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MARZO 2020
P OW E R OF LIGHT
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photo Giovanni Gastel
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ARCHITECTURAL DIGEST E D I TO R I A L E
Facevo le Medie quando ho visto per la prima volta la Ma- a Ferrara dagli Este. Nello stesso periodo frequentava la cor-
donna di Senigallia. Assieme alla Flagellazione di Cristo, te Piero, che sicuramente si ispirò all’uso scultoreo della luce
altro capolavoro di Piero della Francesca, e alla Muta di nei fiamminghi, al loro gusto per il dettaglio, alle loro tec-
Raffaello Sanzio, era appena stata riportata al Palazzo Du- niche – la pittura a olio, allora poco usata dalle nostre parti.
cale di Urbino dopo un clamoroso furto, e all’improvviso E che si innestò quindi, parzialmente, in quella tradizione
tutti ne parlavano. O meglio, si parlava soprattutto della da cui sarebbe poi nata la magia di Vermeer.
Flagellazione e della Muta. Ma a me colpì enormemente È nelle Fiandre, ad Anversa, la casa che pubblichiamo
di più la Madonna. Quel fascio di luce che entra dalla fine- in copertina. E sembra un quadro fiammingo trasformato
stra a sinistra nella stanza in fondo, e illumina il pulviscolo in live action: le fughe di stanze, i tagli di luce che riempio-
nell’aria, e scolpisce gli arredi, gli oggetti, il panno di lino no lo spazio, disegnano le forme, rendono vivi e cangianti i
nella ciotola, il velo e le vesti di Maria. colori. Ma la luce naturale è un elemento di arredo in tutte
Un’emozione molto simile l’ho provata anni dopo, le case di questo numero e, aggiungo io, in ogni casa che
quando a New York ho ammirato, per la prima volta dal rifiuti di essere un bunker antiatomico privo di contesto,
vivo, un quadro di Jan Vermeer. Donna con brocca d’acqua. in ogni casa dove l’interno «parli» con l’esterno, in ogni
Altrettanto e sorprendentemente moderno per i suoi tempi, casa che sia una Casa.
però dipinto due secoli più tardi, quindi per forza diverso. C’è sempre bisogno di luce. Ce n’è ancora più bisogno
Eppure: lo stesso fascio di luce che irrompe da sinistra e in questi giorni di incertezza, ce n’è un bisogno partico-
«riempie» l’aria, e plasma i tessuti, il metallo, il legno. lare in Italia, a Milano e nei distretti del Made in Italy che
La similitudine non è una coincidenza. Nel Quattro- stanno coraggiosamente cercando di scrollarsi di dosso
cento, quando Toscana e Fiandre erano i centri mondiali del una brutta cappa di sfortuna e di pregiudizio. Ne saranno
commercio e quindi dell’arte, capitava che si facessero «ge- capaci, come ogni volta, e usciranno a una luce ancora
mellaggi». Rogier van Der Weyden, in vita il più influente dei più intensa. Questo numero lo dedichiamo, come augurio,
cosiddetti Primitivi fiamminghi, venne invitato a dipingere a loro, a voi, a noi.
SCRIVETEMI SEGUITEMI
33
ARCHITECTURAL DIGEST SOMMARIO
Storie
136 I L M O N D O
DI SOT TO
Ville, infinity pool, templi scavati
a mano. A beneficio di YouTube e
di milioni di visualizzazioni
154 Q U E S TA C A S A N O N
È U N O S H OW RO O M
A Los Angeles, il successo di un
esperimento: mostrare il meglio
del nuovo design in una vera casa
176 TA L I E S I N
La casa-scuola di architettura
e di vita fondata da Frank Lloyd
Wright nel deserto dell’Arizona
Case
98 U N P I E N O D I V U O T O 142 L A B O T T E G A
Inventario
Ad Anversa, la casa di un gran- DEI RICORDI
de collezionista d’arte. Dove Gli anni ’20, la campagna bel-
trovano spazio colori e luce ga, una pagoda e un’artista che
ha deciso di invecchiare qui
112 L’ I M P E R F E T TA
BELLEZZA 162 N E L T E M P O
Una villa storica a Lugano e un Un palazzo del Seicento a Ve-
progetto che non cancella ma nezia accoglie l’arte contempo-
193 S P E C I A L E L E T T I
evidenzia i segni del tempo ranea del suo proprietario
Minimali, geometrici, sontuosi,
industriali e sempre comodi: 14
124 L A C A S A P O N T E nuovi letti e una galleria di og-
A cavallo di un ruscello a Los getti e complementi che ruota-
Angeles, l’eco-rifugio di una no intorno al benessere e al ri-
giovane star dell’architettura poso, per 42 proposte di design
43 P R I M A PA G I N A 54 7 F O R T H E F U T U R E 66 N E L P I AT T O
Upcycling d’autore Sara Ricciardi Il mare e la campagna della Versilia
44 1 0 0 A N N I D I I N T E R N I 56 A U T O 69 O R O L O G I
Una mostra sul nostro abitare Il nuovo super SAV di BMW Novità dalla Dubai Watch Week
46 M O O D 1 / S O S T E N I B I L E 58 M O O D 3 / G E O M E T R I E 72 S E TA H I G H T E C H
Il design diventa eco Il rigore delle linee Antica tradizione e nuovi tessuti
48 I N C O N T R I 60 F R O N T I E R E 74 M O O D 4 /C I E LO
Nathalie e Virginie Droulers Creatività a Città del Messico L’infinito in una stanza (e più)
79 S P E C I A L E G I O VA N I 50 M O O D 2 / M A R M O 62 P R O J E C T S U R P R I S E 76 N U O V I S T I L I
D E S I G N E R I TA L I A N I Oggetti che evocano la storia Una lampada nata nella foresta Gli spazi del living & cooking
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ARCHITECTURAL DIGEST L E T TO R I
La casa che vorrei è in Africa, un posto enorme dove non Nella mia casa in Africa, attorno a questa stanza centrale,
sono mai stato. La vorrei vicinissimo al mare, per potermi con il tavolo per i pasti e il tappetino per gli esercizi per
tuffare in acqua dal salotto e per poter pescare, con un al- la schiena, vorrei una cucina, un letto/alcova con tutti i
bero di limoni vicino (per l’ombra e per cucinare il pesce) miei libri intorno, un guardaroba con oblò da cui entri la
e tante piante da frutto. luce, un bagno con la doccia, però esterna, una pergola
Io sono molto pigro, cerco di muovermi il meno possi- e una piscina attaccata alla casa, per quando il mare è in
bile, di fare tutto da seduto o da disteso, di avere ogni cosa tempesta.
a portata di mano. Potrei vivere in una stanza, con attac- Vorrei sfilarmi da questo mondo con tutti i suoi con-
cate le protesi architettoniche – funzionali e non – che mi dizionamenti, le logiche, gli smartphone. E vivere in un
permettano il massimo di qualità della vita. posto dove il denaro non sia un problema.
36
ARCHITECTURAL DIGEST A B I TA N T I
Pag. 142
CHARLES
ZANA
Pag. 176
ROSELLA
Raffaele Panizza
POSTORINO
45 anni e due figli, scrive d’attuali-
Noel Manalili, Luc Roymans/Living Inside, Carlo Gianferro, Jean Pierre Gabriel
Da piccola voleva fare il muratore, tà, costume e avventura. Appassio-
poi ha cambiato idea. Si sente a ca- nato di neuroscienze, García Lorca,
sa ovunque ci sia un piano per scri- architectural salvage, chitarre e al-
vere davanti a una finestra e un ar- bum fotografici di famiglie altrui,
madio in cui ficcare la testa e canta- nuota e compone canzoni conside-
re. Con il suo ultimo romanzo, Le as- rate «ostiche». Nel décor d’una ca-
saggiatrici (Feltrinelli 2018), in corso sa nota soprattutto quello che non
di traduzione in più di 30 lingue, ha c’è: frequentemente, la disinvoltura.
vinto il Premio Campiello. Ha cam-
biato molte città e appartamenti, ma Pag. 136
da 19 anni vive a Roma.
Pag. 208
Axel Vervoordt
Antiquario, interior designer, gallerista, ama circondarsi di arte e
metterla nelle case che fa, per lui ogni pezzo è come un insegnan-
te o un amico: «Vuoi assomigliargli e passarci del tempo insieme».
Ma trova noioso chi colleziona solo cose rare: «L’ispirazione si
nutre anche di oggetti ordinari». Ha uno Springer Spaniel di 9 anni
di nome Inou, che in giapponese vuol dire «cane».
Pag. 98
38
BREM
CALORIFERI PER L'ARCHITETTURA
DIRET TORE
Luca Dini
HANNO COLLABORATO: Aldo Cibic, Alessia Delisi, Fiammetta Fadda, Alice Stori Liechtenstein,
Giampiero Negretti, Raffaele Panizza, Laura Pezzino, Rosella Postorino, Francesca Santambrogio,
Philippe Seulliet, Simona Siri, Patricia Urquiola, Michele Weiss
FOTOGRAFIE DI: Cerruti & Draime, Fabrizio Cicconi, Laziz Hamani, Ye Rin Mok, Luc Roymans/Living
Inside, Matthieu Salvaing, Brandon Shigeta, Simon, ILLUSTRAZIONI DI: Samuel Nyholm, Andrea Schepisi
Cos’è la bellezza? Esiste la lampada della serenità? Un tappeto può contenere una galassia? Che
colore è il taupe white? Alcune delle domande a cui rispondono le pagine che state per sfogliare.
A partire da questa, dove una curatrice star racconta l’insospettabile destino di un ciuffo di lana
GALLERIA
P R I M A PA G I N A
Contaminazioni
Testo di Patricia Urquiola per AD
Al prossimo Salone del Mobile presenterò nuovi progetti. Uno Altre superfici saranno derivate da scarti di marmo e lana. I due
di questi sarà con Etel, un marchio brasiliano che ha collabora- mobili, una consolle e un tavolino, usciranno anche in varianti
to con maestri come Oscar Niemeyer e Lina Bo Bardi, e che per in cui la resina diventa la materia principale.
la prima volta invita un designer non brasiliano. L’idea è quella di creare un upcycling, un riuso creativo di sot-
Questi arredi saranno una contaminazione tra legno da fo- toprodotti e scarti di produzione, materiali riciclati in nuovi ma-
reste FSC (certificate e correttamente gestite) e piani rigidi deri- teriali di migliore qualità o valore ambientale. Creando prodotti
vati da composti di resina vegetale di ricino e zucchero di canna, che hanno un valore percepito uguale o addirittura maggiore ri-
in cui sono stati amalgamati trucioli della lavorazione del legno. spetto ai materiali tradizionali.
43
ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
ta, e nessuno voleva più le porte. Nei ’50 l’entusiasmo collet- Africa al centro
tivo era tutto sugli elettrodomestici, simbolo del progresso, e
la casa ruotava intorno a loro. Nei ’70 tutti sognavano i loft.
La mostra Home Stories: 100 Years, 20 Visionary Interiors (Vi-
tra Design Museum, fino al 23/08) traccia una storia dell’evo-
luzione degli spazi privati nell’ultimo secolo. Ma non solo, per-
ché le case sono sempre espressione di uno stile di vita, di de-
sideri, di utopie. L’esposizione è organizzata intorno a venti
progetti memorabili ideati da architetti, artisti, interior desi-
gner. Case vere o di fantasia: come Visiona 2, allestimento di
Verner Panton del 1970, ricreato per intero e visitabile.
L’8 e il 9 febbraio più di 200 artisti e cre-
ativi si sono riuniti a Cape Town per il
Rolex Arts Weekend, una serie di even-
ti pubblici per presentare i risultati del
programma Rolex Mentor and Protégé.
Tra i protagonisti David Adjaye, architet-
to britannico-ghanese, che ha lavorato
a fianco della nigerina Mariam Kamara:
una collaborazione da cui è nato un cen-
tro culturale polifunzionale a Niamey, ca-
pitale della Repubblica del Niger.
CENTO ANNI,
VENTI INTERNI
In Germania, una mostra racconta l’evoluzione dei desideri « L E M O D E VA N N O
legati all’abitare. Facendo vedere come sono stati tradotti E VENGONO. IL BUON
DE SIGN È UN LINGUAGGIO,
in ambienti concreti. Tra mode, innovazioni e utopie
NON UNO STILE»
Testo di Ruben Modigliani massimo vignelli
44
Ph BERNARd tOuiLLON
I S P I R A Z I O N I : S O S T E N I B I L I TÀ
Il futuro
nelle origini
LA NATURA
AL CENTRO
A cura di Francesca Santambrogio. Testi di Elena Dallorso
IL BOSCO RINASCE
A CHILOMETRO ZERO
Dopo
In collaborazione con la Na-
la tempesta tional Geographic Society, la
campagna Perpetual Planet di
Rolex studia l’impatto dei cam-
biamenti climatici sulla vita del
Alessio Romeo
46
ilfanale.com Ar-o Studio
LANTERNA lamp
ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
DUE DI DUE
I L M O D E R N O I N M O N TA G N A
Cortina d’Ampezzo, 2009
MINIMALISMO ROMANTICO
Sedia Trama in legno e corda intrecciata
Infanzia passata all’hotel Villa d’Este, a una clientela colta e internazionale, sono
Cernobbio ( Jean-Marc Droulers, loro pa- il ben fatto artigianale italiano, la cura del
dre, ne è stato per 40 anni l’uomo simbo- dettaglio, il purismo elegante che si ritro-
lo), studi a New York. Nathalie e Virginie va nella recentissima linea di arredi Drou-
Guido Taroni, Pietro Savorelli
Droulers sono state rivelate al pubblico lers Lab. E l’abilità nel fare di spazi, luce,
dal libro Feeling Home - «un omaggio ai colori e materiali lo specchio della perso-
«I GEMELLI SONO
nostri artigiani» – nel 2017, ma loro ope- nalità del committente. «Il nostro obietti-
D U E E S S E R I S E P A R AT I
ravano già da anni con successo. A carat- vo», dicono, «è creare case che non siano
U N I T I A L L ’ A LT E Z Z A
terizzare i loro lavori, commissionati da mai datate. E da abitare ogni giorno».
DEL CUORE»
kamand koj o u r i Testo di Riccardo Bianchi
48
Mobile con lavabo Elle Ovale + specchio, vasca Dafne: Design Andrea Parisio, Giuseppe Pezzano.
Cielo Hand made in Italy, Milano, New York, Miami. www.ceramicacielo.it
ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
R AGIONE
E SENTIMENTO
Il peso Neoclassico
I vasi nati dalla collaborazione tra
della luce 2.0
Bloc Studios, realtà fondata a Car-
rara nel 2014, e lo studio danese
di flower design Tableau uniscono
marmo e acciaio. Oggetti-totem do-
ve il fascino della natura incontra
l’estetica brutalista. Per celebrare i dieci anni della col-
lezione Muffins di Lucie Koldova &
Dan Yeffet, l’azienda Brokis la ri-
propone in nuovi materiali: qui in
marmo e vetro colorato.
ISPIRAZIONI: MARMO
PENSIERO
MINERALE Colonne greche e architetture
A cura di Francesca Santambrogio. Testi di Ruben Modigliani romane sono l’ispirazione per
i tavoli Epic (GamFratesi per
Gubi). Una celebrazione del
travertino, in versione opaca
con trattamento antimacchia.
«Ho trovato
una città
di mattoni,
ve la restituisco
di marmo»
AUGUSTO
Taupe White di Antolini è un granito particolarmente ricco di ve- Sono quelli della breccia Quatre
nature che creano un movimento fluido, messo in risalto da punti Saisons, colorata e materica, scel-
ta dal designer Francesco Balzano
in cui la pietra assume una lucentezza metallica. Un materiale na- per Dolce, serie (limitata) di mobili
turale adatto agli ambienti domestici ma anche per spazi pubblici. prodotti da Marbreries de la Seine.
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Vispring fabbrica letti straordinariamente comodi e lo fa dal 1901.
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
C’è Zero, linea disegnata dal giovane Andrea Bonini nel se- NEW STYLE
S E D U TA C O L L E Z I O N E Z E R O
Andrea Bonini
BELLEZZA
ALL’ITALIANA
«CAMBIAMENTO È UNA
Tre collezioni di arredi, tre designer di fama: così un’azienda
P A R O L A C H E S P AV E N TA ,
si rinnova con una versione contemporanea del Made in Italy. M A C H E A N O I H A D AT O
Courtesy Turri
Adatta a rispondere alle sfide globali del gusto di oggi ISPIRAZIONE ED ENERGIA»
andrea turri,
Testo di Riccardo Bianchi ceo dell’azienda
52
ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
FUOCO CREATIVO
M AT E R I A D E S I G N F E S T I VA L
Catanzaro 2019
54
ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
FOCUS «L A MAGNIFICENZ A
D E L M O N D O S I È A R R I C C H I TA
Il potere del cristallo D I U N A B E L L E Z Z A N U O VA ;
LA BELLEZZA
Tetto panoramico Sky Lounge, elementi in D E L L A V E L O C I TÀ »
vetro combinati alla spaziosità degli inter- FILIPPO TOMMASO MARINETTI,
ni, strumentazione digitale di serie con in- MANIFESTO DEL FUTURISMO
56
LA CULTURA ITALIANA
DEL VIVERE ALL’APERTO.
Da valori condivisi nasce la collaborazione tra EMU e FAI, Fondo Ambiente Italiano,
per tutelare e valorizzare il nostro paesaggio e patrimonio d’arte.
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F R E E S TA N D I N G
«La geometria
Disegnato da Matteo Thun & Anto-
nio Rodriguez per Antrax IT, T Tower fra le discipline
è il termosifone autoportante (evo-
luzione di Serie T) il cui unico profilo
di alluminio rende possibile la cre-
liberali esercita
azione di molteplici configurazioni. e acuisce
l’ingegno»
EVANGELISTA TORRICELLI
Giardino di pietra
Prismi, piramidi, volumi irregolari: è il paesaggio inanimato di Mine-
ralia, la carta da parati ideata dal designer Gio Tirotto per la Con-
temporary Wallpaper Collection 2020 di Wall & Decò.
ISPIRAZIONI: GEOMETRIE
LA FORMA
È SOSTANZA
A cura di Francesca Santambrogio. Testi di Elena Dallorso
Buffet 4.0
Nato dalla forma del quadrato,
DALL A PIC C OL A Modern di Porro è un modulo
ALL A GRANDE SCAL A che si ripete, dando vita a og-
getti diversi per materiali, co-
Lavori, progetti e oggetti dello stu- lori e funzione, dalle madie Di-
dio Parisotto + Formenton Architet-
ti, che nel 2020 festeggia 30 anni,
ning (in foto Modern Dining 03)
narrati nel libro Works, di Electa. alle pareti-librerie Living.
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la raffinatezza un materasso
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La cura meticolosa dei dettagli,
la scelta dei materiali più nobili
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made in Italy, sono gli elementi
caratterizzanti dell’indiscussa
qualità Simmons.
Perchè i materassi non sono tutti
uguali e per dormire bene c’è
bisogno di Simmons. Simmons. Nient’altro.
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SPACE INVADERS
PER PASSIONE
Testo di Alice Stori Liechtenstein
PEDRO REYES
Silla Mitla, 2019
La prima mostra organizzata da Masa è stata Collecti- L’idea curatoriale: mettere in relazione lavori di artisti/
S AV V Y S T U D I O X M Á S ve/Collectible, a febbraio 2019, allestita in una villa an- designer contemporanei con un luogo ricco di storia.
Playhouse, 2018 ni ’50 non più abitata. Sgabelli Memoria di Ewe Studio. Sgabelli Pleat e Mushroom di Alma Allen for V.V. Sorry.
A Città del Messico sembra esserci una rinasci- galleria senza fissa dimora. Ogni nuova mostra,
ta nel campo del design. Il talento abbonda, e se almeno fino a oggi, è stata pensata e allestita in
fino a poco tempo fa mancava una galleria che un luogo diverso, scegliendo sempre ambienti
promuovesse seriamente il design da collezione, inaspettati e pieni di carattere. Il debutto è stato
ora non è più così. Spinti dal desiderio di opera- l’anno scorso con Collective/Collectible, in una
re al confine tra arte e design, la curatrice e di- villa anni ’50 nel quartiere-villaggio di Lomas
rettrice creativa Age Salajõe, i designer Héctor de Chapultepec. Disabitata da decenni, la pro-
Genevieve Lutkin. Courtesy Masa
Esrawe e Brian Thoreen, il gallerista Cristobal prietà veniva utilizzata occasionalmente per
Riestra e i collezionisti Roberto Diaz Sesma, feste e come magazzino. L’allestimento è sta-
Isaac Bissu e Constanza Garza si sono uniti per to spettacolare: uno dei piani, interamente di-
far nascere Masa, un progetto curatoriale che ha pinto di rosso, ha fatto da scenografia per og-
già fatto parlare di sé nel mondo. getti, arredi e lampade disegnate da quindici tra
BRIAN THOREEN Pensata come una piattaforma per pro- i più interessanti artisti e designer attivi nella
Black Rubber Collection, 2019 muovere il design da collezione, Masa è una metropoli: tra questi Alma Allen, Jose Dávila,
60
GALLERIA
Frida Escobedo, Pedro Reyes, presentati in con- residenziale vicino al Parque Chapultepec. L’e- Recover/
versazione con opere di artisti storici come On dificio in pietra, con chiare influenze germani-
Kawara e Leonora Carrington. che, è a pochi passi dalle migliori gallerie d’arte Uncover
Masa Smalls invece, durata solo sei giorni contemporanea della città (Kurimanzutto, La-
lo scorso novembre e dedicata a oggetti di pic- bor), e da due architetture-monumento proget-
cole dimensioni, ha avuto luogo nel quartiere di tate da Luis Barragán (Casa Barragán e Casa Gi-
Roma Norte. Il luogo ospite è stato una casa dei lardi). Nelle sale vuote da tempo, pezzi inediti,
primi del ’900, che tra i suoi abitanti ha avuto unici o in edizione limitata sfidano le categoriz-
anche lo scrittore William Burroughs. L’inizia- zazioni troppo rigorose: oggetti? Sculture? For-
tiva più recente del gruppo è Recover/Uncover, me di un nuovo pensiero. Come riassume Age
inaugurata a febbraio e co-curata da Su Wu, al- Salajõe: «Abbiamo fondato Masa per porre do-
lestita sui due piani di una villa in un quartiere mande, ispirare, provocare. E per divertirci».
A . D E M O N S E I G N AT
Seed Stack, 2020
J O S E D ÁV I L A
Untitled Tables 03, 2020
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
A D AT TA B I L I TÀ
Un’idea, una ricerca scientifica, una composizione un po’
Comfort improbabile, un innamoramento inaspettato. Nascita
lamp di una famiglia di lampade con una missione: la serenità
DALLA CIOTOLA
ALLA LUCE
62
Photo Andrea Ferrari
EDEN
DESIGN RODOLFO DORDONI
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La villa sul monte Rushmore in Intri- celebri nelle loro abitazioni. Dalle sceno-
go internazionale. La residenza dentro il grafie di Ken Adam per i film di James
vulcano di Si vive solo due volte. La sto- Bond e per Il dottor Stranamore fino alle
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WHO’S WHO
«IL MIO STILE È UNA LIBERA
Testo di Fiammetta Fadda A guardarlo non diresti che è uno dei mi-
gliori giovani cuochi italiani. Cassanelli
VERSILIA
non è tatuato, è modesto, parla sottovoce.
Unico tratto rivelatore la chioma ribelle. In
più viene da Modena, patria di lasagne e
POETICA
zamponi. Poi arriva in tavola questo Versi-
lia Campestre, dove i tortellini sono diven-
tati bottoni ornati di creste di gallo, ripieni
Il mare e la campagna di Forte di crema d’ortica e cicale di mare crude in
salsa di ortica. Assaggi. E pensi che da do-
dei Marmi convergono in un inaspettato ve sono nati la Ferrari e Massimo Bottura
paesaggio visivo. E gustativo provengono sempre belle sorprese.
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HAUTE NATURE
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Antolini crede nel potere di ciò che è autentico. La maestosa forza di madre natura
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SOT TILISSIMO
Per la prima volta le creazioni di alta orologeria
sono presentate a Dubai: è nata la LVMH Watch Week Pianta ottagonale
TÈ NEL DESERTO
Testo di Giampiero Negretti
69
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I L M A R AT O N E TA
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Procedimento complesso per realizzare
la ceramica hi-tech rossa che costituisce
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Magic di Hublot, un modello dal partico-
lare movimento di manifattura e a carica
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TES SUTO DA UN FOLLE»
alessandro baricco, s e ta Testo di Alessia Delisi
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«Non mi
stanco mai
di un cielo
azzurro»
VINCENT VAN GOGH
Con quelle macchie di colore blu e oro che sembrano fuori fuoco, Colette di Zanaboni è una poltrona
il tappeto Elite Charcoal Blue/Gold di Sitap sembra un’immagine dalla struttura lineare con piedini
in ebano. E un rivestimento in vellu-
catturata da un telescopio. Realizzato per l’80% in lana e per il re- to di un verde che, con i suoi rifles-
stante 20% in seta di bambù, è interamente tessuto a mano. si accesi, ricorda le aurore boreali.
I S P I R A Z I O N I : V O LTA C E L E S T E
L’INFINITO IN
UNA STANZA La Luna
A cura di Francesca Santambrogio. Testi di Ruben Modigliani
COSMOGONIA
D A TAV O L A
sul comò
Forme in porcellana morbide e mul-
tiuso (quelle della collezione Aria
di Richard Ginori) su cui la desi-
gner Constance Guisset ha voluto
un soffio di colore. È la linea Ether,
dal decoro lievissimo. Soffi, nuvo-
le primordiali: come in un Big Bang.
Nuvola
di vetro
Per la lampada Victoria di
Bethan Gray, venature ispirate
Object no. 44 è una scultura lumi-
nosa istoriata con leggeri segni (ma- da un antico servizio da tè del
gici?) dalla serie Architectural Glass Victoria and Albert Museum e
Fantasies, dell’artista danese Stine
Bidstrup. In mostra da Gallery Fumi, marmo Arabescato provenien-
Londra, fino al 24/04. te da una cava toscana.
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Il vostro tempo senza limiti di spazio
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
S PA Z I C R E AT I V I
«SOLUZIONI SEMPLICI CHE
100% versatile A I U TA N O C H I A M A L A C U C I N A
A L AV O R A R E M E G L I O »
carlo cracco
L’integrazione tra la collezione DeLinea e
il sistema parete Fluida (le foto di questa
pagina sono realizzate con loro elementi)
offre grande libertà compositiva. Giocan-
do con volumi e materiali si possono crea-
re zone living o studio in armonia con il mo-
dulo cucina, ma indipendenti. Caratteriz-
zate da un ritmo dinamico di pieni e vuoti.
SENZA CONFINI
sarla non separata dallo spazio giorno, co-
me si faceva un tempo, ma sua parte inte-
grante. Va in questa direzione il progetto
di Scavolini di arricchire due sue cucine
Nell’abitare contemporaneo, il living sempre di successo (MIA by Carlo Cracco e DeLi-
più diventa un’estensione della cucina: nea) con pareti modulari ed elementi con-
spazio per la convivialità o anche solo per tenitori integrati o indipendenti, tutti al-
tamente personalizzabili, con cui realizza-
il relax. E il design, con intelligenza, dà forma re anche gli ambienti soggiorno. All’inse-
a questo nuovo modo di vivere la casa gna dell’unità di progetto e di stile.
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making
places
colorful
Il Salone slitta, e in questo momento di incertezza c’è ancora più bisogno dell’undicesima
parola chiave del suo Manifesto, la più importante, quella scelta per racchiudere le altre dieci:
Bellezza, intesa come valore etico. Cos’è oggi il Bello? Ha sempre senso la frase di Dostoevski
«la bellezza salverà il mondo»? Lo abbiamo chiesto a una selezione di giovani designer italiani
Ilaria Bianchi
1989 - P OLITECNICO DI TORINO, CENTRAL SAINT MARTINS
Progetti per: Building Gallery, Chamber NYC, Dimore Gallery, Galeries Lafayette, Galleria Luisa Delle Piane, Triennale di Milano, V&A.
Quello di bellezza è un concetto molto relativo, non assoluto. Un’accezione di bellezza slegata da canoni meramente estetici
I suoi canoni sono mutevoli e continuano a cambiare in rela- ma che assume un carattere etico. La bellezza che suscita l’amo-
zione al tempo, ai contesti sociali e storici. Credo che sia più in- re. In ogni caso: se bellezza vuol dire appagamento e appaga-
teressante parlare di bellezza come una risposta psicofisica di mento vuol dire benessere, è chiaro che più sono le persone che
appagamento in relazione a un’idea, un oggetto, una persona. vi hanno accesso, più la bellezza può davvero salvare il mondo.
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ARCHITECTURAL DIGEST SPECIALE DESIGNER
Gli uomini si sono interrogati per secoli su cosa è il Bello. A noi l’eterno e il divino, dandogli la dimensione dell’infinito. Il desi-
interessa il pensiero di François Cheng, filosofo contemporaneo derio di bellezza non si può limitare a un oggetto, esso aspira a
di origine cinese naturalizzato francese. Cheng rileva nella bel- ricongiungersi con il desiderio originale di bellezza, all’avven-
lezza – della natura, dell’uomo – un carattere etico e la intende tura della vita. È il mezzo supremo che l’uomo ha per sfidare la
come offerta e apertura al Bene, come se fosse uno slancio verso morte. E quello che lo avvicina alla pace.
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ARCHITECTURAL DIGEST SPECIALE DESIGNER
Chiara Andreatti
1981 - IED MIL ANO, D OMUS ACADEMY (PROD U CT DESIGN)
Progetti per: cc-tapis, Fendi, Gebrüder Thonet Vienna, Glas Italia, Ichendorf, Karpeta, Lema, Mingardo, Pretziada, Potocco, Starbucks.
La bellezza comprende un insieme di fattori. Certamente c’è l’ar- speciale, bello. Ma bellezza non significa solo forme perfette, non
monia: per me progettare è una ricerca costante di dettagli e pro- è un caso se il termine «estetica» ha in sé la parola «etica»: oggi
porzioni. Quando si riesce a trovare un giusto equilibrio fra una per noi progettisti è doveroso porre attenzione alle nuove esigen-
lavorazione artigianale (pura o modernizzata), un processo in- ze e improntare una ricerca a soluzioni il più possibile sostenibi-
dustriale e un buono studio di proporzioni si arriva a un progetto li/naturali. E impattanti il meno possibile nel contesto globale.
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Piano cottura a induzione con cappa integrata HIHM 934 M
Cristina Celestino
1 9 8 0 - I U AV V E N E Z I A ( A R C H I T E T T U R A )
Progetti per: Besana Carpet Lab, BottegaNove, Cedit, Fendi, Flexform, Gebrüder Thonet Vienna, Torremato, Rubelli, Seletti, Yoox.
Per me, oggi, il concetto del bello ha a che fare con il saper tra- concetto di tempo: tempo per pensare i progetti, per realizzar-
smettere il valore della bellezza. Attraverso il mio lavoro ho il li e poi tempo per apprezzarli. La bellezza è l’armonia delle for-
privilegio e la responsabilità di veicolare dei messaggi dal for- me e dei colori, il rispetto per il materiale; credo nel mio lavo-
te impatto visivo che mi permettono di parlare alle persone ro e – anche se non salvo vite umane – penso che sì, metafori-
e alla loro sensibilità. La bellezza è strettamente collegata al camente la bellezza salverà il mondo.
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Federico Peri
1983 - IED MILANO (INTERIOR DESIGN)
Progetti per: Baxter, Collector Group, D3CO, Editions Milano, FontanaArte, Il Bisonte, Nilufar, Purho Murano, Salviati 1859.
Il Bello è una categoria soggettiva, difficilmente classificabile ad esserlo. Il Bello, per me, è un progetto intelligente; qualcosa
nell’oggettività. Ma quando si fatica a distinguere la differen- che va oltre all’estetica e che si focalizza su una lettura non con-
za tra queste due dimensioni la bellezza diventa un linguaggio venzionale del progetto. Ma anche una nuova interpretazione
universale. Che poi è quello espresso da un classico del design della realtà che permetta di sensibilizzarci su un determinato te-
o da un pezzo contemporaneo che, probabilmente, è destinato ma. O, meglio ancora, qualcosa che lo sappia risolvere.
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ARCHITECTURAL DIGEST SPECIALE DESIGNER
Quella che ci colpisce non è tanto la bellezza che troviamo come quello in cui stiamo vivendo: può offrire nuovi stimoli
nell’aspetto superficiale di un prodotto, quanto quella che si può produttivi a un sistema in crisi, ridare vigore a un artigianato
vedere nella profondità di un pensiero e di un percorso proget- che si sta progressivamente perdendo, ridefinire la qualità del-
tuale in grado di sviluppare idee concrete e durature. La bellez- la vita delle persone. E sicuramente offrire una scelta più soste-
za del design può oggi dare delle risposte in un contesto delicato nibile e consapevole nei confronti dell’ambiente.
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ARCHITECTURAL DIGEST SPECIALE DESIGNER
Guglielmo Poletti
1987 - DE SIGN ACADEMY EINDHOVEN
Progetti per: Decoratori Bassanesi, Desalto, Giustini/Stagetti, Rossana Orlandi, SEEDS London.
Nel mio lavoro la forma non si pone il fine di perseguire il bel- inaspettato. Sperimentazione, proprietà dei materiali, e il ruo-
lo come qualità fine a se stessa. Cerco di interpretare il valo- lo fondamentale dell’intuizione – identifico il concetto di bel-
re estetico come la definizione di un linguaggio, risultante da lezza con il punto di incontro tra questi fattori, che intrinseca-
criteri specifici piuttosto che da scelte arbitrarie. Quando mol- mente legati tra loro pongono le fondamenta per una coerenza
teplici piani di lettura combaciano, il bello emerge in modo di segno e una profondità progettuale.
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illustration Giacomo Bagnara
Elena Salmistraro
1 9 8 3 - P O L I T E C N I C O D I M I L A N O ( FA S H I O N D E S I G N , P R O D U C T D E S I G N )
Progetti per: Alessi, Altreforme, Apple, Bosa, cc-tapis, De Castelli, Disney, Emmemobili, Lithea, LondonArt, My Home, Nike, Seletti, Torremato.
Assolutamente sì: sono in totale accordo con Dostoevski, so- risolvere il problema. Ma quando ho finito, se la soluzione non
no fermamente convinta del ruolo salvifico della bellezza nel- è bella, so che è sbagliata». Parlare del bello è cosa seriamente
le nostre vite. Mi viene in mente Buckminster Fuller, architet- complessa, di certo non è soltanto una questione estetica. È mol-
to, inventore e filosofo statunitense, che diceva: «Quando lavo- to di più. Infinitamente di più. La bellezza è una chimera che va
ro a un problema non penso mai alla bellezza. Penso solo a come inseguita, ricercata, compresa. La bellezza è verità.
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AD PER ALFA ROMEO
La vera bellezza?
Sboccia là dove non l’aspetti
AD PER ALFA ROMEO
AD PER ALFA ROMEO
Un pieno
di vuoto
pagine precedenti Nel salone Luigi XV (così chiamato per gli stucchi rococò del 1740)
due divani Atelier Vervoordt permettono la vista dei quadri della collezione del proprietario.
a sinistra La facciata, metà Rinascimento metà Settecento a raccontare la storia della casa,
dà sul giardino (enorme per una residenza di città) progettato da Jacques e Martin Wirtz.
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sopra Lungo la scala (originale, così come la decorazione a finto marmo restaurata da Eddy Dankers)
un ritratto di giovane pastore (XVII secolo) attribuito a Jan Baptist Weenix e Bartholomeus van der Elst.
In fondo, un ritratto del banchiere Everhard Jabach, opera di Antoon van Dyck. a destra Sempre
nel salone Luigi XV, un Ercole rinascimentale e, sul camino, ritratto di dama inglese, di van Dyck.
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sopra Nella Kunstkammer rivive l’età dell’oro di Anversa: mobili fiamminghi del XVI secolo e, appeso
alla parete, uno dei venti quadri di epoca barocca raccolti in questa stanza. a destra Nello studio
del proprietario, le librerie basse lasciano spazio alle boiserie d’epoca. Dietro il divano (Atelier Vervoordt,
come il tavolino in primo piano) una scrivania vittoriana in mogano e cuoio, di C.J. Freeman.
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a sinistra La sala da pranzo dalla tenue palette verde-azzurro, realizzata da Eddy Dankers con
pigmenti naturali e texture artigianali, è ravvivata da una natura morta della pittrice seicentesca Clara
Peeters. sopra Nel soggiorno di famiglia, la tela nera sopra il camino, dell’artista belga Jef Verheyen
(Zero, 1962), è tra le pochissime opere del XX secolo raccolte nella casa.
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sopra Poltrona bergère dell’ebanista settecentesco Philippe-Joseph Pluvinet, tela del pittore seicentesco
Jacob Ferdinand Voet. a destra Tolto l’intonaco dal soffitto della cucina, i restauratori hanno scoperto
una struttura di listelli di pino inchiodati alle travi, che hanno deciso di conservare a mo’ di installazione
contemporanea. Tavolo e sedie di betulla (Atelier Vervoordt), credenza italiana in pino e pioppo.
A Lugano un architetto d’interni evidenzia i segni del tempo nella sua residenza
« U N A CASA STO R I CA
H A A C C O LT O
LE NOSTRE VITE,
S I È R I E M P I TA
È I M P E R F E T TA ,
E L A SUA BELLEZ ZA
S TA I N Q U E L L A
IMPERFEZIONE»
Testo di
Elena Dallorso
Foto di
Fabrizio Cicconi
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CASE
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ARCHITECTURAL DIGEST
di cui andavano fieri e per cui erano famo- gesso con una cornice lussuosa e classi-
si: «Il castello era signorile negli esterni ca alla quale sono però stati aggiunti ele-
ma tutto sommato semplice negli interni, menti “bassi”, domestici, come un gatto e
e gli esperimenti dei Camuzzi si concen- una pentola». Un po’ artigiani eccellenti,
travano soprattutto nella decorazione», un po’ parvenu, i Camuzzi hanno anche
racconta Francesca Neri Antonello – una il merito di aver messo a dimora nel parco
laurea in Interior Architecture negli Usa affacciato sul lago ogni genere di pianta
e una vita nomade tra America ed Euro- rara, nell’apparente disordine voluto dal
pa: «In sala c’è un gigantesco camino di gusto dell’epoca per i giardini all’inglese.
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CASE
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CASE
arriva da una sorgente che sgorga in cima con la grande vetrata e un elegante bal-
alla collina e scorre per tutta la lunghezza concino in ferro battuto, è proprio sopra il
del terreno, e che credo sia l’origine dell’e- portale d’ingresso, sovrastato da una fine-
nergia che emana da questa casa». strella romboidale in cui si trovava lo stu-
Chissà, forse è per questo che Her- dio dello scrittore. La collezione dei suoi
mann Hesse l’ha scelta per viverci fino dipinti è ancora qui, nell’appartamento di
alla morte, affittando dai Camuzzi tre un’altra famiglia, che con la casa ha com-
stanze per scrivere e disegnare. Che non prato anche i quadri, legandoli per sempre
possono passare inosservate. L’atelier, al luogo in cui sono nati.
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ARCHITECTURAL DIGEST CASE
sopra Il salotto, con il camino in gesso dei Camuzzi. Di fianco, passavivande trasformato in libreria.
Poltrona Rimini di Paola Navone (Baxter). Lampada Luxo vintage gigante di Jac Jacobsen.
a destra La scala in pietra che porta alla grotta del giardino.
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ARCHITECTURAL DIGEST CASE
BLACK,WHITE
E COMBINAZIONI
G L O - B A L L TA B L E 1 G U S TAV ADMIRAL
Flos, Jasper Morrison Gebrüder Thonet Vienna, G. Guillaumier Devon & Devon
Allo stelo tubolare d’acciaio (in grigio o nero) di Sedia in faggio massello impilabile. Lo schienale Design rétro e finiture di pregio (come i piedi Ea-
questa lampada da tavolo dalla luce morbida, si e i braccioli sono uniti alle gambe da un unico ele- gle, Decò e Shield) per la vasca freestanding in
appoggia un diffusore in vetro opalino incamicia- mento curvato. La seduta può essere imbottita e ghisa con interno smaltato. La superficie ester-
to, soffiato a bocca e con finitura esterna acidata. rivestita con i tessuti della collezione. na è in uno dei 500 colori matt della gamma NCS.
Progetto del 2020 dello studio di design berline- È in ceramica smaltata, bianca, grigio antracite o Tappeto tessuto a mano con canapa (il 70%) e pel-
se, è un orologio da parete in acciaio, un imbuto bianca decorata con pois o strisce nere – due pat- le (il 30%), è ottenuto assemblando vecchi kilim
chiuso da un vetro acidato. Le lancette scompaio- tern studiati per essere utilizzati da soli o insieme turchi ricolorati. La tecnica garantisce l’unicità di
no nel centro, come se il tempo venisse inghiottito. – il tavolino/pouf anche da outdoor. ogni pezzo. E il motivo geometrico è ipnotico.
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C’era una volta, a Los Angeles, un cottage
vicino a un ruscello. Oggi è un «ponte» che
lo attraversa, senza mancargli di rispetto
pagine precedentiL’ingresso della Bridge House: mobili EQ3, trittico dell’artista Tasya van Ree.
sopra La boiserie sottolinea la master suite; mobili EQ3. a destra Il patio separa zona giorno e zona notte.
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La scelta degli arredi (qui mobili EQ3, illuminazione Stickbulb) si indirizza verso brand che
a sinistra
hanno a cuore la sostenibilità; l’esposizione a nord permette di ridurre al minimo la climatizzazione.
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pagina precedente La piscina ha un sistema di filtraggio Pentair, lo stesso che gestisce acqua potabile e scarichi.
Il giardino è di Segal Shuart Landscape Architects. sopra Nel bagno della master suite la vasca è di Signature
Hardware. a sinistra Ancora l’ingresso, con i mobili EQ3 e le porte a bilico in vetro di Western Windows Systems.
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a sinistra Il punto in cui la casa «sorvola il ruscello»; tutto l’esterno è rivestito di legno di cedro.
Video virali di YouTuber esotici che costruiscono con mezzi primitivi
effimeri castelli sotterranei. Una moda che ci racconta qualcosa di noi
I L
M O N D O
D I
S OT TO
Testo di
Raffaele Panizza
ARCHITECTURAL DIGEST
Con 180 milioni di copie distribuite nel mondo, Unique Wilderness, che vedete su queste pagine.
Minecraft è il videogioco più venduto della sto- Una collezione di micro documentari realizzati
ria, capace di forgiare una generazione d’imma- seguendo lo stesso schema: appisolati su un al-
ginari costruttori, decoratori, modificatori del bero o in mezzo agli arbusti, due giovani intor-
paesaggio. Su YouTube risulta la parola più ri- no ai trent’anni si destano come calamitati da
cercata. E i video tutorial che insegnano a eri- una chiamata e si mettono al lavoro. Per costru-
gere mondi partendo da blocchi di terra ed er- ire in circa due mesi le loro underground primiti-
ba hanno superato i cento miliardi di visualiz- ve villas – queste le parole da digitare nei motori
zazioni. La grafica è arcaica, gli effetti speciali di ricerca per trovare decine di progetti – hanno
preistorici. Il risultato finale: una nuova gene- a disposizione soltanto due strumenti: un basto-
si realizzata idealmente a mani nude. La prima ne per lisciare le superfici e un manico di legno
parola che ne compone il nome è mine, che vuol con un robusto cesello fissato in cima, in grado di
dire scavare ma anche cercare, dissodare, racco- scavare e intagliare allo stesso tempo, un po’ ma-
gliere materie prime. La seconda è craft: realiz- chete e un po’ strumento di finezza. E ovviamen-
zare, dare forma, creare. te le mani nude, per liberare il cantiere dalla terra
Senza mai scambiarsi una parola o battersi (secchi e carriole appaiono banditi) e strappare
il cinque per un complimento, concentrati nei con le mani la frutta raccolta dagli alberi nei po-
loro gesti necessari ed emettendo all’occorren- chi momenti di pausa. Martellano il terreno fria-
za suoni acuti o gutturali da homo sapiens, al- bile col piglio tamburellante del picchio, scavano
cuni gruppi di giovani asiatici hanno trasfor- fondamenta e pozzi da cui attingere l’acqua per
mato tutto questo in realtà. Coperti unicamen- le piscine da hotel a cinque stelle, si fanno «uh
te da un paio di pantaloncini, scalzi e con la pel- uh!» per richiamar l’uno l’attenzione dell’altro
le senza traccia di massa grassa tirata sopra mu- se c’è qualcosa di troppo pesante da sollevare.
scoletti tesi da pugile, girano per le foreste della
Thailandia, del Vietnam e della Cambogia cer-
cando piccole radure da scavare. E nel giro di TUBE UNIQUE
poche settimane di lavoro martellante e meti- WILDERNESS
coloso, condensate in videoclip da venti minu- € 50 mila - 760 mila
ti che stanno raccogliendo su YouTube milio- Stima fatturato annuo
ni di sottoscrittori, costruiscono ville sotterra-
580 milioni
nee, templi, mansion con piscine d’acqua sor- Visualizzazioni
giva dove giocano e si lavano la polvere di dos-
so, circondati da stanze e cunicoli a cui s’acce- È conosciuto per le piscine, sotterranee o su piattafor-
me di bambù. Ha anche creato, con materiali della fore-
de attraversando archi a sesto acuto, geometri- sta, un tavolo da biliardo e un set di attrezzi per palestra.
camente perfetti. Come se chi ha costruito Tim-
buctu secoli fa avesse avuto internet per trovare
ispirazione nelle soluzioni di decor. Come se i Man mano che la terra cede si vedono ra-
pastori di Matera non si fossero fermati a Eboli ne impolverate e scorpioni sorpresi uscire dai
bensì a Milano, durante la Design Week. nascondigli. I colpi secchi scardinano la crosta
croccante poi tracciano con la punta del cesello
forme geometriche che diventano finestre, tun-
S U R V I VA L
nel perfettamente modellati, tavoli squadrati,
BUILDER
letti ricoperti da sezioni semicircolari di bam-
€ 30 mila - 420 mila bù. E lentamente, in mezzo alla giungla, nasco-
Stima fatturato annuo
no delle Pompei risparmiate dalle ceneri del vul-
180 milioni cano. «Questi ragazzi potrebbero diventare ric-
Visualizzazioni chi progettando ville ecologiche per milionari»,
dice un follower in mezzo a centinaia di com-
I progetti di questi due giovani costruttori hanno una
spiccata vena decorativa: torrette, giardini pensili, co-
menti ammirati da tutto il mondo. «Potrei guar-
lore. E dimostrano un’attenzione al dettaglio notevole. dare questi video per ore», scrive Holly, un’ado-
lescente americana. «Sto provando a fare qual-
cosa di simile in giardino», racconta Arno da
I canali YouTube più seguiti sono quelli di Düsseldorf. «La prossima volta che i miei mi
Mr. Heang Update: 160 milioni. Survival Buil- cacciano di casa, so come costruirmi un tetto»,
der: 180 milioni di visualizzazioni. Jungle Survi- scherza Amanda. «Ma si possono anche affit-
val: 320 milioni. Addirittura 580 milioni per Tube tare su AirBnB?», chiede Patrick da Singapore.
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ARCHITECTURAL DIGEST
lizzare i video e poi me ne torno a casa. Perché ho Il loro scopo è mostrare come vivere in armonia nella
una camera professionale? Perché vivo nel Ven- giungla. Divertendosi. Costruiscono piscine con scivo-
lo, capanne da hobbit. La natura diventa un parco giochi.
tunesimo secolo, mica nelle caverne».
In epoca di makers e di climate change, con
migliaia di giovani che sperimentano il fenome-
no patologico dell’«ecoansia» di fronte agli sce- esotismo neocoloniale e la globalizzazione del
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MARE
www.myyour.eu
Nella campagna belga, in una pagoda che
testimonia il capriccio di un secolo fa, un’artista
riproduce in scala i fantasmi del suo passato
LA BOTTEGA
DEI RICORDI
Testo di
Laura Pezzino
Foto di
Luc Roymans
ARCHITECTURAL DIGEST
La casa pagoda di Edegem è stata costru- Le chiedo cosa sa di Theresia: «Non mol-
ita nel 1929 da un’anziana ebrea appar- to. Viveva con due domestiche, che dor-
tenente a una famiglia di commercianti mivano nelle stanze sul retro, e un auti-
di diamanti. Il fratello di Theresia Daver- sta, che stava al piano superiore del ga-
veldt-Coetermans si chiamava Louis ed rage. Per se stessa aveva scelto la gran-
era il console di Persia. All’inizio del No- de stanza al primo piano, quella col bal-
vecento, molti ricchi costruivano la casa cone». Infila le chiavi e siamo nel salone,
di vacanza in questo quartiere. Theresia, grande come tutta la facciata, uno spazio
un marito e nessun figlio, aveva acqui- che ora è studio, salotto, sala da pranzo e
stato un lotto di terreno anonimo e vo- stanza dei giochi tutto insieme.
leva renderlo memorabile. Erano gli an- «I soffitti sono la copia di quelli del
ni Venti: nell’Europa uscita dalla Grande padiglione giapponese dell’Expo di Parigi
guerra dilagava l’Orientalismo, un’attra- del 1925. È l’unica stanza con questo stile,
zione verso tutto ciò che aveva una par- al piano di sopra le camere sono norma-
venza di «Oriente», più un’idea partori- lissime. Dopo i ristoratori, è rimasta sen-
ta dalle menti di occidentali annoiati che za acquirenti per 13 anni. E per me e Derek
un sincero interesse verso culture diver- (Biront, oggi suo ex marito, ndr) è stato un
se. Le abitazioni andavano stipandosi di bene: alla fine i proprietari hanno dovuto
oggetti «in stile» asiatico, spesso copie o accettare l’offerta che avevamo fatto. Due
veri e propri falsi. Per non sbagliare, The- anni fa è diventata casa nostra».
resia aveva affidato la propria «extrava- Entrambi stavano cercando il posto
ganza» a un architetto esperto di art nou- perfetto per il proprio atelier. Per se stes-
veau e chinoiserie. sa, Caroline ha adibito il piccolo delizio-
L’attuale proprietaria attraversa la so padiglione in giardino. Derek, che fa il
strada sulla sua bici bianca. Caroline Van restauratore di sculture di metallo, sta co-
den Eynden ha 38 anni, i capelli argen- struendo sul retro. «Vede i cumuli di ter-
tati e fa l’artista. Si scusa, e mi fa entra- ra con quel buco sotto? Sarà il suo atelier
re nel giardino da un ingresso secondario sotterraneo. Alla fine verrà tutto ricoper-
dove ci accoglie una saetta marrone: «Si to dal prato». Provo a immaginarlo, un
chiama Bugatti, come lo scultore italia- ibrido tra una collina dei Teletubbies e un
no Rembrandt Bugatti, fratello di Ettore, bunker antiatomico.
il fondatore della casa automobilistica». In realtà, edificio principale e costru-
Bugatti è un bracco ungherese di due an- zioni del giardino sono un cantiere a cie-
ni, e ci salterà intorno per tutto il tempo. lo aperto. «Tutto ha bisogno di essere re-
«Sono nata ad Anversa, poi mi so- staurato, gli esterni come gli interni. Por-
no trasferita da queste parti, perciò que- te, finestre, salone e cucina sono ancora
sta casa la conoscevo bene. Dopo la mor- quelli originali, e perciò vanno sistema-
te della signora, nel 1940, ci sono stati al- ti, così come l’intero impianto elettrico»,
tri proprietari, fino a che è finita nelle ma- aggiunge Caroline, che prevede la chiusu-
ni di un ristoratore che la usava per i ma- ra dei lavori entro il 2029, «quando festeg-
trimoni. Avrebbe voluto ampliarla, ma qui geremo i cento anni della casa». E pensare
tutto è protetto da vincolo paesaggistico». che tra lei e il Giappone non c’era questo
a sinistra La terrazza della casa di Caroline Van den Eynden, ricoperta di piastrelle blu e realizzata
nel 1929 sul modello del padiglione giapponese dell’Expo di Parigi di quattro anni prima.
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grande amore: «Ci sono stata per lavoro, palazzo di otto piani. Questo invece è ispi-
ma finiva lì. Penso che nemmeno Theresia rato alla mia scuola – femminile, cattolica,
avesse legami con quel Paese, era lo stile con le uniformi e le preghiere: c’erano per-
esotico ad attrarre le persone». corsi tracciati per terra che eravamo obbli-
È stata proprio l’architettura a farla gate a percorrere in fila indiana».
innamorare: «La mia arte consiste nel cre- Da dove nasce la sua arte? «Tutto è
are modellini che riproducono i miei ricor- iniziato con le scale, metafora della me-
di degli edifici in cui sono stata». Ne pren- moria. I ricordi per me non sono suoni o
de in mano uno: «Questo è l’appartamen- profumi, ma hanno sempre un contesto
to in cui sono cresciuta ad Anversa, in un architetturale. Una finestra, una porta:
150
CASE
a sinistra Appeso al muro a sinistra: sotto Sul tavolo: Control Room (accia-
Glass, Screen and Wall ( vetro, otto- io, quercia, lacca, perspex, acrilico).
ne, legno meranti, vernice). Al muro Tutto di Caroline Van den Eynden.
Q U E S TA
CA SA
N O N
U N O
S H OW RO O M
Testo di Foto di
Francesca Santambrogio Ye Rin Mok
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ARCHITECTURAL DIGEST
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STO R I E
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ARCHITECTURAL DIGEST STO R I E
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ARCHITECTURAL DIGEST STO R I E
a sinistraPoltroncina di Dimore
Studio, vasi in ceramica di Eric
Roinestad e carta da parati di
Calico Wallpaper.
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NEL TEMPO
Un architetto parigino recupera lo spirito originario di un aristocratico palazzo seicentesco
nel cuore di Venezia. E lo combina con i segni dell’arte contemporanea e del design
pagine precedenti Il portone d’ingresso del palazzo su Campo Santo Stefano. a sinistra Soffitto affrescato,
lampadario vintage in vetro di Murano di OCD. Scultura di Elsa Saha, tavolo-installazione di Erik Dietman.
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pagina precedente Nel living, la zona bar è delimitata da un bancone in ottone ossidato. A parete Le Sophiste, trittico di
Bruno Perramant. Sofà e side table disegnati da Charles Zana, tavolo di Guglielmo Ulrich, Hand chair di Pedro Friedeberg.
Tappeto di S2G Design. sopra Le finestre illuminate dell’appartamento. a destra Sala da pranzo. Tavolo Guanabara di Jorge
Zalszupin, sedie di Claudio Salocchi, scultura di Enzo Mari, lampada di Luigi Caccia Dominioni (Azucena).
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Sopra il camino, un’opera di Jorge Queiroz. Sofà in velluto mohair disegnato in forme vintage da
a sinistra
Zana, tavolo di Roger Capron, poltrone di Pierre Paulin. sopra Stemma dogale e porta originale in noce.
172
a destra Poltrone Djo progettate da Charles Zana e rivestite in velluto di Dedar. Trittico Untitled
di Frédérique Loutz. Soffitto ligneo a lacunari del ’700 e antico pavimento in terrazzo veneziano.
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
IN CONVERSAZIONE
L AGOA M A N TA PUKKA
Tacchini, Zanini de Zanine Roche Bobois, A. Fritsch e V. Durisotti Ligne Roset, Yabu e Pushelberg
Forme soffici e arrotondate per una poltrona in cui Vellutata, morbida, rivestita, in questa versione, in Poltroncina costituita da strati di schiuma di po-
lo spesso schienale abbraccia la seduta, che ap- tessuto caldo effetto montone, la poltrona Manta liuretano di diversa densità, per risultare estrema-
pare quasi sospesa. Un pezzo di creatività carioca ha braccioli leggermente svasati che la rendono mente confortevole e flessibile. Il rivestimento è ul-
pensato dal designer Zanini de Zanine. accogliente e avvolgente allo stesso tempo. tra-stretch, adatto alla struttura morbida.
Poltrona sofisticata e dalle proporzioni compatte, Scultorea e geometrica, ha una forma che evoca la Fa parte della collezione I maestri di Cassina que-
impeccabile come un abito su misura. Il rivesti- pietra appena sbozzata. È realizzata a mano dagli sta poltrona disegnata nel 1949 come arredo di
mento in tessuto della collezione GFHome aggiun- Ateliers Jouffre di Lione. Struttura in legno e rive- scena per La famiglia Antropus di Thornton Wil-
ge una nota di stile assolutamente riconoscibile. stimento in tessuto Cambon di Rogers & Goffigon. der al Piccolo Teatro di Milano. In tessuto o pelle.
1 74
AD PER ECLISSE
Un nuovo
archetipo
per la casa
ECLISSE 40 Collection,
reinterpreta la porta
regalandole un design
innovativo. Per la prima volta
il telaio non è più nascosto
nel muro ma emerge
come un quadro di pregio
Nel deserto dell’Arizona,nel 1937,Frank Lloyd Wright fondava la sua Utopia,che oggi muore.
Una casa/scuola di architettura e di vita. Rivoluzionaria, ma con un nome antichissimo
T
A
L
I
E
S
I
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Testo di Foto di
Ruben Modigliani 177 Cerruti & Draime
ARCHITECTURAL DIGEST
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STO R I E
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ARCHITECTURAL DIGEST STO R I E
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PAVIMENTI D’AUTORE
Le Quadrotte di Quercia Toscana sono realizzate con il legno delle querce coltivate nei boschi delle colline toscane. Q.O.T. (Quercia di Origine Toscana) è il simbolo del rispetto e dell’amore per i
boschi e il risultato della valorizzazione dei prodotti e dell’ artigianato della Toscana. L’ eccellenza del Made in Italy si manifesta in tutta la sua bellezza con questo prodotto naturale creato nel rispetto dell’ambiente.
ARCHITECTURAL DIGEST STO R I E
a destra Vista in direzione sud del ad aprirsi al pubblico con mostre curate dal lo-
soggiorno. Il pannello in legno di-
pinto, del 1955, raffigura la pianta di ro capo, Bruce Brooks Pfeiffer. Proprio da lui so-
Taliesin West. no stati donati, qualche anno fa, alla Columbia
in bassoFrank Lloyd Wright con al- University e al MoMA, e hanno così lasciato l’A-
cuni apprendisti nella sala da dise- rizona per New York, da cui Wright si sentiva
gno di Taliesin a Spring Green, nel
Wisconsin.
lontano: la scelta di costruirci il Guggenheim a
forma di spirale era una critica a una città tutta
in basso a destra Contrasti di mate- basata sull’angolo retto. L’opposto di quella so-
riali: un pannello decorativo orien-
tale è posato su una parete costrui- cietà organica e sapiente che era al centro del suo
ta con pietre del deserto e cemento. pensiero: perché Wright temeva che l’opinione
pubblica americana, da lui spesso definita mobo-
cracy (il potere delle masse), non avesse gli stru-
menti culturali e neppure la voglia di dare forma
alla propria cultura, al proprio governo.
Mentre il gruppo dei fellows originali diven-
tava sempre più esiguo, Taliesin cambiava. Forse
troppo, rinnegando alcuni insegnamenti del suo
fondatore. È di poche settimane fa l’annuncio
che la Frank Lloyd Wright Foundation ha deci-
so di chiudere le due sedi della scuola, una riso-
luzione sofferta che ha suscitato scalpore e pro-
teste. Forse era rimasta troppo a lungo chiusa in
sé stessa, forse la società è andata troppo avanti.
Viene in mente il motto dei Lloyd-Jones, la fami-
Itten alla Bauhaus. Era il periodo storico in cui glia della madre di Wright: Truth against the wor-
si scopriva il corpo, in cui nascevano il pensiero ld, la verità contro il mondo. Il coraggio di crede-
di Steiner e della Montessori». re, a dispetto di tutto. Il saper sentire l’acqua nel
Col passare degli anni la fellowship si accre- deserto. Il saper costruire un’utopia bellissima.
sce, da Taliesin passano nomi destinati a diven-
tare famosi. Tra gli italiani (pochi) ci sono an-
che Paolo Soleri, che sempre in Arizona fonderà
la città-utopia di Arcosanti, e Bruno Morassut-
ti. Cresce anche la fama di struttura un po’ set-
taria, volutamente staccata dal mondo. «Talvol-
ta sentivo che mi mancava la realtà: pensavo di
essere in America ma in realtà c’ero soltanto le
poche volte che andavamo in città a fare acqui-
sti», ammette Santoro. «Raccontavamo che vi-
vevamo in casette rudimentali nel deserto e al-
la gente pareva incredibile che ci fossero perso-
ne disposte a fare quella vita. Ma a noi piaceva:
il deserto, il rifugio col camino, le stelle. Per me
è stato un battesimo, l’inizio di un percorso no-
La filosofia made che mi ha portato in Spagna, in Olanda,
didattica di Wright a San Francisco, in Brasile dove ho passato set-
era in tre parole: te anni. Il principio di una storia d’amore con
l’architettura che dura ancora».
learning by doing, La scuola però sentiva il bisogno di aprir-
imparare facendo. si. Già alla morte di Olgivanna, nel 1985, l’uffi-
Getty Images
Una lezione che ha cio della direzione, cuore operativo della scuo-
la, era stato spostato nella stanza dei due fonda-
formato generazioni tori: un primo gesto simbolico. Poi, con gli an-
di progettisti ni, gli archivi – il cuore della comunità – iniziano
182
INNOVAZIONE PER LA VITA
una giornata di conferenze, exhibit, startup e networking
PER INFORMAZIONI
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Partner scientifico:
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I longheroni in pannello del
giroletto del letto Plane Race
sono raccordati da un sottile
profilo metallico in finitura
cromata. I tessuti dei pannelli
in tessuto sono disponibili
in cinque colori: duna, foresta,
ebano, cocco e fango.
ARCHITECTURAL DIGEST EnGLISH TExTS
ENGLISH
TEXTS
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The golden age of Antwerp lasted for nearly the whole It is known to locals as the “castle”, thanks to its deco-
16th century, until the Spanish conquest on 17 August rated facade, its tower and clock. The location is the
1585. In the century to follow, the city’s importance li- Collina d’Oro above Lake Lugano, where the house was
ved on in terms of art, thanks to Rubens, Van Dyck, Jor- built by the Camuzzi family from Bergamo, who made
daens, Teniers. This house comes from that era. After their fortune creating decorations for the palaces of St.
remaining in the hands of a single family from 1619 to Petersburg. Though in the mid-1800s, the time of con-
1950, it was donated to an order of missionaries, and struction, Canton Ticino was inhabited by farmers, the
was then a hotel for 30 years. In 2006 it was purcha- Camuzzi family invested in image, making every room
sed by a businessman and collector who now lives the- into a sort of “prototype”. «The castle was lordly on the The Louis xV Hall,
re with his masterpieces. The ten-year restoration was outside, but quite simple inside. The experiments were thus dubbed because
of the rocaille stucco,
completed last year. above all in the area of decoration: a giant plaster fire- and the Kunstkammer
The project was overseen by Axel Vervoordt, ae- place with a luxurious frame, for instance», says Fran- after Axel Vervoordt’s
restoration of this
sthete-wizard, and Kristof Goossens, a young archi- cesca neri Antonello, with a degree in Interior Archi- historic Anwerp
tect at the helm of the studio Anversa. A concept of tecture from the USA. The Camuzzi filled the park with mansion.
“fullness of emptiness” dictated an effort to eliminate all kinds of rare plants. «The greenery is protected, so
everything that was not essential. A minimalism that I only have partial views of the lake from my windows.
is never gratuitous, but a matter of perfect proportions But I do not insist on having a postcard panorama, like
and quality materials, like the oak floors and lime-co- so many of my clients», the architect says.
ated walls using natural pigments. The light suggests In love with the castle, she has overseen the re-
the images of Vermeer and other paintings from this storation, and also purchased two floors for her family
part of the globe. The new elements, like the indoor home. The layout has been altered to adapt to new ne-
pool, are practically invisible. Vervoordt, with his wi- eds, without removing walls but by adding plasterbo-
fe May and their team, conducted extensive research ard partitions. With a light touch, never concealing tra-
to find furniture and antiques, joined by comfortable ces of the past.
custom seating. It is rare for a home in Antwerp to ha- «Every new element is clearly distinguishable…
ve such a large garden. The landscape designers Jac- and I have made emotional, not always functional choi-
ques and Martin Wirtz did not want a banal Renaissan- ces: a bathroom for each inhabitant, a larger kitchen
ce reconstruction, while carefully conserving an age- for which I have designed the furnishings. More than
old ginkgo tree. The natural setting offers exceptional a design, this is an adaptation: a historic dwelling that
peace in the heart of the city. now welcomes our lifestyle, full of our furniture and
In the end, the most important presence is that things. It is imperfect, and imperfection is the key of
of the family: their conversations, guests, meals, wine, success for my project: no home automation, no air
music and works of art. After four centuries, this dwel- conditioning. Cool air wafts up from the lake, and down
ling has restored to all its beauty. from a spring at the top of the hill».
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ARCHITECTURAL DIGEST EnGLISH TExTS
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Two years ago, Dan Brunn Architecture began con- I took a taxi to Edegem, a commuter town near Antwerp.
struction of what is now known as the Bridge House, The driver dropped me in front of an impressive bam-
spanning a stream. An example of “extraordinary archi- boo gate, an exotic presence in the midst of small poin-
tecture made with ordinary means”, says Brunn, alrea- ty-roofed houses that resemble those of a painting by
dy a rising star in 2005 when he founded his firm. The Brueghel the Elder. no doorbell, just the sound of near-
idea for the bridge came from two developments. First by traffic and birds. I look for a way in. The house is hid-
Brunn was contacted by a Canadian firm called BO- den by woods: a pagoda in Japanese style, clad in blue
nE Structure makes modular construction systems in tile, roofs with raised corners, bow windows, red colu-
89% recycled steel. Second, on a trip to Rhode Island mns. Like something from a distant planet in the Belgian
he saw The Breakers, the vacation home of the Vander- countryside. I phone my hostess, who informs me she’ll
bilt family built in 1895, referencing Italian Renaissan- be very late for our appointment. With nowhere to pass
ce style. The modern profile of the Bridge House may the time, I end up in a filling station with a coin-op cof-
seem quite different, but it was here that Brunn got so- fee machine. The pagoda of Edegem was built in 1929
me of the basic ideas for his project. by an elderly Jewish woman, part of a family of diamond
Above all, he was intrigued by the idea of the mo- merchants. The brother of Theresia Coetermans-Daver-
tor court, but also by the general architectural appro- veldt was named Louis, the Persian consul. At the start
ach, in relation to the surrounding natural setting. In- of the 1900s many wealthy people built vacations ho-
stead of occupying the space over the stream, the mes in this area. In the 1920s Theresia, married, without
Bridge House tapers to minimize its impact. With a children, bought the land and built this “oriental” dwel-
length of 64 meters and an area of 450 m2, the hou- ling with the help of an architect who was an expert on
se actually stands on just 45 linear meters of land: Art nouveau and chinoiserie.
the other 19 are raised over the stream. “It is like a The present owner finally arrives on a white bicycle.
natural divider between public and private portions”, Caroline Van den Eynden is 38 years old, an artist with
Brunn goes on. silvery hair. She grew up in Antwerp, then moved to this
The house features a filtering system, supplying suburb, so she was already familiar with the heritage-li-
potable water. The ample northern exposure and nar- sted house. She ushers me into a large living area, now
row design bring natural light, cutting down on ener- used as a studio, salon, dining room and playroom. «The
gy bills, contributing to achieve the goal of zero emis- ceilings are an exact copy of those of the Japanese pavi-
sions. natural ventilation is boosted by a series of lion at the Paris Exposition of 1925. This is the only room
skylight vents. The layout: dining room, kitchen, living in that style, though. Upstairs, the bedrooms are totally
area, master suite with closet, two bedrooms with sha- normal», Caroline says. Together with her ex-husband,
red bath, one bedroom with private bath. As well as a she purchased the house two years ago, after it had be-
terrace, a laundry room, a garage, a pool house on the en on the market for 13 years without a buyer.
lower level. The private garden, just outside the ma- The perfect place for an art studio, where the main
ster bedroom, has been designed as a living area in tu- building and the constructions in the garden are still a
ne with nature. worksite, still in a state of becoming.
north-facing floor
«A window, a door: all my memories
to ceiling windows,
cedar paneling and
are architectural. My art consists in
sustainable technology
all contribute to Dan
creating miniatures of buildings that
Brunn’s goal to make have been a part of my life.This house
his L.A. Bridge House
a net-zero home. is the perfect place for them»
188
Più piccolo. Più semplice. Più intelligente.
Nuovo
HRM 40 HRM 40 LIVE
P. 1 6 2
In Venice, a Parisian architect captures the original Chief Operating Officer & President, International Wolfgang Blau
Global Chief Revenue Officer & President, U.S. Revenue Pamela Drucker Mann
spirit of an aristocratic 17th-century building U.S. Artistic Director and Global Content Advisor Anna Wintour
Chief of Staff Samantha Morgan
Words Riccardo Bianchi — Photos Matthieu Salvaing Chief Data Officer Karthic Bala
Chief Client Officer Jamie Jouning
In Venice, a Parisian architect recovers the original spirit COnDÉ nAST EnTERTAInMEnT
President Oren Katzeff
of an aristocratic 18th-century building With this hou- Executive Vice President–Alternative Programming Joe LaBracio
se, the famous Parisian architect Charles Zana has fi- Executive Vice President–CnÉ Studios Al Edgington
Executive Vice President–General Manager of Operations Kathryn Friedrich
nally made a dream come true: to work in the extraordi-
CHAIRMAn OF THE BOARD
nary city of Venice. The location is Campo Santo Stefa- Jonathan Newhouse
no, on the piano nobile of a 17th-century building. The
WORLDWIDE EDITIOnS
place had nearly been ruined by inappropriate altera- France: AD, AD Collector, Glamour, GQ , Vanity Fair, Vogue, Vogue Collections,
Vogue Hommes
tions over the years. The last tenant, a bank, had made
Germany: AD, Glamour, GQ , GQ Style, Vogue
anonymous offices, hiding Baroque frescos under ugly India: AD, Condé Nast Traveller, GQ , Vogue
Italy: AD, Condé Nast Traveller, Experienceis, GQ , La Cucina Italiana,
suspended ceilings, covering Venetian terrazzo floors.
Vanity Fair, Vogue, Wired, Frame Condé Nast Experience Store
«The new owner had very precise ideas», the designer Japan: GQ , Rumor Me, Vogue, Vogue Girl, Vogue Wedding, Wired
Mexico and Latin America: AD Mexico, Glamour Mexico, GQ Mexico
says. «A contemporary art collection had to find room
and Latin America, Vogue Mexico and Latin America
in a welcoming, warm environment. In tune with the he- Spain: AD, Condé Nast College Spain, Condé Nast Traveler, Glamour, GQ ,
Vanity Fair, Vogue, Vogue Niños, Vogue Novias
ritage authorities and several local architects, we have
Taiwan: GQ , Interculture, Vogue
attempted to rediscover the architectural and decorati- United Kingdom: London: HQ , Condé Nast College of Fashion and Design,
Vogue Business; Britain: Condé Nast Johansens, Condé Nast Traveller,
ve features of the 17th century». For a sense of intimacy,
Glamour, GQ , GQ Style, House & Garden, LOVE, Tatler, The World of Interiors,
the large ballroom has been separated into three smal- Vanity Fair, Vogue,Wired
United States: Allure, Architectural Digest, Ars Technica, basically,
ler zones: a bar at the entrance, a circular living area at
Bon Appétit, Clever, Condé Nast Traveler, epicurious, Glamour, GQ , GQ Style,
the center, and a museum-like space facing the Campo. healthy ish , HIVE, Pitchfork, Self, Teen Vogue, them., The New Yorker,
The Scene, Vanity Fair, Vogue, Wired
The house now has an airy, very Venetian atmo-
sphere. «After freeing the ceilings», Zana says, «we PUBLISHED UnDER JOInT VEnTURE
Brazil: Casa Vogue, Glamour, GQ , Vogue
worked on color, from the gray-blue of the large living Russia: AD, Glamour, Glamour Style Book, GQ , GQ Style, Tatler, Vogue
room to the saffron yellow and green of the dining ro- PUBLISHED UnDER LICEnSE OR COPYRIGHT COOPERATIOn
om. The mood is also set by the paintings, the furni- Australia: GQ , Vogue, Vogue Living
Bulgaria: Glamour
shings like the table- installation by Erik Dietman, the China: AD, Condé Nast Center of Fashion & Design, Condé Nast Traveler,
carpets of Sabine de Gunzburg». Light has a funda- GQ , GQ Style, Vogue, Vogue Film, Vogue Me
Czech Republic and Slovakia: La Cucina Italiana, Vogue
mental role in Zana’s project, which disguises its sour- Germany: GQ Bar Berlin
ces, with the exception of the sumptuous Venetian Greece: Vogue
Hong Kong: Vogue
chandeliers. For the furnishings, Zana has opted for a Hungary: Glamour
mixture of styles, with Brazilian pieces, seats by Pierre Iceland: Glamour
Korea: Allure, GQ , Vogue
Paulin, vintage pieces (Guglielmo Ulrich, for example) Middle East: AD, Condé Nast Traveller, GQ , Vogue, Vogue Café Riyadh, Wired
and custom creations. The art collection does the rest, Poland: Glamour, Vogue
Portugal: GQ , Vogue, Vogue Café Porto
combining works by well-known artists like Gérard Ga- Romania: Glamour
rouste with younger talents like Claire Tabouret. Russia: Tatler Club, Vogue Café Moscow
Serbia: La Cucina Italiana
South Africa: Glamour, Glamour Hair, GQ , GQ Style, House & Garden,
House & Garden Gourmet
Thailand: GQ , Vogue
Traduzione per AD Italia a cura di Transiting sas The Netherlands: Glamour, Vogue, Vogue Living, Vogue Man, Vogue The Book
Turkey: GQ , La Cucina Italiana, Vogue
Ukraine: Vogue, Vogue Café Kiev
ACCERTAMENTI
DIFFUSIONE STAMPA
CERTIFICATO N. 8549
DEL 18-12-2018
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