Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Anno XLII
22.10.2020
Numero
743
PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO
Ricariche telefoniche
3 ASTERISCO
Efficienze d’oltremanica
Racconto semi-serio di una domenica “no” con lieto fine
di Cesare Turra
Chissà perché, ma le anomalie tecniche succedono sempre quando hai urgenza, in genere nei momenti meno
indicati come quando in pieno inverno ti si rompe la caldaia il sabato notte e non c’è verso di trovare un essere
umano al telefono, salva la voce metallica registrata che ti rinvia da un “premi il tasto 1” all’altro fino a quando
riattacchi o perché ritorni al punto di partenza o per evitare, esasperato, che ti venga un’ulcera gastrica.
Lo scorso fine settimana probabilmente dovevo essere nel pieno di una tempesta astrale nel segno zodiacale del
Computer perché, dopo aver scaricato l’ultimo aggiornamento del sistema operativo, la linea era così debolissi-
ma che navigare in internet era una sorta di via crucis per il continuo “manca collegamento con il server”, e di ri-
cevere messaggi di posta elettronica, poi, non ne parliamo. Mi è addirittura sparita la seconda linea del wi-fi,
quella con la prerogativa del collegamento veloce, e poiché continuo tutt’oggi a non vederla colgo l’occasione per
un accorato appello ai nostri lettori: se qualcuno la trova me la riporti per favore!
In questo marasma, per rilassarmi decido allora di tentare la sorte, sia pur con la connessione debole, e provo a
collegarmi con il sito di un prestigioso quotidiano di Londra, così, tanto per leggere le ultime novità d’oltre Manica
e vedere i fatti del mondo nella prospettiva dei Brexit. Inserisco le mie credenziali e per un paio di volte mi ritorna
il messaggio che la parola chiave è sbagliata, la reinserisco per la terza volta sicuro che questa è sicuramente
quella giusta e il messaggio che compare in neretto mi raggela: “your password is blocked”, la tua parola chiave
è bloccata.
Cosa faccio? Telefonare a Londra non se ne parla, il cambio euro/sterlina non è tra i più favorevoli e per una
chiamata alla linea fissa locale con il mio piano telefonico mi sa che devo fare come minimo un mutuo bancario.
Provo allora a scrivere una email, sperando che il messaggio parta nonostante la linea disastrata e, soprattutto,
che qualcuno dall’altra parte abbia la bontà di rispondere prima o poi al mio accorato appello d’aiuto.
Invio l’email alle ore 14:55 di questa fantomatica domenica e - giuro! - nove minuti dopo, alle ore 15:04, la gentile
signora o signorina Olivia della Online Customer Services mi risponde dicendosi spiaciuta per l’inconveniente e
mi fornisce le istruzioni per ripristinare le mie credenziali d’accesso. Non il consueto messaggio automatico “gra-
zie per averci scritto, ti risponderemo appena possibile” che, tradotto in termini concreti, significa che se per caso
decidono di risponderti lo faranno solo a distanza di qualche giorno, ma un vero messaggio scritto da una perso-
na umana. Per quanto si possano considerare “umani” gli inglesi, ovviamente.
Questo episodio mi ha fatto molto riflettere su un aspetto che nei fornitori di beni e servizi qui in Italia si tende a
riscontrare sempre più di rado, a come un grande e importante quotidiano inglese abbia declinato i concetti di
“qualità” e “servizio” verso i propri lettori-clienti. Quando agisco come consumatore, sia nel settore pubblico che
in quello privato, mi rendo spesso conto che i concetti di qualità ed efficienza siano ormai relegati agli spot pub-
blicitari per stimolare gli acquisti, ma senza avere una precisa corrispondenza nel prodotto o servizio effettiva-
mente offerto. Il cliente sembra aver perso la propria centralità che dovrebbe essergli connaturale in tutti i pro-
cessi di vendita, per diventare sempre più solo una pedina strumentale interposta tra gli obiettivi di guadagno e il
conto consuntivo finale dell’azienda produttrice.
Episodi come quello raccontato, quindi, fanno sicuramente molto piacere e rasserenano perché, è inutile na-
scondercelo, a noi tutti fa piacere sentirci importanti quando entriamo in un negozio, in un ristorante, in una ban-
ca, in uno studio professionale. Ma ci piacerebbe che la cortesia e la qualità del servizio fosse una situazione
comune ad ogni occasione e non un episodio così poco abituale da sorprenderci, sia pur piacevolmente, tanto da
raccontarlo. Da parte mia, poi, la soddisfazione è doppia: essendo avvenuto lo scambio di email in lingua inglese,
se il customer service mi ha risposto risolvendo il problema… forse il mio inglese scritto non è così terribile come
immaginavo!
Ritrovamento
RITROVATA VERETTA Ritrovata a Quero in zona farmacia veretta in oro con impressa la data 4/1/1958 e un
nome illeggibile. Per informazioni telefonare al 347.0994550.
Il Gambero Rosso
premia ancora
la “Pizzeria da Ezio”
di Cesare Turra
La pizzeria da Ezio di Alano di Piave vince il premio della “pizza dell’anno” categoria “pizza a degustazione”
nell’ottava edizione della guida “Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso”.
E’ un riconoscimento particolarmente importante in questo 2020, perché
premia la tenacia dei nostri esercenti che, non arrendendosi alle difficoltà
causate dalla pandemia, hanno saputo dimostrare in questi mesi flessibilità
nell’erogazione dei propri servizi e tanta determinazione e creatività.
La pizza vincitrice, “rivoluzione vegetale”, è un abbinamento di ingre-
dienti sapientemente miscelati dal pizzaiolo Denis Lovatel: fiordilatte, scaro-
la riccia, carpaccio vegetale, chips soffiate di Grana Padano, hummus di
fagioli gialet, granella di nocciole e olio extravergine d’oliva alla brace (1).
Tra questi ingredienti, ci fa piacere evidenziare l’utilizzo del fagiolo gialet,
perché è un fagiolo tipico della nostra terra, estremamente digeribile e dal
gusto molto delicato. Coltivato tra Seren del Grappa e Ponte nelle Alpi e
annoverato nel presidio slow food (2), è un prodotto considerato a rischio di
erosione genetica in quanto coltivato ormai solo da pochi agricoltori della
Valbelluna per la sua bassa resa di produzione: circa 2,2 tonnellate per et-
taro contro, per esempio, le 4 tonnellate per ettaro dell’altra eccellenza lo-
cale, il fagiolo di Lamon (3).
L’offerta di prodotti enogastronomici che utilizzano i prodotti del territorio, oltre a caratterizzare positivamente la
ristorazione che li inserisce nel proprio menù, ha un’importanza fondamentale nell’indotto turistico, perché ne co-
stituisce uno degli elementi principali di attrazione, soprattutto nell’emergente categoria dei turisti “esperienziali”
che ricercano nelle località visitate non solo la bellezza del paesaggio o la cultura di un museo, ma anche
l’emozione di essere parte del territorio assaporandone i prodotti locali, partecipando al suo folklore, condividen-
done le abitudini, imparando come i prodotti sono realizzati (per esempio: come cucinare un particolare piatto,
come viene lavorata la vite per produrre il vino, quali erbe di montagna possono essere raccolte per cucinare,
ecc.).
Questa ci sembra sia la strada intrapresa con senso della tradizione anche da Denis Lovatel che, in un recente
articolo (4), ha illustrato nel suo progetto di “pizza in malga” l’obiettivo di far trionfare i sapori tipici della nostra ter-
ra come il mais sponcio, il formaggio morlacco prodotto dai malgari locali seguendo i metodi tradizionali, i frutti, le
erbe spontanee e i funghi raccolti in giornata.
Il conseguimento del premio del Gambero Rosso, dunque, è un riconoscimento prestigioso sia per la pizzeria
vincitrice, ma anche per il territorio locale nel suo insieme. Nel complimentarci con la pizzeria Da Ezio e con De-
nis Lovatel per il risultato conseguito, ci auguriamo di assaggiare presto altre creazioni che valorizzino i prodotti
della nostra terra, sapientemente abbinati tra loro grazie alla sua speciale sensibilità e maestria.
Note:
1. https://www.gamberorosso.it/notizie/classifiche/guida-pizzerie-ditalia-2021-del-gambero-rosso-tutti-i-premi/
2. https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/fagiolo-gialet-della-val-belluna/
3. http://www.cooperativalafiorita.it/?scheda_prodotto+prodotti=fagiolo_gialet_1
4. https://www.50toppizza.it/denis-lovatel-va-in-alta-quota-e-porta-la-pizza-in-malga-progetto-che-parla-delle-montagne-
bellunesi/?fbclid=IwAR3z6eZEmeZrWWp_Y2QeyxxqlBIuOure-YjYUorXAPhn8mjVKH8bktETJCw
COME ERAVAMO
Accadde nel 2000
a cura di Sandro Curto
LA MORTE DI TONI “TREMILI” Nell’ottobre del 2000, dopo breve malattia, all’età di 69 anni, muore l’alanese An-
tonio Rizzotto, meglio conosciuto come “Toni Tremili”. Per diverse stagioni emigrante in Svizzera, al suo rientro in
Italia, era stato titolare di un’impresa edile fino all’età della pensione. Molto popolare in paese, appassionato gio-
catore di carte, socialista, collaboratore nelle grandi Feste dell’Avanti, amico del compianto sindaco Piccolotto.
ALANO MEDAGLIA D’ARGENTO AL MERITO CIVILE Il 12 novembre 2000 viene ufficialmente conferita al co-
mune di Alano di Piave la medaglia d’argento al Merito Civile. Per ricordare questo importante avvenimento ri-
proponiamo l’articolo del sottoscritto e la poesia di Toni Cortés pubblicati sul Tornado n. 389.
rappresentata dal vaccino. Per questo, quest’anno è ancora più importante sottoporsi alla vaccinazione contro
l’influenza.
Falso mito 7 - Il vaccino antinfluenzale facilita il contagio con il nuovocoronavirus
Ecco perché è falso
Non esistono evidenze che il vaccino antinfluenzale faciliti il contagio con il nuovo coronavirus. Nel prossimo au-
tunno-inverno non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2 (responsabile della malattia
denominata Covid-19), pertanto la vaccinazione antinfluenzale è molto importante, in particolare nei soggetti ad
alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra Covid-
19 e influenza. Inoltre, vaccinandosi contro l’influenza si riducono le complicanze dovute a questa malattia nei
soggetti a rischio e gli accessi al Pronto soccorso.
Falso mito 8 - Il vaccino antinfluenzale può causare malattie croniche o la sindrome di Guillain Barrè
(GBS)
Ecco perché è falso
I vaccini antinfluenzali hanno un buon livello di sicurezza. Negli ultimi quarant’anni decine di milioni di italiani so-
no stati vaccinati in sicurezza e sono state condotte ricerche approfondite a sostegno della sicurezza dei vaccini
antinfluenzali. I dati attuali indicano che i vaccini antinfluenzali non inducono nelle persone vaccinate alcuna ma-
lattia cronica, così come non ne aggravano il decorso quando queste sono preesistenti alla vaccinazione.
I casi di sindrome di Guillain Barrè (GBS) possono manifestarsi comunemente in seguito ad un’infezione ga-
strointestinale o ad un’infezione respiratoria acuta, tra cui l'influenza, per cui la vaccinazione antinfluenzale può
effettivamente ridurre il complessivo rischio di GBS, prevenendo l'influenza. I dati sull'associazione tra GBS e
vaccinazione antinfluenzale stagionale sono variabili e incoerenti in tutte le stagioni influenzali. Se c'è un aumen-
to del rischio di GBS dopo la vaccinazione antinfluenzale, questo è basso, nell'ordine di uno o due casi di GBS
aggiuntivi per milione di dosi di vaccino antinfluenzale somministrati.
Alla luce delle evidenze disponibili l'immunizzazione annuale con il vaccino influenzale è un’importante pratica di
sanità pubblica che deve prose-
guire ed essere incoraggiata per
prevenire la morbosità e la mor-
talità correlate a questa impor-
tante malattia.
Falso mito 9 - Gli antibiotici
possono curare l’influenza
Ecco perché è falso
Gli antibiotici sono efficaci solo
contro le malattie causate da
batteri e risultano totalmente
inefficaci nei confronti di una
malattia virale, come l'influenza.
L'uso inappropriato di tali farma-
ci potrebbe, inoltre, essere con-
troproducente, perché potrebbe
dare luogo a forme di antimicro-
bico-resistenza che li rendereb-
be inefficaci qualora la loro as-
sunzione divenisse necessaria
per curare malattie batteriche.
La vaccinazione è la forma più
efficace di prevenzione dell'in-
fluenza.
Falso mito 10 - Sono in gravi-
danza quindi non dovrei vac-
cinarmi contro l’influenza
Ecco perché è falso
La vaccinazione antinfluenzale è
raccomandata alle donne in
qualsiasi fase della gravidanza,
in quanto protegge sia la mam-
ma, riducendo di almeno il 50%
il rischio di ricovero, che il bam-
bino, riducendo significativa-
mente i casi di malattia e di otite
nei primi due mesi di vita.
12 ATTUALITÀ
Ospedale Valdobbiadene
Presidente regione firma accordo di programma con comune, Ulss 2 e Istituti
San Gregorio per ristrutturazione complesso e riqualificazione assistenziale.
Lavori per 6.500.000 €uro
“Con l’intesa siglata oggi diamo una riposta importante per il rilancio di una struttura storica e fortemente identita-
ria per il territorio. Per il vecchio ospedale di Valdobbiadene, infatti, viene definita in maniera puntuale una desti-
nazione risolutiva nel rispetto della sua storica valenza sociosanitaria. Non si tratta soltanto della ristrutturazione
di un complesso immobiliare ma anche della riorganizzazione e riqualificazione delle attività assistenziali. Siamo
di fronte ad un traguardo di grande importanza per la collettività locale e quella di tutta una fascia importante del-
la Marca Trevigiana”.
Queste le parole del Presidente della Regione del Veneto dopo aver sottoscritto l’aggiornamento all’accordo di
programma per la riconversione del dismesso Ospedale Guicciardini di Valdobbiadene (Treviso). Insieme al Go-
vernatore hanno firmato il documento il Sindaco di Valdobbiadene, il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevi-
giana, Francesco Benazzi, e il presidente dell’IPAB Istituti San Gregorio, Alberto Prandin.
Gli interventi principali previsti nell'Accordo di Programma, come la ristrutturazione del padiglione "Fabris" e del
padiglione "Piva”, la demolizione del padiglione "Geronazzo" e la realizzazione del parcheggio (gestione affidata
al Comune) con area di ammassamento in caso di emergenze sono stimati complessivamente in 6.500.000 di
euro. Della spesa se ne fanno carico gli Istituti San Gregorio. Tra i vari impegni specifici, l’Ulss 2 Marca Trevigia-
na parteciperà con un contributo di 500.000 euro e confermando la disponibilità al progetto degli immobili di sua
proprietà di cui gli Istituti disporranno in usufrutto gratuito per trent’anni rinnovabili. Gli Istituti e l’Azienda si sono
impegnati a realizzare gli interventi edilizi previsti, previa acquisizione delle dovute autorizzazioni, entro cinque
anni dall’immissione degli Istituti nel possesso dell’immobile.
L’integrazione all’accordo interviene su quello siglato ormai tredici anni fa e che aveva trovato solo in parte attua-
zione, incontrando sensibili difficoltà, soprattutto a causa della cambiata situazione del mercato immobiliare che
ha ostacolato alcune alienazioni da parte degli enti firmatari, necessarie per procedere agli interventi.
“Oggi abbiamo in mano la chiave per andare avanti – aggiunge il Governatore -. La determinazione della Regio-
ne a giungere all’attuazione risolutiva ha trovato tutta la collaborazione necessaria da parte degli altri enti coinvol-
ti. Li ringrazio perché hanno svolto un lavoro non facile, concordando e concludendo nuovi impegni che hanno
consentito questo risultato di oggi a beneficio di una così ampia comunità”.
(AVN) – Venezia, 16 settembre 2020 - 16 settembre 2020 Comunicato n° 1310
Per l’esecuzione di questi tamponi in Ulss Dolomiti sono disponibili i drive-in con ACCESSO LIBERO (senza pre-
notazione, senza impegnativa) di:
Belluno – Sagrogna – tutti i giorni – dalle 8.30 alle 12.30.
Feltre – via delle Industrie – zona Peschiera nell’area dell’ex fabbrica Marangoni – tutti i giorni – dalle
8.30 alle 12.30.
Caprile – Piazzale parco giochi – lunedì, mercoledì, venerdì – dalle 17.00 alle 19.00
Tai di Cadore– Piazzale Dolomiti – martedì, giovedì, sabato – dalle 17.00 alle 19.00
Per ulteriori approfondimenti e casi specifici si rimanda all’Ordinanza del Ministero della Salute del 7/10/2020.
Per le informazioni scrivere a: covid_19@aulss1.veneto.it
Comunicato stampa Uls 1 Dolomiti - Ultima modifica: 8 Ottobre 2020
18 CRONACA
ATTUALITÀ
La foto di copertina
(M.M.) La foto è un collage di vari momenti della appena
trascorsa campagna vendemmiale che ripercorre le prime
Non fare il forte con il vino, fasi che vanno dalla raccolta dell’uva, al passaggio alle
perché ha mandato molti in rovina. prime operazioni in cantina. Quest’ultima è ora il luogo
La fornace prova il metallo nella tempera, deputato in cui si creano i presupposti per far fruttare al
così il vino i cuori, in una sfida di arroganti. meglio quanto fatto in vigna. L’uva ha dato il primo succo,
fermentato in botte con le bucce, e poi travasato con la
Il vino è come la vita per gli uomini,
torchiatura, per affinarsi fino ad essere pronto per la sua
purché tu lo beva con misura. presenza sulle tavole di casa. Un processo laborioso, len-
Che vita è quella di chi non ha vino? to e carico anche di saperi, per avere un sapore che farà
Questo fu creato per la gioia degli uomini. schioccare la lingua, felici di aver saputo cogliere il meglio
Allegria del cuore e gioia dell'anima da questo meraviglioso prodotto della natura. Molte sono
le idee riguardo al vino e spesso contrastanti. Chi lo av-
è il vino bevuto a tempo e a misura.
versa per ragioni ideologiche, culturali, religiose, chi lo so-
Amarezza dell'anima è il vino bevuto in quantità, stiene per esserne produttore, venditore, consumatore.
con eccitazione e per sfida. Basterebbe avvicinarlo con il buon senso, non rinnegando
L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a sua rovina, l’appartenenza del vino alla nostra cultura. Anche gli
ne diminuisce le forze e gli procura ferite. scienziati sono concordi nell’affermare che un consumo
moderato, specialmente di vino rosso, ha evidenti funzioni
Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
terapeutiche e preventive, senza dimenticare che il vino
non deriderlo nella sua letizia. crea socialità se consumato in compagnia. Ce lo ricorda
Non dirgli parola di rimprovero anche Il libro del Siracide, nel brano che vi proponiamo in
e non tormentarlo col chiedergli ciò che ti deve. pagina. E sentite cosa scriveva San’Agostino: “Bevuto
moderatamente, il vino è un medicamento; bevuto in ab-
Siracide 31, 25-31 bondanza si conosce che è un veleno. Per la giocondità,
non per l’ubriachezza fu creato il vino”. In alto i calici,
dunque, con intelligenza e moderazione.
CRONACA
MOSTRA
21 ATTUALITÀ
CRONACA
ATTUALITÀ
23 ATTUALITÀ
conosce con precisione quante vittime, vedove e orfani abbiano prodotto. Inoltre, ci sono altre zone che si preparano a
diventare teatro di nuovi conflitti, dove nascono focolai di tensione e si accumulano armi e munizioni, in una situazione
mondiale dominata dall’incertezza, dalla delusione e dalla paura del futuro e controllata dagli interessi economici miopi.
Affermiamo altresì che le forti crisi politiche, l’ingiustizia e la mancanza di una distribuzione equa delle risorse naturali –
delle quali beneficia solo una minoranza di ricchi, a discapito della maggioranza dei popoli della terra – hanno genera-
to, e continuano a farlo, enormi quantità di malati, di bisognosi e di morti, provocando crisi letali di cui sono vittime di-
versi Paesi, nonostante le ricchezze naturali e le risorse delle giovani generazioni che li caratterizzano.
Nei confronti di tali crisi che portano a morire di fame milioni di bambini, già ridotti a scheletri umani – a motivo della
povertà e della fame –, regna un silenzio internazionale inaccettabile.
È evidente a questo proposito quanto sia essenziale la famiglia, quale nucleo fondamentale della società e
dell’umanità, per dare alla luce dei figli, allevarli, educarli, fornire loro una solida morale e la protezione familiare. Attac-
care l’istituzione familiare, disprezzandola o dubitando dell’importanza del suo ruolo, rappresenta uno dei mali più peri-
colosi della nostra epoca.
Attestiamo anche l’importanza del risveglio del senso religioso e della necessità di rianimarlo nei cuori delle nuove ge-
nerazioni, tramite l’educazione sana e l’adesione ai valori morali e ai giusti insegnamenti religiosi, per fronteggiare le
tendenze individualistiche, egoistiche, conflittuali, il radicalismo e l’estremismo cieco in tutte le sue forme e manifesta-
zioni.
Il primo e più importante obiettivo delle religioni è quello di credere in Dio, di onorarLo e di chiamare tutti gli uomini a
credere che questo universo dipende da un Dio che lo governa, è il Creato-re che ci ha plasmati con la Sua Sapienza
divina e ci ha concesso il dono della vita per custodirlo. Un dono che nessuno ha il diritto di togliere, minacciare o ma-
nipolare a suo piacimento, anzi, tutti devono preservare tale dono della vita dal suo inizio fino alla sua morte naturale.
Perciò condanniamo tutte le pratiche che minacciano la vita come i genocidi, gli atti terroristici, gli spostamenti forzati, il
traffico di organi umani, l’aborto e l’eutanasia e le politiche che sostengono tutto questo.
Altresì dichiariamo – fermamente – che le religioni non incitano mai alla guerra e non sollecitano sentimenti di odio,
ostilità, estremismo, né invitano alla violenza o allo spargimento di sangue.
Queste sciagure sono frutto della deviazione dagli insegnamenti religiosi, dell’uso politico delle religioni e anche delle
interpretazioni di gruppi di uomini di religione che hanno abusato – in alcune fasi della storia – dell’influenza del senti-
mento religioso sui cuori degli uomini per portarli a compiere ciò che non ha nulla a che vedere con la verità della reli-
gione, per realizzare fini politici ed economici mondani e miopi. Per questo noi chiediamo a tutti di cessare di strumen-
talizzare le religioni per incitare all’odio, alla violenza, all’estremismo e al fanatismo cieco, e di smettere di usare il
nome di Dio per giustificare atti di omicidio, di esilio, di terrorismo e di oppressione. Lo chiediamo per la nostra fede
comune in Dio, che non ha creato gli uomini per essere uccisi o per scontrarsi tra di loro e neppure per essere torturati
o umiliati nella loro vita e nella loro esistenza. Infatti Dio, l’Onnipotente, non ha bisogno di essere difeso da nessuno e
non vuole che il Suo nome venga usato per terrorizzare la gente.
Questo Documento, in accordo con i precedenti Documenti Internazionali che hanno sottolineato l’importanza del ruolo
delle religioni nella costruzione della pace mondiale, attesta quanto segue:
– La forte convinzione che i veri insegnamenti delle religioni invitano a restare ancorati ai valori della pace; a sostenere
i valori della reciproca conoscenza, della fratellanza umana e della convivenza comune; a ristabilire la saggezza, la
giustizia e la carità e a risvegliare il senso della religiosità tra i giovani, per difendere le nuove generazioni dal dominio
del pensiero materialistico, dal pericolo delle politiche dell’avidità del guadagno smodato e dell’indifferenza, basate sul-
la legge della forza e non sulla forza della legge.
– La libertà è un diritto di ogni persona: ciascuno gode della libertà di credo, di pensiero, di espressione e di azione. Il
pluralismo e le diversità di religione, di colore, di sesso, di razza e di lingua sono una sapiente volontà divina, con la
quale Dio ha creato gli esseri umani. Questa Sapienza divina è l’origine da cui deriva il diritto alla libertà di credo e alla
libertà di essere diversi. Per questo si condanna il fatto di costringere la gente ad aderire a una certa religione o a una
certa cultura, come pure di imporre uno stile di civiltà che gli altri non accettano.
– La giustizia basata sulla misericordia è la via da percorrere per raggiungere una vita dignitosa alla quale ha diritto
ogni essere umano.
– Il dialogo, la comprensione, la diffusione della cultura della tolleranza, dell’accettazione dell’altro e della convivenza
tra gli esseri umani contribuirebbero notevolmente a ridurre molti problemi economici, sociali, politici e ambientali che
assediano grande parte del genere umano.
– Il dialogo tra i credenti significa incontrarsi nell’enorme spazio dei valori spirituali, umani e sociali comuni, e investire
ciò nella diffusione delle più alte virtù morali, sollecitate dalle religioni; significa anche evitare le inutili discussioni.
– La protezione dei luoghi di culto – templi, chiese e moschee – è un dovere garantito dalle religioni, dai valori umani,
dalle leggi e dalle convenzioni internazionali. Ogni tentativo di attaccare i luoghi di culto o di minacciarli attraverso at-
tentati o esplosioni o demolizioni è una deviazione dagli insegnamenti delle religioni, nonché una chiara violazione del
diritto internazionale.
– Il terrorismo esecrabile che minaccia la sicurezza delle persone, sia in Oriente che in Occidente, sia a Nord che a
Sud, spargendo panico, terrore e pessimismo non è dovuto alla religione – anche se i terroristi la strumentalizzano –,
ma è dovuto alle accumulate interpretazioni errate dei testi religiosi, alle politiche di fame, di povertà, di ingiustizia, di
oppressione, di arroganza; per questo è necessario interrompere il sostegno ai movimenti terroristici attraverso il rifor-
nimento di denaro, di armi, di piani o giustificazioni e anche la copertura mediatica, e considerare tutto ciò come crimini
internazionali che minacciano la sicurezza e la pace mondiale. Occorre condannare un tale terrorismo in tutte le sue
forme e manifestazioni.
– Il concetto di cittadinanza si basa sull’uguaglianza dei diritti e dei doveri sotto la cui ombra tutti godono della giustizia.
Per questo è necessario impegnarsi per stabilire nelle nostre società il concetto della piena cittadinanza e rinunciare
25 ATTUALITÀ
all’uso discriminatorio del termine minoranze, che porta con sé i semi del sentirsi isolati e dell’inferiorità; esso prepara il
terreno alle ostilità e alla discordia e sottrae le conquiste e i diritti religiosi e civili di alcuni cittadini discriminandoli.
– Il rapporto tra Occidente e Oriente è un’indiscutibile reciproca necessità, che non può essere sostituita e nemmeno
trascurata, affinché entrambi possano arricchirsi a vicenda della civiltà dell’altro, attraverso lo scambio e il dialogo delle
culture. L’Occidente potrebbe trovare nella civiltà dell’Oriente rimedi per alcune sue malattie spirituali e religiose causa-
te dal dominio del materialismo. E l’Oriente potrebbe trovare nella civiltà dell’Occidente tanti elementi che possono aiu-
tarlo a salvarsi dalla debolezza, dalla divisione, dal conflitto e dal declino scientifico, tecnico e culturale. È importante
prestare attenzione alle differenze religiose, culturali e storiche che sono una componente essenziale nella formazione
della personalità, della cultura e della civiltà orientale; ed è importante consolidare i diritti umani generali e comuni, per
contribuire a garantire una vita dignitosa per tutti gli uomini in Oriente e in Occidente, evitando l’uso della politica della
doppia misura.
– È un’indispensabile necessità riconoscere il diritto della donna all’istruzione, al lavoro, all’esercizio dei propri diritti po-
litici. Inoltre, si deve lavorare per liberarla dalle pressioni storiche e sociali contrarie ai princìpi della propria fede e della
propria dignità. È necessario anche proteggerla dallo sfruttamento sessuale e dal trattarla come merce o mezzo di pia-
cere o di guadagno economico. Per questo si devono interrompere tutte le pratiche disumane e i costumi volgari che
umiliano la dignità della donna e lavorare per modificare le leggi che impediscono alle donne di godere pienamente dei
propri diritti.
– La tutela dei diritti fondamentali dei bambini a crescere in un ambiente familiare, all’alimentazione, all’educazione e
all’assistenza è un dovere della famiglia e della società. Tali diritti devono essere garantiti e tutelati, affinché non man-
chino e non vengano negati a nessun bambino in nessuna parte del mondo. Occorre condannare qualsiasi pratica che
violi la dignità dei bambini o i loro diritti. È altresì importante vigilare contro i pericoli a cui essi sono esposti
– specialmente nell’ambiente digitale – e considerare come crimine il traffico della loro innocenza e qualsiasi violazione
della loro infanzia.
– La protezione dei diritti degli anziani, dei deboli, dei disabili e degli oppressi è un’esigenza religiosa e sociale che
dev’essere garantita attraverso rigorose legislazioni e l’applicazione delle convenzioni internazionali a riguardo.
A tal fine, la Chiesa Cattolica e Al-Azhar, attraverso la comune cooperazione, annunciano e promettono di portare
questo Documento alle Autorità, ai Leader influenti, agli uomini di religione di tutto il mondo, alle organizzazioni regio-
nali e internazionali competenti, alle organizzazioni della società civile, alle istituzioni religiose e ai leader del pensiero;
e di impegnarsi nel diffondere i princìpi di questa Dichiarazione a tutti i livelli regionali e internazionali, sollecitando a
tradurli in politiche, decisioni, testi legislativi, programmi di studio e materiali di comunicazione.
Al-Azhar e la Chiesa Cattolica domandano che questo Documento divenga oggetto di ricerca e di riflessione in tutte le
scuole, nelle università e negli istituti di educazione e di formazione, al fine di contribuire a creare nuove generazioni
che portino il bene e la pace e difendano ovunque il diritto degli oppressi e degli ultimi.
In conclusione auspichiamo che:
questa Dichiarazione sia un invito alla riconciliazione e alla fratellanza tra tutti i credenti, anzi tra i credenti e i non cre-
denti, e tra tutte le persone di buona volontà;
sia un appello a ogni coscienza viva che ripudia la violenza aberrante e l’estremismo cieco; appello a chi ama i valori di
tolleranza e di fratellanza, promossi e incoraggiati dalle religioni;
sia una testimonianza della grandezza della fede in Dio che unisce i cuori divisi ed eleva l’animo umano;
sia un simbolo dell’abbraccio tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia
creati per conoscerci, per cooperare tra di noi e per vivere come fratelli che si amano.
Questo è ciò che speriamo e cerchiamo di realizzare, al fine di raggiungere una pace universale di cui godano tutti gli
uomini in questa vita.
Abu Dhabi, 4 febbraio 2019 Sua Santità Papa Francesco - Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb
Il documento è tratto da La Civiltà Cattolica 2019 I 391-399 | 4048 (16 feb/2 mar 2019)
Veduta
Veduta del
del ponte
ponte sul
sul Piave
Piave
poi
poi divelto
divelto dall’alluvione
dall’alluvione del
del 1966
1966
di Alessandro Bagatella
di Alessandro Bagatella
Come potete notare dalla foto che qui pubblichiamo, non esisteva ancora la nuova statale Feltrina. La strada che
Come
portavapotete notare
a Feltre dallaattraverso
passava foto che qui pubblichiamo,
il passaggio nondella
a livello esisteva ancora
stazione. la nuova del
All’imbocco statale
ponteFeltrina. La strada
per il paese che
di Santa
portava a Feltre passava attraverso il passaggio a livello della stazione. All’imbocco del ponte per
Maria c’era la stradina del Canal Vecio, fino al 1956, allorquando è stata costruita la nuova Feltrina. il paese di Santa
Maria c’era la stradina del Canal Vecio, fino al 1956, allorquando è stata costruita la nuova Feltrina.
ATTUALITÀ
gioia.gelato.fener
VIVAIO - PIANT E
di Mondin Duilio
di Piasentin Bernardino enologo
Realizzazione e Manutenzione Giardini
di Piasentin Bernardino enologo
di Piasentin Bernardino enologo
Prati - Irrigazione - Potature
VINI IN BOTTIGLIA- GRAPPE - OLIO EVO - RISO
VINI IN BOTTIGLIA- GRAPPE - OLIO EVO - RISO Via Feltrina - 32038 QUERO (BL) - Cell. 338.1689292
VINI IN BOTTIGLIA- GRAPPE - OLIO EVO - RISO E-mail: mondingiardini@gmail.com - mondingiardini.blogspot.com
Via della Vittoria, 15 - FENER di Alano di Piave - Cell. 392.6391164
Via della Vittoria, 15 - FENER di Alano di Piave - Cell. 392.6391164
Via della Vittoria, 15 - FENER di Alano di Piave - Cell. 392.6391164
NEW
MAVIVE.COM - SHOP.MAVIVE.COM
MADE IN ITALY