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Quindicinale

Anno XL

05.04.2018
Numero

701
PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO

Speciale Egidio Forcellini - pag. 1/4


Nuovi orari servizi demografici della conca - pag. 5
Fiera di Santa Croce a Quero - pag. 9
I donatori di sangue vanno a scuola - pag. 14
L’ora di scienza - pag. 19
Chiuso in redazione il 26.03.2018 - Prossima chiusura il 16.04.2018
http://digilander.libero.it/tornado
Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL
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IL TORNADO Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER-ALANO di PIAVE (BL). DIRETTORE RESPONSABILE: Mauro Mazzocco. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Ales-
sandro Bagatella, Ivan Dal Toè, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Andrea Tolaini.
ABBONAMENTI: ITALIA Abbonamento annuale (18 numeri) € 25,00 ESTERO Abbonamento annuale (18 numeri) € 50,00.
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BAR JOLE - Fener; CARTOLIBRERIA SCHIEVENIN ALBERTINA - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero; BAR “PIAVE” Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO DEON - Vas; BAR
“BOLLICINE” - Scalon; BAZAR di A. Verri - Segusino.
ore 10.30
Chiesa parrocchiale di Campo di Alano
1

Santa Messa in memoria


animata dai cori parrocchiali

Messa a dimora di una pianta commemorativa


Rinfresco a cura delle Pro Loco di Alano e Fener
domenica 8 aprile 2018

Don Roberto Ravazzolo presenta Egidio Forcellini


Egidio Forcellini : latinista lessicografo
Celebrazioni nei 250 anni dalla morte
Comune di Alano di Piave - Parrocchie di Alano di Piave, Campo, Fener - Chiesa di Padova 
Università adulti e anziani "Conca del Piave" - Schola cantorum Alano e Coro parrocchiale di Campo
Pro Loco di Alano di Piave  - Pro Loco di Fener 
2 ATTUALITÀ

28 settembre 1879: l’inaugurazione


del monumento ad Egidio Forcellini
a cura di Silvio Forcellini
Nel 250° della morte di Egidio
Forcellini, continuiamo ad oc-
cuparci su queste pagine del
nostro illustre conterraneo -
nato a Fener, in località Fave-
ri, il 26 agosto 1688 e a Fener,
in località Faveri, morto il 5
aprile 1768.

Proponiamo di seguito una


breve cronistoria della inaugu-
razione del monumento a lui
dedicato che fa bella mostra di
sé all’imbocco del Ponte Te-
gorzo. E lo facciamo prima di
tutto presentando, qui a fian-
co, il manifesto dell’epoca (il
cui originale è in nostro pos-
sesso). E’ intitolato “INAUGU-
RAZIONE DEL RICORDO
MONUMENTALE A EGIDIO
FORCELLINI” e recita: “Il 28
del corrente mese, presso il
Ponte del Tegorzo, nella Par-
rocchia di Campo, Comune di
Alano, avverrà la inaugurazio-
ne del Ricordo Monumentale
al Principe dei Lessicografi,
EGIDIO FORCELLINI. Monsi-
gnor Iacopo Commendator
Bernardi leggerà il discorso
inaugurale, e la eletta Banda
cittadina di Feltre rallegrerà la
patria ceremonia colle proprie
armonie. Da Padova, che il
preclaro ingegno illustrò del
suo nome, e dagli altri luoghi
della Venezia, che ricordano
come una gloria patria il nome
di EGIDIO FORCELLINI, ac-
correranno esimii patriotti ad
onorare Colui che ha onorato
non solo la terra natale, ma
tutta la Venezia, anzi l’Italia
intera. Il Comitato promotore
confida che la Provincia di Bel-
luno, siccome ha il vanto di
contare fra i suoi grandi il
Sommo Filologo, così emerge-
rà tra le altre anche ne’ suoi rappresentanti a questa ma solenne riparazione”. Ma andiamo con ordine.

Era passato oltre un secolo dalla morte del “principe dei lessicografi” e la terra natìa non aveva ancora pensato a un
modo consono per celebrarlo. Va detto che furono più i queresi che gli alanesi a spingere affinché questa “gloria” del
nostro territorio fosse adeguatamente ricordata. In particolare, fu Jacopo Bernardi - di origini queresi e curatore, as-
sieme a Francesco Corradini, di Lettere di Egidio Forcellini al fratello Marco con biografia di Egidio ed altre aggiunte -
a lamentare l’oblio nel quale il Forcellini era caduto e a proporre di onorare la sua figura con un busto marmoreo pres-
so il Seminario di Padova e una lapide nelle vicinanze della sua casa natale ai Faveri.

Fu quindi formato un comitato ristretto di tre persone - di cui faceva parte, oltre al Bernardi e al Corradini, anche il que-
rese Antonio Carniello - che, il 1° maggio 1876, pubblicò un manifesto per rendere partecipi dell’iniziativa più persone
3 ATTUALITÀ

possibile e per lanciare una sottoscrizione, alla quale rispose poi tutta Italia, per raccogliere fondi per la costruzione.
L’articolo 5 di detto manifesto così recitava: “Ottenuti 400 soci, detratte le spese per la stampa delle lettere, il resto sa-
rà devoluto prima per la lapide presso Quero. L’adesione è fissata in lire 3 (italiane)”. E di seguito: “Fu scelto il luogo
presso il superbo Ponte sul Tegorzo a lato della strada nazionale…dove avrebbe potuto parlare allo sguardo dei pae-
sani e dei passanti”.

Come faceva giustamente notare il maestro Cristiano Codemo Menoli in un suo scritto del 1988, “Si nota come non ci
siano esponenti del Comune di Alano, della frazione di Campo e di Fener, che in quel tempo avevano medici e avvo-
cati laureati a Vienna. La risposta ce la danno i giornali dell’epoca: “…la gentile e storica Quero è il punto di convegno
di letterati e patriotti”.

Superate in breve le 400 adesioni, in un paio d’anni fu eretta la piramide trian-


golare tuttora visibile all’imbocco del ponte sul Tegorzo, su progetto
dell’ingegner Giovanni Faccinetto e sotto la direzione dell’architetto Sebastiano
De Boni.

Su una facciata si legge l’iscrizione in latino redatta dal Corradini: Aegidio For-
cellini / lexicographum principi / maximo patavini seminarii / ornamento / hoc
monumentum / quo loci ortum sepulcrumque / habuit / anno ab ejus morte CXI
/ ad tanti nominis / gloriam instaurandam / positum est. Tradotta in italiano: “A
Egidio Forcellini, principe dei lessicografi, massima gloria del seminario patavi-
no, fu collocato questo monumento nel luogo dove egli ebbe i natali e morì,
nell’anno 111° dalla sua morte, per rinnovare la fama di un nome così grande”.

Su un’altra facciata si legge l’iscrizione in italiano redatta dal Bernardi: Dopo un


secolo di silenzio / su le obliate ceneri / di Egidio Forcellini / perché qui a gloria
/ de la sua terra natale / e d’Italia / fosse il nome / del sommo lessicografo ride-
sto / un ricordo modestissimo / si eresse.

Sulla terza facciata, infine, si legge: Col concorso d’Italia / promotori Jacopo
Bernardi / Francesco Corradini / Antonio Carniello / il XXVIII settembre
MDCCCLXXIX.

La mattina del 28 settembre 1879, giorno dell’inaugurazione, nella casa del querese Antonio Carniello (uno dei tre
promotori) si dettero appuntamento personalità politiche, religiose e della cultura provenienti da ogni parte d’Italia.
Successivamente il corteo, con alla testa la banda cittadina di Feltre, partì da Quero in direzione Ponte Tegorzo.

Essendo il monumento in territorio alanese, prese la parola l’allora sindaco di Alano Fortunato Parteli (dei Parteli di
Colmirano) che, tra le altre cose, disse: «…mi è dato d’annunziare che la lunga dimenticanza in che giacque il nome
del “principe dei lessicografi” Egidio Forcellini è degnamente e solennemente riparata…».

Il discorso ufficiale, invece, fu pronunciato da Jacopo Bernardi che disse, tra l’altro: «La vita di Egidio Forcellini fu vita
di semplicità immacolata, di impreteribile osservanza ai doveri sacerdotali fino allo scrupolo adempiuti, ma senza intol-
leranti irritazioni, senza malignità partigiane; fu vita di tranquilli purissimi affetti domestici e di esemplare affetto mater-
no. […] La sua è una vita di quarant’anni assidua, laboriosissima, intorno all’opera veramente monumentale di racco-
gliere in un corpo solo le disgregate membra di parole e cose, di credenze e di avvenimenti significati dalla lingua di
un gran popolo che, per la forza ineluttabile dei secoli, disparve, ma lasciò di sé tali vestigia da rendere disperata ogni
altra generazione ventura di raggiungere pari altezza: e questo popolo era formato dai nostri padri. […] L’opera e il
nome dell’insigne conterraneo vostro immortalmente staranno; cioè fino a tanto che la lingua e le imprese di un gran
popolo, del più grande che i secoli abbiano veduto, finché le arti, le lettere e i commerci e la sua civiltà si ricorderanno;
tanto la memoria di Egidio Forcellini, senza che nella sua modesta semplicità movesse egli in cerca di così alto fine,
seppe collegarsi, connaturarsi quasi, alla vita e alla storia del popolo latino. […] Lui che, consacrando tutti i suoi giorni
alla virtù, alla carità, alla scienza, visse e morì poveramente, inconscio della gloria di cui la posterità meritatamente
avrebbe onorato il suo nome».

Tra i molti oratori che via via si succedettero, merita di essere ricordato il giovane Antonio Carelle (dei Carelle di Cam-
po, ramo Moreno), studente diciannovenne (e futuro professore) che, definito “giovane di ricchezza d’ingegno e pro-
fondità di sentire” e incoraggiato dagli applausi dei presenti, ebbe così - grazie al Forcellini - il suo giorno di gloria.

Durante la Grande Guerra, la piramide triangolare eretta in ricordo del Forcellini subì dei danneggiamenti sulle tre fac-
ciate; delle dodici gradinate originarie, le prime quattro rimasero intatte, ma le restanti otto cedettero. Il monumento fu
ripristinato nel 1921 grazie al contributo dei signori Dalla Favera, Lomboni e Merlo.

Nel redigere questi sintetici cenni storici, ci sono stati molto utili sia le note redatte sull’argomento dal maestro Cristia-
no Codemo Menoli sia l’interessantissimo e documentato libretto Egidio Forcellini, un grande uomo di un piccolo pae-
se scritto nel 1968 dalla maestra Maria Prest, che molti nostri lettori certo ricorderanno e della cui opera consigliamo
vivamente la lettura.
4 ATTUALITÀ

Il vescovo Franceschi su Egidio Forcellini


a cura di Silvio Forcellini
Di seguito pubblichiamo invece quanto scritto su Egidio Forcellini dall’allora vescovo di Padova Filippo Franceschi
in occasione dell’appuntamento promosso dalla Parrocchia di Campo il 28 agosto 1988 per il terzo centenario della
nascita del “principe dei lessicografi”.

In questi giorni - il 26 agosto - ricorre il terzo centenario della nascita di don Egidio Forcellini, e ben a ragione lo si ri-
corda. Il suo nome è infatti noto non solo fra i cultori di lingua latina per il Lexicon Totius Latinitatis, ma anche fra le
persone di cultura; ed immagino più ancora la sua memoria è viva tra voi e fedelmente tramandata alle nuove genera-
zioni. La lingua latina non è più studiata e conosciuta come ai tempi del Forcellini e come lo era ancora negli anni dei
miei studi, ma il suo nome e la sua fama vanno al di là dell’opera che ci ha lasciato. Nato in una contrada di Fener che
allora apparteneva spiritualmente alla parrocchia di Campo, da modesti genitori, entrò a 16 anni nel Seminario di Pa-
dova, dove completò i suoi studi umanistici prima, filosofici e teologici poi, rivelando fin dagli inizi grandi doti di intelli-
genza e di bontà. Fra i suoi professori più celebri figura Jacopo Facciolati, tanto da lui diverso per indole e finalità cul-
turali e tuttavia tanto vicino all’animo suo riconoscente. Famoso per la sua eloquenza, il Facciolati doveva divenirlo
anche nell’attribuirsi meriti che erano invece dell’alunno Forcellini, il quale seppe sempre unire allo studio e all’amore
per le lettere altrettanta cura per le discipline teologiche. A 23 anni fu ordinato sacerdote e celebrò la sua prima Messa
a Segusino, dove era parroco lo zio Uberto. Chiamato in Seminario, attese per qualche tempo (4 anni)
all’insegnamento del latino e del greco e poi gli fu affidato un genere di studi e di ricerche che dovevano tenerlo occu-
pato per tutta la vita, salvo brevi e poche interruzioni. Si trattava di affrontare l’idea di un NUOVO lessico latino da sosti-
tuire a quelli correnti. Fra tutti il lessico che per due secoli aveva avuto larghissima fama era il Calepino, così detto dal
luogo di origine del suo compilatore fra Ambrogio da Calepio. L’opera fu dedicata “ai chierici del Seminario di Padova
desiderosi di acquistare familiarità con la lingua latina”. Don Egidio Forcellini, finita l’opera, se ne tornò fra i suoi “per
avere un po’ di quiete” e visse ancora tre anni. I posteri in don Egidio Forcellini esaltarono con voce quasi unanime il
filologo colto e paziente che tanto ha contribuito a far conoscere la lingua di Roma. Ma troppo spesso hanno dimenti-
cato e disatteso le sue doti umane, le sue virtù illuminate da un senso religioso della vita e da una fede intensa e pro-
fonda. Vorrei ricordarne alcune con voi perché, anche se non possiamo seguirlo sulla via della cultura e della cono-
scenza del latino, possiamo almeno seguirlo su quella di una sincera umanità e di elette virtù. La prima qualità umana
che voglio ricordare è la sua grande umiltà: una qualità, questa dell’umiltà, che spesso rischia di essere dissimulata; si
ama dichiarare la propria pochezza perché altri esalti i nostri pregi e meriti. In don Forcellini fu sincera e traeva ali-
mento dal desiderio di essere ignorato, cercando di stornare da sé l’attenzione dei dotti e di celare la propria cultura,
pronto ad attribuire ad altri il merito di averlo avviato allo studio e alla ricerca. Umiltà e modestia furono due atteggia-
menti spirituali che accompagnarono sempre la vita di don Egidio, attento invece ad impiegare con scrupolo tutto il
tempo che il Signore gli concedeva. Per 40 anni attese al suo lavoro. Chi guarda i volumi del Lexicon non può non ri-
petere col prof. Amaducci «Come ha fatto? Da solo! Sembra un prodigio!». E lo sarebbe per chi non avesse avuto la
sua eroica cristiana tenacia. Rifulsero in don Forcellini anche i sentimenti più semplici e familiari, quelli che talora si
preferisce nascondere e che invece più di altri rivelano l’umanità e la nobiltà delle persone. Mi riferisco, pensando al
Forcellini, al suo amore per il Seminario: anche il Lessico nasconde tracce di tale affetto. Del Seminario amava i colle-
ghi e i maestri, i discepoli piccoli e grandi; per loro aveva lavorato, desideroso di dare un contributo alla formazione dei
futuri ministri della parola nel servizio di Dio e della Chiesa. Fu anche per qualche tempo padre spirituale e confesso-
re. Per noi è più facile seguire don Egidio nell’amore ai familiari e, prima fra tutti, alla mamma, ma non dobbiamo di-
menticare l’amore al Seminario. Non si manifesta in tutti allo stesso modo, ma deve esser sentito da tutti: il Seminario
è la prima e fondamentale comunità della Diocesi, è lì che si preparano i futuri pastori per le comunità parrocchiali; ed
esercitano meglio il loro ministero se seguiti, aiutati, amati dai fedeli della stessa comunità. Parlando di uno studioso
celebre per la sua opera può apparire superfluo soffermarsi un attimo a riflettere sulla sua vita spirituale. Non lo è,
perché Forcellini fu sacerdote e perché nei suoi studi mai si affievolì il suo riferimento a Dio. La pietà e l’amore che ri-
servava ai suoi familiari possono essere considerati come un riflesso del suo amore e della sua pietà verso Dio. Dio e
la sua Provvidenza erano i cardini della sua fede, mentre sentiva in modo perfino eccessivo il suo limite ed il bisogno
della pietà di Dio. Il suo rigore si sarebbe detto un po’ giansenista, tanto era severo, se non fosse stato sempre ac-
compagnato da un sereno abbandono nel Signore. La sua devozione ai Santi e specialmente alla Madonna fu esem-
plare. Ci piace ricordarlo mentre in Diocesi si sta ormai concludendo l’Anno Mariano. Fu per qualche tempo, negli ul-
timi anni, in attesa del nuovo parroco, vicario economo di Campo e fino alla fine - la Settimana Santa del 1768 - conti-
nuò a salire la lunga via che separava la contrada dei Faveri dalla parrocchia. Sono passati tre secoli dalla nascita di
don Egidio Forcellini, ma la sua memoria vive consegnata all’opera Lexicon Totius Latinitatis, che resta ancora insu-
perata. Voglio sperare che buona memoria, come di un figlio eletto, conservi il Seminario e non sia dimenticato in
questa comunità che forse è nota nel più vasto mondo perché la patria del Forcellini. Conservare la memoria di coloro
che ci hanno preceduto nel cammino della vita ed hanno concorso a promuovere la nostra condizione umana e il no-
stro sapere aiuta a mantenere vivo il legame con la storia, a capire meglio il senso dei nostri giorni, a sentirci sospinti
a fare per quanto sta in noi che il cammino dell’umanità prosegua e che nel suo itinerario ogni uomo si avvicini sempre
più alla verità, meglio se anche alla fede nel Signore, che è verità e vita. La memoria di don Egidio Forcellini che oggi
qui abbiamo evocato, l’onore che intendiamo tributargli e la sua opera e il suo esempio siano per ognuno di noi
un’occasione e un invito a pensare la nostra vita in termini di un servizio e di un atto di amore verso i nostri fratelli. Ciò
che rimarrà è il bene che avremo saputo fare e la testimonianza che del bene avremo saputo dare.
5 ATTUALITÀ

Servizi demografici della Conca


Nuovi orari per affrontare l’emergenza
L’assenza, temporanea, del personale dei servizi demografici di Alano di Piave ha imposto una ridefinizione delle fun-
zionalità dell’ufficio, coinvolgendo nell’operazione gli impiegati dell’omologo servizio del Comune di Quero Vas, che fa
parte dell’Unione Sette Ville, chiamati a svolgere, durante il periodo di emergenza, funzioni di supplenza per garantire i
servizi di base del comparto demografico. Sarà un periodo durante il quale impiegati e cittadini dovranno essere alleati
per superare le inevitabili difficoltà che si presenteranno nella gestione di due uffici contemporaneamente.
Il personale dell’ufficio demografico del Comune di Quero Vas, in possesso delle deleghe per i servizi di Alano,
potrà essere operativo anche nella propria sede di Quero Vas per alcuni tipi di pratiche, quali certificazioni, au-
tentiche di firme, di foto e di documenti, pratiche di residenza.
Curerà, infine, anche la stesura degli atti di Stato Civile ordinari che si renderanno necessari.
Si recherà, inoltre, nella sede di Alano di Piave per il rilascio delle carte di identità e, con l’aiuto del personale
dell’ufficio di polizia locale, per cercare di dare risposta alle richieste più urgenti che verranno presentate allo sportello.
L’emergenza dovrebbe rientrare nel giro di due/tre mesi con il rientro in servizio del personale di ruolo.
ORARI ANAGRAFE E STATO CIVILE
(in vigore dall’8 Aprile)
GIORNI SEDE DI ALANO DI PIAVE SEDE DI QUERO

LUNEDI 11,00 – 13,00 CHIUSO


MARTEDI 16,00 – 18,00 10,00 – 12,30
MERCOLEDI 10,00 – 12,00 15,30 – 18,00
Vas 08,30 – 10,00
GIOVEDI CHIUSO
Quero 10,00 – 12,30
VENERDI 11,00 – 13,00 10,00 – 12,30
SABATO 09,00 – 12,00 08,30 – 12,00
LETTERE AL TORNADO

A Londra da Harry Potter!


Questa storia è la somma di piccole cose: un viaggio sognato, un libro
ascoltato, un filmato strampalato, un sogno realizzato.
di Nella Botto Tadozzi
Riconoscete la signora con il cappello magico e la candela accesa? Di solito si occupa di documenti riguardanti gli av-
venimenti fondamentali dei cittadini.
Cose serie.
Quando non lavora le piacerebbe
leggere ma non ha molto tempo per
farlo, così ascolta i suoi romanzi
preferiti mentre va in macchina,
mentre cucina, stira, o mentre
cammina. Una sera di pochi mesi
fa aveva appena finito di ascoltare
l’audiolibro Harry Potter e La Pietra
Filosofale dalla voce dell’attore
Francesco Pannofino, quando ha
scoperto un concorso per vincere
un weekend a Londra per due per-
sone e visitare la mostra alla British
Library dedicata al mondo di Harry
Potter. Non c’era molto tempo, per-
ché il termine per partecipare sa-
rebbe scaduto tra poche ore. Così, in quattro e quattr’otto e molta fantasia, si è travestita da maga ed è andata
nell’orto della sua casa alla ricerca di una zucca. A questo punto, la nostra prode ha dato prova del suo talento di nar-
ratrice leggendo per trenta secondi, come richiedevano le regole del concorso, un breve passo del romanzo Harry Pot-
ter e La Camera dei Segreti, mentre sua figlia registrava lei e la zucca. Ebbene, com’è andata a finire? Logico, ha vinto
il viaggio* e con la seguente motivazione: “Per le sue capacità interpretative e per la sua originalità il vincitore di #Au-
dibleVoices è… Ivana.” Ivana Bizzotto, of course.
*https://www.facebook.com/audibleit/videos/1500584466697096/
NB: Audible produce e distribuisce nel mondo più di 13.000 audiolibri digitali in lingua italiana e straniera letti da narratori professio-
nisti e che si possono ascoltare su dispositivi diversi, dal computer allo smartphone.
6 ATTUALITÀ

Giornata per la donazione degli organi


Nella G.U. n. 43 del 21 febbraio è stato pubblicato il D.M. 18 gennaio 2018, che indice la “Giornata per la donazione
degli organi», per l'anno 2018, fissata al 27 maggio: in tale giornata le amministrazioni pubbliche dovranno assumere
e sostenere, nell'ambito delle rispettive competenze, iniziative volte a favorire l'informazione e la promozione della do-
nazione di organi finalizzata al trapianto, come disciplinata dalle vigenti disposizioni.

I Comuni che sono già abilitati al rilascio della Carta di Identità Elettronica offrono al cittadino un ulteriore canale per
esprimere la propria volontà riguardo alla donazione degli organi. Al momento del rilascio del documento di riconosci-
mento è possibile esprimere il proprio sì alla donazione degli organi e questa manifestazione di volontà viene trasmes-
sa al registro tenuto dal Centro Nazionale Trapianti. Nella tabella sopra esposta i dati relativi ai Comuni bellunesi.

LETTERE AL TORNADO
Autunno nel vigneto
a cura di Oliva De Rui
Sembrerebbe fuori luogo parlare di una stagione ormai trascorsa, ma penso che prepararci perché questa non arrivi
anzitempo nel nostro vigneto, sia alquanto utile. Guardando la foto di questa vite, a chiunque verrebbe da pensare che
sia stata fatta in autunno inoltrato; purtroppo non è così perché siamo ai primi di settembre 2017 e, accanto al bel colo-
re rosso-vino, possiamo vedere un’altra vite con le foglie ancora tutte verdi. La vite dai “bei colori autunnali” soffre di
una grave malattia: la flavescenza
dorata, trasmessa da una cicalina:
lo scaphoideus titanus che, nutren-
dosi di piante ammalate, trasmette
con la sua saliva il citoplasma da
una pianta all’altra. Quando nel vi-
gneto ci sono parecchie viti con
questi sintomi: giallumi per le viti a
bacca bianca, vivace arrossamento
per quelle a bacca nera, foglie che
si accartocciano verso il basso, tralci
con consistenza gommosa per
mancata lignificazione; allora se non
si interviene si rischia di perdere il
vigneto. E’ talmente grave questa fi-
topatia che il Decreto ministeriale
del 3 maggio 2000 ha stabilito la lot-
ta obbligatoria. Trattandosi di un in-
setto con una buona mobilità, è alquanto difficile liberarsene del tutto, però se facciamo qualcosa, possiamo tenerlo
sotto controllo, con danni accettabili. Due sono i modi di intervento: o lotta Integrata attraverso il monitoraggio e il rela-
tivi trattamenti con prodotti di sintesi (regolatori di crescita e a seguire un insetticida specifico) o con lotta Biologica
si accartocciano verso il basso, tralci
con consistenza gommosa per
mancata lignificazione; allora se non
si interviene si rischia di perdere il
7 vigneto. E’ talmente grave questa fi-
LETTERE
topatia AL TORNADO
che il Decreto ministeriale
del 3 maggio 2000 ha stabilito la lot-
ta obbligatoria. Trattandosi di un in-
setto con una buona mobilità, è alquanto difficile liberarsene del tutto, però se facciamo qualcosa, possiamo tenerlo
sotto controllo, con danni accettabili. Due sono i modi di intervento: o lotta Integrata attraverso il monitoraggio e il rela-
tivi trattamenti con prodotti di sintesi (regolatori di crescita e a seguire un insetticida specifico) o con lotta Biologica
quasi esclusivamente con prodotti a base di Piretro. A proposito di Piretro vorrei aprire una parentesi.
Le piretrine sono ricavate da un crisantemo coltivato prevalentemente in Kenia, Tanzania e Papua Nuova Guinea. Pur-
troppo anche il crisantemo è attaccato da parassiti che bisogna combattere. Uno studio australiano evidenzia che sia
in Tanzania che in Papua Nuova Guinea, per difendere le coltivazioni, si usano agrofarmaci di sintesi, tra l’altro i più
tossici. Quindi per salvare l’insetticida BIO si usano prodotti NON BIO. In Kenia fino all’anno 2000 gli agricoltori espor-
tavano il 95% della loro produzione di polvere di Piretro verso i paesi sviluppati. Oggi l’esportazione è scesa al 50%
perché sono intervenuti tanti problemi e molti si sono arresi (per irregolarità e scarse rese). Uno studio di HighChem
Agricolture (agroforniture) ha consigliato l’uso di 3 insetticidi per proteggere le coltivazioni di Piretro:
il Carbaril (proibito dalla UE dal 2006),
Il Dioxantion (un estere fosforico proibito dalla UE dal 2002),
e l’Alfacipermetrina (un piretroide di sintesi).
E così gli agricoltori Kenioti, col ricavato della vendita di Piretro, comprano sui nostri mercati altri agrofarmaci di sintesi
per poter continuare a produrre a casa loro.
La soluzione dei problemi in agricoltura non è mai facile perché tante e tali sono le variabili che influiscono sui risultati
che torna sempre attuale il detto: “par quant un el posse saver nol sa mai che basta”.
Mi viene da pensare però, che se tutti i viticoltori facessero i trattamenti (lotta integrata o bio) contro lo scaphoideus ti-
tanus, forse si riuscirebbe ad ottenere come per i vaccini l’effetto gregge e questo permetterebbe a qualche dissidente
di avere una probabile copertura non per merito suo ma perché altri hanno lavorato per lui.

CRONACA

Continua la rovina dei caselli ferroviari


di Alessandro Bagatella
Anche stavolta lo scatto fotografico immortala lo
stato di degrado di un casello ferroviario! Si trat-
ta del casello in località Pian del vento, il nr. 45,
a Santa Maria di Quero Vas. Ricordo che negli
anni sessanta il casello era abitato da una fami-
glia di quattro persone. I genitori prestavano
servizio al passaggio a livello e svolgevano fun-
zioni di guardia massi; i figli hanno frequentato
con me le scuole elementari e poi hanno prose-
guito gli studi a Feltre. Noi, da giovani, si andava
a vendere fiori per racimolare qualche lira e an-
dare al cinema; il passaggio a livello era una
manna quando venivano abbassate le sbarre e
tante macchine si fermavano. Magari per com-
passione o per amore verso le “morose” in tanti
comperavano i fiori e si riusciva a fare un incas-
so di qualche diecimila lire. La famiglia Dal Mo-
nego, questo il cognome dei casellanti, era
composta da brava gente ed era amica di tutti. Quando le Ferrovie dello Stato decisero di chiudere il passaggio a livel-
lo dovette andarsene ad abitare verso Busche. Ricordo, inoltre, un disastro avvenuto in quel passaggio a livello, causa-
to da una casellante feltrina che dimenticò di abbassare le sbarre e un treno sopraggiunse centrando in pieno un ca-
mion carico di bestiame appena acquistato al mercato del martedì di Feltre. Per fortuna il treno non deragliò. Le bestie
sopravvissute all’incidente correvano impazzite lungo il Piave e non è stato facile riprenderle. Il guaio più grosso, inve-
ce, è toccato ad un giovane del luogo, di otto anni, che
stava vendendo ciclamini. E’ stato schiacciato dalla mo-
trice del camion. Per questo precedente, quando noi si
andava a vendere fiori nei pressi del passaggio a livello,
la famiglia dei casellanti cercava di mandarci via, ricor-
dando quanto successo a chi li aveva preceduti. Era bel-
lo vedere il casello tutto adornato di fiori, di ogni specie,
che sbocciavano via via durante tutto l’anno. L’acqua ve-
niva pompata con una pompa che funzionava ad energia
elettrica. Ogni qualvolta si passava da quelle parti ci ve-
niva offerto gentilmente un caffè o un bicchiere di vino.
Ora, vedendo tutto in rovina, ci viene spontanea una do-
manda: perché non venderlo a qualcuno, anche per po-
chi soldi? O darlo in gestione al Comune, magari ad uso
di qualche famiglia bisognosa? Sono amareggiato nel
vedere quanti caselli ferroviari, lungo la linea Feltre Mon-
tebelluna, stanno cadendo in rovina. (Foto dell’autore)
8 CRONACA

“Reset Festival”, dal 25 al 29 luglio 2018


di Silvio Forcellini
E’ ufficiale: l’ottava edizione del “Reset Festival” si svolgerà dal 25 al 29 luglio 2018, sempre nella splendida cor-
nice del Parco del Piave di Fener e sempre organizzata dai bravissimi ragazzi di “Libero Pensiero”. Nelle foto, tratte
dall’archivio del Tornado, alcuni momenti del concerto degli statunitensi Big D and the Kids Table durante l’edizione
dello scorso anno.

Ricordando il “Music Festival…a tutta birra”


di Silvio Forcellini
Tutti ricordano il glorioso “Music Festival…a tutta birra”, andato in scena al Par-
co del Piave di Fener per ben diciannove edizioni, fino al 2001, e dalle cui ceneri,
dieci anni dopo, è nato il “Reset Festival”. Tutti lo ricordano ma, paradossalmente,
pochissimi ne hanno conservato foto o filmati o depliant. Quelle pubblicate qui sotto
sono le prime foto che io abbia mai avuto l’occasione di vedere, delle autentiche
“rarità” uscite oggi dai cassetti grazie a Nicola Licini e Luana Boschet (che ringra-
zio). Nella foto in basso a sinistra, scattata il 28 luglio 1996, parte dello staff di quel-
lo che può essere definito “il chiosco dell’amore” ante litteram, poi ripreso dal “Re-
set Festival”; nella foto a fianco a destra,
scattata il 25 luglio 1997, due (allora gio-
vanissimi) collaboratori del circolo Arci
“Libero Pensiero” di Alano che al tempo
ne curava la organizzazione (e che or-
ganizzazione, tanto da far diventare il
“Music Festival” uno dei più importanti
appuntamenti musicali a livello regiona-
le, e non solo). A fianco a sinistra inve-
ce, “emerso” dalla mia soffitta, il frontespizio del pieghevole di presenta-
zione dell’edizione 1995, con la celeberrima “madonna che piange birra”.
Tanto per rendersi conto della qualità delle proposte musicali dell’epoca, ricordo che in quell’occasione si esibirono
sul palco fenerese, tra gli altri, Modena City Ramblers e Casino
Royale; nell’edizione del 1996, invece, Prozac+, Latte e i suoi
Derivati (il gruppo di Lillo e Greg), Yo Yo Mundi, Massimo Bubo-
la, Blindosbarra, Agony ‘n Cage (il gruppo di Enrico Silvestrin,
fresco vj di Mtv, che presentò inoltre tutte e tre le serate gratui-
tamente grazie alla parentela alanese) e Ustmamò; in quella del
1997, infine, suonarono, tra gli altri, Cristina Donà, Piccola Or-
chestra Avion Travel, Negrita e Subsonica…e scusate se è po-
co! Se poi aggiungiamo, al gruppo degli artisti che si esibirono in
quegli anni a Fener, anche Africa Unite, Pitura Freska, Alma-
megretta, Mau Mau, Timoria, Statuto, Enzo Avitabile, Ray Gela-
to and the Giants of Jive, Fabio Treves, Andy J. Forest, Guido
Toffoletti, Rudy Riotta…, il quadro è (quasi) completo. Bellissimi
ricordi, che condivido con tutti i lettori del Tornado.
9

COMUNE DI QUERO-VAS
PROVINCIA DI BELLUNO

AVVISO
DOMENICA 22 APRILE 2018

FIERA
si terrà l’antica

di Santa Croce
per ANIMALI e MERCI di qualsiasi genere
dalle 8 alle 13 esposizione e vendita di merci varie lungo via Nazionale

In piazza Marconi
davanti al municipio
Laori de na olta
rinnovata esposizione di
attrezzature, macchine agricole,
prodotti agricoli locali e animali. In piazza m
con il grupp usica dal vivo
o Alpen Bru
Grande stima del peso del vitello der
con ricchi premi.
Vi aspettiamo numerosi allo stand
dell'associazione agricoltori.
10 RASSEGNA STAMPA

Protezione civile di Alano in campo assieme agli alunni delle elementari

Gestione dei rifiuti, lezione all’ecocentro


ALANO DI PIAVE. La protezione civile di Alano entra nelle scuole per sensibilizzare gli studenti sulla corretta ge-
stione dei rifiuti. «Una quindicina di giorni fa - spiega Veronica Cantù del sodalizio - abbiamo svolto un incontro nel-
la scuola, coinvolgendo i bambini delle classi 1a, 2a e 3a elementare e spiegando loro le basi della raccolta differen-
ziata, dando qualche informazioni sul lavoro della protezione civile e qualche nozione di ecologia». Nella giornata di
ieri invece, le classi 4a e 5a hanno fatto una gita all’ecocentro comunale, potendo vedere con i propri occhi le varie
tipologie merceologiche ma anche la differenza del rifiuto che arriva dal “porta a porta” e quello che viene conferito
direttamente all’ecocentro. «Al termine - prosegue la Cantù - i ragazzi sono stati messi alla prova, per cui avevano
dei bidoni pieni di rifiuti e dovevano decidere di che rifiuto si trattasse e dove andava conferito». Una bella iniziativa
di sensibilizzazione, quindi, su un tema molto delicato e che necessita di essere diffuso. Questi incontri sono stati
organizzati dalla scuola elementare di Alano all’interno di un progetto più ampio denominato “Verso il 21 marzo” di
Libera, l’associazione contro le mafie. «Quest’anno il tema è il rispetto delle regole e quindi all’interno di questo
grande argomento la scuola ha invitato varie realtà (ad esempio carabinieri, vigili del fuoco, protezione civile) pro-
prio per snocciolare il tema del rispetto delle regole nei vari ambiti», aggiunge la Cantù. Il 21 marzo la scuola farà un
flash mob in piazza in cui ci saranno i bambini e i rappresentanti di alcune associazioni del territorio. «Come prote-
zione civile, in aprile, faremo una giornata ecologica con la scuola media», chiude Cantù. «In questo caso partiremo
dalla scuola e faremo probabilmente un giro nella parte nord del paese per raccogliere i rifiuti abbandonati. Si tratta
di un appuntamento ormai annuale».
da “il Gazzettino” del 14 marzo 2018

Cantiere alle ex scuole di Scalon


QUERO VAS. La frazione di Scalon, e non solo, sarà al centro di alcuni piccoli progetti volti alla riqualificazione del
centro urbano. Si inizierà dal complesso delle ex scuole elementari, che per prime verranno recuperate nello stesso
progetto che includerà anche la realizzazione di una strada più agevole per entrare in paese dalla Sinistra Piave,
per poi passare al rifacimento dell’asfaltatura di Via Bezzet. Si passerà poi alla sistemazione dell’impianto di illumi-
nazione, con l’installazione di lampioni a led, dal basso consumo energetico, lungo via Silvestri, la strada principale.
La definitiva sistemazione delle fognature completerà infine il quadro dei lavori. Un piccolo progetto verrà inoltre
realizzato anche per la frazione di Vas, per la quale verrà creato un itinerario turistico che ruoterà attorno al com-
plesso dell’ex cartiera; in cantiere è inoltre previsto anche l’adeguamento sismico dell’asilo nido di Vas. E non fini-
sce qui. Il Comune di Quero Vas, amministrato dal sindaco Bruno Zanolla, sta infatti per ufficializzare l’inizio dei la-
vori per il 2019 che entro il termine dell’anno daranno vita alla prima pista ciclabile che transitando lungo il Piave,
collegherà tutte le frazioni del Basso Feltrino, da Marziai a Quero, passando per Caorera, Scalon, Vas, dove tramite
la passerella consentirà il transito per Quero Vas, per poi risalire e concludere infine il proprio percorso a Fener.
da “Il Corriere delle Alpi” del 16 marzo 2018

Federica, la titolare del bar, regala fuori dal suo locale l’invenduto del giorno a chi ha bisogno.
«Nessuno si deve vergognare, le serrande dopo la chiusura sono abbassate e non viene visto».

Vas, un aiuto ai poveri con il pane di “Kikka”


QUERO VAS. Pane per i poveri fuori del locale senza chiedere a chi ha fame giu-
stificazioni né soldi. Ciò che non viene venduto nel corso della giornata è a disposi-
zione di chi versa in un momento di difficoltà. È questa la singolare e lodevole ini-
ziativa che Federica, la titolare del bar “Kikka” di Vas, ha deciso di mettere in cam-
po per cercare di dare un segnale di vicinanza a chi non riesce ad arrivare a fine
mese e magari non ha le possibilità economiche per mettere in tavola un piatto per
la cena. È ormai noto come anche nel Feltrino ci siano sempre più persone in diffi-
coltà. La piaga più comune purtroppo è quella della perdita del posto di lavoro, so-
prattutto da parte di persone di mezza età che difficilmente riescono a trovare poi
una nuova collocazione. Non dimentichiamo anche nuove piaghe sociali, come
quella dei padri separati che non riescono a gestire col proprio stipendio un nuovo
spazio dove vivere, l’assegno di mantenimento e garantirsi anche da vivere. Una situazione quindi di grande diffi-
coltà che Federica, proprietaria del bar “Kikka”, che si trova nella zona industriale di Vas nel comune di Quero Vas,
ha colto decidendo di fare qualcosa in prima persona.
La titolare «Nelle scorse settimane - spiega la titolare Federica - mi è capitata qualche persona che è entrata nel
locale chiedendomi qualcosa da mangiare perché era in evidente difficoltà. Una cosa che mi ha toccato, per questo
ho iniziato a pensare cosa poter fare per aiutare questa gente che, evidentemente, non riesce ad arrivare alla fine
del mese a causa di varie problematiche». Il bar “Kikka”, oltre al classico servizio di caffetteria e somministrazione
di bevande offre anche panini, brioches, tramezzini per chi vuole consumare una colazione o un pasto veloce, so-
prattutto lavoratori della zona. Ed è proprio la sera, guardando ciò che viene avanzato, che a Federica si accende
una lampadina. Perché non dare a queste persone ciò che non viene consumato?
11 RASSEGNA STAMPA

L'offerta «All’esterno del mio bar - entra nel dettaglio la titolare Federica - depositerò tutte le sere un sacchetto di
pane fresco acquistato al mattino e che nel corso della giornata non è stato consumato; oltre a questo anche brio-
ches ed altro cibo che appunto avanza. Si tratta, lo specifico, di cose di giornata, non cose vecchie. Chi è in un pe-
riodo di difficoltà può passare a prendere qualcosa». Il via all’iniziativa mercoledì sera quando Federica l’ha lanciata
sul social. «Chi ha veramente bisogno, non è detto che abbia la possibilità di entrare in rete, per questo ha deciso di
diffondere la notizia tramite II Gazzettino». Conclude Federica: «Voglio fare una precisazione: chi ha bisogno non
deve aver paura o vergognarsi. Il tutto verrà messo fuori quando il bar è chiuso, per cui potete prenderlo tranquilla-
mente, nessuno vi controllerà».
da “Il Gazzettino” del 16 marzo 2018

Tra le priorità c’è l’atteso marciapiede in centro a Quero.


Il sindaco Zanolla: «Un’opera attesa ormai da anni che diventerà realtà anche grazie ai privati»

Con la primavera un milione e mezzo di lavori pubblici


QUERO VAS. Passeggiare nel cuore del comune di Quero sarà a breve più sicuro grazie alla realizzazione del
tanto atteso marciapiede; un tratto importante che va a servire case private ma anche l’ufficio postale e che sarà
possibile realizzare anche grazie alla collaborazione dei privati.
Il progetto Come spiega il sindaco di Quero Vas Bruno Zanolla, «Procederemo a rifare un tratto di marciapiede in
centro che serve l’ufficio postale e altri edifici privati. Questo intervento era in programma da diversi anni ma ora,
grazie anche alla disponibilità dei privati cittadini proprietari delle aree, riusciremo a rifarlo». Nel dettaglio
dell’intervento, verrà risistemato un tratto esistente e realizzato un nuovo settore; verrà rifatta la pavimentazione in
modo tale da renderla uguale a quella che già c’è nel resto della piazza. «Sarà una pavimentazione in porfido con
materiale antigelivo che evita lo scivolamento delle persone, garantendo così massima sicurezza a chi passa in
quel tratto», aggiunge Zanolla. Un intervento importante quindi perché l’ufficio postale è molto utilizzato dai cittadini,
tenendo conto che il comune del Basso Feltrino non ha più una banca.
I cantieri Il progetto del marciapiede sta procedendo velocemente e a breve si aprirà il cantiere ma, nel resto del
territorio, sono ormai in dirittura d’arrivo opere per oltre un milione e mezzo di euro. Interventi volti alla sicurezza
stradale, al decoro e allo sviluppo turistico del comune di Quero Vas. «In questi mesi stiamo chiudendo una serie di
cantieri che abbiamo avviato negli anni scorsi», spiega ancora Zanolla. «Si tratta, per esempio, dei lavori di amplia-
mento della scuola elementare che sono in fase di ultimazione e che hanno visto un impegno di spesa di 500mila
euro». Nella frazione di Schievenin si stanno ultimando una serie di lavori, in particolare quelli relativi all’area picnic
con il completamento del chiosco. In primavera partirà invece il cantiere alla ex scuola della frazione che diventerà
punto di ristoro e ospitalità. Zanolla conclude affermando che con la bella stagione «Provvederemo a ripassare la
segnaletica orizzontale, a rifare dei tratti di asfaltature e ad allestire le aree verdi, almeno una per frazione, con
aiuole fatte con tutti i crismi così da generare un ambiente vivo, in ordine e pulito che è un po’ il nostro cavallo di
battaglia». Insomma, una stagione viva, con cantieri già avviati per oltre un milione e mezzo di euro e in fase di ul-
timazione.
da “Il Gazzettino” del 17 marzo 2018

Passerella con tavole rotte, «Il Comune interverrà»


QUERO VAS. Sulla passerella di Vas ci sono tavole di legno che sono rotte e che necessiterebbero quindi di esse-
re sostituite. A segnalare il fatto su un gruppo Facebook è stato un utente. Sulla questione interviene il sindaco
Bruno Zanolla, che spiega: «La passerella non è del Comune di Quero Vas, ma della Provincia, che l’aveva costrui-
ta anni or sono. Come amministrazione abbiamo una convenzione in essere in base alla quale siamo noi ad occu-
parci della sua manutenzione, cosa che facciamo periodicamente, al pari delle altre strutture che si trovano
all’interno del territorio comunale. Pertanto interverremo come sempre per risolvere questa situazione, visto che i
nostri operatori si recano sulla passerella periodicamente per verificarne le condizioni. Vorrei anche ricordare»,
spiega però Zanolla, «che quella strada sarebbe riservata, come da ordinanza, solo ai residenti dell’Unione dei
Comuni. E il traffico in quella zona dovrebbe essere limitato perché è un servizio destinato solo a loro, anche se vi
transitano in realtà tante auto».
da “Il Corriere delle Alpi” del 21 marzo 2018

I futuri ingegneri dell’ateneo patavino sono già al lavoro. Il sindaco Zanolla: «Grazie alle idee
dei ragazzi cerchiamo di ridare nuova vita al nostro paese e al commercio».

Centro e piazza di Quero


saranno disegnati dagli studenti
QUERO VAS. Il centro di Quero diventa un’aula di studio. Studenti universitari in visita a Quero: è partito il corso di
composizione architettonica e urbana legato alla facoltà di ingegneria dell’università di Padova che lavorerà anche
nel Basso Feltrino. Grazie ad una convenzione fra Comune e università infatti, gli studenti prenderanno il centro di
12 RASSEGNA STAMPA

Quero quale caso-studio per creare una proposta che punti a far diventare la piazza del paese fulcro della vita co-
munitaria attraverso una riorganizzazione della piazza ma anche di tutto ciò che ruota intorno ad essa.
Il sindaco «La settimana scorsa, 65 studenti del quarto anno del corso di composizione architettonica ed urbana -
spiega il primo cittadino Bruno Zanolla - hanno fatto un sopralluogo alla piazza e a tutta l’area centrale di Quero. Ad
accompagnarli, oltre a me, il consigliere comunale l’ar-chietto Mauro Miuzzi che ha attivato i contatti grazie ad una
serie di conoscenze; l’obiettivo era quello di fargli vedere i tre punti principali su cui dovranno lavorare». I ragazzi
saranno infatti divisi in tre gruppi; il primo si occuperà di via Rimembranza, il secondo del lato posteriore del munici-
pio e il terzo gruppo della connessione della piazza (parcheggi, viabilità, funzione della piazza).
I documenti L'amministrazione comunale ha messo a disposizione degli studenti documenti, planimetrie, ricerche e
quant’altro possa essere utile ai ragazzi per redigere il progetto. La scelta del centro di Quero non è casuale ma de-
riva dal progredire della chiusura delle attività commerciali, un fenomeno in atto ormai in tutte le città e dovuto a
molteplici fattori tra cui un’errata politica fiscale e il proliferare del commercio elettronico. «L’obiettivo è quello di cer-
care di rivitalizzare la piazza facendola tornare al suo “compito” originale di punto di aggregazione e cercare di anti-
cipare quella che è una crisi sistemica dovuta allo sviluppo dei nuovi modi di fare acquisti», prosegue Zanolla.
«Pensiamo a tutto l’e-commerce che sta mettendo in ginocchio i negozi e le piccole botteghe ma che, a lungo an-
dare, metterà in difficoltà anche le realtà più grandi». Il riassetto organizzativo prevede anche che gli studenti ripen-
sino alle funzioni di alcuni edifici oggi vuoti ed in disuso che si affacciano sulla piazza. «Ci teniamo a questo proget-
to perché siamo convinti che usciranno delle cose interessanti ed idee innovative», conclude Zanolla. La vera sfida
sarà poi capire come realizzare e concretizzare, anche dal punto di vista economico, questo progetto».
da “Il Gazzettino” del 23 marzo 2018

La Provincia ha pubblicato il decreto definitivo di autorizzazione.


Ora bastano i lavori di adeguamento degli impianti: si parte in uno o due mesi.

Cementi Rossi, via libera: a Pederobba


la plastica brucia nei forni
PEDEROBBA. L’ultimo atto è compiuto e alla Cementi Rossi si potrà usare la
plastica come combustibile: il primo giorno di primavera, a un mese dal pare-
re favorevole del comitato per la valutazione di impatto ambientale, la Pro-
vincia di Treviso ha pubblicato il decreto che recepisce le conclusioni del
comitato e rilascia la nuova autorizzazione integrata ambientale, valida fino
al 2029, che prevede anche le plastiche come combustibile utilizzabile nei
forni dello stabilimento di Pederobba. Non sarà da domani che cominceranno
ad entrare plastiche nei forni dello stabilimento di Pederobba: ci vorrà un
mese, forse un paio, perché prima ci sono alcune pratiche che la società de-
ve assolvere, tra cui gli interventi previsti dalle prescrizioni messe dal comita-
to di valutazione di impatto ambientale. Ma prima di tutto, nel termine di un
mese, la Cementi Rossi dovrà presentare, assieme all’avvio dell’impianto, le
garanzie finanziarie richieste. Che non sono di poca entità: dovrà infatti stipu-
lare un’assicurazione per l’inquinamento con un massimale di almeno un milione e 800 mila euro (sarebbe stato un
massimale di tre milioni di euro se l’azienda non fosse in possesso della certificazione Iso 14.000), e corrispondere
una garanzia fidejussoria di 903.600 euro. Poi la Cementi Rossi, entro il termine di 30 giorni, deve comunicare alla
Provincia e al dipartimento Arpav di Treviso l’adozione dei contenuti dell’autorizzazione integrata ambientale e del
piano di monitoraggio e controllo in particolare. I lavori per la realizzazione dell’impianto devono iniziare entro dodici
mesi e la sua messa in esercizio è fissata in 36 mesi. Tempi che sicuramente la Cementi Rossi accorcerà il più
possibile dato l’interesse che ha a cominciare a utilizzare le plastiche in sostituzione degli pneumatici triturati. Ma
che lavori deve effettuare? La realizzazione della nuova area di stoccaggio dei rifiuti costituiti da plastica e gomma
e degli pneumatici triturati tramite adeguamento del serbatoio precedentemente utilizzato come deposito di olio
combustibile, altri interventi riguardano essenzialmente sistemi di monitoraggio dei fumi e un ampliamento delle so-
stanze da analizzare. I quantitativi di plastiche da usare come combustibile ammontano a 45 mila tonnellate
all’anno.
da “La Tribuna di Treviso” del 24 marzo 2018

Giovedì il mezzo di Simone Giupponi, di origine alanese, era stato centrato da un’auto;
poi in ospedale è stato colpito da un’embolia rarissima

Schianto in scooter, muore a 18 anni


ALANO DI PIAVE. C’è un mazzo di rose bianche davanti al Duomo di Montebelluna, nel punto in cui giovedì sera
Simone Giupponi, studente di 18 anni appena, e la sua fidanzata Asia erano stati sbalzati dallo scooter su cui viag-
giavano dopo lo scontro con un’auto. Erano usciti per andare a prendere due piatti da asporto al vicino Xiao, un ta-
ke away di pietanze orientali. Sarebbe rientrata a casa, molte ore dopo, soltanto Asia. Simone, ricoverato a Monte-
belluna con una frattura del femore, si è improvvisamente aggravato per colpa di un’embolia grassosa, una compli-
13 RASSEGNA STAMPA

cazione che sorge in rarissimi casi e che nel giro di 48 ore lo ha portato alla morte. Trasformando in tragedia un in-
cidente di per sé banale con quello scooter che era, da sempre, la sua passione. Simone, originario di Alano di Pia-
ve, abitava con la fidanzata a Montebelluna da un paio d’anni. Giovedì sera sono entrambi a bordo dello scooter
quando, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, vengono centrati da un’auto davanti al Duomo, a una manciata
di passi da casa. Cadono, picchiano sull’asfalto, prendono una gran paura ma si guardano, parlano, si confortano.
Non sembra così grave. Entrambi finiscono in ospedale a Montebelluna. Simone ha una brutta frattura al femore.
Malgrado ciò è cosciente e lucido: parla con i medici, spiega di essere affetto da una patologia cardiaca, si preoc-
cupa di Asia. Viene sottoposto a una prima Tac, niente di anomalo. Ma poco
dopo, mentre visitano la fidanzata, inizia di colpo ad aggravarsi. È
un’embolia polmonare grassa: una complicazione che in questo caso parte
dal midollo osseo e che è considerata rarissima. I medici intervengono subi-
to, Simone finisce in rianimazione e perde conoscenza. Non la riacquisterà
più. È giovedì notte e inizia il calvario del 18enne e dei suoi cari: Asia, il fra-
tello Matteo (cui è legatissimo), la mamma Maria e la nonna Luigina, il papà
Giovanni. Attorno alle 3 di venerdì viene disposto il trasferimento al Ca’ Fon-
cello di Treviso, dove ci sono attrezzature (un cuore e un polmone artificiale)
in grado di far fronte all’emergenza. Simone entra in coma farmacologico.
Non riesce più a respirare da solo. Le ultime ore scandiscono le giornate dei
familiari verso l’inevitabile. Venerdì pomeriggio i medici spiegano tutta la gravità della situazione. La sera hanno ca-
pito che non c’è speranza. Sabato mattina, alle 11.27, viene dichiarata la morte cerebrale. Domenica spuntano le
rose bianche davanti alla chiesa. Simone se n’è andato da poche ore, la voce si sparge anche nel paese della non-
na materna, Colmirano di Alano. Lascia nel dolore più profondo i familiari, gli amici e i compagni di scuola dell’Ipsia
Carlo Scarpa di Montebelluna. Sul corpo dello sfortunato 18enne è stata disposta l’autopsia. Il funerale si terrà nella
chiesa di Campo, un’altra frazione di Alano di Piave. La bara bianca avrà un adesivo con il numero 46, quello di Va-
lentino Rossi, il pilota che amava.
da “La Tribuna di Treviso” del 26 marzo 2018
14 DONATORI DI SANGUE

I Donatori di sangue vanno a scuola


Incontri nelle scuole per promuovere la donazione del sangue
(M.M.) Le sezioni del Basso Feltrino sono tornate fra i banchi di scuola dell’Istituto Comprensivo e stavolta con il preci-
so scopo di illustrare ai ragazzi l’attività della donazione del sangue. I Capi sezione ed i volontari delle sezioni di Alano
di Piave, di Marziai-Caorera-Vas e di Quero, nelle rispettive sedi scolastiche di Alano di Piave e di Quero, hanno illu-
strato ai ragazzi l’importanza di essere solidali con chi soffre, mettendosi in gioco e offrendo gratuitamente una parte
così importante come il proprio sangue. Ai ragazzi è stato anche consegnato materiale promozionale e piccoli, utili, ac-
cessori che li potranno accompagnare nella vita quotidiana facendo memoria della donazione di sangue. Nella foto che
qui proponiamo sono ripresi gli studenti delle terze medie di Quero Vas in visita al centro trasfusionale dell’Ospedale di
Feltre, accompagnati da insegnanti e volontari dell’associazione, dove hanno incontrato il primario del centro, Dr.ssa
Ersilia Barbone, ed il suo gruppo di lavoro, con accesso ad ambulatori di prelievo e laboratori di analisi e ricerca. Una
bella esperienza per tutti i ragazzi coinvolti, i quali, tornando nelle loro famiglie, hanno assunto il ruolo di ambasciatori
del messaggio di solidarietà promosso dai Donatori Volontari del Sangue.

La pizza dei Donatori!


a cura di Vanessa Tieppo
Promuovere la donazione di sangue e ac-
cogliere nuovi donatori non è così facile
come sembra e diventa ancora meno sem-
plice quando coloro che vogliamo convince-
re sono i giovani. Tuttavia, la sezione Fidas
Madonna del Piave di Marziai – Caorera –
Vas sembra aver colpito nel segno: la pizza
rivolta ai giovani donatori riscuote sempre
più successo!
Ormai giunta alla 3ª edizione, la pizza offer-
ta dalla sezione, presso la pizzeria La Mi-
niera di Scalon, ha visto la tavolata dei Gio-
vani sempre più popolata e ricca di ragazzi
volenterosi. Durante la serata si è svolta
anche l’Assemblea annuale dei donatori, al-
la quale è intervenuta la caposezione Anni-
ta D’Orazio che ha esposto ai presenti i dati
relativi alle donazioni dell’anno appena trascorso e si è complimentata con i giovani sempre più presenti, in particolare
con Enrico Arduini che quest’anno ha partecipato al Meeting nazionale dei giovani donatori assieme a Emily Gorza,
giovane donatrice della sezione di Mugnai. Per
concludere Saverio Marchet, presidente di federa-
ta di Feltre, ha esposto le varie problematiche che
ha dovuto subire la federata stessa quest’anno, a
causa dell’emergenza sangue costante: la federa-
ta è sempre riuscita a soddisfare le necessità locali
cercando sempre di rimanere fedele agli impegni
presi con altri ospedali per quanto concerne la for-
nitura del sangue.
Anche quest’anno quindi possiamo concludere con
un brindisi alla sezione Fidas Madonna del Piave,
sempre più volenterosa e sempre più… giovane!
15

Inquinamento
e salute dei bambini
rischi locali
Quale impatto hanno gli inquinanti sulla salute?
Come possiamo difendere i nostri bambini?
ne parliamo con

Dott. Giacomo Toffol


Pediatra e Vicepresidente ISDE Treviso

Introduzione di Associazione Arianova:


morfologia della pianura padana,
impatto sulla pedemontana trevigiana e sul basso feltrino.
Criticità locali.

mercoledì 11 aprile 2018


Alano di Piave comunale
Biblioteca
ore 20.30
ingresso libero
la cittadinanza è invitata
a partecipare
16 CRONACA

La morte di Gianna Curto


di Sandro Curto
E’ deceduta sabato 17 marzo all’ospedale di Feltre dove era ricoverata da qualche giorno la
nostra affezionata abbonata Gianna Curto, classe 1935, vedova di Luigi Schievenin, originaria
di Campo ma da decenni residente a Schievenin. Persona molto nota nel comune di Quero Vas
per aver collaborato per diversi anni col marito nell’attività di autoservizi e scuolabus poi conti-
nuata dal figlio Antonio e dalla nuora Assunta. Alla famiglia le condoglianze della Redazione.

RISERVA ALPINA DI CACCIA DI ALANO DI PIAVE

Luigi Codemo riconfermato presidente


di Sandro Curto
Tempo di rinnovo delle cariche sociali per la riserva alpina di caccia di Alano i cui tesserati si sono riuniti in assem-
blea lo scorso 3 marzo. I 51 soci presenti, su 60 iscritti, hanno votato per il presidente riconfermando, praticamente
all’unanimità (una sola scheda bianca), Luigi Codemo e per il rinnovo del consiglio che sarà composto da (in ordi-
ne di preferenze ricevute) Elio Collavo (vicepresidente), Vincenzo Masocco, Matteo Codemo, Angelo Codemo, Da-
niele Dal Canton, Adriano Specia, Denis Zancaner (segretario), Marco Codemo e Luigino Mazzier. Revisori dei con-
ti sono stati nominati Giuseppe Codemo, Roberto Ceccotto e Francesco Benato.

Marino De Colle, da San Marco a San Giacomo


di Silvio Forcellini
Ci eravamo già occupati su queste pagine dell’alanese Marino De Colle, impegnato sulla cupola della basilica di
San Marco a Venezia in lavori di manutenzione della stessa. Nelle foto che seguono, scattate nelle scorse settima-
ne, lo vediamo invece alle prese con l’orologio del campanile della chiesa di San Giacomo, a Colmirano, che ne-
cessitava di essere sbloccato a causa di un impedimento temporaneo che Marino, gratuitamente, si è incaricato di
rimuovere. Insomma, da San Marco a…San Giacomo (cit. Sandro Curto).

Sabato 14 aprile 2018, alle ore 20,00, presso la sede (bar ACLI di Campo) è convocata l’assemblea annuale
dei soci ACLI del circolo di Alano - Quero Vas. Chiunque, se lo desidera, può partecipare.

Cosa sono le ACLI? Perché essere socio ACLI?


a cura del presidente del circolo di Alano - Quero Vas Nicola Doro
- Le ACLI sono un’associazione di lavoratori. I mutamenti nel mondo del lavoro, la diffusione dell’incertezza e della
difficoltà di inserimento di moltissimi giovani e adulti ci inducono a rafforzare il nostro impegno al fianco dei cittadini,
per far conoscere i loro diritti, offrire occasioni formative per favorirne l’occupazione e aiutare a costruire una sensi-
bilità nuova, nella prospettiva di un’economia civile capace di rispettare sempre la dignità della persona, prima di
analizzare dei numeri.
17 CRONACA

- Le ACLI affermano l’importanza fondamentale della famiglia, nella convinzione che “il bene della persona e della
società sia strettamente connesso con una felice situazione della comunità coniugale e familiare” (Gaudium et
Spes, 47).
- Le ACLI sono promotrici di democrazia. Si rivolgono a tutti i cittadini, perché sia riconosciuta la loro dignità e pos-
sano essere messi nelle condizioni di partecipare attivamente, ciascuno con un proprio ruolo, alla costruzione di
una società migliore, in cui tutti siano consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. Le ACLI si rivolgono così in
modo particolare alle persone più deboli, che vivono situazioni di disagio ed emarginazione perché poveri, soli,
stranieri, disabili, malati. Stanno con loro, offrono un aiuto perché con pari dignità si riconoscano pienamente parte
della vita sociale della comunità.
- Le ACLI considerano la promozione artistica e culturale una straordinaria opportunità di promozione sociale.
Conoscere e promuovere il valore di ogni persona, con particolare attenzione per chi è più debole, ci porta a coniu-
gare insieme l’entusiasmo per la diffusione della cultura e della conoscenza, con l’interesse per l’altro in una pro-
spettiva di vera e consapevole solidarietà.
- Le ACLI sono una grande associazione di associazioni, unite dalla condivisione dei valori della fede cristiana. So-
no questi valori, enunciati nella Dottrina Sociale della Chiesa, che ispirano la vocazione delle ACLI al servizio del
cittadino nei suoi bisogni della vita quotidiana, con particolare attenzione per i soggetti più deboli e al sostegno della
sua partecipazione attiva alla vita sociale del territorio in cui vive.

LETTERE AL TORNADO

Amici della montagna


Iniziato il programma escursionistico 2018
a cura di Mariacristina Buttol
Con il pretesto di trascorrere una serata in compa-
gnia ci siamo ritrovati per la presentazione del pro-
gramma escursionistico 2018.
Complimenti a chi ha preparato il ricco rinfresco, con-
sumato mentre venivano descritte le varie uscite.
Domenica 18 marzo il tempo ci ha dato la possibilità
di fare una visita alle colline di Farra di Soligo tra i
numerosi vigneti.
Questa uscita ha dato il via alla stagione escursioni-
stica. Interessante è stata la visita guidata al Santua-
rio di Collagù con i suoi numerosi affreschi.
Particolare la riproduzione del lampadario, in misura
proporzionata come quello della Basilica di San Mar-
co a Venezia.
Un ringraziamento particolare lo rivolgiamo a Lu-
cia che ci ha fatto da guida e Vincenzo che ci hanno
ospitato a pranzo nella loro taverna per concludere la
giornata.

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18 LETTERE AL TORNADO

Una tessera fonte di solidarietà


di Angelo Ceccotto
Che dire, se non essere commosso nel ricevere il
pregio della tessera associativa dall’Associazione
Nazionale Carabinieri pervenutami da un lontano
paese, Ceccano (FR). Graditissimo omaggio, che
apprezzo moltissimo e che custodirò gelosamente
e con orgoglio, poiché annovera la memoria e il
valore di una vita spezzata, quella del Vice Briga-
diere Carcasole Mario strappato da mani vili
all’effetto dei suoi familiari. Come pure qualifica
l’importanza di un avvenimento solenne, quale
l’inaugurazione della Sezione Carabinieri di Cec-
cano, intitolata al giovane Carabiniere. Lodevole
iniziativa, segno di riscatto e riconoscenza che de-
termina quel sentimento fondante d’onore e
d’amore verso chi per dovere ne fu vittima pagando con la vita. Codesta tessera, seppur personale, mi è dovuto esten-
derla con quanti a suo tempo s’impegnarono con ammirevole consapevolezza e devozione nel dare un segno tangibile di
riconoscenza alla memoria dei Carabinieri trucidati ad Alano con la posa della stele monumentale a loro intitolata. Da
quanto sopra è doveroso esprimere un sentito ringraziamento alla pregiatissima Associazione Carabiniere di Ceccano e
al suo Presidente per l’onorata sensibilità, ritenendo rilasciare questo speciale documento che è per tutti noi un legame
profondo di solidarietà. Non viene meno il nostro reverente pensiero e vicinanza all’Amministrazione e alla cittadinanza
del Comune di Ceccano con le quali ci unisce nel mantenere viva testimonianza la memoria del loro benemerito concitta-
dino caduto. Così pure va la nostra collaudata amicizia ai familiari dell’onorato Carabiniere, che affettuosamente ci unisce
da lungo tempo.
  CRONACA
 
 
  
Auguri
Anna Maria
Menegon!
Il 10 di marzo 2018, la nostra lettrice, Anna Maria Menegon,

residente da quasi 62 anni in Svizzera, originaria di Alano di


Piave, ha festeggiato il suo 85° compleanno, insieme ai figli
Gianni, Roberto e Laura (in foto) e famigliari.
Dalla Svizzera mandano cari saluti a parenti ed amici.
E la grande famiglia de “Il Tornado” si associa agli auguri alla
nostra abbonata!!!
COME ERAVAMO

Foto del 1918


San Vito
di Valdobbiadene
a cura di Alessandro Bagatella
Un nostro lettore ci ha fornito un foglio
A4 con la fotocopia di una cartolina che
rimanda al periodo della Grande
Guerra. La dicitura riporta che il triste
panorama di rovine è quello di San Vito
di Valdobbiadene, difficilmente
riconoscibile se non ci fosse quella
scritta stampata sull’immagine.
Ringraziamo il nostro lettore, che vuol
restare dietro le quinte, per aver
condiviso questa testimonianza storica.
19

L’ora di Scienza
Per capire come funziona il mondo e conoscere chi lo fa di professione

Unione
Unione Comune
Comune didi
Sette Ville
Sette Ville Quero Vas
Quero Vas

Sabato 21 aprile ore 20.30 Sabato 28 aprile


ing. Andrea Della Libera dott.ssa Lisa Benato, dott. Enrico Gazzola
“I Soliti Ignoti”...della Scienza: L’autostrada del cosmo:
alla riscoperta dei grandi dimenticati verso il Big Bang, scansando le bufale
Centro Culturale Quero Vas, Via Nazionale 15, Quero Vas (BL) - ingresso libero
20 ATTUALITÀ

Sul sito delle Entrate la versione aggiornata della guida


“Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali”
La pubblicazione è un utile strumento per orientarsi tra i diversi benefici che la normativa
tributaria riconosce quando si effettuano interventi di recupero del patrimonio edilizio.
C’è ancora tempo, dunque, fino a tutto il 2018 per sfruttare l’opportunità di assi-
curarsi una maggiore detrazione Irpef (50%), da far valere su un tetto più eleva-
to di spesa (96mila euro per ciascuna unità immobiliare). Dal 1° gennaio 2019,
infatti, a meno che non arrivi l’ennesima proroga, la detrazione tornerà alla misu-
ra ordinaria del 36% e con un limite massimo di spesa di 48mila euro. Stesse
agevolazioni per chi acquista un box, un posto auto o una casa in un edificio in-
teramente ristrutturato.
A disporre la proroga è l’articolo 1, comma 3, della legge 205/2017 (legge di bi-
lancio 2018), che ha anche introdotto un adempimento nuovo per chi intende
godere della detrazione. Da quest’anno, infatti, occorre trasmettere telematica-
mente all’Enea una comunicazione dei lavori effettuati, analogamente a quanto già si prevedeva in materia di detrazio-
ni per la riqualificazione energetica degli edifici. Lo scopo della raccolta di queste informazioni è quello di monitorare e
valutare il risparmio energetico ottenuto con la realizzazione dei lavori. Le modalità di trasmissione della comunicazio-
ne e gli interventi per i quali scatta questo nuovo obbligo saranno presto resi noti. Non si registrano novità, invece, sul-
le tipologie di interventi che danno diritto all’agevolazione e sulle modalità di pagamento (bonifico bancario, postale o
tratto su un conto acceso presso un istituto di pagamento autorizzato).
I lavori che aprono al bonus
La guida spiega in maniera dettagliata, anche con esempi, i principali interventi per i quali vengono concesse le detra-
zioni dall’Irpef. Si tratta, in sostanza, dei lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ri-
strutturazione edilizia eseguiti su immobili residenziali, di qualsiasi categoria catastale, e loro pertinenze. Quelli di ma-
nutenzione ordinaria (per esempio, la tinteggiatura, l’intonacatura, il rifacimento di pavimenti) spettano solo se effettuati
sulle parti dell’edificio necessarie all’uso comune (scale, tetti, cortili) o sui locali destinati a servizi comuni (portineria, al-
loggio del portiere, lavanderia eccetera).
Tra gli interventi ammessi all’agevolazione rientrano quelli effettuati per:
 ricostruire o ripristinare l’immobile danneggiato da eventi calamitosi;
 eliminare le barriere architettoniche e favorire la mobilità delle persone con disabilità gravi;
 atti illeciti (apposizione di cancelli, grate alle finestre, porte blindate, saracinesche installazione di videocame-
re);
 cablare gli edifici e contenere l’inquinamento acustico;
 conseguire risparmi energetici;
 adottare misure antisismiche;
 bonificare gli edifici dall’amianto;
 evitare gli infortuni domestici.
Per quanto riguarda le opere antisismiche, è il caso di ricordare che, oltre a importi più elevati, sono previsti tempi più
lunghi e regole più specifiche per usufruirne. Per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, la per-
centuale di detrazione può arrivare, infatti, fino all’85%. Inoltre, per gli interventi condominiali è possibile per i beneficia-
ri, in alternativa alla fruizione della detrazione, cedere il corrispondente credito. Al tema del “sisma bonus” l’Agenzia
dedicherà una guida ad hoc nella quale saranno illustrate le modalità di cessione del credito.
La mappa delle altre agevolazioni
Il fisco incoraggia il recupero del patrimonio edilizio non soltanto con la detrazione Irpef per gli interventi effettuati. Il
pacchetto delle agevolazioni è più ricco e comprende:
 l’Iva ridotta al 10% sulle prestazioni dei servizi resi dall’impresa che esegue i lavori e, in alcuni casi, sulla ces-
sione dei beni;
 la detrazione per l’acquisto di box e posti auto pertinenziali già realizzati e per la costruzione di autorimesse o
posti auto, anche a proprietà comune;
 la detrazione per l’acquisto o l’assegnazione di case già ristrutturate;
 la detrazione del 19% degli interessi pagati sui mutui stipulati per la ristrutturazione della casa.
Nella guida, quindi, non potevano mancare le indicazioni necessarie per usufruire anche di questi incentivi.
Chiudono la pubblicazione due pratiche tabelle con l’elenco dei principali interventi agevolabili, la prima sulle singole
unità abitative, la seconda sulle parti condominiali, e i consueti riferimenti normativi e di prassi, utili per chi vuole verifi-
care o approfondire la conoscenza delle disposizioni che regolano la concessione dei benefici.
Fonte: Paolo Calderone, Fiscooggi

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21
22 ATTUALITÀ

21 marzo 2018
I bambini, i ragazzi, gli insegnanti delle Scuole di
Alano di Piave, Quero Vas e Segusino, sostenuti
dalle Amministrazioni e dalle Biblioteche Comunali,
sono usciti in piazza per la giornata dell'Impegno
e del ricordo delle vittime innocenti di tutte le
mafie indetta da Libera, l'Associazione fondata da
Don Luigi Ciotti. Hanno piantato fiori, scritto
messaggi e lanciato riflessioni che non ci lasciano
indifferenti e che su queste pagine vengono
ancora una volta condivisi con tutta la comunità
perchè le parole possano diventare azioni, stili di
vita giusti e sostenibili.
"Da alcuni anni la nostra scuola scende in
piazza per la Giornata della memoria e
dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti
delle mafie e lo fa perché crede che per
contrastare le mafie, la corruzione, l’illegalità
occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una
COMUNITÀ SOLIDALE E CORRESPONSABILE, che si adopera per la giustizia sociale, per la tutela dei diritti, per una
politica trasparente, per una legalità fondata sull’uguaglianza. Della corruzione e del malaffare è vittima innocente
purtroppo anche la “TERRA”, che ci sfama con i suoi frutti, ci disseta con la sua acqua che ci dona tutte le condizioni
per crescere e svilupparci ed alla quale ultimamente abbiamo dato in cambio solo grandi maltrattamenti, sfruttando il
territorio con l’eccessiva cementificazione, inquinando il sottosuolo, depauperando le sue risorse.
Oggi siamo qui anche per ricordare che “NOI” siamo una parte della terra, e la terra fa parte di noi.
 Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe
di altri uomini. Giovanni Falcone
 La mafia uccide... Il silenzio pure. Peppino Impastato
 Ognuno nel posto che occupa, ha dei compiti da svolgere; in quanto esseri umani abbiamo anche dei doveri…
Essere responsabili vuol dire assumere appieno i nostri ruoli di figlio, madre, padre lavoratore, cittadino, amico,
studente, insegnante…Essere responsabili significa prendere il proprio posto e fare ciò che esige, piacevole o
spiacevole che sia. Anne Bacus-Lindroth
 Parlate della mafia: parlatene alla radio, in televisione, sui giornali, a scuola… Però parlatene! Paolo
Borsellino
 E’ vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata in particolare sul sesso, la razza, il colore della pelle,
l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le
opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la
nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali. Articolo 21 della nostra Costituzione
 Essere responsabili significa essere capaci di rispondere per ciò che si è fatto… Essendo capaci di dare
spiegazioni quando ci chiedono il perché delle nostre azioni. Fernando Savater
 La pace è autentica solo se è frutto della Giustizia; una società è giusta solo se rispetta i diritti fondamentali
della persona umana. Ogni uomo ed ogni donna, qualunque sia il suo posto nella società, può e deve
assumere effettivamente la propria parte di responsabilità nella costruzione di una vera pace nell’ambiente in
cui vive, famiglia, SCUOLA, impresa... Papa Giovanni Paolo II
 Una buona istruzione di base è indispensabile per diventare cittadini consapevoli dei propri diritti e partecipi
della vita politica del proprio Paese. Rosaria Amato
 Nella scuola e nella vita è necessario INTERESSARSI,
APPASSIONARSI, PRENDERE A CUORE... E' necessario tenere in
tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste o
battersi perché siano cambiate quando si vedrà che non lo sono.
Don Lorenzo Milani
 Dobbiamo insegnare ai nostri figli a rispettare la Terra… Ricca delle
vicende dei nostri famigliari. Insegniamo ai nostri figli che la Terra è
nostra madre. Tutto ciò che accade alla Terra accade anche ai figli
della Terra. Se gli uomini sputano per terra, sputano su loro stessi.
Dal discorso di un Capo indiano
 Basta parole! Quello che voglio sono i fatti! Se avessi voluto solo
parole, mi sarei comprata un dizionario!!! Mafalda di Quino
23 ASTERISCO

Viva la bici viva!


A Feltre dal 5 al 15 Aprile
Che cosa unisce la strada del Monte Grappa e la via Claudia Augusta, la storia di Ottavio Bottecchia al museo di Toni
Bevilacqua, gli angeli di Coppi ai diavoli di Bartali?
Che cosa collega il teatro su Alfonsina Strada alla musica dei Tetes de Bois, una mostra sui teatrini di carta a un per-
corso fotografico e letterario, la chitarra di Guido Foddis all’armonica di Marco Ballestracci?
Quale parentela esiste fra Maria Canins, che conquistò il Tour de France nel 1985 e nel 1986, e Antonio Uliana che
visse da protagonista la tappa del Bondone nel Giro del 1956, e quale fra il Museo della bicicletta e il Parco delle Do-
lomiti?
In tutti i casi, una sola è la risposta giusta: la bicicletta. E la bicicletta è sempre la risposta giusta: così silenziosa,
così pulita, così economica, così svelta, così agile, così umana. Sono passati più di duecento anni da quando il barone
tedesco Von Drais inventò un mezzo a due
ruote con manubrio e sella, ma senza peda-
li, eppure già capace di sostituirsi a cavalli e
carrozze. E da allora la bicicletta non ha
mai perduto la propria vocazione alla mo-
dernità, il proprio istinto alla velocità, il pro-
prio destino al futuro. Feltre si prepara a
ospitare una festa della bicicletta: si inti-
tola “W la bici viva”, si tiene dal 5 al 15
aprile, e accoglierà campioni e gregari, ci-
cloviaggiatori e cicloartisti, giornalisti a pe-
dali e scrittori a due ruote, è organizzata dal
Comune di Feltre e dall’associazione Ti con
Zero, in collaborazione con numerosi enti e
associazioni, operatori del territorio e la di-
rezione artistica di Fernanda Pessolano.
Fra gli appuntamenti: l’inaugurazione di
una biblioteca, specializzata nella bicicletta
in tutte le sue forme letterarie, dai manuali
ai saggi, dai romanzi alle biografie, dalle fa-
vole alle poesie. Fra i partecipanti, oltre a
tutti quelli già citati, Sandro Donati, maestro
dello sport; Lorenzo Cremonesi del “Corrie-
re della sera”; Claudio Gregori della “Gaz-
zetta dello Sport”; Massimo Cirri di Caterpil-
lar; lo scrittore e giornalista Marco Pastone-
si; l’autore e pedalatore Alberto Fiorin. E
tanti incontri, con studenti, anziani e perso-
ne diversamente abili. Perché la bici può
raccontare non solo storie rotonde, ma pure
ovali. E perché la bici è sempre musica,
ritmo, andatura. Tutti gli aggiornamenti sul
sito www.visitfeltre.info e sui canali social
ufficiali Facebook, Instagram e Telegram!
Assessorato Ambiente di Feltre
Associazione Ti con Zero

ATTUALITÀ
COMUNE DI QUERO VAS
UFFICIO TRIBUTI IMU TARI ICP
NUOVO GIORNO DI RECAPITO
MARTEDI MATTINA
ORARIO APERTURA SPORTELLO
VAS: DALLE 8,30 ALLE 10,00
QUERO: DALLE 10,30 ALLE 12,30
Per comunicazioni urgenti contattare l’Ufficio Tributi Servizio Associato Tributi dell’Unione Montana Feltrina
0439.317574 dalle ore 8,30 alle ore 12,30 tutti i giorni.
24 ATTUALITÀ

“BastaUnAttimo” chiede a tutti i giovani di trasformare le loro idee sulla


sicurezza stradale in concreti progetti di comunicazione per sensibilizzare
ad una guida più sicura e sensata
“BastaUnAttimo - campagna nazionale sulla sicurezza stradale e contro le stragi del
sabato sera”, promossa da AssoGiovani e Forum Nazionale dei Giovani.
Sede legale: AssoGiovani - Via Galileo Galilei n° 9-11 - 38122 Trento Sede: BastaUnAttimo - Via Filippo Corridoni n° 19 D1 - 00195 Roma

Dal 15 marzo al 31 maggio 2018


Destinatari: Tutti i giovani di età compresa tra i 14 ed i 35 anni, per le partecipazioni in modo singolo, e tutte le scuole
di qualsiasi ordine e grado, per le partecipazioni di gruppi.
Tematica del concorso: Ai concorrenti è richiesto di elaborare un progetto, con le modalità di seguito indicate, che af-
fronti il tema della sicurezza stradale.
Tipo di progetto
• soggetto/sceneggiatura;
• cortometraggio/videoclip/documentario/video animati;
• video-spot;
Modalità di partecipazione: tutti gli interessati potranno inviare:
 • un soggetto o una sceneggiatura che dovranno essere spedite via posta (anche e-mail) in formato digitale
opportunamente corredate con nome, cognome dell’autore (o degli autori) e titolo;
 • un filmato, della durata massima di 10 minuti, che dovrà pervenire in formato DVD o a mezzo posta elet-
tronica, dovrà recare nome, cognome dell’autore (o degli autori) titolo del filmato, tipo di filmato (cortome-
traggio, video musicale, animazione, etc);
 • un video-spot girato con smartphone, della durata massima di 3 minuti, che dovrà pervenire esclusiva-
mente a mezzo posta elettronica, corredato del nome, cognome dell’autore (o degli autori) oltre che del tito-
lo dell’opera.
 Attenzione: non saranno presi in considerazione i cortometraggi riversati su videocassetta VHS o MINI DV,
o carenti dei dati richiesti.
Clausole: tutte le produzioni dovranno pervenire, con le modalità sopra riportate, entro e non oltre il 31 maggio 2018
(non fa fede il timbro postale) a: "BastaUnAttimo" - campagna nazionale sulla sicurezza stradale e contro le stragi del
sabato sera - Via Filippo Corridoni n. 19 int. D1 - 00195 Roma o a mezzo e-mail a: concorso@bastaunattimo.org
con allegati tutti i dati identificativi e recapiti dell’autore o degli autori della produzione.
Con l’invio del materiale, che non verrà restituito, gli autori cedono i diritti sull’uso delle produzioni alla campagna "Ba-
staUnAttimo", conservandone comunque la paternità.
Premiazione: I vincitori, almeno uno per sezione, prescelti da una giuria appositamente costituita e composta da
esperti del mondo della comunicazione, dello spettacolo e della sicurezza stradale, saranno utilizzati per la campagna
di comunicazione sociale. L’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù mette in palio, per ciascuno dei vincitori,
una settimana in una località turistica italiana. I vincitori saranno avvisati a mezzo e-mail entro il 30 giugno 2018.

LETTERE AL TORNADO

Che peccato,
non ci sono più
gli alberi!
Con rammarico in questi giorni abbiamo vi-
sto tagliare gli alberi lungo la strada che
porta a Schievenin; magari non saranno
stati alberi belli e maestosi ma sicuramente
durante la stagione estiva offrivano un po'
d'ombra a chi si avventurava a piedi o in bi-
cicletta verso la nostra Valle.
Alcuni abitanti di Schievenin
25 LIBRI

Il Piave mormorò
1917-1918 fronte dolomitico: un fiume di racconti
Il Piave racconta la Grande Guerra. Non quella di scontri e battaglie, ma le storie
umanissime dei piccoli e a volte involontari protagonisti del conflitto: bambini,
donne, soldati. Vite diverse, accomunate dal legame con il fiume che diverrà sa-
cro alla Patria. A raccontare è Antonella Fornari, alpinista e scrittrice, nel suo
nuovo libro “Il Piave mormorò”. L’attenzione dell’autrice si concentra sull’ultimo,
difficile anno di guerra. Le vite di cui narra attraversano fatti epocali come gli ul-
timi scontri ad alta quota, il dopo Caporetto, il profugato. Ogni racconto è una
voce “dimenticata”, non riportata oppure solo parzialmente presente nei resocon-
ti ufficiali ma per questo capace di raccontare con grande forza cosa fu la Gran-
de Guerra. Palcoscenico delle vicende racchiuse nel libro è il fronte dolomitico
orientale. “Il Piave stesso è un figlio di queste montagne bellissime – spiega
l’autrice – esattamente come lo sono gli uomini e le donne che vivono in questi
luoghi. E dunque, quale testimone miglio-
re per riportare a galla queste storie? Es-
se rompono il silenzio in cui sono state
confinate per anni esattamente come fa il
Piave: fiume dal carattere tenace che
sfugge alla prigionia delle dighe costruite
dall’uomo e sempre ricompare per regala-
re a tutti noi il suo straordinario colore. In
esso si legge la storia antica dei paesi che attraversa, con la luce della cultura e
gli affanni della guerra. Una guerra sul Piave e per il Piave divenuto nel tempo
simbolo della vita e dell’energie di queste vetuste terre. Il Piave dunque e le sue
acque fatte di gocce senza tempo sono il filo conduttore di questi piccoli raccon-
ti: quasi miracolosamente sopravvissuti allo scorrere della Grande Storia e che
queste pagine riportano alla luce”. In un continuo omaggio a cime e paesi dolo-
mitici, da Sappada a Pieve di Cadore, nelle pagine di Fornari tornano a rivivere
figure come quelle di Pio Solero, Camillo De Carlo, Elia Tobolo de Lorenzo,
Giovanni Fontana, Orazio De Zolt, Giovanni Francesco Coffen, Giovanni Da Vià
Biral. I loro nomi sono per la maggioranza sconosciuti ai più, ma conoscere la
storia a cui sono legati significa aprire squarci di realtà diversi sul primo conflitto.
Scoprendo come la grandezza non fu solo degli eroi, ma anche dei piccoli.
Antonella Fornari, Il Piave mormorò,1917-1918 fronte dolomitico: un fiume di racconti,
Edizioni DBS, 2018. € 10 EAN 9788899369989
Per info e richiesta materiale ad uso redazionale: Laura Pontin – Coordinamento editoriale - info@edizionidbs.it

MOSTRE
26 ATTUALITÀ

Mamme insieme
La nascita di un bambino è certamente un evento carico di gioie ed
emozioni, ma allo stesso tempo costituisce anche un periodo critico di
adattamento ed implica numerosi cambiamenti nei rapporti familiari,
nel vissuto emotivo e negli aspetti organizzativi e pratici all’interno
della famiglia.
Nei primissimi mesi di vita del bambino spesso ci si trova soli ad
affrontare tutto questo, senza appoggio e confronto. Gli incontri dopo
parto organizzati dal Consultorio Famigliare dell'ULSS 1 Dolomiti,
offrono ai genitori e in particolar modo alle mamme momenti dedicati in
cui trovare sostegno, condivisione e approvazione per scoprire e
rafforzare le proprie competenze genitoriali, affrontare insieme i
problemi della quotidianità e condividerli con altre mamme.
Gli incontri sono coordinati e sostenuti dall'ostetrica Alba e sono aperti
alle mamme che desiderano incontrarsi e confrontarsi tra loro per
affrontare i dubbi, trovare soluzioni e condividere le esperienze intense
della maternità. Nei prossimi mesi alcuni incontri saranno dedicati a
temi specifici, oltre all'ostetrica si potranno incontrare la psicologa, la fisioterapista ed altri specialisti per approfondire
tematiche sulla salute della donna e del bambino.
I temi proposti sono:
 i primi giorni del neonato, l’importanza della vicinanza con mamma e papà;
 l’importanza dell’allattamento materno;
 lo stato di salute di mamma e bambino;
 ritmo veglia e sonno nel bambino;
 igiene e alimentazione del bambino dalla nascita allo svezzamento;
 rafforzamento delle fiducia, l’autostima e valorizzazione delle competenze genitoriali;
 il massaggio del bambino:
 se la mamma lavora, rientro della mamma al lavoro, l'inserimento del bimbo al nido.
Verranno anche affrontati e approfonditi insieme anche tutti gli argomenti proposti dai partecipanti.
Gli incontri si tengono il martedì pomeriggio in Biblioteca ad Alano di Piave ed a Quero sempre dalle 14 alle 16.
I prossimi appuntamenti saranno:
17  ALANO  24  QUERO 
APRILE    10  QUERO   
Fisioterapista  DONNA E SALUTE 
22  QUERO 
MAGGIO    8  QUERO  15  ALANO  29  ALANO
DONNA E SALUTE 
26  QUERO 
GIUGNO  5  ALANO       
DONNA E SALUTE 
Per ogni informazione si può contattare: l'Ostetrica del Consultorio Familiare Distretto di Fener
il martedì mattina dalle 8.30 alle 12.30 al numero 0439.789346 oppure contattare dal lunedì al venerdì
Telefono Bianco n. 3293194100 dalle ore 8 alle ore 13.00
oppure la segreteria al n. 0439 883170 dalle ore 9.00 alle ore 12.30

Un’ora per richiamare l’attenzione


su cambiamenti climatici ed uso razionale dell'energia
Per il quarto anno consecutivo la Regione del Veneto ha aderito all’iniziativa interna-
zionale denominata «Ora della Terra» (Earth Hour). Cos'è l’ "Ora della Terra"
(Earth Hour)? L’«ORA DELLA TERRA» (EARTH HOUR) è un evento internazionale
nato in Australia nel 2007 e che nel corso degli anni si è diffuso rapidamente in tutto
il mondo. L’iniziativa è ormai un evento di sensibilizzazione su scala mondiale:
l’iniziativa è cresciuta negli anni fino a coinvolgere circa 180 Paesi in tutto il mondo e
nel solo 2016 ha consentito intraprendere quasi 2.5 milioni di azioni individuali per
aumentare la maggiore consapevolezza in materia di lotta contro il cambiamento
climatico.
Qual è l’obiettivo dell’iniziativa? Obiettivo dell’iniziativa è quello di richiamare l'at-
tenzione sull'urgente necessità di intervenire sui cambiamenti climatici in corso, met-
tendo in atto comportamenti volti ad un utilizzo più attento e consapevole dell'energia, a politiche di mitigazione dei
cambiamenti climatici, di riduzione delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento luminoso.
In cosa consisteva l’adesione all’iniziativa? L'adesione all'iniziativa si concretizzava in un gesto semplice ma con-
creto quale quello di spegnere la luce per un'ora, dalle 20.30 alle 21.30, attraverso tutti i fusi orari, dal Pacifico alle co-
ste atlantiche, nel giorno stabilito ossia sabato 24 marzo 2018.
Il risparmio energetico legato a tale gesto e le relative minori emissioni di anidride carbonica, il principale dei "gas ser-
ra", sono del tutto simboliche ma hanno lo scopo di sollevare l'attenzione sul tema dei cambiamenti climatici e dell'uso
razionale dell'energia.
Cliccando sul link qui evidenziato è ancora possibile consultare il sito della Regione Veneto
che illustra l’iniziativa: http://www.regione.veneto.it/web/energia/ora-della-terra-2018
e informa con altre notizie sulle iniziative legate ai temi che vengono proposti con questa iniziativa
EARTH HOUR

Se ognuno di noi, 60 milioni solo in Italia, cominciasse


a ridurre il proprio impatto, si potrebbero ottenere grandi
risultati. Per abbassare la febbre del Pianeta
ogni momento della giornata è buono COSA MANCA?
ORE 17.30 > OGGI SPESA: a: le sporte riutiliz-
spes
Due cose essenziali per la per evitare sprechi.
zabili e la lista, fondamentale llaggi o meglio
imba
EGLIO Scelgo prodotti con pochi
ORE 7.00 > TIEPIDO RISV po fredda? D’inverno mi regolo sui ancora sfusi o alla spina.
La casa è troppo calda o trop D’estate il condizionatore a 20°C fa
notte. iratorie. TEMPO LIBERO
20°C di giorno, 18°C di ORE 18.30 > UN PO’ DI
e rischio anche malattie resp città con una passeg-
invece schizzare i consumi Mi godo la natura della mia cerco di compensare
26°C vann o ben e. ini:
giata nei parchi e nei giard condiziona sempre
ci
ONE quel “deficit di natura” che
erto inoltre che vicino
ORE 7.30 > ACQUA E SAP a? Il mio scaldabagno
cald
ta troppo nella vita. Ho scop
Orto condiviso: voglio
casa è stato inaugurato un
salv
Doccia in 5 minuti. E l’acqua o vecchio? Se sì, potrei
elettrico è mal dimensionato meglio se a gas,
, na scoprire come partecipare.

a
sostituirlo con uno efficiente termico. Regolo il
re !
magari con un pannello sola 60°C in inverno.
estate e ORE 20.00 > A TAVOLA
termostato a 40°C in forno a gas, ottimi
In cucina meglio fornelli e dei coperchi,
la pentola a pression e e l’uso

c
MELLATA risorse. Nel frigo ci
ORE 7.45 > PANE E MAR li perché
stria riduco i tempi e risparmio ione e locali. Infine
prod otti di stag
solo

l
A colazione evito cibi indu ale. Me- sono

i
hanno un alto costo ambient marmella-
e c’è poca carne e di qualità.

g
glio frutta di stagione, pane .
ta, torte e biscotti fatti in casa ATUTTO.
ORE 21.00 > ROBOT LAV stoviglie? Il
lava
Devo comprare una nuova
27

TO? caro ma consuma


ORE 8.00 > COME MI VESo su sobrietà modello A+++, è un po’ più meno CO2. La uso
La moda è divertente ma punt re. La pro- di,
dura

ma
molta meno energia e, quin ecologico, senza
rsivo
e qualità con vestiti fatti per impatto elevato. Una T-shirt
un solo a pieno carico, con dete
duzione dei tessuti ha infatti di CO2 e 2000 litri di acqua.
kg prelavaggio né asciugatura.
“costa” all’ambiente circa 5

mia ior
BUTTO
VO? ORE 21.30 > STASERA LI ro metalli, carta, vetro
ORE 8.30 > COME MI MUOo ad andare a piedi o in …ma prima li differenzio: sepadifferenziata trasforma

a
Se è una bella giornata prov l’autobus. Faccio di tutto
o o e scarti di cucina. La raccolta rmia materie prime,
rispa
bici, così risparmio il tren proprio non è possibile offro
se i rifiuti in nuovi materiali e
per lasciare a casa l’auto energia, acqua e gas serra.
chiacche re e meno CO2.
passaggi: più
IN TV
LE PULIZIE ORE 21.45 > UN BEL FILM
base ai “pollici” ma an-
L
ORE 9.00 > L’ORA DEL re ossessionati dall’igiene ed evitare Ho scelto la TV non solo in Ho preso uno schermo
La regola è quella di non esse di, dannosi per noi e l’ambiente. a.
erici che all’efficienza energetic che al plasma perché
insetticidi, disinfettanti, batt e tanti rimedi della nonna: aceto,
i, LCD a cristalli liquidi invece circa la metà.
ni cons uma
Pochi saponi, solo ecologic a parità di dimensio
limone, sale e bicarbonato.
ICE FAI DA TE ORE 23.00 > A NANNA!
spegnere tutti gli stand-by
ORE 9.30 > GREEN OFF stampare un documento, imposto
di Un ultimo giro di casa per TV, frullatori,
Se non posso fare a meno lata o cer-
erisco di comprare carta ricic rossi, verdi o gialli di decoder, dopo tanto impegno,
te,
l’opzione fronte/retro. Sugg tica ho portato da casa anche una
plas Pc e microonde. E, finalmen
il meritato riposo.
tificata FSC. Per ridurre la ore e una caraffa per l’acqua. DA MA
PAN G
tazzina per il caffè al distribut
AZ

RI
INE

ORE 13.00 > PRANZO FUO a che usa solo stoviglie in


cald
Vado spesso in una tavola e volte porto il pranzo da casa:
Altr
AG

ceramica, niente plastica.


mangio sano e risparmio. PER SAPERNE DI PIÙ
A M AZINE
PAND
A

Collegati a oradellaterra.org
ND

Testi: Eva Alessi, Cristina Maceroni M


Illustrazioni: Antonio Pronostico o seguici su Twitter #oradellaterra AG
AZINE P
A
28 ASTERISCO

La fotografia al massimo livello


Iniziativa di FCube al Centro Culturale di Quero
a cura di Tristano Dal Canton
Sabato 24 marzo, al Centro Culturale di Quero Vas, c'è stata un'occasione unica per assistere ad una serata di foto-
grafia professionale e di alto livello. Organizzata da FCube, Associazione Fotografica Feltrina, in collaborazione con il
CCQ 2.0, il Centro Culturale di Quero Vas, la serata aveva titolo "Oasis Photo Contest Vision" ed è stata interamente
gestita dalla nota rivista "Oasis", il cui direttore è attualmente Cecchi Paone. Si è trattato della proiezione delle più belle
fotografie dell’ultima edizione dell’Oasis PhotoContest, selezionate tra le 25.000 foto scattate da autori di 62 nazioni in
gara nell'ultima edizione del contest. Fotografie straordinarie di animali, paesaggi e popoli di tutto il mondo, proiettate in
forma di slide show, in un coinvolgente abbinamento di immagini e musica. Il presentatore Maurizio Tentarelli, facente
parte della giuria tecnica, ha risposto a diverse domande del pubblico, coinvolgendolo nel fantastico mondo della foto-
grafia naturalistica, anche grazie all'ottimo audio e video della sala messa a disposizione. Ha introdotto la serata Aldo
Felici, ideatore dell’evento a Quero Vas, ed il presidente di FCube Silvio Bettega, che ha abitato a Quero fino alla quin-
ta elementare ed ora...torna spesso a trovarci tramite queste iniziative: la fotografia...unisce!
P.S. che cos'è FCube? Due parole per descriverla...
FCube è nata perché ognuno dei fondatori portava con sé un piccolo bagaglio personale, un' emozione da raccontare
e condividere: così è nata l'Associazione Fotografica Feltrina, tra una chiacchera e l'altra al bar, tra una birra e un so-
gno. Alla presentazione ufficiale di Fcube si potevano leggere queste parole: "Vogliamo che sotto le insegne di F-cube
si riuniscano tutte le persone che hanno la fotografia nel sangue, o che vogliono imparare ma non hanno mai saputo a
chi chiedere. Vogliamo alimentare e far crescere, nella nostra terra, questa fantastica forma d'arte e cultura che è la fo-
tografia. In qualsiasi sua forma, senza pregiudizio alcuno. Abbiamo un potenziale enorme e possiamo dimostrare di
essere in grado di cambiare un pò il modo di ragionare di questa città che spegne le luci, rende sorda la musica e si
chiude in se stessa nascondendosi".
FCube organizza diversi eventi nel territorio feltrino, come quello di Quero: il corso di fotografia base, il corso di Photo-
shop, le riunioni mensili sempre più affollate, le collaborazioni con il Comune di Feltre, il reportage della Maratona di
Lettura, il concorso fotografico del Palio. Organizza collaborando con alcuni Comuni concorsi fotografici che valorizza-
no il territorio, espandendosi con successo verso il Basso Feltrino inaugurando negli ultimi 4 anni una proficua collabo-
razione col Centro Culturale di Quero, come nell'evento citato ma anche partecipando alla ormai famosa Rassegna
Viaggi.
Maggiori info nella pagina http://www.fcube.it/,
le porte sono aperte a tutti quanti vogliano condividere la passione per la fotografia!

Alla Biblioteca Civica di Belluno


La collezione dal 1994 de “Il Tornado”
(M.M.) Consultando il sito della Biblioteca Civica di Belluno, nella sezione dedicata alla emeroteca, la raccolta delle ri-
viste che la Biblioteca conserva, abbiamo scoperto che occupa una posizione anche la nostra rivista, da anni spedita a
questa istituzione. La rivista è catalogata e conservata a disposizione dei potenziali lettori. Magari qualcuno che vorrà
fare una ricerca su usi e costumi delle nostre valli troverà utile consultare le pagine dei vecchi numeri della rivista.
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