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Quindicinale

Anno XXXIII
01.12.2011
Numero
587
PERIODICO DI ATTUALIT DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO
http://digilander.libero.it/tornado
Tassa pagata/Taxe Perue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL
Chiuso in redazione il 21.11.2011
Il Presepio artistico di Segusino - pag. 1
La I.M.V. di Quero, la fabbrica dei tappi - pag. 2
Mattia Rossi vicecampione mondiale under 18 di bocce - pag. 6
Escursionista muore in Valle di Schievenin - pag. 8
M. Paoluzzi presidente del bacino di pesca Acque Feltrine - pag. 17
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il tornado Sede: via J. Kennedy - 32031 FeneR (Belluno). direttore responsabile: Mauro Mazzocco. redattori: Sandro Curto, Silvio Forcellini. collaboratori:
Alessandro Bagatella, Francesco dal Canton, ivan dal To, Gianni de Girardi, Antonio deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, ermanno Geronazzo, Cristiano
Mazzoni, Sergio Melchiori, Antonio Spada, Andrea Tolaini.
abbonamenti: italia Abbonamento annuale (18 numeri) 20,00 estero Abbonamento annuale (18 numeri) 50,00.
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1
Il Presepio Artistico di Segusino
Una storia lunga 25 anni
Natale 2011: Il Sapore del Sapere
Sembra ieri che un gruppo di -allora- poco
pi che giovanotti si ritrovarono quasi per
caso ad aiutarsi durante le frenetiche sere
prima del Natale 1986 perch un ambizioso
parroco arrivato da poco voleva che la
notte di Natale anche la Chiesa di
Segusino avesse un suo bel Presepio.
Sembra ieri il mio stupore nel vedere
quellopera fantastica, che agli occhi di oggi
magari potrebbe farci anche un po
sorridere
Eppure quelle sere di 25 anni fa, quasi per
caso, nacque quello che oggi il Presepio
Artistico di Segusino: un capolavoro di arte,
tecnologia, atmosfera e magia che ad ogni
Natale, da quel lontano 1986, si rinnova
richiamando a Segusino ben ventimila
visitatori provenienti ormai da tutta Italia.
Raccontare del Presepio di Segusino
quasi superfluo, ogni anno chi legge queste righe, chi viene a visitarlo conosce benissimo cosa trova, ogni persona che
varca la porta dentrata sa di avventurarsi in un magico tuffo nel passato Si, perch oltre allimportante significato
religioso impresso in tutti noi Cristiani perch ci ricorda la nascita di Ges, il Presepio Artistico di Segusino ha saputo
nel tempo coniugare laspetto religioso con la storia del paese, la storia dei nostri nonni, dei nostri genitori per far
rivivere attraverso la nascita di Ges un ulteriore messaggio: egli nasce in ogni casa, in ogni Chiesa, in ogni comunit,
in ogni citt. Nasce anche a Segusino.
Lambientazione del Presepio Artistico un tipico paesaggio veneto anni 20-40, ricco di povert, ma non per questo
povero di ricchezza: la ricchezza della fede, la ricchezza del Sapere, la ricchezza delle tradizioni e del saper
tramandarsi di padre in figlio, di nonno in nipote, la saggezza della vita, la ricchezza del conoscere; molte delle statue
infatti rappresentano proprio persone del paese realmente esistite o esistenti. Ecco perch abbiamo intitolato questa
venticinquesima edizione del Presepio al Sapore del Sapere: per voler soffermarci a capire da quali fonti arrivano i
nostri Sapere. Il Presepio ne rappresenta alcune, una fra tante la scuola ambientata negli anni 40, dove il maestro
trasmetteva agli alunni il suo sapere. Oltre alla scuola abbiamo voluto rappresentare il tema anche attraverso la nonna
che insegna alla nipote il sapere delle faccende di casa, per far si che possa diventare un giorno una brava moglie. Il
pap che insegna al bambino il suo sapere di contadino, probabilmente uno dei pi nobili lavori esistenti al mondo.
Ma il tema portante per ledizione 2011 non si limita solo al Presepio, va
oltre: tutta la manifestazione Alla Scoperta dei Presepi e dei Borghi di
Segusino, infatti, ha come tema portante il Sapore del Sapere. Citiamo
la mostra-laboratorio intitolata Quando noi eravamo a scuola e
Insegnami, maestralmente allestita presso il Centro Parrocchiale; oppure
altri due bellissimi Presepi presso la Chiesa Parrocchiale raffiguranti
rispettivamente il borgo di Casso (nella valle del Vajont) e la cittadina di
Rottemburg Odt (citt natale di Papa Benedetto XVI). E come non citare le
altre bellissime iniziative tra le quali segnaliamo la visita agli antichi borghi
di Stramare e il percorso a piedi da Riva Grassa a Riva Secca che durante
le giornate di Santo Stefano, Domenica 8 e Domenica 15 gennaio si
animeranno di vita, con ospitalit, degustazione prodotti poveri, visite
guidate a cura dei ragazzi del Gruppo Animatori e trasporto con bus
navetta gratuito. La giornata inaugurale del 25 del Presepio Artistico sar Domenica 18 dicembre alle ore 16
presso la palestra comunale di Alano di Piave (BL) con uno spettacolo semplice ma intenso, come semplice ma
intenso definiamo il Presepio Artistico di Segusino. Lo spettacolo, intitolato 3 Uomini di Parola, vedr protagonisti
Luigi Maieron, Mauro Corona e Toni Capuozzo raccontarsi sui fatti della vita quotidiana. La proposta realizzata in
collaborazione con la Biblioteca Setteville di Quero e Vas, con la collaborazione del Comune, della Pro-Loco e delle
associazioni di Alano di Piave, ai quali va un sincero ringraziamento. (Il ricavato netto della serata verr utilizzato per
lacquisto di materiale e giochi a favore dellHospice Pediatrico Casa del Bambino di Padova, struttura che accoglie
bambini malati terminali da tutto il Veneto). Il Presepio Artistico di Segusino (TV) aprir al pubblico la notte di
Natale e rimarr aperto fino al 5 febbraio 2012, tutte le Domeniche e i giorni festivi dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 19,
prefestivi dalle 14:30 alle 19 e fino al 8 gennaio anche tutti i giorni feriali dalle 14:30 alle 19. Per maggiori informazioni
visitate il sito internet www.presepiosegusino.it oppure tel.: 334.3797867.
Cari lettori, cari visitatori: dopo 25 anni vi siete mai chiesti chi siamo?! Chi ce lo fa fare?!
Siamo un gruppo che fa tutto questo per passione. E dura, e sarebbe molto pi facile starsene a casa, sul divano
o al bar. Prima di tutto per noi ci divertiamo! Questo lingrediente principale perch una storia iniziata nel 1986
tuttoggi ancora viva. Perch ha saputo unire passione e divertimento al sacrificio del lavoro, ma soprattutto questa
nostra storia ha sempre saputo andare oltre tutto il resto. La nostra forza pi grande siete voi, cari visitatori, che in un
solo breve istante riuscite a cancellare le nostre fatiche di mesi di lavoro. Ed un grazie molto particolare anche alle
nostre famiglie.
Amici del Presepio
Segusino (TV)
ATTUALIT
2
CRONACA
La I.M.V. di Quero, la fabbrica dei tappi
di Silvio Forcellini e Sandro Curto

Ancor oggi conosciuta come la
fabbrica dei tappi, anche se i tappi per
radiatori che ne avevano caratterizzato
lavvio nel lontano 1967 - e che sono
stati realizzati per decenni in quel di Vas
- ora sono pressoch fuori produzione.
Stiamo parlando della I.M.V. di Quero,
piccola ma solida realt produttiva del
Basso Feltrino. Tutto inizi, come detto,
nel 1967 con latto costitutivo della so-
ciet di cui erano soci Roberto Gallo di
Camposanpiero e Renzo Girola di
Valdobbiadene, i quali, avendo sposato
due sorelle vassesi, Alida e Tarcisia
Corr, pensarono bene di insediare il
loro stabilimento in centro a Vas (e
I.M.V., non a caso, sta per Industrie Meccaniche di Vas). Lo stabilimento vassese, attivo dalla fine degli anni Ses-
santa (e che fu poi chiuso definitivamente trentanni dopo, soprattutto per esigenze di maggiore spazio), fu affianca-
to alla met degli anni Settanta da quello querese della Stampo Piave, sulla Feltrina. Detto stabilimento, che poi
prese anchesso il nome di I.M.V., ha subto negli anni diversi lavori di adeguamento e allargamento fino a raggiun-
gere le dimensioni attuali (12.000 mq, di cui 5.000 mq coperti). Abbandonata la produzione dei tappi per radiatori,
ora il 75% della produzione della I.M.V. riguarda i piattelli del bruciatore del gas (i coperchi del gas, tanto per ca-
pirci). Si tratta di prodotti venduti non solo in Italia, ma in tutto il mondo, in particolare sui mercati di Europa, Nord
America, Australia e Brasile. Dellintera produzione, un 25% viene esportato direttamente dallazienda querese, un
altro 15% in forma indiretta (tramite due grossi produttori
italiani). Da notare che, mentre una volta si poteva realizzare
un prodotto unico, ora ci non pi possibile: come ci ha
detto Stefano Girola, direttore dello stabilimento ed uno dei
quattro soci maggiori, non ci sono due clienti che comprano
lo stesso prodotto!. Ed proprio per questo che nel catalogo
della I.M.V. figurano ben 250 modelli diversi. In pi, lintero
ciclo produttivo viene realizzato allinterno dellazienda: si
parte dal disegno del cliente per arrivare al prodotto finito
utilizzando solo conoscenze proprie. Per rendere possibile
ci, esiste anche un reparto di sei persone addette uni-
camente agli stampi, senza dover cos ricorrere a fornitori esterni. Tutti i prodotti sono realizzati esclusivamente con
la tecnologia dello stampaggio a freddo partendo da materie prime di varia tipologia: lamiera, tondo, tubo. Lutilizzo
di questa tecnologia permette di ottenere particolari senza sfrido e con caratteristiche meccaniche migliorate rispet-
to alla materia prima di partenza. Siamo una piccola realt con i pregi e i difetti delle aziende di queste dimensioni,
ma cerchiamo di svolgere bene il nostro lavoro e di affrontare al meglio le sfide che il mercato ci pone, ci ha di-
chiarato Stefano Girola. E uno dei pregi della I.M.V. proprio il sapersi adattare velocemente alle esigenze dei
clienti e dei mercati, una grande flessibilit grazie alla quale la I.M.V. riesce a essere competitiva sia su grandi
commesse che su piccoli lotti. E per diversificare, oltre ai piattelli del bruciatore del gas, il resto della produzione
incentrato sul settore dellautomobile (mezzi industriali), con la
realizzazione di particolari per le pompe dellacqua e dellolio, per gli
sterzi, per le sospensioni Complessivamente la produzione annua
di oltre 20 milioni di pezzi pari ad un consumo di 4000 tonnellate
complessive di acciaio, mentre il parco macchine include presse
eccentriche e a ginocchiera, idrauliche e a vite, con un range di
forza esercitata da 60 a 2500 tonnellate. La I.M.V. dispone inoltre
della certificazione di processo ISO 9001 e, da cinque anni, della
certificazione ambientale ISO 14000 che garantisce che lazienda
rispetta le norme vigenti in materia ambientale chiedendo al
contempo uno sforzo in pi in direzione di un sempre minore
impatto ambientale. Lazienda conta attualmente 32 dipendenti, tutti
residenti nella zona che va da Feltre a Valdobbiadene, ed una
peculiare politica aziendale quella di volerli coinvolgere nelle scelte
rendendoli sempre pi partecipi (alcuni di loro, ad esempio, sono entrati addirittura nel capitale dellazienda con pic-
cole quote: una motivazione in pi). In questottica va letto il Family Day, la festa che nel luglio scorso ha interes-
sato i dipendenti e le loro famiglie che hanno cos approfittato dellapertura della fabbrica per vedere di persona do-
ve lavorano i propri cari. Festa che la dirigenza dellI.M.V. ci tiene a ripetere il prossimo anno con unorganizzazione
migliore, fino a farne un appuntamento fisso nella vita dellazienda. (Nelle foto, lattuale sede dellI.M.V a Quero, al-
cuni pezzi prodotti e loriginario stabilimento di Vas).
3
Arriva la neve
di Sante Curto*
Le precipitazioni nevose arrivano spesso nei momenti che ci sembrano i meno opportuni.
Accompagnare i figli a scuola, andare al lavoro, recarsi presso i negozi per acquistare cose che ci servono, diventano
operazioni che siamo costretti a svolgere con una calma alla quale non siamo pi abituati.
Spesso, di conseguenza, anche il servizio di sgombero neve ci sembra lento
e inefficace.
Tutti vorrebbero che la pulizia delle strade iniziasse davanti alla propria casa
e che le strade fossero rese immediatamente transitabili.
E opportuno per fermarsi a fare alcune considerazioni:
Da questinverno, per contenere i costi del personale del Comune, la squa-
dra operai passata da n. 4 a n. 3 addetti; pertanto possibile che il servi-
zio venga espletato con una minore velocit, rispetto agli scorsi anni.
Lo sgombero neve inizia dalle zone pi popolate, per giungere in un secon-
do momento anche in quelle periferiche; si tratta di una scelta inevitabile, fi-
nalizzata a rendere il servizio ad un maggior numero di utenti.
I cittadini che trovano ingombro di neve il proprio accesso, a seguito del passaggio
dello spazzaneve, devono provvedere direttamente a rimuovere tale cumulo di neve;
anche questo un inconveniente inevitabile, tant che avviene anche negli altri Co-
muni. Le automobili, in inverno, devono obbligatoriamente essere munite di pneumati-
ci da neve o di catene; in caso contrario, oltre a costituire un pericolo, possono anche
causare ingorghi e intralcio alla circolazione.
Invito quindi i cittadini a considerare queste difficolt, assicurando che il Comune far
tutto quanto possibile per ridurre al minimo i disagi.
* Sindaco di Quero
Le norme in Italia e l'obbligo di catene a bordo
L'art. 6 comma 4 lettera e) del Codice della strada, dopo le modifiche della Legge nr. 120 del 29 luglio 2010
("Disposizioni in materia di sicurezza stradale"), ha introdotto la possibilit, per gli enti proprietari o gestori
della strada, di disporre, mediante ordinanza, l'obbligo per i veicoli di munirsi od avere a bordo catene da
neve o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio.
Per il Codice della strada non sufficiente avere la vettura a trazione integrale, solo i pneumatici invernali (contraddi-
stinti con la marcatura M&S, MS, M-S e M+S) sono equivalenti alle catene omologate e soddisfano dunque l'obbligo di
legge. Lo "snowflake", il simbolino di un fiocco di neve racchiuso nel profilo di una montagna, indica il prodotto winter
secondo la normativa richiesta dal mercato americano, la presenza di tale simbolo non obbligatoria a termini di legge
per il mercato locale, l'unica indicazione con valenza giuridica per individuare un
pneumatico invernale infatti la marcatura M+S. Per i pneumatici invernali M+S, la
Direttiva Europea 92/23/CE prevede la possibilit di utilizzare, a parit di misura, un
codice di velocit inferiore a quella omologata sul libretto di circolazione (minimo Q =
160 km/h), ma in questo caso obbligatorio apporre in vettura un apposito "adesivo"
di avvertimento che ricordi che stiamo guidando con questo tipo di pneumatico.
Inoltre, si possono montare invernali di qualsiasi misura tra quelle indicate nel libretto
di circolazione, anche se vengono riportate dimensioni con marcatura M+S, riservate
ai winter. Fate solo attenzione nel caso di revisione obbligatoria. Se avvenisse lontano
dal periodo invernale la vettura deve essere equipaggiata con pneumatici che riportino
la corretta dimensione e l'analogo indice di velocit riportati sul libretto di circolazione. Pneumatici chiodati. I pneuma-
tici chiodati sono utilizzabili in Italia dal 15 di novembre al 15 di marzo (salvo deroghe degli enti proprietari della stra-
da). I chiodi non devono sporgere pi di 1,5 mm e devono essere di un numero compreso tra gli 80 e i 160 su ogni
gomma. I pneumatici chiodati devono essere montati su tutte le ruote per garantire uniformit di frenata. Inoltre sulle
ruote posteriori obbligatorio montare i paraspruzzi. La velocit massima d'impiego di 120 km/h in autostrada e 90
km/h sulle strade statali. Catene da neve. Le catene da neve possono essere viste come un pratico sistema per supe-
rare le situazioni di neve improvvisa o di forti pendenze, ma non dimentichiamo due aspetti negativi dell'accorgimento.
Parecchie vetture di ultima generazione hanno ruote di dimensioni generose e, come scritto nel Libretto di Circolazione
di alcune, non sono "catenabili". Questo per un oggettivo discorso d'ingombro: le catene andrebbero a sfregare all'in-
terno del passaruota, danneggiando i freni, le sospensioni e i bracci della scatola guida. Inoltre, per legge con le cate-
ne non si possono superare i 50 km/h di velocit massima. Le "calze". Vengono definite cos quelle reti in materiale
sintetico che si appoggiano sui pneumatici per ricreare un effetto "catena". Attenzione perch pur garantendo una buo-
na trazione nei primi km (poi le "calze" inevitabilmente si consumano) per il Codice della Strada non sono equiparate ai
pneumatici M+S e alle catene, dunque non sono sufficienti per circolare quando si in regime di "obbligo di catene a
bordo" e le Forze dell'Ordine possono prevedere il fermo del mezzo.
VENETO STRADE - ORDINANZA num. 538 del R.O. Prof. 43430 /SDA Sedico, 4 novembre 2011
Direzione Operativa di Belluno nella stagione invernale 2011/2012. Il responsabile della direzione operativa ordina
a tutti i conducenti di veicoli a motore, che dal giorno 15/11/2011 al giorno 15/04/2012, transitano sulla rete viaria di
cui allallegato elenco A di essere muniti di pneumatici invernali conformi alle disposizioni della direttiva comunita-
ria 92/33 CE recepita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/03/1994 e successive modifica-
zioni ed integrazioni o a quelle dei regolamenti ECE-ONU in materia ovvero di avere a bordo catene o altri mezzi
antisdrucciodevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, sui veicoli sopraindicati.
Tale obbligo ha validit, anche al di fuori del periodo previsto, in concomitanza al verificarsi di precipitazioni
nevose o formazione di ghiaccio, sino a revoca, per le tratte stradali di cui allallegato elenco B.
LETTERE AL TORNADO
4




RUBRICA DI FOLKLORE LOCALE E PATRIOTTICO A DENOMINAZIONE DI ORIGINE INCONTROLLABILE
VENTISETTESIMA PUNTATA A CURA DI PROCOPIO COLETTI


LA BARACCA

Portata a termine la ricostruzione del paese, furono demolite tutte le baracche costruite per ospitare i
dipendenti delle imprese edili, gli uffici, e anche le famiglie dei senzatetto.
Nel nostro brolo di piazza Martiri (allora piazza Roma) ce nerano tre, una dietro laltra. La prima era a
fianco degli attuali giardinetti del Municipio, la seconda allaltezza dellufficio anagrafe, la terza in
corrispondenza dellattuale sala consiliare. Di queste, le prime due furono smantellate nel 1923, mentre
quella in fondo rimase in piedi fino alla fine degli anni 60. Ed di questultima che voglio parlarvi, perch
stata al centro dei nostri giochi per almeno 15 anni. Era costituita da due locali. La porta dingresso dava
nella stanza giorno. Prendeva luce da una finestra rivolta a nord, mentre la parete di mezzo ospitava un
grande camino, con tanto di cappa e di larn in pietra. Dal centro del camino pendeva una catena col
gancio per la caliera.
La stanza notte aveva anchessa
una finestra, che dava a sud. Non
cerano i cosiddetti servizi, ma
dati i tempi e il vasto prato
circostante, penso che questo
non dovesse costituire il primo dei
problemi. Tra la porta e la finestra
cresceva una enorme pianta di
rosmarino che arrivata a toccare
la sporgenza del tetto.
Il pavimento era di legno, le pareti
erano costruite con i forati e
regolarmente intonacate.
Ricordo che, negli ultimi anni, un
pezzo di parete fran, ma questo
non ci imped di continuare i
nostri giochi. Anzi quel crollo
rivel lesistenza di una specie di
biavr, ossia lo spazio compreso
tra il soffitto e il tetto. Orazio occup subito questo nuovo sito, e lo trasform in una specie di armeria
segreta dove riporre tutti gli strumenti bellici che si era costruito: decine di scimitarre, pugnali, fionde,
cerbottane, scudi, elmetti, perfino una corazza. Io, impacciato comero, non mi sono mai avventurato in
quella santa barbara, anche perch avevo considerato la mia mole e la precariet del graticcio che
costituiva il soffitto.
Spesso ci facevamo da mangiare, specie se cerano ospiti. Orazio sapeva fare la polenta, la dispensa di
casa forniva il companatico, mentre per la verdura l vicino cera lorto della nonna. E non mancava
neanche il latte e il vino, tutti di produzione locale.
La baracca era collegata telefonicamente con la nostra abitazione. Il primordiale apparecchio era
costituito da due coperchi di scatole della ptina contenenti un cerchio di carta velina e collegati tra loro
con uno spago ben teso (pi tardi sostituito da un sottilissimo filo di ferro). Vi giuro che il telefono
funzionava. Bastava parlare ad alta voce, e tra la baracca e casa ci si capiva benissimo.
Intanto si cresceva, il collegio ci teneva lontani da casa, e i giochi coi fucili di legno e con le cerbottane
non ci interessavano pi. E cos la nostra cara baracca and a remengo. Divent una legnaia, vi furono
ospitati i conigli, le cose inservibili e per qualche anno fu anche una distilleria clandestina, dove le
zarpe della nostra uva venivano trasformate in ottima e profumata graspa.
Capit che un giorno, tornando a casa per le vacanze di Pasqua, la nostra baracca non la trovammo pi.
Un pezzo della nostra vita se nera andato.
Piero P.

Nella foto: la processione delle palme di domenica 25 marzo 1923. La baracca di cui si parla in questo
racconto indicata con la freccia bianca. Il muro di cinta del brolo ancora quello anteguerra, in parte
demolito per far posto alle baracche. Notate limpressionante partecipazione di fedeli e lordinata
disciplina soprattutto nelle retrovie riservate alle donne. Alla vostra sinistra, in basso, fa capolino la
fontana.

LETTERE AL TORNADO
5
A Cordoba (Spagna)
Quero anche una via
Segnalazione di Michela Dal Canton

Ciao Mauro,
volevo mandarti una foto curiosa per gli amici del Tornado...
come vedi Quero famoso anche in Spagna, non solo per il
significato della parola stessa (te quero,significa ti voglio bene),
ma a Cordoba ho trovato una strada intitolata proprio a Quero
!!! o quasi cosi mi piace almeno pensare!..
ciao a tutti Mikela

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Car. Edil
6
Laurea per Giulia Sigola
segnalazione di Roberto Forcellini
Gioved 27 ottobre Giulia Sigola si laureata presso lo IUAV di Venezia,
indirizzo specialistico di Architettura per la Citt, discutendo brillantemente
la tesi dal titolo: Mobilit diffusa e spazi periurbani: un progetto per
Padova sud (relatore prof. Paone).
Qualche giorno dopo, la
numerosa famiglia della
mamma, Maria De Paoli
(originaria di Campo di Alano,
ora residente a Camisano
Vicentino ed abbonata con il
marito Franco al Tornado), si
riunita per festeggiare la
neo-dottoressa presso la
birreria di Pedavena.
Tramite il Tornado, gli zii ed i
cugini tutti vogliono
complimentarsi ancora per il
traguardo raggiunto.
Il personaggio
Mattia Rossi vicecampione mondiale Under 18
di Cristiano Mazzoni
Non finisce mai di stupire il nostro Mattia Rossi, alanese 18 anni studente al 5 anno del liceo scientifico di Feltre, che
dopo i recenti successi a carattere nazionale nelle bocce si imposto anche a livello internazionale conquistando un
argento ai recenti Campionati Mondiali per le categorie Under 18 ed Under 23 disputati a Saint Vulbas in Francia dal
28 ottobre al 1 novembre 2011. Il secondo posto stato ottenuto nella gara a tiro rapido a coppie per Under 18
assieme al compagno Simone Mana (della provincia di Cuneo). Dopo aver passato le qualificazioni con il miglior
punteggio 48 centri su 59 tiri, il duo italiano superava dapprima i quarti di finali con 49 centri su 59 tiri (secondo miglior
punteggio) e poi le semifinali con una prova eccezionale ottenendo 50 centri su 60 tiri. Nella finale Mattia e Simone
dovevano per cedere il passo ai padroni di casa che avevano la meglio per soli tre centri in pi. Alla fine comunque
un prestigioso risultato per Mattia Rossi che aggiunge al suo palmares anche questo prezioso argento. Nel complesso
la compagine italiana a questi Campionati Mondiali francesi si ottimamente comportata conquistando un oro, un
argento e quattro bronzi ottenendo il secondo posto assoluto a squadre dietro alla Croazia (tre ori e tre bronzi) ma
davanti ai padroni di casa della Francia (un oro, un argento e un bronzo). Precedentemente Mattia aveva festeggiato
con la propria squadra, la Dolada F.lli De Pr
di Soccher di Ponte nelle Alpi, la conquista
dello scudetto ai Campionati Italiani disputati
a fine agosto al centro federale di Roma
contribuendo al successo del club grazie al
secondo posto ottenuto nel tiro progressivo.
Una soddisfazione dietro laltra per il nostro
concittadino che dal prossimo anno lascer
le giovanili e passer alla categoria Senior
nellUnder 23 dove gli auguriamo di bissare i
successi fin qui ottenuti.
Questo, in sintesi, il palmares complessivo di
Mattia Rossi (da quando aveva 9 anni fino
ad oggi): 1 argento ai campionati mondiali; 6
ori, 4 argenti e 3 bronzi ai campionati italiani;
14 titoli regionali; 35 vittorie a livello
triveneto; 12 convocazioni con la nazionale;
6 convocazioni con la rappresentativa
regionale)
Nella foto sopra Mattia Rossi (secondo da
sx) con il compagno di squadra Simone
Mana, pap Valter, mamma Mariangela e la sorellina Giulia.
BOCCE
CRONACA
7
Due cittadini alanesi vengono multati dal Comune per conferimento irregolare dei rifiuti.
Peccato che - e sono pronti a dimostrarlo - gi da una settimana fossero in ferie in Cadore.
Storie di ordinaria burocrazia
di Mattia Paoluzzi e Alessandra Pighetti

Vi vogliamo raccontare una storia di ordinaria burocrazia che, nostro malgrado, ci ha visto protagonisti. Nel mese di
agosto ci siamo visti recapitare un verbale - con relativa multa di 156,60 euro - perch conferiva rifiuti secchi, costi-
tuiti da n.1 borsa di plastica contenente carta, plastica ed altro materiale costituente rifiuto non differenziato collo-
candolo sulla via pubblica Via per Schievenin - Localit Campo. E ancora: Il presente verbale elevato su segna-
lazione del personale dipendente del Comune di Alano di Piave addetto alla manutenzione, che ha rinvenuto gli og-
getti in parola in data 10.08.2011 alle ore 10.15 circa nel luogo sopra citato.

Essendo quel giorno in ferie a Danta di Cadore, e da una settimana, fatto facilmente dimostrabile, provvediamo a
inoltrare una richiesta di archiviazione, in cui scriviamo, tra le altre cose: Il giorno 03.08.2011, verso le ore 13.00, il
mio compagno Mattia Paoluzzi ha conferito i rifiuti, doverosamente separati, nella piazzola di via Schievenin. La
piazzola, al momento, era in ordine e i cassonetti ancora fruibili, per cui non cera motivo di lasciare sacchetti al di
fuori dei contenitori. Poi, dal pomeriggio del 03.08.2011 fino al 23.08.2011 io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in
vacanza nel Comune di Danta di Cadore, per cui nel medesimo periodo nessuno di noi ha prodotto o conferito rifiuti
nel Comune di Alano. Gli oggetti contenuti nel sacchetto incriminato, da me visionato, non erano di mia propriet,
eccezion fatta per il pezzo di carta con il mio nome e indirizzo, probabilmente messo ad arte da qualcuno che aveva
lintenzione che si trovasse un colpevole.

Nella successiva ordinanza-ingiunzione di pagamento inviataci dal Comune di Alano, in cui si conferma il verbale di
contestazione ma si riduce la multa a 87,20 euro in parziale accoglimento degli scritti difensivi, c scritto anche:
il trasgressore, sentito nellaudizione del 28.08.2011, ha prodotto scritti difensivi in data 02.09.2011 prot.
5110/1.1, con lammissione di responsabilit del medesimo in merito allimputazione contestata, salvo parziale atte-
nuante costituita da contingente insufficienza di contenitori con difforme collocazione di materiale differenziato al di
fuori degli stessi.

Come si pu ben notare, gli scritti difensivi affermano lesatto contrario di quanto riportato nellingiunzione di paga-
mento che ci stata recapitata, per cui abbiamo deciso di chiedere ulteriori chiarimenti al sindaco, dottoressa Bo-
gana, e allagente notificatore, signor Luca Magnani. Con nostra grande sorpresa ci stato spiegato che quella
una semplice formula adottata dal regolamento per ridurre la sanzione amministrativa e che poco importa se non ha
alcun collegamento con quanto da noi scritto. Purtroppo, per, quello che conta veramente non stato preso in
considerazione e cio che quanto affermavamo nella lettera di difesa era vero e dimostrabile. Il signor Magnani ci
spiegava che, secondo il regolamento della Comunit Montana Feltrina, sufficiente che allinterno di un sacchetto
ci siano i dati anagrafici di qualcuno perch questo sfortunato diventi automaticamente il proprietario dellintero con-
tenuto. Nel nostro caso era lampante che non potevamo averlo conferito noi il sacchetto della vergogna e, infatti, il
vigile si diceva moralmente daccordo con noi, il sindaco si mostrava sinceramente dispiaciuta per laccaduto, ma si
sa, la legge legge. Magnani ci confermava che il regolamento era stato ideato e vagliato da un collegio di inap-
puntabili legulei di acclarata fama. Non abbiamo motivo di dubitarne, per due considerazioni le vogliamo fare u-
gualmente: 1) se lo stesso principio di legalit venisse applicato ai procedimenti penali, non esisterebbero processi
lunghi perch in tasca ad ogni morto ammazzato si troverebbe un biglietto con il nome e cognome dellassassino e
nel luogo di ogni delitto si troverebbe un biglietto da visita. Per fortuna non siamo ancora arrivati a tanto 2) se un
giorno, allinterno di un sacchetto di immondizie non differenziate, si trovasse il nome e cognome del sindaco, del
dimissionario presidente del Consiglio o del papa, cosa farebbe lagente? Applicherebbe rigorosamente il regola-
mento? Si farebbe finta di non vedere (ma anche lomissione di atti dufficio un reato penalmente perseguibile) o
si cercherebbe di indagare un po pi a fondo? Ma tertium non datur, come dimostra il nostro caso, eppure sarebbe
stata la cosa pi logica da fare Avremmo potuto fare ricorso al Tar ma, naturalmente, ci avremmo rimesso pi
soldi rispetto al pagare uningiusta sanzione. Morale della favola: abbiamo incassato la solidariet della Ammini-
strazione comunale, ma ci costata 87,20 euro !!!




Gli scherzi della natura non
finiscono mai di stupirci
di Alessandro Bagatella

Questa volta il fortunato stato Matteo Curto, 5 anni, di Santa Ma-
ria. Mentre con il pap Mauro era impegnato nella ricerca di funghi,
si imbattuto in questo esemplare di chiodino che presentiamo ai
lettori. La sua gioia e il suo entusiasmo sono stati grandi, anche
perch, data la sua giovane et, non aveva mai visto chiodini simili.

LETTERE AL TORNADO
ATTUALIT
8
Escursionista muore in Valle di Schievenin
di Alessandro Bagatella

La passione e lamore per la montagna hanno purtroppo registrato unaltra vittima,
questa volta in Valle di Schievenin. Leonardo Martinelli (nella foto), 47enne residente
a Mignagola di Carbonera, era frequentatore da tanti anni della valle, che conosceva
come le sue tasche. Praticava larrampicata ma quel fatidico giorno, dato il tempo
piovoso, ha deciso di fare una passeggiata lungo il sentiero della Val dellInferno. A
causa quasi sicuramente del terreno bagnato, lescursionista scivolato precipitando
per qualche decina di metri senza pi potersi rialzare a causa delle fratture riportate.
Vedendo il suo furgone parcheggiato, qualcuno del paese - dove era conosciuto - si
insospettito immaginando che qualcosa gli fosse accaduto e ha dato subito lallarme,
visto che di Leonardo non si avevano notizie dalla mattina di sabato 5 novembre. A
Schievenin stato subito allestito un campo-base da parte degli uomini della
Protezione Civile, del Soccorso Alpino di Feltre, Pedemontana del Grappa,
Longarone, Agordo, Val Pettorina con dieci unit cinofile, del Corpo Forestale, della
Finanza e dei Carabinieri, formando diverse squadre per le ricerche. Verso il
mezzogiorno della domenica veniva individuato il corpo che, con lausilio di un
elicottero, veniva portato a valle. La scomparsa di un uomo esperto come Leonardo ha suscitato grande stupore e
commozione, non solo tra i suoi amici ma tra tutti i conoscitori della Valle di Schievenin

Vito & Assunta,
sessantanni insieme!
di Alessandro Bagatella

I coniugi Casamatta di Carpen, Vito e Assunta, che ve-
diamo ritratti nella foto, hanno festeggiato con figli, nipoti e
parenti il loro traguardo di sessantanni di vita coniugale.
Un traguardo che non tutti hanno la fortuna di festeggiare,
specialmente in questi anni in cui pochi giovani si assu-
mono la responsabilit del matrimonio. Vito e Assunto,
dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia, a causa
della loro salute si sono ritirati nella casa di riposo
SantAntonio Abate di Alano. Non mancata, da parte
del personale e degli ospiti, la condivisione del momento di festa in loro onore. Anche noi della redazione ci uniamo
alla festa porgendo agli sposi le nostre felicitazioni con laugurio e larrivederci al traguardo dei settanta.




I gestori del Bar Piave di Carpen ringraziano
di Alessandro Bagatella


Attraverso le pagine del Tornado, i gestori del Bar Piave di Carpen vogliono ringraziare amici, clienti e anche i nu-
merosi turisti di diversi pullman che, lo scorso 13 novembre, non sono mancati alla tradizionale castagnata di San
Martino. Un grazie particolare allamico Giorgio Grisotto, nella foto a destra, che come sempre si reso disponibile
per la riuscita della festa.
Escursionista muore in Valle di Schievenin
di Alessandro Bagatella

La passione e lamore per la montagna hanno purtroppo registrato unaltra vittima,
questa volta in Valle di Schievenin. Leonardo Martinelli (nella foto), 47enne residente
a Mignagola di Carbonera, era frequentatore da tanti anni della valle, che conosceva
come le sue tasche. Praticava larrampicata ma quel fatidico giorno, dato il tempo
piovoso, ha deciso di fare una passeggiata lungo il sentiero della Val dellInferno. A
causa quasi sicuramente del terreno bagnato, lescursionista scivolato precipitando
per qualche decina di metri senza pi potersi rialzare a causa delle fratture riportate.
Vedendo il suo furgone parcheggiato, qualcuno del paese - dove era conosciuto - si
insospettito immaginando che qualcosa gli fosse accaduto e ha dato subito lallarme,
visto che di Leonardo non si avevano notizie dalla mattina di sabato 5 novembre. A
Schievenin stato subito allestito un campo-base da parte degli uomini della
Protezione Civile, del Soccorso Alpino di Feltre, Pedemontana del Grappa,
Longarone, Agordo, Val Pettorina con dieci unit cinofile, del Corpo Forestale, della
Finanza e dei Carabinieri, formando diverse squadre per le ricerche. Verso il
mezzogiorno della domenica veniva individuato il corpo che, con lausilio di un
elicottero, veniva portato a valle. La scomparsa di un uomo esperto come Leonardo ha suscitato grande stupore e
commozione, non solo tra i suoi amici ma tra tutti i conoscitori della Valle di Schievenin

Vito & Assunta,
sessantanni insieme!
di Alessandro Bagatella

I coniugi Casamatta di Carpen, Vito e Assunta, che ve-
diamo ritratti nella foto, hanno festeggiato con figli, nipoti e
parenti il loro traguardo di sessantanni di vita coniugale.
Un traguardo che non tutti hanno la fortuna di festeggiare,
specialmente in questi anni in cui pochi giovani si assu-
mono la responsabilit del matrimonio. Vito e Assunto,
dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia, a causa
della loro salute si sono ritirati nella casa di riposo
SantAntonio Abate di Alano. Non mancata, da parte
del personale e degli ospiti, la condivisione del momento di festa in loro onore. Anche noi della redazione ci uniamo
alla festa porgendo agli sposi le nostre felicitazioni con laugurio e larrivederci al traguardo dei settanta.




I gestori del Bar Piave di Carpen ringraziano
di Alessandro Bagatella


Attraverso le pagine del Tornado, i gestori del Bar Piave di Carpen vogliono ringraziare amici, clienti e anche i nu-
merosi turisti di diversi pullman che, lo scorso 13 novembre, non sono mancati alla tradizionale castagnata di San
Martino. Un grazie particolare allamico Giorgio Grisotto, nella foto a destra, che come sempre si reso disponibile
per la riuscita della festa.
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LETTERE AL TORNADO
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BUON
NATALE!
10
(s.for.) Continuiamo il ricordo sulle pagine del Tornado della figura di don Angelo Maddalon, indimenticato parroco di
Campo dal 1919 al 1944 e di Quero dal 1944 al 1967. In questo numero proponiamo ai nostri lettori i ricordi degli abitanti
di Campo, utilizzando sempre le parole scritte dal Comitato Parrocchiale in occasione della dipartita di don Angelo da
Quero nel 1967.

I fioretti di don Angelo Maddalon a Campo
23 anni sono molti, ma sono pochi, sono anzi nulla per la popolazione d Campo
che ricorda ancora il padre della famiglia parrocchiale vissuto qui per ventisette an-
ni. I ricordi sono assai numerosi; se volessimo scriverli tutti, ci vorrebbe un
giornale intero. Scegliamone alcuni. Essi sono davvero come fioretti semplici e
profumati che Campo offre al Pastore che gli sempre tanto caro.

Era scoppiata la guerra 1915-18 e il paese viveva le sue ore di terrore. Anna De
Paoli racconta: I tedeschi ci erano alle spalle. Che fare? Abbandonare il raccolto
che, quellanno, era abbondante e fuggire! Don Angelo ci radun nellosteria di
Marcellino, ci diede lassoluzione e la benedizione papale dicendoci: Coraggio, ca-
ri! Rifugiamoci nella Valle del Calcino mentre passa la truppa nemica; io vi sar al
fianco e, se occorre, moriremo insieme. Ogni sera veniva nei nostri rifugi a darci
conforto e la sua benedizione.

Maria De Paoli di Nicola ricorda che Lucia fu la prima creatura battezzata da Don
Angelo sotto la cappa del camino, in tutta fretta, durante un bombardamento. Poi fu
la fuga, appena in tempo: una granata spazz via cappa e camino nascondendo in
una nuvola di calcinacci e polvere la nera tonaca del Pastore che fuggiva con i suoi
fedeli.

Benedetta e Marcellino e altri di Colmirano rivedono la figura alta e magra del Par-
roco sempre in movimento per cercare di sistemare alla meglio la sua gente. Ave-
va fatto un altarino tutto di sassi in una grotta della Val Calcino, al Cogolo delle
Guerre; dormiva in una spaccatura della roccia. insieme a Toni de Migno che gli faceva compagnia.

Maria Biseta rammenta quel brutto giorno in cui Don Angelo fu scambiato per una spia e i tedeschi volevano bruciare lui
e la sua gente. Per fortuna, Maria Biseta conosceva il tedesco e fece da interprete supplicando: Per piet, il nostro
Parroco! Non fa la spia, fa soltanto del bene!. Fu salvo per un miracolo della bont semplice e filiale delle povere creatu-
re che egli proteggeva.

La Betta Dago si commuove ancora raccontando: Pensi, avevo due fiolt piccolini e una vecchia di settant'anni da con-
durre in salvo! Se non ci fosse stato lui a incoraggiarmi! E, in quel tempo, sa, mor la Giovanna che era venuta
dallAmerica, la seppellimmo in una buca scavata da una granata!. Don Angelo ricorda certamente anche lui quel fune-
rale senza chiesa e senza corteo, e chiss quanti altri funerali simili!

A Uson, i vecchi ricordano ancora quel famoso macinino da caff che Sperandio adoperava in continuazione per macina-
re il granoturco e fare la farina per la polenta: quella polenta che il Parroco divideva con i suoi parrocchiani, magari re-
stando senza lui!

Celsino potrebbe raccontare per unora, di tutti i viaggi che Don Angelo faceva andando a visitare i suoi figli spersi per tut-
te le contrade del Bellunese invaso: Non aveva mai paura, andava, andava, anche in mezzo al pericolo, contento quan-
do poteva raccoglierci intorno a lui e parlarci come un padre di famiglia.

E dopo la guerra., quando, a poco a poco., la gente ritorn tra le rovine a ricostruire le case perdute, a rinsaldare i vincoli,
a ricominciare la vita, la presenza di Don Angelo era come il sole che consola e fa dimenticare le brutte giornate, come la
luce che fa pi bello tutto, come un grande cuore che ha amore e aiuto per tutti. La povert, allora, era spesso indigenza
e continuo rischio di morire di fame.

Nel ricordo della popolazione, fioriscono a centinaia i fioretti di quel periodo. Dice Maria del poro Liberal: Avevo steso
gli indumenti dei miei bambini perch si asciugassero. Nella notte me li rubarono. Don Angelo lo seppe e subito mi man-
d a casa 12 franchi perch comprassi almeno i calzoncini ai bimbi. Quei dodici franchi, che provvidenza del cielo!.

Maria Rizza aveva la mamma ammalata che desiderava tanto tanto un caff. Ma dove trovarlo? Lo trov nella generosit
di Don Angelo che, saputo il desiderio dellinferma, le fece avere met del suo. Doveva avere un sapore squisito, quel
caff: il sapore della carit evangelica.

Angelo Buttol non aveva un posto per dormire a casa sua. Don Angelo lo ospit nella canonica per molto tempo e spesso
divise con lui il poco cibo che aveva.

Angelica Mondin ricorda quanto affetto, proprio cos dice, Don Angelo nutriva per i fratelli di lei che erano lontani, spe-
cialmente verso Bepi, morto in Francia. Il ricordo. ancora la commuove.

Un giorno, accadde un...prodigio. Era scoppiato un incendio in un fienile e la casa vicina bruciava. Lacqua scarseggiava
ed era lontana, gi nel Tegorzo. Giunse Don Angelo a dare una mano, e quella mano si alz verso il fuoco, tracci un se-
gno di croce: -Non abbiate paura, state calmi!, ammoniva il Parroco. E il fuoco, come se gli obbedisse, calm il suo fu-
rore e poco dopo era spento.

Da Bepi De Paoli, un giorno Don Angelo vide che il banco della farina era vuoto e gli mand subito, per mezzo di Noemi,
qualcosa come dieci chili di farina.



PERSONAGGI
11
Carolina racconta: Ogni anno, nel giorno anniversario della morte di suo padre, Don Angelo faceva distribuire un pane a
testa a tutti i parrocchiani: non un minipanino come quelli che confezionano oggi, ma un vero pane!.

Maria Carelle, anche se ormai parrocchiana di Alano, afferma vivacemente: Quando Don Angelo andava a benedire le
case, dove sapeva che cera bisogno, non voleva assolutamente nulla, anzi lasciava l le uova raccolte altrove ed anche
una generosa offerta nascosta in busta per non umiliare nessuno.

Marcellino Mondin e altri fabbricieri di allora non ricordano nemmeno quanti possono essere stati i sacchi di farina e pane
che Don Angelo faceva giungere, attraverso loro, alle famiglie bisognose.

Celsino, che allora aveva il forno di Colmirano, ricorda il lavoro straordinario che Don Angelo gli faceva fare per confezio-
nare sacchi di pane per i poveri.

Agata dice con fierezza: lo sono la prima donna che Don Angelo incontr, dopo la guerra, sulla piazza di Colmirano, tra
le rovine, e non posso dimenticare la figura di Don Angelo che quasi piangeva in mezzo a tanti disastri!.

Gli uomini che, nel periodo post bellico, emigravano in cerca di fortuna, hanno forse ancora dei conti da saldare con Don
Angelo: quei denari che egli prestava perch potessero fare il viaggio. Ma sanno anche che Don Angelo, congedandosi
da Campo per andare a Quero, disse: Se avanzo qualcosa da qualcuno, nessuno si preoccupi: io tiro un striss e non ne
parliamo pi!. Questo lo afferma Amalia Curto che soggiunge: Era davvero Angelo di nome e angelo di fatto!.

Giannina Mondin ricorda bene come era fatta la aquileta dei tempi lontani. Don Angelo veniva ogni domenica a visitare
la suocera inferma: con la parola di conforto, non mancava mai di buttarle scherzosamente in grembo la moneta che allo-
ra aveva proprio linsegna dellaquila austriaca.

Se fosse viva la povera Pina Tessaro, racconterebbe pure lei qualche cosa. Per esempio direbbe di quando Ie nacquero i
gemelli e in casa non aveva che indigenza: ma Don Angelo se ne accorse e alla povera vedova provvide lui tutto il ne-
cessario per quei tristi e difficili momenti.

Ma Don Angelo non era parroco soltanto a Campo: lo vedevano arrivare a Milano, a Busto Arsizio a Legnano, perfino in
Svizzera e in Francia

A Bianca Carelle sembra ancora di incontrarlo mentre passeggiava lungo il lago di Como con i bambini della sua signora.
E ricorda la gioia provata allora: la gioia che fa sembrare dessere a casa propria, tra i propri cari, nella famiglia amata.

Lucia Carelle ricorda quando Don Angelo si rec in Francia: Mio marito - racconta - and a prenderlo a Verdun; egli
mangi con noi, pass la giornata con noi e con gli altri paesani venuti a salutarlo. Pensi - dice con orgoglio - Don Angelo
dorm sul nostro letto che lasciammo libero per lui!. Che cosa farebbe Lucia per avere ancora quel letto e poterlo tene-
re...come reliquia!

Libera Dal Zotto non veniva a casa da tre lunghi anni e desiderava tanto notizie della sua gente. Fu Don Angelo che glie-
le port a Seregno, rassicurandola del ricordo di tutti i suoi cari.

Quali saranno i ricordi pi belli che Don Angelo ha dei suoi figlioli di Campo? Chiss! Forse, ci saranno anche i ricordi tri-
sti, quando essi non si comportavano troppo bene... Ma le sue parole, anche allora, erano di bont. Soleva dire, senza
accusare mai alcuno: Andate a scopare la vostra casa, invece che chiacchierare degli altri!. Bisogna coprire tutto con
il manto della carit!. Non meravigliamoci mai di nulla, tutti sbagliamo!. E faceva zittire e davvero copriva il male con il
manto della rnisericordia, come fa Dio quando ci pentiamo.

E la riconoscenza di Don Angelo per il bene che riceveva? Menegheto fu per molti anni il suo sacrestano. Prima di la-
sciarlo, ringraziandolo dellopera sua, gli diede venti lire, ed aveva gli occhi umidi. Venti lire di allora, che fortuna per Me-
negheto!

E la bicicletta di Don Angelo, dove sar andata a finire? Sarebbe interessante conoscere il numero dei chilometri che Don
Donato ha percorso, da Campo a Valdobbiadene e viceversa, quandegli gliela prestava per andare a frequentare la
scuola media. Don Donato si rammenta di quelle manopole di pelle di coniglio che facevano da guanti? Don Donato si ri-
vede, piccolo e mingherlino che quasi non si scorgeva, su quella bicicletta che gli risparmiava la fatica delle gambe e gli
faceva guadagnare tempo per studiare?

Don Angelo! Confidente di ogni famiglia nelle giornate belle e in quelle tristi, pronto sempre a tutte le necessit, cuore
aperto a chiunque andava a lui, come un padre rimasto sempre vivo nel cuore dei suoi figlioli, dice Anita Lupezia.

Uomo giusto che pi giusto di cos non ce n'! E tanto preciso!, afferma Vettore da Uson.

Non ci sarebbero le Suore e lAsilo, se non ce li avesse donati Don Angelo, ricorda Oliva, veterana bidella dellAsilo e
delle Scuole. Infatti, fu Don Angelo che rinunci a tenersi il Cappellano e, al suo posto, chiam le Suore per il bene dei
bambini e delle ragazze. Le Suore e la Suora Maestra che per molti anni fece scuola qui da noi!.

lo conservo ancora il sonetto che Don Angelo fece e pubblic sul Bollettino quando morirono la mia Narcisa e il mio Cal-
listo!, dice la moglie di Nani Cina. (Cos scopriamo che Monsignore sa fare anche il poeta!).

Nani Buttol vorrebbe chiedere a Don Angelo: Si ricorda di quel ragazzino vestito da marinaio, che portava da bere ai
muratori quando si stava costruendo la Chiesa? Quello sono io: Nani Buttol, che non ho dimenticato mai il mio primo Par-
roco.

Dice Moreno: Davvero un ottimo sacerdote, Don Angelo! E bravo amministratore che, forse, sbagli carriera: avrebbe
dovuto fare lingegnere costruttore! Per, non fu prete sbagliato. Tutt'altro! Ed ha lasciato. dietro di s, tanto tanto bene.

Che il bene compiuto tra noi laccompagni nella vita che gli resta e lo segua, a testimoniare per lui, in cielo, quando Dio gli
dir: Vieni, servo buono e fedele, ricevi la ricompensa che ti sei meritato copiosamente anche a Campo!.




PERSONAGGI
12
La Festa del Ringraziamento
Con la centrale piazza Martiri interamente occupata da mezzi di lavoro e bestiame, si svolta ad Alano la 60
a
edizione
della festa del ringraziamento organizzata dalle sezioni Coldiretti di Alano e Quero. La cerimonia ha preso il via con la
Messa alla quale hanno preso partecipato i due primi cittadini Serenella Bogana e Sante Curto e i presidenti delle due
associazioni bassofeltrine Roni Codemo e Francesco Spadarotto. Quindi il corteo si trasferito di fronte al municipio do-
ve don Alessandro Dal Sasso, dopo aver sottolineato la durezza del lavoro della terra, ha benedetto gli attrezzi e i mezzi
esposti. Nel suo intervento il sindaco di Alano, Serenella Bogana, si soffermata sul mantenimento e sul consolidamento
della festa del ringraziamento. Accanto a chi ha speso e faticato per anni in un lavoro non semplice su un territorio
spesso difficile - ha aggiunto Bogana - ho il piacere di vedere i giovani che stanno dimostrando grande passione per il ter-
ritorio riscoprendo un lavoro che alla base delle nostre tradizioni. Questi giovani vanno sostenuti il pi possibile affin-
ch, possibilmente unendo le forze, possano produrre una grande ricchezza per il nostro territorio. Il sindaco di Quero,
Sante Curto, ha invece incentrato il suo intervento sul complimentarsi con gli agricoltori che - ha spiegato Curto - sono
gli unici che sono riusciti a mettere in piedi una festa organizzata e celebrata assieme fra Quero e Alano. Secondo me -
ha aggiunto - importante che anche le altre associazioni prendano esempio da voi che siete stati pionieri in questo sen-
so dimostrando che siete gente che va al sodo e che lavora lasciando da parte le futilit (articolo di Fulvio Mondin, da Il
Gazzettino di sabato 19 novembre 2011).

A Mario Berton e Maurizio Buttol la gara di scopa
con coppie a sorteggio del Valderoa
di Sandro Curto

Trentadue iscrizioni, sessanta pizze consumate (ottimo il
lavoro di Renato Coppe da Segusino), sessanta litri di
birra Bagatella spariti in poche ore: questi i numeri della
prima gara di scopa allasso, a coppie sorteggiate,
organizzata, presso la sede, dal Gruppo Alpini Valderoa,
sabato 12 novembre. Piena soddisfazione degli ideatori
Mario Collavo, Nicola Licini e Ivano Masocco che possono
cominciare a pensare alla seconda edizione nel 2012.
Lunica pecca, non imputabile agli organizzatori, alcune
assenze dellultimo momento che hanno messo a
repentaglio la perfetta riuscita della gara e che speriamo
non si ripetano in futuro. Per quanto riguarda il risultato, la
vittoria andata alla coppia formata dal veterano Mario
Berton di Quero, classe 1933, e da Maurizio Buttol di
Campo che in finale hanno superato, alla bella, quella
che sembrava la coppia favorita dopo il sorteggio con
Luigi Licini Cene di Alano e Alfonso Maschio di Vas. Al
terzo posto, pari merito, Piero De Faveri-Rizzieri Serafin e
i sorprendenti Amedeo Grillo-Giovanni Timillero. Nella foto
di Francesca Gusatto i due vincitori con la targa ricordo, i
secondi classificati e il capogruppo del Valderoa
Valentino Rech che ha effettuato le premiazioni.


Raduno dei reduci
dellAfrica orientale
(S.C.) Dalla nostra abbonata di Ortona Angela Codemo riceviamo e
pubblichiamo la foto a fianco che, dopo qualche indagine, abbiamo
scoperto scattata dallamico Antonio Pietro Nani a Feltre verso la fi-
ne degli anni 70.

Loccasione era la visita del generale Giacomo Ferrero (al centro
con i baffoni), classe 1911, pi volte ospite anche ad Alano, a suo
tempo ufficiale del battaglione alpini Uork Amba che oper in Afri-
ca Orientale.

Fra i reduci presenti nella foto abbiamo riconosciuto alcuni alanesi,
tutti deceduti: Angelo Masocco, che fu attendente di Ferrero, Ber-
nardino Rizzotto, Angelo Codemo, Roberto De Faveri e Luigi Co-
demo, padre di Angela.

CRONACA
COME ERAVAMO
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14
UNA ALANESE DOC IN QUEL DI TERRACINA
SAN PATRIZIO E GIOVE ANXUR
DUE PATRONI DI PRIMORDINE PER IVANA E MASSIMO

Di Ivana Codemo vi ho gi parlato, su queste pagine, qualche anno fa. Vi avevo raccontato di
questa bella alanese che, dopo varie esperienze di lavoro nel settore della ristorazione,
soprattutto allestero (prima in Germania e poi a Londra dove incontrer il futuro marito
Massimo), mette radici a Terracina. Qui, nel 1998, trasforma una vecchia osteria del centro
storico in un sofisticato locale dove si possono gustare, accompagnati da vini selezionatissimi,
i piatti della tradizione locale e di quella veneta. Vicino alle bruschette, alle panzanelle e alla
porchetta, infatti, si incontrano la polenta e schiz ed altri piatti di casa
nostra. Non solo: Ivana e Massimo offrono anche un incredibile
quantit di dolci fatti in casa, dal tiramis ai semifreddi, alle panne
cotte, ai cake e ai budini allinglese. Stiamo parlando del
St.Patrick, che non solo un rinomatissimo wine bar frequentato
dai buongustai ma anche un centro culturale dove si organizzano
incontri musicali, mostre larte, dibattiti, stage. Un particolare
richiamo di questo locale la fornitissima cantina, sistemata
allinterno di una cisterna del terzo secolo avanti Cristo, dove sono
ospitate oltre duemila bottiglie di vino. Il Saint Patrick sorge sui resti di
una domus medioevale, nel cuore pi antico della citt, a due passi
dal Capitolium e dalla cattedrale risalente al 1074 e anchessa
edificata sulle rovine di un tempio romano. La citt conserva anche
altre meraviglie risalenti allepoca romana, come il Foro Emiliano,
interamente lastricato per oltre 3000 metri quadrati, sul cui lato nord sono
visibili i resti del teatro semicircolare, sui quali, nel medioevo, furono poi
costruiti i palazzi del potere. Dal centro di Taormina si pu ammirare anche il
tempio di Giove Anxur, i cui solenni resti, in vetta al monte SantAngelo,
dominano la citt e il porto.
Aperto nel 1998, il St.Patrick colleziona successi e notoriet, e proprio
questanno raggiunge un altro traguardo: quello di esportare le sue
meraviglie gastronomiche ben oltre le severe mura terracinesi. Ivana e
Massimo, infatti, partecipano, nella splendida villa reale di Fontanafredda a
Serralunga dAlba nel cuore delle Langhe, ad una rassegna gastronomica alla
quale aderiscono 46 ristoranti di tutta Italia in occasione dei 150 anni
dellunit nazionale. La settimana dedicata al St.Patrick si svolta a fine
ottobre, conseguendo un successo clamoroso. Ivana e Massimo, coadiuvati
dalla preziosissima cuoca Dora, presentano, nelle varie serate, i piatti della
tradizione laziale (non disdegnando richiami a quella veneta), proponendo
ricette allinsegna della semplicit e dell assoluta genuinit, evitando
elaborazioni troppo fantasiose e sensazionali.. Volete qualche assaggio? Allora cominciamo con le olive di Gaeta, la
salsiccia stagionata al coriandolo, la pancetta alle erbe di montagna,
il capocollo al moscato di Terracina, la carne secca al peperoncino e
la bruschetta in salsa verde tipica del St.Patrick. Questo come
aperitivo. Segue il menu vero e proprio, costituito da delizie
dellAgro Pontino, mozzarella e ricotta di bufala con gelatina alla
menta, rosette di prosciutto di Bassiano, carciofi grigliati, melanzana
fritta dorata ripiena di tagliolini al pomodoro con formaggio filante,
spezzatino di carne bufalina stufata al vino bianco con polenta
Dulcis in fundo: uno squisito budino di pane al caramello.
Tutte queste leccornie le potete gustare anche voi, cari lettori del
Tornado. Basta recarsi al St.Patrick, in quel di Terracina, provincia
di Latina, via Anita Garibaldi 56. Meglio prenotare per tempo,
telefonando allo 0773.703170 e tenendo presente che il locale
aperto solo di sera. Chiuso il marted.
Se non conoscete personalmente la signora Ivana, dite che
siete di Alano o che vi manda il Tornado. Non vi
promettiamo sconti, ma sicuramente avrete unaccoglienza
privilegiata e uno splendido sorriso di benvenuto.
Piero P.
Nelle foto (dallalto in basso):
linsegna dellenoteca St.Patrick
uno scorcio del wine bar
Ivana e Massimo
la cantina nella cisterna romana
i resti del tempio di Giove Anxur
CRONACA
15
Roma, il treno del Milite Ignoto
di Angelo Ceccotto

Lo scorso 21 novembre ricorreva
la data storica del 90
anniversario della traslazione su
treno del Milite Ignoto da Aquileia
a Roma, al Vittoriano. Per
rievocare il percorso storico del
Treno dellEroe, partiva la
iniziativa dalla Federazione Fanti
di Treviso caldeggiata da quella di
Belluno e, a seguire, da quella di
Vicenza, poi dai Fanti del
Triveneto aggregati alla sede
centrale di Milano. Nel ripetere
tale avvenimento si messa di
traverso, come sempre nei nostri
confronti, la solita burocrazia,
dando cos lopportunit al
Ministero della Difesa e alle
Ferrovie di appropriarsi della appetibile iniziativa. Gesto, questo, meschino del potere e delle lobbies. Nonostante questo
sopruso, i Fanti dItalia non si sono rassegnati mantenendo fede al loro impegno, presenziando in ogni stazione di sosta
storica, partendo da Cervignano fino a Roma. Tant che il 4 novembre numerosi Fanti si sono ritrovati insieme a Roma,
presso limponente Altare della Patria, per la deposizione della Corona al Milite Ignoto. Quale pu essere la sensazione
innanzi al maestoso Vittoriano? Commovente, almeno per chi ha vissuto ed opera per la memoria dei Caduti e vive di
nobili valori di Patria sentendosi orgogliosamente Italiano. Descrivere quella circostanza mi difficile giacch, guardando,
la grande gradinata metteva soggezione. Nellinquadramento riservatoci, si imponeva una rituale compostezza e un ri-
spettoso contegno, consapevoli di onorare il mistico Sacrificio di tanti Caduti a cui mi rivolgevo con riverente preghiera, a
loro e al nobile Soldato Ignoto. Nel risalire gradino dopo gradino esprimevo il mio commosso sentimento:

Eccomi innanzi a te nobile e
sfortunato Soldato Ignoto che da
questo imponente e maestoso
altare sei testimone del Sacrificio
di tanti tuoi commilitoni che non
ebbero pi un nome in cui porgere
un fiore ed una riverente
preghiera. Guardo a te con
devozione, da questa bianca ed
interminabile scalinata, colto da un
fremito ed una emozione
travolgente, ove scorrono nei miei
pensieri sentimenti di gloria verso
tanti Eroi, ma di orrore per tanta
morte e travagliata sofferenza,
ancor pi per il tragico destino di
chi condannato ad essere ignoto.
S, amatissimo Soldato, io ho voluto essere qui in questa circostanza perch tu rappresenti le membra sfracellate dei tuoi
amici e compagni darmi morti nella crudele sorte di una trincea, nelle impervie vallate e rocce ghiacciate, nelle fosse di
granata, tra i reticolati o infilzati da baionette nemiche, o percorrendo lo straziante e disperato destino che la guerra com-
porta. S, soldato Eroe, sono qui per un sacro dovere di non dimenticarti e dimenticare la tragica sorte di tanti tuoi commi-
litoni Caduti. Sono qui insieme ai miei Fanti bellunesi e di tutta Italia ad onorare il Tuo e Vostro Sacrificio per dovere e i-
deali di Patria unita.

E stata, per noi Fanti, unoccasione eccezionale, un appuntamento straordinario, tanto desiderato quanto irripetibile per
molti di noi, profondamente commovente, incontrando la memoria storica di tanti fratelli dItalia Caduti, coscienti di rivolge-
re loro un dovuto Requiem aeternam dona eis, Domine e Requiescant in pace, amen.

ROMA - Cerimonia con la deposizione della corona al Milite Ignoto al Vittoriano


Ad Alano le cene dei Misteri
Anche quest'anno le Pro Loco del Veneto hanno voluto continuare l'esperienza di "Veneto, spettacoli di mistero", la
rassegna dedicata a luoghi, leggende e personaggi misteriosi del territorio del Veneto. La Provincia di Belluno, ha ade-
rito proponendo un calendario di tutto rispetto sia in termini qualitativi degli spettacoli che nel numero delle associazioni
coinvolte. La Pro Loco di Alano di Piave questanno ha voluto inserirsi in questo circuito di eventi con due serate
allinsegna del mistero: Venerd 18 novembre ha avuto luogo una cena con racconto animato in cui, oltre a piatti tradi-
zionali, sono stati proposti e fatti conoscere al pubblico presente le leggende ed i misteri locali: il carro doro scompar-
so, la storia di Maria Cric, la leggenda del Prete scomparso ed altri racconti. Sabato 19 novembre, alla luce delle vec-
chie lampade stato proposto un percorso a piedi che ha portato i presenti lungo un antico e suggestivo sentiero,
verso la chiesetta di Tessere, dove un tempo cera una galleria che conduceva al palazzo dei conti Franzoia, in quel di
Colmirano, e dove si dice sia rimasto sepolto un carro pieno di monete doro ha riscaldato la serata uno stand ga-
stronomico posizionato presso il piazzale di Tessere. Rientro, infine, per Colmirano, passando sotto le scalette, dove
un tempo cera laltro imbocco della galleria e dove, da dietro il muro, proveniva il tintinnio di monete doro

CRONACA
LETTERE AL TORNADO
16

TUTTI NOI POSSIAMO CONTRIBUIRE AL MIGLIORAMENTO
DELLA QUALITA DELLARIA!
Consigli per ridurre le emissioni inquinanti della combustione
Con larrivo della stagione fredda, in tutta la pianura padana e anche nelle nostre zone, si ripresenta puntuale il proble-
ma della qualit dellaria (aumento dei vari gas inquinanti, tra cui il pericoloso benzopirene, e delle polveri sottili). Questi
inquinanti sono prodotti principalmente dal traffico veicolare, dai processi di combustione industriale e, in inverno, dal ri-
scaldamento domestico ed industriale. In inverno inoltre la situazione peggiora notevolmente a causa del fenomeno
dellinversione termica, per cui laria calda sale e quella fredda ristagna in basso formando una specie di coperchio che
trattiene gli inquinanti. Tale fenomeno particolarmente evidente in tutta la pianura padana che, lo ricordiamo, tra le a-
ree pi inquinate dEuropa. Nelle nostre zone la legna rappresenta una fonte essenziale di riscaldamento, ma an-
che la legna produce benzopirene e polveri sottili. Vi sono per alcuni semplici accorgimenti che tutti noi pos-
siamo mettere subito in atto per usarla nel modo pi appropriato, evitando inquinamento inutile:

USARE SOLO LEGNA NATURALE, TAGLIATA E SECCATA DA ALMENO DUE ANNI.

AGGIUNGERE I PEZZI DI LEGNA SULLE BRACI ARDENTI, IN MODO CHE LA LEGNA RICOMINCI SUBITO A
BRUCIARE. (LE MAGGIORI EMISSIONI SI HANNO IN FASE DI ACCENSIONE ED IN CASO DI COMBUSTIONE
LENTA E DIFFICOLTOSA).

EFFETTUARE LA PULIZIA PERIODICA DELLA CANNA FUMARIA.

SOSTITUIRE, SE POSSIBILE, LA STUFA VECCHIA CON QUELLE NUOVE A DOPPIA COMBUSTIONE, CHE
GARANTISCONO RENDIMENTI MIGLIORI E CONSUMI INFERIORI.

NON BRUCIARE LEGNO TRATTATO CON FITOFARMACI, VERNICIATO, PLASTIFICATO O TRUCIOLARE.

NON USARE LEGNA VERDE O UMIDA, POICH LUMIDIT PRESENTE CAUSA DI CATTIVA COMBUSTIONE

NON USARE LEGNA ROTONDA INTERA, POICH OSTRUISCE IL FLUSSO DARIA NELLA CAMERA DI
COMBUSTIONE.

NON SOVRACCARICARE LA CAMERA DI COMBUSTIONE.

NON SOFFOCARE IL FUOCO, CHIUDENDO LE PRESE DARIA

Una buona combustione si riconosce da:

- Fumo quasi invisibile e senza odore
- Cenere leggera, di colore grigio chiaro o bianca
- Poca fuliggine nei camini
- Basso consumo di combustibile
- Fiamma rosso chiaro o blu

Una cattiva combustione si riconosce da:

- Fumo denso da giallo a grigio scuro e con odore a causa dellumidit o delle sostanze nocive presenti
nella legna
- Cenere pesante e scura
- Notevole consumo di combustibile
- Fiamma rosso scuro


Ricordiamo il divieto assoluto di bruciare, insieme alla legna, qualsiasi tipo di rifiuto, dal pannolino alla bottiglia di
plastica, dallimballo per alimenti alla carta, sia essa di giornale e/o plastificata (ricordiamo che la carta di giornale per
sua natura piena di inchiostro che bruciando emette sostanze tossiche).

Ricordiamo infine che molte amministrazioni limitrofe, tra cui Feltre, hanno recepito il Piano Regionale di Tutela e Risa-
namento dellAtmosfera (deliberazione n. 57 dell11 novembre 2004) che proibisce di bruciare ramaglie allaperto.

Ci rivolgiamo pertanto alle amministrazioni locali invitandole, qualora non lo avessero gi fatto, a recepire le suddette
indicazioni come mezzo utile alla riduzione dellinquinamento atmosferico.

La legna non bruciata potr essere triturata e sminuzzata e usata come pacciamatura, oppure lasciata composta-
re in un angolo del prato o del giardino, oppure conferita presso lecocentro comunale.

Per chi volesse approfondire largomento: Piano Regionale di Tutela e Risanamento dellAtmosfera ( sul sito della re-
gione Veneto) / Formazioni di polveri sottili in apparecchi termici a legna, di N. Klippel e T. Nussbaumer / ARPAV (A-
genzia Regionale per lambiente del Veneto).
Cordialmente,
Gruppo Ricicliamo BassoFeltrino

LETTERE AL TORNADO
Nel direttivo anche gli alanesi Fabio Faccinetto, Angelo Schievenin e Matteo Codemo e il querese
Andrea Vanzin. Pierangelo Moret tra i revisori dei conti, Michele Zuccolotto tra i probiviri.

Mattia Paoluzzi eletto presidente
del bacino di pesca n. 10 Acque Feltrine
di Silvio Forcellini

Mattia Paoluzzi, veneziano di nascita ma alanese dadozione, il nuovo presidente del bacino di pesca n. 10 Acque Fel-
trine. Lo ha eletto lassemblea generale dei soci, riunitasi lo scorso 23 ottobre a Feltre, presso il Palaghiaccio, per rinno-
vare le cariche sociali.

Lesito del voto stato particolarmente lusinghiero per i residenti del Basso Feltrino: oltre a Mattia Paoluzzi, sono entrati a
far parte del direttivo dellassociazione, in qualit di consiglieri, anche gli alanesi Fabio Faccinetto, Angelo Schievenin e
Mattia Codemo e il querese Andrea Vanzin. Inoltre, tra i revisori dei conti figura lalanese Pierangelo Moret, tra i probiviri il
vassese Michele Zuccolotto. Gli altri membri del consiglio direttivo sono i feltrini Antonio Gallon, Domenico Moretti e Gio-
vanni Ceccato e il pluricampione mondiale di pesca alla trota Marino Poloniato, di Crocetta del Montello.

Compito dei nuovi eletti sar ora quello di risollevare le sorti della pesca nel bacino di propria competenza, che compren-
de fiumi e torrenti dei Comuni di Alano, Quero, Vas, Feltre, Pedavena, Cesiomaggiore e Seren del Grappa. Primo impe-
gno dellassociazione, che ha 600 soci e sede a Feltre, la partecipazione al bando di concorso pubblico indetto dalla
Provincia di Belluno per la concessione per 10 anni delle acque citate in precedenza. Questo comporta la presentazione
di un dettagliato programma tecnico (riguardante in particolare la semina e che stato gi redatto dal nuovo direttivo) in
linea con le direttive provinciali che tendono a privilegiare marmorate e temoli.

Ricordo infine che il bacino di pesca n. 10 Acque Feltrine proprietario dellincubatoio di Tomo (gestito per dalla Pro-
vincia di Belluno) e della nursery di Feltre, sul Rio Musil.

Notizie in breve
a cura di Silvio Forcellini

TRE DITTE ARTIGIANE DEL BASSO FELTRINO PREMIATE DALLUAPI Tra le 89 ditte premiate per longevit e intra-
prendenza dallUapi, venerd 18 novembre a Belluno in occasione della 16
a
edizione di Arte e Lavoro, figurano anche
tre nostre vecchie conoscenze: si tratta del Panificio Pasticceria Collavo Matteo di Alano (per i cinquantanni di attivit),
di Antonio Agrizzi di Alano (per i cinquantanni di attivit) e di Bottin Auto di Quero (per i quarantanni di attivit). Essendo
questi artigiani di lungo corso anche nostri affezionati abbonati, come Tornado abbiamo deciso di dedicar loro, nei pros-
simi numeri, lo spazio che meritano per la loro pluriennale attivit.

L11 DICEMBRE IL PRANZO DELLE ASSOCIAZIONI FENERESI Si terr domenica 11 dicembre, alle ore 12.30 presso
il ristorante Tegorzo, il tradizionale pranzo che vede riunite le associazioni feneresi (Pro Loco di Fener, Bocciofila Ponte
Tegorzo e Tennis Club Tegorzo). Prenotazioni entro gioved 8 dicembre telefonando allo 0439/779740.

A FENER IL VEGLIONISSIMO DI FINE ANNO La Pro Loco di Fener intende organizzare, presso il centro parrocchia-
le, il veglionissimo di fine anno. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a Cinzia del Kangur Bar, presso la stazione
ferroviaria di Fener.


CRONACA
18
Calcio - Prima Categoria
Unottima SP Calcio 2005 sale al 4 posto
Partite campionato:
10
a
giornata: SP Calcio 2005 Follinese 3 a 1
11
a
giornata: C. S. Lucia SP Calcio 2005 1 a 2
Classifica campionato dopo 11
a
giornata:
Fontanelle Alpago 27, Plavis 23, Caerano SP Calcio 2005 19, Castagnole Concordia 18, Godega 17, Fregona
16, Vazzolese Follinese 13, C. S. Lucia 10, Altivolese Maser 8, Limana 6, Sedico 5, Cordignano 2.

Calcio - Seconda Categoria
Prime vittorie per la Piave Tegorzo
Partite campionato:
10
a
giornata: Riese Vall Piave Tegorzo 1 a 2
11
a
giornata: Piave Tegorzo Pove 4 a 0
Classifica campionato dopo 11
a
giornata:
Marchesane 27, Valdosport 20, San Vittore 19, Bessica Cassola 18, Lentiai Spineda 16, Riese Vall 15, Aurora
Santa Croce 14, Valbrenta 13, Giovanile Ezzelina 12, Eagles Pedemontana Piave Tegorzo 11, Arsi 10, Pove 4.

Dal GAZZETTINO del 14 ottobre 2011
Olimpiadi di lingua italiana
Firenze, 14/15 ottobre 2011
Fabio Licini di Alano di Piave, studente al quarto anno dellIstituto I.I.S. Negrelli
di Feltre, appassionato non solo di computer e di Judo, partecipa alla prima edizio-
ne delle Olimpiadi della Lingua Italiana. Progetto indetto in occasione dei 150 anni
dellUnit dItalia, organizzato dal Ministero dellIstruzione sotto lAlto Patronato del-
la Presidenza della Repubblica e con la collaborazione dellAccademia della Cru-
sca, Comune e Universit, vede la partecipazione di 2500 studenti delle scuole su-
periori.
Fabio, dopo aver superato la prima prova classificandosi al primo posto nella fase
di Istituto e secondo nella fase
Regionale, viene convocato
assieme ad altri 50 giovani
provenienti da tutta Italia a
partecipare alla finale
nazionale a Firenze il 14 e 15
ottobre presso il Salone dei Duecento. Presenti allevento importanti autorit come il sindaco di Firenze Matteo Renzi e
il segretario delegato del Ministro Gelmini, i quali hanno premiato tutti i finalisti. Sicuramente una bella esperienza per
Fabio, sia per lopportunit di conoscere esponenti di rilievo della lingua italiana come Zavoli, Sermonti, Dal Cin e Sa-
batini, sia per limportante e meritato premio ricevuto. Ottima occasione anche per un momento di positiva aggregazio-
ne tra giovani studenti. Continua cos Fabio! In foto: Fabio con alcuni finalisti alla serata di gala.

CRONACA
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19
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COMUNE DI QUERO
Provincia di Belluno
32030 QUERO (BL) Piazza Guglielmo Marconi n. 1 Cod. Fisc. P.I. 00142890250
Prot. nr. 7077 Reg. Pubb. nr. 640/11 Quero, 17/11/2011
AVVISO AL PUBBLICO
Intervento a favore delle famiglie per il contenimento della
spesa legata al trasporto scolastico
Il Comune di Quero informa che il Consorzio B.I.M. Piave di Belluno ha destinato ai Comuni consorziati un contributo
finalizzato ad intervenire a favore delle famiglie per il contenimento della spesa sostenuta per lacquisto di abbonamenti
per il trasporto scolastico degli studenti frequentanti le scuole primaria e secondaria di primo grado e secondo grado
nellanno scolastico 2011/2012, presso gli operatori di settore Dolomiti Bus S.p.A., La Marca S.p.A. e Trenitalia S.p.A
IL CONTRIBUTO E PREVISTO NEI SEGUENTI IMPORTI
Gli interessati dovranno:
inoltrare domanda di contributo al Comune di Quero via web
entro e non oltre il 31.12.2011 mediante la compilazione di
un apposito modulo reperibile sul sito istituzionale
www.comune.quero.bl.it nella sezione Essere Cittadino alla
voce Servizi Scolastici; per coloro che non dispongono di
un collegamento internet il Comune mette a disposizione
nelle giornate di mercoled dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e di
sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,00 presso la Biblioteca
Comunale un personal computer per la compilazione del
modulo in parola;
presentare allUfficio Servizi Scolastici del Comune entro e non oltre il 31.12.2011 copia della documentazione
attestante la spesa sostenuta.
REQUISITI RICHIESTI PER ACCEDERE AL CONTRIBUTO:
- residenza dello studente nel Comune di Quero;
- spesa sostenuta presso gli operatori di settore Dolomiti Bus S.p.A., La Marca S.p.A. e Trenitalia S.p.A. per lacquisto di
un abbonamento mensile o annuale per il trasporto scolastico degli studenti frequentanti le scuole primaria e secondaria
di primo e secondo grado relativo allanno scolastico 2011/2012;
- spesa sostenuta per il trasporto scolastico riferito a tratte in fascia chilometrica superiore ai 5 Km.;
Per ogni ulteriore informazione possibile contattare telefonicamente il responsabile dellufficio servizi
scolastici al nr. 0439/781842 dal luned al sabato dalle ore 9,30 alle ore 12,30.
IL RESPONSABILE DELL'UFFICIO
(Paola ZANDOMENEGO)
Fascia 1 (Km. 0 5) 0,00
Fascia 2 (Km. 5 10) 40,00
Fascia 3 (Km. 10 - 20) 43,60
Fascia 4 (Km. 20 30) 47,80
Fascia 5 (Km. 30 40 78,10
Fascia 6 (Km. 40 50) 110,90
Fascia 7 (Km. 50 75) 134,30
Fascia 8 (Km. 75 100) 193,60
Fascia 9 (Km. 100 150) 270,30
ATTUALIT
20
Calcio - Settore Giovanile
Buona prova per lSGA alla 1
a
Kermesse
Memorial Piero Mercanti
di Cristiano Mazzoni
Buonissima prestazione per le squadra Pulcini 2003/2004 del SoccerGiovanileAssociato alla 1
a
Kermesse Memorial
Piero Mercanti organizzata luned 31 ottobre dalla societ Zero Branco FBC 1932. Il torneo riservato ai giocatori del
primo anno della categoria Pulcini era dedicato
allallenatore Piero Mercanti, prematuramente
scomparso, che proprio nei suoi ultimi anni di vita
stava allenando nello Zero Branco ma che in
passato aveva allenato in altre societ tra cui, per
cinque anni, anche nel SoccerGiovanileAssociato.
La squadra allestita dal mister Fabrizio Suman si
ottimamente comportata in un torneo che
annoverava tra le partecipanti le squadre del
Treviso, Montebelluna, Fulgor Trevignano, Condor
SantAngelo, Caerano, Cornuda Crocetta, Casale
sul Sile, Pro Mogliano, Suseganese oltre a due
compagini locali. Le dodici squadre partecipanti
hanno dato vita a diversi incontri che hanno
entusiasmato per tutta la giornata il pubblico
presente. Il SoccerGiovanileAssociato dopo esser
giunta seconda nel proprio girone preliminare grazie
a due vittorie ed una sconfitta, nel girone di chiusura
otteneva una vittoria e due sconfitte mettendo in
mostra buona tecnica e determinazione.
Questi i giocatori partecipanti (vedi foto): in piedi da
sx Fabrizio Suman (mister), Tommaso Suman,
Samuele Farinelli, Thomas Bettin e Tristan Me-
negon; accosciati da sx Kevin Baron, Andrea
Farinelli e Alex Zannini.


Controlla il numero di scadenza del
tuo abbonamento. Lo trovi
sulletichetta. Eviterai di perdere
qualche numero della rivista.
Natale co NoiAltri a San Vetor
Il Comitato NoiAltri a San Vetor lieto di invitarvi ai festeggiamenti per il Natale
ormai alle porte,
sabato 10 dicembre 2011 dalle 17
lungo la Via San Vittore ad Alano.
La manifestazione si aprir con linaugurazione di una mostra di presepi che
saranno esposti nella Chiesetta e nei cortili della via. Naturalmente contiamo sulla
partecipazione di tutti: pi presepi ci saranno, pi liniziativa sar interessante!
Dopo lapertura della mostra sono previsti spettacoli di intrattenimento e letture animate di racconti di Natale con
accompagnamento musicale, proposti da Federica De Col e momenti conviviali e di ristoro per grandi e piccini.
Inoltre, per quanti gradiranno passare la serata in compagnia, sar possibile mangiare un piatto di minestrone.
Il Comitato ringrazia per la collaborazione e vi aspetta numerosi!




Chiunque desideri realizzare o esporre il proprio presepe, pu contattarci allindirizzo e-mail
noialtriasanvetor@yahoo.it o per telefono al nr. 0439.779576 (lasciando un messaggio in segreteria).
ATTUALIT
CALCIO
21
LETTERE AL TORNADO
Ri/cercatori di senso - scuola di formazione
CHI
Il corso in attivit laboratoriale ed esperienziale rivolto in
particolare a 20 GIOVANI che esprimano attitudine al
ruolo di guida e desiderosi di spendersi per il bene
comune.
COME
La metodologia formativa prevede lezioni, dinamiche
gruppali, principi e metodi delleducazione attiva, tecniche
di animazione con particolare riferimento a quelle di
strada, percorsi esperienziali, videoconferenze, stage
residenziali, visite guidate in Italia e allestero.
QUANDO
Il corso avr durata biennale a partire dal mese di gennaio
2012 e terminer a maggio 2014, prevedendo tre incontri
mensili. Sono offerti 20 CAMMINI esperienziali con
possibilit di scelta, tra le realt che sostengono
liniziativa.
A conclusione del percorso formativo prevista la
discussione di una tesi di diploma.
PERCH
Affidare a giovani italiani e non, sorti del bene comune a
loro pi prossimo e nel mondo, in compagnia dellart. 2
della Costituzione Italiana:

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili
delluomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali
ove si svolge la sua personalit e richiede ladempimento
dei doveri inderogabili di solidariet politica, economica e
sociale.

RI/CERCATORI DI SENSO SCUOLA DI FORMAZIONE
Scuola di formazione volta alla preparazione di giovani
con attitudine ad assumere ruoli di leader e di impegno,
abitanti le proprie realt di riferimento e comunit.
Animatori, formatori, operatori e mediatori educativi.
Coordinatori di gruppi del pre-politico, dello spirituale,
dellarte, dellimpresa, del sindacato, della politica, della
scuola, del lavoro, dellinformazione, della comunit, della
Citt, delle famiglie in rete, della verit, della memoria,
della comunicazione, della prevenzione e del dolore.
Animatori di gruppi informali e organizzati di aree
giovanili, educatori di aggregazioni sportive, formatori
arbitrali, facilitatori di relazioni, leader tra i pari. Scuola
con attenzione mirata ad educazione, prevenzione,
pedagogia, relazioni, pace, coscienza e cittadinanza. Al
termine del primo quadrimestre i corsisti inizieranno
laboratori di confronto educativo con 20 ADULTI, anche
nonni, che gradiranno aderire alliniziativa.
DOVE
Lattivit formativa sar svolta prevalentemente presso la
Comunit Villa San Francesco in Facen di Pedavena, a
Casa Emmaus, presso il Centro C.I.F. in Bibione e la Cooperativa Sociale Arcobaleno 86 onlus in Feltre.
Agraria
MARCHI
Zona Industriale, 68 - PEDEROBBA (TV) - Tel. e Fax 0423 688902
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WAFER PER CAVALLI 12,00 - 25 KG
Chiuso il Mercoled pomeriggio
22
A Bolzano ancora un successo per Asd Shu Ren Kan
Ancora un successo per ASD SHU REN
KAN, associazione di Karate presente da
oltre 16 anni ad Alano di Piave. Domenica
29 Ottobre si disputato a Bolzano la
Finale Regionale Gran Premio
Giovanissimi con oltre un centinaio di
partecipanti nelle varie categorie, alla quale
ha partecipato la giovane Giulia Cebin. In
terra Trentina latleta ha conquistato ben
due medaglie, il gradino pi alto del podio
nel Kumit (combattimento) nella categoria
Ragazze, bissando il successo nella stessa
categoria conquistato lo scorso maggio
sempre a Bolzano, a riprova della
supremazia dellatleta rispetto alle avver-
sarie. Buona anche la prestazione, sempre
nella stessa categoria, nella prova di kat
con una medaglia dargento. il Kat un
esercizio codificato nel quale vengono
valutate da una serie di giudici velocit,
potenza, eleganza e ritmo che simula un
combattimento contro pi avversari. Un esercizio molto difficile che richiede molta concentrazione e consapevolezza
nellesecuzione. Va ricordato che Giulia stata lunica atleta a competere in entrambe le specialit e salire su entrambi i
podi. Soddisfazione per i tecnici dellassociazione Ivan Burgoni (Istruttore 5 Dan) e Ceccoto Roberto (Allenatore 3 Dan)
Per Info: Ivan Burgoni 347 5978279 E-Mail: ivan.burgoni@gmail.com
Orario lezioni: Marted e Venerd 18:00-19:30 Palestra Comunale Alano di Piave
Sito: www.shurenkan.it

Ragazzi 2000: lassociazione si scioglie
Spett.le Direttore de IL TORNADO
Chiediamo lospitalit della sua rivista per poter raggiungere il numero pi ampio possibile degli interessati.
A tutti coloro che sono stati Ragazzi 2000 o che hanno sostenuto i Ragazzi 2000
Dopo alcuni anni di inattivit il Gruppo artistico Ragazzi 2000 ha voluto collaborare allorganizzazione del De-
cennale di Poesia , prima di sciogliersi come associazione. Lo scioglimento formale un atto dovuto soprattutto
per rispetto di quanti hanno fatto parte dellAssociazione e di quanti altri hanno contribuito allattivit della stessa. Con
lo scioglimento, infatti, i responsabili dellAssociazione rendono conto del residuo di cassa e del patrimonio sociale.
Tutto ci non toglie che ci auguriamo tutti che I Ragazzi 2000 o unaltra associazione similare possano tornare in vi-
ta e brillare con la loro attivit. Innanzitutto allora un grosso grazie a tutti coloro che a vario titolo hanno fatto parte e
hanno sostenuto i Ragazzi 2000.
In particolare rendiamo noto che:
1. il residuo di cassa (817,30 euro) destinato:
a) per attivit relative alla manifestazione Poesia ;
b) per attivit artistico-musicale da svolgersi a Quero e rivolta ai ragazzi e ai giovani.
Tale attivit dovr essere valutata e approvata da un gruppo di persone individuate in: M Gilberto Meneghin, M
Gianmartino Durighello, sig. Parroco di Quero.
2. Del patrimonio sociale:
Emanuele Dal Zot si impegna a ordinare il materiale didattico e artistico (registrazioni, testi, partiture) in modo da
offrire un valido ricordo dellesperienza dellassociazione da donare alla Biblioteca Civica di Quero.
Ringraziamo per lospitalit il Direttore del Tornado,
un saluto a tutti gli amici dei Ragazzi 2000 con la speranza che questo davvero non sia un addio e qualcun altro
possa continuare a raccogliere il nostro testimone.
Quero, 5 novembre 2011
il Coordinatore - Kriss Rizzotto














COMUNE DI VAS
Provincia di Belluno

Contributi per il contenimento
della spesa del trasporto scolastico
Il Comune di Vas informa che il consorzio Bim Piave ha destinato dei contributi ai Comuni consorziati finalizzati ad
intervenire a favore delle famiglie per il contenimento della spesa legata al trasporto degli studenti.
A tal fine entro e non oltre il 31 dicembre 2011 dovr essere inoltrata richiesta mediante apposito modulo da ritirare
e riconsegnare allufficio servizi sociali del comune (marted 09,00-12,00 e mercoled 15,00-18,00).
LETTERE AL TORNADO
KARATE
23
Mostra fotostorica e testo
Andar per monti: la grande passione
50 anni di storia (dal 1922 al 1972) del CAI Sezione di Feltre in occasione del 90 anniversario
"Andar per Monti: la grande Passione" forse la pi importante mostra di
foto d'epoca dedicate alla montagna mai realizzata nel nostro territorio.
Organizzata dal CAI-Sezione di Feltre, grazie alla fattiva collaborazione
dell'Archivio Fotostorico Feltrino, la mostra composta da 110 pannelli e 550
fotografie ed supportata da un catalogo di 210 pagine, con testi di Bianca
Simonato Zasio, Teddy Soppelsa e Francesco Padovani. Il progetto ha
richiesto tre anni di elaborazione per la riproduzione digitale e catalogazione di
oltre 3.000 immagini e centinaia di documenti, conservati presso la sede CAI e
raccolti fra i soci anziani. Oltre un anno per l'analisi dei materiali visivi, il
confronto con le fonti cartacee e le testimonianze dei protagonisti, per il
montaggio elettronico dei pannelli, la sistemazione delle foto, la stesura di testi
e didascalie. Il risultato una mostra che ripercorre tutte le principali
attivit svolte dal CAI di Feltre, dalle prime associazioni alpinistiche nate nel
1920-21, alla fondazione della Sezione feltrina (il 30 aprile 1922), fino ai primi anni settanta: non solo escursioni e a-
scensioni alpinistiche, ma anche sport invernali, competizioni sportive (come il Trofeo Feltre-Pavione, o i Campionati
Feltrini di sci), campeggi, congressi e momenti conviviali. Molto ben documentata la fase del secondo dopoguerra,
con la nascita del Gruppo Rocciatori e l'apertura di nuove vie sulle nostre montagne e gruppi dolomitici limitrofi, e so-
prattutto con la costruzione di Bivacchi e Rifugi (anni '50 e '60) e tracciatura e segnalazione dei sentieri (compresa l'Al-
ta Via delle Dolomiti N. 2 realizzata nel 1963). Un'occasione, questa, immancabile non solo per i soci CAI, ma per
tutti gli amanti della montagna e per gli appassionati d fotografia: Molteplici sono infatti i motivi d'interesse: da
quello paesaggistico, a quello sportivo, da quello naturalistico a quello socio-antropologico e del costume sociale. Ver-
r anche presentato il testo, che porta lo stesso titolo della mostra e ne funge da catalogo (ma fruibile anche come
opera autonoma), contenente 150 immagini ed alcuni importanti scritti di approfondimento.
L'esposizione rester aperta al pubblico dal 26 novembre 2011 al 21 gennaio 2012, con il seguente orario:
marted e venerd ore 15-18; sabato e domenica ore 10-12; ore 15-19.
Info: Sede CAI Feltre Tel. 0439.81140
oppure Sede operativa FASF c/o Biblioteca Civica di Pedavena 0439.301818 e-mail: biblioteca.pedavena@feltrino.bl.it


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ATTUALIT
24
1954: prima Comunione a Campo
segnalazione di Sergio Carelle
(M.M.) Continua la serie di foto
segnalazioni ad opera del nostro
abbonato Sergio Carelle e
stavolta riandiamo con lui al
1954, anno della sua prima
comunione, in quel di Campo. La
foto dei comunicandi doppia:
una prima fatta davanti alla
chiesa con don Bruno
Capparotto e poi una fatta in
visita al parroco, allora
ammalato, don Bortolo Sebben.
Dellepoca Sergio ha conservato
anche il santino, che sul retro
riporta i nomi di tutti i bambini
che hanno partecipato al
sacramento della Comunione.

ilpiacerediRileggere
Proposte di Marina Nell
PNIN
di Vladimir Nabokov (1957)
L'attempato passeggero seduto accanto al finestrino sul lato nord di quella carrozza
ferroviaria inesorabilmente in corsa, con un posto vuoto a fianco e due posti vuoti di
fronte, altri non era che il professor Timofej Pnin. Mirabilmente calvo, abbronzato e
rasato con cura, aveva un inizio piuttosto imponente, con la gran cupola brunita del
cranio, gli occhiali cerchiati di tartaruga (che mascheravano un'infantile assenza di
sopracciglia), il labbro superiore da primate, il collo solido e il torso muscoloso serrato
in una giacca di tweed attilata, ma una fine un po deludente, con due gambette sottili
(al momento rivestite di flanella e accavallate) e due piedi dall'apparenza fragile, quasi
femminei.
[...] A questo punto necessario rivelare un segreto. Il professor Pnin si trovava sul
treno sbagliato.
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    Andrea Cesari
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