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27.03.2013
Numero
611
PERIODICO DI ATTUALIT DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO
A Fener Fa che torni Colombina - pag. 1 LIstat anticipa i dati del Censimento - pag. 2/3 I Bellunesi eletti nelle politiche 2013 - pag. 6 Valentino Rech riconfermato Capogruppo del Valderoa - pag. 9 Per (ri)conoscere un artista - pag. 18/19/20
http://digilander.libero.it/tornado
Tassa pagata/Taxe Perue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80
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IL TORNADO Sede: Via J.Kennedy - 32031 FENER (Belluno). DIRETTORE RESPONSABILE: Mauro Mazzocco. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Alessandro Bagatella, Francesco Dal Canton, Ivan Dal To, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Antonio Spada, Andrea Tolaini. ABBONAMENTI: ITALIA Abbonamento annuale (18 numeri) 20,00 ESTERO Abbonamento annuale (18 numeri) 50,00. LABBONAMENTO PU ESSERE SOTTOSCRITTO O RINNOVATO NEI SEGUENTI MODI: 1- versando la quota sul c/c postale n. 10153328 intestato alla PRO LOCO di FENER; 2- pagando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: NEGOZIODAMILIO - Alano; GELATERIA DUE VALLI - Fener - BAR JOLE - Fener; MAUROMAZZOCCO - Quero; ALESSANDROBAGATELLA - Quero; BAR PIAVE Carpen - LOCANDASOLAGNA - Vas; ANTONIODEON - Vas; BARBOLLICINE - Scalon; BAZAR di A.Verri - Segusino.
CRONACA
Domenica 17 marzo Fener ha ospitato la "prima" del nuovo spettacolo della Compagnia Teatrale "Bambabambin" dal titolo "Fa che torni Colombina", burattini e musica dal vivo. Invito tutti a vederlo: davvero bello! Non solo ha divertito i numerosi bambini in sala, ma ha introdotto tra le righe, e con estrema semplicit e delicatezza (un dono dei burattinai, forse?), il non facile tema dellaffido: emblematica, a questo proposito, la continua richiesta del protagonista, il coniglietto Ginetto, a tutti coloro con cui avesse a che fare: Posso chiamarti zio?. Uno spettacolo quasi dickensiano, se mi concesso Bravi (come sempre, peraltro) i due interpreti, Paolo Rech & Nelso Salton, ed il regista, Gigio Brunello; brava la Pro Loco di Fener nella persona della presidentessa Lorenza Segato che ha voluto proporlo a un pubblico che poi accorso numerosissimo nella sala parrocchiale Questo nellottica di una collaborazione sempre pi stretta tra Bambabambin e Pro Loco - come ha ricordato in apertura la stessa Lorenza - che destinata a dare ottimi frutti: molti i progetti comuni al momento allo studio, alcuni dei quali davvero notevoli Ma lattivit dellassociazione fenerese non si esaurisce qui: dopo Aspettando il Natale, il Fal della Befana e il Carnevale, di cui abbiamo gi parlato su queste pagine, come dimenticare Oggi Trippa, il tradizionale appuntamento al quale anche questanno una quarantina di buongustai non han voluto mancare, proprio per degustare la trippa (anzi, le trippe) della premiata ditta Lubian, Carla & Giovanni, indiscussi numeri uno del settore In pi, forte dellincasso realizzato dal torneo di calcio 2012, la Pro Loco di Fener ha provveduto anche a completare la recinzione del terreno parrocchiale che d sulla Feltrina, recinzione che in precedenza veniva danneggiata in continuazione. Il lavoro stato realizzato a regola darte da Amerigo Schievenin, artista del ferro, cui va il ringraziamento della collettivit. Per gli altri appuntamenti - di cui si parlato nella riunione di mercoled 20 marzo avremo modo di ritornare a tempo debito.
Nelle foto di Silvio Forcellini: 1 i protagonisti di Fa che torni Colombina: da sinistra, Nelso Salton, Gigio Brunello, Lorenza Segato, Paolo Rech e Ginetto; 2 il folto pubblico in sala; 3 un momento dello spettacolo; 4-5-6 la nuova recinzione in ferro.
ATTUALIT
Mentre i Comuni procedono con le verifiche dei non trovati e dei doppi censiti
Gli uffici anagrafe dei Comuni stanno ancora Comune Sesso Nel procedendo nel vaglio M F T M F T M F T 2001 delle singole posizioni di coloro che non si Alano 2.926 2.773 sono fatti trovare 1194 1197 2391 252 283 535 1446 1480 allappuntamento col Quero 2.511 2.312 Censimento della 1025 1068 2093 213 205 418 1238 1273 popolazione o si sono Vas fatti censire due volte 864 827 374 369 743 38 46 84 412 415 e gi lIstat ha ritenuto di poter rendere noti i Segusino 1.980 1.941 871 867 1738 94 109 203 965 976 dati relativi alla popolazione legale Feltre 8957 9780 18737 832 956 1788 9789 10736 20.525 19.240 calcolata. Alla fine i dati Belluno 15864 17451 33315 897 1379 2276 16761 18830 35.591 35.050 potranno essere leggermente diversi, Pederobba 7.573 7.061 ma la stima fatta, 3250 3360 6610 484 479 963 3734 3839 evidentemente, si avvicina moltissimo al dato effettivo, che sar allineato non appena ultimati gli accertamenti in corso. Ecco, quindi, la tabella relativa ai nostri Comuni, con il numero dei residenti alla data del Censimento e con il confronto con i dati di dieci anni fa.
Italiana Straniera Totale Cittadinanza
2600 2510 2500 2413 2400 2315 2292 2210 2200 2134 2100 2101 2094 2131 2131 2179 2143 2154 2152 2486 2472 2414
2564
2578
2300
2000 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Una piccola pubblicazione rende noti alcuni parametri raccolti dai Servizi Demografici per raccontare lattivit dellanno da poco trascorso. Alcune tabelle sono interessanti per capire come si evolve la comunit locale e ve ne proponiamo alcune.
Dallintroduzione
Il 2012 conferma, in attesa dei dati definitivi del censimento, il saldo positivo dei movimenti della popolazione, dopo la parziale battuta darresto del 2008. La popolazione cresce e si consolida la soglia dei 2500 abitanti, attestandosi il totale, provvisorio, a 2578. Lesame dei numeri forniti in questa piccola pubblicazione pu fornire alcune indicazioni su come si evolve la comunit querese, al cui interno trova ospitalit una numerosa componente straniera, pari al 18,54 % alla data del 31 dicembre 2012. Interessante notare come siano mutati i rapporti allinterno di questa parte della comunit, con un progressivo innalzamento della presenza dei cittadini di origine cinese. Da registrare anche, sia pur non visibile da questi numeri, la sempre pi frequente acquisizione della cittadinanza italiana da parte di coloro che hanno compiuto il decennio di residenza legale sul territorio italiano. In tutto 22 sono state le acquisizioni di cittadinanza italiana. Questo dovrebbe provocare un calo dellindice di presenza straniera, ma, invece, si pu constatare che il grafico dedicato mantiene vertici ancora elevati. Il 62 % di nascite appannaggio di cittadini stranieri (21 su 34 nascite). Nel corso del 2012 sono continuate le operazioni del censimento generale della popolazione e non sono ancora conclusi gli adempimenti per arrivare a stabilire il numero esatto di residenti, passando al vaglio le posizioni di coloro
ATTUALIT
600
500
400
300
200
100
che non si sono fatti trovare allappuntamento con i questionari dellIstat. Il risultato finale non 478 471 dovrebbe, 464 450 comunque, 466 435 scostarsi molto da quanto evidenziato 375 361 dalle tabelle di 341 questa 299 pubblicazione. 268 245 Continua anche la collaborazione con i 198 servizi demografici 151 vassesi. () La 118 sfida del 2013 sar 81 84 quella di garantire 41 54 alla popolazione 37 29 servizi demografici 0 0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 al passo con i tempi, con Anni lapplicazione delle nuove norme in materia di residenza e luso sempre pi intenso della Atti di Stato Civile tecnologia informatica.
200
180
750
160
140
600
120
Totale documenti
Numero atti
100
80
60
40
100 50
20
0 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012
0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Anni
Nascita
Anni Matrimonio
Morte
Cittadinanza
LETTERE AL TORNADO
Lettera aperta della maestra Monica Marcer ai bambini della scuola dellinfanzia di Quero
c una musica per ogni momento della vita e non c momento della vita che non possa diventare musica
Cari bambini, scrivo due righe per salutare voi e le vostre famiglie e per ringraziarvi degli insegnamenti che mi avete dato in questi anni. Ho intrapreso un nuovo percorso di studi e perci devo dedicare gran parte del mio tempo a questa nuova avventura che mi auguro arricchisca le mie conoscenze per poi poterle offrire ad altri bambini. Ringrazio genitori, nonni, zii che in questi anni per me han sempre avuto un saluto sorridente ed una parola affettuosa. A voi, cari bimbi, lascio due parole che spero ricorderete e vi accompagneranno non solo nei vostri studi, ma ancor di pi nel vostro cammino di vita. Grazie di tutto. Con affetto
Come eravate
Questa foto, scattata dal sottoscritto nellormai lontano 1970, si riferisce alla manifestazione promossa da una ventina di ragazzi che, occupata pacificamente la fontana di piazza Martiri di Alano, protestano per la mancanza di una squadra di calcio e sollecitano la conclusione dei lavori al campo sportivo. A sottolineare la voce della loro rivendicazione hanno portato con s anche originali strumenti musicali. Questi ragazzi oggi sono ormai tutti ultracinquantenni, e sicuramente hanno cose pi importanti per cui battersi. Ma questo non toglie valore alla loro simpatica iniziativa. Limportante credere a quello che si fa. Forza, ragazzi!
Piero Piccolotto
ATTUALIT
AL DI L DELLA FORCELLA
Di corsa con gli Ultra-trailers Racconti e immagini di Roberta Peron e Francesco Maistri
DECLINAZIONI IMPERFETTE
Viaggio poetico di un emigrante da fermo Incontro con lautore Giovanni Trimeri
Libro edito da Moby Dick editore
ACONCAGUA E DINTORNI
28 giorni da solo in Sud America alla scoperta delle Ande, della gente e della cultura argentina Racconto e immagini di Stefano Fontana
___________________________________________________________________________________________ Info: Biblioteca di Quero tel. 0439 787097 e mail biblioteca.quero@feltrino.bl.it
SPECIALE ELEZIONI
Fra gli eletti figurano anche, in altri circoscrizioni: Giovanni Endrizzi, 50 anni, vive a Rovigo ma nato ad Agordo. Neoeletto al Senato per M5S Gianclaudio Bressa, bellunese, stato rieletto alla Camera in Alto Adige
Le immagini sopra riprodotte sono tratte dalla rivista Bellunesi nel mondo
S. M. s.n.c.
ASTERISCO
(M.M.) Ringraziamo gli amici del mensile della sinistra Piave LOmbra per la citazione avvenuta ad inizio anno. Ricambiamo gli auguri, sicuri che il loro sforzo sar premiato dai consensi dei lettori.
CRONACA
ASTERISCO
La foto di copertina
(M.M.) Rino DAmbros stato definito un pittore cosmico per i particolari soggetti che proponeva sulla tela, dedicati allo spazio, al cosmo, allansia di infinito che forse albergava nel suo animo. Significative sono le parole che egli pronuncia nel presentare unopera sul catalogo dell8 Festival della Fantascienza: Un continuo, ossessivo movimento didee e di sentimenti mi pervade e mi turba in un quotidiano immaginare. Osservo, ascolto, contemplo e medito, ma sempre al di l della realt sensibile, che a volte quasi mi soffoca e per la quale spesso mi ribello, scopro il mio universo infinito ove mi consentito ogni discorso, ogni fantasia, ogni battaglia. Forse sono venuto di l e forse per questo il mio sguardo e la mia sete trovano il posto e la soddisfazione nel mistero dello spazio infinito. Scoprire questa figura dartista stato un piacevole regalo del figlio, nostro abbonato, attraverso il catalogo dellultima mostra dedicata a Rino, nel 2011, a quasi 40 anni dalla sua scomparsa. La modernit delle sue tele stata una vera e propria rivelazione, tanto da volergli dedicare, assieme alle tre pagine interne, anche una nostra copertina, piccolo riconoscimento ad un artista che ha avuto un legame col nostro territorio avendo sposato la querese Dolores Vanin. La Festa del Sole si intitola lopera in copertina e risale al 1968, splendida testimonianza dello spazialismo di DAmbros. Due sue opere sono custodite anche alla Galleria Rizzarda di Feltre, intitolate Verso lInfinito. Altre informazioni si possono reperire sul sito www.dambros.net e nel bel catalogo edito in tiratura limitata (500 copie) di cui qui si pu ammirare la copertina.
ALPINI
SABATO
DOMENICA DOMENICA GIOVEDI SABATO DOMENICA SABATO DOMENICA SABATO DOMENICA SABATO DOMENICA DA SABATO A SABATO DOMENICA
26
24 17 25 11 12 8 9 13 14 20 21 17 24 1
GENNAIO
FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE
Assemblea generale soci e rinnovo del Consiglio Direttivo Assemblea generale della Sezione A.N.A. di Feltre Pranzo sociale Anniversario della Liberazione 86a Adunata Nazionale a PIACENZA Alpini in Festa c/o Casa delle Associazioni Sfalcio, pulizia cippo di Domador e ex Malga Camparonetta Commemorazione dei caduti in Alta Val Calcino -Ex malga Camparonetta
Viaggio in Russia
Commemorazione sul M. Tomba Castagnata presso Scuola dellInfanzia Commemorazione del 4 Novembre Al termine della Santa Messa tradizionale vin brul
ALPINI
Calcio - Promozione
CALCIO
10
CRONACA
Notizie in breve
a cura di Silvio Forcellini
ENNESIMO FURTO AL KANGUR BAR DI FENER Ancora un furto al Kangur Bar di Fener, nei pressi della stazione ferroviaria. Nella notte tra il 13 e il 14 marzo i ladri, dopo aver forzato la serranda, sono penetrati allinterno del locale portando via le due slot-machines, poi trascinate attraverso i binari del treno e lungo ladiacente scarpata. Le macchinette sono state successivamente ritrovate, a poche centinaia di metri di distanza, al Parco del Piave, debitamente svuotate del contenuto. PARTITO AD ALANO IL PORTA A PORTA PER CARTA E VETRO Con la carta (il 26 marzo) e il vetro (il 28 marzo) ha preso il via ad Alano, primo tra i comuni del Feltrino, il cosiddetto porta a porta spinto ossia la raccolta casa per casa di tutti i rifiuti prodotti. Lobiettivo, dichiarato dagli amministratori comunali, quello di un ulteriore risparmio, sulla scia dei buoni risultati ottenuti per quanto riguarda secco indifferenziato, plastica e umido. Dallesperienza avuta con plastica e secco - ha infatti dichiarato al Gazzettino il vicesindaco Gianpaolo Spada - dove siamo passati rispettivamente da 100 a 180 euro di rimborso per tonnellata (plastica) e da 97 a 75 euro di spesa per lo smaltimento (umido), abbiamo scelto di partire subito (primi nel Feltrino) anche con carta e vetro. Il messaggio chiaro. I cittadini, dovendo esibire un loro riferimento su ogni contenitore esposto, sanno che il contenuto controllato e quindi si impegneranno a migliorare sempre di pi la qualit della differenziazione permettendo al Comune, e di conseguenza a loro stessi, di risparmiare. E di questo siamo molto fiduciosi in quanto abbiamo constatato che con il porta a porta i cittadini differenziano pi correttamente. Basti pensare che nella raccolta dellumido, ad esempio, siamo scesi dal 5% di rifiuti inquinanti che venivano rilevati nelle piazzole all1,8% del porta a porta. Dopo gli incontri informativi con la popolazione, due i bidoncini consegnati a ogni nucleo familiare. Data liniziale cadenza mensile della raccolta, secondo il calendario qui a fianco, chi non riuscir a far stare tutto il contenuto nei bidoncini potr appoggiare la quantit in eccedenza al di sopra o a fianco dei bidoncini stessi. Nel caso ci si accorga che il bidoncino non sia sufficiente, lutente potr recarsi in Comune a ritirarne un secondo o conferire gratuitamente le eccedenze al centro di stoccaggio. PER ANNA BILLO RICHIESTA DI MATRIMONIO IN DIRETTA TV Per Anna Bill, popolare conduttrice Sky con parenti alanesi (la nonna Isolina Nani quando non dimora a Milano dal figlio - risiede tuttora ad Uson) ha ricevuto in diretta tv la proposta di matrimonio dal suo compagno Leonardo, gi giocatore del Milan e allenatore dellInter e ora dirigente del Paris Saint Germain. E accaduto venerd 15 marzo in occasione della diretta per il sorteggio di Champions League a Nyon, in Svizzera. Dopo il commento sullaccoppiamento, particolarmente sfortunato per il club parigino, stato Leonardo a uscirsene con la frase Ho io una domanda per te: vuoi sposarmi? Mi hai detto no due volte e ora, che ho preso il Barcellona, non puoi dirmi ancora no. Va bene, s, ha allora esclamato unemozionata Anna Bill. Mi ha preso in contropiede, pensavo scherzasse. E stato maldestro, ma romantico, ha poi spiegato dopo essersi ripresa dalla sorpresa. VINTI 10MILA EURO ALLEDICOLA DI FENER Con soli 5 euro si portato a casa la bella somma di 10mila euro, grazie al numero 44 apparso su un gratta e vinci della serie Miliardario. E accaduto sabato 16 marzo, poco prima della chiusura, presso ledicola fenerese di via della Vittoria gestita da Massimo & Paolo e non nuova ad exploit del genere. Non sono passati nemmeno tre mesi da una vincita analoga, grazie a un gratta e vinci della serie Maxi Miliardario del valore di 10 euro. Si sa che il fresco fortunato un cliente abituale, ha una quarantina danni e fa loperaio. RIAPERTA LA STRADA CHE PORTA A CILLADON A quattro mesi da quell11 novembre in cui cadde sulla nostra zona una quantit eccezionale di acqua, stata riaperta la strada comunale che porta a Cilladon, frazione di Quero, che era franata per una decina di metri proprio a causa delle precipitazioni di quei giorni. I lavori, effettuati dalla Tecnoimpresa di Belluno, hanno consistito - come riporta il Gazzettino - nella posa di micropali per consolidare le fondazioni del muro sul quale si poi provveduto allarmo e al getto del muro portante vero e proprio; nel contesto dei lavori stato individuato un altro tratto franoso in localit Capitello (sempre lungo la comunale) e anche qui, mediante micropali, si provveduto alla stabilizzazione della curva con sovrastante getto. In questo periodo gli abitanti di Cilladon hanno usufruito della strada silvo-pastorale di Col de Ola, resa transitabile dal Comune per ovviare in parte ai disagi. Sempre a seguito dei danni causati dal maltempo, sono previsti interventi in altre cinque luoghi: in localit Falladen e, lungo la strada comunale per Schievenin, in localit Ponte Cagnin, Fobba, Borgo e Le Pose. LUTTI Due lutti hanno particolarmente toccato la comunit fenerese in queste ultime settimane. A distanza di qualche giorno, sono mancati Gianni Spada, 73 anni, e Giuseppina Carelle in Mancuso, 74 anni, entrambi nostri affezionati lettori e persone molto conosciute in zona. Ai familiari (per Gianni alla moglie Rosa e ai figli Luca e Mara, per Pina al marito Saverio e ai figli Olimpia, Rossella e Salvatore) le sentite condoglianze della redazione del Tornado.
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CALCIO
Carelle, Vittorio Diana, Italo Tomasi, Gerardo Pillon e Italo Rizzotto; Da sinistra, il inguardalinee piedi, troviamo Galliano Melchiori, Piero Scopel, Renzo accosciati, Domenico Scopel, Bruno Andreazza, Loris Carelle, Vittorio Diana, Italo Tomasi, Gerardo Pillon e Italo Rizzotto; Mondin, il portiere Loris Groppo e Soave Tomasi. accosciati, il guardalinee Domenico Scopel, Bruno Andreazza, Loris Mondin, il portiere Loris Groppo e Soave Tomasi.
A proposito di Tornado e Piave Tegorzo A proposito di Tornado di Sandro Curtoe Piave Tegorzo
Abbiamo ricevuto la disdetta da parte di un nostro abbonato storico di Sandro Curtocausa il poco spazio dedicato alle partite della Piave Tegorzo. Non che ci preoccupi un abbonato in pi o in meno (nel corso del 2012 ne abbiamo sostituiti un ottantina chiuAbbiamo ricevuto la disdetta dama parte di un nostro abbonato storico il poco spazio dedicato alle partite della Piave dendo sempre a quota 1.250), ci dispiace per la motivazione che causa ci sembra quasi ridicola. E vero che il giornale naTegorzo. Non che ci preoccupi un abbonato in pi o in meno (nel corso del 2012 ne abbiamo sostituiti un ottantina chiuto nellautunno del 1979 con lo scopo principale di seguire le gesta dellallora Tegorzo in seconda categoria, ma che andendo sempre a quota 1.250), ma ci dispiace per la motivazione che ci sembra quasi ridicola. E vero che il giornale nache vero che da allora molte cose sono cambiate. Lentusiasmo per il calcio locale, col passare degli anni, andato sceto nellautunno 1979 con lo scopo principale da di seguire leda gesta Tegorzo seconda categoria, ma che anmando, buona del parte della squadra composta giocatori fuoridellallora zona, non si giocain pi al Valcalcino e i tifosi di Alano, che vero che da allora molte cose sono cambiate. Lentusiasmo per il calcio locale, col passare degli anni, andato sceQuero e Vas che seguono costantemente le partite si contano sulle dita di una mano. mando, buona parte della squadra composta da giocatori da fuori zona, non si gioca pi al Valcalcino e i tifosi di Alano, Quero e Vas che seguono costantemente le partite si contano sulle ditacon di una mano. Geronazzo, Mario Durighello, Silvio Il Tornado per oltre trentanni ha assicurato le cronache delle partite Ermanno Forcellini, il sottoscritto e, per ultimo, con Cristiano Mazzoni, puntuale corrispondente da oltre 15 anni. Venuta a mancare Il per oltre ha stagione assicurato le cronache delle comunque partite con cercato Ermanno Geronazzo, Mario e Durighello, Silvio la Tornado sua disponibilit a trentanni partire dalla 2011/2012, abbiamo di assicurare risultati classifiche. Forcellini, il sottoscritto e, per ultimo, con Cristiano Mazzoni, puntuale corrispondente da oltre 15 anni. Venuta a mancare la sua disponibilit a partire dalla stagione 2011/2012, abbiamo comunque cercato di (a assicurare risultati e classifiche. Personalmente ritengo improponibile tornare a riproporre le cronache di ogni partita quanti lettori potrebbero interessare?). Sarebbe invece auspicabile integrare di tanto in tanto i risultati con un commento, presentare la rosa dei giocatori ad Personalmente ritengo tornare riproporre ile cronache di ogni partita (arelative quanti lettori potrebbero interessainizio anno magari con improponibile una foto allegata, far aconoscere nomi dei consiglieri con le cariche sociali, ma per fare re?). Sarebbe invece auspicabile integrare di tanto tanto con i risultati concerano un commento, la rosa senso, dei giocatori questo abbiamo bisogno della collaborazione della in societ la quale stati deipresentare contatti in questo diretti ad ed inizio anno con una foto allegata, far conoscere i nomi dei consiglieri con le relative cariche sociali, ma per fare indiretti, poi magari per rimasti lettera morta. questo abbiamo bisogno della collaborazione della societ con la quale cerano stati dei contatti in questo senso, diretti ed indiretti, poi rimasti lettera morta. Il giornale per a disposizione di tutti, ci sono associazioni, amministrazioni e biblioteche che ogni numero ci mandano notizie e pubblicizzano le varie manifestazioni; noi mettiamo il nostro tempo, la benzina, il telefono, il computer, non pretendete Il giornale a disposizione di tutti, ci sono associazioni, amministrazioni e biblioteche che ogni numero ci mandano notizie troppo! e pubblicizzano le varie manifestazioni; noi mettiamo il nostro tempo, la benzina, il telefono, il computer, non pretendete troppo!
COME ERAVAMO
Domenica 28 marzo 1993, con una solenne cerimonia, Alano accoglieva i resti delle spoglie mortali dellalpino caporale DALLA RUSSIA I RESTI DI MICHELE BILLO Michele Bill che per circa cinquantanni aveva riposato in terra di Russia. Domenica 28 marzo 1993, con una solenne cerimonia, Alano accoglieva i resti delle spoglie mortali dellalpino caporale Michele BillDI che per circa cinquantanni aveva riposato in terra di Russia. LA MORTE GIANFRANCO RINALDO Il 1 aprile 1993 moriva improvvisamente nel corso di una gara di scopa al ristorante Belvedere di Colmirano Gianfranco LA MORTE DI GIANFRANCO RINALDO Rinaldo, cinquantenne di Fener. Da allora la gara annualmente organizzata dal nostro giornale viene a lui intitolata con in Il 1 aprile 1993 moriva improvvisamente nel corso di una gara di scopa al ristorante Belvedere di Colmirano Gianfranco palio il trofeo offerto dalla famiglia. Rinaldo, cinquantenne di Fener. Da allora la gara annualmente organizzata dal nostro giornale viene a lui intitolata con in palio il trofeo offerto dalla famiglia. ENRICO RUGGERI AD ALANO Il 28 maggio 1993 in piazza Martiri ad Alano si svolgeva il concerto di Enrico Ruggeri organizzato dallARCI col patrocinio ENRICO RUGGERI AD ALANO dellAmministrazione Comunale. Una grande serata di musica nonostante un pubblico inferiore alle attese. Il 28 maggio 1993 in piazza Martiri ad Alano si svolgeva il concerto di Enrico Ruggeri organizzato dallARCI col patrocinio dellAmministrazione Comunale. Una grande serata di musica nonostante un pubblico inferiore alle attese.
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LETTERE AL TORNADO
RUBRICA DI FOLKLORE LOCALE E PATRIOTTICO A DENOMINAZIONE DI ORIGINE INCONTROLLABILE QUARANTASETTESIMA PUNTATA A CURA DI PROCOPIO COLETTI
RICORDI NOSTALGICI DI UNO SCOLARETTO DI ALANO CHE COMINCIA LE ELEMENTARI CANTANDO GIOVINEZZA GIOVINEZZA E LE CONCLUDE CON L AVANTI POPOLO ALLA RISCOSSA.
Ottobre 1942. Dopo quattro anni di asilo trascorsi sotto la severa vigilanza di suor Maddalena e di suor Remigia, finalmente si va a scuola. Ricordo il primo giorno delle elementari come fosse oggi. Fiero della mia cartella in fibram ereditata dal fratello ma ancora seminuova e infilato in un grembiule nero che mi contiene a malapena, senza l accompagnamento di genitori o parenti vari, arrivo nel vasto cortile con molto anticipo sullorario previsto. Siamo gi in tantissimi. Molti piangono, mentre i pi grandicelli, che hanno ormai superato lo shock del salto tra lasilo e la scuola elementare, giocano al cuc, a bandiera, a palla avvelenata o a salta mussa. Alle otto in punto ci inquadrano davanti allingresso e ci tengono l un sacco di tempo, mentre le maestre discutono animatamente tra loro Poi, finalmente, decidono di farci entrare. Dopo una rampa di scale ci fermano al primo piano, dove ci sono due grandi aule e un luminoso loggiato ad archi. Ci rimettono in fila per due, ma verso le dieci siamo ancora l perch le maestre non riescono a mettersi daccordo su chi debba occupare laula pi grande. La maestra Ubaldina sostiene a buon diritto che laula pi grande spetta a noi della prima perch siamo di pi Finalmente si arriva ad una decisione e possiamo entrare. Prendiamo posto a due a due su vecchi banchi di legno con la tavoletta tutta sbertucciata e verniciata di nero, i maschi da una parte dellaula, le fanciulle dallaltra. Segue la preghiera, lappello, il discorso del delegato del direttore didattico (un signore piccolino con uno strano berrettino nero con la frangia), poi si canta Vincere, vincere, vincere per finire con l eja eja alal gridato a squarciagola col braccino destro alzato. Sulla parete davanti a noi sono affissi i ritratti del re e del duce, il crocifisso, una grande carta geografica dellItalia e un bel tabellone a colori con lalfabeto figurato (aeroplano, bandiera, ciliegie, cane, dado, elefante, fascio, giostraecc.) Naturalmente c anche una imponente cattedra, sistemata sopra un alta predella, ed una stufa in terracotta, che nei mesi pi freddi verr accesa grazie alla legna che noi stessi dobbiamo portare da casa. Quanto alla divisa, i maschi indossano una specie di blusa nera, e le bambine un grembiule. CONCERTO PER GALOZE E CEMENTO Appena le autorit se ne vanno, la maestra Dina ci fa aprire il libro di lettura. Nella prima pagina c il disegno di una rosa. La maestra ci invita a cercare tra le nostre matite colorate quella verde e quella rossa. Io tiro fuori dalla sachta la mia bella scatolina con ben sei colori Giotto nuovi di fabbrica. Il mio compagno di banco, invece, ha soltanto un blu e un giallo. Altri ragazzi dispongono solo di qualche mozzicone, ma c anche chi non ha proprio niente La maestra ci invita ad abbozzare il profilo della rosa ma, sul pi bello, arriva lora di andarsene. La finirete a casa, ci ordina linsegnante. Luscita il momento pi bello della giornata. Non solo perch si va a mangiare, ma anche perch possiamo fare un fracasso infernale scendendo le scale. Quasi tutti siamo dotati di splendide galoze o di sandali con la suola di legno. E scendendo pestiamo con tutta la nostra forza i gradini di cemento. Luscita delle cinque classi coincide quasi sempre. Immaginatevi quindi il fracasso procurato da circa 300 piedi, calcolando poi che i fortunati ragazzi del piano superiore di rampe ne fanno addirittura due! LA STUFA DI TERRACOTTA, LA CAMERA A GAS E IL PASSO ROMANO Arriva linverno. Nella nostra aula c una grande stufa di terracotta. La prima volta che la bidella tenta di accenderla ci affumica tutti perch intasata. Siamo costretti a spalancare le finestre nonostante il freddo pungente e a rifugiarci nellatrio adiacente. Per noi, naturalmente, una festa, e facciamo tanto di quel chiasso che il maestro di quinta si mette a gridare e a minacciare chiss quali orribili punizioni. Lincidente della camera a gas si ripete tante altre volte, ma da allora siamo costretti a rimanere disciplinatamente al posto, con le finestre spalancate, pieni di buanze e di freddo. Noi maschietti indossiamo le braghesse curte sostenute dalle tirache, le calze lunghe di lana, la siarpa e la barta c le recre. Siamo in tempo di guerra, e non sappiamo nulla di quello che sta succedendo nel mondo, se non le grandi vittorie del regime e dellimpero. Se, ad esempio, ci informassero
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LETTERE AL TORNADO
di quali altri tipi di stufe e di camere a gas i nostri alleati stanno per mettere in funzione in mezza Europa, forse sopporteremo pi volentieri un modello di stufa che, in fin dei conti, produce soltanto una innocua anidride carbonica... E poi, riconosciamolo: quando il freddo ci pietrifica e ci fa venire le slachte blu, per scaldarci basta fare qualche giro di corsa in cortile, allineati e coperti, cantando a squarciagola elmetto pugnale e moschetto, a passo romano di va La maestra Dina ci cambia spesso di posto, specie quando sospetta che si siano consolidate complicit o litigiosit tra gli alunni. Per un po di tempo Toni diventa mio compagno di banco. E un ragazzo simpaticissimo, abile nel creare originali meccanismi e inventare stupendi giocattoli. Li realizza ricavandoli pazientemente da pezzi di legno e di fildiferro. La pi ingegnosa delle sue trovate un burattino fissato ad un lungo filo di ferro dotato di contrappeso, che, girando, esegue incredibili volteggi e piroette. Dopo insistenze ed implorazioni riesco ad averne uno veramente splendido, che mi costa soltanto un astuccio di colori da dodici e una buona fornitura di carta sugante. Ovviamente giocare col pupazzo semovente occupa molte delle mie ore di lezione, finch la maestra Dina se ne accorge e me lo sequestra, chiudendolo nel cassetto della cattedra. Per alcuni giorni soffro in silenzio, ma poi decido di farmi coraggio e di chiedere la restituzione del maltolto. La maestra, impietosita dalle mie suppliche, dopo il solito discorsetto di circostanza estrae la chiave e apre il cassetto. Ci credereste? Il mio meraviglioso giocattolo non c pi. ESCI DALLAULA FINO A NUOVO ORDINE Quante volte mi sento imporre questa condanna! Ne sono talmente abituato che se passo una settimana senza sentire questa sentenza, comincio a preoccuparmi. Star fuori della classe bellissimo. Dal corridoio si gode un panorama stupendo, che va dalla chiesa a tutta via Brigata Re, latteria compresa, gi gi fino alla piazza. E il monte Cesen, le propaggini del Monfenera, il cortile della Susanna, lala dei vecchietti del ricovero. E poi posso andare al bagno (che veramente un cesso!) senza dover ogni volta alzare la manina ed esser costretto a tener duro in attesa del sospirato e non sempre tempestivo permesso Purtroppo, per, un certo giorno questi splendidi momenti di libert mi vengon tolti. Mi faccio sorprendere, infatti, mentre passeggio beatamente nel cortile Cos devo rinunciare a quelle belle e rilassanti punizioni fuori dellaula, che per me sono un toccasana, proprio come laria che si concede al carcerato Dora in poi, in caso di mancanze gravi commesse durante lo svolgimento delle lezioni, vengo spedito in unaltra classe, ospite di una anziana ma ospitale maestra che mi f stare in piedi, in fondo allaula, mentre lei, da brava madre di famiglia, f la sua lezione rammendando calzini e scaldandosi lovetto sulla stufa. QUANDO IL SOLE GIAGGEGGIAVA Terza elementare. Sono i primi giorni di scuola. Stamattina la nostra cara maestra molto agitata. Ci controlla uno per uno per accertarsi che siamo decentemente vestiti, che ci siamo lavati anche dietro le orecchie e che siamo correttamente pettinati. I pi scalcinati vengono relegati negli ultimi banchi. E soltanto ad ispezione ultimata la maestra ci rivela la ragione di tanta tensione: da un momento allaltro arriver un personaggio molto importante. Quando entra, si raccomanda la maestra, dobbiamo alzarci subito e scattare sullattenti Lattesa lunga. Poi, finalmente, il tanto sospirato signore arriva, accompagnato dal maestro di quinta. Ci alziamo subito in piedi, facendo un casino della malora con le tavolette che sbattono e le sachte che cadono per terra. E altrettanto baccano lo rifacciamo quando riceviamo lordine di sederci. Dopo le parole di benvenuto della maestra, l ospite improvvisa un bel discorsetto, per in una lingua che per noi quasi del tutto incomprensibile. Quindi, per rendersi meglio conto della nostra preparazione, lillustre personaggio decide di dettarci una poesia. Ed subito caos, perch capiamo ben poco di quanto sta declamando. Ad un certo punto il nostro ospite esclama: ed il zole giaggeggia zui gambi Panico generale. La maestra Dina, imbarazzata pi di noi, si fa coraggio e interrompe loratore facendogli presente che noi non siamo ancora molto addestrati nella dettatura e che siamo intimiditi dalla presenza di una personalit cos importante. La Pierina, poi, con un coraggio che ci lascia tutti allibiti, si alza e chiede il significato della frase il zole giaggeggia zui gambi. Sua Eccellenza, quasi con stizza, la accontenta ripetendo il verso e pronunciandolo esattamente come prima, cio in siciliano. Scoppiamo tutti a ridere. Allora la maestra Dina, rischiando il posto, prende in mano la situazione e ci rivela larcano: la frase misteriosa significa semplicemente: il sole dardeggia sui campi. Nessuno fiata pi e rimaniamo tutti in attesa che la maestra, magari in unaltra occasione pi propizia, ci spieghi cosa vuol dire dardeggiaIntanto la visita sta per concludersi. Ma prima di andarsene, il nostro illustre ospite ci invita a cantare con lui il solenne Inno a Roma : Zole ghe zoggi, lbbero e giogondo. PIERO (continua la prossima volta) LE MAGIE DI PINOCCHIO
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LETTERE AL TORNADO
San Giovanni Rotondo, Pietrelcina, Napoli, Capri, costiera amalfitana, Pompei e Santuario B.V. Rosario
PARROCCHIA di QUERO
Prima colazione, cena e pernottamento in Hotel. Pranzo in ristorante in corso di escursione. Intera giornata dedicata all'escursione sulla Costiera Amalfitana, con sosta ad Amalfi e visita panoramica di Positano. Questo itinerario, uno dei pi celebri d'Italia attraversa un paesaggio veramente pittoresco: tra spiaggette e piccole baie, terrazzamenti di ulivi, viti ed agrumeti. Ne completano la bellezza le pi note localit balneari, l'elegante Positano, la splendida Amalfi con il suo bellissimo Duomo. Prima colazione, cena e pernottamento in Hotel. Pranzo in ristorante in corso di escursione. Intera giornata dedicata all'escursione a Capri. Trasferimento in tempo utile al porto e partenza con il battello diretto a Capri. All'arrivo giro dell'Isola con minibus privato con sosta ad Anacapri, Marina Grande, Capri. Visita ai Giardini di Augusto, da dove si possono ammirare i famosi Faraglioni, nonch Marina Piccola. Tempo a disposizione per gli acquisti, per le escursioni facoltative e per raggiungere la famosa Piazzetta simbolo della Capri "elegante" e prestigiosa. Possibilit di effettuare il giro dell'Isola con una barca riservata, per ammirare i Faraglioni e le splendide baie dal mare o salire in seggiovia al Monte Solaro a quota 589 metri (tutte facoltative) Trattamento di pensione completa. Pranzo in ristorante in corso di escursione. Intera giornata dedicata alla visita guidata di Napoli, con particolare attenzione al centro storico: Piazza Municipio, Castel Nuovo, Viale Caracciolo, Chiesa di Santa Chiara dove si trova il bellissimo Chiostro delle Clarisse, Duomo, Spaccanapoli, Piazza Plebiscito, Teatro e Galleria San Carlo, Palazzo Reale, etc Prima colazione in Hotel. Partenza per Pompei, sosta per la visita del Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario e S. Messa. Al termine incontro con la guida e visita della zona archeologica, comprendente i famosi Scavi che ebbero inizio nel XVIII secolo e portarono gradualmente alla scoperta delle favolose ville con affreschi conservati nel tempo, un anfiteatro e molto altro a dimostrare la prosperit di questa antichissima citt. Pranzo in Ristorante. Partenza quindi per il viaggio di ritorno, con arrivo ai luoghi di provenienza previsto nella tarda serata.
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da Gabriele e Arianna
BUONA PASQUA
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CRONACA
ATTUALIT
Sportelli veloci delle Agenzie dellIstituto. In tutte le strutture territoriali dellInps comprese quelle ex Inpdap ed ex Enpals - durante il primo trimestre dellanno, almeno uno sportello veloce verr dedicato al rilascio del CUD cartaceo indipendentemente dalla gestione previdenziale. Postazioni Informatiche self service. Gli utenti in possesso del PIN potranno stampare i certificati reddituali utilizzando le postazioni self service, istituite presso tutte le strutture territoriali, ricorrendo - se necessario al personale di supporto. Posta elettronica. Tutti i cittadini possono ottenere gratuitamente lattribuzione di una casella di posta certificata attraverso i servizi disponibili sul sito www.postacertificata.gov.it. Una volta ottenuto lindirizzo PEC potranno fare richiesta di ricevere il certificato reddituale sulla propria casella di posta scrivendo al seguente indirizzo richiestaCUD@postacert.inps.gov.it. A questo stesso indirizzo i cittadini possono inoltrare la richiesta di CUD anche utilizzando la posta elettronica ordinaria. In questo caso, per, necessario allegare alla mail la domanda firmata e la copia fronte/retro del documento di riconoscimento del richiedente. Centri di assistenza fiscale. Per ottenere il CUD i cittadini possono rivolgersi e dare mandato ad un Centro di assistenza fiscale o ad altro professionista abilitato che abbia stipulato con lIstituto la convenzione per la trasmissione dei modelli RED, in corso di validit . Il mandato conferito dal cittadino insieme alla fotocopia del documento del richiedente dovranno essere conservati dal CAF o dal professionista abilitato prescelti ed esibiti a richiesta dellInps. Uffici postali. E possibile ottenere il CUD anche presso lo Sportello Amico degli Uffici postali aderenti al progetto Reti Amiche. Per questo servizio Poste Italiane prevede il pagamento di una somma pari ad euro 2,70 pi IVA. Gli sportelli aderenti alliniziativa sono distribuiti su tutto il territorio nazionale e consultabili nel seguente elenco. Sportello mobile per utenti ultraottantacinquenni e pensionati residenti allestero. Per alcune categorie di utenti particolarmente disagiati ed impossibilitati ad avvalersi dei canali fisici e telematici, lInps ha attivato presso tutte le strutture territoriali lo Sportello mobile. Un servizio dedicato al rilascio con modalit agevolate di alcuni prodotti istituzionali.Gli utenti ultraottantacinquenni titolari di indennit di accompagnamento possono richiedere telefonicamente, alloperatore dello Sportello Mobile della propria sede Inps linvio a domicilio del certificato reddituale. Per i pensionati residenti allestero sono stati previsti i seguenti numeri telefonici dedicati 06.59054403 06.59053661 06.59055702 attivi dalle 8,00 alle 19,00 (ora italiana) ai quali fornendo i propri dati anagrafici e il codice fiscale - si pu chiedere linvio a domicilio del CUD. Spedizione CUD a domicilio. LInps garantisce, comunque, linvio del CUD a domicilio ai cittadini che ne facciano specifica richiesta attraverso il Contact Center. A tale scopo, oltre al numero 803.164 gratuito da rete fissa e al numero 06-164164 a pagamento da cellulare, stato attivato il nuovo numero verde 800-434320 dedicato (funzionante in modalit automatica senza intervento delloperatore) raggiungibile solo da rete fissa attraverso il quale si pu richiedere linvio a domicilio del proprio certificato reddituale. La richiesta pu essere fatta anche da un familiare e il CUD verr inviato al domicilio, noto allInps, dellinteressato. Rilascio del CUD a chi non titolare. Il CUD pu essere rilasciato anche a persona diversa dal titolare che dovr esibire il proprio documento identificativo, la delega e la fotocopia del documento di riconoscimento dellinteressato. Se il delegato invia la richiesta tramite la propria posta elettronica certificata pu non allegare il proprio documento di riconoscimento. Fonte: Sito Inps
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PERSONAGGI
Rino DAmbros (Tomo Feltre Belluno 1920; Ariccia Roma 1974) La rigidit di certi schemi della storia dellarte di questo secolo, e soprattutto di questo dopoguerra, va lentamente sciogliendosi. Ecco che emergono da una parte gli artisti cosiddetti dei bordi, dallaltra coloro che hanno operato in provincia, al di fuori dai grandi circuiti. E il caso, quindi, di puntare i riflettori della critica su un artista come Rino DAmbros (1920 1974) che dal 1959-60 ha operato in una direzione parallela a quella di movimenti di punta come lo spazialismo e il nuclearismo, ma senza mai intrupparsi, anzi conservando una peculiare qualit. Se oggi la personalit di Fontana appare dominatrice in quella direzione (lo sfondamento dello spazio e il suo prolungamento al di l dei confini fisici) nondimeno giusto riscoprire chi ha risentito di una simile temperie storica. DAmbros non solo appartiene alla stessa cultura, cio ha lavorato nel tentativo utopico di raffigurare le conquiste spaziali proposte dalla scienza, ma lo ha fatto allinterno di un fondamento illusionistico della superficie pittorica, proponendoci una dimensione fantastica che ha conciliato i nuovi media espressivi allantica tradizione della pittura. A ci arrivato in perfetta solitudine, dopo lungo tirocinio espressivo, dandoci delle opere che, anticipo di quasi un decennio sulla conquista della luna, hanno aperto orizzonti straordinari, pieni di un fascino che oggi andiamo sempre pi appezzando. Un uomo del suo tempo, cio del tempo dellottimismo scientifico della nuova frontiera; ma anche un uomo che, nella sua modesta e insieme nella sua consapevolezza, ha tentato di Il suo legame con Quero legare due mondi che parevano irrimediabilmente scindersi: quello delle nuove viene dal matrimonio con scienze esatte e quello dellantico umanesimo, basato sui valori universali. Rivedere, oggi, le sue opere di venti-trentanni fa pu essere commovente. Una Dolores Vanin. enorme distanza ci separa da esse, eppure le sentiamo vicine, perch vi E oggi il figlio, scorgiamo lemozione di un artista genuino, sensibile, puro, che ha percepito il larchitetto Lauro brivido di unavventura della mente al di l dellambito dellesperienza DAmbros, nostro convenzionale. Rino DAmbros era un autodidatta: veniva da una famiglia di umili abbonato, a segnalarci condizioni. Non ha mai avuto il sussidio dei grandi media. Ha lavorato con passione, in silenzio. Nato a Feltre il 3 settembre 1920 da una famiglia di operai lattivit del padre, oggetto (suo padre dovette emigrare in Svizzera per trovare lavoro) pareva destinato ad di una mostra tenutasi a una vita di stenti, come tanti altri coetanei in quella plaga dove le condizioni Noventa Vicentina economiche erano piuttosto dure. Sua sorella maggiore, Natalina, lo port con se nellAprile del 2011, ora nel 1937 a Milano, dove faceva la governante. Il ragazzo era un po chiuso di disponibile per altri siti carattere, ma intelligente e sensibile. A Milano fece vari lavori: limbianchino, poi il decoratore. Si iscrisse subito alla scuola serale di Brera. Tutti i soldi che espositivi. (M.M.) guadagnava - testimonia la sorella li spendeva per tele, colori, pennelli, libri darte. La salute malferma e lo scarso lavoro lo costringevano a tornare a Feltre dinverno. Quando la sorella dovette partire con il marito per lafrica, nel 1938, la permanenza a Milano si fece ancora pi grama. Venne il richiamo alle armi; quindi la guerra, DAmbros fu inviato in Albania: rientr in italia nel 1942 con una grave malattia. Ebbe la fortuna di essere curato per un anno in un ospedale di Innsbruck. Tornato a Feltre, si un ai partigiani: divenne comandante sul grappa, combatt valorosamente, fu decorato di medaglia al valor militare. Ma la guerra lo aveva fiaccato. Il dopoguerra fu durissimo. Costretto a tornare a Milano, cerc lavoro in direzione affine a quella della pittura, che sempre coltivava. Fu vetrinista, cartellonista; disegnatore per filati in seta; decoratore e allestitore in varie occasioni, specialmente alla fiera e alla triennale; grafico pubblicitario. E nello stesso tempo dipingeva: dipingeva con passione, animato da una sorta di fede cieca nellarte. Purtroppo non facile, oggi, reperire i quadri di quegli anni quaranta cosi duramente vissuti. Mancano spesso le date; talvolta persino le firme. Allinizio fu certo una pittura di impianto impressionistico: eseguita (basti vedere il paesaggio del 1940) con scioltezza di pennellata e armonia cromatica. Siamo in un ambito che direi pi veneto che lombardo. Gi una figura rivela per lo sforzo di uscire dai moduli precostituiti, tentando magari un tonalismo raffinato e dolente, carico di malinconia (siamo in un momento cruciale della guerra). Lavvio verso unapertura culturale di pi vasto respiro avviene subito dopo il conflitto. E allora che DAmbros si lega al gruppo di giovani pittori feltrini cui fa da maestro (pur lui giovane di et) Bruno Milano. Ci sono, con DAmbros, Facchin, Romano Parmeggiani, Corsetti, Piccolotto e altri allievi del Cima (tra cui Mastellotto e Del Col); ad essi si unisce dal 1946, Tancredi. Si radunano in genere nelloggi scomparso caff Mimiola, dove fondano una specie di libero circolo artistico. Le direzioni stilistiche del gruppetto sono due: da una parte la prosecuzione del paesaggismo locale, venato di dolcezze cromatiche; dallaltra la lezione del novecento (Tosi, Carr, Sironi ecc.) portata soprattutto da Bruno Milano. DAmbros (che daltra parte aveva
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frequentato Brera e lambiente milanese) sceglie ovviamente la seconda strada. Indicativo , in proposito, un quadro del 1946, intitolato significativamente ricordo dei giorni pi tristi: un ritratto di una ragazza dai toni bassi, di impianto a met tra classicistico e realistico, toccato con una sintesi gi decisa e quasi con un senso mesta ribellione. DAmbros un reattivo ma generoso: combatte la sua battaglia anche sul piano sociale e politico. Torna a Milano per il lavoro; ma si fa vedere di frequente nella sua Feltre, soprattutto dinverno. E innamorato duna ragazza di Quero, Dolores Vanin, che poi sposer il 26 dicembre 1954. Lavora e dipinge; dipinge e lavora. Bruno Milano lo incoraggia; Paolo Orsini, suo grande amico, lo aiuta anche materialmente. Intorno al 1949-50 la prima svolta stilistica: lapproccio al linguaggio neo-cubista. DAmbros frequenta lambiente veneziano; ed l che conosce Pizzinato, Vedova ed altri artisti allora di punta. Temperamento polemico, predica ad alta voce, nelle riunioni al caff Mimiola, il superamento delle vecchie posizioni. Ecco alcuni quadri, datati 1950, in cui il paesaggio e la scena contadina sono trattati con tagli secchi e una strutturazione dinamica che indica lo sforzo di un rinnovamento non soltanto estetico, ma anche e soprattutto morale. E il momento in cui, con il fronte nuovo delle arti, si affaccia il dilemma storico realismo-astrattismo. Dambros portato verso le soluzioni audaci, ma non sa rinunciare allimpegno della rappresentazione. La sua una cultura di base popolare, innervata dal senso preciso della realt sociale. Ce per un momento in cui il fascino dellastrazione, cio della pura forma, lo assale. E quando, nel 1951, dipinge alla maniera del Vedova freddo: incroci di linee rette e intersecazioni di cerchi, a larghi segni neri. Non esercizio formalistico, tant vero che il titolo del quadro offre una lettura simbolicoallusiva: la mia prigione. Lanno dopo siamo ancora pi avanti: ecco una composizione (questa si astratta) che richiama Magnelli, con una qualit di segno e una finezza di colore veramente ragguardevoli. Ci sono anche, circa in quegli anni, soluzioni di tipo pi picassiano; un paesaggio che richiama vagamente Gino Rossi, con le striature tipiche blu-violette; una composizione con barcaioli vicina al linguaggio scattante di Pizzinato; un gruppo di figure dalla sintesi spiraliforme. Contemporaneamente DAmbros persegue unimpostazione pi tradizionale, anche per comprensibili ragioni di mercato. Sono in genere piccoli quadri, quasi bozzetti di paesaggio, in cui egli tenta di cogliere latmosfera della plaga prealpina (il gusto dei pochi acquirenti andava allora verso la maniera di Piccolotto). Tutto ci mentre si va consolidando nel tempo il lavoro a Milano, che rester sempre precario. Dopo il matrimonio, cio dalla fine del 1954, DAmbros si stabilisce a Cavarzere. Il motivo semplice: la giovane moglie, ostetrica, aveva vinto un concorso nella condotta di quella cittadina. Ci cambia nellambito delle sue conoscenze e, per qualche verso, anche dei suoi interessi culturali. In precedenza, pur lavorando a Milano, la sua attivit di pittore si era concentrata a Feltre, dove aveva anche allestito ben cinque mostre personali (dal 1946 al 1954 ed aveva partecipato a vari premi e concorsi collettivi. Cavarzere lo porta ad avvicinarsi ancor pi al mondo veneziano. Ma non lega molto con gli artisti emergenti. Il periodo dal 1954 al 1960 di maturazione. Pochissime le mostre. Non ci sono molti quadri in giro, di quegli anni; ed difficile ricostruire le tappe di quello sviluppo che lo port, verso il 1959-60, alla sua pittura definitiva: cio allo spazialismo. E stato brusco il passaggio? A giudicare da certi quadri fino al 1958, parrebbe di si. Essi rispecchiano una pittura naturalistica di chiare vibrazioni cromatiche (vedi i buoi del 1955); ma proprio questo puntare tutto sullestremo frangersi del colore indice di non voler uscire dagli schemi meramente rappresentativi. Certo , invece, che tutta una operazione di svecchiamento proceduta come una dacqua sotterranea, quasi antefatto alla definitiva svolta. La quale a dietro di s un urgere di problemi formali inerenti soprattutto alla qualit della luce. Non c dubbio che DAmbros sia arrivato, cronologicamente, dopo le soluzioni storiche, italiane e europee, che potremmo identificare nello spazialismo e nellattiguo movimento del nuclearismo. Si tratta di diffuse sperimentazioni di vari artisti che avevano come obbiettivo di creare una nuova spazialit, in consonanza con le conquiste della scienza: qualcosa che andasse al di l del gioco illusionistico della pittura tradizionale. DAmbros doveva aver visto a Milano, nel 1951, il soffitto spaziale creato da Lucio Fontana per la triennale; come pure tutta la serie successiva dei buchi e dei tagli. Lanno di nascita dello spazialismo viene fatto risalire (ma un arretramento discutibile) intorno al 1947, quando Fontana, appena tornato da Buenos Aires, lancia il primo manifesto di fondazione del gruppo spaziale. Era, quello, un atto piuttosto fumoso e utopistico. Qualche anno dopo si form, in realt, un gruppo di artisti che lavoravano sulla spazialit pura, sia allinterno dello spazialismo, sia nellattiguo movimento del nuclearismo (sorto nel 1952). Come sempre succede, le realizzazioni pittoriche non furono tutte conseguenti allassunto teorico. Lunico vero spazialista resta Fontana; accanto e attorno a lui gravitano altre personalit di diversa formazione, da Capogrossi a Guidi, da De Luigi a Scanavino, da Crippa a Dova, fino ad artisti stranieri come Matta e Jorn. Le due citt dello spazialismo furono da una parte Milano e dallaltra Venezia (dove cerano artisti, oltre ai citati, come Bacci, Morandis, Finzi, Gaspari e lo stesso Tancredi). Come si vede, non a caso Milano e Venezia erano anche i due poli su cui gravitava il nostro Feltrino. In realt, DAmbros va sottolineato rest
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al di fuori da ogni intruppamento, anche se entr ad un certo punto in contatto frequente con la gallerista e animatrice culturale Fiamma Vigo, partecipando alle sue mostre a Venezia e a Roma, assieme ad artisti a lui culturalmente attigui. Ma Fiamma Vigo era (lo ricordiamo di sfuggita) una donna straordinaria che dedic tutta la sua vita a sorreggere lavanguardia, fino a dover arrendersi, lei cos generosa e poco speculatrice. Per il resto, a parte alcune personali dopo la svolta spazialista (Cavarzere, Padova, Milano, Feltre, Firenze, Roma, Venezia, Bologna) e la partecipazione a collettive anche importanti, DAmbros rimase un isolato: ebbe considerazione critica anche alta, ma con frutti ben magri. Lo sorreggevano alcuni amici di Cavarzere (ne ricordiamo alcuni tra quelli che non ci sono pi: Sacchetto, Capon, Sattin, Rodella, Gregianin, De Franchis, Frezzato) con i quali collabor per svecchiare lambiente artistico; e dopo la sua morte un centro cultura diretto da Mario Rando, verr intitolato significativamente al suo nome. Certo che gi nel 1959-60 la pittura spazialista di DAmbros ha una sua fisionomia precisa, anche se la prima mostra personale in cui venne presentata del 1966 a Padova. I quadri sono superfici rugose (sabbie, terre gessi ecc.) su cui insistono dei buchi come impronte, oppure dei grumi rotondi: il tutto avvolto da una luce radente colorata. a parte lartificio tecnico, cio la fissazione del flusso luminoso, il referente primo resta Fontana. DAmbros per rifiuta quella sorta di astrazione spaziale che evita levidenziazione materica; al contrario accentua limpatto della luce sulla crosta materica, ottenendo risultati simili a quelli delle prime foto spaziali (anzi, anticipandone gli effetti spettacolari). Non a caso nel 1970, subito dopo la conquista della luna da parte degli astronauti, egli avr unondata di notoriet, soprattutto quando Trieste lo inviter per una mostra personale al Festival del Film di Fantascienza. In quelloccasione le immagini, cos MOSTRE PERSONALI: Rino DAmbros suggestivamente scabrose, dei quadri di DAmbros finirono sui 1920/1974 mass media; e gli venne affidata la redazione del manifesto del Milano 39 mostra sindacato lombardo. festival, nonch la creazione della scultura-premio, l asteroide Feltre (Belluno) 46 47 48 doro, che egli forger in una vetreria di Murano. Lo spazialismo Premio Belluno 46 di DAmbros non rest comunque mai ancorato ad una formula. Premio Auronzo di Cadore 48 Egli era un ricercatore, uno sperimentatore accanito. La moglie Belluno mostra provinciale 47 ricorda certi giochi quasi alchemici per ottenere effetti sempre pi Belluno 49 49 originali, come quando lui metteva la tela per terra e lei con una Bolzano 46 candela lasciava cadere le gocce di cera nei punti prestabiliti. Premio Cortina dAmpezzo 52 Nascevano opere soprattutto a cerchi concentrici e a spirali, sia Milano 50 Galleria Gatto Nero attraverso rilievi, sia attraverso giustapposizione di minuscole Premio citt di Cavarzere 58 sfere; si aggiungevano superfici cretose e ispide come crateri Premio Terni 60 Premio Vasto 60 lunari, ritmi nello spazio che si dipanavano con estro brillante. E Padova 66 Galleria Pr Padova qui che va indicato come referente, oltre a Fontana, anche Milano 66 Galleria Montenapoleone Crippa; e con lui altri artisti che tendevano ad evidenziare i ritmi Feltre 67 Galleria Circolo Universitario dello spazio. Baster citare un maestro come Hartung oppure, Cavarzere 67 Galleria Circolo Culturale per le soluzioni materiche, Fautrier e lo stesso Tapies. Questo Como 68 24 artisti uscire dalla bidimensionalit pittorica fa di DAmbros un artista Firenze 68 Galleria Numero sperimentale polimaterico, che ricerca effetti lancinanti di luce, Roma 68 Galleria Fiamma Vigo tendenti a darci una dimensione extra-terrena, vicina a una Firenze Palazzo Strozzi 68 mostra darte del arcana armonia siderale e quindi nutrita anche di una sorta di un mercato internazionale concetto matematico, se non filosofico. Le ellissi, cadenzate dalle Venezia 68 Galleria Numero piccole sfere illuminate lateralmente, ci danno la percezione di un Bologna 69 Galleria Quarantadue infinito cosmico, in cui la mente galleggia verso la vertigine Padova 69 Biennale darte triveneta dellassoluto. I nostri occhi, attratti dal fascino della luce radente, Feltre 69 galleria darte Al Sole scoprono mondi meravigliosi e, dietro di essi, una segreta Venezia 69 Galleria Numero tensione verso un ordine nuovo, una perfezione che va al di l Bodighera Palazzo del parco 70 pittori veneti delle nostre stesse capacit di immaginazione. Insomma, Venezia 70 - 35 Biennale Internazionale darte DAmbros raggiunge il limite, il bordo estremo di un universo nel Jesolo 70 centro di cultura internazionale quale la fantasia pu tuffarsi, come unavventura nellignoto. jesulum Sono quadri che oggi sempre di pi, ci appaiono illuminati da uno Belluno 70 galleria La Radice Padova 70 galleria A Dieci splendore che non soltanto fisico (il trucco illusionistico della Venezia 70 galleria il Triglione pittura) ma anche mentale. Cos, per una quindicina danni Milano 71 galleria La Cripta DAmbros lavora tessendo la sua magnetica tela fatta di luce Trieste 71 1 Mostra internazionale (arte e cosmica. Assapora appena i sucessi: fa altre mostre fantascienza) (Venezia,Padova, Cavarzere, Feltre, lultima a Treviso); inventa Trieste 72 Mostra internazionale (Eurocom I) manifesti straordinari per il Festival di Trieste; partecipa anche, Feltre 72 galleria darte Al Sole sia pur marginalmente, alla biennale del 1970, chiamato da Treviso 73 galleria darte La Cava 1 Umbro Apollonio che lo stimava. Purtroppo gli mancata la Mostra postuma Luglio Trieste 1974 grande esposizione pubblica, con quella monografia cui egli Autore del manifesto ufficiale dell8, 9, X, XI, pensava ma che non stato possibile realizzare. Si sa, non basta XII, XIII Festival Internazionale del Film di la qualit della pittura per imporsi; occorrono supporti di alto Fantascienza e della scultura-premio (asteroide mercato e di grandi musei. DAmbros spirito inquieto e doro) Trieste 70. polemico, buono fino allingenuit, poco disposto ai compromessi stato, cos, messo in disparte dai padroni del vapore. Le maggiori mostre sullo spazialismo non lo citano neppure. Ma a Feltre come a Cavarzere, a Venezia come a Milano, ed anche a Roma dove abit negli ultimi quattro anni, fino allinfarto che lo colse ad Ariccia il 24 aprile 1974, ci sono critici, amatori, collezionisti, pittori, amici che si ricordano di lui e che conservano con amore le sue opere. Lui diceva ogni tanto alla moglie Dolores: i miei quadri ora non li capiscono, o li capiscono soltanto in superficie. Li capiranno tra trenta-quaranta anni, quando io non ci sar pi. Ora sono passati proprio trentanni da quel 1959-60 in cui la pittura di DAmbros si apr alla sua affascinante dimensione spaziale. Lui non c pi. Ma venuto il momento di capire: prima di tutto, di conoscere.
Paolo Rizzi 1990. (tratto dal catalogo della mostra Bonsembiante, DAmbros, Soppelsa Galleria dArte Moderna Carlo Rizzarda Feltre).
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LETTERE AL TORNADO
80 compleanno in Svizzera
CRONACA
Il 10 marzo Anna Maria Menegon in Codemo, origine di Alano di Piave, ha potuto festeggiare le sue 80 primavere assieme alla sua famiglia, parenti ed amici. Anna Maria vive da 57 anni vicino a Winterthur ed appassionata lettrice del Tornado. La festeggiata assieme ai suoi invitati manda carissimi saluti a tutti i parenti ed amici di Alano e dintorni. Sulla foto sono presenti anche Luisa Nani col marito Emil e la figlia Carla, Mauro e Renato Mazzier figli di Liliana e Beppi con le loro famiglie, tutti con radici alanesi. Alano di Piave resta presente in Svizzera!
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CRONACA
Destinazione Coppia
ATTUALIT
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rinnovo abbonamenti
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LETTERE AL TORNADO
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LETTERE AL TORNADO
Ciao Fiorella
(in ricordo di Fiorella Schievenin)
Ciao Fiorella Te ne sei andata cos in fretta che non ho avuto neanche il tempo di dirti quanto tu sia stata speciale e importante per me. Mi ritengo una ragazza fortunata ad averti incontratae di aver passato con te parte della mia vita. Non c spiegazione al dolore che hai lasciato in tutti noi per essertene andata cos prematuramente. Ho condiviso con te momenti felici che non potr mai dimenticare. Eri sempre pronta e disposta a rallegrarmi quando ero triste, presente nel rassicurarmi con la tua dolce voce dicendomi che tutto si sarebbe sistemato, bastava solo avere la tua pazienza, quante volte! Mi hai accolta nella tua famiglia fin dal primo giorno, mi hai fatta sentire protetta. Hai lasciato ricordi indelebili nel mio cuore che mai potr cancellare. Ricordo ancora il primo giorno che ti ho incontrata, eri felice di vedermi, io non tanto, ero spaesata, ma sono bastate poche ore per affezionarmi a te e per capire quanto avrei potuto contare su di te! Sei stata la nonna che non ho mai avuto. La mamma, nei momenti in cui lei non cera. Una sorella maggiore, nel bisogno del conforto. Una migliore amica per ascoltarmi. Riuscivi a farmi divertire con la tua mania nellessere perfetta e sempre in ordine, come eri sempre! Le lunghe chiacchierate che facevamo giocando a carte dopo pranzo, quando arrivavo a casa da scuola Quante cose mi hai insegnato con la tua saggezza e sicurezza! Le passeggiate fatte al mattino, destateperch tu non sopportavi di uscire con il sole, era troppo caldo per te. Tu che ogni cosa che trovavi fuori di posto, mettevi in ordine... Tu che avevi il vizio di mangiare il tuo pezzetto di cioccolato per concludere il pasto Tu che ti mettevi di fianco a me, e ti alzavi in punta di piedi per cercare di farmi vedere che eri pi alta di me Tu che volevi parlare linglese ma non riuscivi a pronunciare le parole in modo corretto, e finivamo con una risata Tu che riuscivi a trasmettere la tua gioia anche quando niente e nessuno ce lavrebbe fatta. Tu una donna semplice, che con il tuo modo di fare sei riuscita a far affezionare a te tante persone Tu che mi hai insegnato tante cose che non sto qui ad elencare perch una semplice lettera non basterebbe per spiegare Tu che hai fatto sacrifici e rinunciato a tanto per il bene della tua famiglia, dandomi il buon esempio Tu che amavi tanto i tuoi fiori, cos da parlarci da sola perch riuscivano a darti quella carica positiva Tu che, quando andavamo in macchina con Luigi e accelerava un attimo, gli dicevi: Pian che su la tosa! Tu che mi hai raccontato le tue esperienze e le tue sofferenze che hai passato quanderi bambina Tu che eri cos contenta della poesia che ti avevo scritto in quarta elementare, ricordo ancora i tuoi occhi lucidi e commossi dalle parole che avevo usato, perch mai nessuno aveva fatto una cosa cos, per te Tu che, quando venivi a prendermi in stazione e scendevo dalla corriera, sapevi come leggermi nel pensiero e mi dicevi: Cos successo oggi, Elisa? Tu che, quando cera il temporale, ti rinchiudevi in casa perch avevi paura e accendevi una candela sperando e pregando che passasse Tu che sei stata una donna fantastica, con un cuore enorme, sempre disponibile ad aiutare gli altri Tu che ti sei sempre preoccupata per me, anche in questi lunghi e dolorosi mesi Tu che, appena risvegliata dalloperazione, hai chiesto se Lucia fosse venuta a prendermi per portarmi a casa da scuola Tu che fino allultimo giorno e respiro hai chiesto di me Ti sei preoccupata che io non ti vedessi in quelle condizioni perch secondo te ero troppo piccola, ma per me saresti stata perfetta come sempre, la Fiorella forte e coraggiosa che combatteva e andava sempre avanti a testa alta anche dopo tutto, ma stavolta non ce lhai fatta perch quella maledetta malattia stata pi forte di te e, con il passare dei giorni, ti ha distrutta. Tu che mi chiamavi eli con la e accentata perche ti piaceva di pi cos, tu che ridevi quando cercavo di parlare dialetto ma non ci riuscivo Tu che adoravi cucinare e, nonostante la tua dieta, assaggiavi sempre ci che ti piaceva anche se sapevi le conseguenze Tu che eri una gran donna con una gran voglia di vivere, che si organizzava le giornate ora per ora Sei stata una donna da ammirare perch, qualsiasi cosa tu facessi, era fatta con il cuore, davi corpo e anima per dare il massimo! Ed io, io che come tanti altri non ce lo saremmo mai aspettati che tu te ne andassi cos Io che avevo tante cose ancora da raccontarti, io che avrei voluto condividere con te altri momenti importanti della mia vita Che dire? Grazie per esserci sempre stata, per avermi sempre capita mettendoti nei miei panni, grazie per avermi sempre sopportata perch ogni giorno arrivavo con una storia nuova, grazie per avermi sempre consigliato la cosa giusta, ch, anche se non sempre ti ascoltavo, avevi sempre ragione, in ogni caso. Grazie di tutto, davvero, Rimarrai sempre nel mio cuore e ti assicuro che mai nessuno prender il tuo posto Mi mancher tutto questo Ciao Fiorella, ti voglio bene!
Elisa
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CRONACA
Nove scrittori insieme ai ragazzi dell'Istituto Penale Minorile di Nisida (Na) per riscrivere la grammatica italiana. Per i tipi di Carac, esce La grammatica di Nisida, il libro frutto di un progetto di scrittura curato da Maria Franco e realizzato da nove scrittori (Viola Ardone, Luigi Romolo Carrino, Daniela de Crescenzo, Maurizio de Giovanni, Alessandro Gallo, Antonio Menna, Tjuna Notarbartolo, Anna Petrazzuolo, Patrizia Rinaldi) che hanno lavorato a titolo gratuito nelle aule scolastiche dellIstituto Penale Minorile di Nisida (Napoli), per creare, con i giovani detenuti, altrettanti racconti, ciascuno centrato su una delle tradizionali parti del discorso. Autori che, come descritto da Luisa Mattia autrice della prefazione -, hanno deciso di varcare le soglie di una prigione per realizzare insieme ai ragazzi un esercizio di grammatica della libert: [...] Hanno preso parole e grammatica. Ci hanno messo dentro le vite dei ragazzi, la loro parlata sincera e felicemente contaminata, dando vita ad un racconto che prende lingua, bocche e pensieri dei giovani che hanno incontrato. La Grammatica di Nisida stata realizzata grazie ai diritti dautore de La giusta parte. Storie e testimoni dellantimafia (Carac, 2ed. 2012) . Non in commercio in forma cartacea ma esclusivamente in versione ebook al prezzo di 5,99 euro in tutti gli store. Anche in questo caso il ricavato ottenuto dai diritti dautore sar devoluto allIstituto penitenziario Minorile di Nisida per la realizzazione di nuovi progetti culturali dedicati ai ragazzi.
La grammatica di Nisida
ASTERISCO
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Corso di EXCEL
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ASTERISCO
Le vostre mura .
Un'iniziativa aperta a tutti i giovani under 21 (21 anni compiuti) appassionati di fotografia che vogliono raccontare una propria visione delle Mura di Castelfranco Veneto. un'iniziativa gratuita promossa dall'Amministrazione comunale di Castelfranco Veneto, lo studio di comunicazione Otium e il Museo Casa Giorgione a supporto della campagna di sensibilizzazione per salvare le mura cittadine, Le nostre mura. Gli aspiranti fotografi potranno partecipare con ogni espressione visiva, senza limiti rispetto all'interpretazione del tema in oggetto. La partecipazione al concorso prevede la realizzazione di un progetto visivo completo e coerente (non una singola fotografia), che si compone di una serie di scatti fotografici (min. 3 / max. 6) e di un breve testo esplicativo del progetto. In palio ci sono un'esposizione delle proprie opere presso la libreria Ubik e la pubblicazione del relativo catalogo, a disposizione presso la stessa libreria. informazioni www.lenostremura.it/progetto-fotografia - facebook www.facebook.com/lenostremura mail concorso@lenostremura.it - telefono 0423 735626
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Comunicato stampa 14 marzo 2013
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