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Anno XLIII
21.04.2021
Numero
751
Ricariche telefoniche
In prima i compagni mi prendevano in giro perchè anch’io pronuncio la erre alla francese, ma quando ti ho sentita
parlare ho capito che era una carattteristica speciale.
Ci ricordiamo gli adesivi colorati che potevamo scegliere... Erano piccoli premi, ma per noi importanti.
Ricordo il giorno in cui abbiamo sentito il terremoto in classe, tutti ci siamo rifugiati sotto i banchi e un nostro
compagno tra i più vivaci ed esuberanti si è messo a piangere e tu lo hai chiamato sotto la cattedra accanto a te,
per consolarlo e rassicurarlo.
Ci dicevi che la nostra classe era difficile, era tosta... Eravamo in tanti e anche con provenienze da paesi lontani.
Ma tu eri orgogliosa di noi perchè eravamo un gruppo unito. Ce lo dicevi sempre ed hai lavorato molto per
questo.
Ricordiamo il venerdì etnico, giorno in cui le mamme preparavano una merenda con i prodotti tipici della loro
terra di origine, le storie in biblioteca lette dalle mamme in lingua cinese, araba… Tu ci tenevi molto
all’integrazione dei nuovi compagni e delle loro famiglie.
Avevi un bellissimo rapporto con i nostri genitori che ogni fine anno organizzavano la grigliata al Piave o a
Schievenin e tu partecipavi volentieri a questi momenti di condivisione.
Noi sentivamo la stima e la gratitudine dei nostri genitori perchè avvertivamo che volevi costrure legami con tutti.
Io ricordo che ci portavi regolarmente in biblioteca a prendere i libri e questo mi ha fatto appassionare alla
lettura... e continuo a frequentare la biblioteca.
Quando sono entrata in prima elementare mi hai detto di fare i compiti insieme alla mamma, che così avrebbe
imparato a leggere e scrivere in italiano... Adesso anche mia mamma frequenta la biblioteca e legge molti libri.
Ricordo gli amici di penna a cui scrivevamo e dai quali ricevevamo le lettere... Erano esperienze per motivarci a
scrivere.
Io ricordo la tua passione per la calligrafia... e abbiamo comperato la penna stilografica che ci impegnava a
coordinare i movimenti della mano...
Un Natale hai scritto una lettera personalizzata per ognuno di noi.
Ci hai seguiti anche dopo le Elementari. Alle Medie ci scrivevamo lettere e i fratellini più piccoli, che erano nella
tua classe, facevano da postini.
Ci dicevi che saremmo rimasti i tuoi piccoli anche quando saremmo diventati maggiorenni.
Anche alle Superiori per alcune di noi sei rimasta un punto di riferimento importante.
Io alle Superiori ho avuto un momento di crisi perchè volevo cambiare scuola... Sono venuta a casa tua e tu mi
hai ascoltato, hai cercato di capire quali fossero le mie difficoltà e ti sei offerta di aiutarmi con la grammatica
italiana. Conservo ancora il quadernetto delle regole che mi avevi regalato. Lì scrivo ancora gli appunti più
importanti, quello che voglio trattenere dentro di me.
La maestra Fiorenza è stata una persona importante per noi perchè ha gettato le fondamenta del nostro futuro.
Ci ha dato molto.
E' stata la persona che ci univa... e ci unisce ancora adesso.
Io ho avuto un rapporto speciale con te maestra. Mi dicevi: «Tu sei il mio angelo custode».
Sei stata la prima persona ad avere fiducia in me. Io ero in difficoltà e non credevo nelle mie possibilità, ma tu mi
incoraggiavi sempre. Alle Medie mi dicevi di andare avanti, di continuare a studiare, che in questo modo avrei
aiutato la mamma. Alle Superiori mi dicevi di andare oltre il Liceo, di puntare all’Università. Ora frequento l’ultimo
anno delle Superiori e quando diventerò infermiera dedicherò a te maestra il mio diploma perchè tu hai sempre
creduto in me.
Grazie maestra Fiorenza, tu continuerai a vivere dentro di noi.
Per Fiorenza
di Maria Biz
Ancora nel fiore della vita / Dio dall’alto del cielo ti ha rapita / per essere con lui a festeggiare / la
Santa Pasqua del Signore nostro Gesù Cristo. / In terra hai lasciato / i tuoi cari, marito, figli e
nipoti. / Nel dolore e nelle lacrime / piangono angosciati / la tua mancanza, / ma, per volontà di
Dio, / un giorno giungeranno anche loro / alla dimora delle divinità, / uniti per sempre nella gloria
del Paradiso. / Da buona maestra hai dato tanto / e tanto hai amato la famiglia / e il tuo lavoro di
insegnante. / I tuoi studenti ti ricorderanno / come una buona mamma e maestra. / Sempre sarai
nei loro cuori, / mai scorderanno quei momenti / trascorsi assieme alla scuola. / Appesa alla
porta della chiesa / scrutiamo la tua icona, / la mano alzata, / e accogliamo con tutto il cuore / il
segno di un affettuoso ultimo saluto / e quel dolce sorriso, / che non dimenticheremo, / che verso l’alto risale nel
perpetuo riposo eterno. Nella foto, Fiorenza Bernardi.
4 ATTUALITÀ
CRONACA
1. https://corrierealpi.gelocal.it/belluno/cronaca/2018/09/09/news/piace-il-marchio-d-area-dedicato-alla-valbelluna-1.17234307
7 ATTUALITÀ
Tematismo sportivo: La Valle di Schievenin offre con la sua palestra di roccia un’indiscutibile attrazione per
tutti gli appassionati dell’arrampicata che vi provengono da tutta la regione e non solo. La vicinanza con il fiume
Piave, a sua volta, attrae molto gli appassionati di pesca sportiva, ma potrebbe essere un buon riferimento an-
che per gli appassionati di canoa. I sentieri nelle nostre montagne, ma anche quelli lungo il Piave e il Tegorzo si
prestano molto all’attività di nordic-walking e montainbike. Prossimamente, poi, costituirà un’interessante op-
portunità di attrazione turistica la progettata pista ciclabile che si dovrebbe inserire come anello ciclistico dal
principale tragitto Monaco-Venezia: se si pianifica bene il percorso su tratti idonei a mostrare e promuovere le
bellezze locali anche con l’opportuna segnaletica, il ciclista potrà essere indotto a fermarsi per visitare il territorio
circostante e magari anche decidere di ritornare in un secondo momento con la famiglia, divenendo in tal modo
una importante risorsa economica a beneficio del territorio locale.
Tematismo storico della Prima Guerra Mondiale: le nostre località sono state testimoni delle terribili battaglie
che opposero le forze italiane inglesi e francesi, dopo la disfatta di Caporetto nel 2017, alle truppe austro-
ungariche lungo la linea del Piave. Di quegli eventi si conservano ancora numerose tracce (trincee, grotte ecc.)
che rappresentano qualcosa di unico nel suo genere e che dunque hanno un valore storico inestimabile, pre-
standosi al turismo “del ricordo” (i discendenti di quanti hanno combattuto durante quegli eventi), al turismo per
comitive scolastiche, al turismo “storico-culturale”. Oltre alle trincee della Prima Guerra Mondiale presenti in mol-
te zone del Massiccio del Grappa e che andrebbero recuperate (il FAI ha progettato di recuperarne una nei pres-
si della malga a Fontana Secca), sul tema si possono visitare il mausoleo germanico Col Maor di Quero Vas, il
museo del Piave “Vincenzo Colognese”, il museo civico storico “La Grande Guerra” di Campo di Alano di
Piave.
QUALE ORGANIZZAZIONE PER IL TURISMO? IL MARCHIO D’AREA. Già dalla descrizione dei tematismi
presenti si comprende come il turismo abbia moltissimi aspetti che richiedono sì, per svolgersi con successo, la
formazione degli operatori ma anche e soprattutto una struttura di coordinamento tra i vari interessati. Un valido
strumento per la gestione del fenomeno turistico può essere il marchio d’area, che è definito come “una orga-
nizzazione stabile impegnata a progettare, realizzare e mantenere nell’area territoriale di riferimento una rete
di servizi di qualità, pubblici e privati, tra loro omogenei, coordinati e complementari, non sovrapponibili e non
concorrenziali”2. Non si tratta quindi, come comunemente si pensa, del semplice “logo” che ne è solo la rappre-
sentazione grafica finale, ma di una vera organizzazione di professionisti con il compito di analizzare il territorio e
le sue potenzialità, pianificare gli interventi di sviluppo dell’offerta e il relativo marketing, coordinare i diversi
operatori pubblici e privati che, a diverso
Analisi del territorio titolo, ne sono coinvolti.
La fase del coordinamento tra gli opera-
tori, pubblici e privati, è fondamentale
Messa in rete dei Programmazione
soggetti coinvolti
per la gestione ottimizzata delle risorse
degli interventi
e delle attività evitando la sovrapposi-
zione dei progetti (manifestazioni, per
Comunicazione in- Attuazione de- esempio, nelle stesse giornate), la steri-
terna ed esterna gli interventi le concorrenza locale tra campanili per-
dendo di vista che il turismo, come fe-
nomeno internazionale, per avere
Promozione e Mar- Monitoraggio dei
keting
successo richiede l’unione di ampie
Gestione del Brand risultati aree territoriali per contrapporre un pro-
dotto turistico locale di qualità a quello
offerto da Paesi concorrenti (si guardi,
Obiettivi
tanto per fare uno dei tanti esempi, allo
sviluppo a due cifre della vicina Croa-
zia). Con l’unione e il coordinamento di
un intero territorio (concetto diverso da
quello politico-amministrativo) si evita
Sviluppo e poten- Miglioramento Sviluppo che le risorse economiche anche pub-
ziamento delle QUALITA’di prodotti SOSTENIBILE at-
TIPICITA’locali e servizi tività economiche bliche si disperdano nei rigagnoli delle
mille organizzazioni locali, si sfruttano le
economie di scala (si pensi ad una co-
mune campagna di marketing per promuovere il territorio), si colgono meglio le possibilità finanziarie dei vari fi-
nanziamenti pubblici regionali, nazionali ed europei. In tale contesto è importante distinguere e riconoscere a
ciascuno il proprio ambito e ruolo: spesso infatti si coglie l’aspettativa - sbagliata - degli operatori privati che
siano gli enti pubblici locali a farsi promotori di attività che invece spettano a loro, mescolando competenze e ruoli
che sono e devono essere ben distinti: le iniziative turistiche spettano agli operatori turistici per definizione, men-
tre il Comune si deve attivare perché tali iniziative non siano svilite o bloccate dalle lungaggini burocratiche, deve
2. In neretto le integrazioni da me apportate alla definizione tradizionale offerta da Scipioni A., Vecchiato G. (a cura di), Il Marchio
d’Area: strumento di competizione turistica, Franco Angeli, Milano, pag. 13
8 ATTUALITÀ
manutenere e curare le strade offrendo un’immagine pulita e accogliente degli spazi pubblici, si deve fare carico
di predisporre le insegne delle località turistiche locali, deve agevolare con la normativa e la pianificazione di
competenza le attività che possono essere di supporto al turismo. Anche il coinvolgimento della popolazione
locale - aspetto che quasi sempre si trascura - è importantissimo perchéé “turistico” non è il singolo bed and
breakfast, il bar, l’agriturismo o il paesaggio circostante, ma è il territorio nel suo insieme anche nel modo in cui la
popolazione locale ha consapevolezza di abitare una zona “turistica” e fa propria questa caratteristica esprimen-
do accoglienza, disponibilità ed empatia al turista che deve essere visto come una importante risorsa e non come
un fastidio. Voi andreste in una località, per quanto bella, in cui tutti gli abitanti vi guardano con ostilità e avver-
sione? A sua volta il turista che vive bene il territorio e trova la giusta soddisfazione in termini di accoglienza,
svago, relax, appagamento culturale artistico e sportivo, di crescita spirituale, avrà del territorio un piacevole ri-
cordo e un senso di evocazione positiva che crea nostalgia, è un turista che ritorna con piacere, è un turista che
si fa ambasciatore verso altri potenziali turisti nel proporre la località come luogo da visitare.
50mo di Sacerdozio
di Padre Luigi Bassetto, Somasco
Padre Luigi Bassetto, Somasco nato a Roncade (Tv), il 17.03.1944, ha celebrato
Domenica 28 marzo, la Messa di ringraziamento per il suo 50° di Sacerdozio,
nella Chiesa del Castello di Quero, Casa dei Padri Somaschi (link a Youtube:
https://youtu.be/gsfeg375ve8). Alla celebrazione hanno potuto partecipare, per via
delle attuali limitazioni, solamente i volontari che assistono p. Luigi al Castello di
Quero nel suo percorso di riabilitazione in seguito all’ictus che lo ha colpito alla fine
di novembre 2019 e tutto questo sotto la responsabilità di Diana Spader che, nella
struttura, è l’animatrice del Percorso di educazione all’affettività e alla sessualità per
ragazzi dai 10 ai 18 anni e ai loro genitori. Di tali attività, Padre Luigi Bassetto è sta-
to - e lo è tuttora - l’assistente spirituale, in virtù della sua profonda preparazione
spirituale, nonché educativa e psico-pedagogica, che lo ha sempre contraddistinto
unitamente ad una grande capacità di accoglienza verso tutti coloro che si rivolgono a lui. Ha prestato servizio
nei suoi 50 anni di Sacerdozio come Superiore in diverse Case e Istituti dei Padri Somaschi: Quero, Bellinzona,
Como, Treviso, Somasca, Milano e da ultimo, prima della malattia, aveva ricevuto l’incarico di Supervisore della
formazione degli Operatori negli Istituti Somaschi. Noto in Veneto e in Lombardia per la sua disponibilità e prepa-
razione, padre Luigi è, a tutt’oggi, il riferimento spirituale e morale per molte persone singole e per famiglie che a
lui devono un immenso riconosci-
Carissimo Padre Luigi, mento per l’aiuto ricevuto nelle di-
desideriamo partecipare di cuore alla celebrazione di questa tappa impor- verse tappe della vita e che rico-
tante. La tua scelta di vita l'abbiamo percepita sempre come una scelta fe- noscono in lui una Guida, un
lice, un uomo al proprio posto, un sacerdote contento di essere sacerdote, Amico fraterno, nella linea di San
capace di vivere una-grande forma di paternità proprio nel senso della cu- Girolamo Miani, il fondatore dei
ra, dell'accompagnamento alla vita, del lanciare in avanti con speranza e Padri Somaschi, che ha iniziato la
determinazione, capace di instillare fiducia. Le caratteristiche di un vero sua opera partendo proprio dal
padre. Noi abbiamo goduto di tutto questo, del tuo accompagnamento be- Castello di Quero il 27.09.1511.
nevolente e solidale come coppia e come genitori. Ci siamo nutriti della tua
esperienza familiare di origine, così inscritta nella tua carne da diventare
spesso bagaglio a cui attingere per condividere vissuti che sono diventati
preziosi anche nel nostro cammino formativo. Sei stato per noi un buon
pane. Non possiamo dimenticare i tuoi viaggi da Como per raggiungerci e
condividere con noi tanti pomeriggi domenicali mensili e qualche week-end
che i nostri figli ormai grandi ricordano come meravigliose esperienze di
condivisione, convivialità, bellezza nello stare insieme in modo semplice e
genuino. Ne hanno fatto grande tesoro. Ci siamo arricchiti del tuo grande
profilo umano, di una umanità matura, impastata saldamente con la vita
concreta e capace di uno sguardo profetico perché ancorata saldamente
Caro P. Luigi
alla Parola di Dio; abbiamo ben presente la tua bibbia consunta, sottoli-
in questo giorno speciale e cari-
neata, scorsa e riscorsa con grande conoscenza, competenza ed espe-
co di emozione, noi gruppi fami-
rienza, tutti segni di familiarità e frequentazione con una Parola amata e
glie di Alano e dintorni vogliamo
cercata. Abbiamo in te un compagno di viaggio esempio di dedizione ge-
stringerci intorno a te per ringra-
nerosa, di affidamento nei cambiamenti che hai dovuto fare all'interno del-
ziarti di quanto, in questi anni, ti
la grande famiglia dei Somaschi, ma un esempio anche in questa fase del-
sei speso per noi. Ci sei sempre
la tua vita nella quale la sofferenza ti ha travolto senza chiedere permesso,
stato vicino; hai condiviso con
come spesso accade. Ed è qui che ancora siamo a guardarti ammirati,
noi gioie e sofferenze. Sei stato
mentre scegli di abitare questa realtà nuova, che non hai scelto, da prota-
come un faro la cui luce, spesso,
gonista, facendo il meglio possibile con ciò che hai (oggi si chiamerebbe
è stata punto di riferimento nella
resilienza). Un uomo vero, dentro ad una vita era, dal quale impariamo a
rotta delle nostre vite. Preghiamo
vivere anche la malattia. In questa domenica delle Palme tutto questo è
ogni giorno il Signore perché
davvero la celebrazione di una resurrezione sempre possibile, in braccio a
continui a vegliare su di te, a in-
quel Signore che tanto ti è familiare.
fonderti la sua benedizione per
Ti diciamo la nostra infinita riconoscenza, sentila tutta, da ognuno e da
sostenerti in questo momento,
ogni famiglia del gruppo, insieme ad una preghiera di intercessione mai in-
particolarmente difficile, della tua
terrotta.
vita e a concederti la grazia di
Buona settimana santa, Buona Pasqua, con un abbraccio caloroso e affet-
condividere con noi ancora lun-
tuoso che speriamo di poterti dare presto di persona.
ghi anni di amicizia e servizio
Un grazie speciale a chi ti ha aperto le porte, ti ha accolto concretamente,
sacerdotale. Un abbraccio fortis-
si prende cura di te con grande dono di maternità.
simo da tutti noi.
Gruppo famiglie di San Alberto e Scandolara 28 Marzo 2021 Gr. famiglie Alano e dintorni
10 CRONACA
A Scalon di Vas
Grosso intervento della Provincia Belluno Dolomiti
Il servizio difesa del suolo e protezione civile ha aperto il cantiere per opere di
mitigazione del dissesto in località Scalon in Comune di Quero Vas.
di Alessandro Bagatella
Nel mese scorso si è visto un numeroso via vai di ruspe nel paese di Scalon, nei pressi del bar Bollicine. Il lavoro
citato nel sottotitolo comporterà una spesa di 166.875,00 €uro e servirà per il recupero delle acque che nei grossi
nubifragi mettevano in pericolo le abitazioni dell’area sottostante e anche la strada provinciale Madonna del Pia-
ve. Alcuni metri sotto le rocce sono stati posati tubi per il drenaggio delle acque, portandole a scaricare nel letto
del Piave. Speriamo sia un lavoro risolutivo, che garantisca sicurezza alle famiglie che abitano nella zona.
11 ASTERISCO
Galleria Querese
di Marcello geom. Meneghin – Sesta puntata
(M.M.) Eccoci alla sesta puntata di ritratti in bianco e nero proposti dal nostro abbonato/collaboratore Marcello
Meneghin, che alimenta la galleria con altri quattro ritratti che arricchiscono la singolare raccolta curata dal nostro
autore, che siamo felici di proporvi come contributo alla memoria di questi compaesani e per dare uno stimolo ai
vostri personali ricordi. Non ha futuro chi non ha memoria del passato e il contributo del nostro autore ci aiuta a
strutturare il nostro retroterra di sentimenti, bagaglio utile per vivere con maggior consapevolezza il presente ed
immaginare il nostro futuro..
Paola Mazzocco: segretaria delle scuole medie di Quero Luigi Schievenin: titolare della storica ditta Autoser-
per tanti anni, al punto da identificarla con l’istituzione stes- vizi Schievenin, figura di riferimento per l’omonima
sa, al servizio di studenti, professori e genitori frazione querese. Paolo Andreazza: emigrato gio-
vanissimo a Milano, dove lavorò come impiegato
all’ATM meneghina, prima del ritorno al paese natio.
12 ATTUALITÀ
qualche mese, è la scelta di evitare assembramenti, di usare ancora le mascherine e di stare distanziati. Con
l’impegno di tutti ne usciremo. Più saremo prudenti più veloci saremo ad azzerare i casi in Provincia.
8) Dalla sua esperienza in questo anno di tracciamento, cosa si sente di dire ai cittadini per contenere
l'epidemia?
Innanzitutto mi sento di dire grazie di cuore a tutti quelli che continuano a usare i dispositivi, a stare distanziati a
usare tutte le precauzioni in ogni momento perché sono le persone che proteggono loro stesse e tutta la nostra
meravigliosa comunità. Chiedo l’aiuto alle persone che purtroppo riscontreremo positive al Covid: chiedo loro di
riferire tutti i contatti in modo da riuscire ad essere efficaci nel fermare la catena di contagio.
Credo che molti passi avanti si siano fatti in un anno. Abbiamo attualmente una capacità di eseguire tamponi,
anche a domicilio, di reperire dispositivi, di avere continuità assistenziale nel territorio e, non ultimo di avere
vaccinazioni efficaci. Un anno fa tutto ciò era impossibile. Abbiamo rivoluzionato le nostre vite e il nostro lavoro Il
Covid ha comportato una sospensione delle nostre vite dobbiamo cercare insieme di riappropriarci delle nostre
abitudini sociali e per farlo è necessario un comune grande sforzo.
Solo con l’aiuto di tutti ce la faremo. Belluno, 6 aprile 2021
Seconde dosi:
In caso di smarrimento del promemoria
dell’appuntamento contattare il numero dedicato
Durante la somministrazione della prima dose di vaccino anti Covid, viene dato al cittadino l’appuntamento per la
seconda dose in un foglio.
Per coloro che hanno smarrito il promemoria dell’appuntamento per la somministrazione della seconda
dose di vaccino anti covid, è possibile contattare il numero
0437 184 99 00
dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.00 e il sabato dalle 8.30 alle 12.30
per conoscere la data programmata. Belluno, 5 aprile 2021
ASTERISCO
La foto di copertina
(M.M.) Non è ancora finita, ma già possiamo
sperare di rialzare la testa e gettare lo sguardo
verso un orizzonte più aperto al futuro. Forse questo
sentimento ha guidato gli scatti di questa copertina,
dedicata a tre panorami orizzontali: il primo verso
Alano di Piave, il secondo dalla campagna di Quero,
il terzo guardando verso la sponda sinistra del
Piave, verso Segusino. Foto scattate con lo
smartphone, in giorni dal clima mite di metà Marzo,
primi di Aprile, nei brevi passi permessi dalla
congiuntura pandemica. La copertina era nata con
una diversa foto al centro, ma poi ho optato per una
sua ambientazione più strettamente locale,
riservando i panorami ad orizzonti che si possono
ammirare dai nostri paesi anche facendo una
semplice passeggiata. Giusto per soddisfare la
vostra curiosità vi mostro qui la prima versione della
copertina, studiata per il numero precedente e poi
sostituita dalle fioriture. Al centro avevo scelto una
bella vista del centro storico di Feltre, anch’esso
ripreso in una bella giornata di sole.
Alla fine hanno prevalso le viste di scorci della
nostra conca del Basso Feltrino, sperando che
possano suscitare anche il vostro apprezzamento.
15 ATTUALITÀ
In occasione della Giornata Nazionale per la Donazione e il Trapianto di Organo (11 Aprile 2021)
I dati di attività del Coordinamento
Trapianti dell’Ulss Dolomiti nel 2020
L’11 aprile è la Giornata Nazionale per la Donazione e il Trapianto d’Organo. Con
l’occasione, il Coordinamento Trapianti dell’Ulss Dolomiti fa il punto sull’attività del
2020 segnata dalla riduzione dei pazienti candidabili alla donazione per effetto della pandemia.
I prelievi multiorgano a cuore battente sono stati 2, eseguiti a Belluno, mentre i prelievi multitessuto su cadavere
sono stati 10 a Belluno e 1 a Feltre.
I prelievi di tessuti oculari sono stati 65 a Belluno, 24 a Feltre, 1 a Pieve e 1 a Agordo.
Per quel che riguarda le donazioni di tessuti da viventi, da segnalare le 12 donazioni di tessuto osteotendineo ad
Agordo (che si aggiungono alle 3 di Belluno e alle 7 di Feltre). Infine, le donazioni di membrana amniotica sono
state 15.
L'attività del coordinamento Trapianti si completa anche attraverso la promozione di interventi nelle scuole
superiori ed in particolare nelle classi quinte del liceo Dal Piaz a Feltre e del Renier a Belluno e la collaborazione
con l’AIDO di Belluno per la formazione dei volontari e gli interventi informativi presso la cittadinanza.
«La donazione è un gesto di grande generosità che diventa opportunità per molte persone che possono
continuare a vivere (ritornare ad una normale vita di relazioni nel caso di trapianto di organi, tornare a vedere con
il trapianto di cornea). Il trapianto è una cura efficace, a volte insostituibile», ricorda il Coordinamento Trapianti
dell’Ulss Dolomiti, «è possibile esprimersi anticipatamente sulla volontà di donare organi e tessuti dopo la morte
attraverso vari canali: Aido, Ulss (Urp o Coordinamento donazioni e Trapianti), oppure, da alcuni anni, in
Comune al rinnovo della carta di identità. E' importante chiarire che è una facoltà e non un obbligo. Ogni
decisione può essere aggiornata con una nuova dichiarazione, anche come atto olografo. Per scegliere di donare
è importante informarsi bene, su fonti sicure, per ottenere una informazione veritiera sul mondo dei trapianti o
sulle modalità; si rimanda quindi al sito del CNT (centro nazionale trapianti) o al canale YouTube Trapianti.net che
in modo trasparente, semplice e completo fornisce ogni informazione sui vari argomenti relativi al delicato mondo
dei trapianti. Anche il sito di AIDO è una fonte affidabile e semplice».
«Ogni persona che opera in questo settore porta dentro di sé un profondo riconoscimento per le persone che
permettono la realizzazione del percorso donazione-trapianto: i donatori. Senza donazione non c'è trapianto.
L'operatore che per primo avvicina la famiglia di un potenziale donatore lo fa mettendo al primo posto il rispetto
per la volontà espressa in vita o testimoniata dalla famiglia», conclude il Coordinamento Trapianti che è sempre
disponibili per le rispondere alle richieste dei cittadini. Belluno, 10 aprile 2021.
16 ATTUALITÀ
BOCCE
Mimosa gigante
a Quero
di Alessandro Bagatella
I nostri abbonati Celeste Roman e Teresa nei giorni scorsi
mi hanno invitato ad andare a casa loro per fotografare
questa bellissima pianta di mimosa. Peccato che mi
abbiano avvertito un po’ tardi e la pianta, come si vede in
foto, sia un po’ sfiorita. Un complimento va lo stesso fatto a
Celeste e Teresa per la cura dedicata alle piante, sia da
giardino che da frutto, incuranti del peso degli anni
determinato dalla loro non più giovane età.
Originarie del continente australiano, le mimose sono
arrivate in Europa nell'Ottocento (nella stessa epoca
dell'Eucalyptus). Le specie più conosciute sono la
(Acacia Dealbata) e la mimosa delle 4 stagioni (Mimosa
retinoides). Formano grandi arbusti o piccoli alberi in piena
terra e clima mite. Pianta sempreverde con foglie grigio-
verdi composte per l'acacia dealbata e intere (si parla di
fillodi) per la mimosa delle 4 stagioni. Di crescita veloce
(dai 50 cm a 1 m per anno), le piante di mimosa richiedono
un'esposizione al sole diretto e un terreno da neutro a
leggermente acido, benché la mimosa delle 4 stagioni
prediliga i terreni calcarei (si usa come portinnesto per
l'acacia dealbata, affinché possa adattarsi ad ogni tipo di
terreno). I fiori gialli molto profumati sbocciano entro
dicembre e marzo per l'acacia dealbata e si ripete tutto
l'anno per la mimosa delle 4 stagioni, con un periodo più
denso da maggio a settembre.
CRONACA
COME ERAVAMO
Umberto Tozzi
con Luigino e Salvatore
(S.C.) Dopo le immagini con Romina e Angelo Branduardi, dall’archivio
dell’alanese Luigino Rizzotto detto “Gino” spunta un’altra foto scattata nel
1984 al ristorante di Hagen in Germania dove lavorava. Con lui il popolare
cantautore Umberto Tozzi, classe 1952, che ha venduto in carriera oltre ot-
tanta milioni di dischi con successi come “Gloria”, “Tu”, “Ti amo”, “Gente di
mare” e “Io camminerò”. A destra di Tozzi, Luigino e i fratelli Salvatore e
Pasquale Bongiovanni. Salvatore arriverà poi ad Alano dove per oltre
vent’anni è stato apprezzato cuoco al ristorante “Al Molin” in piazza Martiri.
21 CRONACA
La morte
di Pasqualina Dalla Favera
(S.C.) Un’altra nostra affezionata abbonata è deceduta nelle scorse settimane. Si tratta
di Pasqualina Dalla Favera, vedova di Armando Dal Bon di Colmirano, classe 1932.
Ai figli Bortolo e Marcello e alle nipoti Giulia a Lisa le condoglianze della Redazione.
22
Nel 1510, nel corso della guerra, le truppe imperiali appiccarono il fuoco alla città di Feltre. Dopo la guerra si sta-
bilì che gli edifici fossero ricostruiti in pietra per evitare nuovi incendi, ed è questo l’aspetto che Feltre ci offre og-
gi. Nel romanzo viene descritto il saccheggio di Feltre:
“Il nemico si versò nell’atterrita città come una gonfia fiumana: furono arse case, abbattute e scassinate
porte, atterrate torri, vituperate, insultate pubblicamente e barbaramente povere donne innocenti che
avevano la sola colpa di essere avvenenti d’aspetto; saccheggiate e profanate in mille modi le chiese e le
cappelle dei santi, commessa dappertutto ogni nefandezza; maltrattati, pesti sotto le ferrate unghie dei
destrieri, uccisi fanciulli, vecchi; ed io, io stesso vidi con questi miei occhi un tedesco scannare una giovi-
ne sposa sulla porta della sua abitazione, perché chiedeva pietà per un misero vecchio dalla candida ca-
pigliatura, il quale veniva da alcuni barbari soldati spinto a terra e battuto coi calci”.
Più oltre c’è la descrizione del castello di Montebelluna ripresa dall’Historia Trivigiana di Giovanni Bonifacio:
“La Rocca s'innalzava nel mezzo del Castello di Montebelluna grande e popolato assai; indi, poco disco-
sto, erano due Gironi, l'un detto della Cisterna, e l'altro del Capitano; perché quello ad una bella cisterna
era vicino, e in quest'altro il capitano del luogo dimorava… e avea questo Castello tre porte: l'una dalla
Chiesa a questo Santo consacrata, di S. Cristoforo si chiamava; l'altra era detta di sotto dal Girone; e la
terza Bagnalasino”. Il castello sarà espugnato dalle truppe nemiche e dato alle fiamme. “Pochi istanti
dopo che il nemico si era impossessato della fortezza, dense nuvole di fumo miste al crepitare delle
fiamme, che s’alzavano al cielo, manifestavano come i barbari avevano appiccato fuoco per ogni dove,
affine di compiere la loro vendetta per la risoluta resistenza incontrata… La notte frattanto, orribile notte,
involgeva nelle sue ombre il ruinato castello ed il cielo nuvoloso e privo affatto di stelle sembrava sde-
gnasse di mirar tanto orrore”. Nella chiesa di San Cristoforo la soldataglia si abbandona alla baldoria: “…
una trentina di soldati tedeschi misti a qualcheduno della nostra guarnigione, ed a dieci o dodici baldrac-
che, le quali non mancano mai in queste occasioni, menavano colà dentro una festa saturnale, avendo
mutata la chiesa in un infame e sozzo postribolo”.
La narrazione prosegue narrando ulteriori eventi bellici, fino all’assedio di Treviso che il nemico non riesce ad
espugnare anche per la fortificazione delle mura operata in precedenza da Fra’ Giocondo. E’ quello l’inizio della
riscossa per la Repubblica Veneta: “Pochi giorni di poi aveva il nemico abbandonato il Tagliamento, il Piave ed il
Sile, e per il Padovano e Vicentino si era ritirato in Verona…”.
Nelle ultime pagine del romanzo viene narrata la triste fine dei due sgherri del conte Paolo Onigo, rapitori di Mar-
gherita. Orsaccio fu trovato morto con la testa spaccata in un fosso presso Cornuda, mentre il Moro fu ucciso nel
corso di una rissa in un’osteria.
“Un fiore delle Alpi”, sottotitolato Racconto storico del XVI secolo, uscì dapprima a puntate nel giornale Il Sile fra
il 1881 ed il 1882. Nel corso dello stesso 1882 venne pubblicato in volume. Una seconda edizione uscì nel 1935.
Nel 2005 Danilo Zanetti Editore ha ripubblicato in anastatica l’edizione del 1882 con un’ampia introduzione di
Gian Domenico Mazzocato.
Ricordando
Padre
Parisio
di Alessandro Bagatella
Nei giorni scorsi mi è stata
recapitata la rivista trimestrale
dei Padri Somaschi: Vita
Somasca, ed ho appreso la
notizia della scomparsa di Padre
Parisio Girotto, superiore al
Castello di Quero negli anni ’90
e prima nella casa di Feltre.
Quando c’era bisogno veniva a
Santa Maria a celebrare la
S.Messa e qualche volta anche
a Quero, in supplenza a don
Pasquale.
Le parole che hanno scritto nella
rivista riassumono bene tutta la
sua figura; con la sua umiltà si
era fatto amico di molti.
Il Signore lo premi per il bene
che ha fatto non solo a Santa
Maria, ma nelle parrocchie dove
ha compiuto il suo ministero.
POESIA
Il fratello Angelo
di Maria Biz
Silente giorno / nel luogo santo, / caro fratello Angelo, non mi sei
più accanto. / Sono 46 anni / che dimori / nell’eterna gloria, /
eternamente sei / nella mia memoria. Nell’aria si respira / un pro-
fumo d’incenso, / con cuore addolorato / ogni giorno ti penso. /
Lassù nel cielo / con mamma, papà e sorellina, / una preghiera vi
invio / ogni mattina. Verrà un giorno / non molto lontano / che
mamma celeste / mi tenderà la mano / per portarmi al figlio Gesù
/ nella gloria in paradiso / lassù.
Nelle foto, da sinistra, Angelo Biz (1934-1975), Caterina Vettoretto ved.Biz (1913-2008) e Giacomo Biz (1910-
1999).
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