che di ottenere una riduzione importante dei danni cardiovascolari,
…oltre a far dormire finalmente in serenità il partner con cui condividete il letto!
Per approfondire l’argomento: www.nonrussopiu.it
26 CRONACA
Per Assunta
95
ben portati!
Tutta la famiglia di Assunta
Bagatella, ved. Fioravanti, di
Quero, le si è stretta attorno il 14
agosto per festeggiare il
bellissimo traguardo delle 95
primavere. Una grande festa per
un compleanno speciale e a
fronte di una vita così longeva
l’augurio non poteva che essere
quello di continuare su questa
strada, sperando che sveli anche
a tutti noi il segreto per cercare di
raggiungere obiettivi simili,
sopportando, come Lei, gli
inevitabili acciacchi dell’età.
Tanti auguri, Assunta!
28 LETTERE AL TORNADO
LIBRI
Destinazione Rombon
La storia mai raccontata che coinvolse tra 1915 e 1917 anche tanti reparti alpini veneti
Il Monte Rombon fu uno dei caposaldi della difesa austriaca dell’Alto Ison-
zo: la sua storia, e quella degli uomini che tra 1915 e 1917 tentarono inva-
no di prenderne la cima, è per la prima volta raccontata da Massimo Pe-
loia nel libro “Destinazione Rombon”, fresco di stampa per Edizioni DBS.
Il volume, cronaca fedele e puntuale degli avvenimenti, ha per filo condutto-
re la vicenda del Battaglione Alpini Ceva del 1° Reggimento: dai primi mesi
nella tranquilla Valle Aupa, sulle Alpi Carniche tra Moggio e Pontebba, al
trasferimento a marzo 1916 con “destinazione Rombon”, in uno dei settori
più temuti dell’intero fronte alpino.
Da quel momento le vicende del Battaglione Ceva diventano quelle do-
lorose del Rombon, del vicino Čukla e degli altri reparti alpini che vi
combattevano: i battaglioni Bes, Pieve di Teco bis, Val Ellero, Bassa-
no, Exilles, Ceva, Val Tanaro, Saluzzo, Valcamonica, Borgo San Dal-
mazzo, Bicocca, Vestone, Dronero, Sette Comuni, con l’11ª compagnia
del Mondovì e le batterie da Montagna 38ª e 51ª . Un’epopea tragica ed
eroica, pagina poco conosciuta della storia Alpina, finalmente descritta nei
minimi particolari, compresi i risvolti mai conosciuti: il clamoroso sciogli-
mento del Battaglione Pieve di Teco con la pesante accusa di indegnità, la
perdita e la riconquista del Čukla, la crudele guerra dei cecchini, il sangui-
noso e vano attacco dei sei Battaglioni Alpini il 16 settembre 1916, la terribi-
le “morte bianca”.
“Eventi tragici – scrive nell’introduzione Peloia – ma anche episodi dal
sapore quasi leggendario come quello del gruppo di alpini che preferirono
gettarsi da una rupe piuttosto che darsi prigionieri, o di grande umanità nel caso dell’attendente che sacrificò la propria
vita per portare soccorso al proprio Capitano gravemente ferito. Senza dimenticare i Caduti e gli atti di valore compiuti
dai nostri soldati, in una guerra disperata contro un avversario ben organizzato che occupava posizioni dominanti”.
Un capitolo a parte viene riservato ai numerosi cimiteri di guerra, corredati dagli elenchi nominativi dei Caduti: dalla lo-
eroica, pagina poco conosciuta della storia Alpina, finalmente descritta nei
minimi particolari, compresi i risvolti mai conosciuti: il clamoroso sciogli-
mento del Battaglione Pieve di Teco con la pesante accusa di indegnità, la
perdita e la riconquista del Čukla, la crudele guerra dei cecchini, il sangui-
29 dei sei Battaglioni Alpini il 16 settembre 1916,LIBRI
noso e vano attacco la terribi-
le “morte bianca”.
“Eventi tragici – scrive nell’introduzione Peloia – ma anche episodi dal
sapore quasi leggendario come quello del gruppo di alpini che preferirono
gettarsi da una rupe piuttosto che darsi prigionieri, o di grande umanità nel caso dell’attendente che sacrificò la propria
vita per portare soccorso al proprio Capitano gravemente ferito. Senza dimenticare i Caduti e gli atti di valore compiuti
dai nostri soldati, in una guerra disperata contro un avversario ben organizzato che occupava posizioni dominanti”.
Un capitolo a parte viene riservato ai numerosi cimiteri di guerra, corredati dagli elenchi nominativi dei Caduti: dalla lo-
ro costituzione alla successiva attività di dismissione da parte personale del C.O.S.C.G. nel primo dopoguerra, fino alla
sistemazione definitiva nell’Ossario di Kobarid/Caporetto.
Basato sulle fonti ufficiali e le testimonianze dirette dei combattenti, con i volti di molti protagonisti e il corredo fotogra-
fico di centinaia di immagini d’epoca, in gran parte inedite.
Spiega l’autore: “Oltre alla fredda narrazione dei fatti, alle quote altimetriche, alla triste contabilità dei morti e dei feriti,
si è cercato di dare un nome e un volto ai tanti di allora. In qualche caso più fortunato, si è potuto anche dare voce ai
loro ricordi. Per tramandare solo quello che è stato”.
Massimo Peloia, 1915-1917 destinazione Rombon. Due anni di guerra del Battaglione Alpini CEVA, Edizioni DBS,
2018. EAN 9788833680088 € 17,00,
Per info e richiesta materiali a scopo redazionale: Laura Pontin info@edizionidbs.it
CRONACA
Nelle foto: dall’alto, i famigliari del militare, i tre gagliardetti dei gruppi alpini locali, il deposito della corona alla presen-
za del rappresentante del Comune di Quero Vas e, infine, l’appello lanciato in Aprile dalle pagine di questo periodico,
che, grazie ai nostri lettori, ha dato buoni frutti, permettendo di mettere in contatto l’Amministrazione di Scurelle con i
famigliari del militare.
ASTERISCO
Info: consultare il sito dell’Unione Montana Feltrina http://www.feltrino.bl.it/web/cmfeltrina nel quale si trovano il bando,
i progetti ed i moduli per le domande da presentare all’Unione Montana Feltrina entro il 28 settembre 2018 ore 18,00
La scienza italiana
di Angelo Ceccotto
Riporto due casi di grande ingegneria italiana. Innovazione e scoperte che daranno una svolta a livello mondiale in-
segnando che gli italiani non sono secondi a nessuno e la cui caparbietà e iniziativa sconfessa i politici che in ogni
circostanza pubblica li classificano ultimi in ogni settore. Scoperte nate dalla costanza e serietà di geni forti di con-
cretezza, quanto più di esaltante intraprendenza, tanto da stupire per le loro innovazioni mondiali. Due esempi che
cambieranno drasticamente i nostri comportamenti del vivere quotidiano. Realtà già esistenti, manca solo l’iniziativa
politica nel darne quanto prima le direttive economiche. L’imprenditoria è già avanti, ora decida il governo - e noi a
farne pressione - affinché si vada a incidere sulla drammatica sorte falcidiante dei tumori per inquinamento.
ESEMPI CONCRETI - “LA STAMPA” del 2 luglio 2018
La maxi moto elettrica italiana che entusiasma gli Studios di Hollywood. Non fantascienza, ma ciò che esprime la
ricerca italiana. Meno sensibile e operativa la politica, confermando le poche colonnine elettriche, tanto da sfiducia-
re il progresso, i ricercatori e gli imprenditori di questi gioielli.
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