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Anno XLV
15.06.2023
Numero
784
Ricariche telefoniche
dott. Donatello
9.00 – 12.30
CARCIONE Alano
Cell. 329.0090870 9.00 – 12.30 15.00 – 18.00 15.00 – 18.00 9.00 – 12.30
Alano Alano Alano Alano
Ambulatorio: 16.00 – 18.00
Alano di Piave (via Moirans, 11) Alano (app.)
Tel. 0439.1980086
dott.ssa Anna
COPPE 11.30 – 12.30
Cell. 351.7545482 Marziai (app.)
(in orario di ambulatorio) 15.00 – 19.00 9.00 – 13.00 9.00 – 13.00 9.00 – 13.00
Fener (app.) Vas (app.) Vas (app.) Fener (app.)
Ambulatori: 15.00 – 17.00
Fener (via Kennedy, 2) Vas (app.)
Vas (piazza 1° Novembre, 1)
Marziai (via Valle, 12)
dott.ssa Camilla
FORLIN
Cell. 320.0977536 8.00 – 11.00 17.00 – 20.00 8.30 – 11.30 8.30 – 11.30 9.00 – 12.00
(in orario di ambulatorio) Fener (app.) Vas (app.) Fener (app.) Vas (app.) Fener (app.)
Ambulatori:
Fener (via Kennedy, 2)
Vas (piazza 1° Novembre, 1)
dott. Angelo
12.00 – 14.00 9.00 – 11.00 9.00 – 11.00 9.00 – 11.00 9.00 – 11.00
SEGRETO Quero (app.) Quero (app.) Seren (app.) Seren (app.) Seren (app.)
Cell. 349.3121759
14.30 – 16.30 14.30 – 16.30 12.00 – 14.00 14.30 – 16.30 14.30 – 16.30
Ambulatori: Seren (app.) Seren (app.) Quero (app.) Quero (app.) Quero (app.)
Quero (via Nazionale, 76/a)
Seren (via Marconi, 19)
Per informazioni in tempo reale su orari e recapiti telefonici, consigliamo i nostri lettori di andare sulla pagina
https://salute.regione.veneto.it/servizi/cerca-medici-e-pediatri, digitando poi provincia e comune di residenza op-
pure il nome del proprio medico.
4 CRONACA
VALDOBBIADENE
ALANO DI PIAVE
Fascia Reddito /
PEDEROBBA
QUERO VAS
SEGUSINO
BELLUNO
TREVISO
FELTRE
Comune
%
0 - 10.000 555 26,84 615 25,38 290 20,49 3.347 20,93 5.391 19,25 2.076 27,52 1.345 24,38 14.311 23,04
10.000-15.000 288 13,93 301 12,42 170 12,01 1.895 11,85 2.864 10,23 1.035 13,72 638 11,56 6.516 10,49
15.000-26.000 796 38,49 1.022 42,18 570 40,28 6.033 37,73 9.844 35,16 2.706 35,87 2.125 38,52 17.918 28,85
26.000-55.000 381 18,42 437 18,04 318 22,47 4.040 25,26 8.071 28,83 1.427 18,92 1.206 21,86 17.274 27,81
55.000-75.000 18 0,87 23 0,95 31 2,19 305 1,91 778 2,78 147 1,95 87 1,58 2.432 3,92
75.000-120.000 20 0,97 15 0,62 24 1,70 271 1,69 727 2,60 79 1,05 83 1,50 2.236 3,60
oltre 120.000 10 0,48 10 0,41 12 0,85 100 0,63 324 1,16 73 0,97 33 0,60 1.412 2,27
Dichiarazioni presentate nel 2022. Open Data. Garantire l'interoperabilità, lo scambio di dati e la loro facile e rapida fruizione.
8 CRONACA
COME ERAVAMO
Accadde vent’anni fa
a cura di Sandro Curto
La Commissione Tecnica Regionale con parere contrario unanime boccia definitivamente la richiesta della ditta
Tormena di attivare una concessione mineraria denominata “Val Fassoia” in Comune di Alano di Piave.
La squadra di Alano di Piave composta da Paolo Scopel, Paolo Rizzotto, Stefano Giotto, Fabio Faccinetto, Luca
Dal Canton, Massimo Storgato, Ylenia Grigoletto, Dino Mazzier, Domenico Tessaro, Livio Tonin, Fulvio Pisan,
Cristian Collavo, Angelo Zancaner e Luca Mondin si aggiudica la terza edizione del “Palio di Setteville” organiz-
zato dal Comune di Vas.
Muore a 71 anni Dionisio Codemo di Cavaso del Tomba, noto a tutti per aver gestito per alcuni decenni il bar-
trattoria “da Nisio” sul Doch.
9 ALPINI
Ciao, Olindo
Caro Olindo, ci hai lasciato veloce- La gente ti ascoltava volentieri
mente. La tua malattia è stata veloce quando raccontavi gli aneddoti della
ed inesorabile. Non eravamo preparati nostra terra dei momenti di cultura
a questo momento. Ci hai lasciati ad- della vita contadina. E’ stato bello
dolorati e sgomenti, prima di tutto la averti con noi Olindo, abbiamo pas-
tua famiglia, la moglie Luciana, la figlia sato un periodo della nostra vita nel-
Monica con Andrea l’adorata nipotina la bellezza della condivisione, nei
Sara, con la tua numerosa famiglia. rapporti meravigliosi nell’insegnare ai
Poi noi della Pro Loco, gli amici Fanti. giovani a fare gruppo, ad unire tutte
L’avventura cominciata nel luglio 1950 le forze per un unico ideale. Impos-
è finita l’11 maggio scorso, stesso sibile dimenticarti, sarai sempre in
giorno stesso mese di tua figlia Marina mezzo a noi con la tua pazienza, il
21 anni dopo. Inutile recriminare quello tuo sorriso, la tua aria rigorosa, la
che ha scritto il libro del destino aveva tua ironia. Hai seminato bene Olindo,
deciso che per te era ora di raccoglie- hai visto quanta gente è venuta a sa-
re il frutto di una vita onesta e laborio- lutarti quando ti abbiamo accompa-
sa, si era preparato un posto vicino al- gnato nell’ultimo viaggio? Lo sai che
la tua Marina, dove avrai il giusto premio. Non è stata i nostri ragazzi hanno preso ferie e permessi per venir-
facile la tua esistenza. Nato da una famiglia povera e ti a salutare ancora una volta? Hai avuto l‘onore di es-
numerosa hai imparato a condividere i momenti belli a sere trattato da grande personaggio come eri. Il tuo
quelli meno belli, hai sofferto la perdita di tua figlia Ma- basco con l’ala della Folgore, cui tenevi tanto, troneg-
rina. Solo la grande dignità di te e Luciana non hai mai giava in mezzo ai fiori, la maglietta della Pro Loco sulla
esternato il dolore che ti ha accompagnato in questi bara, i fanti con basco labari e bandiere ti hanno ono-
anni trafiggendoti il cuore. Una perdita che ti ha azze- rato coprendoti il passaggio, gli amici della Pro Loco in
rato la vita. Solo la reazione e la forza con tua moglie divisa, come ti piaceva nelle cerimonie, ti hanno fatto
Luciana e tua figlia Monica, assieme alla tua grande ala al tuo passaggio. L’omelia di Don Luca che ti ha
famiglia ti ha dato motivazioni di andare avanti per descritto giustamente buono e generoso, virtù molto
questi venti anni. Dedicandoti interamente al volonta- apprezzate, i discorsi ufficiali e… poi quello più caro...il
riato. La stessa solidarietà che hai avuto durante la saluto della tua nipotina Sara...
malattia con costante presenza dei tuoi fratelli la sorel- Chissà cosa avrebbe detto una persona riservata e
la e tutti i tuoi parenti. Avevi una valanga di amici ed schiva come te di tutto questo… e mentre te ne andavi
anche quelli ti hanno aiutato in qualche modo ad af- al suono delle campane, e mentre le bandiere svento-
frontare questi momenti con più serenità. Lo sapevi lavano, il silenzio fuori ordinanza echeggiava sulla
quanto era importante per noi la tua presenza Olindo. piazza di Lentiai.
La tua esperienza diceva che c’era bisogno di te nei …Riposerai nel cimitero di Lentiai accanto a Marina.
punti strategici. Purtroppo ora dobbiamo abituarci sen- Sarete ancora vicini, come quando da piccola la tenevi
za di te, del tuo buonsenso e precisione. Tu che sei sul braccio. Luciana verrà a trovarti e portarti un fiore
stato il nostro riferimento per venti anni. Vicino a te i ogni giorno e ti farà una preghiera parlandoti con tanta
giovani hanno acquistato esperienza, ci hai suggerito, nostalgia di 50 anni passati insieme…
accontentato nelle nostre esigenze, avevi sempre una Però con noi il tuo compito non è ancora finito.
soluzione, per risolvere i problemi, magari accompa- Lo sai quanti programmi dobbiamo realizzare, a co-
gnata da una battuta. Sei stato il braccio destro del minciare fra qualche giorno con la semina della zucca,
nostro presidente, portando nuove idee, ma soprattut- che in fin dei conti è una tua invenzione, come è stata
to ordine ed organizzazione nelle nostre feste. una tua invenzione le modifiche alla Festa della Ma-
Infaticabile lavoratore. Indimenticabili le giornate pas- donna del Piave, avvalendoti della collaborazione dei
sate in riva al Piave ad organizzare le Sagre. Fanti.
Passavamo giornate intere a lavorare, progettare, rea- Aiutaci a stare sempre uniti, che il nostro gruppo ac-
lizzare. Abbiamo fatto anche tante risate con le tue quisisca sempre nuovi collaboratori dando continuità
belle battute ed ironie. Con la mente storica sapevi ri- ad un progetto che abbiamo iniziato tutti insieme.
percorrere momenti vissuti nell’infanzia e gioventù, fat- Che noi, e la tua famiglia possiamo sempre vivere in
ta di personaggi, di povertà e fatiche, come quella di serenità e salute.
tutti noi, ricavandovi riferimenti positivi. Eri preciso co- Ciao Olindo riposa in pace.
me un orologio, i tempi di lavoro erano scanditi con le Grazie per tutto quello che ci hai trasmesso...
lancette. La polenta era una cerimonia, non doveva Ti vogliamo bene...
passare un minuto, la salatura doveva essere perfetta, Ciao!!!
la conservazione era come mettere in cassaforte un Sarai sempre nei nostri cuori.
gioiello. Stupende le giornate passate nei mercatini
delle varie fiere in provincia dove con il tuo semplice e Cav. Presidente Walter Zanella
sereno dialogo sapevi intrattenere e spiegare ai clienti e tutti i volontari della Pro Loco di Caorera
le proprietà delle nostre zucche.
11 LETTERE AL TORNADO
Laureata in chimica e
tecnologia farmaceuti-
che presso l’Università
degli studi di Padova
Diploma di naturopata
nel 2016 all’Istituto di
Medicina Globale di
Padova.
La mia passione:
fornire consulenze
naturopatiche
Per fare questo utilizzo le mie conoscenze in campo farmaceutico che integro con quelle legate al mondo dei ri-
medi naturali, in quanto credo nella collaborazione tra tutti i tipi di terapie e trattamenti.
Mi occupo di prevenzione e rafforzamento delle difese immunitarie, di depurazione e detossificazione.
Nelle mie consulenze consiglio molto sia la floriterapia del dottor Bach sia quella australiana. Le essenze floreali
di cui si avvale la floriterapia sono dei rimedi naturali che ci aiutano con grande delicatezza a riequilibrare le no-
stre disarmonie fisiche, emotive e mentali.
Se ciò di cui mi occupo vi incuriosisce oppure volete prenotare la vostra consulenza mi potete raggiungere
al numero 333.5898411 oppure contattando il centro di riflessologia ed estetica “Elisir” di Elisa Marchet in
via della Vittoria, 15/F a Fener.
(M.M.) Luvi Dal Canton è originaria di Quero e credo siano in molti a conoscerla. Nondimeno ospitiamo questa sua
breve presentazione per informarvi del suo nuovo percorso lavorativo che la riporta ad interagire col nostro territo-
rio. Avremo anche modo di avere la Sua collaborazione per qualche pagina sul nostro periodico per conoscere un
po’ l’ambito d’azione della naturopatia. Sappiate intanto che il naturopata è una figura professionale che si occupa
del benessere della persona. Il suo campo d’azione si colloca nelle aree non specificatamente mediche della salu-
te, non avendo finalità né diagnostiche e né terapeutiche in senso stretto, ma di stimolo delle capacità di auto-
guarigione della persona nella sua globalità. Il naturopata ha una formazione tale da poter essere in grado di col-
laborare con il medico o altre figure socio-sanitarie e di riconoscere situazioni che non sono di sua competenza. Il
naturopata può intendersi come un operatore del benessere, della prevenzione primaria, dell’educazione e promo-
zione alla salute individuale, sociale ed ambientale; ha quindi un approccio sistemico all’individuo nelle sue mani-
festazioni psico-fisico-energetiche, nel rispetto delle leggi della Natura. Fonte: https://www.naturopatiaitaliana.it
15 CRONACA
Quattro generazioni
in casa Licini
a Colmirano
di Sandro Curto
La foto risale a qualche mese addietro ed è stata
scattata a Colmirano nella casa dei nostri abbonati
Luigino Licini e Antonietta Vit.
Si festeggiava l’arrivo di Giulio venuto alla luce nel
luglio 2022, che vediamo in braccio al bisnonno
Luigino, classe 1931, purtroppo deceduto il lunedì
di Pasqua scorso.
Con loro papà Davide (1997), nonno Celso (1966).
COME ERAVAMO
In foto, dalla prima fila in alto, da sx: Attilio della Marianna, Livio Bagatella (fratello della Clelia), Giovanni figlio
di una sorella dei Coronet, Fiorello Bagatella, due gemelli Remigio e Dionigi Andreazza, Pergentino Vidal, Adolfo
Bagatella. Seconda fila, scendendo, ancora da sx: Albo e Gino Schievenin, figli di Pasqua, Oliviero Andreazza
(papà di Gigi e sorelle), Rinaldo Bagatella, Marcello Andreazza (Bigoli) Giulio e Angelin Coronet. Terza fila, da
sx: Armida Andreazza, Gasperina Garbin, Lucia Andreazza (sorella di Olivo), Maria Bagatella (momet), Candida
Bagatella, ??, Vittoria Andreazza, la maestra Fausta Conte, Lina Andreazza, Angelin Vidal. Quarta fila, sempre
da sx: Assunta Vidal, Maria e Celestina Bagatella (sorelle), Dorotea Bagatella, Angelina, Libera Andreazza, Er-
minia Bagatella (momet), Cesira Bagatella, Piero Bagatella. Ultima fila, ancora da sinistra: Figlio di un ferrovie-
re, Toni Schievenin, Assunta, una del casello, Gina Garbin, sorella della Gasperina,??, ??.
16 ATTUALITÀ
CENNI STORICI
A Valdenogher di Tambre d’Alpago
La casa dell’alchimista
di Loris Curto
La cosiddetta casa dell'alchimista è un edificio risalente
al XIV secolo che si trova a Valdenogher di Tambre
d’Alpago. Nelle decorazioni dell’edificio si trovano ri-
chiami ai simboli dell'alchimia, un’antica scienza consi-
derata una precorritrice della chimica moderna. Inoltre
in una stanza vi è un "Athanor", un particolare forno uti-
lizzato per le lavorazioni alchemiche. Secondo la tradi-
zione fu fatto costruire da un nobile condannato a morte
ad Alessandria d'Egitto e rifugiatosi in Alpago. La casa è
attualmente di proprietà dell’Unione Montana Alpago ed
ospita un museo sull’alchimia.
Alchimisti a Treviso
L’alchimista Bernardo Trevisano (1406 – 1490), autore di alcune opere sull’alchimia in cui
sarebbe celato il segreto della leggendaria pietra filosofale, a dispetto del nome nacque in
realtà a Padova. A Treviso fu comunque stampato nel 1471 il “Corpus Hermeticum” una
raccolta di scritti sull’alchimia attribuiti a Ermete Trismegisto ritenuto il fondatore
dell’alchimia nell’antico Egitto, curato dall’umanista ed astrologo Marsilio Ficino (1433 – 1499). Inoltre a Treviso
visse per lunghi periodi Giovanni Aurelio Augurello (1456 – 1524), autore di un’altra opera sull’alchimia, la “Chry-
sopoeia”. A poca distanza da Treviso, a Castagnole di Paese, c’è la cosiddetta casa dell’alchimista all’interno
della quale si trova un "Athanor", ovvero un forno costruito appositamente per attività alchemiche. Si ritiene che
la villa sia stata fatta edificare da un patrizio veneziano dedito all’alchimia. Sembra che con le sue cure abbia
guarito molta gente nel corso di un’epidemia di peste nel 1630.
17 ASTERISCO
Pane 17
di Dino De Lucchi
Appena avuto sentore della rovinosa disfatta di Caporetto, nel 1917 a Levada misero in sicurezza la farina e
vennero fatte varie sfornate di pane per nasconderlo nei fienili o in altri posti più impensati nella eventualità che
fossero arrivati i famelici Austriaci. Dalla fretta o dal troppo fuoco, il pane veniva fuori o troppo crudo o troppo
cotto, ma non si guardava alle sottigliezze. Era il forno dei Covolan, messo a disposizione della comunità a
lavorare a pieno ritmo e coordinati dalla austera padrona di casa.
Non si guardava più tanto al “cielo” dell'interno del forno, se era bianco al punto giusto per l'infornata, o se
bisognava raffreddarlo per il troppo calore mettendo dentro un apposito sasso, che una volta aveva uno specifico
nome e che è andato perso.
Con un gesto generoso e eroico, la padrona del forno sapendo di avere parenti e paesani al fronte, fece l'ultima
sfornata di pane prima di andare profuga, per i soldati Italiani.
Una volta raffreddato, il forno fu rimesso dentro e lasciata la porta aperta; fu il miglior pane sformato in quelle
drammatiche giornate.
A Levada, in quel forno o in altri, quando il pane veniva fuori un po' crudo o troppo cotto, veniva chiamato pane
17 per il numero che richiama alla sfortuna e al 17 anno della grande fame.
A Levada c'è chi porta avanti la tradizione del buon pane di una volta e non a caso si chiama “C'era una volta”, e
altri a seguire con la bella tradizione delle “fugazze” caserecce cotte al forno a legna ne fanno meritato trionfo.
Levada non si smentisce mai.
CRONACA
Agnese e Tersilo
con il Vescovo di Padova
segnalazione di Francesca Rech
In occasione della visita pastorale ad Alano di Piave di sua Eccellenza
il Vescovo Claudio Cipolla, la comunità si è stretta a rendergli omag-
gio. Terminate le funzioni religiose vi è stato un momento di conviviali-
tà durante il quale il vescovo si è complimentato ed ha abbracciato
con affetto Agnese Merciani e Tersilo Collavo, i nostri irriducibili com-
paesani che quest'anno sono pronti a festeggiare i loro primi 95 anni!
Agnese e Tersilo hanno poi commentato quanta differenza ci sia ri-
spetto a quando erano più giovani: allora le "autorità" religiose davano
soggezione ed erano "lontane" mentre ora il Vescovo è stato estre-
mamente gentile e alla mano senza nel contempo sminuire il proprio
ruolo, cosa che hanno molto apprezzato.
Grazie a Settimo Rizzotto per questo scatto, che ferma nel tempo
questo bel ricordo!
LETTERE AL TORNADO
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e
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l’abbonamento
21
Sogno Vivo
Sogno
È tutto un sogno.
Vivo
Solo quando di mattina ti sfiorano
È tutto
È tutto un
un sogno.
sogno. tutti quei
Solo visi di
quando di gente
mattina che non c'è più,
ti sfiorano
Passo
È tutto la
unmano
sogno. sul viso titutti
accorgi di essere vivo.
quei visi di gente che non c'è più,
e ti vedo
Passo la ancora.
mano sul viso tiPassano
accorgi per la mente
di essere ricordi bellissimi
vivo.
Cosa
e c'è ancora.
ti vedo in quest'attimo di vita.
A voltec'è sparisci e ti cercodicome che risvegliano
Passano per la felicità e dolcezza
mente ricordi bellissimi
Cosa in quest'attimo vita. un bambino
edvolte
A immagino anche
sparisci te bambina.
e ti cerco come un bambino di momenti
che vissuti.
risvegliano felicità e dolcezza
Questa
ed è la confusione
immagino della vita
anche te bambina. È là
di che ti apri
momenti al giorno
vissuti.
e del mondo.
Questa è la confusione della vita pensando
È là che ti che
apri tu
al ci sei.
giorno
Però
e del la tua voce chiara è tranquilla
mondo. Vorresti tornare
pensando che tuindietro,
ci sei.
mi porta
Però in un
la tua mondo
voce chiara nuovo,
è tranquilla ma non puoi.
Vorresti tornare indietro,
forse
mi antico:
porta in ununmondo
mondonuovo,
che non conoscevo.
Allora
ma noncontinui
puoi. a vivere,
È tuttoantico:
forse un sogno fra pensieri
un mondo che none realtà.
conoscevo.
È tutto
tutto un
un sogno
sogno frada vivere ad amare,
Allora continui a vivere,
È pensieri e realtà.
che
È nonuntornerà
tutto sognopiù.da vivere a sperare
ad amare,
È bello
che nonsentirti,
torneràparlarti
più. e viverti edsperare
a anche a sognare
in bello
È tutta questa
sentirti,confusione di immagini
parlarti e viverti finché
ed anchequela soffio
sognare
e colori
in nuovi. confusione di immagini
tutta questa che è dentro
finché di te
quel soffio
Micolori
e passo una mano sul viso e ti vedo.
nuovi. si perderà
che è dentronell'infinito.
di te
È tutto
Mi passoununa
sogno!
mano sul viso e ti vedo. si perderà nell'infinito.
È tutto un sogno!
23 BOCCE
24
Cinque mesi fa
Festeggiati i 50 anni della Classe 1972 !
a cura de "i coscritti del 1972"
Ci abbiamo messo cinque mesi ad incaricare "Il Tornado" della pubblicazione di questo articolo, ma solo tre gior-
ni per ritrovarci, organizzare e festeggiare i nostri "mitici" cinquant'anni !
Con oltre trenta partecipanti la Pizzeria "La Rotonda" ci ha accolti per questa serata speciale, che è poi prosegui-
ta al Birrificio di Quero.
ASTERISCO
La foto di copertina
(M.M.) Come nascono le copertine del nostro periodico? E’ una domanda legittima, alla quale dovrei saper ri-
spondere dato che le realizzo, scegliendo i temi da mettere in vetrina. In realtà una risposta secca non è facile
darla, perché l’ispirazione, l’idea dell’immagine da mettere in copertina, è legata a molteplici fattori e non sempre
essi sono frutto di scelta razionale, ma piuttosto di momenti emotivi per sviluppare alcune proposte lasciate se-
dimentare e messe infine a confronto in bozzetti che faccio valutare a chi ha la bontà di tenermi bordone in que-
sto mio impegno. Prendiamo quest’ultima copertina, per esempio. Mi avevano colpito le chiazze rosse di papave-
ri che si vedono in questo periodo nei nostri campi. Ero in auto con mia nipote Carolina e le ho fatto notare
queste esplosioni di colori lungo il tragitto. Per tutta risposta mi ha indicato un percorso, da lei conosciuto per fre-
quentazione quotidiana con l’autocorriera nel recarsi a scuola, lungo il quale sarebbe stato possibile riempirsi gli
occhi di questa spettacolare cromìa. In località Curogna, nel territorio di Pederobba, ci si imbatte in campi pieni di
papaveri ed ecco la scintilla per la nostra copertina! Qui di seguito trovate anche la prova che ero proprio
all’opera a bordo campo, simil-allenatore di questa formazione che risponde al nome de “Il Tornado” e, in aggiun-
ta, la definizione della parola, che ha anche un senso figurato. A proposito: chi riesce a guardare un campo di
papaveri e non intonare mentalmente la canzone “Papaveri e papere” di Nilla Pizzi, dal noto ritornello: “lo sai che
i papaveri son alti, alti alti…” ?
Foto Carolina Bollotto–Definizione Dizionario etimologico della lingua italiana di Cortellazzo-Zolli, Zanichelli Ed.
26 ATTUALITÀ
https://www.aulss1.veneto.it/arbovirosi-tutte-le-info/
27 ATTUALITÀ
Donne in politica
di Angelo Ceccotto
E’ il tempo della riscossa per le donne in politica. Lo si riscontra ai vertici dell’Unione Europea e in casa nostra.
Ora ci si domanda: quale risultato ci aspettiamo da costoro, data anche la nostra fiducia e consapevolezza sul
fatto che la donna è più credibile, più concreta, più positiva e perseverante, vivendo le molteplici esperienze
umane di essere anche madre. Come si è arrivati a questo traguardo, se non verificando il degradato maschili-
smo politico non più credibile, travolto da personalismi affaristici come da slogan mediatici che lo colloca ormai
nella perpetua indifferenza pubblica. In contropartita le donne si affermano per il carattere forte innanzi alle pro-
blematiche importanti mantenendo vivo il loro impegno politico oltre a quello del nucleo famigliare di cui sono il
pilastro portante. Esse primeggiano in ambito sociale qualificandosi per affidabilità e responsabilità non meno
che per essere dialoganti pacieri. Silenziosamente, con pudore, nascondono e sopportano il dolore naturale co-
me quello accidentale, pregi questi che le elevano a soggetti riflessivi innanzi a drammi mantenendo in cuor loro
il peso divenuto un sacrificio. Pertanto le donne vanno difese per le loro lodevoli qualità, per grinta, trasparenza,
serietà nel loro ruolo istituzionale, sociale e famigliare. Come per gli uomini, c’è un distinguo: non tutte le donne
sono perfette e adorabili, ma come esseri mortali alquante sono soggette a debolezze umane, specie le femmine
frivole dal facile esibizionismo, dal volgare comportamento in cerca di visibilità, praticanti del linguaggio tagliente
e sconcio pur di acquisire notorietà o voti per arrivare al potere. Come alla smaniosa ricerca di un’ambigua se
non allusiva libertà che soffoca il loro ruolo naturale derivato da quel sentimento di dignità che è loro propria.
Comportamenti che non si addicono alla moltitudine di donne in politica e nel sociale, serie e credibili, dal cuore
risolutore ai valori comunitari e famigliari, donne che sanno amare e dare amore coscienti delle loro responsabili-
tà. Con questo non beatifichiamo gli uomini, alquanti mantengono sottobanco nei loro confronti l’arrogante condi-
zionamento annacquato di pregiudizi come oggetto da dominare, togliendole il rispetto e la dovuta meritorietà,
esibendo quel credo appropriato per soli uomini frutto di un mercato clientelare. Non solo essi mettono spesso
nei loro confronti l’opera diabolica di negatività schiavizzandole e sottoponendole allo sfruttamento, alla prostitu-
zione e, da ultimo, al femminicidio derivato dalla maniaca gelosia o per mancanza di dialogo e reciproca com-
prensione. Nel concludere, cerchiamo di considerare la donna un dono supremo da rispettare assecondandola
fiduciosi in quest’avventura politica e nei loro progetti, considerando che tutto non è negativo.
LIBRI
ATTUALITÀ
Realizzazione e Manutenzione Giardini
di Piasentin Bernardino enologo
Prati - Irrigazione - Potature
di Piasentin Bernardino enologo
VINI IN BOTTIGLIA- GRAPPE - OLIO EVO - RISO
Via Feltrina - 32038 QUERO (BL) - Cell. 338.1689292
VINI IN BOTTIGLIA- GRAPPE - OLIO EVO - RISO E-mail: mondingiardini@gmail.com - mondingiardini.blogspot.com
Via della Vittoria, 15 - FENER di Alano di Piave - Cell. 392.6391164