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I l Loop è chiuso. La vita sta tornando alla normalità quando la bucolica campagna
viene improvvisamente allagata da un’acqua scura scaturita dall’immensa
infrastruttura sotterranea abbandonata. Nelle aule e nei cortili delle scuole
cominciano a diffondersi voci, storie sull’inondazione e su come abbia portato
qualcosa con sé. Un fatto è chiaro: il passato non è pronto per essere dimenticato.
Simon Stålenhag è tornato. Nelle pagine di Flood continua il racconto iniziato con
Loop – edito in Italia da Mondadori nella collana Oscar Ink, così come Electric
State: ricordi di un’infanzia nordica punteggiati di strane macchine e bizzarre
creature provenienti da altre dimensioni. In Flood Stålenhag sposta lo sguardo dagli
anni Ottanta ai Novanta, il decennio del grande cambiamento in cui il mondo esterno
ha fatto davvero irruzione in Scandinavia. Sono racconti che parlano delle sfide della
gioventù, di cortili nebbiosi, di primi baci, del trovare se stessi, e di robot.
Hanno detto di Loop: «Avete un nerd in famiglia e non sapete cosa regalargli per
Natale? Portategli Loop, e vi amerà per sempre!»
NPR Books
L’autore
FLOOD
Illustrazioni e testi Simon Stålenhag
A cura di Tomas Härenstam & Nils Karlén
Curatore grafico Christian Granath
Direttore del progetto Tomas Härenstam
Manipolazione colori e postproduzione Dan Algstrand
Scure immagini sull’acqua, sono state messe via.
Nel mio libro precedente, Loop, ho raccontato com’è stato crescere nelle
terre che hanno ospitato il Loop durante la fine dell’era della Riksenergi.
Ho coperto il periodo che va dai primi anni Ottanta fino allo
smantellamento del progetto Loop, nell’autunno del 1994, quando la
Riksenergi fu soppiantata da una nuova società, la Krafta. Ma la storia del
Loop non finì in quel momento. Mentre lavoravo a quel libro, sapevo già
che gli anni dal 1995 al 1999 e gli strani eventi che seguirono la chiusura
del Loop avrebbero richiesto un volume a parte.
Questo libro racconta fatti che si sono verificati alla fine degli anni
Novanta. Da allora sono avvenuti cambiamenti rivoluzionari, definiti
giustamente dai manuali di storia come l’inizio di una nuova epoca. Il più
considerevole fu l’improvviso slittamento polare dell’autunno del 2001, che
paralizzò all’istante le rotte commerciali magnetrin dell’emisfero boreale e
creò il gigantesco cimitero delle navi oggi chiamato Cintura della Morte. La
tracimazione del Mälaren e il conseguente smantellamento del Loop sono,
almeno per la storia della Svezia, alcuni tra gli eventi che segnarono
chiaramente la fine di un’era.
Fuori dalla mia finestra sta calando il buio, e in quel tramonto c’è lo stesso
panorama che ventuno anni fa venne distrutto dall’allagamento. Nelle ore
del crepuscolo non è semplice notare i dettagli che rivelano il passaggio di
due decenni. È difficile separare il ricordo dalla realtà, perché il cervello
riempie le zone d’ombra. Al calare del sole, il campo sembra un lago
coperto di ghiaccio. Si potrebbe quasi pensare che sia di nuovo allagato.