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Quindicinale Editrice ASD Ponte Tegorzo

Anno XLV

15.06.2023
Numero

784

Il Partito che non c’è... - pag. 1


Vent’anni tra la gente per la gente - pag. 4-5
Fener, ha aperto il Caffè Vinile - pag. 6
I redditi IRPEF 2021 - pag. 7
Gli Alpini alanesi all’adunata di Udine - pag. 9
Chiuso in redazione il 03-06-2023 - Prossima chiusura il 24-06-2023
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Tassa Pagata/Taxe Perçue/Ordinario - Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - Aut. n° 0055/2021 del 15/01/2021 - Stampe in regime libero - DCB BL
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IL TORNADO Sede: Via Nazionale, 25 - 32031 FENER-ALANO di PIAVE (BL). DIRETTORE RESPONSABILE: Cesare Turra. DIRETTORE OPERATIVO: Mauro Mazzocco EDITORE ASD Ponte
Tegorzo, Via Nazionale, 25 - 32031 FENER-ALANO DI PIAVE. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Alessandro Bagatella, Tristano Dal Canton, Ivan Dal Toè, Antonio
Deon, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Andrea Tolaini.
ABBONAMENTI: ITALIA Abbonamento annuale (15 numeri)  25,00 ESTERO Abbonamento annuale (15 numeri)  50,00.
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gando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: BAR “DA RICCI” - Alano; BAR JOLE - Fener; CARTOLIBRERIA SCHIEVENIN ALBERTINA - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero;
BAR “PIAVE” Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO DEON - Vas; BAR “BOLLICINE” - Scalon; BAZAR di A. Verri - Segusino.
1 ATTUALITÀ

Il partito che non c’è,


ma… con la maggioranza dei voti
di Cesare Turra
Anche le ultime amministrative hanno messo in luce come il vero partito di maggioranza non sia di destra o di si-
nistra, ma l’astensionismo. Il dato viene purtroppo relegato a poche battute dagli organi di informazione, pur trat-
tandosi di un fenomeno rilevante e preoccupante per un Paese come il nostro che, tradizionalmente, aveva sem-
pre partecipato alle elezioni con alte percentuali. Negli ultimi anni la frequentazione delle urne è andata sempre
più scemando, indice di una forte disaffezione dei cittadini verso le istituzioni politiche. Il dato è allarmante perché
in una democrazia “rappresentativa” come la nostra, la mancata partecipazione al voto del 50% + 1 degli elettori
comporterebbe che gli organismi eletti sarebbero sì formalmente legittimati all’azione legislativa e di Governo, ma
sostanzialmente non sarebbero più l’espressione della maggioranza della Nazione. Provate a immaginare una
elezione in cui partecipasse al voto solo il 40-45% degli aventi diritto: si potrebbe dire che la maggioranza che si
formerebbe, e che di quel 40-45% rappresenterebbe solo una fetta, sia espressione della sovranità dell’intero
Popolo italiano? Illustri Costituzionalisti potranno argomentare indicando il voto quale mera opportunità di parte-
cipazione attiva del cittadino alla vita politica del Paese, oppure sulla necessità della continuità dell’indirizzo poli-
tico per il Paese per garantirne la sovranità ecc. ecc.. Argomenti tutti validi e anche condivisibili, ma tuttavia non
convincenti per concludere che una elezione fondata sulla partecipazione di una quota minoritaria di elettori sa-
rebbe ancora espressione di una democrazia veramente rappresentativa dell’intera collettività. In ogni caso, an-
“L’obbligo si fonderebbe sul che coloro che cercano di sdrammatizzare il fenomeno in nome della
continuità dell’azione di Governo sono ben consapevoli dei rischi e delle
diritto-dovere al voto previsto conseguenze politiche sottostanti la disaffezione al voto dei cittadini,
dalla Carta costituzionale, che lo tant’è che si è accennata anche di recente all’opportunità di reinserire
renderebbe un dovere civico” l’obbligo del voto sotto pena di sanzioni. Il fondamento di tale obbligo si
fonderebbe sul diritto-dovere al voto previsto dalla Carta costituzionale, che lo renderebbe un dovere civico, ma
si tratta di un argomento molto, ma molto delicato per una democrazia che si fonda sulla libera determinazione
dei cittadini anche e soprattutto sulle tematiche di carattere politico. In più, poi, va tenuto conto che una buona
percentuale di non-elettori non diserta le urne per ignavia o per andare a godersi il sole al mare (come vergogno-
samente suggerito durante una trasmissione televisiva Rai durante il recente referendum sulla giustizia), ma per
esprimere il proprio dissenso ad un sistema di gestione della cosa pubblica da parte dei partiti politici, in cui si ri-
conoscono sempre meno cittadini, ritenendo inutile la propria partecipazione alla vita politica del Paese. E come
dare loro torto: si pensi al tema dei finanziamenti pubblici ai partiti che gli Italiani abolirono partecipando numero-
sissimi al relativo referendum, ma il cui voto venne svilito con un banale cambio di denominazione ai fondi asse-
gnati ai partiti politici. Quindi anche il non-voto può rappresentare in sé stesso un voto con un peso politico.
Qualcuno obietterà: “Se si vuole esprimere il proprio dissenso, si voti scheda bianca”. Vero, ma è anche vero che
la scheda bianca “fa numero” in termini di partecipanti al voto, ma non ha alcun valore perché la distribuzione dei
seggi avviene solo sui voti validamente espressi, che conglobano in tal modo anche le schede bianche, tant’è
che si usa dire che chi vota scheda bianca si affida implicitamente alle scelte di quanti hanno votato. Il non-voto,
invece, diminuisce il numero dei partecipanti alle elezioni e in un certo senso delegittima gli eletti per i motivi le-
gati alla minore rappresentatività che sopra abbiamo illustrato. Il tema del partito italiano che non c’è, ma che ha
la maggioranza dei voti, cioè il partito degli astensionisti, non è dunque così irrilevante e ha una portata politica
molto profonda. Spiace purtroppo rilevare come la classe politica sembri sbagliare diagnosi (ma lo fa ad arte) ad-
ditando questa “malattia” della disaffezione da un lato al venire meno dei valori nei cittadini, dall’altro lato al si-
stema elettorale inidoneo ad esprimere un Governo forte e duraturo e quindi poco efficace ed efficiente ecc.. Da
qui finte soluzioni come la proposta di introdurre il sopra citato obbligo di voto, la mai risolta questione della legge
elettorale e, da ultimo, l’ipotesi di indirizzare l’Italia verso una qualche forma di Presidenzialismo modificando la
forma di Governo indicata nella Costituzione. In altri termini, la classe politica addita ad altri le responsabilità del
malessere democratico e suggerisce soluzioni che in realtà non hanno l’obiettivo di sanare la disaffezione degli
elettori, ma di perseguire come di consueto interessi meramente propri, di tipo politico e/o di potere, e che avran-
no come effetto un ulteriore allontanamento dei cittadini dalla vita politica del Paese. Quello che si coglie dagli in-
terventi politici non solo negli organi di informazione, ma anche durante i lavori parlamentari (basta seguire qual-
che seduta di Radio Radicale per rendersene conto) è la mancanza di autocritica, la mancanza di
consapevolezza che i cittadini non sono lontani dalla politica intesa nel senso nobile del termine di partecipazione
alla cosa pubblica, ma dal suo svilimento cagionato dalle fazioni politiche. E poi, perché continuiamo a dire che i
cittadini si sono allontanati dalla politica? Non è che invece è la politica ad essersi allontanata dai cittadini, che
non sono mai interpellati sulle grandi tematiche fondamentali del Paese (immigrazione, sicurezza, famiglia, gran-
di opere ecc.), dando per scontato di avere in tasca una cambiale in bianco rilasciata una tantum e per sempre
dagli elettori nelle urne? Un proverbio dice che se Maometto non va alla montagna, è la montagna che va da
Maometto. Il dato del crescente astensionismo non è forse il monito che se i cittadini stanno smettendo di occu-
parsi di politica, forse sono i politici che dovrebbero abbandonare i loro comodi e ben retribuiti scanni in Parla-
mento e cominciare a muoversi non solo tra i propri referenti iscritti al partito, ma anche nelle strade, nelle case e
negli ambienti di lavoro in cui vivono e operano i comuni cittadini?
2 ATTUALITÀ

Fener, un aiuto per la famiglia Dominguez


a cura di Silvio Forcellini
Circa quindici anni fa si stabiliva a Fener la famiglia Dominguez, di origine dominicana. Una bella famiglia, che si
è saputa fin da subito integrare e farsi ben volere, quella di papà Pedro e di mamma Patria con i loro quattro figli.
I genitori sono conosciuti da tutti come gran lavoratori, Pedro lontano da casa dal lunedì al venerdì in quanto di-
pendente di una ditta triestina di disgaggi e Patria impegnata nel suo lavoro di badante agli anziani. Una vita
normale, comune a quella di tantissime famiglie, che però, nel giro di un solo anno, è cambiata radicalmente.
Dapprima, nel marzo 2022, il destino - sotto forma di malattia - ha strappato Patria, a soli 47 anni, all’affetto dei
suoi cari, ai quali nella circostanza l’intera comunità fenerese (e non solo quella dominicana) si è stretta (un ri-
cordo personale: particolarmente commovente l’immagine dei bambini - compagni di scuola di due figli - che por-
tano sull’altare un fiore bianco ciascuno durante le esequie nella chiesa di Fener).
Poi, nel maggio 2023, il coinvolgimento di Pedro, 46 anni, nel tragico fatto di sangue avvenuto nel piazzale della
stazione di Fener (fatto ancora non chiarito del tutto e sul quale proseguono le indagini).
Al di là del giudizio che ognuno si è costruito su quest’ultima vicenda, resta il fatto di una famiglia travolta dagli
eventi e in evidente difficoltà. Per questo sia in ambito lavorativo che tra gli amici si è pensato di aiutare questa
famiglia con una sottoscrizione, che mi è stato chiesto di pubblicizzare. Pertanto, chi volesse dare il suo contribu-
to, anche piccolo, può farlo tramite il conto corrente bancario IT 46 D 02008 60990 000106440167 aperto presso
UniCredit intestato a Manuel Dominguez (con la causale: “un aiuto per la famiglia Dominguez”).
Grazie a nome della famiglia.

Quattro i medici di base nel Basso Feltrino,


ora c’è anche la dottoressa Camilla Forlin
a cura di Silvio Forcellini
Come anticipato sul numero 783, il 5 giugno nel Basso Feltrino ha
preso servizio la dottoressa Camilla Forlin (nella foto), con ambula-
tori a Fener (in via Kennedy, 2) e a Vas (in piazza 1° Novembre, 1).
Alla dottoressa Forlin sono stati assegnati d’ufficio gli assistiti tempo-
raneamente dati - in deroga al massimale - ai dottori Angelo Segreto
e Donatello Carcione dopo il pensionamento del dottor Augusto Lon-
go, avvenuto il 30 aprile 2022.
Non sarà pertanto necessario che gli assistiti si rechino presso gli
sportelli Anagrafe Sanitaria per effettuare la scelta del nuovo medico.
Comunque è fatta salva la possibilità di effettuare una diversa scelta
tra i medici con disponibilità di posti nell’ambito territoriale di residen-
za inviando una mail (non pec) all’indirizzo “cambiomedi-
co@aulss1.veneto.it” o tramite il proprio Fascicolo Sanitario Elettroni-
co (cui si accede con lo Spid o la Cie). Per ulteriori informazioni ri-
mangono a disposizione gli uffici Anagrafe Sanitaria di Belluno al
numero 0437 516757 / 516848 / 516988 e di Feltre al numero 0439
883680.
Potranno rivolgersi alla dottoressa Forlin anche tutti coloro che, il 1° aprile, non hanno effettuato la scelta del me-
dico come suggerito dal comunicato dell’Ulss 1 Dolomiti, fermo restando la disponibilità di posti (è possibile con-
trollare andando su https://salute.regione.veneto.it/servizi/cerca-medici-e-pediatri, digitando poi provincia e co-
mune di residenza oppure il nome del medico prescelto.
ORARI E ACCESSO AGLI AMBULATORI DELLA DOTT.SSA FORLIN
Questi gli orari di ambulatorio della dottoressa Forlin: lunedì 8.00 - 11.00 ambulatorio di Fener / martedì 17.00 -
20.00 ambulatorio di Vas / mercoledì 8.30 - 11.30 ambulatorio di Fener / giovedì 8.30 - 11.30 ambulatorio di Vas /
venerdì 9.00 - 12.00 ambulatorio di Fener. L’accesso all’ambulatorio per visite e colloqui avviene solo su appun-
tamento (per l’appuntamento chiamare il 320.0977536 durante l’orario di ambulatorio).
RICHIESTA DI RICETTE ALLA DOTT.SSA FORLIN
Le ricette mediche, invece, si possono richiedere nelle seguenti modalità: e-mail: dottoressaforlin@gmail.com
oppure chiamando o tramite whatsapp: 320.0977536. Le ricette saranno pronte non prima di 48 ore dalla richie-
sta.
3 ATTUALITÀ

Gli orari aggiornati dei medici di base


del Basso Feltrino
a cura di Silvio Forcellini
A beneficio di tutti i nostri lettori, riproponiamo gli orari di
ricevimento dei quattro medici di base ora operanti nel
Basso Feltrino: il dottor Donatello Carcione, la dottores-
sa Anna Coppe, la dottoressa Camilla Forlin e il dottor
Angelo Segreto.
Due le novità: il dottor Segreto ha recentemente trasferi-
to il proprio ambulatorio querese dal civico 62 al civico
76/a, sempre in via Nazionale (nelle foto), mentre si pos-
sono anche prenotare online le visite e i colloqui con la
dottoressa Coppe, senza bisogno di chiamare, digitando
https://doct.to/4dn8zauy (portale MioDottore.it).
Un’ultima cosa: la abbreviazione “app.” nella tabella sot-
tostante significa “solo su appuntamento”.

MEDICO DI BASE LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’

dott. Donatello
9.00 – 12.30
CARCIONE Alano
Cell. 329.0090870 9.00 – 12.30 15.00 – 18.00 15.00 – 18.00 9.00 – 12.30
Alano Alano Alano Alano
Ambulatorio: 16.00 – 18.00
Alano di Piave (via Moirans, 11) Alano (app.)
Tel. 0439.1980086

dott.ssa Anna
COPPE 11.30 – 12.30
Cell. 351.7545482 Marziai (app.)
(in orario di ambulatorio) 15.00 – 19.00 9.00 – 13.00 9.00 – 13.00 9.00 – 13.00
Fener (app.) Vas (app.) Vas (app.) Fener (app.)
Ambulatori: 15.00 – 17.00
Fener (via Kennedy, 2) Vas (app.)
Vas (piazza 1° Novembre, 1)
Marziai (via Valle, 12)

dott.ssa Camilla
FORLIN
Cell. 320.0977536 8.00 – 11.00 17.00 – 20.00 8.30 – 11.30 8.30 – 11.30 9.00 – 12.00
(in orario di ambulatorio) Fener (app.) Vas (app.) Fener (app.) Vas (app.) Fener (app.)
Ambulatori:
Fener (via Kennedy, 2)
Vas (piazza 1° Novembre, 1)

dott. Angelo
12.00 – 14.00 9.00 – 11.00 9.00 – 11.00 9.00 – 11.00 9.00 – 11.00
SEGRETO Quero (app.) Quero (app.) Seren (app.) Seren (app.) Seren (app.)
Cell. 349.3121759
14.30 – 16.30 14.30 – 16.30 12.00 – 14.00 14.30 – 16.30 14.30 – 16.30
Ambulatori: Seren (app.) Seren (app.) Quero (app.) Quero (app.) Quero (app.)
Quero (via Nazionale, 76/a)
Seren (via Marconi, 19)

Per informazioni in tempo reale su orari e recapiti telefonici, consigliamo i nostri lettori di andare sulla pagina
https://salute.regione.veneto.it/servizi/cerca-medici-e-pediatri, digitando poi provincia e comune di residenza op-
pure il nome del proprio medico.
4 CRONACA

Vent’anni tra la gente per la gente


di Cesare Turra
Non si sentono, ma ci sono. Ci sono quando vi è un incidente
stradale grave, quando un fiume esonda oppure quando c’è uno
smottamento. Ci sono quando vi è un terremoto, quando si for-
ma una nube tossica, quando divampa un incendio. Ci sono
sempre quando vi è una qualunque situazione di emergenza e
pericolo collegata a eventi naturali o all’incuria e negligenza
umana. Le cause delle calamità, comunque, per loro sono solo un aspetto della loro
opera perché il loro obiettivo primario, che vivono come una vera e propria missione,
è di salvare vite e mettere in sicurezza l’ambiente in cui si svolge l’operato umano.
Stiamo parlando dei Vigili del Fuoco, professionisti che hanno una millenaria tradi-
zione alle spalle, dai primi nuclei che nell’antica Roma pattu-
gliavano le strade della città per prevenire ed estinguere sul
nascere i numerosi incendi che si formavano (le abitazioni era-
no per lo più di legno e il riscaldamento era assicurato dal fuo-
co nei bracieri), per arrivare a quegli specialisti della preven-
zione e della sicurezza che conosciamo oggi. Se guardiamo
all’insieme delle capacità tecnico-professionali richieste per lo
svolgimento delle loro attività, chiamarli come da tradizione
“pompieri”, sia pur con la simpatia che il termine esprime, sem-
bra forse riduttivo e probabilmente non rende loro giustizia. An-
che Quero Vas è sede di un nucleo di Vigili del Fuoco Volontari
che quest’anno ha festeggiato i suoi primi vent’anni con una
manifestazione che si è tenuta presso i locali del distaccamen-
to in via Feltrina. Avere un corpo dei Vigili del Fuoco Volontari
attivo e particolarmente efficace - si è colto nelle parole dei
Sindaci intervenuti - rappresenta la miglior dimostrazione che
l’unione fa veramente la forza: quella che vent’anni fa fu una
sorta di sfida nata dalla visione e dalla passione di alcuni citta-
dini che se ne fecero promotori, per poi essere subito condivisa
e portata avanti dalle amministrazioni comunali di allora, dal

“Questo operare lontano dai riflettori,


nell’umiltà, è il fattore che rende l’attività di
questo Corpo maggiormente meritoria”
corpo provinciale dei Vigili del Fuoco e dalla disponibilità dei
Volontari che vi hanno aderito con entusiasmo, è oggi una sto-
ria di successo, una realtà presente e viva della nostra comuni-
tà. La celebrazione del ventennale è stata sicuramente una
buona occasione per la cittadinanza per conoscere e ringrazia-
re i volontari che da vent’anni hanno messo e mettono il loro
tempo al servizio della collettività. Ma è stata una buona occa-
sione anche per gli stessi Volontari per fare una sorta di bilan-
cio - positivo - della quantità di lavoro svolta nel corso degli an-
ni. Nel volume commemorativo presentato durante la manife-
stazione, “I nostri primi vent’anni tra la gente per la gente”,
del giovane Stefano Bavaresco, l’attuale capo-distaccamento
Massimo Andreazza ricorda come la preparazione della mani-
festazione sia stata l’occasione per ripercorrere attraverso i do-
cumenti e le foto i vent’anni trascorsi e di “vedere quante attivi-
tà abbiamo costruito assieme e su quanti interventi di soccorso
tecnico urgente siamo stati partecipi”. Come dicevamo all’inizio,
anche i Vigili del Fuoco Volontari del Basso Feltrino ci sono in
tutte quelle situazioni in cui è in pericolo la vita umana o dove si
richiedono specifiche competenze tecnico-operative di messa in sicurezza, anche se i loro interventi quasi sem-
pre passano giornalisticamente sotto tono, quasi fossero scontati, e non hanno il clamore dei fatti che li hanno
cagionati. Ma è proprio questo operare lontano dai riflettori, nell’umiltà di un servizio vissuto come missione a fa-
vore degli altri, il fattore che rende l’attività di questo corpo maggiormente meritoria e degna di considerazione e
riconoscenza. Grazie veramente a tutti Voi per il servizio resoci! (Credit Foto: Cesare Turra)
5
6 CRONACA

Fener, ha aperto il Caffè Vinile


a cura di Silvio Forcellini
Giovedì 1° giugno ha aperto a Fener in via Nazionale il Caffè Vinile (che pren-
de il posto dell’ex Caffè Tegorzo, che aveva chiuso i battenti lo scorso 25 set-
tembre). Sarà gestito dallo staff del Ristorantino Bar Alla Pesa di Segusino, da
dieci anni nelle mani capaci della famiglia Coppe (con i genitori Mirka e Marcel-
lo che ora hanno passato il testimone ai figli Federica e Lorenzo). A Fener, in
particolare, lavoreranno stabilmente Debora Florian ed Eleonora Mattiola, con
l’aiuto di Federica Coppe. Il locale, molto caldo e accogliente, è stato totalmen-
te ristrutturato, con molto buon gusto devo dire. Al suo interno, tra le altre cose,
campeggia uno splendido dipinto del “maestro” Aldo Rebuli, artista molto cono-
sciuto in zona. Il Caffè Vinile inizialmente avrà i seguenti orari: aperto dalle 6.30
alle 21.00 tutti i giorni eccetto il lunedì (giornata di chiusura). All’inaugurazione,
molto affollata, non poteva mancare la musica del “mitico” Dj Tucano.
Al Caffè Vinile gli auguri di buon lavoro dal Tornado.
7 ATTUALITÀ

I redditi Irpef 2021


Pubblicati i dati dal ministero delle Finanze

VALDOBBIADENE
ALANO DI PIAVE
Fascia Reddito /

PEDEROBBA
QUERO VAS

SEGUSINO

BELLUNO

TREVISO
FELTRE
Comune

%
0 - 10.000 555 26,84 615 25,38 290 20,49 3.347 20,93 5.391 19,25 2.076 27,52 1.345 24,38 14.311 23,04
10.000-15.000 288 13,93 301 12,42 170 12,01 1.895 11,85 2.864 10,23 1.035 13,72 638 11,56 6.516 10,49
15.000-26.000 796 38,49 1.022 42,18 570 40,28 6.033 37,73 9.844 35,16 2.706 35,87 2.125 38,52 17.918 28,85
26.000-55.000 381 18,42 437 18,04 318 22,47 4.040 25,26 8.071 28,83 1.427 18,92 1.206 21,86 17.274 27,81
55.000-75.000 18 0,87 23 0,95 31 2,19 305 1,91 778 2,78 147 1,95 87 1,58 2.432 3,92
75.000-120.000 20 0,97 15 0,62 24 1,70 271 1,69 727 2,60 79 1,05 83 1,50 2.236 3,60
oltre 120.000 10 0,48 10 0,41 12 0,85 100 0,63 324 1,16 73 0,97 33 0,60 1.412 2,27

contribuenti 2.068 2.423 1.415 15.991 27.999 7.543 5.517 62.113


(M.M.) I dati sono disponibili per la consultazione sul sito del ministero delle finanze, raggiungibile al seguente
link: https://www1.finanze.gov.it/finanze/analisi_stat/public/index.php?opendata=yes
Con un po’ di pazienza si riesce a
scaricare qualche database interes-
sante e ci siamo presi la briga di
prendere in esame ed elaborare
qualche elemento che riguarda la
nostra area geografica, consultando
quel che è emerso dalle dichiara-
zioni dei redditi ai fini Irpef per
l’annualità del 2021.
Nelle tabelle proposte alcuni ele-
menti di conoscenza per capire la distribuzione del reddito per fasce, il reddito medio ed il tipo di contribuente.

Dichiarazioni presentate nel 2022. Open Data. Garantire l'interoperabilità, lo scambio di dati e la loro facile e rapida fruizione.
8 CRONACA

Valentina Pazè in Rai a “Quante Storie”


(M.M.) A inizio febbraio è apparsa sugli schermi di Rai3, nella trasmissione “Quante Storie” condotta da Giorgio
Zanchini, una faccia che mi è sembrata subito familiare, quella di Valentina Pazè. Già il cognome era un indizio
sufficiente, ma non conoscendola di persona ho voluto verificare. Ebbene, sì! Valentina ha nel sangue origini
queresi, per parte di mamma, Beda Bona Pazè, residente a Pinerolo, che molti conoscono come autrice dei due
ponderosi volumi della storia di Quero. Valentina è professore associato di Filosofia politica presso l’Università
degli Studi di Torino - Dipartimento di Culture, Politica e Società, ed è molto attiva in campo culturale. Tra i suoi
libri: Il concetto di comunità nella filosofia politica contemporanea (2002), Il comunitarismo (2004), In nome del
popolo. Il problema democratico (2011, vincitore del Premio Burzio nel 2013), Cittadini senza politica. Politica
senza cittadini (2016). Ha curato i volumi: L’opera di Norberto Bobbio. Itinerari di lettura (2005), La democrazia in
nove lezioni (con M. Bovero, 2010), Diritti (2013), Diritti e poteri (con M. Bovero, 2013).
Un'analisi appassionata delle forme di autosfruttamento cui assistiamo nelle nostre democrazie e
dell'ambivalente rapporto tra scelta e necessità che coinvolge il corpo della donna nelle economie
di mercato contemporanee.
Che cosa hanno in comune la prostituzione, la maternità surrogata e l'uso del velo all'interno dell'islam? Il fatto di
coinvolgere – spesso, anche se non sempre – il corpo delle donne. Ma anche la capacità di fare emergere la na-
tura contraddittoria, ambivalente, disturbante della libertà nell'epo-
ca del neoliberismo e delle democrazie di mercato. Da un lato, in
effetti, la possibilità di offrire il proprio corpo a fronte di un com-
penso sembra ampliare la gamma delle scelte a disposizione in
termini di uso del proprio corpo, del proprio tempo, della propria
autonomia. Dall'altro, però, accedere a queste stesse possibilità
richiede anzitutto di acconsentire a considerare l'intimità, sessuale
e riproduttiva, come una merce tra le altre. Difficile non chiedersi,
allora, se simili scelte possano ritenersi genuinamente volontarie.
Da qui la domanda che percorre tutto il libro di Valentina Pazé:
siamo davvero liberi? E se sì, di quale libertà parliamo? Per ri-
spondere, l'autrice impiega in modo chiaro, lucido, preciso, gli
strumenti della filosofia: in primis di quella antica, che ha fornito le
categorie per impostare il dibattito sulla libertà, e in secondo luogo
del pensiero politico moderno e contemporaneo. Che si interfaccia
inevitabilmente, su questi temi, con quello sociologico, giuridico ed
economico. In un mondo sempre più diseguale, dietro un incontro
formalmente paritario tra soggetti liberi e consenzienti si nascon-
dono spesso – pur mediati dalla forma giuridica del contratto –
rapporti di subordinazione, se non di vero e proprio sfruttamento.
È un'asimmetria sostanziale, insomma, a generare le forme con-
temporanee di uno strano tipo di schiavitù, che appare, a prima vista, volontaria e deliberata. Proprio a partire da
questa ambivalente «libertà» prende parola Valentina Pazé. Non per ridurne o squalificarne la portata, ma per
restituirne la profondità storica, esistenziale e filosofica. Metterne in luce le contraddizioni, e nominarne gli effetti.
Che, nelle odierne democrazie capitalistiche, possono essere al contempo di emancipazione e di assoggetta-
mento. O, a ben vedere, possono essere parallelamente di emancipazione per alcuni, e di assoggettamento per
altri: lungo una linea tracciata troppo spesso da reddito, genere, posizione sociale.
Tratto da: https://www.bollatiboringhieri.it/libri/valentina-paze-liberta-in-vendita-9788833941615/

COME ERAVAMO

Accadde vent’anni fa
a cura di Sandro Curto
La Commissione Tecnica Regionale con parere contrario unanime boccia definitivamente la richiesta della ditta
Tormena di attivare una concessione mineraria denominata “Val Fassoia” in Comune di Alano di Piave.
La squadra di Alano di Piave composta da Paolo Scopel, Paolo Rizzotto, Stefano Giotto, Fabio Faccinetto, Luca
Dal Canton, Massimo Storgato, Ylenia Grigoletto, Dino Mazzier, Domenico Tessaro, Livio Tonin, Fulvio Pisan,
Cristian Collavo, Angelo Zancaner e Luca Mondin si aggiudica la terza edizione del “Palio di Setteville” organiz-
zato dal Comune di Vas.
Muore a 71 anni Dionisio Codemo di Cavaso del Tomba, noto a tutti per aver gestito per alcuni decenni il bar-
trattoria “da Nisio” sul Doch.
9 ALPINI

Gli alpini alanesi all’adunata di Udine


a cura di Silvio Forcellini
Di seguito, alcune foto che testimoniano la presenza degli alpini alanesi del “Valderoa” alla 94a adunata naziona-
le svoltasi a Udine dall’11 al 14 maggio 2023.
10 LETTERE AL TORNADO

Ciao, Olindo
Caro Olindo, ci hai lasciato veloce- La gente ti ascoltava volentieri
mente. La tua malattia è stata veloce quando raccontavi gli aneddoti della
ed inesorabile. Non eravamo preparati nostra terra dei momenti di cultura
a questo momento. Ci hai lasciati ad- della vita contadina. E’ stato bello
dolorati e sgomenti, prima di tutto la averti con noi Olindo, abbiamo pas-
tua famiglia, la moglie Luciana, la figlia sato un periodo della nostra vita nel-
Monica con Andrea l’adorata nipotina la bellezza della condivisione, nei
Sara, con la tua numerosa famiglia. rapporti meravigliosi nell’insegnare ai
Poi noi della Pro Loco, gli amici Fanti. giovani a fare gruppo, ad unire tutte
L’avventura cominciata nel luglio 1950 le forze per un unico ideale. Impos-
è finita l’11 maggio scorso, stesso sibile dimenticarti, sarai sempre in
giorno stesso mese di tua figlia Marina mezzo a noi con la tua pazienza, il
21 anni dopo. Inutile recriminare quello tuo sorriso, la tua aria rigorosa, la
che ha scritto il libro del destino aveva tua ironia. Hai seminato bene Olindo,
deciso che per te era ora di raccoglie- hai visto quanta gente è venuta a sa-
re il frutto di una vita onesta e laborio- lutarti quando ti abbiamo accompa-
sa, si era preparato un posto vicino al- gnato nell’ultimo viaggio? Lo sai che
la tua Marina, dove avrai il giusto premio. Non è stata i nostri ragazzi hanno preso ferie e permessi per venir-
facile la tua esistenza. Nato da una famiglia povera e ti a salutare ancora una volta? Hai avuto l‘onore di es-
numerosa hai imparato a condividere i momenti belli a sere trattato da grande personaggio come eri. Il tuo
quelli meno belli, hai sofferto la perdita di tua figlia Ma- basco con l’ala della Folgore, cui tenevi tanto, troneg-
rina. Solo la grande dignità di te e Luciana non hai mai giava in mezzo ai fiori, la maglietta della Pro Loco sulla
esternato il dolore che ti ha accompagnato in questi bara, i fanti con basco labari e bandiere ti hanno ono-
anni trafiggendoti il cuore. Una perdita che ti ha azze- rato coprendoti il passaggio, gli amici della Pro Loco in
rato la vita. Solo la reazione e la forza con tua moglie divisa, come ti piaceva nelle cerimonie, ti hanno fatto
Luciana e tua figlia Monica, assieme alla tua grande ala al tuo passaggio. L’omelia di Don Luca che ti ha
famiglia ti ha dato motivazioni di andare avanti per descritto giustamente buono e generoso, virtù molto
questi venti anni. Dedicandoti interamente al volonta- apprezzate, i discorsi ufficiali e… poi quello più caro...il
riato. La stessa solidarietà che hai avuto durante la saluto della tua nipotina Sara...
malattia con costante presenza dei tuoi fratelli la sorel- Chissà cosa avrebbe detto una persona riservata e
la e tutti i tuoi parenti. Avevi una valanga di amici ed schiva come te di tutto questo… e mentre te ne andavi
anche quelli ti hanno aiutato in qualche modo ad af- al suono delle campane, e mentre le bandiere svento-
frontare questi momenti con più serenità. Lo sapevi lavano, il silenzio fuori ordinanza echeggiava sulla
quanto era importante per noi la tua presenza Olindo. piazza di Lentiai.
La tua esperienza diceva che c’era bisogno di te nei …Riposerai nel cimitero di Lentiai accanto a Marina.
punti strategici. Purtroppo ora dobbiamo abituarci sen- Sarete ancora vicini, come quando da piccola la tenevi
za di te, del tuo buonsenso e precisione. Tu che sei sul braccio. Luciana verrà a trovarti e portarti un fiore
stato il nostro riferimento per venti anni. Vicino a te i ogni giorno e ti farà una preghiera parlandoti con tanta
giovani hanno acquistato esperienza, ci hai suggerito, nostalgia di 50 anni passati insieme…
accontentato nelle nostre esigenze, avevi sempre una Però con noi il tuo compito non è ancora finito.
soluzione, per risolvere i problemi, magari accompa- Lo sai quanti programmi dobbiamo realizzare, a co-
gnata da una battuta. Sei stato il braccio destro del minciare fra qualche giorno con la semina della zucca,
nostro presidente, portando nuove idee, ma soprattut- che in fin dei conti è una tua invenzione, come è stata
to ordine ed organizzazione nelle nostre feste. una tua invenzione le modifiche alla Festa della Ma-
Infaticabile lavoratore. Indimenticabili le giornate pas- donna del Piave, avvalendoti della collaborazione dei
sate in riva al Piave ad organizzare le Sagre. Fanti.
Passavamo giornate intere a lavorare, progettare, rea- Aiutaci a stare sempre uniti, che il nostro gruppo ac-
lizzare. Abbiamo fatto anche tante risate con le tue quisisca sempre nuovi collaboratori dando continuità
belle battute ed ironie. Con la mente storica sapevi ri- ad un progetto che abbiamo iniziato tutti insieme.
percorrere momenti vissuti nell’infanzia e gioventù, fat- Che noi, e la tua famiglia possiamo sempre vivere in
ta di personaggi, di povertà e fatiche, come quella di serenità e salute.
tutti noi, ricavandovi riferimenti positivi. Eri preciso co- Ciao Olindo riposa in pace.
me un orologio, i tempi di lavoro erano scanditi con le Grazie per tutto quello che ci hai trasmesso...
lancette. La polenta era una cerimonia, non doveva Ti vogliamo bene...
passare un minuto, la salatura doveva essere perfetta, Ciao!!!
la conservazione era come mettere in cassaforte un Sarai sempre nei nostri cuori.
gioiello. Stupende le giornate passate nei mercatini
delle varie fiere in provincia dove con il tuo semplice e Cav. Presidente Walter Zanella
sereno dialogo sapevi intrattenere e spiegare ai clienti e tutti i volontari della Pro Loco di Caorera
le proprietà delle nostre zucche.
11 LETTERE AL TORNADO

Le parrocchie di Campo e di Alano vi invitano alla


GITA PARROCCHIALE SABATO 24 GIUGNO

L'Opera della Provvidenza S. Antonio (O.P.S.A.),


fondazione di religione della diocesi di Padova, è
una grande struttura residenziale che accoglie per-
sone con grave disabilità intellettiva, accompagna-
ta spesso da altre forme di disabilità. Fu voluta dal GIARDINI DI VILLA BARBARIGO
Vescovo Girolamo Bortignon nel 1955. L'inizio Valsanzibio, Galzignano Terme, Colli Euganei.
dell'attività è datata 19 marzo 1960. Nel 1993 è Villa Barbarigo è una villa veneta seicentesca costruita su
inaugurata Casa "Mons. Girolamo Bortignon" dedi- commissione del nobile veneziano Francesco Zuane
cata a quei sacerdoti che non avevano nessuno Barbarigo. Il giardino di Valsanzibio è uno straordinario
che si prendesse cura di loro. Nel 2005 ha aperto esempio di giardino simbolico e oggi si presenta come
le proprie porte "Casa Madre Teresa di Calcutta”, uno dei più estesi ed integri giardini d'Epoca mondiali.
centro polifunzionale per i malati di Alzheimer e le Il labirinto di Valsanzibio è stato realizzato con 6000 ar-
loro famiglie. busti di bosso sempreverde. La maggior parte di queste
PROGRAMMA: piante sono secolari (hanno oltre 400 anni) e sono state
partenza ore 8.30 da Campo (chiesa). piantate tra il 1664-1669 quando il giardino di Valsanzibio
Dedicheremo la mattinata alla visita dell'OPSA ac- è stato creato e portato all'attuale fisionomia.
compagnati dai loro volontari.
Nel pomeriggio ci recheremo a Valsanzibio per la visita al giardino di villa Barbarigo.
Il rientro a Campo è previsto per le 20. Pranzo al sacco all'interno dell'OPSA. Ci verranno forniti panche e tavoli.
Costo: 30 € adulti - 27 € fino a 14 anni
Il costo comprende: trasporto, assicurazione sanitaria, ingresso al giardino monumentale. La visita guidata all'interno
del giardino, a pagamento, viene offerta dal circolo ACLI di Alano- Quero Vas.
All'OPSA si potrà portare: ABBIGLIAMENTO (SOLO SE PULITO ED IN BUONO STATO), GENERI
ALIMENTARI, PRODOTTI PER LA PULIZIA, CANCELLERIA, OFFERTE IN DENARO.
Iscrizioni e versamento caparra obbligatoria (20 €uro) entro domenica 18 giugno.
Per informazioni ed iscrizioni: Caterina 347.1701535 o al circolo ACLI
Il Circolo ACLI di Alano-Quero Vas
in collaborazione con CROCE ROSSA ITALIANA
organizza
un corso per eseguire correttamente le
MANOVRE DI DISOSTRUZIONE DELLE
VIE AEREE IN ETA’ PEDIATRICA
DOMENICA 18 GIUGNO
in canonica a Campo di Alano di Piave
partenza ore 10 da Campo (chiesa) dalle 9:30 alle 12:30
partenza da Gardaland per il rientro: Costo: 25 €uro a corsista
ore 21 (arrivo a Campo ore 23.30 circa) con rilascio attestato di partecipazione.
costo: 54 € a persona
(viaggio + assicurazione + ingresso) Iscrizioni entro lunedì 12 giugno
Il costo è calcolato su 35 partecipanti. 10 posti disponibili
Più siamo, meno spendiamo!
Per informazioni ed iscrizioni:
iscrizioni e versamento caparra (20€)
entro venerdì 7 luglio Caterina 347.1701535 o circolo Acli
Per informazioni e prenotazioni:
Caterina 347.1701535 o al circolo ACLI
12 ATTUALITÀ

Seminario di architettura al centro Bice Lazzari


Aree degradate: il caso di Quero Vas
L’Ordine degli Architetti PPC di Belluno, in collaborazione con la Fondazione
Architettura Belluno Dolomiti, la Proloco Quero, Gruppo Centro Culturale Bice
Lazzari e il Comune di Quero Vas, il 12 maggio ha organizzato il Seminario:
Aree urbane degradate e loro riqualificazione. Il caso di Quero Vas.
Obiettivi
Il tema della rigenerazione urbana rientra nella più generale visione di uno
sviluppo che sia sostenibile. Da anni l’argomento cruciale della sostenibilità è
oggetto centrale di approfondimento del Dipartimento di Ingegneria Civile,
Edile e Ambientale dell’Università di Padova. Con questo Seminario si inten-
de presentare l’esito del laboratorio di Composizione architettonica e urbana
che ha interessato il centro storico di Quero e più precisamente due aree
produttive dismesse che insistono ai lati opposti della vasta piazza su cui sor-
ge il Municipio. Quanto prodotto dagli studenti presenta la trasformazione di
aree dismesse e prive di qualità in luoghi capaci di reinserirsi all’interno del
circuito della vita urbana. Per quanto abbiano perduto la loro funzione origina-
ria, queste aree si rivelano dotate di potenzialità per sviluppare nuove attività,
nell’ottica di un miglioramento della qualità della vita e di un riscatto economi-
co da parte di operatori pubblici e privati.
La ricerca prodotta vuole dimostrare come sia possibile reintrodurre aree de-
gradate all’interno della vita cittadina e vuole essere uno stimolo a sviluppare ulteriori studi in questo campo, po-
nendo centrale il rapporto tra storia, progetto e qualità dello spazio architettonico.

Il Programma del convegno


La ricerca
14.00 Bruno Zanolla (sindaco di Quero Vas)
Saluti e introduzione.
degli studenti di Padova
La ricerca/studio degli studenti dell’ateneo di Padova,
14.10 Mauro Miuzzi (architetto) Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale
Quero tra il Piave e il Grappa. Proposte per la ri- dell’Università di Padova, è sfociata nella pubblicazione
generazione delle aree centrali dismesse. di un interessante volume che riporta storia dei luoghi e
14.30 Gino Malacarne (professore ordinario di possibili sviluppi urbanistici. La relazione di uno degli au-
composizione architettonica al dipartimento di ar- tori si può leggere in rete all’indirizzo più sotto indicato.
chitettura di Bologna) Il libro è edito da Gangemi Editore.
Nuovi paesaggi urbani. Frammenti di architettura
civile. Pietrogrande Enrico.
15.30 visita presso i siti interessati dalla progetta- (2019). Il borgo di
zione degli Studenti. Quero come luogo di
Coffee break. progetto. Il volume è
16.30 Enrico Pietrogrande (professore associato incentrato sul tema
di composizione Architettonica al dipartimento di della ricomposizione
ingegneria civile edile e Ambientale di Padova) dell’unitarietà del tes-
Università e terza missione. suto urbano del centro
17.00 Alessandro Dalla Caneva (ricercatore di storico di Quero. Esso
composizione architettonica al dipartimento di in- presenta infatti le pro-
gegneria civile edile e Ambientale di Pd) poste progettuali che,
Architettura dispensatrice di luoghi. Comporre lo frutto dell’accordo sti-
spazio urbano. Il caso di Quero Vas. pulato tra il Comune di
17.30 Chiara Valenzano (dottore di ricerca in Quero Vas e il Dipar-
programmazione, manutenzione, riqualificazione timento di Ingegneria
dei sistemi edilizi urbani) Civile, Edile, Ambien-
La riqualificazione sostenibile del patrimonio ur- tale dell’Università di
bano ed edilizio esistente. Esempi di buone prati- Padova, gli studenti
che. dell’insegnamento di Composizione architettonica e ur-
18.00 apericena preparato dalla Proloco Quero. bana 2 hanno elaborato nell’ambito del corso di laurea
in Ingegneria Edile – Architettura per due aree produtti-
ve interessate da vicende di dismissione e abbandono
ubicate in parti strategiche del centro storico, a ridosso della piazza su cui sorge il Municipio. L’iniziativa si collo-
ca nel quadro della generale visione di uno sviluppo che sia sostenibile secondo gli orientamenti più recenti indi-
cati a livello europeo. Qui sotto: link alla relazione di Enrico Casagrande.
https://www.researchgate.net/publication/340264300_Il_borgo_di_Quero_come_luogo_di_progetto
13 ATTUALITÀ

Alcune idee per l’area Ovest


a cura dell’architetto Mauro Miuzzi, relatore al convegno
E’ stata l’occasione per presentare il frutto dell’incontro tra
l’ente locale, in questo caso il comune di Quero Vas e
l’università per analizzare anche a scala del nostro comune il
tema della rigenerazione urbana che rientra nella più generale
visione di uno sviluppo che sia sostenibile. Argomento che si è
concretizzato affidando l’analisi e l’approfondimento al Diparti-
mento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università
di Padova (delibera di Giunta Comunale numero 9 del 6 giu-
gno 2018).
Con questo seminario, dopo la pubblicazione del volume
“Quero tra il Piave e il Grappa”, sono stati presentati i lavori
redatti dagli studenti del Corso di Composizione architettonica
e Urbana 2 dell’anno accademico 2017-2018 che hanno inte-
ressato il centro storico di Quero e più precisamente due aree
produttive dismesse che insistono ai lati opposti della vasta
piazza su cui sorge il Municipio.
Sono intervenuti: Mauro Miuzzi, architetto che ha sviluppato il
tema “Quero tra il Piave e il Grappa – storia e problematiche”;
Gino Malacarne, professore ordinario di Composizione archi-
tettonica al Dipartimento di Architettura dell’Università di Bolo-
gna con l’analisi dei “Nuovi paesaggi urbani. Frammenti di ar-
chitettura civile”; Enrico Pietrogrande, professore associato di
Composizione architettonica e Alessandro Dalla Caneva, ar-
chitetto ricercatore di Composizione architettonica entrambi del
Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale
dell’Università di Padova hanno presentato un’ampia selezione
dei lavori svolti dagli studenti. Alcuni esempi qui a lato.
Nelle foto, dall’alto:
Planivolumetria dell’ipotesi progettuale relativa all’area
ovest.
Il parco con i terrazzamenti e gli orti pubblici visto da est.
Veduta generale dell’area. Sullo sfondo auditorium.
In primo piano il porticato di un polo didattico.
Veduta del padiglione adibito a caffetteria
Veduta da ovest della corte del polo culturale. A sinistra il
cinema e la biblioteca, al centro aula studio, a destra sala
espositiva e caffetteria.
https://www.gangemieditore.com/dett-prodotto.php?idprodotto=8547&idcategoria=2
14 LETTERE AL TORNADO

Luvi Dal Canton si presenta!


Chi sono? La risposta non è una sola: potrei dire che sono una farmacista ed una naturopata, ma si addice sicu-
ramente di più alla mia natura definirmi una “terapeuta equilibrista” tra il
mondo dei metodi di cura scientifici e quello delle cosiddette medicine
“complementari”.
Sono nata a Feltre nel 1981 e mi sono laureata in chimica e tecnologia
farmaceutiche presso l’Università degli studi di Padova nel 2006. Succes-
sivamente ho frequentato l’Istituto di Medicina Globale di Padova che ha
cambiato completamente il mio approccio nei confronti dei concetti di sa-
lute, cura e guarigione e mi ha permesso di conseguire il diploma di natu-
ropata nel 2016.
Da allora non mi sono mai fermata: ho frequentato numerosi corsi di for-
mazione e proseguo tuttora nel mio percorso di crescita personale che
ovviamente non finirà mai!
Dopo 15 anni di lavoro come farmacista ho deciso di seguire a tempo
pieno la mia passione ovvero quella di fornire consulenze naturopatiche
con le quali cerco di riportare le persone ad uno stato di benessere non
sopprimendo i sintomi che il corpo manifesta, ma cercando di scoprirne la
causa.

Laureata in chimica e
tecnologia farmaceuti-
che presso l’Università
degli studi di Padova
Diploma di naturopata
nel 2016 all’Istituto di
Medicina Globale di
Padova.
La mia passione:
fornire consulenze
naturopatiche

Per fare questo utilizzo le mie conoscenze in campo farmaceutico che integro con quelle legate al mondo dei ri-
medi naturali, in quanto credo nella collaborazione tra tutti i tipi di terapie e trattamenti.
Mi occupo di prevenzione e rafforzamento delle difese immunitarie, di depurazione e detossificazione.
Nelle mie consulenze consiglio molto sia la floriterapia del dottor Bach sia quella australiana. Le essenze floreali
di cui si avvale la floriterapia sono dei rimedi naturali che ci aiutano con grande delicatezza a riequilibrare le no-
stre disarmonie fisiche, emotive e mentali.

Se ciò di cui mi occupo vi incuriosisce oppure volete prenotare la vostra consulenza mi potete raggiungere
al numero 333.5898411 oppure contattando il centro di riflessologia ed estetica “Elisir” di Elisa Marchet in
via della Vittoria, 15/F a Fener.
(M.M.) Luvi Dal Canton è originaria di Quero e credo siano in molti a conoscerla. Nondimeno ospitiamo questa sua
breve presentazione per informarvi del suo nuovo percorso lavorativo che la riporta ad interagire col nostro territo-
rio. Avremo anche modo di avere la Sua collaborazione per qualche pagina sul nostro periodico per conoscere un
po’ l’ambito d’azione della naturopatia. Sappiate intanto che il naturopata è una figura professionale che si occupa
del benessere della persona. Il suo campo d’azione si colloca nelle aree non specificatamente mediche della salu-
te, non avendo finalità né diagnostiche e né terapeutiche in senso stretto, ma di stimolo delle capacità di auto-
guarigione della persona nella sua globalità. Il naturopata ha una formazione tale da poter essere in grado di col-
laborare con il medico o altre figure socio-sanitarie e di riconoscere situazioni che non sono di sua competenza. Il
naturopata può intendersi come un operatore del benessere, della prevenzione primaria, dell’educazione e promo-
zione alla salute individuale, sociale ed ambientale; ha quindi un approccio sistemico all’individuo nelle sue mani-
festazioni psico-fisico-energetiche, nel rispetto delle leggi della Natura. Fonte: https://www.naturopatiaitaliana.it
15 CRONACA

Quattro generazioni
in casa Licini
a Colmirano
di Sandro Curto
La foto risale a qualche mese addietro ed è stata
scattata a Colmirano nella casa dei nostri abbonati
Luigino Licini e Antonietta Vit.
Si festeggiava l’arrivo di Giulio venuto alla luce nel
luglio 2022, che vediamo in braccio al bisnonno
Luigino, classe 1931, purtroppo deceduto il lunedì
di Pasqua scorso.
Con loro papà Davide (1997), nonno Celso (1966).

COME ERAVAMO

Santa Maria: foto di gruppo


di Alessandro Bagatella
E’ una foto antica, questa, scattata dal fotografo di Quero: il padre di Antonio Resegati, nei lontani anni ’20 agli
scolari della frazione di Santa Maria di Quero Vas. Come si può ben vedere c’erano tanti giovani ed il paese era
attivo in tutti i campi, sia nelle feste paesane che nei lavori di salvaguardia del territorio e nel provvedere aiuto re-
ciproco per superare le difficoltà. Ora tutto è cambiato ed il paese è andato pian piano alla deriva. Speriamo in un
futuro cambiamento!

In foto, dalla prima fila in alto, da sx: Attilio della Marianna, Livio Bagatella (fratello della Clelia), Giovanni figlio
di una sorella dei Coronet, Fiorello Bagatella, due gemelli Remigio e Dionigi Andreazza, Pergentino Vidal, Adolfo
Bagatella. Seconda fila, scendendo, ancora da sx: Albo e Gino Schievenin, figli di Pasqua, Oliviero Andreazza
(papà di Gigi e sorelle), Rinaldo Bagatella, Marcello Andreazza (Bigoli) Giulio e Angelin Coronet. Terza fila, da
sx: Armida Andreazza, Gasperina Garbin, Lucia Andreazza (sorella di Olivo), Maria Bagatella (momet), Candida
Bagatella, ??, Vittoria Andreazza, la maestra Fausta Conte, Lina Andreazza, Angelin Vidal. Quarta fila, sempre
da sx: Assunta Vidal, Maria e Celestina Bagatella (sorelle), Dorotea Bagatella, Angelina, Libera Andreazza, Er-
minia Bagatella (momet), Cesira Bagatella, Piero Bagatella. Ultima fila, ancora da sinistra: Figlio di un ferrovie-
re, Toni Schievenin, Assunta, una del casello, Gina Garbin, sorella della Gasperina,??, ??.
16 ATTUALITÀ

Pubblicate le motivazioni della sentenza gas


Piena riabilitazione per Perenzin, Zanolla e Piccoli
Comunicato stampa
Paolo Perenzin, Bruno Zanolla e Giovanni Piccoli sono stati assolti dal Tribunale di Belluno “perché il fatto non
sussiste” dall’accusa di avere turbato la gara per la distribuzione del gas nell’ATEM Belluno.
La formula assolutoria – la più ampia che il no-
stro Ordinamento conosca – parla da sola, e
renderebbe superfluo ogni commento.
Pare, tuttavia, oltremodo significativo, tanto da
non poter essere sottaciuto, il fatto che il Giudice,
nel corpo della robusta ed articolata motivazione
(106 pagg.), depositata in questi giorni, abbia

esaminato a fondo ogni singolo aspetto


dell’articolata vicenda ed abbia non solo afferma-
to con perentorietà che, per ciascuno di essi, le
condotte degli imputati sono risultate prive di
qualsivoglia rilevanza penale e quindi del tutto
lecite, ma le abbia addirittura qualificate come
“forse anche doverose”.
“Ad avviso del Giudice” – si osserva in uno dei passaggi più significativi della motivazione – “in siffatte condotte
non è ravvisabile alcun artificio, né mendacio, né altra attività ingannatoria, quale intesa dalla giurisprudenza del-
la Suprema Corte in merito al delitto in contestazione, in quanto esse erano sostenute non solo da una assoluta
trasparenza, ma erano fondate su presupposti che le rendevano legittime, opportune e, per taluni aspetti, forse
doverose … in quanto, da un lato, potenzialmente finalizzate ad un incremento del patrimonio pubblico (come
sostenuto dai consulenti tecnici di BBI), e, dall’altro, perché la loro mancata attivazione avrebbe potuto comporta-
re un danno al patrimonio pubblico”.
Tale affermazione corrisponde a quanto è sempre stato dichiarato dagli imputati, che hanno fin dall’inizio soste-
nuto di aver agito nell’adempimento dei doveri dettati dalla loro posizione e quindi a tutela della comunità.
Ciò a riconferma delle qualità morali, umane e professionali di Paolo Perenzin, Bruno Zanolla e Giovanni Piccoli,
i quali hanno finalmente ottenuto piena e meritata riabilitazione dopo una lunga e sofferta attesa.

CENNI STORICI
A Valdenogher di Tambre d’Alpago
La casa dell’alchimista
di Loris Curto
La cosiddetta casa dell'alchimista è un edificio risalente
al XIV secolo che si trova a Valdenogher di Tambre
d’Alpago. Nelle decorazioni dell’edificio si trovano ri-
chiami ai simboli dell'alchimia, un’antica scienza consi-
derata una precorritrice della chimica moderna. Inoltre
in una stanza vi è un "Athanor", un particolare forno uti-
lizzato per le lavorazioni alchemiche. Secondo la tradi-
zione fu fatto costruire da un nobile condannato a morte
ad Alessandria d'Egitto e rifugiatosi in Alpago. La casa è
attualmente di proprietà dell’Unione Montana Alpago ed
ospita un museo sull’alchimia.
Alchimisti a Treviso
L’alchimista Bernardo Trevisano (1406 – 1490), autore di alcune opere sull’alchimia in cui
sarebbe celato il segreto della leggendaria pietra filosofale, a dispetto del nome nacque in
realtà a Padova. A Treviso fu comunque stampato nel 1471 il “Corpus Hermeticum” una
raccolta di scritti sull’alchimia attribuiti a Ermete Trismegisto ritenuto il fondatore
dell’alchimia nell’antico Egitto, curato dall’umanista ed astrologo Marsilio Ficino (1433 – 1499). Inoltre a Treviso
visse per lunghi periodi Giovanni Aurelio Augurello (1456 – 1524), autore di un’altra opera sull’alchimia, la “Chry-
sopoeia”. A poca distanza da Treviso, a Castagnole di Paese, c’è la cosiddetta casa dell’alchimista all’interno
della quale si trova un "Athanor", ovvero un forno costruito appositamente per attività alchemiche. Si ritiene che
la villa sia stata fatta edificare da un patrizio veneziano dedito all’alchimia. Sembra che con le sue cure abbia
guarito molta gente nel corso di un’epidemia di peste nel 1630.
17 ASTERISCO

Pane 17
di Dino De Lucchi
Appena avuto sentore della rovinosa disfatta di Caporetto, nel 1917 a Levada misero in sicurezza la farina e
vennero fatte varie sfornate di pane per nasconderlo nei fienili o in altri posti più impensati nella eventualità che
fossero arrivati i famelici Austriaci. Dalla fretta o dal troppo fuoco, il pane veniva fuori o troppo crudo o troppo
cotto, ma non si guardava alle sottigliezze. Era il forno dei Covolan, messo a disposizione della comunità a
lavorare a pieno ritmo e coordinati dalla austera padrona di casa.
Non si guardava più tanto al “cielo” dell'interno del forno, se era bianco al punto giusto per l'infornata, o se
bisognava raffreddarlo per il troppo calore mettendo dentro un apposito sasso, che una volta aveva uno specifico
nome e che è andato perso.
Con un gesto generoso e eroico, la padrona del forno sapendo di avere parenti e paesani al fronte, fece l'ultima
sfornata di pane prima di andare profuga, per i soldati Italiani.
Una volta raffreddato, il forno fu rimesso dentro e lasciata la porta aperta; fu il miglior pane sformato in quelle
drammatiche giornate.
A Levada, in quel forno o in altri, quando il pane veniva fuori un po' crudo o troppo cotto, veniva chiamato pane
17 per il numero che richiama alla sfortuna e al 17 anno della grande fame.
A Levada c'è chi porta avanti la tradizione del buon pane di una volta e non a caso si chiama “C'era una volta”, e
altri a seguire con la bella tradizione delle “fugazze” caserecce cotte al forno a legna ne fanno meritato trionfo.
Levada non si smentisce mai.

CRONACA

Agnese e Tersilo
con il Vescovo di Padova
segnalazione di Francesca Rech
In occasione della visita pastorale ad Alano di Piave di sua Eccellenza
il Vescovo Claudio Cipolla, la comunità si è stretta a rendergli omag-
gio. Terminate le funzioni religiose vi è stato un momento di conviviali-
tà durante il quale il vescovo si è complimentato ed ha abbracciato
con affetto Agnese Merciani e Tersilo Collavo, i nostri irriducibili com-
paesani che quest'anno sono pronti a festeggiare i loro primi 95 anni!
Agnese e Tersilo hanno poi commentato quanta differenza ci sia ri-
spetto a quando erano più giovani: allora le "autorità" religiose davano
soggezione ed erano "lontane" mentre ora il Vescovo è stato estre-
mamente gentile e alla mano senza nel contempo sminuire il proprio
ruolo, cosa che hanno molto apprezzato.
Grazie a Settimo Rizzotto per questo scatto, che ferma nel tempo
questo bel ricordo!

Auguri di pronta guarigione a don Alessio


(M.M.) In chiusura di questo numero ci è giunta la
notizia del malore occorso l’ultimo giorno di maggio
a don Alessio, parroco di Quero. L’accaduto è stato
ripreso anche dai quotidiani locali con molto risalto,
data la funzione pubblica del parroco, riferimento
della comunità religiosa querese. A lui,
prontamente ricoverato all’ospedale di Feltre, dove
si sta riprendendo, ha manifestato vicinanza tutto il
paese ed anche noi de “Il Tornado” formuliamo i
migliori auspici per una sua pronta guarigione.
In foto: La notizia riportata su “Il Gazzettino”
edizione di Venerdì 02 Giugno 2023.
18 ATTUALITÀ

Associazione Feltrina Donatori Volontari di Sangue


Le relazioni del Presidente per fare il punto della situazione
Relazione Morale del Presidente tamente ultimo, il mio grandissimo grazie al gruppo
Anno 2022 giovani FIDAS Feltre. Impegnati, molto attivi, entu-
Grazie siasti, efficaci che stanno portando avanti tra i loro
E’ certamente questo un modo inusuale di iniziare coetanei una attività veramente efficace. Questo
una relazione che precede un bilancio associativo, gruppo è il nostro miglior investimento e certamente
ma è certamente il modo migliore per focalizzare la questo è la nostra certezza per il futuro.
grande e profonda riconoscenza dovuta a tutti i do- Ad maiora semper.
natori che si sono accostati alla donazione durante
Il Presidente AFDVS-FIDAS Feltre
quest’anno. Il nostro grazie va anche a tutti i dona-
Saverio Marchet
tori storici che ci hanno consegnato una splendida
realtà. Noi abbiamo cercato di conservarla e miglio-
rarla seguendo le trasformazioni numerose e veloci Relazione iniziative
che si sono succedute anche quest’anno e che ci L’Associazione Feltrina Donatori Volontari Sangue -
hanno portato ad essere un’associazione moderna FIDAS FELTRE (afdvs) è una associazione che
e snella nella gestione. Certamente seguire tutte le opera sul territorio Feltrino, che va da Santa Giusti-
normative che sono venute avanti, in particolare con na – Lentiai e fino a Sovramonte – Lamon – Arsiè in
il codice del Terzo Settore non è stata cosa facile, territorio veneto, sconfinando poi nei comuni delle
ma il costante e generoso impegno dei capisezione valli del Primiero e del Vanoi e fino a Primiero-San
ci ha permesso di risolvere progressivamente tutte Martino di Castrozza e Sagron Mis in regione Tren-
le problematiche che man mano si presentavano. tino Alto Adige. Lo scopo fondamentale
La grandissima disponibilità e generosità del dott. dell’associazione è la promozione della dona-
Nevio Meneguz, unite alla sua professionalità, ci zione del sangue, in forma anonima, gratuita,
hanno accompagnato alla risoluzione dei vari pro- volontaria e responsabile. Questi obiettivi sono
blemi che man mano si presentavano. Va inoltre ri- raggiungibili attraverso una lunga fase di formazio-
conosciuta la tanta generosità e disponibilità di tutto ne delle persone: sugli stili di vita da tenere e su
il gruppo operativo del sabato che ha coadiuvato quale corretta alimentazione praticare. Questi obiet-
Nevio e i capisezione nei vari adempimenti burocra- tivi si raggiungono attraverso una costante attività di
tici. Ma se tutto questo ha impegnato moltissimo del formazione che viene svolta sul territorio con incon-
nostro tempo non abbiamo certamente perso di vi- tri mirati, con la pubblicazione semestrale del gior-
sta la nostra missione fondamentale che è quella nalino “IL DONATORE”, con continui e costanti in-
della donazione del sangue, anonima, volonta- contri personali e di gruppo e con la collaborazione
ria, non remunerata e responsabile. Nel corso sinergica con l’UOC di medicina trasfusionale e il
dell’anno è stata prestata costante attenzione ai Dipartimento di prevenzione dell’Azienda ULSS 1
flussi dei donatori alla donazione in modo tale da ri- Dolomiti – Distretto n 2. Notevole è poi l’impegno di
spettare la programmazione regionale e devo dire un gruppo di giovani donatori per incontrare altri
obiettivo raggiunto, anzi abbiamo superato la richie- giovani e attraverso la metodologia della peer-
sta che ci era stata fatta sia per sangue intero sia education (Educazione fra pari) avvicinarli al mondo
per plasma. Per quanto riguarda il plasma devo dire della solidarietà. La costante attività per organizzare
che l’appello lanciato ha dato dei risultati soddisfa- i nuovi fidelizzati per l’accesso alla idoneità, e i do-
centi anche se non ottimi come speravamo. Per natori attivi per l’accesso alla donazione viene svol-
quanto riguarda la formazione abbiamo attivato tutte ta in continua collaborazione con la UOC di medici-
le nostre risorse umane ed abbiamo avuto così la na trasfusionale, concordando dapprima l’entità
possibilità di fare numerosi incontri con i giovani del delle donazioni annuali, tenendo conto delle indica-
territorio, nelle scuole, nei gruppi parrocchiali, nei zioni regionali e del programma dell’autosufficienza
gruppi sportivi. Questa attività, unita a varie testi- nazionale. L’accesso alla donazione avviene su
monianze di campioni dello sport, hanno coinvolto prenotazione attraverso l’agenda elettronica, che ne
un buon gruppo di giovani che sono diventati dona- regola il flusso secondo le disponibilità e i posti che
tori attivi e molti altri che stanno facendo il percorso settimanalmente vengono stabiliti dalla Direzione di
per ottenere l’idoneità alla donazione. Un vivo gra- Medicina Trasfusionale. Le disponibilità così stabili-
zie va al dott. Alessio Cremonese e al dott. Giusep- te vengono suddivise per gruppi sanguigni e modifi-
pe Lira per aver autorizzato e realizzato, tra le mae- cabili di volta in volta secondo le necessità e le si-
stranze, all’interno della manifattura Sportfull- tuazioni del momento.
Valcismon una campagna di sensibilizzazione alla Così operando l’Associazione riesce a raggiungere
donazione del sangue. Sensibilizzazione e promo- gli obiettivi annualmente programmati.
zione che hanno portato ad avere acquisito 46 nuovi Feltre, 03.01.23
donatori in unica soluzione: iniziativa veramente lo- Il Presidente AFDVS
devole, notevole ed efficace. Da ultimo, ma non cer- Saverio Marchet
19
20 CRONACA

"La Charta da Nordic"


Un Campionato Italiano a Vas
GiroNordic AlpenPlus Wear FINALE 2023
La Finalissima di GiroNordic 2023, Campionato Italiano
SkyNordic Tecnica, si terrà alla storica e splendida Cartiera
di Vas, a cavallo tra le province di Belluno e Treviso, appena
oltre il Ponte del fante d'Italia sul fiume sacro alla Patria, il
Piave. Una scelta che sostituisce la location di Asolo, come
inizialmente previsto.
Domenica 29 ottobre 2023 l'area della Cartie-
ra di Vas, la zona torrentizia, con le torbiere ed i
laghetti è stata scelta dal marchio GiroNordic ®
come sede finale del Campionato Italiano
SkyNordic Tecnica 2023, nella specialità sporti-
va del Nordic Walking. In caso di maltempo,
che ci si augura non prospettabile, è anche
presente un ampio spazio al coperto dove co-
munque poter fare il contest adeguatamente,
senza quindi rinvii o annullamenti. Nella giorna-
ta si terrà al posto della passeggiata ludico mo-
toria una visita guidata delle aree e delle strut-
ture, a cura de @La Charta, associazione titola-
re della location, con laboratorio attivo per la
produzione artistica ed artigianale della carta,
dal cotone, alla canapa, residuati di piante, etc.
Un’occasione sportiva, artistica e culturale che GiroNordic si è tenuto come sorpresa agli utenti e che sarà svela-
ta via via col passare delle settimane. Una location che sostituisse degnamente il grande fascino di Asolo, non
era semplice da ricercare e questo pregio Veneto dell'industria storica pare essere il migliore dei compromessi
che ci si potesse aspettare. Ringrazio sin da ora Ivan Dal Toè, che sarà Cicerone e attivo collaboratore nella ste-
sura dei programmi e nella promozione storica, artistica e territoriale, del luogo.
Alexander Geronazzo - GiroNordic® Comunicato ufficiale a cura di GIRO Nordic

LETTERE AL TORNADO

Palestra di Quero, la minoranza interroga


Al Sig. Sindaco Comune di QUERO VAS -Ing. Zanolla Bruno
Oggetto : Interrogazione “Infiltrazioni da eventi meteorici palestra comunale”
Spett.le Sig. Sindaco, con riferimento al fatto che si sono verificate infiltrazioni d’acqua dal
tetto della palestra comunale, anche con eventi meteorici di debole consistenza, e conside-
rato che le infiltrazioni si sono verificate in più punti del tetto con naturali conseguenti dis-
servizi durante l’uso della stessa,
CHIEDONO
 se l’Amministrazione è a conoscenza del problema,
 quali interventi ha messo in atto o ritiene di esperire per ovviare al problema;
 se, considerato che l’opera è di recente costruzione (collaudo del 4 agosto 2017 protocollo n.° 6706 ),
sono state avviate le normali e dovute procedure nei confronti della ditta costruttrice, del progettista e di-
rettore dei lavori tese a salvaguardare gli interessi dell’amministrazione,
 se la palestra potrà comunque essere usata per emergenze in eventuali operazioni di protezione civile.
Quero Vas, 22 maggio 2023.
IL PONTE - Gruppo consigliare comune di Quero Vas

Controlla la scadenza
sull’etichetta indirizzo
e
rinnova per tempo
l’abbonamento
21

Cerchiamo proprio te!


Nel mese di luglio la Proloco di Alano rinnoverà le cariche del direttivo
e con l’occasione vorrebbe anche incrementare il numero dei volontari.
Gli ultimi anni segnati dalla pandemia non sono stati facili per nessuno ed è anche per
questo che ora abbiamo voglia di cominciare a proporre nuove iniziative che interessino
e coinvolgano il nostro paese e quindi noi tutti. Purtroppo il numero dei volontari si è
ridimensionato notevolmente, vuoi per impegni personali o per raggiunti limiti d’età, ed
organizzare e promuovere eventi diventa complicato.
Per questo abbiamo bisogno di nuove leve, propositive e cariche di vitalità. Quindi, per
chiunque abbia voglia di donare un po’ del proprio tempo e di mettersi in gioco per il
nostro territorio, questa è l’occasione giusta! (dai 18 anni in su). Naturalmente anche i
non giovanissimi sono ben accetti, perché siamo consapevoli che l’esperienza acquisita
con l’età è fondamentale per la realizzazione di progetti validi e condivisi.
Ripaga gli sforzi? A nostro avviso sì, perché dietro ad ogni manifestazione, oltre
all’impegno, c’è un gruppo di persone che impara a condividere, collaborare e…si
diverte!
Non aver paura! Chiedi qualsiasi informazione e ti risponderemo.
Se vuoi puoi scrivere alla mail info@prolocoalano.it, al numero 331.9107534 oppure
contattare uno dei membri del direttivo.
Ringraziamo da subito chi risponderà e vorrà far parte del nostro gruppo.
Vi accoglieremo a braccia aperte!
Il direttivo
22 ASTERISCO

Il narciso rosso sangue


Il narciso rosso
di Dino De Lucchi sangue
Se andate sul Monte Grappa, lasciate alle radici di Dino De Lucchi
i narcisi e cercate quello rosso
sangue
Se andate sul Monte Grappa, lasciate alle radici i narcisi e cercateSe
che indicano una fossa-tomba di un fante dimenticato. lo trovate
quello rosso
metteteci una croce e non importa se bislacca e
sangue che indicano una fossa-tomba di un fante dimenticato. Se lo trovate balbettate una Ave Maria alla
Madonnina del Grappa.
metteteci una croce e non importa se bislacca e balbettate una Ave Maria alla
Portiamo
Madonnina oltre
del al cuore un “Mammao”1 del Piave e una orchidea del Montello e un
Grappa.
tralcio
Portiamo di viti di Valdobbiadene.
oltre al cuore un “Mammao”1 del Piave e una orchidea del Montello e un
Ci sarà anche l'indizio di un nome di un fante dimenticato e non importa se risorto
tralcio di viti di Valdobbiadene.
come Cristo.
Ci sarà anche l'indizio di un nome di un fante dimenticato e non importa se risorto
Sia
come sempre
Cristo.viva la fame del ricordo che la dimenticanza porta di sicuro all'inferno.
Tutto il monte
Sia sempre vivaGrappa
la fame èdelunricordo
monumento, dal filo d'erba
che la dimenticanza alladi foglia
porta sicuro dell'albero
all'inferno. e
anche l'aria è complice perché le sue correnti portano al
Tutto il monte Grappa è un monumento, dal filo d'erba alla foglia dell'albero e cielo blù.
Trasportiamo
anche l'aria è ilcomplice
nostro cuore
perché lì, le
e cerchiamo
sue correnti l'infinito
portano e ilalcontingente
cielo blù. della storia.
La storia a scuola cercano sempre di limarla per
Trasportiamo il nostro cuore lì, e cerchiamo l'infinito e il contingente far spazio alle nuove guerre e
della storia.
nuovi pianti.
La storia a scuola cercano sempre di limarla per far spazio alle nuove guerre e
Fu
nuovisempre
pianti. giovane mio bisnonno Giacinto che andava ogni anno a piedi in
pellegrinaggi
Fu sempre giovane in Grappa mioconbisnonno
una fettaGiacinto
di polentache in tasca.
andava Faccio
ogni anche
anno io a in parte,
piedi in
caro
pellegrinaggi in Grappa con una fetta di polenta in tasca. Faccio anche io in parte,il
nonno Giacinto, il pellegrinaggio con te, con i miei versi e cerco di far trovare
Narciso
caro nonno rosso sangueildel
Giacinto, tuo amico dicon
pellegrinaggio trincea
te, cone sepolto senzae sacrario.
i miei versi cerco di far trovare il
Bello sarebbe se su qualche prato del Grappa
Narciso rosso sangue del tuo amico di trincea e sepolto senza mettessero delle sagome di legno
sacrario.
Bello sarebbe
raffigurante unseNarciso
su qualche
rossoprato del Grappa
a ricordo di mettessero delle sagome di legno
ciò, onorando anche i soldati
raffigurante un Narciso rosso a ricordo di che si Qui si trovano altre opere di Dino
contrapposero.
ciò, onorando anche i soldati che si https://www.racconticonmorale.it/dino-de-lucchi/
Qui si trovano altre opere di Dino
contrapposero. https://www.braviautori.it/dino-de-lucchi.htm
https://www.racconticonmorale.it/dino-de-lucchi/
Nell’immagine: la copertina della raccolta di https://twitter.com/dinodelucchi52
racconti brevi pubblicata da della
Dino De Lucchi https://www.braviautori.it/dino-de-lucchi.htm
Nell’immagine: la copertina raccolta di https://it-it.facebook.com/dino.delucchi/
https://twitter.com/dinodelucchi52
racconti brevi pubblicata da Dino De Lucchi https://it-it.facebook.com/dino.delucchi/
1. Il "mammao” é la Stipa Pennata, una erba che fiorisce sul Piave soprattutto sull'Isola dei Morti e se ne fa dei
1. caratteristici
Il "mammao”mazzetti. é la StipaConosciuta
Pennata, una anche come
erba chelino dellesul
fiorisce fatePiave
piumoso. https://it.wikipedia.org/wiki/Stipa_pennata
soprattutto sull'Isola dei Morti e se ne fa dei
caratteristici mazzetti. Conosciuta anche come lino delle fate piumoso. https://it.wikipedia.org/wiki/Stipa_pennata
POESIE
Le poesie di Antonio Marchetti
Le poesie di Antonio Marchetti
(M.M.) Abbiamo ricevuto in redazione altre due componimenti di Antonio Marchetti, come contributo alle nostre
pagine Abbiamo
(M.M.) che “Toni”ricevuto
ha scoperto solo di recente.
in redazione altre dueRecente è anchedilaAntonio
componimenti scoperta nostra del
Marchetti, suo contributo
come talento e con
allepiacere
nostre
condividiamo
pagine con la
che “Toni” hanostra famiglia
scoperto di abbonati
solo di la lettura èdianche
recente. Recente questeladue nuovenostra
scoperta poesie.del suo talento e con piacere
condividiamo con la nostra famiglia di abbonati la lettura di queste due nuove poesie.

Sogno Vivo
Sogno
È tutto un sogno.
Vivo
Solo quando di mattina ti sfiorano
È tutto
È tutto un
un sogno.
sogno. tutti quei
Solo visi di
quando di gente
mattina che non c'è più,
ti sfiorano
Passo
È tutto la
unmano
sogno. sul viso titutti
accorgi di essere vivo.
quei visi di gente che non c'è più,
e ti vedo
Passo la ancora.
mano sul viso tiPassano
accorgi per la mente
di essere ricordi bellissimi
vivo.
Cosa
e c'è ancora.
ti vedo in quest'attimo di vita.
A voltec'è sparisci e ti cercodicome che risvegliano
Passano per la felicità e dolcezza
mente ricordi bellissimi
Cosa in quest'attimo vita. un bambino
edvolte
A immagino anche
sparisci te bambina.
e ti cerco come un bambino di momenti
che vissuti.
risvegliano felicità e dolcezza
Questa
ed è la confusione
immagino della vita
anche te bambina. È là
di che ti apri
momenti al giorno
vissuti.
e del mondo.
Questa è la confusione della vita pensando
È là che ti che
apri tu
al ci sei.
giorno
Però
e del la tua voce chiara è tranquilla
mondo. Vorresti tornare
pensando che tuindietro,
ci sei.
mi porta
Però in un
la tua mondo
voce chiara nuovo,
è tranquilla ma non puoi.
Vorresti tornare indietro,
forse
mi antico:
porta in ununmondo
mondonuovo,
che non conoscevo.
Allora
ma noncontinui
puoi. a vivere,
È tuttoantico:
forse un sogno fra pensieri
un mondo che none realtà.
conoscevo.
È tutto
tutto un
un sogno
sogno frada vivere ad amare,
Allora continui a vivere,
È pensieri e realtà.
che
È nonuntornerà
tutto sognopiù.da vivere a sperare
ad amare,
È bello
che nonsentirti,
torneràparlarti
più. e viverti edsperare
a anche a sognare
in bello
È tutta questa
sentirti,confusione di immagini
parlarti e viverti finché
ed anchequela soffio
sognare
e colori
in nuovi. confusione di immagini
tutta questa che è dentro
finché di te
quel soffio
Micolori
e passo una mano sul viso e ti vedo.
nuovi. si perderà
che è dentronell'infinito.
di te
È tutto
Mi passoununa
sogno!
mano sul viso e ti vedo. si perderà nell'infinito.
È tutto un sogno!
23 BOCCE
24

Raccolta rifiuti a Quero Vas


Decisi numero svuotamenti e tariffe
Il Consiglio Comunale lo scorso 30 maggio ha deliberato le tariffe per il servizio di raccolta dei rifiuti.
In attesa della pubblicazione della delibera viene comunicato il numero di svuotamenti compresi
nella tariffa base. Il servizio complessivo, fa notare l’amministrazione, ha un costo invariato.
25 CRONACA

Cinque mesi fa
Festeggiati i 50 anni della Classe 1972 !
a cura de "i coscritti del 1972"
Ci abbiamo messo cinque mesi ad incaricare "Il Tornado" della pubblicazione di questo articolo, ma solo tre gior-
ni per ritrovarci, organizzare e festeggiare i nostri "mitici" cinquant'anni !
Con oltre trenta partecipanti la Pizzeria "La Rotonda" ci ha accolti per questa serata speciale, che è poi prosegui-
ta al Birrificio di Quero.

Grazie all'impegno ed al contributo di tutti ne è così uscita una bellissima festa !

ASTERISCO

La foto di copertina
(M.M.) Come nascono le copertine del nostro periodico? E’ una domanda legittima, alla quale dovrei saper ri-
spondere dato che le realizzo, scegliendo i temi da mettere in vetrina. In realtà una risposta secca non è facile
darla, perché l’ispirazione, l’idea dell’immagine da mettere in copertina, è legata a molteplici fattori e non sempre
essi sono frutto di scelta razionale, ma piuttosto di momenti emotivi per sviluppare alcune proposte lasciate se-
dimentare e messe infine a confronto in bozzetti che faccio valutare a chi ha la bontà di tenermi bordone in que-
sto mio impegno. Prendiamo quest’ultima copertina, per esempio. Mi avevano colpito le chiazze rosse di papave-
ri che si vedono in questo periodo nei nostri campi. Ero in auto con mia nipote Carolina e le ho fatto notare
queste esplosioni di colori lungo il tragitto. Per tutta risposta mi ha indicato un percorso, da lei conosciuto per fre-
quentazione quotidiana con l’autocorriera nel recarsi a scuola, lungo il quale sarebbe stato possibile riempirsi gli
occhi di questa spettacolare cromìa. In località Curogna, nel territorio di Pederobba, ci si imbatte in campi pieni di
papaveri ed ecco la scintilla per la nostra copertina! Qui di seguito trovate anche la prova che ero proprio
all’opera a bordo campo, simil-allenatore di questa formazione che risponde al nome de “Il Tornado” e, in aggiun-
ta, la definizione della parola, che ha anche un senso figurato. A proposito: chi riesce a guardare un campo di
papaveri e non intonare mentalmente la canzone “Papaveri e papere” di Nilla Pizzi, dal noto ritornello: “lo sai che
i papaveri son alti, alti alti…” ?

Foto Carolina Bollotto–Definizione Dizionario etimologico della lingua italiana di Cortellazzo-Zolli, Zanichelli Ed.
26 ATTUALITÀ

Campagna comunicativa arbovirosi (zanzare- zecche)


Una puntura di una zanzara o un morso d’una zecca possono essere più che una semplice scocciatura e rappre-
sentare un vero e proprio problema di salute. La maggior parte delle punture/morsi sono innocui ma alcune zan-
zare e zecche possono trasmettere malattie anche gravi, chiamate arbovirosi. Il modo migliore per evitare queste
malattie è essere consapevoli dei rischi, prevenire le punture/morsi e contrastare la diffusione delle zanzare.

https://www.aulss1.veneto.it/arbovirosi-tutte-le-info/
27 ATTUALITÀ

Zecche: quali malattie trasmettono?


Tratto da opuscolo Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
https://www.izsvenezie.it/appunti-scienza-zecche/
Le zecche possono trasmettere molti agenti patogeni di malattie dell’uomo e degli animali. In particolare, le malattie più
pericolose per l’uomo sono la malattia di Lyme, l’encefalite da zecche (TBE - Tick Borne Encephalitis), la febbre
bottonosa del Mediterraneo, mentre per i cani la babesiosi.
28 LETTERE AL TORNADO

Donne in politica
di Angelo Ceccotto
E’ il tempo della riscossa per le donne in politica. Lo si riscontra ai vertici dell’Unione Europea e in casa nostra.
Ora ci si domanda: quale risultato ci aspettiamo da costoro, data anche la nostra fiducia e consapevolezza sul
fatto che la donna è più credibile, più concreta, più positiva e perseverante, vivendo le molteplici esperienze
umane di essere anche madre. Come si è arrivati a questo traguardo, se non verificando il degradato maschili-
smo politico non più credibile, travolto da personalismi affaristici come da slogan mediatici che lo colloca ormai
nella perpetua indifferenza pubblica. In contropartita le donne si affermano per il carattere forte innanzi alle pro-
blematiche importanti mantenendo vivo il loro impegno politico oltre a quello del nucleo famigliare di cui sono il
pilastro portante. Esse primeggiano in ambito sociale qualificandosi per affidabilità e responsabilità non meno
che per essere dialoganti pacieri. Silenziosamente, con pudore, nascondono e sopportano il dolore naturale co-
me quello accidentale, pregi questi che le elevano a soggetti riflessivi innanzi a drammi mantenendo in cuor loro
il peso divenuto un sacrificio. Pertanto le donne vanno difese per le loro lodevoli qualità, per grinta, trasparenza,
serietà nel loro ruolo istituzionale, sociale e famigliare. Come per gli uomini, c’è un distinguo: non tutte le donne
sono perfette e adorabili, ma come esseri mortali alquante sono soggette a debolezze umane, specie le femmine
frivole dal facile esibizionismo, dal volgare comportamento in cerca di visibilità, praticanti del linguaggio tagliente
e sconcio pur di acquisire notorietà o voti per arrivare al potere. Come alla smaniosa ricerca di un’ambigua se
non allusiva libertà che soffoca il loro ruolo naturale derivato da quel sentimento di dignità che è loro propria.
Comportamenti che non si addicono alla moltitudine di donne in politica e nel sociale, serie e credibili, dal cuore
risolutore ai valori comunitari e famigliari, donne che sanno amare e dare amore coscienti delle loro responsabili-
tà. Con questo non beatifichiamo gli uomini, alquanti mantengono sottobanco nei loro confronti l’arrogante condi-
zionamento annacquato di pregiudizi come oggetto da dominare, togliendole il rispetto e la dovuta meritorietà,
esibendo quel credo appropriato per soli uomini frutto di un mercato clientelare. Non solo essi mettono spesso
nei loro confronti l’opera diabolica di negatività schiavizzandole e sottoponendole allo sfruttamento, alla prostitu-
zione e, da ultimo, al femminicidio derivato dalla maniaca gelosia o per mancanza di dialogo e reciproca com-
prensione. Nel concludere, cerchiamo di considerare la donna un dono supremo da rispettare assecondandola
fiduciosi in quest’avventura politica e nei loro progetti, considerando che tutto non è negativo.

LIBRI

La terapia del Bar


Piccole storie di luoghi resistenti, baristi filosofi e varia umanità
Il bar è il centro del mondo, ma anche un posto dove isolarsi, dove connettersi con
altre persone, dove nascondersi o farsi ritrovare. Questo libro non racconta gli wine
bar e i lounge bar, gli internet caffè e le cocktailerie, o quant'altro ci sta apparec-
chiando il nuovo che avanza. Racconta i bar di una volta che ancora ci sono e resi-
stono. Li ritrova nelle periferie, nelle strade meno battute delle città turistiche, nei
piccoli borghi. Un modo anche per ritornare ai ragazzini che eravamo, ai tempi dei
ghiaccioli alla menta piperita, dei chewing-gum e dei bicchieri di spuma. Ma soprat-
tutto per gettare uno sguardo su un pezzo di Italia, spesso liquidato come provin-
cia. E per rivendicare con orgoglio l'appartenenza a quella varia umanità da bar di
cui fanno parte baristi filosofi, statisti mancati, potenziali commissari tecnici della
nazionale. Anche per ritrovare persone. Anche per essere ritrovati e ritrovarci.
di Paolo Ciampi - Collana: Piccola filosofia di viaggio – Edicicloeditore – 9,50 €

ATTUALITÀ

Via della Vittoria a Fener, nuova asfaltatura


Si informa la Cittadinanza che sono iniziati dal 5 Giugno i lavori pubblici stradali programmati per il rifacimento
dei manti di usura e la nuova asfaltatura sulla Strada Regionale “Feltrina”, centro abitato di Fener. In particolare,
gli interventi riguardano la fresatura e il rifacimento del manto bituminoso in Via Della Vittoria, nel tratto compre-
so tra le due rotatorie. Nell'intento di gravare il meno possibile sulla viabilità cittadina e favorire le necessità
operative dell'impresa, i lavori sulla strada si concentrano in orario diurno, dalle 08.00 alle 18.00, una sola
corsia per volta, con istituzione di un senso unico alternato di circolazione, regolato da semaforo, ed inter-
ruzione del traffico per un tempo massimo di 10 minuti. Nelle aree interessate, l’impresa esecutrice dei lavori da-
rà puntuale ed esaustiva informazione all'utenza attraverso cartellonistica di avviso. A seguito delle operazioni di
rimozione dell'esistente tappeto ormai usurato, di posa del nuovo asfalto e trascorso il periodo necessario all'a-
sciugatura e al consolidamento del manto, sarà eseguita la nuova segnaletica orizzontale.
Questa fase di interventi durerà per le prossime settimane secondo una calendarizzazione che si auspica
non subisca variazioni dovute a cause impreviste. Fonte: https://www.comune.alanodipiave.bl.it
CI TROVATE OGNI MARTEDI MATTINA A FENER IN ROTATORIA.
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Tel.: 0423 64373 - Fax: 0423 681757
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Via Feltrina, 15 - 31040 Pederobba (TV) dalle 14.30 alle 22.00
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Tel.: 0423 64373 - Fax: 0423 681757 Sabato e Domenica
dalle 14.00 alle 21.30
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