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Elementi di didattica
dei giochi sportivi: l’allievo
e la palla
Andrea Ceciliani
Gli aspetti tecnico-tattici legati
al rapporto con l’attrezzo palla
nei giochi sportivi
5
Il sistema moderno di ricerca 1
del talento nello sport
competitivo
Wlodzimierz Starosta
49
Costruire una strategia
Fondamenti di un moderno sistema di comunicazione efficace
di selezione per lo sport, età ottimale Alain Ferrand
d’inizio dell’allenamento e Metodo e strumenti operativi
metodologia per la realizzazione che permettono di realizzare
di una specializzazione in età precoce una strategia di comunicazione
a un’organizzazione sportiva:
l’importanza della Integrated
Marketing Communication SDS/RIVISTA DI CULTURA SPORTIVA ANNO XXIII N. 62-63
12
Trainer’s digest
A cura di M. Gulinelli
Giocare in casa 55
La preparazione
immediatamente precedente
la gara nel judo
13
Supercompensazione:
Hans-Dieter Heinisch
Finalizzazione, struttura 77
mito o realtà? e programmazione della preparazione Oppioidi endogeni e carico
Yuri Verkhoshanskij, Natalia Verkhoshanskaja immediatamente precedente fisico
Contenuto reale del fenomeno alla gara nel judo Beat Knechtle
della supercompensazione e ruolo L’influenza degli oppioidi endogeni
che tale fenomeno svolge nel processo sulla prestazione fisica
di allenamento sportivo
62
Trainer’s digest
23 A cura di A. Schek
I trigliceridi intramuscolari
83
Fonti energetiche
Attività fisica, sport dell’esercizio di gara
e invecchiamento della ginnastica aerobica
Jack H. Wilmore, David L. Costill Luisa Righetti, Maria Francesca Piacentini,
Parte seconda: risposte fisiologiche
(funzioni metaboliche) e adattamenti
63
Dieta mediterranea anche
Laura Capranica, Francesco Felici
Analisi del costo energetico
fisiologici all’esercizio fisico per gli atleti di alto livello? e delle fonti energetiche di esercizi
(allenamento, composizione corporea, Alexandra Schek di gara in atleti praticanti la ginnastica
forza, capacità aerobica e anaerobica); L’alimentazione come elemento per aerobica sportiva
prestazione sportiva (le prestazioni ottenere migliori risultati sportivi:
di corsa, di nuoto, ciclistiche, quale deve essere la sua composizione
di sollevamento di pesi); stress ottimale, per l’allenamento di alto
ambientale; rischi di traumi e di morte livello e per coloro che praticano sport
a livello ricreativo? (parte seconda)
87
L’allenamento
della coordinazione
nel calcio giovanile
33
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
Lothar Nieber
Stretching e performance
sportiva
71
I disturbi alimentari in giovani
Alcuni contenuti e aspetti metodici
dell’allenamento della coordinazione
Gilles Cometti, Lucio Ongaro, ciclisti nel calcio giovanile
Giampietro Alberti Claude Ferrand, Emmanuel Brunet
Effetti fisiologici degli esercizi Perfezionismo di tratto, disturbi
di stretching, loro restrizioni applicative alimentari in giovani ciclisti su strada
e utilità, prima e dopo la performance
sportiva (parte seconda)
dilettanti: esiste una relazione
e a quale livello di qualificazione?
95
Summaries
Editoriale Fare Scuola nello Sport
Vorrei chiarire, in breve, il senso da attribuire al titolo di questo breve testo, che è anche
– in questo momento storico – lo slogan dell’attività complessiva della Scuola dello Sport.
Poiché, altrimenti, di un titolo banale si tratterebbe, che rischierebbe di apparire vuoto di
significato e di qualsiasi plausibile contenuto.
stenza. Noi, assai più modestamente, possiamo, cioè dobbiamo, riferirlo alla:
Dobbiamo sentire dentro di noi come viva e come impellente ed urgente (so anche
quanto è difficile tutto ciò, oggigiorno) una grande responsabilità. Credo solo questa
serva, nel condurre la formazione del futuro, cominciandola benin- nati e mai abbandonati, i migliori valorizzati al massimo. Occorrerà
teso fin da ora. Una grande responsabilità, perché la formazione è dirlo loro chiaramente: contiamo su di essi come mai abbiamo
davvero la chiave di volta cui non si può rinunciare e su cui solo si contato. E non smetteremo di contare su di essi. Settima parola
può costruire saldamente e stabilmente. Mi riferisco ovviamente d’ordine, dunque: la forza delle Scuole è nei formatori.
alla formazione tout court, senza caratterizzarla con aggettivi Torno, per un istante, sulla materia cardine della nostra forma-
come moderna, d’avanguardia, originale, efficace, perché una for- zione: poco frequentata, poco curata, poco valorizzata nel tempo,
mazione diversa da quella connotata dagli aggettivi non sarebbe un po’ dovunque, nel Paese, essa non ha potuto arginare la pratica
una formazione, ma uno sterile riproporre prassi che non hanno del fare male l’allenamento e del non fare, spesso, l’allenamento,
così tanto pagato nel passato (ma sono state proposte e riproposte ma altro. Lo studio dell’allenamento e delle modalità della sua
fino alla nausea). estrinsecazione concreta deve, perciò, campeggiare nei nostri pro-
Ripeto, la responsabilità della formazione. Se non l’abbiamo grammi e costituire, per noi tutti, una vera parola d’ordine. Ottava 3
dentro, nulla potrà essere tentato e nulla riuscirà, tutto fallendo e e, per ora, ultima parola d’ordine.
tutto vanificandosi.
Il sentimento della responsabilità della formazione ci deve per- Queste, credo possano rappresentare alcuni concetti guida, i
vadere. Del resto, può pervadere solo noi, nessun altro e nessun fondamenti dell’operare, la maniera di fondare l’operatività: le
altro per molto tempo ancora. Nessuna agenzia formativa può nostre parole d’ordine, le sole con cui si può andare saldamente e
rivaleggiare ancora con il nostro senso del “formare in ambito certamente nel futuro, senza le quali si è travolti e si precipita in
sportivo”: i decenni di storia vissuta e di sedimentazione di espe- un passato di non ritorno.
rienze e di conoscenze ci fanno depositari di un patrimonio che gli
altri non saprebbero utilizzare nemmeno se glielo cedessimo, rega- 1. Il principio responsabilità prima di tutto e sopra di tutto.
landolo. Beninteso, l’integrazione e lo scambio con tutti gli altri, 2. Responsabilità nel gestire l’autonomia.
Università per prime, sono sacrosanti, auspicabili e da tentare e 3. Responsabilità nella condivisione della missione comune.
perseguire anche cercando il contatto per primi: ma non bastereb- 4. Responsabilità nell’agire congiuntamente.
be il solo ricorso a questi altri, la formazione sportiva è ancora, 5. Responsabilità nella comunicazione.
sarà ancora – per un po’ – un fatto soprattutto nostro, che noi soli 6. Responsabilità nella adesione a coloro che formiamo.
possiamo avvertire e vivere come si deve. Sempre ammesso che sia 7. Responsabilità nella salvaguardia del patrimonio di docenti.
forte e davvero operante in noi, quel principio di prima. Il principio 8. Responsabilità nell’orientare la formazione verso lo studio del-
responsabilità: prima parola d’ordine. l’allenamento.
Dobbiamo avvertirlo proprio tutti, se vogliamo mettere insieme
un Corpo Docente, che condivida – nelle peculiarità e nelle carat- Per questi motivi, per tutto ciò, il ruolo della “nostra formazione”
teristiche diversamente esprimentisi – un unico punto di vista e i è insostituibile, integrabile forse, ma mai sostituibile e scambiabile
medesimi obiettivi di fondo. Il tutto inquadrato in una rete di con altro:
Scuole di Sport sul territorio.
Una rete caratterizzata, nello stesso tempo, dalla autonomia • possiamo essere, come Scuola dello Sport, davvero visibili e
reale di ciascuna Scuola territoriale e dalla integrazione ricercata e possiamo valorizzare un “marchio di qualità” che nessuno, nel
perseguita proprio per riaffermare l’importanza di stare uniti, esse- nostro Paese, possiede;
re “uno” nella diversità dei molti soggetti e nella certezza del sup- • abbiamo un vero progetto, anzi numerosi progetti di formazio-
porto reciproco: supporto che fa la reale forza e assicura avvenire ne cui mettere mano, al punto che dovremo rinunciare a qual-
per tutti. Ciò consentirà l’omogeneità dei programmi e la loro cuno, per mancanza di tempo disponibile;
armonizzazione: la gestione congiunta sia delle parti comuni, sia • possiamo certificare e legittimare una formazione di alta qua-
delle espressioni più peculiari delle attitudini di ciascun territorio. lità ad ogni livello;
Ciò consentirà di applicare il modello, che sempre paga e paga con • siamo quelli che le altre Agenzie formative cercano: lasciamoci
abbondanti interessi, della comunicazione tra le Scuole. Perciò, pure trovare, ma manteniamo la nostra identità, quando sce-
autonomia nella partecipazione e condivisione della missione. gliamo di integrarci e cooperare;
Seconda e terza parola d’ordine. Azioni congiunte. Quarta parola • formiamo – se ci crediamo – per il concreto, raggiungibile
d’ordine. Comunicazione per un’operatività non cieca ma misurata, obiettivo di modificare in meglio la nostra realtà: chi può avere
commisurata, ottimizzata. Quinta parola d’ordine. una proposta migliore, attualmente?
Ma, poi, evidentemente, il rispetto di coloro che dobbiamo for- • Noi soli possiamo assicurare, sempre che lo vogliamo, le tre
mare, cui dobbiamo assicurare il meglio (quel meglio e quel di più fondamentali conoscenze necessarie a chi deve operare nello
che solo noi possiamo dare, non dimentichiamocene), che dobbia- sport, le prime due potendole già elargire, la terza da raggiun-
mo formare prima e non abbandonare mai dopo, tenendoli sempre gere con una tensione e con uno sforzo anche interiore:
legati, con i numerosi mezzi che non ci mancano, per garantilo, dei - una formazione multidisciplinare integrata, ed integrata in
quali fa parte questa rivista. Quelli che formiamo, i destinatari una visione moderna e nuova dell’allenamento degli atleti,
penultimi del nostro lavoro, coloro che, con gli atleti, dovranno che serve a cogliere, scegliendoli e dominandoli in parte, i
operare al meglio. Perciò, una sesta parola d’ordine. reali strumenti dell’agire;
Ve ne è ancora una settima, di parola d’ordine, che identifica un - poi, la padronanza dell’operare concreto (quella del saper
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
altro bene, di grande valore, un patrimonio che, mentre è di cia- fare e del saper orientare l’azione);
scuna Scuola, è di tutte le Scuole e di cui ciascuna Scuola possiede - infine, posti alla fine per essere i più vincolanti e, dunque, i
una parte, possedendolo – a ben vedere – completamente. Sono i primi dei principi, l’etica e l’etica professionale, oltre al com-
nostri docenti, verso i quali siamo e siamo stati spesso in debito. portamento “bioeticamente” corretto (quelli con i quali si
Troppo importanti: bisognava capirlo di più nel passato e bisogna- colgono valori diversi e più grandi e più propri nell’episodica
va capire che si doveva fare un reale investimento nei docenti. sportiva).
Investimento di quei pochi che non falliscono mai, patrimonio che
cresce e che non si deve “disinvestire” mai. Nuovi docenti vanno Dr. Pasquale Bellotti
formati e collegati a quelli già esistenti ed attivi nel tempo aggior- Dirigente Scuola dello Sport Coni Servizi
Teoria dell’allenamento
1980; Guschalowskij 1986; Malina 1988; Il moderno sistema di ricerca no essere dirette:
Platonov, Sachnovski 1988; Platonov, Zapo- e selezione del talento per lo sport
roshanov 1990; Starosta 1995; Starosta, • allo sviluppo multilaterale delle loro
Glaz 1987, 1993; Starosta, Handelsmann In alcuni Paesi vi sono tentativi di un capacità motorie, con particolare accento
1990; Tichwinskij, Chrutsciov 1991, Zapo- sistema o di un modello di selezione del su quelle coordinative (Starosta 1990);
rozhanov, Sozanski 1997) non esistono talento. Alcuni di essi sono stati sviluppati • ad uno sviluppo fisico multilaterale;
soluzioni che presentino carattere di sistema secondo il principio “bambini per lo sport”, • al miglioramento della salute e alla limi-
e, soprattutto, nessun sistema corretto che cioè i bambini in questo sistema erano tazione o all’eliminazione di scostamenti
corrisponda alle moderne esigenze. oggetti. Le conseguenze sono state la dalla norma in questo settore.
La seconda tappa riguarda la selezione in Tabella 1 – Prestazioni record nella maratona di bambini e master (da Runner’s World) (Starosta
senso ampio. Essa concerne la determina- 2001) * – 4° posto nei Campionati femminili statunitensi di maratona.
zione dell’attitudine per un gruppo di
sport o di discipline sportive (ad esempio, Sesso e categorie d’età Nome Età (anni) Risultato
gli sport di combattimento). L’obiettivo
della tappa è il rilievo del talento, ovvero la
scelta di bambini che dal punto motorio Bambini Bernd Bougl 4 6h03min35s
sono i più dotati per i relativi gruppi di Andy Hill 6 5h08min06s
sport: ciò viene determinato durante l’alle-
namento secondo le caratteristiche delle Bambine Jennifer Amykis 6 4h00min36s
capacità o qualità motorie (organico- Nancy Boitano 6 4h17min00s 7
muscolari e coordinative), dello stato di Nancy Boitano 10 3h03min00s*
salute, degli indici somatici, delle capacità
funzionali e psichiche. In questa tappa, le Donne Mavis Lindgren 71 4h48min48s
unità di allenamento debbono servire
all’ulteriore sviluppo di tutte le capacità Uomini Paul Spengler 79 3h58min17s
motorie (cioè delle capacità organico-
muscolari) che sono necessarie per il grup- tratta di un grande errore organizzativo e zione da questo problema fondamentale.
po di sport considerato, con una particola- metodico, rappresentato dal fatto che ogni L’allenamento viene iniziato particolar-
re attenzione verso la coordinazione dei sport “pesca” tra i giovanissimi i candidati mente presto negli sport difficili dal punto
movimenti. solo per se stesso: un approccio molto di vista tecnico. Ciò viene imitato anche da
limitato. quegli sport nei quali le massime presta-
La terza tappa ha come contenuto la sele- Infatti, è estremamente probabile che tra i zioni si raggiungono solo in età adulta (ad
zione di specialisti. Il suo scopo è determi- selezionati si trovino candidati inadatti, esempio, nel tennis dove S. Graf, A. San-
nare le doti specifiche che sono necessarie ma anche quelli che avrebbero un grande chez-Vicario hanno iniziato a quattro anni,
per un dato sport. Se confrontiamo le doti talento in altri sport. Infatti ogni sport J. Capriati a tre anni!). Si sono cominciati
di un aspirante con le caratteristiche del esige una diversa composizione di qualità anche a registrare record nella maratona
modello teorico di un campione mondiale, e capacità. Dal punto di vista di uno sport di bambini di quattro-sei anni e di bambi-
occorre riflettere sul fatto che non trove- concreto questo potrebbe essere un siste- ne di 6-10 anni. Così, N. Boitano, a dieci
remo mai la stessa composizione delle ma razionale, se si scegliessero i migliori anni, è arrivata quarta nei Campionati
capacità necessarie che si trovano nel tra centinaia o migliaia di candidati. Però, nazionali femminile statunitensi di mara-
modello. Come hanno dimostrato le ricer- sarebbe poco efficace per il sistema sporti- tona (cfr. tabella 1). L’organizzazione di
che sui migliori atleti mondiali dello stesso vo di un Paese. Infatti, se si applica un gare per atleti sempre più giovani, persino
sport o di una stessa disciplina sportiva, simile sistema di ricerca e selezione del di gare di massimo livello come Campio-
tali atleti mostrano una struttura delle talento andrebbe persa una grande parte nati europei e Campionati mondiali Junio-
principali capacità completamente diversa di bambini ed adolescenti dotati di talento res, Allievi e addirittura per bambini,
gli uni dagli altri, che dipende dal fatto che motorio, che non solo non “raggiungono il costringono gli allenatori a cominciare un
le carenze di una capacità sono compen- loro sport”, ma delusi dallo sport che allenamento intensivo molto precocemen-
sate attraverso un livello più elevato di hanno scelto non tentano neppure di pra- te. Ma viene avanzato un dubbio: l’inizio
altre capacità. ticarne un altro. Inoltre, in questo sistema precoce di un allenamento intensivo e
L’allenamento, in questa tappa, deve tene- l’allenamento a lungo termine è stato ini- sistematico corrisponde agli interessi e alle
re conto di una proporzione adeguata ziato o inizia immediatamente con la spe- necessità dell’organismo dei bambini?
negli esercizi diretti alla preparazione cializzazione in uno sport. Infatti, la tappa Serve al loro sviluppo multilaterale fisico,
generale e speciale (Starosta, Glaz 1993). dello sviluppo multilaterale prenderebbe psichico e motorio? Si potrebbe continuare
Il sistema (o modello) che abbiamo breve- un aspetto eccessivamente finalizzato ed a lungo con questo tipo di domande. Ad
mente illustrato non è del tutto nuovo, in addirittura specializzato. ogni modo, tali domande non hanno signi-
quanto è già stato presentato come Una delle misure possibili per correggere ficato se i bambini sono considerati come
modello teorico (Starosta 1984, 1995, questo errore potrebbe consistere nel con- oggetti. Ma, in nome della loro protezione
2000; Handelsman 1990), e in parte speri- siderare questa selezione come tempora- dall’influenza nefasta dello sport moderno,
mentato nella pratica di alcuni Paesi: in nea, in modo tale che la partecipazione attualmente queste domande sono obbli-
Svezia nel tennis tavolo, in Norvegia per il all’allenamento serva solo a confermare la gatorie per tutti coloro che sono coinvolti
judo; in Germania in vari sport; nell’ex- selezione per lo sport in questione. Ma nell’allenamento dei bambini e degli ado-
Urss (nella scuola sportiva di V. Alexeiov a sarebbe solo una piccola finestra lasciata lescenti.
S. Pietroburgo), nella ex-Rdt nella ginna- come scappatoia da una situazione diffici- Apparentemente, è come se l’evoluzione
stica. In Polonia è stato utilizzato in alcuni le da ambedue i lati, cioè dal lato dell’alle- attuale dello sport costringesse ad inizare
sport ed in alcune Società sportive (W. natore e dei candidati inadatti. precocemente un allenamento sistematico
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12
Greco-romana 10
11 10,5
Libera 9,5 9,5
10 5,3
5
4,8 4,8 4,8 5,3 5,3
9
0
1940 1945 1950 1955 1960 1965 1970 1975 Anno 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Età (anni)
Figura 2 – Età d’inizio dell’allenamento dei migliori lottatori dell’ex-Urss Figura 3 – Età d’inizio dell’allenamento di alcuni dei migliori lottatori
negli anni dal 1940 al 1976 (Igumenov, Gainov, Tumanjan 1984). polacchi (n = 40) (Starosta 1987).
l’ex-Urss (Tumanjan 1984), ha dimostrato mento è una sorta di protezione biologica, e solo alcuni (circa il 9%) leggermente
che questa qualificazione era stata rag- specifica dei lottatori, che permette loro di prima. Un numero abbastanza grande dei
giunta soprattutto da atleti che avevano ottenere buoni risultati nelle tappe succes- migliori atleti mondiali ha iniziato ad alle-
intrapreso un allenamento sistematico sive della preparazione a lungo termine, narsi sistematicamente solo dopo i quindi-
piuttosto tardi. Infatti, la maggior parte cioé nell’arco di più anni. ci anni d’età.
degli atleti nella lotta libera e greco-roma- Lo stesso tipo di risultati l’abbiamo otte- È interessante anche il dato di quanti anni
na aveva iniziato ad allenarsi in questo nuto in alcune ricerche, prima su quaranta sono stati necessari affinchè i lottatori
sport solo dopo i tredici anni d’età (figura (figura 3) e poi su centotrentuno lottatori arrivassero fino a raggiungere la qualifica
2). Questi risultati sembrano confermare la polacchi dei due stili (figura 4, Starosta di Campioni di valore nazionale (dell’ex-
tesi che nella lotta un inizio eccessivamen- 2000). La stessa tendenza è stata osservata Urss). Il valore non era lo stesso in anni
te precoce dell’allenamento non è positivo. su sessantaquattro judoka di classe inter- diversi (figura 6). Il numero medio di anni
In questo caso sembra che valga piuttosto nazionale (Jagello 1999). La maggior parte si è abbassato continuamente per raggiun-
il vecchio detto latino: festina lente. Pro- di loro (figura 5) aveva cominciato ad alle- gere valori confrontabili negli anni
babilmente un inizio tardivo dell’allena- narsi ad un’età da dieci a quattordici anni, 1975/1976, cioè sei anni in ambedue gli
%
Numero di atleti (%)
30 40
25 35
20 30
15 25
10 20
5 15
0
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10
7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 19
Età (anni)
5
Senior (greco-romana) n = 42
Cadetti e juniores (greco-romana) n = 49 0
Cadetti e juniores (libera) n = 40 <10 10-12 13-14 >15 Età (anni)
Figura 4 – Età d’inizio dell’allenamento di alcuni dei migliori lottatori Figura 5 – Età d’inizio dell’allenamento dei migliori judoka del mondo (n
polacchi (n = 131) (Starosta, Pawlowa-Starosta 1999). = 64) (Jagello 1999).
Numero di anni
%
16
24
21,95
15 22
Greco-romana 20
14
Libera
18
13 17,07
16
12 14
12,20
11 12
10
10
8,54 9
9,76 8,54
8
6,10 6,10
9 6
8 4
2,44
2,44
2 1,22 1,22
7 1,22 1,22
0
6 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 13 15 16 17
Età (anni)
5
n (5) (1) (7) (10) (8) (14) (18) (7) (5) (2) (1) (1) (2)
1940 1945 1950 1955 1960 1965 1970 1975
Anno nel quale è stata raggiunta la qualifica “Maestro dello sport”
Figura 6 – Anni d’allenamento necessari per ottenere la qualifica di Cam- Figura 7 – Età all’inizio dell’allenamento dei Campioni mondiali di patti-
pione sportivo di valore nazionale dell’ex-Urss nella lotta dal 1938 al naggio su ghiaccio di figura (n = 82) (Starosta 2000).
1976 (Tumanjan 1984).
stili. Secondo le diverse condizioni fu sta- portati da principianti a Campioni del che avevano iniziato in età da undici a
bilita un’elevata ampiezza di variazione: da mondo. La differenza ammonta pur sem- dodici anni occorrevano solo tre anni
un anno fino ad oltre dodici anni (greco- pre a dieci anni! Dati non meno interes- (figura 8). Questa diminuzione del legame
romana) e oltre diciannove anni (lotta libe- santi si ottengono analizzando l’età e l’an- tra età e anni necessari per ottenere un
ra). Sullo sfondo di questa variazioni tro- zianità di allenamento delle migliori atlete determinato livello di prestazione permet-
viamo la domanda: quale importanza polacche nella ginnastica ritmica (Z. Droz- te di affermare che:
hanno i valori medi calcolati? Un’impor- dowsi 1979; Struzyk 1969). Per raggiunge-
tanza dubbia. Ma, comunque, sono il re la 1. qualificazione in questo sport
punto di partenza per determinare l’età occorrevano tre anni di allenamento, l’età L’allenamento in un determinato
d’inizio di un allenamento sistematico in ottimale d’inizio dell’allenamento era tra sport non deve essere iniziato più
un dato sport. undici-dodici anni. Alle atlete che avevano precocemente possibile (una tenden-
Quindi, i valori medi dell’età che sono iniziato il loro allenamento ad otto anni za che esiste ancora oggi), ma nell’età
necessari per raggiungere la qualifica di d’età occorrevano quattro, cinque anni per ottimale.
Campione sportivo di valore nazionale ottenere questa qualificazione, ma a quelle
debbono essere interpretati in
modo elastico, cioè determinano
questa età entro limiti che val- Questi dati sull’età ottimale sono
Anzianità di allenamento (anni)
gono per la maggior parte dei 6 specifici per ogni sport e si for-
casi. Inoltre, questi limiti, se pos- 5,4 mano gradualmente (Starosta,
sibile, vanno frequentemente, 5 Handelsmann 1990), e si debbo-
attualizzati. Lo confermano dati 4,3 no assumere come valori orien-
sulla lotta (Tumanjan 1984) e i 4 tativi, che dipendono da molte
risultati di nostre ricerche (Puni, 3,2
condizioni: dal livello dello svi-
3,1 3,0
Starosta 1979; Starosta 1984, 3
luppo fisico, motorio, biologico e
1995). Così, in base a dati di psichico dei giovani atleti o delle
ottantadue atleti è stata deter- giovani atlete, ma anche dalle
2
minata l’età all’inizio dell’allena- esperienze motorie precedente-
mento ed il numero medio di mente accumulate.
anni necessari per ottenere la 1 È opinione comune che, nella
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25
20
15
10
10
0
7 8 9 10 11 12 13 14 15
Età (anni)
iniziato, per lo più, a nove-dieci anni, quelli le di movimenti in questo periodo d’età è mente, cioè dilatandola nel tempo, l’utilizza-
di altri otto Paesi europei (tra i quali anche un importante presupposto per poi impa- zione degli esercizi speciali. La corrispon-
la Russia) tra sette-undici anni (una parte dronirsi rapidamente di esercizi speciali, denza di questa concezione con le idee di
di loro anche molto più tardi, persino a tecnicamente difficili. altri Autori (Alexejov 1964; Puni, Starosta
quattordici-quindici anni). Per questa ragione, un’utilizzazione accu- 1979; Soldatov 1964) su questo problema è
I dati degli sport che presentiamo non rata di questo periodo va considerata evidente. Tali idee si riferiscono a tre sport
confermano l’ipotesi di un inizio dell’alle- anche come base di futuri successi sportivi (figura 10). Ogni Autore definisce tali pro-
namento in età sempre più precoci. La ten- (Hirtz, Starosta 2000). porzioni secondo diversi fattori: età, anni
denza alla diminuzione dell’età d’inizio Indipendentemente dal tipo di sport prati- d’allenamento, qualificazione. Le proporzio-
dell’allenamento non trova un sua giustifi- cato, un elemento particolarmente impor- ni tra i due tipi di preparazione che vengono
cazione neppure nelle condizioni biosocia- tante di una specializzazione corretta va proposte sono state stabilite in base ai risul-
li. Contraddice il motto “sport per i bambi- considerata una proporzione adeguata tra tati di ricerche e dell’esperienza pratica.
ni” e rappresenta una invenzione di perso- gli esercizi che debbono essere utilizzati per Hanno trovato il loro riflesso non solo nei
ne che mirano al successo ad ogni costo. la preparazione motoria generale e speciale. programmi delle Scuole infantili e giovanili
La sua realizzazione pratica comporta Per principio, nella sua realizzazione pratica di sport dell’ex-Urss e della ex-Rdt, ma
esperimenti sui bambini che rappresenta- si deve fare attenzione a dosare gradual- anche nei principi dell’allenamento a lungo
no un pericolo per la loro salute.
I vantaggi del giocare in casa sono stati inglese, prelevata un’ora prima di due partite
descritti molte volte. Il fenomeno riguarda
non solo sport di squadra, quali il calcio, il
Giocare in casa in casa, di due fuori casa e di tre allenamenti.
Contemporaneamente i giocatori compilava-
football americano, l’hockey su ghiaccio e su no un questionario diretto a autovalutare il
prato, il baseball, ecc., ma anche, ad esempio, grado di nervosismo, di aggressività, di domi-
a cura di Mario Gulinelli
le gare dei Giochi olimpici invernali e di quelli nanza, di ostilità, ecc. La misurazione del
estivi (si vedano i risultati degli atleti greci nei testosterone salivare è stata scelta in quanto
recenti Giochi olimpici di Atene, o quelli degli atleti francesi nei si tratta di un metodo non-invasivo e che non comporta stress per i
Campionati mondiali di atletica leggera di Parigi). Così nel calcio giocatori; il testosterone salivare è testosterone libero (cioé non è
professionistico inglese (Prima Lega), come si può vedere dalla legato dall’SHGB) per cui può circolare nel cervello e agire a livello
12 tabella 1, in casa vengono vinte il 48%, pareggiate il 27% e perse il neurologico ed esiste una stretta correlazione tra livelli di testoste-
rone sierico e salivare.
Tabella 1 – I risultati della ricerca hanno mostrato l’esistenza di differenze
molto significative (p < 0,001) (figura 1) tra partite in casa e fuori
% dei risultati in casa media dei goal casa (e allenamento), mentre non vi erano differenze significative
Partite vinte pareggiate perse in casa fuori casa
Figura 1 – Differenze nei livelli di testosterone tra gli allenamenti
Prima serie 48 27 25 1,47 1,01 e le partite giocate in casa e fuori casa.
1. Div. 45 27 28 1,46 1,08
Livello di testosterone
2. Div. 44 27 29 1,46 0,96
3. Div. 3 49 28 22 1,59 1,22 F (2,18) = 23,66
Calcio femminile 49 28 22 2,14 1,66 15 p< 0,001
Media 47 27,4 25,2 1,62 1,18
10
Allenamento
Fuori casa
25% delle partite. E anche le squadre meno forti vincono relativa-
mente più partite e segnano più goal in casa che fuori casa. Ad
In casa
5
esempio, nella stagione 2001-2002, il 63% delle vittorie del Man-
chester United, vincitore del Campionato inglese, e il 66% di quelle 0
del Bradford City, ultima arrivata sono state ottenute in casa. Di
questo fenomeno sono state avanzate numerose spiegazioni che tra partite fuori casa e allenamento in casa. Non solo: quando si
vanno dal comportamento degli arbitri, portati, anche se non trattava di incontri con squadre con le quali vi era una grande
coscientemente, a favorire la squadra di casa, al sostegno da parte rivalità, i valori di testosterone erano estremamente elevati (figura
dei tifosi, alla maggiore familiarità con il terreno del campo di gioco, 2). È interessante pure notare che le maggiori variazioni nel testo-
alla minore fatica della squadra di casa, che non ha dovuto viaggia- sterone si rilevano nei portieri, che mentre in allenamento mostra-
re, ecc. Wolfson e Neave, due ricercatori inglesi dell’Unità di neuro- no i livelli più bassi di testosterone di tutti i giocatori, prima delle
scienze cognitive umane dell’Università della Northumbria (Newca- partite in casa sono quelli che raggiungono i valori maggiori. Tali
stle -upon-Tyne) (Wolfson S., Neave N., Effects of venue on testoste- differenze tra partite fuori casa e in casa non si rilevavano dai
rons, territriality and performance in soccer, Journal of Sports Scien- questionari. La procedura utilizzata non permette di stabilire
ce, 22, 2004, 6, 577-576) hanno voluto indagare se questo vantag- quanto i risultati della ricerca potessero essere influenzati da un
gio del giocare in casa non possa essere spiegato anche applicando eventuale abuso di anabolizzanti. Però gli Autori osservano che
il concetto di “territorialità”. Partendo dal fatto che: quando si utilizzano anabolizzanti il tasso di testosterone naturale
si abbassa, per cui in questo test si sarebbero ottenuti valori più
• molte specie animali mostrano un comportamento aggressivo bassi (anche se ciò dipende, sicuramente, dal tipo e dalla durata
quando il loro spazio personale è invaso; dell’utilizzazione delle sostanze). Anche se dai questionari di auto-
• che gli animali che difendono il loro territorio tendono a lottare valutazione dei giocatori non risultano differenze, la ricerca dimo-
più intensamente e spesso riescono ad avere la meglio anche su stra che la “territorialità”, e quindi la maggiore aggressività,
animali più grandi, mediata dal testosterone, potrebbe essere uno dei fattori che con-
• che nelle competizioni sportive è probabile che la percezione tribuiscono al vantaggio di chi gioca in casa, e che le ricerche sul-
della “territorialità” possa avere un rapporto con i livelli di l’aggressività naturale dovrebbero essere integrate maggiormente
aggressività; negli studi sulle prestazioni sportive, in quanto può svolgere un
• che negli animali l’aggressività è correlata con il livello di testo- influsso determinante su di esse.
sterone in circolo;
• che, spesso, nell’uomo (anche se non sempre) è stata stabilità una Figura 2 – Gli effetti della rivalità sui livelli di testosterone.
relazione tra aggressività, dominanza e testosterone,
• che se i livelli di testosterone hanno un rapporto con l’aggressi-
vità e la dominanza, e se anche gli esseri umani “lottano” più In casa
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
intensamente per difendere quello che percepiscono come il loro 15 Fuori casa
territorio, allora nei giocatori vi può essere una relazione tra i Allenamento
livelli di testosterone rilevati quando giocano in casa o fuori casa, 10
FOTO DIGITALVISION
Occorre notare che questo articolo non tività cardiaca, condotte da un allievo di I.
aveva provocato un interesse da parte Pavlov, Yu. Fol'bort (Jakovlev 1974). Con-
Le tesi esposte dagli Autori in questa degli specialisti americani e di quelli del- temporaneamente, un grande biochimico
rubrica devono considerarsi personali. l'Europa Occidentale. Ciò probabilmente sovietico V. Enghel'gard (1932) formulò il
Esse non possono riflettere (e non era legato al suo scarso livello di compe- principio secondo il quale: "il processo pri-
riflettono) necessariamente il punto di tenza. Per cui, si potrebbe anche non par- mario della disintegrazione provoca o
vista della Redazione. Circa le critiche larne, perché: "la verità non soffre per il potenzia sempre la reazione responsabile
rivolte in questo articolo in particola- fatto che qualcuno non la riconosce” (F. della resintesi." Successivamente, l'accade-
re al prof. Platonov, invitiamo que- Schiller). Però, l'articolo conteneva un'evi- mico russo P. Anochin, noto per i suoi
st’ultimo a volere replicare all’Autore dente disinformazione che altera nozioni lavori nel campo della neurofisiologia e
14 ben note nella biologia, nella biochimica della fisiologia dell'attività nervosa supe-
del presente lavoro.
(P. Bellotti) subcellulare e molecolare, nell'endocrino- riore, ha scritto che: "…nei biosistemi con
logia, come anche nei rami scientifici che funzionamento normale, i processi di
rappresentano i fondamenti filosofici, recupero sono sempre potenzialmente più
metodologici, e scientifico-naturali della intensi e superano i processi di disintegra-
teoria dell'adattamento. Ciò rappresenta zione” (Anochin 1962).
Introduzione un pericolo serio per la scienza sportiva e Torniamo, però, a N. Jakovlev che all'inizio
soprattutto per quei giovani scienziati e degli anni '50 ha stabilito che il principio
Un anno fa in Internet è apparsa un’infor- allenatori che non conoscono l'essenza di di Enghel'gard funziona anche per quanto
mazione, destinata agli specialisti america- un fenomeno socio-biologico così com- riguarda i processi di resintesi del glicoge-
ni che lavorano nel campo dello sport, che plesso, come l'attività sportiva. no: il contenuto di glicogeno diminuito
riguardava un fenomeno molto noto in Il presente articolo si pone l’obiettivo di dopo il lavoro, durante il periodo di riposo,
fisiologia, la supercompensazione delle spiegare la vera idea scientifica del feno- non solo aumenta fino a raggiungere il
sostanze e dell'energia consumate durante meno (che fa parte della biologia generale)
un'intensa attività fisica. Fonte di tale della supercompensazione delle sostanze e
informazione era un articolo apparso nella dell'energia utilizzate per l'attività musco- 3
rivista tedesca Leistungssport (Friedrich, lare, senza entrare in una polemica inutile 4
Moeller 1999) che conteneva una forte con gli Autori dell'articolo pubblicato nella
critica dei risultati degli studi pluriennali, rivista Leistungssport e con gli specialisti a
riguardanti il fenomeno della supercom- cui fanno riferimento, in modo non sem- 1
2
pensazione, condotti da un biochimico pre corretto, e di mostrare quale sia il
sovietico, molto noto in campo scientifico ruolo che questo fenomeno svolge nello
I II
internazionale, N. Jakovlev, e dalla scuola sviluppo del processo di adattamento in
scientifica da lui fondata. generale e nelle condizioni dell'allenamen-
L'articolo citava alcune pubblicazioni tede- to sportivo, in particolare.
sche e affermava che: "dall'inizio degli Figura 1 – Processo di utilizzazione delle fonti
anni '90 il concetto di supercompensazio- 1. L'essenza del fenomeno energetiche durante il lavoro muscolare (I) e
ne è stato criticato più volte nelle numero- della supercompensazione loro ripristino durante il periodo di recupero
(II). Sull’asse di ascisse: tempo; sull’asse di
se pubblicazioni dedicate alla teoria e
ordinate: contenuto di substrati energetici. 1 –
metodologia dell'allenamento e alle altre Il fenomeno della supercompensazione è utilizzazione; 2 – ripristino; 3 – supercompen-
scienze sportive" e che forse: "...la conce- stato studiato, per la prima volta, ancora sazione: 4 ritorno (ad onde) al livello iniziale
zione della supercompensazione non tiene nel XVIII secolo, dal patologo tedesco G. (Jakovlev 1974).
conto delle differenze dovute all'età e al Weigert (Jakovlev 1974). Oggetto dei suoi
sesso; delle differenze tra soggetti allenati studi furono i processi di guarigione (cica-
e non allenati; dei fattori genetici, di alcuni trizzazione) dei tessuti danneggiati. G.
nuovi dati della medicina sportiva, e delle Weigert ha stabilito che durante la guari- livello iniziale, ma addirittura lo supera
particolarità dell'adattamento a livello gione il tessuto danneggiato inizialmente (figura 1). Le ulteriori ricerche, condotte da
neuromuscolare (???), ecc.” viene rigenerato in eccesso; poi, si sviluppa N. Jakovlev e dai suoi collaboratori, hanno
Le conclusioni dell'articolo pubblicato su il tessuto di granulazione che, successiva- dimostrato che il fenomento della super-
Leistungssport erano le seguenti: mente, subisce un'involuzione. L'oggetti- compensazione è corretto anche per il
vità del fenomeno scoperto da Weigert creatinfosfato, per le proteine enzimatiche
• "...il modello della supercompensazione (definito "legge di Weigert) fu successiva- e strutturali, per i fosfolipidi, per la quan-
è pieno di contraddizioni, e semplice- mente confermata da un grande fisiologo tità di mitocondri nelle fibre muscolari,
mente non corrisponde più all'adatta- russo, I. Pavlov, Premio Nobel per la medi- cioè, per tutte le sostanze che vengono
mento reale nello sport moderno”; cina (1904) che, studiando la funzione utilizzate o alterate, in una certa misura,
• "...tutto ciò che è rimasto dello schema delle ghiandole salivari, stabilì che, durante durante l'attività muscolare e vengono
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
di Jakovlev è un’affermazione valida una secrezione attiva della saliva, le ghian- risintetizzate nel periodo successivo al
solo per la descrizione della demolizione dole perdono una parte dei composti azo- lavoro (Jakovlev 1983; Jakovlev 1986).
e della ricostituzione delle riserve di gli- tati. Quando l'attività delle ghiandole Quindi, durante il riposo successivo al
cogeno e di fosfati energetici”; cessa, il contenuto di nitrati viene ripristi- lavoro muscolare, il potenziale energetico
• “...un conseguenza logica sarebbe la nato in eccesso e, successivamente, ritorna e lo stato muscolare normale (e dell'intero
necessità di rinunciare a questo modello”; al livello normale (Pavlov 1951). organismo) non solo vengono ripristinati,
• "...è necessario rinunciare alla pianifica- Negli anni '30, la verità della legge di Wei- ma per un determinato periodo si creano
zione temporale pseudo-esatta, basata gert fu confermata dai risultati delle ricer- addirittura le condizioni per una capacità
sul concetto di supercompensazione”. che sul cambiamento dei parametri dell'at- di lavoro più elevata. La supercompensa-
RIPOSO zione energetica che avviene dopo un
determinato periodo, successivo alla fine
del lavoro muscolare, svolge un ruolo di
primaria importanza nel garantire la sinte-
si adattativa delle proteine (Jakovlev 1974;
Jakovlev 1955). La sua entità e la rapidità
del suo sviluppo sono direttamente pro-
porzionali all'intensità dell'utilizzazione
delle sostanze durante il lavoro, mentre la
durata del mantenimento della fase di
supercompensazione è proporzionale 15
all'entità assoluta delle sostanze utilizzate
(Enghel’gard 1960; Jakovlev 1983; Jakov-
lev 1974).
Durante ricerche condotte sugli atleti e
sugli animali, Jakovlev ha stabilito che la
legge di Enghel'gard si estende a tutte le
sostanze che vengono utilizzate e demolite
durante il lavoro muscolare, ad eccezione
LAVORO
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te, questi parametri aumentano, superan- 2. Il fenomeno dell'effetto del processo di ristoro, dopo l'azione di
do notevolmente (del 40-80%) il loro livel- ritardato a lungo termine uno stimolo allenante isolato di entità
lo iniziale. La biosintesi dell’RNA e delle degli stimoli concentrati ottimale che provoca uno stress (Vercho-
proteine raggiunge il valore massimale di allenamento shanskaia 1984; Verchoshanskij 1979;
dopo ventiquattro ore, mentre l'aumento 1982; 1983).
del contenuto totale di RNA nell'organo e Le nostre ricerche, realizzate durante le Nel processo di ricerca delle forme otti-
della massa dell'organo raggiungono i preparazione di atleti di alto livello, hanno mali di organizzazione del processo di
valori massimali dopo quarantotto ore. mostrato che il fenomeno della super- allenamento nel ciclo annuale, fu scoperto
Dopo cinque giorni, si nota solo una ten- compensazione delle sostanze e dell'ener- un fenomeno, precedentemente ignoto
denza all'incremento del contenuto di RNA gia utilizzate per la realizzazione del lavo- (Verchoshanskij 1979; 1983). Durante la
e di proteine e della loro biosintesi, mentre ro muscolare supera notevolmente i limiti somministrazione di carichi concentrati
– dopo una settimana – i valori di questi
parametri ritornano al livello iniziale. %
In questo caso, la fase post-stress dell'atti-
130
vazione della biosintesi dell’RNA e delle
proteine presenta una durata notevolmen-
1
te maggiore rispetto alla fase della diminu- 120
zione della biosintesi. Così, viene raggiunto
2
uno stato di "prontezza" - intendendo con
ciò un periodo in cui gli organi e i sistemi 3
110
dell'organismo sono in grado di rispondere 4 %
al carico fisiologico con un'attivazione più 130
rapida e più intensa della biosintesi e, con-
100
seguentemente, con una formazione più J
rapida delle strutture necessarie, rispetto a 120
quando il carico agisce improvvisamente in Q
90
condizioni di mancanza di una maggiore
Po
riserva di ribosomi pronti e di una maggio- 110
re attività dell'apparato responsabile della
sintesi proteica - che dura abbastanza a
lungo (Meerson 1986). 100
In questo caso, la fase dell'attivazione
generalizzata post-stress della biosintesi
degli acidi nucleici e delle proteine rappre- 90
senta il fenomeno di supercompensazione settimane
delle sostanze e dell'energia, indotto dagli 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
ormoni, che assicura il potenziamento
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
allena-
della realizzazione del rapporto reciproco tappa allenamento mento
di preparazione della forza veloce gare
tra funzione e apparato genetico. La ripeti- della
velocità
zione di questa situazione comporta la
formazione di trasformazioni strutturali
("traccia strutturale sistemica”, cfr. Meer- Figura 4 – Dinamica dei parametri della forza esplosiva (J), della forza iniziale (Q) e della forza mas-
son 1986) nei sistemi specificamente simale (Po) dei muscoli estensori e della velocità di spostamento dei tennisti durante l’esecuzione
responsabili dell'adattamento, che rappre- di compiti motori speciali: “navetta lunga” (1), “ventaglio” (2), “navetta corta” (3), “avvicinamento
sentano la base dello sviluppo del processo alla rete” (4) quando venivano utilizzati carichi specializzati concentrati di forza (Verchoshanskaja
di adattamento a lungo termine. 1979).
(ovvero di volumi elevati di carichi specia-
lizzati di forza concentrati in un breve % Velocità iniziale di volo dell’attrezzo
periodo di tempo) nell'espressione di un 140 V3
impegno isolato esplosivo di forza, si è V2
sempre osservata una determinata ten- 120 V1
denza nella dinamica dei parametri della
potenza esterna (meccanica) di lavoro. Ini-
zialmente, questi parametri diminuivano e, 100
J
120 120 Q
110
Po 110
Po
100 100
110 Po 110 Po
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
100 100
A 1 2 B 3 4 mesi A 1 2 B 3 4 mesi
Figura 6 – Esempi dell’effetto ritardato a lungo termine (EARLT) dei carichi concentrati di forza nelle diverse specialità dell’atletica leggera. J – forza
esplosiva; Q – forza iniziale; Po – forza massimale, espressi nel movimento di estensione della gamba. A – tappa della concentrazione dei carichi di
forza; B – tappa del lavoro speciale (Verchoshanskij 1983).
l’EARLT, il cui ulteriore studio avrebbe
potuto (e potrebbe) aprire grandi prospet-
tive non solo per la scienza sportiva, ma
f2 anche per la teoria dell'adattamento.
In particolare, si può considerare confer-
f1 mata l'opportunità dell'utilizzazione del
fenomeno dell'EARLT soprattutto nella
preparazione degli atleti di alto livello, che
A B già presentano un elevato potenziale fun-
18
f3
τ zionale ed energetico. Gli stimoli allenanti
t1 t2 concentrati, provocando una prolungata
alterazione dell'omeostasi, costringono un
organismo adattato in modo specifico a
mobilitare le proprie possibilità di riserva,
ad attivare e a stabilizzare i corrispondenti
Figura 7 – Schema generale dell’effetto di allenamento ritardato a lungo termine dei carichi di cambiamenti compensatori del metaboli-
forza concentrati; f1, f2, f3 – varianti della dinamica dei parametri della forza muscolare esplosiva. A smo, garantendo, in questo modo, nella
– tappa della concentrazione dei carichi di forza; B – lavoro specializzato (Verchoshanskij 1985). fase dell'EARLT, il passaggio dell'organismo
ad un nuovo, più elevato livello dell'adat-
tamento (Verchoshanskij 1970; 1979;
1983; 1985).
Vogliamo sottolineare che: È importante sottolineare che i carichi di Inoltre, è stato stabilito che il fenomeno
forza favoriscono non solo lo sviluppo dell'EARLT, come conseguenza di un'alte-
• la condizione principale dell'espressione della forza muscolare, come si pensava razione prolungata dell'omeostasi dell'or-
dell'EARLT è rappresentata da un carico tradizionalmente, ma rappresentano ganismo, si manifesta anche quando ven-
concentrato (ovvero concentrato in un soprattutto un mezzo efficace ed univer- gono utilizzati carichi concentrati di carat-
periodo di tempo breve: da 2-4 a 8-10 sale d’intensificazione del lavoro dell'orga- tere ciclico.
settimane) di forza, che produce un nismo in un regime motorio specifico con Ad esempio, nei nuotatori, è stata osserva-
effetto allenante di finalizzazione speci- lo scopo dell'aumento del suo potenziale ta la diminuzione di una serie di parametri
fica sull'organismo dell'atleta (figura 7, energetico in tutte le discipline sportive psicofisici dello stato funzionale del siste-
tappa A). (Verchoshanskij 1970; 1982; 1985; 1988). ma nervoso centrale e dell'apparato neu-
• I carichi di forza usati non debbono Secondo il metodo di utilizzazione, l'effet- romuscolare:
essere di intensità elevata. Il carico con- to allenante dei carichi concentrati di
centrato già, di per sé, rappresenta un forza può essere diretto allo sviluppo di • un aumento del tempo di latenza della
fattore importante di intensificazione una determinata funzione motoria specifi- reazione motoria complessa e della sua
degli effetti allenanti sull'organismo e ca di ogni sport concreto (velocità delle componente motoria;
non è opportuno aumentare questo locomozioni, rapidità dei movimenti, resi- • la diminuzione della precisione degli
effetto attraverso l'utilizzazione di mezzi stenza muscolare locale, capacità di rea- impegni muscolari di forza;
di intensità elevata. zione dell'apparato neuromuscolare, forza • il peggioramento della reazione ad un
• La realizzazione dell'EARLT dei carichi esplosiva, ecc.) (Verchoshanskij 1970; oggetto in movimento.
concentrati di forza viene favorita dal- 1988; 2000).
l'esecuzione successiva di un lavoro spe- Sarà anche utile ricordare che le prime Contemporaneamente, sono stati notati:
cializzato di volume ottimale e di inten- pubblicazioni sull'EARLT hanno suscitato
sità gradualmente crescente (tappa B). reazioni piene di scetticismo, non solo nel- • una diminuzione dei parametri della
In questa tappa, in nessun caso possono l'ex-Unione Sovietica. Ad esempio, all'ini- capacità di lavoro;
essere utilizzati carichi di volume eleva- zio degli anni '90, in un Seminario orga- • un peggioramento dello stato funziona-
to, perché influenzano negativamente lo nizzato in Francia, a Manigod, dalla rivista le del sistema cardiovascolare (secondo i
sviluppo dell'EARLT. Leistungssport, durante la discussione suc- dati del ritmo cardiaco);
• Più elevata è la diminuzione (nei limiti cessiva alla mia relazione, dedicata ai • un peggioramento del tono muscolare;
ottimali) dei parametri funzionali nella risultati dello studio dell'EARLT, un noto • una diminuzione della secrezione di
tappa dell'utilizzazione di carichi con- specialista tedesco, molto autorevole nel ormoni mineralcorticoidi nella corteccia
centrati (tappa A), maggiore sarà il loro campo fisiologico, il prof. Mader, espresse, surrenale.
successivo incremento (curve f 1 e f2). in modo molto garbato, le sue perplessità
Un'eccessiva concentrazione o intensifi- riguardo alla realtà del fenomeno del- Dopo la diminuzione dei carichi di allena-
cazione dei carichi di forza comporta l'EARLT. La mia risposta fu che si trattava mento e il cambiamento dell'intensità del-
una notevole diminuzione dei parametri di una reazione abbastanza normale ad un l'allenamento, negli atleti, è stato osserva-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
funzionali (f3) e l'alterazione del proces- fenomeno così insolito e che, infatti, il to un aumento del livello delle funzioni
so di adattamento. primo ad avere dubbi sulla realtà del feno- psicofisiologiche con il successivo passag-
• La durata dell'espressione dell'EARLT meno dell'EARLT ero stato io stesso, mal- gio alla fase della supercompensazione
viene determinata dal volume del carico grado le ricerche fossero state realizzate (super-recupero). Contemporaneamente, è
concentrato di forza e dalla durata della utilizzando apparecchiature di laboratorio, stato osservato l'aumento dei parametri
sua utilizzazione. In linea di principio, la affidabili dal punto di vista “metrologico”, della capacità di lavoro, il miglioramento
durata dell'espressione stabile dell'EARLT e che lo scopo della relazione al Seminario dello stato funzionale del sistema cardio-
(t2) è uguale alla durata della tappa del era proprio quello di attirare l'attenzione vascolare e del tono muscolare (Susman,
lavoro di forza (t1). degli specialisti verso il fenomeno del- citato in Verchoshanskij 1985).
% me totale del lavoro che l'atleta è in grado
140 di eseguire a livello della potenza critica,
1
del
. massimo consumo di ossigeno
MEDIA ALTITUDINE: 1970 m (s.l.m.)
(VO2max) e dell'entità della frazione alatta-
cida del debito d'ossigeno che è tipica del-
l'EARLT. Immediatamente dopo l'allena-
120
2 mento in media altitudine, tutti gli atleti
migliorarono i loro risultati.
3 Invece, per quanto riguarda le reazioni
4 dell'organismo, l'EARLT prodotto dall'alle-
100
4 5 6
namento in media altitudine si manifesta- 19
1 2 3 Settimane
va in modo leggermente diverso, quando
venivano utilizzati carichi dosati standard.
Ad esempio, nei pattinatori di velocità su
80
ghiaccio, durante un allenamento a media
altitudine, che prevedeva un lavoro di 4
minuti al cicloergometro, si notava un’al-
terazione dei programmi delle regolazioni
CONDIZIONI NORMALI (l.m.) motorie, un peggioramento dell'economia
60 dell'attività circolatoria-respiratoria (figura
9). Ciò provocava l'incremento dell'inten-
Figura 8 – Dinamica dei parametri funzionali di nuotatori: 1 – volume totale di lavoro a livello della sità di lavoro, la diminuzione del livello
potenza critica; 2 – massima capacità aerobica; 3 – frazione alattacida del debito d’ossigeno; 4 – della soglia anaerobica e l'attivazione del
massimo consumo d’ossigeno (da S. Vajzechovskij, 1974). meccanismo lattacido della resintesi del-
l'ATP, l'aumento del dispendio energetico e
la diminuzione dell'efficacia meccanica del
Un effetto analogo, per quanto riguarda il dell'omeostasi provocata dai metodi tradi- lavoro. Dopo il ritorno dall'altitudine, i
meccanismo fisiologico, viene prodotto zionali di lavoro muscolare. Ciò favorisce parametri dell'economia funzionale e del-
sull'organismo allenato da una permanen- l'incremento di reazioni compensatorie del- l'efficacia meccanica di un lavoro standard
za di breve durata (fino a tre settimane) e l'organismo e un aumento temporaneo superavano il livello iniziale. Ciò era dovu-
dall'allenamento svolto ad altitudine media della capacità di lavoro dell'atleta dopo il to ad un regime più economico del meta-
(circa 2000 m s.l.m), in condizioni di ipossia ritorno dall'altitudine media (per una ras- bolismo e ad una diminuzione notevole
naturale. Questo metodo, molto noto nella segna, cfr. Verchoshanskij 1985). della percentuale di produzione dell'ATP
pratica sportiva, rappresenta un "fattore Ad esempio, nei nuotatori (figura 8), per via anaerobica.
supplementare" (cfr. Jakovlev 1971) di durante l'allenamento a media altitudine e Quindi, abbiamo tutte le ragioni per pensa-
intensificazione del processo di allenamen- nel periodo successivo al ritorno alle con- re che il fenomeno dell'EARLT sia il risultato
to per un organismo specificamente adat- dizioni normali (a livello del mare), si dell'aumento di durata relativamente lunga
tato. L'idea di questo metodo consiste nel- osservava quella dinamica dei parametri e di notevole entità (concentrazione) degli
l'aumentare la profondità dell'alterazione della massima capacità aerobica, del volu- stimoli allenanti, che provocano un'altera-
zione stabile dell'omeostasi dell'organismo.
% Questo fenomeno prevede l'intensificazio-
140 ne della demolizione degli acidi nucleici e
CONDIZIONI NORMALI (l.m.) delle proteine tissutali con (al termine del-
l'azione degli stimoli allenanti concentrati)
il successivo aumento della loro biosintesi,
grazie al quale la loro quantità supera il
1,20 120
livello iniziale. Gli induttori principali della
1
biosintesi adattativa sono i metaboliti cel-
1,00 lulari (cioè, i prodotti del metabolismo cel-
lulare) che determinano, in modo specifico,
4 5 Settimane 6 l'insieme delle proteine la cui sintesi viene
0,80 100
1 2 3 prodotta da una maggiore attività musco-
4
lare. Vengono sintezzate quelle proteine
0,60 che sono state principalmente demolite.
Ciò fa in modo che l'attività funzionale
2
corrisponda alla sintesi adattativa delle
80
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
Il periodo di recupero (di ristabilimento) è 1984; Panin 1978) che costituisce la base eccezioni, tutti i sistemi funzionali dell'or-
caratterizzato non solo dall'aumento del- della specializzazione morfofunzionale ganismo. Questi meccanismi sono localiz-
l'anabolismo, ma anche da una maggiore dell'organismo (Verchoshanskij 1970), che zati soprattutto a livello molecolare del-
velocità di circolazione delle proteine nei si sviluppa durante l'allenamento plurien- l'organizzazione cellulare, ovvero nell'ap-
muscoli, che determina il rinnovamento nale (Viru 1981; Verchoshanskij 1985; Ver- parato genetico delle cellule (Viru 1981;
della struttura molecolare del complesso choshanskij, Viru 1987; Bauer 1935). Meerson 1986; Sarnisov 1987; Ziengbush
acto-miosinico e di altre proteine musco- Dal punto di vista delle basi filosofiche, 1982). Per cui, il ruolo fondamentale per
lari, che permette di eliminare gli elementi metodologiche e scientifiche della biologia conoscere questi meccanismi viene svolto
strutturali esauriti dal punto di vista fisio- teorica, non è difficile vedere che il feno- dalla biochimica funzionale e dall'endocri-
logico, e di garantire un'elevata stabilità meno della supercompensazione, e il ruolo nologia (Jakovlev 1983, 1986; Viru 1981;
della funzione contrattile (Jakovlev 1983; che esso svolge nello sviluppo dell'adatta- Hajdarliu 1984; Panin 1978; Kassil 1978;
1986; Viru 1981; 1994). mento a lungo termine, rappresentano Chocacka 1977; Furduj 1986).
un’espressione della legge fondamentale L'attività sportiva rappresenta, da molto
3. Conclusioni della sopravvivenza, dell'adattamento alle tempo, un modello comodo ed inesauribile
condizioni di vita e del miglioramento fun- per lo studio del meccanismo biologico e
Già cinquanta anni fa N. Jakovlev afferma- zionale di tutti gli essere viventi. del processo di sviluppo pluriennale dell'a-
va che l'allenamento sportivo è un proces- Già negli anni '30 del secolo passato, è stato dattamento a lungo termine (Jakovlev
so adattativo e che l'adattamento è rappre- stabilito che l'effetto utile di un biosistema, 1974; Kasnaceev 1980; Baranov 1989;
sentato soprattutto dalla sintesi delle pro- in ultima analisi, è il rapporto tra l'energia e Agagianian 1986; Ozolin 1984; Medvedev
teine enzimatiche e strutturali che si svi- la struttura utilizzate per il lavoro esterno, 1984).
luppano nella fase della supercompensa- da una parte, e l'efficacia del recupero (rista- Le ricerche svolte in questo settore hanno
zione, successiva all’azione di stress pro- bilimento) strutturale e funzionale, dall'altra già fornito un ricco materiale di nozioni
dotta dall'allenamento (Jakovlev 1974; (Bauer 1935). Un biosistema nel quale, in un per il fondamento scientifico della teoria
1976; Ciagovez 1974). Quindi, la fase della determinato momento, la maggiore parte e metodologia dell'allenamento sportivo e
supercompensazione è il primo stadio del- delle fonti energetiche viene utilizzata per hanno mostrato che la componente bio-
l'adattamento che permette all'organismo l'attività esterna, non sempre può essere logica ne rappresenta la base metodolo-
di eseguire il lavoro successivo in condizio- avvantaggiato per la sopravvivenza in con- gica e scientifica (Verchoshanskij, Viru
ni più favorevoli (Verchoshanskij 1985; dizioni non adeguate, soprattutto quando 1987; Verchoshanskij 1985, 1988; 1993;
Verchoshanskii, Viru 1987; Jakovlev 1955). queste condizioni si mantengono per inter- 1998).
Quando i carichi crescenti vengono esegui- valli prolungati di tempo. Contemporanea- Da molto tempo, avere riconosciuto la
ti sistematicamente, le tracce lasciate da mente, un biosistema, nel quale la maggiore priorità della componente biologica della
ciascun carico si sommano portando ad un parte dell'energia viene utilizzata per i pro- teoria e metodologia dell'allenamento
adattamento stabile dell'organismo, cioè cessi di recupero, può avere maggiori possi- sportivo indica la necessità di sostituire un
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allo stato di allenamento (Jakovlev 1971, bilità di sopravvivere e di perpetuare la spe- paradigma primitivo di pensiero diffuso
1974; Verchoshanskij, Viru 1987; Chocacka, cie (Bauer 1935; Kasnaceev 1980). Per un nella scienza dello sport (Viru 1981; Jakov-
Someto 1977; Viru 1980; Furduj 1986). sistema biologico, la via più vantaggiosa e lev 1976; Verchoshanskij 1988; 1993,
Quindi, il meccanismo della supercompen- naturale d'uscita da una situazione estrema 1998). È ora di capire che la pelliccia non
sazione delle sostanze e dell'energia utiliz- è quella che prevede cambiamenti funzionali "riscalda" l'uomo, ma conserva solo il calo-
zate per le reazioni vitali dell'organismo e strutturali progressivi rispetto allo stato re del suo corpo; che le medicine non
svolge un ruolo centrale nella sintesi adat- iniziale (Kasnaceev 1980; Sarkisov 1987). "curano" il malato, ma aiutano il suo orga-
tativa delle proteine (Jakovlev 1974; Viru I meccanismi di adattamento sono estre- nismo a combattere la malattia; ed infine
1981, 1994; Meerson 1986; Hajdarliu, mamente complessi e riguardano, senza che la luna non "illumina", ma solo riflette
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la luce del sole. Allo stesso modo, è neces- Un'esperienza pratica pluriennale mostra, crini dell'organismo, con tutte le conse-
sario capire, già da tempo, che noi non in particolare, che negli anni '70 ciò ha guenze che ne derivano: "superallena-
"alleniamo" l'atleta, ma usando tutti i portato a due grandi errori fatali. mento", e traumi (Viru 1981; Vercho-
mezzi, metodi e principi che abbiamo a Il primo si è manifestato nell'aumento del shanskij 1985; Hajdarliu 1984; Cassil
disposizione, lo aiutiamo ad adattarsi alle volume del carico di allenamento, al quale, 1978; Verchoshanskij 1998), e all'utiliz-
condizioni di una concreta attività sporti- allora, venivano legate le speranze d’incre- zazione poco efficace dell'energia degli
va. Gli allenatori che non capiscono ciò, si mento dell'efficacia del sistema della pre- atleti (Verchoshanskij 1982, 1985;
trasformano in domatori, mentre i giovani parazione degli atleti. I grandi carichi di Jakovlev 1976; Ciagovez 1974; Aa. Vv.
che aspirano a titoli scientifici e i vecchi ed allenamento divennnero fine a se stessi, e 1983; Verchoshanskij 1991, 1993).
illustri teorici dello sport si trasformano in gli atleti professionisti cominciarono ad
dilettanti. allenarsi per otto ore al giorno. Si diffusero 2. Le procedure di recupero "eliminano" le
Alla fine degli anni '60, Jakovlev ha scritto e divennero popolari motti come: "Più si tracce biochimiche dell'effetto allenante
che, ai livelli superiori della maestria spor- fa, meglio è” e "Per battere l'avversario, del carico, alterano lo sviluppo delle bio-
tiva, l'aumento dell'efficacia dell'allena- bisogna allenarsi più di lui". sintesi di riparazione ed eliminano l'a-
mento deve essere realizzato, in primo Il primo errore ha generato il secondo. zione di induzione dei metaboliti che
luogo, attraverso la ricerca di mezzi che Volumi d’allenamento enormi, portati determinano, in modo specifico, la bio-
incrementano l'alterazione dell'omeostasi, all'assurdo hanno cominciato a superare le sintesi postlavorativa (Jakovlev 1971,
senza un ulteriore aumento del volume di possibilità dell'organismo umano. Per cui, 1976a, 1976b, 1983; Viru 1994; Vercho-
carico che è gia vicino al massimo possibi- come mezzo d'uscità da questo vicolo shanskij 1985, 1993, 2001; Poortmans
le e, in secondo luogo, attraverso l'elabo- cieco, si decise di utilizzare diversi mezzi e 1975; Aa. Vv. 1983).
razione di una metodologia razionale di procedure per la "lotta contro l'affatica-
utilizzazione di questi mezzi. In combina- mento", per "il ristabilimento della fre- D’altra parte, anche ciò attualmente rap-
zione con una regolazione finalizzata del schezza dell'organismo", la “stimolazione presenta un tema molto importante da
metabolismo (soprattutto nel periodo di del recupero della capacità di lavoro", ecc. discutere. In questa sede, però, per non
recupero, ovvero nella fase anabolica del È indubbio che in alcuni momenti di un'in- distogliere l'attenzione dall'obiettivo di
metabolismo), ciò deve creare le condizioni tensa attività sportiva, gli atleti di elevata questo articolo, vogliamo notare semplice-
per uno sviluppo più intenso dell'adatta- qualificazione hanno bisogno di utilizzare mente che purtroppo gli errori di cui
mento dell'organismo ad un'intensa atti- mezzi di ristabilimento. Ma visto che colo- abbiamo parlato si sono radicati forte-
vità muscolare (Jakovlev 1971). ro che hanno elaborato questi metodi (si mente nella coscienza degli allenatori, dei
La mancata comprensione del ruolo della tratta soprattutto di medici sportivi, fisio- pratici e dei teorici dello sport. Un esem-
componente biologica e le “insinuazioni” terapisti e massaggiatori) e coloro che uti- pio, in questo senso, può essere rappre-
di vario tipo sul fenomeno della super- lizzano questi metodi (allenatori) non sentato dal manuale di V. Platonov pubbli-
compensazione nascondono un notevole conoscevano (e non conoscono) i mecca- cato recentemente (Platonov 2000). Il suo
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
pericolo per lo sport. Infatti, fanno uscire nismi profondi del processo di adattamen- Autore afferma, senza discussione, la
dal campo visivo degli specialisti la condi- to, una utilizzazione inadeguata di proce- necessità di due, tre e addirittura quattro
zione principale dello sviluppo dell'adatta- dure di recupero può produrre un effetto allenamenti quotidiani, di quattro-cinque
mento a lungo termine e della specializza- piuttosto negativo sulla preparazione degli giornate di allenamento settimanali con
zione morfofunzionale dell'organismo, il atleti di alto livello. carichi elevati e con un solo giorno di
ruolo svolto dalle biosintesi determinate, recupero nel microciclo. Per realizzare un
in modo specifico, dal carico di allenamen- 1. La realizzazione di volumi eccessivi di simile volume di lavoro si consiglia di
to e, di conseguenza, condannano gli atleti carichi di allenamento porta all'esauri- usare un'ampia gamma di mezzi di "recu-
ad un "lavoro da Sisifo". mento delle funzioni dei sistemi endo- pero", sia alla fine della giornata di allena-
mento, sia negli intervalli tra le singole mento se la sua traccia metabolica (la come i cattivi amici". E possiamo solo
unità di allenamento. "coda metabolica" come viene definita da immaginare a quanti talenti le raccoman-
Se gli elevati carichi di allenamento rap- A. Uhtomskij 1966) viene cancellata dazioni che si trovano in simili pubblica-
presentano un fine a se stesso, simili idee immediatamente dalle procedure di recu- zioni hanno chiuso la strada verso i vertici
possono sembrare abbastanza logiche. Ma pero, senza poter indirizzare ed intensifi- della maestria sportiva.
dal punto di vista del professionista nel care le biosintesi iniziate e lo sviluppo
campo dei fondamenti scientifici dell'alle- della fase della supercompensazione? È
Articolo originale.
namento sportivo, in questo caso nasce così, come scriveva all'inizio del XVII seco- Titolo originale: Superkompensazija: mif ili dejst-
immediatamente la domanda: a quale lo, un noto scrittore inglese, Henry Fiel- vitel’nost’?
scopo, viene realizzato il carico di allena- ding, "i cattivi libri ci possono rovinare Traduzione dal russo di O. Iourtchenko
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Note
(1) Questo schema illustra un'altra legge molto importante del processo di adat- stati elaborati il principio della sovrapposizione degli effetti allenanti di
tamento che consiste in una successione, oggettivamente determinata, dello diversa finalizzazione prioritaria sull'organismo e il sistema successivo-conti-
sviluppo dei cambiamenti di recupero e di ricostruzione durante il periodo guo dell'organizzazione pratica di questi effetti (Verchoshanskij 1970), come
successivo al lavoro ("il principio dell'eterocronia", Jakovlev 1974). Tenendo anche il sistema "a blocchi" dell'organizzazione dell'allenamento nello sport
conto di questo principio, sulla base dello studio della successione oggettiva di alto livello (Verchoshanski 1970a; 1970b; 1985).
dello sviluppo del processo della specializzazione morfofunzionale dei sistemi
fisiologici dell'organismo, a seconda della specificità motoria dell'attività (2) La ghiandola sessuale maschile e il timo sono ghiandole a secrezione interna
sportiva (Jakovlev 1974; Viru 1981; 1994; Verchoshanskij 1966; 1970) sono (endocrine).
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Fisiologia
Fitness
Jack H. Wilmore, Dipartimento per la salute e di kinesiologia, Università A. & M. del Texas;
David L. Costill, Laboratorio sulla prestazione umana, Università statale Ball Muncie, Indiana
diminuito fino a 40 ml · kg-1 · min-1. Un ferenze nel livello di attività e nell’età dei
altro soggetto
. maschio sessantenne pre- 45 39,5 -17,2 soggetti all’inizio degli studi. Ciononostan-
senta un VO2max iniziale di 35 ml · kg-1 · te, è generalmente
. accettato che il tasso di
min-1 e, all’età di ottanta anni, un valore 52 38,4 -19,5 declino del V O 2 max è pari al 10% per
inferiore, pari a 25 ml · kg-1 .· min-1. Nell’ar- decennio, ovvero l’1% all’anno (- 0,4 ml ·
co di venti anni, il calo del VO2max dei due 63 34,5 -27,7 kg-1 · min-1 all’anno), nei soggetti maschi
soggetti presi in esempio è pari a 10 ml · relativamente sedentari. I risultati riferiti
kg-1 · min-1, ovvero 0,5 ml · kg-1 · min-1 75 25,5 -46,5 alle donne sono simili anche se il numero
all’anno. Tuttavia, nel soggetto più giova- di soggetti esaminati è limitato.
. fisiche con l’invecchiamento e i fattori dei dati trasversali, è stato di 0,47 ml · kg-1
Con l’età Il VO2max diminuisce del 10% genetici svolgono un ruolo fondamentale. · min-1 all’anno per gli uomini (0,8% all’an-
circa ogni decennio, a partire da dicias- Studi longitudinali più recenti, compiuti su no) e di 0,44 ml · kg-1 · min-1 all’anno per le
sette-diciannove anni per le donne e corridori e canottieri anziani, indicano una donne (0,9% all’anno). Tuttavia, come si
da venticinque anni circa per gli uomi- diminuzione della capacità aerobica, della può osservare nella figura, le modificazioni
ni. Questo declino è largamente dovuto funzione cardiovascolare e modificazioni longitudinali sono più marcate rispetto a
ad una diminuzione delle funzioni car- nella composizione delle fibre muscolari quelle trasversali, specie tra i soggetti più
diorespiratorie.
con l’invecchiamento (Hagerman 1996; anziani.
Kasch et al. 1995; Pollock 1997; Trappe et In uno studio trasversale compiuto su
al. 1996; Trappe, Costill et al.1996; Widrick, donne sedentarie (n = 2256), donne attive
Atleti anziani Trappe et al. 1996; Widrick 1996). Questi (n = 1717) e donne con un allenamento 25
Una delle ricerche longitudinali più impor- soggetti sono stati studiati per periodi per la resistenza (n = 911) di età compresa
tanti dedicata a fondisti ed invecchiamen- compresi tra venti e ventotto anni, duran- tra diciotto e ottantanove. anni, è stato
to è quella condotta da D. B. Dill e dai suoi te i quali alcuni continuavano l’allenamen- osservato un declino del VO2max pari a
colleghi dell’Harvard Fatigue Laboratory to a livello agonistico mentre altri erano 0,35 ml · kg-1 · min-1 all’anno nelle donne
(Dill et al. 1967). Tra i soggetti studiati dal diventati quasi sedentari. Gli atleti che sedentarie (1,2% all’anno), 0,44 ml · kg-1 ·
gruppo di Harvard vi era Don Lash, prima- avevano continuato un allenamento min -1 all’anno nelle donne attive (1,1%
tista mondiale sulla distanza di 2 miglia (8 intenso hanno mostrato un calo del all’anno) e 0,62 ml · kg-1 · min-1 all’anno
Maschi Femmine
70 70
Trasversale Trasversale
60 Longitudinale 60 Longitudinale
VO2max (ml · kg-1 · min-1)
VO2max (ml · kg-1 · min-1)
50 50
40 40
.
.
30 30
0 0
0 45 55 65 75 85 0 35 45 55 65 75 85
a Età (anni) b Età (anni)
.
Figura 1 – Dati trasversali e longitudinali sul declino del VO2max con l’età riferiti ad atleti Master allenati per la resistenza, ottantasei maschi e quaran-
tanove femmine (da Hawkins et al. 2001, modificata).
.
min 58 sec) nel 1936. Pochi dei corridori VO2max pari al 5%-6% a decennio (0,5- nelle donne con un allenamento per la
avevano continuato ad allenarsi dopo aver 0,6% all’anno) (Hagerman 1996; Pollock et resistenza (1,2%) (Eskurza et al. 2002). Uno
lasciato il College, ma Lash ancora correva al. 1997; Trappe et al. 1996; Trappe, Costill studio settennale compiuto su donne alle-
45 min circa al giorno all’età di quaranta- et al. 1996). Nei corridori di alto livello che nate per la resistenza e donne sedentarie,
nove
. anni. Malgrado questa attività, il suo avevano smesso di allenarsi è stata, invece, che avevano tutte già compiuto cinquanta
VO2max era passato da 81,4 ml · kg-1 ·min-1 osservata una riduzione della capacità anni all’inizio dello studio, ha rilevato un
all’età di ventiquattro anni a 54,4 ml · kg-1 aerobica pari a quasi il 15% a decennio declino nettamente più elevato nelle
·min -1 all’età di quarantanove anni, un (1,5% all’anno), quale effetto combinato donne allenate per la resistenza: 0,84 ml ·
declino del 33%. I corridori che non aveva- del “disallenamento” e dell’invecchiamento kg-1 · min-1 all’anno (1,8% all’anno) rispet-
no continuato ad allenarsi durante la (Trappe et al. 1996; Trappe, Costill et al. to a 0,40 ml · kg-1 · min-1 all’anno (1,5%
mezza età mostravano un declino molto 1996). all’anno) nelle donne sedentarie (Eskurza
più marcato. Mediamente, la loro capacità Le pubblicazioni riferite alle donne sono et al. 2002). È da notare, però, che lo stu-
aerobica era diminuita del 43% circa dal- meno numerose, ma i risultati indicano un dio riguardava solo otto donne sedentarie
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l’età di ventitré fino a cinquanta anni (da andamento simile. e sedici donne allenate per la resistenza.
70 a 40 ml · kg-1 · min-1). Questi dati indi- In uno studio compiuto su fondisti Master, In uno studio recente, è stato compiuto un
cano che l’allenamento svolto in preceden- ottantasei uomini e quarantanove donne, follow-up, a distanza di venticinque anni, di
za ha un effetto minimo sulla capacità di gli Autori hanno rilevato sia i dati trasver- un gruppo di fondisti anziani di sesso
resistenza negli anni successivi, a meno sali sia quelli longitudinali (8,5. anni circa) maschile (Trappe et al. 1996; Trappe, Costill
che il soggetto non continui a praticare riferiti alle modificazioni del VO2max con et al. 1996). I soggetti erano stati inizial-
un’attività fisica impegnativa. Inoltre, vi l’età (Hawkins et al. 2001). I risultati sono mente valutati in età compresa tra diciotto
sono ampie differenze a livello individuale riportati nella figura 1. Il tasso di declino e venticinque anni. Nell’intervallo tra le
nel tasso di peggioramento delle capacità medio, indicato dalla retta di regressione valutazioni, i soggetti si erano allenati ad
Tabella 2 – Modificazioni con l’età della capacità aerobica e della massima frequenza cardiaca in un Soglia del lattato (SL)
gruppo di dieci fondisti Master altamente allenati.
Solo un numero ristretto di studi sono
. stati dedicati alle modificazioni con l’età
Età (anni) Peso (kg) VO2max Fcmax (batt/min)
della soglia del lattato o soglia anaerobica,
(L/min) (ml/kg/min) derivata da variabili ventilatorie. In uno
studio trasversale condotto su un gruppo
21,3 (±1,6) 63,9 (±2,2) 4,41 (±0,09) 69,0 (±1,4) 189 (±6) di fondisti Master (centoundici uomini e
46,3 (±1,3) 66,0 (±0,6) 4,25 (±0,05) 64,3 (±0,8) 180 (±6) cinquantasette donne) di età compresa tra
quaranta e settanta anni, è stata determi-
26 nata la soglia del lattato (SL) (Wiswell
una intensità relativa simile a quella di 2000). Tale. soglia, espressa
. come percen-
quando erano più giovani.
. Per questo moti- tuale del VO2max (SL-%VO2max), rappre-
100
vo, il loro valore di VO2max (L/min) si era à senta l’indice migliore della prestazione
à
abbassato di solo il 3,6% nel corso di quasi 90 ’
nelle corse di fondo. È interessante notare
venticinque anni (Maharam et al. 1999), Non-atleti allenati che non sono state. rilevate differenze tra il
min-1) 80
come si può vedere nella tabella 2. Anche se Non allenati valore di SL -%VO2max di uomini e donne,
il loro massimo consumo di ossigeno era 70 mentre è stato osservato che il valore
-1 ·
diminuito da 69,0 a 64,3 ml · kg-1 · min-1, aumenta con l’età. Risultati simili sono
questo dato rappresenta un calo di soli 0,19 stati rilevati in uno studio condotto su
·
mente associato all’invecchiamento, la dell’invecchiamento biologico da quel- VO2max con l’età è decisamente infe-
capacità aerobica mostra comunque un lo dell’inattività fisica. L’invecchiamen- riore, specie se l’allenamento viene
peggioramento. Pertanto, si ritiene che to comporta un naturale declino delle svolto ad intensità elevata.
con l’allenamento molto intenso si riesca a funzioni fisiologiche, che è, però, • Sorprendentemente, la soglia del lat-
rallentare il tasso di declino della capacità aggravato dal fatto che, con l’età, la tato,
. espressa come percentuale del
aerobica all’inizio della mezza età (per maggior parte delle persone diventa VO2max, aumenta con l’età. Le impli-
esempio tra trenta e cinquanta anni), ma anche più sedentaria. cazioni di questo fenomeno non
che tale effetto di rallentamento sia meno sono ancora chiarite.
efficace dopo i cinquanta anni.
Gli adattamenti fisiologici incrementi della forza muscolare e non svolto un programma di resistenza aerobi-
all’allenamento fisico ostacola l’ipertrofia muscolare. Per esem- ca della durata di cinquanta settimane ha
pio, un gruppo di uomini anziani (di età fatto riscontrare, al termine del periodo di
Malgrado il declino della composizione compresa tra sessanta e settantadue anni) esercitazione, un incremento del 6% della
corporea e della prestazione fisica associa- ha svolto un allenamento per la forza che forza delle gambe, accompagnato da un
ti all’invecchiamento, gli atleti anziani e di prevedeva ripetizioni ad una intensità pari significativo aumento (29%) dell’area della
mezza età sono in grado di realizzare pre- all’80% del valore del cosiddetto 1RM sezione trasversa che ha interessato solo
stazioni eccezionali. Inoltre, le modifica- (massima resistenza che si è in grado di le fibre FT (Cress et al. 1991). In un altro
zioni della composizione corporea e lo svi- superare con un’unica ripetizione di un studio condotto su donne anziane (età
luppo della forza e della resistenza osser- determinato esercizio), nell’estensione e media: sessantaquattro anni), al termine di
vati nei soggetti che seguono un allena- piegamento di entrambe le ginocchia; al ventuno settimane di allenamento contro 27
mento per il condizionamento generale termine delle dodici settimane previste, la resistenze è stato rilevato un aumento del
sono simili a quelle riscontrate negli adulti forza di estensione era aumentata del 37% della massima forza espressa dall’e-
giovani. Tali modificazioni saranno ora 107% e quella di piegamento del 227% stensore della gamba, un aumento del
osservate più dettagliatamente. (Frontera et al. 1988). Questi miglioramenti 29% dell’1RM per l’estensione della
La composizione corporea
Come abbiamo già detto, la perdita di delle gambe; 72% per la forza di distensio- man et al. 2000). Al termine delle ventiquat-
forza può essere attribuita alla combina- ne delle gambe (leg press); 83% per la tro settimane dello studio, è stato rilevato
zione di invecchiamento e ridotta attività forza nella semiaccosciata) e dell’aera della un aumento dell’1RM per la forza pari al
fisica, dalla quale deriva una diminuzione sezione trasversa di tutti i principali tipi di 26% nelle donne e al 35% negli uomini,
della massa e della funzione muscolare. fibra muscolare (46% per le fibre ST; 34% mentre il tempo impiegato per alzarsi tre
Ma, anche se gli adattamenti all’allena- per quelle FTa e 52% per quelle FTb) volte in rapida successione da una sedia alta
mento per la forza in giovani ed anziani (Hagerman 2000; Hikida et al. 2000). 40 cm si era ridotto del 24% nelle donne e
sono difficilmente paragonabili, l’invec- Uno studio condotto su donne anziane del 25% negli uomini. È stato osservato
chiamento non compromette la capacità di (età media, settantadue anni) che hanno anche un aumento dell’area della sezione
trasversa delle fibre ST e FTa nelle donne, e Si riteneva che la capacità di adattarsi La prestazione sportiva
delle fibre ST, FTa e FTb negli uomini. La per- all’allenamento diminuisse notevolmente
centuale delle fibre ST era rimasta invariata, con l’invecchiamento. Invece, studi recenti, I primati mondiali e nazionali nella corsa,
ma sia negli uomini sia nelle donne, era nei quali soggetti anziani si sono allenati nel nuoto, nel ciclismo e nel sollevamento
aumentata la percentuale di fibre FTa e ad una intensità relativamente alta, indica- pesi indicano che uomini e donne rag-
diminuita quella delle fibre FTb. no che gli anziani posseggono una consi- giungono l’apice delle proprie capacità
derevole capacità di aumentare le proprie fisiche tra l’età di venti e trentatré-trenta-
capacità di resistenza e di forza con l’alle- cinque anni. Seguendo un approccio tra-
Molti ritengono che l’entità dell’au- namento. sversale, possiamo paragonare questi pri-
mento di forza e dell’ipertrofia musco- Sull’allenabilità della capacità anaerobica mati con quelli nazionali e mondiali otte-
28 lare sia minore nelle donne anziane che nei soggetti anziani sappiamo poco. Abbia- nuti da atleti anziani in queste stesse spe-
non negli uomini anziani, ma non ci
sono dati sufficienti a supporto di que- mo già visto che la soglia del . lattato, cialità e possiamo, così, osservare gli effet-
sta ipotesi. espressa come percentuale del VO2max del ti dell’invecchiamento sulle migliori pre-
soggetto, aumenta con l’età e che non è stazioni. Purtroppo, non sono disponibili
correlata con la prestazione nelle corse di molti dati longitudinali sugli effetti dell’in-
fondo. Negli
. adulti giovani e di mezza età, vecchiamento, perché sono pochi gli studi
La capacità aerobica e anaerobica la SL-%VO2max viene considerato un indi- che ci permettono di seguire la prestazio-
ce delle prestazioni di resistenza – corsa, ne fisica di singoli individui nel corso della
Studi recenti indicano che, sia negli uomini ciclismo, nuoto e sci di fondo. Al momento, loro carriera agonistica. Nei paragrafi
sia
. nelle donne, il miglioramento del non vi è una spiegazione logica per questa seguenti, esamineremo gli effetti dell’in-
VO2max indotto dall’allenamento è simile differenza tra soggetti anziani e adulti gio- vecchiamento su alcuni tipi di prestazione
nei soggetti giovani (ventuno-venticinque vani e di mezza età. sportiva.
anni) e in quelli anziani (sessanta-settan-
tuno anni) (Kohrt et al., 1991; Meredith. et Corsa
al., 1989). Anche se il valore del VO2max In passato si pensava che la capacità di
prima dell’allenamento era, mediamente, adattarsi all’allenamento diminuissse Nel 1954, Roger Bannister, uno studente di
più basso per i soggetti anziani, in termini notevolmente con l’invecchiamento. medicina ventunenne, stupì il mondo sporti-
assoluti, l’incremento, compreso tra 5,5 e Studi recenti nei quali soggetti anziani vo riuscendo a correre il miglio (1,61 km) in
6,0 ml kg-1 · min-1, è stato simile nei due si allenavano a intensità relativamente meno di 4 min (3min59s4). Oggi, il primato
. elevata indicano che le persone anziane
gruppi. Inoltre, l’aumento di VO2max otte- sul miglio è inferiore a quello stabilito da
presentano notevoli capacità di miglio-
nuto da uomini e donne anziani è stato lo rare le loro capacità di resistenza e di Bannister di quasi 16 s, ossia, Bannister
stesso, mediamente 21% per gli uomini e forza grazie all’allenamento. sarebbe stato distanziato di oltre 100 m dal
19% per le donne, con un allenamento primatista attuale. Nel 1954, nessuno avreb-
svolto sia correndo sia camminando, be pensato fosse possibile che un ultra-
oppure entrambi per circa 4 miglia (6 km) trentenne scendesse sotto i 4 min sul miglio.
al giorno, per un periodo di 9-12 mesi. Eppure, oggi, diversi corridori ultraquaran-
Questa ricerca indica che l’allenamento per tenni hanno eguagliato o battuto la migliore
la resistenza induce miglioramenti simili Per riassumere: prestazione di Bannister.
della capacità aerobica di soggetti in • Nei soggetti anziani e negli adulti Anche se alcuni corridori anziani hanno
buona salute, nell’ampia fascia di età com- giovani e di mezza età, l’attività fisica stabilito primati eccezionali, generalmente,
presa tra venti e settanta anni, e che tale comporta gli stessi effetti benefici la prestazione di corsa peggiora con l’età e
adattamento è indipendente dall’età, dal rispetto alle modificazioni del peso il tasso di questo declino risulta indipen-
sesso e dalla condizione fisica iniziale. Tut- corporeo, del grasso corporeo relati- dente dalla distanza di corsa. Studi longi-
tavia, ciò non significa che l’allenamento vo, della massa grassa e, forse, anche tudinali su fondisti di alto livello indicano
per la resistenza possa consentire agli atle- della massa magra. che, malgrado un elevato livello di allena-
ti anziani di raggiungere il livello di presta- • L’invecchiamento non compromette mento, la prestazione su distanze compre-
zione di atleti più giovani. la capacità di aumentare la forza e se tra il miglio (1,61 km) e la maratona (42
I meccanismi precisi che, a qualsiasi età, non ostacola l’ipertrofia muscolare. km) peggiora di circa l’1,0% all’anno dal-
inducono l’adattamento dell’organismo Possono aumentare anche le dimen- l’età di ventisette a quarantasette anni
agli stimoli dell’allenamento non sono del sioni delle singole fibre muscolari. (Trappe et al. 1996; Trappe, Costill et
tutto chiariti, pertanto non possiamo • L’attività fisica con esercizi per l’alle- al.1996). È interessante notare che anche i
sapere se i miglioramenti prodotti dall’al- namento della resistenza induce primati mondiali, sia sui 100 m sia sui 10
lenamento siano raggiunti attraverso gli miglioramenti simili nei soggetti km, diminuiscono di circa l’1% all’anno
stessi meccanismi durante l’intero arco sani, a prescindere dall’età, dal sesso dall’età di venticinque a sessanta anni
della vita. Per esempio, nei soggetti giova- o dalla condizione fisica iniziale. (Costill 1986), come mostra la figura 3.
ni, gran
. parte del miglioramento osservato • Con l’allenamento per la resistenza, i Oltre i sessant’anni, tuttavia, i primati
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
del VO2max è associato ad un incremento soggetti anziani mostrano principal- maschili peggiorano di circa il 2% all’anno.
della massima gettata cardiaca. Nei sog- mente un aumento delle attività Un test di corsa veloce condotto su cin-
getti anziani, invece, è più evidente un degli enzimi ossidativi muscolari quecentosessanta donne di età compresa
netto aumento delle attività degli enzimi mentre, nei soggetti più giovani, il tra trenta e settanta anni, ha evidenziato
ossidativi muscolari, il che suggerisce che miglioramento è soprattutto dovuto un declino stabile della massima velocità di
nei soggetti anziani, i fattori periferici all’aumento della massima gettata corsa pari all’8,5% per decennio (0,85%
muscolari abbiano un ruolo più importante cardiaca. all’anno). L’andamento delle variazioni nelle
per gli adattamenti aerobici all’allenamen- prestazioni è quasi lo stesso sia nelle corse
to che non nei soggetti giovani. veloci sia in quelle di fondo.
17
70
16
Uomini
14 50
13
40
12 29
11 30
10 20
0 0
0 20 30 40 50 60 70 80 0 20 30 40 50 60 70 80
a Età (anni) b Età (anni)
Figura 3 – Modificazioni in relazione all’età del primato mondiale di corsa sui 100 m (a) e sui 10 km (b). Si noti che il tasso di peggioramento è più ele-
vato a partire dall’età di cinquanta-sessanta anni.
Nuoto 140
Ciclismo
130
Uno studio retrospettivo delle prestazioni Come per le altre discipline di forza e di
120 Uomini
nella nuotata a stile libero ottenute ai resistenza, le migliori prestazioni nel cicli-
110 Donne
Campionati nazionali statunitensi categoria smo vengono generalmente raggiunte
Tempo (s)
100
Masters (U.S. Masters Swimming Cham- nella fascia d’età compresa tra i venticin-
90
pionships) tra il 1991 ed il 1995 ha mostra- que e i trentacinque anni.
to che le prestazioni sui 1500 m, sia degli 80 I primati nel ciclismo (basati su gare di 40
uomini sia delle donne, peggioravano in 70 km) peggiorano con l’età in modo quasi
maniera stabile dall’età di trentacinque a 60 identico sia per i maschi sia per le femmi-
settanta anni circa, successivamente il 50 ne; in media 20 sec all’anno (0,6% circa). I
declino diventava più rapido (Tanaka et al. 0 primati nazionali statunitensi sui 20 km
0 20 40 60 80
2001). Tuttavia, il tasso e l’entità del declino Età (anni)
(12,4 miglia) indicano che l’andamento è lo
sia sui 50 m sia sui 1500 m erano più ele- stesso sia per gli uomini sia per le donne.
vati per le donne che per gli uomini. Su questa distanza, la velocità diminuisce
Come si può osservare nella figura 4, i pri- Figura 4 – Modificazione con l’età del primato di 12 sec circa (0,7%) all’anno dall’età di
mati statunitensi della Categoria Master mondiale sui 100 m stile libero di nuotatori venti anni fino a quasi sessantacinque
sui 100 m stile libero diminuiscono dell’1% agonisti di livello Master. anni.
circa all’anno, sia per gli uomini sia per le
donne, dall’età di venticinqe fino a settan-
tacinque anni. Visto, però, che il successo Tabella 3 – Prestazioni nella nuotata a stile libero ottenute all’età di venti e di cinquanta anni da un
in questa disciplina sportiva dipende anche soggetto della categoria Master.
dall’abilità tecnica, oltre che dalla forza e
dalla resistenza, alcuni nuotatori Master Distanza (m) Migliore prestazione (s) Miglioramento (%)
statunitensi hanno ottenuto la migliore
prestazione personale in età compresa tra 20 anni 50 anni
quarantacinque e cinquanta anni come si
può osservare nella tabella 3, nelle quali 50 27,2 26,5 2,6
sono riportate le migliori prestazioni di un 100 62,7 60,3 3,8
nuotatore ottenute all’età di venti anni e
poi di cinquanta anni. Malgrado una inter- 200 147,8 137,7 6,8
ruzione trentennale dell’allenamento di
nuoto, questo nuotatore è riuscito ad otte- 400 318,8 288,9 9,4
nere la sue migliori prestazioni quando ha
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no che la condizione fisica raggiunge arrivare fino in cima al Monte Everest fisica in alta quota; potrebbe, anzi,
i massimi livelli nella fascia di età (8848 m). addirittura migliorarla! Tuttavia, l’in-
compresa tra venti e trenta-trenta- È noto che il mal di montagna acuto è il vecchiamento riduce la capacità di
cinque anni. problema principale che devono affrontare adattarsi all’esercizio fisico svolto in
• In tutte queste discipline, la presta- gli scalatori allenati e non. Il mal di mon- ambiente caldo. Questo deriva princi-
zione in genere peggiora con l’età, tagna acuto si manifesta entro le sei- palmente dal fatto che la sudorazione
quando si oltrepassa l’apice della novantasei ore dopo l’arrivo in alta quota si riduce con l’età.
condizione fisica. ed è caratterizzato da sintomi quali mal di
testa, insonnia, dispnea, nausea, vertigini e
La maggior parte di queste osservazioni Longevità e rischio di lesioni rilevanti per la salute e la longevità degli
sono state effettuate su soggetti normal- o di morte esseri umani. Per quanto possa essere vero
mente attivi. Pertanto, non possiamo stabi- che con un programma di allenamento per
lire quanto i risultati possano essere L’attività fisica regolare contribuisce note- la resistenza si può ridurre l’incidenza di
influenzati da stili di vita differenti o da volmente al mantenimento della salute e, diversi dei fattori di rischio associati a
diversi livelli di attività. Purtroppo, non quindi, viene spontanea la domanda: è disfunzioni cardiovascolari, sono pochi i
disponiamo di dati sufficienti per un para- possibile che l’allenamento svolto nell’in- dati a supporto della tesi che con un’atti-
gone tra atleti altamente allenati, giovani tero arco dell’età adulta contribuisca alla vità fisica regolare si vive più a lungo. I
ed anziani. longevità? Dal momento che i ratti invec- dati riferiti agli ex-alunni dell’Università di
Vista l’influenza positiva che esercitano chiano più velocemente degli uomini, sono Harvard e della Università di Pennsilvania
attività fisica regolare, esposizione al calore stati scelti come cavie in studi condotti per e dati riferiti ai frequentatori dell’Aerobic 31
e allenamento per la resistenza sulla tolle- determinare l’influenza dell’esercizio fisico Center di Dallas, indicano una diminuzione
ranza al calore, possiamo ragionevolmente “cronico” (allenamento) sulla longevità del tasso di mortalità ed un leggero incre-
ipotizzare che gli effetti negativi dello stress (aspettativa di vita). Uno studio condotto mento della longevità (due anni circa) tra i
da calore ambientale potrebbero essere da Goodrick (1980) ha rilevato che i ratti soggetti che rimangono attivi fisicamente
ridotti negli atleti anziani. che si esercitavano liberamente vivevano per tutta la vita. Forse studi longitudinali
più a lungo, il 15% circa, dei ratti sedenta- ci permetteranno, in futuro, di compren-
ri. Invece, una ricerca effettuata presso la dere meglio la correlazione esistente tra
Per riassumere: Washington University di St. Louis non esercizio fisico effettuato lungo tutto l’ar-
• Alcuni casi di mal di montagna acuto mostrò alcun allungamento significativo co della vita e longevità.
evolvono in patologie che possono della vita dei ratti che correvano volonta- Che dire del rischio di traumi o di morte
essere mortali, quali l’edema polmo- riamente su una ruota (Holloszy 1997). Un associato all’attività fisica negli atleti
nare da alta quota o l’edema cerebrale
da alta quota. Queste condizioni sono, maggior numero di ratti attivi raggiunse anziani? I risultati delle ricerche indicano
però, più comuni nei soggetti giovani. un’età avanzata, ma – mediamente – i ratti che, con l’età, aumenta l’esposizione a
L’invecchiamento potrebbe comporta- attivi morirono alla stessa età dei ratti lesioni dei tendini delle cartilagini e delle
re un minor rischio di mal di monta- sedentari. È interessante notare che i ratti ossa. Le lesioni più comuni comprendono
gna acuto e di edema polmonare o soggetti ad una ridotta assunzione di cibo strappo della cuffia dei rotatori, lacerazio-
cerebrale da alta quota. e che avevano mantenuto un peso corpo- ne del tendine del quadricipite, lacerazione
• L’invecchiamento riduce la tolleranza reo più basso vissero il 10% in più dei ratti del tendine di Achille, lacerazione degene-
termica anche perché la sudorazione sedentari che si alimentavano liberamente. rativa del menisco, disfunzioni e lesioni
risulta diminuita; ne deriva che attra- Ovviamente, tali osservazioni non possono della cartilagine articolare focale, fratture
verso l’evaporazione può essere essere semplicemente trasferite agli esseri da stress (Maharam et al. 1999). Inoltre, la
dispersa una minor quantità di calore. umani, ma detti risultati sollevano alcuni guarigione dopo una lesione è, general-
quesiti interessanti che potrebbero essere mente, un processo lungo e il recupero
sto modo abbiamo corretto molti dei luo- restricted exercising male rats: A reevaluation, Wilmore J. H., Després J. P., Stanforth P. R., Mandel
ghi comuni sulla capacità degli anziani di Journal of Applied Physiology, 1997, 74, 372-376. S., Rice T., Gagnon J., Leon A. S., Rao D. C., Skinner J.
Hultgren H. N., Marticorena E. M., High altitude S., Bouchard C., Alterations in body weight and
svolgere un’attività fisica. pulmonary edema: Epidemiologic observations in composition consequent to 20 vk of endurance
Peru, Chest, 74, 1978, 372-376. training: the HERITAGE Family Study, America
Jackson A. S., Beard E. F., Wier L. T., Ross R. M., Stu- Journal of Clinical Nutrition, 70, 1999, 346-342.
Traduzione di Alessandra Lombardi. teville J. E., Blair S. N., Changes in aerobic power of Wiswell R. A., Jaque S. V., Marcell T. J., Hawkins S. A.,
L’articolo rappresenta la traduzione del 17° capi- men, ages 27-70 yr., Medicine and Science in Tarpenning K. M., Costantino N., Hyslop D. M., Maxi-
tolo del libro di Costill e Wilmor “Fisiologia del- Sports and Exercise, 27, 113-127. mal aerobic power, lactate threshold, and running
l’allenamento” in corso di pubblicazione presso Jackson A. S., Wier L. T., Ayers G. W., Beard E. F., performance in master athletes, Medicine and
la Casa Editrice Calzetti-Mariucci. Stuteville J. E., Blair S. N., Changes in aerobic power Science in Sports and Exercise, 32, 2000, 1165-1170.
Gilles Cometti, Facoltà di scienze dello sport, UFR STAPS Digione,
Lucio Ongaro, Facoltà di Scienze Motorie, Università degli Studi di Milano,
Giampietro Alberti, Istituto per l’esercizio fisico, salute e attività sportiva, Facoltà di Scienze Motorie, Università degli Studi di Milano
FOTO CALZETTI-MARIUCCI
• di innalzare la temperatura dei muscoli attività agonistica parteciparono ad una riscontrarono, rispetto al gruppo di con-
stirati; sperimentazione durante la quale doveva- trollo (che non aveva usato stiramenti),
• un miglioramento della performance che no eseguire una seduta di stretching di 15 una perdita di performance del 4% nella
seguirà gli esercizi di allungamento; minuti mirata ai muscoli flessori ed esten- capacità di elevazione, affiancato ad un
• di prevenire infortuni muscolari. sori dell’anca, alternata a degli sprint di 40 peggioramento della forza esplosiva. Altre
metri. I risultati peggiorarono di 0,14 ricerche hanno poi confermato gli effetti
Verranno di seguito esaminati questi tre secondi, mentre i tempi ottenuti dai sog- negativi dell’introduzione degli esercizi di
differenti aspetti rispetto a quanto riporta- getti del gruppo di controllo che avevano stretching nel riscaldamento per una gara
to in letteratura. eseguito della corsa lenta tra uno sprint e di salto.
Knudson e coll. (2001) hanno riscontrato, non riduce affatto il rischio di incidenti che tutta la letteratura afferma che ciò
in azioni di salto verticale, un leggero calo muscolari. D’altro canto, Pope e coll. avviene a scapito della performance. Peral-
dei risultati in seguito a riscaldamento (1998; 2000) hanno condotto due diversi tro, secondo gli Autori, per le attività spor-
effettuato usando esercizi di stiramento. studi utilizzando come soggetti delle tive con scarsa sollecitazione muscolare
Church e coll. (2001) hanno sottoposto a reclute dell’esercito (1998; 2000). Nel pliometrica (jogging, ciclismo, nuoto) gli
verifica l’efficacia di diversi protocolli di primo studio (1998), mirato al muscolo tri- studi esaminati dimostrano che l’uso degli
riscaldamento: a) solo riscaldamento gene- cipite surale, si è valutato per dodici setti- stiramenti non determinino alcun beneficio
rale, b) riscaldamento e stretching statico, mane, su oltre 1500 soggetti (divisi in due per la prevenzione di incidenti muscolari.
c) riscaldamento e stiramento con la meto- gruppi: gruppo stretching e gruppo di In conclusione, gli Autori esprimono il loro
dica del PNF. Il gruppo che aveva praticato controllo) l’effetto di esercizi di stretching parere circa il fatto che le spiegazioni fisio-
gli stiramenti con la tecnica PNF peggiorò introdotti nel riscaldamento. logiche che dovrebbero giustificare l’effica- 35
in modo significativo le proprie prestazioni Su un totale di duecentoquattordici inci- cia dello stretching per la prevenzione degli
nel test di salto verticale. Nelle conclusioni denti di natura muscolo-tendinea riscon- infortuni non sono per nulla evidenti.
dei loro lavori di ricerca gli Autori suggeri- trati non fu evidenziata nessuna differenza Qual è quindi la ragione per la quale gli
scono di non utilizzare tecniche di stira- significativa tra i due gruppi. Il secondo esercizi di stretching non sarebbero adatti
mento durante la fase di riscaldamento. studio (2000), utilizzando lo stesso proto- a prevenire gli infortuni muscolari?
Da ultimo, Cornwell e coll. (2002) hanno collo, ebbe come oggetto d’indagine sei
valutato gli effetti degli stiramenti passivi gruppi muscolari dell’arto inferiore. Anche • L’effetto antalgico degli esercizi
sulla performance nell’esercizio di Squat in questo caso non fu rilevato alcun effet- di stretching:
Jump (salto con partenza a 90° di flessione to relativo legato all’uso di esercizi di stira- è possibile trovare in letteratura il parere
al ginocchio senza preventivo stiramento) mento muscolare. di alcuni Autori, e fra questi Shrier (1999),
e la performance nel Counter Mouvement Van Mechelen e coll. (1993) hanno studia- che parla del cosiddetto effetto “antalgico”
Jump (salto con piegamento-estensione to, per sedici settimane, su una popolazio- degli esercizi di stiramento. In effetti la
concatenati), riscontrando un significativo ne di 320 podisti, gli effetti del riscalda- spiegazione più frequentemente formulata
abbassamento della performance nel CMJ, mento con esercizi di allungamento e di dai vari ricercatori che come Magnusson e
senza peraltro verificare una diminuzione un lavoro di defaticamento. Il gruppo di coll. (1998) hanno studiato gli effetti dello
della rigidità muscolare o dell’attivazione controllo che non aveva effettuato né stretching, fa riferimento all’aumento della
elettrica (EMG). riscaldamento, né gli stiramenti, né defati- cosiddetta “capacità di tollerare” lo stira-
camento subì meno incidenti muscolari mento muscolare. In altre parole la spiega-
• Stretching e performance (4,9 incidenti su 1000 ore di allenamento) zione risiede nel fatto che il soggetto che
Shrier (2004) ha recentemente pubblicato rispetto al gruppo sperimentale (5,5 per pratica lo stretching riesce a migliorare la
una review su stretching e performance 1000 ore di allenamento). sua mobilità articolare in quanto l’allena-
nella quale si afferma che l'uso degli eserci- Lally (1994) ha dimostrato, su seicento mento agli stiramenti lo abitua a soppor-
zi di stretching durante la fase di riscalda- soggetti maratoneti, che il numero di inci- tare meglio il disagio dovuto all’esercizio
mento influiscono negativamente sulla denti muscolari registrati risultava superio- di stiramento (“Stretch-tolerance”).
capacità di salto verticale (elevazione) e re (35% in più) nel gruppo degli atleti che L’atleta quindi si “allunga” di più di ciò che
sulla forza. Invece, per quanto concerne la aveva utilizzato gli esercizi di stretching. è abituato a fare (i suoi recettori del dolore
velocità di corsa i risultati citati sono con- Più recentemente, Thacker e coll. (2004) vengono in qualche modo inibiti) e così
traddittori: alcuni studi non evidenziano hanno valutato i riferimenti scientifici, rischia di subire un incidente muscolare
alcun riscontro, altri risultano positivi e altri disponibili in letteratura, allo scopo di nel momento della sua attività specifica.
ancora si rivelano di significato opposto. esprimere un parere sull'efficacia dell'uti- Altri ricercatori (Taylor e coll. 1995; Hen-
L'Autore segnala, inoltre, che l'uso costante lizzazione dello stretching quale mezzo di rickson e coll. 1984) che utilizzarono del
in allenamento degli esercizi di stretching prevenzione degli infortuni muscolari: gli caldo o del ghiaccio durante gli esercizi di
sembrerebbe influire positivamente sul Autori hanno individuato sei ricerche affi- stiramento, constatarono un significativo
miglioramento della forza, della velocità e dabili, tra le quali le due di Pope e coll. già guadagno di mobilità durante gli allunga-
della capacità di elevazione. Tutto questo citate. Cinque di queste pubblicazioni non menti passivi. Le tecniche PNF (condotte
sembra quindi confermare quanto afferma- hanno dimostrato alcun effetto significati- con il metodo Contract-Relax: stiramento
to: gli esercizi di allungamento rappresen- vo dello stretching per la prevenzione degli preceduto da una contrazione isometrica)
tano un lavoro muscolare che rivela degli infortuni. Una ricerca, tra le sei considera- sono risultate particolarmente efficaci per
effetti a lungo termine e quindi non sem- te, non consente di esprimere conclusioni desensibilizzare i recettori propri del dolo-
brerebbero adatti alla fase che precede la per ragioni legate al protocollo. re e quindi non sarebbero da utilizzare
competizione o alla fase immediatamente Witvrouw e coll. (2004) pubblicano nella fase di riscaldamento.
seguente quale attività utile al recupero. anch’essi una review sull’uso dello stret-
ching come prevenzione di incidenti • I microtraumi causati dagli esercizi
2.1.3 Il ruolo degli esercizi di stretching muscolari. Il titolo è eloquente: “stretching di stretching:
nella prevenzione degli infortuni muscolari e prevenzione di incidenti muscolari, una in uno studio di Wiemann e Klee (2000) si
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
relazione oscura”. Gli Autori giungono alla è dimostrato che gli stiramenti passivi sot-
Molti ritengono che l’uso degli esercizi di conclusione che gli stiramenti hanno un topongono i muscoli interessati a tensioni
stretching nel riscaldamento sia fonda- loro effetto positivo sulla prevenzione di talvolta equivalenti a tensioni muscolari
mentale per prevenire gli incidenti musco- incidenti muscolari unicamente negli sport massimali: le strutture elastiche passive
lari. Ma le conclusioni di numerose ricer- con prevalenti contrazioni muscolari di tipo del sarcomero (principalmente la titina),
che contradddicono questa affermazione. eccentrico (azione che sollecita il SSC: delle quali si tratterà più avanti, sono
Shrier (1999) in una review molto docu- Stretch Shortening Cycle) poiché diminui- molto sollecitate e aumenta la possibilità
mentata (più di dieci articoli) ha constata- sce la viscosità e la rigidità dei tendini. che subiscano dei microtraumi, e si ritiene
to che lo stretching prima dell’esercizio Secondo noi il problema risiede nel fatto che ciò costituisca un rischio per la gara.
In un precedente studio, Wiemann e altri ne del cingolo pelvico risultano spesso
(1995) avevano sottoposto atlete pratican- più appropriati per preparare le articola-
ti ginnastica ritmica ad un allenamento zioni ai movimenti successivi effettuati
eccentrico del muscolo retto femorale di con ampiezze articolari marcate.
entrambi gli arti. Durante la seduta di
potenziamento, furono fatti eseguire degli Si può concludere questa parte dicendo
esercizi di stiramento passivo su una sola che gli esercizi di allungamento sono da
gamba. Due giorni dopo l’allenamento, considerare controindicati nella fase di
l’arto inferiore sottoposto agli stiramenti preparazione alla competizione con l’ec-
risultò significativamente più indolenzito cezione delle discipline che utilizzano
36 dell’altro. Sembra quindi che lo stiramento delle ampiezze articolari estreme.
passivo provochi una sollecitazione delle
miofibrille simile a quella provocata dagli Figura 1 – Gli esercizi di stiramento da non uti-
esercizi di forza, e determini eventi micro- lizzare nella fase di riscaldamento (per gli 2.2 Stretching e recupero
traumatici aggiuntivi all’interno della fibra sport che richiedono capacità di sprint e di ele-
muscolare. vazione). È opinione corrente che gli esercizi di
Sembrerebbe questa la causa dell’aumento stretching siano necessari ed indispensa-
degli indolenzimenti muscolari (Evans, Altre discipline sportive che invece neces- bili per ottimizzare il recupero dopo una
Cannon1987; Friden, Lieber1992). sitano di movimenti caratterizzati da competizione o un allenamento intenso.
ampiezze estreme del movimento (ginna- Le ricerche più recenti però non confer-
• La coordinazione agonista-antagonista: stica artistica, pattinaggio artistico…) mano questa convinzione diffusa. Per
il fatto di cercare di allungare la muscola- sfuggono a questa regola: in questi casi inquadrare meglio l’argomento è necessa-
tura in modo marcato e di sollecitare pas- bisogna utilizzare queste tecniche per per- rio definire e codificare i parametri che
sivamente certi gruppi muscolari, mette in mettere all’atleta di raggiungere senza intervengono sulla rigenerazione e sul
gioco l’efficacia della coordinazione agoni- rischi ampiezze di movimento consone al recupero dopo lo sforzo.
sta-antagonista. I muscoli ischio-crurali modello prestativo della sua disciplina. Nella fase del recupero, rispetto agli eser-
troppo allungati non risulteranno più così cizi di stiramento, si possono evidenziare
pronti all’azione di blocco violento della Aspetti applicativi: tre aspetti:
coscia durante la corsa. Alcuni Autori
infatti attribuiscono agli esercizi di stira- • dissociare gli estensori e i flessori: nel • un aumento della circolazione sangui-
mento un effetto di disturbo alla coordi- caso dell’arto inferiore è importante non gna nei muscoli stirati che faciliterebbe
nazione ottimale di gesti specifici. trattare il quadricipite e il tricipite della l’eliminazione di eventuali cataboliti;
sura come gli ischio-crurali; • la prevenzione e/o la diminuzione degli
• Il fenomeno del “Creeping”: • gli estensori non devono essere stirati. In indolenzimenti muscolari;
alcuni Autori spiegano l’effetto negativo caso contrario verrebbe a diminuire la • un’azione “muscolare” sulle qualità
dello stretching sulla performance: questo lora capacità di forza nell’azione di salto viscoelastiche dei muscoli (diminuzione
fenomeno è stato chiamato “creeping”. e di sprint. Si sconsiglia pertanto l’uso della rigidità o di eventuali tensioni così
Wydra (1997) ha descritto nel modo degli esercizi illustrati nella figura1; come un aumento del rilasciamento).
seguente questo cosiddetto fenomeno del • i muscoli ischio-crurali potranno invece
creeping: durante un esercizio di stiramento essere allungati in modo blando utiliz- 2.2.1 Stretching e vascolarizzazione
ampio e prolungato il tendine s’allunga; ciò zando una o due ripetizioni;
comporta una riorganizzazione delle fibrille • le tecniche dette PNF (Contract-Relax, e Secondo Freiwald e coll. (1999) gli stira-
di collagene che si allineano, mentre nor- Contract-Relax-Agonist-Contraction) menti di tipo statico, comprimendo i capil-
malmente hanno un orientamento obliquo. non vanno utilizzate nella maniera più lari, ostacolano l’afflusso di sangue e ciò
Si spiegherebbe così il guadagno in allunga- assoluta nella fase di riscaldamento; comporta una diminuzione della rigenera-
mento, che tuttavia si accompagna ad una • gli esercizi di vascolarizzazione (contra- zione proprio nei muscoli che più necessi-
minore capacità del tendine di immagazzi- zioni dinamiche - e non isometriche - tano di ricupero. Schober e coll. (1990)
nare energia elastica (Ullrich, Gollhofer contro resistenza) basati sull’alternanza hano valutato l’efficacia di tre diversi
1994; Marschall 1999). Questo fenomeno è contrazione-rilasciamento per favorire metodi di stretching rispetto al recupero
reversibile, ma con una latenza marcata, l’effetto “pompa” del muscolo, devono del muscolo quadricipite, constatando che
quindi non è consigliabile innescare tale obbligatoriamente essere affiancati a gli stiramenti statici prolungati e la tecni-
meccanismo durante la fase di riscaldamen- movimenti blandi di stretching; ca degli stiramenti effettuati dopo contra-
to nelle discipline sportive di potenza che • l’individualizzazione (personalizzazione zione isometrica non favoriscono il ricupe-
richiedono velocità e capacità di elevazione. dell’esercizio) è la chiave di volta indica- ro e inoltre gli stiramenti statici hanno
ta dagli Autori (Shrier 1999): per la mag- anche un effetto negativo. Solamente gli
2.1.4 Alcune considerazioni applicative gior parte dei soggetti è sufficiente un stiramenti a carattere “dinamico” consen-
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degli esercizi di stretching per la fase solo stiramento per muscolo, altri invece tono di migliorare il recupero.
riscaldamento necessitano di più tempo; Rispetto a quanto affermato dagli Autori
• l’alternanza della contrazione muscolare si potrebbe aggiungere che l’utilizzo di
Alla luce degli studi precedentemente cita- dell’agonista e dell’antagonista, spesso, è contrazioni contro resistenza con una
ti, si è costretti a constatare che il ricorso sufficiente per stirare in modo naturale i buona ampiezza articolare migliorano l’af-
alle tecniche che utilizzano gli stiramenti muscoli interessati; flusso del sangue (come capita con il
muscolari non è indicata durante l’attività • semplici movimenti come esercizi di cir- cosiddetto “riscaldamento alla russa” sug-
di riscaldamento, soprattutto per gli sport conduzione del cingolo scapolo omerale gerito da Masterovoi nel 1964), in maniera
di potenza. con clavette, ed esercizi di mobilizzazio- ancor più efficace.
Dorado e coll (2004) hanno valutato il
recupero rispetto a quattro lavori musco-
lari condotti ad alta intensità fino all’esau- Buroker, Schwane; Johansson et al.;
rimento con pause di 5 minuti. Sono stati Wessel, Wan (prima dell’esercizio)
comparate tre modalità di recupero duran- Wessel, Wan (dopo l’esercizio)
te la pausa di 5 minuti: riposo, McGlynn et al.
. stretching,
recupero attivo al 20% di VO2max. Sola- media
mente il gruppo con un ricupero attivo ha
migliorato le proprie performance durante
i differenti lavori muscolari. Per le tipolo- Buroker, Schwane; Johansson et al.;
gie di lavoro valutate, la pratica di esercizi Wessel, Wan (prima dell’esercizio)
37
di stiramento durante il recupero non è Wessel, Wan (dopo l’esercizio)
risultata più efficace del riposo. McGlynn et al.
media
In conclusione, gli stiramenti non costi-
tuiscono certamente il miglior modo per Buroker, Schwane; Johansson et al.;
facilitare il drenaggio del sangue. Wessel, Wan (prima dell’esercizio)
Wessel, Wan (dopo l’esercizio)
McGlynn et al.
2.2.2 Stretching e prevenzione media
degli indolenzimenti muscolari
(CreatinPhosfoKinase) e una diminuzione ta nella figura 2. cati come “lavoro di scioltezza”, accettan-
della forza della coscia indolenzita. L’utilizzo do i disagi muscolari a breve termine, ma
dello stretching non modificò alcun para- confidando nei miglioramenti a medio ter-
metro. Gli Autori arrivarono alla conclusio- 2.2.3 Stretching e parametri muscolari: mine. Nel contesto dell’allenamento gli
ne che lo stretching non risulta efficace per effetti negativi degli stiramenti sul recupero esercizi di stiramento sarebbero quindi da
prevenire gli indolenzimenti. Wessel, Wan inserire alla fine della seduta, quale mezzo
(1994) hanno studiato anch’essi l’effetto Wiemann e Klee (2000) hanno riscontrato per il miglioramento della mobilità artico-
dello stretching eseguito dopo lo sforzo che gli esercizi di stiramento comportano lare, e non come metodo adatto a favorire
senza trovare alcunchè di significativo. delle tensioni muscolari elevate e questo si la capacità di recupero.
Si può quindi pensare che, dopo una com-
petizione, esercizi di stiramento di mode- In conclusione: lo stretching produce
sta ampiezza possano favorire una dimi- degli effetti sul rilasciamento muscolare
(diminuzione della rigidità muscolare e
nuzione della rigidità muscolare e il rila- diminuzione dell’attivazione dei moto-
sciamento del muscolo. neuroni). Bisogna tuttavia mettere in
relazione questi aspetti positivi con i
• Effetti a livello neuromuscolare: rischi precedentemente descritti. Per
gli studi condotti da Guissard e collabora- alcune discipline sportive l’utilizzo degli
tori (1988) hanno dimostrato che gli stira- esercizi di stretching può trovare la sua
menti del muscolo soleo favoriscono il ragion d’essere.
38 rilasciamento muscolare, a causa di una
diminuzione dell’attivazione dei motoneu-
roni. Tuttavia le tecniche più efficaci per 2.3 Conseguenze pratiche
diminuire l’eccitabilità muscolare sono le (suggerimenti applicativi)
tecniche cosiddette CR (contrazione-rila-
sciamento) e AC (contrazione del muscolo Gli esercizi di allungamento muscolare
agonista). Esempio: durante un esercizio di possono essere effettuati dopo la competi-
allungamento dei muscoli ischio-crurali, zione o durante l’allenamento (il loro uso
eseguito flettendo il busto sulle cosce, si in allenamento o dopo la gara rappresenta
esegue, contemporaneamente alla flessio- in ogni caso una soluzione migliore rispet-
ne, una contrazione dei quadricipiti. Alcuni to a quella di impiegarli prima della com-
Autori chiamano questa azione “co-con- petizione). Tuttavia le ragioni che giustifi-
Se gli effetti degli stiramenti sulla capacità trazione dei muscoli antagonisti” perché cano l’uso dello stretching dopo la compe-
di recupero sembrano sconsigliarne l’uso, eseguita con gli antagonisti dei muscoli tizione, perché in tal modo migliorerebbe il
si possono, come appena descritto, ricer- che si stanno stirando, Le tecniche appena recupero, non è validata dai dati scientifici
care esiti positivi legati agli stiramenti sia descritte, dato che comportano una solle- a disposizione. È, quindi, sconsigliato inse-
a livello muscolare e neuromuscolare. citazione eccentrica del muscolo stirato rire gli stiramenti cosiddetti da “recupero”
Secondo Guissard (2000), durante la fase (Hutton 1994), presentano effettivamente alla fine di una gara o un match, soprat-
di recupero: “gli stiramenti passivi sareb- degli inconvenienti per il recupero musco- tutto se è prevista un’altra gara uno o due
bero da raccomandare poiché restituireb- lare immediato. giorni dopo, come capita sovente durante i
bero estensibilità a muscoli e tendini non- Campionati internazionali, per esempio di
ché mobilità alle articolazioni”: • Effetti antalgici: pallacanestro, pallamano, pallavolo… Que-
gli atleti sono soliti effettuare esercizi di sto perché si aggiungerebbero eventi
• effetti a livello muscolare: stretching dopo la competizione perché microtraumatici ai “traumatismi” muscolari
l’attività fisica aumenta la rigidità passiva avvertono una sensazione soggettiva di normalmente generati dalla competizione
del muscolo. Hagbarth e collaboratori diminuzione degli indolenzimenti. Come si stessa. Peraltro è possibile collocare una
(1985) hanno indagato le variazioni della spiega questo fatto? A questo proposito seduta di stiramenti alla fine di un allena-
rigidità dei muscoli flessori delle dita. Dopo le argomentazioni suggerite da Shier mento con lo scopo di “lavorare sulla sciol-
un’azione muscolare concentrica la rigidità (1999) sull’effetto antalgico dello stret- tezza”, ma in questo caso si tratterebbe di
ha tendenza ad aumentare, mentre con ching risultano molto interessanti: gli sti- una sequenza di lavoro (allenamento) e
un’azione eccentrica essa diminuisce. ramenti, desensibilizzando i recettori del non di recupero (post-allenamento).
Lakie, Robson (1988) studiarono, agendo dolore, danno agli atleti una sensazione di Per favorire il recupero, invece, noi sugge-
sul metacarpo, la rigidità dei muscoli sollievo. riamo una modalità di lavoro molto simile
estensori nell’avambraccio in situazione di
rilasciamento. Se prima di ogni misura
della rigidità (realizzata a 0, 30, 60 e 180
secondi) si effettuano delle azioni eccen-
triche ripetute o delle oscillazioni passive,
la rigidità diminuisce nel tempo. Al contra-
rio, le contrazioni ripetute, sia concentri-
che sia isometriche aumentano la rigidità
dei muscoli interessati. Questo è stato
confermato da Klinge e coll. (1996) che
studiarono sugli ischio-crurali gli effetti di
un allenamento di forza con modalità iso-
metrica. L’allenamento alla forza aumenta-
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Andrea Ceciliani, Facoltà di scienze motorie, Università degli Studi, Bologna
zioni che collega tra loro i giocatori; far viaggiare la palla da un giocatore cetti di:
• produzione di divertimento già nell’uso all’altro, fosse il giocatore stesso a spo-
individuale o di coppia (in due si posso- starsi con la palla. • impulso di forza o forza esercitata sulla
no già fare gare di tiro su bersagli fissi o • Coinvolge l’intera persona, mette alla palla nell’atto di allontanarla da sé;
mobili). prova gli aspetti cognitivi del movimen- • traiettoria della palla o direzione impres-
La palla consente la possibilità di creare to, richiede un grosso impegno nervoso e sa alla stessa.
un effetto lontano da sé e dalla propria un gesto fortemente dipendente dall’a-
azione. Infatti, potendo essere scagliata zione mentale. Impegna abilità motorie I due concetti sono intimamente correlati
lontano dal proprio corpo, permette di complesse, come la coordinazione oculo- perché si esprimono entrambi nel lanciare
e, indirettamente, nel ricevere la palla. salto, sotto pressione degli avversari, con i traiettorie rimbalzate (tiri schiacciati) o
Infatti il lanciare può esprimersi in due compagni in continuo movimento, con balistiche (pallonetti). Ciò che conta nel
manifestazioni preponderanti: spazi che si dilatano o restringono in con- tiro è la precisione della direzione e la
tinuazione e quindi con grandi difficoltà forza da applicare alla palla;
1. di percezione e aggiustamento spazio- • sport in cui è previsto un bersaglio fisso
Lancio inteso come passaggio: in tale caso temporale. (canestro nella pallacanestro): in tale
è necessario inviare la palla ad un compa- Per quanto concerne i passaggi e le ricezio- caso la forza del tiro non consente il
gno. In tale situazione è necessario perce- ni in movimento bisogna anche considerare raggiungimento del risultato, entrano in
pire la distanza dal compagno e scegliere l’anticipazione della posizione4, cioè: nel gioco nuovamente la precisione della
una traiettoria che, combinata con la giu- momento in cui si passa la palla a un com- traiettoria (in genere balistica) e la qua-
sta forza da imprimere alla palla (impulso pagno in movimento non si può calcolare lità dell’impulso di forza da imprimere 43
di forza), consenta all’attrezzo di giungere la sua posizione attuale, ma quella che alla palla.
a destinazione. Chiaramente se la linea di
passaggio tra il passatore e il ricevitore è
libera, cioè non vi sono interferenze di
nessun genere, passare la palla risulta faci-
le. Viene utilizzata una traiettoria diretta
(linea spaziale più breve e lineare che col-
lega i due soggetti) che esprime coinciden-
za tra ciò che percepisce l’occhio e la
distanza reale che deve compiere la palla.
L’impulso di forza, in tale situazione, può
causare errori solo nel caso di un suo
difetto: infatti un eccesso di impulso di
forza consentirebbe comunque alla palla di
giungere a destinazione, casomai potrebbe
creare problemi di ricezione al compagno
(palla che giunge troppo forte). Invece, un
impulso di forza debole non farebbe giun-
gere la palla a destinazione. Nel caso della
traiettoria diretta, per la sua semplicità
percettiva, i margini di errore sono relativi
alla gestione dell’impulso di forza e, in tono
FOTO CALZETTI-MARIUCCI
minore, alla direzione data alla palla.
Diversa è la situazione se tra il passatore e
il ricevitore è interposto un ostacolo che
non permette il passaggio con traiettoria
diretta. In tale caso è necessario utilizzare:
situazione si impegna al massimo la coor- • sport in cui è prevista la presenza di un per poter afferrare una palla che non è
dinazione oculo-manuale cioè: percezione bersaglio mobile (porta difesa da un giunta con grande precisione (troppo
della distanza e impulso di forza da appli- portiere come nel calcio, nella pallama- corta o lunga, troppo alta o bassa, troppo
care alla palla. no, nella pallanuoto): in tale caso il tiro a destra o a sinistra).
A complicare ulteriormente la situazione è generalmente abbastanza forte con Si comprende come la ricezione non sia
appena illustrata interviene la grande traiettorie dirette e angolate per supera- un elemento secondario. Anzi se il compa-
dinamicità in cui i giochi si sviluppano, re il portiere. Ciò non esclude che in gno sbaglia a lanciare si può correggere
infatti il lanciare e l’afferrare possono talune circostanze (portiere fuori dalla tale errore proprio con uno spostamento o
essere eseguiti: da fermi, in movimento, in porta) non si possa tirare anche con movimento che consenta di afferrare la
palla. La ricezione va educata e stimolata
con grande attenzione e cura dando per
scontato, in precedenza, un buon lavoro Traiettorie della palla Impulso di forza sulla palla
sulla presa della palla.
Da quanto appena detto si può giungere,
sempre in modo generale e mai definitivo, Direttrici di spostamento Forza che si imprime
della palla che possono essere: alla palla e il suo spostamento:
ad alcune deduzioni: DIRETTE
INDIRETTE QUANTITÀ DI FORZA
• le traiettorie della palla possono essere (rimbalzate, spezzate) VELOCITÀ DEL MOVIMENTO
fondamentalmente di tre tipi: dirette, BALISTICHE AMPIEZZA DEL MOVIMENTO
44 spezzate o rimbalzate, balistiche o (aeree, semicircolari)
semicircolari. La loro percezione corretta Deve combinarsi con
è importante per consentire gli oppor- Devono combinarsi con una adeguata
tuni aggiustamenti spazio temporali sia un adeguato impulso di forza scelta della traiettoria
nel movimento corporeo globale sia in
quello parziale.
Dover ricevere una palla lanciata con
traiettoria balistica eccessiva richiede la
capacità di: percepire l’eccesso di traiet- SI REALIZZANO IN GESTI QUALI: PASSAGGIO-RICEZIONE-TIRO
(su bersaglio mobile o fisso)
toria, anticipare dove giungerà la palla, NECESSITANO DI UN PREREQUISITO: LA PRESA
eseguire movimenti di aggiustamento
totali (spostamento/salto) o parziali
(movimenti del busto e degli arti supe-
riori) per poterla afferrare. Nello stesso
tempo, se si deve passare la palla a un IN COMBINAZIONE CON
compagno, è necessario percepire la Situazione statica – situazione dinamica (corsa, salto) – movimento dei partner
distanza di separazione e la traiettoria di gioco – movimento del possessore di palla – linee di passaggio/ricezione –
più opportuna per lanciare la palla; dinamicità degli spazi che si dilatano restringono
• l’impulso di forza consiste di due mani-
festazioni principali:
- aggiustamento predittivo quando
l’impulso di forza è relativo al passag- Figura 1 – La traiettoria e l’impulso di forza nell’uso della palla.
gio della palla a un compagno o con-
tro un bersaglio;
- aggiustamento reattivo quando • Le esercitazioni devono partire da un palla affinché, nelle fasi successive, sia
riguarda accelerazioni o movimenti intervento individuale che, per libera più semplice l’apprendimento del lancio
reattivi tendenti a favorire la ricezione esplorazione, consenta al bambino di e della ricezione.
della palla. maturare il maggior numero di espe- • L’abilità di presa potrà essere considera-
rienze con l’oggetto palla. ta raggiunta in relazione al livello di
3. Indicazioni didattiche • Successivamente, l’introduzione di uno sicurezza ed efficacia con cui il bambino
o più partner può consentire di esperire sarà in grado di mantenere il controllo
• Sin dai primi mesi di vita, il bambino la presa in forme ludiche più complesse. sulla palla (palla tenuta) in svariate
esercita la prensione o atto dell’afferra- • Le attività possono comprendere un’in- situazioni motorie: correndo, saltando,
re, come movimento riflesso palmare. finità di situazioni: realizzando un percorso. La presa, data
Con la crescita l’atto diviene cosciente e - giochi o attività di trasporto, dove i la sua relativa facilità esecutiva, può
volontario. bambini afferrano e spostano palle di prevedere l’uso variato degli arti supe-
• L’afferrare e il lanciare sono schemi diverse dimensioni in zone diverse del riori (afferrare con due mani, afferrare
motori che si sviluppano con l’incre- campo da gioco (percorsi, staffette, con una mano a scelta, sia la destra che
mento dei processi coordinativi generali, giochi a squadra); la sinistra) stimolando così la coscien-
legati in particolare al rapporto tra - giochi individuali con la palla (afferra- za/coscienza del corpo: lateralità e bila-
campo visivo e motricità delle mani. re palle che vengono lanciate in aria teralità8.
• I contenuti didattici tendenti a migliora- e riprese, rotolate e riprese, lanciate
re l’abilità di trattamento della palla, contro la parete e riprese); Le forme di esercitazione possono essere
ancor prima della loro specificità sporti- - staffette a squadre in cui l’elemento ricondotte a due grandi forme applicative:
va, devono assicurare un’ampia espe- fondamentale è la presa della palla di la manipolazione della palla e il lancio-
rienza multilaterale che consenta all’al- mano in mano (la catena5, passa palla ricezione.
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FOTO CALZETTI-MARIUCCI
variabili), rotolamenti a terra, lanci e L’azione può essere eseguita da fermi e il gambero, la regina o il re, la battaglia
riprese alla parete. in movimento, in forma simmetrica e navale13.
Le variabili possono essere ricondotte asimmetrica, in forma stabile e instabi- Infine è possibile ricorrere, quando i
alle seguenti esecuzioni: statica (da le12, combinando movimenti di tutto il bambini hanno maturato un sufficiente
fermi), dinamica (in movimento), combi- corpo come il passare o ricevere in salto. controllo del passaggio-ricezione,
nata all’esecuzione di un percorso, lanci Il lavoro e il gioco a coppie, in tale fase, all’applicazione nei giochi di movimento
e riprese effettuati con una o con è fondamentale. La necessità di rappor- a squadre. Tali attività presentano già,
entrambe le mani, esecuzione di altri tarsi ad altri, per realizzare il passaggio, pur nella loro semplicità regolamentare
movimenti durante la fase aerea della non deve essere troppo complessa, deve e tecnica, la complessità percettiva dei
palla (battute delle mani, giri su se stes- avere pochi riferimenti e deve garantire giochi sportivi: più giocatori compre-
si, piegamenti sulle gambe), uso di palle l’esercizio delle capacità percettive e senti in campo, grande dinamicità della
diverse per forma, dimensioni e consi- adattive in forma semplice e chiara. situazione, più soluzioni possibili per
stenza. Passare subito ad attività complesse di risolvere il compito motorio, necessità
Le forme ludiche, relative ad un impegno gruppo può creare confusione, per la di anticipare le azioni di gioco, collabo-
individuale anche se organizzate a squa- presenza di troppi stimoli, mentre il razione più determinante tra i partner.
dre, possono ricondursi a giochi tipo: tiro lavoro a coppie, per l’unicità del rappor-
su bersagli fissi (Bowling9) tiri su bersagli to con un solo partner, può garantire Vediamo alcune attività che possano rap-
mobili (palla rilanciata, palla prigioniera, un’applicazione semplice ed efficace. presentare tutti i giochi di questo tipo:
palla tra due fuochi10, lanci e riprese alla La tipologia delle attività deve essere
parete (gioco dei dieci fratelli)11. variabile e composta da esercizi e giochi
• La seconda forma, la più attraente, è a coppie su: Il gioco dei passaggi14:
costituita dal lancio/ricezione della - lanci di precisione: verso punti o zone
è la diretta e progressiva conseguenza
palla. Le attività relative a questa abilità delimitate, tentando di centrare uno del lavoro indicato in precedenza; i com-
affinano e sensibilizzano qualità neuro- scatolone da varie distanze, tentando piti richiesti sono semplici e riferibili a:
psichiche (senso della distanza, precisio- di centrare un cerchio tenuto vertical- ricevere, lanciare, muoversi nello spazio
ne, senso del proprio movimento e di mente, cercando di colpire bersagli; per poter ricevere la palla, muoversi
quello altrui) che concorrono all’acquisi- - passaggi variati: vicino–lontano, in nello spazio per poter intercettare la
zione di programmi motori globali, par- spostamento simultaneo con un com- palla, utilizzare traiettorie diversificate
tendo dai più semplici, fino ad arrivare pagno, usando traiettorie diverse per eludere gli interventi degli avversari,
all’espressione del gesto sportivo. (dirette, balistiche, spezzate), frontali utilizzare impulsi di forza diversificati
Rispetto al livello della manipolazione, – laterali – dorsali. per passaggi anche molto lontani. Siamo
dove in forma individuale venivano già La variabilità degli esercizi può essere in una situazione semplice, ma che
eseguiti dei lanci e dei tiri, ora si aggiunge realizzata attraverso l’uso di palle diver- richiede le stesse capacità di analisi di
il dialogo (passaggio) con uno o più part- se per dimensioni, forme e peso, crean- un gioco sportivo: posizione dei compa-
gni, posizione degli avversari, possibilità
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ner. Ora la palla ha un referente esterno, do situazioni di contrasto per il control- di passaggio, ipotesi mentale delle pos-
deve giungere ad un compagno, deve lo dell’impulso di forza (da vicino a lon- sibili soluzioni, decisione sulla soluzione.
consentire la presa a un altro soggetto. tano e viceversa), oppure, senza variare La semplicità del gioco è determinata
Il passare la palla (lancio inviato ad altri) le distanze, utilizzando in alternanza dal fatto che non esiste un obiettivo
comporta una gestione motoria coordi- palle leggere e pesanti. specifico cui orientarsi (porta o canestro
nata e fine, sia per precisione sia per Le esercitazioni ludiche a coppie o a da raggiungere), ma l’unico obiettivo,
fluidità, e dipende sia dalla capacità di squadra (sempre però con intervento a realizzabile in tutto lo spazio disponibile
posizionamento nello spazio che da coppie), possono realizzarsi con giochi senza orientamento vincolato, è quello
quella di anticipazione nel tempo. specifici per il controllo del passaggio:
può svolgere un ruolo importantissi-
di effettuare dei passaggi completi (effi- mo in quanto può difendere i suoi
caci nei parametri di traiettoria e impul- compagni non colpiti interponendosi,
so di forza) con i compagni. quando è possibile, tra essi e la palla
Quindi, liberi da vincoli tattici di avvici- avversaria (concetto tattico di difesa
namento ad aree o linee prestabilite, è che un domani diventerà: posizionarsi
possibile realizzare una grande quantità tra avversario e porta, o tra avversario
di esperienze, alla portata di tutti, sulla e canestro).
tattica elementare e trasversale di gioco
sportivo. La palla avvelenata rappresenta quel
gruppo di giochi che può, in un percorso
didattico graduale, posizionarsi subito
dopo giochi simili al gioco dei passaggi.
La palla avvelenata15:
ha caratteristiche simili a quelle del gioco Il passaggio successivo riguarda l’introdu-
precedente: non vi sono obiettivi specifici zione nei giochi di movimento di obiettivi
da raggiungere (porte o canestri), è pos- determinati e orientati come la porta, la
sibile muoversi liberamente in tutto lo linea di meta, il canestro. In tali situazioni
spazio disponibile, si basa su abilità ele- non v’è più libertà di movimento assoluta,
mentari come il passaggio/ricezione. come nei giochi visti sopra, ma è necessa-
Introduce però una serie di elementi nuovi rio avvicinarsi all’obiettivo prestabilito per
e molto importanti: poter realizzare lo scopo del gioco.
• il passaggio/ricezione, che nel gioco
precedente era la base tattica di tutta 3. Conclusioni
l’azione, ora diventa strumentale ad
un altro obiettivo determinante: colpi- Gli aspetti relativi alle competenze (abilità
re l’avversario con un tiro. Quindi motorie specifiche) nel trattamento della
viene introdotto un altro elemento palla, nei giochi sportivi, non evolvono
importante dei giochi sportivi: il tiro e naturalmente con il solo esercizio, ma
l’abilità richiesta nella sua esecuzione, vanno stimolate adeguatamente e con
cioè la precisione; precisione per sviluppare tutti i requisiti
• il fatto che si può essere colpiti intro- cognitivi che sottendono la loro efficace
duce nuovi elementi tattici molto manifestazione.
importanti che si evidenziano nelle Le indicazioni date in questa trattazione,
seguenti azioni: cercare sempre, se
possibile, una posizione spaziale lon- vogliono rappresentare un contributo, rita-
tana dall’avversario possessore di palla gliato su alcuni aspetti specifici e trasver-
(diminuire i rischi di essere colpiti); sali ai tanti articoli generali, sugli aspetti
qualora l’avversario possessore di cognitivi nella tattica dei giochi sportivi.
palla sia vicino è necessario eseguire Non si è voluto approfondire un determi-
delle finte per schivare il tiro o indurlo nato ambito disciplinare, che richiederebbe
in errore (abilità di finta); competenze specifiche da parte del lettore,
• il fatto che si debba colpire induce proprio per permettere a tutti, in modo
anticipazioni e collaborazioni di squa- generale, di intervenire sul discorso per
dra tatticamente rilevanti: i giocatori in ampliare il bagaglio di scambi d’esperienze
possesso di palla devono muoversi sull’argomento.
nello spazio, cercando di ingabbiare gli In particolare, l’uso della palla, con tutti gli
avversari avvicinandosi a loro, e riceve-
re la palla in condizioni utili per poterli aspetti che ne derivano, è un ambito affa-
colpire. Ora lo spostamento nello spa- scinante, e molto aperto a contributi
zio è fortemente condizionato dal diversi, che possono rendere sempre più
movimento degli avversari. Le doti completo l’argomento e utilizzabile la sua
attentive devono poi discernere gli applicazione pratica.
avversari da colpire da quelli già colpiti L’idea non era quella di fornire un eserci-
e dirigere l’azione solo sui primi. Gran- ziario, ma di specificare il perché di certe
de importanza assumono i giocatori riflessioni didattiche capaci di aiutare le
che non hanno la palla perché sono i costruzione di contenuti (esercizi ed eser-
soli che si possono muovere liberamen- citazioni) idonei a migliorare il controllo e
te (il possessore di palla, infatti, può il dominio sulla palla in tutte le caratteri-
solo compiere tre passi e poi deve arre- stiche (traiettorie, impulso di forza, distan-
starsi);
• il fatto che, anche se colpiti, non si ze, forme e dimensioni) che la rendono
venga eliminati dal gioco induce un attrezzo affascinante e fondamentale nella
nuovo ruolo nei cosiddetti morti. maggior parte dei giochi sportivi.
Infatti chi è colpito continua a gioca-
re, l’inconveniente è che non porta
punti alla sua squadra. Però il morto Indirizzo dell’Autore: A. Ceciliani, Via Martiri 30
di Monte Sole 18, 40129, Bologna.
Note
(1) Se riflettiamo sulle dimensioni del campo da gioco delle varie discipline, ci dietro un’opportuna linea e possono essere liberati con un lancio e una
accorgiamo che sono direttamente proporzionali, non tanto al numero di presa al volo), palla tra due fuochi (i colpiti si trasferiscono all’estremità
giocatori che ne è una conseguenza, ma alla capacità di trasferire la palla del campo avversario, dietro una opportuna linea, e continuano a giocare
da una parte all’altra del campo. Il campo da pallacanestro ha una dimen- da quella posizione potendo colpire gli avversari quando entrano in pos-
sione circa uguale alla capacità di lancio del pallone da una estremità all’al- sesso di palla). Scopo del gioco è colpire, eliminare o far prigionieri il
tra del campo ad un’altezza simile a quella del canestro; stessa considera- maggior numero di avversari.
zione si può fare per la pallamano dove la lunghezza del campo coincide al (11) Consiste in una serie di dieci movimenti, posti secondo una scala di diffi-
massimo lancio effettuabile da porta a porta; il calcio ha un campo enorme coltà crescente, tramite i quali si lancia e si riprende la palla con l’ausilio
perché la forza impressa alla palla dagli arti inferiori può raggiungere tali della parete. Quando il giocatore esegue correttamente un movimento
distanze da richiedere, per uno sviluppo del gioco, spazi ampi e numero di passa al successivo, in caso contrario lo ripete quando viene il suo turno. Le 47
giocatori adeguati; nel baseball le dimensioni del campo sono vicine alla sequenze dei movimenti possono essere stabilite dall’educatore in relazione
possibilità di effettuare, con una buona battuta, un fuori campo che, se all’età e alle capacità dei bambini. Esempio: Lanciare e riprendere la palla
riflettiamo un momento, è una eventualità possibile ma non così ricorrente alla parete dopo aver eseguito: 1. un battuta delle mani avanti al corpo; 2.
in una partita ma, spesso, vicina al suo manifestarsi. due battute delle mani avanti al corpo; 3. una battuta avanti e una dietro
(2) Per trasformazione si intende, qui, il passaggio attraverso varie fasi codifi- al corpo; 4. un piegamento sulle gambe fino a toccare terra con una mano;
cate in forma teorica, dalla tattica di difesa a quella di attacco e viceversa. 5. un piegamento sulle gambe fino a toccare terra con entrambe le mani;
Difesa: ripiegamento, difesa uomo, zona temporanea, organizzazione 6. un piegamento sulle gambe fino a toccare terra con una mano e una
della difesa, difesa organizzata; Attacco: contropiede, attacco rapido, battuta delle mani; 7. un saltello a destra e uno a sinistra; 8. mezzo giro di
organizzazione dell’attacco, attacco organizzato. 180°(lancio con dorso al muro); 9. un giro di 360° (giro completo); 10) un
(3) L’impulso di forza consiste nell’intensità con cui si esegue un gesto moto- giro di 360° e una battuta di mani davanti al corpo.
rio. Tale intensità è caratterizzata da diversi fattori come: la quantità di (12) La forma stabile del passaggio considera esercitazioni in cui non vi sia
forza immessa nel gesto, la velocità di spostamento dei segmenti, l’am- interferenza alcuna tra chi passa e chi riceve: assenza di avversari, ostaco-
piezza del gesto stesso. L’impulso di forza, che si concretizza nel saper lan- li, ecc. La forma instabile prevede invece interferenze che complicano la
ciare la palla vicino o lontano a seconda delle esigenze, coincide con la situazione rendendo più difficile il compito: ad esempio passare la palla
capacità coordinativa chiamata “differenziazione dinamica” (cifr. Blume ad un compagno mentre un avversario, interposto ai due, cerca di inter-
1982; Meinel 1977). cettare la palla.
(4) L’anticipazione della posizione consiste nel capire dove si troverà il com- (13) Siamo in presenza di tre giochi a squadra che si realizzano con un rappor-
pagno, che si sta spostando, nel momento in cui la palla, dopo aver coper- to di coppia e cambio di ruolo per tutti i giocatori. Sono molto importanti
to la distanza di separazione, giungerà fino a lui. Tale posizione non sarà perché sviluppano il controllo dell’impulso di forza e della traiettoria
la stessa che l’occhio percepisce al momento di effettuare il passaggio. attraverso stimoli crescenti, decrescenti e contrastanti. Analizziamo bre-
(5) La catena: i bambini si dispongono su due file poste una accanto all’altra. vemente i giochi:
All’estremità delle file vengono posti due contenitori con delle palle. Al il gambero: i bambini si dispongono uno di fronte all’altro a distanza di
segnale di inizio i bambini prendono la palla da un contenitore e passan- due metri. Il bambino con la palla si trova dietro la linea di base, mentre il
dosela di mano in mano la devono depositare nell’altro contenitore. Il compagno si trova all’interno di un cerchio. Ogni coppia deve effettuare
senso del passa palla è prestabilito e viene eseguito per un tempo stabili- dieci passaggi per potere ulteriormente allontanare il cerchio di altri due
to; vince il gruppo che rimane con meno palle nel proprio contenitore. La metri dalla linea di base. Il gioco termina quando una coppia esegue un
palla può essere passata di mano in mano con diverse modalità; si posso- determinato numero di spostamenti del cerchio (2 metri, 4 metri, 6 metri
no utilizzare palle di diverse dimensioni e peso. per l’impulso di forza crescente; oppure 6 metri, 4 metri, 2 metri per l’im-
(6) Tutti i bambini meno uno hanno una palla e tutti si dispongono su una pulso di forza decrescente).
circonferenza, distanti tra loro un passo. Al via, ognuno con rotazione La regina o il re: i bambini, divisi in gruppi, si dispongono in fila dentro
destra passa la palla al vicino e con una rotazione dall’altra parte prende dei cerchi. Di fronte a ogni fila, ad una distanza di circa 4 metri, si trova la
la palla che il vicino gli dà. Il gioco può essere svolto da un solo gruppo regina/re della squadra, anche lei/lui dentro un cerchio, con la palla in
oppure, in forma di gara, da due o più gruppi considerando chi è più velo- mano. Al via la regina passa la palla al primo della fila, questo la ripassa
ce a compiere il giro completo senza perdere palloni. indietro e si siede dentro il suo cerchio a gambe incrociate, la stessa ese-
(7) Tirare e spingere: a coppie di fronte con una palla. I bambini, dopo aver cuzione avviene con tutti i bambini del gruppo. L’ultimo della fila, quando
afferrato la stessa palla, mimano il tiro alla fune cercando di sottrarre la riceve al palla, corre al posto della regina (cambio di ruolo), che a sua
palla al compagno. volta si porta all’inizio della fila, dentro il primo cerchio, mentre gli altri
(8) La lateralità consiste nella diversificazione delle due emiparti corporee in bambini si alzano e scorrono indietro di una posizione. Il gioco termina
una parte dominante e una parte subdominante (dominata); è una forma quando il bambino che per primo svolgerà il ruolo della regina, ritorna
di asimmetria corporea in relazione alla quale vengono svolti compiti nella posizione di partenza.
diversi, nell’azione motoria, dagli arti superiori (mano dominante e mano N.B.: Il gioco si può realizzare con i bambini disposti in una fila di cerchi
complementare) e inferiori (appoggio – spinta e slancio - attacco) per cui (l’impulso di forza sulla palla, per chi è nella posizione della regina, può
uno viene percepito più forte o più coordinato dell’altro (Romoli 1988). La essere di tipo: crescente, se va dal compagno più vicino al compagno più
bilateralità considera il fenomeno per il quale la forza o la coordinazione lontano, oppure decrescente se va dal compagno lontano al più vicino). Il
espressi da entrambe le emiparti del corpo si equivalgono nell’esecuzione gioco può essere realizzato anche con disposizione su una riga di cerchi
degli stessi gesti. È sinonimo di ambidestria (Squadrone, Gallozzi 1995). con la regina posta di fronte e al centro della riga a due metri di distanza.
(9) Il gioco del Bowling: due o più squadre disposte in fila davanti all’area di In tale situazione l’impulso di forza, per chi occupa il ruolo di regina, è di
porta o dietro una linea di base. Disporre una serie di coni o oggetti di tipo decrescente/crescente: lontano – vicino – lontano.
colore e dimensione diversa in prossimità della porta secondo un ordine a La battaglia navale: i componenti di due squadre, sempre ognuno dentro
scelta. Assegnare agli oggetti valore numerico differenziato a seconda al proprio cerchio, si distribuiscono in schieramento libero in uno spazio
della dimensione o della distanza. A rotazione il primo della fila rotola o delimitato per ciascuna squadra. L’ammiraglio, posto frontalmente a tutti
tira la palla cercando di abbattere o colpire un oggetto. Scopo del gioco è gli altri, deve passare la palla a tutti i compagni senza farla cadere a terra.
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accumulare il maggior numero di punti in un tempo stabilito o in una Questi, dopo avere ricevuto la palla, la ripassano all’ammiraglio e si siedo-
serie di tiri stabilita. no all’interno del cerchio. Quando l’ammiraglio avrà affondato tutte le
(10) Giochi a squadra di rimando dove le formazioni, disposte su campi diversi navi (passando la palla a tutti) viene sostituito dal bambino che per ulti-
e confinanti, devono cercare di colpire gli avversari, nel loro campo, per mo ha ricevuto la palla. Scopo del gioco è far ruotare tutti nella posizione
eliminarli o farli prigionieri. Le diverse regole, che governano il cambio di di ammiraglio nel tempo più breve possibile.
ruolo di chi viene colpito, determina la diversa tipologia del gioco nelle N.B. Il gioco può essere sviluppato anche mischiando le due squadre nello
tre forme citate: palla rilanciata (i colpiti vengono eliminati), palla prigio- stesso spazio di gioco e permettendo l’interferenza dei giocatori sui pas-
niera (i colpiti si trasferiscono all’estremità opposta del campo avversario, saggi della squadra avversaria.
Trainer’s digest
(14) il gioco dei passaggi: due squadre si muovono liberamente in uno spazio (15) Palla avvelenata: due squadre si muovono liberamente in uno spazio deli-
delimitato e cercano di passarsi la palla, senza farla intercettare agli mitato e cercano di eliminarsi a vicenda colpendo, con la palla, i giocatori
avversari, per realizzare la sequenza stabilita di passaggi (10, 20…). Quan- avversari. Scopo del gioco è eliminare tutti gli avversari o il maggior
do un squadra intercetta la palla avversaria inizia, a sua volta, ad eseguire numero possibile. Regole: chi ha la palla può muoversi eseguendo al mas-
i passaggi. Quando una squadra rientra in possesso della palla, la sequenza simo tre passi, poi deve tirare su un avversario o passare a un compagno;
dei passaggi riprende dal numero precedentemente raggiunto. chi non ha la palla può muoversi liberamente nello spazio cercando di
Regole: chi ha la palla non può muoversi, ma solo passare; chi non ha la ricevere la palla, se in possesso dei compagni, oppure di allontanarsi dalla
palla deve cercare di liberarsi per ricevere; chi difende non può toccare palla, se in possesso degli avversari; chi viene colpito non è eliminato dal
l’avversario o strappargli la palla dalle mani; il passaggio si ritiene com- gioco ma si identifica come “morto” arrotolando una manica della
pletato quando la palla è trattenuta dal ricevente; se cade a terra non è maglietta fino alla spalla e continua a giocare come prima; ovviamente
valido. chi è colpito non porta punti alla squadra al termine del gioco.
48
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Management
comunicazione fa distribuire degli opuscoli processo di Integrated Marketing Commu- ragazzi da dodici a sedici anni della nostra
ai genitori delle scuole vicine, mentre i nication inizia con il consumatore o il pos- città per incitarli a praticare il judo nella
lavori di ristrutturazione della palestra sibile cliente e successivamente funziona nostra Società, si debbono conoscere, anzi-
sono in ritardo. Per cui c’è uno scarto tra il di ritorno per determinare e definire le tutto, quali sono le loro aspettative rispetto
messaggio diffuso e la qualità del servizio forme e i metodi attraverso i quali dovran- allo sport e, più in generale, al loro tempo
fornito. Questo esempio mostra che la no essere sviluppati programmi di comu- libero. Queste non sono omogenee e per-
comunicazione deve essere integrata nella nicazioni persuasive. mettono di definire gruppi di persone che
strategia di marketing, della quale rappre- Per cui prendiamo in considerazioni cin- hanno aspettative identiche o molto simili (i
senta una variabile. Tuttavia se si vuole que caratteristiche essenziali della IMC: segmenti). Successivamente si dovrà stabili-
re in che cosa il judo e il servizio proposto • Quale strategia utilizzerà? sione o un contratto di sponsorizzazione. È
dalla nostra Società possono soddisfare • Quale qualità di relazioni si vogliono costituito dai membri e dai partner attuali
queste aspettative di un certo numero di avere con le persone che appartengono e potenziali. L’obiettivo che definiamo
segmenti, per poi poterlo comunicare a loro all’obiettivo della comunicazione della “della comunicazione” corrisponde alle per-
attivamente. Così il judo è in grado di inte- Società? sone alle quali la Società sportiva desidera
ressare i ragazzi che desiderano: • Come sono organizzati i suoi obiettivi di fare giungere il messaggio o che desidera
comunicazione? coinvolgere. Così, ad esempio, abbiamo
• acquisire una padronanza tecnica ed scelto di reclutare ragazzi dagli otto ai
emotiva che permette di confrontarsi Ciascuno di questi punti verrà esaminato dodici anni, per cui ci rendiamo conto che
con un avversario nel rispetto di un nei dettagli. si deve comunicare con un insieme di per-
codice morale derivato da una filosofia sone: genitori, insegnanti d’educazione fisi- 51
giapponese; 2.1 L’obiettivo della comunicazione ca, giornalisti, giornali sportivi, ecc. Queste
• essere considerati e realizzarsi rispettando persone rappresentando il nostro obiettivo
gli altri e i luoghi nei quali ci si incontra; Abbiamo già utilizzato il termine obiettivo della comunicazione, che è più ampio del
• divertirsi all’interno di un gruppo che della comunicazione. Si tratta della perso- nostro marketing target in quanto rappre-
condivide gli stessi valori; na, delle persone o delle istituzioni alle senta l’insieme delle persone che sono in
• sviluppare le proprie qualità fisiche e quali vogliamo fare arrivare il nostro mes- grado di influenzare la decisione del nostro
coordinative. saggio o che vogliamo coinvolgere. Così ci marketing target.
si può volere rivolgere ai ragazzi e ai loro
Il judo (letteralmente: arte della gentilez- genitori per farli aderire alla nostra Società, 2.2 Finalità della comunicazione:
za), propone uno sviluppo fisico, morale e ai membri della Società, ai mass media, ai istituzionale o commerciale
spirituale. Permette ai judokas di realizzar- giornalisti, alla Federazione, all’Assessore
si in armonia con se stessi e soprattutto allo sport, alle ditte che si trovano nella Generalmente, il termine “commerciale”
con gli altri. nostra città... Anche se numerosi, gli obiet- non piace alle organizzazioni sportive che
tivi della comunicazione possono essere non hanno fini di lucro, in quanto pensano
4. raggruppati nelle tre categorie presentate che riguardi la sponsorizzazione e il settore
Realizza una sinergia perché tutti i mezzi nella figura 2. con fini di lucro: Società sportive profes-
di comunicazione (relazioni interpersonali, È opportuno precisare che il marketing tar- sionistiche, articoli sportivi, ecc. Noi rite-
pubblicità, marketing diretto, organizza- get corrisponde alle persone con le quali la niamo che il termine “commerciale” indichi
zione di avvenimenti) debbono “parlare” Società sportiva comunica per ottenere una una transazione finanziaria tra due unità. È
all’unisono. Si tratta della condizione per decisione favorevole che riguarda un’ade- il caso di quando una persona s’iscrive a
fornire un messaggio chiaro e coerente.
COMUNICAZIONE MARKETING
5.
Costruisce relazioni tra la Società sportiva, i Soci, soci virtuali, sponsor
suoi membri e i suoi partner, che, di conse- Obiettivi:
guenza vengono soddisfatti e fidelizzati. Si fare aderire, aderire di nuovo, vendere
tratta di uno dei fondamenti del marketing
relazionale, che mira a privilegiare la qualità
del contatto con l’insieme delle persone
coinvolte nella Società. Si tratta, soprattutto,
di curare ogni persona (relazione one to
one), continuando ad aumentare le micro- Obiettivi: Obiettivi:
connessioni con le persone (avvenimenti, informare, promuovere gli effetti diffondere e raccogliere
positivi dello sport per la società l’informazione
relazioni pubbliche...). In questo modo la
Società “cristallizzerà” le relazioni tra i suoi Cittadini, media, istituzioni Volontari e collaboratori
membri e tesserà legami stabili con essi. COMUNICAZIONE SOCIETARIA COMUNICAZIONE INTERNA
2. Le decisioni di base
che riguardano la strategia Figura 2 – Le componenti della comunicazione delle organizzazioni sportive riferite ai loro pubblici
di comunicazione target.
Elevata
sportiva (componente comportamentale). Nulla
mesi a metà prezzo). • La zona 4 riguarda gli aderenti alla essere assolutamente mantenuta fornendo
• La zona 2 riguarda i membri della nostra Società sportiva meno coinvolti. Si deve il servizio atteso. Se la nostra Società spor-
Società, fortemente interessati al judo. creare e mantenere una relazione per- tiva soffre di una carenza di personale, per
Nel caso che siano soddisfatti dobbiamo sonalizzata che generi un legame socio- prima cosa occorre investire in questo set-
rafforzarne il legame socio-emotivo emotivo (“apprezzo queste persone e mi tore e, successivamente, fare una comuni-
attraverso un’iniziativa di public relation piacciono”) per farle aderire nuovamen- cazione sulla competenza del personale.
per proporre loro di abbonarsi di nuovo te. Una comunicazione basata sull’im- L’insieme delle variabili del marketing da
con un regalo che ne ricompensa la magine permetterà di mantenere questa una parte si pone l’obiettivo di creare la
fedeltà. situazione. relazione tra i membri della Società sporti-
vuole sviluppare con il target. Occorre Articolo originale
notare che la fidelizzazione ha bisogno, da Titolo originale: Construisez une stratégie de
una parte della creazione di una relazione communication efficace.
Soci
Ambiente Traduzione dal francese di M. Gulinelli.
Soci & Partner
Creazione personalizzata e, dall’altra di una cristalliz-
della relazione zazione socio-emotiva. Da questo punto di
potenziali Indirizzo dell’Autore: A. Ferrand, Università Clau-
Fedeltà
vista non ci si può accontentare di una de Bernard, Lyon 1, 27-29, Boulevard du 11
relazione superficiale che mira a diffonde- novembre, 69622, Villeurbane (Francia)
re l’informazione, per cui si deve stabilire
un equilibrio tra queste dimensioni diver-
Figura 6 – Combinazione tra flusso di recluta- se. Negli strati successivi vengono combi-
54 mento e flusso di fidelizzazione. nate le finalità della comunicazione, i Note
mezzi di comunicazione e le strategie di
tipo push e/o pull. (1) L’ambiente nel quale il servizio viene fornito
va e i suoi partner per fidelizzarli, e dall’al- Così, se la Società di judo, della quale ed il luogo nel quale i soci o la Società di judo
tra di reclutare nuovi membri e nuovi abbiamo fatto l’esempio, mira a realizzare interagiscono è una caratteristica tangibile
partner per realizzare la sua missione. In una strategie di comunicazione commer- che facilità la qualità o la comunicazione del
servizio. Si usa il termine corporate design.
questo modo si cerca di generare un flus- ciale rispetto al marketing target rappre- (2) Si tratta della procedure, dei meccanismi e del
so di possibili aderenti che s’iscrivono alla sentato dai ragazzi da dodici a sedici anni
flusso di attività dai quali è prodotto il servi-
Società sportiva per fidelizzarli (flusso cir- d’età, residenti nella sua zona d’utenza zio, e i loro sistemi operativi. Tutto ciò fa rife-
colare) (figura 6). con l’obiettivo di creare una relazione di rimento alla ruota di Deming che abbiamo
Nella figura 7 è illustrata la combinazione tipo socio-economico, dovrà ricorrere ad presentato in un nostro precedente articolo
tra queste due tappe. La figura è organiz- una strategia di tipo push, organizzando (Ferrand 2003).
zata a partire da un asse esterno (recluta- un’iniziativa che spinga le persone ad ini- (3) Per questa ragione utilizziamo il termine
mento)/interno (creazione della relazione e ziarsi al judo, od organizzare una giornata “comunicazione persuasiva”.
fidelizzazione). La scelta degli obiettivi porte aperte, con l’aiuto di judoka famosi. (4) Zona abituale o teorica di provenienza degli
della comunicazione interni e/o esterni In un prossimo articolo illustreremo cia- aderenti alla Società sportiva. Il contorno di
viene attuata in questo spazio. Il primo scuno degli otto mezzi rappresentati nella questa zona è influenzato dalla distanza e dal
strato riguarda il tipo di relazione che si figura 7, con alcuni consigli per il loro uso. tempo di accesso. Quindi la sua rappresenta-
zione su una carta può essere accompagnata
da curve isometriche o isocrone.
(5) Si tratta di un aspetto importante per le
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Research, 1984.
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In molti sport, la fase della preparazione immediatamente precedente alla gara ha assunto il ruolo di una fase
decisiva per l’ottenimento di elevati risultati sportivi. Partendo da precedenti analisi sulla sua impostazione
nel judo, si espongono alcuni risultati che riguardano la finalizzazione, la struttura, la programmazione dei
contenuti e dei metodi di questa fase, come anche gli aspetti scientifici di questo processo di preparazione.
La struttura del ciclo della preparazione ai dell’allenamento – ricerche scientifiche cosiddetto “picco di forma” e di peaking
momenti principali della stagione è d’im- complesse – analisi delle prestazioni di (Platonov 1994; Platonov 2004).
portanza decisiva per ottenere risultati gara – messa a punto del modello di alle- Nella maggior parte degli sport, la sempre
ottimali nelle gare. I primi lavori su questo namento (cfr. anche Metveev 2000). Intan- migliore preparazione dei programmi e la
argomento risalgono a quasi quarant’anni to, per quanto riguarda il ciclo della prepa- realizzazione dei contenuti e dell’organiz-
fa (Lehnert 1964). Successivamente que- razione dell’atleta ai momenti principali zazione della preparazione immediatamen-
ste riflessioni furono riprese soprattutto della stagione è diventata d’uso comune te precedente alla gara (con l’integrazione
dalle Federazioni sportive olimpiche e l’espressione preparazione immediata- di ricerche scientifiche complesse) è rite-
hanno portato a soluzioni specifiche, che mente precedente alla gara. Per quanto nuta un’efficace possibilità per preparare
gli atleti alle loro massime prestazioni squadre di composizione diversa ai Campionati europei rappresentano il tor-
individuali (Thieß, Tschiene 1999). Campionati mondiali ed ai Giochi olim- neo di qualificazione per i Giochi olimpi-
Per gli sport e i gruppi di sport le genera- pici. Se ne trasse la conclusione che, ci od i Campionati mondiali, si deve
lizzazioni sono importanti, ma l’attività di soprattutto per motivi di tollerabilità del applicare una doppia periodizzazione
allenamento e di gara, come anche la rea- carico, in linea di principio ci si deve con due mesocicli di preparazione imme-
lizzazione della prestazione agonistica orientare verso un solo impegno princi- diatamente precedente alla gara, diretti
sono sempre processi specifici, per cui l’ot- pale della stagione: o sulla preparazione ad oggettivare lo sviluppo della presta-
timizzazione della preparazione immedia- ai Campionati europei o su quella ai zione. A causa di alcune sue particolarità
tamente precedente alla gara è anzitutto Campionati mondiali o ai Giochi olimpi- (periodo di tempo relativamente breve,
un’esigenza specifica. Se si analizzano i ci. Solo in casi eccezionali avviene una poche gare internazionali importanti,
56 dati esistenti in letteratura (Thieß, Tschiene concentrazione su due momenti princi- necessità di un ulteriore aumento della
1999) appare evidente che le idee sulla sua pali della stagione. prestazione) occorre che il macrociclo tra
impostazione dipendono dalle particolarità • Per prepararsi a partecipare alle gare i Campionati europei e il secondo
dello sport e che le esperienze specifiche principali della stagione gli atleti parte- momento culminante della stagione sia
dei vari Paesi si discostano tra loro. cipano a più gare di qualificazione, che pianificato e realizzato molto accurata-
Nel judo, con l’obiettivo di migliorare con- sono una componente del sistema mente, soprattutto per ciò che riguarda
tinuamente l’interazione tra tutti i mecca- nazionale di selezione per le squadre la dinamica del carico.
nismi di regolazione in vista dell’impegno nazionali. Per non raggiungere prematu- • Tra l’impostazione del macrociclo e la
(degli impegni) principali della stagione, la ramente il picco individuale della capa- preparazione che precede immediata-
concezione della preparazione immediata- cità di prestazione, per i tornei di quali- mente la gara successiva ad esso vi sono
mente precedente alla gara è stata conti- ficazione si svolge una preparazione stretti rapporti. Quegli atleti che non ave-
nuamente perfezionata, analizzando rego- speciale, che, però, non assume l’aspetto vano lavorato adeguatamente durante la
larmente lo sviluppo delle prestazioni di una preparazione immediatamente preparazione immediatamente preceden-
durante questo mesociclo, rispetto a quel- precedente alla gara, che rimane riserva- te alla gara, non ottenevano prestazioni
le raggiunte nelle gare più importanti del- ta esclusivamente alla preparazione al elevate nelle gare più importanti. Per
l’anno. momento culminante del relativo anno questa ragione nella preparazione imme-
In questo lavoro, partendo da ciò, ci di allenamento. Il principale torneo diatamente precedente alla gara vanno
poniamo l’obiettivo di analizzare le espe- nazionale di qualificazione si dovrebbe applicati stimoli di carico elevati, mentre
rienze di impostazione della preparazione svolgere quanto più possibile a ridosso la necessaria capacità di tollerarli viene
immediatamente precedente alla gara dal della preparazione immediatamente pre- costruita nel macrociclo precedente.
1971 al 1990, e in base di un suo ulteriore cedente alla gara. • Nella dinamica del carico della prepara-
sviluppo contenutistico e strutturale negli • Sull’impostazione del carico durante la zione immediatamente precedente alla
anni dal 1995 al 2003, riferire quali sono preparazione immediatamente prece- gara occorre che vi sia un rapporto otti-
stati i risultati di tale impostazione. dente alla gara sono state fornite alcune male nello sviluppo della capacità aero-
importanti indicazioni: nel quadro di un bica ed anaerobica. Se si forma soprat-
Lo sviluppo del judo dal 1971 continuo aumento del carico globale tutto la resistenza aerobica, si sviluppe-
al 1990 vengono inseriti più picchi di carico con ranno in modo insufficiente la capacità
successive fasi di rigenerazione, con l’ul- anaerobica e la capacità di accelerare il
Il primo a riferire sull’impostazione della timo picco che non dovrebbe essere col- ritmo del combattimento, mentre, inve-
preparazione immediatamente precedente locato a meno di cinque giorni dall’inizio ce, se si pone l’accento sulla costruzione
alla gara nel judo è stato Hempel, nel della gara. Nel settore tecnico-tattico soprattutto della capacità anaerobica, si
1971. Le indicazioni si riferivano soprat- non si apprende nulla di nuovo, ma avrà un’azione negativa sulla capacità di
tutto a come s’articolava nel tempo la avviene una stabilizzazione che unisce rigenerazione e sulla resistenza di gara e
struttura del carico, ai contenuti principali azioni di gara agonisticamente efficaci del torneo.
dell’allenamento e ai problemi organizzati- ed un elevata capacità di prestazione • L’impostazione dell’allenamento durante
vi. Nel 1976, Fiedler, Tünemann intraprese- fisica specifica, ponendo elevate esigen- la preparazione immediatamente prece-
ro una generalizzazione delle esperienze ze alla collaborazione cosciente tra i dente alla gara deve essere differenziata
degli sport di combattimento. partner d’allenamento. individualmente, tenendo conto dell’an-
La continua analisi dell’efficacia del pro- zianità d’allenamento, dell’esperienza
Per i successivi lavori furono importanti gramma della preparazione immediata- agonistica internazionale, della categoria
soprattutto queste nozioni: mente precedente alla gara (Hempel di peso, delle misure per la regolazione
1976; Müller, Deck, Heinisch, Steudel, del peso, e della tipologia del comporta-
• la realizzazione della massima prestazio- Bredow 1982), effettuata ricorrendo a mento in gara.
ne individuale nella gara principale della parametri diretti ad oggettivare lo svi-
stagione presuppone un’elevata capacità luppo della prestazione che avevano for- Negli anni ‘90, analogamente ad altri sport,
di prestazione all’inizio della preparazio- nito buoni risultati (lattato, urea, crea- vi è stata una intensificazione dell’attività
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
ne immediatamente precedente alla tinchinasi, analisi video, indici di un effi- di gara. Il campo dei partecipati ai Giochi
gara. Ritardi nello sviluppo della presta- cace conduzione della gara), ha condot- olimpici fu limitato in base ad uno sbarra-
zione durante l’anno di allenamento e di to ad ulteriori, importanti, conoscenze mento per le Federazioni continentali. La
gara non possono essere compensati sull’impostazione della preparazione qualificazione per i Giochi olimpico presup-
durante la preparazione immediatamen- immediatamente precedente alla gara. pone o un buon piazzamento (dal primo al
te precedente la gara. • Negli anni d’allenamento e di gara con quinto posto) nei Campionati mondiali nel-
• Per quanto riguarda gli atleti delle squa- due momenti culminanti (Campionati l’anno pre-olimpico o che si ottenga un
dre nazionali delle Federazioni più forti, europei e Campionati mondiali o Cam- piazzamento dal 1° al 5° (donne) o al 9°
fu osservato che partecipavano con pionati mondiali e Giochi olimpici), se i (uomini), nella classifica EJU. Inoltre, il
Campione europeo dell’anno dei Giochi L’ulteriore sviluppo della struttura vengono integrati raduni internazionali
olimpici è ammesso d’ufficio. Questo stret- e dei contenuti della preparazione d’allenamento. La fase della costruzione
to rapporto tra partecipazione alle gare e immediatamente precedente alla complessa della prestazione dura ancora
ottemperanza dei criteri di qualificazione gara negli anni dal 1995 al 2003 da dieci a dodici giorni, viene svolta secon-
ha portato al perfezionamento dell’impo- do un ritmo del carico dettagliatamente
stazione dei macrocicli di allenamento Necessità e metodi pianificato nelle condizioni di un raduno, il
soprattutto da questo punto di vista: cui andamento viene analizzato e ottimiz-
La preparazione immediatamente prece- zato, grazie a ricerche che accompagnano
• diversa strutturazione dei microcicli di dente alla gara è la tappa più sensibile del l’allenamento che assumono carattere di
preparazione alle gare di qualificazione; ciclo annuale, nella quale il compito è quel- valutazione funzionale (tabella 1).
• aumento dell’utilizzazione del metodo di lo di formare al massimo la prestazione 57
gara in allenamento (mezzi d’allenamen- individuale di gara, fondendo tra loro pre- L’impostazione dell’allenamento
to complessi, riferiti ad un compito, alle- supposti psichici, capacità di prestazione nelle singole fasi della preparazione
namento situazionale, allenamento allo tecnico-tattica e condizione fisica specifica. immediatamente precedente alla gara
stress); Nella nostra Federazione il problema del-
• una adeguata articolazione del regime l’impostazione della preparazione imme- La fase di rigenerazione
carico-riposo tra tornei importanti che, diatamente precedente alla gara, fu nuo-
in parte, si susseguono a poca distanza vamente affrontato a metà del 1990, rea- Nel periodo di gara successivo alle gare di
tra loro. gendo al cambiamento delle condizioni qualificazione, vengono fortemente solle-
dello sport nazionale d’alto livello e, non citati il potenziale energetico ed i processi
Un cambiamento dell’impostazione del per ultime, alle tendenze nell’evoluzione di natura informativa (stabilità delle azioni
macrociclo d’allenamento comprende un internazionale del judo (continuo incre- di gara) degli atleti. Per questa ragione è
ulteriore sviluppo della preparazione mento dell’attività di gara sotto forma di indispensabile una rigenerazione psicofisi-
Tabella 1 – Struttura delle fasi e contenuti principali della preparazione immediatamente precedente alla gara, prima e dopo il 1990.
Tappa Fase di rigenerazione Fase della costruzione Fase della costruzione Fase della Gara
differenziata globale stabilizzazione
della prestazione della prestazione della prestazione
Durata prima 5-8 giorni 14-16 giorni 18-21 giorni 10-12 giorni 4-6 giorni
del 1990 (AC) (AC o RA) (RA) (AC o RA) (località di gara)
Durata dopo 4-7 giorni 14-16 giorni 10-12 giorni 10-12 giorni 4 -6 giorni
il 1990 (AC) (AC O RAI) (RA) (AC) (località di gara)
Legenda: AC, allenamento a casa; RA, raduno di allenamento; RAI, raduno internazionale d’allenamento
immediatamente precedente alla gara che numerosi incontri di qualificazione nazio- ca completa. Ha dato buoni risultati un
rappresenta il momento culminante della nali ed internazionali, di Campionati, di periodo d’allenamento di rigenerazione da
stagione. In essa si deve ottenere un ulte- competizioni di Coppe federali ed Euro- 5 a 7 giorni svolto a casa, nel quale si uti-
riore incremento della prestazione fino alla pee), e rielaborato continuamente nei cicli lizzano mezzi generali d’allenamento come
gara principale della stagione, realizzando olimpici 1993-1996, 1997-2000 e 2000- ginnastica, giochi, jogging, nuoto, ecc. rea-
nel giorno della gara un optimum nell’inte- 2004. Grazie alla stretta collaborazione tra lizzati in condizioni aerobiche. È opportuna
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razione di tutti i sistemi funzionali che par- gli allenatori federali responsabili si riuscì a la realizzazione di test per il controllo del
tecipano alla realizzazione della prestazio- elaborare programmi cha hanno portato a livello dei presupposti aerobici ed anaero-
ne di gara (Lehmann 2000). Il problema successi sia in campo maschile e femmini- bici della prestazione di forza e di resisten-
principale è rappresentato dall’intreccio tra le, sia in quello giovanile. za, per avere l’opportunità di potere ancora
sistemi “informazionali” (motivazione, stra- Diversamente da come era strutturata la correggere eventuali deficit durante la pre-
tegia, tecnica-tattica) ed “energetici” preparazione immediatamente precedente parazione immediatamente precedente alla
(metabolismo muscolare alattacido, lattaci- alla gara negli anni fino al 1990, è aumen- gara. In questa fase, il volume globale d’al-
do, aerobico). In questo lavoro ci concen- tata la percentuale dell’allenamento “a lenamento non deve essere superiore a 4 -
treremo sul sistema energetico. casa”. Nella costruzione della prestazione 6 ore.
La fase di costruzione della prestazione
Zone d’intensità
15,0
All’inizio di questa fase alcuni importanti Molto scarso
presupposti della prestazione, quali la 12,5 Scarso
capacità aerobica ed anaerobica, la capa- Medio
cità di contrarre alla massima velocità la 10,0 Elevato
La fase della costruzione globale della pre- movimenti e Nei giorni di carico elevato domina l’alle-
stazione è il vero e proprio nucleo centrale • un miglioramento della stabilità delle namento complesso di tipo competitivo,
della preparazione immediatamente prece- azioni di gara in condizioni di carichi nel quale come mezzi di allenamento s’u-
dente alla gara. È stata ridotta ad una fase, estremi di tipo energetico-organico- tilizzano sia il randori (esercitazione libera,
chiaramente più breve, ma molto intensi- muscolare (attacchi intermedi, attacchi RAN) sia incontri d’allenamento (CA) con
va, di raduno d’allenamento della durata di finali, impostazione dell’incontro finale). variazioni. Il grado più elevato dell’allena-
dieci-dodici giorno. In essa, diventa d’im- mento complesso vicino alla gara è indub-
portanza centrale la costruzione globale Dal punto di vista specifico del carico ven- biamente l’incontro d’allenamento, che è
della prestazione. Contenuti ed obiettivo gono realizzati tre picchi sotto forma di quello che più si avvicina alle richieste psi-
punti di forza, eliminazione di quelli
Lattato (mmol/l) 18 deboli, elaborazione di concezioni del-
16 S1 l’incontro adeguate all’avversario e
S2 13,9 14,3 all’affermazione efficace di una strategia
14
VM
12,7 di base individuale durante il combatti-
12 mento;
10,0 10,3
10 9,7 • formazione di momenti di improvviso
7,9 incremento del ritmo del combattimen-
8 7,5
to, compreso quello finale fino al golden
6 5,5 score;
• capacità di aumento del ritmo nel com- 59
4
battimento e nel torneo;
2
• esercitazione coerente di varianti di
0 soluzioni tattiche come lotta di kumi
RAN CA PS/CP TGSmax CG CG CG CG CG
(n=459) (n=902) (n=96) (n=399) (>1 min) (>2 min) (>3 min) (4 min) (> 5 min) kata, studio delle situazioni d’attacco,
comportamento ai margini del tatami;
• incremento dell’intensità delle azioni di
Figura 2 – Confronto tra scostamenti medi del lattato nella realizzazione di alcuni mezzi di allena-
gara (continua pressione sull’avversario);
mento nel judo (Heinisch 2001) rispetto alla ricerche condotte sulle gare (Müller-Deck et al.
1982). Legenda: RAN = randori ad intervalli, 5-6 min; CA = combattimento di allenamento (> 3 • diminuzione del tempo di preparazione
min); PS = palla seduta, 60 s; CP = 60 s di circuito di proiezioni con 4 partner, 60 s; TCS = test dell’attacco, nage waza o prese per ese-
di carico specifico (massimale, 3 min); CG = combattimento di gara. guire o proseguire un’azione, utilizzazio-
ne coerente del passaggio dalla lotta in
piedi a quella a terra;
chiche, tecnico-tattiche ed organico tamente precedente alla gara è indiscusso, • realizzazione dell’azione sotto pressione
muscolari di un incontro di judo (cfr. figu- in quanto solo se in allenamento si debbo- temporale;
ra 2). Modificando l’utilizzazione di ambe- no affrontare le richieste tipiche di un • miglioramento del comportamento
due i mezzi di allenamento si tenta di combattimento si può garantire una suffi- difensivo;
simulare esattamente le condizioni di un ciente preparazione allo scontro estrema- • attenzione al comportamento verso i
incontro dal punto di vista metodologico e mente elevato con l’avversario che carat- giudici, al regolamento attuale.
del carico o di realizzare gli obiettivi della terizza un incontro di gara.
giornata di carico elevato (cfr. tabella 2). Per quanto riguarda la formazione della Nella preparazione immediata alla gara
Hanno dato buoni risultati da sette a nove prestazione tecnico-tattica si presta non sempre, si riesce a raggiungere il
incontri d’allenamento per ogni giorno di attenzione soprattutto alla realizzazione di picco voluto d’intensità con mezzi d’alle-
carico elevato (ovvero molto più che in questi compiti: namento simili alla gara. Le alternative
una competizione ufficiale) contro avver- sono rappresentate dai cosidetti carichi
sari quasi dello stesso livello. Frattanto, il • un lavoro intenso su concezioni indivi- aggiuntivi eseguiti immediatamente dopo
loro impiego nella preparazione immedia- duali del combattimento, formazione dei il randori o l’incontro d’allenamento, o
Tabella 2 – Forme modificate di carico nell’impiego di mezzi d’allenamento simili alla gara.
Randori/stazione eretta • da 6 a 4 min con 4-5 min di pausa e carico 6-8 180-190
aggiuntivo conclusivo (ad esempio, da 30
a 60 s di proiezioni)
• 5 (6) x 2 min con un avversario riposato
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Combattimento Capacità di prestazione • da 5 a 6 min senza interruzioni con ippon 8-12 > 190
di allenamento e mobilitazione (si addizionano i punteggi)
• combattimenti d’allenamento secondo
il regolamento
• combattimenti di allenamento contro più
avversari riposati (ad esempio 3x2 min)
• combattimenti di allenamento con gara
a squadre (utilizzare l’aspetto motivazionale)
tecnico-tattica, nella quale si presta atten-
zione soprattutto a due aspetti:
Ergometro Uscita da un Randori
Uchi-komi-geiko Sitball
a manovella Osae-komi di proiezioni
• l’analisi del livello di prestazione nel set-
Lotta Trazione Proiezione Tirare il partner Uchi-komi tore tecnico-tattico, attraverso una valu-
di prese del manichino del manichino con la cintura di prese tazione basata sulle riprese video degli
incontri di allenamento (realizzazione
della concezione individuale del combat-
Figura 3 – Esempi di esercizi speciali di allenamento come carichi a circuito di durata quasi simile timento, definizione dei punti deboli e
a un combattimento o come carico finale dopo randori e incontri d’allenamento. dei punti di forza degli atleti, derivazione
60 di indicazioni e conseguenze per i suc-
cessivi giorni di allenamento della prepa-
razione immediatamente precedente alla
Creatinchinasi (µmol/l)
35
gara e per la gara principale);
S1
30
• preparazione a medio e brevissimo ter-
S2
mine alla gara attraverso analisi di
25
VM videoregistrazioni e la presentazione di
analisi computerizzate degli avversari.
20 Volumi elevati e massime intensità di
265% 181% allenamento richiedono, obbligatoria-
15 mente, anche un adeguato utilizzo di
144% misure dirette a regolare il carico di alle-
10 namento.
Nel solo periodo dal 1995 al 2000, nel
5 settore maschile juniores e seniores di
alto livello, furono realizzate ricerche che
0 riguardavano il carico di centotrentasei
prima dopo prima dopo prima dopo
judoka. Così per ottenere e documentare
GCE GCE GCE GCE GCE GCE3
indicazioni sul controllo dell’allenamento
ci si servì di 1244 analisi della creatinchi-
Figura 4 – Confronto delle alterazioni dei valori medi della creatinchinasi (CK) prima e dopo giorni nasi e di 2285 determinazioni del lattato
di carico elevato (GCE) in atleti senior e junior, n = 136 (Heinisch 2001). (cfr. Heinisch 2001). Al centro vi erano
questi aspetti:
• ricerche sull’effetto e sulla rielaborazione
carichi separati a circuito specifici del judo Malgrado la variazione dei mezzi di alle- individuale del carico dei giorni di alle-
che hanno all’incirca la stessa durata di un namento non si è potuto ottenere lo svi- namento attraverso l’analisi dell’attività
combattimento, nei quali sono inseriti luppo della prestazione voluto (cfr. figura della creatinchinasi sierica nella prepara-
esercizi generali e speciali (figura 3). 1 e 4). È evidente che, durante il mesociclo zione immediatamente precedente alla
Attraverso l’intensificazione crescente si è prodotto un adattamento ai picchi di gara. Il loro scopo era quello di determi-
viene mobilitato al massimo il metaboli- carico, per cui comparve una diminuzione nare i tipici andamenti individuali e di
smo anaerobico-lattacido, ottenendo così degli scostamenti (del lattato) dopo il 2° gruppo del carico durante i relativi
di avvicinarsi quanto più possibile al carico ed il 3° giorno di carico elevato. Ciò può mesocicli, con l’obiettivo immediato del
tipico della gara. Molto adatti sono soprat- essere stato causato anche da fattori controllo attuale dell’allenamento, e
tutto ambedue i livelli più elevati dell’im- motivazionali e dal crescente esaurimento quello a medio e lungo termine di
postazione dell’intensità della fase della degli atleti. approfondire il livello di conoscenze per
formazione complessa della prestazione Unitamente all’aumento della qualifica- migliorare il processo di allenamento;
(cfr. tabella 3). In questa fase, mentre l’in- zione metodologica della preparazione • studio degli effetti dei mezzi di allena-
tensità raggiunge il massimo livello di immediatamente precedente alla gara, mento generali e specifici del judo, tra-
tutto l’anno ed anche della preparazione nella fase della costruzione globale della mite la determinazione delle concentra-
immediatamente precedente alla gara, il prestazione fu ulteriormente sviluppato il zioni del lattato, allo scopo di rilevare
volume d’allenamento viene di nuovo leg- sistema di controllo dell’allenamento. Al l’effetto immediato di lavoro dei mezzi
germente diminuito rispetto alla fase di centro dell’attività d’analisi vi è l’oggetti- d’allenamento utilizzati e del livello indi-
costruzione (ventidue-ventisette ore). vazione dello sviluppo della prestazione viduale di carico raggiunto.
Durata Intensità Pausa tra Numero Durata Pausa tra Numero Parametri del carico
del singolo (massime rip. gli esercizi degli esercizi del carico i circuiti dei circuiti Lattato FC
esercizioe possibili) nel circuito (mmol/l) (b/min)
50-60 s 60-70% nessuna 8-10 8-10 min 5 min 4-5 4-6 140-160
35-45 s 70-80% 10-15 s 6-8 5-7 min 5 min 3-4 7-9 160-180
20-30 s 80-90% 20-30 s 5-7 4-6 min 5 min 3-4 10-14 > 180
La fase di stabilizzazione della prestazione Il riscaldamento che precede immediata- della fase della formazione finale della
mente il primo combattimento è particolar- prestazione, è la distanza ottimale tra
L’obiettivo metodologico finale della pre- mente importante. La maggior parte degli l’ultimo picco di carico ed il giorno della
parazione immediatamente precedente atleti richiede un riscaldamento (pre-carico) competizione. Le esperienze del passato e
alla gara è raggiungere la massima presta- molto intensivo, intendendo con ciò che quelle attuali indicano un periodo da
zione individuale nel momento della com- l’intero organismo (muscolatura, motricità, dieci a dodici giorni, durante il quale si
petizione principale, unendo condizione psiche) debbono essere portati a “tempera- dovrebbero produrre adattamenti otti-
fisica, tecnica, tattica ed aspettative di ture di funzionamento” ottimali, in modo mali dal punto di vista energetico (super-
risultato. Gli adattamenti che vengono ini- tale che sia possibile un impegno massimo compensazione) e un ampliamento fun-
ziati nella fase di formazione della presta- fin dal primo secondo del combattimento. zionale dal punto di vista informazionale
zione portano ad ulteriori processi di alte- (organizzazione dell’informazione). Come 61
razione e a sinergie tra i sistemi funzionali. 4. Considerazioni finali sia possibile perfezionare ulteriormente i
Tali alterazioni sono sostenute da carichi rapporti tra i processi di supercompensa-
di scarsa e media intensità. Stabilizzazione Un ulteriore sviluppo della concezione della zione e di organizzazione dell’informa-
delle prestazione significa, allora, mirare a preparazione immediatamente precedente zione è oggetto di ulteriori ricerche.
questi risultati principali: alla gara si è reso necessario non tanto per
i cambiamenti sociali avvenuti (in Germa- Gli Autori: Dott. Hans- Dieter Heinisch, direttore
del Gruppo di studio Tecnica-Tattica, Istituto di
• acquisire fiducia nella propria capacità nia, ndt) negli anni ‘90, e per le diverse scienza applicata all’allenamento, Lipsia; Prof. dott.
di prestazione da parte dell’atleta; esperienze delle due Federazioni tedesche Gerhard Lehmann, ex-professore nel settore Sport
• sviluppare un senso di sicurezza sull’ef- di judo, ma soprattutto per l’evoluzione del di combattimento dell’Istituto superiore di cultura
ficacia del proprio modo d’agire dal sistema di gara a livello internazionale. Se fisica di Lipsia e ex-Rettore di questo Istituto.
punto di vista tecnico e tattico; si tiene conto di esperienze pluriennali e
• sentire di possedere energie per affrontare dei risultati delle ricerche attuali si possono Indirizzo: dott. Hans- Dieter Heinisch, Institut für
Angewandte Trainingswissenschaft, Marschner-
le elevate richieste che si pongono in gara. trarre queste conclusioni: str. 29, 04103 Lipsia.
e-mail: heinisch@iat.uni-leipzig.de
Gli effetti sinergici tra motivazione, tecni- • anche nel judo si è dimostrata valida la gerhard.lehmann@tiscali.de
ca, tattica e condizione fisica, debbono strutturazione della preparazione imme- Traduzione di M. Gulinelli da Leistungssport, 3,
essere raggiunti, tra l’altro, servendosi dei diatamente precedente alla gara in 2004, 49-54. Titolo originale: Standpunkte und
seguenti compiti e mezzi di allenamento: forma di macrociclo “compresso”, con le Ergebnisse zur Gestaltung der Unmittelbaren
Wettkampfvorbereitung (UWV) in der Sportart Judo.
fasi di rigenerazione, costruzione, for-
• lavoro sull’ulteriore perfezionamento mazione finale e stabilizzazione della
dello svolgimento delle azioni di gara, prestazione. Bibliografia scelta
realizzato attraverso esercizi tecnico- • Per le fasi dell’allenamento che si svol- Freyer K., UWV-Standpunkte Ringen, UWV
tattici in condizioni di carico aerobico; gono “a casa” una grande responsabilità Workshop “Technisch-taktische Sportarten”, 8
• stabilizzazione delle prestazioni di rapi- spetta all’allenatore personale dell’atleta. aprile 2003, Lipsia.
dità e di forza rapida esercitando le Sotto la sua direzione metodologica Heinisch H. -D., Untersuchungen zur Trainings-
azioni (le tecniche) speciali in condizioni deve essere garantito che l’atleta abbia steuerung, unter dem Aspekt der Belastungsge-
di carico alattacido; sufficientemente recuperato dopo un staltung in der Unmittelbaren Wettkampfvorbe-
reitung (UWV) im Judo/Männerbereich, IAT Leip-
• stabilizzazione della prestazione com- macrociclo impegnativo e sia stato pre- zig, Ergebnisbericht, 2001, 25.
plessa di gara attraverso randori e parato, grazie ad una costruzione fina- Lehmann G., Wettkampfvorbereitung und
incontri d’allenamento in condizioni di lizzata generale e specifica della presta- Wettkämpfe in den Kampfsportarten, in: Thiess G.,
carico aerobico-anaerobico; zione, ai carichi elevati della fase della Tschiene P. (a cura di), Handbuch zur Wettkamp-
flehre, Aquisgrana, Meyer und Meyer, 266-288.
• eliminazione di eventuali tensioni psi- formazione globale della prestazione. Lehmann G., Ausdauertraining in Kampfsportar-
chiche, attraverso carichi aerobici (corsa • I massimi carichi, che arrivano fino ai ten, Trainerbibliothek, Volume 35, Münster, Phi-
lenta, esercizi di allungamento muscola- limiti individuali della capacità di lavoro lippka-Sportverlag.
re, giochi). ed anche oltre, vengono realizzati nella Lehnert A., Einige Besonderheiten der Vorberei-
fase della formazione globale della pre- tung auf entscheidend Wettkämpfe, DHfK Leip-
zig, Dissertation.
In questa fase, inoltre, si realizza il proces- stazione. La direzione ottimale di questo Lehnert A., Die unmittelbare Vorbereitung auf
so di avvicinamento al peso-gara. processo richiede che, ogni giorno, l’al- entscheidende Wettkämpfe, Leistungssport, 24,
La scelta dei mezzi da preferire per la stabi- lenamento sia accompagnato da ricer- 1994, 1, 10-15 (traduzione italiana a cura di M.
lizzazione della prestazione ha carattere che approfondite che comprendano Gulinelli, La preparazione immediata alle gare
diverso da atleta ad atleta, e come procedere parametri psicologici, tecnico-tattici ed importanti, Sds-Scuola dello sport, XIII, 1994, 30,
26-33).
deve essere discusso, in modo molto preciso, energetico-condizionali. Matveev L. P., Der Modellansatz zur Strukturie-
dall’allenatore con l’atleta. Il volume d’alle- • I mezzi di allenamento ed i metodi di rung des Trainings im Makrozyklus, Leistungs-
namento è di circa otto-dieci ore settimanali. ricerca che si utilizzano favoriscono uno sport, 30, 2000, 4, 53-57.
Della fase di stabilizzazione fa parte anche sviluppo finalizzato della prestazione del Platonov V. N., Belastung-Ermüdung-Leistung,
Trainerbibliothek, Volume 34, Münster, Phi-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
lo spostamento per recarsi nella località judoka. Occorre, inoltre, pensare atten-
lippka-Sportverlag.
della gara, che secondo dove si svolge può tamente all’utilizzazione di mezzi di alle- Platonov V. N., Fondamenti dell’attività di allena-
essere di diversa lunghezza. Le misure namento che stimolano nell’atleta l’u- mento e di gara, Teoria generale della prepara-
d’allenamento immediatamente successive nità tra fattori psichici, tecnico-tattici ed zione negli sport olimpici, Perugia, Calzetti-
al viaggio mirano solo alla rigenerazione. energetici della regolazione dell’azione e Mariucci, 2004.
Sul luogo della gara ci si allena al massimo del comportamento. Platonov V. N., L’organizzazione dell’attività di
allenamento e di gara, Teoria generale della pre-
una volta al giorno (per circa 60 min), uti- • Indubbiamente, un problema centrale parazione negli sport olimpici, Perugia, Calzetti-
lizzando i mezzi d’allenamento dei quali nell’impostazione della preparazione Mariucci (in stampa).
abbiamo parlato. immediatamente precedente alla gara o
Trainer’s digest
I trigliceridi intramuscolari
a cura di A. Schek
Una delle principali fonti di energia nei carichi di lunga durata è males, Am. J. Physiol. Endocrinol. Metab., 285, 2003, E804-811)
rappresentata dai trigliceridi intramuscolari (IMTG), che rifornisco- che hanno studiato il rapporto tra contenuto di grassi nell’alimen-
62 no i muscoli che si contraggono di acidi grassi, e che, quindi, non tazione e contenuto di IMGT del muscolo vasto laterale di nove
.
provengono solo dal tessuto adiposo. L’importanza degli IMGT ciclisti allenati, prima e dopo un carico al 55% del VO2max. Così è
come substrati è stata oggetto di una lunga controversia, anche stato accertato che il contenuto di IMGT diminuisce del 21% dopo
perché per la loro determinazione era necessario prelevare un un’attività di resistenza. Nelle quarantotto ore successive si pro-
campione di tessuto attraverso una biopsia muscolare. Così, se dusse un aumento significativo solo dopo una “dieta normale”
alcuni studi facevano supporre che venisse demolita una scarsa (39% di apporto energetico attraverso i grassi), ma non dopo una
quantità di IMGT, altri arrivavano alla conclusione che ne venisse tipica dieta “sportiva” ricca di carboidrati.
utilizzato fino al 40% delle riserve. La controversia è stata risolta I risultati di questi due studi mostrano che tra maschi e femmine
grazie all’introduzione di un metodo di ricerca per immagini, la non esistono differenze per quanto riguarda l’ossidazione e la
Magnetic Resonance Spectroscopy (Watt M. J. et al., Intramuscolar risintesi dell’IMTG, come era atteso, visto che la cinetica dei sub-
triacylglicerol utilization in human skeletal muscle during exercise: strati sotto sforzo nei due sessi è confrontabile. Inoltre, i risultati
is ther a controversy?, J. Appl. Physiol., 93, 2002, 1185-1195). È sembrano confermare che l’indicazione che nella dieta degli atleti
stato così stabilito, senza possibilità di dubbio, che durante un praticanti sport di resistenza di alto livello, dal 35 al 40 di energia
esercizio fisico moderato di lunga durata vi è una significativa e provenga dai grassi non solo è sostenibile, ma addirittura consi-
dal punto di vista energetico importante ossidazione degli acidi gliabile. Il grasso favorisce la rigenerazione nel senso che produce
grassi derivati dagli IMGT. Ciò vuole dire che anche il grasso con- il ristabilimento delle riserve di IMGT e, oltre a ciò, facilita la
tenuto nelle fibre muscolari contribuisce alla formazione dell’ATP copertura del bisogno di energia, agendo in senso positivo sul
in carichi di lunga durata di scarsa intensità. Ora, se durante questi sistema immunitario. Invece, un deficit di energia (e proteine)
carichi, tipici di sport come la maratona, le corse ciclistiche, lo sci indebolisce le difese immunitarie.
di fondo, il triathlon, ecc. gli IMGT vengono utilizzati alla pari del Però, a tutt’oggi non è chiaro fino a che punto la composizione
glicogeno, è necessario che nella fase di recupero vengano ricosti- degli acidi grassi nella dieta influisca sul sistema immunitario .
tuite le riserve di ambedue i substrati. Ciò vuole dire che oltre ai Così mentre alcuni Autori, ad esempio D. König et al. (Exerc.
carboidrati (e alle proteine) debbono essere assunti anche i grassi, Immunol. Rev. 3, 1997, 1-31) considerano vantaggioso un apporto
in quanto un deficit di acidi grassi rapidamente disponibili dimi- di acidi grassi omega-3 rispetto al quello di acidi grassi omega-6,
nuisce la capacità di prestazione di resistenza, come dimostra, ad altri Autori (ad esempio, Toft A. D., Thorn M., Ostrowski K., Asp S.,
esempio, il fatto che se la lipolisi nei muscoli viene bloccata con il Moller K., Inversen S. Hermann K., Sondergaard S. R., Pedersen B.
nadololo, l’atleta si stanca più rapidamente (J. Cleroux et al., J. K., N-3 polynsatured fatty acids do not affect cytokine response to
Appl. , 66, 1989, 548-554). Se si tiene conto che negli ultimi anni è strenous exercise, J. Appl. Physiol., 89, 2000, 2401-2406) non
aumentato il numero degli atleti praticanti sport di resistenza che hanno trovato alcuna variazione della reazione della fase acuta a
adottano una dieta povera di grassi (< del 15% dell’apporto di carichi d’intensità elevata dopo un’integrazione con olio di pesce
energia), (D. R. Pendergast et al., J. Am. Coll. Nutr., 19, 2000, 345- (6 g per sei settimane) ricco di acidi grassi omega-3. Probabilmen-
350) è stato studiato se il consumo di una dieta con un contenuto te se invece di acidi grassi omega-3 fossero stati assunti acidi
scarso o moderato di grassi (rispettivamente 10% e 35% dell’ap- grassi omega-6, si si sarebbe prodotto un risultato diverso. In
porto d’energia) abbia un effetto sulla sintesi degli ITGM dopo un generale, una diminuzione del consumo di acidi saturi e di acidi
carico
. di corsa su nastro della durata di due ore al 67% del trans (come quelli che sono contenuti in alimenti ricchi di grassi
VO2max. Alla ricerca di D. E. Larson-Meyer, B. R. Newcomer, G. R. d’origine animale e nel fast food) accompagnata da un aumento
Hunter (Larson-Meyer D. E., Newcomer B. R., Hunter G. R., Influen- del consumo di acidi grassi omega-3 e di acidi grassi monoinsa-
ce of endurance running and recovery diet on intramyocellular lipid turi (come quelli contenuti nell’olio d’oliva o in quello di colza) si
content in women: a 1H NMR study, Am. J. Physiol. Endocrinol. ritiene che abbia un effetto di protezione della salute. Invece è
Metab., 282, 2002, E95-E106) hanno partecipato nove donne che assolutamente sconsigliato un apporto eccessivo di grassi, come
si allenavano per la maratona o per il triathlon. Dal rilievo del con- quello previsto dalle diete a basso contenuto di carboidrati (fino al
tenuto di IMTG nel muscolo soleo prima e dopo il carico risultò 65% di grassi), venute di moda sopratutto negli Usa, dopo il libro
una diminuzione del 25%. La dieta con un moderato contenuto di del cardiologo statunitense Atkins, che nel 1975 mise a punto una
grassi produsse un restauro delle riserve di grassi in ventidue ore e dieta dimagrante priva di zuccheri, nella quale sono vietati tutti i
dopo settanta ore si produsse, addirittura, una supercompensazio- carboidrati e, praticamente, non ci sono limiti per alimenti ricchi di
ne. Nel caso di una dieta ipocalorica povera di grassi, neppure grassi o proteine. Oltre ad altri svantaggi, tali che negli Usa i car-
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dopo settanta ore si raggiungevano i valori iniziali. Gi Autori arri- diologi hanno definito tale dieta “passaporto per l’infarto”, essa da
vano alla conclusione che, per ristabilire le riserve di IMTG dopo un un lato peggiorerebbero le difese immunitarie mentre, dall’altro
carico di resistenza, è necessario che nella dieta sia contenuta una non si favorirebbe il ripristino delle riserve di glicogeno, che avreb-
certa quantità di grassi. Conclusione alla quale sono arrivati anche be conseguenze negative sulla prestazione di resistenza. Rimane
altri Autori (van Loon L. J. C., Schrauwen-Hinderling V. B., Koop- da chiarire, con altre ricerche, quale debba essere la distribuzione
man R., Wagenmakers A. J. M., Hesselink M. K. C., Schaart G., Kooi percentuale dell’energia ricavata dai principali nutrienti necessaria
M. E., Saris W. H. M., Influence of prolonged endurance cycling and per rendere ottimale sia le riserve di glicogeno sia quelle di grassi
recovery diet on intramuscolar triglyceride content in trained nei muscoli sollecitati da un carico di resistenza.
Alimentazione
Alexandra Schek
vato IG. Sembra così che la maggiore menti con basso IG. Invece, non vi era consumarne solo quantità minime senza
deviazione del tasso di glucosio ed insulina alcuna differenza se, nello stesso lasso di che si producano disturbi gastrointestinali.
provocata dagli adattamenti metabolici al tempo, la stessa quantità di carboidrati Décombaz et al. (2001), su soggetti allena-
movimento, ma certamente anche dall’as- contenuti in alimenti ad elevato IG veniva ti e non allenati, hanno dimostrato che la
sunzione di carboidrati durante il carico, consumata distribuendola in quattro gran- concentrazione intramuscolare di triglice-
presenti un carattere relativo (Burke et al. di pasti o in sedici piccoli spuntini (Burke ridi successiva ad un lavoro nella zona
1998a). D’altro canto, non è da escludere et al. 1996). Se si tiene conto del fatto che submassimale d’intensità, con una dieta
che vi siano atleti sensibili a risposte estre- grandi pasti producono una più intensa ricca di grassi (55%) dopo trenta ore
me allo zucchero ematico/insulina. risposta insulinica (elevato carico glicemi- aumenta del 30-40% rispetto al valore ini-
ziale, mentre dopo una dieta povera di mamente bassa di grassi, legata alla sti- ad una dieta con una quantità limitata di
grassi è minore dal 5 al 17% (Décombaz et molazione dell’accumulo di glicogeno, lipidi (30%). Per quanto riguarda la sensi-
al. 2001). Ambedue i tipi di dieta favori- come quella raccomandata sulla base di bilità all’insulina, Staudacher et al. (2001),
scono la ricostituzione delle riserve di gli- studi meno recenti, che viene ancora pra- dopo una settimana di assunzione di una
cogeno nelle ventiquattr’ore, ma non è ticata da alcuni atleti (Rotsch et al. 2002) dieta ricca di grassi (69%), non hanno rile-
stato indagato come influiscano sulla pre- influirebbe negativamente sulla prestazio- vato alcuna differenza rispetto a una dieta
stazione. ne di resistenza. E, inoltre, affermano che, ricca di carboidrati (70%).
Già nel 1997, Starling et al. hanno dimo- se la percentuale di grassi viene aumenta-
strato che l’assunzione di un dieta ricca di ta almeno fino al 30%, si avrebbe un Le principali sostanze alimentari nella
grassi (68%) rispetto ad una ricca di car- effetto positivo non solo per quanto fase di carico moderato d’allenamento
boidrati (83%), dopo un carico di resisten- riguarda la copertura del fabbisogno di 65
za, ovviamente produce un incremento energia, e un sufficiente apporto di com- Concretamente, il problema di quale debba
del contenuto di trigliceridi nella muscola- ponenti essenziali dell’alimentazione, ma, essere la distribuzione percentuale dei
tura, ma anche un peggioramento della probabilmente, anche sul sistema immuni- nutrienti nella dieta è legato, essenzial-
prestazione nella successiva corsa a cro- tario. È noto che un elevato stress ossida- mente, alla sollecitazione delle riserve di
nometro. Per queste ragioni, si sconsiglia tivo, come quello che può si può presenta- glicogeno. La velocità d’ossidazione del
un elevato apporto di grassi nella fase di re nello sport, comporta una soppressione glicogeno dipende, in modo determinante,
recupero. delle funzioni immunitarie, mentre i grassi dall’intensità del carico, mentre il consumo
sembrano avere una funzione immuno- di glicogeno dipende anche dalla durata
modulante e, probabilmente, sono in del lavoro (Mittendorfer, Klein 2003;
Per riassumere: grado di diminuire gli effetti negativi dei Scheck 1997).
in tutte le attività sportive di durata
maggiore ai 90 min, sia prima sia carichi intensivi sul sistema immunitario Nel caso di carichi giornalieri che durano
durante il lavoro, è molto importante un (Venkatraman et al. 2000; Venkatraman, meno di 90 min, si raccomanda un appor-
apporto di carboidrati con un indice gli- Pendergast 2002). Venkatraman et al. to di carboidrati di 6 (da 5 a 7) g per kg di
cemico da elevato a medio. In questo (1997, 1998, 2001), in molte ricerche spe- peso corporeo (Burke et al. 2001) e, per
periodo, si debbono evitare i grassi e rimentali, hanno rilevato che un apporto quanto riguarda le proteine, di 1,2 g per kg
nella fase di recupero si debbono prefe- del 40% di grassi migliora le prestazioni, di peso corporeo (Poortmans, Dellalieux
rire i carboidrati. senza avere un effetto negativo sui più 2000). Se si ipotizza un peso corporeo di
diversi parametri della funzione immuni- 75 kg ed un fabbisogno quotidiano di
taria. Invece, Pedersen et al. (2000) riferi- energia di 3600 kcal (corrispondente a una
scono di un effetto negativo sul sistema distanza di 15 km di corsa) otteniamo una
4. Gli alimenti principali immunitario di un apporto molto elevato percentuale di carboidrati del 50% ed una
nell’allenamento (62%) di grassi. Non c’è da stupirsi, in di proteine del 10%. Il restante 40%
quanto, anche per quanto riguarda altri dovrebbe essere fornito dai grassi, anche
È opinione comune che la compensazione alimenti ed altre sostanze, è stato più se quanto calcolato in questo esempio non
di una carenza di energia o di nutrienti, volte dimostrato che un loro consumo deve rappresentare un’indicazione obbli-
come quella che si può osservare, ad estremamente elevato non è particolar- gatoria (cfr. il paragrafo successivo).
esempio, in sport nei quali esiste il rischio mente positivo, ma, in certe condizioni, è
di “anoressia atletica” (Scheck 2002 a), addirittura dannoso. Le principali sostanze alimentari nella
può migliorare la prestazione. Per quanto Che un incremento (moderato) della per- fase di carico elevato d’allenamento
riguarda questo aspetto, due studi recenti centuale di grassi nella dieta degli atleti di
(Hoppeler et al. 1999; Horvath et al. 2000 elevata qualificazione sia giustificato, si Nel caso di carichi quotidiani di 90 min ed
a) dimostrano che un incremento dal 18 al ricava anche dai risultati delle ricerche di oltre,. con un’intensità superiore al 65%
41% o dal 16 al 44% della percentuale di altri gruppi di lavoro. Così Brown et al. del VO2max e di unità di allenamento
. d’in-
grassi nella dieta produce un migliora- (2000) hanno dimostrato che tre mesi di tensità superiori all’85% del VO2max, si
mento della capacità di prestazione di una dieta ricca di grassi (50% di grassi, raccomanda un apporto di carboidrati di 9
resistenza, che, almeno parzialmente, deve 37% di carboidrati) rispetto ad una ricca (da 8 a 10) g per kg di peso corporeo, di
essere attribuito al passaggio da un deficit di carboidrati (69% carboidrati, 15% gras- proteine di 1,6 g per kg di peso corporeo
di assunzione di energia (del 20%), ad un si), aumentava la densità ossea dei sog- (Tarnopolsky et al. 1988). Supponendo un
suo incremento di misura tale da coprirne getti del campione che si allenavano nella peso di 70 kg ed un fabbisogno di energia
il fabbisogno. È notorio che i grassi sono resistenza, senza influire sulla massa di 4600 kcal (che corrisponde a una
più ricchi di energia dei carboidrati e delle magra o la percentuale di grasso corporeo. distanza di 30 km di corsa), si calcola che
proteine. Inoltre, come dimostra la ricerca Precedentemente, con un protocollo di la percentuale di carboidrati necessaria sia
di Horvath et al. (2000 b), l’aumento del- ricerca simile, Cox et al. (1996) e Brown e del 55% e quella di proteine del 10%. Il
l’apporto di grassi (con un apporto di car- Cox (1998) avevano provato che una dieta restante 35% dovrebbe essere assunto
boidrati minore dal punto di vista relativo, ricca di grassi non influiva negativamente sotto forma di grassi.
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ma uguale in assoluto) è accompagnato sui valori di grasso nel sangue degli atleti, Però, si deve evitare l’equivoco che questa
da un incremento, della stessa misura, mentre una dieta ricca di carboidrati pro- affermazione diventi un’indicazione obbli-
dell’assunzione di acidi grassi essenziali e vocava un aumento della concentrazione gatoria: essenzialmente occorre chiarire
di alcuni minerali (calcio, ferro, zinco). Lo di trigliceridi e di colesterolo totale nel che, normalmente, per ottenere un effetto
stesso dovrebbe valere anche per le vita- sangue. Lambert et al. (2001), dopo quat- positivo sulla prestazione, non si deve
mine liposolubili. Sulla base dei risultati tordici giorni di una dieta ricca di grassi assumere più del 55% di carboidrati, men-
delle ricerche che abbiamo citato, Pender- (65%) non hanno trovato alcuna differen- tre vi sono motivi che si oppongono alla
gast et al. (2000) arrivano alla conclusione za per quanto riguardava peso corporeo, riduzione dei grassi al 30% e a un corri-
che una dieta con una percentuale estre- massa magra e profilo dei lipidi, rispetto spondente aumento delle proteine (sulla
Trigliceridi e acidi grassi
I trigliceridi rappresentano un’importante fonte di riserva energe- quando nella propria catena idrocarburica, presentano uno (acidi
tica e materiale sia nei vegetali sia negli animali. Sono composti grassi monoinsaturi) o più (acidi grassi polinsaturi) doppi legami
dall’unione di tre molecole di acidi grassi esterificati con il glice- carbonio-carbonio (figura 2).
rolo e sono contenuti negli alimenti (figura 1). Tale suddivisione è importante in quanto le proprietà fisiche chi-
miche e, soprattutto, biologiche degli acidi grassi dipendono dal
loro grado di insaturazione.
Struttura di un trigliceride
66
Tipi di acidi grassi in base al numero di doppi legami
Acido grasso
Glicerolo
Polinsaturi (+ di 1 legame)
A temperatura ambiente, secondo la lunghezza, l’eventuale rami-
ficazione e il grado di insaturazione delle catene degli acidi grassi
che li costituisconosi si possono trovare allo stato liquido (oli, Gli acidi grassi saturi sono abbondanti nei trigliceridi di origine
generalmente d’origine vegetale) o solido (grassi, generalmente animale, e, normalmente, come detto, sono solidi a temperatura
d’origine animale). Nell’uomo si trovano quasi esclusivamente nel ambiente. Gli acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, si trovano
tessuto adiposo. Si tratta di grassi neutri, sintetizzati dai carboi- soprattutto nei trigliceridi di origine vegetale e, normalmente,
drati per essere immagazzinati nelle cellule adipose. sono liquidi (cfr. tabella).
Gli acidi grassi sono i componenti comuni e fondamentali dei tri-
gliceridi. Essi differiscono nella lunghezza della catena di atomi di FONTI ALIMENTARI RICCHE DEI VARI TIPI DI ACIDI GRASSI
carbonio (da 4 a 22) e nel numero di doppi legami che contengo-
no. Per esempio, l’acido butirrico (C4:0), l’acido palmitico (C16:0) Tipo Fonti
di grasso
e l’acido arachico (C20:0), contengono rispettivamente nella
catena 4, 16 o 20 atomi di carbonio. La maggior parte degli acidi Saturo Burro, formaggio, carne, prodotti a base di carne
grassi che si trovano nella dieta e nell’organismo contiene 16-18 (salsicce, hamburger), latte e yogurt intero, torte, dolciumi,
lardo, sugo d’arrosto, margarine solide e grassi per prodotti
atomi di carbonio (vedere la tabella per un elenco degli acidi da forno, olio di cocco e di palma
grassi più comuni).
Monoinsaturo Olive, colza, noci (pistacchi, mandorle, nocciole, macadamia,
acajù, pecan), arachidi, avocado e i relativi olii
GLI ACIDI GRASSI PIÙ COMUNI
Polinsaturo Omega-3: Salmone, sgombro, aringa, trota (particolarmente
ricchi di acidi grassi a catena lunga omega-3, EPA, o acido
Nome comune Simbolo Fonte alimentare
eicosapentenoico e DHA, o acido docoesaenoico), noci, colza,
seme di soia, semi di lino e i loro oli (particolarmente ricchi
Acidi grassi saturi
di acido alfa linoleico).
Butirrico C4:0 Grasso del latte
Omega-6: seme di girasole, germe di grano, sesamo, noci, seme
Caprilico C8:0 Olio di palma
di soia, mais e i loro oli. Alcune margarine (leggere l’etichetta).
Caprico C10:0 Olio di cocco
Laurico C12:0 Olio di cocco
Miristico C14:0 Grasso del latte,
olio di cocco Gli acidi grassi insaturi possono anche essere classificati in cis
Palmitico C16:0 Maggior parte dei grassi
e degli olii (forma piegata) o trans (forma dritta) a seconda della struttura
Sterarico C18:0 Maggior parte dei grassi della loro molecola. Negli alimenti gli acidi grassi insaturi sono
e degli oliii presenti prevalentemente in forma cis; tuttavia, nella carne e nel
Arachico C20:0 Lardo, olio di arachide
latte dei ruminanti come i bovini e gli ovini e nei prodotti conte-
nenti oli modificati industrialmente che hanno subito un proces-
Acidi grassi monoinsaturi so di indurimento denominato idrogenazione parziale, esiste una
Palmitoleico C16:1 w 7 Maggior parte dei grassi
e degli olii percentuale di acidi grassi insaturi in forma trans.
Oleico C18:1 w 9 (cis) Maggior parte dei grassi Gli acidi grassi polinsaturi sono ulteriormente classificati in due
e degli olii
Elaidinico C18:1 w 9 (trans) Olii vegetali idrogenati,
famiglie diverse, a seconda della posizione del primo doppio
grasso del latte, grasso legame: gli acidi grassi omega-6 (o n-6) hanno il primo doppio
della carne bovina legame in corrispondenza del sesto atomo di carbonio lungo la
Acidi grassi polinsaturi catena dell’acido grasso e derivano principalmente dall’acido
Linoleico C18:2 w 6 (tutto cis) Maggior parte degli linoleico. Gli acidi grassi omega-3 (o n-3), hanno il primo doppio
olii vegetali legame in corrispondenza del terzo atomo di carbonio lungo la
Alfalinoleico C18:3 w 3 (tutto cis) Olio di soja, olio di canola
catena dell’acido grasso e derivano principalmente dall’acido
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H H H H H H H H H H H H H H H H H OH H H H H H H H H H H H H H H H H H OH
H C C C C C C C C C C C C C C C C C C O H C C C C C C C C C C C C C C C C C C O
H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H
ω3
Gruppo (omega-3)
C18 : 0 carbossile 18 atomi di carbonio C18 : 3 il primo doppio legame
18 atomi di carbonio saturo (0 doppi legami) è dopo 3 atomi di C) 67
polinsaturi (3 doppi legami)
vegetali, come l’olio di cartamo, di girasole, di mais, di lino, di avvolto da un rivestimento, composto da proteine e fosfolipidi,
soja, ecc., e negli oli di pesce. Essi sono impiegati nel trattamento solubile in acqua, in modo che i grassi possano circolare nel san-
dietetico delle ipercolesterolemie e nella prevenzione delle atero- gue. Sono state classificate in base alla diversa densità in chilomi-
sclerosi, e sono indispensabili per la produzione di energia, per la croni, in lipoproteine a densità molto bassa (Very Low Density
formazione delle membrane cellulari, per il trasferimento dell’os- Lipoproteins, VLDL), lipoproteine a bassa densità (Low Density
sigeno dall’aria al sangue, per la sintesi dell’emoglobina, per la Lipoproteins, LDL o LDL2), lipoproteine a densità intermedia (Inter-
funzione delle prostaglandine. mediate Density Lipoprotein, ILD o LDP1), lipoproteine ad alta
È noto che i grassi svolgono un ruolo fondamentale nelle funzio- intensità (High Density Lipoprotein, HDL) lipoproteine a densità
ni di ogni cellula dell’organismo. Ma, mentre gli acidi insaturi, in molto alta (Very High Density Lipoprotein, VHLD). I chilomicroni
particolare quello linoleico e quello linolenico svolgono un ruolo sono particelle di lipoproteina del diametro di 80-600 nm, che si
essenziale e benefico, i grassi saturi ed idrogenati (sono così defi- formano nelle cellule epiteliali dell’intestino tenue durante la
niti gli acidi grassi insaturi che sono diventati saturi mediante digestione e l’assorbimento dei trigliceridi alimentari. Sono nor-
idrogenazione), aumentano il rischio di malattie degenerative, malmente presenti nel circolo sanguigno in fase postprandiale,
come aterosclerosi, cancro e diabete. Le membrane cellulari pos- mentre sono praticamente assenti a digiuno. Tutte le lipoproteine
sono incorporare grassi sia saturi sia insaturi. I fosfolipidi (che trasportano apolipoproteine, trigliceridi e colesterolo in proporzio-
sono delle componenti delle membrane cellulari), ricchi di grassi ni diverse. Le apolipoproteine hanno la funzione di legare le lipo-
saturi sono meno fluidi di quelli che incorporano acidi grassi proteine ai recettori. I chilomicroni, come detto, sono sintetizzati
insaturi. Tale mancanza di fluidità danneggia le funzioni cellulari nell’intestino, la loro emivita è di 20-30 min e trasportano il cole-
e aumenta la suscettibilità alla lesione e alla morte cellulare. sterolo degli alimenti ed i trigliceridi al fegato ed ai tessuti. Le
Gli acidi grassi essenziali svolgono un ruolo nella sintesi delle VLDL sono sintetizzate nel fegata, la loro emivita è di quattro-sei
prostoglandina, uno dei numerosi composti, isolati per la prima ore e trasportano i trigliceridi ai tessuti. Le LDL sono il maggiore
volta dalla prostata del montone (di qui il nome), e presenti in carrier del colesterolo ed hanno un’emivita di due-tre giorni, e
molti mamiferi. Le prostoglandine sono particolarmente abbon- trasportano il colesterolo dal fegato ai tessuti. Se si ossidano non
danti nel liquido seminale, negli organi appartenenti alla sfera sono più riconosciute dai recettori, vengono inglobate dai macro-
riproduttiva, come pure nel cervello, nella tiroide, nei polmoni e fagi e si depongono nello strato interno della parte dei vasi san-
nella milza, dove svolgono un ruolo in numerose funzioni dell’or- guigni e dei dotti. Le HDL sono sintetizzate nel fegato e nell’inte-
ganismo quali: la sintesi degli ormoni, l’immunità, la vasocostri- stino, hanno un’emivita di cinque-sei giorni ed il loro livello è
zione, la regolazione del dolore e dell’infiammazione. Sono sinte- inversamente legato al rischi di malattia coronarica. Esse avrebbe-
tizzate dall’organismo, a seguito di stimoli di natura diversa, a ro un’azione antiossidante, trasportano il colesterolo dalla perife-
partire dall’acido arachidonico ad opera di un complesso mul- ria al fegato, proteggono l’endotelio.
tienzimatico detto prostoglandina-sintetasi, costituito da una Il colesterolo è un alcool di natura steroide, largamente diffuso
subunità detta ciclo-ossigenasi e da una subunità, detta idrope- nel regno animale, assente nei vegetali, che essendo uno steo-
rossidasi. A seconda della loro struttura chimica vengono suddi- roide viene classificato tra i lipidi. Esso viene trasportato nel
vise in vari tipi. Quelle della serie 1 e 3 possono essere considera- sangue dalle liproteine a densità molto bassa e a densità bassa
te benefiche. Gli acidi omega-3 sono i precursori della serie 3, che, come abbiamo visto lo trasportano dal fegato ai tessuti;
quelli omega-6 sintetizzano la prima o la seconda serie di prosta- mentre le lipoproteine ad alta intensità, lo trasportano dai tes-
glandine. Il tipo di grassi degli oli può influenzare la sintesi della suti al fegato.
prima o della seconda serie di prostoglandine. Va ricordato che le Il colesterolo è fondamentale per il nostro organismo, in quanto
prostoglandine della prima e della terza serie sono vasodilatatrici, interviene nella formazione e nella riparazione delle membrane
modulano la coagulazione, abbassano il colesterolo LDL, aumen- cellulari; è il precursore della vitamina D, degli ormoni steroidei e
tano quello HDL, svolgono azione antiinfiammatoria. La seconda degli ormoni sessuali (come androgeni, testosterone, estrogeni e
serie di prostaglandine svolge un’azione opposta. Il rapporto tra progesterone); è contenuto nell’emoglobina; è il precursore dei
le varie serie di prostoglandine è determinato dalla dieta, e può sali biliari. Però, se è presente in quantità non corretta diventa un
aumentare il rischio di malattia. Secondo vari studi l’introduzione fattore negativo. Un eccesso di colesterolo e di trigliceridi nel
di 5,5 grammi di acidi omega-3 nella dieta può ridurre il rischio sangue può determinare anomalie del cuore e dei vasi sanguigni.
d’infarto del 50%, un elevata assunzione di acidi omega-3 è Più di tre quarti del colesterolo presente nel sangue sono prodot-
legata al un numero inferiore di colpi apoplettici, e, inoltre indur- ti dal corpo, mentre il resto proviene dalla dieta. Un’elevata con-
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rebbe protezione dal rischio di tumori. Invece un’elevata assun- centrazione di colesterolo LDL è un fattore di rischio per la
zione di acidi grassi omega-6 sembra sia legata ad un aumento malattia coronarica, e per questo motivo si parla talvolta di
del rischio di tumori. Infatti, studi su animali hanno mostrato che ''colesterolo cattivo''. Il colesterolo HDL è associato all’eliminazio-
una dieta ricca di acidi omega-6 induce aumento dei tumori e ne del colesterolo e, quando è presente in elevate concentrazioni,
delle metastasi, mentre gli acidi omega-3 avrebbero un’azione ha effetti benefici, quindi viene spesso chiamato "colesterolo
opposta. buono''. Più elevato è l’HDL, minore il rischio di malattia cardiaca.
Qualsiasi proteina coniugata con molecole lipidiche viene definita È consigliabile mangiare cibi che contribuiscono ad abbassare i
lipotroteina. Le lipoproteine sono particelle sferiche, il cui centro è livelli di LDL ed a incrementare o mantenere i livelli di HDL. Anche
costituito da grassi (colesterolo, esteri di colesterolo, trigliceridi) l’attività fisica può essere utile a questo scopo.
diversa valenza biologica delle proteine denza che se la distribuzione dei principali linee guida, però, è stata mantenuta sia la
animali e vegetali, cfr. Schek 2002 a). nutrienti nel raduno di allenamento (58% rigida restrizione nei confronti dei grassi e
Secondo Pendergast et al. (2000), la per- carboidrati, 29% grassi, 13% proteine) ed in del colesterolo, sia la suddivisione dei car-
centuale di grassi non dovrebbe essere gara (rispettivamente: 60%, 27%, 13%), era boidrati in semplici e complessi. Ovvero, si
inferiore al 30%. Secondo gli stessi Autori, relativamente giusta, alla fine del torneo (in continua a non tenere conto dell’IG degli
la percentuale di proteine può essere cifre assolute), non venivano raggiunte le alimenti, come ha criticamente osservato
aumentata fino al 20%. Un consumo di quantità raccomandate di assunzione di Hu (2003).
proteine fino a 2,8 g per kg di peso corpo- carboidrati e proteine. Il cerchio dell’alimentazione mediterranea
reo non compromette la funzione renale Ciò va attribuito ad una drastica diminu- mostrato nella figura 1 presenta le carat-
68 (Poortmans, Dellalieux 2000; Layman zione dell’apporto energetico durante il teristiche delle linee guida che abbiamo
2003). torneo (al termine: 1716 kcal/die contro le citato, ma tiene conto del concetto di IG,
In uno studio sull’alimentazione di atleti 2184 kcal/die dell’inizio) rispetto al raduno mostrando la suddivisione quotidiana del
ed atlete d’elevata qualificazione, realizza- di allenamento. Se si aggiunge che anche consumo di alimenti dei vari gruppi, nella
to da Erp-Baart et al. (1989), solo alcuni l’apporto di liquidi non veniva coperto quale gli alimenti d’origine vegetale si tro-
praticanti corsa (diciotto atlete: 55% car- proprio nella fase di gara, ciò dimostra vano nel cerchio esterno e quelli d’origine
boidrati, 15% proteine) e ciclismo (cinque che, in futuro, occorre un maggiore lavoro animale, compreso l’alcool, in quello inter-
atleti: 63% carboidrati, 14% proteine) rag- di convincimento non solo da parte dei no. Per motivi legati alla facilità di com-
giungevano o superavano le quantità con- dietologi, ma anche degli psicologi (evitare prensione, si è preferito usare il cerchio,
sigliate di carboidrati e di proteine. Nei qualsiasi dieta diretta a diminuire di peso invece della piramide d’origine statuniten-
ciclisti su strada, che assumevano il 3% prima delle competizioni!). se (Ludwig 2000). La suddivisione secondo
della loro energia sotto forma di alcool, l’IG si riferisce solo alle sezioni esterne del
l’apporto di grassi era troppo basso, 20%. cerchio. Gli alimenti riportati nel cerchio
Per riassumere:
Con un consumo di carboidrati dal 50 al si raccomanda una distribuzione dei interno forniscono una quantità talmente
53%, le atlete praticanti ciclismo (n = 21) principali nutrienti che preveda da 50 al scarsa di carboidrati che il loro apporto al
e i praticanti corsa (n = 56), come pure le 55% di carboidrati, dal 10 al 15% di tasso ematico di glucosio può essere tra-
atlete praticanti triathlon (n = 22), canot- proteine, ed il 30% di grassi. scurato (e per questa ragione, general-
taggio (n = 18) e ginnastica artistica (n = Le percentuali di energia eventualmente mente, il loro indice glicemico non è stato
11), non raggiungevano solo per poco le restanti possono essere distribuite, come studiato). Il numero di porzioni, della gran-
quantità raccomandate di carboidrati. Le si vuole, tra i tre tipi di nutrienti. dezza di un pugno, si riferisce a persone
quantità raccomandate di proteine (dal 14 che svolgono prevalentemente un’attività
fino al 15%) venivano raggiunte dalle sedentaria (Svetekey et al. 1999). Secondo
atlete praticanti ginnastica artistica (n = 5. La dieta mediterranea il loro fabbisogno di energia, gli atleti deb-
11), ciclismo (n = 21), corsa (n = 18), dai bono consumare porzioni più grandi o più
calciatori (n = 20) e dagli hockeisti (n = 8), Come è noto si definisce dieta mediterra- porzioni.
mentre venivano superate dai praticanti (n nea un tipo d’alimentazione che, tradizio- Nel cerchio esterno, la frutta, le verdure
= 8; 2,5 g per kg di peso corporeo al gior- nalmente, presenta questa composizione: (crude, cotte, o in forma di succhi) e i
no) e dalle praticanti (n = 4; 2,0 g per kg di dieta ricca di verdure (cereali, soprattutto legumi hanno una priorità pari a quella dei
peso corporeo al giorno) bodybuilding. grano integrale, frutta, verdure, legumi, cereali, dei loro prodotti e delle patate,
Una descrizione dettagliata di questo stu- frutta secca), olio d’oliva come fonte prin- che, fondamentalmente, dovrebbero essere
dio si trova in Schek (2000 a). cipale di grassi, moderato consumo di ali- assunti in forma più semplice possibile, in
Un’analisi dell’alimentazione delle atlete e menti d’origine animale (formaggio, quanto ciò garantisce un IG inferiore, una
degli atleti del Centro di preparazione yogurth, pesce, uova, carne, pollame), minore assunzione di acidi grassi e, con-
olimpica di Francoforte sul Meno pochi dolci, ed un bicchiere di vino al gior- temporaneamente, una maggiore di
(Osterkamp-Baerens, Pogan 2003) mostra no ai pasti. È provato che una tale dieta sostanze sane, utili alla salute. Noci ed oli
l’esistenza di deficit sia per quanto con- migliora la prognosi clinica di malattie stanno assieme alle verdure, in quanto
cerne l’apporto di energia e di fluidi, sia cardiovascolari, come dimostrano il rias- servono a compensare il minore contenuto
per quanto concerne il consumo di carboi- sunto del rapporto finale del Lyon Diet d’energia delle verdure rispetto ai cereali.
drati e proteine. Solo i pallavolisti (n = 18) Heart Study (Lorgeril et al. 1999) e due Vengono esplicitamente citati l’olio di
raggiungevano o superavano le racco- studi recenti, condotti su 22043 greci (Tri- colza, d’oliva e di noce, per il loro elevato
mandazioni sull’assunzione di carboidrati chopoulou et al. 2003) e su 1000 indiani contenuto di monoacidi grassi e di acidi
(57%), mentre le atlete praticanti ciclismo (Singh et al. 2002). Se si seguono le regole grassi omega-3.
(n = 17), nuoto (n = 5), biathlon (n = 3) e della Società tedesca per l’alimentazione Gli alimenti d’origine animale e l’alcool
trampolino (n = 5) non le raggiungevano (DGE) e della Società americana di cardio- sono, appositamente, collocati nel cerchio
per poco (53%). Le raccomandazioni sul- logia (AHA), è difficile che ci si possa interno in quanto, di regola, non vengono
l’apporto di proteine (dal 15 al 16%) veni- aspettare lo stesso risultato, in quanto la assunti da soli e, come componenti di un
vano raggiunte, oltre che dalle atlete pra- diminuzione del tasso di colesterolo non pasto, ne abbassano l’indice glicemico. Per
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ticanti tuffi dal trampolino (n = 5) dalle equivale alla prevenzione delle malattie mantenere entro i limiti l’assunzione di
biatlete (n = 3) e dai biatleti (n = 3). In cardiovascolari (Lorgeril et al 1999). La acidi grassi saturi e di colesterolo, è oppor-
tutti gli atleti, il consumo di grassi andava AHA, reagendo al rapporto finale che tuno scegliere latte scremato, latticini e
dal 39 al 38%. abbiamo citato, ha modificato le sue linee carni magre. Esattamente l’opposto si deve
Un’altra analisi dell’alimentazione, condotta guida (Kris-Etherton et al. 2001), definen- fare con il pesce. In questo caso, come già
sulla squadra nazionale femminile tedesca do una dieta di stile mediterraneo, nella detto, vanno preferiti i pesci grassi in
di hockey su prato (n = 12) (Osterkamp- quale si tiene particolarmente conto dell’a- quanto forniscono una maggiore quantità
Baerens, Schry 2003) realizzata durante il cido α linoelico dagli oli e dalla margarina di acidi grassi omega−3 a catena lunga
Campions Trophy 1999, ha messo in evi- povera di acidi grassi trans. Nelle nuove (acido eicosapentenoico, EPA, acido docoe-
z io n i )
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Frutta,
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Cereali
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raffinati insalata
In
(prodotti), verdure
patate, (anche succhi)
banane,
bevande
sportive, Birra Come
limonata vino condimento:
dolciumi (1 porzione) olio di oliva,
olio di semi,
o di colza
In d i c e g
licemico bass
Latte
magro
e latticini Legumi
Prodotti (3 porzioni) (piselli,
da cereali fagioli,
integrali lenticchie,
ad esempio Pesce soja)
o (9
müsli, carne
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pane magra
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integrale, (2 porzioni)
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riso
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Figura 1 – Suddivisione quotidiana del consumo di alimenti dei vari gruppi di alimenti. La suddivisione secondo l’IG si riferisce solo ai segmenti
esterni del cerchio. Gli alimenti che si trovano nel cerchio interno forniscono una quantità di carboidrati talmente scarsa che la loro influenza
sul tasso di zucchero nel sangue è trascurabile (anche per questa ragione il loro IG non è stato calcolato). Il numero delle porzioni, dalla gran-
dezza di un pugno della mano si riferisce a persone prevalentemente sedentarie (Svetkey et al. 1999). Gli atleti possono consumare un numero
maggiore di porzioni o porzioni più grandi, secondo il loro fabbisogno di energia.
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saenoico, DHA) dei pesci magri. Si può deve consumare più di un bicchiere al In linea di principio, va raccomandato di
consumare fino ad un uovo al giorno in giorno, in quanto all’effetto protettivo consumare alimenti di origine animale
quanto non sembra che tale quantità contro le patologie coronariche (Ajani et al. che, fino alla “rivoluzione agraria” di dieci-
aumenti il rischio d’incorrere in malattie 2000) ed il diabete (Meyer et al. 2003) si mila anni fa, erano la fonte principale di
cardiocircolatorie (Hu et al. 1999 c). Per contrapppone la possibilità di un aumento energia e di proteine (Cordain et al. 2000;
quanto riguarda le bevande alcoliche della pressione arteriosa (Cushman et al. Richards 2002). I prodotti d’origine anima-
(vino), occorre cautela, ovvero non se ne 1998) e l’elevato potenziale di dipendenza. le, infatti, forniscono vitamine (ad esempio
cobalamina) e sostanze minerali (ad esem-
pio, ferro) che vengono assunte in quan- come un filetto di carne o di pesce con
una abbondante quantità di ratatouille2
tità insufficiente con una dieta veganica1, e un pò di riso integrale è meglio di un
mentre le proteine animali hanno una risotto o di una porzione di formaggio
valenza biologica maggiore di quelle degli fresco con contorno di patate lesse. Nei
alimenti vegetali. Un consumo moderato raduni di allenamento e nella prepara-
di prodotti d’origine animale sembra favo- zione che precede immediatamente la
rire la sintesi proteica, senza che si debba gara, naturalmente, non c’è niente da
temere un’effetto aterogenetico (Cordain dire contro i tradizionali spaghetti, pur-
et al. 2002). Come recentemente dimo- ché di farina di grano duro o di farina
70 strato (Farnsworth et al. 2003) una dieta integrale.
ipocalorica, arricchita da carne, pollame e
latticini, senza aumentare l’escrezione di
calcio con le urine, favorisce sia una ridu- Poichè ogni alimento presenta una com-
zione della risposta glicemica e della con- posizione diversa di nutrienti, un principio
centrazione di trigliceridi nel sangue, sia il importante è quello di non alimentarsi
mantenimento della massa magra, con un sempre allo stesso modo, ma di compiere
dimagrimento medio di due chili alla setti- una scelta più varia possibile degli alimen-
mana. Inoltre, sembra che la leucina, un ti, che rende completamente inutile il
aminoacido del quale sono ricchi soprat- ricorso agli integratori così tanto propa-
tutto i latticini, stimoli la sintesi proteica FOTO CALZETTI-MARIUCCI
gandati. Uno dei maggiori aspetti positivi
in condizioni di catabolismo, come quelle della dieta mediterranea è quello di essere
che si producono sia nel caso di una gustosa, saziante, facile da preparare e
restrizione dell’apporto energetico, sia nate. In parte, ciò spiega anche il loro poco costosa (Lorgeril et al. 1999). Forse è
dopo carichi intensivi d’allenamento o di minore IG (Ludwig et al 1999 b). È provato un primo passo perché si ricominci a par-
gara (Layman 2003). che un maggiore consumo dei primi ed lare più di “mangiare”, che di “nutrirsi”.
La frutta, le verdure ed i legumi sono ric- una riduzione dei secondi, riduce il rischio
chi di vitamine, di minerali, di sostanze di infarto e di diabete (Liu et al. 2000 a, b). Note
zavorra e di sostanze vegetali secondarie. Anche le noci, contenendo una quantità
Sulla base di studi effettuati in vitro, e su elevata di acidi grassi insaturi semplici, (1)La dieta veganica (o vegetaliana) è una dieta
animali e di ricerche cliniche ed epidemio- forniscono un’ulteriore protezione dall’in- che si compone esclusivamente di cibi d’ori-
logiche, alle sostanze vegetali secondarie, farto del miocardio (Hu, Stampfer 1999). gine vegetale, nella quale, oltre alla carne,
oltre ad altri effetti positivi sulla salute, si si escludono uova e latticini (ndt).
attribuisce un’azione di prevenzione dei (2)La ratatouille è uno stufato di ortaggi (zuc-
Per quanto riguarda la pratica sportiva, chine, fagiolini, melanzane, peperoni, pata-
tumori (cfr. Schek 2000 b). Le sostanze te, pomodori, ecc.) tipico della cucina del
la novità principale consiste nella mino-
zavorra riducono il rischio d’insorgenza di re importanza che assumono nella dieta Sud della Francia, ma anche di molte regioni
malattie cardiocircolatorie e migliorano la i cerali (raffinati), ai quali vanno preferiti italiane (ndt).
sensibilità all’insulina (Ludwig et al. 1999). la frutta (cotta o cruda), le verdure, i
Per questa ragione, ne debbono essere legumi, le noci e alcuni tipi di olio. Tran-
consumati almeno 30 g al giorno ed oltre. ne che nel periodo in cui vi sono elevati Traduzione di M. Gulinelli da Leistungssport, 5,
Esse diminuiscono, inoltre, il rischio di carichi di allenamento e di gara, una 2003, 16-24. Titolo originale: Mediterranee Kost
tumori (Bingham et al. 2003). I prodotti insalata greca o niçoise con una fetta di auch für Leistungssport?
con farine di grano integrale sono molto pane integrale va preferita ad un piatto
più ricchi di queste sostanze dei prodotti di spaghetti con salsa di pomodoro, così Indirizzo dell’Autore: Dr. oec.troph. Alexandra
confezionati con farine fortemente raffi- Schek, Mühlstr. 11, 35390, Giessen, RFT.
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Claude Ferrand, Emmanuel Brunet, Centro di ricerche ed innovazione nello sport, Università Claude Bernard Lione 1
71
Questa ricerca si pone l’obiettivo di rilevare il rapporto che esiste tra “perfezionismo di tratto” ed i disturbi alimen-
tari in giovani ciclisti su strada dilettanti, in funzione del loro livello di pratica. La nostra ipotesi è che vi sia un
legame tra “perfezionismo orientato verso di sé” e disturbi alimentari e che aumenti man mano che aumenta il
livello di pratica. La Categoria “Élite”, che rappresenta il livello più elevato tra i dilettanti, subisce particolarmente
la pressione dell’ambiente sportivo rispetto all’alimentazione e alle restrizioni alimentari. Perciò, almeno per questa
categoria, ci sarebbe un rapporto tra perfezionismo socialmente prescritto e controllo orale. I risultati mostrano
che: a) non esistono relazioni tra perfezionismo orientato verso di sé elevato e disturbi alimentari; b) che la catego-
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ria “Élite” non è più perfezionista delle altre, né è più vulnerabile sul piano alimentare. Solo la Categoria nazionale
si differenzia dalle altre categorie, presentando un punteggio più elevato nel perfezionismo orientato su di sé della
Categoria regionale, un punteggio più elevato nel perfezionismo socialmente prescritto della Categoria “Élite”,
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punteggi globali dell’EAT-26 più elevati di quelli della categoria “Élite” e un punteggio nel “controllo orale” mag-
giore delle Categorie regionale ed “Élite”. Questi risultati permettono di discutere la letteratura, ponendo alcuni
problemi riferiti a questo tipo di sport.
Introduzione Tabella 1 – Correlazione tra le dimensioni del perfezionismo di Hewitt, Flett (1991)
e di Frost et al. (1990).
In psicologia si rileva un interesse crescen-
te verso lo studio del perfezionismo. Con Dimensioni di Frost et al. Dimensioni di Hewit & Flett
questo termine si fa riferimento all’abitu- (1990) (1991)
dine di domandare a se stessi o agli altri
una prestazione maggiore rispetto a quel-
la richiesta dalla situazione. Questa ten- Dimensioni Organizzazione
denza è spesso accompagnata da una personali Standard personali Perfezionismo orientato su di sè
valutazione critica del proprio comporta- Dubbi
72 mento (Frost et al. 1990). Alcune caratteri- Errori
stiche del perfezionismo possono essere
Dimensioni Critiche dei genitori Perfezionismo socialmente prescritto
viste come socialmente desiderabili e sociali Aspettative dei genitori
appaiono essere funzionali, dato che spes-
so sforzi elevati sono associati a soddisfa-
zione personale e ad un aumentato senso Tabella 2 – Le dimensioni di Hewitt e Flett (1991) e di Frost et al. (1990) del perfezionismo
di autostima. D’altra parte la tendenza al positivo o negativo.
perfezionismo può essere associata ad un
forte bisogno di evitare fallimenti, e in
questo caso può favorire lo sviluppo di Perfezionismo normale Perfezionismo nevrotico
o positivo o negativo
elementi stressogeni, umore oscillante,
difficoltà a creare legami e incapacità a
tollerare critiche, fallimenti ed errori con Dimensioni Perfezionismo orientato Perfezionismo socialmente
la conseguente rinuncia all’affrontare di Frost et al. su sè prescritto
compiti giudicati difficili (Frost, Marten, (1990)
Lahart, Rosenblate 1990; Kawamura, Hunt,
Frost, Dibartolo 2001; Shafran, Cooper, Dimensioni Standard personali Errori
Fairburn 2002). Gli studi dedicati al perfe- di Hewitt & Organizzazione Dubbi
zionismo realizzati su popolazioni sportive Flett (1991) Critiche dei genitori
sono scarsi. Comunque, il desiderio di per-
fezione è essenziale per un atleta in quan-
to porta alla prestazione e rappresenta ciò 1. Il perfezionismo di tratto • Il perfezionismo socialmente prescritto
che permette all’atleta di battere record. (socially prescribed perfectionism), impli-
Dunque porsi obiettivi elevati fa parte La Multidimensional Perfectionism Scale ca la percezione del bisogno di raggiun-
integrante dello sport di alto livello e si (MPS) di Hewitt, Flett (1991) evidenzia tre gere standard di prestazione e rispondere
tratta di un aspetto normale in qualsiasi dimensioni del perfezionismo. Le differen- ad aspettative fissate da altri. Quest'a-
atleta. Koivula, Hassmen, Falby (2002) ze non riguardano un comportamento, ma spetto può essere negativo se il soggetto
hanno mostrato l'esistenza di legami tra l'oggetto sul quale il perfezionismo è percepisce standard troppo elevati e non
perfezionismo di tratto elevato e fiducia in diretto o al quale viene attribuito (Hewitt, controllabili, ma anche nel caso di espe-
sé stessi. Ma, se il divario tra prestazione Flett 1991). rienze di insuccesso. Si manifesta con
ideale, standard fissati e prestazioni realiz- l'incapacità di soddisfare gli altri e/o con
zate o realizzabili è troppo elevato, può • Il perfezionismo orientato su di sé (self- la convinzione che gli altri hanno aspet-
essere che il perfezionismo sia negativo. oriented perfectionism), significa porre tative non realistiche (Dunkley, Blank-
Spesso lo troviamo in soggetti che esigo- standard di prestazione elevati a se stes- stein 2000; Hewitt, Flett 1991).
no da sé stessi livelli elevati di prestazione, si, ed anche valutarsi criticamente e
che non possono raggiungere e che, per intensamente. Questa motivazione si Alcune dimensioni di Hewitt, Flett (1991)
questa ragione, considerano insufficienti i riflette sugli sforzi realizzati per ottenere sono particolarmente legate ad alcuni
loro sforzi. Questi soggetti sono incapaci la prestazione (il risultato) e per evitare disturbi della personalità ben definiti. Il
di rendere meno rigidi i loro standard per- l’insuccesso. Questa dimensione, perciò, perfezionismo orientato su di sé sarebbe
sonali. è legata al livello d'aspirazione. Rappre- legato al senso di colpa, all'angoscia ed
Questi aspetti positivi e negativi del perfe- senta solo un aspetto parziale del perfe- alla depressione (Dunkley, Blankstein
zionismo sono stati esaminati attraverso zionismo. In essa troviamo la fissazione 2000; Hewitt, Flett 1991); il perfezionismo
due questionari: il Multidimensional Per- di standard elevati, ma anche la focaliz- orientato verso gli altri al narcisismo, all’a-
fectionism Scale (MPS) di Hewitt, Flett zazione dell’insuccesso (Dunkley, Blank- socialità, alla schizofrenia (Hewitt, Flett
(1991) che misura tre dimensioni del per- stein 2000; Hewitt, Flett 1991; Shafran, 1991); il perfezionismo socialmente pre-
fezionismo di tratto ed la Multidimensio- Mansell 2001). scritto a comportamenti schizoidi, alla
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nal Perfectionism Scale (MPS) di Frost et • Il perfezionismo orientato verso gli altri fuga, alla depressione, all'aggressione pas-
al. (1990) che misura sei dimensioni del (other-oriented perfectionism), corri- siva, a comportamenti compulsivi, allo
perfezionismo di stato. sponde a convinzioni e attese non reali- sdoppiamento della personalità (Labrec-
stiche rispetto a capacità altrui, a stan- que, Stephenson, Boivin, Marchand 1998;
Nella tabella 1 sono mostrate le correla- dard di prestazione altrui. È caratterizza- Hewitt, Flett 1991). In campo sportivo,
zioni esistenti tra le diverse dimensioni to da quanto gli altri sembrano perfetti Haase, Prapavessis, Owens (2002), Sha-
delle due concettualizzazioni, mentre la e dalla valutazione delle loro prestazioni. fran, Mansell (2001) hanno dimostrato che
tabella 2 mostra gli aspetti positivi e Si tratta di una dimensione che fa parte il perfezionismo orientato verso sé era
negativi di ogni dimensione. dei comportamenti umani. legato allo sviluppo di disturbi alimentari.
2. Perfezionismo e disturbi Questa ricerca si pone l’obiettivo di deli- Puentes-Neuman, Perreault, Gottheil
alimentari neare meglio quale sia la relazione tra il 1994). Inoltre, ne sono state misurate la
perfezionismo di tratto ed i disordini ali- statura ed il peso corporeo per determina-
Il perfezionismo è stato identificato come mentari in giovani ciclisti di alto livello re il loro indice di massa corporea (Body
un fattore specifico di rischio, che rappre- appartenenti alla categoria “dilettanti”, in Mass Index, BMI) (BMI = statura/peso2) in
senta un antecedente per lo sviluppo di funzione del loro livello di qualificazione quanto si tratta di un ulteriore predittore
anoressia e bulimia nervose (Shafran et al. (prestazione). L’ipotesi che viene avanzata dei disturbi alimentari (Augestad, Flanders
2002; Shafran, Mansell 2001). I soggetti è che esista un legame tra un elevato per- 2002; Health Canada 2003).
che presentano disturbi alimentari presen- fezionismo orientato verso sé ed i disordi-
terebbero valori elevati di perfezionismo di ni alimentari, e che tale legame aumenti in Mezzi
tratto. funzione dell'aumento del livello di prati- 73
Anche se Sport Dietetitians Australia ca. Inoltre, pensiamo che la categoria Élite, Il questionario del perfezionismo di tratto
(2001) pensa che vi sia una relazione tra che rappresenta il livello più elevato tra i (Labrecque et al., 1998) prevede quaranta-
disturbi alimentare e qualsiasi livello di dilettanti, risenta particolarmente della cinque item, con tre sotto-scale, ciascuna
pratica sportiva, Davis (1997) ha dimostra- pressione dell'ambiente sportivo per quan- di quindici item. La valutazione di ogni
to che il 60% degli atleti che presentano to riguarda l’alimentazione e le restrizioni item va da 1 (per niente d'accordo) a 7
disturbi alimentari in precedenza erano alimentari. (completamente d'accordo). In questo stu-
stati atleti di alto livello. Dal canto loro, Pertanto, in questa categoria, vi sarebbe dio, le α di Cronbach sono 0,83, per il per-
Fulkerson, Keel, Leon, Dorr (1999); Hausen- una relazione tra perfezionismo social- fezionismo orientato verso sé, 0,70 per il
blas, Carron (1999); Owens, Haase (1999); mente prescritto ed il controllo orale. perfezionismo orientato verso gli altri e
Sundgot-Borgen (2002) sono arrivati alla 0,79 per il perfezionismo socialmente pre-
conclusione che vi sono sport più esposti 3. Metodo scritto. Nella tabella 3, le α di Cronbach
di altri a questo problema. Tra di essi, vi sono confrontate con gli altri studi di rife-
sono gli sport tecnico-compositori, gli Popolazione rimento (Hewitt, Flett, 1991; Labrecque ed
sport di resistenza ed ogni sport nel quale al., 1998).
la prestazione richiede una scarsa percen- I soggetti di questa ricerca sono stati qua- La versione francofona dell’EAT-26 (Leich-
tuale di massa grassa ed un peso corporeo rantatré corridori ciclisti su strada dilet- ner et al. 1994)) prevede ventisei item
non elevato. tanti, di sesso maschile (età: 21,8±3,7), sulle preoccupazioni alimentari con tre
Per questa ragione, i ciclisti sarebbero più della Divisione nazionale 1 e 2, classificati sotto-scale: la dieta (quattordici item), la
esposti ai rischi di sviluppare disturbi del in tre livelli di qualificazione (prestazione): bulimia (sei item), il controllo orale (sette
comportamento alimentare. Ciò sarebbe dodici di livello regionale, tredici di livello item). Solo l’item 25 è invertito. Ogni item
dovuto all’elevato dispendio energetico ed nazionale, diciotto della categoria Élite. è valutato da 1 (per niente d'accordo) a 6
all'importanza di una scarsa percentuale di Tutti avevano accettato di partecipare a (completamente d'accordo). Più il punteg-
massa grassa per la prestazione (Mc Coy questo studio volontariamente. gio finale è elevato, più il soggetto è
1996). Peres (2000) ha dimostrato che nei preoccupato per la sua alimentazione. Un
ciclisti il dispendio energetico è molto ele- Protocollo punteggio superiore od uguale a 20 per-
vato, in quanto può arrivare ad oltre 6000 mette di considerare patologico il com-
kcal al giorno. Questa richiesta di energia, I soggetti della ricerca, tra le molte gare portamento alimentare. Le α di Cronbach,
inoltre, aumenterebbe nei raduni di allena- proposte hanno scelto quella che per loro nello studio di Leichner et al. (1994) sono
mento e durante le corse a tappe (Burke rappresentava l’obiettivo principale della 0,86 per il punteggio totale, 0,84 per la
2001). I ciclisti devono anche sorvegliare il stagione. Prima di questa gara, per loro dieta, 0,62 per la bulimia e 0,54 per il con-
loro peso e mantenere un peso forma, in molto importante, alla presenza di un trollo orale. In questo studio, le α di Cron-
quanto rappresenta un mezzo per control- ricercatore, hanno risposto al questionario bach sono 0,77 per il punteggio totale,
lare il superallenamento (Porte 1995). di perfezionismo di tratto (Labrecque et al. 0,73 per la dieta, 0,66 per la bulimia e 0,61
Alcune ricerche (Mc Coy 1996; Franseen 1998) e all’EAT-26 (Leichner, Steiger, per il controllo orale.
1996) si sono occupate del rapporto tra
donne praticanti ciclismo, élite sportive e Tabella 3 – Confronto della consistenza interna (α di Cronbach) delle diverse componenti del perfe-
disturbi alimentari. I risultati appaiono zionismo di tratto con quelle di Hewitt, Flett (1991) e di Labrecque et al. (1998).
contraddittori. In uno studio, che ha inte-
ressato 320 atlete della Federazione ameri- Popolazione Perfezionismo Perfezionismo Perfezionismo
cana di ciclismo, Mc Coy (1996) ha dimo- orientato orientato verso socialmente
strato che erano meno predisposte a svi- su di sé gli altri prescritto
luppare disturbi alimentari rispetto alle
ballerine, alle nuotatrici ed alle praticanti
corsa. Franseen (1996), invece, è arrivato Studenti
(Hewitt, Flett 1991) 0,86 0,82 0,88
alla conclusione che le cicliste di alto livel-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
EAT-26 Tabella 5 – Confronto tra i punteggi nell’EAT-26 della presente ricerca e quelli di Leichner ed al.
(1994).
La tabella 5 confronta i risultati dei parte-
cipanti all’EAT-26 nella versione francofo- Popolazione Punteggio Dieta Bulimia Controllo
na di Leichner et al. (1994). Essi hanno totale orale
punteggi minori di quelli di pazienti che
presentano disturbi alimentari (p < 0,05). Leichner ed al. (1994)
Pazienti che presentano
Invece presentano punteggi significativa- disturbi alimentari 39.13 ± 15.17 22.35 ± 10.29 8.65 ± 4.08 8.02 ± 4.49
mente più elevati nell’EAT-26 e nelle 27,9 ± 7,1 anni
sotto-scale dieta, bulimia e controllo orale
rispetto al gruppo di controllo (p<0,05). Leichner ed al, (1994)
Tuttavia, ventiquattro ciclisti su quaranta- Gruppo di controllo 7,87 ±7,37 5,51 ±5,74 0,53 ± 0,93 1,84 ± 2,79
tré, cioè il 57,14% della nostra popolazio- 20,7 ± 3,5 anni
ne hanno ottenuto un punteggio superio-
re a 20. Se si osservano i punteggi globali Ferrand, Brunet (2003)
Ciclisti dilettanti 22,91 ± 8,82 13,64 ± 6,14 4,02 ± 2,28 5,24 ± 3,26
ottenuti nell’EAT-26 per Categorie (Élite, 21,8 ± 3,7 anni
nazionale, regionale), i risultati mostrano
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
75
Tabella 6 – Punteggi per Categoria nell’EAT-26. BMI dimensioni del perfezionismo e i punteggi
dell’EAT-26. Il perfezionismo orientato
La media del BMI è di 20,54 kg/m2 ±1,39. I verso l’altro è scarsamente correlato con
Punteggi ottenuti valori vanno 17,6 1 kg/m2 a 24,22 kg/m2, ed l’EAT-26 globale (r = 0,40, p<0,05) e con la
nell’EAT-26 è inferiore al BMI medio di ciclisti professio- dieta (r = 0,33, p<0,05), e il perfezionismo
nisti di Prima divisione (21,16 kg/m2 ±1,24). socialmente prescritto con il controllo
Categoria M DS Ciò sarebbe dovuto alle diverse età del orale (r = 0,50, p<0,05).
Èlite 20,94* ± 8,63
Nazionale 26,08* ± 7,79 nostro Campione (da 17 a 23 anni). Per veri-
Regionale 22,25 ± 9,85 ficare se l'BMI sia un buon predittore di 5. Discussione
disturbi alimentari, abbiamo studiato la sua
* differenza significativa a p<0,05 relazione con la EAT-26. I risultati mostrano I risultati mostrano che i partecipanti a
una scarsa relazione positiva tra BMI e la questo studio presentano valori elevati
sotto-scala bulimia (r = 0,20, p < 0,05). Poi- nelle tre componenti del perfezionismo di
una differenza significativa tra la Catego- ché i partecipanti presentano un indice < 25 tratto. Invece, contrariamente a numerosi
ria nazionale e la Categoria Élite (p<0,05) non si può affermare che in questa popola- studi (Davis 1997; Haase e al. 2002;
(tabella 6). Mentre non vi sono differenze zione esistano problemi di sovrappeso. Owens, Haase 1999; Shafran, Mansell
tra le Categorie per quanto riguarda le 2001), globalmente, non presentano la
sotto-scale dieta e bulimia. Invece, nella Perfezionismo di tratto e disturbi relazione che era stata supposta tra perfe-
sotto-scala controllo orale, la Categoria alimentari zionismo verso di sé elevato e disturbi ali-
nazionale ha punteggi significativamente mentari. La Categoria Élite non è più per-
più elevati della Categoria regionale La tabella 7 mostra l'esistenza di correla- fezionista delle altre due, né più vulnerabi-
(p<0,05) e la Categoria Élite (p<0,05). zioni positive, ma poco elevate, tra le varie le sul piano alimentare. I risultati non
dimostrano l’esistenza di punteggi più ele-
Tabella 7 – Correlazione tra le dimensioni del perfezionismo e le sotto-scale dell’EAT-26. vati nell’EAT-26 in funzione dell'aumento
dei livelli di pratica. Solo la Categoria
nazionale si differenzia delle altre catego-
EAT-26 Dieta Bulimia Controllo
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
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Fisiologia
Medicina dello sport
Beat Knechtle, Istituto di medicina dello sport, Centro svizzero per i paraplegici, Nottwill
1. Introduzione
In questo articolo, si tratta del rapporto tra
endorfine e prestazione fisica. Le prime
ricerche scientifiche su queste sostanze
erano dirette a studiare gli oppioidi endo-
geni come specifico gruppo di sostanze e
la loro funzione, in quanto ormoni e neu-
rotrasmettitori. A causa della loro azione,
simile a quella degli oppiacei a queste
ricerche si aggiunsero quelle sul loro effet-
to sul dolore e sulla percezione del dolore
stesso. Successivamente molte ricerche si
sono interessate a quando, e a quanto,
aumentino le β-endorfine durante uno
sforzo fisico, dalle quali derivarono studi
sul metabolismo energetico e ormonale.
In questo lavoro, verrà esaminata la lette-
ratura più recente e meno recente, per
ricavarne alcune riflessioni critiche.
2. Biochimica e metabolismo
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dell’encefalina (Gilbeau et al. 1985; recettori specifici. Sono noti cinque recet- determina una soppressione di un’eccessi-
Hughes 1983; Morley 1981). tori degli oppioidi (recettori µ, κ, σ, δ, ε) va reazione allo stress o della sensazione
(Hughes 1983; Iwamoto, Martin 1981; di dolore. In questo modo, si inibiscono
Metabolismo degli oppioidi endogeni Schulz et al. 1979). La β-endorfina preferi- due assi principali dello stress. Uno è l’asse
e specialmente delle β-endorfine sce i recettori µ e δ. La [leu]encefalina e la ipotalamo-ipofisi-surrene, l’altro è l’asse
[met]encefalina si legano ai recettori δ e µ simpatico-surrene-midollare (Grossmann
Le endorfine sono sintetizzate nel sistema come anche ai recettori κ (Iwamoto, Mar- et al. 1982), in cui la β-endorfina viene
nervoso centrale e si trovano in concen- tin 1981), mentre la dinorfina preferisce i prodotta in quantità equimolari all’ACTH
trazioni diverse in vari siti. I peptidi deri- recettori κ. (De Meirleir et al. 1986). La β-endorfina
modula la percezione del dolore e, in con- vare che non si produceva alcun cambia- carichi nei protocolli di sforzo. Per questa
centrazioni più elevate, diminuisce la sen- mento dello stato dell’umore (Farrel et al. ragione, tali ricerche permettono conside-
sibilità al dolore (Heitkamp 1998). Le pro- 1986; Janal et al. 1984; Markoff et al. razioni solo di tipo descrittivo (Heitkamp
prietà morfinosimili sono di natura anal- 1982). 1998). Nei primi lavori, la dipendenza della
gesica (Bloom 1980; Levine et al. 1978) e, produzione di endorfine dall’intensità del
probabilmente, euforizzante (Appenzeller L’effetto degli oppioidi endogeni carico fu considerata non significativa
1981; Bloom 1980). La soglia del dolore è sul metabolismo energetico (Farrel 1985). Fondamentalmente fu stu-
direttamente correlata con il livello del diata, quasi esclusivamente, la β-endorfi-
valore dell’endorfina plasmatica (Droste et Secondo i dati dei quali disponiamo, gli na. Negli studi più recenti, si è evidenziata
al. 1991). oppioidi endogeni agiscono soprattutto a una reazione caratteristica della β-endor-
Nell’uomo, dopo un esercizio all’ergome- livello dell’ipofisi. Con un aumento delle fina ai carichi intensivi, come, anche ai 79
tro a pedali ad esaurimento completo, la endorfine, per un processo di contro rego- carichi con spiccato carattere di resisten-
soglia del dolore s’innalzava del 30%. Ciò lazione vengono inibiti i rispettivi fattori di za. In un lavoro molto recente, si afferma
si manifestava nel fatto che, dopo un rilascio di altri ormoni. che l’ACTH, il cortisolo e la β-endorfina
simile carico, il dolore causato da esso, aumentano a seconda dell’intensità e dello
veniva percepito meno intensamente Ormoni ipofisari stato di allenamento (De Diego Acosta et
(Droste et al. 1992). L’effetto si manteneva Le endorfine abbassano la concentrazione al. 2001; De Vries et al. 2000).
per circa un’ora, mentre la somministra- dell’ACTH e del cortisolo. Ma si provoca
zione di β-endorfina per via venosa non anche una diminuzione della vasopressina Carichi anaerobici
produceva alcun effetto sulla sensibilità al e dell’ossitocina, per cui si produce una Il livello della β-endorfina dipende dall’in-
dolore. Solo dopo un’iniezione intratecale soppressione non solo del lobo anteriore, tensità del carico (Angelopoulos 2001; De
(cioè all’interno dello spazio racchiuso ma anche di quello posteriore dell’ipofisi Vries et al. 2000; Goldfarb et al. 1991;
dalla teca rachidea) si produce un notevo- (Heitkamp 1998). Rahkila et al. 1987). La β-endorfina e la β-
le analgesia (eliminazione della sensazione lipotropina aumentano nel caso di carichi
di dolore, Heitkamp 1998). È stato più Metabolismo del glucosio molto intensivi e dopo un carico fisico ad
volte riferito di ipoalgesia provocata dal Sembra che gli oppioidi endogeni influen- esaurimento (Angelopoulos 2001; De
carico (Black et al. 1979; Haier et al. 1981). zino gli ormoni del metabolismo del glu- Meirleir 1986; Donevan, Andrew 1987;
I maratoneti continuano a correre malgra- cosio durante e dopo il carico (Droste et al. Rahkila et al. 1987; Schulkz et al. 2000),
do fratture da stress (Colt, Spyropoulosz 1991). È stata descritta un’azione della β- mentre ciò non avviene nel caso di carichi
1979) e durante lo sforzo si può produrre endorfina sul metabolismo del glucosio di scarsa intensità (Elias et al. 1986; Gold-
un infarto cardiaco senza dolore (Siscovick (Goldfarb 1997; Jamurtas et al. 2000). Tali farb et al. 1987; Langefeld et al. 1987). In
et al. 1984). effetti sul metabolismo del glucosio si carichi molto intensivi di breve durata (da
possono provare solo attraverso infusioni 30 s a 2 minuti) si presenta un incremento
L’influenza sulla psiche e sullo stato di β-endorfine (Jamurtas et al. 2000). Si da due a quattro volte della concentrazio-
dell’umore determina un incremento del glucosio pla- ne iniziale ematica di β-endorfina. Nel
Il carico fisico porta ad un miglioramento smatico, un aumento del CRH e della pro- caso di un carico crescente, le catecolami-
dello stato dell’umore (Cummings, Whee- lattina, mentre l’ACTH resta invariato e ne, la frequenza cardiaca ed il lattato
ler 1987; Morgan 1985). Fondamental- diminuisce il cortisolo (Inder 1995). Può aumentano secondo la prestazione. ACTH
mente, viene sottolineato di continuo che essere diminuito il calo del glucosio pla- e β-endorfina aumentano solo ad. inten-
un aumento dell’endorfine porta ad un smatico durante il carico, in quanto si pro- sità molto elevate (dell’80% del VO2max)
stato dell’umore euforico. Così, in un cari- duce un incremento del glucagone (De Vries et al. 2000). Nei carichi anaerobi-
co di durata superiore a 30 min all’80 (Jamurtas et al. 2000). L’ACTH aumenta ci, l’incremento delle ACTH e della β-
della Fcmax si produce un evidente anche dopo una lunga fase di allenamen- endorfina è correlato con l’aumento del
miglioramento dello stato dell’umore degli to, portando così, contemporaneamente, lattato (Schulz et al. 1979). Il lattato, in
atleti. Invece, negli uomini rispetto alle anche a più elevati valori di β-endorfina a quanto indicatore dell’entità del carico
donne, può non essere stabilito un rap- riposo (Ferrandez et al. 1996). anaerobico, deve ammontare da 12 a 15
porto tra aumento delle endorfine e stato mmol/l. Numerose ricerche permettono di
dell’umore (Kraemer et al. 1990). Così Metabolismo dei lipidi affermare con certezza che esiste un rap-
pure, negli uomini, dopo un carico di 30 A riposo, il metabolismo dei lipidi viene porto diretto tra β-endorfina e lattato
min sul nastro trasportatore, può non influenzato da infusioni di β-endorfina, (Heitkamp et al. 1993; Kraemer et al.
essere provato che vi sia un rapporto tra nel senso che si produce un effetto lipoli- 1989), come anche tra noradrenalina,
la concentrazione di β-endorfina e lo tico sul grasso cellulare (Vettor et al. adrenalina e lattato (Brooks et al. 1988;
stato dell’umore (Farrel et al. 1982a, b). Sia 1993). Non ci sono ricerche sull’uomo Buono et al. 1986; Farrel et al. 1987;
la corsa che la meditazione portano ad un sotto sforzo. In esperimenti su animali, gli Rahkila et al. 1987; Schwarz, Kindermann
miglioramento dello stato dell’umore. E sia stessi induttori hanno mostrato un’azione 1989). In un recente lavoro su animali,
dopo la corsa, sia dopo la meditazione può della β-endorfina sulla lipolisi indotta dal però, è stato possibile dimostrare che il
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essere dimostrata una concentrazione più carico (Heitkamp 1998). lattato non influisce né a riposo, né nel
elevata di β-endorfina (Harte et al. 1995). caso di carichi intensivi, sull’asse ipotala-
Tanto lo stress fisico quanto quello psichi- 4. La reazione mo-ipofisi-surrene. In ogni caso, il lattato
co portano ad un incremento della β- della β-endorfina ai carichi provoca una inibizione del tasso basale di
endorfina e dell’ACTH (Oltra, Mora 1987). secondo la loro intensità secrezione di CRH.
Vi sono anche studi nei quali, attraverso Nel caso di un carico eseguito nella zona
un antagonista degli oppiacei, il naloxone, Le ricerche su come gli oppioidi endogeni della soglia anaerobica individuale, solo
veniva bloccata l’azione degli oppioidi reagiscono al carico presentano differenze dopo 50 min di carico si produce un evi-
endogeni. In questi casi si è riusciti a pro- che dipendono dalle diverse intensità dei dente incremento della β-endorfina
(Schwarz, Kindermann 1989). In una ricer- β-endorfina è notevolmente più elevata gonadotropina) nell’ipotalamo (De Cree
ca condotta su soggetti allenati e non anche dopo una fase prolungata d’allena- 1990). In vitro si vede che la β-endorfina
allenati, invece, non si è riusciti a trovare mento, indicando così un adattamento inibisce direttamente la liberazione di
un rapporto tra β-endorfina e valori del all’allenamento (Ferrandez et al. 1996). GnRH (Rasmussen et al. 1983). Strano a
lattato (Goldfarb et al. 1991). dirsi, ma anche negli uomini si può prova-
Intensità ed incremento della β-endorfina re un’influenza degli oppioidi endogeni
Allenamento della forza L’aumento della concentrazione di β- sulla secrezione ciclica di LH e dell’ormone
I carichi anaerobici locali, come quelli tipi- endorfina dipende dal valore dell’intensità follicolo stimolante (Rogol et al. 1984).
ci dell’allenamento della forza sono stati del carico (De Diego Acosta 2001; Rahkila
poco studiati. In un allenamento di scarso et al. 1988). Un incremento notevole si pro- I valori a riposo negli studi su animali
80 volume, malgrado il lattato fosse aumen- duce solo ad intensità da elevate a molto Nel sangue venoso dell’ipofisi, tranne che
tato a 8,45 mmol/l, non è stato trovato un elevate (De Vries et al. 2000;
. Rahkila et al. durante la mestruazione, si possono rile-
incremento della β-endorfina (Kraemer et 1988). Se al 60% del VO 2 max ancora si vare valori più elevati per le endorfine
al. 1992; 1996). In uno studio (Pierce et al misurano valori. di 6,5pmol/l, in un carico (Wardlaw et al. 1982). Se all’animale ven-
1994) è stato possibile rilevare, addirittura, all’80% del VO2max la concentrazione è già gono asportate le ovaie, le concentrazioni
una diminuzione della β-endorfina. Solo a circa 12 pmol/l (Goldfarb et al. 1998). Si si abbassano sino a valori che quasi non
nel caso di un numero elevato di ripetizio- può contare su un aumento della b-endor- possono essere misurati (Bloom 1980).
ni e di intensità elevata del carico è possi- fina
. a partire da un intensità del 70% del Dopo un trattamento con estrogeni i valo-
bile garantire che la β-endorfina aumenti VO2max, sebbene sia anche già stato prova- ri delle endorfine salgono nuovamente. La
di varie volte (Elliot et al. 1984; Kraemer et to
. che ad intensità dal 50 all’80% del combinazione con il progesterone è quella
al. 1993). VO2max ancora non si presenta un aumen- che produce risalite maggiori.
to della β-endorfina (Rahkila et al. 1988). Al
Carichi aerobici disotto di valori di lattato di 3 mmol/l non I valori a riposo nella donna
A causa dell’effetto analgesico ed euforiz- può essere oggettivato alcun aumento della Anche negli uomini si può provare l’esi-
zante della β-endorfina ci si è chiesti a β-endorfina (De Meirleir et al. 1986). L’in- stenza di una oscillazione ciclica dei valori
quale intensità si può contare su un cremento avviene immediatamente dopo a riposo. Nelle donne, la β-endorfina è
aumento della β-endorfina nei carichi di che è stata raggiunta la soglia anerobica soggetta ad un’oscillazione di natura
resistenza. I carichi d’intensità piuttosto individuale (Schwarz, Kindermann 1990). In endocrina con secrezione ciclica (Gros-
bassa non comportano un incremento altri lavori l’incremento si presenterebbe ad smann et al. 1982; Quigley, Yen 1980;
della β-endorfina (Rahkila et al. 1987). Un una intensità ancora più elevata. L’aumento Veldhuis et al. 1985; Wehrenberg et al.
aumento viene prodotto . da carichi sub- della β-endorfina inizia in prossimità della 1982), che non è stata confermata in altri
massimali al 60% del VO2max della durata soglia anerobica a 4 mmol/l, ma più esatta- lavori (Goldfarb 1988). Affinchè le endorfi-
di mezz’ora, eseguiti su nastro trasportato- mente nella zona della soglia delle cateco- ne possano avere un’azione, vi debbono
re (Farrel et al. 1982). In un altra ricerca lamine (Schneider et al. 1992). essere ovaie e un ciclo ormonale senza
(Langefeld et al. 1987), con un carico di alterazioni. Prima del menarca, le endorfi-
un’ora sul nastro trasportatore non si pro- L’influenza del tipo di carico ne non possono provocare alcun incre-
duceva alcun cambiamento della β-endor- Sembra che il tipo di carico influisca sul- mento delle gonadotropine (Ferin, Van de
fina. Se si confrontano carichi della durata l’entità dell’aumento del valore dell’endor- Wiele 1984; Kuhn, Saltiel 1986). Nelle
di 20 min, eseguiti
. rispettivamente al 40, fina (Petraglia et al. 1990). Sembra che la donne che si trovano nella fase post-
60, 80%
. del VO2max, solo nel caso dell’80% corsa porti a valori d’endorfina più elevati menopausa, le endorfine non influenzano
del VO2max si può rilevare un incremento (Farrel et al. 1982; Glämsta et al. 1993; gli elevati valori delle gonadotropine (Reid
della β-endorfina (McMurray et al.. 1987). Scavo et al. 1991). Nei carichi su nastro et al. 1983). Mentre, nelle donne che si
Dopo 30 min di carico al 70% del VO2max, trasportatore si produce un incremento di trovano nella fase premenopausale si vede
la β-endorfina aumenta del doppio e sette volte superiore al valore a riposo che valori elevati di endorfine provocano
all’80%, addirittura, di cinque volte il valo- (Heitkamp et al. 1993; Olehansky et al. una diminuzione delle gonadotropine
re iniziale (Goldfarb et al. 1990). 1990; Rogolo et al 1984), mentre, se il (Reid et al. 1981; Yen et al. 1985). Le β-
carico è eseguito su cicloergometro, tale endorfine raggiungono il loro valore mas-
Carichi di resistenza di lunga durata aumento è solo di cinque volte (Donevan simo a metà ciclo, immediatamente dopo
Anche dopo carichi prolungati di sci di et al. 1987; Louisy et al. 1989). il massimo valore dell’LH.
fondo o di corsa si trovano valori di β-
endorfina più elevati (Heitkamp et al. 1993; 5. Endorfine e sesso L’influenza degli inibitori dell’ovulazione
Mougin et al. 1987; Pestell et al. 1989). Ma, Anche gli inibitori dell’ovulazione permet-
comunque, l’intensità deve essere elevata. L’influsso del sesso sulla produzione tono di dimostrare che il valore dell’endor-
In un carico nella zona della soglia anaero- di endorfina fina può essere influenzato dagli ormoni
bica, dopo 50 min, si produce un aumento femminili.
che ha, poi, un andamento esponenziale Vi sono prove che i peptidi dipendenti Se le atlete assumono inibitori dell’ovula-
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fino all’interruzione dopo 90 min (Schwarz, dalla proopiomelanocortina (POMC) nelle zione, il valore a riposo dopo un allena-
Kindermann 1989). Un aumento esponen- donne provocano una reazione diversa mento diminuisce ulteriormente. Se non vi
ziale della β-endorfina si determina anche che negli uomini. La β-endorfina può ini- è alcuna assunzione, esso aumenta
in un carico intensivo di tre ore, tipo corsa bire il rilascio dell’LH (Luteinizing (Rahkila, Laatikainen 1992). L’aumento
di maratona (Heitkamp et al. 1993, 1996). hormone, ormone luteinizzante) (Quigley, preovulatorio delle endorfine scompare
Non si è riusciti a provare lo stesso feno- Yen 1980; Rahkila, Laatikainen 1992). La dopo l’assunzione di inibitori dell’ovulazio-
meno in una corsa sui 110 km, nella quale, soppressione dell’LH si produce attravcer- ne. Nelle donne amenorreiche il picco del
durante tutto il carico, il valore è unifor- so quella del GnRH (Gonadotropin relea- ciclo può essere misurato dopo l’induzione
memente elevato (Fournier et al. 1997). La sing hormone, ormone di rilascio della dell’ovulazione (Comitini et al. 1989).
L’influenza del carico sui valori plasmatici 1984). Ma vi può essere anche un aumen- 6. Il significato pratico
Lo cose hanno un andamento diverso nel to. Il valore a riposo dipende chiaramente
caso di un carico. Mentre con il carico la dall’energia utilizzata. Dopo un allenamen- Sulla base dei dati attualmente disponibili
maggior parte degli ormoni aumenta, nel to, e nel caso di un elevato consumo di si evidenzia che, secondo l’intensità, la
caso dell’LH si produce piuttosto una suo energia, nelle donne si rileva un valore a durata del carico ed il sesso, si produce un
calo (Dessypris et al. 1976; Kraemer et al. riposo più elevato (Heitkamp et al. 1996; incremento, più o meno spiccato delle β-
1996). La soppressione dell’LH si produce Howlett et al. 1984; Kraemer et al. 1989b). endorfine nel sangue. L’influenza della
solo nella tarda fase follicolare a domi- Ma in una ricerca, dopo un allenamento, loro azione, simile a quella dell’oppio,
nante estrogenica e a metà della fase furono documentati valori più bassi di β- sulla diminuzione della sensibilità al dolo-
luteinica (De Cree 1990). Anche il valore a endorfina e, tuttavia, valori più elevati di re deve considerarsi certa. I risultati sul
riposo della β-endorfina è influenzato dal ACTH (Heikamp et al. 1998). È importante miglioramento dell’umore sono troppo 81
carico. il grado di allenamento delle atlete. Nelle contraddittori, affinché si possa provare
Le donne non allenate presentano valori a atlete di elevata qualificazione, si vede una chiaramente un influsso sullo stato di
riposo più bassi delle donne allenate con concentrazione di β-endorfina più elevata benessere psichico.
eumenorrea, indipendentemente dal ciclo di circa il 50% (Harber et al. 1997), come Gli effetti endocrini sul metabolismo ener-
mestruale (Harber et al. 1997). Solo nel può essere facilmente provato dopo una getico, come anche sul ciclo mestruale
caso di un ciclo ovulatorio integro nella fase intensiva di allenamento (Russel et al. nella donna non sarebbe mediati, prima-
fase pre-ovulatoria si determina un 1984). riamente, dagli oppioidi endogeni. Gli
aumento della β-endorfina, che viene effetti sul metabolismo energetico descrit-
.
attribuito ad una percentuale elevata di β- Il rapporto tra alterazioni ti ad intensità intorno all’80% del VO2max,
endorfina nel fluido follicolare (Heitkamp del ciclo-sport-endorfine alle quali la β-endorfina aumenta e resta
1998). Nella fase luteinica il valore a ripo- elevata, sembrano essere prodotti piutto-
so non è significativamente minore che Nel caso di un carico, sia nelle donne con sto dall’aumento delle catecolamine e
nella fase follicolare (Goldfarb et al. 1998). un ciclo regolare, sia in quelle con altera- dalla loro azione (Farrel 1985).
Nelle donne con eumenorrea, l’amenorrea zioni del ciclo, si produce un aumento È probabile che nella donna, le alterazioni
secondaria e l’allenamento portano ad un della β-endorfina (Meyer et al. 1999). Un del ciclo mestruale, che sarebbero mediate
cambiamento dei valori a riposo valore basale elevato ha un’azione sop- dalla β-endorfina, trovino la loro spiega-
(Heitkamp et al. 1996; Hohtari et al. 1988; pressiva sul CRH, la prolattina e l’LH e, zione in volumi eccessivamente elevati di
1991). quindi, influisce, negativamente, sul ciclo allenamento con soppressione centrale del
femminile. FSH e dell’LH, con conseguente diminuzio-
Valori massimi diversi Un aumento frequente della concentra- ne dell’estradiolo.
Nel
. caso di carichi intensivi dell’80% del zione di β-endorfina porta ad una dimi-
VO2max i valori di β-endorfina delle donne nuzione della produzione globale di LH
sono quasi della stessa altezza di quelli nelle 24 ore e ad una scarsa ampiezza del
degli uomini (Rahakila et al. 1987). Dopo picco nella sua liberazione pulsatile (Ruf- L’autore Beat Knechtle pratica sport di
un carico come la maratona, nelle donne, fin et al. 1990). Ciò è prodotto da un resistenza da trenta anni. Nel 2000 ha
il valore dell’endorfina aumenta da due a generatore d’impulsi centrale nell’ipotala- partecipato a tutti gli otto ultratriathlon
cinque volte (Heitkamp et al. 1996; mo e non da una diminuzione della capa- del mondo e con una distanza totale di 27
Heitkamp 1998), mentre negli uomini si cità di secrezione dei lobi anteriori dell’i- Ironman-Triathlon è entrato nel Guiness
dei primati. Più volte interpellato sull’a-
produce un incremento maggiore della β- pofisi, che viene giudicata normale nelle zione delle endorfine in rapporto agli
endorfina (Kraemer et al. 1998b). atlete praticanti corsa ben allenate (Hoh- sforzi di resistenza, per questa ragione ha
tari el al. 1991; Veldhuis et al. 1985). A raccolto la letteratura su questo argo-
L’influenza dello stato di allenamento causa di un aumento della concentrazione mento. Lui stesso non ha mai sperimenta-
sulla β-endorfina di β-endorfina, vi sono un aumento della to un “runner’s high” e sa che carichi
Lo stato di allenamento influisce sul valore produzione di FSH (Follicle stimulating intensivi e prolungati producono notevoli
a riposo degli oppioidi endogeni, con dif- hormone, ormone follicolo stimolante) in dolori muscolari. Per cui l’azione delle
ferenze tra i sessi. L’allenamento influenza ambedue le fasi del ciclo, un aumento endorfine nella soppressione del dolore
il valore a riposo delle β-endorfine nelle della prolattina ed una diminuzione dell’e- nello sport sarebbe di natura piuttosto
ipotetica.
donne, che in esse si trova a 4,5-5,0 stradiolo. Ambedue questi cambiamenti
pmol/l ed è, quindi, più basso che negli ormonali provocano un’insufficienza
uomini (Goldfarb et al. 1998). Le endorfine luteale e cicli senza ovulazione. Inoltre, a
secondo il sesso reagiscono in modo causa di una inibizione della prolattina si
diverso a un carico. Negli uomini, la β- produce un’influenza ulteriore sugli ormo-
endorfina e la β-lipotropina diminuiscono ni periferici. La bibliografia dell’Articolo può essere richiesta
dopo una fase di allenamento (Colt et al. Probabilmente, gli oppioidi endogeni sem- all’Autore.
1981; Metzger, Stein 1984; Walker, Baz- bra che inibiscano la produzione di prolat- Traduzione di M. Gulinelli da Leistungssport, 5,
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
zarre 1986). Dopo un allenamento della tina, probabilmente grazie all’azione inibi- 2003, 37-40.
resistenza di quattro mesi, si produce una toria della dopamina (De Cree 1990). Sem-
diminuzione dei valori (Lobstein, Ismail bra che già scarsi volumi di allenamento Titolo originale: Einfluss der endogenen Opioide
1989), così come nel caso di un carico cro- influenzino il ciclo attraverso le endorfine. auf die körperliche Leistung.
nico (Appenzeller, Wood 1992). Nelle La soglia perché, attraverso questo mecca-
Indirizzo dell’Autore: Dott. Beat Knechtle,
donne, si rilevano risultati diversi. Dopo nismo, siano indotti tali alterazioni del Facharzt FMH für Allgemeinmedizin, Institut für
una fase di allenamento di otto settimane, ciclo si colloca intorno a circa 60 chilome- Sportmedizin, Schweizer Paraplegiker-Zentrum,
la β-endorfina e la β-lipotropina restano tri settimanali di corsa (Bonen 1992). CH-6207, Nottwil.
inalterate (Carr et al. 1981; Howlett et al. E-mail: beat.knechtle@paranet.ch
Asse ipotalamo-ipofisi-surrene - l’insie- Ormone adrenocorticotropo (ACTH,
me delle correlazioni funzionali tra l’ipo- Adrenocorticotropic hormone) - ormone
talamo, l’ipofisi e la ghiandola surrene. secreto dalle cellule del lobo anteriore del-
l’ipofisi in risposta a molti tipi di stress.
Beta-lipotropina - ormone polipeptidico, Agisce stimolando l’attività endocrina della
isolato dall’ipofisi anteriore. Possiede atti- corteccia surrenale e, in particolare, la
vità lipolitica, melanotropica ed adreno- secrezione degli ormoni glicorticosteroidi,
corticotropa. Rappresenta il precursore come il cortisolo. La sua secrezione è sotto
delle endorfine, delle encefaline e dell’or- il controllo diretto del fattore di rilascio
mone stimolante i melanociti. della corticotropina ipotalamica (CRH) e,
82 indirettamente, del tasso ematico degli
Corticotropina - sinonimo di ormone ormoni glicocorticosteroidei, che a sua
adrenocorticotropo. volta inibisce il CRH.
FOTO DIGITALVISION
dalla ghiandola surrenale. Influenza il hormone) - ormone prodotto dalle cellu-
metabolismo dei carboidrati, delle protei- le γ dell’adenoipofisi, deputato al con-
ne, dei grassi, quello purinico e il bilancio trollo della produzione degli ormoni delle
idrico ed elettrolitico. gonadi.
(IL-1), 2 (IL-2) e 3 (IL-3). qualsiasi composto chimico che viene na; all’interno della sequenza aminoacidi-
rilasciato a livello di una terminazione ca si trovano la beta endorfina ed il beta
Leucina - aminoacido alifatico essenziale nervosa in risposta ad un impulso nervoso MSH.
per l’uomo. e in grado di trasmettere tale impulso
attraverso la sinapsi, interagendo con i Vasopressina - (o adiuretina, o ormone
LH - vedi ormone luteinizzante. recettori presenti nella membrana del antidiuretico, o ADH), ormone secreto dal
neurone postisinaptico, che così viene sistema ipotalamo-neuroipofisi, la cui
Linfocita - tipo di globulo bianco (leuco- eccitato, generando a sua volta l’impulso principale azione è quella di provocare il
cita) agranulato con funzione immunita- nervoso. riassorbimento di acqua a livello renale.
Teoria dell’allenamento
Luisa Righetti, Corso di laurea in scienze motorie, Facoltà di medicina e chirurgia, Università degli studi, Roma Tor Vergata;
Federazione Ginnastica d’Italia, Roma; Maria Francesca Piacentini, Laura Capranica, Francesco Felici,
Dipartimento di scienze del movimento umano e dello sport, Istituto Universitario di Scienze Motorie, Roma
FOTO BIFFANI
Una più accurata definizione del modello di prestazione tine di gara con un metabolimetro (K4b2 Cosmed, Ita-
della ginnastica aerobica sportiva, è presupposto fon- lia) per la valutazione del costo energetico della gara. A
damentale per fornire indicazioni utili ad ottimizzarne riposo, al termine della routine ed al 3°, 6°, 9° minuto
l’allenamento. Non essendo incluso tra le discipline di recupero è stato prelevato un microcampione di san-
olimpiche, questo sport tecnico-combinatorio, subisce gue per l’analisi del lattato ematico. L’analisi
. dei dati
continue modifiche del Codice dei punteggi che inevi- indica una intensità pari al 85% del VO2max ed una
tabilmente provocano evoluzioni del modello di presta- frequenza cardiaca (FC) pari al 92% della FCmax. Il
zione. Considerando le frequenti modificazioni sia della costo energetico della routine è stato di 20±2,5 kcal,
routine di gara sia dei gesti tecnici richiesti (aumento con un contributo aerobico dell’85% e anaerobico lat-
del numero di salti) è stata verificata la ripartizione tra tacido del 15%. Questi risultati sono stati confrontati
meccanismo energetico aerobico ed anaerobico lattaci- con studi simili, effettuati precedentemente, per valu-
do nell’esercizio di gara. Sette atleti italiani della squa- tare gli effetti dei cambiamenti del Codice dei punteggi
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
dra nazionale di ginnastica aerobica (quattro maschi e nell’esecuzione delle attuali routine. In particolare, il
tre femmine) hanno preso parte al presente studio. contributo del metabolismo energetico anaerobico lat-
Dopo aver firmato il consenso informato, è stato chie- tacido risulta più basso rispetto a dati precedentemen-
sto loro di effettuare un test a carichi crescenti sul te riportati in letteratura, indicando una più razionale
nastrotrasportatore
. per valutare il massimo consumo di distribuzione degli attuali dodici elementi di difficoltà
ossigeno (VO2max). Una settimana dopo il test incre- all’interno della routine o un cambiamento nelle meto-
mentale, ai soggetti è stato chiesto di esibirsi nella rou- diche di allenamento.
Introduzione potenza necessitano il sostegno del mec- scenti partendo da una velocità di corsa di
canismo energetico anaerobico e la per- 9 km/h con un aumento dell’intensità di 1
La ginnastica aerobica competitiva è nata fetta esecuzione nel corso di tutto l’eserci- km/h ogni 60 secondi fino all’esaurimento.
negli Stati Uniti sul finire degli anni ‘80 zio di gara richiede una adeguata efficien- Prima del test e al 3°, 6°e 9° minuto post
con regolamenti e codici di valutazione za aerobica. esercizio è stata determinata la concentra-
che enfatizzavano molto l’aspetto coreo- Tuttavia, vi è una carenza di indagini scien- zione ematica del lattato (Accutrend Lac-
grafico. Nel 1995 fu organizzato a Parigi il tifiche che possano dare indicazioni sul tate Analyser, Roche, Basilea, Svizzera) tra-
primo Campionato del mondo e a tutt’og- reale coinvolgimento di questi metabolismi mite prelievo di un campione di sangue
gi si sono ormai svolti sette Campionati in gara. Dei pochissimi studi che si sono capillare dal lobo dell’orecchio.
del mondo, tre Campionati europei, due interessati alla ginnastica aerobica compe-
84 finali di Coppa del mondo e due edizioni titiva, tre hanno valutato solamente le Esercizio di gara
dei World Games. Per questa disciplina caratteristiche fisiologiche ed antropome-
sono previste cinque categorie di gara: triche degli atleti (Lemos et al. 2001; Dati Gli atleti si sono presentati in palestra 30
individuale maschile, individuale femmini- FIG 2002; Sasaki, Kikuchi 2004) mentre minuti prima di iniziare la prova ed hanno
le, coppia mista, trio e gruppo. uno solo (Lupo et al. 1996) si è occupato indossato il metabolimetro (K4b2, Cosmed, .
Le competizioni prevedono movimenti che del costo energetico dell’esercizio di gara. Italia).
. A riposo e durante la routine il VO2,
provengono dalla medesima attività svolta Per questo motivo lo scopo della presente VCO2, FC sono stati misurati con metodica
nell’ambito del fitness, ma con la variante ricerca è stato quello di valutare il costo respiro per respiro. Prima del test e al 3°,
di una estrema cura degli aspetti coordi- energetico e verificare la ripartizione tra 6°e 9° minuto post esercizio è stata deter-
nativi, espressivi e soprattutto di una ese- meccanismo energetico aerobico ed anae- minata la concentrazione ematica del lat-
cuzione a ritmi sostenuti. robico lattacido nell’esercizio di gara. tato (Accutrend Lactate Analyser, Roche,
In un panorama di regolamenti poco det- Basilea, Svizzera) tramite prelievo di un
tagliati e codificati, con il passare del Metodi campione di sangue capillare dal lobo del-
tempo sempre più atleti hanno inserito l’orecchio.
elementi di difficoltà provenienti da varie Sette atleti italiani della squadra nazionale
discipline quali la danza, la ginnastica arti- di ginnastica aerobica (quattro maschi: età Analisi dei dati
stica, la ginnastica ritmica e le arti marzia- 23±5 anni, peso: 66,5±10 kg; statura:
li. Di conseguenza, le associazioni mondiali 174±5 cm; tre femmine: età 18±1,7 anni; La. richiesta totale di energia dell’esercizio
di aerobica competitiva hanno via via ade- peso: 50,3±6,6 kg; statura: 158±7,2 cm) (VO2eq) è stata ottenuta dalla somma dei
guato le valutazioni di gara a questa hanno preso parte al presente studio. Gli contributi delle fonti energetiche aerobica
nuova e spontanea tendenza. Attualmente atleti avevano almeno quattro anni di e anaerobica lattacida (Guidetti et al.
la routine di gara dura 115 secondi e com- esperienza in questa disciplina e almeno 2000).
prende la combinazione di coreografia quindici ore di allenamento settimanale. .
aerobica ed elementi di difficoltà tecnica. Dopo aver firmato il consenso informato 1. La fonte aerobica di. esercizio (VO2ex) è
Infatti, il Codice dei punteggi 2001-2004 (dai genitori per gli atleti minorenni), ai stata calcolata dal. VO2 misurato a cui è
così definisce questo sport: “La ginnastica sette atleti è stata misurata la percentuale stato sottratto il VO2 basale. .
aerobica sportiva è quella disciplina che di grasso corporeo con rilevamento di 2. La fonte anaerobica lattacida (VO2la) è
prevede l’abilità di eseguire, in forma con- sette pliche cutanee secondo il metodo di stata calcolata dal picco di lattato ema-
tinua, complessi schemi di movimento, Jackson e Pollock (1985) e l’indice di tico accumulato dopo l’esercizio a cui è
originati dalla ginnastica aerobica forma- massa corporea (BMI) calcolato in kg/m2. stato sottratto il valore di riposo (delta
tiva, ad alta intensità, in perfetta integra- Gli atleti hanno poi effettuato un test lattato). Per ciascuna mM di lattato è
zione con l’accompagnamento musicale. incrementale fino all’esaurimento . per il stato assunto l’equivalente in O2 di 3 ml
La routine deve dimostrare continuità, massimo consumo di ossigeno (VO2max). · kg-1 (di Prampero 1981).
flessibilità, forza ed utilizzo dei sette passi Una settimana dopo ai soggetti è stato
base ben integrati con gli elementi di diffi- chiesto di eseguire le loro routine di gara Risultati
coltà. Il tutto eseguito con un alto grado di ginnastica aerobica. In questa occasione
di perfezione tecnica”. Quindi ogni routine sono stati misurati i parametri fisiologici Caratteristiche antropometriche e test
viene giudicata sotto tre aspetti: la qualità al fine di calcolare il costo energetico. di esercizio massimale ad esaurimento
artistica, l’esecuzione e le difficoltà (Ockert
1999). La qualità artistica riguarda la com- Test di esercizio massimale Le misure plicometriche indicano una per-
posizione della routine, la creatività, la ad esaurimento centuale di grasso corporeo per gli atleti
varietà dei movimenti, la musicalità, l’e- maschi di 7,8% ± 3% e per le atlete di:
spressività e l’originalità dei sollevamenti e Ai soggetti è stato richiesto di eseguire 17,5 ± 3%. Il BMI calcolato è stato del
delle interazioni in coppia, trio e gruppo; una prova incrementale fino all’esauri- 21,7 kg/m2 per gli uomini e 20,2 kg/m2 per
l’esecuzione riguarda la perfezione di cia- mento su un nastro trasportatore Tech- le donne.
scun movimento; le difficoltà riguardano il nogym®. Durante il test è stata monitorata Durante l’esercizio incrementale ad esauri-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
numero ed il valore degli elementi ginna- la frequenza cardiaca FC (Sport Tester, mento (tabella 1), i partecipanti
. hanno
stici presentati e che dimostrano forza, Polar Electro, Kempele,
. Finlandia). Il consu- ottenuto un valore di VO2max di 57,4 ± .6
flessibilità, equilibrio, potenza e resistenza mo di ossigeno. (VO2), il volume di anidride ml · kg-1 · min-1, più elevato negli atleti
muscolare, capacità fisiche fondamentali carbonica (V CO 2 ) e la ventilazione (VE) maschi (60,6 ± 5.4 ml · kg-1 · min-1). La
per questo sport. sono state registrate con metodica respiro massima FC raggiunta è stata di 189 ± 2
Negli ultimi anni, il Codice dei punteggi ha per
. respiro (K4b2,
. Cosmed, Italia). Quindi, il bpm e la concentrazione di picco di lattato
imposto un numero sempre maggiore di VCO2 ed il VO2 sono stati utilizzati per cal- misurata è stata di 8,1 ± 1 mM (con con-
salti, rendendo questa disciplina ancora colare il quoziente respiratorio (RER). Il centrazione maggiori osservate nelle atle-
più intensa. I frequenti elementi di forza e protocollo prevede un test a carichi cre- te: 8,6 ± 2,3 mM).
.
Tabella 1 – media e deviazione standard dei valori di VO2max (ml/kg/min),
frequenza cardiaca massima e massima concentrazione di lattato calcola-
ta durante il test incrementale.
.
VO2max FCmax Lattato
(ml/kg/min) bpm mM
mM
6,0
5,0
4,0
3,0
2,0
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
1,0
0,0
riposo fine 3° min 6° min 9° min
abbiamo riscontrato una intensità di lavo- response of girls to aerobic and anaerobic endu- letes, Proceeding of the ECSS, Colonia, 2001.
rance test, J. Sports Med., 24, 1984, 149-154. Lupo S., www.sergiolupomedicinasport.it, 1996.
ro più elevata nel nostro studio rispetto a di Prampero P. E., Energetics of muscolar exerci- Palange P., Schena F., Il test da sforzo cardiopol-
Lupo
. et al. (1996) sia per
. le donne (80% se, Rev. Physiol. Biochem. Pharmacol., 89, 1981, monare - Teoria ed Applicazioni, Roma, Cosmed
VO2max contro il 74% VO2max preceden- 143-222. Pulmonary Function Equipment, 2001.
temente
. trovato) sia per
. gli uomini (89% Fédération Internationale de Gymnastique, Sport Ockert G., Sport-Aerobic, Berlino, Sportverlag,
VO2max contro l’83% VO2max precedente- Aerobics. Code of Points, Sports Aerobics Com- 1999,16-19.
mission (Fig), 2002, 10. Sasaki H., Kikuchi H., A study on special charac-
mente trovato). Tuttavia, va tenuto in con- Fédération Internationale de Gymnastique, Sum- teristics of Sports Aerobics Competitors, ECSS
siderazione che abbiamo analizzato solo mary Report Anthropometric Measurament 2004 France.
80 s di gara, non considerando i primi 20
Teoria dell’allenamento
Calcio
Lothar Nieber, Istituto di scienza dello sport, Università Ernst Moritz Arndt, Greifswald
Finalità
• Apprendimento di abilità calcistiche • Creazione di basi sensomotorie
specifiche (nuovi apprendimenti, per un rapido e stabile allenamento
(orientamento sulle abilità) di acquisizione della tecnica
• Collegamento delle abilità fino a formare (orientamento sulle capacità)
tecniche individuali ottimali specifiche • Stabilizzazione dello sviluppo delle abilità
• Automatizzazione delle tecniche accentuando il loro collegamento con
specifiche in tipiche situazioni di gioco capacità cognitive, volitive, emotive,
• Stabilizzazione delle tecniche verso cooperative e organico-muscolari
88 fattori di disturbo interni ed esterni rilevanti per la prestazione
• Adattamento variabile e utilizzazione (orientamento sulle capacità e sulle abilità)
delle tecniche in situazioni di gioco • Creazione di un superpotenziale
che cambiano rapidamente di competenza d'azione coordinativa,
(collegamento con le capacità tattiche) ponendo l'accento sull'intensificazione
delle richieste di coordinazione
Tipi
di allenamento
• Movimenti specifici del calcio (elementi • Esercizi, forme di gioco e giochi di tipo
tecnici) degli attaccanti (con e senza palla) generale che migliorano la coordinazione
e dei difensori (sul giocatore, con e senza palla) • Esercizi e forme di gioco indirizzati al calcio
• Esercizi e forme di gioco specifici del calcio coordinativamente impegnativi con particolari
• Giochi specifici del calcio in parità, superiorità, esigenze di presa di informazioni e in condizioni
inferiorità numerica di pressione (psichica, temporale, ecc.)
• Esercizi, forme di gioco e giochi specifici
del calcio con particolare accento sui processi
percettivi e decisionali
• Azioni e successioni di azioni specifiche
per posizione e situazioni in condizioni
di elevata pressione coordinativa e richieste
competitive specifiche
Metodi
Figura 1 – La distinzione tra allenamento della tecnica e della coordinazione nel calcio (Hirtz 1994).
2. La sistematizzazione zione disponibili sono vari. Infatti, è relati- riferiscono a determinati movimenti,
dei contenuti di un allenamento vamente facile distinguere tra esercizi azioni e sequenze di azioni, tipiche del
accentuato della coordinazione coordinativi generali e specifici. Mentre i gioco del calcio. Nel settore dell’altissimo
primi contribuiscono a migliorare la capa- livello arrivano fino a diventare esercizi
L’intervento dominante e complesso del cità generale d’azione nello sport (e anco- specifici per la posizione (ruolo) del gio-
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
sistema nervoso centrale fa sì che, nel cal- ra non è completamente chiarito se, forse, catore.
cio, come in altri sport, sia difficile deter- non siano ampiamente indispensabili per
minare quali siano le risorse coordinative e lo sviluppo di expertise specifiche di uno Un approccio molto praticabile, che si basa
come vengano richieste in modo adeguato sport), è certo che contribuiscono, indiret- sul modello di Rostock, Zimmerman (1997)
a quanto esige lo svolgimento dell’azione. tamente (come avviene, ad esempio per la è la suddivisione in esercizi speciali coordi-
Per questa ragione è anche complicato resistenza di base), alla capacità funziona- nativi generali (allenamento delle capa-
classificare sistematicamente i corrispon- le generale e alla “bravura” del giocatore. cità), indirizzati ad uno sport (allenamento
denti contenuti di un allenamento mirato Gli esercizi coordinativi specifici, per le delle abilità), specifici (allenamento della
della coordinazione. I criteri di classifica- loro caratteristiche dinamico-temporali si competenza) (cfr. figura 2).
Allenamento delle capacità Allenamento delle abilità Allenamento della competenza
Specificità/expertise
Generalità/trasferibilità
• Variabilità del programma • Variabilità dei parametri e/o • Variabilità dei parametri
• Generalizzazione di qualità delle condizioni delle condizioni e della situazione
dello svolgimento del movimento • Formazione di programmi-quadro • Collegamento/fusione di azioni
e della loro parametrizzazione
89
Ginnastica, atletica leggera, ginnastica Esercizi di addestramento Costellazione di richieste estremamente
attrezzistica, giochi sportivi, con il pallone, piccoli giochi indirizzati specifiche in tipiche situazioni di gioco,
piccoli giochi, esercizi di trattamento al gioco del calcio, forme d’esercitazione in condizioni di particolari richieste
del pallone di tipo anche non sportivo e giochi indirizzati al gioco del calcio di presa d’informazione e di pressione
(giochi di destrezza) e specifici con un potenziale elevato
di richieste soprattutto coordinative
3. Il contenuto e quando si imposta il carico per l’allena- ancora non vi siano sufficienti risultati
l’impostazione dell’allenamento mento della coordinazione, troviamo obiet- scientifici, si può supporre che anche nel
della coordinazione nelle tappe tivi, funzioni e contenuti principali specifici settore dell’alto livello sia necessario un
di sviluppo dell’allenamento (cfr. figura 3). Se si vuole che un allena- allenamento coordinativo speciale per
giovanile mento della coordinazione sia pienamente consolidare e mantenere il “super poten-
efficace occorre che, anche se con accenti ziale” coordinativo raggiunto.
Nelle singole tappe della preparazione a diversi, esso rappresenti un elemento Rispetto all’allenamento della condizione
lungo termine, esattamente come avviene costante della preparazione in tutte le fisica quello della coordinazione è sempre
per l’allenamento della condizione fisica, tappe dell’allenamento giovanile. Sebbene progettato a lungo termine. Una volta svi-
FOTO CALZETTI-MARIUCCI
Categorie d’età Formula metodologica Contenuti dell’allenamento della coordinazione Formula metodologica Esempi
Preparazione Trasversale ai vari sport Orientati sulle percezioni e sulle capacità • Metodo della variazione • Attrezzistica (percorsi
iniziale di base e generale variabile • Metodo del gioco ad ostacoli con attrezzi)
Bambini E ed F Sviluppo di molteplici competenze coordinative • Metodo del contrasto • Esercizi di ginnastica
Junior U7-11 Esercizi e giochi generali, di abilità motorie di base, insegnamento • Metodo prova ed errore • Piccoli giochi
trasversali ai vari sport generale con la palla (ad es. giochi ad
acchiapparsi, staffette
con ostacoli, giochi
di forza e di destrezza)
• Esercizi di destrezza
90 con la palla, ecc.
Preparazione Trasversale ai vari Orientati sulle percezioni e sulle capacità • Metodo della variazione • Esercizi
preliminare giochi sportivi • Metodo del gioco di addestramento
di base e generale variabile Allenamento delle capacità percettive, • Metodo prova ed errore con il pallone indirizzati
Jun D U12-13 dell’anticipazione e della presa di decisione al calcio, con semplici
Esercitazioni variabili in situazioni facili, addestramento con la palla compiti aggiuntivi
e giochi di tipo generale, ma sempre più specializzato, di tipo coordinativo
velocità d’azione, allenamento di semplici compiti • Piccoli giochi con
coordinativi aggiuntivi contenuti indirizzati
al calcio (ad es.
dribbling attraverso
una corda ruotante)
• Esercizi e giochi con
palloni di tipo diverso
Preparazione Concreta variabile Orientati sulle percezioni, le capacità e le abilità • Metodo della variazione • Esercizi
specializzata (generale per il gioco • Metodo del gioco di addestramento
di base del calcio) Utilizzazione nel gioco di azioni tattiche di base e • Metodo con il pallone indirizzati
Jun C U14-15 specifiche del gioco del calcio; allenamento della combinazione al calcio con compiti
Allenamento, gioco delle capacità percettive, dell’anticipazione e • Metodo della pressione coordinativi aggiuntivi in
reale variabile della presa di decisione in condizioni elevate • Metodo del contrasto condizioni di pressione
di pressione • Metodo prova ed errore • Piccoli giochi specifici
per il gioco del calcio
Preparazione Complessa variabile Orientati sulle percezioni, sulle abilità • Metodo della variazione • Esercizi
agonistica (generale per il gioco e sulle competenze • Metodo del gioco di addestramento
iniziale del calcio) • Metodo con il pallone specifici
Jun D U16-17 Utilizzazione in situazioni di gioco di competenze della combinazione del gioco del calcio,
Allenamento, gioco tecnico-tattiche specifiche del calcio; allenamento • Metodo della pressione con compiti coordinativi
complesso variabile della percezione, dell’anticipazione e della presa • Metodo del contrasto supplementari difficili
di decisioni in condizioni variabili
di pressione
• Forme di esercitazione
e di gioco con più
palloni/porte o compiti
che variano all’improvviso
Preparazione Specifico-variabile Orientati sulle percezioni e la competenza • Metodo della variazione • Esercizi
agonistica (posizione di gioco) • Metodo del gioco di addestramento
approfondita Perfezionamento di competenze specifiche di gioco/ • Metodo con il pallone specifici
Jun A U18-19 Esercitazione utilizzazione in situazioni di presa di decisione in della combinazione del gioco del calcio,
ed allenamento tattiche di gruppo o di squadra in condizioni variabili • Metodo della pressione con compiti coordinativi
in situazioni di gioco/ di pressione, expertise coordinative di gioco o • Metodo del contrasto supplementari difficili
allenamento coordinativo di posizione e in elevate condizioni
speciale variabili di pressione
Massima Allenamento specifico Orientati sull’expertise • Metodo della variazione • Esercizi specifici
realizzazione variabile • Metodo del gioco di addestramento
delle possibilità Perfezionamento di expertise specifiche di gioco • Metodo con il pallone con
individuali Allenamento coordinativo e della posizione, con accento cognitivo in condizioni della combinazione le massime difficoltà
Squadra speciale (anche specifico di pressione estreme e mutevoli, esercizi • Metodo della pressione coordinative e
di livello per il ruolo) di improvvisazione diretti allo sviluppo della creatività, • Metodo del contrasto in condizioni elevate
nazionale funzione di mantenimento variabili di pressione
luppate, però, le competenze coordinative, nazione è soggetto, in misura notevolmen- cità, nelle Categorie Junior D e C (12-15
rispetto al livello che hanno raggiunto, pre- te maggiore, anche ad un cambiamento anni), l’accento cambia rapidamente da
sentano un’“emivita” notevolmente più qualitativo. Mentre nelle Categoria Bambi- allenamento della coordinazione “indirizza-
lunga. Diversamente dall’allenamento della ni e Junior E, F (7-11 anni),1 troviamo anco- to” sul calcio a quello “specifico” del calcio.
condizione fisica, che, conformemente alla ra in primo piano richieste coordinative E le richieste di coordinazione sono sempre
struttura della prestazione nel calcio si generali trasversali a tutti i giochi sportivi, più orientate sulle abilità. Nell’allenamento
orienta piuttosto su parametri quantitativi, nel senso di una formazione generale degli Junior B (16-17 anni) e in quello degli
nelle singole tappe della preparazione a motoria di base e domina un metodo Junior A (18-19) lo speciale allenamento
lungo termine l’allenamento della coordi- orientato sullo sviluppo delle singole capa- coordinativo, infine, assume un carattere
orientato sulle competenze ed è diretto allo L’allenamento generale il ritmo dettato da una musica o “addestra-
sviluppo di expertise specifiche di gioco. Il della coordinazione orientato ti” con frequenti ripetizioni ritmiche (che
livello di competenze ora raggiunto (che sulle capacità qualcuno chiama “ballrobics”). Questi eser-
deve essere interpretato come una sorta di cizi, analogamente all’allenamento con
superpotenziale coordinativo), nello stato Un allenamento generale della coordina- accento sulle capacità percettive, presenta-
di prestazione più elevato ha la funzione di zione orientato sulle capacità serve alle no un carattere generale e dovrebbe rap-
armonizzazione tutte le componenti par- basi coordinative generali per un successi- presentare un contenuto costante dell’alle-
ziali della capacità d’azione nelle situazioni vo efficace allenamento tecnico-tattico. namento, con difficoltà crescenti, anche
complicate di una partita, che arriva fino Ne fanno parte gli esercizi di corsa (skip- nel settore dell’alto livello.
alla competenza, specifica secondo il ruolo ping, corsa calciata dietro, corsa a ginoc-
di gioco, del centrocampista, del libero, chia alte, ecc.), esercizi ginnici generali e di Esercizi e giochi con accento 91
degli attaccanti, ecc., che permette di ginnastica artistica, esercizi coordinativi di sulle capacità percettive
improvvisare. corsa-salto (cfr. Schreiner 2000), piccoli
In questo modo, l’allenamento della coordi- giochi e l’allenamento in altri sport (cfr. In situazioni complesse di gioco, quali
nazione, realizzato secondo l’approccio Kuhn 2001). Amplia e mantiene la base quelle che si producono nel calcio, si pon-
sistematico che abbiamo illustrato, in stret- coordinativa necessaria per il vero e pro- gono numerosi compiti percettivi che
to collegamento con l’allenamento della prio allenamento tecnico-tattico di tipo riguardano i propri movimenti, quelli dei
tecnica, contribuisce alla massima espres- specifico. Inoltre serve ad un riscaldamen- compagni di gioco, degli avversari e del-
sione possibile della competenza di gioco. to globale, del quale fa parte anche quello l’attrezzo di gioco. “La percezione è una
coordinativo e, nel caso di carichi elevati componente integrale di ogni attività di
4. Esempi di tipologie diverse di allenamento, previene fenomeni di movimento, e il suo cambiamento, deter-
dell’allenamento superallenamento. minato dall’apprendimento, spesso con-
della coordinazione nel calcio trassegna progressi decisivi nel processo
I piccoli giochi che possono essere utiliz- di apprendimento” (Loibl 1990, 21). I
Allenamento della coordinazione zati sono tutti quei giochi che prevedono movimenti coordinativamente molto
di carattere trasversale ai vari sport un’esercitazione ricca di variazioni e diver- impegnativi sono legati a elevate presta-
tente con la palla, un addestramento zioni percettive ed essi stessi sviluppano
Grazie alla loro azione, alcuni contenuti soprattutto della capacità di differenzia- determinate competenze percettive,
dell’allenamento della coordinazione sono zione cinestetica, della capacità di orienta- secondo il profilo di ciò che richiedono
polivalenti, per cui non possono essere mento spazio-temporale, l’addestramento per la loro esecuzione. Gli stimoli dell’am-
attribuiti ad una determinata tappa dell’al- della scelta di tempo e dell’anticipazione biente rappresentano impulsi emotivi a
lenamento giovanile e, in forma adeguata
allo sviluppo, dovrebbero essere realizzati
dall’allenamento dei principianti fino a
quello di elevata qualificazione. Ne fanno
parte esercizi generali con accento sulla
coordinazione, quali esercizi ginnici gene-
rali, piccoli giochi, esercizi di coordinazio-
ne con il pallone, come anche forme di
giochi di destrezza (varie forme di palleg-
gio con palloni diversi, ecc.). Qui appare
necessaria non tanto una rigida sistema-
foto 1 foto 2 foto 3
tizzazione quanto una variazione, ricca di
cambiamenti, di esercizi sempre nuovi, più
difficili e “stimolanti”, per potere porre ai
giocatori richieste coordinative nuove e Esercizi per lo sviluppo delle abilità movimenti ed azioni ed è, quindi, evidente
precedentemente ignote. generale e speciali con il pallone che i processi percettivi vanno considerati
Analogamente ci si comporta con giochi nel calcio (“insegnamento processi di interazione tra l’ambiente e la
ed esercizi diretti a migliorare le capacità con la palla in senso stretto”) propria persona, e vengono sostenuti sia
percettive e di presa di decisione. Poiché da processi emotivi sia da processi cogni-
nell’allenamento calcistico, e soprattutto Nel calcio, gli esercizi di palleggio e di tivi. Le percezioni con informazioni com-
durante la partita, il successo della solu- familiarizzazione con la palla sono stati plesse garantiscono competenza d’azione,
zione di ogni situazione di gioco richiede utilizzati anche in passato. Ma attualmen- le tecniche rappresentano i presupposti
processi percettivi complessi e decisioni te, ispirandosi al ballhandling dei giocatori motori delle azioni. Nel calcio, per ottene-
rapide, un loro allenamento mirato è van- di pallacanestro statunitensi, anche nel re un’elevata competenza di gioco non
taggioso. Un tale tipo di allenamento viene calcio, il repertorio dei “giochi d’abilità”, occorre tanto esercitare tecniche compli-
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realizzato da molto tempo in alcune che spesso vengono copiati e ulteriormen- cate in situazioni semplici, quanto risolve-
Società di calcio, attraverso speciali forme te trasformati con entusiasmo da molti re situazioni complesse di gioco con tec-
specifiche di esercitazione e di gioco. Ma giovani calciatori, si è rapidamente svilup- niche semplici.
proprio nell’allenamento giovanile spesso pato. Tali abilità con la palla sono motivan-
mancano forme d’esercitazione e di gioco ti, dovrebbero essere riprese nell’allena- Esempi
che possano compensare gli effetti negati- mento secondo modalità adeguate all’età e • Passaggi dal lato interno di un cerchio
vi della mancanza del gioco spontaneo (“di stimolare a migliorarsi nel tempo libero con due palloni: da sei ad otto giocatori
strada”) che caratterizza attualmente la (cfr. foto 1-3). Ne fanno parte anche eser- formano un cerchio del diametro di 10-
vita dei bambini e degli adolescenti. cizi che possono essere eseguiti seguendo 15 m e si passano due palloni in modo
tale che nessuno debba ricevere due • Dribbling tracciando un otto (orientato
palloni contemporaneamente da un gio- sulle capacità e le abilità): da quindici a
catore. venti giocatori dribblano il loro pallone
Richieste: continuo cambiamento dal- attraverso quattro bandierine a forma di
l’attenzione periferica a quella focalizza- otto. Al centro passano alternativamen-
ta, addestramento accentuato delle te attraverso una porta larga due metri
capacità (ad esempio, timing e capacità (variazioni: finte e rotazioni con la palla
d’anticipazione, capacità di differenzia- prima di passare nello spazio vuoto).
zione cinestetica e capacità d’orienta- Richieste: individuare gli spazi vuoti
mento spazio-temporale) con mezzi durante un dribbling controllato, scelta
92 specifici in condizioni semplici di pres- di tempo per la ”penetrazione”.
foto 4
sione temporale. • Passaggi attraverso le materassine
• Gioco dei numeri: a ciascuno di sei-otto (orientato sulle capacità e le abilità): due
giocatori viene assegnato un numero. I giocatori corrono dribblando e si passa-
numeri 1 e 4 sono in possesso di un pal- Richieste: allenamento delle abilità con no la palla nell’area di rigore, nella quale
lone. Tutti i giocatori corrono in una un particolare livello di attenzione e con dei materassi posti verticalmente in
zona di gioco (ad esempio, l’area di rigo- la massima concentrazione. modo irregolare impediscono loro di
re) senza un ordine prestabilito e si pas- • “Dos-a-dos” (foto 5) (orientato sulle vedere il compagno di gioco. Il compito
sano il pallone in successione numerica abilità). Due giocatori stanno uno di è quello di passarsi la palla attraverso gli
(l’ultimo passa di nuovo al numero 1). fronte all’altro con un palla e dribblano spazi liberi dai materassi.
Richieste: attenzione periferica, capacità mantenendo la direzione dello sguardo Richieste: capacità di anticipare la velo-
di intuire le intenzioni di passaggio o di l’uno sull’altro. cità di corsa del compagno, individua-
individuare spazi liberi, capacità di pas- zione degli spazi liberi, controllo della
sare al momento giusto (timing del pas- scelta di tempo per il passaggio.
saggio). foto 5
Allenamento speciale coordinativo
Esercizi ad indirizzo calcistico
e specifici del calcio L’allenamento speciale coordinativo è diret-
to su costellazioni di richieste, altamente
Un importante anello di congiunzione, specifiche, in tipiche situazioni di gioco, in
spesso assente, tra allenamento coordina- particolari condizioni di pressione. È impo-
tivo generale e specifico (che si avvicina al stato in modo tale che, attraverso particolari
“classico” allenamento della tecnica), è costellazioni di attrezzi o di giocatori, si
rappresentato da forme d’esercitazione e esige un superpotenziale coordinativo,
di gioco con accento sulla coordinazione senza perdere di vista l’aderenza al gioco
che, o sono impostate in modo orientato reale. L’eccesso, o la carenza delle informa-
verso il calcio o in modo specifico proprio zioni generano pressione nella presa di deci-
del calcio. Come avviene con l’allenamento Richieste: elaborazione autonoma di sione o nell’esecuzione dell’azione, e una
specifico della condizione fisica, sviluppa- una conduzione ottimale e sicura della pressione particolare per quanto riguarda la
no quelle competenze coordinative speci- palla (da ambo i lati), percezione dei velocità e la precisione dell’esecuzione.
fiche del gioco del calcio che, in quanto movimenti del compagno.
“superpotenziale coordinativo” permetto- • difendere la palla (orientato sulle abi- Esempi:
no efficaci progressi nell’allenamento tec- lità): due giocatori si trovano schiena • calci di rigore a riscatto (orientato sulla
nico-tattico o possono essere utilizzate in contro schiena con un pallone che cer- competenza): i giocatori di una squadra
partita come potenziale di riserva per cano difendere con il corpo dall’altro eseguono 10 calci di rigore. I tentativi
soluzioni originali e inattese delle situazio- giocatore. sbagliati comportano un punto di pena-
ni di gioco. Poiché le competenze coordi- Richieste: controllare la palla malgrado lità. I punti di penalità possono essere
native specifiche hanno impronta indivi- la continua azione di disturbo dell’av- cancellati con un “calcio di rigore di
duale (cfr. Glasauer 2003, 127), è opportu- versario. riscatto”, prima del quale il giocatore
no costruire e rafforzare il profilo delle • Dribbling attraverso una corda ruotante deve effettuare un impegnativo percor-
risorse individuali. A tale scopo si debbono (orientato sulle capacità e le abilità): i so “calcistico” specifico (ad esempio,
porre richieste più elevate di quelle poste giocatori conducono la palla attraverso cinque volte un dribbling a slalom con
dal gioco stesso. una corda che ruota in direzione inversa sliding tackling finale). Se il successivo
alla direzione di corsa. tiro di rigore riesce, il punto di penalità
Esempi Variazioni: passaggio della corda in cop- viene cancellato. Altrimenti viene effet-
• Passaggi con diversi compiti supplemen- pia, a tre, con finte/rotazioni prima del tuato di nuovo il percorso, prima di
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tari (diretti a stimolare percezioni e abi- passaggio della corda, con tiro finale in potere eseguire un altro tiro.
lità, foto 4): passaggi all’interno con porta, con un passaggio sopra la corda Richieste: pressione psicologica conti-
colpo di testa di ritorno di un pallone nel momento giusto per il compagno, ecc. nuamente crescente in condizioni nelle
lanciato con le mani da un terzo giocato- Richieste: allenamento di abilità (drib- quali diminuiscono la capacità di pre-
re; passaggi di testa o con il piede facen- bling, passaggio) con esigenze partico- stazione organico-muscolare e la con-
do ruotare intorno alla vita un altro pal- lari di scelta di tempo, stabilità della centrazione, esattamente come avviene
lone; lanciare in alto un pallone - esegui- tecnica mentre si percepisce un movi- durante una partita (capacità di concen-
re un passaggio - riprendere il pallone mento altrui (anticipazione della rota- trazione prolungata, stabilità psichica
lanciato in alto. zione della corda). nei tiri in porta).
• 3 contro 1 o 5 contro 2 con due palloni
(orientato sulla competenza): in un Allenamento
campo di dimensioni limitate tre gioca-
tori con tre palloni attaccano in condi- Metodi Metodi Metodi
zioni di superiorità numerica con un dell’allenamento dell’allenamento dell’
solo difensore, cercando di segnare più organico-muscolare tecnico-tattico coordinativo
rapidamente possibile due reti.
Richieste: chi è in possesso di palla si
trova in una situazione reale di gioco
Metodo Metodo
to
con richieste elevate di attenzione. della variazione della pressione
e
• inversione del gioco 3 contro 1 (orien- 93
tato sulla competenza): tre giocatori
M
Metodo
partono dalla linea di porta andando del super potenziale
de
verso il centro campo con una succes-
sione di passaggi diagonali, passando
alle spalle del giocatore al quale è stato Metodo Metodo
della combinazione del contrasto
passato il pallone (l’esercizio è analogo
al criss cross della pallacanestro). Un
difensore li segue tenendosi a dieci Competenza d’azione (di gioco)
metri di distanza. Ad un segnale, i gio-
catori invertono la direzione del loro
movimento e concludono più rapida- Figura 4 – Inserimento dei mezzi di allenamento della coordinazione nel sistema globale di allena-
mente possibile la situazione 3 contro 1. mento.
Richieste: percepire rapidamente la
situazione e decidere il modo migliore
per superare il difensore e, nel caso di • Esercitarsi in condizioni di pressione lone), che vi dovrebbe occupare una
una corretta posizione degli altri attac- psichica (ad esempio, rumore, con com- posizione importante.
canti, concludere rapidamente e con piti supplementari, ecc.). • Le forme di esercitazione e di gioco di
sicurezza l’attacco • Condizioni di molteplicità d’informazio- un allenamento della coordinazione
ni e creazione di situazioni in cui si deb- orientato sullo sviluppo della competen-
5. Alcuni aspetti metodici bono prendere decisioni. za dovrebbero essere impostate in modo
dell’allenamento assolutamente specifico. Qui sono parti-
della coordinazione Secondo Glasauer (2003), che ha prova- colarmente adatte varie tipologie di
to nuovi contenuti di un allenamento situazioni in superiorità numerica, per la
Nella figura 4, i metodi per l’allenamento sistematico della coordinazione in un cui soluzione i giocatori dovrebbero
della coordinazione, che vengono utilizzati allenamento sperimentale con giovani essere in possesso già di un’elevata
più o meno sistematicamente, vengono, giocatori di pallacanestro, possono competenza di gioco individuale e di
sinteticamente, inseriti nel sistema gene- essere generalizzate queste esperienze tattica di gruppo.
rale dei metodi principali di allenamento di metodi didattici:
del calcio (figura 4). 6. L’utilizzazione dei metodi
• l’allenamento della coordinazione orien- dell’allenamento
Secondo Zimmerman (1980) e Homann, tato sullo sviluppo delle capacità si basa della coordinazione
Lames, Letzelter (2002) queste sono le pos- soprattutto su esercizi, forme di gioco, e nella pianificazione annuale
sibilità generali di miglioramento della com- giochi di carattere generale. Nella
petenza coordinativa nei giochi sportivi: discussione teorica la loro efficacia per Finora, mancano ricerche su come l’allena-
quanto riguarda la competenza di gioco mento della coordinazione possa essere
• variazione dell’esecuzione del movimen- complessa specifica del calciatore è efficacemente inserito nella pianificazione
to delle tecniche sportive (ad esempio, controversa e viene anche messa in annuale dell’allenamento. Ma dovrebbe
variazioni dei tiri, dei lanci, dei colpi). dubbio dagli allenatori. Comunque può essere considerato fuori discussione che,
• Cambiamento delle condizioni esterne essere utile per il perfezionamento per quanto riguarda i giocatori di calcio
(ad esempio, luce, condizioni atmosfe- generale dei movimenti, per introdurre delle categorie giovanili, un allenamento
riche). cambiamenti e multilateralità e per accentuato della coordinazione, analoga-
• Combinazione di abilità motorie (catene aumentare la capacità di carico. mente a quello della condizione fisica,
di azioni tecnico-tattiche). • L’allenamento della coordinazione rappresenta un contenuto dell’allenamen-
• Aumento delle richieste di precisione orientato sullo sviluppo delle abilità ha to presente in tutto l’anno.
(soprattutto nei passaggi e nei tiri). uno stretto rapporto con la formazione Soprattutto il periodo di transizione è
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• Massima accelerazione del ritmo dei delle tecniche di base specifiche del cal- adatto ad un allenamento della coordina-
movimenti (ad esempio, nelle discese cio. Deve essere eseguito in condizioni zione con mezzi generali o alla pratica di
dalla linea di fondo). inabituali, variate, e, in parte, anche non altri sport (ad esempio, un allenamento di
• Variazione della presa d’informazioni conformi alle regole. In questo tipo di corsa campestre).
(ad esempio, nascondendo parte delle allenamento deve essere integrato Nel periodo di preparazione, la percentuale
informazioni). anche l’allenamento specifico della degli esercizi coordinativi specifici del cal-
• Esercitarsi dopo un carico precedente (in coordinazione con il pallone (tra l’altro cio aumenta sempre più. Uno spazio sem-
stato di affaticamento: da utilizzare solo vi debbono essere inseriti tutti gli eser- pre maggiore viene occupato da esercizi di
ad un livello elevato di abilità tecnica). cizi di palleggio e di destrezza con il pal- coordinazione con il pallone (ad esempio,
esercizi di palleggio e di destrezza) e forme veloce, forte-debole, ecc.) che, con le sue • Formulazione di indicazioni didattiche e
d’esercitazione arricchite da particolari esperienze motorie contrastanti è molto metodologiche per l’impostazione del-
richieste percettive. In questo periodo, sia lontano dalle esigenze tecnico-tattiche l’allenamento della coordinazione nelle
gli esercizi con accento sulle capacità sia specifiche ed è scarsamente utilizzato; tappe dello sviluppo, nell’anno di allena-
quelli con accento sulle abilità (tecniche • alcuni problemi esistono anche quando mento e in particolare nelle varie parti
specifiche del calcio con elevate richieste si applica il metodo della pressione psi- di un’unità di allenamento.
coordinative) vengono impostati in modo chica o temporale (metodo del super- • Inserimento di temi che riguardano l’al-
tale da riferirli a situazioni di gioco. potenziale). Per ottenere un effetto ade- lenamento della coordinazione in tutti i
Nel periodo di gara, l’allenamento della guato sulla prestazione occorre trovare livelli di formazione degli allenatori e
coordinazione passa in seconda linea, e la giusta misura del carico individuale. maggiore trattazione di temi e proble-
94 l’allenamento prevede altri contenuti come Comunque l’allenamento del super- matiche speciali nella loro formazione
l’allenamento della tattica, del gioco vero e potenziale coordinativo viene realizzato permanente.
proprio (partite di allenamento), l’allena- più facilmente usando contenuti d’alle- • Assegnazione specifica di temi di ricerca
mento speciale della condizione fisica, ecc. namento con carattere di gioco. diretti a esaminare, sul piano pratico,
Comunque, esercizi coordinativi orientati l’effetto di mezzi e metodi dell’allena-
sulla competenza possono contribuire a 7. Riepilogo mento della coordinazione.
migliorare i processi percettivi e di presa di
decisione. Nel calcio un allenamento della coordina-
Secondo le esperienze di Glasauer (2003) zione che accompagni il processo generale L’Autore, Lothar Nieber è collaboratore scientifi-
nel periodo di transizione e in quello pre- di allenamento è ancora poco praticato co dell’Istituto di scienza dello sport dell’Univer-
paratorio, soprattutto nella parte introdut- sistematicamente. Comunque buoni sità Ernst Moritz Arndt di Greifswald e si occupa
principalmente di teoria dell’allenamento, di
tiva o nella prima parte principale di ogni approcci si trovano in molti allenatori didattica dei giochi sportivi, di teoria e pratica
unità di allenamento, 30-40 minuti competenti. degli sport.
dovrebbero essere dedicati ad un allena- Se si vuole accedere a nuove riserve di pre-
mento accentuato della coordinazione. stazione attraverso l’allenamento della Indirizzo dell’Autore: Lothar Nieber, Ernst Moritz
Glasauer, nell’allenamento di base e di coordinazione, nel calcio si devono prende- Arndt Universität Greifswald, Institut für Sportwis-
costruzione, parla di tre-quattro unità di re in considerazione queste misure: senschaften, Falladastr. 2, 17489, Greifswald.
allenamento settimanali e propone che l’al- Traduzione di M. Gulinelli da Leistungssport, 4,
lenamento della coordinazione venga inse- • raccolta e sistematizzazione del patri- 2004, 48-53. Titolo originale: Neue Inhalte und
rito come contenuto principale all’inizio monio di esercizi secondo criteri basati metodische Aspekte eines systematischen Koor-
della settimana di allenamento, in una-due su principi teorici. dinationstrainings im Nachwuchsfussball.
unità di allenamento, mentre la prepara-
zione tattica alla successiva partita deve
essere collocato alla fine della settimana. Note
Speciali competizioni, con accento sulla
coordinazione (ad esempio, nei raduni di (1) Nella traduzione del testo e nelle tabelle sono state lasciate le categorie della Federazione tedesca di
allenamento) possono produrre un impul- calcio, in quanto essendo sempre riportate accanto, tra parentesi, le relative età per il lettore è facile fare
il confronto con le equivalenti categorie d’età, della nostra Federazione.
so allo sviluppo della motricità specifica di
gioco.
Ulteriori possibilità d’impiego possono
essere rappresentate da speciali unità di
Bibliografia
allenamento di carattere soprattutto tera-
peutico e di recupero dopo traumi e duran-
te la riabilitazione, o da unità di allena- Döbler E., Döbler H., Kleine Spiele, Berlino, Sport- Kuhn W., Braucht der Nachwuchsfussballer ein
mento speciali per atleti di statura elevata verlag, 1992. Crosstraining?, Relazione alla 17. Riunione annuale
o coordinativamente deboli. Glasauer G. J., Nieber L., Theoretische Grundlagen della Commissione Calcio della Società tedesca per
für ein systematische Koordinationstraining im la scienza dello sport (DVS), 21-23 novembre, Dui-
Quando l’allenamento della coordinazione Basketball, Leistungssport, 30, 2000, 5, 28-37. sburg-Wedau.
viene collegato con quello della tecnica, Glasauer G. J., Koordinationstraining im Basketball, Loibl J., Den Blick lenken, um zu sehen, in:
soprattutto nelle categorie maggiori d’età, Dissertation, E.- M.- Arndt-Universität Greifswald, Sportpädagogik, Zeitschrift für Sport, Spiel und
raramente è previsto il collegamento con Hamburg, Verlag Dr. Kovac, 2003. Bewegungserziehung, Velber, Friedriche Verlag,
l’allenamento tattico per cui è di più diffi- Hirtz P., Koordinative Fähigkeiten im Schulsport. 1990.
Vielseitig-variationsreiche-ungewohnt, Berlino, Nieber L., Hirtz O., Zur Spielmethode im sportlichen
cile realizzazione, anche perché, in questo Sportverlag, 1985. Traning, in: Starischka S., Carl K., Krug J. (a cura di),
caso si può affermare che esiste una parti- Hirtz P., Die Komponente Koordination, in: Ludwig Schwerpunktthema Nachwuchstraining, Relazioni
colare carenza di esercizi adatti. G. B. (a cura di), Koordinative Fähigkeiten - koordi- al 3. Simposio della Sezione Scienza dell’allena-
Per quanto concerne l’impiego dei diversi native Kompetenz, Psychomotorik in Forschung mento della DVS, Erlensee, 76-81.
metodi dell’allenamento della coordinazio- und Praxis, vol. 35, 2002. Nieber L., Glasauer G. J., Zur Methodik eines theo-
Homann A., Lames M., Letezelter M., Einführung in riegeleiteten Koordinationstrainings im Basketball,
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ne Glasauer (2003) perviene alla generaliz- die Traininswissenschaft, Wiebelsheim, Limpert 30, Leistungssport, 2000, 6, 39-49.
zazione di queste esperienze: Verlag, 2002, 111 e segg. Pöhlmann R., Motorisches Lernen, Berlino, Sport-
Hotz A., Qualitatives Bewegungslernen, Berna, verlag, 1986.
• l’utilizzazione dei metodi della variazio- Schweizerischer Verbund für Sport in der Schule, Rostock J., Zimmerman K., Koordinationtraining
ne e della combinazione, essendo vicina (traduzione italiana a cura di N. Bignasca, Mario zwischen Generalität und Spezifität, 27, Leistungs-
Gulinelli, L’apprendimento ottimale dei movimenti, sport, 1997, 4, 28-30.
al classico allenamento della tecnica Roma, Società Stampa Sportiva, 1989). Zimmermann K., Zu ausgewälten Fragen der koor-
non pone problemi; Kröger Ch., Roth K., Ballschule. Ein ABC für Spie- dinativen Fähigkeiten aus theoretischer Sicht, Wiss.
• gli allenatori dei giochi sportivi sono poco lanfänger, Schorndorf, Hofmann, 1999. Zeitschrift der DHfK, 21, 1980, 3, 53-67.
abituati al metodo del contrasto (lento-
The modern system of talent search experiences a decline in performance after the
in competitive sports fourth of fifth decade of life. What physiologi-
W. Starosta cal changes occur during aging that affect
Summaries
The problem of talent search is one of the exercise performance? Does intense physical
most important problem in every sport. This activity pose health risks for aging athletes?
study, based on researches of the Autor and How trainable are middle-aged and older
others specialists, has three goals. The first adults? We will attempt to answer these ques-
aim, after a critical rewiew of the actual sys- tions. We begin by examining body size and
tem (model) of the selection of talent, is the composition changes in older adults, and then
presentation and a substantation a modern we consider age-related changes in the physi-
and right system of the selection of children ological responses to acute exercise and
for sport. The second aim is the preliminary chronic adaptations to long-term training. 95
determination of the optimal age for begin- Finally, we look at how aging affects the older
ning a systematic training. Finally, the third athlete’s performance and address several spe-
aim is the search for a metodology for carry- cial issues unique to aging population.
ing out a early specialisation, skilfully using
the sensitive phase in the child’s physical and Stretching and sports performance
cognitive development and without damag- (second part)
ing the health of young athletes. G. Cometti, L. Ongaro, G. Alberti
The effects of stretching exercises can be list-
Supercompensation: myth or reality? ed for three situations: before the perfor-
Y. Verchoshanskij, N. Verchoshanskaia mance, for a more effective preparation for
The paper illustrates the actual nature of the the match; after the performance for better
phenomenon of the supercompensation of “recovery”, as a technique to improve limb
substances and of energy used for muscular mobility and contribute to improving the
activity, and the role played by this phenom- quality that some call “agility”. The work
enon in the development of the adaptation includes two parts and in relation to the most
process in general, and in sports training con- recent scientific discoveries, discusses the role
ditions in particular. The paper also examines and usefulness of stretching exercises. The
the phenomenon of the long-term delayed first part of the work covers the basics and
effect of concentrated training stimuli. The the physiological effects of the various
conclusions reached are that the supercom- stretching technique. The second part regards
pensation phase is the first stage of adapta- the first two situations: the usefulness of the
tion that enables the organism to perform stretching exercises before performance, for
subsequent work in more favourable condi- a better preparation for the competition, and
tions. The systematic application of progres- after this for a better recovery, an aspect
sive loads on tracks left by every previous which is currently highly controversial.
load mounts up, leading to a stable adapta-
tion of the organism to the training condi- Elements of sports games didactics:
tion. Thus, the mechanism entailing the the pupil and the ball
supercompensation of substances and of A. Ceciliani
energy used for vital reactions of the organ- The article analyses technical and tactical
ism plays a key role in the adaptative synthe- aspects pertaining to relations with the ball
sis of proteins, constituting the basis for the in sports games. Actions performed on the
morphofunctional specialisation of the ball and the action of the ball are associated
organism that develops during long-term with mental mechanisms and with the possi-
training. Finally, some critical observations bility of spatial control by acting on the
are made on the relationship between train- apparatus used in the game. The analysis
ing volumes and recovery procedures pro- then moves on to ball trajectories and to the
posed in some current publications. impulse by which the athlete can control it,
with reference to the transient situation. The
Aging, sport and exercise (second part) action performed on the ball is then identi-
J. H. Wilmore, D. L. Costill fied in passing and shooting techniques as
The number of adult man and women over 40 elements for controlling the apparatus, and
years of age who exercise regularly or parteci- in receiving the ball as an element for react-
pate in competitive sports as increased dra- ing to the apparatus. This is followed by a
matically over the past 30 years. Many of detailed presentation of teaching methodolo-
these older competitors engage in competi- gies, highlighting fundamental elements for
tions for recreation and fitness, wheraeas oth- the construction of suitable training pro-
ers train with the same enthusiasm and inten- grammes. Finally, non-specialist training is
sity as Olympians. Opportunities are now avail- proposed, an example of an educational
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63
able for older athletes to compete in activities method designed to teach the elements
ranging from marathon running to weightlift- raised in the present article irrespective of
ing. The success and the standards of perfor- the reference sporting discipline.
mance set by many older athletes are excep-
tional and often difficult to explain. However, The direct competition preparation in judo
althought these older athletes exhibit strenght D. Heinisch, G. Lehmann
and endurance capacities that are far greater In a lot of sports the period of direct compe-
than those of untrained people of similar age, tition preparation has been established as a
even the most highly trained older person decisive phase for the realization of athletic
goals. On the basis of former analyses of the an easy task, and numerous sports organisa- mechanisms during competition routines
organization of the direct competition tions have encountered difficulties in this was tested. The study examined seven gym-
preparation in judo, current results concern- area. This article develops a practical nasts from the national aerobic gymnastics
ing the objectives, structure, content and approach that sets out to raise the effective- team (four males and three females) who
method organization as well as scientific ness of sports Clubs' communications, clari- were asked to undergo incremental
. tests on
aspects of this process are presented. fying the fundamental strategic choices that the treadmill to measure VO2max., and one
need to be taken, pertaining to the choice of week after the incremental test to do a
Is the Mediterranean diet also for top level targets, the purpose and organisation of dif- competition routine with a metabolic unit
athletes? (second part) ferent objectives, tactics employed and the (K4b2 Cosmed, Italy) to measure energetic
A. Schek quality of the relationship one wishes to costs during competition. At rest, at the end
The study regards the problem of the influ- establish with the persons involved. Effec- of the routine and at the 3rd, 6th, 9th
96 ence of the consumption of carbohydrates tiveness is then determined by the success of minute of recovery a micro-sample of blood
and fats on sports performance. It is shown integration of increasingly diversified means was taken to analyse haematic lactate. The
that with regard to an issue debated for relating to the use of both media and non- analysis of data indicates
. an intensity corre-
decades, there is not only the problem of media. This aspect will be developed in a sponding to 85% of VO2max and heartbeat
what percentage these nutrients should have future article. (HB) of 92% of FCmax. The energetic cost of
in the energy balance, but above all the the routine was 20±2.5 kcal, with an aerobic
preferable type of fats or carbohydrates. The The influence of endogenous opioids contribution of 85% and lactic acid anaero-
problem is not just of quantity, but also of on physical performance bic contribution of 15%. These results were
quality. From this point of view, the study B. Knechtle compared with similar studies conducted
regards the role of the various types of fatty What is the connection between endorphins previously to evaluate the effects of changes
acids, and the concept of the glucose rate and physical performance? This is the ques- to the scoring system on the performance of
and glucose amount. Finally, there is a tion dealt with in this article. Older and current routines. In particular, the contribu-
description of the "cycle" of the Mediter- more recent data of the concentration- tion of the lactic acid anaerobic energetic
ranean diet, showing the optimal composi- dependent effects of endogenous opioids, metabolism was lower than data reported in
tion of food not only for the training of top mainly β-endorphin, on the body are sum- previous studies, indicating either a more
level athletes, but also for those who prac- marized. Particular emphasis is placed on the rational distribution of the current twelve
tice sports as recreation and for those who effects on pain sensation, mood and energy elements of difficulty within the routine or a
do not practice sports. metabolism. Moreover sex-specific differ- change in training methods.
ences are dealt with.
Constructing an effective communication Training of coordination among young
strategy Energy sources for aerobic gymnastics footballers
Alain Ferrand competition routines L. Nieber
Sports organisations find themselves in a L. Righetti, M. F. Piacentini, After outlining the general aims of the
complex environment, and have to control L. Capranica, F. Felici training of coordination and football tech-
their communication with all recipients: Defining the performance model for aerobic niques and arranging the contents of coor-
members, staff, media, public authorities, gymnastics is a precondition for providing dination-intensive training, the paper sets
sponsors, local authorities, public opinion. pointers in order to optimise training. As it is out the content of this type of training in
Communication is thus part of a systematic not an Olympic discipline, this sport has the various stages of development of young
approach, and its effectiveness is dependent undergone continuous changes to the scor- footballers. Some examples are then given of
on its integration in a marketing strategy. In ing system, leading to changes to perfor- different sorts of coordination training used
this sense it is important to devise, plan, roll mance models. Considering the frequent in football, underlying aspects of the meth-
out and evaluate marketing communications changes to the competition routine and to ods used and how methods should be
so that they act in a balanced manner in relative techniques, the distribution of the applied to the annual planning of training
order to obtain the desired effect. This is not aerobic and anaerobic lactic acid energetic and competitive activity.
SdS/Rivista di cultura sportiva Anno XXIII n. 62-63