Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Anno XXXVII
02.07.2015
Numero
652
PERIODICO DI ATTUALIT DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO
Tassa pagata/Taxe Perue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL
AL MOLIN
TABACCHERIA
EDICOLA
RISTORANTE - PIZZERIA
Ricariche telefoniche
SPECIALIT PESCE
ALANO DI PIAVE
NOVIT
TODOVERTO
S.N.C.
Jger sport
Statale Feltrina, 25
Quero (BL)
CHIUSO IL LUNED
IL TORNADO Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER (Belluno). DIRETTORE RESPONSABILE: Mauro Mazzocco. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Alessandro Bagatella, Ivan Dal To, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Piero Piccolotto, Andrea Tolaini.
ABBONAMENTI: ITALIA Abbonamento annuale (18 numeri) 20,00 ESTERO Abbonamento annuale (18 numeri) 50,00.
LABBONAMENTO PU ESSERE SOTTOSCRITTO O RINNOVATO NEI SEGUENTI MODI: 1- versando la quota sul c/c postale n. 10153328 intestato alla PRO LOCO di FENER; 2- con bonifico
sul c/c Banco Posta intestato alla PRO LOCO di FENER, IBAN: IT49 M076 0111 9000 0001 0153 328; 3- pagando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: NEGOZIO DA MILIO - Alano;
GELATERIA DUE VALLI - Fener - BAR JOLE - Fener; MAURO MAZZOCCO - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero; BAR PIAVE Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO
DEON - Vas; BAR BOLLICINE - Scalon; BAZAR di A. Verri - Segusino.
CRONACA
Si
Si
svolto
svolto al
al Parco
Parco del
del Piave
Piave di
di Fener
Fener dal
dal 5
5 al
al 7
7 giugno
giugno
articolo
articolo e
e foto
foto di
di Silvio
Silvio Forcellini
Forcellini
Si
ripete
il
successo
dello
School
Si ripete il successo dello School Festival,
Festival, promosso
promosso dal
dal Comitato
Comitato Genitori
Genitori dellIstituto
dellIstituto
Comprensivo
di
Quero
in
collaborazione
con
la
Pro
Loco
di
Fener
e
lassociazione
Comprensivo di Quero in collaborazione con la Pro Loco di Fener e lassociazione LiLibero
bero Pensiero
Pensiero e
e realizzato
realizzato assieme
assieme agli
agli insegnanti,
insegnanti, ai
ai bambini,
bambini, ai
ai ragazzi
ragazzi e
e alle
alle loro
loro
famiglie
famiglie con
con lobiettivo
lobiettivo di
di raccontare
raccontare e
e condividere
condividere le
le esperienze
esperienze fatte
fatte a
a scuola,
scuola, moltimoltiplicare
le
relazioni
allinterno
della
comunit
e
raccogliere
fondi
per
le
attivit
plicare le relazioni allinterno della comunit e raccogliere fondi per le attivit previste
previste in
in
ambito
ambito scolastico
scolastico (lanno
(lanno scorso
scorso furono
furono raccolti
raccolti 7.300
7.300 euro,
euro, come
come riportato
riportato dettagliatadettagliatamente
mente sul
sul Tornado
Tornado n.650).
n.650). Dal
Dal 5
5 al
al 7
7 giugno,
giugno, sempre
sempre al
al Parco
Parco del
del Piave
Piave di
di Fener,
Fener, ii
bambini
e
i
ragazzi
della
scuola
dellinfanzia
di
Alano,
di
Quero
(paritaria)
e
di
Vas,
bambini e i ragazzi della scuola dellinfanzia di Alano, di Quero (paritaria) e di Vas, deldella
la scuola
scuola primaria
primaria di
di Alano
Alano e
e di
di Quero,
Quero, della
della scuola
scuola secondaria
secondaria di
di primo
primo grado
grado di
di Alano
Alano
e
e di
di Quero
Quero sono
sono stati
stati gli
gli indiscussi
indiscussi protagonisti
protagonisti di
di questa
questa seconda
seconda edizione,
edizione, riempiendo
riempiendo
di
colore,
musica,
allegria,
sport
questa
manifestazione
2015
che
di colore, musica, allegria, sport questa manifestazione 2015 che diventa
diventa un
un appunappuntamento
importante
per
stare
insieme,
conoscerci
meglio
e
costruire
percorsi
tamento importante per stare insieme, conoscerci meglio e costruire percorsi di
di spesperanza
per
i
nostri
giovani,
come
ha
ricordato
il
dirigente
scolastico
Gina
Doro
in
sede
ranza per i nostri giovani, come ha ricordato il dirigente scolastico Gina Doro in sede
di
di presentazione.
presentazione. IlIl venerd
venerd si
si
svolta
svolta la
la serata
serata musicale
musicale proposta
proposta da
da Libero
Libero PensiePensiero
ro con
con lesibizione
lesibizione dei
dei Norman,
Norman, dei
dei Giudah
Giudah e,
e, soprattutto,
soprattutto, dei
dei bravissimi
bravissimi Maci's
Maci's Mobile,
Mobile,
serata
serata che
che -- data
data la
la bont
bont delle
delle proposte
proposte -- avrebbe
avrebbe merimeritato
tato un
un pubblico
pubblico pi
pi numeroso.
numeroso. IlIl sabato
sabato e
e la
la domenica,
domenica,
invece,
spazio
come
detto
ai
veri
protagonisti
invece, spazio - come detto - ai veri protagonisti dello
dello
School
Festival,
i
bambini
e
i
ragazzi
della
nostra
scuola
School Festival, i bambini e i ragazzi della nostra scuola
impegnati
impegnati in
in canti,
canti, balli,
balli, saggi
saggi musicali,
musicali, recite
recite (Il
(Il Mago
Mago di
di
Oz
e
I
Cavalieri
della
Tavola
Rotonda),
laboratori
Oz e I Cavalieri della Tavola Rotonda), laboratori didatdidattici,
tici, attivit
attivit sportive,
sportive, nella
nella splendida
splendida cornice
cornice del
del parco
parco fefenerese
e
col
favore
del
bel
tempo.
Nel
corso
delle
due
nerese e col favore del bel tempo. Nel corso delle due
giornate
giornate non
non sono
sono poi
poi mancati:
mancati: ilil mercatino
mercatino dellusato,
dellusato,
allestito
dai
bambini
e
dai
ragazzi
della
allestito dai bambini e dai ragazzi della scuola
scuola primaria
primaria e
e
secondaria
di
Alano,
il
cui
ricavato
andr
a
una
fondaziosecondaria di Alano, il cui ricavato andr a una fondazione
ne in
in Bolivia,
Bolivia, la
la Fundacin
Fundacin Doa
Doa Lucia,
Lucia, che
che si
si occupa
occupa di
di
minori;
lo
spettacolo
di
burattini
Il
segreto
di
Arlecchino
minori; lo spettacolo di burattini Il segreto di Arlecchino e
e
Pulcinella,
Pulcinella, di
di e
e con
con Alberto
Alberto De
De Bastiani;
Bastiani; lesibizione
lesibizione di
di
ginnastica
ginnastica artistica
artistica delle
delle bambine
bambine e
e delle
delle ragazze
ragazze
dellassociazione
Valdo
Gym;
la
premiazione
dellassociazione Valdo Gym; la premiazione del
del concorso
concorso Un
Un poster
poster per
per la
la pace,
pace, a
a
cura
del
Lions
Club;
il
mega-schermo
per
assistere
a
Barcellona-Juventus;
la
musica
cura del Lions Club; il mega-schermo per assistere a Barcellona-Juventus; la musica
della
della rock
rock blues
blues band
band Ex
Ex Novo;
Novo; le
le Fate
Fate Trucchine
Trucchine Erica
Erica &
& Valentina;
Valentina; la
la dimostrazione
dimostrazione
dei
locali
carabinieri;
i
giochi
da
tavolo;
un
falco
pellegrino
col
suo
addestratore;
dei locali carabinieri; i giochi da tavolo; un falco pellegrino col suo addestratore; ilil tiro
tiro
con
con larco,
larco, a
a cura
cura degli
degli arcieri
arcieri del
del Palio
Palio di
di Feltre
Feltre e,
e, come
come gran
gran finale,
finale, lesibizione
lesibizione degli
degli
sbandieratori
sbandieratori del
del quartiere
quartiere Castello
Castello del
del Palio
Palio di
di Feltre.
Feltre. Presenti
Presenti allo
allo School
School Festival
Festival
anche
il
Nido
Famiglia
Federica
di
Alano,
il
Micronido
Girasole
di
Vas
anche il Nido Famiglia Federica di Alano, il Micronido Girasole di Vas e
e la
la ProtezioProtezione
ne Civile
Civile di
di Alano.
Alano. Nellambito
Nellambito della
della manifestazione,
manifestazione, a
a completamento
completamento del
del progetto
progetto
Ecoscuola,
Ecoscuola,
stata
stata predisposta
predisposta allinterno
allinterno del
del parco
parco persino
persino unisola
unisola ecologica
ecologica per
per la
la
raccolta
differenziata
dei
rifiuti,
a
cura
degli
alunni
delle
classi
seconde
della
scuola
raccolta differenziata dei rifiuti, a cura degli alunni delle classi seconde della scuola
secondaria
secondaria di
di Alano
Alano e
e Quero.
Quero. Prendendo
Prendendo sempre
sempre spunto
spunto dalle
dalle parole
parole di
di Gina
Gina Doro,
Doro,
anche
delledizione
2015
ci
rester
il
ricordo
dellincredibile
energia
dei
bambini
anche delledizione 2015 ci rester il ricordo dellincredibile energia dei bambini e
e dei
dei
ragazzi
che
hanno
suonato,
cantato,
ballato,
recitato,
disegnato,
costruito,
gareggiato
ragazzi che hanno suonato, cantato, ballato, recitato, disegnato, costruito, gareggiato
facendoci
facendoci toccare
toccare con
con mano
mano una
una scuola
scuola attiva,
attiva, gioiosa
gioiosa e
e creativa,
creativa, grazie
grazie anche
anche
allimpegno
allimpegno e
e alla
alla dedizione
dedizione di
di un
un corpo
corpo docente
docente entusiasta
entusiasta e
e motivato,
motivato, supportato
supportato da
da
una
una encomiabile
encomiabile disponibilit
disponibilit del
del gruppo
gruppo genitori.
genitori. Mi
Mi sembra
sembra ilil miglior
miglior commento
commento a
a
questa
questa bellissima
bellissima iniziativa
iniziativa
2
Le foto del 2 School Festival
CRONACA
CRONACA
Le
Festival
Le foto
foto del
del 2
2 School Festival
Questa solo
solo una
una piccola
piccola selezione
selezione delle
dellefoto
foto
scattate dal
dal Tornado
Tornado nel
nel corso
corso del
del 22 School
School
Festival. Chi
Chi fosse
fosseinteressato,
interessato,pu
puandare
andaresulla
sullamia
mia
pagina Facebook,
Facebook, dove
dove sono
sono state
statepostate
postateoltre
oltre
250 foto della
della manifestazione.
manifestazione.
SilvioForcellini
Forcellini
Silvio
CRONACA
CM
MY
CY
CMY
Gelato
CRONACA
LETTERE AL TORNADO
CENNI STORICI
SETTANTANNI DOPO
ALANO - RICORDO DI DUE ANNI TERRIBILI - 1944/1945
IL SACRIFICIO DI MAZZIER DOMENICO GIULIO
I primi anni di vita di Domenico Giulio Mazzier, nato ad Alano nel 1913 da Antonio e Angela Franzoia, vengono
scanditi dalleco sinistro delle granate che, fra non molto, raderanno al suolo il suo paese e costringeranno la sua
famiglia al profugato per cercarsi un posto pi sicuro. Poi, a guerra finita e rientrati in paese, per tutti gli alanesi c la
casa da ricostruire e quindi la necessit di guadagnare qualche soldo. La prospettiva, per Giulio, di un lungo
bracciantato come servitor presso i contadini del posto. Ma la patria non lo ha
dimenticato. Lo chiamer presto, infatti. E cos, indossati i panni grigioverdi e il
cappello con la piuma, il nostro partir per il fronte occidentale e poi per i
Balcani. E non gli mancher neppure un breve periodo in Africa
Alla fine del 42, Giulio, non ancora trentenne, aderisce alla Resistenza e alla
locale formazione partigiana del Grappa, partecipando alle azioni antifasciste
sulle nostre montagne. Poi, approfittando di qualche giornata di calma, nel
novembre del 44 Giulio e i suoi compagni fanno rientro alle loro case. Ed qui
che vengono sorpresi dal rastrellamento della notte tra sabato 11 e domenica
12. Anche Giulio viene arrestato e portato nel municipio di Alano, dove incontra
non soltanto i suoi compagni e un agguerrito gruppo di SS ma anche alcuni
paesani passati dall altra parte. Come tutti gli altri partigiani, Giulio viene
sottoposto a pressanti interrogatori e a feroci torture per strappargli informazioni
e ammissioni. Alla fine gli verr risparmiata limpiccagione (riservata ad altri
cinque partigiani), e, assieme ad altri quattro, sar
destinato ai campi di concentramento. Partir la
stessa mattina del 12 novembre, con soste a Feltre,
Belluno e Bolzano. Ma, a differenza di altri compagni che riusciranno a far pervenire
qualche lettera ai familiari, di Giulio non si sapr pi nulla, nemmeno la data e il luogo del
decesso. Anche le poche testimonianze raccolte dalla sorella (tuttora vivente) sono andate
perdute a seguito di un trasloco. Si sono salvate solo le due foto che riproduciamo, una
delle quali raffigura Giovanni Bortolo 19.9.16, fratello di Domenico Giulio e di questi 3 anni
pi giovane. Giovanni Bortolo, a differenza del fratello, non milit nelle squadre partigiane,
ma combatt col 2 gruppo Alpini in Grecia e sub anchesso una tragica fine. Pare che,
durante il rientro in Germania per un ricovero per malattia, gli sia stata propinata una
bevanda guasta a seguito della quale mor il 7.5.45, presso lospedale civile di San
Joseph a Jugostadt.
Nelle foto, dallalto in basso: Giulio e Giovanni Mazzier.
Ai lettori. Contavo di completare entro maggio il ricordo dei caduti alanesi della lotta partigiana 1913-1915. Purtroppo
ci non mi stato possibile per una serie di ragioni, tra cui la difficolt di reperire, per alcuni di loro, sufficienti notizie e
documentazioni. Finora mi stato possibile proporvi i profili di 8 patrioti. Per altri dispongo di notizie troppo scarse,
mentre di alcuni mi sono noti solo i dati anagrafici. Mi rivolgo pertanto ai fedeli lettori del Tornado perch vogliano
collaborare segnalandomi o, meglio ancora, fornendomi, qualsiasi informazione in loro possesso che possa essermi
utile per completare il mio lavoro; quindi fotografie, lettere, documenti, decorazioni al valore, testimonianze, ricordi ecc.
Tutto il materiale sar restituito entro le 24 ore. Gradisco anche osservazioni, precisazioni, rettifiche e documentazione
aggiuntiva a quanto gi pubblicato.
Sono gi stati pubblicati i profili di Sebastiano e Secondo Trivellotto, Luigi Rizzotto, Giobatta e Leone Codemo,
Gustavo Costa, Pacifico Simioni e Giulio Mazzier.
Restano invece ancora incompleti e da compilare quelli di Spada Luigi, Buttol Angelo, Crescini Manlio, De Zordi
Giacomo, Bagatella Rinaldo, Garbin Gildo e Marchese Antonio.
Tutti questi nomi appaiono sul cippo dedicato ai Partigiani Alanesi uccisi tra l8.9.43 ed il 1.5.45 eretto in Piazza
Martiri.
Chiunque avesse documentazione o informazioni da fornire pregato di contattarmi in Piazza Martiri 10, tel.
333.6972275. Grazie!
Piero Piccolotto
Salvatore Quasimodo
10
ATTUALIT
PROGRAMMA
Venerd 3 luglio 2015
Da Venerd sera a domenica sar in funzione presso la casa della Associazioni di Alano lo stand Enogastronomico.
Le 15 Medaglie dOro al Valor Militare sono le seguenti:
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Alano 24.10.1918
Ravenna 26.12.1917
Roma 23.10.1967
Valderoa 13.12.1917
Monfenera 18.11.1917
Val Calcino 12.12.1917
Porte di Salton 24.10.1918
Valderoa 27.10.1918
Belluno 27.10.1955
P.di Salton 15.06. 1918
Fontanel-Val C.-11.12.1917
Solarolo 24.10.1918
Valderoa 14.01.1918
ASTERISCO
Lortensia di Nadia
Zancaner
rinnovo
abbonamenti
11
ATTUALIT
ASTERISCO
12
CRONACA
SCOPA ALLASSO
13
CRONACA
Dopo una vita dedicata alla famiglia ed al lavoro, ha lasciato la vita terrena per il cielo
Romeo Curto
di anni settantasei.
Originario di Santa Maria, da diversi anni Romeo abitava a Castions di Zoppola, in provincia
di Pordenone. Abbonato al nostro periodico, ci parso giusto ricordarlo per la sua bonariet
e umilt, dimostrate in tutta la sua vita terrena. Alla moglie Luciana Coronet giungano sentite
condoglianze, cos come alla figlia Roberta, al genero Antonio, ai nipoti Fabio, Davide e
quelli di S. Maria, unitamente a tutti i parenti.
Il 17 giugno scorso, dopo una repentina malattia di pochi mesi, ha lasciato la famiglia in punta di piedi
Franco e Mario co parte al treno
meteve i ociai, no par saldar a fil.
La luce las l p viva.
di anni 65.
Al destin al ve a fat ritrovar
Conosciuto da tutti, non solo a Quero, per la
sul binario de la serenit.
sua umilt e bonariet, disponibile con chi aveNoi che reston, ricordon.
va bisogno, Mario lascia nel dolore, oltre la
Pensar, ela qua
mamma, la moglie Graciela, il figlio Bruno, il
la piega giusta
fratello Sergio, la sorella Carla nipoti, cognati e
al novo stamp par ndar avanti.
parenti tutti. Sempre pronto a dare il suo aiuto, anche dopo essere andato
Laorar de precision, par po ndar
in pensione. Dalle sue mani sono uscite autentiche opere darte di ferro
fin iornada le man savea da fer
battuto. Presente nel volontariato, Mario ha collezionato oltre 50 donazioni
al disegno restea in te la mente.
di sangue, stato corista con la formazione canora di Alano di Piave, colAdes
co n sufion voi do
laboratore della Pro Loco di Quero. Egli ha prestato opera come nonno
se
sul
banco de laoro
vigile davanti alle scuole primarie di Quero e durante le feste di via To ofnesun
ve dar presa.
friva aiuto come custode dei parcheggi dauto. Tanta gente accorsa nel
Se
da qua i ve port via
giorno del funerale a salutarlo e per confortare i suoi cari, come ben ricorco na malatia
dato dalle parole dellomelia di don Alessio. Una rappresentanza di labari
las no ve mancher
dei donatori volontari di sangue era schierata per ringraziarlo di quanto
al temp de far na cantada.
fatto. Mario seguiva fedelmente il nostro periodico e ci uniamo alle condoglianze verso la famiglia e parenti tutti. Da questa pagine la famiglia rinGianni De Girardi
grazia quanti le sono stati vicini in questi tristi momenti. Un sentito grazie,
In ricordo di
particolare, ai medici ed operatori dellHospice Le Vette di Feltre, per le
Mario Faccinetto e Gianfranco Polloni
premurose cure prestate al caro Mario.
artigiani del ferro battuto
Mario Faccinetto
ATTUALIT
Riprendiamo
larticolo apparso
su Il Gazzettino
per segnalare la
bella iniziativa
del querese Erik
Schievenin,
titolare di una
etichetta
discografica che
ha deciso di
offrire i ricavi di
un CD a favore
della costruzione
di un ospedale in
Congo. Chi
volesse seguire
lattivit di questa
etichetta, pu
trovare in rete il
sito con relativi
podcast:
http://www.unbelievablerecords.com
14
CRONACA
15
CRONACA
Pederobba in un quarto dora parlano tutti, comprese le tre associazioni capofila, Col del Roro, Cai (con Bruno
Zannantonio) ed Ecoistituto. Assenza, molto pesante, del sindaco di Quero. Altre decine di persone si aggiungono: siamo
almeno 300; si riparte lungo la Feltrina. Passiamo per Falz e ci fermiamo a Paese, uno dei luoghi pi martoriati dalle
cave. In piazza ci aspettano il sindaco e un buon numero di persone con PaeseAmbiente. Lungo la strada troviamo tre
cave enormi come crateri. Altri si aggregano qui e a Monigo, dove, allimbrunire, si distribuiscono le fiaccole. Entriamo a
Treviso in tantissimi, almeno 400, facciamo risuonare di slogans (Ambiente s, Miniere no) la magnifica Porta Santi
Quaranta. Si aprono due grandi striscioni, uno del Comitato ed uno giallo, portato da un gruppo di scalatori della palestra
di roccia di Schievenin con una scritta enorme Miniere NO. Dopo tanti chilometri percorsi quasi in silenzio, a Treviso
canti e slogans si fanno incalzanti, fino allIstituto Ricatti, dove ci aspetta lassemblea conclusiva della prima tappa. Le
scale ci tagliano definitivamente le gambe; ho paura che lindomani met dei partecipanti diano forfait (invece non
succeder). Laula magna, enorme, si riempie, molti devono stare in piedi. Luana Schievenin, a nome del Comitato,
riassume gli obiettivi della marcia. Bepi Cappelletto sottolinea le motivazioni del Cai Veneto; io leggo i versi scritti quel
giorno, mentre si camminava:
Da Schievenin a Venezia
Piccola valle di sogno / montagna accogliente / che scendi in pianura, / Schievenin col Tegorzo / sorgente purissima, / la
sete di fresco silenzio ristori. / Una mano rapace / minaccia la valle / milioni di sassi, dissesto, / migliaia di camion,
rumore, / le acque inquinate. / Per trenta denari / il Grappa tradito. / Uniti, facciamo / centomila passi, / dal monte in
laguna. / Li abbiamo fermati, / la valle respira.
Seguono brevi interventi dei politici che ci sostengono. Siamo tutti con le gambe a pezzi. Arriviamo in treno a Mestre
camminando come Charlot. E domani?
Domenica 20 gennaio 2008. Sveglia alle 7, dopo aver dormito nove ore mi ritrovo le gambe quasi come nuove; telefono
ad altri e mi dicono lo stesso. Bene. Il Gazzettino di Treviso dedica alla marcia la prima pagina con foto dellentrata in
citt, la Tribuna ci riserva la pagina di Montebelluna con foto dei sindaci. Alle 8, davanti alla stazione di Treviso circa 200
persone. Da Schievenin di nuovo un pullman pieno; stavolta c anche Vittorio lerborista. Un giovane batterista della
Scuola di Musica di Silea si fa sentire alla grande, poi si parte, dal cavalcavia, imboccando il Terraglio. I vigili ci lasciano
occupare unintera corsia. A Preganziol ci aspetta una decina di persone che si aggregano con lo striscione degli
Ecovolontari di Marcon. Arriva la Rai: il servizio, molto ricco, va in onda alle 14. La Rai ci aspetta allarrivo a Venezia,
riprende la fiaccolata da Piazzale Roma alla stazione, il coro Fanis e la lettura delle mozioni. Il servizio viene trasmesso
tre volte, domenica e luned. Arriviamo alle 11 a Mogliano: ci aspettano davvero molte persone, in parte del posto, in parte
venute da Mestre per partecipare alla fase finale della marcia. Stiamo per ripartire, quando ci raggiunge il giovane sindaco
che, in fascia tricolore, esprime un appoggio entusiastico. Arriviamo a Mestre quasi alluna, in Piazza Ferretto troviamo
una cinquantina di persone, molte bandiere del Wwf. Venti minuti per riposarsi, poi in marcia da Piazza Barche, lungo il
Canal Salso, sul cavalcavia di S.Giuliano e i cinque chilometri del ponte. Qui, di solito, c la crisi per chi fa la Venice
Marathon. Noi invece via dritti, arriviamo in anticipo a Piazzale Roma. Lungo il ponte, giunte a piedi da Venezia, ci
raggiungono una decina di persone e altrettante ci aspettano in Piazzale Roma. Accendiamo le torcie. Formiamo, con gli
striscioni sui gradini, un enorme cerchio davanti alla stazione. Leggiamo le due mozioni presentate in consiglio regionale:
una contro i due progetti di Schievenin e Col del Roro, laltra per una moratoria di tutte le miniere, finch una legge
regionale le equipari alle cave che (a differenza delle miniere) sono vietate nelle aree protette, come il Massiccio del
Grappa. La conclusione spetta al coro Fanis di Venezia, con cui cantavo gi nel lontano 1966: eseguiamo due splendide
composizioni del maestro Bepi De Marzi, amante della natura, La sisilla e Benia Cala storia, un triste ritorno nel nato
paese di montagna, diventato irriconoscibile. E ci che non vogliamo accada ai paesi di Schievenin e Campo.
Finalmente anche i giornali di Venezia parlano della marcia; ora bisogna arrivare nel cuore del Consiglio regionale. Ci
andiamo, con una folta delegazione, mercoled 23 gennaio 2008: incontriamo i rappresentanti di quasi tutti i gruppi
politici, che esprimono pieno appoggio alla nostra causa, impegnandosi a votare le mozioni. Parlando con vari altri
consiglieri ho la netta sensazione che tutto il consiglio sia pronto a votare contro le miniere. Ma, a sorpresa, arriva
l'assessore regionale allambiente, Chisso; prende la parola e dichiara senza mezzi termini Blocchererno questo
obbrobrio, le miniere non saranno autorizzate. Facciamo un applauso per sottolineare limportanza di questa
dichiarazione. Ha laria di una grande vittoria, ma aspettiamo i documenti ufficiali.
ATTUALIT
16
COME ERAVAMO
Il Monte
Cornella
di Alessandro Bagatella
Con questa foto, scattata da
Fotostudio Resegati di Quero negli
anni 60/70, propongo ai lettori la
vista di quanto era stato costruito dal
Professor Bressa, facoltoso
antiquario di Venezia, sulle pendici
del Monte Cornella. Spero di fare
cosa gradita anche al gruppo Alpini
di Quero, che impegnato nel
ripristinare e mantenere in ordine il
luogo, salvando quanto non stato
distrutto dai vandali. Certamente non
si potr pi ammirare loriginaria
bellezza di questi monumenti,
costruiti allora con maestria e
pazienza da abili artigiani.
CRONACA
17
ATTUALIT
LETTERE AL TORNADO
18
COME ERAVAMO
La scuola
professionale
di Quero (1964)
(s.for.) Questa foto (a destra), dataci dal
nostro affezionato lettore Luciano Spada, si riferisce a una Festa degli Alberi
del 1964 che aveva coinvolto gli studenti
della sezione staccata di Quero
dellIpsia (Istituto Professionale di Stato
per lIndustria e lArtigianato) Carlo Rizzarda (quella che un tempo veniva definita scuola professionale, che seguiva
all avviamento). In piedi, da sinistra: don Ireneo, Sergio Mondin, Giuliano Ceccotto, Luigi Dal Canton, Lino De Paoli,
Luigino Codemo, Flavio Durighello, Bruno Miuzzi, Zanin di Valdobbiadene, Viviani di Pederobba, Silvano Andreazza e
Primo Franzoia. Seduti, da sinistra: Flavio Zatta, Angelo Collavo, Emilio Pisan, uno di Valdobbiadene, Francesco Pisan,
due di Segusino, Bruno Andreazza, uno di Quero, Luciano Spada, Adelchi Viale e il professor Miglioranza (preside). Accosciati, da sinistra: Gatto di Segusino, Giovanni Codemo, il professor Dino Tessaro (laboratorio), Bruno De Paoli, Pacifico Simioni, Roberto Vidal e Luigi Licini Cene.
19
Comune
di Alano di Piave
Comune
di Quero Vas
TEATRI DI GUERRA
https://www.facebook.com/teatridipacealanoquerovas
Venerd 26 giugno
Domenica 28 giugno
ore 7.00 Piazza Martiri Alano di Piave partenza per Camparona per esperti
ore 9.00 Malga Camparona in Comune di Alano di Piave
Venerd 3 luglio
in Cartiera di Vas
Venerd 3 luglio
Sabato 4 luglio
Sabato 4 luglio
in Cartiera a Vas
IncontroLUCE!
da luned 6 a venerd 10 luglio
ad Alano di Piave, Quero e Vas
in Cartiera a Vas
Venerd 10 luglio
Uno spettacolo unico al mondo proposto da una grandissima artista che usa
i piedi, le gambe, il corpo, per animare i suoi pupazzi.
info: noialtriasanvetor@yahoo.it
Domenica 12 luglio
ore 21.00 partenza da Quero: Sagra dei Scios e da Alano: Piazza di Colmirano della
Venerd 17 luglio
Sabato 1 agosto
ore 16.30 Via Campagna Sud, Palestra di Quero partenza della Camminata della Memoria
ore 20.30 San Valentino Quero
musica dal vivo con OSC2X Bologna, Alex Banks UK, Appaloosa Livorno
Willie Peyote featuring Frank Sativa Torino, TOOT Roma,
Bifolchi Livorno, Muiravale Freetown Terracina, La Pulqueria Valencia
BIBLIOTECA QUERO
BIBLIOTECA VAS
Domenica 2 agosto
Domenica 20 settembre
Domenica 27 settembre
20
CRONACA
21
CRONACA
22
CRONACA
scaricata, oltre al DMR, anche la portata in eccesso rispetto a quella convogliabile secondo concessione tramite il canale
derivatore Brentella.
L'impianto idroelettrico di Fener, ora ultimato, utilizza il salto di 4,50 metri e la portata di scarico prima smaltita tramite la
paratoia di controllo sopra citata, producendo energia elettrica pulita (da fonte rinnovabile). La centrale - la cui tipologia
architettonica rispecchia quella generale degli edifici presenti nel complesso dellopera di presa - stata ricavata in seno
al preesistente manufatto e deriva le acque dal bacino di calma per utilizzarle nelle apparecchiature di produzione, installate in un apposito edificio adiacente alla preesistente cabina di comando delle paratoie, oggi dismesse. La portata derivata turbinata da due macchine di tipo Kaplan (a elica) accoppiate ciascuna ad un generatore sincrono a magneti permanenti, e viene successivamente restituita nell'alveo dei fiume Piave immediatamente a valle del preesistente scarico, passandovi sotto.
Queste alcune tra la caratteristiche salienti dellopera: portata media 17.800 l/s; potenza nominale 785,29 kW; portata minima sfruttabile 6 m3/s; portata massima sfruttabile 34 m3/s; produzione media annua 5.500.000 kWh.
Tra le opere accessorie costruite nelloccasione, anche una nuova scala di risalita per i pesci, che garantisce in modo
pi efficace la continuit biologica del fiume, in accordo con la Provincia di Belluno.
I benefici dell'impianto di produzione idroelettrica di Fener si possono cos sintetizzare: produzione di energia pulita sufficiente a soddisfare i consumi di 2.000 famiglie; miglioramento della continuit biologica del fiume; canoni per Regione/Provincia/Comune; riduzione dei costi irrigui (i nuovi impianti irrigui risparmiano acqua, ma consumano energia per i
sollevamenti).
Nelle foto sopra, un esempio di una vecchia opera di presa (a sinistra) e di una diga artigianale per convogliare lacqua
verso lopera di presa (a destra). Nelle pagine precedenti, le foto scattate a Fener domenica 17 maggio in occasione di
Consorzio a porte aperte: 1) le cosiddette porte viste da valle; 2) il manufatto di presa; 3) le porte viste da monte; 4)
limpianto idroelettrico; 5) la diga; 6) il canale Brentella; 7) il bacino di calma e la condotta proveniente dalla centrale
Enel di Quero; 8) linterno del manufatto di presa, con i macchinari per alzare o abbassare le paratoie; 9) una delle due
turbine allinterno dellimpianto idroelettrico. Sotto, la pianta della intera struttura fenerese e una foto, scattata dal Monfenera nellagosto del 1956 da Bepi Cargnelli, relativa allopera di presa di Fener.
23
LETTERE AL TORNADO
I limoni e i tulipani
di Aldo Rizzotto
I FIGLI
I FIGLI
I FIGLI
I FIGLI
I FIGLI
"Sessant'anni di matrimonio,
ma giorno dopo giorno siamo
con i figli e la figlia abbiamo fo
de famiglia. Un pensiero agli
nel lungo sentiero, con cui abb
stima e affetto sincero".
ALDO RIZZOTTO
Chantal Pincin (nella foto a destra), nata a Montebelluna il 23 settembreChantal Pincin (nella foto a destra), nata a Montebelluna il 23 settembre
Chantal Pincin (nella foto a destra), nata a Montebelluna il 23 settembre
Chantal Pincin (nella foto a destra), nata a Montebelluna il 23 settembreChantal Pincin (nella foto a destra), nata a Montebelluna il 23 settembreChantal Pincin (nella foto a destra), nata a Montebelluna il 23 settembre
2014 per la gioia di mamma Mara Toffolo e di pap Cristian Pincin, da2014 per la gioia di mamma Mara Toffolo e di pap Cristian Pincin, 2014
da per la gioia di mamma Mara Toffolo e di pap Cristian Pincin, da
2014 per la gioia di mamma Mara Toffolo e di pap Cristian Pincin, da2014 per la gioia di mamma Mara Toffolo e di pap Cristian Pincin, da2014 per la gioia di mamma Mara Toffolo e di pap Cristian Pincin, da
poco residenti a Fener, si presenta ai lettori del Tornado e manda unpoco residenti a Fener, si presenta ai lettori del Tornado e manda poco
un residenti a Fener, si presenta ai lettori del Tornado e manda un
poco residenti a Fener, si presenta ai lettori del Tornado e manda unpoco residenti a Fener, si presenta ai lettori del Tornado e manda unpoco residenti a Fener, si presenta ai lettori del Tornado e manda un
grosso bacio ai nonni di Cornuda e di Curogna.
grosso bacio ai nonni di Cornuda e di Curogna.
grosso bacio ai nonni di Cornuda e di Curogna.
grosso bacio ai nonni di Cornuda e di Curogna.
grosso bacio ai nonni di Cornuda e di Curogna.
grosso bacio ai nonni di Cornuda e di Curogna.
I limoni e i tulipani
di Aldo Rizzotto
I limoni e i tulipani
di Aldo Rizzotto
I limoni e i tulipani
di Aldo Rizzotto
I limoni e i tulipani
di Aldo Rizzotto
I limoni e i tulipani
di Aldo Rizzotto
I limoni e i tu
di Aldo Riz
ALDO RIZZOTTO
ALDO RIZZOTTO
ALDO RIZZOTTO
ALDO RIZZOTTO
24
ASTERISCO
Le celebrazioni per il centenario della Grande Guerra si susseguono nelle nostre zone, teatro di cruenti battaglie.
Anche nella nostra Conca le perdite umane, sia di soldati che di civili sono state importanti: il profugato, la fame, il
ritorno in un paese distrutto. La necessit e la voglia di ricostruire ed avere a disposizione solo le proprie mani. Ad
Alano di Piave il primo civile a morire su una mina (graziosamente chiamata signorina) stato un ragazzino di 14
anni, Masocco Giovanni, l'unico figlio maschio di mia nonna, il cui marito era morto pochi mesi prima di fame a Feltre.
Assieme allo zio cercava di recuperare qualche tavola rimasta lungo le postazioni abbandonate per riparare la loro
casa diroccata... Gli anni passano - 20 anni passano veloci ed un'altra guerra coinvolge i nostri paesi. Ancora una
volta dei giovani uomini vengono mandati a morire. Questa volta anche in terra di Russia. Con mezzi completamente
inadeguati, senza preparazione, senza senso. Di Alano sono 23 i giovani che non sono tornati, tra cui il fratello di mio
marito. Era appena tornato dall'Africa (anche li inviato come soldato!) perch aveva contratto la malaria. E' stato inviato
con la Julia in Russia. Anche mio marito era stato destinato in Russia ma all'ultimo momento si sono accorti che vi era
gi un fratello ed allora lo hanno inviato in Francia. Dei Caduti e Dispersi in Russia si parla poco. Non sono di moda.
Non ci sono grandi festeggiamenti in loro ricordo con targhe e rinfreschi. Alle ricorrenze in loro onore partecipano i
sempre meno numerosi parenti. Poche autorit. Forse perch erano gli invasori e non i difensori della Patria? Erano
anche loro dei semplici soldati, dei giovani di vent'anni, con tanti sogni da vivere. Ed invece sono morti a migliaia di
chilometri da casa, e per i loro cari non rimasto nemmeno un luogo dove deporre un fiore in loro ricordo.
Onore ai caduti di tutte le guerre.
LA STORIA
Hitler, dopo aver sconfitto la Francia ed avere occupato mezza Europa, ritiene giunto il momento di attaccare lUnione
Sovietica, ormai confinante con la Germania, dopo la spartizione della Polonia con i Russi che lui stesso aveva voluto.
Il piano nome in codice Barbarossa aveva lo scopo di distruggere lArmata Rossa ed il regime comunista di Stalin.
Il 22 giugno del 1941 le Armate hitleriane irrompono in territorio sovietico ed avanzano rapidamente distruggendo una
dopo laltra dopo averle circondate importanti forze russe. Mussolini, lusingato dalle spettacolari vittorie iniziali
tedesche, chiede di partecipare alla Campagna con una presenza militare italiana. I Generali tedeschi sono contrari,
ma Hitler accontenta lalleato. Viene allestito in tutta fretta un Corpo di Spedizione composto dalle due Divisioni di
Fanteria Torino e Pasubio, dalla Divisione Celere (comprendente il 3 Reggimento Bersaglieri, i Reggimenti di
Cavalleria Savoia e Novara e il Reggimento Artiglieria a Cavallo) e dalla Legione Camicie Nere Tagliamento. Tale forza,
che assume il nome di C.S.I.R. (Corpo di Spedizione Italiano in Russia), posta al comando del Generale Giovanni
Messe e conta circa 62.000 uomini, 220 bocche da fuoco di vario calibro, 153 mortai da 81, 5.500 automezzi, 4.600
quadrupedi. La copertura aerea assicurata da 51 caccia, 22 ricognitori e 10 bombardieri. Il C.S.I.R. parte dallItalia
alla fine di luglio 1941 e raggiunge in treno la Romania. Di qui con mezzi propri passa in Bessarabia a Botosani, base
di partenza delle operazioni. Tra molte difficolt, derivanti dalla insufficiente ed inidonea dotazione di mezzi di trasporto,
le Divisioni italiane seguono a fatica lArmata Corazzata tedesca alla quale sono state aggregate. Tuttavia, nonostante
le antiquate artiglierie e la mancanza di mezzi corazzati, si comportano valorosamente; superano i fiumi Bug e Dniepr
ed avanzano verso il bacino minerario del Donetz. A met novembre 1941 conquistano gli importanti centri di Stalino,
Nikitovka, Gorlovka e Rikovo. Linverno incombente e lestremo logoramento subito dai reparti italiani in questa guerra
di movimento, per la quale non sono equipaggiati n sono stati addestrati, obbliga il C.S.I.R. a fermarsi sulle posizioni
raggiunte e ad organizzarsi per trascorrere un inverno che si annuncia estremamente rigido. Il giorno di Natale i Russi
sferrano contro le nostre posizioni, tenute dai bersaglieri e dalle Camicie Nere, una vigorosa offensiva che viene per
contenuta e respinta con notevoli perdite. A met febbraio giunge in Russia il primo reparto alpino: il Battaglione Monte
Cervino. Un mese dopo il C.S.I.R. viene potenziato con linvio del 6 Reggimento Bersaglieri e del 120 Reggimento
Artiglieria Motorizzata.
COSTITUZIONE DELLARM.I.R. Armata Italiana in Russia
Mussolini, intanto, deciso ad incrementare il nostro impegno militare sul Fronte Russo, invano dissuaso dal Generale
Giovanni Messe che si era reso conto della impreparazione del nostro Esercito ad affrontare una guerra di movimento
in un ambiente nel quale le nostre armi, il nostro equipaggiamento, i nostri mezzi di trasporto non erano idonei. A
partire dal giugno 1942 viene inviato in Russia il 2 Corpo dArmata con le Divisioni di Fanteria Cosseria, Ravenna e
Sforzesca. Tre Legioni di Camicie Nere (Montebello, Leonessa e Valle Scrivia) sono messe a disposizione dei
Comandi di Corpo dArmata della Fanteria. Ad agosto tali reparti sono raggiunti dalle tre Divisione Alpine Tridentina,
Cuneense e Julia e, tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, anche dalla Divisione di Fanteria Vicenza, destinata a
compiti di presidio. Queste nuove Unit, insieme a quelle gi presenti in Russia, costituiscono lARM.I.R. (Armata
Italiana in Russia), al cui comando posto il Generale Italo Gariboldi. Essa ha una forza di 229.005 uomini, 946
cannoni, circa 420 mortai da 81, 16.700 automezzi, 25.000 quadrupedi e 66 aerei. I Tedeschi riprendono liniziativa in
questo settore solo nel luglio del 1942 e le Divisioni gi in posto, unitamente alle altre Divisioni di Fanteria arrivate da
poco in Ucraina, si spostano 300 chilometri in avanti fino ad attestarsi sulla riva del fiume Don. La Celere, lunica nostra
Divisione ad essere motorizzata, viene lanciata dai Tedeschi ancora pi ad Est, fino a Serafimovic, con il compito di
eliminare la testa di ponte che i Russi avevano in quel settore. I bersaglieri, in quellazione, subiscono notevoli perdite.
Lo schieramento imposto dai Comandi tedeschi alle nostre truppe sul fronte del Don, era insensatamente diluito in
quanto a ciascuna delle nostre Divisioni era assegnata la difesa di circa 30 chilometri di fronte, quando le pi
elementari norme strategiche ne prevedono al massimo sei. La debolezza di questo schieramento subito messa a
dura prova, quando, alla fine di agosto, i sovietici attaccano in forze la Sforzesca che, dopo alcuni giorni di accanita
resistenza, cede ai Russi che si impadroniscono di unampia testa di ponte. Limmediato intervento della Celere
(richiamata da Serafimovic), del Battaglione Monte Cervino, dei Reggimenti Savoia e Novara Cavalleria, del
Reggimento Artiglieria a Cavallo, del Gruppo Tagliamento delle Camicie Nere e dei Battaglioni Val Chiese e Vestone
della Tridentina (dirottata in zona, mentre stava marciando verso il Caucaso) fermano lo slancio dei Russi. Savoia
Cavalleria si distingue particolarmente nella carica di Tcebotarevskij (Isbuschenskij), ma anche Novara carica in quegli
stessi giorni a Jagodnij. Questo periodo operativo chiamato Prima Battaglia Difensiva del Don. Le perdite
ammontano a quasi 3.000 Caduti e circa 5.100 feriti.
25
ASTERISCO
Dopo alcuni spostamenti le Divisioni dellARM.I.R. assumono il seguente schieramento a difesa del Don:
Tridentina allestrema ala sinistra a contatto con lArmata Ungherese;
Julia, Cuneense, Cosseria, Ravenna, Pasubio, Torino, Celere, Sforzesca a contatto con lArmata Romena.
Tra la Ravenna e la Pasubio viene inserita la 298a Divisione di Fanteria tedesca. Tutte le nostre Unit, in particolare
quelle del Corpo dArmata Alpino, provvedono alla loro sistemazione sul terreno in modo da sopportare il lungo periodo
invernale, nella convinzione che i Russi non avrebbero intrapreso nessuna iniziativa rilevante fino alla primavera
successiva.
LA RITIRATA DELLE DIVISIONI DI FANTERIA 16-19 dicembre 1942
Mentre i Tedeschi, fin dallagosto, stavano strenuamente combattendo per la conquista di Stalingrado senza riuscire ad
occuparla completamente, i Russi preparavano la contromossa che avrebbe portato allaccerchiamento dellArmata di
von Paulus che assediava la citt. Il 15 novembre, con una violentissima offensiva, rompono il fronte dellArmata
Romena, schierata a fianco dei Tedeschi e tagliano fuori da ogni rifornimento terrestre gli assedianti di Stalingrado.
Imbaldanziti da questo successo, i Russi preparano una seconda offensiva, questa volta contro le nostre Divisioni
Cosseria e Ravenna, in modo da tagliare in due il fronte dellARM.I.R.. Il 16 dicembre, con un potenziale durto sei
volte superiore a quello delle nostre Divisioni (basti pensare che impiegano 750 carri armati e noi non abbiamo n
carri, n efficienti armi controcarro), e dopo avere attaccato con insistenza a partire dal giorno 11 dicembre, i Sovietici
dilagano nelle retrovie accerchiando anche le Divisioni Pasubio, Torino, Celere e Sforzesca schierate pi ad Est. Esse
sono costrette a sganciarsi dalle posizioni sul Don, iniziando quella terribile ritirata che, su un terreno ormai
completamente in mano al nemico, le avrebbe in gran parte annientate con una perdita di circa 55.000 uomini tra
Caduti e prigionieri.
LA RITIRATA DEL CORPO DARMATA ALPINO 17 gennaio 1943
Mentre le Divisioni della Fanteria si stanno ritirando, il Corpo dArmata Alpino riceve lordine di rimanere sulle proprie
posizioni. A difesa del suo fianco destro, ormai completamente scoperto, viene spostata la Divisione Julia, il cui posto
tra la Tridentina e la Cuneense viene preso dalla Divisione Vicenza. Per un intero mese la Divisione Julia, con
immenso sacrificio, resiste ai martellanti attacchi sovietici. Il 15 gennaio i Russi partono per la terza fase della loro
grande offensiva invernale e, senza spezzare il fronte tenuto dagli alpini, ma infrangendo contemporaneamente quello
degli Ungheresi al Nord e quello dei Tedeschi al Sud, li chiudono in una tenaglia. Inizia cos la disastrosa ritirata su un
terreno ormai completamente in mano all'avversario, in cui le Divisioni Alpine devono conquistarsi con duri
combattimenti ogni chilometro verso la salvezza. Solo una parte della Tridentina e piccoli reparti di altre Divisioni,
appoggiati dai resti del XXIV Corpo Corazzato tedesco, riuscir il 26 gennaio a sfondare lultimo sbarramento russo a
Nikolajevka mentre la Cuneense, la Julia e a Vicenza saranno praticamente distrutte a Valuiki dopo cento chilometri di
ritirata. In questa terza fase altri 40.000 uomini tra il Corpo dArmata Alpino e personale direttamente dipendente
dallArmata rimarranno nella steppa.
BILANCIO DELLA CAMPAGNA DI RUSSIA
Tra marzo e maggio del 1943 i resti dellARM.I.R. vengono rimpatriati e si fanno i primi conti delle perdite. La forza
complessiva presente allinizio delloffensiva russa era ufficialmente di 229.005 uomini e, secondo i dati pubblicati in
seguito dallUfficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, mancavano allappello 84.830 uomini. Oggi, dopo
approfondite indagini presso ciascun Comune e ciascun Distretto Militare, da parte dellUfficio dellAlbo dOro
Sezione del Ministero della Difesa che funziona da anagrafe di tutti i militari il numero degli Italiani che non hanno
fatto ritorno dal Fronte Russo di circa 100.000. Tenuto conto che circa 5.000 erano caduti per i fatti darme
antecedenti all'11 dicembre, le perdite della ritirata sono di 95.000 uomini. Secondo i dati pi recenti, desunti dalla
documentazione esistente negli archivi russi, finalmente aperti ai ricercatori italiani, 25.000 sono morti combattendo o
di stenti durante la ritirata e 70.000 sono stati fatti prigionieri. Questi prigionieri furono costretti a marciare per centinaia
di chilometri e poi a viaggiare su carri bestiame per settimane, in condizioni allucinanti, senza mangiare, senza poter
riposare la notte, con temperature siberiane. Coloro che riuscirono a raggiungere i lager di smistamento improvvisati,
disorganizzati, con condizioni igieniche medioevali erano talmente denutriti e debilitati che le epidemie di tifo e
dissenteria ne falciarono ben presto la maggio parte. Siamo in possesso dei nominativi degli Italiani deceduti con
certezza nei lager, quasi tutti nei primi sei mesi del 1943. Solo nel 1945 e, per quanto riguarda gli ufficiali, nel 1946,
circa 10.000 sopravvissuti furono restituiti dallUnione Sovietica. Dalla documentazione russa risulta la presenza di
Italiani in circa 400 diversi lager, i pi tristemente famosi dei quali sono quelli diTambov dove morirono circa 10.000
Italiani quelli di Miciurinsk, di Krinovoje, di Tiomnikov, di Oranki, di Suzdal.
A seguito di una lunga campagna promossa dai reduci per la restituzione delle salme dei caduti, solo nel 1989 fu
possibile la restituzione dei primi resti. In seguito fu consentito dalle autorit russe l'accesso a 72 dei molti cimiteri di
guerra italiani in quel territorio e sono state iniziate le operazioni di rimpatrio di circa 4.000 salme. Ai caduti della
26
ASTERISCO
ente morale dell'Associazione dei Reduci stato numerose volte chiesto ed altrettante rifiutato, sino al 1996.
Onore delle armi
Il bollettino n. 630 del Comando supremo russo, emesso da Radio Mosca l'8 febbraio 1943 avrebbe recitato:
... soltanto il Corpo d'armata alpino italiano deve ritenersi imbattuto sul suolo di Russia...
Il Tempio di Cargnacco. Don Carlo Caneva, cappellano militare, reduce dalla prigionia russa, nel 1948 chiese di
diventare parroco di Cargnacco. Essendo consapevole che le salme non sarebbero mai ritornate in patria, Don
Caneva, con altri reduci, ide il progetto di realizzare in quella localit un tempio a ricordo dei 90.000 soldati caduti e
dispersi nella Campagna di Russia (1941 - 1943) con la speranza di poter inumare almeno la salma di un soldato
ignoto. Questo sogno si realizzato dopo 35 lunghi anni di attesa: il 2 dicembre del 1990. Dopo la caduta del muro di
Berlino (1989) stato possibile riportare in patria i resti di circa 11.000 salme provenienti dai cimiteri russi, identificate e
non identificate; di queste circa 8.000 riposano nella cripta del Tempio. Il Tempio, con imponente architettura, si trova a
7 km da Udine (provincia di Udine) all'uscita "Udine Sud" dell'autostrada. Con il passare degli anni stato impreziosito
da numerose opere d'arte realizzate da artisti friulani e regionali, donate da famiglie a ricordo dei loro cari. Queste
opere esprimono la religiosit del nostri soldati che trovarono conforto nella fede, ricordano alcuni momenti tragici della
Campagna di Russia e in particolare la prigionia.
Nel corso dell'anno si tengono due solenni celebrazioni:
"Ricordo della battaglia di Nikolajevka": nella domenica pi vicina al 26 gennaio;
"La giornata nazionale del disperso": la terza domenica di settembre.
http://www.sacrariomuseocargnacco.org/
http://www.unirr.it/
Anche quest'anno viene organizzata una corriera per partecipare alla giornata nazionale
del Disperso. Il programma di massima il seguente: partenza da Alano, arrivo a Cargnacco.
Partecipazione alle varie funzioni a ricordo dei Caduti e Dispersi. Pranzo. Visita ad un luogo
particolare (es Redipuglia oppure Aquileia). Rientro ad Alano alle 19.00 circa.
Chi volesse partecipare e conoscere pi da vicino questo spaccato di storia pu contattare
Agnese Merciani allo 0439.779222 o recarsi da lei in Via Brigata Re, 9 ad Alano di Piave.
ATTUALIT
rinnovo
abbonamenti
27
CRONACA
Il 10 maggio scorso i veterani del gruppo, accompagnati da Silvio Franchin, colui che mi ha sostituito dopo un ventennio alla guida del gruppo, si sono ritrovati per lescursione al Forte S. Martino. Partiti dalla localit La Muda, prima della
galleria per Agordo, tenendosi sulla sinistra attraversando il ponte sul Cordevole, sono state parcheggiate le auto. Salendo lentamente, la comitiva arrivata a Canal dAgordo, alla casa cantoniera del pont dei Costei. Proseguendo per il
sentiero, giunti ad un bivio, girando a sinistra, in due e mezzo, visitando diverse gallerie costruite al tempo della guerra
15-18, il gruppo arrivato alla casera Bivacco Mandria. Sosta per ammirare le bellezze panoramiche: la vallata agordina, il bus de le neole e il piz de lom. lescursione proseguita poi in direzione del Forte S. Martino, costruito verso la
fine del 1800 per impedire il passaggio del nemico. Il Forte, ancora visibile nei suoi resti, con cunicoli e postazioni,
stato fatto saltare per fermare lavanzata austriaca nel 1917. Il cammino proseguito per la Val Imperina, con interessante visita a vecchi insediamenti industriali. La storia delle miniere molto antica e sembra risalire allepoca romana,
quando attraverso un percorso chiamato la via del rame, il minerale raggiungeva Venezia, utilizzato anche per il campanile di S. Marco. Le miniere furono poi chiuse e per diverso tempo restarono inutilizzate, fino al 1966, quando ci fu
un recupero dei manufatti. Fu poi sistemata la centrale elettrica, con esposizione di vari macchinari ed attrezzature un
tempo utilizzati. Esistono un piccolo museo ed un ostello per giovani. La gita si conclusa con torte e biscotti offerte
dalle pasticcere del gruppo.
Il 31 del mese scorso, la solita compagnia, con qualche novizio, si ritrovata per lescursione programmata Incino
Col del Gal. Franco Franchin e collaboratori, a causa di una corsa podistica, hanno dovuto optare per un nuovo sentiero, privo di indicazioni, verso Val Nevera, tutto in ripida salita fino al Col del Gal. La compagnia si soffermata per un
breve ristoro e per ammirare lo splendido panorama. Poi la lenta discesa fino allagriturismo al Ciod, dove un buon
caff ha rinnovato le energie e riscaldato gli animi.
Infine tappa alla trattoria la cripta, da dove abbiamo raggiunto il lago del Corlo. Nel percorso di
ritorno abbiamo visitato lantica chiesa di San Casciano. Grazie alla guida ed ai collaboratori, alle
pasticcere ed ai fotografi.
In foto: qui sotto, alla casera Mandre; a lato, il
gruppo in quota per una foto ricordo.
Il 31 maggio
i coscritti
del 1935 di
Quero ed
Alano di
Piave, dopo
la messa
celebrata
nella chiesa
di Quero, hanno festeggiato al ristorante Al
Molin di Alano di Piave i loro primi 80 anni.
28
LETTERE AL TORNADO
29
LETTERE AL TORNADO
Il sottoscritto, in aperta contraddizione con tutti, nutre una profonda convinzione (che sta cercando in tutti i modi di contrastare) che le strutture di cui al titolo di questa nota, essendo amministrate come sono in Italia, con la troppo diffusa
regola a caso, rappresentino una utilit reale solo in virt degli incentivi e dei finanziamenti di cui pu godere, alle volte, colui che si avventura nella loro realizzazione, nel mentre nella realt rappresentano soltanto un onere. Una delle
azioni da me intraprese allo scopo di conoscere dei dati reali stata quella di richiedere al Comune di Alano di Piave e
tramite Il Tornado di conoscere gli introiti reali di cui gode tale Comune a seguito della gestione della cospicua installazione di pannelli solari fatta cinque anni or sono. Ora capisco benissimo che una amministrazione comunale non
debba perdere tempo e denaro per rispondere tramite la stampa ad ogni richiesta di comuni cittadini, cos come ha fatto nei miei riguardi, ma quello che non capisco veramente come mai in un periodo di una calura
come quella che eccezionalmente abbiamo
trascorso in questo periodo, proprio ora, i
pannelli in argomento siano fuori servizio
come risulta dalla foto che allego. Evidentemente destino che io debba rimanere nella
errata convinzione che qui ripeto ad alta voce: pannelli solari, pale eoliche e altre amenit similari che occupano terreno coltivabile
sono soltanto una presa in giro.
KARATE
La libreria
del territorio
con sconti e promozioni tutto lanno
30
RASSEGNA STAMPA
Gianfranco
Colferai,
6464
anni,
nellasua
suacasa
casadidiLambioi.
Lambioi.
Gianfranco
Colferai,
anni,trovato
trovatomorto
morto dopo
dopo unora
unora nella
Viveva
ad
Alano,
ma
aveva
unabitazione
a
Belluno.
15
anni
fa
fu
colpito
da
infarto.
Viveva ad Alano, ma aveva unabitazione a Belluno. 15 anni fa fu colpito da infarto.
Stroncato
panchina
Stroncatodal
dalcaldo
caldo sulla
sulla panchina
BELLUNO.
E E
stato
probabilmente
che ieri
ieriaamezzogiorno
mezzogiorno
respirava
in citt,
ad ucBELLUNO.
stato
probabilmenteililcaldo
caldo afoso
afoso che
si si
respirava
in citt,
ad uccidere
Gianfranco
Colferai,
64
anni
nato
a
Belluno,
ma
da
anni
residente
a
Alano.
Luomo
ieri
cidere Gianfranco Colferai, 64 anni nato a Belluno, ma da anni residente a Alano. Luomo ieri mat-mattinatina
eraera
andato
di sua
sua propriet
proprietininviaviaLambioi
Lambioi
a breve
andatoa afare
faredei
deilavori
lavori nellabitazione
nellabitazione di
2/D2/D
cheche
a breve
avrebbe
dovuto
dare
in
affitto.
Pulizie
e
soprattutto
la
sistemazione
del
giardino.
Purtroppo,
per,
avrebbe dovuto dare in affitto. Pulizie e soprattutto la sistemazione del giardino. Purtroppo, per,
la la
fatica
e
il
caldo
sono
stati
un
mix
fatale
per
il
64enne,
cardiopatico,
dopo
linfarto
dal
quale
si
fatica e il caldo sono stati un mix fatale per il 64enne, cardiopatico, dopo linfarto dal quale si era era
salvato
nelnel
2000.
Colferai
un arresto
arrestocardiaco
cardiacopoco
poco
dopo
mezzogiorno,
mensalvato
2000.
Colferaistato
statostroncato
stroncato da
da un
dopo
mezzogiorno,
mentre tre
si era
seduto
sulla
panchina
per
riposarsi.
Lallarme
scattato
ieri
alle
13.30.
E
stata
una
si era seduto sulla panchina per riposarsi. Lallarme scattato ieri alle 13.30. E stata una ba- badante
ucraina
che
di Colferai
ColferaiaaLambioi,
Lambioi,a anotare
notare
quelluomo
dante
ucraina
cheassiste
assisteuna
unavicina
vicina della
della casa
casa di
quelluomo
sullasulla
panchina,
con
il
rastrello
appoggiato
sulla
spalla.
Era
tornata
dalla
spesa:
in
un
primo
momento
panchina, con il rastrello appoggiato sulla spalla. Era tornata dalla spesa: in un primo momento
nonnon
ci ha
fatto
caso,
Passanoi iminuti:
minuti:poi
poisi si
affaccia
dalla
terrazza
ci ha
fatto
caso,pensava
pensavastesse
stesseriposando.
riposando. Passano
affaccia
dalla
terrazza
e loe lo
vede
nella
medesima
posizione.
Allora
corre
a
chiedere
aiuto
e
un
ragazzo
chiama
il
Suem
vede nella medesima posizione. Allora corre a chiedere aiuto e un ragazzo chiama il Suem 118118
cheche
invia
unambulanza
Tuttoinutile:
inutile:per
peril il64enne
64enne
non
cera
nulla
invia
unambulanzadallospedale
dallospedale San
San Martino.
Martino. Tutto
non
cera
pi pi
nulla
da da
fare,
era
morto
da
oltre
unora
presumibilmente
tra
le
12
e
le
12.30.
Sul
posto
anche
la
polizia
fare, era morto da oltre unora presumibilmente tra le 12 e le 12.30. Sul posto anche la polizia
che ha
il compito
di contattare
la famiglia
delluomo:
Diana con
conlalaquale
qualeviveva
viveva
Codemo
ad Alano,
cheavuto
ha avuto
il compito
di contattare
la famiglia
delluomo:lalamoglie
moglie Angela
Angela Diana
in in
viavia
Codemo
ad Alano,
e il figlio
Carlo
che
stava
aiutando
nella
nuova
impresa
del
negozio
di
occhialeria
che
dovrebbe
aprire
presto
a
Belluno.
Giane il figlio Carlo che stava aiutando nella nuova impresa del negozio di occhialeria che dovrebbe aprire presto a Belluno. Gianfranco
Colferai
era
poliedrico:
ha
lavorato
in
banca
allUnicredit,
ma
anche
in
aziende
di
trasporto
come
Dolomitibus
e
La
Marca
franco Colferai era poliedrico: ha lavorato in banca allUnicredit, ma anche in aziende di trasporto come Dolomitibus e La Marca
Trevigiana.
Dal 2012
in pensione
si dedicava
anche
auto dandosi
dandosida
dafare
fareanche
anche
come
referente
provinTrevigiana.
Dal 2012
in pensione
si dedicava
anchealla
allasua
suapassione
passione per
per le
le auto
come
referente
provinciale ciale
allo sport
automobilistico
dellAci
di
Treviso.
Era
stato
membro
attivo
tra
il
1990
e
il
1993
della
cronoscalata
dellAlpe
allo sport automobilistico dellAci di Treviso. Era stato membro attivo tra il 1990 e il 1993 della cronoscalata dellAlpe del del
Nevegal
e
della
cronoscalata
Vittorio
Veneto-Cansiglio
Nevegal
e della
cronoscalata
Vittorio
Veneto-Cansigliotra
trail il2009
2009ee ilil 2012.
2012.
da Il Gazzettino del 14 giugno 2015
da Il Gazzettino del 14 giugno 2015
Gi Gi
operativi
i sacerdoti
ordinati
lavoronon
nonmancher
mancher
certo
operativi
i sacerdoti
ordinatiloloscorso
scorso30
30 maggio:
maggio: ilil lavoro
didi
certo
Parrocchie
a don
don Fabrizio
FabrizioTessaro
Tessaro
Parrocchieaascavalco:
scavalco:ben
ben sette
sette a
BELLUNO.
Per iPer
sacerdoti,
purpur
appena
ordinati,
sonosempre
semprepi
pii preti
i preti
a cui
affidata
BELLUNO.
i sacerdoti,
appena
ordinati,il lavoro
il lavoronon
nonmanca.
manca. Al
Al contrario:
contrario: sono
a cui
affidata
pi pi
di di
una parrocchia.
Lo
dimostrano
anche
le
recentissime
nomi
del
vescovo
di
Belluno-Feltre
monsignor
Giuseppe
Andrich.
La
Canuna parrocchia. Lo dimostrano anche le recentissime nomi del vescovo di Belluno-Feltre monsignor Giuseppe Andrich. La Cancelleria
vescovile
ha
infatti
comunicato
che
il
vescovo
ha
gi
affidato
un
ministero
pastorale
ai
due
sacerdoti
ordinati
lo
scorso
celleria vescovile ha infatti comunicato che il vescovo ha gi affidato un ministero pastorale ai due sacerdoti ordinati lo scorso
30 maggio
in Cattedrale.
DonDon
Fabrizio
Tessaro,
fresco
vicarioparrocchiale
parrocchiale
sette
parrocchie
di La30 maggio
in Cattedrale.
Fabrizio
Tessaro,
frescosacerdote
sacerdote novello,
novello, diventa
diventa vicario
di di
sette
parrocchie
di Lamon mon
e Sovramonte:
Arina,
Aune,
San
Donato,
Lamon,
Servo,
Sorriva,
Zorzoi.
Stessa
sorte
per
don
Roberto
De
Nardin
che
e Sovramonte: Arina, Aune, San Donato, Lamon, Servo, Sorriva, Zorzoi. Stessa sorte per don Roberto De Nardin che in- invece vece
stato
vicario
parrocchiale
di Belluno-Cavarzano
l'avvioimpegnativo,
impegnativo,
sono,
appunto,
vica stato
vicario
parrocchiale
di Belluno-Cavarzanoe eSargnano.
Sargnano. Per
Per entrambi
entrambi l'avvio
mama
sono,
appunto,
vicari, cio
a
sostegno
di
un
prete
che
gi
lavora
in
parrocchia.
Le
parrocchie
dell'Oltrardo
di
Cavarzano
e
Sargnano
sono
anche
ri, cio a sostegno di un prete che gi lavora in parrocchia. Le parrocchie dell'Oltrardo di Cavarzano e Sargnano sono anche in- interessate
dalladalla
nomina
di due
parroci
inin
solido,
fra loro.
loro.SiSitratta
trattadidiuna
una
delle
modalit
usate
teressate
nomina
di due
parroci
solido,che
checio
ciooperano
operano in
in accordo
accordo fra
delle
modalit
usate
in in
diocesi
di
Belluno-Feltre
per
incentivare
la
corresponsabilit
pastorale
e
la
vita
comune
dei
sacerdoti.
I
due
parroci
in
solido
diocesi di Belluno-Feltre per incentivare la corresponsabilit pastorale e la vita comune dei sacerdoti. I due parroci in solido so- sono don
Soccol,
finora
parroco
della
sola
GiulittaininCavarzano,
Cavarzano,
e don
Livio
Piccolin,
no Francesco
don Francesco
Soccol,
finora
parroco
della
solaparrocchia
parrocchiadei
dei santi
santi Quirico
Quirico ee Giulitta
e don
Livio
Piccolin,
fi- finora nora
parroco
della
sola
parrocchia
di
san
Pietro
apostolo
in
Sargnano.
parroco della sola parrocchia di san Pietro apostolo in Sargnano.
da Il Gazzettino del 18 maggio 2015
da Il Gazzettino del 18 maggio 2015
31
ATTUALIT
La foto di copertina
(M.M.) Cogliamo loccasione della visita alanese allExpo di Milano, per dedicare la nostra copertina al tema della manifestazione: nutriamo il pianeta. Le considerazioni sono proposte dal mensile distribuito nel padiglione del Vaticano, le cui motivazioni qui brevemente ricordiamo, sperando siano utili per una nostra ulteriore riflessione sul tema del
cibo. Le foto in copertina sono state scattate nel corso della mia visita alla manifestazione a met giugno.
Il nome della testata, Noi Expo, ha una vocale di troppo rispetto allo
slogan urlato da chi ha seminato distruzione a Milano alla vigilia
dellinaugurazione del 1 maggio scorso. E don Davide Milani, responsabile della comunicazione del Padiglione della Santa Sede, lo dice subito:
Questa anche una festa di popolo, un momento di ritrovo e di
svago per tante persone e famiglie. A me fa un po male il racconto di
chi rappresenta Expo solo come un problema.
Noi Expo anche questo: racconto delle difficolt e le disuguaglianze,
ben raffigurate nella mostra fotografica allinterno del padiglione vaticano, sul diritto al cibo e allacqua per tutti, il land grabbing, le speculazioni finanziarie che minacciano le comunit rurali e dellimpegno della
Chiesa nel mondo contro la fame. Tutti argomenti raccontati e approfonditi dalle firme di Famiglia Cristiana, di Avvenire e da altri collaboratori
nel mensile nato dalla collaborazione tra le due testate con uno sguardo
attento allapprofondimento e originale, cio oltre le convenzioni e le polemiche. La nostra sfida in Expo, ha affermato Luciano Gualzetti, vice commissario del Padiglione della Santa Sede e responsabile Caritas
in Expo, nella conferenza stampa di presentazione del mensile, far capire ai visitatori ma anche ai soggetti che sono qui rappresentati, dai governi alle imprese, che il tema di questa esposizione pu essere
declinato a partire dal paradosso dellabbondanza, delle differenze inaccettabili tra i paesi e allinterno
dello stesso paese tra chi ha troppo e chi nulla, che non si pu ignorare lo scandalo dello spreco denunciato con forza da papa Francesco. Questa iniziativa editoriale ci aiuta ad affrontare questa sfida.
http://www.famigliacristiana.it/speciali/expo2015.aspx
Andrea in movimento
Verso la Turchia
per esportare la musica dautore
Estate particolarmente impegnativo per Andrea Dalla Piazza: il giovane artista di Quero si prepara a nuove ed impegnative sfide, fra le quali spicca il tour in Turchia.
Voluto dallorganizzazione del Festival musicale di Ankara, Andrea avr lopportunit
di presentare i propri brani, alcuni gi noti ed altri pezzi totalmente inediti. Sar accompagnato da bravissimi polistumentisti: Alberto Gazzi (basso e chitarra acustica),
Filippo Parisotto (batteria e percussioni), Andrea Albano (chitarra elettrica e tastiere),
Lorenzo Pauletti (chitarra acustica e tastiere, la voce di Andrea Dalla Piazza ed
il suo pianoforte sono chiamati a rappresentare quella parte della musica emergente italiana che si lega alla stagione doro della nostra musica
dautore. Dotato di originali ed innate capacit sia interprative, sia di
composizione, per la prima volta Andrea si muove fuori dai confini
nazionali per confrontarsi con un pubblico diverso per cultura e tradizione: un concerto che segna linizio di un tour estivo che proseguir in diverse regioni italiane (Puglia, Lazio, Lombardia e Veneto).
Accanto alla interpretazione di brani della stagione doro della musica dautore (Nomadi, Rino Gaetano, Battiato, PFM, Venditti e Zucchero), brani di pi recente affermazione (Nek, Subsonica, Negrita,
Renga, Ligabue) e del bel canto italiano (Bocelli), Andrea dovr dare
il meglio di se stesso nella presentazione di canzoni delle quali autore e compositore: dieci brani originali di un pop/rock che si esprime
con ritmi moderni e testi ispirati allamore, al contesto sociale e alla
natura. Una sfida che si basa sulla abilit compositiva fissata nello
spartito alla quale deve sommarsi una forza di espressione vocale
tale da esaltare le proprie capacit artistiche, e che parte da anni di
impegno nello studio (Centro Europeo di Toscolano con Mogol, Art.
Voice, Academy e Conservatorio Agostino Steffani di Castelfranco),
di attivit concertistica quale vocalist e solista nellOrchestra Regionale Filarmonia Veneta e ritmico-sinfonica Italiana e di collaborazione con Piero e Massimo Calabrese (ex Bottega dellArte, produttori
di Mengoni, Giorgia, etc.). Che dire..Buona fortuna Andrea
32
ATTUALIT
Maggio/Ottobre 2015, Ve-Marghera Luned, marted e mercoled 11:00-20:00, dal gioved alla domenica 11:00-23:00
AQUAE VENEZIA 2015 vuole raccontare, in
modo semplice, esperienziale, didattico ed interattivo a tutti i pubblici e a tutte le et come e
perch lacqua incida cos profondamente sulle
nostre vite e i modi in cui questo tema sar sviluppato nellindustria, nellalimentazione, nella
cultura nei prossimi decenni.
AQUAE VENEZIA 2015 la grande esposizione dedicata allacqua, unica collaterale ufficiale
dellEsposizione Universale di Milano dedicata
ai temi del cibo e della nutrizione, da cui patrocinata, in programma dal 3 maggio al 31 ottobre 2015, in coerenza con la durata di Expo
Milano 2015. Per loccasione stato progettato
e costruito il nuovo padiglione AQUAE, Padiglione satellite dedicato allAcqua di Expo Milano 2015: lappendice fisica dellExpo nella Laguna di Venezia che approfondisce ed esplora
la relazione tra lUomo e lAcqua. Al termine
dellEsposizione Universale, Aquae sar il
fulcro del nuovo Polo Espositivo e Fieristico
di Venezia.
In Aquae lalimentazione unesperienza di conoscenza oltre che di intrattenimento, in cui cultura, emozioni, svago e
scienza si intrecciano: una serie di esperienze dal vivo differenti allinterno di un percorso espositivo e multimediale tipico di una mostra contemporanea, un luogo di divertimento, piacere e conoscenza che utilizza il cibo e lesperienza
della preparazione e consumo del cibo come codice di comunicazione universale.
Il padiglione espositivo anche luogo di incontro B2B, approfondimento e conoscenza per la comunit mondiale. Cultura e scienza sono contaminate: idee, progetti, attivit, prodotti, personalit ed esperienze di eccellenza sono proposte con un linguaggio semplice, alla portata di tutti, tipico di un science centre, in cui il visitatore verr coinvolto a 360.
Tipologia di alcuni biglietti dingresso
In biglietteria In prevendita
22
20
14
12
10
10
10
10
gratuito
gratuito
10
10
Per altre informazioni su altri diversi biglietti: +39 041 5095010, ticketing@aquae2015.org
Alle ore 19, il 25 luglio, in Cilladon sar celebrata la S. messa in ricordo degli abitanti deceduti, officiata da don Alessio.
Si confida nella presenza di tutti coloro che negli anni hanno dimostrato di avere a cuore questo luogo, assieme a nuovi ospiti, ricordando che questo simpatico incontro termina, come sempre, in fraterna amicizia e allegria.
ONORANZE
FUNEBRI
ZD di ZAGO DINO
IMPIANTI ELETTRICI
VIDEO CONTROLLO
ASSISTENZA IMPIANTI TV
DIGITALI / SATELLITARI
ASSISTENZA CAME / NICE
di Ferdinando Carraro
PITTORE RESTAURATORE
Via Roma - Quero (BL) - Cell. 339.2242637
Azienda Agricola
SIMIONI DAVIDE
VENDITA ORTAGGI
E FRUTTI DI BOSCO
Via della Vittoria, 15 - FENER
Cell. 392.6391164
seguici anche su facebook
SPADA
CONSEGNA A DOMICILIO
VIVAIO - PIANT E
di Mondin Duilio