Anno XLIII
14.10.2021
Numero
758
Ricariche telefoniche
I numeri ai seggi
la sua coerenza politica era esemplare e dettata da ideali profondi; anche quando il suo partito è praticamente
scomparso non gli sono mancate le offerte ma lui amava ripetere «sono nato socialista e morirò socialista» e co-
sì è stato.
Orazio era un galantuomo, onesto e disinteressato come pochi, ed è stata una vera infamia vederlo negli ultimi
anni trascinato da un tribunale all’altro da quello Stato che aveva così fedelmente servito. Ci piace ricordare la
testimonianza di un suo amico d’infanzia che racconta sempre che, quando si trattava di rubare qualche grappolo
d’uva, lui si defilava sempre ritenendola un’azione poco corretta. E’ un episodio lontano ma tutta la sua vita è sta-
ta dettata da queste regole.
Per concludere, noi lo ricordiamo come amico; come uomo di grande intelligenza e cultura; come amministratore
capace (le “sue” opere sono lì a dimostrarlo) e appassionato, che si è dedicato anima e corpo, e nel più totale di-
sinteresse personale, alla “cosa pubblica”; come persona di specchiata onestà, anche se qualcuno ha avuto
l’impudenza (e l’indecenza) di metterlo in dubbio («Mediti oggi chi si è accanito», disse Giovanni Crema il giorno
del funerale). Ma lo ricordiamo anche per la sua dialettica torrenziale, per il suo carattere a volte brusco, per le
sue celeberrime sfuriate... Anche questo faceva parte dell’uomo Orazio, di quell’Orazio che ancora oggi - a di-
stanza di venticinque anni dalla sua morte - noi ricordiamo con stima e affetto... Ciao Orazio, con te è morta an-
che una parte del nostro paese ma non ti dimenticheremo mai e saremo sempre fieri di averti conosciuto.
Nelle foto che proponiamo in questa e in altre pagine, alcuni momenti della partecipatissima cerimonia funebre.
6 CRONACA
Campo e Fener
Alla scoperta della propria Storia
di Alda Panciera
Ottima partecipazione di pubblico ai due eventi, che negli
Campo e Fener
scorsi fine settimana hanno vivacizzato le frazioni di Campo e
di Fener, eventi organizzati da un gruppo di appassionati di
storia locale in collaborazione con la parrocchia.
Alla scoperta della propr
Il 5 settembre, nella chiesa di Campo, è stata ricordata la fi-
gura di Antonio Spada (Toni Cortés) con la lettura di alcune
sue poesie ed i canti della Schola Cantorum, di cui Toni ha di Alda Panciera
fatto parte per molti anni. Ottima partecipazione di pubblico ai due eventi, che negli
Persona conosciuta ed amata da tutta scorsi la comunità, nelle sue
fine settimana hanno vivacizzato le frazioni di Campo e
poesie Toni ha cantato l’amore per di ilFener,
proprio eventi
paese eorganizzati
per le da un gruppo di appassionati di
sue passioni con sensibilità e profondità,
storia riuscendo
locale in acollaborazione
scorge- con la parrocchia.
re dietro ad ogni evento, anche ilIlpiù piccolo ed apparente-
5 settembre, nella chiesa di Campo, è stata ricordata la fi-
mente insignificante, un disegno gura più grande, di cui Spada
di Antonio Toni si (Toni Cortés) con la lettura di alcune
sentiva parte. sue poesie ed i canti della Schola Cantorum, di cui Toni ha
Il 19 settembre ha visto impegnatifatto alcuniparte
appassionati
per molti di sto-
anni.
ria locale con la collaborazione del Gruppoconosciuta
Persona RaccontArte ed di amata da tutta la comunità, nelle sue
Feltre, alla scoperta di alcuni siti di poesie
Fener e di Campo.
Toni ha cantato l’amore per il proprio paese e per le
A Campo si è tenuta una visita guidata sue passioni
della chiesa,conchesensibilità
con- e profondità, riuscendo a scorge-
re dietro ad ogni
serva la tomba di Egidio Forcellini e due preziose tele del tar- evento, anche il più piccolo ed apparente-
do ‘600. mente insignificante, un disegno più grande, di cui Toni si
sentiva parte.
A Fener, nella sala parrocchiale, interessante racconto della
Il 19guerra,
storia di Fener dalle origini alla grande settembre ha visto impegnati alcuni appassionati di sto-
con proiezione
ria locale con
di foto storiche delle chiese prima e dopo il primo conflitto la collaborazione del Gruppo RaccontArte di
Feltre, alla scoperta
mondiale e spiegazione del miliario romano, importante reper- di alcuni siti di Fener e di Campo.
to attestante la frequentazione romanaA Campo
nelle nostre
si è zone.
tenutaNel-
una visita guidata della chiesa, che con-
la chiesa dell’Addolorata, due volontarie
serva lahanno
tomba esposto ai Forcellini e due preziose tele del tar-
di Egidio
partecipanti la storia della chiesa e do
del ‘600.
capitello di S. Benedet-
to, che custodisce un prezioso lacerto di affresco
A Fener, consala
nella voltoparrocchiale,
di interessante racconto della
Madonna, databile ai primi decenni del ‘500. In realtà gli or-
storia di Fener dalle origini alla grande guerra, con proiezione
di foto storiche delle chiese prima e dopo il primo conflitto
mondiale e spiegazione del miliario romano, importante reper-
to attestante la frequentazione romana nelle nostre zone. Nel-
la chiesa dell’Addolorata, due volontarie hanno esposto ai
partecipanti la storia della chiesa e del capitello di S. Benedet-
to, che custodisce un prezioso lacerto di affresco con volto di
Madonna, databile ai primi decenni del ‘500. In realtà gli or-
ISCRIZIONE A DOMANDA
nell’Albo Comunale degli Scrutatori e
nell’Albo Comunale dei Presidenti di seggio elettorale
I SINDACI
- Vista la Legge 8 marzo 1989, n.95 “Norme per l’istituzione dell’Albo e per il sorteggio delle persone idonee
all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale” e successive modifiche ed integrazioni;
- Vista la Legge 21 marzo 1990, n. 53 “Misure urgenti atte a garantire maggiore efficienza al procedimento
elettorale” e successive modifiche ed integrazioni
INVITANO
I cittadini residenti nel Comune a presentare, se interessati, domanda di iscrizione agli albi delle persone idonee
a svolgere la funzione di scrutatore o presidente di seggio elettorale.
Quante scosse!
Una notte davvero in-
sonne quella trascorsa
lo scorso 28 settembre
in tutta la zona del
Basso Feltrino e Alto
Trevigiano, colpita da
numerose scosse di
terremoto che, pur non
provocando danni evi-
denti, hanno tenuto in
apprensione tutta la
popolazione. Dal sito
dell’Istituto nazionale di
geofisica e vulcanolo-
gia è possibile cono-
scere l’ora degli eventi
e le loro caratteristiche.
La prima sveglia è sta-
ta alle 2,45 di notte con
epicentro del terremoto
nella zona di Miane,
ma altre se ne sono re-
gistrate nell’area di
Valdobbiadene, le più
forti, e di Segusino.
Anche il giorno succes-
sivo, il 29, in pieno po-
meriggio la terra ha
tremato.
Inutile dire che la paura
è stata davvero tanta,
se non altro per la fre-
quenza degli scuoti-
menti.
L’area è storicamente
soggetta a questi fe-
nomeni ed è classifica-
ta a rischio sismico. Di
qui la necessità di prendere coscienza di questa situazione ed as-
sumere il giusto atteggiamento per poter fronteggiare situazioni cri-
tiche. Proprio il 24 ottobre 2021 si terrà la giornata dedicata alla
prevenzione dei pericoli legati a vari fattori ambientali:
Una campagna nazionale per le buone pratiche di Protezione Civile, nata nel 2011 proprio per sensibilizzare la
popolazione sul rischio sismico, e non solo. Sul sito internet dedicato si trovano molti documenti e materiali per
approfondire questi importanti temi e consigliamo a tutti coloro che ne hanno la possibilità di collegarsi al sito, a
questo indirizzo: http://iononrischio.protezionecivile.it/terremoto/la-campagna/ per avere una visione più chiara
sull’argomento terremoto. Farsi trovare preparati può fare la differenza nel gestire situazioni potenzialmente criti-
che. Se incontrate i volontari della Protezione Civile in qualche piazza, ascoltateli e fate tesoro dei loro consigli.
11 ATTUALITÀ
Schianto a Carpen
Perde la vita giovane parrucchiere di Rasai
di Alessandro Bagatella
Giovedì 16 settembre, verso le sedici in
località Carpen di Quero Vas, ha perso la
vita un giovane parrucchiere di Rasai,
Michele Pagnussat, di 24 anni. Michele era
conosciuto da tante persone sia per il lavoro
che svolgeva: parrucchiere, sia per la sua
disponibilità nei confronti degli altri. Forse a causa dell’asfalto bagnato
ha perso il controllo della sua auto, finendo nella carreggiata opposta,
sul guardrail. Sfortuna ha voluto che sopraggiungesse un altro mezzo
che non ha potuto evitare l’impatto, fatale per Michele. Sul posto sono
giunti i sanitari, i carabinieri, i vigili del fuoco, l’elicottero del Suem, ma ogni tentativo di salvarlo sono stati vani e
non si è potuto che constatarne il decesso. Da tempo il sogno di Michele era di raggiungere la Corea per
esercitare la sua professione, A causa della pandemia aveva sospeso il suo programma, in attesa di una
schiarita che gli permettesse di realizzare il suo sogno. In tutto il Comune di Seren la notizia è stata accolta con
grande dolore. Foto tratte dal web: https://www.radiopiu.net e https://www.nordest24.it
14 CRONACA
Anche quest’anno arrivano in redazione le gradite foto, con Tornado al seguito, di un viaggio dei nostri amici ala-
nesi Luisa Carniello e Alberto Piazzetta che, dopo aver girovagato a lungo fra Spagna, Portogallo e Francia, in
questo 2021 si sono fermati nella vicina Emilia.
Nella prima foto troviamo Luisa con, alle spalle, i resti del Castello di Canossa, antica rocca eretta nel IX° secolo
e resa celebre dall’umiliazione dell’imperatore di Germania Enrico IV° avvenuta nel gennaio 1077 per ottenere
dal papa la revoca della scomunica e il reintegro dei suoi poteri con mediatrice Matilde di Canossa.
La seconda è dedicata alla Pietra Bismantova situata nel comune di Castelnuovo ne’ Monti, in provincia di Reg-
gio Emilia. Si tratta di un massiccio montuoso alto 1.041 metri dall’inconfondibile ed isolato profilo a forma di na-
ve che si staglia isolato fra le montagne dell’Appennino.
Nella terza foto il monumento ad Annibale, uno dei più grandi generali della storia, costruito dal Rotary Club nel
comune di Gazzola, nelle vicinanze del luogo dove si svolse, nel 218 avanti Cristo, la battaglia “della Trebbia”
con la sconfitta dei romani nella seconda guerra punica.
CRONACA
Auguri Amedeo!
di Sandro Curto
Lo scorso 18 settembre il nostro abbonato Amedeo Mondin, resi-
dente a “Pont Cagnin”, località al confine fra Alano e Quero, pas-
saggio obbligato per entrare nella valle di Schievenin, ha raggiunto
l’importante traguardo delle settanta primavere radunando, con la
consueta generosità, gli amici al bar “da Ricci” di Alano. Eccolo, nel-
la foto di Paolo Feltrin, ammirare estasiato la tradizionale torta senza
le candeline: settanta sarebbero state troppe! Auguri ancora, Ame-
deo!
Notizie in breve
a cura di Sandro Curto
BAR ACLI DI CAMPO: TERMINA LA GESTIONE DELLE SORELLE DAL BON Col 2 ottobre è finita, al Circolo
ACLI di Alano e Quero e Vas, la gestione del bar di Campo da parte di Lisa Dal Bon, presente da sette anni, e
della sorella Giulia, da tre anni. Il Circolo, presieduto da Nicola Doro, vaglierà nuove proposte per poi lasciare
all’assemblea dei soci la decisione finale.
17 ASTERISCO
NUOVA SEDE PER LA BOZZATO ECOLOGIA Inaugurata ufficialmente sabato 18 settembre, alla presenza del-
le autorità comunali di Alano di Piave e Quero Vas, la nuova sede della Bozzato Ecologia a Fener in via F.lli
Agrizzi. La ditta fondata da Gianluigi Bozzato nel 1977 come carrozzeria si è poi riconvertita in servizi per
l’ambiente con raccolta, trasporto, trattamento e distruzione di varie forme
di rifiuti industriali, elettrici, speciali, pericolosi e non pericolosi.
IL FELTRINO CARLO BALESTRA CONSIGLIERE NAZIONALE ANA
Carlo Balestra, classe 1951, già presidente della sezione A.N.A. di Feltre
nel 1998 e nel 2010, è stato eletto nuovo consigliere nazionale
dell’Associazione Nazionale Alpini, carica già ricoperta nel 1997 quando
divenne anche vicepresidente di Giuseppe Parazzini, recentemente
scomparso. Balestra è un appassionato di storia e ha scritto numerosi libri.
LETTERE AL TORNADO
Schievenin in lutto
per la prematura morte di Patrik
di Sandro Curto
Dopo Eros Dal Canton ad Alano, un’altra vita è stata stroncata prematuramente nella
nostra zona, quella di Patrik Schievenin, 40 anni, cuoco di professione, residente nella
frazione di Schievenin in Comune di Quero Vas. Patrik, persona solare e benvoluta da
tutti, combatteva, sempre con fede e coraggio, da una decina d’anni contro il male che
lo aveva attanagliato. Tanta la gente a dargli l’ultimo saluto, mercoledì 22 settembre, nella chiesa di Quero alle
esequie celebrate dal parroco don Alessio Cheso e da don Fabrizio Tessaro. Ai genitori Beatrice e Gerardo le
condoglianze della Redazione.
“per il Dedicato
suo straordinario esempio
un asteroide di resilienza”
a Bebe Vio
segnalazione di Tristano Dal Canton
“per il suo straordinario esempio di resilienza”
ROMA - Anche fuori dalle pedane Bebe Vio continua a ricevere attestati di stima e a ot-
tenere grandi riconoscimenti. La bicampionessa
segnalazione di Tristano paralimpica
Dal Canton di fioretto adesso ha anche
un asteroide a lei dedicato. L’astronomo Fabrizio
ROMA - Anche fuori dalle pedane Bebe Vio continua a ricevere Bernardi (originario
attestatididiQuero
stima N.d.R.)
e a ot-
e
tenere grandi riconoscimenti. La bicampionessa paralimpica di fioretto adesso Astrofili
l’astrofila Maura Tombelli, responsabile scientifico e fondatrice del Gruppo ha anchedi
Montelupo Fiorentino, hanno infatti voluto proporre il nome di Bebe
un asteroide a lei dedicato. L’astronomo Fabrizio Bernardi (originario di Quero N.d.R.) Vio per uno degli
asteroidi da loro scoperto nel 2002.Maura
e l’astrofila È di questi giorniresponsabile
Tombelli, l’ufficialità dell’International Astronomical
scientifico e fondatrice Union, Astrofili
del Gruppo che ha ri-
di
conosciuto che l’asteroide Montelupo Fiorentino, hanno infatti voluto proporre il nome di Bebe Vio per uno ades-
111571, scoperto l’11 gennaio 2002 dalla Stazione di Campo Imperatore, porta degli
so il nome
asteroidi dadella
loro campionessa azzurra.
scoperto nel 2002. È diLaquesti
motivazione che correda
giorni l’ufficialità l’attestazione Astronomical
dell’International è la seguente: “Il suoche
Union, entusia-
ha ri-
smo e la sua gioia di vivere è uno straordinario esempio di resilienza e rinascita dopo una difficile
conosciuto che l’asteroide 111571, scoperto l’11 gennaio 2002 dalla Stazione di Campo Imperatore, porta ades- malattia”.
so il nome della campionessa azzurra. La motivazione che correda l’attestazione Tratto dal sito: https://www.federscherma.it
è la seguente: “Il suo entusia-
smo e la sua gioia di vivere è uno straordinario esempio di resilienza e rinascita dopo una difficile malattia”.
Tratto dal sito: https://www.federscherma.it
20 PERSONAGGI
Venanzio Fortunato
di Loris Curto
Venanzio Clemenziano Onorio Fortunato (530 – 607 circa), vescovo di Poitiers ed in seguito innalzato alla gloria
degli altari col nome di San Venanzio, era nativo di Valdobbiadene. Fu autore di numerose poesie, inni, agio-
grafie di santi e della biografia di Radegonda IV principessa della Turingia. San Venanzio Fortunato si festeggia
il 14 dicembre ed è invocato contro le cadute. Colpito da una grave malattia agli occhi mentre si trova a Raven-
na, ne guarì ungendosi gli occhi con l’olio della lampada posta nella cripta di San Martino nella basilica di Gio-
vanni e Paolo. Assieme a lui guarì per la stessa malattia il suo amico Felice, futuro vescovo di Treviso. Per rin-
graziamento, nell’autunno del 565, Venanzio si recò in pellegrinaggio a Tours, paese natale di San Martino. Non
tornerà più in Italia. Fra le sue opere ricordiamo l’inno Vexilla regis che viene
cantato il Venerdì santo. Dante Alighieri riprende l’inno nel XXXIV canto
dell’Inferno. Viene citato anche dallo scrittore francese Joris-Karl Huysmans
in “A ritroso”, una delle principali opere del decadentismo: “Il VI secolo era
rappresentato da Fortunato, vescovo di Poitiers, di cui gli inni e il Vexilla re-
gis, tagliati nella vecchia carogna della lingua latina, speziata con gli aromi
della Chiesa, lo ossessionavano in certi giorni”. James Joyce lo nomina nel
“Ritratto dell’artista da giovane” un romanzo autobiografico: “Ma non vi è in-
no che possa che possa competere con quel lugubre e maestoso canto da
processione che è il Vexilla Regis di Venanzio Fortunato”. Nella sua “Vita di
San Martino”, Venanzio esorta il suo poema a recarsi nella sua terra
d’origine come se fosse una persona reale: “Avanza attraverso Ceneda e
vai a visitare i miei amici di Duplavilis: è la terra dove sono nato, la terra del
mio sangue e dei miei genitori. Qui c’è l’origine della mia stirpe, ci sono mio
fratello e mia sorella, tutti i miei nipoti
che nel mio cuore io amo di un amore
fedele. Valli a salutare, ancora ti chie-
do, anche se di fretta”. Nel duomo di
Valdobbiadene ci sono due dipinti che
ritraggono San Venanzio, uno (foto sopra) di Rosa Bortolan (1817 – 1892)
ed uno di Ubaldo Oppi (1899 – 1946) (foto a destra). La biografia di Venan-
zio scritta da Gian Domenico Mazzocato, “Il vino e il miele. A tavola con
Venanzio” (sottotitolo “Biografia non autorizzata di un grande trevigiano”),
approfondisce gli eventi della vita del santo ed è completata dalla traduzio-
ne di passi scelti delle sue opere. Nei suoi scritti spesso Venanzio illustra i
semplici piaceri del cibo; tuttavia il vino ed il miele non sono visti come meri
oggetti di godimento dei piaceri della gola, ma sono intesi quali simboli della
fecondità e dell’abbondanza. Ecco alcune citazioni dagli scritti di Venanzio:
“…la splendida vite rosseggia sul candore della petraia, dove il duro sasso
genera grappoli dolci come il miele ed è splendente l’uva, florida su quella
pietra infeconda… il convitato ben meritò di godere un copioso banchetto:
ecco l’uva sotto i suoi occhi e intanto beve vino di Falerno…”.
ATTUALITÀ
Donare il sangue
(M.M.) Sapere a cosa serve il piccolo gesto della donazione
di sangue potrebbe spingere qualche altro volontario a sce-
gliere questa semplice forma di volontariato. Ecco allora,
nell’immagine a fianco riprodotta, elaborata dal Centro Na-
zionale Sangue, uno schema che ci mostra quanto sangue e
plasma occorre per poter venire incontro alle esigenze di sa-
lute di quelli che hanno la sventura di dover averne bisogno.
Dalle quantità indicate si intuisce che la catena dei volontari
è la chiave del successo della donazione di sangue. In tanti
si raggiungono obiettivi importanti, decisivi talvolta per far
pendere la bilancia verso la vita piuttosto che verso la soffe-
renza e la morte. L’invito, quindi, è di provare a diventare
donatori di sangue. Chiedete alle associazioni locali dei do-
natori di sangue o al centro trasfusionale dell’Ospedale di
Feltre (tel. 0439.883242 dalle 10 alle 13).
Vi accoglieranno a braccia aperte!
21 COME ERAVAMO
Accadde vent’anni fa
a cura di Sandro Curto
Il 20 ottobre 2001 muore, dopo lunga malattia, Don Sebastiano Follador parroco di Alano dal 1966 al 1996. Nato
a Borso del Grappa nel 1921, era stato ordinato sacerdote nel 1945. Sempre cordiale e sorridente, aveva saputo
farsi benvolere in paese realizzando, nel corso del suo mandato parrocchiale, imponenti lavori, dall’ampliamento
e ristrutturazione della casa di riposo alla nuova canonica, dal tetto della chiesa al restauro del campanile. Nella
primavera del 1996, per raggiunti limiti di età, aveva lasciato il posto a Don Alessandro Dal Sasso continuando a
vivere ad Alano nella casa di riposo.
Altre notizie dal Tornado dell’epoca sono i festeggiamenti per i vent’anni di attività della Lampe di Guerrino Pe-
renzin e famiglia, il trasloco del panificio di Vittore Schievenin a Quero, la morte di Giovanni Angelo Susanetto
per malattia e di Paolo Schievenin di 41 anni per incidente stradale.
CRONACA
Con questa
tovaglietta
ho migliora-
to la mia
conoscenza
sulla pro-
venienza
dei vini.
Nonostante
non sia più
in giovane
età, non
avevo co-
gnizione
dell’area di
produzione
di molti tipi
di vino.
Spero sia
utile anche
a voi!
CRONACA
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