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Quindicinale

Anno XXXIX

24.05.2017
Numero

686
PERIODICO DI ATTUALIT DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO

Voci, Suoni, Emozioni dal Massiccio del Grappa - pag. 1


Per ricordare Martino Durighello - pag. 2
Torna lo School Festival - pag. 3-4-5
Battesimo della Banda SetteVille - pag. 6
In Sardegna con lAuser - pag. 7
Chiuso in redazione il 16.05.2017 - Prossima chiusura il 05.06.2017
http://digilander.libero.it/tornado
Tassa pagata/Taxe Perue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL
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IL TORNADO Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER-ALANO di PIAVE (BL). DIRETTORE RESPONSABILE: Mauro Mazzocco. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Ales-
sandro Bagatella, Ivan Dal To, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Andrea Tolaini.
ABBONAMENTI: ITALIA Abbonamento annuale (18 numeri) 25,00 ESTERO Abbonamento annuale (18 numeri) 50,00.
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BAR JOLE - Fener; MAURO MAZZOCCO - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero; BAR PIAVE Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO DEON - Vas; BAR BOLLICINE - Scalon;
BAZAR di A. Verri - Segusino.
1
2 CRONACA

Poesia e storia; e musica, che pure poesia


Per ricordare Martino Durighello
(M.M.) Prendo in prestito le sue
stesse parole, pubblicate nel libro
Ciottoli, dellinfanzia e un po pi
in l, stampato nel 2009 sotto
legida de Il Tornado-editrice Pro
Loco Fener. A pag 224 Martino ri-
corda un periodo di studi della sua
infanzia, sotto la guida dello zio
don Martino: leggevo Le mie pri-
gioni, Giannettino (avevo gi let-
to e riletto Cuore), i racconti e le
poesie dellantologia Stella in fron-
te del Pezzani e dellaltra antolo-
gia Fior da fiore del Pascoli e mi appassionavo allIliade che lo zio mi
insegnava a leggere e a gustare. Fu cos che mi innamorai della lette-
ratura; un amore che mi accompagner tutta la vita e che ancora non
spento. Queste caratteristiche della persona del maestro Martino
sono state richiamate anche dal parroco di Alano che ha officiato la
funzione religiosa nella chiesa di Campo, gremita da tantissime per-
sone accorse per accomiatarsi da lui. E assieme alla sua passione per
lo studio e la cultura, lontano dalla ribalta pubblica, ma costante e
quotidiana frequentazione, stata sottolineata la sua dedizione verso
la famiglia, la moglie, che ha accudito amorevolmente senza rispar-
miarsi mai fino allultimo istante, fino a un anno fa. E lamore verso la
chiesa, frequentata assiduamente e che onorava con la musica che
eseguiva allorgano. La messa di suffragio stata scandita dai canti e dalle musiche da lui stesso composti e sono in-
tervenuti i cori di Alano di Piave e di Quero a rendergli omaggio. Mancher di sicuro a molti il riferimento del maestro
Martino. Mancher al coro che ha seguito per tanti anni, mancher a coloro che hanno beneficiato in vario modo del
suo attivismo sociale e culturale, sua lidea di proporre lavvio di una sede delluniversit della terza et nel Basso Fel-
trino, mancher a quanti sapevano di poter contare sulla sua conoscenza ed esperienza. Pi di tutto mancher ai suoi
cari, che ora lo sanno per ricongiunto alla amata moglie e che hanno avuto il conforto della solidariet, in questo diffi-
cile momento, da parte di una comunit che si stretta attorno alla famiglia per condividere la tristezza della separa-
zione.

POESIA
ALDO
Avee un amigo vero Quel che al me ha cont prontamente
in quel de Fiera de Primiero. al me ha comovest da restarme fis in te la mente
Aldo lera al so nome par poderlo scriver ades qu,
co an cognome co lemozion del ricordo che me rest.
tant comune nel so paese. Aldo la sera del 31 de fine annata,
An tosat senza pretese co tut al mondo al fea na festa scatenata,
bon come al pan veramente. al ndea da sol in alto verso le pale de san Martin
Mi e l, giometri pena fati, co la luna che ghe luminea al troi del camin
avon laor come mati fin che al trovea la neve alta e farinosa
par far in val Noana la diga da poder scavar an bus , an let, na posa
metendo tanta fadiga e meterse dentro covert da la neve che premurosa
co entusiasmo e sapienza la lo tegnea ben calt e, lontan da tuti, nel silenzio amato
par aver competenza a vardar in alto al cielo tuto stelato.
e doperar i strumenti Al me disea che a un certo punto, al bot
tanto complicati alora esistenti. lontan de le campane de medanot,
Se fea longhe ciacolade lera par l la felicit quela vera, granda, grandiosa.
su robe facili o complicade Poc tempo dopo la montagna tanto amata
de laoro e anca sul dificile argomento la se ha porta via Aldo durante na scalata.
de rispetar in ogni momento Mi pense che ancora ades l al sia l in zima
laldil e le question che al cor le va drit. o sora le pale de San Martin, libero de vardar la luna,
Stea par rivar la fin de lano e mi ghe ho dit: de controlar quanta acqua che ha la la diga de Val Noana
Aldo dove pasitu la not pi bela e spere che qualche olta la s, dal cielo,
forse a balar, a berte qualche scudela come che fae m quad, al se ricorde de Marcelo
de vin, oppure a far baldorie e dei bei tempi de giovent pasadi insieme.
coi to amici par contarve tante storie? Marcello geom. Meneghin
3 ATTUALIT

Al Parco del Piave di Fener dal 2 al 4 gugno 2017

Torna lo School Festival


di Silvio Forcellini
Per il quarto anno consecutivo, torna lo School Festival, promosso dal Comitato Ge-
nitori dellIstituto Comprensivo di Quero Vas, dalla Pro Loco di Fener e
dallassociazione Libero Pensiero di Alano in collaborazione con la Pro Loco di Quero
e il G.S.Alano. Si svolger dal 2 al 4 giugno, sempre al Parco del Piave di Fener. Di
seguito il programma completo della manifestazione, della quale saranno protagonisti i
bambini e i ragazzi della scuola dellinfanzia di Alano, di Quero (paritaria) e di Vas, del-
la scuola primaria di Alano, di Quero e di Segusino, della scuola secondaria di primo
grado di Alano e di Quero. In caso di maltempo, lintero programma degli spettacoli si
svolger presso la nuova palestra di Quero. Ricordiamo che lo School Festival ha co-
me finalit la raccolta di fondi da destinare alle varie attivit previste in ambito scolastico. Chiudiamo lo spazio dedica-
to allo School Festival con la presentazione delledizione 2017 da parte del dirigente scolastico Giuseppe Sommacal.

VENERDI 2 GIUGNO
MUSICA DAL VIVO - concerto di LUNAR DUMP e THE YOUNG TREE a cura dellassociazione
ore 21.00
Libero Pensiero

SABATO 3 GIUGNO
ore 14.50 INIZIO MANIFESTAZIONE con il saluto del dirigente scolastico

ore 15.00 ZUM ZUM ZUM CANTA E BALLA CON NOI - SCUOLA PRIMARIA DI QUERO

ore 16.00 PER MANO CON TOPO TIP - SCUOLA DELLINFANZIA DI VAS

ore 16.45 COLORI IN ARMONIA - SCUOLA DELLINFANZIA PARITARIA DI QUERO M.V. CASAMATTA

ore 17.30 DANZE ATTORNO AL MONDO - CLASSI 4a e 5a B SCUOLA PRIMARIA DI ALANO

TUTTI IN SCENA: LINVENTORE DEI SOGNI (dal romanzo di Ian McEwan) - CLASSI PRIME
ore 18.15
SCUOLA SECONDARIA DI ALANO

TUTTI IN SCENA: LISOLA DEL TESORO (dal romanzo di Robert Louis Stevenson) - CLASSI
ore 19.00
PRIME SCUOLA SECONDARIA DI QUERO

ore 20.00 CENA CON CHURRASCO (su prenotazione)

ore 21.00 FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE JUVENTUS - REAL MADRID SU SCHERMO GIGANTE

DOMENICA 4 GIUGNO
RASSEGNA BANDISTICA GIOVANILE con la partecipazione di: Banda Giovanile Setteville, Ban-
ore 10:00
da Giovanile di Arsi e Banda Giovanile di Strigno

CANTI IN MOVIMENTO - CLASSI 1a e 2a B SCUOLA PRIMARIA DI ALANO a cura di Gabriele


ore 11.00
Rizzotto

ore 11.45 prosegue la RASSEGNA BANDISTICA GIOVANILE

ore 12.30 PRANZO

ore 15:00 FIGARO SUPEREROE - CLASSI 2a A , 3a A , 3a B , 5a A SCUOLA PRIMARIA DI ALANO

ore 15.30 fantastico spettacolo di arte di strada con il CIRCO PACCO

DIMOSTRAZIONE DI BOCCE (SPECIALITA VOLO): prove di tiro rapido a staffetta e tiro progres-
ore 16.15 sivo, con la partecipazione di alcuni giovani rappresentanti della societ bocciofila A.S.D. Pederob-
ba tra i quali lalanese vicecampione mondiale Mattia Rossi
4 ATTUALIT

IL NOSTRO GIUGNO IN MUSICA - brani scelti dai docenti Orazio Longo e Anna Zanella eseguiti
ore 17.00 dagli ALUNNI INDIRIZZO MUSICALE ALANO E QUERO

A SUON DI MUSICA POP - concerto degli alunni della SCUOLA SECONDARIA DI ALANO a cura
ore 18.30
del prof. Italo Sandi

premiazione dei vincitori del concorso di disegno indetto dal LIONS CLUB per la SCUOLA SE-
in serata
CONDARIA

CONTEMPORANEAMENTE: LABORATORI
LABORATORI CREATIVI - SCUOLA PRIMARIA DI SEGUSINO

ESPOSIZIONE DEI LAVORI DEI BAMBINI DELLA SCUOLA DELLINFANZIA PARITARIA DI QUERO M. V. CA-
SAMATTA

CREARE CON LA CARTA - SCUOLA PRIMARIA DI QUERO

PER MANO CON TOPO TIP (un anno di esperienze) - SCUOLA DELLINFANZIA DI VAS

I QUATTRO ELEMENTI - SCUOLA DELLINFANZIA DI ALANO

LABORATORIO DI AQUILONI - SCUOLA SECONDARIA DI QUERO a cura del prof. Mori

GIOCHI DI SOLIDARIETA (divertiamoci insieme per aiutare i bambini della Bolivia) a cura della prof.ssa Da Riz

GIOCHIAMO CON LO YOGA (per bambini e genitori) a cura della prof.ssa Moncada

POESIA DI ICOSAEDRI (laboratorio di costruzione di icosaedri e testi poetici, laboratorio manuale e creativo coor-
dinato dai docenti Favero e Macauda)

MOSTRA DEI LAVORI REALIZZATI NEI LABORATORI POMERIDIANI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI ALANO

PROGETTO ECO-SCUOLA (per isole ecologiche) a cura delle CLASSI SECONDE DELLA SCUOLA SECONDA-
RIA DI ALANO

GIOCHI E ATTIVITA DIDATTICHE a cura della cooperativa sociale IL MOSAICO

MERCATINO DELLA SOLIDARIETA' per la Missione di Suor Vincenziana in Uganda a cura dei ragazzi delle
CLASSI TERZE SCUOLA SECONDARIA DI QUERO

E SPORT
domenica TORNEO DI PALLAVOLO - CLASSI SECONDE E TERZE SCUOLA SECONDARIA DI ALANO E
ore 10.30 QUERO (prof. Secco e Carpene)

PROVA IL GIOCO DEL RUGBY (venite a divertirvi e a scoprire nuovi giochi e divertimenti, a cura
domenica
del Rugby Valdobbiadene A.S.D.)

domenica PALLAMANO - CLASSI 1a A 1a B 2a A vs. 2a B 3a B SCUOLA SECONDARIA DI ALANO

domenica NORDIC WALKIDS (per bambini) con la maestra NWA Claudia Tranquillin

domenica NORDIC WALKING DAY con il maestro NWA Alex Geronazzo dellArgo NW Team

N.B. In caso di maltempo, lintero programma degli spettacoli


si svolger presso la nuova palestra di Quero

La presentazione dello School Festival 2017


Avvicinandosi la fine dellanno scolastico siamo anche prossimi alla 4 a edizione dello School Festival e, come di con-
sueto, si potuto nuovamente toccare con mano la presenza viva e lentusiasmo del Comitato Genitori nel contribuire
a costruire con i Docenti un momento di festa e di aggregazione per una Scuola sempre pi ricca di significato. La re-
ciproca disponibilit e collaborazione ha permesso fino ad ora di fare della nostra scuola un luogo di incontro, di
scambio, di formazione e distruzione, ma anche un luogo dove trova concretezza il percorso di crescita dei nostri ra-
5 ATTUALIT

gazzi. Le tante difficolt e criticit che soffocano la scuola possono essere affrontate e superate anche grazie al
supporto che i Genitori offrono a chi crede che linsegnamento non sia solo un lavoro, ma anche e soprattutto un im-
pegno a formare giovani ricchi di conoscenze, liberi e responsabili. Lintegrazione educativa tra scuola e famiglia, fon-
data sulla condivisione dei valori e su una fattiva collaborazione delle parti nel reciproco rispetto delle competenze,
un efficace strumento per realizzare la pi alta opportunit di sviluppo armonico e sereno dei bambini e dei ragazzi.
Attraverso questa festosa iniziativa, inoltre, si raccolgono ogni anno fondi destinati a finanziare progetti la cui realizza-
zione, unitamente al nostro lavoro, contribuisce al miglioramento dellofferta formativa della scuola; tutto ci, in un
momento di difficolt dellIstituzione Scolastica nel reperire risorse finanziarie, risulta particolarmente lodevole se non
addirittura essenziale. Ci auguriamo che nella festa trovi riscontro lentusiasmo dei ragazzi e la soddisfazione delle
famiglie quale miglior ringraziamento a tutti coloro che, con ogni mezzo, hanno contribuito a realizzarla.
Il Dirigente scolastico dellIstituto Comprensivo di Quero Vas
Giuseppe Sommacal

Quero, i ragazzi della scuola media


incontrano gli anziani della casa di riposo
Mercoled 26 aprile gli alunni delle classi terze della scuola media di Quero
hanno trascorso un momento di grande aggregazione e solidariet allinsegna
dellallegria con gli ospiti della casa di riposo San Giuseppe di Quero. I ragazzi
si sono esibiti con canti, balli di gruppo, racconti in dialetto regalando cos due
ore di divertimento e di amicizia a persone che hanno tanto bisogno di
compagnia e di svago. Particolare ed emozionante il momento in cui ragazzi ed
anziani si sono riuniti ai tavoli per giocare insieme alla tombola instaurando
relazioni significative tra due generazioni. Questo incontro con gli anziani rientra
nel Progetto Solidariet che mira a sviluppare atteggiamenti di altruismo e
sensibilit verso il prossimo e i pi bisognosi. Vedremo ancora questi ragazzi in prima linea allo School Festival dove
allestiranno un mercatino di beneficenza al fine di raccogliere fondi da destinare a una missione in Uganda. Bravi ragazzi!
6 CRONACA

Battesimo della Banda SetteVille


Preludio di fusione fra i Comuni
di Roberto Forcellini

Come gi annunciato nel numero precedente, marted 2 maggio 2017, presso il municipio di Quero Vas, si svolta la
cerimonia ufficiale del battesimo della banda SetteVille al cospetto degli amministratori dellUnione SetteVille e della
stampa locale. La serata ha avuto inizio nel piazzale antistante il palazzo municipale intorno alle ore 19,00 con
lesibizione di alcuni brani della Banda stessa diretti dalla maestra Laura Argenta, seguiti con attenzione dai cronisti del
Corriere delle Alpi e del Gazzettino, nonch dalla telecamera di Telebelluno. Durante questa breve introduzione hanno
espresso un loro pensiero sia la direttrice che la vicepresidente Gloria Tessaro sorella dei due precedenti presidenti,
Fabrizio e Valentino Tessaro. Gloria si soffermata principalmente sullutilit di fare gruppo, di socializzare tra giovani
con la stessa passione, mentre la maestra Argenta ha fatto notare che oltre ai 25 componenti della formazione princi-
pale ce n unaltra quindicina che si stanno formando per entrare a loro volta. Ci si poi spostati in sala consigliare
per proseguire con la parte strettamente formale e burocratica, dove si sono susseguiti gli interventi del sindaco di
Quero Vas, ing.Bruno Zanolla, asserendo di essersi sentito invidioso della collega di Alano per la presenza della banda
e di sentirsi soddisfatto di questo risultato di unificazione. A seguire quello della sindaca di Alano di Piave, d.ssa Sere-
nella Bogana la quale ha tracciato in sintesi il contenuto della Convenzione soffermandosi sul fatto che la Banda rap-
presenti fedelmente lunione tra i comuni che stanno preparandosi alla fusione. stata quindi la volta dellassessore al
sociale dr. Alberto Coppe, delegato dai due sindaci ad occuparsi delliter attraverso il quale si giunti a questo epilogo,
facendo notare il nuovo logo sulle divise dei musicisti, il sostegno economico che ricever la Banda per il suo ruolo di
educatrice alla musica dei giovani del comprensorio. Ha quindi preso la parola il presidente della Banda Sette Ville,
Roberto Forcellini il quale ha fatto notare che la formazione musicale composta prevalentemente da giovani e che
necessita di essere incrementata da altri giovani con la stessa passione per la musica, dellimportanza del sostegno
economico per lacquisto degli strumenti e degli spartiti musicali e di essere orgoglioso di svolgere lincarico a lui affida-
to. Si giunti quindi alle firme sul documento che trasforma la Banda Cittadina di Alano di Piave in BandaSetteVille da
parte del presidente della neo Banda e del presidente dellUnione Sette Ville, concludendo la cerimonia con
lesecuzione di ulteriori brani molto apprezzati dai presenti in sala.
7 CRONACA

In Sardegna con lAuser


di Carla Franzoia. Gioved 4 maggio, puntuali come sempre, 39 soci Auser,
sono pronti per il tour della Sardegna del Sud, accompagnati da Renata Maz-
zocco. Allaeroporto di Treviso laereo decolla alle 12.25 e atterra a Cagliari alle
14.00. Qui incontriamo la guida Anita Scanu che ci accompagna per tutto il viag-
gio. Con un pullman G.T., condotto egregiamente dallautista Gaetano, raggiun-
giamo S. Sperate, dove ammiriamo le sculture di basalto e calcare dellartista
Pinuccio Sciola che se sfiorate con le mani o con una pietra parlano e suonano.
Increduli, invitiamo la nostra musicista Giustina a provare. E proprio vero, Giu-
stina accarezza i monoliti e ci incanta con suoni armoniosi. Lasciamo il giardino
sonoro per raggiungere lHotel Califfo di Quartu SantElena e lungo il percorso
ammiriamo i murales sulle pareti delle case rappresentanti scene di vita quoti-
diana degli abitanti: belli e armoniosi. Lo staff dellHotel ci accoglie con gentilez-
za e dopo aver preso possesso delle camere ceniamo con gli gnocchetti sardi e
un brasato gustoso e abbondante. I pi viziati degustano un bicchierino di mirto
prima di andare a letto, mentre altri chiudono la lunga giornata con una
partita di burraco. Come sempre, Gigliola ha portato le carte da gioco. Il
secondo giorno sveglia alle 7, colazione a buffet e partenza per lisola
di San Pietro. Il sole ci rallegra, ma il vento forte e fastidioso, qualche
berretto finisce nellacqua. Ci imbarchiamo nella nave traghetto a Cala-
setta per Carloforte e visitiamo la citt fondata circa 200 anni fa da pro-
fughi liguri. Percorriamo una strada costiera fino al faro. Panorami
mozzafiato ci emozionano, i colori del mare si fondono con quelli della
vegetazione e qui ci fermiamo per scattare qualche foto ricordo. Ritor-
niamo al traghetto per proseguire per SantAntioco, dove pranziamo in
un tipico ristorante. Dedichiamo il pomeriggio al Museo Archeologico e
al Tophet locale, che unarea sacra di et fenicia e punica con urne
(pentole) cinerarie. Visitiamo la Chiesa di SantAntioco, patrono
dellisola e rientriamo in Hotel un po stanchi, ma soddisfatti. Durante la
cena siamo sorpresi da una forte musica. Un giovane sardo soffia le
launeddas, strumento popolare a fiato antichissimo, formato da tre
canne di giunco, due pi lunghe legate insieme con 4 fori e una pi cor-
ta, isolata, con un solo foro. Il giorno dopo raggiungiamo Masua, una
frazione di Iglesias, attraverso una strada panoramica stretta e tortuo-
sa. La giornata uggiosa, grigia. I soci atleti scendono sulla spiaggia
per una lunga scalinata e tornano velocemente in cima alla montagnola
per ammirare il faraglione pi alto dEuropa, il Pan di Zucchero. Dopo lo
scatto di qualche foto, saliamo velocemente in pullman perch inizia a
piovere. Il centro storico di Iglesias visitabile in poco tempo a piedi e
offre una piacevole immersione. La citt ha origini spagnoli aragonesi e
si presenta ricca di negozietti e botteghe, comoda per gli acquisti dei gi-
tanti che si disperdono nelle vie e al mercato in cerca di oggetti ricordo
e, naturalmente, pecorino sardo. Dopo un ricco pranzo ci trasferiamo a
Carbonia per visitare il Museo del Carbone e la miniera di Serbariu. La
discesa nelle gallerie ci fa pensare alle estenuanti fatiche dei nostri
connazionali minatori, costretti a trascorrere piegati, dalle 12 alle 16 ore
al giorno, per guadagnare un pezzo di pane per le loro famiglie. Rien-
triamo in Hotel piuttosto commossi e col pensiero rivolto a quei minatori
deceduti giovani per malattie acquisite in miniera. A loro va il nostro ri-
cordo e una preghiera. Il penultimo giorno visitiamo lAltopiano della
Giara (4500 ettari di superficie) accompagnati da Roberto, una simpati-
ca guida, che ci fa notare in basso il suo paese natale di 200 anime:
Tuili, a suo dire, il pi bello del mondo. Siamo fortunati perch camminando in silenzio sullAltopiano vediamo a poca
distanza i famosi cavallini sardi che vivono liberi tra sugherete, rocce di basalto e antiche sepolture neolitiche. Roberto
ci dice che il Parco ha pi di 100 specie di animali e pi di 350 specie botaniche. Alla fine della camminata ci invita a
casa sua e ci offre il pane Carasau, il vino Cannonau, il pecorino, lolio doliva e il mirto, e cos acquistiamo alcuni pro-
dotti alimentari della ditta. Prima del rientro in hotel visitiamo uno dei pi imponenti siti nuragici dellisola, scoperto negli
anni 50, il nuraghe di Barumini, costruito in varie epoche a partire dal 1500 A.C., proclamato Patrimonio Universale
dallUnesco. Si tratta di unincredibile fortezza composta da 5 grandi torri e circondata da un villaggio di capanne abita-
tive. Ci inerpichiamo tutti sulla cima del nuraghe, ma alcuni pi paurosi non scendono attraverso unangusta scaletta al
pian terreno. Rientriamo in Hotel per la cena tutti incolumi e felici. Lultimo giorno visitiamo Cagliari, citt capoluogo che
si affaccia al centro del Golfo degli Angeli. La citt si sviluppa intorno al colle dello storico quartiere del Castello. Lungo
il percorso ci fermiamo per fotografare i fenicotteri dal colore bianco rosa, che zampettano numerosi nel mare in cerca
di pesci. Lasciamo il pullman per salire al centro, visitiamo la Cattedrale di Santa Maria, il centro storico e poi scendia-
mo al mare, sostiamo davanti alla torre dellelefante, edificata durante la dominazione pisana. Dopo gli acquisti nei bei
negozi del porto rientriamo in Hotel per il pranzo. Il pomeriggio raccogliamo i bagagli e ci dirigiamo verso laeroporto di
Cagliari da dove decolliamo alle 19.20 per Treviso. Il pullman arriva puntuale allaeroporto e ci porta tutti a casa. Foto
di Giuseppe Miuzzi. Dallalto: 1 e 2 - Cagliari Chiesa di Nostra Signora di Bonaria, panoramica e particolare del gruppo; 3 - isola di
Sant'Antioco-museo archeologico dei Tophet Punici; 4 - Carbonia, visita alle miniere di carbone.
8 ATTUALIT

Per un paese pulito


Lappello del sindaco alla collaborazione rivolto a tutti i cittadini
Chi passa per Quero Vas avr notato che sovente sono in azione squadre di operai, anche quelle dei cosiddetti lavo-
ratori socialmente utili, per ripulire e mantenere alto il decoro del paese. Unimpresa non da poco, per la quale il sinda-
co Bruno Zanolla chiede la collaborazione di tutti, secondo un principio di cittadinanza attiva in cui tutti sono custodi del
bene comune. Quindi comportamenti civili quando ci si trova in luoghi pubblici, ma non solo! Linvito anche a pren-
dersi cura del proprio ambiente circostante, sia esso privato o pubblico. Mantenere pulito il pezzo di marciapiede da-
vanti casa, aver cura del verde con sfalcio regolare e puntuale potatura degli alberi che si affacciano sulle pubbliche
vie (c unordinanza sindacale che lo impone) e, infine, se siamo amanti degli
animali, provvedere a ripulire le passeggiate dai loro ricordi naturali, rispettando
anche il divieto di accesso nei parchi dove segnalato. Portando a spasso il pro-
prio animale munirsi allora di sacchetti per la raccolta degli escrementi e rac-
coglierli per uno smaltimento responsabile. La Cassazione in una sentenza di
qualche anno fa ha raccomandato ai proprietari di animali di munirsi anche di una
bottiglietta dacqua, per pulire nel caso lanimale faccia la pip su facciate di abita-
zioni o propriet altrui (il caso dibattuto era per un episodio di pip su edificio stori-
co. Il proprietario fu assolto proprio perch aveva con s una bottiglietta dacqua,
dimostrando cos di aver agito in modo adeguato per riparare la malefatta). Ba-
sta poco per essere educati e civili, no? Dal sito dogmagazine abbiamo tratto larticolo sottoriportato, a dimostrazione
che il problema non solo nostro, ma di tutto il mondo. Non sia mai che il postino bussi anche a qualche nostra por-
ta

Non raccogliete gli escrementi del vostro cane


dal marciapiede? Potreste riceverli per posta!!
Un proprietario responsabile deve pulire l dove il proprio cane ha sporcato!
Un fastidioso problema che coinvolge amanti di cani e non, sono i marciapiedi imbrattati di
escrementi di cani abbandonati l da proprietari non curanti. Per colpa della loro incuria, spesso e
volentieri i cani vengono etichettati come animali che sporcano. Effettivamente, loro sporcano
ma sta al proprietario, nel momento in cui si assume la responsabilit dellavere un cane, di
provvedere a raccogliere l dove il suo amato quattro zampe ha sporcato. Questo non un pro-
blema solo italiano, infatti, nella citt di Brunete, in Spagna, poco distante da Madrid, la cittadi-
nanza si trovava a dover far fronte a questo sgradevole problema. Il comune ha cercato per mol-
to tempo di sensibilizzare i proprietari dei cani ma, spesso e volentieri, alcuni di essi fanno orec-
chie da mercante e ignorano che il loro cane abbia appena sporcato il marciapiede. Cos, con la
complicit di 20 volontari, lamministrazione comunale della cittadina ha dato il via ad una particolare iniziativa: spedire
in una busta gli escrementi abbandonati per strada direttamente a casa del proprietario! Questa iniziativa durata una
settimana, durante la quale i volontari hanno osservato e spiato i proprietari di cani. Con una telecamera nascosta
hanno filmato i proprietari cogliendoli sul fatto. Molti di loro, infatti, lasciavano che il cane si liberasse tranquillamente
sul marciapiede e con nonchalance si allontanavano lasciando l gli escrementi. I volontari allora, arrivavano con palet-
ta e bustina e raccoglievano i bisogni del cane. Con qualche scusa poi si avvicinava-
no al proprietario chiedendo nome e razza del cane e il gioco era fatto! Sapendo no-
me e razza hanno fatto un controllo nel database del Comune verificando a chi ap-
partenesse quel cane e lindirizzo. Propriet smarrita questa la frase ironica che si
trova sul pacchetto spedito a casa degli sporcaccioni. A quel punto, poche ore do-
po, la bustina incriminata veniva spedita in un pacchetto al proprietario sporcaccio-
ne con su la scritta propriet smarrita. E allinterno, come se non bastasse lironia
gi presente nella frase sul pacchetto, si trovava un biglietto della polizia municipale:
Cari residenti, questo solo un avviso. La prossima volta potrebbe arrivare una multa che va dai 30 ai 300 euro. Im-
maginatevi la faccia della persona che apre il pacchetto! Di pacchetti sorpresa ne sono stati spediti circa 147! Questa
strana idea ha comunque portato un notevole calo degli escrementi abbandonati. Infatti, secondo una stima del
Comune della cittadina, gli escrementi abbandonati per strada sono diminuiti del 70%!! A quanti di noi capitato
di passeggiare per strada magari sovrappensiero e calpestare qualcosa di cui si sarebbe fatto volentieri a meno?! E
quanti di noi in quelloccasione hanno pensato di voler restituire al mittente quel regalino?! un gesto davvero incivile
che purtroppo porta la gente a considerazioni sbagliate sui cani! Credo che sia un obbligo morale e civile pulire l dove
il nostro beniamino ha appena sporcato. Le strade sono di tutti e non giusto ignorarne la pulizia. In pi, diciamolo,
sono sgradevoli alla vista e maleodoranti, soprattutto in questo periodo in cui il caldo non aiuta di certo! Amare e rispet-
tare il proprio cane anche questo! Il cattivo comportamento di alcuni diventa cattiva pubblicit per tutti, compresi i pa-
droni responsabili. Gi noi, come proprietari e amanti dei cani, quando siamo fuori in compagnia del nostro amato
quattro zampe, veniamo a volte mal visti perch c tanta gente che ha paura dei cani e fuori dalla porta di molti negozi
c il divieto di accesso. Cos come siamo soggetti a molte limitazioni, per esempio nelle spiagge, nei parchi pubblici, in
campeggi o alberghi, ecc e questo, forse, almeno in parte, accade anche perch la gente non si fida di noi come
proprietari responsabili ma fa di tutta lerba un fascio! Perci il cattivo comportamento di alcuni diventa cattiva
pubblicit per tutti, compresi i padroni responsabili. Riusciremo a modificare questa cattiva pubblicit solo se ci
impegneremo tutti ad essere attenti e responsabili! E magari si pu far notare al proprietario smemorato che sul mar-
ciapiede c ancora qualcosa di sua propriet
tratto da http://www.dogmagazine.it
9 ATTUALIT

Laccoglienza non sia un alibi alla speculazione


A Quero Vas il 13% degli abitanti di origine straniera
Bruno Zanolla, sindaco di Quero Vas, non usa parafrasi per giungere al
nocciolo della questione: se qualcuno pensasse di mettere in piedi una
qualsiasi forma di attivit per speculare con gli affitti di immobili messi a
disposizione dei rifugiati, questi dovr fare i conti con una meticolosa
analisi dei requisiti degli alloggi eventualmente messi sul mercato, al fi-
ne di valutare la loro idoneit alluso cui si vorrebbero destinare, ben
pi gravoso di quel che si registra nel caso di abitazioni occupate da
singole famiglie. Lintento, anche questo ben enunciato, quello di evi-
tare il formarsi di aspettative di lucro sulla pelle delle persone che
stanno arrivando in massa nel nostro paese. Il Comune di Quero Vas
ha una, ormai lunga, tradizione di ospitalit, fin dai tempi dello sbarco
dei profughi albanesi. Ne sono stati accolti alcuni e, grazie allincontro
della loro buona volont e di quella di imprenditori locali, hanno intra-
preso un percorso che li ha ben integrati nel tessuto sociale locale. Nel
tempo gli arrivi di stranieri si sono confermati in maniera massiccia,
complice la disponibilit di lavoro nelle fabbriche locali. Ad oggi la per-
centuale di stranieri sfiora quota
13%, al netto dei nuovi cittadini
diventati anche Italiani per aver
maturato il diritto alla nostra cit-
tadinanza, e lAmministrazione
impegnata nel gestire questa
nuova situazione con attivit di
assistenza a famiglie in stato di
necessit.
La crisi economica non ha infat-
ti risparmiato nemmeno il Bas-
so Feltrino e molti si rivolgono
al Comune per chiedere un aiu-
to. In questo difficile momento,
impegnata nel cercare di trova-
re punti di equilibrio per far fron-
te alle tante necessit dei propri
cittadini, lamministrazione gui-
data da Bruno Zanolla confer-
ma di voler essere parte attiva
nel gestire ogni questione che
possa influenzare la civile con-
vivenza, contrastando con ogni
mezzo a propria disposizione
tutte le eventuali iniziative che
usino la solidariet come alibi
per mascherare interessi di
speculazione economica, nelle
quali non sia compreso anche
un progetto di integrazione che
sia credibile e verificabile.

CRONACA

Quero Vas: le aiuole di sassi


Gli anni scorsi abbiamo dato, con regolarit, notizia degli sforzi fatti dallassessorato
allambiente e dai cittadini volontari per decorare le aiuole alla base delle piante di Via
Roma, a Quero, con la piantumazione di colorati fiori di vario genere.
Lo sforzo non stato ripagato dalla dovuta considerazione di chi sembrava divertirsi a
rovinare tanta dedizione profusa per il decoro del paese.
Questanno assistiamo ad un cambio radicale.
Al posto dei fiori sono comparse candide pietre ad evidenziare la base delle piante e
creare un suggestivo percorso grafico lungo i marciapiedi di Via Roma.
Adesso la manutenzione affidata a tutti i cittadini, non solo ai residenti che in
passato pulivano dalle erbacce e annaffiavano i fiori con una meritoria opera di
volontariato civico.
Linvito, fatto dal sindaco Bruno Zanolla, di evitare di lordare le aiuole cos create,
assieme alle altre aree verdi, con cartacce e mozziconi di sigaretta, evitando anche che
possano diventare oggetto di attenzione da parte dei cani portati a spasso.
Con la collaborazione di tutti sar pi facile avere un paese pulito.
10 CRONACA

Con gli Alpini, a Treviso


di Claudio Spadetto
Per tre giorni la Marca Gioiosa stata la capitale indiscussa d'Italia, grazie agli alpini che sono giunti a Treviso da tutto
il mondo, per trascorrere sulle rive del Sile momenti indimenticabili. La 90a Adunata Nazionale delle Penne Nere
stata quella, che i 500 mila alpini si aspettavano e che volevano che fosse: Una grande festa popolare dove l'allegria
s'intreccia con la nostalgia, nostalgia dei tempi passati, ricordi di naja, di brande, di marce e di gavettoni, ma stata
soprattutto l'adunata del Piave. Del Nostro fiume Sacro alla Patria, quel fiume che, Muti passaron quella notte i fanti,
quel 24 maggio, soldati malvestiti e mal armati che dopo 29 mesi di sofferenze tornarono indietro e anche quella volta il
nostro Piave mormor: Qui non passa lo straniero. E dopo, per un anno rintanati come topi lungo i suoi argini, facendo
fronte al nemico, alla fame e alla disperazione della rotta, i nostri soldati hanno saputo reagire, con una difesa ad
oltranza e nuovi stimoli, "scacciare gli invasori dalle nostre terre" e cos giunsero alla vittoria finale. Ora quell'esercito di
uomini un esercito di pace, che davanti al momento del bisogno sempre presente, un esercito moderno di
professionisti che tutti stimano. E degli alpini di Alano di Piave cosa dire? Possiamo dire di essere partiti in corriera alle
otto del sabato mattina e abbiamo raggiunto la citt di Treviso, per poter essere presenti al grande evento; eravamo
ospitati nella parrocchia di Sant'Ambrogio, zona fiera. L'accoglienza della citt stata di grande effetto, dalle case, ai
negozi alle piazze tutto era imbandierato dal tricolore italico, vedere la citt cos imbandierata vedere la parte pi
bella dell'Italia e degli italiani, tutti pieni di fratellanza, di passione e di dedizione, tutti sentimenti dedicati a noi alpini,
questo perch, sebben viviamo in un momento difficile, noi CI SIAMO E CI SAREMMO SEMPRE portando un sorriso o
un aiuto alle comunit. La sera festa, cori, fanfare, un miscuglio di voci, di risa, di suoni, gente che ti chiama, dai vien
a bevar un ombra, bisogna stare attenti a non perdersi, tanta la confusione. Ti trovi come immerso dentro a un
vortice, c' chi canta, chi balla e tu con loro, difficile spiegare bisogna viverla... l'adunata bisogna viverla. La
domenica mattina c' chi ancora dorme o chi si appena sdraiato sulla branda, no son mia fatti de fero, mentre altri
vanno a vedere i nostri fratelli alpini delle sezioni pi lontane, che gi sfilano, lungo il percorso che anche noi alla sera
faremo. Dopo nove ore di sfilata la volta del Feltre, l'emozione sale, la gioia di esserci grande, con la banda
cittadina di Borsoi davanti, che ci da il passo al suono del trentatre, ci si immette dentro a due ali di folla, tutto un
battimani, W il Feltre, W gli alpini. Siamo veramente in tanti , tantissimi, pi di mille, tanto che a met gruppo c' anche
la banda cittadina di Arsi, cos arriva in piazza della Vittoria, ecco il palco delle autorit, Attenti a.. destr tutti ritti, si
passa davanti al Labaro Nazionale con tutte le sue medaglie d'oro che luccicano, quasi volessero salutarci, abbiamo
ancora un chilometro da fare, ora l'apoteosi, ci sono I nostri famigliari e compaesani, davvero emozionante,
commovente a tal punto che ci scappa anche una lacrima. Treviso, Grazie. Grazie per tutte le emozioni che ci hai fatto
vivere, per tutti I sorrisi e le strette di mano; stata una bellissima adunata scarpona. Un ringraziamento al nostro
Sindaco e vice Presidente della Provincia, Amalia Serenella Bogana che anche quest'anno ha voluto accompagnarci a
questo grande evento, al nostro vice Sindaco Angelo Zancaner, alle nostre splendide donne e a tutti gli alpini di Alano
di Piave, che sono giunti a Treviso. W gli Alpini, W il Feltre.
11 CENNI STORICI

Quero, 1945: funerali partigiani


di Alessandro Bagatella
Dallarchivio storico dello Studio Fotografico Resegati di Quero provengono queste foto, che ci narrano dei funerali del
partigiano Rinaldo Ba-
gatella, impiccato ad
Alano di Piave dalle
SS naziste, assieme
Tranquillo Andreazza ad altri. Nel numero
scorso stata ricorda-
ta da tutta la comunit
la data del 25 Aprile, a
Santa Maria di Quero,
Angela Andreazza
e la ricorrenza ha regi-
strato una bella parte-
Fiorello Bagatella cipazione di persone,
con a capo il sindaco
di Alano Serenella Bo-
gana e lassessore di
Quero Alberto Coppe,
partecipi numerosi
rappresentanti delle
associazioni con i ri-
spettivi gagliardetti, il
comando carabinieri di
Bruno Andreazza Quero e il parroco don
Alessio, il quale ha ce-
lebrato lomelia. Non
voglio ripetere quanto scritto nel numero precedente e lascio che a raccontare nuovamente dei Caduti per la Libert
dei nostri Comuni di Que-
ro Vas e Alano di Piave
siano queste due foto, il
cui uso stato gentilmen-
te concesse da FotoStu-
dio Resegati. Esse ci rac-
contano del funerale di
Rinaldo Bagatella, svolto-
si a Quero nel maggio del
1945, dopo la riesuma-
zione da Alano, dove era
stato sepolto dopo
limpiccagione. Al suo fu-
nerale sulla bara erano
posate diverse corone di
narcisi, costruite dalle
donne partigiane. Fra i
partecipanti si riconosco-
no alcune persone.
Nella prima foto Bruno
Andreazza, Tranquillo
Andreazza, Fiorello Baga-
tella e Angela Andreazza.
Nella seconda: in primo
piano a destra Alfredo
Andreazza e, vicino a lui col cappello, Livio Morello, Comandante della brigata Italia Libera.
La Preghiera del Ribelle di Teresio Olivelli e Carlo Bianchi
Signore, che fra gli uomini drizzasti la Tua Croce segno di contraddizione, che predicasti e soffristi la rivolta dello spi-
rito contro le perfidie e gli interessi dominanti, la sordit inerte della massa, a noi, oppressi da un giogo numeroso e
crudele che in noi e prima di noi ha calpestato Te fonte di libera vita, d la forza della ribellione. / Dio che sei Verit e
Libert, facci liberi e intensi: alita nel nostro proposito, tendi la nostra volont, moltiplica le nostre forze, vestici della
Tua armatura. / Noi ti preghiamo, Signore. / Tu che fosti respinto, vituperato, tradito, perseguitato, crocifisso, nell'ora
delle tenebre ci sostenti la Tua vittoria: sii nell'indigenza viatico, nel pericolo sostegno, conforto nell'amarezza. / Quan-
to pi s'addensa e incupisce l'avversario, facci limpidi e diritti. / Nella tortura serra le nostre labbra. / Spezzaci, non la-
sciarci piegare. / Se cadremo fa' che il nostro sangue si unisca al Tuo innocente e a quello dei nostri Morti a crescere al
mondo giustizia e carit. / Tu che dicesti: ``Io sono la resurrezione e la vita'' rendi nel dolore all'Italia una vita generosa
e severa. / Liberaci dalla tentazione degli affetti: veglia Tu sulle nostre famiglie. / Sui monti ventosi e nelle catacombe
della citt, dal fondo delle prigioni, noi Ti preghiamo: sia in noi la pace che Tu solo sai dare. / Signore della pace e de-
gli eserciti, Signore che porti la spada e la gioia, ascolta la preghiera di noi ribelli per amore.
12 CRONACA

Pista Verde, inaugurato il tracciato riasfaltato


di Silvio Forcellini

Domenica 30 aprile, in occasione dellapertura della sta-


gione agonistica 2017, stato ufficialmente inaugurato il
tracciato riasfaltato della Pista Verde, nella splendida
cornice del Parco del Piave di Fener. Pista che, da quasi
40 anni, ospita il meglio dellautomodellismo nazionale,
dapprima grazie allimpegno profuso per decenni e alla
passione del fenerese Giustino Todoverto, ora per merito
dellA.S.D. Prealpi R.C. (gruppo Amici della Pista Ver-
de) che da 4 anni gestisce limpianto costruito a suo tem-
po dalla Pro Loco di Fener. Impianto che - anche se di di-
mensioni ridotte rispetto ad altri - richiama ugualmente un
gran numero di appassionati che ne apprezzano sia la lo-
cation che le tante migliorie che vi sono state via via appor-
tate. Lo conferma anche lelevato numero di iscritti alla pri-
ma gara, la F1 SERIES & FUMERA CUP, disputata come
detto lo scorso 30 aprile e riservata sia agli automodelli ra-
diocomandati a scoppio che a quelli elettrici (che stan prendendo sempre pi piede). Spettacolo puro, con ben 70 iscritti
che si sono dati battaglia per tutta la domenica cercando di prevalere, rincorrendo il giro veloce, violentando i propri ra-
diocomandi per ottenere dal modello la prestazione ottimale. Gara che fa parte di un calendario pi nutrito, che avr il suo
apice nellorganizzazione a Fener, nelle giornate del 5 e del 6 agosto, della prova del campionato italiano, giusto premio
alla dedizione di Michele Dalla Piazza (di Lentiai), Pierluigi Varago (di Moriago) ed Enrico Cervo (di Pedavena), le tre
anime del sodalizio che ora gestisce la pista fenerese. Altri appuntamenti in loco con i bolidi radiocomandati sono in
programma il 21 maggio, l11 e il 25 giugno, il 9 luglio, il 3 il 17 settembre. A margine delle gare funzioner la baita gestita
dalla Pro Loco di Fener, il cui staff - in occasione di questo inizio di stagione - ha dato unottima prova di s sfamando
circa 150 persone, tutte soddisfatte dalla qualit dei piatti proposti. Nelle foto sopra, alcuni momenti della cerimonia di
inaugurazione dellimpianto rinnovato, con il taglio del nastro da parte della presidente della Pro Loco di Fener Lorenza
Segato e del vicesindaco di Alano Angelo Zancaner. Sotto, immagini di repertorio.

Il Mercatino del Tornado


Cedesi lattivit del bar Al Piazzol in piazza XXX ottobre ad Alano di Piave.
Per maggiori informazioni rivolgersi direttamente alle titolari o telefonare al 348.9792741 (Enrica).
13 CRONACA

Fiorenza ospite in Tv a: I Soliti Ignoti

Chi era sintonizzato sulla spettacolo preserale condotto da Amadeus: I Soliti Ignoti avr sobbalzato vedendo sullo
schermo Fiorenza Groppo, di Alano di Piave, a noi molto nota anche per la sua costante presenza nel negozio di mac-
chine agricole Collavo. La puntata andata in onda il 20 aprile scorso e lidentit di Fiorenza stata fra le prime a pas-
sare sul piccolo schermo. Il concorrente ha indovinato la sua attivit ed ecco Fiorenza inquadrata nel nuovo negozio di
macchine agricole aperto sulla Statale Feltrina, nel territorio del Comune di Quero Vas. E stato davvero simpatico ri-
trovare Fiorenza sul piccolo schermo.

Bocce: Selezione
Campionato Italiano
a cura di Andrea Tolaini
Si svolta Domenica 7 Maggio la gara valida per le selezioni al
Campionato Italiano cat. D a coppie, manifestazione organizzata
dallASD Ponte Tegorzo in collaborazione con il Comitato Bellu-
no Feltre. Ben 34 sono state le coppie partecipanti che si sono
date battaglia per lintera giornata nei campi di Onigo, Fener e
Lentiai. La vittoria finale andata alla coppia dellASD Pederob-
ba Moretti Lorenzo Vanzaghi Bruno Elvis, battendo la forma-
zione della Quadrifoglio Salce composta da: De Gol Edoardo -
Monaia Ruggero. Le premiazioni sono state effettuate dal diretti-
vo della Ponte Tegorzo e con la partecipazione della Vice Presi-
dente della Provincia di Belluno e Sindaco di Alano di Piave Se-
renella Bogana. Al termine consueto rinfresco offerto dallo staff
dellHR Tegorzo.

rinnovo Controlla il numero di scadenza del tuo


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14 CRONACA

Segusino, 55 anni di matrimonio


per Antonietta Verri e Andrea Santini
di Sandro Curto

Correva il mese di dicembre del 1957 quando Antonietta Verri e Andrea Santini, due volenterosi giovani di Segusi-
no che collaboravano alla pesca di beneficenza, strinsero amicizia per poi approfondirla negli anni successivi fino al
matrimonio del 21 maggio 1962 celebrato dallo zio di lei, don Mario Verri, sacerdote del collegio salesiano di Torino.
Nel frattempo Antonietta era diventata titolare della cartoleria-bazar che allora era in via Corner e che poi stata tra-
sferita in piazza Roma dove si trova tuttora gestito da Federica, una delle due figlie nate dallunione; laltra, Maria Lui-
sa, docente di lingua inglese alla scuola primaria di Quero Vas ed mamma di Francesco e Margherita. Antonietta,
che per la sua lunga gestione del negozio stata premiata con diploma e medaglia doro della Camera di Commercio
di Treviso, collabora ancora con la figlia, si dedica ai nipotini e ai suoi lavori a maglia, passione mai dimenticata. An-
drea ha lavorato per diversi anni come caporeparto alla Tecnica di Nervesa ed molto noto in zona come giocatore
di bocce e soprattutto per le sue innumerevoli vittorie nelle gare di scopa allasso in coppia con lamico Antonio Doro.
Da qualche anno bocce e scopa sono state sostituite da un nuovo hobby, quello per il bridge giocato col computer. Al-
la coppia le congratulazioni per limportante traguardo raggiunto da parte dei familiari, parenti, amici e clienti, a cui si
associa anche la Redazione del Tornado col quale i due collaborano da tempo visto che il loro negozio funge da reca-
pito per Segusino.

Domenico Fantin Maestro del Lavoro


di Sandro Curto e Silvio Forcellini
C anche lalanese Domenico Fantin tra gli 81 insi-
gniti della Stella al merito del lavoro delle sette provin-
ce venete, riconoscimento che viene concesso dal
Presidente della Repubblica a coloro che si siano di-
stinti nel campo della loro professione per singolari me-
riti di perizia, laboriosit e buona condotta morale.
Lart. 1 delle norme per la concessione di tale onorifi-
cenza stabilisce, tra laltro, che ne possano beneficiare
in particolare quei lavoratori che si siano prodigati per
istruire e preparare le nuove generazioni nellattivit
professionale. Domenico - alanese di adozione in se-
guito al matrimonio con Carmen Secco e che dal pros-
simo 1 agosto si godr la meritata pensione - lavora
da 28 anni alla Virosac di Pederobba, di cui ha detto:
140 posti circa, la Virosac, ha fatto sei assunzioni an-
che recentemente. Alcuni di noi si trovano a lavorare di
sabato e pure di domenica. E lo facciamo con soddi-
sfazione, perch la societ il meglio che ci possiamo
aspettare. In questi anni non abbiamo mai fatto un giorno di cassa integrazione. La cerimonia di consegna delle Stel-
le al merito del lavoro si svolta il 1 maggio al Teatro Toniolo di Mestre e, solo per gli 9 insigniti della nostra provin-
cia, si ripeter il 2 giugno al Palazzo dei Rettori di Belluno in occasione della Festa della Repubblica. Le origini della
premiazione risalgono al 1 maggio 1898 quando il re Umberto I istitu il riconoscimento. Da quellanno la tradizione
non si mai interrotta, cambiando solo nome nel 1952, e gli insigniti con decreto del Presidente della Repubblica, su
15 CRONACA

proposta del Ministro del lavoro, possono fregiarsi del titolo di Maestri del Lavoro come, ora, Domenico Fantin, cui
vanno - oltre a quelle del Tornado - anche le congratulazioni dellamministrazione comunale alanese.

Adunata degli alpini: Meda Via presente!


di Silvio Forcellini
Non si pu dire che non si siano fatte le cose
per bene Dopo una accurata ricognizione
svoltasi nella settimana precedente, in occasio-
ne della adunata nazionale degli alpini a Treviso
c chi (Thomas Dalla Piazza, nella foto a sini-
stra) andato con largo anticipo in avanscoper-
ta nel capoluogo della Marca per preparare il
terreno, c' chi (Emil Bagatella & Luca Collavo)
partito il mercoled a piedi da Quero (e - si
mormora - arrivato in macchina, dopo una se-
rie infinita di tappe intermedie, la prima...al Ta-
bacchino) e c chi, il venerd, ha preso como-
damente il treno a Fener (nella foto a destra),
mentre il resto del plotone ha poi raggiunto
Treviso nei modi pi disparati... In ogni caso, il
Gruppo Alpini Meda Via di Quero era presente in forze !!! W gli alpini, W il Meda Via !!!

COME ERAVAMO

Quero: via Nazionale negli anni 58/60


di Alessandro
Bagatella
Dai miei album di
foto storiche ho
pescato questa
immagine che ritrae
via Nazionale a
Quero negli anni
1958/1960. Si
vedono alcune
persone che
scendono la via, di
ritorno dalle
funzioni religiosi
tenutesi in chiesa.
Chiss se qualcuno
riesce a
riconoscersi! Sono
passati, purtroppo,
quasi sessantanni
e, anche senza
volerlo, stiamo
diventando vecchi!!!
Limmagine stata
scattata da
FotoStudio Resegati di Quero

Associazione Feltrina
Donatori Volontari
Sangue
16 CRONACA

LerbadelvicinoinCartieraaVas
Unprogettodicittadinanzaattivaedintegrazionesocialeafavorediunbenepubblico

Estatopresentatogioved11maggioinCartieraaVasilprogettoLerbadelvicinochevedr
collaborare, per la cura degli spazi verdi nelle aree pertinenti della stessa Cartiera di Vas,
lassociazioneLaCharta,lacooperativasocialeAlidiValdobbiadene,alcunivolontariappassionati
dipianteegiardinieil ComunediQueroVas.Oltreunaventinadiutentidisabili,accompagnati
daglioperatoridellacooperativaedaalcunifamiliari,sonostatiguidatiaconoscereglispazistorici
dellaCartiera,condividendoconlorolapropostadicollaborareallamanutenzionedelleareeverdi
conlacreazionediunverogiardinobotanicochepossacrescereedampliarsidiannoinanno.Nel
corso della presentazione, agli utenti stato spiegato lidea di giardino che si vuole realizzare e
sonostatemostrateimmaginidellespecieflorealichepotrannovenirpiantate.Sonoinoltrestate
raccolte particolari richieste da parte loro e non sono mancate idee e desideri che verranno
raccolti.GrazieaCristianIciaBagatella,unodeivolontaricheaderisconoalprogetto,sonopoi
stati mostrati alcuni strumenti da lavoro, soffermandosi sulle nozioni di sicurezza. La parte
scientifica del progetto verr curata dalla botanica Giovanna De Stefani e dallesperta di piante
autoctone Elisabetta Panno, che si avvarranno delle competenze e dellaiuto dello stesso
Bagatella,oltrechedeivassesiappassionatidipianteenatura,MaicolDeoneRobertoSudiero.
PresenteancheinrappresentanzadellAnalocaleRomeoMazzalovochehadettocheglialpinidi
Vascercherannodigarantirelalorocollaborazione.OltrealpresidentedellassociazioneLaCharta
IvanDalToealpresidentedellaCooperativaAliEvaristoSartor,hannopartecipatoallincontrola
coordinatrice della cooperativa Martina Lucchetta e leducatrice querese Eva Zanella,
responsabile del progetto. Presente anche lassessore Cristina Dalla Rosa, che ha sottolineato
lappoggiodellamministrazionequerovasseseaquestoprogetto.

Gliobiettiviprincipalidelprogettosono:
riqualificareglispaziverdiesternidellaCartieradiVasperunaloromaggiorecuraevalorizzazione;
attuareuniniziativa,acarattereriabilitativo,dicittadinanzaattivarivoltaapersonedisabiliafavoredellacomunitediunbene
comune;
Avviare una fase di ricerca di specie autoctone significative, finalizzate alla creazione di un tematismo
didattico/turistico/naturalisticolungolanelloturisticoprogettatodallassociazioneLaCharta,inpartegifinanziatoconfondiGal.

Lobiettivo,dellassociazioneLaCharta,divalorizzareilsitostoricodellaCartieradiVas,anchecon
finalitditipodidatticoeturistico,sisposadunqueconleesigenzeriabilitativeededucativedella
cooperativaAlichepotrrealizzareconipropriutentidelleattivitpiacevoliallariaaperta,capaci
di unire finalit di tipo educativo e ricreativo con quelle di integrazione sociale. I destinatari
delliniziativa, oltre agli attori direttamente coinvolti, saranno per in primis i cittadini di Vas, i
visitatoridellaCartieraegliautomobilistiintransitonellavicinastradaprovincialeMadonnadel
Piave,chepotrannogodereinunareachefadacernierafraleprovinciediTrevisoediBelluno,di
unazione concreta di arredo verde urbano. Sono previste pi uscite settimanali degli utenti,
accompagnatidaglioperatoriedaivolontaricheinmanieragratuitapresterannoillorotempo,i
lorosaperieleattrezzatureperrealizzarequestoprogetto.Ilprogettodiripristino,oltrealvalore
sociale, ha inoltre una filosofia precisa: restituire alla cittadinanza uno spazio verde abbellito sensibilizzando le persone allutilizzo delle
pianteautoctonepococonosciutemauntempoutilizzateneigiardinielaconcezionediuntempodilatato,scanditodairitmidellanatura,
perfarcrescereesviluppareunbelgiardinochesiautosostiene.

Lemotivazionichespingonoallutilizzodipianteautoctonesonoprincipalmente:
ilrisparmioeconomicononascapito,maafavore,diunaricchezzadispecievegetalicon
fioriturecolorateestagionali,profumiericchezzadibiodiversitdifloraefauna;
la bassa manutenzione di specie rustiche molto resistenti e che si adattano anche a
condizioniestreme;ilrisparmioidricomoltoimportantespecialmenteinannidisiccit;
Il valore educativo di conoscenza del territorio e della sua vegetazione e il valore
paesaggistico che permette linserimento di specie vegetali nel contesto ambientale pi
idoneo.

Un giardino cos composto, oltre alle peculiarit educative ed ambientali, pu inoltre diventare nel tempo un vero e proprio giardino
botanico,aumentandoilpregioeloffertaturisticadelterritorio.

Sequalcunovolessecollaborare attivamenteodonarepiantedelpropriogiardino
dastrapiantarepucontattarelassociazioneLaCharta:
Mail:infocartieravas.itCell.349.3838378Facebook:www.facebook.com/lacharta
17 ATTUALIT
18 LETTERE AL TORNADO

Eureka!!!!!!!!! Funziona!!!!!!!!!!!!!
a cura della Classe IV A Scuola Primaria Salvo dAcquisto Quero Vas

Oggi un giorno molto speciale perch andiamo a Belluno!


Arrivati a destinazione siamo entrati al teatro; prima Mattia, lanimatore scienziato del gruppo Pleiadi, ha giocato con
noi facendo degli esperimenti. Poi ci hanno chiamato! Non sapevamo se era tutto un sogno! Alcuni ci siamo schiaffeg-
giati le guance, altri pizzicati: che dolore!!! Quindi era tutto vero!!!! Ma. Facciamo un passo indietro..
Un giorno le maestre ci avevano detto che cera un progetto, si chiamava Eureka!!! Funziona!!! al quale avremmo
aderito. Abbiamo continuato mesi e mesi a progettare e costruire in gruppo due giochi che si muovevano con laria e
con lacqua. Abbiamo costruito dei prototipi per un Cassonaio Letterario cio una teleferica e un Frullamare che era
un sottomarino. Durante le prove capitava che quando si caricava, lelica non andasse . Ma quando la tiravi su
schizzava dappertutto!!!! Sembrava proprio si divertisse a far dispetti alla maestra!!! Ci siamo divertiti a spolmonarci per
far muovere il sottomarino o la teleferica, provando e riprovando fino a trovare lincastro perfetto. E finalmente son ve-
nuti a ritirare i nostri giocattoli!! Da allora nessuna notizia tutto taceva, sembrava proprio che ci avessero dimenticati
fino al. 12 maggio!!!!!!! Quando dopo lo spettacolo e aver fatto lappello hanno cominciato a proclamare i vinci-
tori.. Per le classi quarte. Il Cassonaio Letterario! della Scuola Primaria di Quero Vas annuncia la presentatrice.
Eravamo tutti stupiti quando ci hanno chiamato, ci guardavamo attorno per capire se eravamo proprio noi ad essere
chiamati per primi!!! Che emozione salire sul palco da vincitori, con tutti gli occhi e le telecamere puntati su di noi! Fo-
tografi, riprese TV, applausi, interviste.. per un attimo ci siamo sentiti importanti e soddisfatti del nostro lavoro.
proprio vero che limpegno premia!
Classe IV A, Istituto Comprensivo di Quero Vas Scuola Primaria: Saimir Ahmedi, Davide Andreazza,
Leonardo Bollotto, Roberto Collavo, Matteo Curto, Yuyan Liu, Rui Endriw Luo, Raffaele Mazzalovo,
Davide Miuzzi, Mattia Mondin, Christian Montagner, Milan Permunian, Bruno Plateroti, Iris Polloni,
Reyan Sula, Jia Yi Wang, He Zhe Xue, Monica Xue, Maestre Iris Gaio e Giovanna Deon.
Cos': Eureka! Funziona! un progetto di orientamento promosso da Federmeccanica, in accordo con il MIUR, desti-
nato ai bambini del terzo, quarto e quinto anno della scuola elementare. Si tratta di una gara di costruzioni tecnologi-
che, nella quale i bambini hanno il compito di ideare, progettare e costruire un vero e proprio giocattolo a partire da un
kit fornito da Federmeccanica contenente vari materiali. Gli alunni partecipanti sono divisi in gruppi, in modo da incenti-
vare la cooperazione, il lavoro in team, la suddivisione di compiti e ruoli e dovranno realizzare un'invenzione tecnologi-
ca in 6/8 settimane (corrispondenti a 20 ore di attivit). I diversi progetti realizzati sono presentati in un evento pubblico
e vengono valutati da parte di una giuria deputata a scegliere il giocattolo maggiormente innovativo, sulla base di una
scheda di valutazione ad hoc.
Finalit: Eureka! Funziona! un progetto che mira a sviluppare, sin dalla scuola primaria, le attivit di orientamento al-
la cultura tecnica e scientifica, come gi avviene in numerosi Paesi europei, quali Finlandia, Germania, Francia e
Olanda. I bambini partecipanti sono cos introdotti al mondo del saper fare. Infatti, lo svolgimento delle attivit di inven-
zione e progettazione consente agli alunni coinvolti di integrare la teoria con la pratica, ma anche di stimolare lo spirito
imprenditoriale, le capacit manuali, l'attitudine al lavoro di gruppo e la creativit. Inoltre i bambini hanno la possibilit
di sviluppare un'attitudine al problem solving, nonch un approccio interdisciplinare, nel quale vengono applicate diver-
se materie di studio (dalla matematica al disegno, passando per l'italiano e scienza) per concorrere alla realizzazione
del prodotto finale. In questo modo i bambini vengono messi nella condizione di apprendere attraverso il "cooperative
learning" e il "learning by doing", metodologie didattiche che consentono agli studenti di acquisire conoscenze e com-
petenze tramite la condivisione e l'esecuzione di azioni pratiche.
Il premio: un riconoscimento sotto forma di buono-acquisto di 500,00 uro per materiale didattico o libri per la bibliote-
ca per la scuola cui appartiene il gruppo vincitore.

Parlami e io dimenticher, insegnami e io ricorder, fammi partecipare e io imparer. - Benjamin Franklin


19 CRONACA

Due Valli di Fener, festa con churrasco


di Silvio Forcellini
Oltre cento gli interve-
nuti alla bella festa che,
domenica 7 maggio, ha
sancito lapertura del
giardino del Bar Gela-
teria Due Valli di
Fener, con musica bra-
siliana e l'ottimo chur-
rasco proposti ai pre-
senti dai nuovi gestori, la famiglia Cebin-Tintori, impareggiabili
padroni di casa. Nelle foto, alcuni momenti della giornata.

Il matrimonio civile stato celebrato dal sindaco Serenella Bogana

Si sposato ad Alano lavvocato di Berlusconi


di Silvio Forcellini
Venerd 5 maggio, nel municipio di Alano, Piero Longo, classe 1944,
nativo di Alano di Piave e conosciutissimo soprattutto come avvocato
di fiducia di Silvio Berlusconi, si unito in matrimonio ad Annalisa
Lombardi, classe 1975, manager della casa di moda Salvatore Ferra-
gamo. Il matrimonio stato celebrato dal sindaco di Alano Serenella
Bogana. La nascita ad Alano dellavvocato padovano dipesa dal
trasferimento dei genitori nella nostra zona a causa della guerra, ter-
minata la quale la famiglia Longo vi ha fatto ritorno ancora qualche
anno per brevi periodi di villeggiatura, dapprima in una casa in via
Monfenera, ad Alano, poi in una in localit San Valentino, a Quero. Di
seguito larticolo de Il Mattino di Padova che si riferisce allevento e
in cui tratteggiata la figura di Piero Longo.

RASSEGNA STAMPA
Per lesponente di Forza Italia, avvocato di Silvio Berlusconi, il terzo matrimonio

Piero Longo si sposa


con una 40enne manager della moda
PADOVA. La scintilla scoccata qualche anno fa durante una vacanza in Grecia. I fiori darancio sono in programma a Mi-
lano nelle prossime settimane. Piero Longo, classe 1944, senatore padovano e avvocato di Silvio Berlusconi, si sposa per la
terza volta. Dir s assieme a Annalisa Lombardi, quarantenne, wholesale manager per tutto il Sud Europa della casa di
moda Salvatore Ferragamo. Pi che un principe azzurro, Longo un principe del foro, titolare del pi importante studio le-
gale cittadino: quello aperto assieme a Niccol Ghedini in via Altinate. Dal 2008 sono entrambi parlamentari di Forza Italia:
Longo a Montecitorio e Ghedini a Palazzo Madama, dove ieri hanno brindato al salvataggio dellex direttore del Tg1 Augu-
sto Minzolini, condannato per peculato e oggi deputato forzista. La coppia convoler a nozze nel capoluogo lombardo ma
non ancora chiaro se poi prender casa a Padova o se Longo si trasferir a Milano. Per lavvocato padovano il terzo
matrimonio. Dopo il divorzio con la prima moglie, magistrato e pretore, Longo rimasto vedovo della seconda. Appassiona-
to collezionista di auto di lusso, il senatore padovano sempre stato un tombeur de femmes, dotato di un humour e una
signorilit che conquistano molte signore. Originario di Alano di Piave (Belluno), Longo arriva a Padova per laurearsi in Giu-
risprudenza ed entra subito (a 25 anni) nel mondo accademico come assistente della cattedra di diritto penale di Alessandro
Alberto Calvi. Lavora poi nello studio legale del penalista Giuseppe Ghedini, alla cui morte nel 1973 subentra nella gestione
dellattivit assieme ai figli di questultimo: Nicoletta, Ippolita e Niccol. Longo stato protagonista della difesa in alcuni dei
pi importanti processi padovani, tra cui quello contro Marco Furlan, uno dei due componenti di Ludwig, condannato a 27
anni per aver provocato, insieme al complice Wolfgang Abel, 28 morti e numerosi feriti in diversi attacchi di matrice neonazi-
sta. Ma i processi pi importanti per Piero Longo sono quelli che vedono protagonista Silvio Berlusconi. stato a fianco del
Cavaliere in tutti i procedimenti pi difficili, soprattutto quelli per lo scandalo delle Olgettine. In uno di questi, il processo Ru-
by Ter, finito anche indagato per corruzione in atti giudiziari, assieme a Ghedini. Ma la posizione dei due legali stata ar-
chiviata dal gip in pochi mesi. La carriera politica di Longo prende avvio alle elezioni del 2008, quando Silvio Berlusconi vin-
se su Walter Veltroni, e lavvocato padovano risult il primo dei non eletti nel collegio veneto per il Senato. Quando Giancar-
lo Galan, tre mesi dopo, fu costretto a dimettersi per lincompatibilit con la carica di governatore, Piero Longo subentr oc-
cupandone lo scranno a Palazzo Madama. Nel 2013 stato invece eletto nella lista del Pdl alla Camera. risultato tra i de-
putati pi assenteisti di Montecitorio, con un tasso di presenza del 30%. una mia decisione, ha spiegato in unintervista
a Repubblica. Attiene a una valutazione su come dividere il mio tempo tra la politica e il resto della vita. Non per ragioni
professionali, ma per altre ragioni. E comunque io faccio quello che voglio.
da Il Mattino di Padova del 15 marzo 2017
20 RASSEGNA STAMPA

La riunione aggregata annunciata dai due sindaci nel corso delle rispettive assise

Consiglio comunale congiunto:


per Alano e Quero Vas fusione in vista
BASSO FELTRINO. Pur se pi volte lasciata intuire dai chiari segnali offerti in varie occasioni dagli amministratori locali,
lintenzione di fondere in un unico Comune Quero Vas e Alano di Piave non era mai stata annunciata. Marted sera per, al
termine dei rispettivi Consigli, i due sindaci Amalia Serenella Bogana e Bruno Zanolla, hanno confermato limminente con-
vocazione di un consiglio comunale straordinario congiunto che, di fatto, costituir lavvio delliter che dovrebbe portare
allaccorpamento. Laccelerazione del processo - come hanno spiegato i due primi cittadini - avvenuta a seguito della
pubblicazione del nuovo bando regionale che prevede interessanti contributi ai processi di unificazione. Il consiglio comu-
nale congiunto che dovrebbe dare il consenso allistituzione del referendum nel quale i cittadini potranno esprimere il loro
parere, potrebbe essere convocato gi prima della fine di maggio. Fra i principali punti allordine del giorno, entrambi i con-
sigli prevedevano lapprovazione del progetto di fusione per incorporazione delle societ Schievenin Alto Trevigiano e
Servizi acqua integrati nella societ Alto Trevigiano Servizi e lapprovazione del rendiconto del bilancio 2016. In par-
ticolare Quero Vas - come ha spiegato il sindaco Zanolla - ha chiuso un anno importante dal punto di vista finanziario ca-
ratterizzato da 1 milione e 700mila euro investiti nella costruzione della nuova palestra e in molteplici lavori di manutenzio-
ne. Per il prossimo esercizio - ha proseguito il primo cittadino - sono gi stati assegnati 280mila euro ad un progetto di ri-
sparmio energetico per la scuola elementare e sono molto fiducioso riguardo al finanziamento del progetto da 1 milione e
100mila euro per la nuova palestra delle scuole medie. Dal tavolo della minoranza Antonio Mondin ha chiesto chiarimenti
inerenti alla videosorveglianza nelle isole ecologiche, ha invitato a porre dossi o dissuasori in prossimit degli incroci dove ci
sono auto parcheggiate e ha chiesto un intervento sul ponte sul Tegorzo a Fener dove i parapetti stanno cadendo a pez-
zi.
da Il Gazzettino del 5 maggio 2017

Circa 170 i partecipanti alla marcia Passi di festa fra le montagne e le sorgenti

Col del Roro, Regione dichiari estinta la concessione


ALANO DI PIAVE. Grazie allottima organizzazione e alla bella matti-
nata di ieri, i circa 170 partecipanti alla prima marcia Passi di festa fra
le montagne e le sorgenti organizzata dal comitato Col del Roro con
il patrocinio dei Comuni di Alano di Piave e Quero Vas e con la colla-
borazione di un nutrito numero di associazioni, hanno potuto ammirare
al meglio scorci paesaggistici e ambientali di grande bellezza. Come
ha sottolineato il presidente della associazione organizzatrice Paolo Di
Natale questa iniziativa non voleva essere una marcia di protesta ma
un pacifico anniversario a dieci anni dalla prima escursione nei luoghi
interessati da progetti di escavazione, in una situazione sicuramente
diversa. Il Comitato per - ha aggiunto lo storico collaboratore del
Comitato Armando Mondin - continua a fare la sentinella pronto a
muoversi appena ci dovessero essere segnali preoccupanti per il terri-
torio. A nome degli amministratori il sindaco di Alano Amalia Serenel-
la Bogana ha definito le iniziative come questa determinanti per valo-
rizzare un territorio che non ha nulla da invidiare a paesaggi pi blaso-
nati. Nel nostro ruolo di amministratori cerchiamo di intercettare tutti i
contributi che consentono di tutelare e valorizzare il nostro patrimonio
naturalistico. Fortunatamente - ha aggiunto Di Natale - in questi dieci anni le amministrazioni si sono ricredute e hanno
investito per dare il giusto riconoscimento ambientale e di promozione turistica a questi luoghi. Il cementificio ha rinunciato
alla concessione sul Col del Roro ma noi ora ci batteremo affinch la Regione dichiari estinta del tutto questa concessione.
Per Schievenin invece tutto in stand by ma speriamo che anche questo progetto possa decadere. Lungo il percorso molti
sono stati i momenti di interesse che hanno calamitato lattenzione dei camminatori come la storia dei mulini e dei folli ricor-
data dallarchitetto Elena Favero o la visita al molino Furlan dove un gruppetto di ragazzi della scuola secondaria dellIstituto
comprensivo di Quero, a indirizzo musicale, ha dato dimostrazione dei risultati raggiunti frequentando gli specifici corsi di
musica. Giunti a Schievenin i partecipanti hanno potuto gustare il pranzo e, percorrendo un ulteriore chilometro, visitare
lacquedotto appositamente aperto per loccasione.
da Il Gazzettino dell 8 maggio 2017

I sindacati stanno lavorando a un piano per salvare i 130 posti di lavoro.


Agnolazza (Fim Cisl): Necessaria la proroga della cassa che scade a settembre

Ferroli, sempre pi vicina la chiusura della fabbrica


ALANO DI PIAVE. Cosa succeder dopo il 17 settembre, quando finir il secondo e ultimo anno della cassa integrazione
straordinaria per i 130 dipendenti della Ferroli di Alano? Se lo sono chiesto i sindacati di categoria, che qualche giorno fa
sono andati al Ministero dello Sviluppo economico a Roma per presentare un piano di gestione della crisi che prevede la
possibilit di avere una proroga degli ammortizzatori sociali per almeno altri 18 mesi. Consapevoli che la situazione per la
Ferroli si sta aggravando, le parti sociali hanno voluto dare il loro contributo per risolverla nella maniera meno impattante
possibile. E cos tutti insieme hanno steso un piano di gestione della crisi che stato presentato al ministero. Un incontro
21 RASSEGNA STAMPA

che ha visto anche la costituzione di un coordinamento sindacale nazionale sulla Ferroli per mantenere sempre aperti i ca-
nali di comunicazione tra azienda e sindacato. Il piano, precisa Paolo Agnolazza della Fim Cisl, intende offrire un model-
lo di gestione della crisi a cui partecipano non solo i sindacati, ma anche lazienda, il ministero e le Regioni Veneto ed Emilia
Romagna. Le nostre proposte prevedono da un lato anche dei percorsi di riqualificazione e formazione dei dipendenti,
dallaltro anche la richiesta di ulteriori 18 mesi di cassa. Di fronte alla nostra proposta, prosegue Agnolazza, il ministero ci
ha chiesto di elaborare qualcosa di pi strutturale e per questo abbiamo chiesto il sostegno dellAnpal, lAgenzia nazionale
per il lavoro. Contiamo entro la fine di maggio di stendere il documento, che, se dovesse strappare lappoggio del ministero
dello Sviluppo economico, dovr servire per chiedere al dicastero del Lavoro una proroga degli ammortizzatori sociali. Sar
unimpresa difficile: non detto che riusciremo ad avere questa proroga, ma ci proveremo. Ricordiamo che la Ferroli
nellestate del 2016 aveva proclamato 600 esuberi complessivi, praticamente la met della forza lavoro dei suoi stabilimenti
di San Bonifacio-Villanova (Vr) e Alano di Piave. Questultimo stabilimento, tra le altre cose, nel piano di rilancio della socie-
t dovr essere chiuso. E mentre nella fonderia di San Bonifacio i dipendenti pur di mantenere il posto di lavoro hanno deci-
so di costituirsi in cooperativa lavorando cos come terzisti per la stessa Ferroli, questultima ha precisato lintenzione di
esternalizzare anche la logistica e i magazzini. Ad Alano, luned ci saranno le assemblee coi lavoratori per precisare la si-
tuazione. Per ora, stando cos le cose, non c possibilit di evitare la chiusura dello stabilimento, precisa Agnolazza, che
prosegue specificando che se una parte dello stabilimento alanese sta per andare in gestione d un imprenditore non appe-
na saranno superati alcuni intoppi burocratici, per laltra parte svanita, invece, la possibilit di vendita a un acquirente che
si era presentato. E cos si riparte daccapo. Lunica possibilit far partire i corsi di riqualificazione e i tirocini. Ma anche
qui c un intoppo: dovrebbe essere la Ferroli a pagarli, ma lazienda ha gi precisato di non averne intenzione, e la Regione
dal canto suo non lo ha mai fatto.
da Il Corriere delle Alpi del 9 maggio 2017

Caorera: biciclettata, artigianato e cibo,


la sagra di San Gottardo fa il pieno
QUERO VAS. Grande affluenza domenica alla sagra di San
Gottardo, che ha avuto inizio con il consueto percorso in bici-
cletta con partenza dal Parco del Piave di Caorera e arrivo in
Valle di Schievenin dopo aver attraversato Scalon, Vas, Quero
e per un tratto anche Alano di Piave e Segusino prima del ritor-
no in paese. Alla biciclettata hanno partecipato pi persone tra
cui uno dei suoi organizzatori, il consigliere comunale Giusto
Vergerio: Si tratta di un percorso che ha lobiettivo di valorizza-
re al meglio il nostro territorio, dalle buone potenzialit ma trop-
po spesso sottovalutato dal punto di vista turistico. Ogni anno la
Pro Loco di Caorera organizza la festa patronale e questo giro
in bicicletta alla quale le persone rispondono positivamente.
uniniziativa che dovrebbe fungere da apripista per quella che
sar la fusione, un domani, tra i comuni di Quero-Vas e Alano, i quali condividono gi molti servizi. Concordano anche gli
altri consiglieri Cristian Corr, che ricorda la grande partecipazione sul territorio per la marcia dei centanni, e Tiziano Curto,
che sottolinea lapertura a chiunque voglia aderire a eventi simili anche nei prossimi tempi. Allinterno del tendone della sa-
gra, in cui non poteva mancare il pastin, erano presenti alcuni banchetti con prodotti gastronomici, artigianali e di altro tipo,
dalla cui vendita i commercianti hanno ricavato una discreta somma.
da Il Corriere delle Alpi del 10 maggio 2017

Presentata per scongiurare il rischio commissariamento, Per il bene comune affianca cos
Insieme per Segusino guidata dalla candidata sindaca Gloria Paulon

Segusino, spunta la seconda lista


con candidato sindaco Dionigi Montagner
SEGUSINO. Pronta anche la seconda lista per le amministrative di Segusino: si chiama Per il bene
comune. Candidato sindaco il segusinese Dionigi Montagner (nella foto), membro della Protezio-
ne Civile. Con lui un volto storico della politica del paese, il consigliere uscente Gianfranco Monta-
gner, oltre a Gianna Serafin, Gianluca Coppe, Ilario Miotto, Luigi Rizzi, Valter Canova e Lia Lio.
Ragione di fondo di questo colpo di scena dellultimo momento la volont di scongiurare definiti-
vamente il rischio commissariamento, possibile anche nel caso di presenza di una sola lista alle
elezioni in caso di mancato raggiungimento del quorum. Lintenzione - commenta il consigliere
Montagner - dare un servizio al nostro paese e ai nostri concittadini.
da La Tribuna di Treviso del 13 maggio 2017

Il Mercatino del Tornado


A Fener, in localit Faveri, vendesi casa (da ristrutturare). Nove stanze su due piani. Per informazioni chiamare lo
0439.779542.
22 LETTERE AL TORNADO

Quando le radici ri-chiamano


di Nicoletta Puppo
Il mio nome Nicoletta e posso dire che Quero sia la met delle mie radici. La mia storia con Quero inizia con la
mia nascita, infatti mio padre cresciuto a Quero e, pur avendo poi legato il suo destino alla
Sardegna e a mia madre, rimasto sempre fortemente legato al suo paese e al suo territo-
rio, dove tornava regolarmente ogni estate a trovare i familiari, portando anche me a gioire
del clima villeggiante, fresco e luminoso che allepoca erano caratteristiche significative di
Quero
Avrei davvero tanti ricordi splendidi e indimenticabili da raccontare scelgo levento che
per primo ha attivato le mie relazioni sociali a Quero, grazie alla ragazzina che per prima si
presentata alla porta della stessa casa in cui mi trovo ora e spontaneamente mi ha detto:
ciao, mi chiamo Fulvia, vuoi venire con noi?, da allora nata unamicizia che ancora oggi
esiste e cresce con sincero affetto la mia storia con Quero continua con un primo amore
che mi porta a viverci stabilmente per oltre sei anni, condividendo oltre la famiglia, i miei zii
Mario e Agnese, la pallavolo, il lavoro e anche tanto freddo (voglio essere sincera), ho co-
nosciuto molte belle persone.
Con il mio rientro in Sardegna pensavo, bene o male, di aver chiuso un cerchio molto importante della mia esistenza.
Sono trascorsi molti anni da allora e sono stati anni intensi e pieni di esperienze emozionanti, ma il filo non si mai ve-
ramente interrotto, grazie ad una parte fondamentale della mia vita che si chiama Agnese e che ha scelto di rimanere
parte integrante della comunit di Quero (da ormai 47 anni), nonostante il suo essere rimasta sola e laver comunque
sempre mantenuto il contatto con lautenticit e la passione della sua terra sarda.
Ho potuto assistere negli anni ad un lento, e ormai apparentemente irreversibile, spegnersi di quelle luci e iniziative
che avevano caratterizzato questo piccolo paese per tanti anni, i motivi sono tanti e di non semplice valutazione, ma
non posso nascondere la malinconia che mi crea percepire questo vuoto rassegnato negli spazi, nelle persone,
nelle attivit oserei dire nellaria che si respira un vuoto di ipotesi, di relazioni, di pensieri, di possibili alternative
che mi crea un senso di triste impotenza, perch penso che, per trovare soluzioni, nelle comunit sempre indi-
spensabile cercare un dialogo che, inderogabilmente, riesca a coinvolgere tutti con identica considerazione, creando
un cerchio dove tutti possano esprimere il proprio pensiero sapendo di poter essere ascoltati una proposta che po-
trebbe trasformarsi in azione solo attraverso una qualche riconosciuta e autorevole figura istituzionale.
Mi auguro di non aver disturbato nessuno con le mie considerazioni, suscitate dalla mia storia con Quero e sollecitate
ora dal mio essere tornata a viverci in questi ultimi tempi, anche se in fasi alterne con la Sardegna. Quello che prover
a fare sar portare qualche iniziativa che penso interessante, traslando dalla Sardegna al Veneto alcuni dei pro-
grammi che propongo nella mia veste di Pedagogista ad indirizzo Olistico e Libertario. Ho iniziato con un piccolo
esperimento sociale che chiamerei Prove di Gentilezza: saluto tutte le persone che incontro per strada, tutte proprio
tutte adulti e bambini, locali o stranieri, non tutti ricambiano ma molti si qualcuno la volta dopo mi saluta per
primo e magari fra un po ci si racconter anche qualcosa Ciao Quero
23 ATTUALIT
24 LIBRI

Lungo la linea del fronte


Un viaggio nel tempo alla scoperta delle retrovie della IV Armata in Cadore
Non solo scontri sanguinosi in condizioni ambientali spesso impossibili: il primo
conflitto mondiale fu anche motore di un rinnovamento culturale e tecnologico radi-
cale per alcune zone del nostro Paese. Ne un esempio il Cadore, retrovia del
fronte Dolomitico, che tra 1914 e 1917 accolse tante e tali novit da stravolgere di
colpo modi e stili di vita consolidati da secoli. A raccontarlo sono Giovanni De Don
e Giuseppe Teza nel libro Lungo la linea del fronte. Militari e civili sulle Dolomiti
nella Grande Guerra, fresco di stampa per Edizioni DBS e pubblicato grazie al so-
stegno dellUnione Montana Centro Cadore. In 280 pagine i due autori raccontano
passo per passo quella che fu una vera e propria rivoluzione, iniziata quasi in sor-
dina nel 1890 con le prime esercitazioni militari e culminata nellautunno del 1917
con labbandono delle Dolomiti dopo la disfatta di Caporetto. Quanto avvenne du-
rante la guerra sul fronte dal Col di Lana alle Tofane, dal Monte Piana alle Tre
Cime di Lavaredo fino al Passo della Sentinella - ben conosciuto. Poco si era in-
vece indagato su quanto accadeva nelle immediate retrovie, cuore logistico della IV
Armata, e sul tributo chiesto alla popolazione civile per garantire il funzionamento
della macchina bellica. Nella presentazione al libro il Presidente dellUnione Mon-
tana Centro Cadore, Luca De Carlo, ricorda come: Per la prima volta nella sua sto-
ria la nostra gente si dovette misurare con un nuovo modello di conflitto, una guerra
moderna, nella quale la scienza e la tecnologia erano state messe in maniera indu-
striale al servizio dello sterminio. Tra la meraviglia di tutti si vide allora il cielo solcato da aerei, le piazze ingombre di
automobili e motociclette, mentre pesanti trattrici trainavano nei boschi e nei pascoli dalta montagna cannoni, obici e
mortai di titaniche dimensioni. Anche i secolari ritmi di vita cambiarono radicalmente alla presenza di tanti giovani pro-
venienti da ogni angolo dItalia. Ci si confront inoltre con idee politiche, con modi nuovi di pensare e concepire la vita,
adattandosi ad una miriade i dialetti, a rigide regole sanitarie ed igieniche, a diverse abitudini alimentari, dalla pasta al
sugo di pomodoro alla carne congelata, fino al famoso condimento Torreggiani ancor oggi ricordato come il torrincio-
ne. Fu una vera e propria rivoluzione che modific in maniera definitiva lidentit di una popolazione fino a quel mo-
mento saldamente radicata nelle proprie tradizioni. I centri propulsori di questa trasformazione furono ad esempio i vil-
laggi militari, realt come le case del soldato volute da don Giovanni Minozzi, gli
ospedali militari, i campi daviazione, i forti corazzati. Di queste strutture e molte al-
tre De Don e Teza hanno ricostruito caratteristiche tecniche e funzioni, riportando
alla luce storie, protagonisti, effetti del cambiamento. E stato un lavoro certosino di
ricerca compiuto su archivi pubblici e privati di tutta Italia raccontano gli autori
che ci ha permesso di recuperare documentazioni e fotografie spesso rarissime e
nella quasi totalit dei casi inedite. Quel che ne emerge unimmagine inedita del
Cadore, fermato nel suo essere militare e civile, contributo nuovo e prezioso per
chiunque voglia approfondire il tema della Grande Guerra sul fronte dolomitico ma
anche un omaggio dovuto alla popolazione cadorina, al lavoro e ai sacrifici da essa
compiuti in uno dei momenti pi drammatici e tremendi della nostra storia naziona-
le.
Giovanni De Don, Giuseppe Teza, Lungo la linea del fronte. Militari e civili nella
Grande Guerra, Edizioni DBS, 280 p., 15 EAN 9788899369712
Nella foto a fianco: estate 1915: un bambino cadorino riceve del cibo da un soldato
durante la distribuzione del rancio. Per molti di questi piccoli fu la prima occasione
per assaggiare la pasta con il pomodoro.
Per info: Laura Pontin, coordinamento redazionale - cell. 3286823330 info@edizionidbs.it

I fiori alpini del Triveneto


Una finestra spalancata
sulla bellezza dei nostri monti
Il libro, tascabile di 180 pagine a colori, descrive ed aiuta a riconoscere cir-
ca 300 tra le specie di Angiosperme pi diffuse oltre il limite del bosco tra
Alpi e Prealpi Trivenete. Dallaltopiano di Asiago alle Dolomiti, dalla catena
del Lagorai alle Alpi Giulie e Carniche, fino alle Prealpi Bellunesi e Trevi-
giane ed al Massiccio del Grappa, Lucia Merlo propone per ogni fiore una
scheda che riporta, a fianco della fotografia della pianta, nome scientifico,
nome italiano pi diffuso, periodo di fioritura, eventuale preferenza di sub-
strato, altezza della pianta dal suolo, dimensione del fiore o
dellinfiorescenza, descrizione di foglie fiori e altri caratteri importanti per il
riconoscimento, indicazioni sullhabitat, intervallo di altitudine, luogo in cui
stata fotografata la specie, rarit e difficolt a distinguerla da altre piante.
In appendice il libro completato da un glossario che spiega i termini bota-
nici utilizzati nel testo.
Fiori Merlo, Fiori alpini del Triveneto
Edizioni DBS, 2017, EAN 9788899369699, 10
25 ATTUALIT

Corso di tedesco base


Enac, Ente Nazionale Canossiano ripropone il corso base di LINGUA TEDESCA
La partenza prevista per la fine di maggio.
Il corso avr una durata di 26 ore suddivise in 13 lezioni che si terranno presso lIstituto Canossiano di Feltre, in orario
serale, presumibilmente dalle 18.30 alle 20.30, una o due sere alla settimana in base alle preferenze del gruppo di par-
tecipanti. Al termine del percorso verr rilasciato un attestato previa frequenza del 70% delle ore di aula.
Il corso proposto un corso di lingua straniera pensato per principianti che vogliano prendere confidenza con questa
lingua, utile sia nel mondo del lavoro (sempre pi aziende infatti richiedono personale con conoscenza del tedesco!),
sia per viaggiare in paesi di lingua tedesca, sia per cultura e interessa personale. Il tedesco una lingua che pu sem-
brare ostica e impronunciabile, con questo corso, vorremmo dimostrare ancora una volta che si pu cambiare idea!
Verr data particolare attenzione agli aspetti della vita quotidiana per potersi districare semplicemente in contesti di
routine. Lapproccio delle lezioni comunicativo, enfatizza le situazioni di scambio orale, conversazione e simulazione,
in definitiva, situazioni in cui la lingua diventa uno strumento di vera interazione con laltro, per questo non sar difficile
o stancante! Il corso avr un approccio pratico e mirato allacquisizione di abilit di lettura-scrittura, fonetiche, gramma-
ticali e comunicative; si articoler in lezioni teoriche ed esercitazioni orali e scritte, in ogni lezione infatti verr dedicato
ampio spazio alla comunicazione di tutti i partecipanti attraverso lavori di gruppo e dialoghi.
Per visionare una breve descrizione del programma: http://feltre.enaclab.org/corsi/tedesco-base/?book=off
Per informazioni su tutti i corsi Enac: www.facebook.com/enac.feltre
Per ulteriori informazioni, chiarimenti ed iscrizioni ai corsi possibile contattare lo staff ENACLAB al seguente numero:
0439 840947 o scrivere a feltre@enac.org.
http://feltre.enaclab.org/

COMUNE di QUERO VAS


Provincia di Belluno
32038 QUERO VAS (BL) Piazza Guglielmo Marconi n. 1 Cod. Fisc. P.I. 01151950258
Prot. nr. 3996 Quero 11/05/2017

PIANO DI ASSETTO TERRITORIALE (P.A.T.)


del Comune di Quero Vas.
AVVISO
Lamministrazione comunale invita la cittadinanza a partecipare alla riunione pubblica che si terr

il giorno mercoled 24 maggio 2017 - ore 18,30


presso il Centro Culturale sito a Quero in via Nazionale per la presentazione del piano di assetto territoriale (P.A.T.)
del Comune di Quero Vas.
IL SINDACO (Zanolla Bruno)
Tel 0439/781811 fax 0439/787584 E-mail quero.bl@cert.ip-veneto.net
26 ATTUALIT

(M.M.) Proponiamo questa interessante notizia tratta


dal periodico che vedete citato qui sotto. Bello e con-
fortante sapere che ci sono persone di buona volont
che vogliono coniugare lattivit imprenditoriale, in
questo caso agricola, con la sostenibilit ambientale.
Uniniziativa da seguire e da incoraggiare nella spe-
ranza che diventi pensiero comune laver a cuore
lambiente. Grazie al mensile della sinistra Piave per
averci dato questa significativa notizia.

ASTERISCO
La foto di copertina
(M.M.) Skarpr m. calzolaio. La grafia e la definizione sono tratte dal Dizionario del Feltrino rustico pubblicato da Li-
viana Editrice in Padova nel 1971, gradito regalo del compianto amico Nino Cela. Questa parola rappresenta la nostra
attuale copertina, che propone il banchetto da lavoro di un calzolaio, pi esattamente quello di Angelo Mazzocco, di
Quero, di cui ricorre a giorni il primo anniversario della scomparsa, avvenuta il primo giugno del 2016. In altra parte del
giornale si parla del concorso Eureka, funziona! attraverso il quale si vuole avvicinare i bambini delle scuole elemen-
tari al saper fare. E viene naturale laccostamento allattivit di Angelo che con le scarpe ci sapeva fare. Nella lingua
italiana si possono usare due parole per definire chi lavora con le scarpe: ciabattino e calzolaio. Non dicono la stessa
cosa. Nella prima definizione si parla di chi sa aggiustare le scarpe, nella seconda di chi sa costruirle. Angelo le model-
lava su misura del richiedente e in tanti, negli anni dopo la seconda guerra mondiale, si rivolgevano a lui per avere
scarponi comodi e resistenti. Le scarpe erano un bene prezioso e dovevano durare! In molti si sono formati alla sua
bottega ed hanno poi continuato ad esercitare lattivit per conto proprio. Peccato si sia un po perso questo mestiere,
che si imparava da garzoni e che potrebbe ancora costituire una risorsa occupazionale, nonostante linondazione di
scarpe in materiale plastico, che non si aggiustano, si consumano e si buttano, seguendo anche la moda del momento.
I ferri del mestiere, alcuni, riposano anchessi sul banco, in attesa di qualche appassionato del fai da te, disposto a ri-
scoprire il gusto del saper fare.
27 ASTERISCO

Radiestesia e uso del Pendolo - Corso Pratico Quero Vas

Sabato 10 giugno dalle ore 9:00 alle ore 16:00


Relatore: Ignazio Pisu Operatore Diplomato e formato in diversi percorsi di Radionica e Radiestesia con i migliori
formatori italiani. La Rabdomanzia una scienza antichissima che risale a pi di 8.000 anni fa, figlia della rabdomanzia
la moderna Radiestesia. La Radiestesia pertanto una forma di percezione vibrazionale extrasensoriale che,
superando il limite dei cinque sensi umani, permette alluomo di mettersi in contatto con il mondo che lo circonda.
Qualunque cosa esista, dall'essere vivente alla materia inorganica, emana energia. Le energie emanate da tutte
queste fonti possono essere rilevate e utilizzate consapevolmente per creare equilibri energetici, benessere,
guarigione e armonia in persone, animali, luoghi, oggetti, situazioni ecc.. Radiestesista la persona in grado di
percepire queste vibrazioni energetiche per mezzo di uno strumento: pendolo, biosensor o bacchetta rabdomantica.
Partecipando al corso di Radiestesia e uso del pendolo ed imparando luso del pendolo ci si potr connettere al
potere del proprio inconscio e dell'Energia Universale. Attraverso l'uso del pendolo si potr:
- Potenziare il campo energetico personale, degli oggetti e degli ambienti di cui si ha conoscenza
- Creare degli scudi energetici diretti e a distanza per se stessi, i propri cari, persone, oggetti, situazioni e animali
- Ottenere risposte a domande specifiche, connettersi alla propria sfera istintuale
- Verificare eventuali intolleranze alimentari
- Individuare quali fiori di Bach potrebbero aiutare nel processo evolutivo individuale in presenza di disagi, conflitti
interiori, ferite, resistenze e altre situazioni oppositive
Programma:
- Brevi cenni storici sulla radiestesia
- Uso pratico del pendolo e strumenti di lavoro
- Bio-risonanza tra operatore e testimone
- Preparazione ed esecuzione del test
- Test di determinazione sui Fiori di Bach
- Test energetico sui Chakra eseguito
dallinsegnante sui partecipanti disponibili, con
caricamento o depotenziamento energetico.
Partecipazione: un corso adatto a tutti e non
necessita di requisiti particolari.
Verr fornito un manuale operativo e schede
tecniche per lutilizzo autonomo del pendolo. E
necessario partecipare al corso muniti di un pendolo
personale o che si potr eventualmente acquistare
durante il corso.
Su richiesta sar possibile ricevere lattestato di
partecipazione.
Il numero di partecipanti limitato.
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28 ATTUALIT

Solo raccontando queste storie si pu capire il successo dellAdunata nazionale


che ha portato centomila alpini a Treviso

Un solo cuore e centomila penne nere


articolo di Jenner Meletti - segnalazione di Silvio Forcellini
Una notte a LAquila, pochi giorni dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Vecio, vuoi qualcosa da mangiare?. Mezzanotte
passata, nella mensa della tendopoli verso Coppito sono rimasti solo gli uomini con la penna nera. Veniamo dal Friuli...
Si sparsa la voce che il nostro ristorante il pi buono, con la carne alla griglia, e c' stata la fila fino alle 23. Ma
domattina alle 6 arriva altra carne. Dai, ci stiamo organizzando bene. Sono uomini dellAna, Associazione nazionale
alpini. Tre chilometri ed ecco il centro storico. Scusi ma qui non pu passare. Anche questi sono alpini ma sono in
divisa e armati. Bloccano ogni ingresso al grande e bellissimo centro storico.
Alpini con fucile e alpini con il badile. Alpini alla caccia di sciacalli e alpini che cucinano, liberano macerie o mettono in
sicurezza un muro che sta per cadere. Solo raccontando queste storie si pu capire il successo dellAdunata nazionale
che ieri ha portato centomila penne nere a Treviso per la 90a volta in un Paese che ha visto - caso unico e invidiato nel
mondo - la trasformazione di un pezzo di Esercito - lo ha detto anche la ministra della Difesa, Roberta Pinotti in una
comunit che sostiene lltalia.
In prima fila nella sfilata gli alpini dellAna di Accumoli. Sul loro striscione c scritto: Scossi dal sisma, abbracciati
dallItalia. Vogliono ringraziare gli altri alpini che dopo il terremoto di agosto sono arrivati da tutta Italia a dare una mano.
Provocano applausi e anche commozione. Ma nella lunga notte in attesa della sfilata fra polenta, salami, grigliate, vino e
grappa - forse hanno raccontato che anche loro sono andati tante volte ad abbracciare lItalia quando un terremoto,
unalluvione, una frana hanno messo in pericolo la vita di tante persone.,
Sono numeri, quelli dellAssociazione nazionale alpini, che fanno invidia a partiti che pure un tempo avevano un progetto
per il Paese: 278.625 soci pi 75.394 aggregati, per un totale di 355.670 iscritti. Ottanta sezioni, 4.402 gruppi. In aumento,
perch gli alpini non vanno in congedo: chi vigilava armato a LAquila o ha preso parte alle missioni in Afghanistan o in
Libano, terminato il servizio tornato a casa e si iscritto alla sezione dellAna.
Dove c bisogno, soprattutto nei momenti pi tristi e difficili, abbiamo sempre gli alpini, truppe e Ana. Sulle montagne
si imparano la solidariet, la sofferenza e laltruismo, i discorsi dalla tribuna di Treviso. Chi conosce la sofferenza si d
da fare per alleviare le pene degli altri. Lassociazione degli alpini oggi conta 13mila volontari attivi nella Protezione civile,
con ospedale da campo e tanti mezzi per il soccorso. Lospedale stato mandato anche in Sri Lanka, in Armenia, in
Kosovo... Unorganizzazione che funziona perch non stata inventata e decisa dallalto ma nata passo dopo passo,
dopo il terremoto del maggio 1976 in Friuli. Arrivarono subito gli alpini in servizio ma anche chi era stato alpino ed era
tornato al suo lavoro di operaio, contadino, ragioniere... LAna fu lossatura di quella Protezione civile che stava facendo i
primi passi. Da allora gli uomini che dopo il lavoro si toglievano il casco e rimettevano il cappello con la penna nera sono
stati incontrati e amati in tutti i luoghi dove la sofferenza stata pi pesante. Nei paesi e nelle citt dei terremoti migliaia di
targhe di legno ricordano che qui hanno lavorato gli alpini, per ricostruire una scuola, aggiustare un ponte, liberare una
strada. Volontari veri, capaci anche di sorridere. Vecio, vuoi mangiare qualcosa?.
(da la Repubblica del 15 maggio 2017)

Alla paura delle rapine si risponde con una legge sulla legittima difesa. Sullimmigrazione si assecondano
i peggiori umori della piazza. Caro Minniti, non c pi un barlume di progressismo nel governo.

Migranti e ladri in casa: se la politica


offre solo il diritto alla vendetta
articolo di Roberto Saviano - segnalazione di Silvio Forcellini
Il Forum con il ministro dellInterno Minniti nella redazione di Repubblica un documento che offre spunti preziosi di
riflessione oltre a sancire lesaurirsi di ogni barlume progressista nella compagine di governo. Il lavoro che ho cominciato
quattro mesi fa al Viminale - dice Minniti - pu piacere o meno. Ma figlio di un metodo, di un disegno, e di una certezza.
Che sulle questioni della nostra sicurezza, si chiamino emergenza migranti, terrorismo, reati predatori, incolumit e
decoro urbano, legittima difesa, non si giocano le prossime elezioni politiche. Ma il futuro e la qualit della nostra
democrazia. Vero, in gioco proprio questo: il futuro e la qualit della nostra democrazia, e limpressione che il
metodo sia ormai non dire ci che si vuol fare, per poi farlo davvero. Il linguaggio la chiave di tutto e chi vuole oggi
ridisegnare il mondo, deve iniziare a farlo modificando il significato delle parole.
E cos le imbarcazioni delle ong che nel Mediterraneo portano in salvo vite (uomini, donne e bambini, perch vite
parola troppo generica) diventano taxi nelle parole del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, e cos linchiesta della
Procura di Trapani secondo cui in qualche caso navi delle ong hanno effettuato operazioni di soccorso senza informare
la centrale della Guardia costiera e quindi per la legislazione italiana si potrebbe dire che viene commesso il reato di
favoreggiamento di immigrazione clandestina ma non punibile perch commesso per salvare una vita umana, diventa:
le ong hanno rapporti con gli scafisti.
29 ATTUALIT

I virgolettati appartengono al Procuratore della Repubblica di Trapani Ambrogio Cartosio, che quelle parole le ha
pronunciate dinanzi alla commissione Difesa del Senato. Dunque personale delle ong sotto inchiesta per un reato che
non pu essere punito e a dirlo lo stesso titolare dellindagine: non si capisce allora perch il suo Ufficio non abbia
ancora chiesto larchiviazione degli atti. Ma mettere in fila i fatti inutile perch lespressione taxi del Mediterraneo vi
rimasta dentro anche se stata smentita in ogni luogo. Rimbomba nello stomaco e vi ricorda ogni volta che con la
pensione che prendete non ce la fate a mantenere i due figli che ancora non hanno un lavoro dignitoso. E vi ricorda che
assurdo a 35 anni lavorare 12 ore al giorno, senza contratto, per portare a casa 700 euro al mese. E vi ricorda che avete
dovuto lasciare lItalia per andare a Londra, a Lipsia o in Australia, che soffrite come cani, perch avete un lavoro ma vi
manca tutto il resto.
E allora i numeri, le statistiche, diventano offensive perch non tengono conto dei sacrifici, delle sofferenze, della
lontananza, delle rinunce, dei sogni infranti. E allora se siamo 60 milioni e ogni anno arrivano in Italia 180mila migranti,
che senso ha fare un calcolo, che senso ha dirci che la proporzione di 1 (migrante) a 333 (italiani) gestibile e non
rappresenterebbe unemergenza? Nessun senso, perch io continuo a mantenere con una pensione di 1.800 euro al
mese due figli che non trovano lavoro. E allora al diavolo i migranti e al diavolo anche le ong che ce li portano in Italia. E
ancora, che senso ha citare le fonti del Viminale per dire che i reati predatori sono in diminuzione? Nessun senso se lo
stesso ministro degli Interni racconta che nel 1999, parlando a Bologna con un vecchio compagno, cap che la
sicurezza un sentire, che dove si ragiona con le statistiche non c' sentimento. E fu a Bologna, nel 1999, che Minniti
cap ci che Steve Bannon, il consulente strategico di Trump, e Beppe Grillo, garante del M5S, avrebbero capito solo pi
tardi (molto pi tardi) usando la massa di informazioni provenienti dai social e dal web: la statistica vera, quella dei tempi
moderni, quella che serve alla politica, la scienza che contempla solo lo stato danimo delle persone, quella che
traccia gli umori dellopinione pubblica, che come in un circolo vizioso pu essere agevolmente creata diffondendo dati e
notizie falsi o verosimili.
Quindi se lopinione pubblica ti dice che si sente invasa, non puoi rispondere come sarebbe giusto, ovvio, razionale e
persino conveniente: la soluzione dare permessi di soggiorno e consentire che in Italia si arrivi legalmente, perch
ampliare le fasce di illegalit sempre una scelta criminogena. Non puoi farlo. La soluzione dire - come fanno i 5 Stelle
- che le ong vanno fermate, fa nulla che nel frattempo muoiano uomini, donne e bambini perch si troppo distanti per
prestare soccorso. La soluzione promettere di intensificare e migliorare gli accordi con Turchia e Libia, perch pagare
per risolvere problemi lontano dallItalia di gran lunga pi conveniente (in termini elettorali, sia chiaro, non di
salvaguardia della tenuta democratica dellItalia) che gestire problemi in casa. Che in Libia e Turchia i migranti siano
stipati in lager, detenuti, torturati, violentati, sfruttati abominevole, ma un prezzo che siamo disposti a pagare, perch
impedire i soccorsi in mare e bloccare i migranti a un passo dallEuropa la risposta della politica agli umori della piazza.
Su questo punto la posizione del centrosinistra non per nulla cambiata rispetto ai tempi in cui - tolte poche eccezioni -
assent al trattato siglato da Berlusconi con Gheddafi.
Lo stesso vale per la legittima difesa: se lopinione pubblica non si sente sicura, la soluzione una legge ad hoc, che
importa che sia chiaramente inutile e confusa, che importa che gi esisteva un canone normativo e veniva interpretato
in modo favorevole a chi vantava la difesa, serviva uno spot per questo governo che si tradotto in un invito a prendere
il porto darmi e ad avere in casa una pistola. Ed inutile che il segretario del Pd lamenti fantomatici errori: in questo agire
c del metodo, poich la matrice lo stesso populismo penale che ha condotto allintroduzione dellinutile reato di
omicidio stradale. Si trova il tempo per discutere e votare leggi inutili (quando non dannose) e quelle di pubblica utilit,
come lintroduzione del reato di tortura, restano ferme.
Sta accadendo questo: se ci si basa sui numeri per raccontare il mondo in cui viviamo si accusati di fare propaganda e
di farlo senza avere cuore, senza pensare che dietro i numeri ci siano persone. I numeri servono solo per avere misura
delle dinamiche e non lasciarle allistinto manipolatorio delle fazioni. Se ci si sforza di argomentare e utilizzare un metodo
che abbia un minimo di attendibilit scientifica si rischia di fare la fine degli eretici bruciati sul fuoco dallInquisizione:
sapere una colpa e anche questo un segno dei tempi. Dallaltra parte alla politica si chiede di limitarsi a raccontare ci
che sembra plausibile, anche se vero non . Minniti potr continuare a dire di non essere un esponente del populismo di
destra, ma solo un vecchio compagno folgorato sulla via della voglia di sicurezza.
Oppure se ci piace possiamo chiamare le aspirazioni della piazza oclocrazia, prendendo il termine in prestito da Polibio,
ossia governo della plebe, una degenerazione della democrazia. Un termine che non sar difficile far passare come una
forma di governo tradizionale ma moderna: il governo delle masse. Ma masse suona parola antica, vecchia, consumata
e allora meglio il governo dei cittadini, ecco, cos suona meglio.
Eppure loclocrazia una degenerazione e non perch da pochi si passi a molti, a tutti, ma perch - come riflette Marco
Revelli - quando le persone sentono che si smarrito il valore delluguaglianza, c' solo una cosa a cui ambiscono pi di
ogni altra, e non la trasformazione sociale, ma la vendetta. Il governo della vendetta: contro i politici, contro i ricchi,
contro i famosi, contro i migranti, contro le ong, contro i ladri.
Dire che i dati non servono, dire che lanalisi non serve, dire dove si ragiona con le statistiche non c sentimento
significa solo nutrire questa vendetta e rendere i cittadini consumatori di rabbia. Alla sfiducia dei cittadini, alla loro volont
di far saltare il banco, la politica in questo momento non sta dando alcuno strumento di trasformazione, ma il pi atroce
dei diritti (che si traduca in diritto a sparare o a sentirsi padrone della propria terra), un diritto che consuma chi ne fa uso,
illudendolo di far qualcosa per lenire il malessere e lo smarrimento che prova: il diritto alla vendetta.
(da la Repubblica del 12 maggio 2017)
30 LETTERE AL TORNADO

Lacqua di Schievenin
La mia amica Giulietta si reca spesso
a Schievenin. E il suo paese natale.
Se ha tempo si ferma alla fontana e
porta a casa un paio di bottiglie
dacqua. Molte persone lo fanno.
Questacqua di fonte
semplicemente buona, sembra
molto pi dissetante della solita acqua
ed io ho avuto occasione di impararlo
solo qualche anno fa. Quando pu,
Giulietta porta a casa anche a me un
paio di bottiglie di questacqua.
Ricordo cos Nonna Lina da Col San
Martino. Quandero piccola seduta
sulle sue ginocchia mi diceva: Lo sai,
in Paradiso se magna pan de oroe
cosa si beve? chiedevo. Lei
riprendeva se magna pan de oro e
se beve acqua de S-cevenin!!.
Foto di Franco Santin. Daniela

MOSTRE

ATTUALIT

Corsi gratuiti per disoccupati over trenta


Enac, Ente Nazionale Canossiano, sede formativa di Feltre avvier nei prossimi
mesi dei corsi di formazione gratuiti riservati a disoccupati over 30. Sono corsi
progettati allinterno di bandi pubblici per favorire il re - inserimento nel mondo del
lavoro di persone attualmente disoccupate ed interessate ad impegnarsi in
percorsi formativi pensati per aumentare le proprie competenze in determinati
ambiti. I vari corsi di formazione saranno aperti ad un gruppo limitato di persone che
dovranno avere i requisiti previsti dalle direttive di riferimento, avere forte motivazione e adeguatezza alla figura
professionale di ciascun corso. Si propongono percorsi che formino professionalit richieste nelle aziende del territorio.
Sono previsti un periodo di formazione in aula con docenti esperti, il tirocinio in azienda e il continuo supporto di tutor
ed operatori specializzati nella formazione e nellaccompagnamento al reinserimento lavorativo. Ecco alcun corsi che
ENAC sta progettando:
Addetto alla viticoltura, Addetto al magazzino, Operatore della manutenzione (elettrica e meccanica),
Impiegato commerciale
Gli interessati sono invitati a partecipare all'incontro di presentazione che si terr
Venerd 26 maggio alle ore 10
all'Istituto Canossiano di Feltre - Via Monte Grappa 1
In questoccasione saranno accolte anche proposte per iniziative che ENAC progetter in futuro con il territorio, con le
persone e con le aziende. Sei unazienda e ti mancano operatori con una particolare competenza? Sei disoccupato,
stai cercando lavoro e vorresti specializzarti in un determinato ambito, o ti manca una competenza che sempre pi
richiesta dal mercato del lavoro? Incontriamoci il 26, ci sar lopportunit di confrontarci e condividere idee e bisogni!
Per info e iscrizioni 0439 840947 - feltre@enac.org - feltre.enaclab.org
31 ATTUALIT

Sbattere contro i muri


Settanta in tutto il mondo, muro pi muro meno. Senza contare quelli progetta-
ti o in costruzione. Qualcuno dice: ma durante la Guerra fredda ce nerano di
pi, giusto? Sbagliato: nel 1989, quando fu abbattuto quello di Berlino, i muri
erano soltanto quindici. Oggi, barriera di Trump (mille chilometri ci sono gi dal
1994) e muro che separa Israele dai territori palestinesi a parte, ce ne sono a
Belfast e a Cipro, tra la Spagna e il Marocco, tra lUngheria e la Serbia, tra la
Bulgaria e la Turchia, tra Israele e lEgitto, tra il Kuwait e lIraq e allinterno del-
lo stesso Iraq, a Baghdad, fra le zone sunnite e i quartieri sciiti. I muri, che un
tempo dovevano impedire le invasioni delle orde nemiche (ma la Grande Mu-
raglia Cinese e il Vallo di Adriano fallirono) oggi servono soprattutto a proteg-
gersi dai profughi in fuga dalla guerra e dalla fame. E falliscono anche in que-
sto caso. Cos, mentre la crisi coreana non sterilizzata dalla zona demilita-
rizzata fra Nord e Sud, i muri di confine che separano Marocco e Sahara occi-
dentale (2.700 Km, il pi lungo al mondo), India da Pakistan e Bangladesh,
Zimbabwe e Botswana rischiano di offrire soltanto unillusione di sicurezza a
chi li ha fatti costruire. Perch i muri e le mura, quando non si abbattono, si
aggirano o si perforano. E chi crede che il muro lo protegga dai barbari in
marcia potrebbe trovarsi, alla fine, prigioniero e ostaggio del suo stesso muro.
Tratto dal nuovo mensile Millenium che qui sotto presentiamo.
Inchieste lunghe, approfondite e sorprendenti. Una squadra di giornalisti investigativi in grado di coniugare la ri-
cerca dello scoop con uno stile narrativo che fa riscoprire il piacere della lettura. Rubriche di grandi firme, reportage fo-
tografici, infografiche. Uno scrittore al mese che regaler ai lettori una sua particolare visione del mondo. Editoriale Il
Fatto SPA lancia in edicola da sabato 6 maggio un nuovo progetto editoriale: FQ MillenniuM, un mensile che sar in
edicola il primo sabato di ogni mese e che nato da unidea del direttore Peter Gomez. Il progetto grafico innovativo
dellart director Pierpaolo Balani, ed pensato per accompagnare la narrazione e guidare la lettura.
Tra le firme del primo numero: articoli di Peter Gomez, Aldo Nove, Enrico Fierro, Antonio Massari, Tiziana Colluto,
Mario Portanova, Thomas Mackinson, Michele Monina;
Rubriche di Aldo Giannuli, Luca Mercalli, Renata Molho, Antonio Padellaro, Amalia Signorelli, Caterina Soffici, Marco
Travaglio. FQ MillenniuM sar un mensile da collezione, in brossura, stampato su carta pesante e pregiata. Un mensile
che pu essere letto oggi o domani perch fatto di storie senza tempo, che nel tempo sono destinate a restare. Tirato
in 120.000 copie, sar venduto in abbinata obbligatoria con Il Fatto Quotidiano nel solo giorno di uscita a 5 Euro, FQ
MillenniuM rester poi in edicola tutto il mese a 5 Euro.

COME ERAVAMO

Fener, anni Cinquanta


Molto belle le due foto forniteci dal nostro lettore Giovanni Lubian. In
quella a sinistra, risalente agli anni Cinquanta-Sessanta, il buffet in
legno della stazione (poi trasportato sul Monte Tomba), gestito
allepoca dalle sorelle
Bacchetti, titolari an-
che dellalbergo risto-
rante Al Gallo (nella
attuale via Kennedy,
di fronte alle scuole).
Nella foto, appoggiati
al bancone, Neta De
Zorzi e Fiorino Forcel-
lini; allinterno, una
delle sorelle Bacchetti,
probabilmente Antonia. La foto a destra, anno 1949, ritrae invece bel-
lezze al bagno alle porte di Fener: da sinistra Giacoma Forcellini (la
mamma di Giovanni), Neda Car e Marisa Barzan.
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