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Quindicinale Editrice ASD Ponte Tegorzo

Anno XLV

25.05.2023
Numero

783

Nella memoria è il futuro - pag. 1


Festa della Liberazione ad Alano - pag. 2-3
Il Vescovo di Padova tra di noi - pag. 6-7
Omicidio a Fener - pag. 11
Uni3, concluso l’anno accademico - pag. 22
Chiuso in redazione il 13-05-2023 - Prossima chiusura il 03-06-2023
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IL TORNADO Sede: Via Nazionale, 25 - 32031 FENER-ALANO di PIAVE (BL). DIRETTORE RESPONSABILE: Cesare Turra. DIRETTORE OPERATIVO: Mauro Mazzocco EDITORE ASD Ponte
Tegorzo, Via Nazionale, 25 - 32031 FENER-ALANO DI PIAVE. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Alessandro Bagatella, Tristano Dal Canton, Ivan Dal Toè, Antonio
Deon, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Andrea Tolaini.
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gando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: BAR “DA RICCI” - Alano; BAR JOLE - Fener; CARTOLIBRERIA SCHIEVENIN ALBERTINA - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero;
BAR “PIAVE” Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO DEON - Vas; BAR “BOLLICINE” - Scalon; BAZAR di A. Verri - Segusino.
1 CRONACA

Nella memoria è il futuro


6 Maggio: serata di ricordi per i 100 anni della Casa di Riposo alanese
(M.M.) In occasione delle celebrazioni del centenario
della Casa di Riposo di Alano di Piave, segnaliamo la
bella serata del 6 maggio scorso e l’incontro tenuto in
chiesa da Amalia Codemo sulla storia della struttura
residenziale alanese. Ripercorrere le vicende di que-
sta meritoria istituzione è stato davvero istruttivo e
non solo per il lato storico delle stesse, riflesso dei
fatti che hanno investito il paese negli anni, ma so-
prattutto per l’investimento emotivo che costituisce la
trama del tessuto esistenziale che ha accompagnato
le scelte e la vita di chi ha creduto nella bontà
dell’idea e si è prodigato, anche al di là delle proprie
forze, per dare vita, far crescere e mantenere questo
presidio sociale.
Amalia ha presentato molte fotografie storiche, ha ri-
cordato i nomi di molte persone, dando un volto alla
storia della Casa di Riposo, facendo rivivere i mo-
menti difficili attraversati, i traguardi raggiunti con ca-
parbia, senso di solidarietà applicata al concreto agi-
re a sostegno di chi versa nel bisogno. Credo sia
questa la memoria migliore che si possa fare per
un’impresa che, alla luce dei dati di cui ci ha fatto
partecipi Amalia nel corso dell’incontro, fa tremare i
polsi ancora adesso. Anni di guerra, di difficoltà eco-
nomiche, anche di scontri fra diverse interpretazioni
gestionali sono passati senza che flettesse l’impegno
di chi ha avuto a cuore le sorti della Casa di Riposo.
Fra le tante citazioni che sarebbe difficile riprodurre
qui in maniera compiuta segnaliamo però la guida si-
cura dei parroci dell’epoca, a partire da don Isidoro
Iscardi da Pianiga, don Giuseppe Ciscato da Curtaro-
lo, don Sebastiano Follador da Borso del Grappa che hanno lasciato una significativa impronta nella storia della
struttura, che ha mosso i primi passi a inizio 900. (Foto d’epoca della centenaria struttura)
Un libro per ricordare. Le parole conclusive del parroco don Francesco Settimo fanno sperare nella
pubblicazione di un libretto che conservi parole ed immagini raccolte da Amalia Codemo. Utile il suo ri-
chiamo ai valori fondanti l’operato di coloro che hanno permesso la nascita della Casa di Riposo; ci pone
di fronte ad una domanda: sappiamo/vogliamo noi raccogliere il loro esempio e continuare nell’impegno?

Ho quindici anni meno della "casa di riposo"


Un ricordo personale di Toni Spada
Come lo storico Campanile, la monumentale struttura della Casa di Riposo, è stata per Alano un orgoglio e un
segno identitario. Io sono nato 15 anni dopo la sua inaugurazione, ma la costruzione, se ben ricordo, iniziò nel
1922 come indennizzazione per le immani distruzioni del paese negli anni 1917 e 1918. Il completamento della
“fabbrica” è stato un grave impegno economico per la parrocchia di Alano, che ne fu l'intestataria, impegno ter-
minato nel 1936.
Non è stata sempre Casa di Riposo. Nata come Monumento ai Caduti di tutte le guerre, presso la sua facciata
laterale verso la Chiesa si son svolte da sempre le principali commemorazioni civiche, ma per molti anni è stata
soprattutto Scuola Elementare ed Asilo gestito dalle indimenticate Suore di San Giuseppe. Tanti i ricordi dei miei
5 anni di scuola elementare (dal 1945): le scalmanate ricreazioni nel grande cortile, le precipitose discese per le
scale di marmo, nonché le “stèle”- i pezzi di legno che ci portavamo da casa per il riscaldamento. Le suore, oltre
all'Asilo dei bambini, davano ospitalità a poche persone bisognose, senza famiglia. Vale la pena ricordare “Sesto
vento” sempre con il suo sacco in spalla a cercar fieno per i conigli delle suore; e la figura del “Capitano” un ex
militare non originario della zona, alloggiato all'ultima finestra del secondo piano verso la casa dei “Fortaia”, dalla
quale ogni tanto tirava qualche sasso a noi ragazzi che lo disturbavamo.
Oggi si direbbe “polifunzionale”. Oltre a Scuola ed Asilo, la Casa di Riposo dove attualmente funziona la pale-
stra degli anziani, è stata per tanti anni Sala Teatro, sala da pranzo per le festicciole parrocchiali, luogo di incon-
tri/conferenze, di esibizioni del Coro de Lan; nonché per anni la prima e unica Sala Cinematografica del paese.
2 CRONACA

Alano, 25 Aprile 2023


Festa della Liberazione

(M.M.) Alla presenza delle Asso-


ciazioni d’Arma e di un gruppo di
cittadini si è svolta la cerimonia del
25 Aprile ad Alano di Piave, con la
posa di una corona al monumento
di Piazza Martiri, dedicato alla resistenza ed ai suoi martiri. Significative le
parole del sindaco alanese Serenella Bogana e del rappresentante di Que-
roVas Alberto Coppe. Entrambi hanno sottolineato il difficile momento che
l’Europa, il mondo stanno attraversando e la necessità di rifarsi all’esempio
di quanti hanno dato la propria vita per consegnarci una società libera e
democratica. Serenella ha offerto al pubblico la lettura di una poesia di Gianni Rodari, che trovate nella pagina a
fianco, riassunto perfetto dei sentimenti che ancora abitano questa festa. Il concetto di libertà è stato poi ripreso
da don Francesco nel corso dell’omelia in Chiesa e declinato nei suoi frutti: giustizia, verità, solidarietà, perché la
libertà è tale quando concorda con il Noi e non con l’egoistico Io. Una festa di tutti e per tutti gli Italiani.
3
4 CRONACA

Antonio Codemo
Nuovo Comandante Polizia Locale di Belluno
di Sandro Curto
Come anticipato nello scorso numero, Antonio Codemo, 30 anni, alanese, figlio di Michele
e di Maria Cristina Prosdocimo, è stato nominato Comandante della Polizia Locale della
città di Belluno.
Reduce da un’esperienza di quasi un anno nella polizia locale di Jesolo, Antonio avrà alle
sue dipendenze 23 agenti anche se la pianta organica ne prevede 45.
Di lui in passato abbiamo avuto modo di parlare ancora sia per la sua attività di arbitro di
calcio che lo ha portato fino alla serie D, sia per essere stato, per un periodo, giovane
consigliere comunale di Alano in minoranza nella prima legislatura di Serenella Bogana.
Poi per qualche anno Antonio è stato collaboratore parlamentare e segretario dell’ex mini-
stro bellunese Federico D’Incà del Movimento 5 Stelle.
Entrambi i suoi nonni hanno avuto esperienze come dipendenti del Comune di Alano di
Piave, quello materno Ladislao Prosdocimo come idraulico per tanti anni e quello paterno,
suo omonimo e deceduto da tempo, proprio come vigile, conosciuto come “Toni guardian”.
Congratulazioni ad Antonio per l’importante incarico e auguri di buon lavoro!

Sopra: curriculum di Antonio ai tempi Camera Deputati

RASSEGNA STAMPA

Le priorità di Antonio Codemo


(M.M.) Il mandato di Antonio Codemo si apre con l’intenzione di garantire massima attenzione al problema
della sicurezza, obiettivo dichiarato anche dal sindaco Oscar De Pellegrin. Alle frazioni saranno dedicati più
controlli ed anche il parcheggio in centro storico sarà fra le problematiche da gestire attentamente. Gli obiet-
tivi si misureranno anche con i numeri delle forze in organico, attualmente 23 agenti a disposizione, con i
quali sono possibili due turni giornalieri. In ogni caso l’attività sarà svolta in modo da far percepire la presen-
za sul territorio. Allo studio anche la possibilità di aprire un canale di comunicazione social, con lo scopo di
entrare maggiormente in contatto con i cittadini, dare consigli, informazioni, svolgere, insomma, attività di
supporto nei confronti della cittadinanza. Con queste premesse il lavoro non mancherà di certo ad Antonio!
5 LETTERE AL TORNADO

Il Referendum sulla Fusione


Le difficoltà per reperire i moduli ed esprimere la propria idea
Ho letto con rammarico su “Il Tornado” n. 781 della scar-
sa, scarsissima partecipazione dei cittadini di Alano di Vorrei condividere con cittadini e lettori la difficoltà
Piave e QueroVas al sondaggio riguardante la fusione incontrata nella ricerca del questionario cartaceo
dei due Comuni e vorrei condividere con i lettori alcune riguardante il sondaggio sull'ipotesi di fusione. E'
riflessioni anche sulla mia esperienza personale. Avendo vero che non mi sono recata presso i Municipi tutti
partecipato ad uno degli incontri esplicativi e desiderando i giorni, però ho trovato faticoso l'iter imposto al
esprimere la mia opinione al riguardo, qualche giorno cittadino che, (per fortuna) ha parecchi impegni
dopo, trovandomi a Quero in mattinata, sono andata in quotidiani ed orari contingentati.
Municipio per ritirare il modulo cartaceo. La porta era Ieri sera Milena Gabanelli parlava proprio delle ol-
chiusa e, controllando gli orari di apertura al pubblico tre 140 pagine di istruzioni per redigere il 730, per
dell’Ufficio anagrafe, ho letto che l’accesso era consentito pagare le imposte! Come mai in Italia e pure in
solo previo appuntamento telefonico. Stessa cosa ad realtà piccole come la nostra, è diventato tutto co-
Alano, dove c’era anche l’aggravante dei lavori in corso. sì difficile e complicato? C'è forse un "Grande fra-
Risultato: mancavano pochi giorni alla data di scadenza tello" che da un lato chiede la nostra partecipazio-
ed in realtà non sono riuscita ad esprimere la mia opinio- ne e ci illude sull'esistenza di una qualche
ne ed il mio punto di vista. Peccato! democrazia e poi in realtà ci allontana in modo da
Mi sono chiesta però, se non si poteva rendere più sem- poter perseguire i propri interessi (o disinteressi)
plice ed accessibile a tutti questo esercizio di responsabi- indisturbato?
lità e di partecipazione condivisa. Scusandomi ancora, ringrazio per l'attenzione e
Era davvero così difficile ed improponibile lasciare i mo- auguro buon lavoro! Luana
duli nell’atrio, con il portone aperto (come una volta) in
modo che i cittadini non disturbassero chi lavora? Alano di Piave, 27 aprile 2023
E’ davvero così complicato rendere semplici e fruibili le cose che tali dovrebbero essere, anche per i cittadini che,
pur non essendo “digitali” avrebbero piacere di sentirsi partecipi e coinvolti?
Gli anni del Covid-19, oltre tutti i danni alla salute, psicologici, economici hanno lasciato anche questo orribile re-
taggio, dover telefonare… per tutto: per incontrare un medico se si ha un’urgenza immediata, per rinnovare un
passaporto in una Questura praticamente blindata e persino per ritirare un semplice modulo che mi avrebbe con-
sentito di sentirmi “parte” della “cosa pubblica”.
Ringraziando per l’attenzione, mi auguro che possiamo davvero tornare presto ad essere ed a sentirci cittadini
attivi, partecipi e consapevoli!
Luana Di Tommaso

Segusino, la Festa del Narciso


6 CRONACA

Il Vescovo di Padova tra di noi


Alcune immagini della Visita Pastorale di Mons. Claudio Cipolla nella Conca

Foto di questa pagina e alcune di quella dopo: Settimo Rizzotto


7 CRONACA

Foto messe a disposizione da don Gabriele Benvegnù


8 COME ERAVAMO

13 Aprile 1986
Il Vescovo Franceschi al Castello di Quero
di Alessandro Bagatella
Era il 13 Aprile del 1986 quando l’allora Vescovo
di Padova, Sua Eccellenza Filippo Franceschi, vi-
sitò il Castello di Quero Vas per benedire i lavori
di restauro della sorgente di San Girolamo. Tanta
gente era presente all’omelia celebrata dal Ve-
scovo e dal Padre Provinciale dei Somaschi nella
chiesetta che fu prigione del Santo. Un tempo
eravamo in tanti ad andare ad attingere l’acqua
della sorgente, poi la vena acquifera si è abbas-
sata ed ora capita anche, molte volte, che la sor-
gente sia completamente asciutta, anche questo
un segno della grande siccità che caratterizza
questi ultimi anni.

A 15 anni dalla scomparsa


Ricordo di Bepi Niero
Pittore del Piave
(M.M.) Era l’11 maggio del 2008 e nel numero che uscì
quel mese, riprodotto qui a fianco, mi è toccato di scrive-
re per Bepi un ultimo articolo per la sua morte, che mai
avrei immaginato di compilare così, all’improvviso, sen-
za avvisaglie che, se pur non leniscono il dolore, almeno
ti lasciano il tempo di aggrapparti a qualcosa. Con Bepi
avevo frequentazioni quotidiane e ne conoscevo la sen-
sibilità, espressa mirabilmente nelle mille sfumature dei
suoi quadri, tutti dedicati all’ambiente del Piave e delle
nostre montagne. Sono passati molti anni, ma ci resta il
ricordo di Lui e la presenza delle sue opere che possia-
mo incontrare in molte nostre abitazioni. Per questo gli
siamo grati e rivolgiamo per Lui la nostra preghiera.
9 CRONACA

Buon decimo compleanno, CDP !!!


a cura di Silvio Forcellini

«Sembra ieri quando con poco e niente siamo partiti, quasi per scherzo... Ed eccoci qua a festeggiare i nostri
primi 10 anni! Un immenso grazie a tutti i nostri dipendenti, ai clienti, vecchi, nuovi e a quelli che verranno, ai col-
laboratori, ai fornitori e grazie a tutti coloro che credono in noi e nella nostra attività. Altri grandi traguardi ci at-
tendono per essere vissuti insieme!».
Ha festeggiato i dieci anni di attività la CDP, locale impresa di costruzioni i cui titolari sono Thomas e Cristian
Dalla Piazza, da anni tra gli inserzionisti di questo giornale. E per celebrare come merita l’importante traguardo,
è stato organizzato, venerdì 21 aprile al Birrificio di Quero, il… Murador Party”, dress code - ovviamente - da can-
tiere. In questa pagina alcune foto della festa, animata - oltre che dagli amici e da Dj Tucano - dai titolari e dai di-
pendenti della CDP, “festaioli” quando serve ma di una serietà e una professionalità ineccepibili sul lavoro. Ne è
la prova il traguardo raggiunto, grazie alla qualità dei lavori svolti, e quindi…lunga vita alla CDP, che consigliamo
per costruzioni civili e industriali, coperture, fognature e ristrutturazioni.

La costruzione è l'arte di fare un insieme significativo di molte parti.


Gli edifici sono testimoni della capacità umana di costruire cose concrete.
Credo che il vero nucleo di tutti i lavori di architettura risieda nell'atto di costruire.
Peter Zumthor
10 ATTUALITÀ

Medici di base del Basso Feltrino


Arriva la dottoressa Camilla Forlin
a cura di Silvio Forcellini
Lo scorso anno, due dei quattro medici di base che operavano nel Basso Feltrino sono andati in pensione: il dot-
tor Augusto Longo (il 30 aprile 2022) e il dottor Olivo Collavo (il 30 settembre 2022). Ma mentre il dottor Colla-
vo è stato sostituito dalla dottoressa Anna Coppe (pur con un incarico a titolo temporaneo che però si trasforme-
rà automaticamente a tempo indeterminato appena conseguito il diploma di formazione specifica in medicina ge-
nerale e, fino a quel momento, con un massimale limitato a 1200 assistiti), il posto occupato dal dottor Longo è
rimasto vacante.
Ora l’Ulss 1 Dolomiti - in stretta collaborazione con le amministrazioni comunali di Alano di Piave e Quero Vas - è
corsa ai ripari nominando con incarico provvisorio la dottoressa Camilla Forlin, originaria di Pedavena, che dal
prossimo 5 giugno riceverà i pazienti negli ambulatori di Fener (via Kennedy,2) e di Vas (piazza 1° Novembre,1).
Potranno rivolgersi alla dottoressa Forlin i 300 pazienti seguiti dalla dottoressa Coppe fino al 31 marzo 2023 e dal
1° aprile rimasti “scoperti” e quelli in esubero dei dottori Donatello Carcione e Angelo Segreto (ai quali dal 1°
maggio 2022 erano stati assegnati anche tutti gli assistiti del dottor Longo).
Al momento di andare in stampa non erano ancora stati definiti gli orari di ricevimento e i recapiti telefonici, che
pubblicheremo pertanto sul prossimo numero. Per informazioni in tempo reale su orari e recapiti telefonici, consi-
gliamo i nostri lettori di andare sulla pagina https://salute.regione.veneto.it/servizi/cerca-medici-e-pediatri, digitan-
do poi provincia e Comune di residenza oppure il nome del medico (in questo caso Camilla Forlin).
Così - con l’arrivo di un quarto medico nel Basso Feltrino - è stato risolto un grosso problema, comune anche ad
altre zone della provincia bellunese. A questo proposito, le amministrazioni comunali di Alano di Piave e Quero
Vas - tramite il Tornado - ringraziano l’Ulss 1 Dolomiti per la sensibilità dimostrata nei confronti del nostro territo-
rio incaricando la dottoressa Forlin, alla quale - come Tornado - auguriamo buon lavoro.
11 CRONACA
Le notizie che non vorresti mai dare
Omicidio avorresti
Le notizie che non Fener mai dare
Omicidio a Fener
(M.M.) Sconvolti è dir poco. La notizia dell’omicidio a Fener ha fatto presto il giro degli organi di stampa, ma al-
trettanto rapide sono state le indagini condotte dalle forze dell’ordine, con l’aiuto di testimonianze e immagini del-
le telecamere di sorveglianza installate nell’area della stazione ferroviaria. Si è così saputo che nella notte tra sa-
(M.M.) Sconvolti è dir poco. La notizia dell’omicidio a Fener ha fatto presto il giro degli organi di stampa, ma al-
bato 6 e trettanto
domenica 7 maggio
rapide sono stateun le
diverbio
indaginiper un probabile
condotte dalle forzepesante
dell’ordine,apprezzamento è sfociato ineuna
con l’aiuto di testimonianze lite che
immagini del-ha
travolto l’esistenza
le telecamere delle persone coinvolte:
di sorveglianza installatelanell’area
vittima,della
Antonio Costa,
stazione 53 anni,
ferroviaria. Si proprietario,
è così saputo ache quanto pare,tra
nella notte delsa-col-
tello estratto
bato nella discussione
6 e domenica e usato
7 maggio per ferirlo
un diverbio peraun morte, residente
probabile pesante inapprezzamento
Alano, il presunto omicida,
è sfociato in una cittadino
lite cheitalia-
ha
no di origini
travolto l’esistenza delle persone coinvolte: la vittima, Antonio Costa, 53 anni, proprietario, a quanto pare, del col-dei
domenicane, di 46 anni, residente a Fener, che ha reagito, e delle loro famiglie. Le vicissitudini
due attoritello
di questo
estratto terribile episodioenon
nella discussione usatosono delle più
per ferirlo feliciresidente
a morte, ed ora conoscono un esitoomicida,
in Alano, il presunto ancor più drammatico.
cittadino italia-
La vittimanoannidi origini
fa avevadomenicane,
riportatodigravi
46 anni, residente ada
conseguenze Fener, che ha reagito,
un incidente stradalee delle
con loro famiglie. Ledivicissitudini
l’impossibilità trovare poidei una
due attori di questo terribile episodio non sono delle più felici ed ora conoscono
stabile occupazione, separato e con un figlio; il presunto omicida, operaio, da molti anni in Italia, era rimasto ve- un esito ancor più drammatico.
La vittima
dovo un anno fa edanni fa aveva
è padre riportatofigli.
di quattro graviDavvero
conseguenze non è dafacile
un incidente
scrivere stradale con l’impossibilità
di episodi simili e restare di trovare
nei freddipoi una
bina-
stabile occupazione, separato e con un figlio; il presunto omicida, operaio, da molti anni in Italia, era rimasto ve-
ri della cronaca. Difficile capire cosa scatti in quei momenti nell’animo delle persone. Chi li conosceva non li de-
dovo un anno fa ed è padre di quattro figli. Davvero non è facile scrivere di episodi simili e restare nei freddi bina-
scrive come soggetti
ri della cronaca. problematici, macosa
Difficile capire il loro disagio
scatti in queideve aver nell’animo
momenti trovato canali sbagliati Chi
delle persone. in cui confluire non
li conosceva per liportarli
de-
a compiere questi
scrive come attisoggetti
irreparabili. Ancorama
problematici, non si capacitano
il loro disagio devechi aver li conosceva
trovato canali disbagliati
quanto in accaduto e il ricordo
cui confluire per portarlidelle
loro vite non aiuta aquesti
a compiere comprendere il motivo
atti irreparabili. della
Ancora nonviolenza che lichi
si capacitano hali travolti.
conosceva Non di si è trattato
quanto accadutodi uno
e il scontro
ricordo delledai ri-
svolti etnici.
loro La
vitepresenza
non aiuta straniera
a comprendere nel Basso
il motivo Feltrino, e a Fener
della violenza che liinha particolare,
travolti. Nonè simolto alta,dima
è trattato unonon si è dai
scontro mairi-an-
dati oltresvolti
episodi di La
etnici. scaramucce. Il ricorso
presenza straniera alla violenza
nel Basso Feltrino, esta diventando
a Fener cronaca
in particolare, troppo
è molto alta,frequente
ma non si eè mai spaventa
an-
datidella
l’incapacità oltregente
episodidi di scaramucce.
mantenere un Ilequilibrio
ricorso alla cheviolenza
consenta stauna diventando
convivenza cronaca troppo frequente e spaventa
pacifica.
l’incapacità
Sviluppi sulla vicenda della
si gente di mantenere
registrano un equilibrio
ogni giorno e, mentre chescriviamo,
consenta una convivenza
le indagini nonpacifica.
sono ancora concluse.
Sviluppi sulla vicenda si registrano ogni giorno e, mentre scriviamo, le indagini non sono ancora concluse.

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9 maggio attiverà,
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nuovo
modello organizzativo che prevede
modello organizzativo che prevedeuna unica pronta
una unica disponibilità
pronta disponibilitàaziendale
aziendaledel delneurolo-
neurolo-
go. Il paziente
go. Il paziente con codicecon codice
ictus che ictusproviene
che proviene dal territorio,
dal territorio, cheche dovessenecessitare
dovesse necessitare di di
un trattamento trombolitico la notte e/o il festivo sarà centralizzato,
un trattamento trombolitico la notte e/o il festivo sarà centralizzato, dal Suem 118, nel dal Suem 118, nel
presidio
presidio dove dove
sarà sarà fisicamente
fisicamente di prontadi pronta disponibilità
disponibilità il medico
il medico neurologo.
neurologo.
Le attività ambulatoriali, ed in particolare i trattamenti per i pazienti con sclerosi multipla e le prestazioni ambula-
Le attivitàtoriali
ambulatoriali, ed in particolare i trattamenti per i pazienti con sclerosi multipla e le prestazioni ambula-
con priorità brevi continueranno ad essere garantite in entrambi i presidi di Belluno e Feltre, così come le
toriali conattività
priorità brevi continueranno
di ricovero. Sono state sviluppate,ad essere garantite
infatti, delle reti in eentrambi i presidi
dei protocolli di Belluno
tra operatori, e Feltre,
anche in basecosì come le
alla DGRV
attività di1710/2022,
ricovero. Sono state sviluppate,
per individuare il setting diinfatti,
cura piùdelle reti e deiper
appropriato protocolli
il ricoverotradel
operatori,
paziente anche
in basein base
alle sue alla DGRV
caratteri-
1710/2022, per individuare il setting di cura più appropriato per il ricovero del paziente in base alle sue caratteri-
stiche.
stiche. Attualmente sono in servizio 7 medici neurologi, di cui due direttori di UOC, 3 a Belluno e 4 a Feltre, dove opera
Attualmenteanchesono un libero professionista.
in servizio 7 mediciInneurologi,
queste settimane
di cui due si sono susseguite
direttori di UOC, diverse
3 aazioni
Belluno a tutto
e 4campo per dove
a Feltre, individua-
opera
anche un libero professionista. In queste settimane si sono susseguite diverse azioni a tutto campo perleindividua-
re nuovi professionisti e trovare strategie organizzative per garantire, come fatto, le attività di entrambe Neuro-
logie. In particolare,
re nuovi professionisti il 18 maggio
e trovare strategie scade un ulterioreper
organizzative bando di concorso
garantire, come perfatto,
medicile Neurologi, che sarà espletato
attività di entrambe le Neuro-
nel più breve tempo possibile, che si auspica possa portare nuovi professionisti. Sono state attivate, altresì, altre
logie. In particolare, il 18 maggio scade un ulteriore bando di concorso per medici Neurologi, che sarà espletato
modalità di reperimento delle risorse umane con bandi sempre aperti a tempo determinato e per contratti in libera
nel più breve tempo Sono,
professione. possibile,
inoltre,cheoperative
si auspica unapossa
serie diportare
convenzioninuoviconprofessionisti.
altre aziende,Sono state attivate,
in particolare sono inaltresì,
corso ac-altre
modalità cordi
di reperimento delle Trevigiana
con l’Ulss Marca risorse umane con bandi
per aumentare semprediaperti
il numero turni ina convenzione
tempo determinatodisponibilie per
perilcontratti inBel-
presidio di libera
professione.
luno. Sono, inoltre, operative una serie di convenzioni con altre aziende, in particolare sono
Belluno, 9 maggio 2023 in corso ac-
cordi con l’Ulss Marca Trevigiana per aumentare il numero di turni in convenzione disponibili per il presidio di Bel-
luno. Belluno, 9 maggio 2023
12 CRONACA

L’importanza di Quero nella viabilità dell’impero romano


Il territorio dei Quarqueni
A cura di Tristano Dal Canton
La conferenza sul “Territorio dei Quarqueni” e la proiezione del cortometraggio sulla Via
Claudia Augusta sono stati, all’interno della rassegna “Da ancestrali ghiacciai a nuovi itinerari:
ricominciare a viaggiare tra natura, storia e scienza”, un vero successo.
C’è sempre qualcosa da approfondire
per meglio conoscere la storia passata e
promuovere l’identità culturale di una
comunità. E’ questo l’intento perseguito dal Centro culturale
“Bice Lazzari” di Quero che giovedì 13 aprile ha promosso
una conferenza sul tema “Il territorio dei Quarqueni” e pro-
posto il filmato di Marco Recalchi sulla via Claudia Augusta
”Una strada nella storia”.
Dopo i saluti dell’assessore al turismo Cristina Dalla Rosa, a
ripercorre alcune tappe della antica storia di Quero è stato
Gabriele Turrin.
Suo il riferimento all’importanza strategica di Quero, le cui
vicende sono legate all’insediamento delle tribù retiche e
successivamente alla presenza dei Romani. Che questo ter-
ritorio fosse anticamente abitato dai Quarqueni lo ha scritto
lo storico e scrittore latino Plinio il Vecchio, vissuto nel I
sec.d.C.
Conferme significative a tal proposito sono venute da nume-
rosi ritrovamenti, documentati da Lino Cazzaro nel suo re-
cente libro “Viabilità romana nel municipium di Feltria”. E’ lui
che ha tracciato in un disegno i possibili confini di questi an- Probabili confini del territorio retico dei Quarqueni
tichi abitanti di Quero, che abbracciavano un vasto territorio Disegno di Lino Cazzaro
comprendente fra l’altro Fener, Alano, Colmirano, il monte Peurna, la val Dumela, il monte Cornella, Carpen, sito
dove tra l’altro sopravvive un tracciato noto come ”strada romana”. E a proposito di strade Turrin ha ricordato
come Quero costituisse un nodo strategico per la viabilità romana. Una era la via Aurelia, costruita dal console
Caio Aurelio Cotta, che da Padova proseguiva verso Asolo e Feltre, passando per Quero, centro fortificato (Ca-
strum) dai romano nel II sec. a.C. Ma non meno importante doveva risultare l’Itinerarium Antonini, che viene fat-
to risalire all’imperatore Caracalla ( 211-217 d.C) e che da Oderzo puntava verso Trento. Secondo alcuni storici
un segno identificativo del suo passaggio è costituito dal cippo di Fener con l’indicazione di XI miglia, distanza di
circa 17 chilometri per giungere a Feltre. A scoprirne l’importanza fu Pietro Rugo, che era medico condotto in
quel paese. A questi spunti ha fatto seguito la proiezio-
ne di alcune diapositive proposte da Giorgio
D’Agostini, presidente della “Associazione Via Claudia
Augusta Italia”, col proposito di mettere in luce
l’importanza storica, culturale ,turistica , ambientale ed
economica di questa via imperiale romana, costruita da
Druso nel 15.a. C. e terminata dall’imperatore Claudio
nel 46/47 d. C. “E’ una strada millenaria che ha poten-

1Aerofotografia dell’ipotetico CASTRUM di Quero (foto IGM)


zialità turistiche ed economiche che solo in parte sono
state comprese e valorizzate” ha fatto presente
D’Agostini che poi ha fatto proiettare il filmato di Mar-
co Recalchi “Una strada nella storia”, con immagini
stupende su borghi, palazzi, monumenti, castelli,
chiese e paesaggi incontaminati che si possono in-
contrare lungo la Via Claudia Augusta.
Foto qui sopra: un momento della conferenza
13 CRONACA

La classe del 1978 festeggia il 45° !


a cura de “I coscritti del 1978”
Dopo diversi anni dall'ultimo ritrovo,
venerdì 14 aprile abbiamo festeggiato i
nostri primi 45 anni.
Oltre trenta i partecipanti provenienti dai
tre Comuni: Alano di Piave, Quero Vas e
Segusino. Per scaldare il clima della
festa, la serata è iniziata in birrificio a
Quero per gustare un buon aperitivo in
vista della cena programmata attorno ai
tavoli della birreria Pedavena.
Durante la cena è stata organizzata una
lotteria con ricchi premi offerti dai bar dei
nostri paesi e dal birrificio di Quero.
Tutti hanno ricevuto un simpatico gadget
come ricordo della festa.
In foto: alcuni momenti della festa

ATTUALITÀ

Fener, il “Reset Festival”


14 CRONACA

Stella al Merito del Lavoro anche a una Querese


Nicolina Zanette, Maestra del Lavoro
Quattordici sono i bellunesi, su settantanove in tutto il Veneto, che quest’anno riceveranno la “Stella al Merito del
Lavoro”, una onorificenza conferita con decreto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella su proposta del
ministro del Lavoro Elvira Calderone. La “Stella”, come prevede la legge, assegna il titolo di Maestro del Lavoro e
viene concessa, annualmente, ad un ristretto numero di lavoratori dipendenti che si sono particolarmente distinti
nell’attività lavorativa con ingegno, moralità e capacità di trasferimento delle professionalità alle giovani genera-
zioni. La provincia di Belluno da diversi anni si mette in luce nel Veneto per il gran numero di decorati rispetto alla
popolazione, segno dell’importanza riconosciuta dalle nostre imprese alla decorazione tramite la segnalazione
dei propri dipendenti meritevoli del riconoscimento.
Quest’anno toccherà anche alla querese Nicolina Zanette (Perenz srl di Quero Vas) ricevere questa presti-
giosa onorificenza. Solitamente la cerimonia di consegna della decorazione ai nuovi Maestri del Lavoro si svol-
geva il 1° maggio, organizzata dalla Prefettura di Venezia con la collaborazione del Consolato Regionale dei
Maestri del Lavoro del Veneto, seguita da analoga iniziativa in Prefettura a Belluno. Stavolta la cerimonia si svol-
gerà nella prima settimana di dicembre, in concomitanza con le celebrazioni del centenario della “Stella al Merito
del Lavoro” istituita il 30.12.1923 con Regio Decreto n. 3167.

LETTERE AL TORNADO

Dei lupi e degli orsi che fare?


di Angelo Ceccotto
Vediamo com’è venuto un problema di attualità la padronanza dei lupi e degli orsi sul territorio alpino. Predatori,
carnivori, indole aggressiva naturale, qualificati tra i più imprevedibili e bestiali. Scorrono troppo spesso sulla
stampa e in televisione fatti incresciosi di pecore e asini sbranate dai lupi, ultimamente di un uomo sbranato da
un orso. Come pure io ho potuto vedere i resti di una carcassa di ungulati in loco. La mattanza causata da questi
carnivori irrita giustamente i proprietari animati di passione vera per il loro be-
stiame e custodi del territorio preposto all’alpeggio. Essi amorevolmente si
dedicano al mantenimento dell’ambiente, trovandosi ora unitamente ai loro
animali indifesi e in balia delle razzie di questi predatori che vanificano il loro
lavoro che è anche un impegno economico. Non solo, è scattato ora l’allerta,
o quantomeno una seria attenzione, anche per gli escursionisti della monta-
gna i quali non possono più essere “facilitoni” come un tempo. In merito si
sentono posizioni più svariate, quelle di buon senso e quelle insensate senza
una logica di chi difende questi razziatori. Costoro si sentono giudici stando
seduti sul divano e in case ben recintate, al sicuro da ogni evenienza, non considerando il danno animale e pae-
saggistico montano. Nel mio essere nato e vissuto tra gli animali, oltre a praticare borgate e sentieri montani,
sento dire: “che meraviglia questi prati puliti - guarda la bellezza di questo prato coperto da più svariati fiori - senti
che profumo emanano questi verdi pascoli - com’è godibile il picnic all’aria aperta - senti che puzza da bestiame
e da sterco”. Certo, c’è sempre puzza dove ci sono animali, che è compensata dal profumo erbaceo e dei fiori.
D’altronde si consideri che, in contropartita, questi odori hanno reso grande economicamente l’Italia mentre gli
odori cittadini ci portano alla morte. Per tanta bellezza e mirabile goduria del paradiso montano, c’è sempre una
persona o una famiglia che cura l’ambiente, i quali si trovano ora mortificati e preoccupati per il loro bestiame,
spesso facendo drastiche scelte di abbandonare l’habitat con i suoi pascoli. Tale scelta estrema comporta il de-
grado ambientale con l’espandersi di roveti e sterpaglie infestanti dalle conseguenze immaginabili. Allora che fa-
re? Come in ogni circostanza deve prevalere il buon senso riportando equilibrio e regole dentro i binari dove lupi
e orsi possano esistere ma in forma molto ridotta, per evitare lo sterminio di docili quadrupedi che si alimentano
dell’erba mantenendo pulito l’ambiente. Mi è doveroso rispettare chi la pensa diversamente, ma porrei un bando
per chi tanto ama questi carnivori: adottarne senza devianti scuse un paio in casa per far giocare i loro figli e gli
animaletti casalinghi o tenuti nel giardino. Non si può lanciare ingrati slogan sulla pelle del coltivatore e quanti
amano realmente l’ambiente scaricando su di essi spese enormi di recinzione, oltre al mancato risarcimento degli
animali sbranati. Fa specie dichiararsi d’esser protettori degli animali mentre si fa una passeggiata in montagna
stesi con le chiappe al sole sul prato verde e magari buttando immondizie lungo il percorso. Vorrei vedere quanti
di questi si prodigano a pulire i sentieri montani, sfalciare l’erba o sradicare rovi per mantenere sano e bello
l’ambiente per il buon vivere della fauna selvatica. Si preferisce attribuire la colpa al proprietario per mancanza di
sorveglianza giornaliera dei loro animali. Ecco la grandiosa insipida cultura, dove prevalgono personalismi ideo-
logici di comodo che creano danni irreparabili sia all’essere umano, sia agli animali come all’ambiente dimostran-
do d’essere schiavi di maniaco egoismo. Io la metto così: “una volta sterminate le pecore e altri animali, chi sarà
la prossima preda giacché l’amato lupo e l’amato orso si avvicinano sempre più alle case?”.
15 ATTUALITÀ
16 ATTUALITÀ

La giusta distanza
SENSAZIONE
1–2–3–4–10 GIUGNO
Olfatto e gusto: i sensi che guideranno la quarta edizione de la giusta distanza.
Una cena elegante e raffinata in omaggio all’amore per la vita e l’arte.
La riscoperta di malga Fontana Secca nello spettacolo di Marco Paolini
Quero Vas - Segusino
Nuova veste quest’anno per il Festival La Giusta Distanza che incontra il
progetto SENSAZIONE, festival ideato dal Comune di Quero Vas
all’interno del più vasto programma di rigenerazione culturale e sociale fi-
nanziato dal PNRR per l’attrattività dei Borghi Storici. Si è attivata una na-
turale collaborazione che ha portato alla fusione delle due iniziative.
L’evento è pertanto promosso dal Comune di Quero Vas, che ha affidato
la direzione artistica a Mirko Artuso, con il sostegno del Comune di Se-
gusino che mantiene il supporto e la sinergia già assicurate nelle passate
edizioni.
Il Festival, sotto la direzione artistica di Mirko Artuso, è organizzato dal
Teatro del Pane, dalla Proloco di Quero e dal Centro Culturale Bice Laz-
zari.
Le novità della quarta edizione in programma dal 1° al 4 giugno, nei ter-
ritori di Quero Vas e Segusino, con un evento speciale il 10, sono un te-
ma, la “Sensazione”, che verrà sviluppato nell’arco dei prossimi tre anni,
la collaborazione con il FAI Fondo Ambiente Italiano e un evento speciale
di e con Marco Paolini.
Cinque giornate, diciannove appuntamenti, quattro differenti luoghi in due
Comuni e in due province contigue per il festival che unisce teatro, musi-
ca, arte e letteratura. Le località di Segusino, Milies, Schievenin Quero e Vas si trasformeranno in un anfiteatro
naturale che coinvolgerà il pubblico e la comunità locale in eventi dal vivo, incontri, degustazioni, letture itineranti
e visite guidate.
Mirko Artuso, direttore artistico de La giusta distanza, spiega: «Inizia un nuovo ciclo del festival che ha come
tema portante i sensi e la Sensazione: l’edizione 2023 racconterà l’olfatto e il gusto nelle diverse declinazioni
con spettacoli teatrali, musica e opere d’arte, appositamente concepite per l’occasione dall’artista Tamara Re-
petto, che saranno accompagnate dalle essenze create da Francesca Faruolo e Joseph Caruso - Smell Ate-
lier di Arti olfattive per accorciare le distanze tra uomo e natura, arte e paesaggio. Gli artisti ci condurranno, con
i loro originali punti di vista e grazie alla loro particolare sensibilità, verso il paesaggio naturale e interiore, a riflet-
tere e divertirci in questo tempo sospeso».
Si inizia giovedì 1° giugno a Segusino con un doppio appuntamento. Alle ore 19 L’odore delle streghe, con-
certo con Isaac De Martin e Leonardo Facchin e letture di Mirko Artuso tratte da pagine di grande letteratura in
tema di streghe, gusto e olfatto. Nel cortile dell’agriturismo Riva dei Còz, godendo del bellissimo panorama della
valle del Piave, si riscoprirà il fascino delle storie che permettono di ritornare fanciulli di spirito e si annuserà l’aria
di libertà che le streghe portano con sé. A seguire, degustazione a cura dell’agriturismo. Alle 21, a Riva Grassa –
Torrente Riù andrà in scena lo spettacolo Melusina – Corpo segreto, per la regia di Valentina Brusaferro con
l’interpretazione di Beatrice Niero, che darà voce a Melusina, protagonista di molte leggende medievali: un es-
sere sovrannaturale che abita nelle foreste e traspare dalle profondità delle acque, portando bellezza ma anche
distruzione.
«Quella proposta dal festival La giusta distanza è - sottolinea Mirko Artuso - un’immersione nel paesaggio di
un vero e proprio teatro naturale, con boschi come fondale, prati come platea, pedane di legno come palcosceni-
co, piccoli cortili e vecchi fienili a fare da scenografia. Un’occasione unica per unirsi attorno a un’idea, gustare
piatti tipici della tradizione e ottimi vini nati dalle sapienti mani dei produttori locali, per vedere crescere l’arte, il
teatro, la musica, il cinema come si vedono crescere i prodotti della terra. Alzare gli occhi e godersi lo spettacolo,
assistendo al dialogo tra natura e palcoscenico, scambiandosi le maschere e ascoltando la voce del palco che
accompagna il pubblico con naturale semplicità».
Venerdì 2 giugno ricco programma con iniziative a partire dal primo pomeriggio. Per bambini e ragazzi
l’appuntamento è alle 14.30 nei boschi di Schievenin ed al chiosco BAR-H per la merenda con La maschera del-
la natura, laboratorio di costruzione di maschere condotto da Roberta Bianchini, con Teatro del Pane in colla-
borazione con Fabrica. Un momento di gioco e di condivisione alla ricerca, tra alberi e sentieri, di materiale natu-
rale con cui realizzare il proprio travestimento ed entrare in sintonia con il paesaggio circostante. Alle 15
vernissage a Casa Oliva e Municipio di Quero Vas di Odorama, mostra olfattiva di Tamara Repetto. Un progetto
espositivo che ospiterà le installazioni olfattive di Tableaux parfumes e Arboris: piccole tavole dedicate alle
17 ATTUALITÀ

stanze di Casa Oliva, dove soggiornò il grande architetto Carlo Scarpa e la pittrice Bice Lazzari. Un modo alter-
nativo per scoprire, attraverso l’olfatto, un luogo di accoglienza e la natura che avvolge il Comune di Quero Vas.
Deforestazione e impatto sull’ecosistema sono i temi della denuncia lanciata dall’istallazione Arboris nel munici-
pio di Quero. L’opera, che raccoglie vari campioni di radici di alberi e di piante, invita il fruitore alla tutela
dell’ambiente attraverso il “respiro olfattivo” della natura. Ancora atmosfere olfattive per Un certo respiro, per-
corso a cura di Francesca Faruolo e Joseph Caruso – Smell Atelier di Arti Olfattive: un filo che lega tra loro
gli eventi del festival che tra fiume e vigneti, passando dall’aroma delle raffinate pietanze cucinate in Norvegia da
Babette al profumo dei limoni di Sicilia, incontra le tracce lasciate dagli uomini e dalle donne che hanno amato i
paesaggi naturali. Alle 16, a Quero, partendo dal Centro Culturale Bice Lazzari si scende a San Valentino, qui si
svolge la caccia al tesoro teatrale Perdere i sensi, condotta da Arianna Porcelli Safonov, moderna anguana
dallo spirito comico, che invita alla scoperta dei mille possibili usi che si possono fare dei due sensi primitivi per
eccellenza: gusto e olfatto. Alle 19.30 degustazione a cura della Pro loco di Quero. Alle 21, nei boschi di Schie-
venin, Il sapore della paura, escursione teatrale in notturna per bambini e ragazzi a cura di Teatro del Pane e
Mirko Artuso. Favoriti dal buio che aiuta a immaginare qualsiasi cosa, i partecipanti andranno alla scoperta del
bosco e delle proprie paure annusando l’aria e facendosi guidare dal proprio istinto, diventando parte del bosco
stesso.
Sabato 3 giugno, tre appuntamenti: alle 14.30 verrà riproposto La maschera della natura, laboratorio condotto
da Roberta Bianchini nei boschi di Milies a Segusino. Alle 18.30 Federico Furlan e Marta Soci daranno voce a
Letture itineranti, escursione teatrale all’insegna di gusto e olfatto, alle 19.30 degustazione a cura della Pro loco
di Quero presso il brolo di Villa Favero in piazza del Municipio a Quero che sarà sede alle 21 dello spettacolo
teatrale proposto da Mana Chuma teatro, Quanto resta della notte, di e con Salvatore Arena. Una conversa-
zione tra madre e figlio, un susseguirsi di ricordi che risvegliano nel cuore del protagonista Pietro la verità nasco-
sta e contribuiscono a dare vita a un tempo dedicato all’amore. Sempre alle 21, nei boschi di Milies a Segusino,
Teatro del Pane e Mirko Artuso ripropongono l’escursione teatrale in notturna Il sapore della paura.
Domenica 4 giugno, finissage di Odorama, mostra di Tamara Repetto. A partire dalle 18, Letture itineranti e
visita guidata alla Cartiera di Vas che anticamente produceva carta esportata in tutto il Mediterraneo e ora rap-
presenta un interessante esempio di archeologia industriale nel quale vengono ospitati eventi culturali e mostre.
Al termine della visita è prevista per i partecipanti la realizzazione di carta fatta a mano con fibre vegetali. Sem-
pre in cartiera, alle 20, evento di punta con Il pranzo di Babette, cena-spettacolo con Mirko Artuso, Beatrice Nie-
ro e Laura Serena, musiche di Isaac De Martin e Matteo Artuso, con la collaborazione del Coro Valcavasia e del
mezzosoprano Silvia Regazzo. Una serata di grande suggestione per una cena elegante e raffinata, curata da
Top banqueting di Conegliano, che trae ispirazione dall’omonimo racconto della danese Karen Blixen. Teatro del
Pane invita gli spettatori attorno a un tavolo guidandoli alla scoperta delle vicende di Babette, enigmatica dome-
stica francese, nonché fantastica cuoca trasferitasi in un villaggio sperduto in Norvegia. «Scegliere di fare uno
spettacolo teatrale in cui il cibo e l’atto sensuale-rituale del raccontare e del mangiare rappresentano un crocevia
del destino è da veri virtuosi – commenta Mirko Artuso -. Si tratta di rendere una sensazione che è principalmen-
te del palato attraverso mezzi come la parola, le immagini e i suoni, che si rivolgono ad altri sensi. Si tratta di rac-
contare una magia invisibile grazie alla metamorfosi dei caratteri e alle giravolte della storia. Lo spettacolo Il
pranzo di Babette suggerisce come arrendersi all’amore per il cibo significhi abbandonarsi all’amore per la vita.
Raccontare e cucinare sono una sublime forma d’arte, il convivio è un dono, una rivincita. Lo spirito e la carne
possono condividere la stessa mensa, gli opposti si attraggono, gli estremi si toccano».
Sabato 10 giugno giornata conclusiva del festival con spettacolo, degustazione e concerto. La malga di Fontana
Secca, a San Valentino Quero Vas, sarà palcoscenico alle 16 dell’omonimo spettacolo Fontana Secca, dramma-
turgia di Marco Paolini e Francesco Niccolini, con la collaborazione di Mirko Artuso e la produzione di Jolefilm in
collaborazione con il FAI. Impegno del Fondo Ambiente Italiano è restituire ai cittadini, restaurandolo e rifunzio-
nalizzandolo, un luogo di lavoro e di fatica quotidiana che racconta una memoria del territorio. Passato e pae-
saggio, vicende mondiali e locali, pendii scoscesi in cui le piogge scivolano via e i pascoli sono mogi diventano i
riferimenti attraverso cui raccontare la storia di una comunità e far sentire Fontana Secca più vicina e più nostra.
Alle 19 degustazione a cura della Pro loco di Quero con la collaborazione del Comitato San Valentino e a seguire
festa di chiusura del festival con Flexus in concerto. La band emiliana, con vent’anni di carriera, mescolerà nuo-
ve canzoni e alcuni grandi classici della migliore musica d’autore italiana proponendo un mondo musicale dal ta-
glio cinematografico.
Come da tradizione del Teatro del Pane, ogni appuntamento sarà accompagnato dalle degustazioni preparate
dalla Pro loco di Quero e dal Bar H di Schievenin.
Un ringraziamento particolare va alle realtà che rendono possibile il festival: i Comuni di Quero Vas e Segusino,
la Pro loco di Quero e il Centro Culturale Bice Lazzari, Altitudo, Vulcano Agency, Arsenalia, Parajumpers.
Sul sito www.teatrodelpane.it tutte le informazioni relative al festival
Tutti gli eventi del Festival La Giusta Distanza sono su prenotazione con posti limitati
Per prenotazioni: scrivere a prenotazioni@teatrodelpane.it o telefonare a 3803842008 (anche WhatsApp)
Ufficio stampa: Federica Augusta Rossi – 3487007535 – federifcaaugusta.rossi@gmail.com
18 ATTUALITÀ
19 CRONACA

Congratulazioni Gianluca !!!


Martedì 4 aprile, presso l’Università degli Studi di
Padova- Dipartimento di Fisica e Astronomia, Gian-
luca Simonetto, residente a Valdobbiadene, ha
conseguito la Laurea triennale in Fisica con la vo-
tazione di 102/110, discutendo la tesi “Chaos and
universality in non-linear dynamics: the logistic
map” (Caos e universalità in dinamica non lineare:
la mappa logistica) argomento di difficile compren-
sione per chi non è avvezzo a questo tipo di studi.
A Gianluca vanno le congratulazioni dei genitori
Massimo e Monia Bavaresco, degli orgogliosi nonni
Giancarlo ed Elena e di tutti gli zii e cugini.

Cartellone
panoramico
in Piazza Martiri
di Alano
(M.M.) Attira l’attenzione
ed è davvero bello e utile
il grande cartellone di
Piazza Martiri. Uno
sguardo d’insieme sulle
montagne che circonda-
no il paese e utili riferi-
menti sulle vie e sentieri
percorribili, il tutto con
un’ottima resa grafica!
20 CRONACA

Quero: in Primiero con la Parrocchia


Gita Pellegrinaggio alla Madonna dell’Aiuto

(M.M.) Incuranti delle previsioni meteo, ma confidenti nella


buona sorte, i parrocchiani di Quero e di Vas sono partiti
appena passato il mezzogiorno di domenica 7 maggio, alla
volta di Fiera di Primiero per rendere omaggio alla Madonna
dell’Aiuto, che in quella località ha un piccolo santuario. Un
viaggio breve, ma denso di significato, ottimamente orga-
nizzato da Germano Susanetto. Ad accogliere la comitiva
una rappresentante del parroco di Fiera, assente giustificato
per impegni legati al suo ministero, la quale ha illustrato al-
cune note storiche della Madonna dell’Aiuto, venerata nella
valle per i numerosi benefici ottenuti grazie alla sua inter-
cessione, dalla tutela contro la peste bubbonica di antica
memoria fino alle alluvioni che hanno colpito la Valle. Inter-
venti di protezione che hanno rafforzato la fiducia dei valli-
giani nella protezione della Madonna. I fedeli di Quero, gui-
dati da don Alessio, hanno celebrato la Santa Messa nel
piccolo santuario, rivolgendo alla Madonna ognuno la pro-
pria richiesta d’aiuto. Al termine della funzione un’oretta di
libertà per visitare il bel centro, che ha dato i natali a Luigi
Negrelli, progettista del Canale di Suez, ricordato con un bel
giardino all’ingresso del paese. C’è stato anche il tempo per visitare la chiesa arcipreta-
le, dedicata a Santa Maria Assunta. Edificio colpito da varie calamità nel corso degli
anni, ma sempre ricostruito dai valligiani fino alla attuale versione che conserva, co-
munque, lo spirito gotico nella sua architettura, risalente al 1493, data di fine lavori,
consacrata nel 1495. Durante i successivi lavori di manutenzione e restauro si sono fat-
te scoperte di grande rilievo, con tracce di una antica basilica databile al V – VI secolo
d.C.. Anche il santuario ha una storia antica, riassunta nel riquadro qui sotto.

La costruzione della Chiesa della Madonna dell'Aiuto o "Cèsa Nova" fu decisa il 2


febbraio 1663; la prima pietra venne posta il 23 ottobre 1663.
Terminata alla fine del 1667, venne benedetta il 7 gennaio dell'anno successivo.
L'affresco sulla facciata fu eseguito nel 1952 dal prof. Argo Castagna di Rovereto; esso
riproduce la Madonna circondata da personaggi in costume primierotto del '700. Sull'al- In Foto: la Comitiva, il
tare principale campeggia il quadro della Madonna dell'Aiuto. L'immagine venne donata santuario e il quadro
dal Barone Cristani da Rallo nel 1767; si tratta di una copia dell'opera "Mariahilf" di Lu- della Madonna,
cas Cranach il Vecchio conservata a Innsbruck presso il Duomo a St. Jakob. la chiesa Arcipretale.
21 LETTERE AL TORNADO

Il Club Feltre Dolomiti in visita al Viola Park


di Mirko Gualtierotti
Presidente del Viola Club Feltre Dolomiti
I lavori dei Viola Park, a Bagno a Ripoli, sono ini-
ziati nel maggio 2021 e si prevede la fine della
realizzazione per giugno di quest'anno, contiene
11 campi da calcio: due sintetici e due ibridi, vuol
dire metà sintetico e metà erba, si estenderà su
una superficie di circa 25 ettari e sarà uno dei
centri sportivi più grandi in Italia, ospiterà tutti gli
uffici del Club, i campi di allenamento della Prima
Squadra maschile e femminile e quelli delle squa-
dre giovanili.
La Fiorentina avrà realizzato, a detta degli intendi-
tori, uno dei più grandi e all'avanguardia centri
sportivi d'Europa. Barone ha detto che all'inizio
prevedevano di spendere 65 milioni di euro. At-
tualmente le spese sono arrivate a 110 milioni con
tantissime difficoltà burocratiche nella realizzazio-
ne e nello sviluppo del cantiere, e qui apro una
parentesi: grazie a queste problematiche non è
stato possibile realizzare uno stadio di proprietà
che comprendesse oltre lo stadio anche alberghi
e centro commerciale... Tutto a spese di Rocco
Commisso. È stato un enorme piacere essere sta-
ti invitati dalla Fiorentina a visitare il cantiere, lo
scorso 29 aprile. Abbiamo avuto l'onore di visitare
un’infrastruttura con servizi all’avanguardia. Oltre
a 11 campi da calcio ci sono due palestre, una
cappella per pregare, sala dentista, sala parruc-

chiere. Praticamente sarà una città viola. Nel campo principale ci saranno due tribune che potranno ospitare
3.000 spettatori e vi giocherà la primavera e la squadra femminile
In foto: Mirko, querese, ripreso dalle telecamere di acffiorentina.com; il progetto dell’opera; un particolare della
Tribuna; il dirigente Giuseppe Barone con alcuni tifosi; Mirko con Nicolás Andrés Burdisso, direttore tecnico della
Fiorentina; Mirko con Rocco Commisso, patron della Fiorentina; qui sotto gli spalti del costruendo stadio.
Viola Club "Feltre - Dolomiti
La storia del nostro Club. Fondato nell'anno
2010 è più che una realtà dato che è l'unico Club
attivo in Veneto. Conta 260 iscritti e comprende
anche tesserati dal Friuli Venezia Giulia. Stiamo
organizzando la trasferta per andare a Roma il 24
Maggio a vedere la finale di Coppa Italia con 24
persone che viaggeranno in pullman verso la ca-
pitale. Dobbiamo dire grazie a Rocco perché in 4
anni di gestione ci ha portato a disputare una fina-
le sicura e forse un'altra, speriamo in Europa Lea-
gue oltre averci creato un bel centro sportivo che
difficilmente una squadra top player può avere.
22 CRONACA

Uni3, concluso l’anno accademico


L’Università degli adulti-anziani: una straordinaria realtà che da una decina d’anni è presente sul nostro territorio,
con sempre maggiori iscritti e con argomenti ed iniziative che arricchiscono, stimolano, interessano ed aggrega-
no tutti i partecipanti. Durante il triste periodo del Covid ne abbiamo sentito la mancanza e venerdì scorso, nono-
stante la partenza in sordina e tra mille dubbi, si è concluso con grande soddisfazione un altro Anno Accademico,
ricco di spunti e di possibilità di riflessione. A nome e su richiesta di tutti gli iscritti, attraverso questo periodico, in-
sieme ad un ricordo affettuoso del Maestro Martino, che ne è stato l’ideatore ed il promotore, vorrei dire un
GRAZIE sentito e riconoscente a Michelangela ed a tutti i membri del Direttivo che con passione, dedizione, pro-
fessionalità e tanto impegno ci permettono ogni anno di conoscere ed apprezzare le tematiche varie ed interes-
santi degli incontri quindicinali e contribuiscono a mantenere, per quanto possibile, la nostra mente vivace ed at-
tiva. Grazie di cuore e…al prossimo anno!
Luana Di Tommaso, a nome di tutti i corsisti

Foto di Settimo Rizzotto. Consegna dei diplomi ai corsisti più… anziani


23 LETTERE AL TORNADO

Traguardo raggiunto!
di Angelo Ceccotto
Dopo diversi rinvii per eccezionali circostanze, si è dato corso al prestabilito pro-
gramma della Sezione Fanti di Alano - Quero Vas. L’apertura del cerimoniale si è
avuta già sabato 6 maggio, alla sera, con la consegna del libretto storico dei canti
di guerra del 1° Reggimento Fanteria “Savoia” (“Cravatte Rosse”) da parte della
Sezione all’Ingegner Luigi Spada, che a sua volta lo ha consegnato al direttore
del Museo per porlo nella bacheca riservata alla Medaglia d’Oro al Valor Militare
S.Ten. Ugo Bartolomei. Per la cronaca questo libretto fu custodito gelosamente
dall’ex Sindaco Geometra Pietro Spada che me lo consegnò per la ristampa da
divulgare al pubblico. Esso narra in particolare le vicende della liberazione di Ala-
no di Piave dal 24 al 30 ottobre 1918. All’indomani, domenica 7 maggio, al via la
cerimonia ufficiale con la S. Messa a Quero in ricordo dei Fanti Caduti e di quanti
ci hanno lasciato ultimamente. Ne seguiva poi il corteo dal Birrificio di Quero al
Monumento del Fante presso l’omonimo ponte sul Piave, dove si è svolta la ceri-
monia ufficiale con gli onori alla bandiera e ai Caduti e lo scoprimento della targa
da parte del Presidente Emerito M.d.L. Cav. Antonio Berretta e del sottoscritto,
autore di questa iniziativa. Si proseguiva con le locuzioni del Presidente Seziona-
le Cav. Luciano Mondin che ha porto i saluti ai convenuti e alle Associazioni
d’Arma, del Signor Piero Cadorin in rappresentanza del Sindaco di Quero Vas e
del Signor Alex Gallina in rappresentanza del Sindaco di Alano. Dopo il Vicepre-
sidente della Federazione Fanti di Belluno Signor Gavino Pinna, concludeva il Presidente Emerito M.d.L. Cav.
Berretta, il quale sottolineava le pluripresenze nel nostro territorio, oltre a rimarcare l’importanza e il valore del ri-
cordo dei Caduti. Il sottoscritto si è esposto per ringraziare i partecipanti, evidenziando tra l’altro la nostalgia del
passato quando erano
presenti la banda, il pic-
chetto armato e Fanti
provenienti dal Trivene-
to. Presenti pure il
Comm. Paolo Casotto,
Vicepresidente dell’“Alto
Onore del Grappa”, e il
Presidente Provinciale
Bersaglieri Dottor Alvise
Peloso. La conclusione
avveniva al Ristorante
la Rotonda dove, duran-
te il pranzo, è avvenuto
lo scambio di ricordi.

Ricordo del Direttore Carraro


Belluno. Il 19 Aprile, circondata dall’affetto della sua famiglia, è mancata la dottoressa
Maria Grazia Carraro, Direttore Generale dell’Ulss Dolomiti, in seguito a una malattia che
ha affrontato con grande coraggio, dignità e riservatezza. Fino all’ultimo ha condotto
l’Azienda con determinazione e tenacia, portando un nuovo approccio alla sanità in
montagna e non smettendo mai di guardare al futuro. L’Ulss Dolomiti, profondamente
addolorata per la scomparsa della sua guida, esprime il suo cordoglio e si stringe al
marito, al figlio e ai familiari tutti.
Classe 1961, trevigiana, Maria Grazia Carraro si era laureata in Medicina e Chirurgia
all’Università di Padova, dove aveva conseguito anche la specializzazione in Igiene e
Medicina Preventiva nel 1992. Dopo una esperienza presso la Direzione Medica del
Presidio Ospedaliero dell’ex Ulss 11 Opitergino Mottense, dal 1997 al 2005 aveva
prestato servizio alla Direzione Medica dell’Ospedale di Treviso, con incarico di direttore
di struttura complessa dal 2003. Dal 2005 ha ricoperto l’incarico di direttore medico e
responsabile della funzione ospedaliera all’ex Ulss 7 di Pieve di Soligo dove, dal 2013, è
stata direttore sanitario fino al 2016. Dal 2012 è stata anche presidente del Consiglio di
Amministrazione dell’ospedale riabilitativo di Motta di Livenza. Dal 2016 al febbraio 2021 è stata direttore
sanitario all’Ulss 4 Veneto Orientale. Dal 1° marzo 2021 era Direttore Generale dell’Ulss 1 Dolomiti.
24 CRONACA

Quero, torna il pane in Via Toà


Con Forno Zanotto riapre il punto vendita ex panificio Schievenin
(M.M.) Riapre con Marco Zanotto e Sara il punto vendita di pane, e non solo, di
Via Toà a Quero, fino a poco tempo fa sede del panificio di Vittore Schievenin e
famiglia. Un nutrito numero di futuri clienti ha festeggiato la riapertura con Mar-
co, Sara e tutta la squadra di Forno Zanotto, godendo un ricco buffet di benve-
nuto nel primo pomeriggio di sabato 29 aprile. Presenti all’inaugurazione
l’assessore di Quero Vas Ketty Bavaresco ed il sindaco di Cavaso del Tomba,
Gino Rugolo, che ha accompagnato i suoi concittadini in questa nuova avventu-
ra. Marco, appassionato apicultore, & Sara, che ha già avuto esperienze lavora-
tive in un supermercato, hanno da poco più di un anno rilevato l’attività di panifi-
cazione a Possagno, subentrando alla ditta
Zatta. Siccome non di solo pane vive
l’uomo, nel punto vendita si potranno tro-
vare pasticcini, dolci, pizze da asporto, con
un banco gastronomia per salumi vari e
sugli scaffali alcuni generi alimentari per
rimediare una spesa da ultimo minuto.
Marco assicura anche la possibilità di forni-
re, per asporto, il necessario a quanti
avranno necessità di organizzare piccoli
eventi domestici. Basterà contattarli al nu-
mero telefonico che si legge anche sotto il
logo del forno: 351.3628812. In questo
primo periodo di… rodaggio il punto vendi-
ta sarà aperto al mattino dalle 7,30 alle
12,30 con chiusura domenicale. Per i fre-
quentatori dei social possiamo consigliare
la visita del profilo Facebook raggiungibile
al seguente link:
https://www.facebook.com/fornozanotto/
attraverso il quale seguire la produzione e
le iniziative messe in cantiere.
In foto: vari momenti della festa d’apertura

Il pane conserva quasi una maestà divina. Mangiarlo nell’ozio è da parassita;


guadagnarlo laboriosamente sembra un dovere; rifiutarsi di dividerlo è da crudeli.
(Charles Pierre S. J.)
25 CRONACA

Alano: chiusa
la macelleria “Alla Torre”
di Mario Prosdocimo
di Sandro Curto
Un’altra dolorosa chiusura ad Alano capoluogo: il 29 aprile
scorso ha cessato l’attività la macelleria “Alla Torre” in via
Bortolo Pontini. Fondata oltre trent’anni fa da Valerio Vanzin,
che ne è ancora il proprietario, negli ultimi dodici anni è stata
gestita, con grande professionalità e cortesia, dall’alanese
Mario Prosdocimo con la preziosa collaborazione di Paola
Bernardi. Oltre ai tradizionali prodotti da macelleria vi si pote-
vano trovare alimentari e qualcosa di gastronomia. Purtroppo
l’affitto, l’aumento delle bollette, i frigoriferi obsoleti e la con-
correnza dei supermercati hanno diminuito, in quest’ultimo
periodo, la redditività dell’azienda e, pur malvolentieri, Mario
ha deciso per la chiusura. Attraverso il Tornado Mario e Pao-
la salutano e ringraziano l’affezionata clientela di questo lun-
go periodo e quanti hanno collaborato nella gestione.

A Dal Canton-De Faveri


la scopa del bar Acli
di Sandro Curto
A distanza di oltre tre anni dall’ultimo torneo disputato, causa il covid che si è portato via anche due grandi gioca-
tori come Andrea Santini di Segusino e Leone Mondin di Quero, sono tornate le gare di scopa all’asso nella no-
stra zona. La prima è stata organizzata, martedì 25 aprile, al bar Acli di Campo e ha visto una grande partecipa-
zione con tutte le sedici coppie previste presenti fin dall’inizio nonostante la concomitanza col lungo ponte.
La vittoria è andata alla coppia alanese formata da Rino Dal Canton e Piero De Faveri, che hanno sbaragliato
tutti gli avversari; al secondo e terzo posto due coppie “foreste”, Albino-Claudio e Manuel-Omar, mentre al quarto
una locale composta da Gabriele Putton e Giuliano Zanotto.

COME ERAVAMO

Cartolina
di Fener
degli anni
Quaranta
a cura di Silvio Forcellini
In questa cartolina d’epoca, che
dovrebbe risalire agli anni Qua-
ranta, uno scorcio di Fener con,
in primo piano, l’attuale Via del-
la Vittoria (la “Feltrina”, tanto
per capirsi) e, sullo sfondo, il
Piave e Segusino.
26 CRONACA

Nozze d’oro
in casa Besazza
(S.C.) I nostri affezionati abbonati di Alano di Piave Luigina Collavo e
Aldo Besazza hanno festeggiato lo scorso primo maggio l’importante
traguardo dei cinquant’anni di matrimonio con un pranzo alla trattoria
“Al Pescatore” di Pederobba al quale hanno partecipato i figli Eva e
Riccardo detto “besa”, la nipotina Alice, con loro nella foto, parenti e
amici. Congratulazioni dalla Redazione. Qui sotto il biglietto d’auguri!

ASTERISCO

La foto di copertina
(M.M.) Scatto del nostro abbonato alanese Luciano De Faveri di un bel arcobaleno, comparso nel tardo pomerig-
gio del 25 Aprile, che sembra tracciare una cupola protettiva su tutta la conca del Basso Feltrino. Foto scattata
con il cellulare, uno Xiaomi Redmi Note 8 Pro. Difficile riprendere un soggetto così iridescente senza poter conta-
re su una macchina fotografica a controllo manuale ed avere il tempo per cogliere l’attimo. Un arcobaleno non
dura per molto tempo. Bravo Luciano e grazie per aver condiviso questa bella immagine che, liberandoci dalla
freddezza dei dati tecnici di ripresa, ci invita a fare quattro passi nel mondo della fantasia, a provare la gioia
bambina di ammirare l’arcobaleno e credere che davvero ci sia una pentola di monete d’oro alla sua base!

La vita è come un arcobaleno: ci vuole la pioggia e il sole per vederne i colori. (Detto indiano)
Con l’impercettibile subitaneità di un angelo, era comparso l’arcobaleno: languidamente stupito di se stesso,
di un verde soffuso di rosa, con un pallido alone violaceo lungo il margine interno, stava sospeso al di là di un
campo falciato, sopra e davanti il boschetto lontano di cui velava una piccola, tremante porzione.
(Vladimir Nabokov)
27 COME ERAVAMO

I donatori di sangue di Alano negli anni ‘60


Segnalazione di Maria Mazzier

ATTUALITÀ
Albi Giudici popolari
Domanda entro il 31 luglio. Moduli ed informazioni sui siti comunali
Tutti i cittadini, uomini e donne, residenti nel Comune che, non essendo già iscritti negli albi definitivi dei giudici
popolari, siano In possesso dei requisiti stabiliti dagli artt. 9 e 10 della legge 10.04.1951, n. 287, per l’esercizio
delle funzioni rispettivamente di Giudice popolare di Corte d’Assise o di Corte di Assise di Appello e non si
trovino nelle condizioni di cui all’art. 12, sono invitati a Iscriversi, non più tardi del 31 luglio corrente anno,
negli elenchi Integrativi comunali. I giudici popolari devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
Cittadinanza italiana; Buona condotta morale; Età non inferiore ai 30 e non superiore ai 65 anni;
Licenza di scuola media di primo grado per i giudici di corte di Assise;
Licenza di scuola media di secondo grado per i giudici di corte di Assise di Appello.
Non possono assumere l’ufficio di giudice popolare:
I magistrati e, in generale, tutti i funzionari in attività di servizio appartenenti o addetti all’ordine giudiziario;
Gli appartenenti alle forze armate dello Stato ed a qualsiasi organo di polizia, anche se non dipendente
dallo Stato, in attività di servizio; I ministri di qualsiasi culto ed i religiosi di ogni ordine e congregazione.
28 CENNI STORICI

25 Aprile, Festa della Liberazione antifascista


Per non dimenticare
di Alessandro Bagatella
Per onorare la festa del Venticinque Aprile che ricorda la liberazione dall’occupazione nazista, propongo questi
due scritti, tratti dal mio archivio personale: uno del parroco di Sanzan, don Ernesto Dallan e l’altro di mia madre,
testimonianza della sua esperienza di porta ordini, una delle tante cattoliche combattenti per la libertà.

9 settembre 1943 / 1 maggio 1945


L'invasione e la ritirata tedesca
Posta lungo la strada provinciale che unisce la pianura sti di blocco nemici, sottoposti a dura disciplina: la
all'alpe, serrata in una stretta gola, la parrocchia di chiesa divenne luogo di concentramento per le donne,
Sanzan era esposta, forse più di ogni altra , all'ira ne- la canonica fu trasformata in caserma per le truppe e
mica. Il timore per l'occupazione tedesca, che avanza- la sala riunioni venne adibita a prigione per gli uomini,
va preceduta da una triste eco di violenza, soprusi e in attesa di trasportarli a Quero. Nonostante il severo
offese verso la popolazione civile, stava lasciando il controllo da parte tedesca, nelle frazioni di Carpen e
posto ad un periodo di relativa tranquillità per la gente Sanzan non si ebbero violenze o particolari accani-
del posto. Il calvario sarebbe iniziato nel maggio del menti verso la povera gente, come successe a Bellu-
1944. Una truppa tedesca, in perlustrazione, feriva mat e a Canal, dove si assistette a svariate rapine, an-
gravemente all'alba del 2 maggio il patriota Masocco che a mano armata! Dalla canonica, per fortuna non
Giuseppe, in operazione sulle Prealpi Feltrine: costui venne rubato nulla di pregiato, solo cibo e piccoli og-
non aveva armi con sé, ma possedeva documenti getti. Non appena venne allentato il blocco, i giovani
compromettenti che potevano mettere in serio pericolo che si erano nascosti fra le montagne, scesero pian
molte persone della frazione di Sanzan. La stessa sera piano in paese e ritornarono coloro che erano detenuti
venne prelevata da casa sua la moglie di Masocco: a Quero (tranne tre uomini che furono spediti nei cam-
con modi brutali, senza tener conto né delle condizioni pi di concentramento in Germania; due di essi si salva-
precarie in cui versava, né dei due figli in tenera età rono ma il terzo non fece ritorno). Per alcuni giorni tutto
(questi furono affidati ai primi accorsi sul luogo), venne sembrava tranquillo, ma all'alba del 13 ottobre un
portata a Belluno, al comando militare tedesco, per un grosso contingente dell'armata tedesca bloccava tutte
estenuante interrogatorio, e qui trattenuta per ben 30 la vie del Carpen, assediava la casa della famiglia Cu-
ore. In seguito all'involontaria confessione della stessa, rio e prelevava con la forza i due figli partigiani, Carlo e
che dichiarò che molti giovani delle frazioni limitrofe a Aldo, e il fratello maggiore che si trovavano in casa
Sanzan operavano tra le montagne, nella resistenza con i genitori. Costoro furono poi trasportati in caserma
partigiana, insieme al marito, alle prime luci del mattino a Feltre, mentre ancora si cercava il quarto fratello sul
del 5 maggio, Sanzan e le Croci vennero circondati dai Tomatico, dove pascolava con la mandria; non venne
tedeschi. Fu il primo vero rastrellamento nella "Bassa preso, ma il suo bestiame e ogni suo avere venne re-
Feltrina". Per fortuna non ci furono incidenti dolorosi o quisito: solo le grida strazianti di sua moglie e dei suoi
ostilità per la popolazione dei paesini, sebbene da quel figli riuscirono a far lasciare loro una delle 12 mucche,
momento venissero considerati "focolaio di Partigiani". per garantire la sopravvivenza. La stessa sorte toccò
Tutto il periodo estivo passò senza grosse novità, che alle loro abitazioni in paese: la loro casa venne com-
però erano in serbo per l'autunno! Il 19 settembre di pletamente svuotata, come quella del fratello più vec-
buon'ora le SS operavano una perlustrazione molto chio, dalla quale furono cacciate moglie e figlie, proi-
accurata di Sanzan e di Carpen. Nessuna via, nessuna bendo loro di avvicinarsi, pena la morte! L'intero paese
casa, nessun angolo venne trascurato, nemmeno la era ora terrorizzato dalle frequenti sparatorie; tutti colo-
canonica del parroco! Nessuno capiva cosa volessero ro che facevano movimenti sospetti o tentavano di na-
da quella povera gente, solo l'indomani si capì che scondersi, se avvistati venivano raggiunti da scariche
cercavano armi e munizioni. Con l'occasione però si di mitragliatrice, rischiando la vita o restando feriti gra-
appropriarono anche di oggetti vari che potessero tor- vemente (come toccò a Pochetto Tranquillo Giusep-
nargli utili: calzature, indumenti e cibo. Catturarono an- pe). Quelli che seguirono furono giorni di attesa e an-
che due giovani ragazzi, il primo riuscì a scappare e a goscia per tutti. Il 18 ottobre velò di lutto l'intero paese.
nascondersi, mentre l'altro, Ferro Antonio fu Costanti- Sul far della sera i due fratelli Curto, partigiani, veniva-
no, fu portato a Quero come ostaggio. Tutti i giovani no giustiziati con impiccagione alla stazione di Quero,
dei paesi, vista la mossa del nemico, sparirono dalla nel porticato della Locanda Curto, all'insaputa di tutti.
circolazione, dileguandosi fra i boschi, sulle montagne Ma le voci circolano in fretta e la notte portò la doloro-
locali; cosicché il giorno seguente, quando gli stessi sa notizia all'intero paese. Dopo qualche giorno veni-
reparti operarono la seconda perlustrazione non trova- vano scarcerati i genitori di costoro, con il divieto asso-
rono che donne, bambini e vecchi. Vennero catturati luto di porre piede sul territorio delle tre province, e il
tutti (circa quattrocento), compreso il parroco, e tra- fratello maggiore, con la sola proibizione di tornare a
sportati a Quero, dove vissero nove giorni di reclusio- casa sua. La belva nemica non era ancora sazia e
ne, angoscia e fame, sostenuti solo dalla carità dei cercava altri che con essi avevano vissuto la monta-
buoni queresi. Intanto Sanzan e Carpen divennero po- gna da patrioti, di cui erano note le generalità e il do-
29 CENNI STORICI

micilio. La tensione dunque continuava. Non mancaro- fanatismo pauroso. Ci fu un momento di smarrimento,
no ricerche e sopraluoghi, però non più in grande stile poi un fuggi fuggi verso l'alto. Verso le undici di sera si
e fortunatamente tutti a vuoto. Così tra ansie e timori aprì il fuoco dei partigiani, appostati su tutti i monti del-
giungeva nuovamente la primavera, che questa volta la vallata, che al giungere della retroguardia si fece più
avrebbe portato la liberazione sebbene a duro prezzo! intenso, davvero infernale. Verso le tre comparivano a
A fine aprile per cinque giorni i resti dell'esercito tede- Carpen, tre carri armati tedeschi, venuti da Pedavena
sco operante in Italia risalivano senza posa e senza per attaccare gli alleati alle porte del paese. All'improv-
ordine, offrendo uno spettacolo tragico, non mancando viso, alle gallerie tra S. Maria e Carpen, sopraggiunse-
di atti violenti e furti. L'ultimo giorno di aprile, nel pome- ro i carri armati alleati; si apriva il fuoco che portava la
riggio, le case si riempirono di truppe, che pernottaro- distruzione della chiesa parrocchiale e di diverse abi-
no nelle nostre stanze e riposarono nei nostri letti. La tazioni private, troncando la vita a De Bona Amelia e
canonica ospitò il generale dell'ultima divisione. A ferendo gravemente un giovane. Verso le quattro del
mezzogiorno in punto del primo maggio la truppa ebbe primo maggio, entrarono in paese le forze di liberazio-
l'ordine di partire. Per pochi minuti non vedemmo più ne alleate, portando la tanto sospirata e attesa libertà.
un tedesco; calò un silenzio assoluto e uno stordimen- dalla relazione del parroco di Sanzan
to generale pervase tutti. Ecco presto raggiungere gli Don Ernesto Dallan
ultimi reparti della retroguardia in contatto con il nemi-
co: erano gli uomini del terrore, spinti dall'odio e da un

"Porta- ordini" un lavoro difficile e pericoloso


Nella primavera del 1944 le truppe partigiane erano in azione in tutta la provincia, comandate e dirette da diverse
formazioni: Brigata Italia Libera, Garibaldi e Matteotti. Mia madre, Vittoria Andreazza, collaborava come Porta or-
dini nella Brigata Italia Libera, allora comandata dal comandante Pierrot e dal tenente Torresan, che gestiva un
gruppo di partigiani sulle alture del Monte Grappa, insieme a Livio Morello, comandante della Brigata Matteotti.
Ogni giorno Vittoria doveva recarsi a Montebelluna quasi giornalmente dal capitano Pierot per ricevere gli ordini o
per portare notizie di Torresan. Una mattina, come sua consuetudine, prese la bicicletta e si avviò, quando, in
prossimità di Onigo, venne fermata da una pattuglia tedesca; con un fucile puntato alla testa, fu perquisita fino al-
le scarpe. Non le trovarono nulla e la lasciarono andare, credendo a quanto aveva detto: andava a Montebelluna
a comprare la farina da polenta per sfamare i suoi fratelli. Fu davvero fortunata! I messaggi per il comandante
erano nascosti nelle manopole del manubrio della bicicletta! Quanta paura e quanta soddisfazione, per aver por-
tato a termine quelle imprese. Ricordo, inoltre, che nella stessa compagnia di mia madre, erano attivi due suoi
fratelli, mio padre, allora fidanzato con lei, e diversi suoi coetanei della zona.
Testimonianza diretta di : Andreazza Vittoria, raccolta dal figlio Alessandro Bagatella

CRONACA
Al Concorso per un canto del Sinodo
Segnalazione per il querese Gianantonio Alberton
Nel mese di marzo si è tenuto il Concorso attraverso il quale la Chiesa di Padova aveva chiesto proposte musi-
cali relative al capitolo 2 del Vangelo di Giovanni. Tredici le tracce musicali di autori da tutta la diocesi e una an-
che da Quero-Vas, a firma del nostro organista Gianantonio. Verificato che la proposta fosse proponibile ad una
assemblea in preghiera, seguendo i criteri di: semplicità, immediatezza, fattibilità concreta, uso liturgico, la Presi-
denza del Sinodo ha deciso di premiare la proposta di Antonio Pessetto, di Volpago del Montello. Vengono se-
gnalate anche le composizioni di Gianantonio Alberton (Quero-Vas, Belluno) e di Michele Barnaba (Vigo-
darzere, PD). Lo spartito e il testo del canto “Fate quello che dirà” vengono ora messe a disposizione delle
comunità cristiane perché possano utilizzarlo nei prossimi mesi. https://sinodo.diocesipadova.it/un-canto-per-il-sinodo/
30 ATTUALITÀ

L’inquinamento digitale, come ridurlo

Depauperamento di risorse non rinnovabili, riscaldamento globale, inquinamento: la rivoluzione digitale, con i
suoi Pc, dispositivi elettronici e infrastrutture ICT, ha un impatto sull’ambiente che molti di noi neanche
immaginano. Per approfondire l’argomento è possibile consultare l’articolo di Giovanna Sissa, professore a
contratto del Corso "Dimensione interdisciplinare dell'Impatto ambientale dell’ ICT", presso la scuola di Dottorato
STIET (Scienze e Tecnologie per l’Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni) dell’Università di Genova,
pubblicato su: https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/limpronta-ambientale-dellict-ecco-limpatto-dei-nostri-
device-sul-pianeta/ o altre informazioni su: https://www.digitalcleanupday.org/
31 ATTUALITÀ

Bilancio 2022: perdita inferiore al previsto


L’Azienda Ulss n. 1 Dolomiti ha chiuso il Bilancio di Esercizio 2022 con una
perdita pari ad euro 11,5 milioni di euro, con un valore della produzione di oltre
519 milioni di euro, in miglioramento rispetto all’obiettivo assegnato dalla Regione
di una perdita di 13 milioni di euro. L’Azienda ha quindi centrato il principale
obiettivo economico assegnato all’Azienda per l’anno 2022. Dall’analisi dei costi
della produzione, cresciuta del 5,2% rispetto al 2021, risulta come l’aumento di
alcuni costi che hanno determinato la perdita di esercizio, non sia imputabile alla gestione. Si evidenziano in
particolare l’incremento dei costi del personale dipendente per 3,6 milioni di euro (+2,1%) dovuti principalmente
all’applicazione del CCNL 2019-2021 del personale del comparto sanità, l’aumento dei costi per riscaldamento ed
energia elettrica dovuto all’incremento del prezzo di gas ed energia elettrica per 5,2 milioni di euro ( +38%) e
l’incremento dei costi per acquisto di beni sanitari come farmaci e dispositivi medici (correlati all’incremento di
attività ) nel rispetto dei tetti assegnati per circa 6 milioni di euro(+11%) e di altri beni sanitari prima consegnati
gratuitamente da Azienda Zero (circa 4,7 milioni di euro) quali, ad esempio, dispostivi di protezione personale etc.
Si consideri, inoltre, come l’inflazione (valore medio annuo pari all’8,1%) abbia influito, anche se con impatti
differenziati a seconda del tipo di spesa, sull’acquisto di beni e servizi in modo rilevante.
Anche la gestione della pandemia da Covid-19, anche se con un impatto minore rispetto agli anni 2020-2021, ha
comunque determinato costi per circa 4,4 milioni di euro nel solo primo trimestre 2022 nel quale era ancora in
vigore lo stato di emergenza sanitaria. Contestualmente all’approvazione del bilancio è stato richiesto alla
Regione il ripiano della perdita in quanto nei limiti della perdita programmata.
Si evidenzia, inoltre, come tale risultato sia stato raggiunto pur in presenza di alcuni fattori di criticità quali:
Un territorio di riferimento prevalentemente montano, caratterizzato da una forte dispersione della
popolazione (in media 55,0 ab./Kmq) e da notevoli limitazioni alla mobilità;
Bassa numerosità della popolazione di riferimento (al 31.12.2022 pari a 198.614 abitanti), che incide sui
modelli di finanziamento basati su quote capitarie;
Popolazione tra le più anziane della Regione (composta per il 27,8% da anziani di età uguale o superiore
a 65 anni) ed un indice di vecchiaia che si attesta a fine 2022 su di un valore di248,8, con conseguente
alta incidenza delle patologie croniche e degenerative.
Tali fattori hanno reso necessario, infatti, lo sviluppo di un sistema di offerta sanitaria e socio-sanitaria
caratterizzato da un’estrema disaggregazione ovvero da un policentrismo di strutture di offerta, necessario per
garantire uniformità e accessibilità dei servizi ai cittadini residenti.
Questo sistema di offerta è caratterizzato da costi fissi strutturali che non possono essere ridotti senza andare ad
incidere sulla quantità e sulla qualità dei servizi sanitari offerti.
«Chiudiamo un bilancio complesso, in un contesto economico di particolare criticità, con un risultato migliore
delle previsioni. Gli aumenti che il tessuto economico e le famiglie vivono quotidianamente riguardano anche
l’Azienda che è comunque riuscita a contenere le perdite con una gestione oculata. Purtroppo la carenza di
personale sanitario ha talvolta inciso nell’erogazione dei servizi. L’Azienda si è adoperata e sta percorrendo tutte
le strade possibili per riuscire a garantire una risposta soddisfacente ai bisogni di salute» commenta il Direttore
Generale ff Rosanna Zatta
Belluno, 28 aprile 2023
32 ATTUALITÀ

Per contribuire a migliorare gli spazi del proprio Comune, mettendosi a disposizione - sotto la
supervisione di un tutor - per alcuni semplici lavori di miglioramento e abbellimento degli spazi pubblici.
CI TROVATE OGNI MARTEDI MATTINA A FENER IN ROTATORIA.
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Tel.: 0423 64373 - Fax: 0423 681757 Sabato e Domenica
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