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Quindicinale Editrice ASD Ponte Tegorzo

Anno XLIII

14.10.2021
Numero

758

Elezioni Comunali di Alano - pag. 1-2


Venticinque anni fa moriva Orazio Piccolotto - pag. 3-4-5
Alla scoperta della propria Storia - pag. 6
Al via per Alano il censimento 2021 - pag. 7
L’emozione del cibo e dell’ospitalità - pag. 8
Chiuso in redazione il 04.10.2021 - Prossima chiusura il 25-10-2021
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1 SPECIALE ELEZIONI

Elezioni Comunali di Alano: i risultati

I candidati eletti sono indicati con colore diverso


2 SPECIALE ELEZIONI

I numeri ai seggi

Amalia Serenella Bogana resta in carica


(M.M.) Confermata alla carica di Sindaco, Amalia Serenella Bogana avrà sui banchi del Consiglio Comunale an-
che una minoranza che, dal risultato delle urne, dimostra di essere una componente importante dell’attuale so-
cietà alanese. Nella passata tornata elettorale l’ostacolo da vincere era stato il quorum, l’afflusso di elettori, che
doveva superare la soglia del 50 per cento per rendere valida la consultazione. Questa volta, invece, è tornata di
scena la politica ed il confronto fra due liste. Il risultato è stato, per una certa fase dello spoglio delle schede, un
bel testa a testa. Si veda la sezione nr. 1, nella quale i due candidati hanno avuto lo stesso numero di voti. Dopo
tanti anni di amministrazione la lista “Uniti per Alano” non ha raccolto forse quel che sperava, mentre la lista
“Alano Rinasce” ha messo in luce la voglia degli elettori di provare un diverso approccio alla gestione della cosa
pubblica. Resta, infine, evidente ed accentuato, come nel resto d’Italia, il fenomeno dell’astensionismo, pur scon-
tando il fatto che gli elettori all’estero sono 712. Nel numero di giugno 2016 il nostro redattore Silvio Forcellini ri-
portava le parole del sociologo della politica Ilvo Diamanti: “La stessa astensione ha mutato segno. Spesso è una
scelta “contro”. E per votare servono, comunque, buone ragioni. In
ambito comunale: occorrono candidati e liste capaci di mobilitare
gli elettori. A proprio favore. O contro”. E ancora: “Siamo, dunque, Alano
lontani dal 1993, quando venne istituita l’elezione diretta dei sinda-
ci, salutata come la rivincita del territorio nei confronti dello Stato
centrale. E dei leader locali sui partiti nazionali. Oggi i sindaci han-
La minoranza
no perduto risorse e poteri. Non sono più attori (politici) ma esatto-
ri. Per conto dello Stato”. La mancata espressione del voto da par-
è tornata!
te di un numero ancora più cospicuo di elettori sembra dar ragione Con fatica, ma determinazione, la mino-
al ragionamento espresso da Ilvo Diamanti, che potrebbero così ranza alanese ha compilato la lista da
aver cercato di dar voce ad una protesta nei confronti sottoporre al giudizio degli elettori, as-
dell’amministrazione uscente e, nel contempo, non esprimere sieme ad un articolato programma.
un’adesione alla proposta alternativa. In qualsiasi modo si voglia Crediamo non sia stato facile, ma il ri-
analizzare la crescita del fenomeno dell’astensionismo, resta moti- sultato delle urne ha premiato l’impegno
vo di riflessione e di approfondimento futuro. Di sicuro resta anche del candidato sindaco Dario Codemo e
il fatto che amministrare non è cosa facile, impigliati in un groviglio dei suoi collaboratori, portando la loro
di norme e di garantismi che possono fiaccare anche il più entusia- proposta ad un lusinghiero risultato, che
sta dei candidati, senza contare la penuria di risorse con cui si de- ora diventa impegno per contribuire alla
vono confrontare coloro che accettano di amministrare l’ente pub- vita amministrativa di Alano di Piave.
blico. Speriamo di poter tornare su questi argomenti nei prossimi
numeri del periodico, magari con il contributo dei diretti interessati e con le considerazioni che riterranno di poter
esprimere una volta passata la fatica della campagna elettorale. Le urne hanno dato il loro verdetto ed il prossi-
mo Consiglio Comunale di Alano di Piave sarà formato da:
per la lista UNITI PER ALANO: Angelo Zancaner (145 preferenze), Michela Simioni (41), Alex Gallina (33), Luigi
Spada (24), Claudio Dal Zotto (20), Carlo Soldà (19), Lido Beinat (14)
e, per la lista ALANO RINASCE: Dario Codemo (585), Susy Candiago (66), Adele Brucculeri (33).
A tutti loro l’augurio di buon lavoro!
3 PERSONAGGI

Rilanciamo la proposta all’amministrazione comunale alanese:


perché non intitolargli una via, una piazza o un edificio pubblico?

Venticinque anni fa moriva Orazio Piccolotto,


indimenticabile sindaco di Alano
a cura di Sandro Curto e Silvio Forcellini
«Ricordatemi così, orgoglioso della vostra amicizia e onorato della vostra fidu-
cia, felice di aver dedicato la vita al mio paese e agli ideali di solidarietà, umani-
tà e giustizia vera. Non lasciate che questo grande sogno si spenga».
Orazio
Il 9 ottobre 1996 moriva all’ospedale di Feltre, dove era da tempo ricoverato
causa grave malattia, Orazio Piccolotto, straordinaria figura di uomo politico e
amministratore, per tre volte eletto sindaco di Alano di Piave.
Negli anni successivi ci sono stati alcuni momenti importanti a lui dedicati come
la commemorazione organizzata dall’amministrazione Codemo con la presenza
dell’onorevole Giovanni Crema, l’intitolazione di una sala riunioni dell’ospedale
di Feltre, la consegna ai familiari del premio “Santi Vittore e Corona” da parte
della Famiglia Feltrina.
Manca qualcosa di duraturo nel suo paese tanto amato che potrebbe essere
una via o una piazza, la scuola o la biblioteca. Rilanciamo l’idea da queste pa-
gine sperando sia recepita dall’amministrazione appena insediata, che saprà
trovare la soluzione più adatta per ricordare Orazio Piccolotto come merita.

Orazio, noi ti ricordiamo così…


A distanza di venticinque anni il ricordo di Orazio Pic-
colotto, il più grande sindaco che Alano abbia mai avu-
to, è sempre vivo in tutte le persone che hanno avuto il
piacere e la fortuna di stargli vicino.
Sarebbe pressoché impossibile condensare, anche in
poche righe, il pensiero di tutti quelli che hanno cono-
sciuto e apprezzato Orazio. Ognuno, di certo, avrebbe
decine e decine di episodi particolari da raccontare: gli
amici di sempre, i compagni di tante battaglie politiche,
le persone che gli sono state vicine nella sua attività di
amministratore pubblico, i suoi concittadini... Noi, che -
oltre che suoi amici - abbiamo avuto l’onore di far parte
della compagine di “Alleanza Democratica”, lo ricordia-
mo così…
Come dimenticare le serate, a volte le nottate, trascorse a parlare di politica, dei problemi del paese, a completa-
re una lista, a festeggiare una vittoria. La più bella quella del 1985, la prima, con tanta gente che aspettava da
una vita quel momento e che poi ha potuto goderselo
poco: Milio Durighello, Gino Bica, Angelin Bresola, Gio-
vanni Cortes... La più facile l’ultima: dopo dieci anni
aveva convinto tutti.
Era un uomo straordinario che si era messo al servizio
della collettività con una dedizione assoluta che lo por-
tava a fornire sempre risposte concrete sia sui grandi
temi che sui piccoli problemi di ogni giorno all’interno di
un Comune.
Dotato di una cultura non comune e di una eloquenza
che incantava gli amici e disorientava gli avversari che
non erano mai in condizione di metterlo in difficoltà sul
piano dialettico: Giorgio Albertazzi, nel periodo trascor-
so presso l’allora Centro Europeo di Cultura di Colmira-
no, si stupì di aver trovato in un paese così piccolo un sindaco di una tal levatura, così come i tanti professori di
fama mondiale che lo conobbero nel corso delle celebrazioni forcelliniane da lui promosse.
Sarebbe bastato per lui un pizzico di quell’opportunismo politico, oggi tanto di moda, per diventare senatore ma
4 PERSONAGGI

la sua coerenza politica era esemplare e dettata da ideali profondi; anche quando il suo partito è praticamente
scomparso non gli sono mancate le offerte ma lui amava ripetere «sono nato socialista e morirò socialista» e co-
sì è stato.
Orazio era un galantuomo, onesto e disinteressato come pochi, ed è stata una vera infamia vederlo negli ultimi
anni trascinato da un tribunale all’altro da quello Stato che aveva così fedelmente servito. Ci piace ricordare la
testimonianza di un suo amico d’infanzia che racconta sempre che, quando si trattava di rubare qualche grappolo
d’uva, lui si defilava sempre ritenendola un’azione poco corretta. E’ un episodio lontano ma tutta la sua vita è sta-
ta dettata da queste regole.
Per concludere, noi lo ricordiamo come amico; come uomo di grande intelligenza e cultura; come amministratore
capace (le “sue” opere sono lì a dimostrarlo) e appassionato, che si è dedicato anima e corpo, e nel più totale di-
sinteresse personale, alla “cosa pubblica”; come persona di specchiata onestà, anche se qualcuno ha avuto
l’impudenza (e l’indecenza) di metterlo in dubbio («Mediti oggi chi si è accanito», disse Giovanni Crema il giorno
del funerale). Ma lo ricordiamo anche per la sua dialettica torrenziale, per il suo carattere a volte brusco, per le
sue celeberrime sfuriate... Anche questo faceva parte dell’uomo Orazio, di quell’Orazio che ancora oggi - a di-
stanza di venticinque anni dalla sua morte - noi ricordiamo con stima e affetto... Ciao Orazio, con te è morta an-
che una parte del nostro paese ma non ti dimenticheremo mai e saremo sempre fieri di averti conosciuto.

Una vita per il socialismo e per Alano


Orazio Piccolotto era nato il 13 gennaio 1934. Fin da giovane dimostrò un amore viscerale per la politica e per il
socialismo; dopo la scissione di Saragat, Piccolotto resta nel P.S.I. entrando a far parte dell’esecutivo provinciale
dal 1969 e del direttivo regionale dal 1970. Dal 1972 al 1976 è segretario provinciale (sono gli anni in cui Orazio
diventa popolare per il suo spostarsi da un paese all’altro del Bellunese a tenere comizi, organizzare riunioni,
fondare nuove sezioni, affiggere manifesti elettorali), dal 1976 al 1980 è presidente della Commissione Regionale
di Garanzia, una specie di tribunale del partito. Inflessibile, come sempre, procederà ad espulsioni celebri ed a
scioglimenti di sezioni (famosa quella di Feltre).
Ad Alano, grazie al suo impegno, la sezione socialista diventa una specie di fiore all’occhiello per il numero di
tesserati, per l’attività culturale e politica svolta, per le grandi Feste dell’Avanti e, soprattutto, per i risultati eletto-
rali che toccano il massimo dei consensi alle Provinciali del 1990 con la candidatura di Piccolotto che sfiora il
50% dei consensi. Ma anche nelle Regionali dello stesso anno e, clamorosamente, nelle Politiche del 1992,
quando avviene lo storico sorpasso alla Democrazia Cristiana.
In contemporanea con l’impegno nel partito cresce anche l’attività in paese dove ricopre la carica di Presidente
della Pro Loco di Alano ed entra a far parte del consiglio comunale fra i banchi della minoranza.
Nel 1985 la svolta con la conquista del Comune da parte della lista civica di “Alleanza Democratica” e la conse-
guente elezione a sindaco riconfermata nel 1990 e, col nuovo sistema elettorale dell'elezione diretta da parte del-
la popolazione, nel 1995 col 70% dei consensi.
Sono undici anni di intensa attività che cambiano il volto di Alano: in ogni angolo del capoluogo e delle frazioni
c’è il segno tangibile delle sue amministrazioni. Fra le opere principali ricordiamo i marciapiedi, l’illuminazione, le
fognature, l’acquedotto, il depuratore, asfaltature varie, il municipio trasformato da una stamberga ad uno dei più
belli della provincia, il campo sportivo, l’ingresso a San Vittore, l’area ex ECA dove sono sorte otto case, il piaz-
zale adiacente il ristorante Tegorzo, il ciottolato dei Faveri, il vòlto di Colmirano, il restauro della fontana di Alano
e la costruzione di quelle di Campo e Colmirano, la segnaletica stradale, i lavori ai cimiteri, la riconversione del
bosco, la strada da Bocca di Forca a Camparona, il restauro delle malghe, la nuova scuola media e si potrebbe
continuare ancora a lungo.
Ma le grandi battaglie di Orazio sono state quelle sulla scuola, prima in difesa delle medie e poi della verticaliz-
zazione; sul lavoro, dove la sua amministrazione ha contribuito all’insediarsi di numerose aziende che hanno ri-
solto definitivamente il problema dell’emigrazione e ridato benessere al paese.
In questi anni tutte le associazioni hanno sempre trovato in Piccolotto un grande aiuto; ricordiamo il potenziamen-
to di nuove realtà come l’ARCI, la rinascita della società calcistica, le manifestazioni importanti di alpini, fanti,
emigranti, della bocciofila, della sezione Coldiretti (festa in malga, giornata del ringraziamento), delle due Pro Lo-
co.
In campo culturale indimenticabili i momenti con Albertazzi e Gazzelloni al Centro Europeo di Cultura, di grande
spessore le celebrazioni in onore di Egidio Forcellini, la stampa del libro fotografico su Alano e di quello storico al
quale Piccolotto ha sacrificato nottate intere scrivendo uno dei quattro volumi.
Dal 1986 al 1994 è stato presidente della Comunità Montana Feltrina, carica che fino al 1991 coincideva con
quella di presidente dell’U.L.S.S. n. 4 (ora n. 1, ndr); notevole il suo contributo al potenziamento della struttura
ospedaliera, all’avvio della Valbelluna e alla costruzione del Maserot che, purtroppo, non è mai riuscito a vedere
in funzione.
Nell’ultimo inverno trascorreva le serate libere da impegni politici a sistemare i banchi delle scuole elementari di
Alano facendo risparmiare al Comune i soldi per l’acquisto di quelli nuovi: questo e altro era Orazio Piccolotto.
5 PERSONAGGI
Due le vicende che gli hanno rattristato gli ultimi anni: la fine del P.S.I. travolto dagli scandali e dalla cupidigia dei
suoi principali esponenti e le ben note vicende giudiziarie. Per il male, sempre in agguato, è stato facile trovare la
breccia
Due in un uomo
le vicende che che non era
gli hanno più quello
rattristato gli di prima.
ultimi anni: la fine del P.S.I. travolto dagli scandali e dalla cupidigia dei
suoi principali esponenti e le ben note vicende giudiziarie. Per il male, sempre in agguato, è stato facile trovare la
Ilbreccia
decesso è avvenuto
in un uomo chealle
non6.10 del quello
era più 9 ottobre 1996 nel reparto chirurgico dell’ospedale di Feltre dove Orazio era
di prima.
ricoverato da qualche mese per un tumore al pancreas. lasciando la moglie Antonia Silvestrin, i figli Paolo e Lu-
Il decesso
ciano, è avvenuto
l’adorato nipotinoalle 6.10 del
Andrea, 9 ottobre
il fratello 1996 nel reparto chirurgico dell’ospedale di Feltre dove Orazio era
Piero.
ricoverato da qualche mese per un tumore al pancreas. lasciando la moglie Antonia Silvestrin, i figli Paolo e Lu-
La salma
ciano, di Orazio
l’adorato Piccolotto
nipotino è arrivata
Andrea, il fratelload Alano alle 9.00 di venerdì 11 ottobre accolta dall’intero consiglio co-
Piero.
munale e da una delegazione di alpini del “Valderoa” col presidente Valentino Rech e con il Gen. Bonzo presi-
La salma di Orazio Piccolotto è arrivata ad Alano alle 9.00 di venerdì 11 ottobre accolta dall’intero consiglio co-
dente della sezione di Feltre. Per tutta la giornata si sono susseguite le visite alla camera ardente allestita presso
munale e da una delegazione di alpini del “Valderoa” col presidente Valentino Rech e con il Gen. Bonzo presi-
la saladella
dente consiliare.
sezione Alle 16.00 èPer
di Feltre. iniziata la giornata
tutta la commemorazione ufficiale alla
si sono susseguite presenza
le visite di una ardente
alla camera folla incredibile
allestita(mai vi-
presso
stasala
la ad Alano), di numerosi
consiliare. Alle 16.00 sindaci con la
è iniziata relativi gonfaloni, di gagliardetti
commemorazione ufficiale allainpresenza
rappresentanza di associazioni
di una folla incredibile del
(maiFel-
vi-
trino,
sta addel prefetto
Alano), Adriano Palazzo,
di numerosi sindaci con del relativi
Presidente della Comunità
gonfaloni, Montana
di gagliardetti Feltrina LorisdiScopel,
in rappresentanza dell’onorevole
associazioni del Fel-
Giovanni
trino, Crema, del
del prefetto Presidente
Adriano Palazzo, delladelProvincia
Presidente Oscar
dellaDa Bona, dell’assessore
Comunità Montana Feltrina regionale
Loris Floriano Pra, di nume-
Scopel, dell’onorevole
Giovanni Crema, del Presidente della Provincia Oscar Da Bona, dell’assessore regionale Floriano Pra, didi nume-
rose altre autorità civili e di un picchetto di alpini. Ad aprire la serie degli interventi è stato il vicesindaco Alano
Luigi Codemo
rose altre seguito
autorità civilida Oscar
e di De Bonadi(«ciao
un picchetto alpini.Penna Bianca»
Ad aprire la sua
la serie conclusione)
degli interventi è estato
da un commosso Giovanni
il vicesindaco di Alano
Luigi
Crema Codemo
che haseguito da Oscar
ripercorso le tappeDe della
Bonalunga
(«ciaoamicizia la sua conclusione)
con Piccolotto
Penna Bianca» sottolineandoeilda un commosso
disinteresse Giovanni
e l’idealismo
Crema che hasempre
che lo hanno ripercorso le tappe
guidato della lunga
e chiudendo amicizia
con un con Piccolotto
significativo «mediti oggisottolineando il disinteresse
chi si è accanito». Il temaedelle
l’idealismo
vicen-
che lo hanno sempre
de giudiziarie è stato guidato
ripreso da e chiudendo con un significativo
Antonio Padovan, già Presidente «mediti
dellaoggi chi si è Montana
Comunità Il temaedelle
accanito».Feltrina vicen-
poi vice di
de giudiziarie è stato ripreso da Antonio Padovan, già Presidente della Comunità Montana
Piccolotto, che ha rimarcato come in un animo nobile e sensibile come quello di Orazio l’accanimento giudiziario Feltrina e poi vice di
Piccolotto, che ha rimarcato come in un animo nobile e sensibile come quello di Orazio
ha lasciato un segno indelebile, e dal sindaco di Segusino che ha riferito come Orazio, nel suo ultimo incontro, lo l’accanimento giudiziario
ha lasciato un segno indelebile, e dal sindaco di Segusino che ha riferito come Orazio, nel suo ultimo incontro, lo
avesse invitato a gridare al vento il dolore dei pubblici amministratori costretti a difendersi dalla giustizia e Stra-
avesse invitato a gridare al vento il dolore dei pubblici amministratori costretti a difendersi dalla giustizia e Stra-
mare ha raccolto questa preghiera indignato contro «chi ha voluto denunciarlo e chi ha voluto condannarlo». Un
mare ha raccolto questa preghiera indignato contro «chi ha voluto denunciarlo e chi ha voluto condannarlo». Un
caloroso
caloroso applauso,
applauso, poi poi ripetuto
ripetuto in in chiesa
chiesa e e in
in cimitero,
cimitero, haha accolto
accolto lala bara
bara portata
portata aa spalle
spalle dagli
dagli amici
amici prima
prima inin
chiesa,
chiesa, dove il nuovo parroco ha concelebrato con altri cinque sacerdoti la S.Messa cantata dalla Schola Canto-
dove il nuovo parroco ha concelebrato con altri cinque sacerdoti la S.Messa cantata dalla Schola Canto-
rum
rum didi Alano,
Alano, e e poi
poi in
in cimitero
cimitero perper lala tumulazione.
tumulazione.

Nelle foto che proponiamo in questa e in altre pagine, alcuni momenti della partecipatissima cerimonia funebre.
6 CRONACA

Campo e Fener
Alla scoperta della propria Storia
di Alda Panciera
Ottima partecipazione di pubblico ai due eventi, che negli

Campo e Fener
scorsi fine settimana hanno vivacizzato le frazioni di Campo e
di Fener, eventi organizzati da un gruppo di appassionati di
storia locale in collaborazione con la parrocchia.
Alla scoperta della propr
Il 5 settembre, nella chiesa di Campo, è stata ricordata la fi-
gura di Antonio Spada (Toni Cortés) con la lettura di alcune
sue poesie ed i canti della Schola Cantorum, di cui Toni ha di Alda Panciera
fatto parte per molti anni. Ottima partecipazione di pubblico ai due eventi, che negli
Persona conosciuta ed amata da tutta scorsi la comunità, nelle sue
fine settimana hanno vivacizzato le frazioni di Campo e
poesie Toni ha cantato l’amore per di ilFener,
proprio eventi
paese eorganizzati
per le da un gruppo di appassionati di
sue passioni con sensibilità e profondità,
storia riuscendo
locale in acollaborazione
scorge- con la parrocchia.
re dietro ad ogni evento, anche ilIlpiù piccolo ed apparente-
5 settembre, nella chiesa di Campo, è stata ricordata la fi-
mente insignificante, un disegno gura più grande, di cui Spada
di Antonio Toni si (Toni Cortés) con la lettura di alcune
sentiva parte. sue poesie ed i canti della Schola Cantorum, di cui Toni ha
Il 19 settembre ha visto impegnatifatto alcuniparte
appassionati
per molti di sto-
anni.
ria locale con la collaborazione del Gruppoconosciuta
Persona RaccontArte ed di amata da tutta la comunità, nelle sue
Feltre, alla scoperta di alcuni siti di poesie
Fener e di Campo.
Toni ha cantato l’amore per il proprio paese e per le
A Campo si è tenuta una visita guidata sue passioni
della chiesa,conchesensibilità
con- e profondità, riuscendo a scorge-
re dietro ad ogni
serva la tomba di Egidio Forcellini e due preziose tele del tar- evento, anche il più piccolo ed apparente-
do ‘600. mente insignificante, un disegno più grande, di cui Toni si
sentiva parte.
A Fener, nella sala parrocchiale, interessante racconto della
Il 19guerra,
storia di Fener dalle origini alla grande settembre ha visto impegnati alcuni appassionati di sto-
con proiezione
ria locale con
di foto storiche delle chiese prima e dopo il primo conflitto la collaborazione del Gruppo RaccontArte di
Feltre, alla scoperta
mondiale e spiegazione del miliario romano, importante reper- di alcuni siti di Fener e di Campo.
to attestante la frequentazione romanaA Campo
nelle nostre
si è zone.
tenutaNel-
una visita guidata della chiesa, che con-
la chiesa dell’Addolorata, due volontarie
serva lahanno
tomba esposto ai Forcellini e due preziose tele del tar-
di Egidio
partecipanti la storia della chiesa e do
del ‘600.
capitello di S. Benedet-
to, che custodisce un prezioso lacerto di affresco
A Fener, consala
nella voltoparrocchiale,
di interessante racconto della
Madonna, databile ai primi decenni del ‘500. In realtà gli or-
storia di Fener dalle origini alla grande guerra, con proiezione
di foto storiche delle chiese prima e dopo il primo conflitto
mondiale e spiegazione del miliario romano, importante reper-
to attestante la frequentazione romana nelle nostre zone. Nel-
la chiesa dell’Addolorata, due volontarie hanno esposto ai
partecipanti la storia della chiesa e del capitello di S. Benedet-
to, che custodisce un prezioso lacerto di affresco con volto di
Madonna, databile ai primi decenni del ‘500. In realtà gli or-

ganizzatori avevano previsto la visita al capitello, che però


non è stato possibile effettuare a causa del maltempo. La
pioggia non ha comunque smorzato l’interesse e la sorpresa
dei partecipanti nello scoprire la presenza di preziose testi-
monianze del passato.
Un vivo ringraziamento ad Amalia Codemo, Fabio Malacrida,
Enis Pocchetto e Mauro Uttone per la lettura delle poesie di
Toni Cortés, alla Schola Cantorum,ganizzatori
a Monica Zambelli
avevano e al previsto
gr uppo RaccontArte,
la visita al a Sara e ad Andreina,
capitello, che peròalla Bi-
blioteca di Alano, a Roberto Sudiero
none alla
è Pro Locopossibile
stato di Fener per il preziosoaaiuto.
effettuare causa del maltempo. La
A Don Francesco la gratitudine perpioggia
la sensibilità
none ha
la disponibilità
comunque nelsmorzato
sostenere le proposte. e la sorpresa
l’interesse
dei partecipanti nello scoprire la presenza di preziose testi-
Le offerte raccolte
monianzein occasione dei due eventi verranno utilizzate
del passato.
per l’acquisto diUn
una lastra
vivo a protezione di
ringraziamento aduna tela diCodemo,
Amalia Teodoro Fabio
Licini. Malacrida,
Enis Pocchetto e Mauro Uttone per la lettura delle poesie di
Toni Cortés, alla Schola Cantorum, a Monica Zambelli e al gr uppo Racco
blioteca di Alano, a Roberto Sudiero e alla Pro Loco di Fener per il prezioso
7 ATTUALITÀ

Al via per Alano il Censimento


della Popolazione e delle Abitazioni 2021
A ottobre prende il via la nuova edizione del
Censimento permanente della popolazione e delle
abitazioni, che dal 2018 è diventato annuale e non più
decennale, e che coinvolge ogni anno solo un
campione rappresentativo di famiglie.
Nel 2021 le famiglie che partecipano al Censimento
sono 2 milioni 472.400 in 4.531 Comuni sull’intero
territorio nazionale.
Il Censimento permette di conoscere le principali
caratteristiche strutturali e socio-economiche della
popolazione che dimora abitualmente in Italia, a livello
nazionale, regionale e locale; di confrontarle con quelle
del passato e degli altri Paesi.
Grazie all’integrazione dei dati raccolti dal Censimento – attraverso due diverse rilevazioni campionarie
denominate “da Lista” e “Areale” – con quelli provenienti dalle fonti amministrative, l’Istat è in grado restituire
informazioni continue e tempestive, rappresentative dell’intera popolazione, ma anche di garantire un forte
contenimento dei costi e una riduzione del fastidio a carico delle famiglie.
Tutte le risposte ai quesiti del questionario devono fare riferimento alla data del 3 ottobre 2021.
Si ricorda che partecipare al Censimento è un obbligo di legge e la violazione dell’obbligo di risposta
prevede una sanzione.
Come si svolge il censimento
Ogni anno le famiglie coinvolte nel Censimento, partecipano a una delle due rilevazioni campionarie:
Sono circa 1milione 696 mila le famiglie che nel 2021 sono coinvolte nella rilevazione da Lista, che prevede la
compilazione autonoma del questionario online sul sito Istat: vi partecipano solo le “famiglie campione” che
ricevono una lettera nominativa con le informazioni sul Censimento e con le proprie credenziali di accesso;
Il Calendario della Rilevazione da Lista:
Prima settimana di ottobre 2021: Le famiglie ricevono la lettera informativa nominativa per partecipare al
Censimento
4 ottobre-13 dicembre 2021: Le famiglie compilano il questionario online
8 novembre-23 dicembre 2021: Le famiglie che non hanno ancora risposto vengono sollecitate dall’Istat,
contattate dal Comune o ricevono la visita di un rilevatore
Nel 2021 sono circa 776 mila le famiglie coinvolte nella rilevazione Areale, che prevede la compilazione del
questionario online tramite un rilevatore incaricato dal Comune di Alano di Piave: vi partecipano le famiglie
che risiedono nei “territori campione”, che saranno avvisate tramite locandina e lettera non nominativa del
Censimento
Il Calendario della Rilevazione Areale:
1° ottobre-13 ottobre 2021: Le famiglie vengono informate dell’avvio della rilevazione con una lettera non
nominativa e una locandina affissa nell’androne del condominio o dell’abitazione
14 ottobre-18 novembre 2021: Le famiglie vengono contattate da un rilevatore che illustra le diverse
modalità di compilazione del questionario
Info e contatti
L’assistenza alla compilazione del questionario è completamente gratuita.
La famiglia può:
contattare Numero Verde Istat 800 188 802, attivo dal 1° ottobre al 23 dicembre tutti i giorni, compresi
sabato e domenica, dalle ore 9 alle ore 21
contattare o andare presso il Centro comunale di rilevazione istituito presso il Comune di Alano di Piave
consultare le Domande frequenti.
Per approfondimenti: https://www.istat.it/it/censimenti/popolazione-e-abitazioni
8 CRONACA

A Quero, ospiti di Alida “Cesarina”


L’emozione del cibo e dell’ospitalità
Abbiamo scoperto sul Web che Alida, di Quero
Vas, è membro dell’associazione “Cesarine”, la
più antica rete di cuoche casalinghe d’Italia, ap-
passionate di cucina, che aprono le porte a quan-
ti desiderano vivere un’esperienza particolare
che va oltre il semplice consumo di cibo. Essere
una Cesarina comporta anche la conoscenza
delle lingue per poter condividere con il maggior
numero di persone la passione per la cucina, as-
sieme ad una predisposizione per l’accoglienza,
il desiderio di condividere il gusto di preparare
piatti genuini. Ecco di seguito la presentazione
che si trova sul sito dell’associazione (https://cesarine.com/):
La nostra Cesarina vive a Quero, in un piccolo paese vicino a Belluno, tra le Dolomiti e le colline del Prosecco,
nelle vicinanza del Monte Grappa, di recente diventato riserva della biosfera Mab Unesco. Alida accoglie i suoi
ospiti in un'abitazione moderna, da cui si gode un'ottima vista. Ama cucinare utilizzando i
prodotti locali: ottimi vini, formaggi, verdure e frutta a km 0, con cui prepara conserve e
marmellate. Le sue ricette hanno origine dalle tradizioni tramandate dalla sua famiglia, dalla
voglia di sperimentare e interpretare. “Cucinare per me non significa eseguire alla per-
fezione le ricette di qualcun altro, ma metterci il cuore.” Le mie specialità: Strudel con
zucca chiodini e Morlacco, Risotto al radicchio tardivo di Treviso, Filetto di maialino ai fichi,
Radicchio alla griglia, Tiramisù con castagne, Fagottini agli asparagi.
Vogliamo creare una connessione autentica tra viaggiatori e locali in tutta Italia. La nostra community na-
zionale di cuochi domestici è lieta di aprire le porte della propria casa a viaggiatori di tutto il mondo per esperien-
ze gastronomiche uniche. Insieme a noi scoprirai ricette di famiglia dimenticate, freschi prodotti del mercato e
trucchi e segreti di cucina. Questo è il modo più autentico per vivere l’essenza della cucina italiana. Ogni host
della nostra community è selezionato con cura per la sua ospitalità e abilità culinaria, sei in buone mani! Acco-
modati e goditi un’esperienza all’insegna della gastronomia italiana.
Associazione Storica Cesarine. Chi siamo – Statuto. L’Associazione Storica Cesarine è l’associazione cultu-
rale senza scopo di lucro nata per dar voce ai cuochi (e alle cuoche) non professioniste e animate da una pro-
fonda passione e da un’approfondita conoscenza della vera cucina tradizionale italiana: la cucina di casa. Le Ce-
sarine sono la voce più autentica che opera al fine della salvaguardia del patrimonio gastronomico italiano, una
preziosa eredità che affonda le sue radici nel sapere di donne e uomini che, da generazioni, tramandano cono-
scenze del proprio territorio consapevoli di essere custodi di un unicum che occorre tutelare e tramandare.
I nostri valori. Crediamo nel valore “Cibo“ con tutte le sue implicazioni familiari, culturali, storiche, sociali, par-
tendo dal presupposto che il cibo e le sue modalità di condivisione, con riferimento soprattutto a quelle familiari,
costituiscono sintesi e modello di civiltà. Stare a tavola è un momento fondamentale d’incontro, condivisione e
trasferimento valoriale tra generazioni, tra culture, ed è elemento fondamentale di coesione di una comunità.
Scopo dell’Associazione. Promuovere e salvaguardare:
La genuinità della cucina casalinga, la dieta mediterranea come scelta alimentare salutare, l’accoglienza e la
convivialità tipica italiana;
La cultura del cibo familiare, come valore sociale, culturale ed economico del territorio;
L’occupazione femminile nel settore dell'enogastronomia;
La riqualificazione delle materie prime di qualità, certificate e sostenibili;
Le tradizioni legate alle ricorrenze del prodotto tipico italiano;
Le ricette, gli utensili, la preparazione e la cottura del piatto tipico.
Relazione attività 2015 – 2021. L’Associazione Storica Cesarine, nel corso degli anni, ha reclutato in tutte le re-
gioni italiane, attraverso colloqui dal vivo, telefonici e questionari digitali, le Cesarine, ossia le ambasciatrici dei
valori di cui l’Associazione è portatrice, come previsti da Statuto. Il numero di Cesarine attive ha raggiunto
l’apice nell’anno 2020 con circa 500 Cesarine impegnate nella missione dell’Associazione. Attraverso eventi
culinari domestici presso la propria abitazione, le Cesarine:
hanno promosso la cultura locale (gastronomica e non) del proprio territorio;
hanno tramandato l’eredità di ricette familiari che custodivano nei ricettari delle rispettive ave;
hanno promosso l’inclusione, attraverso l’accoglienza alla propria tavola di ospiti di ogni nazionalità e cultura;
hanno promosso la cultura della dieta mediterranea, come dieta sana, varia ed equilibrata;
hanno promosso l’eco sostenibilità a tavola, promuovendo il prodotto locale a km0, il prodotto biologico e
biodinamico, le ricette anti-spreco di riciclo e il no waste in cucina.
Con la loro stessa attività, essendo l’85% Cesarine donne, hanno promosso la microimprenditorialità femminile.
(Fonte: https://cesarine.com/)
9 ATTUALITÀ

ISCRIZIONE A DOMANDA
nell’Albo Comunale degli Scrutatori e
nell’Albo Comunale dei Presidenti di seggio elettorale
I SINDACI
- Vista la Legge 8 marzo 1989, n.95 “Norme per l’istituzione dell’Albo e per il sorteggio delle persone idonee
all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale” e successive modifiche ed integrazioni;

- Vista la Legge 21 marzo 1990, n. 53 “Misure urgenti atte a garantire maggiore efficienza al procedimento
elettorale” e successive modifiche ed integrazioni

INVITANO
I cittadini residenti nel Comune a presentare, se interessati, domanda di iscrizione agli albi delle persone idonee
a svolgere la funzione di scrutatore o presidente di seggio elettorale.

La inclusione nei predetti albi è subordinata al possesso dei seguenti requisiti:


a) essere elettori del Comune di Quero;
b) aver assolto gli obblighi scolastici per gli scrutatori e avere il titolo di studio non inferiore al diploma di
istruzione secondaria di 2° grado per i presidenti.
Sono esclusi:
- i dipendenti dei Ministeri dell’Interno, delle Poste e Telecomunicazioni e dei Trasporti;
- gli appartenenti alle Forze Armate in servizio;
- i Segretari comunali e i dipendenti dei Comuni, addetti o comandati a prestare servizio presso gli uffici
elettorali comunali;
- i medici provinciali, gli ufficiali sanitari ed i medici condotti;
- i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione:
- per i presidenti di seggio coloro che hanno superato il 70° anno d’età.
La domanda, redatta su carta libera sull’apposito modulo disponibile presso gli uffici Elettorali comunali o sulle
pagine dei siti internet comunali, deve essere presentata nei predetti uffici entro e non oltre:
- il 31 ottobre p.v. per l’iscrizione all’Albo comunale dei presidenti di seggio elettorale
- il 30 novembre p.v. per l’iscrizione all’Albo comunale degli scrutatori.
10 CRONACA

Quante scosse!
Una notte davvero in-
sonne quella trascorsa
lo scorso 28 settembre
in tutta la zona del
Basso Feltrino e Alto
Trevigiano, colpita da
numerose scosse di
terremoto che, pur non
provocando danni evi-
denti, hanno tenuto in
apprensione tutta la
popolazione. Dal sito
dell’Istituto nazionale di
geofisica e vulcanolo-
gia è possibile cono-
scere l’ora degli eventi
e le loro caratteristiche.
La prima sveglia è sta-
ta alle 2,45 di notte con
epicentro del terremoto
nella zona di Miane,
ma altre se ne sono re-
gistrate nell’area di
Valdobbiadene, le più
forti, e di Segusino.
Anche il giorno succes-
sivo, il 29, in pieno po-
meriggio la terra ha
tremato.
Inutile dire che la paura
è stata davvero tanta,
se non altro per la fre-
quenza degli scuoti-
menti.
L’area è storicamente
soggetta a questi fe-
nomeni ed è classifica-
ta a rischio sismico. Di
qui la necessità di prendere coscienza di questa situazione ed as-
sumere il giusto atteggiamento per poter fronteggiare situazioni cri-
tiche. Proprio il 24 ottobre 2021 si terrà la giornata dedicata alla
prevenzione dei pericoli legati a vari fattori ambientali:

Una campagna nazionale per le buone pratiche di Protezione Civile, nata nel 2011 proprio per sensibilizzare la
popolazione sul rischio sismico, e non solo. Sul sito internet dedicato si trovano molti documenti e materiali per
approfondire questi importanti temi e consigliamo a tutti coloro che ne hanno la possibilità di collegarsi al sito, a
questo indirizzo: http://iononrischio.protezionecivile.it/terremoto/la-campagna/ per avere una visione più chiara
sull’argomento terremoto. Farsi trovare preparati può fare la differenza nel gestire situazioni potenzialmente criti-
che. Se incontrate i volontari della Protezione Civile in qualche piazza, ascoltateli e fate tesoro dei loro consigli.
11 ATTUALITÀ

Terremoto: cosa fare


Durante il terremoto
Se siete in casa
Mantenete la calma e riflettete prima
di agire: il panico può essere molto
più pericoloso del terremoto. - NON
state vicini a finestre, vetri, specchi o
oggetti pesanti che potrebbero cader-
vi addosso - Riparatevi sotto tavoli
robusti, letti o strutture portanti: ad
esempio, nel vano di una porta in un
muro maestro, oppure sotto una trave
di cemento armato, oppure negli an-
goli versi i muri maestri - Non uscire
durante la scossa: potreste essere
colpiti dalla caduta di tegole, cornici,
camini, grondaie e balconi - Non uti-
lizzare le scale: sono la struttura più
fragili degli edifici - Non utilizzare gli
ascensori: si possono bloccare per la
deformazione delle guide o per la
mancanza dell'energia elettrica - Non
andare sui balconi - Non utilizzare
fiamme libere: ci possono essere fu-
ghe di gas.
Se siete a scuola
Non gridate, non correte e non fatevi
prendere dallo spavento: per non far-
si male è importante prima di tutto
stare calmi - Riparatevi sotto il banco
o sotto la cattedra - Seguite le istru-
zioni che vi verranno date.
Se siete all' aperto
Cercate uno spazio ampio, lontano da tutto ciò che può crollare: edifici, linee elettriche e tralicci, ponti, cavalca-
via, dighe, pareti rocciosi, alberi d'alto fusto - Evitate le spiagge strette che hanno a ridosso pareti rocciose alte a
picco che possono crollare; le spiagge ampie di solito sono sicure, tuttavia possono diventare pericolose se si
creano onde anomale; pertanto, state lontani dall'acqua. - Evitate di sostare negli alvei dei fiumi, perché ci po-
trebbero essere onde di piena improvvise (ad esempio, a seguito di crolli di dighe o frane in bacini artificiali) - Se
siete in automobile al momento della scossa, fermate il
veicolo lontano da ponti, cavalcavia, linee elettriche
ecc.; non fermate il veicolo in mezzo alla strada, per
non ostacolare i soccorsi. - Non avvicinatevi a cani o al-
tri animali visibilmente spaventati
Dopo il terremoto
Spegnete i fuochi accesi per evitare esplosioni da pos-
sibili fughe di gas -NON accendete fiamme libere tipo
fiammiferi o candele, anche se siete al buio; aprite por-
te e finestre - Chiudete i rubinetti del gas e dell'acqua e
togliete la corrente elettrica - Uscite all'aperto con cal-
ma, facendo molta attenzione a ciò che potrebbe cade-
re dall'alto - Usare le scale, mai l'ascensore - A scuola
e negli uffici pubblici, seguite le indicazioni delle uscite
di emergenza e usate le scale antincendio - Una volta
usciti all' aperto, dirigetevi verso i punti di raccolta indi-
viduati dal Piano di Protezione Civile Comunale e se-
gnalati sul posto da appositi cartelli (aree di attesa); in
alternativa, scegliete un ampio spazio aperto - evitate
di utilizzare l'automobile, per non intralciare le opera-
zioni di soccorso - Per tenervi informati, evitate di uti-
lizzare il telefono ed ascoltate le comunicazioni della
Protezione Civile diffuse con mezzi d' informazione.
12 LETTERE AL TORNADO

Comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale di Quero Vas


A proposito dell’autovelox in sinistra Piave
Facendo seguito ai numerosi articoli che da qualche tempo si susseguono sui ricorsi pro-
posti avverso le sanzioni erogate a seguito delle rilevazioni dell’autovelox bidirezionale
presente sulla SP1 Bis “Madonna del Piave”, al chilometro Km 12+737,si precisa che lo
strumento in questione è stato installato allo scopo di limitare i numerosi incidenti che ogni
anno accadono su questo tratto di strada pericoloso e caratterizzato da altissime velocità
dei mezzi. La S.P.1 bis Madonna del Piave è una strada ad unica carreggiata con un
limite massimo di 90 chilometri orari che viene frequentemente disatteso dando luogo
a gravi incidenti stradali. La prevenzione è l’unico motivo che ha indotto l’Amministrazione
ad installare questo strumento di controllo la cui posizione è evidenziata, come previsto
dalla normativa, da due grandi cartelli, ben visibili, di segnalazione autovelox in direzione
Feltre e in direzione Valdobbiadene oltre, naturalmente, da due cartelli sul punto di rileva-
zione. I risultati della installazione dell’autovelox si sono visti fin dal suo primo funziona-
mento: prima che venisse installato la velocita media era di molto superiore ai 100 km/h e
gli incidenti assai più numerosi. Dal 10 luglio 2020 al 31 dicembre 2020, l’autovelox ha rilevato transiti complessi-
vi di 820 mila veicoli per entrambi i sensi di marcia. Il 99,00% degli automobilisti andava a velocità tra 50 ed i
100 km/h, il restante ad una velocità tra i 96 ed i 140 km/h con velocità massima di oltre 145 km orari con
una chiara e costante riduzione dei transiti ad elevata velocità e degli incidenti gravi. Nessun fondamento pertan-
to delle affermazioni di coloro che sostengono che l’Amministrazione comunale di Quero Vas abbia installato
l’autovelox per “fare cassa” anche in un periodo tragico come quello della pandemia. A tali ragionamenti si ri-
sponde semplicemente che le leggi vanno sempre rispettate anche in questi momenti soprattutto quando di tratta
di prevenire incidenti stradali e garantire la sicurezza della viabilità. Infondata anche la questione relativa alla non
conformità dell’apparecchio alle norme di legge: l’autovelox risulta essere stato preventivamente e validamente
sottoposto a procedura ministeriale di verifica dell’efficienza e della funzionalità; risulta perfettamente conforme e
rispondente a tutte le direttive italiane ed europee in materia e risulta inoltre sottoposto a regolare e periodica
operazione di taratura come previsto dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 113/2015. La relativa documen-
tazione è depositata agli atti dell’Ente e nella disponibilità di tutti i cittadini in ossequio al principio di trasparenza
e di accesso agli atti. Sulle questioni dei ricorsi, sarà la giustizia di ultimo grado a pronunciarsi e a chi si affretta a
dichiarare all’opinione pubblica di aver vinto un ricorso, senza nemmeno attendere le motivazioni della sentenza,
rispondiamo che ne esistono diversi altri vinti dal Comune che attestano la correttezza del nostro agire.
Il recente fiorire di sentenze dei giudici di pace con le quali vengono annullati alcuni verbali di violazioni dell’art.
142 del Codice della Strada è cosa nota, tant’è che proprio in questi giorni è nuovamente intervenuto il Ministero
delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili con una nota ufficiale che ha ribadito quanto da sempre chiaro, sia
al legislatore che gli addetti ai lavori: gli strumenti di controllo della circolazione e misurazione della velocità forniti
di decreto di approvazione sono tecnicamente validi ed efficaci ai fini dell’accertamento del superamento del limi-
te di velocità e della contestazione della relativa infrazione. Il parere testualmente riporta quanto segue: “In gene-
rale le procedure tipo per l’omologazione/approvazione di dispositivi/sistemi di rilevazione d’infrazioni, previste
dal richiamato art. 45, comma 6, del vigente Codice della Strada e regolate dall’art. 192 del citato Regolamento,
si basano su un’istruttoria tecnico-amministrativa, identica sia per l’omologazione sia per l’approvazione…..”
L’autovelox di Scalon è quindi perfettamente e pienamente in regola con le norme di legge.
13 CRONACA

Anniversario del Monte Cornella


a cura di Claudio Dal Pos
Era il 12 settembre 2001. E' il 12 settembre 2021.
Vent’anni dalla inaugurazione dei monumenti di Cima Cornella. E sempre, annualmente, si è tenuta viva la
ricorrenza per ricordare quei prodi che nel lontano 1917/18 hanno combattuto, sono caduti, feriti, fatti prigionieri,
in questi luoghi durante la prima guerra mondiale. Bisogna salire lassù a piedi per sentieri più o meno scoscesi,
ma lassù un fiore e un ricordo non è mai mancato. Molti in vent’anni hanno smesso di salirvi, quelli che, come si
dice, sono andati avanti, quelli cui l'età ha riservato qualche acciacco, ma altri hanno preso il testimone e, allora,
su a ricordare, a non dimenticare. Nelle foto la ricorrenza di domenica 12 settembre scorso.

Borgo Carpen: cade un masso tra le case


di Alessandro Bagatella
Poteva andare ben peggio il due settembre scorso, quando un grosso
macigno si è staccato dalla montagna finendo la sua corsa nel cortile
della famiglia Zardin. E’ successo di notte e nel suo percorso il macigno
ha divelto la rete di recinzione e
distrutto un caminetto,
solitamente usato per cucinare
la carne alla brace. Per fortuna
non ha avuto una traiettoria tale
da farlo cadere sui tetti delle
case e non ha investito
nessuna persona. L’episodio è
stato portato a conoscenza di
chi di dovere e subito sono stati
effettuati i necessari controlli.
Foto prodotte da Orietta Specia.

Schianto a Carpen
Perde la vita giovane parrucchiere di Rasai
di Alessandro Bagatella
Giovedì 16 settembre, verso le sedici in
località Carpen di Quero Vas, ha perso la
vita un giovane parrucchiere di Rasai,
Michele Pagnussat, di 24 anni. Michele era
conosciuto da tante persone sia per il lavoro
che svolgeva: parrucchiere, sia per la sua
disponibilità nei confronti degli altri. Forse a causa dell’asfalto bagnato
ha perso il controllo della sua auto, finendo nella carreggiata opposta,
sul guardrail. Sfortuna ha voluto che sopraggiungesse un altro mezzo
che non ha potuto evitare l’impatto, fatale per Michele. Sul posto sono
giunti i sanitari, i carabinieri, i vigili del fuoco, l’elicottero del Suem, ma ogni tentativo di salvarlo sono stati vani e
non si è potuto che constatarne il decesso. Da tempo il sogno di Michele era di raggiungere la Corea per
esercitare la sua professione, A causa della pandemia aveva sospeso il suo programma, in attesa di una
schiarita che gli permettesse di realizzare il suo sogno. In tutto il Comune di Seren la notizia è stata accolta con
grande dolore. Foto tratte dal web: https://www.radiopiu.net e https://www.nordest24.it
14 CRONACA

Le Frecce Tricolori compiono 60 Anni


di Andrea Tolaini
Si sono svolti nei giorni 18 e19 Settembre scorso le celebrazioni per i 60anni delle “Frecce Tricolori” del
313°Gruppo Addestramento Acrobatico PAN. L’Aeronautica Militare ha organizzato la manifestazione aerea
presso la Base di Rivolto (UD) sede delle Pattuglia Acrobatica Nazionale. Si sono unite ai festeggiamenti diverse
pattuglie estere come Svizzera, Spagna, Finlandia, Polonia, Croazia e Belgio, mentre i velivoli presenti al sorvolo
erano i seguenti:
HH-139A, Red Devils, Orlik Team, Krilja Oluje, Midnight Hawks, Patrulla Aguila, Patrouille Suisse, C-27J, T-346A,
Eurofighter, Formazione Legend, HH-101A, MB.339PAN, AMX, Tornado,
F-35 A e F-35 B, C-130J, CAEW, KC 767A, Predator.
La storia delle Frecce Tricolori. 1° marzo
1961
Sul finire degli anni '20 sull'aeroporto di
Campoformido (UD), situato a pochi
chilometri ad est dalla base di Rivolto, i primi
pionieri del volo acrobatico dimostrarono
come l'acrobazia aerea costituisse l'essenza
stessa della caccia militare ed il suo
esercizio fosse in grado di migliorare le
prestazioni nel combattimento aereo. E' così
che prende vita una tradizione di acrobazia
aerea collettiva che culmina con le
formazioni acrobatiche collettive degli anni
'50, individuate a turnazione annuale presso
i Reparti Operativi dell'Aeronautica Militare:
Lancieri Neri, Diavoli Rossi, Tigri Bianche,
Getti Tonanti e Cavallino Rampante. Proprio
da quest'ultima, pattuglia di riserva nel 1960
e successiva titolare nel 1961, viene
individuato il nucleo di piloti che sarebbero
andati poi a costituire un gruppo che
stabilmente si sarebbe occupato di
acrobazia aerea collettiva, per
rappresentare l'Aeronautica Militare e l'Italia
in tutti gli eventi in patria e all'estero.
Il 1° marzo 1961 giungono a Rivolto i primi 6
velivoli F-86E "Sabre" con la livrea della pattuglia del "Cavallino Rampante", l'emblema dell'Asso Francesco
Baracca (simbolo ceduto dalla contessa Paolina, madre di Baracca direttamente a Enzo Ferrari per la casa
automobilistica di Maranello). Al suolo, ad attenderli, il Maggiore Pilota Mario Squarcina, già Leader e
Comandante della Pattuglia dei Diavoli Rossi, che sarebbe passato alla storia, da quel giorno, come il 1°
Comandante e padre fondatore delle Frecce Tricolori. Nasce così sull'aeroporto di Rivolto, dove ancor oggi ha
sede, l'Unità Speciale Acrobazia che, a decorrere dal 1° luglio 1961, assumerà la denominazione ufficiale di 313°
Gruppo Addestramento Acrobatico. La 1a manifestazione aerea delle Frecce Tricolori si tenne il 1° maggio 1961 a
Trento Gardolo con i velivoli F-86E "Sabre" con le insegne del Cavallino Rampante che rimasero sugli aerei
durante il loro 1° anno di vita. Nel 1962 adottarono una nuova livrea e l'ormai ben noto stemma.
Un altro grande cambiamento risale al 1964, anno in cui le
Frecce Tricolori iniziano a impiegare il velivolo italiano FIAT G-
91PAN, sostituito solo nel 1982 con gli MB-339PAN, velivoli
attualmente in dotazione.
Ad oggi l'equipaggio è cosi composto: Pony0: T.Col.Gaetano
Farina, Pony1: Magg.Stefano Vit, Pony2: Cap.Alfio
Mazzoccoli, Pony3: Cap.Federico De Cecco, Pony4:
Cap.Pierluigi Raspa, Pony5: Cap.Alessio Ghersi, Pony6:
Magg.Franco Paolo Marocco, Pony7: Cap.Oscar Del Do',
Pony8: Cap.Simone Fanfarillo, Pony9: Cap.Alessandro
Sommariva, Pony10: Magg.Massimiliano Salvatore, Pony11:
Magg.Emanuele Savani.
L'Aeroporto di Rivolto è gestito dall'Aeronautica Militare ed è
classificato come MOB (Main Operating Base) del primo gruppo e come tale effettua esclusivamente attività
militare. E' noto soprattutto perché sede delle Frecce Tricolori, la PAN Italiana del 313° Gruppo Addestramento
Acrobatico e sede del 2° Storno.
15 CRONACA

Panavia - Tornado Eurofighter -Typhoon


Nelle foto alcuni mezzi presenti nella mostra statica presente all'interno della Base:

Embraer AMX Aermacchi MB346


16 ASTERISCO

A Canossa con Luisa e Alberto


di Sandro Curto

Anche quest’anno arrivano in redazione le gradite foto, con Tornado al seguito, di un viaggio dei nostri amici ala-
nesi Luisa Carniello e Alberto Piazzetta che, dopo aver girovagato a lungo fra Spagna, Portogallo e Francia, in
questo 2021 si sono fermati nella vicina Emilia.
Nella prima foto troviamo Luisa con, alle spalle, i resti del Castello di Canossa, antica rocca eretta nel IX° secolo
e resa celebre dall’umiliazione dell’imperatore di Germania Enrico IV° avvenuta nel gennaio 1077 per ottenere
dal papa la revoca della scomunica e il reintegro dei suoi poteri con mediatrice Matilde di Canossa.
La seconda è dedicata alla Pietra Bismantova situata nel comune di Castelnuovo ne’ Monti, in provincia di Reg-
gio Emilia. Si tratta di un massiccio montuoso alto 1.041 metri dall’inconfondibile ed isolato profilo a forma di na-
ve che si staglia isolato fra le montagne dell’Appennino.
Nella terza foto il monumento ad Annibale, uno dei più grandi generali della storia, costruito dal Rotary Club nel
comune di Gazzola, nelle vicinanze del luogo dove si svolse, nel 218 avanti Cristo, la battaglia “della Trebbia”
con la sconfitta dei romani nella seconda guerra punica.
CRONACA

Auguri Amedeo!
di Sandro Curto
Lo scorso 18 settembre il nostro abbonato Amedeo Mondin, resi-
dente a “Pont Cagnin”, località al confine fra Alano e Quero, pas-
saggio obbligato per entrare nella valle di Schievenin, ha raggiunto
l’importante traguardo delle settanta primavere radunando, con la
consueta generosità, gli amici al bar “da Ricci” di Alano. Eccolo, nel-
la foto di Paolo Feltrin, ammirare estasiato la tradizionale torta senza
le candeline: settanta sarebbero state troppe! Auguri ancora, Ame-
deo!

Notizie in breve
a cura di Sandro Curto
BAR ACLI DI CAMPO: TERMINA LA GESTIONE DELLE SORELLE DAL BON Col 2 ottobre è finita, al Circolo
ACLI di Alano e Quero e Vas, la gestione del bar di Campo da parte di Lisa Dal Bon, presente da sette anni, e
della sorella Giulia, da tre anni. Il Circolo, presieduto da Nicola Doro, vaglierà nuove proposte per poi lasciare
all’assemblea dei soci la decisione finale.
17 ASTERISCO

NUOVA SEDE PER LA BOZZATO ECOLOGIA Inaugurata ufficialmente sabato 18 settembre, alla presenza del-
le autorità comunali di Alano di Piave e Quero Vas, la nuova sede della Bozzato Ecologia a Fener in via F.lli
Agrizzi. La ditta fondata da Gianluigi Bozzato nel 1977 come carrozzeria si è poi riconvertita in servizi per
l’ambiente con raccolta, trasporto, trattamento e distruzione di varie forme
di rifiuti industriali, elettrici, speciali, pericolosi e non pericolosi.
IL FELTRINO CARLO BALESTRA CONSIGLIERE NAZIONALE ANA
Carlo Balestra, classe 1951, già presidente della sezione A.N.A. di Feltre
nel 1998 e nel 2010, è stato eletto nuovo consigliere nazionale
dell’Associazione Nazionale Alpini, carica già ricoperta nel 1997 quando
divenne anche vicepresidente di Giuseppe Parazzini, recentemente
scomparso. Balestra è un appassionato di storia e ha scritto numerosi libri.

I 94 anni di Lina Tessaro


di Sandro Curto
Il 23 settembre scorso ha compiuto 94 anni Lina Tessaro, vedova Mon-
din, di Campo. Nella foto la vediamo davanti alla casa di riposo di Alano,
dove è temporaneamente ricoverata causa malattia della sua badante,
con i figli Richetto e Luciano, le nuore Giulia ed Elvira, la nipote Chiara.
Lina, nella sua lunga vita, ha attraversato il periodo del fascismo, la se-
conda guerra mondiale, l’emigrazione in Belgio al seguito del marito Placi-
do, il rientro a Campo dove per qualche anno ha gestito un bar e una lun-
ga vedovanza. Auguri Lina e avanti verso il secolo!

LETTERE AL TORNADO

Giornata Alzheimer, un monologo da Oscar


in Casa Sant’Antonio Abate di Alano

Il centro servizi per anziani ha ricordato la Giornata Mondiale


dell’Alzheimer con un reading pubblico, in collaborazione con
la Biblioteca di Alano, e con un corso di formazione per il per-
sonale. Sensibilizzare la popolazione e formare il personale: con questi obiettivi Casa Sant’Antonio Abate, centro
servizi per anziani di Alano di Piave, ha celebrato la Giornata mondiale dell’Alzheimer, che ricorre il 21 settem-
bre. Martedì 21 alle 16, in particolare, il gruppo di lettori Caratteri Mobili della Biblioteca civica di Alano ha propo-
sto una lettura espressiva di un monologo tratto dal film “Still Alice”. La lettura si è svolta nel giardino di Casa
Sant’Antonio Abate, che affaccia su via Brigata Re, in modo che, dall’esterno, tutti potessero assistervi. “Still Ali-
ce” racconta la storia di Alice Howland (interpretata nel film da Julianne Moore), professoressa universitaria,
donna felice e di successo, che si ammala di Alzheimer. Giorno dopo giorno, si rende conto e racconta di come
svaniscono progressivamente e inesorabilmente in lei la lucidità, la memoria. Perfino le parole. “Non so chi sono
e non so cosa ancora perderò dopo”, racconta Alice. Ma non vuole perdere la dignità, perché lei è “Still Alice”, è
sempre Alice, anche se malata. “Vi prego - dice Alice nel film - non pensiate che io stia solo soffrendo; seppure
sto soffrendo, io mi sto battendo, sto lottando per restare parte della realtà, per restare in contatto con quella che
ero una volta”. Parole, ed esperienze, che valgono anche per tanti anziani con l’Alzheimer, quelli di cui si prende
cura Casa Sant’Antonio Abate. Julianne Moore ha vinto nel 2015 l’Oscar come migliore attrice protagonista per
“Still Alice”. Sempre martedì 21, dalle 9 alle 12, il personale di Casa Sant’Antonio Abate ha partecipato a Sente-
Mente Day, corso di formazione online sull’assistenza alle persone con demenza (il morbo di Alzheimer è la for-
ma più comune di demenza).
18 CRONACA

Ricordo di Maria Ruggeri


di Sandro Curto
E’ deceduta ai primi di settembre, dopo un paio d’anni di malattia che l’avevano costretta al
ricovero in casa di riposo ad Alano, Maria Ruggeri, moglie del nostro affezionato abbonato
Antonio Pietro Nani col quale aveva celebrato le nozze di diamante lo scorso 3 aprile. Nata
nel 1936 a Bonate di Sotto (BG), dopo il matrimonio si era trasferita a Caronno Pertusella
(VA) e, dal 1987, ad Alano, paese d’origine del marito, dove era stata una presenza attiva
nel volontariato locale collaborando con la Parrocchia, l’Auser e il Gruppo Alpini “Valderoa”
del quale Antonio è stato a lungo vicepresidente oltre a consigliere nella sezione di Feltre.
Ai funerali, celebrati nella chiesa parrocchiale di Campo, ha partecipato anche una delega-
zione degli alpini di Tradate, gruppo gemellato col “Valderoa”, guidati dal capogruppo An-
gelo Galmarini, consigliere della sezione di Varese. Al marito Antonio e ai figli Alessandra,
Denise, Cesare e Andrea le condoglianze della Redazione.

L’addio a Bruno Coppe


di Sandro Curto
Verso metà settembre è deceduto, dopo una malattia durata un paio d’anni, Bruno Coppe
“Talianelo”, classe 1942, di Segusino. Carattere forte, alpino, appassionato sciatore, gioca-
tore di scopa, Bruno, che aveva lavorato per molti anni alla FIM, era molto conosciuto in
zona anche per la sua appartenenza alla “Banda Bassotti” di Quero dove, finché la salute
glielo ha concesso, arrivava tutte le sere, magari a bordo della sua potente moto, per un
aperitivo con gli amici.

Schievenin in lutto
per la prematura morte di Patrik
di Sandro Curto
Dopo Eros Dal Canton ad Alano, un’altra vita è stata stroncata prematuramente nella
nostra zona, quella di Patrik Schievenin, 40 anni, cuoco di professione, residente nella
frazione di Schievenin in Comune di Quero Vas. Patrik, persona solare e benvoluta da
tutti, combatteva, sempre con fede e coraggio, da una decina d’anni contro il male che
lo aveva attanagliato. Tanta la gente a dargli l’ultimo saluto, mercoledì 22 settembre, nella chiesa di Quero alle
esequie celebrate dal parroco don Alessio Cheso e da don Fabrizio Tessaro. Ai genitori Beatrice e Gerardo le
condoglianze della Redazione.

In memoria di Aldo Zatta


di Alessandro Bagatella
Dopo una vita dedicata al lavoro ed alla famiglia, il ventuno settembre scorso è mancato
ai suoi cari Aldo Zatta, di anni 93. Pochi giorni di malattia, anche se da anni accusava
tanti problemi, Aldo ha intrapreso il viaggio per la vita eterna, sempre assistito dalla mo-
glie Bruna e dai famigliari. Aldo era nato al borgo “Le Croci”, sopra Sanzan, dove tra-
scorse la sua infanzia. Poi emigrante all’estero per nove anni. Sposato con Bruna, ebbe
tre figli: Vittorino, Claudio, Romeo e tanti nipoti che lo avevano gratificato, a giugno, del
grado di bisnonno. Al suo funerale hanno partecipato in tanti per accompagnarlo alla sua
ultima dimora e per essere vicini e solidali al dolore della famiglia. Aldo è stato punto di riferimento per la storia
del borgo “Le Croci” ed anche per la conoscenza delle usanze paesane. Ai famigliari tutti, le più sentite condo-
glianze.

E’ mancato il papà di don Alessio


Venerdi 17 settembre è deceduto Pietro Cheso, di anni 78, papà del parroco di Quero, don
Alessio. Il triste annuncio è stato dato dal parroco stesso nel corso delle omelie e tanti par-
rocchiani gli hanno partecipato la loro vicinanza in questo momento del distacco, anche se la
fede ha sorretto don Alessio ed i famigliari in questo triste frangente. Alla moglie Egidia, ai fi-
gli Tania e don Alessio, al genero Andrea, alla nipote Maria Vittoria, ai fratelli, sorelle, cognati,
cognate. nipoti e parenti tutti le profonde condoglianze di tutta la comunità.
19 LETTERE AL TORNADO

Celebrazioni del centenario del Milite Ignoto


Celebrazioni del centenario
di Angelo Ceccotto
del Milite Ignoto
Sta scritto su un poster di vecchia data della Associa-
zione Nazionale di del
Angelo Fante: Ceccotto
“NON DIMENTICATECI”.
Ricorrono i cento anni
Sta scritto su un poster di vecchia data dal momento in cui
dellala Associa-
Signora
Maria Bergamas, passando
zione Nazionale del Fante: “NON DIMENTICATECI”. in rassegna le undici bare
di Caduti prelevate
Ricorrono i cento anni nei luoghi
dal momentodei diversi in cuifronti della 1a
la Signora
GuerraBergamas,
Maria Mondiale, passando il 27 ottobre in 1921
rassegna scelse la barabare
le undici del
Soldato Ignoto, poi traslata nel Sacello
di Caduti prelevate nei luoghi dei diversi fronti della 1a dell’Altare della
Patria,
Guerra aMondiale,
Roma. La Associazione
il 27 ottobre 1921 Nazionale
scelse ladel baraFantedel
non ha dimenticato e non dimentica
Soldato Ignoto, poi traslata nel Sacello dell’Altare della poiché l’assenso
della
Patria,Sedea Roma. A.N.F. LadiAssociazione
Milano, datato 9 dicembre
Nazionale 2019,
del Fante
ha dato corso all’iniziativa del
non ha dimenticato e non dimentica poiché l’assenso Col. Lorenzo Cadeddu
per
dellaleSede
celebrazioni
A.N.F. del centenario
di Milano, datatodel 9Milite Ignoto2019,
dicembre coin-
volgendo le Federazioni Provinciali
ha dato corso all’iniziativa del Col. Lorenzo Cadeddu dei luoghi del pre-
lievo delle salme citate. L’iniziativa
per le celebrazioni del centenario del Milite Ignoto coin- ha fatto sì che fosse
coinvolto il “Gruppo M.O.V.M.”,volgendo proponendo a tutti i Comuni
le Federazioni italiani,dei
Provinciali tramite
luoghi l’Anci, il progetto “Milite Ignoto - Citta-
del pre-
dino d’Italia” (1921-2021) per fare lievo delle salme citate. L’iniziativa ha fatto sì che fosse in tutte le città italiane al
in modo che venga conferita la cittadinanza onoraria
Milite Ignoto. Una proposta
coinvolto il “Gruppo M.O.V.M.”, proponendo che ha trovatoa anche il supporto
tutti i Comuni italiani,deltramite
Ministero l’Anci, della Difesa “Milite
il progetto tramiteIgnoto
il Protocollo
- Citta-
d’Intesa stipulato il 20 novembre 2020 con il Commissariato Generale
dino d’Italia” (1921-2021) per fare in modo che venga conferita la cittadinanza onoraria in tutte le città italiane per le Onoranze ai Caduti. Nel contesto al
organizzativo
Milite Ignoto. la UnaFederazione
proposta Fantiche ha di Belluno,
trovato anche trovandosi direttamente
il supporto coinvolta,della
del Ministero si è prodigata
Difesa tramite e si prodiga per la
il Protocollo
cerimonia commemorativa
d’Intesa stipulato il 20 novembre a Cortina
2020 con e presso il Sacrario Militare
il Commissariato Generalediper Pocol. Il tutto si ai
le Onoranze svolgerà
Caduti. ilNel 24contesto
ottobre
c.a. con un programma difficile per la logistica e le difficoltà oggettive legate
organizzativo la Federazione Fanti di Belluno, trovandosi direttamente coinvolta, si è prodigata e si prodiga per la al Covid. La situazione pur precaria
non ha intaccato
cerimonia il morale dei
commemorativa Fanti Bellunesi
a Cortina e presso che hanno incalzato
il Sacrario Militarecon insistenza
di Pocol. le istituzioni
Il tutto si svolgerà preposte, per il
il 24 ottobre
supporto logistico, di ordine pubblico ed economico. Difficoltà?
c.a. con un programma difficile per la logistica e le difficoltà oggettive legate al Covid. La situazione pur precariaSì, molte difficoltà, specie da parte
dell’amministrazione di Cortina che non sente il valore storico, morale
non ha intaccato il morale dei Fanti Bellunesi che hanno incalzato con insistenza le istituzioni preposte, per il ed etico dell’evento giocando tutt’oggi
(18.09.2021)
supporto logistico, d’indifferenza.
di ordine Tanta amarezza,
pubblico sì, tanta ingratitudine
ed economico. Difficoltà? inSì, quella molte chedifficoltà,
è il “patrimonio
specie universale
da parte
dell’umanità” lasciando profondo sconcerto, costatando però la
dell’amministrazione di Cortina che non sente il valore storico, morale ed etico dell’evento giocando smaniosa attenzione per lo sport, pur importante
tutt’oggi
che crea utili economici,
(18.09.2021) d’indifferenza. ma l’avverso accantonamento
Tanta amarezza, sì, tantadella propria Memoria
ingratitudine in quella Storica
che èqualifica il volto culturale
il “patrimonio universale di
questo luogo. Ecco, il Fante che non dispera, non si piega, non si arrende
dell’umanità” lasciando profondo sconcerto, costatando però la smaniosa attenzione per lo sport, pur importante e non sa perdere, ma orgoglioso del
suo operato
che crea utilisieconomici,
lancia ancora una voltaaccantonamento
ma l’avverso in quella battaglia burocratica
della coscienteStorica
propria Memoria e responsabile,
qualifica ildedicandosi
volto culturale al ri-
di
cordo dei Caduti di Cortina, del Bellunese e Italiani. Questo è patriottismo,
questo luogo. Ecco, il Fante che non dispera, non si piega, non si arrende e non sa perdere, ma orgoglioso del questa è cultura storica. Distinguersi
con
suo iloperato
tricolore si alancia
tracolla non vuol
ancora dire essere
una volta in quella servizievoli se il cuore ècosciente
battaglia burocratica vuoto di valori e pieno di dedicandosi
e responsabile, ambizioni perso-al ri-
cordo dei Caduti di Cortina, del Bellunese e Italiani. Questo è patriottismo, questa è cultura storica.metro
nali. Come può essere vanificato l’olocausto accaduto sulle vette dolomitiche, pensando che ogni di quel
Distinguersi
suoloil tricolore
con è un libro aperto di
a tracolla nonsacrificio
vuol dire edessere
eroismo. Noi non se
servizievoli demordiamo
il cuore è vuoto per non essere
di valori un giorno
e pieno additati di
di ambizioni non
perso-
aver fatto nulla o di non aver coinvolto le amministrazioni di ogni livello
nali. Come può essere vanificato l’olocausto accaduto sulle vette dolomitiche, pensando che ogni metro di quel provinciale, sicuri che il dovere è per noi
fonte di concretezza, fiducia e stima. Il nostro intento è di dare lustro
suolo è un libro aperto di sacrificio ed eroismo. Noi non demordiamo per non essere un giorno additati di non al passato operando per il futuro. Lo abbia-
mo
averdimostrato
fatto nulla nel o di2011 con l’organizzazione
non aver del treno partito
coinvolto le amministrazioni di ogni da livello
Aquileia a Roma asicuri
provinciale, fianco chedella Federazione
il dovere è per noi di
Treviso, permettendoci di risalire, fieri del nostro impegno, la gradinata del
fonte di concretezza, fiducia e stima. Il nostro intento è di dare lustro al passato operando per il futuro. Lo abbia- Vittoriano (Altare della Patria) per ren-
deredimostrato
mo gli onori alnel Soldato
2011 con Ignoto. Ora traspira ildel
l’organizzazione nostro
trenoimpegno
partito da federale
Aquileia con la raccolta
a Roma a fiancodell’acqua in una anfora
della Federazione di
alla fonte del Timavo (Duino), quell’acqua che benedisse l’allora bara del
Treviso, permettendoci di risalire, fieri del nostro impegno, la gradinata del Vittoriano (Altare della Patria) per Milite Ignoto, e per la circostanza delren-
24
ottobre
dere gli della
onori cerimonia
al SoldatoaIgnoto.
Cortina, Oraservirà
traspira perillanostro
benedizione
impegnodelle corone
federale conche verrannodell’acqua
la raccolta deposte alinMonumento
una anfora
dei Caduti e al Sacrario Militare di Pocol. Dalla foto si nota la presenza
alla fonte del Timavo (Duino), quell’acqua che benedisse l’allora bara del Milite Ignoto, e per la circostanza della Signora Grazia Riccio Bergamasdel 24
pronipote
ottobre della della Signora Maria
cerimonia Bergamas
a Cortina, serviràlaper quale ha dato conferma
la benedizione delle della
corone sua chepresenza
verranno anche
depostea Cortina. Ecco chi
al Monumento
siamo,
dei Caduti eccoe i al nostri idealiMilitare
Sacrario di PatriadiePocol.
di valori verso
Dalla fotola Memoria
si nota lache non ci smentiscono
presenza della Signoramai. Grazia Riccio Bergamas
pronipote della Signora Maria Bergamas la quale ha dato conferma della sua presenza anche a Cortina. Ecco chi
Dedicato un asteroide a Bebe Vio
siamo, ecco i nostri ideali di Patria e di valori verso la Memoria che non ci smentiscono mai. ATTUALITÀ

“per il Dedicato
suo straordinario esempio
un asteroide di resilienza”
a Bebe Vio
segnalazione di Tristano Dal Canton
“per il suo straordinario esempio di resilienza”
ROMA - Anche fuori dalle pedane Bebe Vio continua a ricevere attestati di stima e a ot-
tenere grandi riconoscimenti. La bicampionessa
segnalazione di Tristano paralimpica
Dal Canton di fioretto adesso ha anche
un asteroide a lei dedicato. L’astronomo Fabrizio
ROMA - Anche fuori dalle pedane Bebe Vio continua a ricevere Bernardi (originario
attestatididiQuero
stima N.d.R.)
e a ot-
e
tenere grandi riconoscimenti. La bicampionessa paralimpica di fioretto adesso Astrofili
l’astrofila Maura Tombelli, responsabile scientifico e fondatrice del Gruppo ha anchedi
Montelupo Fiorentino, hanno infatti voluto proporre il nome di Bebe
un asteroide a lei dedicato. L’astronomo Fabrizio Bernardi (originario di Quero N.d.R.) Vio per uno degli
asteroidi da loro scoperto nel 2002.Maura
e l’astrofila È di questi giorniresponsabile
Tombelli, l’ufficialità dell’International Astronomical
scientifico e fondatrice Union, Astrofili
del Gruppo che ha ri-
di
conosciuto che l’asteroide Montelupo Fiorentino, hanno infatti voluto proporre il nome di Bebe Vio per uno ades-
111571, scoperto l’11 gennaio 2002 dalla Stazione di Campo Imperatore, porta degli
so il nome
asteroidi dadella
loro campionessa azzurra.
scoperto nel 2002. È diLaquesti
motivazione che correda
giorni l’ufficialità l’attestazione Astronomical
dell’International è la seguente: “Il suoche
Union, entusia-
ha ri-
smo e la sua gioia di vivere è uno straordinario esempio di resilienza e rinascita dopo una difficile
conosciuto che l’asteroide 111571, scoperto l’11 gennaio 2002 dalla Stazione di Campo Imperatore, porta ades- malattia”.
so il nome della campionessa azzurra. La motivazione che correda l’attestazione Tratto dal sito: https://www.federscherma.it
è la seguente: “Il suo entusia-
smo e la sua gioia di vivere è uno straordinario esempio di resilienza e rinascita dopo una difficile malattia”.
Tratto dal sito: https://www.federscherma.it
20 PERSONAGGI

Venanzio Fortunato
di Loris Curto
Venanzio Clemenziano Onorio Fortunato (530 – 607 circa), vescovo di Poitiers ed in seguito innalzato alla gloria
degli altari col nome di San Venanzio, era nativo di Valdobbiadene. Fu autore di numerose poesie, inni, agio-
grafie di santi e della biografia di Radegonda IV principessa della Turingia. San Venanzio Fortunato si festeggia
il 14 dicembre ed è invocato contro le cadute. Colpito da una grave malattia agli occhi mentre si trova a Raven-
na, ne guarì ungendosi gli occhi con l’olio della lampada posta nella cripta di San Martino nella basilica di Gio-
vanni e Paolo. Assieme a lui guarì per la stessa malattia il suo amico Felice, futuro vescovo di Treviso. Per rin-
graziamento, nell’autunno del 565, Venanzio si recò in pellegrinaggio a Tours, paese natale di San Martino. Non
tornerà più in Italia. Fra le sue opere ricordiamo l’inno Vexilla regis che viene
cantato il Venerdì santo. Dante Alighieri riprende l’inno nel XXXIV canto
dell’Inferno. Viene citato anche dallo scrittore francese Joris-Karl Huysmans
in “A ritroso”, una delle principali opere del decadentismo: “Il VI secolo era
rappresentato da Fortunato, vescovo di Poitiers, di cui gli inni e il Vexilla re-
gis, tagliati nella vecchia carogna della lingua latina, speziata con gli aromi
della Chiesa, lo ossessionavano in certi giorni”. James Joyce lo nomina nel
“Ritratto dell’artista da giovane” un romanzo autobiografico: “Ma non vi è in-
no che possa che possa competere con quel lugubre e maestoso canto da
processione che è il Vexilla Regis di Venanzio Fortunato”. Nella sua “Vita di
San Martino”, Venanzio esorta il suo poema a recarsi nella sua terra
d’origine come se fosse una persona reale: “Avanza attraverso Ceneda e
vai a visitare i miei amici di Duplavilis: è la terra dove sono nato, la terra del
mio sangue e dei miei genitori. Qui c’è l’origine della mia stirpe, ci sono mio
fratello e mia sorella, tutti i miei nipoti
che nel mio cuore io amo di un amore
fedele. Valli a salutare, ancora ti chie-
do, anche se di fretta”. Nel duomo di
Valdobbiadene ci sono due dipinti che
ritraggono San Venanzio, uno (foto sopra) di Rosa Bortolan (1817 – 1892)
ed uno di Ubaldo Oppi (1899 – 1946) (foto a destra). La biografia di Venan-
zio scritta da Gian Domenico Mazzocato, “Il vino e il miele. A tavola con
Venanzio” (sottotitolo “Biografia non autorizzata di un grande trevigiano”),
approfondisce gli eventi della vita del santo ed è completata dalla traduzio-
ne di passi scelti delle sue opere. Nei suoi scritti spesso Venanzio illustra i
semplici piaceri del cibo; tuttavia il vino ed il miele non sono visti come meri
oggetti di godimento dei piaceri della gola, ma sono intesi quali simboli della
fecondità e dell’abbondanza. Ecco alcune citazioni dagli scritti di Venanzio:
“…la splendida vite rosseggia sul candore della petraia, dove il duro sasso
genera grappoli dolci come il miele ed è splendente l’uva, florida su quella
pietra infeconda… il convitato ben meritò di godere un copioso banchetto:
ecco l’uva sotto i suoi occhi e intanto beve vino di Falerno…”.

ATTUALITÀ

Donare il sangue
(M.M.) Sapere a cosa serve il piccolo gesto della donazione
di sangue potrebbe spingere qualche altro volontario a sce-
gliere questa semplice forma di volontariato. Ecco allora,
nell’immagine a fianco riprodotta, elaborata dal Centro Na-
zionale Sangue, uno schema che ci mostra quanto sangue e
plasma occorre per poter venire incontro alle esigenze di sa-
lute di quelli che hanno la sventura di dover averne bisogno.
Dalle quantità indicate si intuisce che la catena dei volontari
è la chiave del successo della donazione di sangue. In tanti
si raggiungono obiettivi importanti, decisivi talvolta per far
pendere la bilancia verso la vita piuttosto che verso la soffe-
renza e la morte. L’invito, quindi, è di provare a diventare
donatori di sangue. Chiedete alle associazioni locali dei do-
natori di sangue o al centro trasfusionale dell’Ospedale di
Feltre (tel. 0439.883242 dalle 10 alle 13).
Vi accoglieranno a braccia aperte!
21 COME ERAVAMO

Accadde vent’anni fa
a cura di Sandro Curto
Il 20 ottobre 2001 muore, dopo lunga malattia, Don Sebastiano Follador parroco di Alano dal 1966 al 1996. Nato
a Borso del Grappa nel 1921, era stato ordinato sacerdote nel 1945. Sempre cordiale e sorridente, aveva saputo
farsi benvolere in paese realizzando, nel corso del suo mandato parrocchiale, imponenti lavori, dall’ampliamento
e ristrutturazione della casa di riposo alla nuova canonica, dal tetto della chiesa al restauro del campanile. Nella
primavera del 1996, per raggiunti limiti di età, aveva lasciato il posto a Don Alessandro Dal Sasso continuando a
vivere ad Alano nella casa di riposo.
Altre notizie dal Tornado dell’epoca sono i festeggiamenti per i vent’anni di attività della Lampe di Guerrino Pe-
renzin e famiglia, il trasloco del panificio di Vittore Schievenin a Quero, la morte di Giovanni Angelo Susanetto
per malattia e di Paolo Schievenin di 41 anni per incidente stradale.

Squadra di calcio delle Medie di Quero (‘72)


(S.C.) Nella foto che ci viene
segnalata da Umberto Guerra
troviamo una rappresentativa
calcistica delle scuole medie di
Quero che, a fine anno scola-
stico 1971/1972, incontrò a
Campo la squadra delle medie
di Alano battendola per 4 a 2. Il
nostro informatore non si ricor-
da di tutti nome e cognome ma
lasciamo ai lettori completare
la identificazione. Da sinistra,
in piedi, ci sono il prof. Modica,
Saverio, Ernesto, Giuseppe
Sasso, Zanella, Mario Curto e
il prof. Marcolin; accosciati,
sempre da sinistra, Loris An-
dreazza, Ginetto Mazzocco,
Franco Andreazza, Solagna e
Umberto Guerra.

CRONACA

Arianna, laureata in Scienze Statistiche


Lo scorso 15 luglio 2021, presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Arianna Marcer, di Quero Vas, ha
conseguito la laurea magistrale in Scienze Statistiche ed Economiche con il pun-
teggio di 110 e lode.
Seguita dalla Professoressa So-
nia Migliorati e dal Dottor Roberto
Ascari, ha discusso una tesi spe-
rimentale, intitolata “Analisi del
microbioma umano attraverso
un nuovo modello mistura:
l’Extended Flexible Dirichlet-
Multinomiale”. La tesi propone
un modello pensato per dati mul-
tivariati discreti vincolati che, gra-
zie ad una più ricca parametrizza-
zione, supera i limiti delle distribu-
zioni esistenti in letteratura. Augu-
riamo ad Arianna un futuro lumi-
noso e di raggiungere i traguardi
da lei desiderati. Ancora tanti
complimenti da mamma Paola, papà Stefano, la sorella Alessia
(con lei nella foto) e le nonne Filomena ed Antonietta.
22 CRONACA

Viola Club Feltre Dolomiti


Visita al nuovo centro sportivo
Mirko Gualtierotti, di Quero Vas, come presi-
dente del Viola club Feltre Dolomiti è stato invi-
tato personalmente da Rocco Commisso a visi-
tare il nuovo centro sportivo che sta nascendo
alla periferia di Firenze. Purtroppo a causa di
impegni lavorativi non ha potuto accogliere
l’invito, ma ha delegato un tesserato del club. Il
numero di presenti e di invitati era ristretto,
proprio perché la Fiorentina non vuole ancora divulgare fotografie del nuovo
impianto che sta sorgendo e, quindi, la visita è stata organizzata solo per una
selezione di tifosi iscritti ai Club Viola più rappresentativi. A fare gli onori di casa
sono stati proprio Rocco Commisso e Joe Barone, che si sono intrattenuti con i
fortunati visitatori. la visita si è svolta venerdì 23 settembre.
Nelle foto alcuni momenti della giornata con il patron Rocco Commisso.

La maglia di Vlahovic a Patrick


Chiedete e vi sarà dato! Questo ha pensato e fatto Patrick Gual-
tierotti, tifoso della Viola, figlio di Mirko che guida con entusia-
smo il Club Viola Feltre Dolomiti, con già 232 iscritti, uno fra i
più numerosi fuori Toscana. L’occasione è stata la partita a Udi-
ne il 26.09 e Patrick ha sbandierato un enorme striscione con la
sua richiesta: avere, per piacere, la maglia dell’attaccante viola.
Vlahovic l’ha notata e al termine dell’incontro si è avvicinato agli
spalti per consegnare la maglia ad un incredulo e felicissimo
Patrick. Una bella giornata, il cui ricordo serberà per sempre nel
cuore! In foto: i vari momenti di questo emozionante scambio.

Quero: un messaggio sul bordo della fontana


(M.M.) Percorrendo via Ceresè, verso l’isola ecologica, ho notato qualcosa di co-
lorato sul bordo della fontana che si trova all’inizio di via Campagna Sud. Incu-
riosito, mi sono avvicinato ed ho trovato appoggiato un piccolo sasso a forma di
cuore con il messaggio che potete leggere nella foto. Un pensiero saggio, depo-
sitato su questo insolito mezzo di
comunicazione. Senza dubbio un
messaggio dettato col.. cuore, che ho
rigirato con sorpresa mista a piacere,
che ho fotografato e rimesso lì dove
l’ho trovato, sperando possa conti-
nuare il suo compito speciale: regala-
re un pensiero saggio ai passanti.
23 ATTUALITÀ
24 ASTERISCO

La tovaglietta dei vini


di
Alessandro
Bagatella

Con questa
tovaglietta
ho migliora-
to la mia
conoscenza
sulla pro-
venienza
dei vini.

Nonostante
non sia più
in giovane
età, non
avevo co-
gnizione
dell’area di
produzione
di molti tipi
di vino.

Spero sia
utile anche
a voi!

CRONACA

Nuovamente ferita Kuki Gallmann


di Loris Curto
A metà dello scorso agosto è stata divulgata la notizia che Kuki Gallmann,
ambientalista e scrittrice di origine trevigiana ma naturalizzata keniota, era
stata ferita alle gambe da colpi d’arma da fuoco mentre si trovava nella
sua riserva naturale a Laikipia in Kenya. Il ferimento è avvenuto il 13
maggio scorso ad opera di alcuni pastori e banditi locali. Per le complica-
zioni delle ferite Kuki Gallmann è rimasta in coma per un mese. Già
nell’aprile del 2017 la donna era stata ferita in un attentato da alcuni pa-
stori ai quali era stato impedito di pascolare il bestiame nella zona della ri-
serva. Kuki Gallmann (figlia di Cino Boccazzi, alpinista ed esploratore) è
nata a Treviso nel 1943, ma nel 1972 si era trasferita in Kenya con il se-
condo marito ed il figlio Emanuele. Il marito perse la vita in un incidente
stradale nel 1980, mentre il figlio morì per il morso di un serpente nel
1983. In loro memoria la Gallmann ha creato un centro per la salvaguar-
dia dell’ambiente denominato “Gallmann Memorial Foundation” nella con-
tea di Laikipia, antico territorio masai nell’ex provincia della Rift Valley.
Kuki Gallmann ha pubblicato diversi libri dedicati all’Africa scritti in lingua
inglese, fra i quali “Sognavo l’Africa (I Dreamed of Africa)”,
un’autobiografia. Da questo libro è stato tratto il film “Sognando l’Africa” di
Hugh Hudson, con Kim Basinger. Varie scene sono state girate a Treviso,
Asolo, Castelfranco Veneto, Fonte ed alla Gipsoteca di Possagno.
Nel 2019 a Kuki Gallmann era stato assegnato il premio “Eccellenza don-
na Belluno”, promosso da Donne impresa Belluno di Confartigianato im-
prese Belluno. In quell’occasione la Gallmann inoltrò un video messaggio
con queste parole di ringraziamento: “Mando un ringraziamento e un saluto a voi e alle Dolomiti, un luogo magico
che ricordo della mia infanzia, quando scalavo con mio padre le cime meravigliose”.
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Aperto da Lunedì a Venerdì
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CHIUSO IL MERCOLEDÌ
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CHIUSO IL MERCOLEDÌ
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