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Quindicinale

Anno XLI

18.12.2019
Numero

732
PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO

Nino Cela: disegni colori poesie - pag. 1


Presepio artistico di Quero - pag. 3
Appuntamenti sotto l’albero - pag. 5
Raccolta “Porta a Porta” 2020 - pag. 13-14-15-16
Paolo Rech e i suoi burattini “Giramondo” - pag. 20
Chiuso in redazione il 09.12.2019 - Prossima chiusura il 20.01.2020
www.scribd.com/user/9297991/liberfree
Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL
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IL TORNADO Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER-ALANO di PIAVE (BL). DIRETTORE RESPONSABILE: Mauro Mazzocco. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Ales-
sandro Bagatella, Ivan Dal Toè, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Andrea Tolaini.
ABBONAMENTI: ITALIA Abbonamento annuale (18 numeri) € 25,00 ESTERO Abbonamento annuale (18 numeri) € 50,00.
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BAR JOLE - Fener; CARTOLIBRERIA SCHIEVENIN ALBERTINA - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero; BAR “PIAVE” Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO DEON - Vas; BAR
“BOLLICINE” - Scalon; BAZAR di A. Verri - Segusino.
1
2 ASTERISCO

La foto di copertina: inno al presepio


La foto di copertina: inno al presepio 
(M.M.) Raccogliamo volentieri l’invito di Papa Francesco e continuiamo, come negli anni scorsi, a riproporre per la
copertina di dicembre un’immagine dedicata al presepio, all’atmosfera che sa suscitare in chi lo allestisce e in chi lo
contempla. Dalla lettera apostolica del primo dicembre di Papa Francesco riprendiamo alcuni brani, che ci aiutano a
definire lo spirito con cui avvicinarci a questa rappresentazione sacra. L’immagine della copertina è del presepio
artistico di Segusino, una foto che avevamo in archivio, ricevuta anni fa dagli amici del presepio segusinese.
…Con questa Lettera vorrei sostenere la bella tradizione delle nostre famiglie, che nei giorni precedenti il Natale
preparano il presepe. Come pure la consuetudine di allestirlo nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali,
nelle carceri, nelle piazze... È davvero un esercizio di fantasia creativa, che impiega i materiali più disparati per
dare vita a piccoli capolavori di bellezza.
…L’origine del presepe trova riscontro anzitutto in alcuni dettagli evangelici della nascita di Gesù a Betlemme.
L’Evangelista Luca dice semplicemente che Maria «diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e
lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio» (2,7). Gesù viene deposto in una
mangiatoia, che in latino si dice praesepium, da cui presepe.
…Ma veniamo subito all’origine del presepe come noi lo intendiamo. Ci rechiamo con la mente a Greccio, nella
Valle Reatina, dove San Francesco si fermò venendo probabilmente da Roma, dove il 29 novembre 1223 aveva
ricevuto dal Papa Onorio III la conferma della sua Regola. Dopo il suo viaggio in Terra Santa, quelle grotte gli
ricordavano in modo particolare il paesaggio di Betlemme. Ed è possibile che il Poverello fosse rimasto colpito, a
Roma, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dai mosaici con la rappresentazione della nascita di Gesù, proprio
accanto al luogo dove si conservavano, secondo un’antica tradizione, le tavole della mangiatoia.
…Le Fonti Francescane raccontano nei particolari cosa avvenne a Greccio. Quindici giorni prima di Natale,
Francesco chiamò un uomo del posto, di nome Giovanni, e lo pregò di aiutarlo nell’attuare un desiderio: «Vorrei
rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è
trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva
sul fieno tra il bue e l’asinello». Appena l’ebbe ascoltato, il fedele amico andò subito ad approntare sul luogo
designato tutto il necessario, secondo il desiderio del Santo. Il 25 dicembre giunsero a Greccio molti frati da varie
parti e arrivarono anche uomini e donne dai casolari della zona, portando fiori e fiaccole per illuminare quella
santa notte. Arrivato Francesco, trovò la greppia con il fieno, il bue e l’asinello. La gente accorsa manifestò una
gioia indicibile, mai assaporata prima, davanti alla scena del Natale. Poi il sacerdote, sulla mangiatoia, celebrò
solennemente l’Eucaristia, mostrando il legame tra l’Incarnazione del Figlio di Dio e l’Eucaristia. In quella
circostanza, a Greccio, non c’erano statuine: il presepe fu realizzato e vissuto da quanti erano presenti.
È così che nasce la nostra tradizione: tutti attorno alla grotta e ricolmi di gioia, senza più alcuna distanza tra
l’evento che si compie e quanti diventano partecipi del mistero.
Il primo biografo di San Francesco, Tommaso da Celano, ricorda che quella notte, alla scena semplice e
toccante s’aggiunse anche il dono di una visione meravigliosa: uno dei presenti vide giacere nella mangiatoia
Gesù Bambino stesso. Da quel presepe del Natale 1223, «ciascuno se ne tornò a casa sua pieno di ineffabile
gioia».
…Comporre il presepe nelle nostre case ci aiuta a rivivere la storia che si è vissuta a Betlemme. Naturalmente, i
Vangeli rimangono sempre la fonte che permette di conoscere e meditare quell’Avvenimento; tuttavia, la sua
rappresentazione nel presepe aiuta ad immaginare le scene, stimola gli affetti, invita a sentirsi coinvolti nella
storia della salvezza, contemporanei dell’evento che è vivo e attuale nei più diversi contesti storici e culturali.
…Davanti al presepe, la mente va volentieri a quando si era bambini e con impazienza si aspettava il tempo per
iniziare a costruirlo. Questi ricordi ci inducono a prendere sempre nuovamente coscienza del grande dono che ci
è stato fatto trasmettendoci la fede; e al tempo stesso ci fanno sentire il dovere e la gioia di partecipare ai figli e
ai nipoti la stessa esperienza. Non è importante come si allestisce il presepe, può essere sempre uguale o
modificarsi ogni anno; ciò che conta, è che esso parli alla nostra vita. Dovunque e in qualsiasi forma, il presepe
racconta l’amore di Dio, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino ad ogni essere umano, in
qualunque condizione si trovi.
Per leggere il testo completo: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/apost_letters.index.html
3 ATTUALITÀ

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4 LETTERE AL TORNADO

Caro Tornado, ti scrivo…


Ciao, Tornado, son Erman, el to vecio amigo… Solo ieri ho
ricevuto il tuo numero 730 (no, so bene che non è una tassa
nuova…): 20 novembre - 2 dicembre, dodici giorni per fare 34
chilometri ! Ma sulle Poste Italiane e sui servizi di questo
Paese disastrato sarebbe da fare un lungo discorso e io non
ho voglia di… incazzarmi. Passiamo invece alle cose belle.
Come faccio sempre, ti ho sfogliato subito e, in prima pagina,
sono stato sorpreso, “assalito” dalla tua storia, rammentata
con passione e sincerità, da quelle foto così familiari, in bianco e nero: la vecchia, amata
macchina da scrivere modello “Presa di Porta Pia”, dal vulcanico Dario, dal riflessivo
Silvio, dall’impareggiabile, insostituibile, onnipresente Duilio… E poi ancora, le prime,
incerte, fortunose copertine del mitico Dorè, la serata dedicata al libro de Nino Cela, me
pare…
Un bocia co i ociài, il giubbotto alla Fonzie, l’aria scazzata, davanti alla porta dell’Ufficio della Pro Loco di Fener, la
“redazione”: sono io, son mi quél, son propio mi !
Leggo le parole, il primo articolo, le storie vere… e me par tut an sogno! Tu, amico Tornado, sei un sogno. Di noi tre
per primi, Dario l’intraprendente, Duilio il concreto, Erman il sognatore… E poi di tanti, quelli che là sono ricordati e
pure altri, mi viene in mente, che credettero per primi a quel
sogno e si offersero di diffonderlo, di proporlo: Bruno de i giornài,
Robertino al barbièr, al bar da Sisto…
In tanti hanno creduto, credono, a quel sogno che ancora
continua. Siete voi che leggete ! Ogni volta che arrivi a casa mia,
a Treviso, poco lontano eppure così distante, è un tuffo nei
ricordi, nella gioventù, nella bellezza della vita che sempre ci sa
stupire con la sua divina fantasia. E rivedo tanti volti: me pare
Nino (“fame na pagina sta setimana !”), Mario e il suo sorriso,
Orazio uomo vero… Un mondo pasà, ma che dentro di me vive
sempre.
Ti leggo, ti guardo: no, non sei più quello di allora, sei anche tu
cambiato. Sei cresciuto, sei andato per la tua strada, come
giusto che sia. Anche tu, come i fioi, sei un aquilone che alzi in cielo e lo tieni per un po’, fin che vola via. E allora
vola, amico Tornado, piccolo sogno di 40 anni fa… Vola tra la gente e porta un po’ di aria buona. Ce n’è tanto
bisogno.
Ermanno Geronazzo

Il Direttivo della Sezione Fanti di Alano-Quero Vas augura

Buon Natale  
e un sereno

Anno Nuovo
agli associati e ai loro familiari
5

Appuntamenti sotto l'albero


Venerdì 20 Dicembre ore 20:30 - Chiesa di Vas
CONCERTO DI NATALE con il Coro di Stramare
Dirige M° Elena Filini

INGRESSO LIBERO

Sabato 21 Dicembre ore 20:30 - Chiesa di Quero


CONCERTO DI NATALE con la Banda Sette Ville
Dirige M° Laura Argenta

INGRESSO LIBERO

Venerdì 3 Gennaio ore 17:30 - Centro Culturale Quero


I FRATELLI AL con Improvvirus Ass. Culturale
I simpatici giocolieri AL-Katraz e AL-Bicocca
in uno spettacolo dalla spiccata verve comica
BIGLIETTI: 5€ intero, 3€ ridotto

Sabato 11 Gennaio ore 20:30 - Chiesa di Quero


MISSA AUDI FILIA di Gianmartino Maria Durighello
nel 20° anniversario dalla composizione
Corale Gialuth, Ensemble Chiostro Armonico, Duo Immoto

INGRESSO LIBERO

Proposte di: Unione Sette Ville, Comune di Quero Vas, Parrocchie di Quero e Vas,
Banda Sette Ville, Pro Loco Quero e Caorera, Centro Culturale B. Lazzari, Festival Nativitas

Info: www.terredelbassofeltrino.it - www.centroculturalequero.it


6 ATTUALITÀ

Più di
1200
12 proposte per adulti, bambini e ragazzi con più di 1200 presenze a
IMMAGINAZIONI, il progetto autunnale delle Biblioteche di Alano,
Quero Vas e Segusino. Davvero tanta partecipazione che ha riempito di
gioia e di soddisfazione sia i partecipanti che gli organizzatori. Le
Biblioteche di Alano, Quero Vas e Segusino, in collaborazione con gli
insegnanti e gli alunni delle Scuole locali, con i Caratteri Mobili, hanno
cercato con questo percorso, di rispondere ai bisogni di informazione e
di conoscenza, contribuendo a stimolare e a sviluppare nei bambini, nei
ragazzi e negli adulti la curiosità e il piacere di imparare attraverso tante
proposte tra libri, letture, narrazioni, laboratori, musica e spettacoli. Il
ricco percorso, dal 18 ottobre al 21 novembre ha visto Euklidea una
curiosa mostra diffusa con i più interessanti libri scientifici per i bambini,
i ragazzi e gli adulti nell’ambito della quale si sono lette storie e giocato
con la logica e la cooperazione. E poi il teatro per le scuole con la Compagnia Giallo Mare di Empoli che ha
accompagnato i giovani spettatori “Di segno in segno” attraverso la scienza e le magiche atmosfere della lavagna
luminosa. Non è mancato uno strepitoso appuntamento musicale con Lino Brotto Gipsy Trio che ha incantato il
pubblico trasportandolo nei ritmi Jazz degli anni trenta, Lino Brotto ha tenuto anche una accattivante lezione-concerto
per i ragazzi delle medie che hanno potuto scoprire le chitarre di Lino e le loro diverse sonorità. L’incontro con l’autore
Antonio G. Bortoluzzi ha fatto scoprire un passato legato al territorio e alle tradizioni della montagna con uno sguardo
verso il futuro, un momento molto apprezzato dai presenti che hanno avuto voglia di leggere tutti i libri dell’autore. E poi
il gruppo di lettura degli adulti, tante letture animate per i più piccoli e le letture-laboratorio per le scuole. Per
concludere lmmaginazioni il 21 novembre, la Biblioteca di Alano ha ospitato l’OPEN DAY di LEGGERE PER
LEGGERE proposto dall’omonimo coordinamento dei lettori professionisti composto da Barchetta Blu, Maga Camaja,
La Scuola del Fare, Livio Vianello, Giacomo Bizzai, Pino Costalunga, Margherita Stevanato e Oreste Sabadin che
hanno presentato le loro attività al numeroso pubblico di bibliotecari, insegnanti, educatori, genitori. Una giornata
intensa con letture, laboratori, conversazioni, formazione per la diffusione di una Cultura del Libro e della Lettura con
un gran finale dedicato a Gianni
Rodari. Ci lusingano e ci incoraggiano
i molti complimenti e riconoscimenti
arrivati alle Biblioteche per la qualità
delle proposte messe in campo e per
la cura nella loro realizzazione. Un
ringraziamento particolare alle
Amministrazioni comunali che hanno
sostenuto il progetto, agli insegnanti,
alle Biblioteche Bellunesi e a tutti voi
che avete partecipato e condiviso
questa intensa esperienza. Grazie!

LETTERE AL TORNADO

Nell’approssimarsi delle feste natalizie


LA CARITAS
della nostra zona del Basso Feltrino porge a tutta la Comunità
i migliori auguri di un felice e sereno Santo Natale.
Con l’occasione ,si ringraziano tutti coloro che a qualsiasi titolo si prestano al servizio
dei meno abbienti, ben sapendo che anche un piccolissimo aiuto lenisce la povertà di
chi soffre. Purtroppo s’informa che le famiglie in difficoltà,-specialmente quelle
italiane,-sono in aumento e non si vede soluzione alcuna per un loro maggior
sostegno se non ricorrendo al buon cuore della nostra gente.
Il gruppo Caritas
7
8 CRONACA

Amara sorpresa per Luigino Vergerio


di Alessandro Bagatella
Il primo novembre scorso, Lui-
gino Vergerio, di Marziai, ha
subìto, nel corso della notte, un
attacco di lupi nella sua azien-
da agricola che ne ha provoca-
to la rovina. Da 35 anni Verge-
rio si dedica con premura alle
sue bestie, dapprima con ca-
pre ed ora con pecore allevate
da lui stesso e non solo le se-
gue con passione, ma ha rea-
lizzato un bel recinto, ingran-
dendolo man mano per per-
mettere il pascolo agli animali,
superficie che i cinghiali nel
tempo gli avevano devastato.
Luigino ha deciso di mantenere
solo pecore, ma per dar loro di che mangiare era costretto ad andare a procurarsi
l’erba, anche a causa delle devastazioni provocate dai cinghiali. La brutta sorpresa
di quanto accaduto nella notte del primo novembre l’ha avuta al mattino, quando si è
recato nel recinto ed ha trovato 8 pecore uccise. Si era salvato solo l’esemplare ma-
schio, che, a causa delle numerose ferite, su ordine del veterinario, è stato comun-
que abbattuto. Sul posto, altre al personale veterinario, si sono recate anche le
guardie provinciali venatorie, che hanno constatato il danno avuto ed hanno dato
l’ordine di seppellimento delle bestie. Secondo le ipotesi formulate dalle guardie pro-
vinciali il gregge potrebbe essere stato assalito da un branco di piccoli lupi, cui i ge-
nitori insegnavano a cacciare. Luigino è affranto da quanto accaduto e pensa di ab-
bandonare l’allevamento definitivamente. Altri, come lui, chiudono le aziende agrico-
le, così la montagna diventa sempre più abbandonata a se stessa.
ASTERISCO

La Pastorella
E lodato e sempre sia Maria non aveva né panni né fasce
il bel nome di Gesù e né fuoco da riscaldar e il suo cuore
di Giuseppe e di Maria non stava in pace sempre aveva da
Correvano gli anni sarà il nostro salvator. sospirar.

’50 – ‘60 Camminando giorno e notte


così fresca è la stagion
E i gementi inginocchiati in riverenza
al Salvator e i rendeva col loro fiato
di Enrico Rizzotto per i boschi e per le grotte di riscaldare il Bambinel.
senza avere la provigion
Era proprio una tradizione che E i pastori facea allegrezza al divino
veniva rispettata quella che ci Quando fun giunti a Betlemme Redentor
impegnava dal 24 dicembre al 6 tutte le porte eran serà e i cantava la Pastorella
gennaio. Maria disse a Dio iuteme e i la cantava di vero cuor.
in questa notte dovrò andar.
Ogni sera, di ogni anno, si Dalla capanna si sentivano tutti gli
intonava il canto di Natale Maria disse amato sposo Angeli
“La Pastorella”. io son stanca di camminar a cantar Gloria, Gloria in excelsis in
Essa vide una capanna Deo
In casa c’erano parenti e vicini.
andiamo dentro a riposar. pace in terra in terra pax
Mi ricordo mio padre, Et in terra in terra pax.
Amedeo Rizzotto (Ribola), Quando fun giunti alla capanna
Maria stava con gran timor  
mia sorella Antonia,
avea paura di gente strana
la cognata Tarsilla Ceccato
o di qualche traditor.
(Cana),
il cugino Bruno Rizzotto (Fricele), Giuseppe disse amata sposa
il compare Toni Mazzocco riposate di vero cuor
(Tocio), questa notta sarai gloriosa
la vicina Tonina (Gobeta), sarai la madre del Salvator.
la vicina Antonia (Cusinela).
Quando fun giunti alla mezza notte
Con un fiasco di brûlé ci si e Maria si risvegliò
scaldava e si trascorreva la Essa vide un grande splendore
serata in allegria. era nato il Bambinel
La lo guarda e la lo mira, nato e nudo
Che ricordi! in mezzo al fien e si leva da capo
il velo per coprire il Bambinel.
9 LIBRI

Un libro denso d’emozioni


Segnalazione di Settimo e Gina
Grande commozione venerdì
6 dicembre all'Università per
Adulti/Anziani alla presenta-
zione del libro "Storia di Lella
e del suo amico Gilles", scrit-
to da Dina Bernardini. Storia
di vita vissuta con una malat-
tia poco conosciuta. Tutti i
presenti si sono congratulati
con l'autrice per l'emozione
durante le letture di alcuni
brani dell'opera. Intermezzi
musicali del giovane Michael
hanno impreziosito la serata.
10 RASSEGNA STAMPA

Il Tornado celebra
i primi quarant’anni di pubblicazioni
ALANO DI PIAVE. Il Tornado compie quarant’anni. Pubblicato per la prima volta nel 1979 e composto di sole cin-
que pagine copertina compresa, il quindicinale edito dalla Pro loco Fener si è poi ritagliato nel corso dei decenni
delle importanti soddisfazioni, entrando nelle case di tutti gli abitanti del Basso Feltrino, sia di Quero Vas che di
Alano di Piave. Tra gli storici fondatori si annoverano Ermanno Geronazzo, Dario Spada, Duilio Masocco, Mario Du-
righello, Renato D’Orlando, Sergio Melchiori, Soave Tomasi e Silvio Forcellini. Il Tornado nacque dalla passione di
Geronazzo per la scrittura e per lo sport, coinciso con la promozione in Seconda Categoria dell’allora Polisportiva
Tegorzo, che diede il via a tutto. Il problema era però capire come tramutare concretamente tale passione su carta,
su un qualcosa che assomigliasse ad un giornale. Detto fatto. I primi articoli furono così battuti con la macchina da
scrivere Olivetti M40 nella vecchia sede della Pro Loco di fronte alle Poste, poi sostituita dai macchinari più sofisti-
cati della Dbs, tipografia di Seren del Grappa di Silvio De Boni, che dal 1987 iniziò a stampare il Tornado in maniera
più diffusa, con tanto di revisione cromatica e non solo dell’intero quindicinale. Alla sezione dedicata allo sport ven-
ne inoltre aggiunta la cronaca, nonché i vari appuntamenti della settimana. Tra questi ci fu anche la serata in onore
di Dino Meneghin, stella del basket italiano, nato e cresciuto a Fener. «Quarant’anni sono una soddisfazione im-
mensa», dicono dalla Pro loco Fener, «e l’attenzione con la quale i nostri lettori seguono il quindicinale è già di per
sé un premio dal valore inestimabile. Per questo non possiamo che dire solamente grazie a tutti». Dal 1979 ad oggi
sono stati pubblicati 730 numeri, contando tra le proprie fila un numero massimo di 1250 abbonati, calati solo
nell’ultimo decennio.
da “Il Corriere delle Alpi” del 15 novembre 2019

La Pro Loco di Fener rilancia l’impegno per sistemare l’area devastata da Vaia
ma vanno acquistate ancora delle attrezzature

Ripristino del Parco del Piave, interventi ancora a metà


ALANO DI PIAVE. Ad un anno di distanza da Vaia la sistemazione del Parco del Piave di Fener non è ancora com-
pleta. Distrutto dalla tempesta, il sito turistico era stato successivamente oggetto d’attenzione da parte del Comitato
“Salviamo il Parco del Piave”, formato da volontari provenienti dall’associazione Libero Pensiero, dalla Pro Loco di
Fener, passando per il Comitato Genitori (School Festival), senza trascurare il supporto dell’Asd Prealpi Rc (Pista
Verde) e delle Unpli Belluno e Veneto. Per farlo rinascere era così stata avviata una raccolta fondi, accompagnata
da una parallela campagna di sensibilizzazione verso le istituzioni ed il mondo imprenditoriale. Nel mese di marzo il
comitato aveva promosso delle attività coinvolgendo anche la Cartiera di Vas, racimolando del denaro, che però
non era ancora sufficiente per garantire la copertura dei lavori: i danni complessivi ammontavano infatti a 95 mila
euro. Ventimila euro era invece la somma minima per riproporre le attività tradizionali, come lo School Festival che
riuniva diverse bande musicali giovanili. Un obbiettivo raggiunto solo in parte: ciò che la natura aveva distrutto in
una sola notte non è ancora stato recuperato del tutto. «Per la riqualificazione del Parco», spiega il presidente della
Pro Loco di Fener, Dario Codemo, «manca ancora dell’attrezzatura da acquistare. Il nuovo direttivo da poco eletto è
formato da volontari che provengono proprio dalle associazioni che si erano mosse per il ripristino dell’area: tutti in-
sieme vogliamo farlo ripartire come prima, anche se ci vorrà ancora del tempo. Se ci verranno destinati dei fondi
dovremo capire in secondo luogo come impiegarli al meglio per creare dei progetti funzionali al rilancio dell’area
stessa. Va risistemato inoltre anche l’aspetto logistico». Le idee e la volontà non mancano dunque, ma la strada per
lasciarsi definitivamente Vaia alle spalle è ancora lunga.
da “Il Corriere delle Alpi” del 15 novembre 2019

Il primo cittadino ribadisce il favore per il Comune Setteville:


«Ci permetterà di fornire ai cittadini servizi di qualità»

Zanolla sulla fusione: «Si può recuperare»


QUERO VAS. Fusione avanti tutta. La ripresa del dialogo tra i Comuni di Quero Vas e Alano di Piave per la crea-
zione del nuovo ente amministrativo Setteville viene confermata anche dal sindaco Bruno Zanolla. «Da parte no-
stra», dice il primo cittadino, «avevamo proposto la fusione già due anni fa per farla coincidere con la scadenza del
mandato amministrativo di Quero Vas e siamo convinti tuttora che questa sia la strada giusta da seguire. Ci sono
poi state delle riflessioni per cui alla fine Alano aveva chiesto un rinvio del progetto. In ogni caso è importante che ci
sia convinzione da parte di tutti su questa operazione e che ci sia soprattutto chiarezza verso i cittadini: il fatto che
Alano riprenda in mano il progetto fusione è positivo, ma ora attendiamo risposte concrete da parte loro per poi fare
le dovute riflessioni, soprattutto in merito alle tempistiche con cui procedere. Come amministrazione siamo sempre
stati favorevoli ad ulteriori processi integrativi con il fine di creare dei vantaggi reciproci: per questo, dopo i servizi
bibliotecari, di polizia locale, servizi sociali, anagrafi e servizi finanziari, abbiamo appena messo insieme l’ufficio
tecnico tra i due Comuni, il che simboleggia che l’aggregazione tra i due enti amministrativi continua ad andare
avanti, come era accaduto a suo tempo con Vas. E messi insieme uffici e strutture il percorso diventa più agevole in
un’ottica di gestione unitaria dell’ente. Molte fusioni sono saltate proprio a causa di una mancanza di logica orga-
11 RASSEGNA STAMPA

nizzativa alla base. Una logica di cui invece i nostri uffici sono già dotati». Zanolla indica i punti di forza di una futura
nizzativa alla
fusione: «I base. Una
Comuni logica
troppo di cui
piccoli in invece
provincia i nostri
e nonuffici sonoprosegue
solo», già dotati». Zanolla«non
Zanolla, indica i punti dipiù
riescono forza di unaservizi
a fornire futura
fusione:
adeguati «I
ai Comuni troppo È
propri cittadini. piccoli
quindiinindubbio
provinciache e non solo», prosegue
la disponibilità di nuoveZanolla,
risorse «non riescono
aggiuntive più a fornire
sbloccate servizi
dal governo
adeguati ai propri acittadini.
possa contribuire risolvereÈ tale
quindi indubbio che
problematica: la sempre
cito disponibilità
Vas di nuove
come risorseperché
esempio aggiuntive sbloccate
è stato il primodal governo
Comune a
possa contribuire
fondersi a risolvere
e a beneficiare talestatali
di fondi problematica:
che ci hanno cito sempre Vasdicome
consentito esempioi perché
incrementare servizi perè stato il primo
i cittadini, Comune
senza a
i quali
fondersi
avremmoe avuto
a beneficiare di Con
difficoltà. fondii statali che derivanti
contributi ci hanno dalla
consentito
fusione di incrementare
tra Quero e Vas i servizi per i avuto
abbiamo cittadini,
la senza i quali
possibilità di
avremmo
mantenereavuto difficoltà. Con
una tassazione i contributi
più bassa derivanti
e i trasporti dallasenza
gratis, fusione tra Quero
contare e Vas
ulteriori serviziabbiamo avutoed
manutentivi la opere
possibilità di
pubbli-
mantenere una tassazione
che per la comunità. più bassa
Nel corso degli eanni
i trasporti
il nostro gratis,
Comunesenzahacontare ulteriori
beneficiato servizimilioni
di sette manutentivi
di euroed di opere pubbli-
investimenti.
che
Senzaperesserci
la comunità.
fusi non Nelavremmo
corso degli
maiannipotutoil nostro Comune
realizzare nullaha
di beneficiato
tutto questo.di Per
sette milionicredo
questo di eurochedilainvestimenti.
fusione nel
Senza esserci sia
Basso Feltrino fusifondamentale
non avremmoper mai potutoilrealizzare
rendere nulla di
territorio prima di tutto
tutto attrattivo
questo. Per questola credo
mediante creazioneche di la infrastruttu-
fusione nel
Basso Feltrino
re ed opere sia fondamentale
in favore della comunitàper erendere
dei suoiil abitanti».
territorio prima di tutto attrattivo mediante la creazione di infrastruttu-
re ed opere in favore della comunità e dei suoi abitanti». da “Il Corriere delle Alpi” dell’11 novembre 2019
da “Il Corriere delle Alpi” dell’11 novembre 2019
Ultima parola ai cittadini
Ultimaripreso
ma le due amministrazioni hanno parola ai cittadini in vista del Comune unico
a dialogare
ma le due amministrazioni hanno ripreso a dialogare in vista del Comune unico
Bogana
Bogana rilancia:
rilancia: «Sì
«Sì alla
alla fusione
fusione con
con Quero
Quero Vas»
Vas»
ALANO DI PIAVE. «Fusione? Con l’assenso dei cittadini si farà» sono le chiare parole espresse dal sindaco di Ala-
ALANO DI PIAVE.
no di Piave, Serenella «Fusione?
Bogana,Con chel’assenso
seguono dei cittadini
quelle si farà»
di Bruno sono primo
Zanolla, le chiare parolediespresse
cittadino Quero Vas. dal sindaco
A due anni di Ala-
dal
no di Piave, Serenella Bogana, che seguono quelle di Bruno Zanolla, primo cittadino
momentaneo stop alle trattative, riprende il dialogo tra le due realtà amministrative del Basso Feltrino. I due sindaci di Quero Vas. A due anni dal
momentaneo stop alle trattative, riprende il dialogo tra le due realtà amministrative del
sono allineati nel ritenere la fusione una grande opportunità per il futuro dei rispettivi territori, consapevoli che il Basso Feltrino. I due sindaci
sono allineati
passaggio nel ritenere
storico dipenderà la esclusivamente
fusione una grande dallaopportunità
volontà deiper il futuro
cittadini chedei
dovràrispettivi
essere territori,
espressa consapevoli
medianteche refe-il
passaggio storico dipenderà esclusivamente dalla volontà dei cittadini che dovrà
rendum. «Crediamo nel processo di fusione per cui anche se non fondamentali, ma necessarie, le risorse stanziate essere espressa mediante refe-
rendum. «Crediamo nel processo di fusione per cui anche se non fondamentali, ma necessarie,
dallo Stato in favore degli enti che vogliono unirsi permettono di riprendere il filo, peraltro mai interrotto. Infatti il dia- le risorse stanziate
dallo Stato
logo tra in favore degli enti
le amministrazioni che vogliono
comunali di Alanounirsi
e Queropermettono
Vas nondièriprendere
mai venutoil meno,
filo, peraltro mai interrotto.
basti pensare Infatti
all’ultimo il dia-
passag-
logo tra le amministrazioni comunali di Alano e Quero Vas non è mai venuto meno, basti pensare
gio che ha visto l’unione dei rispettivi uffici tecnici, in aggiunta agli altri servizi che già da anni sono condivisi. Eroga- all’ultimo passag-
gio che haaivisto
re servizi l’unione
cittadini dei rispettivi
mantenendo uffici tecnici,
inalterata in aggiunta
la tassazione aglirisulta
locale altri servizi
sempre che piùgiàdifficile,
da anniper sono
cui condivisi.
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re servizi
genee ai cittadini
come le nostre mantenendo
credo abbiamo inalterata
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tassazioneper locale risulta
portare a sempre
termine più questadifficile, per cui
fusione», due realtà
afferma omo-
Serenella
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Bogana. come le nostre l’ultima
«Ovviamente credo abbiamo tutti i ai
parola spetta presupposti
cittadini che per portaresappiano
auspico a termine questaquesta
cogliere fusione», afferma di
opportunità Serenella
crescita
Bogana. «Ovviamente
che garantirà l’ultima dei
il mantenimento parola spetta
servizi alleaipersone
cittadini conche uno
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standard cogliere
adeguato questa
oltre opportunità
allo sviluppo di crescitaIl
del territorio.
che garantirà
nostro vantaggioil mantenimento
è di essere due deirealtà
serviziche
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da molti con uno
anni standardeadeguato
dialogano condividono oltreservizi
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e progetti. delSenza
territorio.
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sarebbe che già faredaunmolti
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la macchina di fusione sarebbe come
in materia». fare un
Parole che salto nel vuoto.
definiscono in Ritengo
manierache i tempi sianolaquindi
inequivocabile volontà maturi per av-
di entrambe
viare la macchina burocratica
le amministrazioni di percorrere in materia».
nei prossimi Parole
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previsto dalla inequivocabile
legislatura per quanto la volontà
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fusione,
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aspetti non nuovi per di gli
percorrere
abitanti dinei prossimi
Quero Vas ilmesi l’iter previsto
cui sodalizio risale dalla
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sei anni fa,per quanto riguarda
esattamente la fusione,
il 28 dicembre del
aspetti
2013. Ma nonchenuovi
tipoper gli abitanti
di comune di Quero Vas
nascerebbe? La ilfusione
cui sodalizio risale
tra Alano a soli sei
di Piave anni fa,
e Quero Vasesattamente
porterebbeilalla 28 dicembre
nascita di delun
2013.
nuovo Ma enteche tipo di comune
costituito da circanascerebbe?
5.900 abitantiLa(8° fusione
della tra Alano di
provincia dopoPiave
Santae Quero
GiustinaVas eporterebbe alla nascita
prima di Cortina), condiunaun
nuovo entedi costituito
superficie quasi 82 da circa 5.900
chilometri abitanti
quadrati (8° della provincia
che rappresenterà dopo di
una sorta Santa Giustina
“biglietto e prima di Cortina),
di presentazione” per chi con una
accede-
superficie di quasi
rà alla provincia 82 chilometri
di Belluno quadrati
venendo che rappresenterà
dal territorio trevigiano. una sorta di “biglietto di presentazione” per chi accede-
rà alla provincia di Belluno venendo dal territorio trevigiano. da “Il Corriere delle Alpi” del 25 novembre 2019
da “Il Corriere delle Alpi” del 25 novembre 2019

Segusino
Segusino dice
dice addio
addio aa Pasqualino
Pasqualino Miotto,
Miotto,
“mitico”
“mitico” postino
postino comunale
comunale
SEGUSINO. È mancato ieri, mercoledì 13 novembre, Pasqualino Miotto, noto postino di
SEGUSINO. È mancato
Segusino e grande ieri, mercoledì
appassionato 13 novembre,
di calcio. Il 78enne,Pasqualino Miotto, noto postino
ricoverato all’ospedale di
di Castel-
Segusino e grande appassionato di calcio. Il 78enne, ricoverato all’ospedale
franco Veneto, lascia nel dolore i figli Cenzia, Sonia e Claudio, le sorelle Luciana e Mario- di Castel-
franco Veneto, Gianni,
lina, il cognato lascia nel dolore
i nipoti figli Cenzia,
e i tutti i parenti.Sonia e Claudio,
Grande le sorelle
il cordoglio Lucianamoltissimi
a Segusino: e Mario-
lina, il cognato
i messaggi Gianni,
di affetto i nipoti e i alla
e vicinanza tutti famiglia
i parenti.Miotto,
Grande il cordoglio a Segusino:
a dimostrazione moltissimi
della profonda rico-
inoscenza
messaggiperdi affetto e vicinanza
il lavoro svolto conalla famiglia Miotto,
professionalità dalasignor
dimostrazione
Pasqualinodellanelprofonda rico-
suo servizio
noscenza perquotidiano.
porta a porta il lavoro svolto con professionalità dal signor Pasqualino nel suo servizio
porta a porta quotidiano. da “Qdpnews.it”, notizie on line dell’Alta Marca Trevigiana, del 14 novembre 2019
da “Qdpnews.it”, notizie on line dell’Alta Marca Trevigiana, del 14 novembre 2019
CRONACA
In
In memoria
memoria di
di Angelo
Angelo Dalla
Dalla Favera
Favera
Le ricerche di Angelo, scomparso dalla sua abitazione diversi giorni prima, si sono concluse nei
Le ricerche
primi di dicembre
giorni di Angelo, scomparso dalla
con il tragico sua abitazione
epilogo diversi giorni
del suo ritrovamento nelprima, si sono
territorio concluse
di Alano nei
di Piave,
primi giorni di
spegnendo le dicembre con il tragico
flebili speranze di un suoepilogo
ritornodela suo
casa.ritrovamento
Conosciutonel territorio dinel
imprenditore Alano di Piave,
settore edile
spegnendo le flebili
e per anni anche speranzedel
assessore di Comune
un suo ritorno a casa.
di Quero, Conosciuto
in tanti lo hanno imprenditore nel settore
salutato nel corso di unaedile
par-
e per anni
tecipata anche assessore
cerimonia del Comune
funebre, celebrata il 6didicembre
Quero, inscorso
tanti lonella
hanno salutato
chiesa nel corso
arcipretale di di una par-
Quero, di-
tecipata
mostrando cerimonia
con la lorofunebre, celebrata
presenza stima ile 6affetto
dicembre scorso
nei suoi nella echiesa
confronti arcipretale
vicinanza di Quero,
alla famiglia di-
in que-
mostrando
sto delicatocon la loro presenza stima e affetto nei suoi confronti e vicinanza alla famiglia in que-
momento.
sto delicato momento.
12 RASSEGNA STAMPA

Santa Barbara: vigili del fuoco in festa


BASSO FELTRINO. Festa di Santa Barbara al distaccamento vigili del fuoco volontari del Basso Feltrino. Anche
quest’anno non sono mancati i momenti per onorare la patrona dei pompieri e venerdì sera i volontari vigili del fuo-
co del distaccamento “Basso Feltrino”, hanno voluto festeggiare questo importante evento, programmando un ritro-
vo nella sede che è stata aperta al pubblico per l’occasione. La celebrazione, iniziata con la benedizione dei mezzi
e la preghiera a Santa Barbara, è proseguita con il discorso del Capo distaccamento, Massimo Andreazza, e con gli
interventi delle autorità presenti.
I numeri Il distaccamento “Basso Feltrino” è un gruppo composto attualmente da 16 volontari; opera da più di 20
anni nella zona di competenza, che comprende i Comuni di Alano di Piave, Quero Vas e Segusino, in questo perio-
do di attività ha effettuato più di mille interventi - più di ottanta solo in quest’ultimo anno - e sostegno anche delle
squadre effettive del distaccamento di Feltre e Alto Trevigiano. Ha una dotazione di mezzi composta da un’auto
pompa di soccorso, ovvero l’automezzo principalmente usato dal corpo dei vigili del fuoco e dai volontari, dotato di
serbatoio d’acqua con pompa in caso d’incendio, respiratori, scale e una serie di attrezzi per effettuare la maggior
parte di manovre per intervenire nei locali e nelle emergenze in generale; un autobotte da 8500 litri d’acqua in caso
di incendio ed un fuoristrada anch’esso allestito in modo da poter rispondere alla maggior parte delle emergenze
che siano incendi, soccorso o altro, anche in luoghi stretti dove i mezzi più grandi non riescono ad arrivare. Oltre al-
le attività di emergenza, i volontari sono impegnati al costante aggiornamento tramite corsi specifici e si dedicano
anche a progetti nelle scuole come “Scuola sicura” dedicati all’informazione sulle buone norme e comportamenti da
adottare in caso di emergenza. Nel suo discorso di presentazione, il Capo distaccamento, Massimo Andreazza, ha
descritto le attività e i mezzi a disposizione della squadra; sottolineando, nello specifico, l’arrivo di quattro nuovi vo-
lontari a supporto. Proprio per questo, approfittando dell’occasione, Andreazza ha voluto lanciare un appello per in-
vitare chi lo volesse ad entrare nella squadra. Sono intervenuti anche Diego Longo, assessore alle attività produtti-
ve del Comune di Segusino, Cristian Corrà, assessore alle attività produttive di Quero Vas, Serenella Bogana, sin-
daco di Alano di Piave e Silvia Rizzetto, consigliere regionale.
da “Il Gazzettino” dell’8 dicembre 2019

LETTERE AL TORNADO

Ricordo di Luca Andreazza


A cinque anni dalla tua scomparsa
sei sempre vivo nei nostri cuori
Il 22 dicembre 2014, in seguito ad un tragico incidente su un tratto della A1 direzione
Bologna, perdeva la vita il querese Luca Andreazza, classe 1970. Erano all’incirca le
11,40 quando, causa un rallentamento dovuto al traffico intenso, l’autocisterna della
ditta Termopiave guidata da Luca veniva violentemente tamponata da un autoarticola-
to e finiva con la cabina incastrata sotto il pianale dell’automezzo che lo precedeva.
L’incendio sviluppatosi in seguito allo scoppio della turbina posizionata sotto la cabina
di guida non lasciò scampo a Luca rimasto prigioniero nell’abitacolo della motrice. A
distanza di qualche anno le indagini sull’incidente hanno scagionato completamente
Luca da ogni responsabilità sull’accaduto.

COME ERAVAMO

Accadde nel 1999


a cura di Sandro Curto
COLMIRANO: CHIUDE ALIMENTARI TESSARO Dopo oltre cinquant’anni di attività, il 31 dicembre 1999 chiude i
battenti il negozio Alimentari Tessaro di Colmirano.
VAS: CHIUDE L’EX DOPOLAVORO Nella stessa data chiude a Vas il bar “Al Fium”, aperto nel 1949 da Abramo
Dallo come dopolavoro affiliato all’E.N.A.L. (Ente Nazionale Assistenza Lavoratori).
L’ULTIMO MATRIMONIO DEL ‘900 A QUERO Il registro dei matrimoni del ‘900 del Comune di Quero si chiude il
18 dicembre con Manuela Salemi e Antonio Pes, provenienti dall’Isola d’Elba, a pronunciare il fatidico sì di fronte al
sindaco Bruno Zanolla per la soddisfazione del popolare Vincenzo, padre di Manuela.
DECESSI Molti i decessi a fine 1999 segnalati dal Tornado: ad Alano Luigi Giovanni Pisan (“Pontin”) di 62 anni, a
Santa Maria Alfiero Berton (63), a Fener Bruno Forcellini (74), Carlo Bozzato (80) e Pasqualina Falieri, vedova Mel-
chiori (73), madre del nostro collaboratore Sergio.
GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO
13
Legenda: Secco - I.P.L. Imballaggi Plastica Lattine
GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO 14

Legenda: Umido - I.P.L. Imballaggi Plastica Lattine - Carta- Vetro - Secco C: centro F: frazioni
LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE
15

Legenda: Umido - I.P.L. Imballaggi Plastica Lattine - Carta- Vetro - Secco C: centro F: frazioni
LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE
16
Legenda: Secco - I.P.L. Imballaggi Plastica Lattine
17 CRONACA

La classe 1959 in gita a Verona

(S.C.) Lo scorso 20 ottobre una quarantina di coscritti del 1959 di Alano, Quero Vas e Segusino ha festeggiato il
raggiungimento delle sessanta primavere con una gita a Verona, visita guidata alla città, pranzo a Peschiera del
Garda, giro dei dintorni e rientro in serata. Grande allegria e piena soddisfazione per la perfetta riuscita della giornata.

Asd Ponte Tegorzo


BOCCE

Si è concluso un anno importan-


te per la ASD Ponte Tegorzo
che ha visto protagonista il so-
dalizio fenerese
nell’organizzazione, lo scorso
giugno, del Campionato Italiano
di Bocce cat. D. A tal proposito,
tramite il Tornado, vogliamo ringraziare Armando
Gerlin, coadiuvato dai suoi stretti collaboratori, che
con entusiasmo portano avanti l’attività delle bocce
presso il Bocciodromo di Fener rimasto l’unico
nel Basso Feltrino.
Nuove sfide ora ci aspettano per il 2020 come la
partecipazione alla Coppa Italia e al Campionato di
serie D sempre all’insegna dello star bene insieme.
In foto: i premiati della Ponte Tegorzo omaggiati dal Sindaco di Alano Amalia Serenella Bogana e da Luciano Bof della Fib Belluno/Feltre.

GARA DELLA BEFANA


Si svolgerà dal 2 Gennaio dalle ore 20 presso il bocciodromo di Fener una gara sociale denominata della “Befana”.
Buon Natale e Sereno 2020 dalla Ponte Tegorzo. www.pontetegorzo.it
18 LETTERE AL TORNADO

Incontri ravvicinati…
(I.M.) Queste che appaiono nelle foto, sono due grosse "ande", che ho sorpreso quest'estate proprio davanti alla porta
della legnaia della casetta che abbiamo a Miliès, "che stava-
no andando in amore". Le "ande" sono rettili innocui, di colo-
re grigio che raggiungono la lunghezza anche di un m.1,50,
che di solito si vedono sui nostri prati all'estremità dei boschi,
ma in questo caso, si erano appartate proprio davanti alla
nostra legnaia, e tranquille si trastullavano, attorcigliavano,
(di solito verso maggio-giugno vanno in amore) e, non si so-
no tanto scomposte alla mia presenza che ero distante circa
due metri. Così sono andato nell'auto a prendere la macchi-
netta fotografica per ritrarle, poi ho preso una piccola pertica
(bacheta de fasolèr) e una alla volta le ho portate nel prato
vicino. Qualche vicinante mi ha gridato (còpele) ammazzale,
e io ho risposto che queste bisce non fanno male a nessuno,
e le ho lasciate andare libere; perché, ho detto loro, io ci ho
dormito assieme a una di queste bisce quando ero ragazzi-
no, ed è una storia vera: Avevo circa 10-11 anni e, una domenica
mattina mi sono alzato come sempre per andare a Messa, più tardi
mia mamma andò su in camera per rifare il letto, e quando scoprì il
piumino che c'era ai piedi del letto vide questa bella biscia tutta arro-
tolata che non si è neanche mossa, allora, (mia madre non era pau-
rosa), chiuse la porta perché non scappasse, e chiamò un vicino di
casa e spiegò il fatto, lui prese un bacchettino e la molletta delle braci
dal "larin", e salì piano, piano e la trovò ancora allo stesso posto al
calduccio, gli diede un bel colpetto poi la prese con la molletta e la
portò giù in un angolo del cortile. Quando sono arrivato a casa da
Messa, mia mamma mi raccontò il fatto, che io avevo dormito tutta la
notte con una "anda"…. Il giorno dopo, (io ero anche un po' un disco-
lo) presi la "anda" e me la ficcai nella cartella e sono andato a scuola,
appena arrivato, in aula non c'era nessuno, la misi di traverso del
banco delle ragazze, che appena entrarono la videro e si misero a ur-
lare…., ma, non l'avevo fatta franca, qualcuno mi aveva visto entrare
prima, ed ha fatto la spia, così mi son preso una rata di steccate sulla
schiena dal Maestro. (alquanto meritate). Oggi, se ne vedono poche, e qualcuna schiacciata lungo la strada per Miliès,
e non solo, invece si dovrebbero evitare e salvaguardare questa fauna ed altre specie innocue. Invece ci sarebbero al-
tre specie da eliminare, (o almeno ridurle) qualche decennio fa non c'erano, esempio: cinghiali, cervi, lupi, che non
fanno altro che danni enormi nelle nostre zone, sia in montagna, nei prati e nei boschi, come castagne, noci e tanto al-
tro, adesso si avvicinano anche alle coltivazioni domestiche. Chi di competenza dovrebbe prendere dei provvedimenti
seri, (fatti non solo ciacole…).
BIACCO (lat. scient. Zamĕnis gemonensis Wagl., sinonimo: Z. viridiflavus Lacépède). - Serpente aglifo della famiglia dei
Colubridi. È noto pure col nome di milordo e si può dire che ogni regione d'Italia abbia un termine dialettale distinto per
questo, che è certamente il più elegante e vivace degli ofidî nostrali. In Francia viene designato coi nomi di serpent fouet o
loup cinglant, che mettono appunto in rilievo la sua caratteristica rapidità di movimenti, come pure la sua singolare arditez-
za nell'assalire e la tendenza a mordere furiosamente chi tenti di afferrarlo. La voce Zornnatter usata dai Tedeschi esprime
parimenti la sua irascibilità di carattere, alla stessa maniera del nome generico latino Zamenis di derivazione greca
(ζαμενής "violento"). Ha capo ovale e depresso, muso arrotondato e alquanto sporgente sulla mascella inferiore, occhi
grandi e prominenti, collo ben differenziato, tronco quasi uniformemente cilindrico, coda molto assottigliata all'estremità e
lunga un quarto e più della lunghezza totale. Questa raggiunge in media, negli adulti, i 110-130 cm.; ma vennero spesso
segnalati individui di proporzioni assai maggiori, da 150 fino a 190 cm. di lunghezza. La varietà caspius, che abita le regio-
ni più orientali dell'Europa, nonché l'Asia minore e la Persia, può sorpassare la lunghezza di 240 cm. La colorazione della
forma tipica è giallo-verdastra con macchie dorsali nere o verdi cupe, disposte in serie più o meno regolarmente longitudi-
nali e che finiscono per formare delle vere strisce nella porzione posteriore del tronco e sulla coda. Esistono, oltre a que-
sto, varî altri sistemi di colorazione, che valgono a contraddistinguere speciali varietà. La varietà carbonaria, abbastanza
frequente in Italia, si differenzia, in particolare, per essere completamente nera o soltanto con tracce di giallo sul capo e
sulle parti ventrali. Il biacco vive, di preferenza, nei luoghi aridi e boscosi, striscia con velocità sul terreno e si arrampica
bene sugli alberi. Il suo nutrimento consiste di topi, di arvicole, di piccoli uccelli, qualche volta di rospi o di rane, ma soprat-
tutto di altri rettili (orbettini, serpi, ecc.), che ingoia direttamente senza prima soffocarli, costringendoli fra le spire del corpo
come usa fare con i piccoli mammiferi. Durante l'inverno va in letargo e resta nascosto fino a primavera avanzata. L'ac-
coppiamento ha luogo alla fine di maggio e le uova vengono deposte, generalmente, fra la fine di giugno e i primi di luglio.
L'area di distribuzione dello Zamenis gemonensis Wagl. si estende dalla costa atlantica dell'Europa fino all'Asia sud-
occidentale. (tratto da: http://www.treccani.it/enciclopedia/biacco_(Enciclopedia-Italiana)

Vas: Natale con gli Alpini


Dicembre intenso anche per gli Alpini del gruppo di Vas, impegnati in numerose attività. Dopo la vendita del panettone
collegata alla raccolta di fondi per opere di beneficienza del 15 dicembre e dopo la visita di Babbo Natale ai bambini
della scuola materna, il 19 dicembre, gli Alpini di Vas danno appuntamento al 24 dicembre, vigilia di Natale. Dalle
ore 19:00 nella loro sede si potrà degustare una zuppa di legumi e trippa e dopo la Santa Messa di mezzanotte vin
brulè e panettone per tutti. In sede, dalle 17:00, sarà possibile ritirare i bollini del tesseramento 2020.
19 LETTERE AL TORNADO

Un po' di Quero in Messico.


Vi presento la squadra del mio cuore!
È un mese che sono tornata, ma metà del
mio cuore è rimasta in Messico con i
bambini. Grazie all'associazione di
volontariato San Girolamo, a Don Alessio ed

ai queresi, ho potuto vedere ancora una volta la felicità sul volto dei
bimbi. Avreste dovuto vederli con le magliette della nostra nazionale di
calcio con i loro nomi stampati sul retro, erano bellissimi e felici ed io
con loro. Grazie a loro, a tutto quello che mi hanno dato e insegnato,
quella che era nata come una esperienza è diventata una scelta di vita.
(Emanuela)
20 CRONACA

Paolo Rech e i suoi burattini “giramondo”


Segnalazione di Daniela Todoverto
Dal 2004, l’alanese Paolo Rech, con i suoi
burattini, sta diffondendo in Italia e nel
mondo le maschere tradizionali della
Commedia dell’Arte, che ha rivisitato in
chiave personale. Ha partecipato a
numerosi festival internazionali: Argentina,
Armenia, Bielorussia, Brasile, Francia,
Grecia, Guatemala, Inghilterra, Polonia,
Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera ed
Ucraina. Attraverso dei progetti di
solidarietà ha portato un sorriso a centinaia
di bambini in Eritrea, Uganda e Bolivia. Lo scorso autunno ha partecipato a due
festival in Ucraina da cui è tornato con due premi: “Miglior attore” al Festival
Interlyalka di Uzhorod (1- 4 ottobre 2019) e “Premio speciale della giuria” al
Festival Puppet.up di Kiev (5-9 ottobre 2019). Nelle foto, Paolo (cui vanno i nostri
complimenti vivissimi) con i due premi conseguiti in Ucraina e durante un recente
spettacolo in Bolivia.

LETTERE AL TORNADO

Dove stiamo andando?


di Angelo Ceccotto
Leggiamo quotidianamente di situazioni che fanno rabbrividire, dove la malavita impera prepotentemente anche sul
nostro adorato Veneto. Un Veneto che da troppi anni è servito da una politica non sempre eccelsa, che spesso
viene meno al sorreggere un’imprenditoria laboriosa e onesta che fa la differenza economica territoriale. Una
politica talvolta compromessa e approfittatrice che sottrae risorse al bene comune, oltre a danneggiare l’immagine
di chi onestamente si prodiga per il bene comune. Talora assente nelle prospettive per uno sviluppo globalizzato,
se non per caldeggiare per convenienza quelle ditte serie, laboriose, di elevata professionalità, che proseguono
coraggiosamente il loro sviluppo innovativo e occupazionale, dando respiro alla nostra economia, cui va la nostra
lodevole vicinanza. Quali prospettive future? Dal bene al male, sembra una contraddizione poiché aprendo gli
occhi, sorpresi ci accorgiamo che siamo immersi dalla devastante piovra malavitosa, radicata in tutto il territorio
nazionale, non meno in questo Veneto. In quel Veneto dalla superficiale immagine “del tutto va bene” si ritrova oggi
cogliere giornalmente sulla stampa e televisione, l’inarrestabile mafia che silenziosamente padroneggia
taglieggiando le nostre oneste aziende, non meno quelle piccole spesso in difficoltà, lasciate alla deriva dalle
istituzioni garantiste e sindacali. Trovarsi oggi in preda della malavita - come affermato su un quotidiano locale del
22.10.2019: “I Casalesi hanno già il Veneto in tasca”, cui va aggiunto: “Sono quasi 400 le aziende “in odore di
mafia” presenti in Veneto, un quinto delle 1.967 individuate in tutta Italia” - questo ci pone l’interrogativo “dove
stiamo andando?”. Quante volte abbiamo sentito le parole degli amministratori veneti, affermare che tutto va bene,
un Veneto all’avanguardia nazionale, un Veneto industriale portatore di benessere… Sì, è vero, ma ciò non toglie
che bisogna guardare con obiettività la doppia faccia della medaglia di questo Veneto, elevando le nobili iniziative
che si distinguono per professionalità economica e solidarietà sociale, ma altrettanto va rendendo nota quest’amara
situazione evidenziandola agli occhi di chi ha in mano il potere dell’ordine pubblico e della giustizia, che sembra non
accorgersi di quel che succede in casa propria, sotto il tetto degli adorabili governatori. Rattrista affermare questa
triste realtà, ma per dare ottimismo affermo che non tutto è negativo, guardando fiducioso in chi crede fermamente
nell’onestà, nella reciproca collaborazione e nella solidarietà che è sempre una carta vincente, dando speranza per
un futuro migliore per tutti.
21

e dopo gli appuntamenti natalizi


vi aspettiamo al centro culturale “Bice Lazzari” 
per la VI edizione di

“Quisquilie e bazzecole!!!”…
Incontriamoci a teatro per ridere, riflettere e conoscerci
Si parte Sabato 18 Gennaio 2020 con “Cena tra amici - le prénom”– Destino Teatro
 
Commedia  
di Matthieu Delaporte ed Alexandre de la Patellière 
Versione italiana di Fausto Paravidino 
Regia di Silvia Castelli 
 
E’ in corso una cena tra amici. In un clima sereno ed allegro, in 
attesa dell’arrivo di Anna, in dolce attesa e sempre in ritardo, il 
futuro papà viene tempestato di domande. Tra queste quale nome 
vogliono dare al nascituro. La sua risposta (ha scelto il nome più 
detestabile che possa esserci) scatena reazioni molto forti. 
L’atmosfera si fa pesante ….. 

A seguire (nel prossimo numero i dettagli): 


Sabato, 01 Febbraio 2020 “Gnanca un capanon” – Compagnia in Itinere
Sabato, 15 Febbraio 2020 “Le allegre comari di Windsor” – Teatro dei Pazzi
Sabato, 29 Febbraio 2020 “Sogni Proibiti” – Lavori in Corso
Per gli abbonati dell’edizione 2019 - RINNOVO:
verrà recapitata una lettera a tutti gli abbonati della scorsa edizione 2019 con
modalità e tempi per rinnovare l’abbonamento, se lo desiderano.
Per NUOVI abbonati (dal 21/12/19):
sarà possibile comprare NUOVI abbonamenti al costo di 24 euro presso
(e ringraziamo vivamente per la disponibilità dimostrata in questi anni):
Cartoleria edicola Da Milio – Alano di Piave – Fino al 31/12/2019
Cartoleria edicola Schievenin Albertina - Quero
Tabaccheria di Cabrel Carmen – Segusino
Locanda Solagna di Riboni Andrea - Vas
Programma ed info
all’indirizzo www.centroculturalequero.it

Vi aspettiamo sempre più numerosi!!!


22 ATTUALITÀ

(M.M.) Rendere pubblica la presenza di una associazione alle cerimonie della comunità passa anche attraverso la
disponibilità a compiere le mansioni di alfiere, figura non secondaria nel rappresentare non solo un’associazione,
ma anche i suoi ideali. Questo ha fatto con dedizione per i Donatori Volontari del Sangue Feltrini Silvio Marca,
da poco scomparso e che vogliamo ricordare attraverso le sue stesse parole, testimonianza di un forte sentimento
che lo ha legato all’associazione e che raccogliamo come esempio di solidarietà e impegno.

La testimonianza di Silvio Marca


Ritornato nel 1974 dalla Svizzera ho
avuto l’onore di entrare a far parte della
grande famiglia dei donatori di sangue.
Per primo ho conosciuto il caro Tranquil-
lo Raveane, un caro amico che conside-
ro un mio maestro, che mi ha coinvolto
nelle varie attività della Sezione.
Grazie a lui sono diventato l’alfiere uffi-
ciale dell’Associazione Feltrina Donatori
Volontati Sangue FIDAS Feltre. Per me
portare il labaro nelle varie manifesta-
zione è sempre stato un onore e un se-
gno di orgoglio. Per anni ho fatto parte
anche del Consiglio di Sezione di Anzù – Celarda. Andato in pen-
sione ho potuto avere più tempo da dedicare all’Associazione.
Assieme a Tranquillo rappresentavamo la Sezione e
l’Associazione Feltrina Donatori Volontati Sangue FIDAS Feltre.
Tante sono state le manifestazione e le feste a cui ho partecipato
e tanti gli amici che in tutti questi anni ho potuto conoscere.
Tante anche le manifestazioni cui ho partecipato al Tempio Inter-
nazionale del Donatore di Sangue a Pianezze. Un mio pensiero e
ricordo va al caro amico Emilio Pasqualotto, recentemente scom-
parso che tanto si è occupato del tempio.
Ricordo con affetto e simpatia i tanti amici del Primiero. Quante
feste dei donatori fatte assieme a loro.
Ricordo una gita in montagna fatta proprio con gli amici del Pri-
miero ed una mia caduta lungo un sentiero.
Caduta che grazie al Signore si è risolta solo con qualche esco-
riazione. Poteva andare peggio.
I donatori di sangue per me sono una grande famiglia.
Nel 2010 ho partecipato al Congresso Nazionale FIDAS e il 2
maggio ho sfilato assieme a tutti i donatori di sangue per la città di
Feltre.
Mi ricordo ancora l’emozione nel portare il labaro
dell’Associazione e rappresentare così i circa 4000 volontari fel-
trini assieme alle altre federate nazionali.
Una grande emozione poi l’ho provata nel salire sul palco allestito
per la santa messa della giornata del donatore di sangue.
Emozionante è stato il passaggio del labaro della FIDAS naziona-
le alla federata di Parma, in quanto nel 2011 il Congresso Nazio-
nale FIDAS si sarebbe tenuto proprio a Parma.
In foto: qui a fianco Opera di Lino Pauletti. Omaggio dell’AFDVS a Silvio Marca per l’opera costante di alfiere. . Sotto il
titolo: 1995 Congresso a Feltre del 2010.
tratto dal libro: "Donare è amare" Associazione Feltrina Donatori Volontari Sangue Sezione Anzù-Celarda-Villapaiera-Sanzan 1968/2018.

CRONACA

Notizie in breve
a cura di Sandro Curto
ORNELLA CODEMO IN PENSIONE Col 30 novembre ha cessato l’attività lavorativa come impiegata della segrete-
ria del Comune di Alano di Piave Ornella Codemo dopo oltre quarant’anni di servizio svolto sempre con grande pro-
fessionalità. Ornella ha avuto modo di collaborare con ben sei sindaci: Meneghin, Spada, Piccolotto, Codemo, Dal
Canton e Bogana.
PRIMA RETE STAGIONALE PER DAVIDE MAZZOCCO E’ arrivata alla tredicesima giornata del campionato di se-
rie B il primo gol col Pordenone del querese Davide Mazzocco nella partita vinta contro il Perugia per 3 a 0. La
squadra allenata da Tesser, neopromossa, naviga, per il momento, nelle prime posizioni della classifica.
23 ATTUALITÀ

ADOBE in Tipoteca: il carattere italiano fa tendenza


La celebre software house Adobe ha scelto Tipoteca Italiana, fondazione privata sostenuta da Grafiche Antiga, quale
tappa del progetto Adobe’s Createfulness.
Dopo la straordinaria edizione che ha visto come prota-
gonista il Bauhaus e ha portato alla digitalizzazione di
cinque caratteri ispirati dagli archivi della scuola di Des-
sau per il suo primo centenario (1919-2019), Adobe si è
focalizzata proprio sulla collezione di Tipoteca per dare
nuova vita a elementi tipografici, simboli e ornamenti
nati in un periodo storico – i primi decenni del Novecen-
to – tra i più innovatori e d’avanguardia nell’evoluzione
del type design.
Nella primavera 2019, il team di designer della
p98a.berlin, capitanati dal fondatore Erik Spiekermann,
ha selezionato alcuni caratteri in legno del vasto archi-
vio di Tipoteca e realizzato delle prove di stampa delle
lettere originali. La type designer berlinese Ulrike Rau-
sch ha ridisegnato con cura gli alfabeti, ampliato i set di
caratteri e aggiunto alternative stilistiche e altre funzio-
nalità OpenType.
Al termine di tale percorso di ricerca, il team di Adobe ha organizzato in Tipoteca un workshop di stampa letterpress
con Erik Spiekermann, coinvolgendo i sei giovani designer vincitori del concorso creativo lanciato per stimolare il dialo-
go tra mondo analogico e quello digitale.
I nuovi caratteri digitalizzati – denominati “The Tipoteca Series” – sono ora disponibili sul sito Adobe Fonts a vivida te-
stimonianza dello stretto rapporto tra design e cultura tipografica: la creatività, per essere eloquente a tutto campo, de-
ve sapersi nutrire del linguaggio visivo del passato, mantenendo solide radici nella storia e nella cultura del design.
Via Canapificio 1/3 Cornuda (Treviso) T 0423 86338 eventi@tipoteca.it www.tipoteca.it

Passaporto: in caso di necessità


Si può chiedere anche il rilascio anticipato
Al termine della procedura online per compilare l’istanza di richiesta
del passaporto elettronico e prendere l’appuntamento presso
l’Ufficio Passaporti, (unica modalità per presentare la domanda
presso la Questura), il cittadino troverà una nuova funzionalità: cu-
stomer satisfaction, che consentirà di esprimere una valutazione sul
servizio offerto contiene il servizio di “richiesta di prenotazione anti-
cipata”. Con tale strumento il cittadino, qualora non fosse soddisfat-
to della data di prenotazione ed avesse particolari motivi di urgen-
za, potrà richiedere l’anticipo dell’appuntamento giustificando e
successivamente documentando il motivo dell’urgenza. Bisogne-
rà, inoltre, specificare la data effettiva del viaggio, la destinazione e
le giornate disponibili per presentare la domanda presso lo sportello dell’ufficio passaporti.
L’ufficio preposto invierà tramite mail la comunicazione e la data di anticipo appuntamento.
Fonte: Sito Ufficio passaporti Questura Belluno

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24 RACCONTO

Un pranzo di Natale
di Nella Botto Tadozzi
Questa è una storia natalizia sul senso dell’accudimento e dell’arte culinaria.
In un ventoso paesino delle Prealpi una piccola comunità di anziani trascorre i suoi giorni nella Casa dei Decani. Dietro
ognuno di quei Vecchi c’è una storia fatta di esperienze, sentimenti,
emozioni, salute, circostanze ed altre variabili.
Nella Casa il quotidiano è semplice e scandito dai ritmi routinari che
l'assistenza agli anziani richiede, ma dietro l'apparente semplicità si na-
sconde invece attenta organizzazione, complessità di interventi, scien-
za e coscienza, rispetto e delicatezza. E’ un lavoro faticoso e chi entra
nella Casa rimane ammirato dai toni gentili e affettuosi di molte assi-
stenti, anche con la stanchezza di fine turno, anche quando non sanno
di essere viste o sentite.
Non si tratta solo di competenza e operosità: è empatia, è civiltà.
Tutto questo Bene traspare dai loro visi, dai loro occhi, e consola; aiuta a sopportare qualche tono ruvido e sbrigativo.
Ogni anno, approssimandosi il Natale, nella Casa dei Decani organizzano il grande pranzo a cui sono invitati anche i
parenti dei Vecchi. Il costo è modestissimo, simbolico; il lavoro per realizzar-
lo, invece, è faticoso e richiede un supple-
mento di impegno da parte del personale e
delle volontarie.
Intanto nelle cucine, come alacri aiutanti di
Babbo Natale, quattro cuoche iniziano a
preoccuparsi della conciliabilità di un pranzo
raffinato con gli anni e i denti dei Vecchi:
sanno bene che ogni pasto nella Casa rap-
presenta per i suoi abitanti una novità gradi-
ta e gustosa, un risveglio dei sensi, una piccola botta di vita.
Ciò che le cuoche hanno ben chiaro fin da subito è che sarà un pranzo speciale.
E lo è.
L’atmosfera festosa, la bontà del cibo e la dedizione con cui è stato cucinato e servito,
aiutano i Vecchi ad essere gioviali e sereni. Dopo il pranzo sono un po’ affaticati ma
trovano ugualmente la forza per superare le difficoltà della loro condizione; vogliono
godersi la giornata. Iniziano a cantare insieme e a condividere i ricordi passati che via
via riaffiorano. I nuovi arrivati, o i più timidi, ascoltano. Altri bramano il silenzio.
Uno alla volta i parenti se ne vanno. Poi cala la sera e nella Casa ritornano i ritmi routi-
nari che rassicurano. Domani nascerà un altro giorno.
Tratto dal mio blog: https://www.signorinabittotto.com/single-post/2019/12/03/Un-pranzo-di-Natale
25 LETTERE AL TORNADO

Juventus Club Quero Vas “Fino alla fine”

Grande successo
per la serata del
tesseramento
svoltasi al Birrificio
di Quero sabato
16 novembre.
Approfittando della
sosta di
campionato si
sono ritrovati i soci
dello Juventus
Club Quero Vas
per un brindisi insieme e per la consegna delle tessere. Un
grazie al Consiglio, ai padroni di casa Adriano e Emil e
naturalmente a tutti i nostri soci. Continuano intanto i nostri
associati a frequentare l’Allianz Stadium e a supportare la
nostra Signora. Ecco alcune foto ricordo delle partite e della
festa di novembre.
Cogliamo l’occasione per augurare a tutti i nostri amici
bianconeri un Buon Natale e un felice 2020, speriamo pieno
di vittorie!!! “Fino alla fine Forza Juventus”

CRONACA

Ti racconto i miei ricordi. Un ringraziamento


Ascoltare le parole degli anziani che raccontano le loro esperienze e i loro ricordi è sempre emozionante, ti
accompagnano in altri tempi e capisci le sfumature della vita quotidiana, le difficoltà e le relazioni che contano nella
vita. Aurora Mazzier ( Rina dei Prà), Agnese Merciani e Tersilo Collavo sono stati generosi a raccontarci i loro ricordi, a
condividere con noi esperienze e storie quest'estate in Biblioteca ad Alano. E' per questo che vogliamo ringraziarli
pubblicamente. Eravamo in tanti ad ascoltarli e loro ci hanno fatto un regalo grande e noi gliene siamo davvero molto
grati. Tante persone hanno chiesto di continuare a proporre queste serate che aggiungono pezzetti di memoria alle
nostre vite e anche altri anziani avranno da raccontare e noi ascolteremo volentieri, attenti, curiosi e grati della loro
disponibilità. Ancora grazie Rina, Agnese, Tersilo! Alla prossima! (In foto, nell’ordine, da sinistra)
26 LETTERE AL TORNADO

Inter Club Fener


In ricordo
di Renato Berra
Se ne è andato un grande cuore neroazzurro, so-
cio fondatore dell’Inter Club Fener, ma soprattutto
una persona per bene, mai sopra le righe, sempre
disponibile e presente nelle attività del club fene-
rese. Come non ricordare il suo inconfondibile stile
nel guardare in tv l’Inter, con il suo sorriso bonario.
Renato Berra, persona di altri tempi, lascia in tutti
noi un grande vuoto. Noi dell’Inter Club Fener lo
vogliamo ricordare in occasione del 20° anniversa-
rio di fondazione in foto con Mariolino Corso (ex
giocatore Inter) e Valerio Bressani (direttore gene-
rale InterClub). Un grande abbraccio ai famigliari,
vi siamo vicini. Renato grazie di tutto, resterai
sempre nei nostri cuori.
27 CRONACA

Le visite di Babbo Natale


alla scuola materna e Casa di Riposo di Quero
di Alessandro Bagatella – il vecchio Babbo Natale
Auguro a tutti i nonni e
bambini un lieto Natale
2019 e ripropongo queste
foto del 1998 e del 2007 ri-
spettivamente per le visite
alla Casa di Riposo e alla
scuola materna di Quero.
Voglio ricordare quei bam-
bini ormai grandi che mi at-
tendevano con ansia e
gioia. Altrettanto accadeva
in Casa di Riposo dai nonni,
che intrattenevo con gioia,
regalando qualche dolcetto
e facendogli ricordare i
tempi passati, quando loro
erano giovani e al posto del
dolcetto ricevevano noci,
carrube e bagigi.

Auguri Cirillo e Marcella!


1947 – 2019 - 72° anniversario di matrimonio
di Alessandro Bagatella
Il ventidue novembre scorso i coniugi Cirillo Vergerio e Marcella Deon, di
Marziai, attorniati dai tre figli: Adelina, Paola, Ernesto e dai numerosi nipoti e
pronipoti, hanno festeggiato il bellissimo traguardo di settantadue anni di vita
coniugale. Una vita che serve da insegnamento alle coppie di giovani d’ggi.
“Ci siamo conosciuti cinque anni prima – mi raccontano Cirillo e Marcella,
presenti ed arzilli a dispetto della veneranda età. Ci siamo sposati per amore,
abbiamo accettato insieme quello che la vita ci ha dato, storie belle e non, e
ci siamo sopportati e capiti a vicenda. Ricordo che per anni abbiamo avuto
l’osteria a Marziai basso, aiutandoci a vicenda anche con i figli.” Cirillo è stato
per anni capo gruppo degli Alpini di Marziai e insignito del titolo di Cavaliere
nel 2000 dal Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi. Agli sposi giunga-
no i migliori auguri per una lunga vita ancora insieme da parte dei figli, nipoti,
pronipoti, parenti tutti e anche da parte della grande famiglia de “Il Tornado”.
28 CRONACA

Una stella sul Piajo


di Silvio Forcellini

Tre anni fa (per la precisione, venerdì 25 marzo 2016 alle ore


19.09, non a caso il Venerdì Santo) avevano provveduto
all’illuminazione permanente della croce in ferro che dal Piajo sovrasta la frazione di Fener, croce inaugurata
nell’aprile 1984 e che aveva preso a sua volta il posto di una croce in legno benedetta nel dicembre 1949 dall’allora
vescovo di Padova Girolamo Bortignon e poi “abbattuta” dalle intemperie e dagli attacchi del tempo. Da allora, in
occasione delle festività natalizie, il gruppo “Fener I Giovani” installa una stella. Quest’anno lo ha fatto sabato 30
novembre, grazie all’impegno di Massimo Storgato, Gianni Gerlin e Luca Spada. Ora, da Fener e dai paesi limitrofi,
è ben visibile una luminosissima stella di colore rosso, che farà bella mostra di sé fino al termine delle feste.

LETTERE AL TORNADO

Dov’è finita la giustizia?


di Angelo Ceccotto
Non ci entusiasmano più le favole di chi grida di fare il bene per il popolo, alla fine ciò si traduce solo nel pensare a
se stessi o quantomeno al proprio partito che gli garantisce la poltrona dorata. Lo sentiamo sulle emittenti televisive
più importanti, con interviste, dibattiti, confronti, tavole rotonde e quadrate ecc. esponendo ognuno la propria verità
propagandistica come se fosse la soluzione per risolvere i problemi di questa devastata Italia. In ogni caso va
premessa la tutela della persona onesta di questo grande paese, amato e odiato, che attende solo onestà e
giustizia. Purtroppo i personalismi degli ultimi anni affondano la dignità degli Italiani, speculando con informazioni
poco credibili e risultati spesso rovinosi. La contraddizione si nota dopo un certo periodo di governo, dove i nodi
vengono al pettine, occasione questa per incolpare chi li ha preceduti anziché provvedere alla soluzione dei
problemi ormai incancreniti. Tutto questo deriva da una scarsa competenza e da un’insufficiente politica
programmatica, che non permette un’equilibrata soluzione dei problemi che eternamente ristagnano, se non
navigando con l’acqua alla gola proponendo soluzioni confusionali. Lo si nota visibilmente dagli attuali eventi
industriali ed economici che affannano per superare momenti difficili senza sbocchi immediati da soluzioni. Tutto
questo pone l’attenzione a tutti noi per fare squadra in ogni settore, per non trovarci al fine travolti da un progresso
inumano, sia sociale sia economico, lasciati alla mercè dell’indifferenza e degradante giustizia. Urge una presa di
posizione decisionale di ferma giustizia che dia sicurezza e credibilità al popolo. Non basta legiferare normative
secondo convenienza partitica, dove si pongono le proprie malefatte al riparo di quella che è la vera giustizia,
perseverando le condanne sui più deboli. Questo non è il paese che ci meritiamo, anche se delle colpe le abbiamo
anche noi nel non saper reagire coraggiosamente per il bene dei nostri figli. Da troppo tempo il popolo più onesto e
laborioso guarda sfiduciato l’emblematica dicitura dei tribunali “La legge è uguale per tutti”, a volte questa andrebbe
posta dove certi giudici la vedessero in modo di sentenziare secondo coscienza e rettitudine evitando
l’appartenenza politica o soluzioni sbrigative. Notiamo e leggiamo quanta ingiustizia prevarica la sorte delle persone
oneste, serie e dignitose di questo paese, rendendolo poco affidabile agli occhi del mondo. Non meritiamo questo,
tanto meno ridurci alla mercè dell’ingiustizia, ma reagire stigmatizzando quei comportamenti che ledono la
collettività. Questo è un dover civico e morale da far tesoro per migliorare fiduciosamente la nostra sorte e quella
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