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Quindicinale Anno XLIV 
27.10.2022
Numero
774
 Editrice ASD Ponte Tegorzo
Chiuso in redazione il 15.10.2022 - Prossima chiusura il 7-11-2022
G.S. Astra: 50 anni di sport! - pag. 2Alano: l’amministrazione incontra la cittadinanza - pag. 443
a
 Sagra dei S’cios - pag. 10Vigili del Fuoco: presentati i nuovi mezzi - pag. 22Segusino: la 117
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 Fiera Franca del Rosario - pag. 23
 
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 cell. 󰀳󰀴󰀷.󰀷󰀰󰀹󰀱󰀷󰀴󰀰
 
1
 ATTUALITÀ 
Gli interessi del Paese e degli italiani come priorità
di Cesare Turra
E’ difficile commentare quello che in questi giorni sta accadendo nella politica italiana. Nel momento in cui stiamo andando in stampa la principale notizia che rimbalza nei commenti e nelle cronache giornalistiche è l’elezione dei Presidenti delle Camere che ha visto Forza Italia spaccare l’alleanza che meno di un mese fa ha portato alla vitto-ria la destra di Giorgia Meloni. Rattrista l’episodio, anche se non sorprende più di tan-to in un’alleanza tra partiti alquanto disomogenei tra di loro, sia per le motivazioni che sembrerebbero sottostare questa scelta politica, sia per le conseguenze che inevita-bilmente ricadranno sulla testa di tutti gli italiani. Le motivazioni sottostanti alla spaccatura, infatti, sembrerebbero legate alla mancata assegnazione di qualche ministero a Forza Italia e in particolare quello sulla Giustizia che Silvio Berlusconi, fondatore e leader storico del partito, “
secondo alcuni osservatori, vorrebbe usare come maxi-barricata contro i processi in cui è ancora imputa-to, per riformare la legge Severino ed evitare una nuova decadenza in caso di condanna
(1)
 oltre che al toto-nomine nel quale la Meloni, alla ricerca di nomi di alto profilo e competenza per comporre il suo Governo, non avrebbe gradito la candidatura di tale Licia Ronzulli, nome sconosciuto ai più, che in questi giorni abbiamo ap-preso dalla stampa essere una donna di punta in Forza Italia e che godrebbe della massima stima e fiducia, non-ché dell’ala protettrice, di Berlusconi. Se come cittadini siamo ancora una volta indignati per la sporcizia dei giochi di potere, da chiunque vengano fatti senza distinzione destra-sinistra, siamo anche preoccupatissimi perché lo scenario storico in cui queste pantomime avvengono non è proprio dei migliori. Nel conflitto russo-ucraino si parla ormai con una certa frequenza del pa-ventato utilizzo di armi nucleari cosiddette “
strategiche
” che porterebbe all’estensione della guerra e probabilmente al terzo conflitto mondiale. L’economia da parte sua sta arrancando a causa dell’aumento sconsiderato del costo delle fonti energetiche, il cui prezzo - chissà perché non si distingue la componente derivante dal gas da quella proveniente da fonti rinno-vabili a basso costo, che controbilancerebbe il costo del primo - si sta prestando a speculazioni economiche mi-liardarie con il rischio che molte aziende possano chiudere i battenti perché non più competitive sul mercato. Le famiglie stesse si trovano letteralmente stritolate dagli aumenti generalizzati dei prodotti e servizi e dall’alta in-flazione che sta tagliando il potere d’acquisto dei loro già bassi stipendi. Mai come in questa situazione storica l’Italia ha necessità di presentarsi al mondo con un Governo e una classe politica che siano credibili. Questo per riconquistare almeno un po’ la fiducia persa presso l’opinione pubblica dei cittadini, per rassicurare i partner europei che gli impegni assunti per ottenere gli ingenti finanziamenti del
Pnrr 
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esilienza) saranno rispettati, per essere considerati affidabili nelle grandi temati-che internazionali grazie ad una politica estera coerente e coesa che non soffre di tentennamenti. La fiducia che il Paese riesce a ingenerare nel mondo è la chiave che apre le porte agli investimenti, che ci rende autorevoli con gli interlocutori politici mondiali, che ci fa arrivare i finanziamenti di cui abbiamo bisogno. Episodi come quelli a cui abbiamo assistito in Parlamento i giorni scorsi e che mettono a serio rischio la stessa formazione di un Governo, sono estremamente dannosi per il Paese e per gli italiani perché tolgono credibilità presso gli osservatori internazionali e i potenziali investitori. Quale fondo internazionale vorrebbe comprare il debito pubblico italiano, se l’Italia non è in grado di assicurare un minimo di stabilità nel suo Governo? Quale impegno o trattativa diplomatica potrebbe portare avanti l’Italia, quando i tre partiti che hanno vinto le elezioni non riescono a mettersi d’accordo nemmeno tra di loro? C’è da augurarsi veramente di non leggere più, come avvenne qualche anno fa su una rivista economica porto-ghese, l’intervista di un famoso imprenditore calzaturiero italiano che, per sottolineare la serietà e professionalità degli italiani, chiedeva di tenere nettamente distinto il popolo italiano, fatto di bravi imprenditori, professionisti, ar-tigiani e cittadini operosi, dall’allora Presidente del Consiglio dei Ministri travolto dagli scandali. Gli italiani lo scorso 25 settembre hanno espresso il proprio voto delegando la gestione della cosa pubblica ad una certa composizione di partiti politici, di maggioranza e di minoranza. Quello che ora i cittadini chiedono a gran voce è che quella composizione politica onori il voto ricevuto facendo non i propri interessi di bottega, ma quelli del Paese che mai come ora ha bisogno di essere traghettato fuori dal-la palude delle incertezze politiche internazionali e dal ristagno economico e sociale in cui si trova.
(1)
 
Così Gianluca Mercuri,
Come finirà la guerra Meloni-Berlusconi,
in Prima Ora del Punto del Corriere della Se-ra, 15 ottobre 2022.
“Come cittadini siamo ancora una volta indignati per la sporcizia dei giochi di potere”
 

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