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Anno XLIII
02.04.2021
Numero
750
Buona Pasqua!
Chiuso in redazione il 01.03.2021 - Prossima chiusura il 12.04.2021
www.scribd.com/user/9297991/liberfree
Tassa Pagata/Taxe Perçue/Ordinario - Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - Aut. n° 0055/2021 del 15/01/2021 - Stampe in regime libero - DCB BL
AL MOLIN TABACCHERIA
RISTORANTE - PIZZERIA
EDICOLA
Ricariche telefoniche
(M.M.) Accompagno i ragionamenti espressi dal nostro direttore Cesare Turra per ringraziarlo nuovamente di
aver accettato l’impegno di responsabile della testata, salendo a bordo di una macchina in corsa da più di
quarant’anni, sia pur alle prese con cambiamenti epocali come la necessità di cambiare editore, soccorsi dal-
la disponibilità dell’A.S.D. Ponte Tegorzo. Questo traguardo non l’avremmo potuto celebrare se non avessi-
mo incontrato il loro spirito di servizio, disinteressato al pari di quello profuso in tutti questi anni da chi si è “in-
ventato” il giornale, da chi lo ha sostenuto, da chi ha alimentato il flusso di notizie da mettere in pagina, da chi
lo aiuta raccogliendo gli abbonamenti, da chi ne parla bene, ma anche da chi lo critica aiutandone la crescita.
Uno spirito quasi di famiglia, che non perde di vista, in ogni caso, l’obiettivo di rendere possibile un prodotto
giornalistico che meriti di continuare a sfogliarne le pagine. Ha detto bene Cesare, ci occupiamo di cronaca
locale, ma teniamo aperta la finestra sul mondo per raccoglierne gli echi e riflettere su qualche evento che ci
colpisce in modo particolare. Lo facciamo da “non professionisti”, ma da appassionati e nel proporlo alla vo-
stra attenzione cerchiamo di migliorare per vivere assieme a voi questa bella avventura. A tutti voi, grazie!
2 ATTUALITÀ
CRONACA
Galleria Querese
di Marcello geom. Meneghin – Quinta puntata
(M.M.) Siamo giunti alla quinta puntata di ritratti in bianco e nero proposti dal nostro abbonato/collaboratore Mar-
cello Meneghin, che ci rinfresca la memoria e la storia del paese di Quero. Altri quattro ritratti si accodano nella
singolare raccolta curata dal nostro autore e ve li proponiamo nella certezza che le scarne didascalie saranno
semplice spunto per dare il la ai vostri ricordi. Non sarà uno sterile esercizio mnemonico, ma l’attivazione di sen-
timenti che potranno contribuire ad alimentare la nostra storia recente. Conoscendo chi siamo e da dove venia-
mo possiamo dare un indirizzo alla nostra presenza su questa terra.
Gianna Curto: assieme al marito Luigi Schievenin ha Palmira Solagna: donna molto attiva e depositaria
accompagnato generazioni di bimbi a scuola con il bus della memoria storica dell’arte di fare il carbone. Rita
giallo. Piero Dal Canton: vita dedicata al lavoro, a ser- Mondin: moglie di Angelo Mondin, ritratto nella galleria
vizio della municipalità, fedele e scrupoloso impiegato. n. 3, per diversi anni ha gestito il bar-tabacchino.
6 CRONACA
Google Maps un camminatore (che sia lo stesso di prima?) ha lasciato degli omenét digitali che tornano sicura-
mente utili, anche se con un po’ di senso dell’orientamento ci si puo’ spostare senza particolari pericoli.
Poniamo ora qualche domanda ad uno dei volontari/ideatori della giornata, Manuel Putton:
Come si è svolta la giornata di pulizia?
Ci siamo divisi in due gruppi, ognuno partendo da Faladen per la pulizia dei rispettivi sentieri per Prada e Sas-
sumà.
Come vi siete suddivisi il lavoro e con quali mezzi? Anche le spese sono a vostro carico?
Ogni volontario era munito di mezzi propri, dall’attrezzo al carburante necessario. Lo facciamo perché riteniamo
importante creare degli anelli transitabili da chiunque per passeggiare e conoscere il nostro territorio, uniti da spi-
rito di passione e cooperazione.
7 CRONACA
ATTUALITÀ
0423 979092
biblioteca@comune.segusino.tv.it
Qui sopra i recapiti delle biblioteche locali a cui potersi rivolgere per prenotare il prestito di un libro. Comoda
anche la possibilità di usare la rete per avere in prestito libri digitali o sfogliare giornali e riviste.
10 ATTUALITÀ
1988
la ricorrenza
del
25 Aprile
ad Alano
di Alessandro Bagatella
Ogni anno le Amministrazioni
di Alano di Piave, Quero e Vas
ricordavano la data del XXIV
Aprile ed il tributo di morti dei
tre Comuni nella Guerra di Li-
berazione. Le rappresaglie
naziste, oltre al saccheggio
dei paesi, hanno comportato
anche diverse impiccagioni,
sia ad Alano che a Quero e a
Vas. La prima foto, scattata
dal sottoscritto davanti al mo-
numento di Alano, testimonia
la presenza, da destra, di
Orazio Piccolotto, Amore Dal
Canton, Mauro Miuzzi, e
l’allora Presidente dell’A.N.P.I
Angelo Collavo di Colmirano
di Alano. Nella seconda foto,
un momento del corteo verso
il monumento ai Caduti. Le
Amministrazioni ogni anno ce-
lebravano la ricorrenza a rota-
zione nei vari paesi e tanta
gente partecipava, memore di
quanto odio nazista ha trava-
gliato i nostri paesi. Al termine
della manifestazione si riuni-
vano per un pranzo conviviale,
ricordando i tanti episodi vis-
suti nei tempi di guerra.
Ora resta un ricordo.
Sotto: particolari del monumento.
12 ASTERISCO
LETTERE AL TORNADO
Il Querese
Aldo Mazzocco
nell’inserto
Nord Est Economia
del
Corriere delle Alpi
Una pagina intera dedicata al querese Aldo Mazzocco, in-
tervistato in qualità di Amministratore delegato di Generali
Real Estate.
Nel corso dell’intervista, apparsa il 19 gennaio scorso, Aldo
Mazzocco ha illustrato le strategie nel settore immobiliare
della ditta che rappresenta e come il settore si stia muo-
vendo per far fronte alle diverse esigenze causate anche
dall’attuale situazione di pandemia. Investimenti nel settore
uffici, ma anche nel settore dell’edilizia residenziale per ul-
trasessantacinquenni. Un progetto che parte dall’Italia e
che sarà proposto anche nel resto d’Europa.
Numerosi gli investimenti nel settore e gli obiettivi perseguiti
dalla società Generali, anche nella salvaguardia del patri-
monio immobiliare storico.
Aldo Mazzocco, si apprende leggendo l’articolo, è stato
eletto miglior Ceo italiano del 2020 nel campo immobiliare
da una rivista di avvocati d’affari. La giuria di esperti riunita da Finance Community ha conferito il riconoscimento a
Mazzocco descrivendolo come “professionista esperto, ma sempre sulla cresta dell’onda e stimato dal mercato, guida
con mano sicura il principale investitore di matrice italiana nel settore real estate”.
L’intervista completa si può leggere su https://nordesteconomia.gelocal.it/imprese/2021/01/20/news/l-ad-di-generali-
real-estate-mazzocco-il-covid-accelera-il-cambiamento-abitazioni-con-spazi-piu-flessibili-1.39797586
COME ERAVAMO
Chiamati
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a risorgere
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Il libro con i testi di Aldo
IlBertelle
libro con
e le i illustrazioni
testi di Aldo di
Bertelle e le illustrazioni
Vico Calabrò, può anche di
Vico Calabrò,
essere occasione di unapuò anche
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riflessione,
dono verso la come Pasqua,di un a familiari, genitori, amici, collaboratori, formatori,
dono versoin la
educatori, Pasqua,aagiovani,
particolare familiari, genitori,
vicini amici,
e lontani nellecollaboratori, formatori,
proprie relazioni. Edito
educatori, in particolare a giovani, vicini e lontani nelle proprie
dalla Linea quaderni diretta dall’Avv. Enrico Gaz che così apre la sua decisa relazioni. Edito
dalla Linea quaderni diretta dall’Avv. Enrico Gaz che
prefazione: La lettura di questo nuovo quaderno sarà deludente per chi così apre la sua decisa
prefazione:
insegue discorsi La lettura
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I proventi
al Comitato derivati
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Francesco,
al Comitato pro Villa San Francesco,
presieduto da Maria Antonia Perotto e al F.I.E Fondo di Investimento
presieduto
Educativo, per da ilMaria Antonia Perotto
mantenimento e oalper
agli studi F.I.E Fondo
l’avvio di Investimento
al lavoro, all’interno
Educativo, per il mantenimento agli studi o per l’avvio
della Comunità Villa San Francesco del C.I.F. di Venezia, dei ragazzi al lavoro, all’interno
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raggiungimento dei 18Sananni.Francesco del C.I.F. di Venezia, dei ragazzi dopo il
raggiungimento dei 18 anni.
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può quindi nel mondo
continuare ad che abbiamo
inviare il sale.già
individuate. Chi desidera può quindi continuare ad inviare il sale.
COME ERAVAMO
La casa di riposo
di Alano
negli anni Sessanta
di Sandro Curto
La nostra abbonata Angela Codemo ci segnala
questa cartolina postale risalente agli anni Ses-
santa nella quale troviamo l’attuale casa di ripo-
so di Alano, allora chiamata ricovero e che fun-
geva anche da asilo infantile.
La frequenza di un campo ne determina la natura: campi di frequenza diversa hanno effetti completamente di-
versi. La frequenza si misura in oscillazioni al secondo, o Hertz (abbreviato Hz). Per misurare l'ampiezza dei
campi, si usano molti sistemi diversi, a seconda che si misuri la potenza totale emessa in tutte le direzioni da un
trasmettitore (Watt), la potenza che investe una superficie (Watt/metro quadro), il campo elettrico (Volt/metro), o
quello magnetico (Ampere/metro, Gauss, Tesla). Ora ci concentreremo nel caso di campi elettromagnetici a ra-
diofrequenza, dove di solito il campo elettrico, magnetico e la potenza per unità di superficie sono legate tra di
loro e dove va notato come la densità di potenza dipenda dal quadrato del campo elettrico o magnetico: in prati-
17 ATTUALITÀ
ca, questo significa che un campo ad es. di 2 V/m è cento volte meno in-
tenso di uno di 20 V/m. Questo è molto importante quando si confrontano i
campi con i limiti di sicurezza dettati da normative. Spiegare tali limiti (ed i
relativi metodi di misura non banali), impiegherebbe veramente molte pa-
gine, ma qui basta riassumere che essi variano con la frequenza perché
il corpo umano assorbe l’energia elettromagnetica in maniera differente al
variare della frequenza (lo dicevamo anche nella puntata precedente,
spiegando come alte frequenze non significhi necessariamente maggiore
nocività, ma nel caso delle trasmissioni cellulari significa proprio minore
penetrazione): le onde radio possono venire assorbite da corpi di dimen-
sioni confrontabili o superiori ad 1/4 circa della loro lunghezza d'onda,
quindi il corpo umano assorbe bene onde di frequenza compresa tra 30 e
300 MHz (da 10 m a 1 m), per le quali è una discreta antenna ricevente; il
massimo di assorbimento per esposizione a corpo intero si ha infatti intor-
no ai 100 MHz. A frequenze superiori l'assorbimento si riduce, fino a circa
3-4 GHz, per poi rimanere circa costante all'aumentare della frequenza; è per questo motivo che i limiti di esposi-
zione addirittura sono più elevati quando siamo in zona microonde. Le politiche sui limiti di esposizione ai campi
elettromagnetici (EMF) sono suggerite da linee guida internazionali (ICNIRP) e nonostante la maggior parte dei
paesi (sia in Europa che altrove) sia in linea con le raccomandazioni internazionali, l’Italia ha imposto requisiti
EMF molto più severi: l’Italia fissa il limite per le frequenze a 6 Volt/metro in aree ad alta densità – 7/10 volte in-
feriore rispetto alle raccomandazioni comunitarie in termini di campo elettrico. In termini di densità di potenza
(Watt/metro quadro), i limiti di esposizione vigenti in Italia sono 100 volte inferiori a quelli internazionali stabiliti
da ICNIRP, pur già improntati ad un principio di cautela. Torniamo ora al 5G:
Il 5G è pericoloso per la salute umana? Gli effetti per la salute umana non dipendono dalla tecnologia di tra-
smissione radio (5G, 4G, 3G e via dicendo), ma dipendono dalle bande di frequenza utilizzate (che per le tecno-
logie radio sono sempre non-ionizzanti) e dai livelli di esposizione, che sono vincolati dalla legge; quindi le intera-
zioni con i bio-sistemi dei campi elettromagnetici connessi alle frequenze radio utilizzate dalle reti in tecnologia
5G non sono diverse da quelle connesse alle tecnologie radio delle generazioni precedenti. A fronte di molte mi-
gliaia di studi effettuati a livello mondiale negli ultimi 30 anni, le istituzioni scientifiche internazionali ed italiane,
che sono preposte a definire le regole applicabili al funzionamento delle reti, non hanno accertato rapporti di cau-
sa-effetto tra i campi elettromagnetici generati dalle reti di telefonia mobile e la salute umana. L’unico effetto ac-
certato di breve termine è potenzialmente il riscaldamento dei corpi: entro i limiti di esposizione di legge, tale
riscaldamento per l’uomo è impercettibile, temporaneo e reversibile. L’effetto termico talvolta percepito è più
sovente dovuto al riscaldamento delle batterie dei cellulari a contatto con l’epidermide, fenomeno che nulla ha a
che fare con i campi elettromagnetici generati dalle stazioni radio base. Quest’ultime rimangono lo spettro per la
maggior parte delle persone: in realtà sono perfettamente normate e, ce lo dice la fisica ed i limiti imposti, non
hanno impatto sul nostro organismo. Torniamo invece al nostro cellulare, che è diventato il nostro compagno di
vita: sempre in tasca e sempre a portata di mano.
I campi dei “telefonini” assomigliano a quelli degli elettrodotti?
No. I campi a radiofrequenza dei telefonini sono differenti dai campi degli elettrodotti almeno tanto quanto sono
differenti dalla radiazione (luce) visibile. Purtroppo spessissimo vengono fatti ragionamenti di questo tipo nella
stampa divulgativa, accomunando i due tipi di esposizione sotto il suggestivo (ma errato) nome di elettrosmog. In
questo modo, avrebbe lo stesso senso includere nell'elettrosmog la luce delle lampadine, o il calore di una stufa
elettrica (in entrambi i casi radiazione elettromagnetica generata da apparecchi elettrici). Le onde RF sono gene-
rate dall'antenna del cellulare, dove sono più intense, mentre la loro energia decresce man mano che ci si allon-
tana dall'apparecchio: più l'antenna è vicina alla testa della persona, maggiore è l'esposizione alle onde RF e
l'assorbimento di energia da parte dei tessuti. La massima emissione di onde RF avviene quando il cellulare cer-
ca la linea (per esempio durante una chiamata effettuata dal treno o dall'auto, in cui il cellulare deve agganciare
diversi ripetitori man mano che il mezzo di trasporto si sposta). La quantità di onde RF assorbite da un'unità di
tessuto biologico per unità di tempo è nota col nome di "tasso specifico di assorbimento" o SAR (acronimo di
specific absorption rate). I diversi modelli di cellulare hanno anche diversi SAR: il limite massimo autorizzato in
Europa è di 2 watt per kg misurati e mediati su 10 grammi di tessuto. Il valore di SAR è in genere indicato
sull'apparecchio o sul sito del produttore e tra i modelli più recenti non mancano quelli che si collocano a livelli di
SAR inferiori a 0,5 watt per kg. Riprendendo quanto detto per i ripetitori (limite di 6V/m) e facendo un paralelli-
smo, possiamo a questo
punto capire come pos-
siamo stare tranquilli ri-
guardo le antenne radio-
base (vedi tabella a lato).
In sintesi: I campi elettromagnetici sono generati sia da sorgenti naturali che da apparecchi di uso comune e, di
conseguenza, ne siamo costantemente esposti. Nonostante le onde elettromagnetiche penetrino nel corpo uma-
no e possano causare riscaldamento dei tessuti, i livelli a cui siamo normalmente esposti sono al momento suffi-
cientemente bassi da non creare preoccupazione. La formulazione dei limiti è stata ottenuta dopo una revisione
critica di tutta la letteratura scientifica esistente, mirata ad identificare gli eventuali effetti nocivi per la salute legati
18 ATTUALITÀ
all’esposizione ai campi elettromagnetici, continuamente monitorata da IARC (l’Agenzia Internazionale per la Ri-
cerca sul Cancro) e l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Tale limite (attualmente di 10 W/mq) è 50 volte in-
feriore al valore di soglia per il quale sono stati osservati effetti sul corpo umano ed è il limite che è stato adottato
praticamente da tutti i paesi del modo. La legislazione italiana è ancora più stringente: tale limite è infatti di circa
0.1 W/mq, cioè 5000 volte più basso del valore di soglia, perché questo valore non è stato scelto in base ad
evidenze scientifiche ma precauzionali. Chi oggi vuole associare le radiofrequenze ai tumori cita principalmente
tre studi, due del National Toxicology Program statunitense, con test sui topi e sui ratti ed uno sui ratti dell’istituto
Ramazzini di Bologna. Secondo l’ICNIRP, che ha realizzato anche una revisione critica di questi studi, essi non
forniscono una base affidabile per la revisione delle linee guida esistenti sull’esposizione alla radiofrequenza a
causa di incongruenze e limitazioni che influenzano la validità dei loro risultati.
Da più parti si cita il fatto che lo IARC ha inserito le radiofrequen-
ze tra le sostanze possibilmente cancerogene per gli esseri uma-
ni. In realtà lo IARC riferisce le sue osservazioni all’uso dei telefo-
ni cellulari, che in alcuni studi sono stati messi in relazione coi
neuromi del nervo acustico. Ma se da un lato questi studi di con-
trollo sono affetti dal problema di basarsi esclusivamente su que-
stionari compilati in base ai ricordi a molti anni di distanza,
dall’altro, se il problema sussistesse, riguarderebbe l’uso eccessi-
vo dei cellulari e non lo standard utilizzato: 3G, 4G o 5G che sia.
Lo stesso documento dell’IARC, inoltre, afferma esplicitamente
che la classificazione non si riferisce alle emissioni dei ripetitori.
La classificazione “possibile cancerogeno” (2B) è inoltre molto
blanda: indica che la possibilità esiste ma che non è probabile e
non si riferisce all’eventuale pericolosità dell’esposizione. Va sot-
tolineato che nel gruppo 2B che ospita le radiofrequenze ci sono
anche caffè e verdure in salamoia, di cui nessuno chiede pruden-
zialmente il bando. Anche quando la cancerogenicità è probabile,
come succede ad esempio per la carne rossa (elencata nel grup-
po 2A, “probabili cancerogeni”), si considerano norme di pruden-
za (evitare consumi eccessivi) ma non se ne chiede necessaria-
mente il bando. Come deve allora comportarsi una persona
che vuole comunque minimizzare i rischi? I cellulari di moder-
na concezione sono molto più sicuri di quelli vecchi e l'aumento
dei ripetitori sul territorio rende la tecnologia meno rischiosa. No-
nostante ciò è bene prendere qualche precauzione, come quelle
riportate in figura adiacente, seguendo il buon senso. Allo stato
attuale della ricerca, le evidenze scientifiche portano a smentire
l’ipotesi di rischio di insorgenza di tumori dovuti a radiazioni non
ionizzanti. E dopo decenni di studi, possiamo essere ragionevolmente certi che se anche un rischio esistesse sa-
rebbe molto basso o sarebbe già stato evidenziato. La scienza comunque non si ferma. La possibilità di rischi
per la salute connessi alle esposizioni ai campi elettromagnetici a radiofrequenza continua ad essere oggetto di
numerosissimi studi, sia di tipo epidemiologico (sugli esseri umani), sia di tipo sperimentale su animali in vivo, sia
su cellule in vitro. I facili allarmismi cui fanno eco molti detrattori di questa nuova tecnologia sono ingiustificati,
quando basati su false informazioni scientifiche o vere e proprie bufale (potrei fare una terza puntata su
quest’ultime…). Quello che invece è sempre valido, e questo lo ricordo proprio riguardo l’uso del telefono cellula-
re, che “indossiamo” ogni giorno, è il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE (che riporto in figura, tratto da una presen-
tazione della Fondazione Ugo Bordoni): l’assenza di evidenza non è l’evidenza dell’assenza. Ben lungi
dall'essere stato esaustivo, spero che questo articolo possa fare un po' di chiarezza a chi vuole capire qualcosa
in più sulla tecnologia che caratterizza i nostri tempi.
Bibliografia essenziale:“Onde Elettromagnetiche”, Ing. CG Someda, Utet
Tesi di laurea “Analisi di Antenne per la compatibilità elettromagnetica ambientale” (ing. T. Dal Canton)
Norme ICNIRP: https://www.icnirp.org/en/activities/news/news-article/rf-guidelines-2020-published.html
Documentazione AIRC: https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/vero-campi-
elettromagnetici-aumentano-la-probabilita-insorgenza-del-cancro
“Elettromagnetismo e 5G”: presentazione dell’Ordine degli Ingegneri di Verona a cura di Ing Diego Dainese (dottorato
in bio-elettromagnetismo)
“I rischi del 5G” (Gianni Comoretto, Matteo Matassoni, Cicap)
"La tecnologia 5G, il futuro…presente!" (Assotelecomunicazioni, ASSTEL)
Documentazione della Fondazione Ugo Bordoni
https://www.cancer.gov/about-cancer/causes-prevention/risk/radiation/electromagnetic-fields-fact-sheet?redirect=true
https://www.who.int/en/news-room/fact-sheets/detail/electromagnetic-fields-and-public-health-mobile-phones
19 ATTUALITÀ
ATTUALITÀ
Le Dolomiti UNESCO
protagoniste alla mostra dell'Artigianato di Feltre
Comune e Fondazione siglano un accordo per la promozione del Patrimonio naturale montano
La 35esima edizione Mostra dell'Artigianato artistico della città di Feltre avrà un
protagonista in più. Sono le Dolomiti che, grazie ad un accordo tra il Comune di Feltre e la
Fondazione Dolomiti UNESCO, entreranno a pieno titolo nel programma del manifestazione,
tradizionalmente collocata nell'ultimo fine settimana del mese di giugno.
La decisione va di pari passo con l'impegno dell'Amministrazione a promuovere uno sviluppo
turistico improntato sulle dinamiche del turismo sostenibile con una azione che si dispieghi
seguendo due direttrici: il potenziamento dei servizi turistici interni alla città e l'avviamento di reti di collaborazioni
con altri enti ed istituzioni esterne prendendo a riferimento un territorio di più ampio raggio rispetto ai confini
comunali. E questo ancor più oggi, alla luce della necessità di sostenere e promuovere in modo deciso la ripresa
delle iniziative e delle manifestazioni sul territorio, in uscita, ci auguriamo presto, dal difficile periodo dettato
dall'emergenza sanitaria. Sulla base dell'accordo che verrà sottoscritto, la Fondazione concorrerà alla spesa di
organizzazione degli eventi con un contributo pari a 10 mila euro, favorendo la messa a disposizione di tutti gli
elementi necessari al compimento delle attività e promuovendo gli eventi della Mostra attraverso i propri canali di
comunicazione. Il Comune di Feltre, dal canto suo, definirà la programmazione degli eventi della Rassegna con
la Fondazione in relazione alle iniziative specificatamente dedicate alle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO,
curando l'organizzazione delle iniziative concordate con la Fondazione ed attinenti al Patrimonio (es. conferenze
tematiche, presentazione di testimonianze editoriali e cinematografiche, installazioni, mostre ed esposizioni,
incontri di discussione e confronto).
“La sinergia con la Fondazione Dolomiti UNESCO rappresenta un altro tassello di primaria importanza lungo il
percorso di valorizzazione a 360 gradi della città e del suo territorio che abbiamo intrapreso da alcuni anni”,
sottolineano l'assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Feltre Alessandro Del Bianco e il presidente
della mostra dell'Artigianato Luciano Gesiot, che aggiungono: “Altrettanto significativo è il fatto che la
collaborazione trovi il suo punto di partenza - su questo versante - nella Mostra dell'Artigianato, una delle
manifestazioni-cardine del programma feltrino che rappresenta un'autentica vetrina delle nostre bellezze e del
nostro “fare” in tutto il Veneto, ma non solo. Siamo certi che questa convenzione rappresenterà il punto di
partenza di una collaborazione lunga e proficua con la Fondazione anche in questo ambito, all'insegna della
mission che ci accomuna, ovvero quella di valorizzare il nostro patrimonio naturale e artistico in una logica di
fruizione moderna e sostenibile”. Feltre, 09 marzo 2020
21 LETTERE AL TORNADO
2021
l’anno di san Giuseppe
Padre amato, padre nella tenerezza, nell’obbedienza e
nell’accoglienza; padre dal coraggio creativo, lavoratore,
sempre nell’ombra: con queste parole papa Francesco de-
scrive, in modo tenero e toccante, san Giuseppe. Lo fa nella
Lettera apostolica Patris corde, pubblicata nel dicembre scor-
so in occasione del 150° anniversario della dichiarazione del-
lo Sposo di Maria quale Patrono della Chiesa universale.
Fino all’8 dicembre 2021 sarà dunque uno speciale anno
dedicato al padre putativo di Gesù. “Questa straordinaria figu-
ra, tanto vicina alla condizione umana di ciascuno di noi”,
come afferma papa Francesco, attraversa devozione popola-
re, teologia e arte, e rivela la sua perenne attualità.
Tratto dal mensile di Avvenire: Luoghi dell’Infinito – 03/ 2021
23 ASTERISCO
COME ERAVAMO
gioia.gelato.fener
VIVAIO - PIANT E
di Mondin Duilio
di Piasentin Bernardino enologo
Realizzazione e Manutenzione Giardini
di Piasentin Bernardino enologo
di Piasentin Bernardino enologo
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