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Anno XLII
10.09.2020
Numero
741
PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO
Ricariche telefoniche
ASTERISCO
La foto di copertina
(M.M.) Uno scatto recente scelto non per la qualità dell’immagine, scattata col mio cellulare qualche giorno fa dal
giardino di casa, ma per il simbolo che rappresenta l’arcobaleno, qui addirittura doppio, anche se uno dei due si
intravede appena. Io lego la visione dell’arcobaleno a quella della speranza e non quella di trovare la pentola con
le monete d’oro ai suoi piedi, ma quella di riuscire a trovare sempre nuove energie per affrontare la vita in manie-
ra positiva. Cito dal libro “Breviario laico” di Gianfranco Ravasi: “La speranza è colei che ti dà la carica per cam-
minare ogni giorno, «semplicemente e a testa bassa», come ancora diceva Péguy, rimanendo fedeli anche nel
tempo della prova o quando il lavoro è pesante e senza apparente ricompensa. Ad Aristotele si attribuiva questa
frase suggestiva: «la speranza è un sogno fatto da svegli». C’è, poi, una seconda nota da fare: senza speranza
ogni nostra azione e opera sarebbe forse grandiosa ma ferma e morta come un monumento solenne. La speran-
za impedisce al mondo di essere un cimitero, perché continuamente spinge ad andare oltre, ad attendere, ad
avere fiducia, a credere in un’alba diversa, in una meta, in un significato”. Ecco, l’arcobaleno è un messaggio di
speranza e di questo abbiamo tutti bisogno per non cedere alla paura e all’apprensione di questi tempi bui.
3 LETTERE AL TORNADO
Camminata naturalistica
Dal mulino Banchieri alle sorgenti del Tegorzo
a cura del comitato “San Valentino”
La giornata si presenta propizia, un po’ di vento mattutino. Al mulino Banchieri i volontari del comitato “San
Valentino”, al lavoro di buon mattino, han preparato una piccola
colazione. La protezione civile è pronta.
Arrivano le prime comitive, i primi camminatori.
Alle 9,30 dai che si inizia: un saluto dall'assessore Coppe, un po' di
storia dall'architetto Favero, un saluto e una spiegazione sulla
giornata dal presidente del comitato Dal Pos e via, accompagnati
dalla Protezione Civile, lungo il percorso vita, fin al “vecio” mulino
Furlan, ora La Vallina, dove una prima fermata permette di ascoltare
un po' di storia locale dalla signora Lucia.
Di nuovo partenza, sempre sul percorso vita, fino alla strada
comunale per Schievenin e poi avanti per la valle lungo il Tegorzo
fino alla sua sorgente e alla presa dell'acquedotto del 1922.
Qui le maestranze dell’ATS danno il benvenuto e a piccoli gruppi si
fa visita all’opera di
presa, con ricche
notizie e spiegazioni.
In discesa, poi, un
piccolo, ma gradito
omaggio da parte
dell'ATS.
Si torna indietro fino al
Bar H e lì lo staff si
supera per preparare e
servire alla comitiva
panini vari, da bere,
patatine, ecc. tutto
ottimo e in compagnia, anche se fin dalla partenza la presenza delle mascherine individuali, il distanziamento, la
frequente disinfezione delle mani magari per qualcuno è stato un po' pesante, ma necessario. Grazie agli
intervenuti. Il connubio: comitato “San Valentino”, la Protezione Civile locale, l'ATS, il Bar H, con il Patrocinio
Comunale ha fatto centro.
ASTERISCO
La Chiamata di Dio…
Luglio 2020 – Chiesa di Nyons in Francia
Segnalazione dei nostri abbonati alanesi
Luisa Carniello e Alberto Piazzetta.
(M.M.) I nostri fedelissimi lettori non ci dimenticano mai,
nemmeno in ferie. Il cartello che vedete qui a lato ha
colpito la loro attenzione entrando nella chiesa sopra citata
ed hanno ben pensato di condividere lo spiritoso richiamo
alla buona educazione con tutta la famiglia degli abbonati a
“Il Tornado”.
Per i non francofoni questa la traduzione del testo:
progettato in modo da rispettare sia le disposizioni vigenti che le preoccupazioni di molte persone. Questo mer-
coledì (26 agosto 2020, ndr) abbiamo presentato in commissione pubblico spettacolo il progetto per il festival, già
ridotto rispetto al Reset “normale”, ridimensionato rispetto al solito ma comunque di una dimensione che ci con-
sentisse la sostenibilità economica. Purtroppo con le considerazioni fatte dalla commissione avremmo dovuto ri-
dimensionare ulteriormente l’evento. Avremmo dovuto considerare tutte le persone come “partecipanti singoli” e
nessun congiunto, con la prospettiva di dover “separare fisicamente” tutti i partecipanti (il famoso metro di distan-
za). Molte sono state anche le preoccupazioni - le paure - espresse dalle varie autorità presenti. La nostra idea
era quella di affrontare la situazione attuale in maniera propositiva, ovvero queste paure, senza polemiche ma
con lo spirito di far vedere che le cose si possono fare, che le paure vanno affrontate con giudizio ed intelligenza,
ma non si può fuggire ad esse, altrimenti sì che avremmo perso. Ci dispiace anche per chi era in attesa comun-
que di dare una mano, di collaborare e di partecipare all’evento, comunque non preoccupatevi, torneremo il
prossimo anno ancora più carichi, dimostrando che non ci si deve far abbattere dalle avversità”.
Che altro aggiungere se non “lunga vita al Reset”!
La morte
di Filomena “Lina” Andreazza
(S.C.) L’anno scorso ne avevamo pubblicato la foto in occasione del suo 94° complean-
no (Tornado n. 723); questa volta, purtroppo, diamo la notizia della sua morte. Parliamo
della querese Filomena Andreazza, meglio conosciuta come Lina, vedova Faccinetto,
classe 1925, deceduta lo scorso 18 luglio.
In ricordo di
Roberto Spada
nel primo anniversario
Nel primo anniversario della morte (il 2 settembre), lo ricordano con immenso amore la
moglie Lucia, i figli Federico e Claudio, con Moira, i nipotini Davide e Giulio e tutti i pa-
renti e gli amici.
ASTERISCO
Fonte: http://www.prefettura.it/belluno/contenuti/Regionali_2020-9603869.htm
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ATTUALITÀ
Sempre in tanti
sulla cima
del Tomatico
di Alessandro Bagatella
Nei giorni scorsi, come consuetudine, grazie
all’amico Orazio Villabruna che mi ha fatto da po-
stino, è stato ritirato il registro posto sulla vetta
del Tomatico, ormai riempito di firme in ogni riga,
e sostituito con uno nuovo. Sono stato soddisfatto
nel constatare quanti frequentano quei sentieri
che ho tenuto in ordine, grazie anche ai validi
amici volontari amanti della montagna, per venti-
sei anni. Nel registro si leggono firme di persone
di oltre ottant’anni che hanno sfidato la lunga sali-
ta, ma sono arrivati in cima. La maggior parte de-
gli escursionisti salgono da Cilladon, poi Carpen,
tanti da Tomo e Porcen. I più temerari, e allenati,
salgono da Schievenin, lungo il tratto dell’Alta Via
per raggiungere il Tomatico e 1.596 metri, fine-
stra aperta a 365 gradi, se si ha la fortuna di non
incappare in una giornata nebbiosa. Tutte queste
firme apposte nel registro, incalcolabile il numero,
considerando che ci saranno anche molti che non
firmano, costituiscono un bel biglietto da visita per
i nostri Comuni e senz’altro per la sezione Cai di
Feltre. Invito i giovani amanti della montagna a non perdere questa escursione: con un po’ di allenamento, buona
volontà e vestiario e scarpe adatte. In foto: Agosto 1992, escursione degli Amici del Tomatico e del Grappa sul
Monte Tomatico, guidata dal sottoscritto, con partecipanti da Venezia e Padova.
Oggetto: concorso pubblico per soli esami per l'assunzione a tempo indeterminato e pieno di un operaio
altamente specializzato dei servizi manutentivi – idraulico categoria di accesso b3 – presso l’unita’
organizzativa fabbricati del settore gestione del territorio del comune di Feltre (Bl)
E' indetto un concorso pubblico per soli esami per l'assunzione a tempo indeterminato e pieno di un operaio
altamente specializzato dei servizi manutentivi – idraulico categoria di accesso B3 – presso l’unità
organizzativa fabbricati del settore gestione del territorio del comune di Feltre (BL).
Le domande di partecipazione dovranno pervenire all'ufficio protocollo dell'Unione Montana Feltrina secondo le
modalità e i termini indicati nel bando.
Le modalità di partecipazione, i requisiti ed il fac-simile della domanda di partecipazione sono disponibili presso
l’ufficio del personale dell'Unione Montana Feltrina in via C. Rizzarda, 21 a Feltre (Bl) (tel 0439.310259) e sul sito
istituzionale dell'ente all'indirizzo: http://www.feltrino.bl.it/web/cmfeltrina nella sezione “Bandi di Concorso”
Termine di scadenza per la presentazione delle domande ore 12:00 del 15/10/2020.
20 CRONACA
Come potete vedere dalla foto, scattata dal sottoscritto, Mario stavolta si
è superato ed ha coltivato un pomodoro dal peso non indifferente di Kg.
1,450.
“Dai Mario, date da far, che tu a ancora manine cee che a bisogn de ti,
ma al ort tu al semena ti!”
21 CRONACA
Premiata
Premiata anche Ludovica Mazzocco
anche Ludovica Mazzocco
Nell’ultimo
Nell’ultimonumero
numerodel delnotiziario
notiziario didi “Mano
“Mano Amica” abbiamo appreso
Amica” abbiamo appreso deldelpremio
premioconferito
conferitoall’alanese
all’alanese Ludovica
Ludovica
Mazzocco,
Mazzocco,figlia
figliadidiIvano
IvanoeeFrancesca
Francesca Rech.
Rech. Riprendiamo l’articolo congratulandoci
Riprendiamo l’articolo congratulandocicon
conLudovica
Ludovicaperper il bel
il bel
risultato ottenuto. L’impegno e la costanza vengono premiati!
risultato ottenuto. L’impegno e la costanza vengono premiati!
COME ERAVAMO
ASTERISCO
27
27 settembre 1858,
settembre 1858,
l’inaugurazione
l’inaugurazione del ponte sul
sul Tegorzo
Tegorzo
di
di Silvio
Silvio Forcellini
Forcellini
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Tegorzo nell’Ottocento.
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d’Austria, UngheriaeeBoemia,
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Francesco Giuseppe
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forse perché - è l’ipotesi più accreditata - l’imperatore si mostrò decisamente contrario a questa relazione.LaLase-
forse perché - è l’ipotesi più accreditata - l’imperatore si mostrò decisamente contrario a questa relazione. se-
conda
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periodosuccessivo.
successivo.
25 LETTERE AL TORNADO
Prima riproduzione accertata di gatto selvatico nel Parco delle Dolomiti Bellunesi
Le fototrappole riprendono una femmina con il suo piccolo
Il gatto selvatico è oggetto di uno studio pluriennale condotto dal
Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e dall’Università Ca’ Foscari
Venezia. Proprio in virtù di questa collaborazione è stato possibile
acquisire per la prima volta prove certe della riproduzione di questa
specie nel contesto del parco.
Grazie ad un progetto triennale di dottorato (Dottorato di ricerca in
Scienze Ambientali, 34° ciclo, Università Ca’ Foscari Venezia), la
dottoressa Arianna Spada, sotto la supervisione del Prof. Stefano
Malavasi sta indagando, attraverso l’uso di fototrappole, la presen-
za e la distribuzione di questa specie, assai elusiva, all’interno
dell’area protetta.
Il gatto selvatico è stato segnalato nel Parco per la prima volta, nel
2014, grazie ad un progetto curato dal Parco in collaborazione con il Museo di Storia Natu-
rale di Venezia. Da allora la specie è stata monitorata attraverso l’uso di fototrappole ma, fino ad oggi, non erano
mai stati raccolti dati sulla sua riproduzione all’interno dei confini del Parco. Grazie a questo progetto di ricerca è
stato incrementato, a partire dallo scorso anno, il numero di fototrappole installate e questo ha consentito di rile-
vare, nelle scorse settimane, la prima riproduzione certa di gatto selvatico nel Parco, grazie alla foto di una fem-
mina accompagnata dal suo piccolo. La foto è stata scattata nella parte orientale del Parco, ma i dati raccolti non
solo nell’ambito di questo progetto, ma grazie anche alla collabora-
zione con i Carabinieri Forestali e attraverso progetto “Il sentiero dei
lupi” stanno evidenziando una distribuzione sempre più ampia del
gatto selvatico all’interno dell’area protetta, confermando
l’espansione della specie rilevata anche da altri progetti di ricerca,
condotti nelle prealpi bellunesi.
“Questo nuovo dato - ha dichiarato il Presidente del Parco, Ennio Vi-
gne – è il frutto di una proficua e consolidata collaborazione con
l’Università Ca’ Foscari Venezia e testimonia dell’impegno costante
del Parco nell’ambito delle ricerche scientifiche, che costituiscono
uno dei principali scopi istituzionali dell’Ente e sono realizzate grazie
alla professionalità del personale interno, ad una fitta rete di collabo-
razioni con Università e Istituti di ricerca italiani ed esteri e all’indispensabile supporto indispensabile del Reparto
Carabinieri del Parco. Le ricerche e i monitoraggi ci consentono di raccogliere informazioni precise e aggiornate
sul patrimonio naturale affidato alle cure del Parco, e sono la base sulla quale si fondano le attività di gestione e
conservazione”.
“La conservazione della biodiversità dovrebbe essere il fine ultimo delle ricerche zoologiche e bio-ecologiche –
ha dichiarato il prof. Stefano Malavasi, supervisore del progetto condotto dalla dott.ssa Arianna Spada – e tale
obiettivo può essere raggiunto coniugando ricerca di base ed applicata, attraverso la collaborazione fra
l’Università e gli enti territoriali preposti alla tutela e alla gestione del patrimonio naturale. Il lavoro che stiamo
svolgendo, come Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica di Ca’ Foscari, assieme al Parco
Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, è un ottimo esempio di come la ricerca e lo studio possano essere poste al
servizio del territorio e della Natura”.
Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi - Ufficio Comunicazione - Piazzale Zancanaro, 1 - 32032 Feltre – BL
Comunicato Stampa n. 08/20 – agosto 2020
Oggi i figli e familiari di Aldo Scariot, residente a Quero, si sono riuniti per
festeggiare il suo compleanno.
Dalle pagine de “Il Tornado” Aldo saluta parenti ed amici sparsi ovunque.
CRONACA
Festa di compleanno
per gli 80 anni
di Rita Stramare
Il giorno 5 Agosto 2020, presso il
Ristorante Al Molin di Alano di Piave,
Rita Stramare ha festeggiato le sue 80
primavere
Rita è nata nel borgo di Stramare e si è
sposata con Antonio “Pitucci” Stramare.
Alla festa hanno partecipato i 4 figli di
Rita: Ivano, Edda, Sonia e Moira con
Anna, Luigi, Massimo e Claudio.
In foto è con i 4 nipotini: Matteo, Enrico,
Nicolò e Giorgia.
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