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Quindicinale Editrice ASD Ponte Tegorzo

Anno XLIV

21.04.2022
Numero

766

Ne uccide più la lingua che la spada - pag. 1


AUSER: cronaca di una giornata speciale - pag. 4
Le api si stanno estinguendo? - pag. 6-7
Giornata mondiale dell’acqua: i consigli - pag. 16
6.500 ore donate alla propria gente - pag. 21
Chiuso in redazione il 11.04.2022 - Prossima chiusura il 07-05-2022
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Tassa Pagata/Taxe Perçue/Ordinario - Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - Aut. n° 0055/2021 del 15/01/2021 - Stampe in regime libero - DCB BL
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IL TORNADO Sede: Via Nazionale, 25 - 32031 FENER-ALANO di PIAVE (BL). DIRETTORE RESPONSABILE: Cesare Turra. DIRETTORE OPERATIVO: Mauro Mazzocco EDITORE ASD Ponte
Tegorzo, Via Nazionale, 25 - 32031 FENER-ALANO DI PIAVE. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Alessandro Bagatella, Tristano Dal Canton, Ivan Dal Toè, Antonio
Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Andrea Tolaini.
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gando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: BAR “DA RICCI” - Alano; BAR JOLE - Fener; CARTOLIBRERIA SCHIEVENIN ALBERTINA - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero;
BAR “PIAVE” Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO DEON - Vas; BAR “BOLLICINE” - Scalon; BAZAR di A. Verri - Segusino.
1 ATTUALITÀ

Ne
Ne uccide più la lingua che la spada:
forma,
forma, sostanza e nuove tecniche di guerra
di
di Cesare
Cesare Turra
Turra
Dopo
Dopo un un mese
mese ee mezzo mezzo di di combattimenti
combattimenti nella nella guerraguerra o, a seconda della parte interessata,
dall’intervento
dall’intervento speciale speciale militare militare che che vede vede contrapposta
contrapposta la Russia all’Ucraina, si possono ab-
bozzare
bozzare alcune alcune prime prime riflessioni
riflessioni sulle sulle particolarità
particolarità di di questo conflitto. Colpisce innanzitutto
l’arte della
l’arte della comunicazione
comunicazione che che èè divenuta divenuta un’importante
un’importante arma strategica al pari dei carri
armati
armati ee delle delle bombe:bombe: l’utilizzo l’utilizzo degli degli strumenti
strumenti tecnologici
tecnologici per comunicare sia orizzontalmente
alla
alla popolazione
popolazione mondiale mondiale sia sia verticalmente
verticalmente alle alle forze
forze politiche
politiche di tutti i Paesi “amici” e la ca-
pacità
pacità di
casa
casa la
di catalizzare
la vasta
vasta platea
platea degli Ne uccide più la lingua che la spada:
catalizzare l’attenzione
l’attenzione descrivendo
degli utentiutenti dei
descrivendo gli
dei social
social network,
gli avvenimenti
avvenimenti bellici
network, èè forse
bellici quasi
forse l’aspetto
l’aspetto più
quasi in in presa diretta, raggiungendo casa per
più evidente
evidente di queste settimane di conflitto.

forma, sostanza e nuove tecniche di guerr


L’uso
L’uso strumentale
strumentale della della comunicazione
comunicazione in in ambito
ambito bellico bellico cominciò cominciò ad ad imporsi
imporsi durante la guerra civile nell’ex Ju-
goslavia,
goslavia, quando quando ii giornalisti
giornalisti inviati inviati riferivano
riferivano che, che, aa differenza differenza dai dai precedenti
precedenti conflitti, erano subissati da così
tante
tante informazioni
informazioni da da essere
essere in in difficoltà
difficoltà ed ed impossibilitati
impossibilitati ad ad analizzarle
analizzarle ee verificarle tutte. “I militari vengono a
prelevarti
prelevarti in in hotel
hotel concon le le camionette
camionette oo ii pullman, pullman, titi portano portano nei nei luoghi di Cesare
luoghi dove
dove sono Turra avvenuti gli scontri, ti spiegano
cosa
cosaèèsuccesso,
successo, titi forniscono
forniscono la Dopo un mese
la documentazione
documentazione e mezzo le
ee addirittura
addirittura di combattimenti
le immagini
immagini e i filmati, nella tiguerra
riportano o, apoi seconda
in hoteldella doveparte intere
dall’intervento puoi speciale
puoi scrivere omilitare
scrivere o registrare
registrare che ilvede
il pezzo. contrapposta
Al giornalista la Russia
è fornito all’Ucraina,
un bel si posso
“Lo
“Lo scontro scontro russo-ucraino
russo-ucraino mette mette
bozzare alcune piatto
piatto pronto, prime riflessioni
pronto, ma
ma preconfezionato, sulle particolarità
preconfezionato, e anchediquello questo conflitto. Colpisce
dell’eccesso di innan
inin risalto
risalto l’utilizzo
l’utilizzo mirato mirato delle delle
l’arte della comunicazione
informazioni
informazioni èè un
un modo
modoche è
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perdivenuta
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sapere le cose. arma Per strategica
nascon- al pari de
armati e delle derebombe:
dere qualcosa
qualcosa l’utilizzo
ci
ci sisi può
puòdegli strumenti
muovere
muovere tecnologici
in due direzioni: pernon comunicare
fornire per sia orizzonta
parole
parole in in cui cui la la formaforma cerca cerca alla di di
popolazione nulla
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tenendole nel alle
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massimo riserbo o, di altutti i Paesi “amici” e
contra-
prevalere
prevalere sulla sullapacitàsostanza”
sostanza”
di catalizzare l’attenzione rio,descrivendo
rio, fornirne
fornirne tantissime gli avvenimenti
tantissime in modo bellici
in modo che laquasiveritàinsipresa
perdadiretta,
nei meandriraggiungendo ca
casa la vasta platea degli utenti della
della deiquantità”,
social network,
quantità”, raccontava
raccontava è forse anni
anni fa un giornalista
l’aspetto più evidente ricordando
di queste la settimane
sua di co
esperienza
esperienza di di corrispondente
corrispondente
L’uso strumentale nell’ex
nell’exdella Jugoslavia.
Jugoslavia.comunicazione Se
Se ilil conflitto
conflitto
in ambitojugoslavo
jugoslavo bellico aprì
aprì la pista,ad
cominciò il Presidente
imporsi durante Zelensky sicu- civile nell’
la guerra
ramente
ramente l’ha l’ha perfezionata
goslavia,nel
perfezionata nel conflitto
quandoconflitto in
in corso
i giornalisti corso dimostrandosi
dimostrandosi
inviati riferivano in
in ciòciò
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differenza maestro.
indiscusso dai precedentiIl concetto di comuni-
conflitti, erano subissati d
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cazione, però, però, richiama
richiama quello
quello delle
tante informazioni delle parole.
parole.
da essere IlIl secondo
secondo
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verificarle tutte.infat-
“I militari veng
ti,ti, èè l’utilizzo
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prevalere
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Zelensky
Zelensky parla parla di “guerra”,
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“guerra”, parola
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ha una
ti forniscono una indubbia
indubbia connotazione
la documentazioneconnotazioneenegativa negativa
addirittura e che segnalaelai drammaticità
le immagini filmati, ti riportano del- poi in hote
lala situazione
situazione in in corso
corso suscitando
suscitando simpatia simpatia per per chi chi la la subisce,
subisce, ilil Presidente
Presidente
puoi scrivere Putin sostituisceil ilpezzo.
o registrare termineAlcon quello è fornito
giornalista
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“intervento militare “Lo
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che trasforma
trasforma ii medesimi medesimi mette fatti,
fatti, visti
visti
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però da
da un’angolazione
pronto, ma preconfezionato, diversa, einanche un evento quello dell’ecce
salvifico,
salvifico, eroico,eroico, quasi in risalto
quasi epico.
epico. Anche Anche l’utilizzo
nei
nei primiprimimirato giorni
giorni dell’invasione delle informazioni
dell’invasione l’azione
l’azione militare è un russa
militare modoveniva per non proclamata
farti sapere comele cose. Per n
attività
attività di di peace keeping, di
peace keeping, di mantenimento
mantenimento della della pace, pace, realtà realtà affatto
affatto dere diversa
diversa
qualcosa da come ci si puòviene descrittainedue
muovere vissuta nel non forn
direzioni:
resto
restodel mondo. parole in cui la forma cerca di
delmondo. nulla le informazioni tenendole nel massimo riserbo o, al c
L’utilizzo
L’utilizzo del del linguaggio prevalere
linguaggio per
per modificaresulla sostanza”
modificare la
la realtà
realtà non non èè una una innovazione
innovazione
rio, fornirne del
del conflitto
tantissime russo-ucraino.
in modo che In la Italia,
verità persi perda nei m
esempio,
esempio, nei nei primi
primi annianni ’90, ’90, sotto
sotto la la presidenza
presidenza del del Consiglio
Consiglio della dei
dei Ministri
Ministri
quantità”, di raccontava
Giulio Andreotti, anni faper un giustificare
giornalista ricordando
l’intervento
l’intervento militari in
in Iraq,
Iraq, si
militariesperienza si utilizzò
utilizzò l’accattivante
di corrispondentel’accattivante nell’exlocuzione
locuzione Jugoslavia. di
di “azioni Se ildi
“azioni polizia
polizia internazionale”,
diconflitto jugoslavo aprì lamantenendo pista, il Presidente così Zelensk
salvo
salvo ilil dettato
dettato dell’articolo
dell’articolo
ramente l’ha 11 della
della Costituzione
11perfezionata Costituzione nel conflitto italiana
italiana in che,
corsocome
che, come noto,
noto, prevede
dimostrandosi in ciòilun ripudio “della maestro.
indiscusso guerra come Il concetto di co
strumento
strumento di di offesa
offesacazione,
alla
alla libertàperò,degli
libertà richiama
degli altri quello
popoli”delle
altri popoli” e, parole. Il secondo
e, soprattutto,
soprattutto, “come
“come mezzo aspetto
mezzo che lo scontro
di risoluzione delle russo-ucraino
controversiemette in- in risalto
ternazionali”.
ternazionali”. ti, è l’utilizzo mirato delle parole in cui la forma cerca di prevalere sulla sostanza. Se da un lato il Pres
IlIl fattore
fattore lessicale non
lessicaleZelenskynon èè per per nulla
nulladibanale
parla banale
“guerra”, oo indifferente,
indifferente,
parola che ha perché
perché alla
alla descrizione
una indubbia descrizione
connotazione dei medesimi
negativafatti e che consegnala
parole di- la drammatici
verse,
verse,può puòcorrispondere
corrispondere
la situazione una
una realtà
realtà
in corso diversa,
diversa,suscitandoee ad ad una una realtà
simpatiarealtà diversamente
diversamente
per chi la subisce, descritta
descritta può corrispondere
il Presidente Putin sostituisce anche una il termine con
ricostruzione normativa
ricostruzione normativa
di “intervento diversa.
diversa. Infatti
militare -- ee questo
Infatti speciale” questoche èè un un altro
altro aspetto
trasforma aspettoi medesimidi
di interesse
interesse nel conflitto
fatti, visti però da in corso - entrambi
un’angolazione i
diversa, in un
contendenti
contendenti sembrano sembrano
salvifico, invocare diritto
eroico,ilil quasi
invocare dirittoepico. come
comeAnche istanza
istanza neisovranazionale
sovranazionale
primi giorni dell’invasione per
per condannare l’azionelemilitare
azioni russa
della contro-
veniva proclamata
parte.
parte. Se Se l’Ucraina
l’Ucraina accusa
accusa
attività di lala Russia
peaceRussia di
keeping,di aver
aver diviolato
violato
mantenimento ilil “diritto
“diritto internazionale”
internazionale”
della pace, realtà e laaffatto
Russia si difende
diversa da come contestando
viene descrittadi e vissu
aver
aver postoposto in in essere
essere
resto non
nondeluna una guerra,
mondo.guerra, ma ma una una azione azione militare militare speciale,
speciale, su su quest’ultimo
quest’ultimo presupposto la Russia ac-
cusa
cusaaa sua sua voltavolta l’Europa
L’utilizzoeedel
l’Europa gli
gli Stati
Stati Uniti
linguaggio Uniti di di
peraver
aver adottato
adottato la
modificare nei suoi
suoi confronti
neirealtà confronti
non è una delle sanzioni “illegittime”.
innovazione del conflittoArusso-ucraino.
sua volta In Ital
l’Europa,
l’Europa, che che fornisce
fornisce
esempio,armi
armi all’Ucraina
all’Ucraina
nei primi anni ma
ma ribadisce
’90, sottodi
ribadisce dila non
non essere
essere parte
presidenza partedel del
del conflitto,dei
Consiglio allaMinistri
minaccia della Russia
di Giulio Andreotti, di per gius
ritorsioni
ritorsionisull’erogazione
sull’erogazione
l’intervento del
del gas,
gas,
militari invoca
invocain Iraq, indignata
indignata
si utilizzò lala violazione
violazione
l’accattivante del
del diritto
diritto
locuzione contrattuale.
contrattuale.
di “azioni di polizia internazionale”, mantenend
L’uso
L’uso delle delle parole,
parole, quindi,
quindi,
salvo assume
assume
il dettato un
un ruolo
dell’articoloruolo fondamentale
fondamentale
11 della Costituzione anche
anche nel nel conflitto
conflitto
italiana che,russo-ucraino
come noto, eprevede ci impegna ad una
il ripudio “della guerra
attenzione
attenzione particolare,
particolare,
strumentonon
non solo solo
di offesain
in questa
questaalla situazione
situazione
libertà deglima ma altrianche
anche
popoli” nella
nella e, vita
vita quotidiana,
quotidiana,
soprattutto, “comead accertare
mezzo di sempre risoluzione chedelleal- controver
leleparole
parolecorrisponda
corrisponda anche
anche una
ternazionali”. una realtàrealtà sostanziale
sostanziale sottostante. sottostante.
Un’ultima
Un’ultima riflessione
riflessione che
che vogliamo
Il fattore lessicale condividere
vogliamo condividere
non è per nulla èè relativa
banaleall’adozione
relativa all’adozione
o indifferente, delle
delle
perchésanzioni: nel ventunesimo
alla descrizione dei medesimi secolo,fatti con par
dove
dove tutto tutto ilil pianeta
pianeta vive
verse,vivepuò sotto
sotto ii canoni
canoni dell’economia
corrispondere dell’economia
una realtà diversa, globale,
globale, eilil ad sistema
sistema
una realtàdelle sanzioni per contrastare
delle diversamente descritta può le corrispondere
crisi in- anch
ternazionali
ternazionali èè ancora ancora uno
uno strumento
ricostruzione strumentonormativa efficace?
efficace? diversa. Le
Le conseguenze
conseguenze
Infatti - e questo economiche
è un altroche
economiche entrambi
aspetto gli schieramenti
di interesse nel conflitto (il c.d.
in corso - entr
“Occidente”
“Occidente” da da una
una parte
parte ee la
contendenti Russia
Russia dall’altra)
lasembrano dall’altra)
invocare il diritto
stanno
stanno subendocomeeeistanza
subendo subiranno
subiranno sovranazionale
nei prossimi mesi in termini di le
per condannare crisiazioni della c
finanziaria,
finanziaria, inflazione, parte.innalzamento
inflazione, Se l’Ucraina del
innalzamento del costo
accusa costo ladelle
delle
Russia risorse,
risorse,
di aver perdite
perdite
violato di
diilposti
posti di lavoro
“diritto e conseguenti
internazionale” disagi sisociali,
e la Russia difende contesta
portano
portanoaaritenere ritenereaver che
che sicuramente
sicuramente
posto in essere entrambe
entrambe
non una le parti
parti si
leguerra, si faranno
faranno
ma una del del male.
azione male. militare speciale, su quest’ultimo presupposto la Rus
Alla
Alla finefine vincerà
vincerà non cusachi
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meglio, l’Europa ma
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staràStati meno
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peggio saprà
saprà resistere
nei suoi di
resistere più al dolore
confronti che inevitabil-
delle sanzioni “illegittime”. A su
mente
mente colpirà colpirà entrambe
entrambe
l’Europa, le
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Più correttamente:
parti.fornisce correttamente:
armi all’Ucraina che
che ma colpirà
colpirà le popolazioni
le
ribadisce popolazioni
di non essere di entrambe le parti perché,
parte del conflitto, co- della Ru
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vistoritorsioni giorni
giorni con
questisull’erogazione con ii sequestri del gas,dei
sequestri dei
invoca superyacht
superyacht
indignata da
dalacentinaia
centinaia
violazione di del
milioni
dirittodi contrattuale.
euro, le gerarchie po-
tranno
tranno sì sì perdere
perdereL’uso una
una fetta delledel
fetta del proprio
proprio
parole, patrimonio,
patrimonio,
quindi, assume ma
ma uncontinueranno
continueranno
ruolo fondamentale ad
ad essere
essere
anche ricche; per i comuni
nel conflitto cittadini ee le
russo-ucraino ci impegna a
attenzione particolare, non solo in questa situazione ma anche nella vita quotidiana, ad accertare sempre c
le parole corrisponda anche una realtà sostanziale sottostante.
Un’ultima riflessione che vogliamo condividere è relativa all’adozione delle sanzioni: nel ventunesimo s
2 ATTUALITÀ

famiglie di entrambe le parti, invece, anche la perdita sia pure marginale del proprio stipendio significherà nuove
ristrettezze se non anche la povertà.
Per concludere, in questa epoca di globalizzazione generale, dove lo scambio reciproco di beni, merci e servizi
sembrava aver trasformato i confini da barriere tra le popolazioni a semplici ripartizioni politico-amministrative,
non solo le sanzioni economiche sembrano essere inadeguate, ma è la stessa guerra che sembra essere del
tutto illogica. E questo non solo per motivi etici o morali, ma perché ormai la pace corrisponde al comune in-
teresse ed è il fondamentale presupposto del nostro comune benessere e stile di vita.

LETTERE AL TORNADO

Nuovamente in guerra
di Angelo Ceccotto
Nel corso della vita mai avrei immaginato di dover assistere alla distruzione di una nazione a causa di
un’insensata guerra d’invasione, martoriandola per una sua scelta di libertà e d’indipendenza. Ed ecco l’umana
tragedia che si ripete, fatti che inaspettatamente ci coinvolgono ancora una volta. Come non chiederci il perché ci
troviamo immersi in un contesto di una guerra che nessuno vuole, se non da chi è assetato di potere e con smi-
surati interessi che causano squilibri sociali nel mondo. Tutto questo fa riflettere sul nostro vivere, giudicando i
fatti non come un accadimento fortuito, ma dovuti a scelte imperialistiche volte a decimare un popolo per le sue
libere scelte. In questo contesto, immagino lo svolgimento di questi eventi bellici facendo un paragone e pren-
dendo d’esempio il deserto africano dove vivono le famiglie dei leoni, delle gazzelle e delle iene. Un giorno il re
leone, ormai colto da fissazione che il capo delle gazzelle vuole aggredirlo, pensa di attaccarlo. Questo, spaven-
tato, mette al riparo le sue gazzelle per non cadere nella trappola del re leone; intanto, un po’ in disparte, il capo
delle iene promette la sua protezione foraggiandole del necessario per la difesa, sempre al fine di cogliere parte
del bottino. Ma ecco che un bel giorno il re leone, convinto più che mai d’essere sopraffatto dal capo delle gaz-
zelle, sferra tutta la sua ferocia aggredendo e sbranando giorno dopo giorno la debole e indifesa famiglia “gazzel-
lana”. Nel contempo il capo delle iene, in attesa dell’evolversi degli eventi, pazienta in disparte, sostenendo
dall’esterno con il suo aiuto e inviando prudentemente del foraggio. A sua volta asserisce di non poter attaccare
direttamente l’imperante leone, in quanto il rischio è elevato di perdere anch’egli parte della sua famiglia, impe-
gnandosi però nel dissuadere il grosso felino dal compiere una carneficina con la decimazione delle rimanenti
gazzelle. Nel contempo il capo delle gazzelle vede un costante assottigliarsi del suo branco e la distruzione dei
suoi ripari, disponendo di una ammirevole audacia insieme alle superstiti gazzelle nel difendere fino agli estremi il
suo territorio. Egli invoca pietà e aiuto di foraggio per sopravvivere, sperando in un benevolo aiuto difensivo che
giungerà a singhiozzo per le oggettive difficoltà belligeranti. Questo è il mio semplice paragone della situazione
che viviamo attualmente, tra Russia - Ucraina - Nato, evidenziando il disagio, l’incertezza, il dramma di una realtà
che mai avremmo voluto vedere. La diabolica prepotenza e la grandezza disumana di un dittatore non han limiti:
non ha una coscienza, né il rispetto innanzi al martirio, tantomeno preposto a dominanti vendette. Stupisce che
innanzi a questi drammi ci sia nel Parlamento italiano chi indugia nelle scelte governative dell’embargo
all’invasore ritenendole inopportune. Elementi, questi e altri, che in tempi non lontani sono andati dal “re leone”
con il baciamano prospettando accordi bellici e “mance” più per un personale interesse che per il popolo italiano.
Che sperare da costoro rivedendo in TV le evidenti contraddizioni che li inguaiano partendo dalle magliette di
simpatia e affermando che ci vorrebbe un crudele “re leone” anche in Italia. Comprendo che non possiamo ave-
re tutti le stesse idee, ma nemmeno leccapiedi che invocano la dittatura. E’ anche vero la variabilità di culture ita-
liane che ci ha resi schiavi delle nostre divisioni tanto da essere citata anche nell’inno nazionale: “Noi siamo da
secoli calpesti e derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi”… A malincuore questa è la nostra sorte, la
sorte di chi, innanzi ai drammi, pone sempre tematiche di divisione.

Associazione Feltrina
Donatori Volontari
Sangue
3 CRONACA

Ricordo di Lina Curto


di Sandro Curto
Dopo lunga malattia è deceduta ai primi di aprile Angela Maria Curto, conosciuta da tutti
come Lina, classe 1930, vedova del compianto Mario Bogana (stimato commerciante di
bestiame) e mamma dell’attuale sindaco di Alano Amalia Serenella e di Gianluigi. Lina,
persona generosa e di grande fede, è sempre stata un punto di riferimento importante per
la frazione di Campo sia per il suo impegno in parrocchia che per la sua passione politica
con una lunga militanza nelle file della Democrazia Cristiana locale. Alla famiglia le condo-
glianze della Redazione.

Benarrivata
Diletta!
(S.C.) Presentiamo ufficialmente ai nostri
lettori Diletta Menini, nata il 12 novembre
2021, figlia dell’alanese Elena Collavo e di
Flavio da Soave (VR). Nelle foto (a sinistra),
scattate in occasione del battesimo celebra-
to ad Alano, posa con i genitori, con i nonni
materni Lara ed Elio, con i bisnonni Bepi ed
Ennye Zancaner e Renzo Collavo “Bresola”.

La morte di Maria Cesaro


(S.C.) Il 7 aprile è morta Maria Cesaro, vedova di Ottavino Dal
Zotto di Campo. Meno di un mese fa, il 9 marzo, nella casa di ri-
poso di Alano, dove viveva da qualche anno, aveva festeggiato i
97 anni. Eccola in posa (a destra) con la torta di rito, nella foto che
ci aveva fatto pervenire per l’occasione il figlio Gianni.
Condoglianze ai familiari.

COME ERAVAMO

Accadde vent’anni fa
a cura di Sandro Curto
ELEZIONI COMUNALI DI SEGUSINO Nella primavera del 2002 si svolgono le elezioni comunali di Segusino con
ben quattro candidati in lizza: Stefano De Rui (Impegno Comune per Segusino), Renzo Zanella (Segusino Unita),
il sindaco uscente Guido Lio (Lega Nord-Liga Veneta-Padania-Segusino Indipendente) e Agostino Coppe (Pro-
poste, Progetti, Partecipazione). A spuntarla, per una ventina di voti, è Agostino Coppe che ritorna così sindaco
dopo 17 anni.
ELEZIONI COMUNALI DI FELTRE A Feltre, dopo dieci anni di amministrazione Vaccari (Lega Nord), vince il
centrosinistra e diventa sindaco Alberto Brambilla, che nomina come vice il querese Mauro Miuzzi, già primo cit-
tadino nel suo paese dal 1985 al 1993.
4 AUSER

Cronaca di una giornata speciale


di Elda Carla Franzoia
Domenica 3 aprile 2022 i soci Auser si sono dati
appuntamento al Ristorante Tegorzo per il pranzo e
per vivere la giornata del tesseramento, sospesa da
due anni a causa della pandemia da Covid 19. I
partecipanti sapevano che nel pomeriggio ci sareb-
bero state la sottoscrizione a premi pro Ucraina e
l’Assemblea Ordinaria per approvare il
bilancio consuntivo 2021 da consegna-
re al Direttivo Provinciale. All’entrata i
volontari hanno raccolto le iscrizioni,
compilato tessere e controllato i green
pass. Alle 12,30 dopo un breve saluto
della Presidente, settantasette parteci-
panti si sono accomodati a tavola. Il
menù ha soddisfatto anche i palati più
delicati e il vino abbondante della Ditta
Gerlin ha reso la festa più allegra. In una pausa del pranzo la Presi-
dente ha presentato il Presidente Provinciale di recente elezione:
Sig, Eldo Candeago che ha salutato i presenti complimentandosi
con l’Associazione per l’organizzazione e per il numero delle tessere
fatte dall’inizio dell’anno. Di seguito ha dato la parola agli Assessori
ai Servizi Sociali Novella Codemo e Sabina Mondin dei Comuni di
Alano di Piave e Quero Vas, che hanno ringraziato i volontari formu-
lando l’augurio di proficua collaborazione futura. Il pomeriggio è sta-
to dedicato alla sottoscrizione a premi per la raccolta di fondi a so-
stegno dell’intervento umanitario a Leopoli, nel centro medico spe-
cializzato per minori. Prima di tutto sono stati estratti i primi cinque
biglietti abbinati ai premi più ricchi, acquistati dall’Auser, assieme
agli addobbi floreali. Alle 16,30, come da programma, è stata aperta
l’Assemblea Ordinaria per l’approvazione del Bilancio Consuntivo
2021 già ratificato dal Collegio dei Revisori che è stato approvato
all’unanimità dei presenti. I volontari dell’associazione hanno conti-
nuato poi con l’estrazione dei premi, accompagnati dal coro dei me-
no fortunati che gridavano “missia, missia!” Nonostante
l’incoraggiamento a mescolare i biglietti, alcuni hanno vinto più pre-
mi e altri hanno dovuto accontentarsi di bere un buon caffè corretto
a fine pranzo. Prima del saluto finale sono stati chiamati i numeri
abbinati ai premi, come nella lotteria della Befana. Il televisore di 33
pollici è stato vinto dal caro socio Enrico Rizzotto con il numero 61.
Prima di chiudere la fe-
sta la Presidente ha ri-
volto un saluto e un rin-
graziamento a tutti, con
la speranza di ritrovarsi
alla prossima festa dei
compleanni nella Sala
degli Alpini di Quero.
Foto di Nico Eccher:
Alcuni momenti della
festa.

L’Auser ringrazia le seguenti ditte per i doni offerti per la sottoscrizione pro Ucraina: Quero Vas : Ditta Pe-
renz, Ristorante La Rotonda, Birrificio di Quero. Occhiali Bensol. Occhiali Pinoptik, Eurospesa, Fiorestetica,
Venus Look, Fiori e legna di Gallina Danilo. Alano di Piave: Pizzeria Al Molin, Vino Caneva Fener, Gelateria
Gioia di Fener, Pizzeria Campo.

AUSER VOLONTARIATO AL CAMINETTO


Organizzazione di Volontariato – Ente del Terzo Settore D.Lgs. 117/2017 Via Roma 29 – 32038 Quero-Vas (BL) – C.F. 91009450254
Telefono 0439/787861 – circoloauseralcaminetto@gmail.com – www.auser.veneto.it
5 ATTUALITÀ

Poesia per l’Auser


Un regalo di Alessandro per l’Auser ed i suoi
soci, sempre attivi nel campo sociale come
testimoniato anche su queste pagine

Auser Caminetto
A l’Auser Caminetto
ghé pias spés
a far banchetto
par catarse in compagnia
e i pensieri da la testa butar via.
Catarse par ciacolar
e i compleani festeiar.
Andar in compagnia al mar
senza paura e vergogna
de farse despuiar.
Tuti vécét in gamba
de na žerta età
che al vižio de só nòno
mai ghé mancherà.
An plauso ai volontari
che nó i pól mai èser contrari
che i sié da Quero, Vas, Fener o Lan
i à da darse sempre na man.
Mi sarié uno de Voialtri
ani fa nó ò mai mancà
a darve na man a Nadal e Capodan.
Auguri a tuti de Bóne Feste!
16.12.2021 Alessandro Bagatella
6 ATTUALITÀ

Le api si stanno estinguendo?


di Tristano Ing Dal Canton
Sono vissuto a fianco di apicoltori, prima mio nonno ed ora mio padre, e nonostante non apprezzi il miele il mon-
do delle api mi ha sempre affascinato, a cominciare da quando ho appreso che tali insetti volano e si orientano ri-
levando la luce polarizzata del sole (una proprietà fisica delle onde elettromagnetiche, con le quali, per lavoro, ho
a che fare ogni giorno). Un mondo affascinate e pieno di sorprese, ma pieno anche di…bufale, tanto per cambia-
re. Vi sarà infatti capitato di incappare in notizie apocalittiche che parlano del rischio imminente della scom-
parsa delle api dal pianeta, con conseguente pericolo per l’umanità intera. In realtà questa è una vera e
propria bufala ed è giusto fare qualche approfondimento, visto che si tratta di un discorso complesso, con molte
sfumature e di certo non liquidabile in due righe.
Innanzitutto occorre chiarezza nei termini: spesso viene usato il termine “ape” per tradurre l’inglese bee, ripren-
dendo il più delle volte pubblicazioni scientifiche che se ne servono. Ma già qui va fatta una premessa importan-
te: in italiano il termine “ape” è generalmente riferito ad un’unica specie, ossia l’ape domestica (Apis mellifera),
l’animale che viene allevato e gestito dagli apicoltori e che ci è ben familiare. Ma per gli anglosassoni il termine
bee si riferisce non soltanto all’ape da miele, ma anche a vari suoi parenti come i bombi (bumblebees), le osmie
(mason bees), le api legnaiole (carpenter bees), i megachilidi (leafcutter bees) e molti molti altri, tutti appartenenti
all’ordine degli Imenotteri e alla superfamiglia Apoidea, che comprende circa 20.000 specie. Inoltre, molti studi ci-
tati da questi articoli sensazionalisti, si riferiscono più in generale agli insetti pronubi (impollinatori) ma, per sem-
plificare, parlano dell’unica specie che è nota al grande pubblico, ovvero l’ape.
Perché questa premessa? Il primo motivo è che l’ape domestica si
trova in una condizione particolare rispetto agli altri impollina-
tori, dato che è in grandissima parte gestita e tutelata dal lavoro
degli apicoltori. In secondo luogo essa può vantare una diffusione
molto ampia, mentre buona parte degli altri insetti impollinatori no.
Inoltre trattasi di una specie legata ad un’attività produttiva come la
produzione di miele e per questa ragone è piuttosto normale che, in
caso di problemi di vario genere o semplici oscillazioni nelle popo-
lazioni, vengano suonate le sirene d’allarme, sicuramente ad un vo-
Api mellifere di ritorno in alveare lume ben maggiore di quello che si udirebbe per qualche scono-
sciuta specie di bombo, che non manifesta nessun interesse eco-
nomico. Perché si tratta di una bufala? Innanzitutto perché il numero di alveari, negli ultimi trent’anni (stima FAO),
è costantemente aumentato su scala globale (senza tener conto delle piccole realtà locali), e questo fornisce già
un primo dato fondamentale a supporto del fatto che non esiste un reale rischio di estinzione della specie in og-
getto. Parte di questo clamore sui rischi delle popolazioni di ape domestica nasce, tra l’altro, negli Stati Uniti: il
Nord America ha infatti vissuto in tempi recenti un sensibile calo delle produzioni, spesso legato al famigerato
Colony Collapse Disorder in cui le api operaie sembravano scomparire, lasciando sole la regina e gli individui più
giovani a morire dentro all’alveare. Questo calo (intorno al 2008) è poi sparito negli anni successivi. Tuttavia è
anche vero che senza il lavoro degli apicoltori che proteggono e tutelano gli alveari da infezioni e patologie di va-
rio genere, il rischio per le api sarebbe ben più alto, ma ancora lungi dall’estinzione totale. Il corollario a questa
bufala, ossia la conseguente estinzione dell’essere umano se
per assurdo le api dovessero estinguersi, rappresenta co-
munque un’altra bufala. Infatti non tutte le nostre coltivazioni
dipendono dalle api domestiche per l’impollinazione: sono
validi impollinatori le vespe, i calabroni, le farfalle, i coleotteri,
in certi casi persino le zanzare ed alcuni uccelli. Apis mellife-
ra è sicuramente un prezioso aiutante (soprattutto per la no-
stra frutta!) ma non è l’unico impollinatore: per esempio le
colture da cui l’umanità dipende fortemente (le graminacee,
ad esempio) sono per lo più impollinate dal vento. Le nostre
tavole, nel caso di un’improvvisa scomparsa delle api dome-
stiche, sarebbero senz’altro più povere e tristi, ma di certo
non vuote. Tutto ciò non significa che le api non soffrano di
problemi di nessun genere: Apis mellifera affronta infatti co-
Andamento delle colonie di api mellifere in US
stantemente difficoltà e patologie di vario genere, a cui sono
spesso gli apicoltori a dover mettere una pezza. Uno dei problemi principali è dato dall’agricoltura: l’avvento delle
monocolture e la cancellazione sistematica di ampie aree di verde spontaneo (ad esempio ai margini dei campi)
hanno privato gli insetti pronubi di una enorme fonte di approvvigionamento di nettare e polline da cui dipende-
vano in passato. In questo caso, tutti noi possiamo fare la nostra piccola parte per aiutarli: lasciare zone di terre-
no nel nostro giardino, o anche qualche vaso sul terrazzo, del tutto incolte, in modo che vengano popolate da fiori
spontanei e selvatici. E non tralasciamo il tema spinoso dei pesticidi: anche se si tratta di sostanze spesso indi-
spensabili per la protezione delle colture, è ancora aperto il dibattito sul fatto che alcuni tipi di insetticidi, in parti-
colare della classe dei neonicotinoidi, possano danneggiare le popolazioni locali delle api (fonte EFSA, European
7 ATTUALITÀ

Food Safety Authority): la questione non è ancora chiara e diversi studi sono ancora in corso. Infine non vanno
comunque dimenticati i nemici naturali delle api: il fungo Nosema apis ad esem-
pio, in grado di causare pesanti infezioni alle colonie, o l’acaro parassita Varroa
destructor, nemico acerrimo delle api domestiche: presumibilmente è stato prota-
gonista di uno spillover che lo ha portato a parassitare Apis mellifera negli anni
’60 nelle Filippine, e si è poi rapidamente diffuso nelle colonie di tutto il globo.
Questo parassita può creare gravissime infestazioni alle colonie, che conducono
frequentemente alla loro morte: è proprio il lavoro degli apicoltori a salvare gli al-
veari da una fine certa.
Concludendo: le api domestiche non sono a rischio estinzione e l’umanità
non scomparirebbe senza le api domestiche. Questo però non vuol dire che
api ed apicoltori non debbano affrontare grandi difficoltà e che molti ragionamenti
sulla questione siano spesso inficiati da altri generi di pregiudizi. In ogni caso, gli
appelli (fatti con correttezza e senza allarmismi) per la tutela degli insetti impolli-
natori sono indubbiamente importanti, visto che moltissimi tra questi animali sono
minacciati o già scomparsi (alcune specie di bombi, ad esempio) a causa di vari
fattori tra cui anche il riscaldamento globale. Quest’ultimo rappresenta tutt’altro Apis mellifera su fiore di Facelia
che una bufala, per cui ben venga una vera e propria sensibilizzazione in merito.
Bibliografia: Alfonso Lucifredi, naturalista e giornalista scientifico (Cicap)
• Country-specific effects of neonicotinoid pesticides on honey bees and wild bees (Science)
• J. Vanbergen and Insect Pollinators Initiative, Threats to an ecosystem service: Pressures on pollinators. (Front. Ecol. Environ)
• Bee declines driven by combined stress from parasites, pesticides, and lack of flowers (Science)
• Climate change contributes to widespread declines among bumble bees across continents (Science)
• The Bee Apocalypse Was Never Real; Here's Why (American Council on Science and Health)
• https://www.efsa.europa.eu/it/press/news/180228

A.P.S. Iscritta Reg. Naz. Nr.56 del 29.10.2018 c/o Palazzo Comunale - Piazza Martiri - C.F. 82004730253 - P.IVA. 00284480258
e-mail: segreteria@prolocoalano.it – PEC: prolocoalano@pec.it

Lavori di sistemazione “Caseta de l’àkua”


Prossimamente vedranno il via i lavori di ristrutturazione della “Caseta de l’àkua”,
un simbolo per la nostra comunità, sia architettonicamente che storicamente. I pri-
mi lavori saranno fondamentali per mantenere la in piedi la struttura. La “Caseta de
l’àkua” è il primo acquedotto costruito ad Alano di Piave, risale al 1700, lo scopo
era di raccogliere le acque provenienti dalle sorgenti del torrente “Formisel”, per
poterle incanalare in 1500 metri di tubature e 3 fontane. Per quell’epoca fu una
struttura importante per il miglioramento della vita del Paese, e favorì il suo svilup-
po. Ad oggi è un pezzo di storia importante e visto lo scopo del giro fontane di valo-
rizzare l’acqua e la sua storia è importante. lavori che il Comitato del Giro Fontane,
per la manutenzione dei sentieri e delle strutture caratteristiche che si trovano sul
Percorso Fontane sarebbero molti, ma richiedono notevoli sforzi economici. Affron-
tare le spese con le nostre uniche forze richiederebbe molto tempo.
Per questo abbiamo aperto una campagna di Crowdfunding1 a sostegno dei lavori necessari, su conto
presso l’Istituto Unicredit – Filiale di Fener:
Intestazione: Associazione Pro Loco di Alano di Piave
IBAN IT49E 02008 60990 000105816669 - causale Donazioni Percorso Fontane
1
Raccolta di fondi, attraverso piccoli contributi di gruppi molto numerosi che condividono un medesimo interesse o un
progetto comune oppure intendono sostenere un'idea innovativa. Per chi volesse anche valutare la detrazione delle
donazioni dalla propria Dichiarazione dei Redditi ricordiamo che le donazioni alle APS godono di una detrazione spe-
cifica pari al 30% e che per le imprese la donazione è integralmente deducibile del reddito con limiti molto elevati.

La caseta de l’acqua (dove che nasea i tosatei)


Presso molte culture dell’antichità l’acqua era considerata fonte della vita, principio cosmico femminile, ma anche Ma-
dre in quanto generatrice di vita. Ecco come da questo semplice elemento, ma fondamentale per la nostra esistenza,
possano nascere una serie di storie e leggende. Una di queste ci conduce ad un’antica costruzione in pietra all’interno
della quale c’è una sorgente d’acqua: la tradizione vuole che proprio in quella casetta nascessero i bambini.
Tratto da: https://www.spettacolidimistero.it/eventi/la-caseta-de-lacqua-dove-che-nasea-i-tosatei/
8 CRONACA

Fener, demolito
il deposito ferroviario
(s.for.) Un altro pezzo di storia del paese (e di archeo-
logia industriale) che se ne va: negli ultimi giorni di
marzo è stato demolito il deposito ferroviario adiacente
la stazione di Fener (vedi foto). In quell’area - data la
centralità della nostra stazione - troverà posto una nuo-
va struttura correlata alla recente elettrificazione della
linea e chiamata “sottostazione elettrica ferroviaria”. Di
che cosa si tratta? In parole povere - dato che attual-
mente RFI (Rete Ferroviaria Italiana) consta di 12.016
km di linee elettrificate - la fornitura, la trasmissione ed
il controllo dell’energia elettrica per la trazione dei treni
avviene (anche) attraverso le “sottostazioni”, che altro non sono che “nodi elettrici collegati ad una rete ad alta
tensione che sono in grado di trasformare e convertire l’alta tensione in una forma adatta ad alimentare gli azio-
namenti ed i motori dei treni”. Un intervento del genere, dunque, riguarderà anche la stazione di Fener.

Francesca Vidorin
laureata
in
Scienze motorie
Il 31 marzo 2022 Francesca Vidorin, di Alano
di Piave, ha conseguito la laurea magistrale in
Scienze dello sport e della prestazione fisica
presso l’università di Verona con il punteggio di
110 e lode. Francesca ha discusso la tesi dal
titolo: “I determinanti e il processo di coordina-
zione motoria in bambini di 4 e 5 anni”. Congra-
tulazioni a Francesca per la tenacia dimostrata
nel portare a termine questo percorso con
l’augurio di poter realizzare il suo sogno di tra-
smettere la passione per le discipline sportive
nel mondo della scuola.
Nella foto, scattata il giorno della laurea, Francesca è con i genitori, la sorella Elena e il fratello Gabriele.
9 CRONACA

Le 92 “primavere”
di Susanna Mondin
Dopo due anni di posticipi, dovuti alla pandemia, siamo
finalmente riusciti a ritrovarci e a festeggiare il traguardo
dei 92, raggiunto da questa grande donna, mamma, co-
gnata, suocera, nonna e bisnonna.
Tantissimi auguri ancora super SUSANNA, sei un
DONO per tutti noi.
Ti vogliamo tanto bene, la tua famiglia al completo.
Foto 1: famiglia al completo davanti al tempio di Possa-
gno; foto 2: Susanna con i pronipoti: (da sx) Francesco,
Giovanni e Samuele; foto 3: Susanna con i nipoti e rispettivi compagni/e: (da sx) Valentina, Monica, Simone, Ga-
briele, Irene, Giulia e Arrigo; foto 4: Susanna con figli e cognate: (da sx) Enrico, Flavia, Claudio, Nadia e Maria
Antonietta.

Il Cristo della Domenica


di Loris Curto
L’attuale chiesa di San Pietro di Feletto risale all’undicesimo secolo, ma si ritiene
che un precedente edificio religioso esistesse in quel luogo già fin dal settimo
secolo. Su una parete esterna si può ammirare un affresco con il soggetto del
“Cristo della Domenica”. In queste raffigurazioni il Cristo è rappresentato nella
postura della pietà e viene ferito dagli attrezzi di chi lavora di domenica: tale
giorno deve essere dedicato unicamente alla preghiera ed al riposo. Questo ge-
nere di rappresentazione iconografica fu vietato dal Concilio di Trento che ordinò
anche la distruzione dei dipinti esistenti. Solo alcuni di essi si salvarono; questo
citato è l’unico rimasto in provincia di Treviso. In provincia di Trento se ne trova
uno nella chiesa di San Rocco a Tesero, in val di Fiemme. Altri dipinti con tale
soggetto si trovano nella chiesa di San Giacomo ad Ortisei, nella chiesa
dell’ospedale dei Battuti a San Vito di Leguzzano e nel duomo di Biella.

Obbligo vaccinale over 50: indicazioni


Il Ministero della Salute sta inviando le comunicazioni di avvio del procedimento
sanzionatorio per l'inosservanza dell'obbligo vaccinale di cui all'art. 4 D.L.
44/2021, a tutti gli over50 che al 01/02/2022 non abbiano iniziato il ciclo vaccinale
anti-Covid. Entro il termine perentorio di dieci giorni dalla data di ricezione della
comunicazione, il cittadino potrà inviare comunicazione all'Azienda Sanitaria Lo-
cale competente per territorio (per l’ulss Dolomiti: e-mail vaccinazio-
ni.covid@aulss1.veneto.it oppure PEC protocollo.aulss1@pecveneto.it) l'eventua-
le certificazione relativa al differimento o all'esenzione dell'obbligo vaccinale e dovrà dare notizia dell'avvenuta
presentazione di tale comunicazione all'Azienda Sanitaria Locale anche all'Agenzia delle entrate-Riscossione,
accedendo all'Area Riservata del portale www.agenziaentrateriscossioni.gov.it. Belluno, 7 aprile 2022
10 CRONACA

In ricordo di Rina Poloni ved. Andreazza


(M.M.) Dall’Australia ci è giunta la triste notizia della scomparsa, avvenuta il 9 marzo
scorso, di Rina Poloni, sorella di Padre Paolino, conosciuta anche da molti nostri lettori.
Ricordiamo Rina, originaria di Quero, attraverso le parole pronunciate in occasione
della cerimonia di commiato dai figli, cui esprimiamo sentite condoglianze.
Parola di ricordo a nome di Paul & Dino
Ringraziamo tutti i parenti e gli amici di mamma che sono stati qui oggi per
onorare la sua memoria e ringraziamo anche coloro che non hanno potuto essere
qui, ma che hanno inviato il loro affetto e le loro condoglianze da ogni angolo
dell'Australia, dell'Italia, della Francia e dell'America.
Rina è nata l'11 gennaio 1934 a Quero, in provincia di Belluno, nel Veneto del
Nord Italia. Rina era la figlia più piccola della famiglia di Giuseppe e Adele
Poloni. Aveva una sorella di nome Maria e il primogenito era il loro fratello Rino, poi divenuto
sacerdote, detto Padre Paolino. Amava molto suo fratello e sua sorella. Rina ha vissuto gli anni
dell'infanzia durante l'incertezza della seconda guerra mondiale. Fu nella sua città natale che conobbe
il suo futuro marito, Luigi Andreazza, emigrato poi in Australia nel 1951. In seguito avrebbe viaggiato
per vivere in Svizzera e Francia, lavorando come sarta. Rina percorse poi il lungo viaggio in nave
verso l'Australia, arrivando al porto di Melbourne il 14 settembre 1962, dove si riunì con Luigi. Si
sono poi diretti a Naracoorte, nell'Australia meridionale, dove si sono sposati, il 29 settembre 1962. Si
sono poi trasferiti a Broken Hill dove hanno avuto 2 figli, Paul e Dino. Rina era una persona gentile e
premurosa, che amava molto la sua famiglia e i suoi parenti e godeva della compagnia degli amici. Era
anche un'amante degli animali e provava grande gioia per i suoi cani e gatti. Le piaceva l'opera, il
balletto, i film, l'arte, la letteratura, la poesia e aveva un amore speciale per la musica. Rina ha
apprezzato molti testi letterari, quindi è giusto che ne sentiamo uno che ammirava, una breve citazione
tratta dal prologo dell'autobiografia di Bertrand Russell: "Tre passioni, semplici ma
straordinariamente forti, hanno governato la mia vita: il desiderio di amore, la ricerca della
conoscenza e la pietà insopportabile per la sofferenza dell'umanità". Sebbene Rina abbia sofferto per
la morte del suo amorevole marito Luigi e abbia avuto diversi problemi di salute, aveva una forza che
era (ed è tuttora) un'ispirazione molto speciale per entrambi i suoi figli, Paul e Dino. Ci mancherà
moltissimo. Sarà sempre ricordata per la sua forza e la sua natura amorevole.

ASTERISCO

Il messaggio… aereo

Non ha fatto, forse, un gran percorso, ma di sicuro lo ha fatto attraverso una strada insolita il messaggio che
vedete riprodotto qui sopra. Lo ha trovato nel cimitero di Quero un nostro lettore, che ce lo ha fatto recapitare
affinché ne potessimo dare testimonianza pubblica ai nostri lettori. Era ancora attaccato ai resti di un palloncino
che lo ha trasportato in cielo fino all’altezza del nostro territorio. Scritto dai bambini d Vidor, il messaggio è di
chiara natura ecologista e ci offre un suggerimento per considerare in maniera positiva il nostro rapporto con la
natura, bene da rispettare per poter godere appieno delle sue bellezze a vantaggio del nostro ben vivere.
Ringraziamo per la segnalazione Domenico Schievenin e Germano Susanetto
11 ATTUALITÀ

Raccontare la cultura
Un progetto per coinvolgere i giovani nella diffusione delle bellezze feltrine
con l'ausilio delle nuove tecnologie.
Si intitola “Raccontare la Cultura” il progetto promosso dal Comune di Feltre in qualità di capofila
dei Comuni del Distretto di Feltre nell'ambito dei Piani di intervento della Regione del Veneto in
materia di politiche giovanili "Capacit-Azione”.
Il progetto vede il coinvolgimento dei giovani dai 16 ai 35 anni ed è finalizzato ad avvicinarli alla
gestione delle relazioni interpersonali in ambito culturale, formandoli a essere – on e off line –
ambasciatori e promotori della ricchezza storica, artistica e architettonica della propria città, attraverso una serie
di appuntamenti con esperti che struttureranno gli incontri con una parte teorica e una esperienziale. L’iniziativa
nasce dalla considerazione che spesso i ragazzi comunicano utilizzando piattaforme e strumenti di cui non
conoscono a pieno potenzialità e limiti: in particolare, manca la consapevolezza di come possano essere usati
per una comunicazione funzionale e come possano diventare occasione di scambio e crescita culturale.
L’obiettivo del progetto è quindi rendere i ragazzi, una volta comprese le strategie mirate di comunicazione,
protagonisti attivi della vita della comunità e renderli soggetti attivi in grado di coinvolgere e stimolare i coetanei. I
quattro appuntamenti, partiti il 5 aprile, affronteranno vari temi: “la comunicazione che crea valore: le strategie, la
scelta degli strumenti (Facebook, Instagram, YouTube, TikTok, Newsletter, Linkedin....), leggere gli audience
insight, l'indicizzazione web in campo culturale”; “elaborare una strategia e un piano di comunicazione” con Elisa
Bonacini, archeologa, autrice di libri e ricerche su cultura, musei e processi digitali partecipativi; “dal reale al
digitale: esempi e pratiche per comunicare in modo efficace i contenuti culturali” con Eleonora Biscini, consulente
di Digital Marketing nel Mercato dell'Arte e nel Settore Culturale; e “la creazione dei contenuti per la
comunicazione: stili e linguaggi diversi per diversi obiettivi” con Giulio Alvigini, artista, content creator e
consulente. La seconda parte del progetto si svolgerà il 24 maggio a Feltre, in occasione della Maratona di
Lettura, con un incontro-dibattito con professionisti di primo piano del mondo culturale, con ruoli attivi all'interno di
luoghi e istituti di cultura di rilievo nazionale, tra cui Ilde Forgione, Digital Consultant, Dottoressa di ricerca in
Diritto pubblico e dell’Economia all’Università di Pisa; Laura Casarsa, Digital Strategist & Communication
Consultant; Benedetta Colombo, Content Creator e laureanda in Scienze dei beni Culturali, Angelo Gennaccaro,
Assessore comunale all’Innovazione Digitale e Partecipazione della Città di Bolzano; e Luca Zamparo,
archeologo, docente, ideatore e coordinatore del Master Europeo in "Promozione e accessibilità museale”. "Con
Raccontare la Cultura – spiega l'Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Feltre Giorgia Li Castri –
rendiamo in modo concreto i giovani protagonisti e primi attori della vita culturale e sociale dei loro territori. Non
solo: diamo loro gli strumenti per poter fare di creatività e cultura delle reali opportunità di crescita, formazione e
occupazione. Per questo abbiamo scelto di proporre incontri in cui debbano mettersi in gioco in prima persona.
Non saranno solo momenti in cui imparare tecniche e strategie: lavoreremo anche sulla comunicazione
interpersonale, verbale e non. Far crescere i ragazzi in questo senso significa far crescere la capacità di
accoglienza e attrazione del territorio. Una scommessa di cui oggi più che mai l'intera Comunità ha bisogno".
“Da anni lavoriamo nel settore della cultura con il Metodo Amuse, il punto di riferimento italiano per il marketing e
le tecnologie digitali per il mondo museale - dichiara Michele Da Rold, Chief Sales Officer di Larin Group, la
società bellunese che curerà il progetto per il Comune di Feltre - e per Larin è un motivo di vanto e orgoglio
aiutare a formare i professionisti nella promozione della cultura. Siamo convinti che il progetto “Raccontare la
Cultura” contribuisca a offrire ai ragazzi una formazione pratica da poter mettere subito in atto per la
valorizzazione del nostro territorio”.
Il corso è completamente gratuito; vi possono partecipare tutti, ma - come detto - si rivolge
preferibilmente ai giovani tra i 16 e i 35 anni residenti a Feltre e negli altri Comuni del Distretto: Alano di
Piave, Arsiè, Borgo Valbelluna, Cesiomaggiore, Fonzaso, Lamon, Pedavena, Quero Vas, San Gregorio nelle
Alpi, Santa Giustina, Sedico, Seren del Grappa, Sospirolo, Sovramonte. Gli incontri si terranno a Feltre presso il
Museo Diocesano di Arte Sacra. Informazioni ed iscrizioni su www.visitfeltre.info. Feltre, 23 marzo 2022
12 AUSER

In ricordo di “Piero”
A febbraio è mancato Pietro Berton e l’Auser, Circolo Al
Caminetto” desidera ricordare la sua persona per il
prezioso servizio reso alla collettività. Ai suoi cari resta il
ricordo di marito, padre e nonno amorevole, ma va
sottolineata anche la sua dedizione al bene comune,
espressa anche con la pronta adesione all’Auser ed al
servizio nella squadra dei nonni vigili. L’iniziativa è sorta
nel lontano 1997 e fin da allora, finché ha potuto, Piero
ha svolto in maniera esemplare la funzione di vigilanza
di fronte alle scuole, per garantire la sicurezza ai
bambini in uscita dalle lezioni. La Presidente Auser,
Carla Elda Franzoia ha ricordato Piero con un sentito
messaggio alla famiglia: “partecipiamo commossi al
vostro dolore per la perdita del vostro amato papà. Auser Volontariato ricorda il caro Pietro con gratitudine per il
servizio prestato come nonno vigile fin dalla nascita dell’Associazione a Quero. Grazie Pietro per la tua generosa
disponibilità, la ricorderemo con sincero affetto e con la preghiera. Presidente, Direttivo e soci Auser”.
A ricordo di tutti i volontari della prima ora, molti dei quali deceduti, riproponiamo copia della nostra pagina del ‘97

Qui sopra, l’articolo del 1997 (Il Tornado nr. 332) con la notizia della nascita della squadra dei nonni vigili.

La foto di copertina ASTERISCO

(M.M.) Un particolare dal mio giardino, in questi giorni di risveglio primaverile, è quello che trovate in copertina
con lo scatto dedicato al Sedum, pianta succulenta della famiglia delle Crassulaceae, considerate "rustiche" e
"semirustiche" perché sopportano anche le basse temperature e a volte anche il gelo. Quella del mio giardino
vive su un incavo di un vecchio tronco e da sola evoca un giardino roccioso che vegeta più nella mia fantasia che
nella realtà. Una nota gentile che colora un angolo del giardino e, stavolta, anche la nostra copertina.
13 AUSER
14 ATTUALITÀ

Attività fisica: 86% dei bellunesi è attivo


Il 6 aprile è stata la giornata mondiale dell’attività fisica per sensibilizzare i cittadini di tutte le età
sull’importanza di adottare uno stile di vita attivo e la pratica di regolare attività fisica.
I cittadini in Ulss 1 Dolomiti sembrano praticare più attività fisica rispetto alla
media nazionale: secondo i dati raccolti nell’ambito del Progetto Passi, ben il 47% della
popolazione risulta parzialmente attivo e il 39% attivo, mentre solo un 14% risulta
sedentario. La percentuale di sedentarietà, infatti, sembra essere in diminuzione nel
corso degli anni.
L’attività fisica è importante per la salute psicofisica e migliora il benessere complessivo. Uno stile di vita
attivo contribuisce, infatti, a contrastare il rischio di insorgenza di malattie croniche e migliora l’umore. Si
consideri, ad esempio, che tra le
persone sedentarie, il 21% dichiara
di essere iperteso, un altro 21% di
essere in sovrappeso e il 26% di
avere sintomi di depressione. Anche
il fumo risulta essere un fattore di
rischio correlato alla sedentarietà: il
18% delle persone sedentarie
dichiara, infatti, di essere fumatore.
Le attività di promozione e
prescrizione di esercizio fisico da
parte di un operatore sanitario,
risultano, quindi, fondamentali per
prevenire queste patologie. A questo
proposito si osserva che al 30% delle
persone sedentarie e al 41% delle
persone sedentarie con almeno una
patologia cronica, è stato consigliato di praticare attività fisica. Anche il 41% delle persone sedentarie, che si
trovano in una condizione di eccesso ponderale, ha ricevuto il consiglio di fare esercizio fisico.
L’attività fisica nei bambini: non è solo sport. Nell’ambito del Progetto Okkio alla Salute, il bambino è
considerato attivo se ha svolto almeno 1 ora di attività fisica il giorno precedente l’indagine. A questo proposito, il
37,3% dei bambini in Ulss Dolomiti risulta aver fatto attività sportiva strutturata il pomeriggio antecedente
all’indagine. Inoltre, è emerso che quasi il 40% fa almeno un’ora di attività sportiva strutturata per 2 giorni la
settimana. Ma l’attività fisica nei bambini è anche gioco, anch’esso attività ricreativa fondamentale per la crescita
e lo sviluppo nell’infanzia. Secondo i dati raccolti, i bambini che hanno giocato all’aperto il pomeriggio
antecedente l’indagine sono il 75,2%. L’Ulss Dolomiti è impegnata nel promuovere l’attività fisica fin dalla tenera
età con i progetti Pedibus e “Corro Lontano perché mangio sano” e con la promozione delle Palestre della salute
per favorire il movimento a tutte le età Belluno, 6 aprile 2022

Una App
che torna
utile
Per avere sotto controllo i dati
della propria patente e del
proprio autoveicolo ci può
aiutare questa applicazione,
realizzata dal Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti.
Fra le tante che scarichiamo
sui nostri telefonini o tablet,
possiamo trovare posto
anche per questa App,
strumento utile per gestire
patente ed automobile.
15 JUDO

Podio alla qualificazione di Coppa Italia


E dopo tanto attendere, si ritorna sui tatami di gara con alcune atlete del Judo Alano: parliamo di Valentina Ber-
toldo e Francesca Vidorin che, nonostante i vari impegni, decidono di partecipare alla qualificazione di Coppa
Italia 2022. La gara si è svolta domenica 27 dicembre 2021 al palazzetto di Grisignano di Zocco (VI) e, come ab-
biamo detto, ha visto impegnate le nostre due ragazze che, con molto timore per la lunga assenza dalle competi-
zioni, hanno però superato le aspettative: medaglia d’oro per Francesca e medaglia d’argento per Valentina.
Congratulazioni a entrambe e in bocca al lupo per la finale che si svolgerà domenica 24 aprile al PalaPellicone di
Ostia (Roma).

A.S.D. JUDO ALANO DI PIAVE | Palestra Comunale in Via Don P. Codemo | Tel. 0439 779457 | Cell. 348 0447706
16 ATTUALITÀ

Giornata mondiale dell’acqua: i consigli


In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, bene
prezioso per la nostra salute e l’ambiente, l’ulss Dolomiti
diffonde alcuni consigli.
L’acqua, bene prezioso, fonte di vita e di benessere, è il
principale costituente del nostro corpo ed è coinvolta in
quasi tutte le sue funzioni. Il corpo umano, infatti, è composto in media per il 60% di
acqua, ma la sua percentuale varia con l’età. Da giovani ne siamo “più ricchi”, mentre
con il passare degli anni la sua quota si riduce progressivamente, passando così da
valori medi del 75-80% nel neonato, a valori del 40-50% nell’anziano.
Il fabbisogno di acqua nel bambino
Non solo la quantità totale di acqua è maggiore nel bambino piccolo. Anche le necessità idriche sono più elevate
nel bambino rispetto all’adulto e diminuiscono all’aumentare dell’età. Un lattante, infatti, si disidrata 3 volte più
rapidamente di un adulto.
Cosa deve bere un lattante sano? Il latte della mamma, oppure, se la mamma non può allattare per motivi di
salute, il latte di formula. Anche se le temperature ambientali sono elevate, non serve dare al lattante sano acqua
o tisane che sono spesso ricche di zuccheri. Il latte materno contiene, infatti, circa l'87% di acqua.
E nell’anziano?
Nell’anziano l'acqua corporea diminuisce e anche il senso della sete. Per questo l'anziano è a rischio di
disidratazione. E' importante per chi assiste l'anziano ricordargli di bere spesso nell'arco della giornata, durante e
fuori dai pasti, anche quando non avverte il senso di sete.
Quanto e come dobbiamo bere? Alcuni consigli per la nostra alimentazione.
Ogni giorno, un adulto sano dovrebbe bere almeno 6-8 bicchieri di acqua (1,5-2 litri), assecondando il senso di
sete e, anzi, anticipandolo. E' importante, quindi, bere frequentemente e in piccole quantità, lentamente,
soprattutto se l'acqua è molto fredda.
Possiamo bere sia l'acqua di bottiglia sia l'acqua di rubinetto, entrambe sicure e controllate.
Ricorda che bevande diverse dall'acqua (succhi di frutta, aranciate, coca cola, caffè, tè) apportano anche
sostanze che danno calorie (come gli zuccheri) o che sono farmacologicamente attive (ad esempio la caffeina).
Consumiamo, quindi, queste bevande con moderazione.
E' importante bere durante e dopo l'attività fisica. Se l'attività fisica è di intensità moderata o ha durata inferiore
a 45-60 minuti, è sufficiente bere solamente acqua. Solo in caso di attività fisica intensa e prolungata (oltre
un'ora) è necessario ripristinare, oltre all'acqua, anche i sali persi e gli zuccheri consumati.
In gravidanza e allattamento la donna deve assumere molta più acqua: in gravidanza almeno 2.350 ml e in
allattamento 2.700 ml al giorno.
In condizioni patologiche con perdite di acqua (ad esempio, vomito, diarrea o stati febbrili), l'acqua perduta va
reintegrata adeguatamente e tempestivamente.
Il calcio contenuto nell'acqua viene assorbito al pari di quello contenuto nel latte. Non è vero che provoca i
calcoli renali, anzi, sembra avere un fattore protettivo.
Infine, teniamo presente che si perde molta acqua non solo quando è caldo, ma anche quando fa molto freddo e
c'è vento, come ad esempio quando si è in montagna sulla neve, ancor più se si fa attività sportiva come lo sci.
E per finire: ricordiamoci di non sprecare l'acqua, l’acqua è un bene prezioso! Belluno, 22 marzo 2022

ALPINI

GRUPPO ALPINI VALDEROA


Alano di Piave
Associazione Nazionale Alpini Sezione di Feltre

APERTURA SEDE
DAL MESE DI APRILE LA NOSTRA SEDE RIAPRE CON
I SEGUENTI ORARI
SABATO 17.30 – 19.00
Negli stessi orari sarà possibile effettuare
il rinnovo tesseramento
17 ATTUALITÀ

ASTERISCO

22 anni fa
la prima copertina a colori
(M.M.) Era il mese di Aprile del 2000 quando abbiamo iniziato l’avventura del
colore in copertina. Fu un primo assaggio, dato che l’interno rimase per un po’
di tempo in bianco e nero, in attesa di prendere coraggio e intraprendere la
strada del tutto colore per il nostro periodico. Finora sono state realizzate 390
composizioni e posso confessare che non è stato e non è sempre semplice
scegliere l’immagine da mettere in vetrina, che di questo si tratta, in fondo.
Un’immagine per attrarre l’attenzione, per sollecitare una riflessione, per
stuzzicare la curiosità, mostrare la bellezza che il nostro ambiente ci offre. Una
bella sfida che continua e che affronto anche con il contributo di molti abbonati
che propongono idee e spunti utili. I primi furono i soci del Fotogruppo, che
permisero l’uso di una foto del loro archivio per la prima copertina. A loro, a
tutti quelli che mettono a disposizione i loro scatti fotografici: grazie!
18 CRONACA

Tempio Internazionale del Donatore


al via i lavori di restauro del crocifisso
Al via i lavori di restauro del crocifisso ligneo di scuola veneziana del XVI secolo, col-
locato all’interno del Tempio Internazionale del Donatore di Pianezze di Valdobbia-
dene in provincia di Treviso, classificatosi al primo posto nella classifica regionale
Veneto in occasione del X censimento “I Luoghi del Cuore”. Grazie ai 7.419 voti
raccolti al censimento I Luoghi del Cuore, l’ODV Tempio Internazionale del Dona-
tore ha potuto partecipare al Bando “I Luoghi del Cuore” nel 2021, che il FAI lancia
dopo ogni censimento, mettendo a disposizione dei luoghi più virtuosi una serie di
contributi economici. Il progetto presentato si è concentrato sul recupero
dell’importante crocifisso ligneo, che necessita di interventi di consolidamento struttu-
rale, pulitura e recupero complessivo. L’intervento è stato valutato idoneo ed è so-
stenuto dal FAI e da Intesa Sanpaolo con un finanziamento di 12.115 euro e vede il
coinvolgimento di sette associazioni e aziende partner che a diverso titolo partecipe-
ranno con co-finanziamenti, contributi in natura e attività di comunicazione, promo-
zione e valorizzazione. A dare il loro contributo le 5 associazioni del dono Avis Na-
zionale, Avis Regionale Veneto, Avis Provinciale Treviso, Fidas Regionale Veneto,
Aido Nazionale, l’azienda locale Veneto Vetro e l’emittente Valdo TV. Il crocifisso del Tempio, oltre a un’oggettiva
valenza culturale e artistica, ha anche un notevole significato storico e simbolico. Per tutta la durata della Prima
Guerra Mondiale infatti, fu conservato, secondo fonti locali, in una piccola chiesetta in cui venivano riuniti i corpi
dei soldati uccisi in guerra. L’opera restaurata tornerà così a rappresentare, in tutta la sua imponenza, un
monito contro l’inutile spargimento di sangue causato dalle guerre. Il restauro, che prevede il consolida-
mento strutturale, la pulitura e il recupero complessivo dell’opera, sarà realizzato nel laboratorio della dott.ssa
Valentina Piovan di Padova. La conclusione dei lavori è prevista per settembre 2022.
Il luogo: il Tempio Internazionale del Donatore recentemente riaperto. Il Tempio Internazionale
del Donatore, di proprietà della Diocesi di Padova e in gestione dell’omonima ODV, si trova in località Pianezze
di Valdobbiadene (TV), a 1.071 metri di altezza sul Monte Cesen nelle Prealpi venete. Il luogo appartiene all’area
delle “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”, dal 2019 riconosciuta Patrimonio Mondiale
dell’Umanità dall’UNESCO in qualità di “Paesaggio culturale”. L’edificio fu costruito nel 1962, nel punto esatto
in cui durante la Prima Guerra Mondiale sorgeva una postazione di cannoni, per volontà di alcuni donato-
ri di sangue che volevano cancellare lo sdegno per il sangue versato nel territorio durante le guerre, co-
me nuovo simbolo di vita e del sangue donato. Esso rappresenta una delle opere più apprezzate
dell’architetto Giuseppe Davanzo (1921-2007), allievo di Carlo Scarpa. La forma a tenda della copertura rappre-
senta il riparo e l’accoglienza, mentre l’essenziale interno conserva il crocifisso in legno di scuola veneziana del
XVI secolo, bisognoso di restauro. Il Tempio, rimasto chiuso per inagibilità per oltre 3 anni, ha potuto riaprire
nell’aprile 2021 grazie a una importante raccolta fondi promossa dall’ODV Tempio insieme alle Associazioni del
dono più significative in Italia (Avis, Fidas, Fratres e Aido), sulla scia della grande visibilità portata dalla parteci-
pazione al X censimento “I Luoghi del Cuore”. La raccolta fondi, che ha permesso la messa in sicurezza del
Tempio, ha visto la partecipazione di oltre cento soggetti pubblici e privati. In questo panorama, il restauro del
Crocifisso concluderà simbolicamente il processo di restituzione alla collettività di un luogo unico e dalla forte va-
lenza identitaria. https://fidas.it/tempio-donatore-al-via-lavori-restauro-2022/

CENNI STORICI

La Repubblica di Venezia e il canale di Suez


di Loris Curto
Il canale di Suez che congiunge il Mediterraneo al Mar Rosso, fu completato nel
1867 ed inaugurato il 17 novembre 1869. Il canale venne realizzato dalla Compa-
gnia del francese Ferdinand de Lesseps su progetto dell'ingegnere italiano Luigi
Negrelli. Pochi sanno che agli inizi del XVI secolo la Repubblica di Venezia
aveva già ipotizzato lo scavo del canale. Un documento del Consiglio dei Dieci di
Venezia del 24 maggio 1504 affidava all’ambasciatore Francesco Tedaldi l’incarico
di incontrare il sultano d’Egitto per illustrargli l’opera e chiedere il permesso per la
sua realizzazione. Tuttavia, per il timore di contrariare il sultano ed inoltre di attirare
su Venezia l’ostilità di altri stati europei che sarebbero stati danneggiati nei loro
commerci dall’apertura di quella nuova via di traffico, si preferì rinunciare alla pro-
posta che non fu mai portata a conoscenza del sultano. A noi non resta che imma-
ginare come sarebbe stata diversa la storia se Venezia avesse potuto realizzare il
canale e mantenere il controllo delle rotte verso l’oriente.
19 LIBRI
20 ATTUALITÀ

S.I.T.I.C.: la cartografia on line

(M.M.) Vi serve consultare una mappa catastatale o avere qualche altra informazione cartografica? Senza passa-
re per gli uffici tecnici potreste riuscire ad avere quel che vi serve attraverso la consultazione del servizio messo a
disposizione dal S.I.T.I.C. che permette di ricercare, visionare e scaricare mappe e altre informazioni catastali.
Anche senza dover memorizzare indirizzi internet vi basterà sapere che sul sito del proprio Comune, scegliendo
la voce amministrazione trasparente sarete rimandati ad un’altra pagina nella quale, attraverso il menù posto a
sinistra, cliccando la quart’ultima voce: ”pianificazione e governo del territorio” sarete messi nella condizione
di raggiungere le sezioni che vi possono interessare. Si legge sul sito di Quero, al momento in cui scriviamo:
“Pianificazione e governo del territorio. In que-
sta sezione vengono tenute aggiornate la infor-
mazioni e i dati concernenti gli obblighi di pubbli-
cità ai sensi del Decreto Legislativo 14 marzo
2013 n. 33 - Art. 39, come modificato dal D.Lgs
25 maggio 2016 nr. 97. La cartografia del PRG
può essere visionata sul Sistema Informativo Ter-
ritoriale Intercomunale, gestito dal Consorzio BIM
Piave di Belluno, accedendo al portale:
http://ilnostrocomune.consorziobimpiave.bl.it/ -
Successivamente all'accesso il cittadino dovrà in-
serire le seguenti credenziali: nome utente: que-
ro-vas - password: cittadino. Data ultimo aggior-
namento 02.03.2022”.
Il nome utente per entrare nel sito del nostro Comune è dato, dunque, dal nome del Comune (si veda
l’immagine sopra riportata), mentre la password è sempre “cittadino”, il tutto scritto in minuscolo.
Niente di difficile. Esiste anche un piccolo manuale di trentasei pagine, scaricabile dalla finestra di benvenuto che
aiuta a navigare all’interno del sito per padro-
neggiare al meglio le risorse messe a dispo-
sizione dal servizio. I fruitori delle consulta-
zioni sono invitati a collaborare per migliorare
la qualità del servizio e questo invito si legge
fin da subito nella pagina iniziale, dove è scrit-
to: “Vi invitiamo, durante l'utilizzo, a segnalare
eventuali difformità rispetto alla precedente
piattaforma attraverso l'apposito tasto in bas-
so a destra, al fine di ottimizzare la qualità del
servizio. Si ringrazia fin d'ora per la collabora-
zione e si porgono cordiali saluti”.
Una possibilità interessante questa consultazione online, offerta dall’approccio tecnologico ai dati in possesso
dell’amministrazione, che permette di evitare accessi fisici agli uffici oppure consente di chiarirsi le idee prima di
rivolgersi ad un professionista del settore per avere una consulenza più dettagliata. Non vi resta che provare a
navigare in questa risorsa e prendere confidenza con l’uso di questo tipo di strumenti. La tecnologia può essere
davvero molto utile. Un piccolo sforzo per imparare ad usarla ripagherà in soddisfazione e risultati.
21 ATTUALITÀ

6.500
6.500 ore
ore donate
donate alla
alla propria
propria gente
gente
6.500 ore donate alla propria gente
Oltre 6.500 ore di lavoro regalate per la salute della comunità.
Oltre 6.500 ore di lavoro regalate per la salute della comunità.
Continua il grande impegno a titolo VOLONTARIO e GRATUITO di medici, infer-
Continua il grande
mieri e operatori Oltre 6.500
impegno a in
socio-sanitari ore
titolo di lavoro
VOLONTARIO
pensione, regalate
che già sie erano per
resila
GRATUITO salute
di medici,
disponibili della comunità.
nelinfer-
cor-
mieri e operatori
Continua socio-sanitari
il grande impegno a intitolo
pensione, che già sieerano
VOLONTARIO so resi disponibili
GRATUITO
dell’anno di2021
medici, enelinizio
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mieri e operatori socio-sanitari in pensione, che già si 2022, dell’anno
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nell’ambito e della
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Dolomiti nell’ambito
2022, a supporto
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Dolomiti nell’ambito
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gratuitamente, donando
servizio neledcorso 5.500 ore
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gratuitamente,
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continuato competenza
nei drive-in,
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2022, ed prestando
energie.
5.500 oreImpegno
di lavoro
più di 1.000che
svolto
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continuato anche
gratuitamente,
di a inizio
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nel primo prestando
ed energie. più
trimestre.Impegno di 1.000
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di servizio anche
continuato
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il loro nel 2022,
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Direttore Generale
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Ecco alcuni dei loro volti. zia Carraro, «un
la comunità grazie di cuore»
» commenta il DirettoreBelluno,
Generale 7 aprile
Maria2022
Gra-
Ecco alcuni dei loro volti. zia Carraro, «un grazie di cuore» Belluno, 7 aprile 2022
Ecco alcuni dei loro volti. Belluno, 7 aprile 2022
CRONACA
Benvenuto
Benvenuto Mattia!
Mattia!
Benvenuto Mattia!
Elia Giacomelli presenta orgoglioso il fratellino Mattia, nato il 14/10/2021. Si as-
Elia Giacomelli presenta orgoglioso il fratellino Mattia, nato il 14/10/2021. Si as-
Elia Giacomelli
sociano presentalaorgoglioso
il papà Andrea, il fratellino
mamma Lorena, Mattia,
i nonni natoFranco,
Nadia, il 14/10/2021. Si as-
Pasqualina e
sociano il papà Andrea, la mamma Lorena, i nonni Nadia, Franco, Pasqualina e
sociano
Dario. il papà Andrea,
I bisnonni la mamma
Alessandra, Lorena,
Antonietta i nonni Nadia,
e Giovanni Franco,
e la super ziaPasqualina
Giorgia. Tie
Dario. I bisnonni Alessandra, Antonietta e Giovanni e la super zia Giorgia. Ti
Dario. I bisnonni
auguriamo Alessandra,
tutto il meglio Antonietta
dalla vita, e Giovanni
ad essere birbanteee la super lozia
ruffiano haiGiorgia.
imparatoTi
auguriamo tutto il meglio dalla vita, ad essere birbante e ruffiano lo hai imparato
auguriamo
già! D’altronde tuttoil fratellone
il meglio dalla
è un vita,
buonad essere birbante e ruffiano lo hai imparato
maestro!
già! D’altronde il fratellone è un buon maestro!
già! D’altronde il fratellone è un buon maestro!
22 ATTUALITÀ

Feltre: torna la Fiera dell'Oggetto Ritrovato


Appuntamento ogni seconda domenica del mese fino a dicembre
Ritorna, dal 10 aprile, l'appuntamento con la Fiera dell’Oggetto Ritrovato, il mercatino
dell’antiquariato e dell’usato che si svolge nel centro storico di Feltre. La manifestazione si
terrà, come da tradizione, ogni seconda domenica del mese fino a dicembre, quando è pre-
visto anche un evento natalizio straordinario, in programma domenica 18 dicembre. L'evento,
organizzato dall'associazione “Feltre vivere il centro storico” in collaborazione con il Comune di
Feltre interesserà buona parte della cittadella e in particolare via Mezzaterra (da salita Da Romagno verso Piaz-
za Vittorio Emanuele II), Piazza Filippo De Boni, Piazza Vittorio Emanuele II (Piazza Maggiore), Piazza della Le-
gna e Salita Muffoni. Dall’alba al tramonto, saranno oltre 80 gli espositori provenienti da tutto il Triveneto che
proporranno una vasta scelta di oggetti usati e d’antiquariato, libri, mobili, lampade, vestiti, ed altri oggetti di inte-
resse, promuovendo anche il riuso ed il restauro in una prospettiva di sostenibilità ambientale, sociale ed econo-
mica. “Si tratta di un appuntamento consolidato nel panorama dell'offerta feltrina, che già in passato ha dimostra-
to di riscuotere grande interesse sia tra i residenti che i visitatori da fuori”, sottolinea l'assessore alla Mobilità,
all'Ambiente e ai Beni Comuni del Comune di Feltre Valter Bonan, che aggiunge: “Un'occasione per gustare le
bellezze del centro storico con un approccio diverso e di piena partecipazione, che vuole essere di stimolo anche
ad una ritrovata consapevolezza nei confronti del riuso e del recupero intelligente degli oggetti. L'allentamento
delle restrizioni sanitarie, che non significa peraltro accantonare i comportamenti di prudenza ormai consolidati,
favorirà certamente un afflusso ancor maggiore rispetto alle ultime edizioni tanto da costituire un vero e proprio
“lancio” primaverile della ricca offerta di eventi e manifestazioni della nostra città”. Feltre, 06 aprile 2022

YouPol: in contatto con la Polizia di Stato


L’app Youpol, realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare epi-
sodi di spaccio, bullismo e reati di violenza domestica, si è rinno-
vata e lo ha fatto in concomitanza del 25 novembre, giornata
mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’applicativo, che si presenta con una nuova veste grafica, è stato
implementato anche nelle funzionalità, così da permettere una
maggiore interazione tra la sala operativa della Questura e il se-
gnalante. Durante la segnalazione, sarà possibile allegare non so-
lo immagini ma anche video e file audio, in modo che l’operatore
della Polizia di Stato possa avere un quadro completo di cosa sta
accadendo ed intervenire in maniera ancor più tempestiva.
Un’importante novità riguarda l’introduzione della chat che può es-
sere attivata dalla sala operativa ricevente, e sulla quale possono
essere scambiati, in tempo reale, messaggi e file multimediali,
come normalmente accade in un’applicazione di messaggistica
istantanea. Al fine di tutela i segnalanti, che spesso possono esse-
re vittime stesse del reato, è stata inserita la possibilità, per chi
segnala, di nascondere l’attività svolta con l’app. Questa nuova
funzionalità è stata pensata principalmente per le vittime di violen-
za di genere. Nascondendo l’attività svolta, non rischiano di esse-
re scoperte se qualcuno si impossessa del loro dispositi-
vo elettronico per “curiosare”. La geolocalizzazione trami-
te l’applicazione è oggi possibile a doppio senso. Il se-
gnalante può essere localizzato dalla sala operativa ma,
allo stesso tempo, ha la possibilità di vedere quale sia
l’ufficio di Polizia a lui più vicino. Come nella precedente
versione è possibile effettuare la segnalazione anche in
forma anonima e si può chiamare direttamente dall’app il
N.U.E. 112 o, dove non presente, il 113 della questura.
L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cit-
tadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica
del Paese, si può scaricare gratuitamente ed è dispo-
nibile per dispositivi Ios e Android.
https://www.poliziadistato.it/articolo/lapp-della-polizia-di-stato-youpol-si-rinnova
23/11/2021 (modificato il 24/11/2021)
23 ATTUALITÀ

Giornata mondiale dell’autismo 2022:


obiettivo inclusione
"L'inclusione non è una questione di correttezza politica. È la chiave per la crescita".
Jesse Jackson, politico americano e attivista di diritti civili
di Francesca Turra
Dal 2007 l’Assemblea Generale dell’Onu ha isti-
tuito la Giornata mondiale della consapevo-
lezza sull’autismo, ricorrenza che si è celebrata
anche quest’anno il 2 aprile. Si tratta di una 24
ore dedicata a tutte le persone affette da questa
patologia che registra nel mondo milioni di casi e
che merita di avere tutta l’attenzione possibile.
Ma cosa si intende per “autismo”? L’autismo è
una patologia del neurosviluppo caratterizzata
dalla compromissione dell'interazione sociale e
da deficit nella comunicazione verbale e non
verbale. Questo disturbo provoca ristrettezza
d'interessi e comportamenti ripetitivi. L’ISS, l’isti-
tuto superiore di sanità, riporta che in Italia un
bambino su 77, nella fascia di età fra i 7 e i 9
anni, è affetto da autismo, e sappiamo che questo disturbo è altrettanto diffuso in tutto il resto del mondo. Si
tratta di numeri che non possono essere ignorati, anche se da troppo poco tempo si pone l’accento su questa
condizione, che non riguarda soltanto i più piccoli ma moltissimi membri della comunità. I sintomi dell’autismo
possono manifestarsi nella loro severità in maniera differente da persona a persona e proprio per questo la dia-
gnosi, troppo spesso, fatica ad arrivare, creando conseguente discriminazione. La sintomatologia tende a mi-
gliorare con l'età, in particolare se il ritardo mentale è lieve o assente, ma soprattutto se un trattamento terapeuti-
co valido viene intrapreso in età precoce. Ecco perché tramite questa Giornata, si vuole dare accento in
particolar modo all’importanza di una diagnosi precoce. Essa mediamente può avvenire intorno ai 3-4 anni, ma
si può compiere in molti casi già a partire dai 24 mesi. Questo perché, soprattutto negli ultimi anni, la medicina ha
fatto incredibili passi in avanti in tema di autismo e ciò anche grazie ai fondi per la ricerca. Per contribuire e in-
formarsi, tra mostre, marce, raccolte fondi e convegni, questo 2 aprile c'è stato solo l'imbarazzo della scelta. I
principali monumenti ed edifici italiani durante la serata sono stati illuminati con un fascio di luce blu, e per l’occa-
sione il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha mandato un messaggio toccante a Rosalia Pennino,
dell’Associazione Nazionale per l’Autismo.
Anche in provincia di Belluno le iniziative sono state diverse. Su Facebook, nella pagina dell’ULSS1 o al link
https://fb.watch/c7IRJrUwOf, si può visualizzare l’emozionante video realizzato dagli operatori dell’Età Evoluti-
va e delle Disabilità di Belluno per la sensibilizzazione al tema. A Pieve di Cadore, inoltre, dai centri diurni
“Clessidra” e “La libellula”, è stata proposta un’iniziativa ancora più colorata e ingegnosa: sono stati creati dai
ragazzi in cura degli “annunci” con bigliettini staccabili, nei quali erano riportati suggerimenti su come approcciar-
si alla loro persona e al loro mondo. Questo perché l’autismo è una condizione molto complessa, per la quale le
persone hanno difficoltà a integrarsi nella società o a instaurare rapporti interpersonali. Consigli quindi da stacca-
re, usare e condividere, affinché l’inclusività diventi patrimonio comune.
Anche il cinema negli ultimi tempi si è adeguato alle nuove scoperte sullo spettro autistico, proponendo in svaria-
te pellicole l'argomento con maggiore consapevolezza e sana leggerezza. Film molto conosciuti che hanno spo-
polato nel passato sono stati Rain Man (1988) con Tom Cruise e Dustin Hoffman e Mi chiamo Sam (2001) con
Sean Penn e Michelle Pfeiffer. Di recente produzione e con “stampo” made in Italy è invece Tutto il mio folle
amore (2019), diretto da Gabriele Salvadores. Il film è liberamente ispirato al romanzo “Se ti abbraccio non aver
paura” di Fulvio Ervas, che racconta la storia vera di Andrea e Franco Antonello, un padre con figlio autistico che
percorrono il sud America attraverso un lungo viaggio in
moto. Nel film, Vincent (Giulio Pranno) è un ragazzo auti-
stico che, dopo aver incontrato per casualità il padre natu-
rale Willy (Claudio Santamaria), decide di seguirlo nel suo
viaggio di lavoro verso la Slovenia, nascondendosi all’in-
terno del pickup del padre come un clandestino. Da questo
evento, inizieranno una serie di rocambolesche avventure
che porteranno padre e figlio a conoscersi e a legare no-
nostante gli anni di rapporto mancati e le difficoltà autisti-
che del ragazzo. Una scena tratta dal film
24 ATTUALITÀ

Premio Letterario Nazionale


Piccoli Comuni d’Italia 1ª Edizione
L’ANPCI indice la prima edizione del Premio Letterario “Piccoli Comuni d’Italia”.
Con il Concorso si intende ampliare il percorso di ricerca, di
studio e approfondimento sulle tematiche legate alla cultura,
alle tradizioni, all’arte, alla creatività, al talento dei Piccoli
Comuni d’Italia, ritenuti “cuore pulsante del sistema Paese”.
Gli scopi del Premio sono:
promuovere e valorizzare le realtà locali nell’ambito
dei contesti delle istituzioni democratiche del Paese
e dell’Europa;
diffondere la cultura, l’arte, la storia delle autonomie
locali, dei Comuni di ridotte dimensioni demografi-
che del sistema Paese.
Il Premio letterario si articola nelle seguenti sezioni:
Sezione A: Romanzo inedito con un massimo di 140
mila caratteri (spazi inclusi)
Sezione B: Racconti lunghi, inediti con un minimo di
20mila caratteri (spazi inclusi)
Sezione C: Racconti brevi con max 20mila caratteri
(spazi inclusi)
Sezione D: Poesia inedita
Sezione E: Fiabe o Favole inedite
(Riservata agli alunni della scuola di formazione primaria e secondaria di primo grado).
Il premio è rivolto anche ai bambini della scuola dell’infanzia ai quali è riservata una sezione speciale. Le fiabe,
favole e/o i disegni prodotti, collocati ai primi posti della graduatoria, otterranno una menzione speciale da parte
della giuria. La partecipazione è gratuita, aperta a tutti e le opere, redatte in lingua italiana, dovranno
pervenire, entro il 30 maggio 2022, in PDF al seguente indirizzo ANPCI anpci@pec.it.
La domanda di adesione ed il regolamento sono reperibili sul sito internet dell’Associazione Nazionale Piccoli
Comuni d’Italia: www.anpci.it

Antonio Canova e la scultura contemporanea


Alla vigilia dei duecento anni dalla morte di Canova, la Gypsotheca e Museo Antonio Canova ha scelto di im-
piegare i suoi spazi nella promozione e celebrazione dell’Artista attraverso una serie di esposizioni. Un percorso
che indica la contemporaneità dei grandi maestri e delle loro idee con gli interpreti del nostro tempo. La mostra
Antonio Canova e la scultura contemporanea rientra in queste celebrazioni e racconta la sfida di alcuni scultori
contemporanei, tutti in gara con Canova: Marcello Tommasi, Wolfgang Alexander Kossuth, Girolamo Ciulla,
Giuseppe Bergomi, Giuseppe Ducrot, Filippo Dobrilla, Livio Scarpella, Ettore Greco, Aron Demetz, Fabio Viale e
Jago. Il progetto, ideato da Vittorio Sgarbi, è realizzato da Contemplazioni, in collaborazione con il Museo e
Gypsotheca Antonio Canova ONLUS, grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo. Canova è sicuramente il massimo
esponente dell’arte neoclassica, con il suo gusto per le simmetrie perfette, le superfici morbide e lisce, le pose
solenni e controllate, le espressioni impassibili. Non imita passivamente l’antico, preferisce interpretarne lo spiri-
to, né si chiude all’arte barocca, come rivela l’ammirazione giovanile per il Bernini e per Antonio Corradini. La
mostra mette in scena un corpo a corpo tra la scultura contemporanea e quella neoclassica di Antonio Canova,
non nel segno dell’imitazione, ma della ricerca scultorea della “vera carne” – quella che l’Artista ammirava, a
sua volta, nelle opere del grande maestro classico Fidia.
L’esposizione sarà visitabile fino al 12 giugno 2022.
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Tel.: 0423 64373 - Fax: 0423 681757
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Via Feltrina, 15 - 31040 Pederobba (TV) dalle 14.00 alle 21.30
E-mail: officinabailo@virgilio.it Aperto da Lunedì a Venerdì
Tel.: 0423 64373 - Fax: 0423 681757 Sabato e Domenica
dalle 14.00 alle 21.30
E-mail: officinabailo@virgilio.it dalle 11.00 alle 21.30
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