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Anno XLIV
27.01.2022
Numero
762
Ricariche telefoniche
L’intervento in sintesi
I lavori sono stati autorizzati dal Ministero della Cultura, dalla
Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per l’area
metropolitana di Venezia e le provincie di Belluno, Padova e
Treviso, e in parte finanziati dalla Conferenza Episcopale
Italiana, a valere sui fondi dell’8 x mille. La CEI con proprio
decreto ha assegnato alla Curia della Diocesi di Padova per i
lavori di restauro della Chiesa Parrocchiale San Antonio Abate
di Alano di Piave la somma di €. 121.446,00 a fronte di spesa
ammessa per €. 173.494,00. Rientrano in questo contributo il
consolidamento della volta, il restauro dei basamenti lapidei e
degli altari, il restauro e la tinteggiatura delle parti non dipinte,
il restauro dei portoni e delle bussole. Restano esclusi il
restauro artistico dei dipinti del Moro, del coro ligneo e del
campanile per una somma di €. 47.800,00. La Curia comunica
alla Parrocchia di Alano l’assegnazione del contributo e
l’autorizzazione a eseguire i lavori con lettera datata 2
dicembre 2020. La Parrocchia si attiva e già a partire dal 7
gennaio successivo si avviano le procedure per l’appalto.
Vengono invitate 10 ditte, dotate delle caratteristiche previste
per l’esecuzione di lavori su edifici vincolati; rispondono in 7 e
la ditta vincente risulta la R.W.S. srl con sede a Vigonza (PD).
Il 12 marzo viene stipulato il contratto e il 4 aprile consegnato
il cantiere e l’avvio dei lavori, previa comunicazione agli enti e
organi preposti. L’andamento dei lavori anche con
informazioni storiche sulla chiesa verrà illustrato in un
apposito incontro pubblico il 5 febbraio prossimo.
Ulteriori appuntamenti
per l’inaugurazione del restauro della chiesa di Alano
Domenica 13 febbraio Celebrazione eucaristica
presieduta da S.E. Mons. Claudio Cipolla, Vescovo di Padova
Sabato 19 febbraio Ore 20,30 in chiesa ad Alano
Cantare il deserto - Meditazioni in canto
In foto, dall’alto: i ponteggi, i colori, Serata a cura del maestro Gianmartino Durighello
fase di rimozione della rete e consolidamento della volta. e schola cantorum Pedavena
3
SABATO 05 FEBBRAIO
ORE 20,30 nella CHIESA di ALANO
Comunicato stampa
Presentazione studio di fattibilità dell’area ex Eca
a cura dell’Amministrazione Comunale
Nella serata di giovedì 16 Dicembre, presso la sala consiliare del Comune, l’Amministrazione Comunale di Alano
di Piave ha avuto il piacere di incontrare le associazioni allo scopo di condividere la progettualità dell’area pubbli-
ca denominata ex Eca, approvata dal precedente mandato di Giunta Comunale lo scorso settembre. Si è iniziato
a parlare di riqualificazione dell’area ex Eca già dai primi anni 2000; sono state proposte numerose idee, ma per
motivi di varia natura, negli anni, non è stato possibile fare sintesi ed arrivare ad una progettualità di massima.
Questa progettazione nasce fondamentalmente dalla mancanza, e di conseguenza dalla necessità per il territorio
del Comune di Alano di Piave, di creare un’area destinata da utilizzare per l’emergenza nei casi di calamità natu-
rale. A tal fine si è pensato di realizzare uno spazio con una duplice funzione: poter soddisfare le esigenze della
Protezione Civile e dare la disponibilità dell’area ad altre associazioni per l’organizzazione di sagre, feste ed altre
attività affini agli interessi della nostra comunità. Lo studio di fattibilità tecnico – economica è stato predisposto
dall’Ufficio Tecnico Comunale con il contributo gratuito di amministratori comunali del precedente mandato e da
cittadini che hanno dedicato il proprio tempo ad una opportunità per la comunità di Alano. Un doveroso plauso ed
un grazie particolare a: Luigi Spada, Claudio Dal Zotto, Roberto Collavo, Maurizio Girola, Giampaolo Spada e
Franco Dalla Favera. L’Ing. Luigi Spada ha fatto un breve riassunto sui passaggi che si sono susseguiti dai primi
anni 2000 ad oggi e successivamente ha presentato il progetto a nome di tutti i progettisti, anch’essi presenti in
sala, ringraziandoli del contributo offerto alla stesura del documento di indirizzo. Questa progettualità ha
un’importante ricaduta sul nostro territorio, sia sotto l’aspetto della prevenzione da eventi calamitosi tipici nei casi
di emergenza, sia nella riqualificazione ambientale e sociale dell’area nei cosiddetti “momenti di pace”. Le pros-
sime sfide che riguarderanno la nuova Amministrazione saranno la ricerca di fonti di finanziamento per le attività
propedeutiche che seguiranno: progettazione definitiva ed esecutiva e realizzazione dei lavori. Lo spirito di
esporre l’idea progettuale puntava a condividere, per il momento in maniera ristretta alle sole associazioni che
sono rappresentative del territorio, il percorso svolto finora con lo scopo di raccogliere eventuali opinioni da inse-
rire nelle fasi successive. E’ volontà dell’amministrazione, non appena l’emergenza pandemica lo permetta, pro-
grammare una riunione aperta a tutta la cittadinanza per condividere l’attività finora svolta. L’incontro è andato
molto bene e ci sono stati degli importanti spunti di riflessio-
ne utili allo sviluppo e alla definizione progettuale.
Siamo dispiaciuti del fatto che, sebbene l’invito fosse rivolto
a tutte le 27 associazioni del territorio, solamente in 6 hanno
partecipato: Pro Loco Alano, Pro Loco Fener, Protezione Ci-
vile Alano, Gruppo Alpini Valderoa, Amici del Museo, Asd
Judo Alano di Piave, Amatori Tegorzo. Un doveroso ringra-
ziamento a queste associazioni per la loro partecipazione ed
il loro contributo, confidando in una più ampia adesione negli
eventi futuri da parte delle associazioni che non hanno aderi-
to.
L’incontro ha visto anche la rappresentanza dei 3 membri
della minoranza che ha partecipato all’evento portando alcu-
ne riflessioni a favore dell’argomento presentato concluden-
do con un ringraziamento e un plauso al lavoro svolto.
5 ATTUALITÀ
Tesseramento
SOCI
2022
E’ possibile rinnovare l’adesione
e versare la quota associativa di
€ 10,00
contattando
i membri del direttivo
Per rinnovare la quota
puoi anche rivolgerti a:
Panificio Errandi
Entra in PRO LOCO
Puoi fare qualcosa per il tuo paese,
partecipare è importante.
Fatti avanti e dai la tua disponibilità!
CRONACA
inoltre di realizzare una piccola struttura (un edificio), che prima era destinato al COC, il Centro Operativo Comu-
nale (la centrale operativa che viene attivata in supporto al sindaco in caso di calamità naturale), ma che ora ri-
mane “libera” per altre possibili destinazioni d’uso, da definire, in quanto il COC verrà attivato nel caso presso il
municipio. Durante l’incontro è stato presentato il progetto preliminare, che potrà essere modificato sulla base
delle idee delle associazioni e della popolazione, e si potrà ridiscutere a patto di mantenerne l’assetto principale.
Attualmente non ci sono contributi o risorse a disposizione per poter realizzare questo progetto, ma sarà utile
averlo “pronto” così quando si presenterà l’occasione saremo preparati. Come gruppo di minoranza stiamo pen-
sando a una possibile destinazione di quest’area, che dalle prime considerazioni potrebbe essere quella di area
per giochi e sport, per bambini e ragazzi adolescenti. Raccogliamo ovviamente le idee di tutti.
Elezioni provinciali 2021. Si sono svolte sabato 18 dicembre le elezioni provinciali anche a Belluno. Gli elettori
per queste amministrative sono i consiglieri dei Comuni della provincia. Anche la nostra sindaca è stata eletta
all’interno del consiglio provinciale; confidiamo che questo sia di utilità per avere una voce in più su tutti gli aspetti
che sono di competenza di questo ente e che possono avere una ricaduta sul nostro territorio. La lista Alano Ri-
nasce è nata in primo luogo per il territorio del Comune di Alano di Piave, ma sappiamo che hanno un’importanza
anche le dinamiche sovracomunali che pian piano impareremo a conoscere.
I consigli del mese di dicembre. Anche a dicembre si sono svolti due consigli, uno dell’unione montana Feltri-
na, al quale ha partecipato Dario come minoranza, e l’ultimo dell’anno per il Comune di Alano di Piave. Questi
consigli si sono svolti in modalità “online” vista la situazione contingente.
Il consiglio di Alano del 28 dicembre: Uno dei punti in discussione ha riguardato la modifica dell’IMU, l’aliquota
dei fabbricati di tipo D (esclusi i D10) e degli altri fabbricati è passata dall’8,6 per mille al 9,6 per mille, preveden-
do per il Comune un incremento complessivo degli incassi di circa 65.000 €. Su questo punto siamo intervenuti
come minoranza, chiedendo spiegazioni in merito a questo aumento in particolare per le imprese, visto anche
che nel DUP, il documento di programmazione (il documento che dettaglia i progetti di amministrazione dal quale
deriva il programma elettorale), è indicato che si vogliono favorire le imprese. Aumentare la tassazione non ci
sembra un modo per favorirle, anzi.
Ha risposto il sindaco, che ci ha ribadito come nei documenti sia indicata la motivazione ovvero “che l’incremento
concorre agli equilibri di bilancio”, e che se non fosse stato fatto si sarebbe dovuto incidere in altro modo gravan-
do su tutti i cittadini; non si tratta di cifre enormi e fra tutte le scelte possibili questa è sembrata la più “indolore”.
In pratica, questa scelta è stata fatta per necessità di chiudere il bilancio in pareggio, come prevede la legge.
L’alternativa, secondo l’amministrazione, era quella di alzare le tasse a tutti i cittadini oppure diminuire i servizi.
Il secondo punto ha riguardato l’aggiornamento del DUP e il bilancio di previsione 2022-2024. E’ un aggiorna-
mento del documento di luglio e la nostra sindaca ci ha spiegato che il bilancio del nostro comune, non avendo
entrate “speciali”, si basa tutto sulla tassazione e sui trasferimenti statali (che al momento non conosciamo nel
dettaglio essendo la finanziaria in approvazione). L’amministrazione ha cercato di mantenere alta l’attenzione
sugli aspetti sociali, la famiglia e in generale le fasce più deboli della popolazione, cercando di ottenere per quan-
to possibile i finanziamenti ulteriori messi a disposizione da altri enti (come quello del BIM che sarà utilizzato per
l’acquisto di mezzi utili ai nostri operai).
Questi documenti sono molto corposi e, soprattutto il bilancio richiedono un’analisi puntuale che le tempistiche di
consegna della documentazione spesso non consentono di effettuare. Un intervento della nostra consigliera Su-
sy ha riguardato proprio questa criticità. Abbiamo ribadito inoltre la nostra disponibilità a collaborare anche su
nuovi progetti, e in particolare a porre l’attenzione alle risorse che stanno mettendo a disposizione con il PNRR.
L’altro ODG degno di nota è quello relativo all’affidamento del servizio rifiuti alla Valpe Ambiente. Questa è una
“scelta obbligata” che è stata comunicata già dalla nostra amministrazione e riguarda una scelta a livello provin-
ciale da parte di tutti i Comuni del bellunese, in vista di una futura gestione unica a livello provinciale da parte dei
Comuni stessi.
Il consiglio si è concluso con gli auguri da parte del sindaco e della segretaria.
Il consiglio dell’unione montana Feltrina del 29 dicembre. Anche questo consiglio di fine anno ha riguardato
la corposa tematica del bilancio e del documento per la programmazione delle attività 2022-2024, in questo caso
dell’ente UMF. Tra le questioni, la più rilevante è stata quella relativa al calo di entrate che sarà previsto a seguito
della dismissione del servizio di gestione amministrativa della raccolta dei rifiuti (il servizio ecologia), che come
abbiamo visto sarà affidato ai Comuni. Questo servizio infatti rappresenta per l’unione una fonte di guadagno uti-
le anche per tutti gli altri servizi che l’unione mette a disposizione per i Comuni associati all’unione. Parte dei
mancati introiti è possibile che verrà richiesta a tutti i Comuni.
Conclusioni. Il consiglio in modalità online, pur avendo il vantaggio di poter essere fruibile da più persone, ha il
grande svantaggio di non consentire una discussione dettagliata di tutte le questioni che sorgono; confidiamo
pertanto che i prossimi incontri, compatibilmente con le regole e le normative statali, si possano effettuare in pre-
senza, trasmessi in diretta streaming come abbiamo proposto.
Come minoranza ci impegneremo, anche grazie alla disponibilità degli uffici comunali, a studiare le questioni tec-
niche per comprenderle e renderle comprensibili anche ai non addetti ai lavori. Rimaniamo come sempre a di-
sposizione, per quanto è nelle nostre possibilità, di tutti i cittadini di Alano di Piave.
8 PERSONAGGI
RINNOVO ABBONAMENTO:
SIATE CONCISI NELLA CAUSALE
Per il rinnovo abbonamento è possibile rivolgersi ai punti vendita indicati in seconda di copertina o usare il
conto corrente postale o il bonifico, sempre segnalati in seconda di copertina.
Ricordiamo l’importanza di comunicare il proprio numero di abbonato
e, per i correntisti, di scrivere una causale breve, concisa:
basta il codice abbonato, nome e cognome e aggiungere: rinnovo Tornado.
Così evitiamo troncamenti nella comunicazione negli estratti conto e possiamo attribuire
facilmente il rinnovo a chi spetta. Grazie
9 CRONACA
Nozze d’oro
per Maria e Luciano
di Sandro Curto
Lo scorso 20 novembre, nella chiesetta di Tessere, Maria Mondin e Lu-
ciano Tessaro hanno celebrato con parenti e amici il loro cinquantesimo
anniversario di matrimonio.
Nelle foto che proponiamo ai lettori, oltre a quella storica del 1971, tro-
viamo, in una, gli sposi con i figli Barbara, Daniele e Tiziano mentre
nell’altra si aggiungono la nuora Ylenia, il genero Loris e i nipoti Martina,
Elia, Elisa, Simone ed Elena.
A Maria e Luciano le congratulazioni per il traguardo raggiunto e l’augurio
di un lungo futuro insieme anche dalla redazione del Tornado al quale,
nel lontano 1979, hanno dato un importante contributo per la nascita e la
diffusione; i primi numeri venivano infatti fotocopiati nella loro azienda di
Colmirano.
Il raduno
della famiglia
Antoniazzi
(S.C.) Domenica 28 novembre,
l’agriturismo Bedin di Cornuda ha
ospitato il raduno della famiglia
Antoniazzi di Quero: tre fratelli,
cinque sorelle, coniugi, figli e nipo-
ti. E’ stata l’occasione per un buon
pranzo, per passare qualche ora
insieme e, soprattutto, per ricorda-
re tempi e personaggi passati a
cominciare dagli amati genitori Mi-
rella e Renato, indimenticato sin-
daco di Quero negli anni ‘70, la
sorellina Pia, i nonni Maria e Dui-
lio, Tecla e Giovanni, il carissimo
zio don Gabriele.
Nella foto troviamo, da sinistra, Lorenzo, Tecla, Manuel, Cristina, Gianna, Elia, Paola e Francesca.
10 CRONACA
Ricordando Gianfranco
a cura di “La Ponte Tegorzo”
Il 31 dicembre scorso ci ha lasciati Gianfranco (Franco) Franceschin di Se-
gusino. Persona bonaria e cordiale, sempre pronto alla battuta e infaticabile
lavoratore. Appassionato di Bocce tanto da essere stato uno dei punti di for-
za della ASD Ponte Tegorzo.
La società, tramite “Il Tornado”, lo vuole ricordare con il post scritto nella
propria pagina Facebook:
"Al nostro Amico Franco...Ti vogliamo ricordare così...
... sempre e per sempre uno di noi...
Che la terra ti sia lieve. Ciao Franco".
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14 CRONACA
Notizie in breve
a cura di Sandro Curto
CHIUDE L’IMPRESA SECCO Dopo oltre sessant’anni di attività, col 31 dicembre 2021 ha chiuso i battenti
l’impresa Secco con sede in Alano di Piave. La ditta, guidata dal geometra Alfonso Secco, ha sempre operato
nell’edilizia in provincia di Belluno ma anche in quelle limitrofe e ha dato lavoro, nell’arco di tutti questi anni, a
centinaia di persone mantenendo sempre un’immagine di serietà e professionalità.
DECESSI Numerosi i decessi di questo periodo riguardanti tutte donne: ad Alano Teresina Tessaro vedova Si-
mioni (90 anni), Fiorenza Mazzier (68) e Susanna Spada vedova Pisan (91), a Quero Ines Canal (93), Angela Vi-
venzi vedova Dalla Piazza (88) e Irma Dalla Piazza (82), a Fener Guglielmina Bordin vedova Vedova (75) e a Mi-
lano la nostra abbonata Roberta Marella (68) originaria di Fener. Alle famiglie le condoglianze della Redazione.
15 ATTUALITÀ
1
Per approfondirne la figura, si consiglia la lettura di Andrea Brustolon 1662-1732. «Il Michelangelo del legno», 2009, Skira Edito-
re, disponibile anche presso numerose biblioteche delle province di Belluno e Treviso
17 ASTERISCO
nariamente, suggerendole di controllare la didascalia in un angolo della sala: “Al varde, ghe paghe al gelato a tut-
ti se perde mi” E, naturalmente, non si sbaglia. Perché il ciliegio e il pero sono uguali appena intagliati – spiega -
però dopo otto o dieci anni, il pero mantiene il suo colore mentre ciò non accade nel caso del ciliegio… “e quel là
nol vegnia scuro quindi l’era de pero”.
Figura 3. Piero al lavoro con un tavolino smontabile di sua realizzazione
Precursore dei mobili smontabili, Piero ci mostra poi un
tavolino “perfettamente solido” ma che scompone in tre
parti e ricompone davanti ai nostri occhi, il tutto nell’arco
di pochi secondi. “Ghe n’é i numeri sotto parché questa
gamba qua la va sol che qua, no de là”. Ma per manufat-
ti come questi o come i tavolini in legno tornito, con le tre
colonne che si intrecciano senza mai incontrarsi, è la
partenza ad essere difficile, rivela. Perché è tutta una
questione di calcoli matematici. “L’é raggio per raggio
per 3,14 oppure diametro per 6,28. I 6,28 l’é che su un
cerchio bisogna andar col compasso sei volte finché no
se riva giusti. Dopo se fa una sì e una no, una sì e una
no e si ricavano i posti delle tre gambe.” Lo stesso vale per gli stampi per il burro, di cui Piero ha realizzato nel
tempo diversi esemplari ma “al burro l’ha un peso specifico alora bisogna che gli stampi i sie precisi con l’altezza,
la larghezza co tut”. Insomma, oltre ad avere delle ottime mani, per questo genere di lavoro ci vuole anche un
buon cervello! È ora la volta di un piccolo fregio intagliato una volta a mezzanotte, “intant che i fea i colpi de Ca-
podano”, e di una scatolina in legno di ontano rosso “bellissimo da lavorare”. Poi tocca ai sabot fatti da lui: “in in-
verno i porte mi, se sta caldi entro!” Un paio è realizzato in noce, l’altro è di acero campestre “ma i saria masa
pesanti….al difficile qua l’è che al de entro se costruis ma nol se vet dal de fora… l’è tut an dar avanti de fanta-
sia.” commenta, confermando quanta abilità sia necessaria per questo genere di interventi tutt’altro che banali.
Nel frattempo ha smesso di piovere e, prima che il buio cali del tutto, Piero ci conduce nel secondo regno in cui
ama rifugiarsi: l’orticello e il giardino delle piante aromatiche che cura portando avanti un’altra, antica passione.
“Pitost che ‘ndesse a scaje, me popà al avea pì caro che ‘ndesse a erbe parché l’era meno pericolo. Alora ‘ndee
a tor su erbe con quei de Lan ma al periodo dele erbe al dura al massimo 40 dì.” comincia a raccontare “La felce,
se quando che se la sgorla, la manda do dele piccole spore, stop, l’ha chiuso, no se pol pì raccogliere. La bella-
donna uguale, quando che l’è alta e l’ha le bacche. E da allora ho scominsià a conoscerle. L’unica che se racco-
gliea par al veleno l’era l’elleboro bianco. E adès, invece, al veleno i lo fa de sintesi.” conclude, con una risata dal
sapore un po’ amaro.
Figura 4. Le piante aromatiche
L’erbario appeso nella stalla propone una successione di pian-
te ciascuna con il proprio cartellino “Ma me toca metter al no-
me parché, quando che l’è secca, la melissa l’è uguale alla
menta, alora par no sbagliarme me toca meter su al biglietin in
cima.” Ma avverte: “La gente, se no la ha na conoscenza per-
fetta, l’é pericoloso. Mi ho do libri de do francesi che i avea a
Pieve de Soligo le vasche per il dimagrimento delle donne e
lori i spiega le proprietà dele piante senza disegni che par che
i te dis quasi ‘ràngete’.”
Figura 5. Una pianta di euforbia
se salire al rifugio e li pernottare oppure continuare la discesa a valle: viene deciso per la seconda e senza
fermarsi si continua la discesa. L'ambiente che vediamo da qui è anche grandioso alla sinistra il ghiacciaio di
Taconnaz che scende dall'Eguille du Goûter; alle nostre spalle i Plateaux e alla destra l'enorme e tormentato
ghiacciaio dei Bossons che scende dal Montblanc du Tacul e in una spettacolare colata di crepacci e seracchi,
arriva fino a 1300 m di altitudine. Poco sotto il rifugio il percorso diventa più severo e tortuoso e il ghiaccio più
compatto. Due sparuti gruppi ci precedono e uno ci segue mentre la moltitudine di alpinisti di stamattina è
rientrata seguendo la più agevole via di salita. Eseguendo continue deviazioni camminando a volte su esili lame
di ghiaccio o saltando da un bordo all'altro di infidi crepacci riusciamo finalmente a mettere piede sulla roccia alla
destra del ghiacciaio .0ono le ore I6 e mentre ci le-viamo ramponi, imbracatura e corda, notiamo che la stazione
della funivia è ancora molto lontana cosi nel timore che fermandoci a mangiare si corra il pericolo di perdere
l'ultima corsa, via di nuovo con un caldo afoso. Siamo a quota 2500 ed il cielo è sempre sereno. Mentre
camminiamo sul lungo ed accidentato traversone, vediamo le cabine della funivia salire veloci verso l'Eguille du
Midi, 3800 m, dove avviene il trasbordo dei turisti che, passando sopra la Mer de Glace su piccole navicelle,
andranno a Courmayeur. Alle ore 17 arriviamo alla stazione intermedia di Flan de l'Eguille, 2310 m, dove
troviamo gran movimento di turisti e un'ora dopo la cabina della robusta funivia si arresta alla stazione di
Chamonix. Con qualche difficoltà arriviamo alla piazza della chiesa dove si trova la stazione dei pullman. Poco
dopo siamo a bordo del bus con gli zaini che ingombrano il corridoio e alle 19 siamo davanti al nostro pullmino
dove ha termine questa affascinante avventura cominciata qui nel pomeriggio dell'altro ieri.
Cornuda 25 settembre 1983
Nella seconda foto vediamo, invece, emigranti di Sanzan, di Canal e Le Croci appena ritornati dalla Germania,
giusto poco prima che Mussolini dichiarasse lo stato di Guerra. Si sono salvati in tempo dall’essere deportati in
campi di concentramento e nella foto stanno, probabilmente, festeggiando il loro rientro.
24 ASTERISCO
La segusinese Anna Rita Coppe consegna pacchi e corrispondenza con una Panda 4x4 di Poste
Italiane: «All’inizio erano stupiti di vedermi arrivare e mi sentivo come una specie di marziana»
La postina degli “eremiti” tra le colline del Prosecco:
«Per alcuni sono il solo contatto con il mondo»
Viaggia con il sole, la pioggia e la neve,
consegnando lettere e pacchi a grandi e
piccini raggiungendo anche i posti più
impervi. Il “Babbo Natale” delle colline tra
Valdobbiadene, Segusino, Follina e Mia-
ne, non si muove a bordo di una slitta
ma di una comoda, e certamente più
moderna, Panda 4X4 messa a disposi-
zione da Poste Italiane. Anna Rita Cop-
pe, 43 anni, è infatti occupata dal 2007 al
Centro di Distribuzione di Montebelluna
e fa parte di una task force di portalettere
che consegna soprattutto i pacchi e la
corrispondenza con una particolare at-
tenzione per le aziende, che da quelle
parti sono soprattutto vinicole. «Dopo un
po’ - spiega - conosci tutti e diventi un
po’ una di casa. Il posto più sperduto che raggiungo? C’è una casa isolata tra i boschi di Segusino, ci vive una
coppia che ha un sacco di animali da compagnia e da cortile. È un posto da eremiti ma con un fascino unico. Di-
ciamo che per alcuni sono il solo contatto con il mondo che hanno lassù».
Ogni giorno 130 chilometri
Ogni giorno Anna Rita fa fare alla sua auto fino a 130 chilometri. «E alla volte - sorride - si mangia anche in mac-
china, una sosta di 5 minuti e via, perché d’inverno le strade sono quelle che sono e inevitabilmente si corre il ri-
schio di non consegnare a tutti». In queste zone infatti operano soltanto le Poste Italiane anche perché gli altri
operatori preferiscono concentrarsi nelle aree cittadine a maggiore densità di popolazione dove l’attività è deci-
samente più redditizia per i corrieri. «Recapitare nella zona di Valdobbiadene non è facile - continua - su queste
colline ad ogni civico corrisponde una villetta, una bifamigliare o una cantina».
Distanze enormi tra un civico e un altro
«La distanza tra un civico e l’altro è notevole. Ciò significa che per far arrivare tutta la posta si percorrono tantis-
simi chilometri ogni giorno, qualche volta anche su strada sterrata. Ecco perché per facilitare le consegne è fon-
damentale la collaborazione dei cittadini nel tenere aggiornati indirizzi e numeri civici e nel posizionare corretta-
mente le cassette della posta. Quando la toponomastica è complessa ed è più difficile recapitare, gli altri corrieri
lasciano volentieri spazio a noi che garantiamo la consegna di qualsiasi plico, a qualsiasi cliente, anche nei luo-
ghi più impervi. Mi ricordo che in cima al Monte Cesen, a mille e cinquecento metri d’altezza, le prime volte le
persone erano sorprese nel vedermi arrivare e io mi sentivo come una marziana che invadeva la loro privacy».
I destinatari sono produttori vitivinicoli
Molti dei destinatari delle lettere di Anna Rita sono imprenditori che necessitano dei documenti trasportati per
mandare avanti gli affari. «Sono giustamente esigenti» chiosa Anna Rita ricordando che tra i suoi clienti ci sono
anche “istituzioni locali” come l’Osteria Senza Oste. «È un’intuizione imprenditoriale innovativa e fuori dagli
schemi: un successo confermato dalla presenza continua di persone, che fa capire come questa zona stia svi-
luppando anche una forte vocazione turistica. Oggi si vedono sempre più cicloturisti scorrazzare tra Valdobbia-
dene, Combai e Cison di Valmarino. E dobbiamo stare sempre più attenti quando siamo alla guida» aggiunge.
«Dopo i mesi difficili condizionati dal Covid - conclude Anna Rita - parlando con la gente della zona si capisce
che il segreto del postino è trovare il giusto equilibrio tra servizio efficiente e cortesia. Ed è quello, nel mio picco-
lo, che cerco di realizzare ogni giorno».
(da un articolo di Denis Barea, pubblicato sul “Corriere del Veneto” dell’11 gennaio 2022 - segnalazione di Silvio Forcellini)
25 CRONACA
31.12.2020
31.12.2022
Sono trascorsi ormai due anni dalla
chiusura del ristorante Castel Prada,
nel Comune di Quero Vas.
In tanti hanno percorso i tornanti che
dal fondovalle di Schievenin portava-
no in quota alla soglia del ristorante,
per moltissimi anni luogo preferito da
chi amava la buona cucina. Adesso,
chi si avvicina al vecchio esercizio
trova una panchina, su cui sedersi
all’ombra di un grande albero e anda-
re col pensiero ai tanti bei momenti
passati a Castel Prada.
Una panchina che serba 45 anni di ri-
cordi. L’ha immortalata in fotografia
Andrea Mondin, membro della fami-
glia che ha gestito il locale, e la con-
divide con noi per tener vivo il ricordo
delle tante storie che il ristorante ha
raccolto negli anni.
ATTUALITÀ
Milena Susanetto
Campionessa Qwan Ki Do con radici Queresi
Buongiorno, mi chiamo Gianluigi Susanetto, lo zio di Germano
e Silvano Susanetto. Sono nato a Quero, ma ora vivo a Som-
ma Lombardo, in provincia di Varese. Mi farebbe molto piace-
re se si potesse pubblicare su “Il Tornado” questa notizia.
In data 24 Ottobre 2021 mia nipote Milena Susanetto (diciot-
tenne, diplomata in lingue e iscritta alla facoltà di Scienze del-
la Natura e dell'Ambiente) già cintura nera di Qwan Ki Do
(Kung Fu di origine cino-vietnamita), degna figlia del padre
Sandro, anch'esso cintura nera; assieme alle sue due com-
pagne si è classificata terza - medaglia di bronzo - ai cam-
pionati mondiali di tale sport. In tante altre gare individuali si
è classificata bene,
il 14 Marzo 2021,
per esempio, a Lodi
è riuscita a battere
due suoi compagni
nella gara indivi-
duale.
Ho deciso di scri-
verti perché il gior-
nalista che ha dato
per primo la notizia,
ha scritto "Orgoglio
Sommese"; mi può
andar bene, sono
contento, ma non
dimentichiamoci che le sue radici sono di Quero e quindi
anche "Orgoglio Querese" e perché no, anche del nonno!
Grazie, Gianluigi Susanetto
CRONACA
23.12.1981 / 23.12.2021
40° anniversario per Ivano e Francesca
...stessa spiaggia stesso mare... per festeggiare i 40
anni di matrimonio Francesca Rech e Ivano Maz-
zocco hanno scelto il locale che li aveva visti sposi
Ci risiamo
di Angelo Ceccotto
Che dire di questa situazione virale Omicron che nuovamente ci ha sopraffatti ponendoci innanzi a una forte
preoccupazione, non sapendo come andrà a finire… Pur essendo meno infettiva, ci costringe a continuare a pro-
teggerci come prescritto dai regolamenti istituzionali. Premurato nell’evitare il virus, ho conseguito tutti i vaccini, il
cui impatto non mi ha causato alterazioni di genere, auspicandolo come via maestra per quanti ancora sono rilut-
tanti a farlo. Tutto questo ci è utile per non cadere nella trappola epidemica che ora sappiamo quali gravi conse-
guenze fisiche comporta. Per uscirne, è da evitare la “ghiottoneria” di certa stampa e di certi politici che favori-
scono ancor oggi quanti non cedono alla vaccinazione dando sfogo agli sponsorizzati della contestazione, ai
nulla facenti, agli improvvisati ideologi, non meno ai sapientoni preposti alla devastante guerriglia. Stupisce la
contraddizione di coloro che rifiutano il vaccino anti Covid-19, che invece poi smaniano nel fare il vaccino per an-
dare in ferie oltremare, sui monti a sciare, come sono solerti nel mettersi il piercing sulla lingua, sulle orecchie,
sul naso e altrove, come pure nel fare il raschiamento sottopelle per i tatuaggi. Vediamo che tutto questo è bene
accetto senza considerare le drammatiche conseguenze che nel tempo ne derivano. Essere rimbecilliti per
un’innocua puntura, da un siero protettivo che ti garantisce nel 70-80% dall’incolumità virale e dalla morte, per
aggrapparsi alla fantomatica libertà di scelta, fa pensare che su questi c’è ancora un torbido pensiero confusiona-
le. Il fatto sta che questa loro malata idolatria crea un danno enorme alla società che dobbiamo ingiustamente
pagare noi. E qui sarei drastico con chi, infetto, varcasse le porte dell’ospedale, facendogli pagare tutte le spese,
anche quelle derivanti come atto di giustizia e per la mia libertà da questi calpestata. Come uscirne dall’attuale
dilagante pandemia Omicron che ci castiga maggiormente per l’ingrato negazionismo altrui, se non attenendoci
alle normative governative per non pagare poi a caro prezzo le infettive conseguenze che sono ben riscontrabili
su chi ne è stato coinvolto. Pensiamoci prima di cadere in disgrazia, auspicando che il 2022 infonda a tutti sag-
gezza e comprensione per il bene di tutti.
“Milena”
di Maria Biz
La nostra lettrice Maria Biz ci ha inviato - nell’anniversario della morte, che cadeva il 21 dicembre - la seguente
poesia dedicata a Milena Zadra, originaria di Fener, che per lei è stata più che un’amica, una sorella.
Mia cara amica Milena, / giunta al termine della vita / Dio ti ha rapita / e portata con Lui / nella gloria del cielo. Le
tue lunghe primavere / ti son state regalate, / ma molto sacrificate, / e dai figli e nipoti / saranno amorevolmente
ricordate. Giovane ancora / nella migliore età / sei rimasta sola / e, per voler di Dio, / il tuo caro Paolo / se ne an-
dò all’aldilà, / lasciandoti nel dolore, / ma con tanto amore / d’aver voluto tanto bene / alla sua famiglia / e a quan-
ti in terra, / amici e parenti, lasciava. / Varia, tua sorella, / piange la tua mancanza. / Nella casa di Fener / le stan-
ze sono vuote senza te. / Nella piccola saletta / sfoglia l’album dei ricordi, / con lacrime agli occhi / e pianto
soffocato / rammenta il lungo tempo / assieme passato, / ora rimasto nel sogno dei ricordi. / Alla soglia del Santo
Natale / silenziosa salivi le scale / che ti portavano alla gloria del cielo / dove regna un nuovo mondo / di pace e
serenità. / Cara Milena, / ti sei portata via una parte di me, mi manca la tua compagnia, / il tuo volto, il sorriso, la
semplicità / di umile donna.
32 ATTUALITÀ
QueroVas
Ripubblichiamo il
calendario della
raccolta dei rifiuti
per il Comune di
Quero Vas per
richiamare
l’attenzione di coloro
ai quali era sfuggita
la precedente
pubblicazione.
Trattandosi di
modifiche importanti
al sistema di
raccolta dei rifiuti
rinfreschiamo la
memoria ad
eventuali distratti.
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Aperto da Lunedì a Venerdì
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Tel.: 0423 64373 - Fax: 0423 681757 Sabato e Domenica
dalle 14.00 alle 21.30
E-mail: officinabailo@virgilio.it dalle 11.00 alle 21.30
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