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Quindicinale Editrice ASD Ponte Tegorzo

Anno XLIV

01.06.2022
Numero

768

Il difficile mestiere di essere ragazzi oggi - pag. 1


Lista unica a Segusino - pag. 2
Borse di studio a 35 studenti - pag. 4-5
Un libro per ogni bambino - pag. 11
A Rimini con la Penna Nera - pag. 13
Chiuso in redazione il 21.05.2022 - Prossima chiusura il 13-06-2022
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Tassa Pagata/Taxe Perçue/Ordinario - Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - Aut. n° 0055/2021 del 15/01/2021 - Stampe in regime libero - DCB BL
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Tegorzo, Via Nazionale, 25 - 32031 FENER-ALANO DI PIAVE. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Alessandro Bagatella, Tristano Dal Canton, Ivan Dal Toè, Antonio
Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Andrea Tolaini.
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gando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: BAR “DA RICCI” - Alano; BAR JOLE - Fener; CARTOLIBRERIA SCHIEVENIN ALBERTINA - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero;
BAR “PIAVE” Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO DEON - Vas; BAR “BOLLICINE” - Scalon; BAZAR di A. Verri - Segusino.
1 ATTUALITÀ

Il difficile mestiere di essere ragazzi oggi


di Cesare Turra

Cosa sta accadendo ai nostri ragazzi? E’ la domanda che ci si pone leggendo le notizie che
con una certa frequenza appaiono sui quotidiani. L’ultima in ordine di tempo è quella riportata
on-line da La Repubblica che riferisce le dichiarazioni del presidente di Save The Children
Italia, Claudio Tesauro, sulla dispersione scolastica implicita, cioè l’incapacità di comprendere
il significato di un testo scritto, che per i ragazzi di 15 anni sarebbe del 51%. In altre parole,
ogni due quindicenni uno non sarebbe in grado di capire il senso di quanto legge. Lo stesso presidente di Save
the Children, poi, ricorda come più di due milioni di giovani tra i 15 e i 29 anni siano dei “neet”, (Not in Education,
Employment or Training), cioè persone non impegnate nello studio, né nel lavoro né nella formazione.
Questi dati sullo scarso livello di preparazione culturale delle ragazze e dei ragazzi odierni sembra fare il paio
con le notizie, più o meno ricorrenti, sulle baby gang che infestano le più grandi città, ma che si riscontrano
anche nei centri più piccoli con le cronache di atti di teppismo, vandalismo, bullismo e talvolta anche violenza
indistinta contro i coetanei, adulti e addirittura contro le forze dell’ordine che intervengono nelle diverse situazioni
cercando di ripristinare l’ordine pubblico.
L’occasione è ghiotta per gli esperti del sociale di ogni ordine e grado che, con teorie più o meno convincenti,
cercano di analizzare il fenomeno. Tra le più in auge, la teoria del disagio sociale che, negli ultimi due anni,
sarebbe stato causato o accentuato dalle limitazioni indotte dall’isolamento forzato in conseguenza del Covid.
Altra teoria che talvolta viene rispolverata, anche se sarebbe interessante approfondire il tema chiedendoci il
perché, è quella dell’assenza della figura paterna che sarebbe sempre più svuotata e incapace di trovare un
proprio equilibrio nell’ambito delle moderne famiglie.
Al di là delle diverse teorie che possono essere formulate sul mondo giovanile contemporaneo, di sicuro in questi
decenni è cambiata la società, così come è cambiato il concetto stesso di famiglia che, nella sua evoluzione, è
passata da un estremo all’altro senza fermarsi nel giusto punto di equilibrio, muovendosi da un’entità dove i ruoli
erano culturalmente rigidi, ben definiti e imposti ai componenti che ne facevano parte (marito-moglie, genitori-
figli), a quello di un’entità che sembra trovarsi
“Quello del genitore è un mestiere costantemente in un equilibrio instabile e sempre sull’orlo
che nessuno insegna, ma che si del baratro, come testimoniato dall’alta percentuale di
impara sul campo e che ha come famiglie che si spezzano, tra gli impossibili compromessi di
gestione della carriera e cura della famiglia e, forse, anche
effetto quello di formare dei nonni da una certa incapacità di svolgere il mestiere più difficile
meravigliosi” che ci sia: quello del genitore. Questo è un “mestiere” che
nessuno insegna, ma che si impara sul campo e che ha
come effetto quello di formare dei nonni meravigliosi, ma a spese di una genitorialità spesso condotta in modo
inadeguato o ai limiti della sufficienza. E’ in questa evoluzione, o involuzione a seconda dei punti di vista, che i
figli crescono, nella mancanza di quei punti di riferimento che una volta erano la famiglia, la scuola e, molto
spesso, gli oratori parrocchiali che loro insieme costituivano un nucleo di persone autorevoli capaci di insegnare,
da diversi ambiti, il significato di essere adulti responsabili, persone di valore e di valori verso se stessi e gli altri.
Nel nostro tempo, forse, mancano anche gli eroi positivi con cui identificarsi, quelli che un tempo non molto
lontano si trovavano nei libri d’avventura e nei fumetti, eroi che, nonostante le avversità, perseguivano quel bene
che alla fine trionfava sempre con un bel “e vissero tutti felici e contenti”. Con l’evoluzione della tecnologia sono
cambiati i riferimenti e anche le forme di comunicazione dei nostri ragazzi: i libri, con i loro tempi lunghi di lettura,
di sogno e di riflessione, stanno lasciando sempre più spazio all’immediatezza e alla velocità dei dispositivi
elettronici, la realtà virtuale prende sempre più il posto della realtà concreta circostante creando falsi miti e
pericolose mistificazioni.
La velocità è il nuovo eroe: si acquisiscono informazioni velocemente, si comunica velocemente, si cresce
velocemente. Ma in questa esasperazione della velocità, si perde il gusto della ricerca, il piacere del dettaglio, il
fremito per lo sviluppo di un racconto, la soddisfazione intellettuale nel seguire un ragionamento coerente su una
certa tesi e di confrontarsi con gli altri. Per quanto possa sembrare paradossale, nell’epoca del maggior sviluppo
tecnologico della comunicazione, nei nostri ragazzi cresce anche il senso di solitudine indotto dallo strumento
che in qualche modo li scherma dal contatto diretto con gli altri. E’ in questo mondo dell’ipervelocità e di un certo
isolamento che i nostri ragazzi nascono, crescono e vivono, per cui non sorprende che un quindicenne su due
non sia in grado di comprendere il significato di un testo letto, e questo non perché sia carente intellettivamente,
ma solo perché non è abituato a letture di più ampio respiro. Così come non sorprende, ma fa paura, che come
reazione all’isolamento e alle mistificazioni tecnologiche si possa cercare il branco dentro cui identificarsi ed
esprimersi.
Come si possono risolvere queste situazioni? Sicuramente non demonizzando quella tecnologia che ormai è
elemento essenziale della nostra quotidianità, ma ponendola nel giusto contesto di strumento utile, ma non
sostitutiva o prioritaria rispetto il nostro essere persone umane. Anche qui, c’è poco da fare, è la famiglia che,
con la sua coesione e la sua autorevolezza fatta di credibilità, deve fungere da bussola per indirizzare la rotta dei
nostri ragazzi.
2 ATTUALITÀ

Insieme per Segusino: lista unica


Il sindaco uscente Gloria Paulon si ricandida per il secondo mandato con l’unica lista
in corsa. Nessun altro avversario se non la soglia del quorum fissata al 40%

Lista "Insieme per Segusino" Gloria Paulon (Candidato Sindaco). In tabella i candidati consiglieri:
Sono sei i volti nuovi e tre
riconferme (Deborah Baldotto, il
capogruppo Denis Coppe e
l’assessore Diego Longo). Stefano
Verri, vicesindaco uscente, sarà
nominato assessore esterno in caso
di vittoria.
La regola del
Quorum al 40%...
Il decreto-legge 4 maggio 2022, n.41, all’art.6, comma 2 - derogando al comma 10 dell’art.71 del decreto
legislativo n.267/2000 limitatamente alle elezioni amministrative del 2022 - ha agevolato il raggiungimento del
quorum di votanti ai fini della validità dell’elezione nei comuni sino a 15.000 abitanti nei quali sia stata ammessa
una sola lista. In particolare, fermo restando che i voti validi all’unica lista ammessa non devono essere
inferiori al 50% dei votanti, sarà sufficiente che il numero dei votanti NON sia inferiore al 40% degli
elettori (anziché al 50%, come previsto dall’art.71, comma 10 citato).

…e non si conteggiano gli elettori all’estero


Inoltre nel numero degli elettori del Comune per il computo della suddetta percentuale NON deve tenersi conto
degli iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (A.I.R.E.) che NON esercitano il diritto di voto
(diversamente, per i comuni sardi inferiori a 3.000 abitanti, per effetto dell’art.2, comma 2, della legge regionale
18 marzo 2011, n.10, ai fini del computo dei votanti, non sono calcolati, tra gli elettori iscritti nelle liste elettorali
del comune, tutti gli elettori iscritti all’A.I.R.E.).
Il nostro gruppo è nato 5 anni fa, in un momento storico particolare per Segusino, che si trovava ad un passo dal
possibile commissariamento. Armati di poca esperienza ma tanta buona volontà, riteniamo di essere riusciti a
portare nuove idee e nuovo entusiasmo in paese, e a compimento molti importanti progetti, nonostante 5 anni
pieni di insidie ed imprevisti. Ci presentiamo ora alla popolazione con un gruppo parzialmente rinnovato, in cui
l’esperienza di questi 5 anni viene ben amalgamata alle nuove idee e nuove energie portate dai nuovi membri.
Il nostro impegno è quello di continuare sulla linea tracciata finora, portando a compimento quanto iniziato
soprattutto in tema di opere pubbliche, e con l’obiettivo di migliorare ancora soprattutto in termini di servizi al
cittadino e sociale, portando Segusino ad essere allineato con gli altri Comuni della zona in termini di sviluppo,
opportunità, vivibilità, attrattività. Testo e foto tratti dalla pagina Facebook del Gruppo
3
4 CRONACA

Borse di studio a 35 studenti, Costituzione ai diciottenni


e... un fuori programma
a cura dell’Unione dei Comuni del Basso Feltrino Sette Ville
Venerdì 6 maggio alle 18 nel Centro Culturale “Bice Lazzari” di Quero sono state consegnate le Borse di Studio,

assegnate dall’Unione dei Comuni del Basso Feltrino Sette Ville - Alano di Piave e Quero Vas, agli studenti
meritevoli che hanno terminato nell’anno scolastico 2020/2021 il ciclo di studi delle scuole primaria, secondaria di
1° e 2° grado, dell'Università 1° e 2° livello con la migliore votazione. La commissione, che ha decretato i ben 35
vincitori (edizione da record per i numerosi ex aequo), era composta da Bruno Casillo, dirigente scolastico
dell’Istituto Comprensivo, e da Novella Codemo e Ketty Bavaresco, assessori a Cultura e Istruzione,
rispettivamente, dei Comuni di Alano di Piave e Quero Vas.
Ecco i nomi dei 35 studenti premiati dai Sindaci di Alano di Piave, Amalia Serenella Bogana, e di Quero Vas,
Bruno Zanolla.
Borsa di studio per la scuola primaria € 200,00
Scuola di Alano di Piave: Pietro De Paoli - Mathilda Mondin - Martina Pisan
Scuola di Quero Vas: Giacomo Spada - Giorgia Vedova - Sveva Luna Benato - Francesco Polloni
Borsa di studio per la scuola secondaria di 1° grado € 250,00
Scuola di Alano di Piave: Azzurra Rizzotto voto 9 - Davide Veronese voto 9 - Filippo Zancaner voto 9
Scuola di Quero Vas: Jia Yi Wang voto 10 - Rudi Putton voto 9 - Leo Buttol voto 9
Borsa di studio per la scuola secondaria di 2° grado € 350,00
Alano di Piave:
Ana Marcinko con 100/100 Maturità scientifica - Istituto ISISS G.Verdi di Valdobbiadene
Martina Fastro con 100/100 Maturità istituto alberghiero – Istituto “D. Dolomieu” di Longarone
Chaofan Wang con 100/100 Maturità scientifica - Liceo statale “G. Dal Piaz” di Feltre
Quero Vas:
Manuel Carrer con 100/100 e lode Maturità scientifica - Liceo statale "G. Dal Piaz" di Feltre
Davide Solagna con 100/100 Elettronica ed elettrotecnica - I.T.I.S Negrelli di Feltre
Alex Specia con 100/100 e lode Elettronica ed elettrotecnica - I.T.I.S Negrelli di Feltre
Nicole Gallina con 100/100 Liceo delle Scienze Applicate - Istituto Canossiano di Feltre
Chiara Andreazza con 100/100 Liceo musicale Istituto - G. Renier di Belluno
Alessandro Mondin con 100/100 Informatica e telecomunicazioni - I.T.I.S. Negrelli di Feltre
Ziad Hammoudi con 100/100 Maturità scientifica - ISISS G. Verdi di Valdobbiadene
Borsa di studio per laurea triennale € 450,00
Alano di Piave:
Silvia Julia Codemo con 110/110 e lode Infermieristica, Università degli Studi di Verona (sede di Trento)
Alice Buttol con 110/110 e lode Ostetricia, Università degli studi di Ferrara – Facoltà di Medicina e Chirurgia
Chiara Pisan con 110/110 e lode Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva, Università degli studi di
Padova – Facoltà di medicina e chirurgia
Quero Vas:
Veronica Burtet con 110/110 e lode Economia e management, Università degli studi di Bolzano - Facoltà di
economia
Sara Solagna con 110/110 e lode Filosofia, Università degli studi di Trento - Facoltà di Lettere e Filosofia
Giorgia Mazzocco con 110/110 e lode Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale, Università di
Verona - Facoltà di mediazione linguistica
Giulia Giannini Andreazza con 110/110 Turismo, management e territorio – Università IULM di Milano - Facoltà di
arti e turismo
CRONACA

Borsa di studio per laurea magistrale e/o ciclo unico € 550,00


Alano di Piave:
Brando Rizzotto con 110/110 e lode Gestione, organizzazione e territorio, Università degli studi di Trento -
Facoltà di sociologia
Placido Mondin con 110/110 Scienze pedagogiche, Università Pegaso – Facoltà scienze umanistiche
Alessandra Codemo con 110/110 e lode Medicina e Chirurgia, Università degli studi di Ferrara – Facoltà di
Medicina,farmacia e prevenzione
Matteo Scopel con 110/110 e lode Medicina e chirurgia, Università degli studi di Padova – Facoltà di medicina e
chirurgia
Quero Vas:
Arianna Marcer con 110/110 e lode Scienze statistiche ed economiche, Università degli studi di Milano Bicocca –
Facoltà Economia e Statistica
Il progetto “Borse di Studio – Anno 2021” è stato sostenuto
dalle seguenti ditte e associazioni locali, che l’Unione Sette
Ville sentitamente ringrazia: Zancaner Costruzioni, Gruppo
Alpini Monte Valderoa di Alano, Schola Cantorum Alano, Amici
del Museo di Campo, Auser Al Caminetto, PinOptik srl,
Birrificio di Quero, Fioreria Emy, Pro Loco Quero, Gruppo
Alpini Monte Cornella di Quero, Protezione Civile di Quero,
Comitato Festeggiamenti San Valentino, Cacciatori di Quero,
Amici di Carpen, Comitato di Via Toà e Quart. San Girolamo.
C'è stato, quindi, un fuori programma che ha colto di
sorpresa il Sindaco di Alano, Amalia Serenella Bogana: un
omaggio floreale per il suo pensionamento dall'insegnamento
nel corso dell'ultimo anno, in segno di riconoscenza per il
lungo servizio alla scuola media di Quero dal 1999.

Infine sono state consegnate copia della


Costituzione della Repubblica Italiana e la
bandiera dell’Italia ai neo diciottenni dei Comuni
dell'Unione nati nel 2003.
Un incontro per condividere con i Sindaci di Alano
di Piave e Quero Vas il traguardo significativo dei
18 anni raggiunto nel 2021 e cogliere insieme il
senso di essere cittadini e il valore dei diritti e dei
doveri che la maggiore età comporta.
Hanno accompagnato questo momento
significativo le letture di poesie e brani scelti a
cura di Amalia Codemo e Luana Di Tommaso.
Si ringrazia Fulvio Mondin per aver fornito le
foto della manifestazione.
6 ALPINI

Domenica 12 giugno
Marcia Lungo Le Vie Del Fronte
Le sezioni A.N.A di Feltre e Valdobbiadene in occasione delle
celebrazioni per il centenario di fondazione organizzano una
marcia lungo le vie del fronte. La camminata di carattere ludico
motoria, si svolgerà domenica 12 Giugno 2022 con partenza
da Cima Grappa e arrivo all’Isola dei Morti di Moriago della
Battaglia. Il percorso si presenterà suddiviso in quattro frazioni
e sarà aperto a tutti. Ogni partecipante, in base alle proprie
capacità, potrà scegliere quali e quante frazioni percorrere.
Ad ogni cambio frazione corrisponde un punto di ristoro e un
servizio di ambulanza.
Le quattro frazioni, con partenza alle ore 9.00 da Cima Grap-
pa, si suddividono in:
a
 1 frazione Cima Grappa - Rifugio M. Palon, ore
10.30
a
 2 frazione Rifugio M. Palon - Alano di Piave,
(sede Alpini), ore 13.00
a
 3 frazione Alano di Piave - Bigolino (sede Alpini),
ore 15.00
a
 4 frazione Bigolino - Isola dei Morti (Moriago della
Battaglia) arrivo previsto ore 17.00.
L’evento terminerà con una cerimonia commemorativa presso
il Cippo degli Arditi ed a seguire un ristoro Pasta per tutti i par-
tecipanti.
Le iscrizioni dovranno pervenire tassativamente
entro Sabato 4 Giugno,
compilando il modulo scaricabile dal sito:
www.valdobbiadene@ana.it o www.feltre@ana.it .
La quota di iscrizione è di € 10,00 da versare attraverso bonifi-
co, e comprende punto ristori, gadget e buono pasta finale. Qualora le iscrizioni fossero di più persone, il pagamento
può essere effettuato da un’unica persona. L’abbigliamento consigliato per le prime due frazioni è abbigliamento da
montagna (giacca antivento, pantaloni lunghi, scarponi, zaino). Per le ultime due, è invece consigliabile un abbiglia-
mento più leggero, come pantaloni corti e scarpe da trekking.
Per partecipanti alpini è fortemente indicato il cappello Alpino.
Durante tutto il percorso è obbligatorio attenersi alle disposizioni degli organizzatori.
Coloro che decidono di abbandonare la marcia o che si fermano per qualsiasi motivo, dovranno avvisare tempestiva-
mente i responsabili che si troveranno a inizio e fine tratta.
Per i partecipanti minorenni è obbligatorio essere accompagnati dai genitori o adulti, con delega dei genitori.
Le Sezioni ANA di Feltre e Valdobbiadene declinano ogni responsabilità da eventuali danni arrecati a persone o cose
che potranno verificarsi durante l’intero svolgimento della manifestazione.
Per ulteriori informazioni telefonare: Emanuele 349 0914664 - Gianpietro 339 8446468

COME ERAVAMO

Accadde vent’anni fa
a cura di Sandro Curto
CASA ASSOCIAZIONI AL VIA Nel giugno 2002 il consiglio comunale di Alano, presieduto dal sindaco Luigi Co-
demo, approva la convenzione col Gruppo Alpini “Valderoa” avente oggetto la costruzione e la gestione di un
fabbricato in via De Rossi da adibire in parte a sede degli alpini ed in parte a disposizione di tutte le altre asso-
ciazioni del paese. L’amministrazione stanzierà i soldi per l’acquisto dei materiali, il “Valderoa” provvederà alla
manodopera gratuita. Le minoranze di “Insieme per Alano” e “Arcobaleno” abbandonano l’aula in disaccordo con
la scelta fatta dalla maggioranza.
DECENNALE PER GLI AMICI DEL TOMATICO E DEL GRAPPA Il 16 giugno 2002 a Malga Pradalon, sulle
pendici del Tomatico, si ritrova il gruppo “Amici del Tomatico e del Grappa”, presieduto dal nostro collaboratore
Alessandro Bagatella, per festeggiare i primi dieci anni di attività.
7 ALPINI

Alpini del “Valderoa” negli anni Ottanta


di Sandro Curto
La foto (a sinistra) ci viene segnala-
ta dal nostro abbonato di Alano
Giuseppe Franzoia con l’intenzione
di ricordare alcuni amici alpini da
tempo “andati avanti” e con i quali
sono stati condivisi molti momenti di
allegria. Lo scatto è del dottor Lucio
Caburlotto, veneziano d’origine ma
sempre presente nel nostro paese
in quei primi anni Ottanta a cui risa-
le la foto. L’ambiente è quello della

sede del Gruppo “Valderoa”, allora situata in piazza XXX Ottobre. Da sini-
stra, in piedi, si riconoscono Giuseppe Spada, Alfeo De Faveri, Giuseppe
Franzoia, Mauro Zancaner, Pietro Antonio Nani e Secondo Dal Canton;
seduti, sempre da sinistra, Paolino Mondin, Gaetano Cesaro, Antonio
Spada “Cortes” e Antonio Nani “Bel”. Dei dieci sono ancora presenti Alfeo,
Bepi e Pietro Antonio.

Mai perdere una tradizione!


(s.for.) Un vecchio detto recita: “E’ meglio bruciare un paese che perdere
una tradizione”. E pertanto anche quest’anno alcuni alpini di Belluno non
hanno voluto mancare al consueto appuntamento con Michela Perizzolo,
querese d’adozione, per la tradizionale foto assieme (a destra). Lo scatto
è stato realizzato al Caffè Tegorzo di Fener durante la loro marcia di avvi-
cinamento a Rimini, alla volta della 93a adunata nazionale.

La morte di Giovanna Re
(s.for.) Dopo lunga malattia, è mancata, all’età di 72 anni, Giovanna Re, di Fener. Consiglie-
re comunale ad Alano dal 1997 al 2001 nell’amministrazione guidata da Luigi Codemo,
Gianna aveva fatto parte anche della Pro Loco di Fener e della Protezione Civile. Era inoltre
grande appassionata di calcio e, soprattutto, grande tifosa dell’Inter. Prima della meritata
pensione, aveva lavorato per molti anni come impiegata alla M.M. Lampadari. Ai familiari le
condoglianze del Tornado.
CRONACA
8
9
10 ATTUALITÀ

Dal pane: Kvass, bevanda tipica ucraina


Iniziativa solidale di Nicola Coppe a sostegno del popolo Ucraino
(M.M.) Ne ha dato notizia la
stampa e noi riprendiamo la
segnalazione per portarla a
conoscenza dei nostri abbonati.
Nicola è un giovane
imprenditore, di Quero, attivo da
anni con competenza e
passione nel settore della
produzione di birra. Chi ha la
possibilità di navigare in rete
troverà molti interventi a lui
dedicati e tutti sottolineano la
sua appassionata capacità di
dar vita a prodotti originali, gustosi, che si caratterizzano anche per avere una grande dose di originalità, dato
che Nicola ama sperimentare, sempre senza perdere di vista il risultato finale, che deve essere di alta qualità. La
bevanda in questione, ottenuta fermentando il pane raffermo, fornito da diversi panificatori locali, sarà prodotta
secondo una vecchia ricetta originale, grazie all’aiuto di Larissa, badante ucraina residente nel Feltrino,
modificata quel tanto che basta a rendere il prodotto confezionabile in lattina. Quest’ultima sarà venduta al costo
di 3 €uro e per ogni pezzo venduto 1 €uro sarà destinato al finanziamento
dell’iniziativa dell’associazione “Specchio d’Italia” che coordina il villaggio
“Specchio”, a Cernivci, 30 chilometri dal confine con la Romania, dove
vengono accolti i profughi in fuga dalla guerra. La struttura è dotata di
cucine, mensa, ambulatorio, dormitorio e di un’area giochi per i bambini per un totale di più di 1.000 mq.
Giovedì 19 maggio nella sede della ditta di Nicola, in Via Monte Pasubio a Feltre, si sono svolte le operazioni di
inserimento del pane nelle caldaie di cottura, iniziativa alla quale erano invitati tutti i cittadini ucraini, con un
successivo momento conviviale per condividere idee, tradizioni. Nelle foto alcuni momenti di questo incontro
svoltosi all’insegna della solidarietà.
Il sito di Nicola si raggiunge a questo indirizzo:
https://www.fermentatidelcoppe.it/ e da lì è possibile contattarlo
per approfondimenti o partecipare all’iniziativa.

La bevanda si avvale del marchio che


vedete qui a fianco, ideato dai birrai
ucraini per i birrai del mondo al fine di
condividere un messaggio di solidarietà.

In foto: Le caldaie riempite di pane


raffermo e Nicola che illustra il processo
produttivo.
11 ATTUALITÀ
12 LETTERE AL TORNADO

DO UT DES | Dare per ricevere


di Mirko Dalle Mulle
Da molto tempo ormai mi occupo di volontariato, di sociale e non per ultimo, di Donazione per quanto concerne
gli organi, il sangue e il multi tessuto.
Sono un trapiantato di Rene ormai di lunga data, anche se il percorso è La Storia di Mirko,
stato molto variegato tanto da portarmi a riceverne due di reni, uno nel 43 anni, di Feltre,
1998 in giovinezza, e uno nel 2020 in una fase di seconda giovinezza. trapiantato di rene due
Probabilmente essere stato a contatto con tanta umanità diversa, di se- volte, salito sul Monte
conda fascia per dirla tutta, quella dei malati cronici, in attesa perenne e in
continua paziente fiducia in qualcuno, mi ha reso sensibile a questo tipo di
Rosa, testimonianza
tema. dell’importanza
Quello che vorrei che fosse trasparente in quello che scriverò è la sola vo- del dono
glia di far conoscere quanto sia dualmente gratificante essere parte di e della vita ritrovata
questo tema, quello della donazione. Vorrei non dilungarmi troppo su chi
sono, ma è necessario saperlo forse per aprire la strada a tutto quel che ho da scrivere.
Mi chiamo Mirko, sono un montanaro delle terre alte italiane. Attualmente ho 43 anni, ma potrei averne 2 scarsi,
24, oppure più di novanta. Oppure semplicemente, potrei non essere in vita.
Ecco, cominciamo da qui: sono stato amorevolmente salvato da qualche medico nel 1981 a Padova. Probabil-
mente qualche nefrologo o genericamente Medico.
Nel corso del tempo, la malattia si è acutizzata e per qualche mala gestione medica, sono finito abbastanza ur-
gentemente in Emodialisi affrontando discorsi e situazioni che un ragazzo di 16 anni probabilmente non si aspet-
terebbe neanche di immaginare.
Il fatto di dover affrontare quindi questo tipo di nuova frontiera che si prospettava molto ardua da comprendere, si
è rivelata (e ripeto, nel mio caso) illuminante.
Se da una parte avevo la certezza ormai che la salute sarebbe stata un miraggio, dall’altra parte mi si prospetta-
va un mondo che non avevo mai preso in considerazione, ovvero quello del prendersi cura di se stessi, di cono-
scersi. E questa introspezione mi ha aiutato a capire gli altri, ad essere partecipe al loro dolore. Di contro, mi so-
no fatto inondare certe volte fin troppo e mi sono trovato a trovarne repulsione. Questione di prendere le misure,
insomma. La dialisi mi ha “permesso” di prendere la vita sul serio già a 17 anni, ad essere attivo a scuola e di in-
teressarmi a letture profonde alternandole a sano cazzeggio, tipico dell’età. Le difficoltà c’erano eccome, soprat-
tutto per il disagio che la nostra malattia imponeva nelle lunghe permanenze in ospedale: nel 95 non eravamo ra-
ri a fare 5 ore di emodialisi, poi abitando in una zona periferica montana, i collegamenti significavano magari
anche un ora di strada per soli 13km. Tempo in più per pensare.
Scivolano gli anni, mi ritrovo con un paio di telefonate che non sapevo se significavano vita o cosa altro: quella
definitiva, il 7 agosto del ‘98 mi ha restituito buona parte della vita che mi era stata preclusa.
Certo, sembravo un pulcino di pojana spennato e anche sprovveduto. Il muro di diffidenza verso la nuova salute
ritrovata è ceduto pian piano, lasciandomi finalmente godere il sole caldo di quella e delle future estati a venire.
Nel frattempo mi sono rimesso a studiare musica, cosa che ho sempre amato. Suonare uno strumento da solo
poi è stato per me sempre solo motivo di studio, ho sempre preferito i gruppi, non importa se in duo o in 100,
l’importante era stare assieme a persone diverse e divertirsi parlando una lingua comune, un pò come quando si
diventa volontari di qualche associazione.
Andando avanti con gli altri, la consapevolezza che quello che avevo ricevuto poteva essere stato
in qualche modo restituito, mi ha messo in moto nel cercare qualche gruppo di persone che po-
tesse aiutare il mondo dei trapianti, cosa che mi riguardava da molto vicino anche per il fatto
che non ero il solo in famiglia ad essere ricevente. In AIDO ad esempio ho trovato il giusto
essere "Volontario", quel donare il tempo libero per sensibilizzare le persone circa il tema
della donazione degli organi. E da qui mi rifaccio al titolo: "do ut des", che comunemente
viene associato ad un mero significato terreno "dò affinchè tu dia", nel senso letterale quindi
faccio qualcosa in cambio di qualcosa altro.
Ma guardando oltre a quello che il diritto romano ci insegna, io penso che si possa trovare un significato più
grande rifacendomi a il Vate, con una citazione “Io ho quel che ho donato”. Tale citazione si rifà ovvero a
D’Annunzio e in completezza dice: “Io ho quel che ho donato, perché nella vita ho sempre amato”. Ed eccolo lì.
Questo è il senso, questo è il messaggio in cui mi riconosco, non un egoistico “do ut des”, ma bensì che se noi
doniamo amore, ci tornerà l'amore stesso che abbiamo dato. Certo, quando pensiamo alla donazione degli orga-
ni non ci viene in mente che se il mio caro ha donato il cuore, ci tornerà un organo simile!
Dobbiamo pensare che questa persona, tornando a ri-vivere con questo gesto, potrà vivere una nuova vita e a
sua volta, regalare momenti preziosi alla propria famiglia. In molti casi, come me, facendo del volontariato e aiu-
tando molte altre persone.
13 LETTERE AL TORNADO

Una lezione molto grande di questo "do ut des" che ho avuto è stato nel 2020, quando ho ricevuto il mio secondo
trapianto di rene, dopo esser tornato inesorabilmente in emodialisi. Al mio risveglio ho sentito mani e piedi caldi,
una sensazione nuova dopo tanti anni passati nel torpore, di un corpo che non era più mio. Quel giorno, quel 20
giugno lo ho battezzato come vera rinascita, ancor più celebrata del primo trapianto.
Da quel giorno ho riscoperto tutta la forza che il mio corpo malato nascondeva, qualcuno mi aveva rimesso il mo-
tore in corpo ed ero pronto a ripartire. Ed è stato quello che mi ha fatto credere ancora di più nel messaggio del
dono!
Non si dà al fine di ricevere.
Si riceve per quel che si è dato.
Tutto l'amore che ho ricevuto nel 2020 poi, lo ho sentito forte e mi ha spronato ad affrontare una bella avventura,
inusuale e forse anche un pò fuori dal comune.
Negli anni ho conosciuto Marco Menegus, forte alpinista con una malattia rara, quanto subdola: la fibrosi cistica.
Ha affrontato un lungo cammino; prima di sofferenza data dai polmoni che funzionavano male, poi dalla ossigeno
terapia, infine nel 2012 il trapianto bipolmonare. Marco, da buon alpinista voleva provare a toccare il cielo andan-
do nel luogo più ambito da un alpinista, a capanna Margherita sul Monte Rosa.
Avventura cominciata e non completata nel 2018, Marco poi si è ammalato di nuovo e ci ha lascito un anno dopo,
nel maggio 2019.
Ma assieme ad altri 4 trapiantati di polmone, domenica 17 luglio 2021 dopo poco più di 4 ore di viaggio tra i
ghiacci del monte Rosa siamo arrivati al cospetto di Capanna Margherita a 4556 metri. Assieme abbiamo sfidato
il freddo e l'ambiente estremo, portando il logo di AIDO proprio sulla parete del rifugio più alto d'Europa, li vicino è
stato posto un ricordo a Marco.
Se qualcuno ancora mi chiede il senso del messaggio della donazione, se ancora non basta lo scritto, la parola,
almeno il gesto ora potrà essere più convincente? Io lo spero.
Ad ogni modo, la cosa più importante di cui io possa essere consapevole è la vita stessa, il fluire del tempo, il po-
ter assaporare anche i momenti bui e noiosi. Si, perchè dopotutto io senza la scienza e la tecnica moderna sarei
polvere di nuovo, non avrei avuto modo di raccontarvi tutto questo. Ho avuto la grande fortuna di essere trapian-
tato per due volte e con due organi che mi hanno regalato emozioni incredibili. Nonostante ciò, ringrazio anche
gli anni duri di emodialisi che mi hanno fatto crescere, capire cose di me che sono importanti e che mi aiutano
ancora oggi a superare i momenti in cui penso di non farcela.
La fine ultima arriverà, ma non oggi! Allegri, quindi!
Buona vita a tutti. Mirko 05/2022
Per avere altre informazioni su Mirko: http://emodializzati.it/

A Rimini con la penna nera


a cura di Giannino Collavo
Ma quanto siamo piccoli e fragili! L’intera umanità piegata da una identità biologica che ha paralizzato tantissime
nostre attività…… compresa la Adunata Nazionale degli Alpini, ma diciamoci la verità: le penne nere le abbiamo
viste ogni giorno negli ultimi due anni quali aiutanti nel settore sanitario per far fronte alla emergenza ed in cima a
questa piramide la costruzione e messa in opera di un ospedale da campo in una sola settimana a Bergamo!!!
Poi finalmente, anche se la pandemia non è definitivamente sconfitta ha potuto aver luogo la 93a Adunata Nazio-
nale degli Alpini, stavolta al mare… a Rimini! Per coloro che
vi hanno partecipato sono stati tre giorni belli, piacevoli, che
resteranno impressi nelle loro memorie, resi ancora più in-
delebili per il rinvio durato un paio d’anni.
Ottima la affluenza, strade colme di penne nere, i più pru-
denti con la mascherina che non è stata riduttiva della ma-
nifestazione….. Ma che bello poter incontrare tanti commili-
toni che non vedevi più da tanto tempo e ricordare i spen-
sierati periodi della naia!!! Massima soddisfazione quindi da
parte nostra, ma soddisfazione per l’ANA ed anche per gli
organizzatori della città ospitante e dal caloroso e numero-
so pubblico applaudente ai lati del serpentone della sfilata.
Riassumendo queste le parole del sindaco della città roma-
gnola:-Questi sono stati tra i migliori giorni della vita di Ri-
mini e dei riminesi…. Al calar della sera termina la sfilata
con la consegna della stecca per l’appuntamento nel maggio 2023 a Udine. La nostra più grande soddisfazione è
stata quella di aver avuto con noi anche in sfilata il socio e caro amico Piero che tanto ha lottato contro il corona
virus. Foto: 1) L’arco di Tito e gli alpini alanesi; 2) Il molestatore Piero fattosi immortalare con una passante.
14 ATTUALITÀ

Al Parco del Piave l’11 Giugno


Contest musicale
L’Associazione Libero Pensiero e la Pro Loco di Fener hanno organizzato
per la serata dell’11 giugno al Parco del Piave un contest di musica rap.
Per partecipare è necessario inviare la propria traccia mp3 come link entro il 31 maggio alla mail:
backtoschoolhiphop@gmail.com
Delle tracce inviate verranno scelte le 5 tracce migliori tracce che si esibiranno partendo dalle ore 17:00.
Il vincitore del contest potrà esibirsi, come apertura della serata prima dei due artisti principali.
La serata proseguirà con buona musica e lo stand enogastronomico aperto!

Vi aspettiamo numerosi!!

Il 12 Giugno al Parco del Piave


Giornata di sport e attività all’aria aperta
Il prossimo 12 giugno 2022, la Pro Loco di Fener e il Consorzio Pro Loco del Massiccio del Grappa Orientale
hanno organizzato al Parco del Piave una giornata all’insegna dello sport e delle attività all’aria aperta.
Nella giornata sarà, infatti, possibile provare
l’arrampicata sportiva grazie alla presenza di
una parete di arrampicata e di un istruttore
che insegnerà a chi vorrà le basi di questa
disciplina;
sarà anche possibile provare il Nordic Walking
con la presenza degli istruttori,
il kayak
e la mountain bike.
Al mattino sarà, inoltre, possibile partecipare
alla camminata, con partenza alle 9 circa
presso il Parco del Piave, in direzione
Pederobba verso il parco “Città degli Aironi”.
Si tratta di una camminata di circa 3 ore che
affianca il Piave e anche la Brentella, immersi
nella natura e che condurrà alla riserva
naturale degli Aironi di Pederobba.
È una camminata facile, in piano, e per
questo accessibile anche a famiglie con
bambini piccoli o passeggini.
Ovviamente la zona dell’evento si presta anche ad una semplice giornata all’aria aperta, per ristorarsi e rilassarsi
sulle rive del Fiume Piave.
Nella giornata sarà anche aperta una zona ristoro, con ottimi panini e bevande.
Per ulteriori informazioni sul programma della giornata
visitate il sito www.prolocoalano.it o www.grappaorientale.it.

Vi aspettiamo numerosi!
15

Colonnine per la ricarica delle auto elettriche


Attivate in città tre postazioni con sei punti di alimentazione in convenzione con Enel
Sono attive da alcuni giorni le tre nuove colonnine di ricarica per le auto elettriche
realizzate da Enel in convenzione con il Comune di Feltre. Le tre postazioni sono
dislocate una in via Adda, nel quartiere del Pasquer (nei pressi dell'area sportiva
attrezzata), un'altra in corrispondenza dei parcheggi situati di fronte alla Farmacia
“All'Ospedale” e una terza nel piazzale del Foro Boario. Ciascuna colonnina è dotata di
due punti di alimentazione da 15 Kw l’uno in grado di ricaricare contemporaneamente
altrettante autovetture. “Si tratta di un'attivazione che - in sinergia con altre iniziative
analoghe condotte da alcune attività economiche e commerciali - dà il via ad una
significativa rete cittadina a servizio delle auto elettriche e di una mobilità più sostenibile
sul piano ambientale”, commenta l'assessore alla mobilità, che aggiunge: “Un doveroso
ringraziamento va anche a Enel che ha realizzato a proprie spese l'intervento, a cui il
Comune ha collaborato per quanto
riguarda la parte progettuale e
logistica predisponendo i servizi
necessari all'installazione”. Comune
di Feltre ed Enel stanno nel
frattempo facendo alcune valutazioni
in ordine alla collocazione più
opportuna di una ulteriore colonnina
“fast”, ovvero a ricarica rapida -
dotata di due prese da 75 Kw - che
sarà installata nelle prossime
settimane. Feltre, 26 aprile 2022

Alberto Coppe nominato direttore dell’unità


operativa complessa professioni sanitarie
Pubblichiamo la notizia della nomina ottenuta da Alberto Coppe, assessore del Comune di Quero Vas, con
delega a: Politiche sociali, Rapporti con le Associazioni ed Ecologia. Impegnato nelle mansioni lavorative in terra
trevigiana, Alberto non dimentica i doveri amministrativi verso la comunità che lo ha eletto e continua il suo
impegno politico nell’amministrazione comunale. Felicitazioni e auguri per il nuovo incarico.
(n. 123/2022) Alberto Coppe è stato nominato direttore dell’unità operativa complessa
(UOC) Direzione professioni sanitarie dell’Ulss 2 Marca trevigiana: l’incarico avrà
decorrenza dal 15 maggio.
Originario di Segusino, Coppe ha iniziato la carriera come infermiere all’ospedale di
Valdobbiadene nell’ottobre 1982, lavorando poi al San Valentino di Montebelluna, prima
come infermiere nella degenza di chirurgia e successivamente come infermiere
coordinatore, prima in ORL, poi in Direzione Medica-Ufficio infermieristico, fino
all’agosto 1995. Dal settembre 1995 si è trasferito all’ospedale di Feltre, dove ha
ricoperto il ruolo di infermiere coordinatore (responsabile del Servizio professioni
sanitarie dell’ospedale); dal dicembre 2002 al 2005, gli è stato conferito anche l’incarico
di responsabile del servizio professioni sanitarie dell’area territoriale nel Distretto socio
sanitario di Feltre, per poi passare a dirigere il servizio professioni sanitarie dell’azienda
sanitaria feltrina fino all’aprile 2016. Dal maggio 2016 è stato nominato dirigente unico del Servizio professioni
sanitarie, prima all’Ulss di Feltre e poi, dal 1° gennaio 2017 con la riorganizzazione delle Ulss del Veneto,
dell’Ulss 1 Dolomiti. Dal giugno 2017 è approdato all’Ulss 2 Marca trevigiana in comando dall’Ulss delle Dolomiti,
e dal 10 giugno 2019 è stato inserito nell’organico, a tempo indeterminato, come Dirigente incaricato della UOC
professioni sanitarie. Dal 1° ottobre 2021 è anche Direttore ad interim dell’Unità operativa semplice
dipartimentale (UOSD) Sistemi di gestione della qualità – Servizio in staff al Direttore Generale.
“Al dott. Coppe, professionista che già da anni sta mettendo la sua grande esperienza al servizio della nostra
Azienda, rivolgo un sincero augurio di buon lavoro con particolare riferimento all’elaborazione di progettualità che
vedano la figura dell’infermiere centrale nell’assistenza della persona fragile”, il commento del direttore generale,
Francesco Benazzi. Pubblicato da Ufficio Stampa ULSS 2 Marca trevigiana, il giorno 12 maggio 2022
16 CRONACA

Frecce tricolori 2022


di Andrea Tolaini
La PAN (pattuglia acrobatica nazionale) con sede a
Rivolto (UD) 313° Gruppo Addestramento Acrobatico,
torna a “colorare” i cieli italiani con il tricolore più lungo del
mondo. Il 2022 una stagione acrobatica ricca di impegni
che vedrà le “Frecce Tricolori” in giro per l'Italia e l'Europa.
Molte novità all'interno del team una fra tutte il nuovo
comandante Stefano de Vit. Altre info nel sito
https://www.aeronautica.difesa.it/PAN/Pagine/default.aspx
A fianco il calendario PAN 2022.

E sono 92 le candeline
per Teresa!
(M.M.) Il 24 Aprile scorso la nostra abbonata Teresa Mori, di Quero, ha
festeggiato un grande traguardo: 92 primavere! Le si sono stretti attorno i
figli: Luigia, Gina e Gino e non poteva mancare Luca, il nipote, per
festeggiare questo importante compleanno. Una giornata di festa,
trascorsa con gli affetti più stretti e agli auguri arrivati a Teresa da parte di
tantissimi amici, aggiungiamo
17 CRONACA

Giovani e volontariato
Online l’inchiesta degli studenti del Liceo “Dal Piaz”
“Siamo davvero una generazione socialmente disimpegnata? In che modo il Covid ha inciso sul volonta-
riato e in particolare su quello giovanile?”. Partendo queste domande, venti studenti dell’indirizzo linguistico
del Liceo “G. Dal Piaz” di Feltre (classi 3AL, 3BL, 4AL) hanno realizzato una videoinchiesta, dando la parola al
Centro Servizi per il Volontariato di Belluno Treviso e ad alcune associazioni: il Comitato di Feltre della Croce
Rossa Italiana, l’Associazione Feltrina
Donatori Volontari del Sangue, il Centro
Internazionale del Libro Parlato, il Coor-
dinamento delle Associazioni di Prote-
zione Civile della Comunità Montana
Feltrina e l’ODAR, che gestisce le strut-
ture diocesane del Villaggio San Paolo
al Cavallino e della “Gregoriana” di Au-
ronzo di Cadore.
Il video, intitolato “Perché lo fai? – la
parola ai volontari”, è stato realizzato
dagli studenti con dei semplici telefonini
a conclusione del progetto “Articolo 21”
ed è ora disponibile sul canale youtube
dell’istituto, a questo link: https://youtu.be/xxtNA816AqU.
Durante il percorso teorico e pratico gli studenti, guidati dal prof. Giambattista Zampieri, si sono soffermati
sull’origine del diritto alla libertà di parola, sulle norme che la circoscrivono, sul diritto-dovere di informazione, sul-
la deontologia del giornalismo, al fine di diventare lettori/analisti competenti, capaci di discernere le fonti di infor-
mazione, di individuare una fake news e di realizzare alcuni elaborati giornalistici. Il tema scelto per il lavoro fina-
le ha consentito di ampliare ulteriormente il valore civico del progetto, immergendo i partecipanti nella ricca realtà
del volontariato bellunese e feltrino. Qual è stato, dunque, l’esito dell’inchiesta? Le associazioni interpellate han-
no permesso di concludere che in alcuni casi l’interesse e la disponibilità a svolgere attività di volontariato sono
andati addirittura aumentando durante il periodo del Covid, mentre in altri si registra la difficoltà a trattenere i gio-
vani in un impegno stabile e duraturo.
“I giovani ci sono e sono impegnati, ma bisogna tener conto del fatto che non hanno una prospettiva stabile di vi-
ta e lavoro, che consenta di programmare un’attività di volontariato altrettanto stabile”, afferma a conclusione
dell’inchiesta il direttore del Centro Servizi per il Volontariato Nevio Meneguz, che sottolinea dunque la necessità
di cambiare il modo di approcciarsi al tema anche da parte delle stesse associazioni: “I dati socio-demografici
sono implacabili: i giovani in provincia di Belluno sono pochi, ma svolgere attività di volontariato può essere un
fattore di trattenimento sul territorio. Le associazioni hanno bisogno di trovare il giusto spunto per cambiare e voi
ragazzi potete essere il fattore di cambiamento”.

Quant’è piccolo
il
mondo…
segnalazione
di Michele Remor e Gilberto Ceccato
La sera dello scorso 24 aprile, mentre
cercavamo un posto presso l’area camper
di Corinaldo, un pittoresco paesino
dell’entroterra marchigiano, incontriamo
per caso due camperisti di…Quero!
Gilberto Ceccato e Milena Fantin.

Quando si dice incontrarsi per caso!!!


18 CENNI STORICI

Hemingway ed il Veneto
di Loris Curto
Non si ferma la produzione di film ispirati dalle opere dello scrittore ameri-
cano Ernest Hemingway (1899 – 1961) ambientate nel Veneto. Nel 2021
sono stati girati ben due film: “Across the River and Into the Trees”, tratto
dall'ultimo romanzo di Hemingway e diretto dalla regista spagnola Paula
Ortiz e "Il vecchio e la bambina", diretto da Sebastiano Rizzo con Totò
Onnis e Maria Grazia Cucinotta. La frequentazione del Veneto da parte
dello scrittore fu costante per tutto il corso della sua vita, a partire dal
1917, quando, dopo l’entrata in guerra degli Stati Uniti, lo scrittore si ar-
ruolò volontario. Hemingway fu assegnato ai servizi di autoambulanza ed
inviato sul fronte italiano, a Schio (VI), dove alloggiava al lanificio Cazzola.
Tuttavia le ambulanze non potevano arrivare nelle prime linee del fronte,
in Alta Valleogra, Valposina e sull’altopiano di Asiago. Per la maggior par-
te del tempo Hemingway giocava a baseball, faceva bagni nella vicina
Roggia e frequentava i locali del centro come l’osteria “Cantarane” e le
birrerie “Stella d’Italia” e “Alla fraschetta”. In quell’occasione conobbe
John Dos Passos. Ben presto Hemingway chiese di essere trasferito più
vicino al fronte. Dopo una breve licenza a Mestre, dove visitò il bordello
per gli ufficiali italiani chiamato Villa Rossa, giunse a Fossalta di Piave
con l’incarico di assistente di trincea. Distribuiva generi di conforto ai sol-
dati, recandosi alle trincee in bicicletta. Intorno alla mezzanotte dell’otto
luglio, mentre distribuiva cioccolata ai soldati, un obice di mortaio austria-
co esplose nella trincea. Hemingway, pur con le gambe piene di schegge,
si caricò in spalla un soldato ferito e si avviò in cerca di aiuto. Subito dopo
una raffica di mitragliatrice lo colpì nuovamente, dilaniandogli il ginocchio
destro. Venne soccorso e trasportato a un posto di medicazione, poi in
una stalla scoperchiata ed infine in una ex scuola a Fornaci di Monastier
di Treviso, luogo di smistamento. Il cappellano militare Giuseppe Bianchi
lo battezzò mentre il medico gli somministrò morfina e gli fece
un’antitetanica prima di togliergli una trentina di schegge dal piede e dalle
gambe. Rinunciò però a togliergli le altre centinaia che restavano e non
osò toccargli il ginocchio sfracellato. Poi lo portarono in un ospedale da campo vicino a Treviso dove passò cin-
que giorni con le gambe bendate. La mattina del quindici luglio fu caricato su un treno ospedale diretto a Milano
all’ospedale della Croce Rossa americana, dove fu operato. Lì conobbe l’infermiera Agnes von Kurowski (statuni-
tense di origine tedesca di sette anni più vecchia di lui) di cui si innamorò.
Dopo le dimissioni dall’ospedale Hemingway fu decorato con la Croce al
merito di guerra americana e con la Medaglia d'argento al Valor Militare
italiana. In ottobre Agnes fu mandata a Firenze per assistere ammalati
americani ed Hemingway tornò al fronte nel settore del Grappa. Verso la
fine dello stesso mese di ottobre Hemingway ritornò all’ospedale di Milano
perché ammalato di itterizia. Il nove dicembre Hemingway andò a trovare
Agnes a Dosson di Casier (Treviso) nell’ospedale americano presso villa
De Reali dove era stata trasferita. Ai primi di gennaio del 1919 Hemingway
rientrò negli Stati Uniti a bordo della nave Giuseppe Verdi. Continuava a
scrivere ad Agnes con la quale pensava di sposarsi. A Chicago Heming-
way ebbe accoglienze trionfali quale eroe di guerra. A marzo Agnes gli scrisse di essere troppo vecchia per lui e
lo informò si che sarebbe sposata con un altro. Fu un brutto colpo per Hemingway che cade in preda alla febbre
e dovette rimanere a letto per giorni. Nel libro “Addio alle armi” Agnes è ritratta nel personaggio di Catherine Bar-
kley. Nel 1921 Hemingway sposò Hadley Richardson. Nel 1923 ritornò in Italia con la moglie in attesa di un bam-
bino. Soggiornarono a Rapallo, Pisa, Sirmione e Cortina. Nel 1929 uscì il romanzo “Addio alle armi”. Il romanzo,
in parte basato su esperienze personali, racconta una storia di amore che si svolge in Italia in concomitanza con
la battaglia di Caporetto. Alcune parti del romanzo sono ambientate a Stresa; Hemingway la visitò nel 1918, du-
rante una licenza quando era ricoverato in ospedale a Milano. Il romanzo non fu pubblicato in Italia fino al 1948
perché ritenuto lesivo dell'onore delle Forze Armate dal regime fascista La traduzione italiana in realtà era stata
già eseguita clandestinamente nel 1943 da Fernanda Pivano, che per questo motivo fu arrestata a Torino. Fra il
1948 ed il 1954 Hemingway tornò più volte in Italia, in particolare nel Veneto, a Venezia (era assiduo frequentato-
re dell’Harry’s bar e del Gritti Palace Hotel), nell’isola di Torcello, nella laguna di Caorle dove andava spesso a
caccia ed a Cortina, dove, nel 1948, si incontrò con Fernanda Pivano. Hemingway soggiornò dapprima all’Hotel
Concordia per poi affittare la villa della famiglia Aprile. Nel 1950 soggiornò all’Hotel de la Poste; in seguito la ca-
mera che occupava gli è stata dedicata e tuttora vi sono conservati alcuni suoi cimeli. Durante il soggiorno lo
scrittore alternava il lavoro a momenti di svago che talvolta trascorreva a pescare nel torrente Boite. Iniziò qui il
19 CENNI STORICI

romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi” (“Across the River and into the Trees”), uscito nel 1950, ambientato tra
Venezia e Trieste. Il libro descrive l’ultimo periodo di vita di un colonnello che ha combattuto sia nella prima che
nella seconda guerra mondiale. Sentendo avvicinarsi la morte, egli esprime il desiderio di essere seppellito nei
pressi di Ca’ Erizzo, a Bassano del Grappa: “Vorrei essere seppellito lassù, lungo il Brenta, dove sorgevano le
grandi ville coi prati, giardini, platani, cipressi... Non penso che sarei d'impaccio. Diventerei parte del suolo dove
alla sera i bambini giocano, e alla mattina continuerebbero forse ad allenare cavalli a saltare e gli zoccoli calpe-
sterebbero I’erba e le trote dello stagno affiorerebbero per carpire uno sciame di moscerini...". Attualmente nella
villa Ca’ Erizzo è ospitato un Museo della Grande Guerra con un’ampia sezione dedicata a Hemingway. Nel per-
sonaggio di Renata è riconoscibile la nobildonna veneta Adriana Ivancich (1930 - 1983), con la quale Hemingway
intrecciò una relazione sentimentale, peraltro platonica, quando lei aveva 18 anni e lui quasi cinquanta. A causa
dei numerosi riferimenti autobiografici, Hemingway ne vietò la pubblicazione in Italia, dove il libro uscì solo nel
1965. Nell’ultimo periodo della sua vita Hemingway si stabilì a Ketchum, nell’Idaho. La sera del primo luglio 1961
la moglie Mary intona una canzone popolare italiana che le ha insegnato Fernanda Pivano nel corso del soggior-
no a Cortina. Ernest completa le strofe “Tutti mi chiamano bionda, ma bionda io non sono, porto i capelli neri,
porto i capelli neri…”. La mattina dopo si suiciderà sparandosi un colpo di fucile alla tempia.
In foto: manifesto a ricordo di Hemingway; Targa sul Monte Grappa a Ponte San Lorenzo che ricorda la Croce
Rossa Americana e i poeti di Harvard dei quali faceva parte Ernst Hemingway

BOCCE

giornata data incontro Bocce


1 06/05/22 Ponte Tegorzo riposa Campionato
di serie C
2 13/05/22 Bocce Club Belluno – Ponte Tegorzo ris. 4-6
3 20/05/22 Ponte Tegorzo – Dolomiti Bes
4 27/05/22 Pederobba – Ponte Tegorzo di Andrea Tolaini
Con la vittoria per 4-6 della Ponte Tegorzo sulla
5 03/06/22 Ponte Tegorzo - Cavarzano
formazione della Bocce
6 10/06/22 Ponte Tegorzo riposa Club Belluno, lo scorso
7 17/06/22 Ponte Tegorzo – Bocce Club Belluno 18 Maggio a Trichiana
è iniziato ufficialmente
8 24/06/22 Dolomiti Bes – Ponte Tegorzo per la formazione
9 01/07/22 Ponte Tegorzo - Pederobba fenerese il Campionato
di bocce di serie C
10 06/07/22 Cavarzano – Ponte Tegorzo Bellunese.
11 09/07/22 Semifinali Qui a lato il calendario
degli incontri.
12 16/07/22 Finale

ASTERISCO

La foto di copertina
(M.M.) Mentre scorrevo a video i fogli da impaginare e leggevo di varie iniziative per impegnare le prossime gior-
nate estive dei nostri ragazzi, mi è tornato in mente il bel disegno dipinto sul muro vicino all’ingresso dell’asilo di
Quero. Ho pensato di fotografarlo e di mettere quest’opera sulla copertina di questo numero, visto che mi sem-
brava intonato a molte delle pagine contenute in questa edizione. Il fanciullo con in mano l’aeroplano mi è piaciu-
ta ed ho chiesto informazioni sull’autore dell’opera. Don Alessio mi ha dirottato all’architetto Lara Gallina, dalla
quale ho avuto le informazioni che adesso vi giro. Il murales è stato fatto dall’artista Aldo Rebuli, originario di
Valdobbiadene, molto attivo e conosciuto nell’ambiente della pittura mu-
rale. Lara mi ha fatto notare che anche il disegno della bambina che si in-
contra sulla statale Feltrina, verso Pederobba, è opera sua (in foto). Un
vero artista, di cui si parla molto anche in rete e se digitate il suo nome
nel motore di ricerca troverete molte notizie ed immagini delle sue realiz-
zazioni nella nostra zona. Uno stile che si può definire iperealistico, che
Aldo Rebuli ha cominciato a coltivare fin da quando aveva quattordici an-
ni. Non solo bomboletta spray, ma anche altre tecniche, come la pittura a
olio, la grafica, e il design sono le frecce al suo arco. Il murales dell’asilo si può vedere solo se ci si avvicina alla
struttura scolastica e se non avete avuto occasione di recarvi proprio lì, magari non sapevate nemmeno che esi-
stesse. La nostra copertina adesso vi rivela un bel angolo di Quero, impreziosito da questa riuscita opera d’arte.
20 LETTERE AL TORNADO

Il valore di una “linea”


di Angelo Ceccotto
Sembra un’insignificante domanda chiedersi quale valore può avere una “linea”. Soffermandomi su questa figura
geometrica mi son posto delle oggettive riflessioni interpretandola a volte come un segno positivo, altre volte co-
me un segno negativo, secondo l’esigenza del suo uso e consumo. Se prendiamo un foglio e tracciamo una linea
retta ecco che magicamente determina due parti, una destra e una sinistra, delimitando la sua straordinaria utili-
tà. Come si può vedere una linea ha un valore importante in base alla necessità d’impiego o alla funzione richie-
sta che può essere lineare o curva. Essa si presta bene nel disegnare svariate figure, stimolando l’immagine co-
struttiva di bambini e scolari di qualsiasi grado, come per i tecnici nei progetti edili e altro, divenendo una linea
magica e positiva, poiché specifica gli intenti di chi la usa. La linea è altresì utile nel tracciare le carte geografiche
divenendo di grande utilità come indicazione di orientamento dei punti desiderati. Ma può diventare una linea ne-
gativa quando determina un confine dove si annidano troppo spesso divari insanabili tra le parti confinanti, che
sconfinano spesso in comportamenti lesivi ingiustificabili. Non solo, la linea nel settore geografico militare diventa
una linea imprevedibile e pericolosa laddove determina la giustificazione di protezione o d’invasione. E’ proprio il
mancato rispetto del confine che pone una seria riflessione. Esso può essere privato o pubblico, ma il cui rispetto
va sempre osservato anche perché determinato dalle normative locali e internazionali che non permettono un ar-
bitrario sconfinamento. Ed è proprio nel contesto geografico che si annida l’imperante prepotenza del potere in-
vadendo aree d’interesse economico o espansionistico, cosa che determina la sopraffazione, l’incomprensibile
discordia causando guerre distruttrici, crudeli decimazioni umane con annientamenti di popoli inermi. Quale
specchio più appropriato si evidenzia in questi drammatici momenti, vedendo una nazione che paga aspre con-
seguenze, nel venir meno del rispetto della linea di confine prevaricandola. Cosicché si è determinata
un’eccepibile invasione che ha coinvolto questo Stato creando distruzione ovunque con incalcolabile mortalità
umana. In questo contesto la linea geografica è malefica, nel momento in cui è pretesto per una guerra che non
si sa mai quando finirà, oltre alle ingenti sofferenze umane che crea. Nel meditare che la nostra ragione non è
vangelo ma può essere fonte di rincorsa al buon senso e a un sentimento aperto al dialogo, come alla compren-
sione di buon vicinato, credo che questa sia la via maestra d’interpretare la scacchiera non dei vinti né dei vinci-
tori, ma la suprema volontà della convivenza percorrendo la linea diretta che non fa deragliare, ma che porta tutti
unitamente al traguardo della coesistenza sociale. Guardiamoci coscienti di non costruire idoli umani né dittatori
né imperialisti, i quali sanno solo definire linee di spartizioni del mondo soffocando le sorti dei popoli. Pensiamoci
unitamente nel costruire un equo bene sociale per tutti.

Il Far West putiniano


di Angelo Ceccotto
Un titolo un po’ fantasioso ma credo appropriato agli avvenimenti di questi tempi, sortito mentre guardavo la tele-
visione sul contenzioso tra Russia e Ucraina valutando le sorti di una drammatica guerra. Che dire se non par-
tendo da uno Stato del cui territorio più grande del mondo non si accontenta poiché vuole anche il piccolo podere
del vicinato. Questo succedeva anche ai tempi delle grandi conquiste americane dove la padronanza e la prepo-
tenza giustizialista imperversavano nella conquista con ogni mezzo. Sento con grande stupore la convinzione dei
nobili pacifisti italiani schieratisi nell’attuale circostanza con l’invasore. Scusatemi, non dovevo dire “invasione”,
ma “opportunità per una pulizia etnica”. Mi si lasci esprimere il mio pensiero di massima solidarietà verso chi su-
bisce un’aggressione, castigando chi si nasconde dietro la prepotenza di una maschera ipotetica di una difesa
preventiva del proprio territorio. Questo succedeva nel West americano, come nell’imperialismo europeo succe-
dutosi in diverse date, come nel vizio russo che si perpetua costantemente. Sull’odierno conflitto provo a parago-
nare un grande proprietario di un paese, avendo conquistato i beni altrui con ogni mezzo, con furbizie malavito-
se, con ricatti e intimidazioni se non con omicidi, pur di non dimostrare la sua supremazia di padronanza
territoriale. Tanto che, non ancora sazio di distruzione e conquiste, punta ancora l’occhio sul podere del vicino da
accaparrarsi, inventandosi la formula della prevenzione per non essere invaso. La malizia e la prepotenza non
hanno limiti, tipiche di chi sa solo imporre l’arroganza e la bestialità dell’umiliazione. Da quanto sopra espresso,
ipoteticamente, è come se il mio confinante entrasse nella mia proprietà picchettandone una parte oltre a schiaf-
feggiarmi dicendomi di far silenzio. Non contento, entra in casa mia, picchia me e i miei famigliari; a tale situazio-
ne reagisco e mi difendo alla meglio con i mezzi che ho disponibili. Il malavitoso, non contento, mi distrugge il
pollaio, poi la stalla, incendia il fienile, costringendomi a tal punto a chiedere aiuto al vicinato per difendere la mia
famiglia e la mia proprietà. L’aiuto arriva con mezzi più idonei dei miei, cosicché mi dà l’opportunità di protegger-
mi maggiormente dall’aggressore. Questo mi dà un certo respiro e rassicurazione, sperando che nel prosieguo
della guerra ci sia qualche ripensamento del male fatto e ci si ritiri. Ma non è così, passano i giorni e la mia difesa
s’indebolisce e vedo dei miei famigliari feriti e morti, vedo scarseggiare la corrente, l’acqua e i rifornimenti alimen-
tari. Un penoso disastro che non cessa. Tanto che emerge la disperazione e la resa all’invasore di alcuni fami-
gliari ormai stremati e feriti, additati di tradimento non meno di terroristi per non essersi arresi subito, perciò as-
soggettati a processo e forse posti al martirio con fucilazione. Tutto questo per aver difeso la proprietà e la mia
famiglia in casa mia. Interessante la “democrazia” criminale putiniana, tanto elogiata da un segretario politico di
21 LETTERE AL TORNADO

destra, il quale, godendo di reciproca simpatia con l’audace dittatore, l’ha considerato personaggio da imitare per
l’Italia. Alla faccia di questo benefattore! Nella cruda realtà del contenzioso Russia-Ucraina, come non essere
d’accordo che la guerra porta solo distruzione, morte, sofferenza e famiglie decimate, situazione drammatica vis-
suta anche dai nostri padri. Come non essere solidali al beneficio della pace, poiché è fonte di solidarietà, di con-
vivenza, di comprensione, di carità, ma se questi principi valgono solo per i più deboli e vengono ignorati dai più
forti, sicuramente un popolo diventerebbe schiavo e umiliato. Pertanto non credo che se tale drammatica sorte
accadesse a noi italiani, pur generosi, apriremmo le braccia dando il benvenuto all’invasore dicendo “sia fatta la
tua volontà”. Con questa finale, amici, pensiamoci e difendiamoci da chi infanga il nostro popolo con una falsa
politica e con personali interessi. Non perdiamo la memoria delle nostre tragedie da invasori e da invasi, la cui
sorte sta scritta nelle lapidi e nei sacrari, in Italia e all’estero. Difendiamoci da questi idolatri del potere, giustiziali-
sti abituati alla conquista, crudeli esecutori per il dominio; difendiamo il valore della pace, non quella di conve-
nienza, ma quella concreta fondata su serio impegno e solidarietà al bisogno altrui.

Auguri a Ida
Stimpfl
(S.C.) Dalla nostra abbonata di Peda-
vena Maria Stimpfl riceviamo e pubbli-
chiamo le foto relative al compleanno
della sorella Ida di Roverè della Luna in
provincia di Trento che lo scorso 6
maggio ha compiuto la bella età di no-
vant’anni. In una foto è con la sorella
Maria, nell’altra con tre delle quattro fi-
glie: Daniela, Claudia e Lucia (assente
Franca).

Per Fabio compleanno


con…coppa
(s.for.) Per Fabio Menin, il nostro
affezionato abbonato ora residente
a Loria ma di origini feneresi, com-
pleanno con duplice regalo: lo scor-
so 11 maggio Fabio ha compiuto 76
anni, festeggiati con le nipoti Marti-
na e Nicole e una torta “interista”
preparata dalla nuora Eva Zancana-
ro (juventina), moglie del figlio Mar-
co. In serata, poi, anche l’Inter - di
cui Fabio è tifoso sfegatato - ha con-
tribuito a rallegrargli ulteriormente la
giornata facendogli il “regalo” di vincere la Coppa Italia (4-2 in finale alla Juventus dopo i tempi supplementari).
Agli auguri dei familiari e…dell’Inter si associa anche la redazione del Tornado.
22 ATTUALITÀ

Adottato il piano di prevenzione aziendale


2020-2025, applicativo del piano regionale
Il Direttore Generale dell’Ulss Dolomiti ha firmato stasera la delibera di adozione del piano
di prevenzione aziendale (PPA) 2020-2025 che declina il piano regionale prevenzione, a
sua volta applicativo del Piano nazionale di prevenzione. Il Piano di Prevenzione che si
pone in parziale continuità anche a seguito dell’emergenza covid, con il precedente piano
prevede 6 macro obiettivi:
1. Malattie croniche non trasmissibili; 4. Infortuni e incidenti sul lavoro, malattie professionali;
2. Dipendenze e problemi correlati; 5. Ambiente, clima e salute;
3. Incidenti domestici e stradali; 6. Malattie infettive prioritarie;
Dai 6 macro obiettivi derivano, come da mandato nazionale, 10 programmi di sviluppo, omogenei per tutte le re-
gioni e tutte le azienda sanitarie.
1. Scuole che Promuovono Salute; 2. Comunità Attive; 3. Luoghi di Lavoro che Promuovono Salute;
4. Dipendenze; 5. Sicurezza negli ambienti di vita; 6. Piano mirato di prevenzione; 7.Prevenzione in edilizia
ed agricoltura; 8.Prevenzione del rischio cancerogeno professionale, delle patologie professionali dell'appara-
to muscolo-scheletrico e del rischio stress correlato al lavoro; 9. Ambiente, clima e salute, 10. Misure per il
contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza;
A questi programmi di sviluppo “obbligatori” la Regione Veneto ha aggiunto 4 programmi di sviluppo “liberi”;
1. Sistema Integrato per il contrasto dei determinanti della cronicità; 2. Sistema Integrato per la salute della
famiglia nei primi 1000 giorni di vita; 3. Screening oncologici; 4. La prevenzione delle malattie trasmissibili nel
paziente fragile con particolare riferimento a quelle prevenibili da vaccinazione.
«Dobbiamo guardare oltre il covid, mettendo a sistema ciò che abbiamo imparato durante la pandemia», osserva
Maria Grazia Carraro, direttore Generale dell’Ulss Dolomiti, «la salute è un bene che va “manutentato” da ognu-
no di noi e dalle reti che ci sono vicine, quelle dei professionisti della sanità ma anche quelle delle Istituzioni
(Comuni, Scuola, ect), del mondo produttivo e del volontariato e dell’associazionismo. Non dobbiamo dimenticare
che lavorando in squadra i risultati i risultati anche in termini di salute si possono raggiungere». «Il Piano di Pre-
venzione aziendale della nostra Ulss» rileva Sandro Cinquetti Direttore Del Dipartimento di Prevenzione, si carat-
terizza in questa edizione per un più esplicito riferimento ai dati epidemiologici che tracciano il profilo di salute
della popolazione che ci è affidata. La provincia di Belluno ha importanti elementi di forza da valorizzare ma al-
cune criticità da affrontare con decisione. È bello, dopo due anni di impegno quasi esclusivo nel contrasto pan-
demico, tornare a lavorare sui determinanti principali della salute dei nostri cittadini».
Belluno, 30 aprile 2022

JUDO

Ostia (Roma), 24 aprile 2022


Judo Alano: finale di Coppa Italia
Ottimo piazzamento per le atlete del Judo Alano di
Piave Francesca Vidorin e Valentina Bertoldo
che alla finale nazionale di Coppa Italia A2 si sono
classificate 7a Francesca nella categoria 57 kg e
9a Valentina nella categoria 52 Kg. Gara disputata
domenica 24 aprile al Palapellicone di Ostia (Ro-
ma), struttura che comprende anche il Centro
Olimpico Fijlkam. Entrambe hanno disputato 4 in-
contri molto impegnativi dimostrando il loro valore
e passione
per il judo.
Peccato per
Francesca che all’ultimo incontro, vincente per waza-ari, subisce un infor-
tunio escludendola dalla finale per la medaglia di bronzo.
Nelle foto l’interno del PalaPellicone e le due combattenti prima di salire
sul tatami di gara. I migliori complimenti a queste due valorose atlete che
rendono onore e prestigio alla realtà sportiva del basso feltrino.

A.S.D. JUDO ALANO DI PIAVE | Palestra Comunale in Via Don P. Codemo | Tel. 0439 779457 | Cell. 348 0447706
23 ATTUALITÀ

Registro delle opposizioni esteso ai cellulari


Pubblicato in G.U. il Regolamento del nuovo RPO per cellulari:
il servizio sarà attivo entro il 27 luglio 2022
Il Consiglio dei ministri ha approvato il provvedimento che estende ai cellu-
lari l'ambito di applicazione del Registro Pubblico delle Opposizioni, per-
mettendo l'iscrizione al servizio delle utenze mobili e fisse non presenti
negli elenchi telefonici pubblici. Come annunciato dal Ministero dello svi-
luppo economico, in tal modo viene garantito anche agli intestatari dei
numeri cosiddetti "riservati" il diritto di opposizione al trattamento dei dati
per finalità di marketing telefonico, secondo quanto previsto dalla Legge n.
5/2018.
Il regolamento è stato aggiornato in corso d'opera per recepire le modifi-
che del decreto-legge n. 139/2021, detto anche "DL Capienze", che ha ricompreso nell'ambito di applicazione del
Registro pubblico delle opposizioni anche le chiamate automatizzate ("robocall"), ovvero quelle senza operatore
umano, sanando così una potenziale criticità per l'efficacia della riforma del telemarketing.
Per l'avvio del nuovo Registro bisognerà
comunque attendere le tempistiche previ-
ste dal regolamento, che prevede l'attiva-
zione del servizio per contraenti telefonici e
operatori di telemarketing entro 120 giorni
dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficia-
le. Tale intervallo temporale è necessario
per svolgere una serie di attività indispen-
sabili per la messa a punto del servizio, tra
cui le consultazioni dei principali operatori
del settore del telemarketing e delle asso-
ciazioni dei consumatori, nonché l'imple-
mentazione tecnica del sistema.
Nel dettaglio, il Registro esteso ai cellulari
consentirà di esercitare il diritto di opposi-
zione al trattamento dei propri dati per fini
di invio di materiale pubblicitario, di vendita
diretta, di comunicazione commerciale o
per il compimento di ricerche di mercato
effettuate tramite l'impiego del telefono. Ol-
tre a vietare le chiamate di telemarketing e
la cessione a terzi dei dati personali, l'iscri-
zione al nuovo strumento garantirà la de-
cadenza dei consensi precedentemente ri-
lasciati dagli utenti per chiamate con finali-
tà commerciali con e senza operatore
umano, ad eccezione di quelle svolte dai
soggetti che hanno raccolto un consenso
nell'ambito di un contratto attivo (o cessato
da non più di trenta giorni) per la fornitura
di beni o servizi.
I cittadini potranno accedere al nuovo
servizio tramite tre modalità: sito web,
telefono (con la possibilità di parlare con
un operatore umano in caso di difficoltà
nell'iscrizione), email. Una volta effettuata
l'iscrizione, gli utenti potranno utilizzare alcune nuove funzionalità: il rinnovo dell'iscrizione, con cui sarà possibile
far decadere i consensi precedentemente rilasciati per telemarketing, e la revoca dell'iscrizione, anche solo nei
confronti di uno o più aziende ("revoca selettiva").
Dall'altra parte, gli operatori di telemarketing saranno obbligati a consultare mensilmente il nuovo Registro e co-
munque prima dell'avvio di ogni campagna pubblicitaria per verificare i numeri che intendono contattare.
https://www.registrodelleopposizioni.it/
24 ATTUALITÀ

Sentita partecipazione alla “Riflessione per la Pace”


FIDAS Veneto alla “Riflessione per la Pace”
Domenica 13 marzo 2022 al Tempio Internazionale del Donatore a Pianezze di Valdobbiadene (TV) si è
svolta la mobilitazione “Riflessione per la
Pace”, iniziativa promossa da ODV Tem-
pio Internazionale del Donatore di cui
FIDAS Nazionale, FIDAS Veneto e FIDAS
Treviso sono soci fondatori.
«La profonda tristezza suscitata dalla
guerra che coinvolge drammaticamente il
popolo ucraino e, contemporaneamente,
sconquassa l’economia e gli equilibri del
mondo intero, ha spinto noi donatori di
sangue e di organi a ritrovarci per una ri-
flessione sui temi della pace e della soli-
darietà. Animati dal coraggio della nostra
vocazione di donatori e dalla consapevo-
lezza che occorre fare di più, l’auspicio è
che la mobilitazione odierna spinga ognu-
no di noi a diventare sostenitore del dialo-
go quale strumento per costruire nel quo-
tidiano “ponti” di vicinanza, di vita e di futu-
ro» sottolinea Gino Foffano, presidente di
ODV Tempio Internazionale del Donatore.
È intervenuto in rappresentanza di FIDAS Veneto e del suo Presidente Regionale Fabio Sgarabottolo, il signor
Angelo Valente.
Facendo riferimento al Monumento ai Caduti eretto dagli Alpini di Valdobbiadene, a ricordo della Battaglia di Ni-
kolajewka, e all’affresco del Puzzolo, dove sono raffigurate le sette opere di misericordia corporale, presenti al
Tempio del Donatore e che sembrano simboleggiare il difficile gioco di equilibri in atto per fermare l’azione della
Russia e contemporaneamente fornire aiuti umanitari all’Ucraina, sottolinea: “La guerra, di per sé, è un atto ese-
crabile, da qualunque parte la si guardi, non esistono guerre buone o guerre cattive, non esistono guerre giuste o
guerre ingiuste, tutte le guerre sono foriere di morti e distruzioni, tutte le guerre vanno unanimemente condanna-
te”.
E conclude: “Oggi gran parte di noi si ritrova qui sia nella veste di “volontario” e sia per evocare quella misericor-
dia di cui ci parla il Vangelo, dove, consapevolmente o meno, ognuno di noi si è già prefissato un compito, volto o
ad accogliere chi è fuggito dalla guerra, o, per dare supporto a coloro che sono rimasti nella loro Patria, perché
non hanno potuto o voluto lasciarla, inviando loro cibo, vestiti e medicine. Tutto ciò, sempre, nella prospettiva che
questo dramma, queste sofferenze e questo inutile spargimento di sangue, cessi rapidamente e si giunga al più
presto ad una pace giusta e duratura”.
Numerose autorità del mondo civile, istituzionale e accademico hanno fatto pervenire i propri messaggi. Tra que-
sti: don Enrico Torta, Vanda Pradal presidente Avis Regionale Veneto, Gianpietro Briola presidente di Avis Na-
zionale, il professor Marco Mascia del Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova, Giovanni
Musso presidente Fidas Nazionale, nonché il professor Vincenzo Manzo, presidente nazionale di Fratres.
14 Marzo 2022
tratto da: https://www.fidasveneto.it/news/241-sentita-partecipazione-alla-marcia-per-la-pace
25 ATTUALITÀ
26 ATTUALITÀ

I.C. Quero Vas


a a a
Classi 2 A, 2 C, 2 D - Scuola secondaria di 1 grado
Integralmente sport e cultura
Nel corso dell’anno, con le tre classi seconde del nostro Istituto, abbiamo
intrapreso un viaggio; inizialmente identificato col nome di Percorso
Diversità-Disabilità, che è stato introdotto dal disegno e decoro della
lettera D. Da lì ci siamo addentrati praticamente nella disabilità svolgendo
alcune attività in palestra e all’aperto con privazione della vista, dell’uso
delle gambe e/o delle braccia. Le cose semplici sono diventate difficili e
così abbiamo compreso meglio cosa significhi vivere con alcune disabilità.
Abbiamo capito anche che tutti possono muoversi e anche ballare
(DanceAbility), sperimentando corpo - movimento - musica attraverso
l’improvvisazione, diventando noi il motore e il prolungamento del corpo
dei compagni. Abbiamo ispezionato le nostre
scuole e rilevato tutte le possibili barriere
architettoniche, mettendoci nei panni di chi
per esempio si muove in sedia a rotelle o
deve camminare con tutori o deambulatori. Ci
siamo documentati guardando video in cui
Davide Giozet, Stefano Travisani e Giada
Rossi hanno raccontato la loro esperienza e
la loro rinascita, interviste a Oney Tapia, Bebe
Vio e Ambra Sabatini; abbiamo visto scene di gloria in cui i nostri atleti paralimpici
sono stati magnifici-immensi! Le loro imprese e l’esempio che ci hanno trasmesso
sono poi diventati idee, messaggi, poesie, racchiusi in segnalibri, adesivi e poster
per gli alunni di Quero. Ad Alano si è optato, invece, per costruire un gioco dell’oca
per avvicinare e far conoscere a chi lo pratica il mondo paralimpico. Abbiamo
appreso la storia dei giochi di Stoke Mandeville e delle prime Paralimpiadi, letto
alcuni capitoli tratti dai libri di Bebe Vio e di Oscar De Pellegrin, visto e commentato alcuni cortometraggi, dove è
stato difficile trattenere le emozioni. Abbiamo poi avuto l’onore di avere con noi Oscar De Pellegrin in carne ed
ossa! Questo incontro ha lasciato un segno indelebile in noi e nei nostri ragazzi. Da ultimo abbiamo anche
provato ad avvicinarci al mondo dei sordi, iniziando a giocare con la LIS, la lingua dei segni italiana.

Il nostro viaggio sta continuando anche


durante il mese di maggio con incontri con
una ragazza e con un formatore sordi.
Questo percorso ci ha permesso di entrare
in contatto non solo con le disabilità degli
altri, ma anche con i nostri limiti,
raggiungendo la consapevolezza che ogni
difficoltà può essere superata, cambiando
prospettiva, mettendosi nei panni degli altri,
impegnandosi a fondo e credendo nei propri
obiettivi.
CLASSE 2aA plesso di QUERO
- poster
- segnalibri
- adesivi con poesie “ricette” e “word cloud”
scritte dai ragazzi
27 ATTUALITÀ

CLASSI 2aC e
2aD plesso di
ALANO
Cartellone con
Gioco dell’oca, il
cui percorso
riproduce le
iniziali di
Integralmente
sport e Cultura
(la C è
capovolta)
Scatola contenente i due dadi e
gli allegati con le regole del
gioco( foto pagina precedente),
la tavola con l’alfabeto della LIS
(Lingua dei Segni) che servirà
per rispondere ad alcune
domande

Martedì 10 maggio 2022


abbiamo partecipato alla
manifestazione conclusiva del
progetto
INTEGRALMENTE SPORT E
CULTURA
Come potete vedere abbiamo
anche vinto il secondo premio!
Il nostro viaggio non è
ancora finito ed è il frutto di
un lavoro di squadra tra i
ragazzi di 2aA - 2aC - 2aD
e le insegnanti
Daniela Todoverto - Letizia
Rizzotto - Francesca Marcer -
Davide Mori
Angela Premoli - Miriam
Giunchi - Gilda
Colombo
Alla prossima
avventura!

ASTERISCO
Ringraziamenti
Ho saputo che il dottor Longo va in pensione
Non sono mai stata sua paziente ma lo sono stati i miei genitori e molti conoscenti da quando, negli anni ‘80, ini-
ziò il suo servizio di medico di famiglia nel territorio di Quero Vas e Alano di Piave. Ho avuto modo di conoscerlo,
però, osservando il suo essere medico in una forma che all’inizio fu accolta quasi con stupore dai suoi pazienti
queresi: la sua carica umana verso tutti, pronto ad accogliere e curare oltre la prescrizione di farmaci ed esami,
l’attenzione al percorso di paziente e malattia anche da ricoverati, l’assistenza e la cura in qualsiasi momento e
circostanza, nelle situazioni più delicate… Un buon medico, insomma, che sa e sa fare, e anche un medico
“buono” cioè attento al paziente, al suo vissuto, alla sua emotività, all’ambiente in cui vive; diversamente la sua
sapienza varrebbe meno.
Con il pensionamento del dottor Longo si conclude un’epoca.
A lui i ringraziamenti più sinceri, la stima e la riconoscenza per il bene compiuto ai suoi affezionati pazienti Toni e
Maria, fan-numero-1, e a tante persone che non ci sono più, e l’augurio di una vita lunga e serena.
Per me e mia sorella continuerà ad essere una persona da portare nel cuore.
Grazie di tutto. Donatella Bizzotto
28 ATTUALITÀ

Giornata del malato oncologico


Prevenzione, tecnologia e umanità
In occasione della XVII giornata nazionale del malato oncologico, domenica 15 maggio, il
Servizio Epidemiologico dell’Ulss Dolomiti propone alcuni dati su questo rilevante settore
di patologia.

Nel grafico qui a fianco:

Trend temporale del tasso di incidenza


dal 1990 al 2018
Tasso standardizzato per 100,000 abitan-
ti, popolazione Europa 2013. ULSS 1 vs
Veneto

Nella tabella più sotto


Primi cinque tumori più frequentemen-
te diagnosticati nella ULSS 1 e propor-
zione sul totale dei tumori per sesso.
(Fonte: SER - Anno 2018)
RANK MASCHI FEMMINE MASCHI+FEMMINE
1 Prostata Mammella Mammella
173 casi per anno - 21.6% 201 casi per anno - 27.7% 201 casi per anno - 13.2%
2 Polmone Colon retto e ano Prostata
109 casi per anno - 13.6% 69 casi per anno - 9.5% 173 casi per anno - 11.3%
3 Vescica Polmone Polmone
98 casi per anno - 12.3% 64 casi per anno - 8.8% 173 casi per anno - 11.3%
4 Colon retto e ano Pancreas Colon retto e ano
76 casi per anno - 9.5% 45 casi per anno - 6.2% 145 casi per anno - 9.5%
5 Melanoma della pelle Corpo dell'utero Vescica
43 casi per anno - 5.4% 39 casi per anno - 5.4% 129 casi per anno - 8.5%
Primi cinque tumori più frequentemente diagnosticati nella ULSS 1 e proporzione sul totale dei tumori
per sesso e grandi classi di età (Fonte: SER - Anno 2018)
UOMINI
RANK
0-49 ANNI 50-69 ANNI 70+ ANNI
1 Melanoma della pelle Prostata Prostata
16 casi per anno - 28.6% 67 casi per anno - 23.0% 106 casi per anno - 23.4%

2 Colon retto e ano Polmone Polmone


5 casi per anno - 8.9% 34 casi per anno - 11.7% 73 casi per anno - 16.1%

3 Tiroide Vescica Vescica


4 casi per anno - 7.1% 32 casi per anno - 11.0% 63 casi per anno - 13.9%

4 Testicolo Colon retto e ano Colon retto e ano


4 casi per anno - 7.1% 25 casi per anno - 8.6% 46 casi per anno - 10.2%

5 Linfoma non-Hodgkin Fegato Pancreas


4 casi per anno - 7.1% 18 casi per anno - 6.2% 24 casi per anno - 5.3%
29 ATTUALITÀ

DONNE
RANK 0-49 ANNI 50-69 ANNI 70+ ANNI
1 Mammella Mammella Mammella
29 casi per anno - 41.4% 104 casi per anno - 37.4% 68 casi per anno - 18.0%
2 Melanoma della pelle Corpo dell'utero Colon retto e ano
13 casi per anno - 18.6% 22 casi per anno - 7.9% 48 casi per anno - 12.7%
3 Tiroide Polmone Polmone
7 casi per anno - 10.0% 19 casi per anno - 6.8% 42 casi per anno - 11.1%
4 Colon retto e ano Colon retto e ano Pancreas
3 casi per anno - 4.3% 18 casi per anno - 6.5% 36 casi per anno - 9.5%
5 Polmone Tiroide Vescica
3 casi per anno - 4.3% 13 casi per anno - 4.7% 25 casi per anno - 6.6%
Tasso di incidenza per sesso e classi di età Tasso per 100,000 ab. Anni 2016-2018. ULSS 1 - Fonte SER

«I dati proposti», commenta Sandro Cinquetti, Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'ULSS Dolomiti,
«confermano il grande rilievo che hanno assunto e continuano ad assumere le patologie oncologiche nel percor-
so di vita dei nostri cittadini. In un contesto di incidenza complessiva sostanzialmente sovrapponibile all’incidenza
regionale, spicca il grande impegno assistenziale che ogni giorno siamo chiamati a dedicare su alcuni tumori a
frequenza particolarmente rilevante. Molti di questi tumori possono essere contrastati, nell’insorgenza e nello svi-
luppo, da stili di vita sani (astensione dal fumo, alimentazione ricca di frutta e verdura, attività fisica regolare,
esposizione al sole ridotta e protetta), che vedono protagonisti educativi i professionisti della salute e protagonisti
delle scelte concrete le persone e le famiglie». «I tassi sono in linea con quelli regionali» osserva il direttore del
Dipartimento Oncologico Fable Zustovich, «la riduzione dell’incidenza per quanto riguarda gli uomini è per lo più
da attribuire ad un migliore stile di vita. I trattamenti che offriamo in ulss Dolomiti sono in linea con i migliori stan-
dard italiani, supportati da una copiosa attività di ricerca clinica in rete con lo IOV ed altri gruppi cooperati-
vi nazionali ed una ingente attività scientifica anche nella gestione di eventi formativi sempre a livello nazionale
con la rassegna di eventi congressuali "Dolomiti Cancer" ben consolidata». «La lotta contro le malattie oncologi-
che», conclude Maria Grazia Carraro, Direttore Generale dell’ULSS Dolomiti, «è un impegno decisivo e costante
dell’Azienda Sanitaria e dei professionisti che in essa operano. La nostra ULSS offre a tutti programmi di scree-
ning oncologici diffusi e facilmente accessibili che invito ancora una volta a eseguire: la diagnosi precoce è fon-
damentale per un buon esito della cura. A questi si aggiungono numerose attività di prevenzione che, come defi-
nito nel nuovo piano della prevenzione, vengono potenziate in alcuni ambiti mirati proprio partendo dai dati
epidemiologici. Anche nei percorsi diagnostici sono stati fatti passi importanti: penso alla disponibilità di attrezza-
ture all’avanguardia nei nostri ospedali e alle recenti acquisizioni di intelligenza artificiale per esempio per le Ga-
stroenterologie che consentono diagnosi nelle primissime fasi della malattia. Per quanto riguarda la cura, con
molta soddisfazione posso dire che sia le nostre unità operative dedicate offrono cure di qualità: le Oncologie,
sempre impegnate anche sul fronte alla ricerca per proporre trattamenti personalizzate, sia la nostra Radiotera-
pia, che con le innovazioni metodiche proposte come la radioterapia ablativa stereotattica (SABR) offre un
programma di cura molto efficace accurato con un importante impatto anche sul miglioramento della qualità di vi-
ta del paziente. Fondamentale anche in questo caso, inoltre, il lavoro di squadra multi professionale e multi spe-
cialistico che prende in carico la persona dalla diagnosi alla cura e, se serve, alle terapie palliative e agli aspetti
psicologici. Lo sviluppo della medicina ha consentito grandi passi avanti ed altri ne saranno fatti per migliorare
l’efficacia delle cure e della qualità di vita. In questo giorno un incoraggiamento particolare alle persone che han-
no una patologia oncologica e alle loro famiglie, riconfermando l’impegno per affrontare insieme i percorsi neces-
sari». Belluno, 14 maggio 2022
30 CRONACA

Viabilità Ospedale di Feltre


Dal 1 giugno nuove modalità di accesso in auto
Dal 1 giugno2022 l'utente che necessita di entrare in auto all’Ospedale di Feltre è invitato a
presentarsi alla vecchia portineria o alla sbarra lato nord (via Bentivoglio).
Suonando il citofono, sarà in contatto con la portineria che, se autorizzabile, farà accedere
l’auto. A partire dal 1° giugno, infatti, sarà chiuso il passaggio alle automobili presso il
nuovo accesso, utilizzato solo per lo stato di emergenza. Resterà invariata la possibilità di
accompagnare i pazienti o caricare/scaricare merci all’interno della rotonda antistante l'in-
gresso per raggiungere più facilmente le unità operative. Al lato nord (accesso da via Bentivoglio) sarà ripristinata
la sbarra, apribile solo mediante l'uso del badge per i dipendenti e tramite il contatto via citofono con la portineria
per gli utenti autorizzabili. Potranno accedere con il proprio mezzo:
 i diversamente abili;
 pazienti che devono recarsi al Pronto Soccorso generale, pediatrico o ginecologico;
 pazienti che devono recarsi in fisioterapia con difficoltà alla deambulazione;
 i grandi anziani;
 situazioni particolari dove l’accesso sarà concordato con il portinaio.

Nominato il nuovo primario di Geriatria di Feltre


Il Direttore Generale Maria Grazia Carraro ha nominato la dottoressa Cinzia Omiciuolo
direttore della Geriatria di Feltre
Classe 1974, di Pordenone, la dottoressa Omiciuolo si è laureata in Medicina e Chirurgia a Trieste dove si è poi
specializzata in Geriatria. Attualmente è direttore facente funzione della Geriatria dell’Azienda Sanitaria Universi-
taria Giuliano Isontina di Trieste, dove ha gestito negli ultimi anni anche un reparto covid.
Ha al suo attivo una ricca produzione scientifica, con pubblicazioni su importanti riviste nazionali e internazionali
ed è stata docente e tutor dei medici in formazione alla Scuola di specializzazione in Geriatria dell’Università di
Trieste. Nell’ambito dell’attività clinica e organizzativa svolta nei 16 anni di servizio all’azienda sanitaria di Trieste,
si è occupata in particolare dello sviluppo del sistema di valutazione multidisciplinare dell’anziano e dei piani per-
sonalizzati per favorire le dimissioni protette, di ortogeriatria e di osservazione breve geriatrica. È membro del
consiglio direttivo triveneto della società di psicogeriatria, occupandosi in particolare dello sviluppo di progettuali-
tà riguardanti anziani con disturbi cognitivi.
«Un benvenuto al nuovo direttore della Geriatria di Feltre, certa che saprà fare squadra e mettere a frutto le sue
precedenti esperienze cliniche e organizzative in questo territorio, con progettualità innovative per prendersi cura
dei nostri anziani», commenta il Direttore Generale Maria Grazia Carraro, «Colgo l’occasione per ringraziare la
facente funzione Jolanda Restelli che sta traghettando il reparto in questo periodo non facile».
Belluno, 14 maggio 2022

Via Nazionale a Fener


di Andrea Tolaini
Come di consueto lo staff dell'hotel
Tegorzo di Fener, coordinato dall'in-
faticabile Armando Gerlin, ha prov-
veduto anche per il 2022 alla manu-
tenzione dell'aiuola di via Nazionale
con la sistemazione e piantagione dei
fiori, quest'ultimi offerti dai fratelli
Gerlin. La posa in opera è stata resa
possibile da validi volontari. Grazie a
Cesarina e Tamara Gerlin, Claudia
Guerriero, Claudio Corso, Luigino
Foltran, Stefano Dal Canton e Anto-
nio Simioni.
Speriamo che non si verifichino i furti
dei fiori come da tradizione.
31 ATTUALITÀ
32 ATTUALITÀ

Con ToTeM Card 2022: nuovi servizi, guide e percorsi


Alla scoperta della città e delle sue bellezze
E' attiva da questi la nuova ToTeM Card edizione 2022, il biglietto unico che
consente l'accesso a tutti maggiori siti culturali e museali della città di Feltre a prezzo calmierato.
Le nuove tariffe. Queste le tariffe in vigore dal 30 aprile:
a) Carta Totem Feltre individuale: • ingresso intero € 10,00 • ingresso ridotto € 8,00.
La riduzione è prevista per i ragazzi fino a 24 anni e tutti i residenti nel comune di Feltre.
Consente al singolo visitatore l'entrata per una sola volta nel periodo 30 aprile 2022 - 30
aprile 2023 nel Museo civico, nella Galleria d'arte moderna Carlo Rizzarda, nel Museo
Diocesano Belluno – Feltre, nelle Antiche Prigioni, nella Torre del Campanon e nella Torre
dell'Orologio (questi ultimi tre siti con la la stagionalità prevista di volta in volta).
b) Carta Totem Feltre Famiglia: • ingresso intero € 14,00; • per i residenti nel Comune di
Feltre € 10,00. Consente l'ingresso per una sola volta nel periodo 30 aprile 2022 - 30 aprile 2023 a un gruppo
familiare composto da almeno un genitore e un figlio minorenne nel Museo civico, nella Galleria d'arte moderna
Carlo Rizzarda e nel Museo Diocesano Belluno - Feltre. L'ingresso gratuito è previsto per i giornalisti in possesso
di tesserino professionale, bambini fino a 6 anni e disabili con un accompagnatore.
La novità per le scuole. Una delle novità di quest'anno
è rappresentata dalla Card Totem per le Scuole, che
sarà disponibile in due tipologie - al costo ridotto di 20 €
a classe per le scuole del Feltrino e intero di 30 € per
tutte le classi delle altre scuole - e che darà diritto
all'ingresso in ciascuno dei siti (Museo civico, Galleria
Rizzarda, Museo Diocesano Belluno Feltre, Torre
dell'Orologio, Torre del Campanon, Antiche Prigioni),
per un anno dalla data dell'acquisto, al gruppo classe
con gli insegnanti di accompagnamento.
I percorsi tra città e territorio. A cambiare da quest'anno
non sono solo le agevolazioni, ma anche le opportunità
offerte da ToTeM. Oltre alla visita ai siti a pagamento, la
card propone quattro percorsi con tante informazioni in
gran parte inedite e che accompagneranno i visitatori
alla scoperta non solo della cittadella ma anche del resto della città e di alcune frazioni. L'idea è di far vivere agli
ospiti un viaggio nel tempo nella Feltre del Cinque e Seicento. La “bussola” sarà una guida di 150 pagine
realizzata da Laura Pontin e Matteo Vieceli con
contenuti e immagini nuovi che sarà data in omaggio
ad ogni gruppo o singolo in visita alla città.
Le altre novità. Attenzione particolare è stata riservata
in particolare ai più piccoli: nelle prossime settimane
verrà presentata la guida curata dall'Ufficio Cultura
dedicata ai bambini, realizzata con un linguaggio sia
testuale che iconografico appositamente studiato per
loro e in grado di avvicinarli alle bellezze della città
anche grazie ad un approccio interattivo.
Il progetto ToTeM 2022 si avvale anche di una stretta
collaborazione con la Gypsotheca Canova di
Possagno: chi acquista un biglietto ad uno dei due siti
potrà infatti usufruire di un ingresso a tariffa ridotta
anche nell'altro; un connubio che verrà promosso anche tramite un video che unisce le bellezze di Feltre e dello
stesso museo dedicato ad Antonio Canova.
Il linguaggio multimediale dei video sarà infine protagonista anche in una serie di brevi filmati realizzati dal
giovane regista locale Alessandro Padovani che con divertenti ambientazioni storiche intendono promuovere il
circuito ToTeM e alcuni dei suoi punti più significativi.
“Il progetto complessivo legato alla ToTeM 2022 è davvero imponente e mira a creare una rete di collegamento e
promozione integrata tra i punti strategici dell'offerta culturale feltrina. Un lavoro reso possibile anche grazie al
lavoro prezioso degli uffici e al sostegno di alcuni partner, in primis la Cassa Rurale Dolomiti, che ha finanziato
l'iniziativa con un significativo contributo economico e a cui va il ringraziamento di tutta l'Amministrazione”,
sottolinea l'assessore alla Cultura. Feltre, 04 maggio 2022
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Via Feltrina, 15 - 31040 Pederobba (TV) dalle 14.00 alle 21.30
E-mail: officinabailo@virgilio.it Aperto da Lunedì a Venerdì
Tel.: 0423 64373 - Fax: 0423 681757 Sabato e Domenica
dalle 14.00 alle 21.30
E-mail: officinabailo@virgilio.it dalle 11.00 alle 21.30
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