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Anno XXX
17.12.2009
Numero
552
periodico di attualità dei comuni di alano di piave, quero, vas, segusino
PRODUZIONE E INGROSSO
Abbigliamento da Lavoro Detergenza Professionale
Spettacolo benefico ad Alano. I fondi raccolti andranno all’associazione feltrina “Amici del cuore”
e serviranno per acquistare moderne televisioni per le camere del reparto di cardiologia.
Girogustando in Feltrino:
l’Azienda Agricola Miuzzi Monica di Cilladon
di Antonio Miotto *
Questa settimana il giro eno-gastronomico nel nostro territorio ci porta a Cilladon, frazione del Comune di Quero
che dista circa 5 km dall’abitato, sul sentiero che porta prima in Malga Paoda e poi sulla vetta del Monte Tomatico.
Qui, poco distante dal castagno centenario “del Balèch”, il cui tronco ha una circonferenza di ben 11 metri, ci acco-
glie la signora Monica, titolare dell’omonima azienda (nella foto).
L’azienda
Attiva da circa 12 anni, è un’azienda a conduzione famigliare che
si occupa della produzione di formaggi, fagioli di Lamon e della
raccolta di castagne e marroni del Feltrino. L’azienda è situata a
circa 700 metri di altitudine e la sua attività varia in base alle sta-
gioni.
Il latte viene ricavato da 18 mucche di varie razze tra le quali la
Burlina (nella foto), la Pezzata Rossa, la Bruna Alpina, la Grigio
Alpina, la Rendena e la Valdostana. In stalla troviamo anche 6
manze e 6 asini. Durante la bella stagione, l’attività di pascolo si
sposta in Malga Paoda ai piedi del Monte Tomatico, mentre du-
rante i mesi freddi le mucche rimangono in stalla presso
l’azienda dove è stata adibita a caseificio una piccola stanza.
I prodotti
In questo piccolo caseificio vengono lavorati ogni pomeriggio cir-
ca 200 litri di latte, da cui si ottengono 20 kg di formaggio. A se-
conda della lavorazione del latte abbiamo prodotti freschi come il
burro, la ricotta, la casatella e lo schiz, formaggio a pasta semi-
cotta, tenera. Quest’ultimo viene prodotto con latte vaccino inte-
ro riportando il latte alla temperatura che aveva al momento del-
la mungitura, circa 35° C. Dopo una breve fase di cottura viene
formato in stampi di forma quadrata che ne favorisce il taglio a
fette.
Troviamo anche prodotti di media stagionatura tipo il formaggio
“Malga Bellunese” (nella foto) a latte crudo di 30 o 60 giorni.
Questo formaggio di forma cilindrica a pasta compatta è friabile
da stagionato, con leggera occhiatura spesso irregolare, dal colore paglierino fino al giallo intenso. Il suo sapore è
pieno e marcato, intenso e aromatico e le sue caratteristiche organolettiche sono dovute alle particolari situazioni a-
limentari delle mucche al pascolo.
Da due anni l’azienda aderisce al progetto “La Strada Dei For-
maggi Delle Dolomiti Bellunesi” promosso dall’ente Dolomiti Tu-
rismo, che ha lo scopo di valorizzare e far conoscere le piccole
realtà casearie della provincia. Anche grazie a questa visibilità,
l’azienda viene visitata da persone provenienti da tutto il Veneto
e, dalla prossima stagione estiva, sarà possibile degustare que-
sti ottimi prodotti in malga Paoda visto che ci sarà l’apertura di
uno spazio riservato al ristoro.
L’azienda della signora Miuzzi aderisce anche al mercato a “km
zero” che si tiene la domenica mattina a Valdobbiadene, dove gli
agricoltori locali vendono i loro principali prodotti. È anche possi-
bile acquistare direttamente presso l’azienda tutti i giorni dalle
ore 7.30 alle 10.30 e dalle ore 17.00 alle 20.00.
Azienda Agricola Miuzzi Monica - Via Cilladon 27, Quero - Telefono 338 5968223
*Chi fosse interessato a far conoscere i propri prodotti sul Tornado, può contattare Antonio Miotto all’indirizzo mail
antoniomi8@alice.it o al numero 347-9640262 in ore serali.
4 LETTERE AL TORNADO
Tristano e gli
attori di
“Don Matteo”
LETTERE AL TORNADO
Chiarimenti!!!
di Gioachino Tessaro
Caro Tornado, rieccomi qui a difendermi, questa volta da un certo signor Paolo Licini. Costui credo abbia preso fi-
schi per fiaschi, in quanto non il sottoscritto lo ha tirato in campo, ma il signor Silvio Forcellini (vedere Tornado del
16/7/09). Che lei abbia approvato gli scritti (riportati) del signor Forcellini, a me non me ne può importar di meno,
per il semplice motivo che io non la conosco affatto. Quindi, il suo giudizio, per me, non vale assolutamente niente.
In quanto alla frase da lei citata, il sottoscritto non ha detto che lei “è tesserato” ma che “potrebbe essere tesserato”,
ma sempre nel contesto del discorso riportato sopra. Da qui i fischi per fiaschi. Se la rilegga bene !!! E in confiden-
za, se posso, voti pure per chi vuole, il mio era solo un modo, magari un po’ provocatorio, per far vedere alla gente
che, quando vi mettono un po’ di pepe sulla coda, il vostro “aplomb” va a farsi benedire. Perché dico questo? Si-
gnor Paolo Licini, lei parla di “dittatori” di turno, di “alleati” e di “lacchè”: ma di cosa sta parlando? Presumo lei abbia
provato sulla sua pelle la vera dittatura, e non mi dica, per favore, che ci trova un’analogia con i nostri tempi. Penso
avrebbe pagato di tasca sua per avere una “feroce” e “brutale” dittatura come quella ai giorni nostri. Non lo so se lo
ha letto, magari su “Repubblica”, ma ultimamente sono nati più giornali “di sinistra” che “di destra”, o neanche que-
sto non si può dire? E questa sarebbe dittatura? “Ma mi facci il piacere”, …direbbe Totò.
P.S. Ormai che ci sono, volevo dare un consiglio al signor Silvio Forcellini (mi ero riproposto di lasciar perdere, ma
prendo l’occasione). Incomincio dai passaggi dal “tu” al “voi”, io veramente ne ho contato solo uno. (La prossima
volta, se ci sarà, dammi pure del tu). Proseguo dicendoti che quando non hai le notizie di prima mano, e quindi ri-
porti i ricordi di qualcun altro, per favore mettici anche il nome e cognome, lo fa anche il prete in chiesa quando leg-
ge i Vangeli. (Ti ricordi che nei giorni delle nostre schermaglie, ci siamo incontrati da Rizieri e, con mio stupore, hai
ammesso di non sapere neanche chi ero, finché il signor Sandro Curto non ti ha illuminato sulla mia identità?).
Sbaglio? Quindi tu hai ripreso brani della mia vita solo sul sentito dire, non ti sembra un tantino scorretto? Perciò fa’
nomi e cognomi. Almeno al tizio gli posso chiedere lumi. E lo sai (M.M.) perché? Una gita fuori
Perché quello porta
che la si potrebbe
ti ha definire
fatto la soffiata
e mi ha visto con gli adesivi del “Nicaragua” e della “Padania” (nessun quellapentimento
fatta il 13 novembre scorsose
naturalmente), con l’Auser,
tutto ciò èfino
ve-a
ro, deve avere una memoria di ferro dato che quella macchina l’hoVicenza, venduta all’insegna della calma,
da quasi vent'anni e non senza fretta, più
mi ricordo con
neanche il colore. E chi è, uno 007 della STASI (servizi segreti ex DDR) dolcezza,
!!! appunto. E la giornata è stata godibile in
ogni suo aspetto, a dimensione d’uomo, con il giusto
tempo per ammirare i panorami, le opere d’arte
Diavolo di un Sandro Curto, agente della Ddr! visitate e per gustare il buon menù, dedicato al
baccalà, proposto dal ristorante “Al pellegrino”,
di Silvio Forcellini vicino al santuario di Monte Berico. Sul muro che
circonda la terrazza del santuario si leggono
Diavolo di un Sandro Curto! Ci conosciamo da più di trent’anni e mai avrei sospettato che fosse uno 007 della Stasi,
indicazioni sul panorama che si offre allo sguardo e i
finalmente smascherato dall’implacabile Gioachino Tessaro. E, nello stesso tempo, mai avrei immaginato che
l’intera comunità alanese pullulasse di agenti segreti al soldo dei comunisti, nomi scolpitivistonella
chepietra sono un come
“la soffiata”, ripasso la della
chiama storia
il
bellica d’Italia. Peccato
Nostro con involontaria comicità, è giunta da più parti. Agenti un po’ sgangherati, se mi è concesso, perché non mi che in molti non ne abbiamo
sembra una grande impresa accorgersi dei due adesivi ben visibilirispetto, sull’autolordando
del signor il muro con uno
Tessaro, inutiliinneggiante
scritte (quialin
Nicaragua, l’altro alla Lega Nord-Liga Veneta, in un bizzarro accostamento foto abbiamo fatto un po’
che all’epoca, madiguarda
pulizia un colpo’,
computer).
aveva
colpito anche me, anche se non conoscevo ancora il nome del proprietario Entusiasmante la visitaSignor
del veicolo. al teatro Olimpico,
Tessaro, seambiente
lo lasci
dire: era davvero il segreto…di Pulcinella, altro che Stasi, e invocare studiato
in questoin caso
ogni laparticolare per dare
privacy è davvero l’illusione
ridicolo: se
non si vuol far sapere come la si pensa, non si appiccicano i suddetti prospettica
adesivi aldilunotto,
una cittàè in miniatura.
così semplice! Brava Ma la guidaila
tant’è,
signor Tessaro, persona eclettica come pochi, non finisce mai di sorprenderci raccontare in storia
quanto e riesce
piccolicontemporaneamen-
segreti di Vicenza,
portandoci a visitare i due balconi che hanno ispirato la vicenda di Romeo e Giulietta,
te (e non è impresa da poco, gliene do atto!) a contraddirsi ad ogni piè sospinto, offendere tranquillamente scritta proprio da un vicentino, Luigi
chi si
Da Porto,dianche
permette se poi la come
non pensarla versionelui teatrale Shakespeariana
(salvo adombrarsi se c’èl’ha
poiambientata
chi gli replicaa Verona.
con piùLao visita
menomattutina
“aplomb”) al e,
santuario
non con- ha
contribuito
tento, tentara persino
rasserenare gli passare
di farsi animi, che poivittima
per a rintuzzare gli stimoli di
di un manipolo di illiberali
sano appetito ci hanno
“comunisti” (e pensato
magari anchei cuochi del ristoran-
lettori di Re-
te. Una passeggiata
pubblica, che orrore!) serale
da cuiper le viedifendere:
si deve del centro,ungiusto
triplo in tempo
salto per vedersi
mortale accendere
che neanche le precoci
al circo… A questoluminarie,punto, è non
stata
mil’epilogo di una giornata
sorprenderebbe, intensa,
in quella chema trascorsa
Mauro senza ha
Mazzocco assilli d’orologio,
definito ormaiansie “una da rincorsa
saga”, doverdella guida. Un’esperienza
assistere ad ulteriori punta- da ri-
petere
te… Che e della quale occorre
so, “Gioachino essere contro
Tessaro grati agliMaciste,
organizzatori
Zorro dell’Auser “Al Caminetto”. A quando la prossima, e per dove?
e Godzilla”…
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7 cronaca
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13 cronaca
15 novembre 2009. Oggi una corriera carica di 60enni in festa, provenienti da Alano di Piave, Quero, Segusino, è andata
a prelevare gli altri coscritti di Vas, dove è stata celebrata la S. Messa, nella chiesa parrocchiale. Nell’omelia, a noi dedi-
cata, il parroco don Luigi ci ha incitati a guardare al futuro. Dopo la colazione all’albergo Solagna, siamo partiti alla volta
del castello di Stenico (sede distaccata del castello del BuonConsiglio di Trento). Qui, con l’aiuto di una guida esperta,
abbiamo visitato le varie stanze di questo castello, che ha dei mobili, lampadari, quadri, tavoli, letti, armi e cucina che ri-
salgono al 1500. In particolare è da citare la cappella di S. Martino, sulla cui parete, in fondo, rimangono i resti di un af-
fresco trecentesco raffigurante il crocefisso tra la Madonna con lunghe trecce ed i Santi. In due stanze le stufe dipinte di
maiolica ci fanno pensare un attimo al tipo di riscaldamento dell’epoca. Un’altra cosa che ha destato la nostra curiosità,
sono state le culle in legno, alte. In ogni stanza ci sono alle pareti fregi floreali di grande valore artistico. La collezione di
quadri esposti è davvero ragguardevole. I più importanti dipinti sono: “Il ritratto di un ecclesiastico”, “Il ritratto di nobildon-
na”, “Il ritratto di Clara Bonelli”, giovane donna con palma in mano, tutti del 1700. Dopo un’accurata visione del tutto, sia-
mo ripartiti (era ormai ora di pranzo) per il lago di Toblino dove, nel castello omonimo, siamo stati ricevuti in una storica e
suggestiva sala da pranzo, riservata a noi. Lì abbiamo pranzato con un menù a base di pesce di lago o, a piacere, di car-
ne. Ogni portata veniva accolta con un esclamazione per la maniera raffinatissima di composizione. La simpatia dei co-
scritti ha raggiunto il culmine quando è stata presentata la torta, con la quale tutti hanno voluto farsi fotografare. Gli orga-
nizzatori sono stati eccezionali, quindi non ci hanno fatto mancare la visita ad una azienda vinicola del vicinato, dove gli
enologi ci hanno fatto vedere l’uva vendemmiata in settembre e distesa a seccarsi, per poi fare il vino la settimana santa
(da qui il nome di vin santo). Non è finita qui, perché nella sala sottostante, con un ingresso a forma di botte e sotto dei
tralci di vite, abbiamo trovato le tavole imbandite per noi con salame, formaggio, speck e pane; quindi, venuti nuovamente
gli enologi e spiegandoci la qualità dei vini, ci hanno servito tre assaggi di vino differenti. Dopo un inevitabile acquisto in
loco di qualche bottiglia ricordo, siamo ritornati a casa, non senza però aver assaggiato i biscotti preparati per noi dalla
cuoca Anna, della locanda Solagna di Vas. Durante il ritorno, abbiamo pensato di fermarci un momento a Vas, per visita-
re la mostra di artisti di vario genere che era stata preparata per la festa di San Leonardo. Siamo tornati a casa felici, con
la speranza di rivederci ancora insieme. (Nella foto: i coscritti del 1949 in posa per la foto ricordo)
Samp,
sempre
Samp!
Questo il credo di
Emanuel Dal Zotto,
sfegatato tifoso
querese della
Sampdoria, che
segue non solo
attraverso la stampa
e la televisione, ma
che raggiunge non appena gli è possibile. Nelle foto che ha consegnato alla redazione lo vediamo gongolante posare
assieme a due suoi idoli: Pazzini Giampaolo e Cassano Antonio, i due attaccanti della formazione blucerchiata.
15 attualità
ASTERISCO
La foto di copertina
(M.M.) L’immagine che campeggia sulla nostra copertina di Natale è una scena tratta dal presepe di Segusino, cui è
dedicata una pagina intera, per ricordare l’impegno di tanti appassionati, ma anche per sottolineare il tema centrale
della festività, che trova già nella denominazione la sua definizione pricipale: Natale, festa della Natività. In questo pe-
riodo in cui si accendono più luci del solito, vediamo di non farci abbagliare, ma recuperiamo il senso vero della ricor-
renza, riflettendo sui significati, più vicini alla nostra tradizione, di cui è impregnato il Natale. Il senso religioso possa
quindi riaffiorare e attenuare lo strepito pubblicitario che vuol ridurre la festa ad una corsa ai regali, ad una esibizione di
consumismo. Raccogliamoci e sia Natale vero anche per noi, per ricominciare sempre e comunque a vivere, consape-
voli delle nostre debolezze, ma determinati a superarle contando anche sull’aiuto del prossimo, in un vicendevole so-
stegno alimentato da solidarietà, pace, coerenza, giustizia. Allora avrà senso, per tutti, l’augurio di BUON NATALE!
LETTERE AL TORNADO
Valide fino al
31-12-2009
18 cronaca
Chiara De Simoi
si presenta
di Alessandro Bagatella
La famiglia De Simoi continua a crescere. Complimenti!
attualità
19 cronaca
Andrea
Bordignon,
Ingegnere
meccatronico
Il giorno 27/10/2009, presso l’università
degli studi di Trento, Andrea Bordignon, di
25 anni, residente ad Alano di Piave, ha
conseguito la laurea specialistica in
Ingegneria Meccatronica. Ha discusso la
tesi dal titolo “Lavorabilità di superleghe a
base nickel in operazioni di tornitura al
variare della microstruttura del materiale”,
svolta in collaborazione con il gruppo
Forgital S.p.A..Genitori, fratello, nonna e
parenti si congratulano per il meritato
traguardo.
nni di chi
Tanti a a per u
ie n z tutt so il lu
esper o o il n
e r v ir v i megli gio edì
s rno
20 attualità
dicembre LEGGERissimo
in Biblioteca comunale di Alano di Piave
dicembre 2009
Nell'anno internazionale dei diritti dei bambini, la Biblioteca comunale di Alano propone ai piccoli, a scuola e con i geni-
tori, alcune letture che parlano di bambini. Ogni bambino ha diritto alla cura, alla salute, alla scuola e ad avere occa-
sioni di crescita affettiva, fisica e culturale; ecco che leggere per i bambini diventa un piccolo regalo di cura e attenzio-
ne che gli adulti fanno ai loro bambini.
La Biblioteca Comunale di Alano vi invita a partecipare con i vostri bambini a “di-
cembre LEGGERissimo”: un percorso di crescita in compagnia dei libri.
*Lunedì 14 dicembre in biblioteca *Simone Carnielli legge per i bambini
-della classe prima della scuola primaria
-della scuola dell’infanzia
-della classe seconda della scuola scuola primaria
che è proprio una bella foto, come quella della coscritta querese Assefaw
Teklu Frewoini, ritratta con un bel piatto che inneggia alla Classe. Un grazie a
tutti i partecipanti, a tutti quelli che non sono potuti venire e a tutti quelli che
alla prossima edizione vorranno partecipare. Un grazie agli organizzatori per
Alano, Quero e Vas. Ciao e…………. alla prossima !!
21 ASTERISCO
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e
come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in
condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad
un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e
favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
(art. 11 Costituzione)
L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti
dell’uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Na-
zioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
(art. 26 dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo)
Non si può separare la pace dalla libertà perché nessuno può essere in pace senza avere la libertà.
(Malcom X)
La pace non può essere mantenuta con la forza, può essere solo raggiunta con la comprensione.
(Albert Einstein)
Non c’è una strada per la pace, la pace è la strada e non c’è strada che porti alla pace che non sia la Pace,
l’intelligenza e la verità. (Mahatma Gandhi)
Non c’è accordo più sacro di quello che il mondo ha stretto con i bambini. Non c’è dovere più importante che assicura-
re che i loro diritti siano rispettati, che la loro salute sia garantita, che le loro vite siano libere dalla paura e desiderare
che essi crescano in pace. (Kofi Annan)
La pace è più che l’assenza di guerra. (Bonabes, Conte di Rougè)
Non impareremo a vivere assieme ammazzandoci l’un l’altro i figli. (Jimmy Carter)
La pace può durare soltanto dove i diritti umani sono rispettati e dove gli individui e le nazioni sono Liberi.(Dalai Lama)
Se vuoi la pace, non parlare con i tuoi amici, ma con i tuoi nemici. (Moshe Dayan)
Se la smetti di chiamarlo avversario, poi forse può seguirti come alleato. (Tristan J- Loo)
L’ambiente è molto importante per la pace, perché quando distruggiamo le nostre risorse, diventano scarse e noi ci
combattiamo l’un l’altro per esse. (Wangari Maathai)
La pace richiede il lavoro più eroico e il sacrificio più grande. Chiede maggior eroismo della guerra-
Chiede maggior fedeltà alla verità e maggior purezza della coscienza. (Thomas Merton)
Cinque grandi nemici della pace albergano in noi – avarizia, ambizione, invidia, rabbia e orgoglio; Sconfiggendoli, po-
tremmo infallibilmente godere della pace perpetua. (Francesco Petrarca)
Quasi tutte le miserie del mondo sono causate dalle guerre. E quando le guerre sono finite, nessuno sa più perché so-
no scoppiate. (Leslie Howard)
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22 attualità
orario negozio:
mattino ore 8,30-12,30
pomeriggio ore 16,00-19,00
chiuso il lunedì
e mercoledì pomeriggio
mercati:
martedì - Feltre
mercoledì - Agordo
giovedì - Sedico
venerdì - Feltre
sabato - Belluno
Via Nazionale - Quero (BL) - Cell. 392 6969516
24 LETTERE AL TORNADO
SCOPA
25 ASTERISCO
Complimenti,
Toni!
Il nostro abbonato fenerese Antonio
DEBORAH
COMPAGNONI
A PEDEROBBA
All’inaugurazione della “Festa dei Marroni” di
Pederobba c’era in veste di Ambasciatrice Unicef l’ex
campionessa di sci Deborah Compagnoni. Il nostro
abbonato Domenico Buttol di Campo presente alla
manifestazione non si è lasciato sfuggire l’occasione
e si è fatto immortalare con Deborah Compagnoni
come ben vediamo nella foto qui a fianco.
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cronaca
28 attualità
Se la madre è casalinga
Più facile per i papà stare a casa con i figli
Maggiori facilitazioni per i padri lavoratori con figli fino a un anno di età. I riposi orari previsti dal Testo unico per la ma-
ternità ora spettano anche se la madre è casalinga. Il padre può usufruire dei permessi orari (cosiddetti di allattamento)
anche se la madre è casalinga. Lo conferma l’INPS che con la circolare 118/2009 si è adeguato all’interpretazione e-
stensiva del ministero del Lavoro che riconosce il beneficio a prescindere da possibili impedimenti della madre ad oc-
cuparsi del bambino. Con questo intervento si rafforza la tendenza verso una maggiore flessibilità delle norme in mate-
ria per realizzare un maggiore coinvolgimento del sesso forte nelle famiglie di nuova formazione.
I permessi orari
Il Testo unico sulla maternità (decreto legislativo 151/2001) stabilisce che durante il primo anno di vita la madre lavora-
trice ha diritto a due riposi retribuiti di un’ora ciascuno tra loro cumulabili. Il permesso, usufruibile sia in entrata che in
uscita, è ridotto a un’ora se l’orario giornaliero è inferiore a sei ore. Per la maggior parte delle famiglie il permesso ora-
rio è un aiuto di fondamentale importanza. Non tutte infatti possono permettersi di sostituirlo con il congedo parentale,
durante il quale si può stare a casa l’intera giornata ma solo con l’indennità Inps, pari al 30% della retribuzione.
La madre casalinga
Secondo l’articolo 40 del Testo unico sulla maternità il padre ha diritto ai permessi orari se si verificano determinate si-
tuazioni. Ciò è previsto quando i figli sono affidati a lui soltanto, in caso di morte o grave infermità delle madre o se
questa ci rinuncia o ancora non ne ha diritto perché è una lavoratrice autonoma o una libera professionista. Questo ti-
po di tutela è stato ampliato grazie a una interpretazione estensiva del Consiglio di Stato (sentenza 4293 /2008) che ha
equiparato il lavoro tra le mura domestiche a quello svolto fuori casa. Nel prendere atto di tale pronuncia, l’Inps aveva
stabilito in un primo momento (circolare 112/2009) che il padre lavoratore poteva beneficiare dei permessi orari anche
se la madre era una casalinga a patto che fosse impegnata in attività, debitamente documentate, che la distoglievano
temporaneamente dalla cura della prole. Ciò poteva accadere, per esempio, in occasione di accertamenti sanitari di
una certa durata, partecipazione a concorsi pubblici, cure mediche e così via. Con la lettera circolare 19605 -2009 il
ministero del Lavoro non ha ritenuto tuttavia giustificati i paletti posti dall’Inps che condizionavano il riconoscimento dei
permessi a un‘oggettiva impossibilità della madre a dedicarsi al neonato. Questa impostazione è stata considerata in
contrasto con la logica che ispira la sentenza del Consiglio di Stato che non ha posto alcun limite alla fruizione del be-
neficio. Tanto più è stato osservato che non esiste alcuna norma che impone alle altre categorie di donne non dipen-
denti (autonome , professioniste, ecc) di documentare l’impossibilità ad occuparsi del bambino.
Recupero a domanda
Alla luce dei chiarimenti forniti dal Ministero del lavoro, ne consegue che il padre coniugato con una casalinga può ot-
tenere dei permessi orari (raddoppiati in caso di parto plurimo) entro il primo anno di vita del bambino o di ingresso in
famiglia se si tratta di un minore adottato o affidato. Resta fermo quanto chiarito dall’Inps riguardo al fatto che i per-
messi possono essere fruiti entro tale termine ma non recuperati per le ore precedentemente non godute. Se il padre si
è assentato però in conto ferie o per permessi ad altro titolo potrà chiederne la trasformazione in riposi orari interamen-
te retribuiti. La domanda va presentata all’Inps e al datore di lavoro entro il termine di prescrizione di un anno, che de-
corre dall’ultimo giorno in cui si è verificata l’assenza dal lavoro.
Gli altri benefici
In aggiunta ai riposi orari, il padre lavoratore può usufruire delle seguenti agevolazioni:
Congedo di paternità
Quando la madre è deceduta o gravemente ammalata il padre può subentrare nei suoi diritti e stare a casa , per un pe-
riodo massimo di tre mesi con l’80% dello stipendio. Il congedo di paternità spetta anche se il padre è diventato l’unico
genitore perché il figlio gli è stato affidato in via esclusiva o è stato abbandonato dalla madre.
Congedo parentale
Fino all’8° anno di età del bambino i genitori possono usufruire del congedo parentale con un indennità pari al 30% del-
la retribuzione. I genitori hanno a disposizione complessivamente 10 mesi, che salgono a 11 se il padre si assenta dal
lavoro per almeno tre mesi. Nell’ambito dei tetti stabiliti, i genitori possono assentarsi per accudire i figli anche contem-
poraneamente. Da notare che il padre può assentarsi dal lavoro anche quando la madre beneficia del riposo obbligato-
rio dopo il parto.
Malattie del figlio
Entrambi i genitori (ma non contemporaneamente) possono stare a casa durante le malattie del figlio con un permesso
non retribuito ma coperto con contributi figurativi ai fini della pensione. Per i bambini di età compresa tra i 4 e gli 8 anni
ci sono però dei limiti. Sempre rinunciando alla paga, il padre e la madre possono assentarsi dal lavoro fino a un mas-
simo di 5 giorni all’anno per ogni figlio.
(Circolare INPS 25/11/2009, n. 118)
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