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Quindicinale

Anno XL

20.09.2018
Numero

709
PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO

XXIV Sagra della Zucca a Caorera - pag. 1


Il Capitello della Madonna del Borgo a Schievenin - pag. 2
Consegnati i premi “Fedeltà alla montagna” - pag. 4
Festa di San Michele a Fener - pag. 5
Celebrazioni di Egidio Forcellini - pag. 6
Marziai: una targa per non dimenticare - pag. 27
Chiuso in redazione il 10.09.2018 - Prossima chiusura il 01.10.2018
http://digilander.libero.it/tornado
Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL
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IL TORNADO Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER-ALANO di PIAVE (BL). DIRETTORE RESPONSABILE: Mauro Mazzocco. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Ales-
sandro Bagatella, Ivan Dal Toè, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Andrea Tolaini.
ABBONAMENTI: ITALIA Abbonamento annuale (18 numeri) € 25,00 ESTERO Abbonamento annuale (18 numeri) € 50,00.
L’ABBONAMENTO PUÒ ESSERE SOTTOSCRITTO O RINNOVATO NEI SEGUENTI MODI: 1- versando la quota sul c/c postale n. 10153328 intestato alla PRO LOCO di FENER; 2- con bonifico
sul c/c Banco Posta intestato alla PRO LOCO di FENER, IBAN: IT49 M076 0111 9000 0001 0153 328; 3- pagando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: NEGOZIO “DA MILIO” - Alano;
BAR JOLE - Fener; CARTOLIBRERIA SCHIEVENIN ALBERTINA - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero; BAR “PIAVE” Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO DEON - Vas; BAR
“BOLLICINE” - Scalon; BAZAR di A. Verri - Segusino.
1

PROVINCIA COMUNE UNIONE PRO LOCO Consorzio Tutela MUSEO DEL PIAVE
Slow Food QUESTA ASSOCIAZIONE PRO LOCO HA BENEFICIATO
DI UN CONTRIBUTO DEL CONSORZIO DEI COMUNI

PATROCINO DI BELLUNO DI QUERO VAS MONTANA FELTRINA CAORERA Zucca Santa Bellunese Vincenzo Colognese Alpe Madre - MMG DEL BACINO IMBRIFERO MONTANO DEL PIAVE
APPARTENENTI ALLA PROVINCIA DI BELLUNO
Caorera - Belluno - Dolomiti
REGIONE del VENETO

della
XXIV Sagra
Zucca
2018
Quero Vas ( BL )
“ Dimentica il presente e il sogno realtà diverrà”
Venerdì 5
Ottobre 2018 Sabato 6
Ottobre 2018
Ore 18.00
Apertura
stand gastronomici con piatti Ore 10.00
a base di zucca e dolci: Apertura
GNOCCHI - CRESPELLE Mostra Artigianato
PIATTO DEL RE ed esposizione zucche
Degustazione del piatto del Re Ore 12.00
a cura dello Chef Fulvio Apertura
del Ristorante Villa Clizia stand gastronomici con piatti
(a numero chiuso) a base di zucca e dolci:
GULASCH CON POLENTA CRESPELLE - GNOCCHI
DOLCI - GELATO - TORTE - PANE PASTICCIO
tutto lavorato con la nostra BRASATO CON PUREA DI
Zucca Santa Bellunese ZUCCA
Ore 18.30 GELATO - TORTE
Concorso cucina PANE
“Marcello Di Leonardo” Ore 19.00
presenti i migliori chef Cena a base di zucca
della Provincia di Belluno e spiedo gigante
Ore 21.00 Ore 21.00
Serata danzante con ZUCCA SANTA BELLUNESE ISCRITTA ALL’ELENCO NAZIONALE
Serata danzante con
PRODOTTI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI
ORCHESTRA LINDA BISCARO ORCHESTRA SORRISO
Domenica 7 Ottobre 2018
Ore 8.00 Esposizione ed apertura stand in piazza e nel capannone con specialitá alla zucca,
presso il Parco sul Piave, antichi mestieri con il GRUPPO TIVERON
Ore 10.30 Santa Messa celebrata da Don Luigi accompagnata dal coro
Ore 11.00 Intrattenimenti con IL DUO DI BASSANO
Ore 12.00 Pranzo a base di zucca e spiedo gigante,
degustazione in piazza, al capannone e al Parco con specialitá alla zucca
Ore 14.00 Trucca bimbi
Ore 15.00 Inaugurazione Parco Fluviale Madonna del Piave
Ore 15.30 Al Parco, intrattenimento con il
TEATRO BURATTINI E NARRAZIONE DI ALBERTO DE BASTIANI
“Storie di lupi” e “Avventure di Arlecchino”
Ore 16.30 Premiazioni Concorso “Zucca Piú” e Concorso di cucina “Marcello Di Leonardo”
Ore 19.00 Cena a base di zucca
Domenica in piazza ci sarà un percorso gastronomico con degustazione di piatti tipici quali dolci, gelato, pane a base di Zucca. Artigiani con dimostrazioni degli antichi mestieri
Visitate il Museo del Piave “Vincenzo Colognese” della Prima Guerra Mondiale 1914-1918 dove sono operative 5 postazioni di volo simulato multimediale
2 LETTERE AL TORNADO

Il capitello della Madonna del borgo a Schievenin


La memoria è un segno della cultura della nostra comunità
a cura di Alberto Coppe e Piero Schievenin
Esisteva un tempo, nei lontani anni ’60, nei pressi del Borgo di Schievenin, una statua della Madonna appoggiata su
uno spuntone roccioso, a circa 20-25 metri d’altezza, poco sopra il luogo dove le
acque del Boccadon confluiscono nelle schiumeggianti acque del torrente Tegorzo.
I ragazzi di quel tempo salivano o, per meglio dire, si arrampicavano lungo la parete
rocciosa per portare alla Madonna i fiori, incuranti del pericolo. (In foto: Piero
Schievenin accanto alla statua)
Nel 1965, su richiesta dell’allora parroco di Schievenin don Mario Andreose, venne
acquistata, con le offerte della popolazione locale, una seconda statua della
Madonna. Si pensò di sistemarla più in basso della precedente, in un luogo
accessibile e non pericoloso, all’interno di una nicchia votiva appositamente costruita
dagli esperti muratori della Valle: Specia Giovanni (Girandola), Paganin Silvestro e
Schievenin Evaristo. Questo piccolo capitello trovò dimora in un incavo della roccia,
posta al di là del ponte del Borgo, sulla sinistra oreografica del torrente Tegorzo, in
una zona dove il sole è presente per molte ore del giorno. I materiali edili furono
donati da Schievenin Mario (Galdo).
Il nuovo capitello venne inaugurato nel maggio del 1965 alla fine del mese del
“Fioretto”, con una solenne messa celebrata dall’allora parroco don Mario Andreose;
madrine per l’occasione furono Dorina Schievenin e Claudia Roman.
Da quell’anno la processione del Venerdì Santo, che partiva dalla
chiesa parrocchiale e, attraverso la stradina comunale, raggiungeva
Borgo Specia e da lì la sottostante strada comunale che costeggia il
Tegorzo, terminava con la
benedizione solenne impartita
proprio in corrispondenza del
capitello della Madonna del
Borgo.
Nel 1971 il Cav. Antonio
Resegati, per voto, acquistò un
piccolo altarino che venne messo
a dimora proprio ai piedi del
capitello della Madonna del
Borgo; era il 27 dicembre 1971,
festa del patrono di Schievenin:
Santo Stefano. Per l’occasione
venne celebrata una solenne
messa dall’allora parroco don
Vittorino Vedova.
Nel 1991, la statua della
Madonna venne sostituita in
quanto rovinata dalle intemperie
e quella originale è stata sistemata in una nicchia rocciosa in località
Val delle Taie (Castelet) a quota 730 mt. circa, trasportata da Piero
Schievenin.
La nuova statua della Madonna è
stata donata da una persona di
Schievenin, deposta nel capitello
che, per l’occasione, venne
ripulito e ridipinto ed inaugurata
da don Donato Carelle con una
solenne Messa nel mese di
Maggio del 1994 (nella foto a lato:
da Sx Gregorio Schievenin, Bruno
Specia, Ivo Schievenin,
Gioacchino Specia, Don Donato
Carelle, Luigi Schievenin).
Oggi dopo ben 24 anni, la parete
rocciosa sulla quale era stato
sistemato il capitello è stata
oggetto di interventi di disgaggio
di alcuni massi pericolanti e la
zona del capitello della Madonna
del Borgo di Schievenin è stata
risistemata ed abbellita,
restituendo così alla comunità la
memoria di questo angolo
religioso della Valle.
3 ATTUALITÀ

Dopo i due concerti “Quando un popolo canta...”, nelle chiese di Quero e Alano di Piave dello scorso maggio, il pro-
gramma di eventi per ricordare il maestro Martino Durighello, ad un anno dalla scomparsa, ideato su iniziativa
dell'Unione di Comuni di Alano di Piave, di Quero Vas e con l’apporto di quanti hanno collaborato con lui negli anni, si
concluderà venerdì 12 ottobre al Centro Culturale di Quero. Una giornata per condividere con la comunità locale la
grande passione del maestro Martino per il canto, la poesia e la storia locale e dare, attraverso i suoi scritti, uno sguar-
do alla nostra conca, alla sua gente, alla sua storia. Promotori del programma di eventi alla memoria di Martino Duri-
ghello: Unione dei Comuni di Alano e Quero Vas - Coro Polifonico Nuovo Rinascimento - A.S.A.C. Veneto - Coro Vo-
ces Plavis - Schola Cantorum di Alano - Schola Cantorum di Campo - Schola Cantorum di Quero - Quartetto vocale
"Poesia è..." - Parrocchia di Alano - Parrocchia di Quero - alcuni componenti di quello che fu il “Coro de Lan” - alcuni
ex studenti di musica del maestro Martino - Gruppo “Poesia è…” Biblioteca di Quero - Università degli Adulti/Anziani
“Conca del Piave” - Gruppo del Centro Culturale - Pro Loco di Quero - Farine Fossili.
4 CRONACA

Quattro passi in Amicizia 2018


Consegnati i premi “Fedeltà alla Montagna”
segnalazione di Alberto Coppe
Nonostante le avvisaglie di brutto tempo si è svolta rego-
larmente la manifestazione “4 passi in amicizia” promossa
dai Comuni di Alano di Piave, Quero Vas e Seren del
Grappa, assieme all’Unione Montana Feltrina. Domenica
26 agosto da fondo valle in diversi si sono portati in quota,
a Malga Piz, nel territorio di Alano di Piave, luogo scelto
per questa edizione 2018. Dopo la celebrazione della San-
ta Messa si sono susseguiti gli interventi delle autorità e la
consegna dei premi “Fedeltà alla Montagna”, quest’anno
appannaggio della famiglia Menegaz (Seren del Grappa),
di Carraro Graziella e la sua famiglia (Quero Vas), della
Riserva Alpina di Alano di Piave.
In foto: alcuni momenti della manifestazione.

Curriculum famiglia Menegaz Beniamino e Giampaolo


Esempio di dedizione al mondo agricolo e di passag-
gio generazionale. Da sempre impegnati nel mondo
agricolo ed in particolare nell’allevamento bovino da
latte. Stalla con 150 capi in località S. Lucia. Molto im-
pegnati nel recupero e mantenimento dei prati anche
abbandonati e di montagna, oltre che delle infrastruttu-
re come la viabilità. Beniamino è stato per dieci anni
assessore comunale ed il figlio Giampaolo ha una par-
ticolare predisposizione per la meccanica agricola e
per l’utilizzo dei mezzi, con cui ha preso confidenza fin
da bambino.

Curriculum Carraro Graziella, famiglia Gallina


Nata il 23 maggio 1965 ad Asolo, viveva a Crespignaga di Maser con papà Giovanni e mamma Esterina Turra. I
fratelli Adriano e Giuliano sono imprenditori agricoli e Graziella fin da piccola ha manifestato passione per
l’agricoltura, aiutando papà Giovanni e zio Mario. A 7 anni Graziella andò in malga, assieme ai genitori e lo zio, e
per tre anni frequentò Malga Finestron a Lepre. Per 9 anni poi Malga Mure, Malga Barbeghera per 1 anno, Malga
Lambara per 2 anni a Enego, Malga Meda per 2 anni sul Grappa. Il 1998 ha registrato il termine delle monticazioni.
Nel 1989 si è sposata ed il figlio Daniele ora è imprenditore agricolo, mentre la figlia Elisa è ancora studentessa.
Dall’anno di matrimonio fino al 2014 ha accudito vacche nella stalla vicino casa. Dal 2014 a tutt’oggi gestisce Mal-
ga Piz, assieme al figlio. In totale Graziella annovera 22 anni di Malga.

In memoria di
Diego Casanova
di Alessandro Bagatella
Il dodici luglio scorso, dopo una lunga malattia, assistito amorevolmente dai suoi
famigliari, Diego Casanova, di anni 55, di Carpen di Quero Vas, ha lasciato la vita
terrena per la pace eterna. Diego ha lavorato come operaio in diverse parti d’Italia,
dedicandosi poi alla famiglia. La sua forte fibra è stata costretta a cedere alla malattia,
lasciano nel dolore la moglie Claudia, la figlia Anca, la sorella Sandra ed i nipoti tutti. Ai
famigliari, che attraverso queste pagine desiderano ringraziare quanti sono stati loro
vicini, sentite condoglianze.
5

PRO LOCO DI FENER

FESTA DI SAN MICHELE


PATRONO DI FENER

DOMENICA 30 SETTEMBRE 2018


PROGRAMMA
ore 12.30: PRANZO COMUNITARIO
presso la sala parrocchiale
menù: antipasti vari, gnocchi, roast-beef all’inglese
contorni vari, vino, acqua, dolci e caffè
quota di partecipazione: € 18 (€ 10 per i bambini)
a seguire: SABRINA SALVESTRIN
e la sua fisarmonica

infine: LA LOTTERIA CON NUMEROSI SIMPATICI PREMI


per le adesioni al pranzo comunitario è necessaria la prenotazione
a Lorenza, cell. 348.8710535, a Giuliana, cell. 340.7393911,
al bar gelateria “Due Valli” o al “Kangur Bar”
VI ASPETTIAMO NUMEROSI: NON PERDETE
L’OCCASIONE PER UN BUON PRANZO IN COMPAGNIA
E PER FARE FESTA INSIEME !!!
6 ATTUALITÀ

CRONACA

Auguri nonno Aldo!


segnalazione di Renato Coppe
Non si invecchia andando avanti con l’età,
si invecchia quando si smette di ridere.

Questo è il motto di mio nonno Aldo Scariot di Quero che lo


scorso due agosto ha raggiunto il bellissimo traguardo dei 90
anni.
Il suo segreto?
Mantenere la mente allenata ogni giorno con i suoi adorati cruci-
verba. Come direbbe lui: ”una bella risata, mai arrendersi e do
ombre de vin bon allungano la Vita”.
Tanti auguri al nostro super nonno da tutti noi e ricordati che noi
siamo già pronti a festeggiare i 91.
7 ATTUALITÀ

a
Da Malga Piz la 5 Desmontegada
Sabato 29 settembre 2018
Partenza da Malga Piz alle ore 8
Arrivo previsto ad Alano alle 14,30, a Quero alle 16,30
Programma dettagliato sui manifesti in allestimento
8 CRONACA

Parco del Piave di Fener:


gli incivili sporcano, il Comune pulisce
testo di Silvio Forcellini - foto di Luigi Collavo
Siamo alle solite: come ogni estate, gli incivili (e sono tanti) che frequentano il Parco del Piave a Fener (ma il
discorso vale anche per la sponda opposta del fiume) riducono l’area a una discarica a cielo aperto, e poi - come
sempre - tocca ad altri pulire. Nel caso specifico, ci sono voluti due giorni alla squadra del Comune di Alano per
sgombrare (e poi differenziare) le immondizie lasciate in loco dai maleducati. Nelle foto di Luigi Collavo, sempre
attento a queste problematiche, come si presentava il parco alla fine di agosto e uno dei (tanti) carichi effettuato dal
mezzo del Comune di Alano.

Cerimonia a Cima Grappa


testo di Sandro Curto - foto di Luciano Mondin
Come è tradizione, la prima domenica di agosto, Cima Grappa ha ospitato
la cerimonia in ricordo dei caduti della “Grande Guerra” che quest’anno ha
assunto un valore maggiore vista la ricorrenza del Centenario. Nelle foto
del nostro abbonato Luciano Mondin alcuni momenti della manifestazione
alla quale hanno preso parte autorità, associazioni d’arma, ma anche tanta
gente comune.

Incidente a Santa Maria


di Alessandro Bagatella
Stava tornando a casa dopo una serata trascorsa con gli amici Maurizio Dal Molin, dipendente I.M.V. residente a
Vas, quando nelle vicinanze di Santa Maria di Quero, in località “Pioi”, è uscito di strada con la sua moto Honda VT
750 finendo prima contro un muretto e poi sul guard-rail. Le cause dell’incidente sono al vaglio dei Carabinieri della
Radiomobile di Feltre subito accorsi sul posto. Varie sono le ipotesi, dal colpo di sonno, all’alta velocità, ad un ab-
baglio, all’attraversamento di qualche animale. Il Dal Molin, apparso in gravi condizioni, è stato trasportato
all’ospedale di Treviso dove è stato operato per un grosso ematoma e, dopo un miglioramento, è ritornato a Feltre.
A lui i nostri auguri.
9 LETTERE AL TORNADO

In ricordo di Vittorina Tieppo


(14.05.1943 - 05.07.2018)
di Vanna Zanella
Te ne sei andata in poco tempo, la malattia ti ha strappato a noi tutti. A me manchi tan-
tissimo: ci siamo volute tanto bene e la nostra amicizia era forte e sincera. Per me sei
stata unica: mi hai sostenuto in periodi molto difficili, la tua parola per me era come una
medicina. Sei stata una persona molto disponibile con tutti, la tua generosità era tanta e
tantissimi ti hanno voluto bene. Anche durante la malattia hai sopportato con coraggio,
eri tu che sostenevi noi tutti. Ti hanno assistita con tanto amore tuo marito Luciano, una
persona unica, e tuo figlio Roberto, sempre disponibile. Le amiche non ti hanno fatto
mancare la loro presenza. Tu, che ora sei lassù, sarai sempre nel mio cuore: ciao, amica
carissima!

Nozze di diamante
per Gilda e Dorino
di Angelo Ceccotto
Godono momenti di felicità i coniugi Gilda Mondin di Quero e Do-
rino Facchin di Salzen, in occasione del loro 60° anniversario di
matrimonio. Ne danno gioiosa notizia, augurando loro un sereno
prosieguo insieme, le figlie Carla e Katia, i generi, i nipoti e i parenti.
Sono fraternamente vicini i nipoti Dina e Angelo.

CRONACA

Perso un borsellino a Fener


Domenica 26 agosto, a Fener sul marciapiede di via della Vittoria, sulla “Feltrina”, è stato rinvenuto un borsellino
privo di documenti. Chi lo avesse perso, può chiamare la persona che ora lo ha in custodia al 339.2986395.

Raccolti degni di nota


Nella foto a destra, Daniel Widmer (figlio
dei nostri abbonati feneresi Hans Peter
Widmer e Nadia Menin) posa orgoglioso
con una zucchina gigante di ben 5,4 chilo-
grammi, raccolta nel suo orto in quel di
Berna, in Svizzera. Con altrettanto orgo-
glio (nella foto a sinistra), la nostra abbo-
nata di Quero Pierina Cimolato mostra ai
lettori del Tornado due pomodori di dimen-
sioni ragguardevoli del proprio orto, che
cura con la sorella Maria. Considerata l’età
delle “giovani” coltivatrici (Pierina 92 anni,
Maria 94), i complimenti sono d’obbligo.

San Giacomo: il Comitato Donne ringrazia


(S.C.) Nell’ambito della Festa di San Giacomo, patrono di Colmirano, svoltasi dal 20 al 22 luglio con tempo incle-
mente, il locale Comitato Donne organizza ogni anno una sottoscrizione a premi il cui ricavato viene poi devoluto
alla parrocchia. Attraverso il Tornado il Comitato ringrazia le seguenti ditte che hanno collaborato all’iniziativa: CO-
RIDAL LINE, VISARD, EYE srl, HOTEL TEGORZO, GELATERIA MIXER, PERENZ LAMPADARI, CARELLE FA-
LEGNAMERIA, PIZZERIA “AL MOLIN”, RASERA CORNICI, DELLA BIANCA ONORANZE FUNEBRI e FIORERIA,
VAN GOGH OPTICAL, PANIFICIO COLLAVO, CAFFE’ TEGORZO, PANDOLFI FIORI, ALIMENTARI TESSARO
VALENTINO, F.LLI TESSARO.
10 RASSEGNA STAMPA

Teresa Gallina (Pro Loco di Quero): «Siamo soddisfatti, 40a sagra da record»

S’cios a ruba, cucinati e gustati oltre otto quintali


QUERO VAS. Con la consueta folla di visitatori che giungono da tutto il Veneto, l’annuale sagra dei s’cios non
sembra dare segni di cedimento. Anzi, al contrario, questa edizione potrebbe stabilire il record assoluto di pubblico.
«Siamo soddisfattissimi», è il sintetico ed entusiasta commento della presidente della Pro Loco Teresa Gallina che
ha chiuso un’edizione, la quarantesima, «che probabilmente - tiene a ribadire Gallina - potrà essere ricordata pro-
prio per il grande afflusso di pubblico». Il secondo fine settimana, iniziato giovedì con una tappa del Cantagiro e
l’elezione di “Miss Quero”, è proseguito venerdì e sabato con musica e gastronomia in primo piano. Ma domenica è
stato tempo anche di 12° “Motor S'cios”, un raduno di macchine d'epoca e sportive. Un altro appuntamento di rilievo
è stato rappresentato da una dimostrazione di fitness e autodifesa proposto da “Fit & Defence” in collaborazione
con il locale Gruppo Sportivo Astra. «Abbiamo cercato di fare al massimo - riprende la presidente del sodalizio - per
offrire al pubblico quanto di meglio riusciamo a preparare. Fra i momenti che mi fa piacere segnalare c’è stato quel-
lo di domenica scorsa costituito dalla festa dell’anziano alla quale hanno preso parte oltre 300 persone. Ma sem-
brano non mancare i giovani. Infatti, grazie all'impegno di Nicola Dalla Piazza che ha portato tutti i ragazzi del
Grest, la nostra manodopera si è arricchita di ragazze e ragazzi che speriamo che pian pianino inizino ad avvi-
cendarsi agli attuali soci che oramai stanno raggiungendo un’età che concilia il riposo. Intanto - conclude Teresa
Gallina - fra veterani e nuove leve, oltre 70 volontari appartenenti alla Pro Loco, al Comitato San Valentino, agli Al-
pini, all’Auser e, più genericamente, al volontariato locale, hanno lavorato con impegno per la buona riuscita della
sagra. Ovviamente l’aspetto primario dell’evento è costituito dalla cucina che propone piatti tradizionali di elevata
qualità a partire dagli s’cios cucinati secondo l’antica e fortunata ricetta che sta alla base della sagra stessa e che
costituisce la maggiore attrazione per i visitatori. Basti pensare che i 7 quintali cucinati lo scorso mese di giugno so-
no terminati prima del previsto per cui la presidente ha deciso di cucinare un ulteriore quintale di lumache.
da “Il Gazzettino” del 24 luglio 2018

Festa in azienda per i successi ottenuti da oltre trent’anni.


Il sindaco Zanolla: «Inauguriamo la rinnovata sede di una realtà che ha dato sempre molto lavoro».

La DF Stampi cresce e diventa Innovation Spirit

QUERO VAS. Grande festa sabato scorso a Quero per l’inaugurazione della nuova sede della storica azienda “DF
Stampi”, fondata 34 anni fa, che da oggi si chiamerà “DF Innovation Spirit”. Una scommessa sul futuro che i fonda-
tori Gianni Franzoia e la moglie Betty trasmettono ai loro figli Sergio e Lara. Come ha spiegato Sergio Franzoia, «la
ditta è nata con lo scopo di realizzare stampi di conio e trancio per minuterie per occhiali. Con gli anni, però, sono
state aggiunte ulteriori lavorazioni come il taglio laser, la fresatura e la saldatura per offrire ai clienti un prodotto
completo partendo dalla materia prima grezza».
Gli amministratori All’evento era presente anche il sindaco di Quero Vas Bruno Zanolla che ha definito il momento
«un motivo di grande soddisfazione. Anche oggi - ha sottolineato il primo cittadino - possiamo gratificarci di essere
protagonisti di un’ulteriore inaugurazione: una delle molte che negli ultimi mesi sono state eseguite nel nostro terri-
torio comunale. Questa volta inauguriamo la nuova sede di un’azienda storica presente da 34 anni e che ha dato
molto lavoro a persone e aziende e, inoltre, ha creato innovazione: un pezzo di storia nel settore dell’occhialeria.
Grazie a chi la ha fondata e agli eredi che stanno portando avanti l’azienda mettendoci del loro». L’assessore
all’economia Ketty Bavaresco ha voluto specificare che «la DF è una tipica attività del Nord Est nata dai genitori e
portata avanti dai figli con grande lealtà nei confronti dei colleghi imprenditori, forza e coraggio». Fra i presenti an-
che l’onorevole Raffaele Baratto (FI) che ha portato i suoi ringraziamenti alla famiglia Franzoia «che - ha aggiunto -
merita un plauso da tutto il territorio. Io, che da sempre lavoro all’interno di questo settore, li voglio ringraziare per-
sonalmente perché hanno dato continuativamente lavoro a un territorio, ai laboratori e ai fornitori». Il vicesindaco di
Quero Vas Andrea Biasiotto ha incentrato il suo intervento su quella che ha definito «una splendida famiglia».
«Sono legato territorialmente ai Franzoia - ha spiegato - perché la mamma è originaria di Vas. Auguro loro tanta
fortuna sapendo che essa non arriva sempre da sola ma va cercata. E loro lo sanno fare alzandosi presto, rimboc-
11 RASSEGNA STAMPA

candosi le maniche, dando lavoro a tanta gente e dando orgoglio anche a noi amministrando un territorio con
queste realtà».
Confindustria Lorraine Berton, presidente Sipao, si è congratulata in particolar modo con Lara «perché - ha voluto
spiegare - è una giovane imprenditrice che si è impegnata in prima persona nella nostra associazione e, assieme a
me, ha fatto in modo che fossero due donne a spingere verso un cambiamento importante nel territorio bellunese.
Una sfida sia per il lavoro che per gli impegni sociali. Nel dettaglio, una doppia sfida, perché si lavora per la propria
azienda quotidianamente ma parallelamente continuiamo a lavorare per tutte le aziende del territorio all’interno di
Confindustria Belluno Dolomiti».
da “Il Gazzettino” del 1° agosto 2018

Bogana sponsorizza il suo modello: «Con il “porta a porta” basta cassonetti».


A distanza di sette anni: «Differenziata ok e niente spazzatura in giro».

Rifiuti, l’idea per Quero Vas è quella di copiare Alano


BASSO FELTRINO. Alano di Piave è un Comune virtuoso per quanto riguarda la raccolta rifiuti. E le tariffe sono in
alcuni casi più basse di quelle di Quero Vas. Ma con quale metodologia? Sono in molti a chiederselo alla luce delle
recenti discussioni all’interno del Comune amministrato dal sindaco Bruno Zanolla, dove è stato più volte messo in
rilievo il degrado delle isole ecologiche dove sono presenti umido, vetro e carta, ma dove al tempo stesso è stato
tirato in ballo l’ente guidato da Serenella Bogana come modello vincente. Ad Alano vige infatti la raccolta “porta a
porta” totale. In particolar modo la minoranza querese aveva lanciato la proposta di imitare il vicino invitando Zanol-
la a compiere una scelta: o sanzionare chi abbandona, mantenendo le isole ecologiche, o responsabilizzare i citta-
dini, togliendole. La seconda strada è stata quella intrapresa da Alano nell’ultimo decennio, dove la raccolta “porta a
porta” per quanto riguarda carta, vetro, plastica, umido e secco ha dato i suoi frutti. Le isole ecologiche sono scom-
parse. A parlare del “modello Alano” è la stessa Serenella Bogana, che spiega: «Nel 2011, quando si è insediata la
nostra amministrazione, avevamo capito che c’era la possibilità di adottare la tipologia del “porta a porta” totale.
Così abbiamo intrapreso questa strada con decisione, anche se all’inizio non era stato per niente facile. Nel pas-
saggio dalle isole ecologiche al “porta a porta” persisteva infatti ancora un conferimento non ordinato dei rifiuti, ma
con il tempo la nostra persistenza ha avuto ragione, grazie ad una campagna informativa costante svolta insieme
all’Unione Montana Feltrina con la quale abbiamo fatto capire ai cittadini la giusta strada da seguire. Per l’ambiente
e per i costi. La certezza emersa era che le isole sembravano ormai anacronistiche. Non valeva più la pena ripulirle
quotidianamente o quasi, impiegando risorse per nulla, per poi vederle peggiorare nel corso di pochi giorni. E oggi,
a distanza di sette anni siamo tutti soddisfatti per due motivi: non c’è più spazzatura disseminata in giro e abbiamo
ottenuto ottimi risultati nella differenziata, con la carta e non solo». Capitolo tariffe. Per l’umido, a Quero Vas, con
un nucleo di due persone senza composter si pagano 200 euro, con il composter 171 euro. Per uno da quattro ri-
spettivamente 277 euro e 229 euro. Ad Alano invece due persone pagano 171 euro, e 144 euro con il composter;
per quattro persone invece 242 euro e 196 euro. E sempre ad Alano la raccolta dell’umido avviene settimanalmen-
te; una volta al mese quella di carta e vetro, due volte per plastica e secco. Le differenze sono evidenti. «A livello
provinciale», chiude Bogana, «vogliamo trovare una soluzione comune sia per tariffe che per la gestione dei rifiuti».
La strada però è ancora lunga.
da “Il Corriere delle Alpi” del 3 agosto 2018

Bogana: «Un tavolo sulla fusione


tra Alano e Quero Vas e nel 2020 referendum»
BASSO FELTRINO. Il sindaco Serenella Bogana torna sul tema fusione, spiegando che «in settembre ci riuniremo
con Quero Vas per creare un tavolo di lavoro al quale parteciperanno amministratori, associazioni e non solo con il
fine di creare lo Statuto per il nuovo Comune». La fusione è dunque solo rimandata. «L’intenzione», prosegue, «è
quella di proporre ai cittadini un referendum nel 2020». Se nascesse davvero un nuovo ente e Serenella Bogana ne
diventasse il nuovo sindaco? «In tal caso», spiega il primo cittadino, «proporrei all’intera collettività il nostro modello
di raccolta, che gioverebbe a tutti. Il modello Alano funziona e può benissimo essere esteso a tutto il territorio. Dico
no all’uso di fototrappole o telecamere disseminate sul territorio perché non servirebbero a contrastare a pieno
l’abbandono dei rifiuti. Vogliamo che la gente porti con sé un senso di civiltà e pertanto continueremo ad insistere
su quello».
da “Il Corriere delle Alpi” del 3 agosto 2018

I fratelli Cristian e Stefano rilanciano l’attività di famiglia allargandosi


nell’ex stabilimento lasciato vuoto dalla Ferroli. I primi cittadini Bogana e Zanolla:
«Felici della rinascita della zona industriale e delle numerosi assunzioni compiute».

Giotto, cerchi perfetti


ALANO DI PIAVE. Grazie all’azienda “Giotto fratelli” che ha inaugurato il suo nuovo stabilimento di Colmirano, il sito
produttivo ex Ferroli che era stato chiuso dall’azienda veronese creando non poche preoccupazioni per l’elevato nu-
12 RASSEGNA STAMPA

mero di dipendenti che vi erano occupati, ora è parzialmente risorto. Così venerdì è avvenuta l’inaugurazione uffi-
ciale della nuova sede della realtà di Cristian e Stefano Giotto, nata nel 2000 quando rilevarono l’attività del padre.
La storia «All’inizio - ha spiegato Cristian - ci siamo dedicati alla tornitura in lastra, un’attività poco nota consistente
nella deformazione della lamiera al tornio che consente di ottenere tante tipologie di semilavorati principalmente
destinate ai settori dell’illuminazione, dell’arredamento e alla realizzazione di particolari meccanici. Abbiamo iniziato
in quattro (noi due fratelli e due dipendenti) e dopo quattro anni ci siamo trasferiti a Quero dove abbiamo inserito
nuovi macchinari come taglio laser, piegatrice, calandre, ecc. Negli anni abbiamo proseguito lo sviluppo che ci ha
consentito di arrivare in questo sito di 10mila metri quadrati dove attualmente impieghiamo 55 persone. La scelta di
trasferirci qui - ha proseguito Cristian Giotto - è stata proprio dovuta alla continua crescita derivante dall’impegno
nostro e dei nostri dipendenti. Una scelta, quindi, necessaria proprio per motivi di spazio del quale abbiamo grande
bisogno per la movimentazione delle lamiere e dei semilavorati particolarmente ingombranti. Il trasloco ha impegna-
to circa due mesi rendendoci subito operativi senza creare disagi. Anche se l’ufficializzazione avviene oggi che tutto
è completo, noi è già da un anno che siamo in questo stabilimento che ci sta dando grosse soddisfazioni in termini
di logistica e aumento di produzione e ci consente di non fermarci e spingere a crescere ancora».
L'evento All’evento al quale hanno preso parte diverse centi-
naia di persone, erano presenti gli amministratori locali. Il sin-
daco di Alano Amalia Serenella Bogana si è complimentata
con «i due ragazzi che, grazie al loro impegno encomiabile,
hanno saputo trasformare una piccola azienda in
un’importante realtà. Si sono impegnati seguendo il classico
esempio di imprenditoria bellunese e veneta che ha permes-
so loro di creare una realtà invidiabile della quale siamo molto
orgogliosi. Il fatto poi che si siano spostati ad Alano, riqualifi-
cando questa zona, ci ha fortemente rasserenati in quanto il
contraccolpo che il Comune aveva subito con la chiusura di
un'azienda che dava lavoro a 120 famiglie non è stato facile
da assorbire. I Giotto nelle assunzioni hanno avuto un occhio
di riguardo per le persone del luogo e, parlando con molti loro
dipendenti, ho notato che quando dicono «lavoriamo dai fra-
telli Giotto» lo fanno con un sorriso e questo significa che
l’ambiente di lavoro è accogliente e che fa crescere in professionalità». Anche Bruno Zanolla, sindaco di Quero
Vas, dove la “Giotto Fratelli” aveva lo stabilimento precedente, ha rivolto i suoi complimenti «per l’impegno profuso
per la riqualificazione di questo sito e per l’alto contenuto tecnologico della vostra azienda». Zanolla ha anche au-
gurato loro una splendida continua crescita «perché state realizzando un pezzo importante di storia».
I dipendenti Prima della benedizione di don Francesco Settimo e del taglio del nastro, una rappresentanza dei di-
pendenti ha pubblicamente rivolto, a nome di tutti, un grazie ai titolari «per aver saputo portare avanti un progetto
così ambizioso. Ammiriamo la vostra tenacia e il vostro modo di porvi nei nostri confronti, come amici sempre di-
sponibili nell’affrontare e risolvere i problemi. Vi stimiamo perché siete riusciti a creare una realtà importante fatta di
persone che si impegnano e collaborano fra loro per la realizzazione di obiettivi comuni e anche perché avete giu-
stamente tenuto conto delle esigenze produttive ma senza dimenticarvi di quelle di noi lavoratori. Il vostro coraggio
vi sta regalando grosse soddisfazioni».
da “Il Gazzettino” del 5 agosto 2018

Da Segusino #ilpiaveènostro, una presa di coscienza


social contro l’abbandono dei rifiuti
SEGUSINO. La piaga dell’ecovandalismo è ormai una diffusa in tutto l’Alto Trevigiano (e anche in tutto il Basso Fel-
trino, ndr) e le segnalazioni di rifiuti abbandonati sono all’ordine del giorno in tutte le stagioni, soprattutto sui social
network. Alcuni cittadini di Segusino non accettano più questa situazione e hanno deciso di alzare la voce. Nelle
scorse settimane Dorotea Franceschin, Stefania Franceschin, Irene Longo e Stephanie Rebuli hanno perciò lancia-
to il progetto #ilpiaveènostro: un’idea nata dalla collaborazione tra il chiosco Barchét e l’associazione culturale “Il
collettivo”. Lo scopo della campagna è raccogliere quante più foto possibile dei rifiuti abbandonati lungo il greto del
Piave. Per fare questo è stato creato su Instagram e su Facebook proprio l’hashtag #ilpiaveènostro. Nei prossimi
due mesi chiunque potrà condividere i propri scatti per documentare le tracce d’inciviltà che, ogni giorno, l'uomo la-
scia dietro di sé. «La piaga dell’immondizia abbandonata sta prendendo sempre più piede - spiegano le quattro
promotrici dell’iniziativa - per questo vogliamo innescare una presa di coscienza in tutti coloro che buttano ed anche
in quelli che vedono e non raccolgono, partendo dal principio che il Piave è un elemento che ci caratterizza molto
profondamente. La nostra non è una campagna di sensibilizzazione - proseguono le ideatrici - non è un reportage,
non è una protesta. #ilpiaveènostro è una presa di coscienza sulla bellezza della natura di un fiume che attraversa
le nostre vite ed i nostri cuori». La chiosa finale sarà una mostra fotografica, allestita in autunno lungo la sponda
segusinese del Piave, dove verranno esposte le immagini più belle selezionate dagli organizzatori.
da “Qdpnews.it”, notizie online dell’Alta marca Trevigiana, del 15 agosto 2018
13 RASSEGNA STAMPA

Segusino: il bancomat ancora non c’è,


si preleva in tabaccheria
SEGUSINO. Finalmente un po’ di luce in fondo al tunnel. Dai primi di agosto, a Segusino, i clienti di Intesa San
Paolo potranno prelevare gratuitamente 150 euro al giorno nella tabaccheria Cabrel, di fronte a piazza Papa Lucia-
ni. Un’opportunità notevole dopo che i residenti avevano perso l’unica banca (filiale Unicredit) e il relativo bancomat
il 25 marzo 2017. Durante le scorse festività pasquali molte persone erano state illuse dall’arrivo in paese di un
nuovo istituto bancario trentino. Si era trattato di un pesce d’aprile di cattivo gusto, immediatamente smentito
dall’amministrazione comunale e dalla banca stessa. Questa volta la notizia è certa. Da qualche giorno la tabacche-
ria Cabrel ha aderito al servizio di Intesa San Paolo “Banca 5: la banca a portata di mano”. Una novità che consen-
tirà ad alcuni segusinesi di prelevare in paese senza essere più costretti a recarsi a Fener o Valdobbiade-
ne. Basterà semplicemente esibire la propria carta di credito Intesa San Paolo e la tessera sanitaria elettronica. La
novità è stata accolta positivamente anche dal vicesindaco Stefano Verri: «Dispiace non aver trovato risposte mag-
giormente efficaci che permettessero un servizio più flessibile. Siamo comunque felici che un diverso tipo di
risposta sia arrivato, anche se parziale. Viene offerto un servizio utile a chi, per cause di forza maggiore, non ha la
possibilità di recarsi presso gli sportelli convenzionali. Questo non significa che abbandoneremo la speranza di tro-
vare banche interessate al nostro territorio».
da “Qdpnews.it”, notizie online dell’Alta marca Trevigiana, del 16 agosto 2018

La vassese Silvia Zanella “accademica di sartoria”


QUERO VAS. Per il secondo anno consecutivo la stilista Silvia Zanella ha presenziato all’importante kermesse “Ar-
te sartoriale” al fianco del maestro Luigi Fant. «Sono orgogliosa di poter prendervi parte e onorata di rappresentare
il Bellunese al femminile», dichiara la stilista. Anche quest’anno, la stilista di Quero Vas, che ha il proprio atelier in
piazza a Len-tiai, è stata convocata i primi di luglio a Roma all’Accademia dei Sartori, per la manifestazione “Arte
sartoriale 2018”. La professionista, in veste di maestro accademico junior, si è presentata nella cornice di villa Miani
a Roma, sede dell’evento, portando in passerella un abito unico: un giacchino asimmetrico doppio petto in tessuto
damascato e lana tinta unita, con fascia in vita, abbinato con un’ampia gonna fluida in chiffon di seta cangiante. En-
trambi i capi sono caratterizzati da varie tonalità che vanno dal verde acqua al verde militare con bottoni d’oro che
hanno contribuito a dare un tono di classe alla cintura e capospalla. Silvia Zanella si è recata a Roma con il maestro
di Limana Luigi Fant, il quale ha ricevuto il premio alla carriera “Vita da sarto” che riconosce la sua costanza e la
sua passione verso il suo lavoro. Una grande soddisfazione? «Indubbiamente», esclama Zanella. «È una grande
soddisfazione ma è anche un grande prestigio perché essere convocati a Roma in quella manifestazione di alto li-
vello significa che sei un sarto che lavora con precisione e raffinatezza. Essere lì, quindi, mi rende orgogliosa». Da
sottolineare che Zanella è stata la sola donna bellunese a partecipare. «Sono l’unica accademica bellunese donna
e questo mi onora tantissimo», chiude la stilista.
da “Il Gazzettino” del 23 agosto 2018

Caorera, parte del parco dedicato a Carlo I d’Asburgo,


in ottobre la cerimonia
QUERO VAS. La notizia era nell’aria da tempo, ma ora è ufficiale: domenica 14 ottobre una parte del parco del Pia-
ve di Caorera sarà dedicata all’imperatore Carlo I d’Asburgo, ora beato. E con essa verrà creato un percorso tema-
tico, in presenza di delegazioni civili e militari austriache ed italiane. L’iniziativa era partita mesi or sono dal Comune
di Quero Vas, in piena collaborazione con il Museo del Piave “Vincenzo Colognese” di Caorera, gestito da Diotisalvi
Perin; lo dimostrano i reperti del vecchio ponte di Fener, abbattuto durante il primo periodo bellico, ora conservati al
museo, i quali come previsto andranno a costituire la prima pietra miliare di quello che sarà una sorta di libro di sto-
ria a cielo aperto, con un fine strettamente turistico, visto che accanto ai reperti verranno infatti installati dei pannelli
informativi. Il parco verrà per l’appunto dedicato a Carlo I d’Asburgo, ultimo imperatore d’Austria, e si estenderà su
una superficie di circa 250 metri quadrati, con la funzione di fungere da richiamo e da simbolo per la pace e la con-
cordia tra i popoli, stessi princìpi che portarono papa Giovanni Paolo II a beatificare l’imperatore. I lavori avranno in
ogni caso un costo contenuto. Il Comune amministrato da Bruno Zanolla, di recente insignito della Croce nera per il
percorso di valorizzazione della memoria dei caduti intrapresa nei tanti anni di mandato, prosegue dunque ancora
verso la strada della valorizzazione della memoria storica, la quale è di fatto una componente essenziale per un ter-
ritorio che nel primo conflitto mondiale subì perdite umane non indifferenti. La festa si svilupperà in tre giorni, il 12-
13-14 ottobre, mentre la cerimonia di intitolazione si svolgerà in due fasi: la prima sul sacrario del Monte Grappa,
mentre la seconda al museo di Caorera, alla quale sarà presente il nipote dell’imperatore, l’Arciduca Giorgio
d’Asburgo, accompagnato da delegazioni civili e militari austriache ed italiane. Al parco verrà poi esposto un totem
in lingua inglese e tedesca che traccerà la vita di Carlo d’Asburgo. Altri totem saranno invece dedicati a Padre Mar-
co d’Aviano, ad Erwin Rommel, una mappatura del Piave nei luoghi della “Grande Guerra” nel Grappa e infine al
progetto per la realizzazione della copia dell’aereo Spad XIII di Francesco Baracca.
da “Il Corriere delle Alpi” del 28 agosto 2018
14 LETTERE AL TORNADO

(M.M.) Abbiamo chiesto ad Emanuela di raccontarci della sua esperienza di volontaria in Messico, dove opera da
un paio d’anni nella struttura Villa Infantil, accudendo bambini che lì hanno trovato una nuova famiglia. Qui sotto
potete leggere le sue emozioni , rese più vivide dalle foto che lei stessa ci ha fornito. Emanuela , anche attraverso
queste pagine, rinnova il suo grande grazie alla comunità locale, che ha espresso e continua ad esprimerLe soste-
gno e vicinanza, anche con donazioni che in Messico diventano aiuto prezioso ai bimbi e alle famiglie indigenti.

Chi lo avrebbe detto!


di Emanuela Mondin
Due anni sono passati veloci come il ven-
to. Le esperienze vissute e le emozioni
sono state tante, alcune bellissime, altre
dure, faticose e difficili… Da ognuna ho
imparato qualcosa. Ognuna mi ha lasciato
un segno… chi lo avrebbe detto!
Vivere 24 ore al giorno con i bimbi, tocca-
re con mano il loro mondo, vedere tutto
l’amore di cui sono circondati e scoprire
che in un mondo dove tutti sembriamo correre e correre chiusi nel nostro orticello esiste tanta generosità e tanto amore
per il prossimo è qualcosa che mi ha riempito il cuore di gioia e mi ha emozionato… chi lo avrebbe detto!
Villa Infantil vive solo grazie alla generosità delle persone. Gli aiuti arrivano da famiglie messicane, dalla comunità
americana e da voi. Senza, la villa non potrebbe esistere… nonostante la dedizione delle suore che a questi bimbi de-
dicano la loro vita. Tornare qui in vacanza è stato bellissimo. Le mie montagne, la sopressa, il formai frit….
Quanto li ho sognati. Chi lo avrebbe detto! Anche questi due mesi sono volati.
Porterò con me tutto l’amore che ho ricevuto, dalla mia famiglia, dai miei amici e dalla comunità di Quero.
E’ una comunità generosa, grazie ad essa i bambini, le suore che li accudiscono e tante altre persone hanno
potuto sentire l’amore, anche se di mezzo c’è un oceano.
Mentre state leggendo queste righe, io sarò di nuovo in Messico, parlando di nuovo spagnolo. Chi lo avrebbe detto!
Ci vediamo ad ottobre 2019 Hasta luego damas y caballeros (ammetto che ho usato il dizionario. Chi lo avrebbe detto!)
http://www.villainfantil.com.mx/

In occasione di feste in paese, ma anche a margine di 
iniziative religiose, sono state raccolte offerte a soste‐
gno della struttura dove opera Emanuela.  
Per le donazioni passate e per quelle che verranno 
Emanuela rinnova a tutti un caloroso grazie! 
15 CRONACA

Un grande successo a Schievenin


1° BAR-H music talent
Si è svolto
Domenica 19 agosto,
al chiosco BAR-H
di Schievenin, un
concerto di circa sei
ore nel corso del
quale si sono esibiti
vari giovani artisti
locali. Si sono esibiti
suonando e
cantando diversi
generi musicali.
Hanno chiuso la
serata gruppi già
noti:
i ROCKKEY e gli
ANSIA 77. Lo
spettacolo è stato
presentato dal mitico
Mauro Uttone,
mixato, amplificato e
coordinato dai fonici
Moreno e Michael
Putton.

Da parte dei gestori del chiosco BAR-H un ringraziamento particolare agli artisti che si sono esibiti, ai fonici,
al presentatore, grazie anche allo staff del chiosco che ha preparato e servito “panin onti” e patate fritte,
ai numerosi spettatori che hanno apprezzato l’idea, in una cornice non di competizione, ma di FESTA!!!
16 CRONACA

Bar-chét, la festa di fine estate


di Silvio Forcellini
Quest’anno, per salutare l’estate, il Bar-chét Chiosco di Segusino gestito dalla vulcanica Ste-
fania Franceschin ha pensato a qualcosa di veramente speciale. In collaborazione con
l’associazione “Libero Pensiero” di Alano di Piave, “Il Collettivo” e la Pro Loco di Segusino, pro-
porrà due giornate di divertimento per tutti (sabato 29 e domenica 30 settembre) in perfetto stile
Bar-chét. Il luogo dove poter mettere in pratica quanto programmato, che non è poco, non sarà
però l’area attorno al chiosco, bensì quella presso gli impianti sportivi di Segusino in via Chipilo
(circa 300 metri a disposizione). Questo il programma delle due giornate.
SABATO 29 SETTEMBRE: alle ore 17.00 inizio della festa con l’apertura dei chioschi enogastronomici e la mostra foto-
grafica #ilpiaveènostro; alle ore 18.00: “Happy Hours” con dj set, “Spritz time!” (spritz per tutti i gusti e cicchetti a km zero
con prodotti rigorosamente segusinesi) e “Pizza Reset” ai vari sapori a cura dell’associazione “Libero Pensiero”; alle ore
22.00 concerto live di The Atom Tanks (Gli Atom Tanks nascono tra Treviso e Venezia, fin da subito hanno unito svariati
generi - punk, reggae, folk, balkan, gipsy, dub - arrivando infine a dare vita a un energico “global sound”, ideale per una
grande festa come quella “di fine estate”).
DOMENICA 30 SETTEMBRE: alle ore 11.00 apertura dei chioschi enogastronomici con “Spritz time!”, spritz per tutti i gu-
sti e cicchetti a km zero con prodotti rigorosamente segusinesi; alle ore 12.00 passeggiata naturalistico-artistica al Parco
del Piave di Segusino (lungo il percorso saranno esposte le foto più belle del concorso on line #ilpiaveènostro); al ritorno:
“Pizza Reset” per tutto il giorno fino a esaurimento scorte; alle ore 14.30 spettacolo per bambini (e non) a cura dell’artista
di strada Manuele Pascal; alle ore 17.00 laboratorio per bambini a cura de “Il Collettivo” (Il Collettivo sostiene arte e artisti
attraverso esibizioni e laboratori, promuovendo persone e idee); alle ore 18.00 “Happy Hours col Tucano” (spritz per tutti
e set di dj Tucano); alle ore 21.00 concerto live di Jose Arbelo (Jose Arbelo, nato il 6 agosto 1981 a Santa Cruz di Teneri-
fe, dedica gran parte della sua infanzia e della sua adolescenza al mondo della musica, combinando questa attività con i
suoi studi; chitarrista, la sua musica è influenzata da Nirvana, Beatles, Smashing Pumpkins, Héroes del Silencio e Bob
Marley); alle ore 23.00 riprende Dj Tucano…fino alla fine della stagione!

Gara di scopa al bar “Piave” di Carpen


(S.C.) Dopo la pausa estiva, riprendono gli appuntamenti con le gare di scopa all’asso. Il primo è fissato per sabato 29
settembre al bar “Piave” di Carpen dove l’Inter Club “M.Moratti” organizza per il terzo anno consecutivo la manifesta-
zione. Orario d’inizio alle 15.00.
COME ERAVAMO

Li riconoscete?
(S.C.) La foto è stata scattata il 4 settembre 1983
ad Alterhein in Svizzera, con il lago di Costanza
sullo sfondo, in occasione dei campionati mondiali
di ciclismo vinti dallo statunitense Greg Lemond.
Nonostante 35 anni in più, qualche chilo in più e
qualche capello in meno, i due amici sono facil-
mente riconoscibili ma vi diamo ugualmente qual-
che indizio: sono di Colmirano, liberi professionisti,
ex amministratori del Comune di Alano, interisti e
appassionati di scopa all’asso. Più facile di così.
Chi indovina vincerà una consumazione a scelta
fra Locanda Alpina di Alano, bar Tessaro di Colmi-
rano e bar da Sisto di Fener.

Accadde nel 1998


a cura di Sandro Curto
APRE IL CENTRO PRELIEVI DI FENER Il 1° ottobre 1998 apre ufficialmente il centro prelievi dell’Ulss n.2 di Feltre nei
locali delle ex scuole elementari di Fener grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale di Alano guidata da Luigi
Codemo che ha provveduto ai lavori di ristrutturazione e adeguamento degli impianti. Il primo giovedì, giornata di apertura
del centro, si registrano ben 28 prelievi. Grazie alla disponibilità della Pro Loco di Fener, nello stesso stabile di via Kenne-
dy si è insediato anche il dottor Olivo Collavo che, in qualità di medico condotto, avrà un recapito settimanale al servizio
della frazione.
17 CRONACA

Il “Memorial Bepi Ceccotto - Trofeo Ruggeri”


di Andrea Tolaini
Nella foto a fianco, i primi quattro classi-
ficati del “Memorial Bepi Ceccotto - Tro-
feo Ruggeri” di tennis posano con il pre-
sidente del T.C.Tegorzo Armando Ger-
lin, il sindaco di Alano Serenella Bogana
e il vicesindaco Angelo Zancaner. Il tor-
neo, organizzato tradizionalmente nel
mese di agosto e che si disputa sul
campo dell’Hotel Tegorzo, si è concluso
con il seguente risultato: 1° Arduini, 2°
Martinez, 3° Mazzocco, 4° Silvestrin.
Tennis Club Tegorzo che ora è stato
“accorpato” all’A.S.D Ponte Tegorzo (la
società bocciofila, per capirsi) che, a
sua volta, ha subito modifiche nel suo
Direttivo: dal 1° ottobre entreranno co-
me consiglieri Sisto Bacchetti e Antonio
Bronca (al posto di Eugenio Biron e
Bernardino Carrer), mentre nuovo diret-
tore tecnico sarà Vittore Schievenin.

In gita e al cinema
col circolo Acli di Campo
di Silvio Forcellini
L’attivissimo circolo Acli di Alano-Quero Vas, che ha sede a Campo, propone due
interessanti appuntamenti. Mercoledì 26 settembre alle ore 20.15 - con la proie-
zione di “Irina Palm - Il talento di una donna inglese” del regista Sam Garbarski -
inizia una imperdibile rassegna di film che va sotto il nome di “CineCampo”. Ingres-
so: 1 euro. Domenica 14 ottobre, in occasione della “Festa delle Giuggiole”, è in-
vece in programma una gita “tutta medievale” ad Arquà Petrarca e a Montagnana.
Quota (solo corriera): 20 euro. Per informazioni e prenotazioni: circolo Acli
340.9226392 oppure Caterina 347.1701535.
18 CRONACA

La morte di suor Angelina


di Silvio Forcellini e Andrea Tolaini
Si è spenta all’età di 92 anni suor
Angelina (al secolo Luigina Mene-
ghello), per più di trentacinque anni
protagonista della vita sociale e re-
ligiosa di Fener. Arrivata in paese
nei primissimi anni Cinquanta, fu
insegnante elementare - prima a
Schievenin e poi a Fener - e “ani-
ma” della vita parrocchiale e
dell’asilo assieme a suor Ersilia, a
suor Giulirma, alla superiora suor
Giovanna (e, ovviamente, a don
Giuseppe Ceccotto). A Fener rima-
se fino al 1988, anno in cui fu chiu-
so l’asilo, e fu richiamata dalla “ca-
sa madre” della Congregazione del-
le Piccole Figlie di San Giuseppe
per proseguire altrove il suo per-
corso religioso e umanitario. Dopo
Fener, Il suo cammino è proseguito
a Roma, Càvalo (VR), Fiesso d’Artico (VE), Ronco all’Adige (VR) e, infine, presso l’istituto “Villa San Giuseppe” a
Mezzàne di Sotto (VR), dove lo scorso mese di luglio è spirata. Era una nostra affezionata lettrice, per lei il Tornado
rappresentava Fener e i begli anni trascorsi qui. Tanto è vero che suor Angelina è rimasta in contatto fino all’ultimo
con alcuni suoi ex “compaesani”, ai quali era solita inviare lunghe e affettuose lettere. Avrebbe compiuto 93 anni
proprio questo mese. Era nata, infatti, il 12 settembre 1925 a Brognoligo (VR). All’età di quattordici anni non solo si
trasferì a Ronco all’Adige con la famiglia, ma soprattutto sentì la chiamata del Signore. A poco più di venti si fece
suora: «Ecco il mio braccio destro!», disse suo padre accompagnandola fin sull’uscio della Congregazione, pronta
ad accogliere “giovani ardenti e generose che stanno per legarsi a Dio con voto di povertà volontaria”. Congrega-
zione - attiva in molteplici e meritorie attività, rivolte in particolare ai bambini e agli anziani, ai malati e ai bisognosi -
fondata proprio a Ronco da don Giuseppe Baldo, parroco dal 1877 al 1915. (Apriamo una parentesi: oggi le intui-
zioni di don Baldo possono apparire “scontate”, ma se consideriamo che la loro realizzazione si concretizzò negli
ultimi decenni dell’Ottocento, non possiamo che considerarle rivoluzionarie, in linea con molte rivendicazioni sociali
di matrice non cristiana. Così come titaniche - perché compiute da un sol uomo - possono definirsi le sue opere pa-
storali, educative, caritative e sociali, animate da fede, carità e speranza in un avvenire migliore, che ne fanno uno
dei precursori dell’azione apostolica della Chiesa in campo sociale: fin dal 1882
organizza il volontariato per metterlo a disposizione dei poveri; nel 1888 apre
l’ospedale-ricovero per i malati, gli anziani e i bisognosi; organizza l’asilo infan-
tile, la “locanda sanitaria” per i bambini denutriti e privi di mezzi e per i pella-
grosi, la “scuola di lavoro” per le ragazze…). E’ proprio il fondatore - leggiamo
sempre nella biografia donataci a suo tempo da suor Angelina stessa - a voler-
le “anime di preghiera, educate e premurose, pie e caritatevoli, attente alla vo-
ce di Dio nell’orazione e alle esigenze dei fratelli nelle opere di carità”. In più,
“sfruttando il più possibile le doti naturali di ciascuna, cerca di far conseguire a
quelle che ne hanno la possibilità il diploma di maestra” (e questo suo sforzo di
far raggiungere a molte di loro il massimo grado di cultura accessibile alle don-
ne in quel tempo ne fanno ancora una volta un precursore). Maestra elementare, suor Angelina insegnò per cinque
anni in un paesino del Veronese e successivamente - come detto - a Schievenin e a Fener, dove rimase per più di
trentacinque anni: a quanti bambini ha insegnato a leggere e a scrivere! Dopo la chiusura dell’asilo, fu a Roma per
sei anni, a Càvalo (VR) per altri cinque, poi a Fiesso e a Ronco, infine a Mezzàne di Sotto. Del suo periodo romano
ricordava sempre il suo incontro con Giovanni Paolo II (di cui custodiva gelosamente una foto) e il suo discorso
(«Non voleva farlo nessuna, e allora mi sono offerta io!») in occasione della beatificazione di don Giuseppe Baldo.
Presentandosi ricordando le sue origini, così se ne uscì, con la consueta modestia e umiltà: «Mamma mia, ma cosa
può venir fuori da un’osteria frequentata da scarpe grosse?». Ne è venuta fuori una bella persona, di una generosi-
tà unica, che qui a Fener ricorderemo sempre con nostalgia, riconoscenza e affetto. Perché suor Angelina, unita-
mente alle altre suore della Congregazione delle Piccole Figlie di S.Giuseppe, ha lasciato in paese un vuoto mai più
colmato e, soprattutto, bellissimi ricordi: in chi l’ha avuta come insegnante, in chi ha frequentato l’asilo, in chi ha
partecipato alle recite teatrali da lei allestite, in tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerla per i più svariati
motivi… Amava ripetere: «Prima di andare a letto, bisogna sempre chiedersi cosa si è fatto esclusivamente per se
stessi e cosa, invece, per il prossimo!». Nel caso di suor Angelina, una risposta inequivocabile a questa domanda la
potrebbero benissimo dare le persone (e sono tantissime!) che hanno ricevuto del bene da lei…
Nelle foto, scattate il 10 settembre 2006 a Ronco all’Adige, una delegazione di parrocchiani feneresi in visita a suor Angelina e un suo primo piano.
19 CRONACA

Elena: dottoressa in Economia


Maria Beda, di Quero, assidua ed attenta
lettrice de “Il Tornado”, condivide con i let-
tori la gioia per la laurea della nipote. Ve-
nerdì 20 Luglio, a Venezia in piazza San
Marco, Elena Michelon è stata dichiarata
dottoressa in “Economics and Manage-
ment” per l'Università Ca' Foscari di Ve-
nezia. Oltre al supporto dei genitori Ivana
Bizzotto e Giuseppe, le preghiere della
nonna sono state indispensabili per il rag-
giungimento di questo grande traguardo!
In foto:
Elena
con
genitori
e il
fratello
Dino
e in
piazza
San
Marco.

LETTERE AL TORNADO

Aperte le iscrizioni
all’asilo nido “Il Girasole”
di Vas
L’organizzazione del nido intende agevolare le famiglie con la possibili-
tà di usufruire di orari diversificati e flessibili. E’ possibile infatti scegliere
tra le fasce orarie: full-time, tempo pieno light, part-time e part-time ver-
ticale (3 giorni settimanali).
Anche per quest’anno educativo, grazie al contributo dell’Unione Sette-
ville, restano le agevolazioni che riguardano il servizio mensa, dato gra-
tuitamente e la possibilità di avere uno sconto del 10% sulla retta per le
famiglie con ISEE inferiore a € 25.000,00.
Per informazioni o visitare il nido telefonare allo 0439.788080.
Il nido inoltre, si è arricchito con la stupenda opera d’arte donata a fine
anno educativo dai genitori e dai bambini della sezione Delfini, che da
quest’anno hanno intrapreso il percorso della scuola dell’infanzia.
Un grande in bocca al lupo ed un ringraziamento dalle educatrici.

Il Mercatino
Vendo bocce in metallo,
professionali, usate poco
in ottimo stato.
4 bocce ad € 100,00
8 bocce con borsa € 180,00
prezzo trattabile
telefonare 348-7642442

Vendo
Catene da neve mai usate
€ 25,00
telefonare 348-7642442
20 CRONACA

L’agriturismo è gestito dai coniugi queresi Lucia Curto e Dino Zatta

In visita a Malga Cima Campo


di Silvio Forcellini

Invitato a pranzo da amici in località Col Perer, in comune di Arsiè, lo scorso 19 agosto ho avuto l’occasione di visi-
tare la vicina Malga Cima Campo, gestita dal 1985 dai nostri abbonati queresi Lucia Curto (la prima in piedi a de-
stra nella foto di gruppo) e Dino Zatta e dai loro familiari. Il luogo dove è situata è un vero e proprio angolo di para-
diso a poche decine di chilometri da noi e facilmente raggiungibile: dalla piazza di Arsiè, infatti, si sale lungo una
strada quasi interamente asfaltata che tocca Col Perer, Forte Leone, Malga Celado e, infine, Malga Cima Campo, a
quota 1476 metri. Qui la famiglia Zatta gestisce un agriturismo molto frequentato, aperto da maggio-giugno a set-
tembre-ottobre e che propone una cucina tipica, genuina e saporita, con prodotti di propria produzione. Ogni matti-
na, infatti, il piccolo caseificio della malga produce formaggio, ricotta e burro, che si aggiungono ai salumi della loro
azienda agricola a Cart (dove la famiglia risiede da decenni). Prodotti caseari e insaccati che sono destinati anche
alla vendita direttamente in malga. E’ possibile assaporare le molte prelibatezze proposte sia all’interno della malga
che comodamente seduti all’esterno con vista spettacolare sul Monte Grappa, le Vette Feltrine, le Pale di San Mar-
tino, l'Altopiano di Asiago, la Valsugana, la Valbelluna... E sempre qui la famiglia Zatta porta all’alpeggio gli animali
(bovini, equini, suini, ovini e pollame) della già citata azienda agricola “La Nuvola” di Cart, l’azienda di famiglia ri-
strutturata circa due anni fa, con una stalla ora dotata di un im-
pianto robotizzato di mungitura tecnologicamente all’avanguardia
(come ha ben descritto il “nostro” Alessandro Bagatella
nell’articolo apparso sul Tornado n. 663 del 24 febbraio 2016).
Tra i piatti più “gettonati” di Malga Cima Campo spicca la tosella
con la polenta, davvero superba, cui si aggiungono il tradizionale
tagliere di salumi e formaggi di varia stagionatura, i piatti a base
di carne, tutta derivante dall’azienda di famiglia (spezzatino di
agnello, di vitello o di puledro, arista o stinco di maiale, brasato
di manzo, costine, coscie o bracioline di agnello, salsicce, cote-
chino…), i contorni (patate, fagioli, cappucci, funghi, la imman-
cabile polenta…), e poi i dolci fatti in casa (torta di mele, stru-
del…), il pane appena uscito dal forno a legna, il caffè con la
moka, il vino, le grappe…
Nei sessanta ettari che la circondano, i bambini possono correre
indisturbati e - con la dovuta attenzione - vedere da vicino vac-
che, vitelli, maiali, cavalli e asini liberi al pascolo. E’ inoltre un
luogo ideale per bellissime escursioni, a piedi o in mountain bike.
Infine, nelle vicinanze è possibile visitare (come abbiamo poi fat-
to) il celebre Forte Leone, gioiello dell’ingegneria militare italiana risalente alla “Grande Guerra” e facente parte -
all’epoca - dello “sbarramento Brenta-Cismon”, considerata la sua posizione strategica.
Insomma, Malga Cima Campo è un posto da visitare per la squisita ospitalità e la grande cordialità della famiglia
Zatta, per la qualità dei prodotti offerti, per il vicino Forte Leone, per il circostante panorama mozzafiato… Se poi -
come nel mio caso - si è in compagnia di Federica Gabrielli (altro…panorama mozzafiato nonché ormai conosciu-
tissima titolare della “Nova Osteria” di Ciano del Montello, nella foto a destra), meglio ancora...
21 ATTUALITÀ

Associazione Feltrina
Donatori Volontari Sangue
Zona Due
Sezioni di:

Alano di Piave,
Lentiai,
Marziai Caorera Vas,
Quero

XXII
Giornata della
Memoria
Domenica
7 ottobre 2018
Con la volontà di ricordare e di
portare al cuore ed alla mente
i volti e le storie dei Precessori,
affinché non vada perso quel
patrimonio di memoria che ci
consente di capire ed orientarci
ad una corretta azione di
promozione alla donazione,
CELEBRIAMO
la Giornata della Memoria.

Programma
ore 10,45 Santa Messa
Chiesa di Quero
in onore dei donatori defunti
ore 12,15 Pranzo - Ristorante Tegorzo

Per esigenze organizzative è gradita

conferma entro e non oltre il 29.09.2018

alla segreteria dellʼAFDVS 0439.883359,


o ai capi sezione della Zona 2:
 Alano 346.1424222
 Lentiai 320.2481594
 Marziai Caorera Vas 339.1742331
 Quero 347.3102180

Quota partecipanti: €. 25,00


22 ATTUALITÀ

Autoservizi Sbizzera: orari dal 12.09.2018 al 08.06.2019

CIRCOLO AUSER “AL CAMINETTO” 
di ALANO DI PIAVE e QUERO VAS 
Domenica 14 ottobre
alle ore 12:30
Casa delle Associazioni - Quero Vas

festa dei compleanni


per i nati nei mesi di settembre ed ottobre.
I festeggiati possono portare i loro sempre ottimi e
graditissimi dolci!
Il pulmino partirà da Alano di Piave alle ore 11:30, da Vas su richiesta.
Prenotazioni in sede entro il giorno 12 ottobre.
Per informazioni e prenotazioni: sede Auser Quero Vas tel. 0439/787861
aperto tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle ore 15:00 alle 17:00
23 ATTUALITÀ

Autoservizi Mom: orari dal 12.09.2018 al 08.06.2019

CRONACA
Scalon di Vas
Restaurata l’antica Pala
di S.Osvaldo
di Alessandro Bagatella
Grazie agli abitanti di Scalon, residenti e non, coadiuvati dall’Amministrazione comunale gui-
data da Bruno Zanolla, si è potuto, con il contributo di tutti, restaurare l’antica Pala, le cui con-
dizioni erano compromesse dalle numerose infiltrazioni che affliggevano la parimenti antica
chiesa, risalente come il dipinto alla prima metà del 1800. Anche il piccolo paese di Scalon è
affezionato alla sua Chiesa ed alle opere d’arte che sono al suo interno, frutto di sacrifici della
povera gente, di quando non avevano quasi il misero necessario per sopravvivere. Un plauso
a tutti gli offerenti e a quanti mantengono vivo il paese.
24 CRONACA

Trasferito da Alano a Pederobba


lo studio dentistico del dottor Burlon
di Silvio Forcellini

Dopo più di vent’anni, il dottor Giuseppe Burlon (nella foto in alto a sinistra) lascia Alano e trasferisce il proprio
studio dentistico a Pederobba (nella foto in alto a destra), in Via Feltrina 9/C int. 2 (tel. 0423-681923). Oltre che per
le cure tradizionali di cui necessitano i nostri denti, il dottor Burlon - odontoiatra esperto in disturbi ostruttivi respira-
tori nel sonno, con un Master universitario di II livello in Medicina del Sonno - è noto anche per aver inventato e
brevettato una particolare protesi dentaria - da indossare prima di andare a dormire - atta a trattare le patologie del
russamento e delle apnee ostruttive notturne, che tanti problemi - anche a livello di salute - possono causare. Con-
siderando che il problema del russamento e delle apnee ostruttive notturne è molto sentito, diamo di seguito alcune
notizie un po’ più approfondite sull’argomento, collegato all’attività odontoiatrica.
Russamento e apnee notturne: l’importanza del dentista esperto in disturbi respiratori ostruttivi notturni.
Stanchezza al risveglio, sonnolenza
costante durante il giorno, fatica a
concentrarsi, calo del desiderio e delle
prestazioni sessuali, ipertensione arteriosa,
cefalee mattutine, difficoltà nella guida
dell’auto per sonnolenza e rallentamento
dei riflessi, sono incredibilmente facce della
stessa medaglia legate al…sonno! E più
precisamente al russamento e alle apnee
ostruttive notturne (OSAS) che creano una
interruzione e frammentazione del regolare
ciclo del sonno. Risulta difficile a chiunque
collegare questo insieme di situazioni ad
una sola causa, e chi ne soffre,
normalmente, ne subisce le conseguenze
in silenzio, perché è difficile spiegare a
chiunque questo profondo e devastante
malessere fisico e psicologico. Per non
parlare poi dei disagi causati al partner con
cui si divide quotidianamente il tetto e…il
letto! E risulta altrettanto difficile decidere a che medico rivolgersi.
Odontoiatri e medici esperti di disturbi respiratori nel sonno si sono uniti per la risoluzione di un problema ancora
poco diagnosticato e che può avere conseguenze sulla salute anche molto gravi. Un percorso interdisciplinare alla
avanguardia risolve in modo semplice e sicuro il russamento e le apnee durante il sonno di grado lieve e moderato.
Con un semplice questionario, chiunque può verificare se presenta i sintomi caratteristici e decidere con il suo
odontoiatra di fiducia se procedere con la diagnosi strumentale e, in base ai risultati di questa, con la successiva
corretta terapia. La collaborazione interdisciplinare tra medici e odontoiatri esperti nei disturbi respiratori nel sonno,
offre oggi soluzioni avanzate per trattare i problemi del russamento e delle apnee ostruttive notturne (OSAS).
Tecnologia e apparecchi mininvasivi risolvono un disturbo ancora poco diagnosticato e che può avere conseguenze
anche molto gravi per la salute.
Russare è un fenomeno assai comune, a volte estremamente fastidioso per il partner. Però, quando si verifica tutte
le notti ed è molto intenso, il problema necessita di qualche approfondimento medico e diagnostico---strumentale.
Potrebbero esserci infatti apnee nel sonno: si tratta della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS:
Obstructive Sleep Apnea Sindrome). In questi casi la respirazione si arresta ripetutamente per almeno 10 secondi
anche per centinaia di volte durante l’intera notte. Per difendersi dalla conseguente pericolosa riduzione di
ossigeno, il cervello si attiva con brevi risvegli (detti “arousal”) che alterano la continuità del sonno. Sono stati
25 CRONACA

definiti tre livelli di severità del disturbo, basati sul numero di apnee ed ipoapnee notturne (AHI) presenti per ora di
sonno. Da 5 a 15 si tratta di OSAS lieve, da 15 a 30 moderata, oltre i 30 episodi per ora di sonno si identifica la
forma grave. Ne soffrono soprattutto gli uomini (24%), specie tra i 30 ed i 65 anni, mentre nelle donne (9%) il
fenomeno è più frequente dopo la menopausa. Con il passare del tempo, queste persone avranno un progressivo
incremento del rischio cardiovascolare e metabolico, oltre a uno scadimento della qualità della vita.
Le OSAS possono avere conseguenze molto importanti sulla salute. Molti studi confermano il rapporto esistente tra
OSAS e l’insorgenza di disturbi cardiovascolari di vario genere. Ad esempio, ipertensione arteriosa, aritmie e
ischemie che determinano ictus e infarti. Anche chi soffre di OSAS lieve o moderata corre questi pericoli. Le apnee
notturne sono responsabili di altri effetti negativi di una certa entità: eccessiva sonnolenza diurna, scarsa
concentrazione, senso di confusione e affaticamento. Con conseguenti rischi sul lavoro, durante la guida di un
veicolo e con un decadimento della qualità di vita. Anche la vita di coppia ne risente: oltre a un peggioramento della
qualità del sonno del partner, che è turbato dal russamento intenso, si ha infatti anche un calo del desiderio
sessuale associato a disfunzione erettile. Purtroppo solo una piccola parte dei casi esistenti viene diagnosticata e
curata.
L’esame più utilizzato per valutare l’OSAS è la Polisonnografia (monitoraggio cardiorespiratorio notturno) eseguito a
domicilio del paziente. Numerosi lavori scientifici ne hanno dimostrato l’efficacia. Le procedure sono state stabilite
da linee guida nazionali e internazionali. La strumentazione “fotografa” parametri quali il flusso nasale, i movimenti
di addome e torace, la frequenza cardiaca, la saturazione arteriosa, l’ECG, il russamento e la posizione del corpo
durante la notte. L’analisi e la refertazione dei risultati va eseguita da un medico qualificato che ha seguito una
formazione specifica nel settore dei disturbi del sonno. Solo così è possibile indirizzare il paziente verso la terapia
individuale più corretta.
Nei casi di russamento, di OSAS lieve e moderata e nei casi gravi di OSAS dove ci sia stato un rifiuto del paziente
alla terapia con CPAP, c’è possibilità di una soluzione mininvasiva e di facile utilizzo. Si tratta dei “protrusori
mandibolari”, apparecchi che in questi anni stanno occupando un posto sempre più rilevante come misura
meccanica per trattare questa patologia in modo assai comodo e pratico. Presentano una percentuale di successo
molto elevata nelle persone correttamente selezionate al trattamento. Un protrusore mandibolare è una protesi
dentaria da indossare prima di andare a dormire. L’apparecchiatura mantiene la mandibola in posizione
leggermente più avanzata durante il sonno. Quando si dorme, infatti, sia la muscolatura del collo che la lingua si
rilassano, provocando un’ostruzione nello spazio faringeo. Il protrusore porta in avanti la mandibola, permettendo
così un corretto passaggio dell’aria. Un fatto indispensabile per una giusta respirazione durante il sonno. Per
addestrare gli odontoiatri ad affrontare e risolvere a livello nazionale questa patologia, sono stati organizzati e
continueranno a svolgersi una serie di corsi organizzati dal dottor Giuseppe
Burlon, odontoiatra esperto in disturbi ostruttivi respiratori nel sonno; inventore e
detentore di una serie di brevetti europei e americani mirati alla risoluzione del
russamento e delle apnee ostruttive notturne. Tra questi spicca il
PROTRUSOR® (nella foto a fianco), un protrusore mandibolare con le
connessioni in titanio serigrafate laser di ultima generazione che, una volta
inserito nel cavo orale, risulta essere estremamente confortevole. Ha il “CE” con
registrazione presso il Ministero della Salute italiano ed è coperto da brevetto
europeo ed americano (USA). I protrusori mandibolari, per funzionare in modo
corretto, devono avere caratteristiche precise: vanno sempre realizzati su impronta individuale, devono essere
“attivabili”, cioè l’odontoiatra deve avere la possibilità di far avanzare gradualmente la mandibola rispetto alla
mascella. I protrusori devono inoltre essere biocompatibili per evitare allergie, e modificabili nel caso si eseguano
trattamenti odontoiatrici successivi all’applicazione del protrusore stesso. Con l’introduzione delle nuove normative
sul rilascio/rinnovo della patente, si impone inoltre la necessità di poter inserire al suo interno anche un sensore che
dimostri la corretta aderenza alla terapia. Questi dispositivi orali notturni sono molto pratici e confortevoli da gestire.
Un protocollo operativo lineare e preciso offre al paziente un approccio multidisciplinare corretto dalla diagnosi alla
terapia personalizzata dell’OSAS. Il percorso parte dalle informazioni che, nel suo studio, l’odontoiatra fornisce ai
propri pazienti con una brochure illustrativa e un questionario. Se l’odontoiatra ritiene che ve ne siano le indicazioni,
propone al paziente un approfondimento con lo strumento del monitoraggio cardiorespiratorio, in dotazione presso
lo studio dentistico. La registrazione notturna avviene a casa del paziente. Il mattino dopo, sempre presso lo studio
dentistico, i dati vengono scaricati e inviati telematicamente al medico esperto in disturbi respiratori notturni di
riferimento che eseguirà la lettura e la refertazione finale dell’esame. Se il medico esperto ritiene che ci possano
essere le indicazioni, l’odontoiatra proporrà al paziente la realizzazione di un protrusore mandibolare. Se invece i
dati clinici raccolti suggeriscono ulteriori approfondimenti, l’odontoiatra consiglierà al paziente di rivolgersi al “Centro
per i Disturbi Respiratori nel Sonno” ospedaliero più vicino per i dovuti accertamenti e terapie specifiche del caso.
Rivolgersi quindi all’odontoiatra che abbia eseguito un percorso formative specifico, per chi russa sonoramente e
per chi manifesta i sintomi classici delle OSAS (stanchezza cronica, eccessiva sonnolenza diurna, ridotta capacità
di concentrazione, senso di confusione e affaticamento, ipertensione arteriosa, necessità di urinare nel corso delle
ore notturne, disturbi erettili, calo del desiderio e delle prestazioni sessuali) permetterà sia di migliorare
sensibilmente la qualità quotidiana della vita che di ottenere una riduzione importante dei danni cardiovascolari,
…oltre a far dormire finalmente in serenità il partner con cui condividete il letto!
Per approfondire l’argomento: www.nonrussopiu.it
26 CRONACA

La Madonna del Piave


di Alex De Boni
Grande fermento nella comunità di Quero Vas per il tradizionale passaggio della Madonna del
Piave dalla chiesa di San Gottardo di Caorera a quella di Santa Apollonia di Marziai il giorno di
ferragosto. Giornata resa ancor più speciale per il centesimo anniversario della fine della prima
guerra mondiale. Per l’occasione don Sisto Berton ha voluto realizzare due elementi commemora-
tivi alla Madonna esposti al pubblico per una decina di giorni a Marziai, corredati da diversi docu-
menti storici. “Posizioneremo una piccola statuetta sul monumento che sostiene il pennone ed un
altra, di dimensioni più grandi, a poca distanza con lo sguardo rivolto verso il Piave”, commenta
don Sisto. “Ringrazio la ditta Ecopietra di Luca Rento che ha donato le pietre scolpite a mano che
fungeranno da base portante delle due statue. Dono della famiglia Rento di Pedavena in memoria
dei genitori Vittorio e Ida. Come comitato li ringraziamo di questo gesto e ringraziamo anche la
famiglia Deon di Lentiai per il montaggio e il trasporto”. I due elementi commemorativi rimarranno
esposti al pubblico per un breve periodo. Don Sisto Berton aggiunge qualche novità in vista della
solenne ricorrenza di ferragosto, fortemente legata a quanto accaduto durante la prima guerra
mondiale: “Il 15 agosto faremo una celebrazione diversa rispetto a quelle degli anni precedenti,
innanzitutto la messa verrà celebrata
nel parco del Piave di Caorera con la
presenza di tre vescovi e delle maggiori autorità locali. In se-
guito la statua della Madonna verrà trasportata a Marziai per
ricordare il percorso fatto nel gennaio del 1918 quando il car-
retto che la conduceva si ruppe facendo cadere a terra il
monumento sacro. Grazie all’opera dell’allora sacerdote
Gaetano Tramet fu riparata e rimase a Marziai fino al dicem-
bre del 1918, li dove ora sorge il pennone. In questo luogo si
fermavano a pregare tante persone, tra cui anche gli invaso-
ri, perché per la Madonna siamo tutti figli di Dio. Solo
nell’aprile del 1919 la statua della Madonna del Piave tornò
nella sua collocazione originale in chiesa a Caorera”, con-
clude Berton. Una occasione per riportare alla memoria mo-
menti che hanno scritto un pezzo importante della storia re-
cente del nostro territorio. (foto del carro tratta dal sito FB della ProLoco di Caorera)

Amici della montagna: le nuove escursioni


di Mariacristina Buttol
Il 29 luglio il gruppo è salito al Passo Manghen m. 2047.
L'escursione si è svolta procedendo verso il lago delle
Buse seguendo il sentiero verso Cima Pala del Becco,
forc. Ziolera, Cima Ziolera m. 2478 Monte Croce scen-
dendo sul versante opposto Forc. del Frate. A queste
quote l'aria è più gradevole specie nelle giornate afose di
questo periodo. Da qui il panorama si fa grandioso: ve-
diamo Le Pale di S. Martino, Cima D'Asta, la Catena del
Lagorai e altri gruppi dolomitici. Zone come Forc. Ziolera
e Monte Valpiana portano ancora evidenti tracce della
presenza militare occupate nella Grande Guerra da sol-
dati austroungarici che controllavano le valli del Cala-
mento e Campelle.

Il 5 agosto escursione alla regina delle dolomiti; la Marmo-


lada. Arrivati al Lago Fedaia m. 2030, dove nasce il torrente
Avisio, ci si incammina verso il Pian dei Fiacconi per rag-
giungere Capanna al Ghiacciaio. La Marmolada è patrimo-
nio dell'UNESCO e considerata il Gruppo più alto delle Do-
lomiti raggiungendo la punta massima dei 3345m. con Pun-
ta Penia. Il suo ghiacciaio è considerato il più grande, inne-
vato grazie alle valanghe che scendono dalle pareti sul ver-
sante nord. Negli anni si è ridimensionato a causa del surri-
scaldamento globale, ma un tempo era imponente. E' stato
un punto strategico durante la guerra italoaustriaca.
27 CRONACA

Marziai: una targa per non dimenticare


segnalazione Associazione Pojat de Marziai
Una targa per non dimenticare Giuseppe Vergerio. Ad un anno
dalla scomparsa l’associazione Pojat de Marziai ha voluto ricorda-
re il compaesano con una targa commemorativa collocata
all’interno della propria sede. Davanti a quasi tutto il paese si è
celebrata una serata carica di emozione con la presenza dei fami-
liari e tanti amici di Giuseppe. “A nome del gruppo Pojat ringra-
ziamo tutti per la presenza qui stasera”, ha esordito il vicepresi-
dente del gruppo Alex De Boni. “Abbiamo voluto installare questa
targa alla memoria di Giuseppe Vergerio. Non a caso ci troviamo
all'interno di questo edificio, adibito a sede della nostra associa-
zione, voluto fortemente da Bepi quando ancora rivestiva il ruolo
di amministratore del comune di Vas. Un anno fa ha lasciato den-
tro tutti noi un grande vuoto, una grande tristezza. Ma il suo spirito
vive in tutte quelle cose che ha fatto in favore della propria comu-
nità, in particolare della gente di Marziai. Quando si fa del bene
verso gli altri non si viene mai dimenticati. Con questa targa ricordiamo Bepi ed abbracciamo simbolicamente tutta la
sua famiglia, consapevoli che solo con esempi di questo tipo si possono mantenere vivi nel tempo i valori di comunità e
rispetto reciproco”. Cariche di emozione anche le parole degli amministratori presenti, il sindaco di Lentiai Armando
Vello ed il vicesindaco di Quero Vas Andrea Biasiotto che hanno ricordato il grande lavoro svolto da Vergerio verso la
propria comunità e sottolineato la nobiltà d'animo della famiglia
per come hanno affrontato il lutto subito. Tanti gli applausi e la
commozione tra i presenti, che ha avuto il suo apice una volta
scoperta la targa con il nipote di Giuseppe, Giovanni Menel, che
ne ha letto le parole incise: “a Giuseppe Bepi Berlinguer, per
l’entusiasmo e la passione che ha riposto nelle attività a servizio
del paese. Questa sede da lui tanto desiderata, rimarrà sempre a
testimonianza del suo impegno. Grazie!”. La serata è proseguita
con il concerto in chiesa del maestro Fornasier, che ha proposto
una ricerca personale sui canti di trincea durante la prima guerra
mondiale. Infine un rinfresco offerto dalla ProLoco di Caorera.

Per Assunta
95
ben portati!
Tutta la famiglia di Assunta
Bagatella, ved. Fioravanti, di
Quero, le si è stretta attorno il 14
agosto per festeggiare il
bellissimo traguardo delle 95
primavere. Una grande festa per
un compleanno speciale e a
fronte di una vita così longeva
l’augurio non poteva che essere
quello di continuare su questa
strada, sperando che sveli anche
a tutti noi il segreto per cercare di
raggiungere obiettivi simili,
sopportando, come Lei, gli
inevitabili acciacchi dell’età.
Tanti auguri, Assunta!
28 LETTERE AL TORNADO

Punto Informativo della Grande Guerra


Feltre, a Prà del Moro: verso il completamento con i pannelli e la postazione informatica.
Potrebbe arrivare a metà ottobre l'inaugurazione ufficiale del Punto Informativo della Grande
Guerra in allestimento presso la struttura realizzata a Prà del Moro. Nei giorni scorsi, dando
seguito all'iniziativa promossa dalla Regione del Veneto e coordinata dall'Unione Montana
Valbrenta, la giunta del Comune di Feltre ha infatti dato il “via libera” allo schema che riguarda
i contenuti dei pannelli che andranno a costituire l'ultimo tassello del progetto denominato
“Portali di accesso e punti informativi sulla Grande Guerra nel Massiccio del Grappa”. Vale la
pena ricordare, al riguardo, che la struttura di Prà del Moro, finanziata dalla Regione per
199.500 euro e co-finanziata dal Comune di Feltre per altri 85.500, è sorta principalmente
proprio per ospitare il punto informativo sul primo conflitto mondiale, come ben testimoniano le gabbie di pietre poste
sul lato nord-est dell'edificio, che rappresentano in modo simbolico, appunto, una trincea di guerra. La costruzione,
vista la sua versatilità, è stata peraltro studiata per essere base di servizio ed appoggio per altre iniziative ospitate
nell'area. Ora la conservatrice dei musei cittadini, Tiziana Casagrande, è impegnata nella definizione dei contenuti dei
pannelli informativi (alcuni testuali, altri fotografici) attraverso i quali saranno fatti rivivere alcuni tratti salienti della
Grande Guerra in città (il suo utilizzo quale base militare, l'arrivo dei profughi, gli eventi dopo la disfatta di Caporetto,
sino alla “Beffa di Feltre” e alla fine del conflitto). La postazione feltrina costituirà così, grazie alla rete del progetto
regionale, un punto di vista sui fatti di un secolo fa da questa angolatura del Grappa, ma anche un “riferimento
originale” all'interno di un contesto coordinato con gli altri punti informativi del Massiccio del Grappa e con le strutture
museali interessate dall'iniziativa. “Con la realizzazione del punto informativo sulla Grande Guerra trova compimento il
progetto della struttura di Prà del Moro, che l'amministrazione comunale ha finanziato per quota parte significativa,
sottolinea l'assessore Valter Bonan. Alcuni pannelli esposti saranno declinati anche nel senso della valorizzazione
delle eccellenze culturali, turistiche, storiche ed escursionistiche del nostro territorio. Valuteremo poi con i nuovi gestori
di Prà del Moro eventuali migliorie o completamenti dell'edificio, in maniera da renderlo fruibile per l'arco di tempo più
ampio possibile e a supporto del maggior numero di eventi ed iniziative”, conclude Bonan.

Comunicato stampa - Feltre, 16 agosto 2018

LIBRI
Destinazione Rombon
La storia mai raccontata che coinvolse tra 1915 e 1917 anche tanti reparti alpini veneti
Il Monte Rombon fu uno dei caposaldi della difesa austriaca dell’Alto Ison-
zo: la sua storia, e quella degli uomini che tra 1915 e 1917 tentarono inva-
no di prenderne la cima, è per la prima volta raccontata da Massimo Pe-
loia nel libro “Destinazione Rombon”, fresco di stampa per Edizioni DBS.
Il volume, cronaca fedele e puntuale degli avvenimenti, ha per filo condutto-
re la vicenda del Battaglione Alpini Ceva del 1° Reggimento: dai primi mesi
nella tranquilla Valle Aupa, sulle Alpi Carniche tra Moggio e Pontebba, al
trasferimento a marzo 1916 con “destinazione Rombon”, in uno dei settori
più temuti dell’intero fronte alpino.
Da quel momento le vicende del Battaglione Ceva diventano quelle do-
lorose del Rombon, del vicino Čukla e degli altri reparti alpini che vi
combattevano: i battaglioni Bes, Pieve di Teco bis, Val Ellero, Bassa-
no, Exilles, Ceva, Val Tanaro, Saluzzo, Valcamonica, Borgo San Dal-
mazzo, Bicocca, Vestone, Dronero, Sette Comuni, con l’11ª compagnia
del Mondovì e le batterie da Montagna 38ª e 51ª . Un’epopea tragica ed
eroica, pagina poco conosciuta della storia Alpina, finalmente descritta nei
minimi particolari, compresi i risvolti mai conosciuti: il clamoroso sciogli-
mento del Battaglione Pieve di Teco con la pesante accusa di indegnità, la
perdita e la riconquista del Čukla, la crudele guerra dei cecchini, il sangui-
noso e vano attacco dei sei Battaglioni Alpini il 16 settembre 1916, la terribi-
le “morte bianca”.
“Eventi tragici – scrive nell’introduzione Peloia – ma anche episodi dal
sapore quasi leggendario come quello del gruppo di alpini che preferirono
gettarsi da una rupe piuttosto che darsi prigionieri, o di grande umanità nel caso dell’attendente che sacrificò la propria
vita per portare soccorso al proprio Capitano gravemente ferito. Senza dimenticare i Caduti e gli atti di valore compiuti
dai nostri soldati, in una guerra disperata contro un avversario ben organizzato che occupava posizioni dominanti”.
Un capitolo a parte viene riservato ai numerosi cimiteri di guerra, corredati dagli elenchi nominativi dei Caduti: dalla lo-
eroica, pagina poco conosciuta della storia Alpina, finalmente descritta nei
minimi particolari, compresi i risvolti mai conosciuti: il clamoroso sciogli-
mento del Battaglione Pieve di Teco con la pesante accusa di indegnità, la
perdita e la riconquista del Čukla, la crudele guerra dei cecchini, il sangui-
29 dei sei Battaglioni Alpini il 16 settembre 1916,LIBRI
noso e vano attacco la terribi-
le “morte bianca”.
“Eventi tragici – scrive nell’introduzione Peloia – ma anche episodi dal
sapore quasi leggendario come quello del gruppo di alpini che preferirono
gettarsi da una rupe piuttosto che darsi prigionieri, o di grande umanità nel caso dell’attendente che sacrificò la propria
vita per portare soccorso al proprio Capitano gravemente ferito. Senza dimenticare i Caduti e gli atti di valore compiuti
dai nostri soldati, in una guerra disperata contro un avversario ben organizzato che occupava posizioni dominanti”.
Un capitolo a parte viene riservato ai numerosi cimiteri di guerra, corredati dagli elenchi nominativi dei Caduti: dalla lo-
ro costituzione alla successiva attività di dismissione da parte personale del C.O.S.C.G. nel primo dopoguerra, fino alla
sistemazione definitiva nell’Ossario di Kobarid/Caporetto.
Basato sulle fonti ufficiali e le testimonianze dirette dei combattenti, con i volti di molti protagonisti e il corredo fotogra-
fico di centinaia di immagini d’epoca, in gran parte inedite.
Spiega l’autore: “Oltre alla fredda narrazione dei fatti, alle quote altimetriche, alla triste contabilità dei morti e dei feriti,
si è cercato di dare un nome e un volto ai tanti di allora. In qualche caso più fortunato, si è potuto anche dare voce ai
loro ricordi. Per tramandare solo quello che è stato”.
Massimo Peloia, 1915-1917 destinazione Rombon. Due anni di guerra del Battaglione Alpini CEVA, Edizioni DBS,
2018. EAN 9788833680088 € 17,00,
Per info e richiesta materiali a scopo redazionale: Laura Pontin info@edizionidbs.it

CRONACA

Cerimonia sul passo Cinque Croci


segnalazione di Cristian Corrà
Da alcuni anni l’Amministrazione Comunale di Scurelle (Trento) è impegnata in un lavoro di recupero delle opere e dei
manufatti risalenti al Primo conflitto mondiale nella zona del Passo Cin-
que Croci, su Cima Socede, nel cuore del gruppo del Lagorai. Ai piedi
di questo colle è stato inoltre recuperato un piccolo cimitero militare ad
opera del locale Gruppo Alpini. Da alcune ricerche compiute negli ultimi
anni dallo storico locale dott. Luca Girotto, si è potuto risalire ai nomi
dei cinque soldati ivi sepolti, tre italiani e due austroungarici, morti a se-
guito dei combattimenti che si svolsero su quei monti il 16 giugno 1916.
Fra essi vi è l'alpino Franco Antonio, di Paolo, nato a Vas il 10 agosto
1890, deceduto il 16 giugno 1916, caporale degli alpini del plotone
esploratori Valbrenta, Medaglia d'argento al Valor Militare.
Il primo settembre 2018 una delegazione dei gruppi Alpini di Caorera,
Quero e Vas ed un rappresentante del Comune di Quero Vas erano
presenti alla cerimonia sul Passo Cinque Croci, per onorare la memoria
del nostro concittadino.

Nelle foto: dall’alto, i famigliari del militare, i tre gagliardetti dei gruppi alpini locali, il deposito della corona alla presen-
za del rappresentante del Comune di Quero Vas e, infine, l’appello lanciato in Aprile dalle pagine di questo periodico,
che, grazie ai nostri lettori, ha dato buoni frutti, permettendo di mettere in contatto l’Amministrazione di Scurelle con i
famigliari del militare.
ASTERISCO

La foto di copertina e… un consiglio di lettura


(M.M.) Foto scattata lungo un filare della campagna di Quero, che ci ricorda il tempo della ven-
demmia, del lavoro in cantina, a tirare le somme di una annata trascorsa a coltivare le viti. Ve-
diamo tutti che, ormai, sembra non ci sia spazio libero che non venga occupato dalla pianta-
gione di viti. Il mercato avrà le sue ragioni, ma questa corsa al (mono)vitigno sarà davvero una
scelta vantaggiosa? Mentre riflettiamo ripropongo la lettura del bel libro di Mario Soldati: “Vino
al vino” (1969), di cui riporto, appena sotto, una piccola recensione.
Segnalo il capitolo dedicato a Feltre, alla scoperta del vin Clinto e del vin Clintón. Una
lettura piacevolissima, che ci insegna anche ad apprezzare la diversità, la bontà dei prodotti di
nicchia, dei sapori antichi. “In questo volume l'autore racconta i suoi tre viaggi compiuti attra-
verso tutta l'Italia alla ricerca dei vini genuini, alcuni famosi, altri noti, altri ancora "scoperti" da
Soldati stesso. Ma questa non è una semplice guida enologica: è un libro che parla di paesag-
gi, di uomini, di case, ville e castelli, incontrati e amorevolmente scrutati in un itinerario alla ri-
cerca di una civiltà autentica, legata alla terra e al clima, che ha nel vino uno dei suoi prodotti
più sinceri, frutto dell'equilibrio tra natura e cultura”. Recensione da http://www.anobii.com
30 ATTUALITÀ

Presentato in Consiglio regionale il diario per la scuola primaria


"Diversamente veneto"
da una idea di Jesusleny Gomes
(Arv) Venezia, 28 ago. 2018 - “Per il prossimo anno scolastico 2018/2019 sarà
disponibile “Diversamente Veneto”, un diario singolare rivolto ai bambini della
primaria ideato da Jesusleny Gomes, l’imprenditrice che lo scorso inverno ha
percorso tutto il Veneto a piedi. Grazie al supporto di alcuni partner e sponsaor
Jesusleny ha raggiunto l’obiettivo di raccontare il Veneto in chiave fiabesca in
modo tale che i più piccoli siano affascinati dalla storia e stimolati a scoprire la
terra in cui vivono” Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del ve-
neto, ha introdotto Jesusleny Gomes e la sua ultima impresa, un diario scolasti-
co riservato ai bambini: il diario, che non è in vendita e il cui intento sociale è
quello di mantenere viva nei più piccoli la curiosità di scoprire il proprio territorio.
“Volevo trovare un modo per trasmettere il mio amore per questa Regione e al-
meno una piccola parte delle numerosissime scoperte fatte durante i quattro
mesi che mi hanno vista impegnata in una camminata attraverso tutti e 574 co-
muni, tra dicembre 2017 e aprile 2018” racconta Jesusleny Gomes, conduttrice,
tra l’altro, di un programma televisivo dal titolo “Diversamente Veneto”. La
straordinaria esperienza di Jesusleny è stata trasformata in una favola e così gli
alunni, durante l’anno scolastico, avranno la possibilità di conoscere il Veneto attraverso il racconto di Jesus, che farà
incontrare ai bambini i sette guardiani che proteggono le sette province, come la Regina Venezia o Super-Treviso,
creati appositamente per stimolare la fantasia e attirare la curiosità dei più piccoli. Ogni illustrazione presente nelle va-
rie “tappe” così come il personaggio di Jesus sono frutto del vignettista veneto Valentino Villanova, che vanta innume-
revoli collaborazioni di respiro nazionale come ad esempio quella con la Gazzetta dello Sport. Nelle pagine del diario
saranno presenti anche Dino da Sandrà e i suoi amici, divertentissimi personaggi nati dalla fantasia del veronese Nico-
la Brusco: racconteranno ai bambini la filastrocca più famosa del Veneto e accompagneranno i più piccoli durante un
breve viaggio attraverso la storia dell’emigrazione veneta nel mondo. “All’interno del diario” aggiunge Jesusleny Go-
mes “troverete anche una filastrocca con il disegno abbinato della maestra e autrice di libri per bambini Sabina Anto-
nelli, sull’importanza dell’uso della parola e soprattutto sul diritto all’ascolto per i più piccoli. È frutto della collaborazione
con l’associazione veronese “Nel Segno di Anna” che si occupa di tutelare il diritto dei bambini a crescere in modo ar-
monioso nel contesto sociale e famigliare, in particolare dei minori appartenenti a famiglie che attraversano particolari
situazioni di difficoltà, sofferenza, conflitto e disagio.
Il diario si può richiedere tramite whatsapp al numero 331 8477452. È disponibile fino ad esaurimento copie.
Alle famiglie interessate sarà richiesto solo “l’impegno” a raccontare una storia o un aneddoto del loro essere
“diversamente veneti”. tratto da: http://www.consiglioveneto.it/
31 ATTUALITÀ

6 posti per il Servizio Civile Nazionale


nei Comuni di Alano e Quero Vas – Unione Sette Ville
Segnaliamo che i posti disponibili sono così ripartiti:
per il settore ambiente e territorio: per il settore cultura:
nr. 1 posto nel Comune di Alano di Piave – Uff. Tecnico nr. 1 posto nella Biblioteca di Alano di Piave
nr. 2 posti nel Comune di Quero Vas – Uff. Tecnico nr. 2 posti nelle Biblioteche di Quero Vas

Info: consultare il sito dell’Unione Montana Feltrina http://www.feltrino.bl.it/web/cmfeltrina nel quale si trovano il bando,
i progetti ed i moduli per le domande da presentare all’Unione Montana Feltrina entro il 28 settembre 2018 ore 18,00

rinnovo Controlla il numero di scadenza del tuo


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32 LETTERE AL TORNADO

La scienza italiana
di Angelo Ceccotto
Riporto due casi di grande ingegneria italiana. Innovazione e scoperte che daranno una svolta a livello mondiale in-
segnando che gli italiani non sono secondi a nessuno e la cui caparbietà e iniziativa sconfessa i politici che in ogni
circostanza pubblica li classificano ultimi in ogni settore. Scoperte nate dalla costanza e serietà di geni forti di con-
cretezza, quanto più di esaltante intraprendenza, tanto da stupire per le loro innovazioni mondiali. Due esempi che
cambieranno drasticamente i nostri comportamenti del vivere quotidiano. Realtà già esistenti, manca solo l’iniziativa
politica nel darne quanto prima le direttive economiche. L’imprenditoria è già avanti, ora decida il governo - e noi a
farne pressione - affinché si vada a incidere sulla drammatica sorte falcidiante dei tumori per inquinamento.
ESEMPI CONCRETI - “LA STAMPA” del 2 luglio 2018
La maxi moto elettrica italiana che entusiasma gli Studios di Hollywood. Non fantascienza, ma ciò che esprime la
ricerca italiana. Meno sensibile e operativa la politica, confermando le poche colonnine elettriche, tanto da sfiducia-
re il progresso, i ricercatori e gli imprenditori di questi gioielli.

“LA STAMPA” del 25 luglio 2018


Un fatto che mi ha molto incuriosito leggendo
l’importanza di questa scoperta, un bus elettrico
senza batterie; il segreto sta nell’ultracondensa-
tore che è il cuore del sistema di alimentazione.
“Joint-venture al Policlinico di Milano per
mezzi pubblici che fanno a meno degli appa-
rati elettrochimici. L’energia viene confinata
grazie allo sfruttamento di un campo magne-
tico”. Ognuno di noi può commentare e farsi
un’idea dell’evoluzione che emerge silenziosa-
mente, anziché essere prioritariamente sostenuta
e pubblicizzata. Vorremmo vedere spesso in televisione questi gioielli, come simbolo innovatore nazionale, trala-
sciando le quotidiane beghe politiche.

Biblioteche Quero Vas: giorni di chiusura


Gentili utenti, segnaliamo che le Biblioteche di Quero e Vas saranno chiuse nei seguenti giorni:
BIBLIOTECA DI QUERO BIBLIOTECA DI VAS
sabato 8 e 15 settembre sabato 8 e 15 settembre
martedì 25 settembre mattino lunedì 17 settembre
giovedì 27 settembre mercoledì 10 ottobre
martedì 6 novembre
Ci scusiamo per il disagio arrecato. La Bibliotecaria Romina Mazzocco
Ufficio Biblioteca Unione Sette Ville e Comune di Quero Vas tel 0439 787097 / Biblioteca di Vas tel 0439 780270
e mail biblioteca.querovas@feltrino.bl.it
Zona industriale - 31040 Segusino (TV)
Tel. 0423.979282

grafica - stampa
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DUE ESSE s.n.c.
Tel. e Fax. 0439 44360 - 0439 448300 di Stramare Nicola e Oscar
OCCHIO - Tel. 0439 44111 Via S. Rocco, 39 - 31040 SEGUSINO (TV)
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