Anno XLI
18.12.2019
Numero
732
PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO
Ricariche telefoniche
Buon Natale
e un sereno
Anno Nuovo
agli associati e ai loro familiari
5
INGRESSO LIBERO
INGRESSO LIBERO
INGRESSO LIBERO
Proposte di: Unione Sette Ville, Comune di Quero Vas, Parrocchie di Quero e Vas,
Banda Sette Ville, Pro Loco Quero e Caorera, Centro Culturale B. Lazzari, Festival Nativitas
Più di
1200
12 proposte per adulti, bambini e ragazzi con più di 1200 presenze a
IMMAGINAZIONI, il progetto autunnale delle Biblioteche di Alano,
Quero Vas e Segusino. Davvero tanta partecipazione che ha riempito di
gioia e di soddisfazione sia i partecipanti che gli organizzatori. Le
Biblioteche di Alano, Quero Vas e Segusino, in collaborazione con gli
insegnanti e gli alunni delle Scuole locali, con i Caratteri Mobili, hanno
cercato con questo percorso, di rispondere ai bisogni di informazione e
di conoscenza, contribuendo a stimolare e a sviluppare nei bambini, nei
ragazzi e negli adulti la curiosità e il piacere di imparare attraverso tante
proposte tra libri, letture, narrazioni, laboratori, musica e spettacoli. Il
ricco percorso, dal 18 ottobre al 21 novembre ha visto Euklidea una
curiosa mostra diffusa con i più interessanti libri scientifici per i bambini,
i ragazzi e gli adulti nell’ambito della quale si sono lette storie e giocato
con la logica e la cooperazione. E poi il teatro per le scuole con la Compagnia Giallo Mare di Empoli che ha
accompagnato i giovani spettatori “Di segno in segno” attraverso la scienza e le magiche atmosfere della lavagna
luminosa. Non è mancato uno strepitoso appuntamento musicale con Lino Brotto Gipsy Trio che ha incantato il
pubblico trasportandolo nei ritmi Jazz degli anni trenta, Lino Brotto ha tenuto anche una accattivante lezione-concerto
per i ragazzi delle medie che hanno potuto scoprire le chitarre di Lino e le loro diverse sonorità. L’incontro con l’autore
Antonio G. Bortoluzzi ha fatto scoprire un passato legato al territorio e alle tradizioni della montagna con uno sguardo
verso il futuro, un momento molto apprezzato dai presenti che hanno avuto voglia di leggere tutti i libri dell’autore. E poi
il gruppo di lettura degli adulti, tante letture animate per i più piccoli e le letture-laboratorio per le scuole. Per
concludere lmmaginazioni il 21 novembre, la Biblioteca di Alano ha ospitato l’OPEN DAY di LEGGERE PER
LEGGERE proposto dall’omonimo coordinamento dei lettori professionisti composto da Barchetta Blu, Maga Camaja,
La Scuola del Fare, Livio Vianello, Giacomo Bizzai, Pino Costalunga, Margherita Stevanato e Oreste Sabadin che
hanno presentato le loro attività al numeroso pubblico di bibliotecari, insegnanti, educatori, genitori. Una giornata
intensa con letture, laboratori, conversazioni, formazione per la diffusione di una Cultura del Libro e della Lettura con
un gran finale dedicato a Gianni
Rodari. Ci lusingano e ci incoraggiano
i molti complimenti e riconoscimenti
arrivati alle Biblioteche per la qualità
delle proposte messe in campo e per
la cura nella loro realizzazione. Un
ringraziamento particolare alle
Amministrazioni comunali che hanno
sostenuto il progetto, agli insegnanti,
alle Biblioteche Bellunesi e a tutti voi
che avete partecipato e condiviso
questa intensa esperienza. Grazie!
LETTERE AL TORNADO
La Pastorella
E lodato e sempre sia Maria non aveva né panni né fasce
il bel nome di Gesù e né fuoco da riscaldar e il suo cuore
di Giuseppe e di Maria non stava in pace sempre aveva da
Correvano gli anni sarà il nostro salvator. sospirar.
Il Tornado celebra
i primi quarant’anni di pubblicazioni
ALANO DI PIAVE. Il Tornado compie quarant’anni. Pubblicato per la prima volta nel 1979 e composto di sole cin-
que pagine copertina compresa, il quindicinale edito dalla Pro loco Fener si è poi ritagliato nel corso dei decenni
delle importanti soddisfazioni, entrando nelle case di tutti gli abitanti del Basso Feltrino, sia di Quero Vas che di
Alano di Piave. Tra gli storici fondatori si annoverano Ermanno Geronazzo, Dario Spada, Duilio Masocco, Mario Du-
righello, Renato D’Orlando, Sergio Melchiori, Soave Tomasi e Silvio Forcellini. Il Tornado nacque dalla passione di
Geronazzo per la scrittura e per lo sport, coinciso con la promozione in Seconda Categoria dell’allora Polisportiva
Tegorzo, che diede il via a tutto. Il problema era però capire come tramutare concretamente tale passione su carta,
su un qualcosa che assomigliasse ad un giornale. Detto fatto. I primi articoli furono così battuti con la macchina da
scrivere Olivetti M40 nella vecchia sede della Pro Loco di fronte alle Poste, poi sostituita dai macchinari più sofisti-
cati della Dbs, tipografia di Seren del Grappa di Silvio De Boni, che dal 1987 iniziò a stampare il Tornado in maniera
più diffusa, con tanto di revisione cromatica e non solo dell’intero quindicinale. Alla sezione dedicata allo sport ven-
ne inoltre aggiunta la cronaca, nonché i vari appuntamenti della settimana. Tra questi ci fu anche la serata in onore
di Dino Meneghin, stella del basket italiano, nato e cresciuto a Fener. «Quarant’anni sono una soddisfazione im-
mensa», dicono dalla Pro loco Fener, «e l’attenzione con la quale i nostri lettori seguono il quindicinale è già di per
sé un premio dal valore inestimabile. Per questo non possiamo che dire solamente grazie a tutti». Dal 1979 ad oggi
sono stati pubblicati 730 numeri, contando tra le proprie fila un numero massimo di 1250 abbonati, calati solo
nell’ultimo decennio.
da “Il Corriere delle Alpi” del 15 novembre 2019
La Pro Loco di Fener rilancia l’impegno per sistemare l’area devastata da Vaia
ma vanno acquistate ancora delle attrezzature
nizzativa alla base. Una logica di cui invece i nostri uffici sono già dotati». Zanolla indica i punti di forza di una futura
nizzativa alla
fusione: «I base. Una
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questo. Per questola credo
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fusione nel
Basso Feltrino
re ed opere sia fondamentale
in favore della comunitàper erendere
dei suoiil abitanti».
territorio prima di tutto attrattivo mediante la creazione di infrastruttu-
re ed opere in favore della comunità e dei suoi abitanti». da “Il Corriere delle Alpi” dell’11 novembre 2019
da “Il Corriere delle Alpi” dell’11 novembre 2019
Ultima parola ai cittadini
Ultimaripreso
ma le due amministrazioni hanno parola ai cittadini in vista del Comune unico
a dialogare
ma le due amministrazioni hanno ripreso a dialogare in vista del Comune unico
Bogana
Bogana rilancia:
rilancia: «Sì
«Sì alla
alla fusione
fusione con
con Quero
Quero Vas»
Vas»
ALANO DI PIAVE. «Fusione? Con l’assenso dei cittadini si farà» sono le chiare parole espresse dal sindaco di Ala-
ALANO DI PIAVE.
no di Piave, Serenella «Fusione?
Bogana,Con chel’assenso
seguono dei cittadini
quelle si farà»
di Bruno sono primo
Zanolla, le chiare parolediespresse
cittadino Quero Vas. dal sindaco
A due anni di Ala-
dal
no di Piave, Serenella Bogana, che seguono quelle di Bruno Zanolla, primo cittadino
momentaneo stop alle trattative, riprende il dialogo tra le due realtà amministrative del Basso Feltrino. I due sindaci di Quero Vas. A due anni dal
momentaneo stop alle trattative, riprende il dialogo tra le due realtà amministrative del
sono allineati nel ritenere la fusione una grande opportunità per il futuro dei rispettivi territori, consapevoli che il Basso Feltrino. I due sindaci
sono allineati
passaggio nel ritenere
storico dipenderà la esclusivamente
fusione una grande dallaopportunità
volontà deiper il futuro
cittadini chedei
dovràrispettivi
essere territori,
espressa consapevoli
medianteche refe-il
passaggio storico dipenderà esclusivamente dalla volontà dei cittadini che dovrà
rendum. «Crediamo nel processo di fusione per cui anche se non fondamentali, ma necessarie, le risorse stanziate essere espressa mediante refe-
rendum. «Crediamo nel processo di fusione per cui anche se non fondamentali, ma necessarie,
dallo Stato in favore degli enti che vogliono unirsi permettono di riprendere il filo, peraltro mai interrotto. Infatti il dia- le risorse stanziate
dallo Stato
logo tra in favore degli enti
le amministrazioni che vogliono
comunali di Alanounirsi
e Queropermettono
Vas nondièriprendere
mai venutoil meno,
filo, peraltro mai interrotto.
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all’ultimo il dia-
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logo tra le amministrazioni comunali di Alano e Quero Vas non è mai venuto meno, basti pensare
gio che ha visto l’unione dei rispettivi uffici tecnici, in aggiunta agli altri servizi che già da anni sono condivisi. Eroga- all’ultimo passag-
gio che haaivisto
re servizi l’unione
cittadini dei rispettivi
mantenendo uffici tecnici,
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la tassazione aglirisulta
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sempre che piùgiàdifficile,
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Bogana. «Ovviamente
che garantirà l’ultima dei
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che garantirà
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che i tempi servizi
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viare parlareburocratica
la macchina di fusione sarebbe come
in materia». fare un
Parole che salto nel vuoto.
definiscono in Ritengo
manierache i tempi sianolaquindi
inequivocabile volontà maturi per av-
di entrambe
viare la macchina burocratica
le amministrazioni di percorrere in materia».
nei prossimi Parole
mesi che definiscono
l’iter in maniera
previsto dalla inequivocabile
legislatura per quanto la volontà
riguardadilaentrambe
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aspetti non nuovi per di gli
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abitanti dinei prossimi
Quero Vas ilmesi l’iter previsto
cui sodalizio risale dalla
a solilegislatura
sei anni fa,per quanto riguarda
esattamente la fusione,
il 28 dicembre del
aspetti
2013. Ma nonchenuovi
tipoper gli abitanti
di comune di Quero Vas
nascerebbe? La ilfusione
cui sodalizio risale
tra Alano a soli sei
di Piave anni fa,
e Quero Vasesattamente
porterebbeilalla 28 dicembre
nascita di delun
2013.
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costituito da circanascerebbe?
5.900 abitantiLa(8° fusione
della tra Alano di
provincia dopoPiave
Santae Quero
GiustinaVas eporterebbe alla nascita
prima di Cortina), condiunaun
nuovo entedi costituito
superficie quasi 82 da circa 5.900
chilometri abitanti
quadrati (8° della provincia
che rappresenterà dopo di
una sorta Santa Giustina
“biglietto e prima di Cortina),
di presentazione” per chi con una
accede-
superficie di quasi
rà alla provincia 82 chilometri
di Belluno quadrati
venendo che rappresenterà
dal territorio trevigiano. una sorta di “biglietto di presentazione” per chi accede-
rà alla provincia di Belluno venendo dal territorio trevigiano. da “Il Corriere delle Alpi” del 25 novembre 2019
da “Il Corriere delle Alpi” del 25 novembre 2019
Segusino
Segusino dice
dice addio
addio aa Pasqualino
Pasqualino Miotto,
Miotto,
“mitico”
“mitico” postino
postino comunale
comunale
SEGUSINO. È mancato ieri, mercoledì 13 novembre, Pasqualino Miotto, noto postino di
SEGUSINO. È mancato
Segusino e grande ieri, mercoledì
appassionato 13 novembre,
di calcio. Il 78enne,Pasqualino Miotto, noto postino
ricoverato all’ospedale di
di Castel-
Segusino e grande appassionato di calcio. Il 78enne, ricoverato all’ospedale
franco Veneto, lascia nel dolore i figli Cenzia, Sonia e Claudio, le sorelle Luciana e Mario- di Castel-
franco Veneto, Gianni,
lina, il cognato lascia nel dolore
i nipoti figli Cenzia,
e i tutti i parenti.Sonia e Claudio,
Grande le sorelle
il cordoglio Lucianamoltissimi
a Segusino: e Mario-
lina, il cognato
i messaggi Gianni,
di affetto i nipoti e i alla
e vicinanza tutti famiglia
i parenti.Miotto,
Grande il cordoglio a Segusino:
a dimostrazione moltissimi
della profonda rico-
inoscenza
messaggiperdi affetto e vicinanza
il lavoro svolto conalla famiglia Miotto,
professionalità dalasignor
dimostrazione
Pasqualinodellanelprofonda rico-
suo servizio
noscenza perquotidiano.
porta a porta il lavoro svolto con professionalità dal signor Pasqualino nel suo servizio
porta a porta quotidiano. da “Qdpnews.it”, notizie on line dell’Alta Marca Trevigiana, del 14 novembre 2019
da “Qdpnews.it”, notizie on line dell’Alta Marca Trevigiana, del 14 novembre 2019
CRONACA
In
In memoria
memoria di
di Angelo
Angelo Dalla
Dalla Favera
Favera
Le ricerche di Angelo, scomparso dalla sua abitazione diversi giorni prima, si sono concluse nei
Le ricerche
primi di dicembre
giorni di Angelo, scomparso dalla
con il tragico sua abitazione
epilogo diversi giorni
del suo ritrovamento nelprima, si sono
territorio concluse
di Alano nei
di Piave,
primi giorni di
spegnendo le dicembre con il tragico
flebili speranze di un suoepilogo
ritornodela suo
casa.ritrovamento
Conosciutonel territorio dinel
imprenditore Alano di Piave,
settore edile
spegnendo le flebili
e per anni anche speranzedel
assessore di Comune
un suo ritorno a casa.
di Quero, Conosciuto
in tanti lo hanno imprenditore nel settore
salutato nel corso di unaedile
par-
e per anni
tecipata anche assessore
cerimonia del Comune
funebre, celebrata il 6didicembre
Quero, inscorso
tanti lonella
hanno salutato
chiesa nel corso
arcipretale di di una par-
Quero, di-
tecipata
mostrando cerimonia
con la lorofunebre, celebrata
presenza stima ile 6affetto
dicembre scorso
nei suoi nella echiesa
confronti arcipretale
vicinanza di Quero,
alla famiglia di-
in que-
mostrando
sto delicatocon la loro presenza stima e affetto nei suoi confronti e vicinanza alla famiglia in que-
momento.
sto delicato momento.
12 RASSEGNA STAMPA
LETTERE AL TORNADO
COME ERAVAMO
Legenda: Umido - I.P.L. Imballaggi Plastica Lattine - Carta- Vetro - Secco C: centro F: frazioni
LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE
15
Legenda: Umido - I.P.L. Imballaggi Plastica Lattine - Carta- Vetro - Secco C: centro F: frazioni
LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE
16
Legenda: Secco - I.P.L. Imballaggi Plastica Lattine
17 CRONACA
(S.C.) Lo scorso 20 ottobre una quarantina di coscritti del 1959 di Alano, Quero Vas e Segusino ha festeggiato il
raggiungimento delle sessanta primavere con una gita a Verona, visita guidata alla città, pranzo a Peschiera del
Garda, giro dei dintorni e rientro in serata. Grande allegria e piena soddisfazione per la perfetta riuscita della giornata.
Incontri ravvicinati…
(I.M.) Queste che appaiono nelle foto, sono due grosse "ande", che ho sorpreso quest'estate proprio davanti alla porta
della legnaia della casetta che abbiamo a Miliès, "che stava-
no andando in amore". Le "ande" sono rettili innocui, di colo-
re grigio che raggiungono la lunghezza anche di un m.1,50,
che di solito si vedono sui nostri prati all'estremità dei boschi,
ma in questo caso, si erano appartate proprio davanti alla
nostra legnaia, e tranquille si trastullavano, attorcigliavano,
(di solito verso maggio-giugno vanno in amore) e, non si so-
no tanto scomposte alla mia presenza che ero distante circa
due metri. Così sono andato nell'auto a prendere la macchi-
netta fotografica per ritrarle, poi ho preso una piccola pertica
(bacheta de fasolèr) e una alla volta le ho portate nel prato
vicino. Qualche vicinante mi ha gridato (còpele) ammazzale,
e io ho risposto che queste bisce non fanno male a nessuno,
e le ho lasciate andare libere; perché, ho detto loro, io ci ho
dormito assieme a una di queste bisce quando ero ragazzi-
no, ed è una storia vera: Avevo circa 10-11 anni e, una domenica
mattina mi sono alzato come sempre per andare a Messa, più tardi
mia mamma andò su in camera per rifare il letto, e quando scoprì il
piumino che c'era ai piedi del letto vide questa bella biscia tutta arro-
tolata che non si è neanche mossa, allora, (mia madre non era pau-
rosa), chiuse la porta perché non scappasse, e chiamò un vicino di
casa e spiegò il fatto, lui prese un bacchettino e la molletta delle braci
dal "larin", e salì piano, piano e la trovò ancora allo stesso posto al
calduccio, gli diede un bel colpetto poi la prese con la molletta e la
portò giù in un angolo del cortile. Quando sono arrivato a casa da
Messa, mia mamma mi raccontò il fatto, che io avevo dormito tutta la
notte con una "anda"…. Il giorno dopo, (io ero anche un po' un disco-
lo) presi la "anda" e me la ficcai nella cartella e sono andato a scuola,
appena arrivato, in aula non c'era nessuno, la misi di traverso del
banco delle ragazze, che appena entrarono la videro e si misero a ur-
lare…., ma, non l'avevo fatta franca, qualcuno mi aveva visto entrare
prima, ed ha fatto la spia, così mi son preso una rata di steccate sulla
schiena dal Maestro. (alquanto meritate). Oggi, se ne vedono poche, e qualcuna schiacciata lungo la strada per Miliès,
e non solo, invece si dovrebbero evitare e salvaguardare questa fauna ed altre specie innocue. Invece ci sarebbero al-
tre specie da eliminare, (o almeno ridurle) qualche decennio fa non c'erano, esempio: cinghiali, cervi, lupi, che non
fanno altro che danni enormi nelle nostre zone, sia in montagna, nei prati e nei boschi, come castagne, noci e tanto al-
tro, adesso si avvicinano anche alle coltivazioni domestiche. Chi di competenza dovrebbe prendere dei provvedimenti
seri, (fatti non solo ciacole…).
BIACCO (lat. scient. Zamĕnis gemonensis Wagl., sinonimo: Z. viridiflavus Lacépède). - Serpente aglifo della famiglia dei
Colubridi. È noto pure col nome di milordo e si può dire che ogni regione d'Italia abbia un termine dialettale distinto per
questo, che è certamente il più elegante e vivace degli ofidî nostrali. In Francia viene designato coi nomi di serpent fouet o
loup cinglant, che mettono appunto in rilievo la sua caratteristica rapidità di movimenti, come pure la sua singolare arditez-
za nell'assalire e la tendenza a mordere furiosamente chi tenti di afferrarlo. La voce Zornnatter usata dai Tedeschi esprime
parimenti la sua irascibilità di carattere, alla stessa maniera del nome generico latino Zamenis di derivazione greca
(ζαμενής "violento"). Ha capo ovale e depresso, muso arrotondato e alquanto sporgente sulla mascella inferiore, occhi
grandi e prominenti, collo ben differenziato, tronco quasi uniformemente cilindrico, coda molto assottigliata all'estremità e
lunga un quarto e più della lunghezza totale. Questa raggiunge in media, negli adulti, i 110-130 cm.; ma vennero spesso
segnalati individui di proporzioni assai maggiori, da 150 fino a 190 cm. di lunghezza. La varietà caspius, che abita le regio-
ni più orientali dell'Europa, nonché l'Asia minore e la Persia, può sorpassare la lunghezza di 240 cm. La colorazione della
forma tipica è giallo-verdastra con macchie dorsali nere o verdi cupe, disposte in serie più o meno regolarmente longitudi-
nali e che finiscono per formare delle vere strisce nella porzione posteriore del tronco e sulla coda. Esistono, oltre a que-
sto, varî altri sistemi di colorazione, che valgono a contraddistinguere speciali varietà. La varietà carbonaria, abbastanza
frequente in Italia, si differenzia, in particolare, per essere completamente nera o soltanto con tracce di giallo sul capo e
sulle parti ventrali. Il biacco vive, di preferenza, nei luoghi aridi e boscosi, striscia con velocità sul terreno e si arrampica
bene sugli alberi. Il suo nutrimento consiste di topi, di arvicole, di piccoli uccelli, qualche volta di rospi o di rane, ma soprat-
tutto di altri rettili (orbettini, serpi, ecc.), che ingoia direttamente senza prima soffocarli, costringendoli fra le spire del corpo
come usa fare con i piccoli mammiferi. Durante l'inverno va in letargo e resta nascosto fino a primavera avanzata. L'ac-
coppiamento ha luogo alla fine di maggio e le uova vengono deposte, generalmente, fra la fine di giugno e i primi di luglio.
L'area di distribuzione dello Zamenis gemonensis Wagl. si estende dalla costa atlantica dell'Europa fino all'Asia sud-
occidentale. (tratto da: http://www.treccani.it/enciclopedia/biacco_(Enciclopedia-Italiana)
ai queresi, ho potuto vedere ancora una volta la felicità sul volto dei
bimbi. Avreste dovuto vederli con le magliette della nostra nazionale di
calcio con i loro nomi stampati sul retro, erano bellissimi e felici ed io
con loro. Grazie a loro, a tutto quello che mi hanno dato e insegnato,
quella che era nata come una esperienza è diventata una scelta di vita.
(Emanuela)
20 CRONACA
LETTERE AL TORNADO
“Quisquilie e bazzecole!!!”…
Incontriamoci a teatro per ridere, riflettere e conoscerci
Si parte Sabato 18 Gennaio 2020 con “Cena tra amici - le prénom”– Destino Teatro
Commedia
di Matthieu Delaporte ed Alexandre de la Patellière
Versione italiana di Fausto Paravidino
Regia di Silvia Castelli
E’ in corso una cena tra amici. In un clima sereno ed allegro, in
attesa dell’arrivo di Anna, in dolce attesa e sempre in ritardo, il
futuro papà viene tempestato di domande. Tra queste quale nome
vogliono dare al nascituro. La sua risposta (ha scelto il nome più
detestabile che possa esserci) scatena reazioni molto forti.
L’atmosfera si fa pesante …..
(M.M.) Rendere pubblica la presenza di una associazione alle cerimonie della comunità passa anche attraverso la
disponibilità a compiere le mansioni di alfiere, figura non secondaria nel rappresentare non solo un’associazione,
ma anche i suoi ideali. Questo ha fatto con dedizione per i Donatori Volontari del Sangue Feltrini Silvio Marca,
da poco scomparso e che vogliamo ricordare attraverso le sue stesse parole, testimonianza di un forte sentimento
che lo ha legato all’associazione e che raccogliamo come esempio di solidarietà e impegno.
CRONACA
Notizie in breve
a cura di Sandro Curto
ORNELLA CODEMO IN PENSIONE Col 30 novembre ha cessato l’attività lavorativa come impiegata della segrete-
ria del Comune di Alano di Piave Ornella Codemo dopo oltre quarant’anni di servizio svolto sempre con grande pro-
fessionalità. Ornella ha avuto modo di collaborare con ben sei sindaci: Meneghin, Spada, Piccolotto, Codemo, Dal
Canton e Bogana.
PRIMA RETE STAGIONALE PER DAVIDE MAZZOCCO E’ arrivata alla tredicesima giornata del campionato di se-
rie B il primo gol col Pordenone del querese Davide Mazzocco nella partita vinta contro il Perugia per 3 a 0. La
squadra allenata da Tesser, neopromossa, naviga, per il momento, nelle prime posizioni della classifica.
23 ATTUALITÀ
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24 RACCONTO
Un pranzo di Natale
di Nella Botto Tadozzi
Questa è una storia natalizia sul senso dell’accudimento e dell’arte culinaria.
In un ventoso paesino delle Prealpi una piccola comunità di anziani trascorre i suoi giorni nella Casa dei Decani. Dietro
ognuno di quei Vecchi c’è una storia fatta di esperienze, sentimenti,
emozioni, salute, circostanze ed altre variabili.
Nella Casa il quotidiano è semplice e scandito dai ritmi routinari che
l'assistenza agli anziani richiede, ma dietro l'apparente semplicità si na-
sconde invece attenta organizzazione, complessità di interventi, scien-
za e coscienza, rispetto e delicatezza. E’ un lavoro faticoso e chi entra
nella Casa rimane ammirato dai toni gentili e affettuosi di molte assi-
stenti, anche con la stanchezza di fine turno, anche quando non sanno
di essere viste o sentite.
Non si tratta solo di competenza e operosità: è empatia, è civiltà.
Tutto questo Bene traspare dai loro visi, dai loro occhi, e consola; aiuta a sopportare qualche tono ruvido e sbrigativo.
Ogni anno, approssimandosi il Natale, nella Casa dei Decani organizzano il grande pranzo a cui sono invitati anche i
parenti dei Vecchi. Il costo è modestissimo, simbolico; il lavoro per realizzar-
lo, invece, è faticoso e richiede un supple-
mento di impegno da parte del personale e
delle volontarie.
Intanto nelle cucine, come alacri aiutanti di
Babbo Natale, quattro cuoche iniziano a
preoccuparsi della conciliabilità di un pranzo
raffinato con gli anni e i denti dei Vecchi:
sanno bene che ogni pasto nella Casa rap-
presenta per i suoi abitanti una novità gradi-
ta e gustosa, un risveglio dei sensi, una piccola botta di vita.
Ciò che le cuoche hanno ben chiaro fin da subito è che sarà un pranzo speciale.
E lo è.
L’atmosfera festosa, la bontà del cibo e la dedizione con cui è stato cucinato e servito,
aiutano i Vecchi ad essere gioviali e sereni. Dopo il pranzo sono un po’ affaticati ma
trovano ugualmente la forza per superare le difficoltà della loro condizione; vogliono
godersi la giornata. Iniziano a cantare insieme e a condividere i ricordi passati che via
via riaffiorano. I nuovi arrivati, o i più timidi, ascoltano. Altri bramano il silenzio.
Uno alla volta i parenti se ne vanno. Poi cala la sera e nella Casa ritornano i ritmi routi-
nari che rassicurano. Domani nascerà un altro giorno.
Tratto dal mio blog: https://www.signorinabittotto.com/single-post/2019/12/03/Un-pranzo-di-Natale
25 LETTERE AL TORNADO
Grande successo
per la serata del
tesseramento
svoltasi al Birrificio
di Quero sabato
16 novembre.
Approfittando della
sosta di
campionato si
sono ritrovati i soci
dello Juventus
Club Quero Vas
per un brindisi insieme e per la consegna delle tessere. Un
grazie al Consiglio, ai padroni di casa Adriano e Emil e
naturalmente a tutti i nostri soci. Continuano intanto i nostri
associati a frequentare l’Allianz Stadium e a supportare la
nostra Signora. Ecco alcune foto ricordo delle partite e della
festa di novembre.
Cogliamo l’occasione per augurare a tutti i nostri amici
bianconeri un Buon Natale e un felice 2020, speriamo pieno
di vittorie!!! “Fino alla fine Forza Juventus”
CRONACA
LETTERE AL TORNADO
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