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Anno XXXIII
23.02.2011
Numero
573
periodico di attualità dei comuni di alano di piave, quero, vas, segusino
Sfilata
2011 Domenica
Carri
Allegorici 6
marzo
Programma
ore 12,30 Ritrovo in Piazza Dante - FENER
ore 13,20 Partenza Sfilata
c/o Osteria da ChiChibiO
ex Locanda alla Posta ore 13,40 arrivo in Località Faveri
cena per soci e simpatizzanti ore 17,05 Partenza per Uson (facoltativa)
prenotazioni presso Pro Loco Fener ore 17,20 arrivo a Uson per la tradizionale conclusione
Programma attività
Anno 2011
SABATO 22 GENNAIO Assemblea generale dei soci
DOMENICA 27 FEBBRAIO Assemblea generale della Sezione
A.N.A. di Feltre.
DOMENICA 20 MARZO Pranzo sociale
LUNEDI’ 25 APRILE Santa Messa Chiesa Colmirano
Dep. corona al monumento Alpini
SABATO 7
DOMENICA 8 MAGGIO 84a Adunata Nazionale a TORINO
MERCOLEDI’
DOMENICA 5 GIUGNO Gita in Polonia
SABATO 11
DOMENICA 12 GIUGNO Alpini in Festa c/o Casa delle Ass.ni
SABATO 9
DOMENICA 10 LUGLIO Sfalcio, pulizia cippo di Domador
SABATO 16
DOMENICA 17 LUGLIO Commemorazione dei caduti in Alta
Val Calcino -Ex malga Camparonetta
SABATO 3 SETTEMBRE Pellegrinaggio Sezionale a Cima
Valderoa (Sez. Trieste) con
pernottamento in Camparonetta
OTTOBRE Castagnata presso Scuola d’Infanzia
NOVEMBRE Commemorazione del 4 Novembre
DOMENICA 11 DICEMBRE Pellegrinaggio Sezionale a Cima
Valderoa (Sezione Trieste)
NOTTE DI NATALE Al termine della Santa Messa
tradizionale vin brulè ad Alano
presso la Sede del Gruppo Alpini
La pro loco di Quero in assemblea presenta il programma 2011 e conferma le tre settimane di sagra
Bilancio positivo per la Protezione Civile di Quero che ha nominato le cariche sociali del prossimo triennio
cenni storici
Briciole di storia locale
Siamo bellunesi da 195 anni. Prima eravamo trevigiani.
La suddivisione del nostro territorio fin dal dominio della Serenissima era la seguente: Alano e Quero erano sotto il
podestà di Treviso. La Valcavasia (con Cavaso, Possagno, ecc.) dipendeva dal podestà di Asolo. Mentre Feltre e
dintorni avevano il proprio podestà. Quindi il nostro era territorio trevigiano (e diocesi di Padova, come puoi leggere
sotto). Ai tempi di Napoleone e degli austriaci ci furono vari cambiamenti in pochi anni. Con decreto del 22-12-1807 il
Cantone di Quero, con Alano e Pederobba, passa dal dipartimento del Tagliamento (con capoluogo Treviso) al
dipartimento del Bacchiglione (Vicenza) e distretto di Bassano. Il 26. 3.1808 Campo, Colmirano e Fener vengono
accorpati in un “comune autonomo” e subito dopo annessi da Alano (con un totale – allora – di 2.281 abitanti). Nel
1810 il Cantone di Quero (con Alano) viene trasferito al Dipartimento della Piave, distretto di Feltre. Da allora il paese
assume ufficialmente il nome di “Alano di Piave”. E dal 1.1.1816, con decreto del conte di Goess, governatore
austriaco, la nostra zona viene ascritta alla Provincia di Belluno.
Diocesi di Padova, perchè?
Nel 915 il Re Berengario fece una donazione di alcuni territori pedemontani del Grappa, con Alano, Quero, Vas e
Segusino, a Silone, vescovo ghibellino di Padova. Tale donazione fu confermata da Re Rodolfo nel 924. Prima che la
Pieve di Quero (da cui dipendeva anche Alano) diventasse autonoma dal punto di vista ecclesiastico (verso il 1300),
questo territorio dipendeva dalla Pieve di Santa Eulalia (Borso del Grappa) e una fidata tradizione orale sostiene che la
nostra gente scavalcava le propaggini del Grappa per andare a battezzare a Santa Eulalia.
(a cura di A.Spada, tratto dal testo “Alano, la memoria e l'immagine di una Comunità di G. Follador, Antiga 1993)
5 attualità
scopa
6 attualità
INFO: Biblioteca di Quero – tel 0439 787097 – e mail biblioteca.quero@feltrino.bl.it - martedì 9.00-13.00 giovedì e sabato 14.30-18.30
7 cronaca
RASSEGNA DI DIAPORAMA
Memorial Alberto Niero
Sabato 5 - 12 e 19 marzo 2011 ore 20,45
Centro Culturale di Quero
Anche quest'anno il Fotogruppo e la Biblioteca dell'Unione dei Comuni di Quero e Vas propongono, come di
consueto nel mese di marzo, una rassegna di diaporama, racconti fotografici con proiezione di diapositive.
Ecco il programma:
Sabato 5 marzo ore 20,45
Luciano Salvini presenta: CANSIGLIO: I SEGRETI DELLA GRANDE FORESTA
Sabato 12 marzo ore 20,45
Roberto Soramaè presenta: MONGOLIA
Sabato 19 marzo ore 20,45
Fulvio Scussel presenta: MONTAGNE DEL MONDO – PECCATI DI GOLA
FARDIMA – GOCCE DI MEMORIA -BEAUTIFUL DAY – TA PUM
Vi aspettiamo numerosi. Non mancate!
Info: Biblioteca di Quero tel. 0439 787097 martedì 9,00 - 13,00 giovedì e sabato 14,30 - 18,30
e.mail: biblioteca.quero@feltrino.bl.it
agraria
marcHi
• alimenti per animali
• proDotti per l’agricoltura e il giarDinaggio
• pellets e troncHetti • proDotti Fitosanitari
• BomBole gpl • piantine Da orto
chiuso il mercoledì pomeriggio
LEGGERissimo
grandi e piccini con un libro per amico
venerdì 25 febbraio 2011
in biblioteca
Alano di Piave
ore 9.40, 11 e 14 STORIE LEGGERISSIME per i bambini della Scuola dell'Infanzia e della cl. 1a della Scuola Primaria
ore 16.30 UNA MERENDA DI STORIE: letture e dolcetti per i bambini piccini e i loro genitori con Cristina Gianni
ore 17 UN LIBRO PER TE
la biblioteca regala un libro a tutti i bambini nati nel 2010 che sono invitati a ritirarlo con mamma e papà
venerdì 11 marzo dalle 20.40 alle 21.30 sala incontri della biblioteca
DOLCI PAROLE PER I PICCOLISSIMI presentazione del progetto “Leggere è familiare: stare insieme con un libro per
amico”. Un incontro per i genitori dei bambini da zero a tre anni con:
Giorgia Golfetto Dottore di ricerca in Scienze pedagogiche, dell'educazione e della formazione
FRAGANCIA DE TANGO
il nuovo cd del Duo dissonAnce
Un irresistibile concerto del Duo dissonAnce
Roberto Caberlotto e Gilberto Meneghin alla fisarmonica
sabato 26 febbraio
ore 20.40 sala incontri
della Biblioteca Comunale
Alano di Piave
“Il tango è un pensiero triste che si balla”,
così definiva il tango Enrique Santos Discepolo.
Il tango è un ballo d'amore e di morte,
di passione e di nostalgia senza ritorno.
Il tango ha in sé la violenza dell’eros, il rischio, l’antagonismo, lo schianto.
Se il valzer vola verso una lontananza infinita, il tango risuona come fosse l’ultima volta,
con una sua allegria disperata.
Per questo, la malinconia schiusa dal tango è unica: rassomiglia a un lampo di fosforo, all’istante, quando il piacere
dell’eros si fa intollerabile; il valzer fa turbinare le immagini, il tango è un gesto fulmineo nel nulla. La sua tristezza non è
confortata, il tango non conosce lieto fine.
È un invito a partecipare
CORSO DI INFORMATICA
INTERNET – POSTA ELETTRONICA
LIVELLO BASE 20 ORE
AVVIO ATTIVITA’: FEBBRAIO 2011 - AL RAGGIUNGIMENTO DI 14 ISCRITTI
ORARIO: LUNEDI E MERCOLEDI ORE 15.00-17.00
SEDE DEL CORSO: ISTITUTO CANOSSIANO – VIALE MONTE GRAPPA, 1 FELTRE
QUOTA DI ISCRIZIONE: 150 EURO
PER INFORMAZIONI: ENAC Ente Nazionale Canossiano 0439/840947 feltre@enac.org
9 cronaca
Schola cantorum
Ormai è una tradizione! Da tanti anni ormai la Schola Cantorum ora, e il Coro de Lan in passato si sono succeduti nella
organizzazione del “concerto di fine anno” che hà
avuto luogo quest’anno sabato 18 dicembre nella
chiesa parrocchiale di Alano e dedicato come
sempre ai nostri emigranti. Ospite in questa serata A Nilo Fedot
e per la prima volta la Banda Cittadina di Alano Cantor da 50 ani
diretta dal maestro Alberto Perenzin che da
qualche tempo sostituisce il maestro Domenico De premiar al cantor Nilo Codemo
Capretta il quale hà fatto tutto quanto era nelle sue no se podea proprio far a meno.
capacità per far nascere e muovere i primi passi Del ’62 a cantar tu à tacà,
della banda. A questa nella esecuzione è da quando che da la Svizzera tu sé tornà
succeduta la Schola Cantorum diretta da Lara
Zancaner che dopo la sua esecuzione lascia ampio
dopo aver mes su fameia co’ la Maria Teresa dei Prà,
spazio al gruppetto di solisti e precisamente: e da alora no tu ha pì mancà.
Federica Dalla Motta come soprano,Federico Tu sé stat componente del Coro de Lan
Cavarzan come baritono, maestro al pianoforte dove tu ha cantà coi bassi, forte e pian,
Enrico Rinaldo ed ospire quanto mai atteso prima sempre là in tel to canton,
ed applaudito poi, il nostro compaesano Domenico
Tessaro come tenore che inutile dirlo hà scosso la
tra Bepi Jervasi e Bortol Buson.
platea anche perchè le capacità non mancano a lui! Tu sé stat an atento cantor,
Il finale hà poi riservato dei momenti emozionanti e an simpatico intratenitor,
per:Armando Dal Bon al quale è stato consegnato a olte an boc birichino
un riconoscimento per i suoi 65 anni di canto in insieme al tò aiutante Giannino!
coro, mentre,molto emozionato ma felice, abbiamo
Ma le to feste pì bele le era dopo le prove de’ cantar
visto Nilo Codemo che al compimento dei 50 anni
cantando si è visto consegnare oltre al quando che a casa no ghe olea proprio ‘ndar,
riconoscimento una medaglia in oro zecchino come e cò Renzo Bresola, Toni Cortes e Toni Bel
era già avvenuto per Armando Dal Bon ancora 15 tu te fermea a ogni capitel.
anni fà e a Giuseppe Zancaner padre di Lara un A ti Nilo te fon an aplauso solenne
paio di anni fa. Alla medaglia d’oro di Nilo è seguita
par tuti i tò ani da cantor
anche una breve satira che vi riproponiamo qui a
fianco. Soddisfatti; il pubblico per la serata, coloro a ricordo perenne
che si sono esibiti,per la buona qualità delle an grazie proprio dè cor!!!
esecuzioni stesse e soddisfatta anche la Schola
Cantorum che anche quest’anno è riuscita nella La Schola Cantorum
organizzazione della serata senza nulla chidere se Dicembre 2010
non la presenza del pubblico. C.G.
Vas. La pro loco di Caorera vuole sfruttare il boom della sagra e promuovere l’utilizzo
GIOVEDI 3 MARZO
con partenza alle ore 14,00
dalla stazione ferroviaria di FENER,
ci recheremo alla Casa dei Carraresi di TREVISO per
la grande mostra
IL PITTORE E LA MODELLA
da Canova a Picasso
Questa mostra ci darà la possibilità di incontrare, in una sola volta,
le opere dei più grandi pittori degli ultimi due secoli, tra i quali
VAN GOGH, MUNCH, RENOIR, MODIGLIANI, WARHOL, DE CHIRICO, BOCCIONI, MAGRITTE,
GUTTUSO, BOLDINI, PRATT, DALì, BONNARD…
L’appuntamento è alle ore 14,00 alla stazione di Fener. Il rientro è previsto per le 19,00.
La quota di partecipazione è di 15 euro, e comprende: l’ingresso alla mostra, la guida, l’uso
dell’auricolare, il guardaroba, il biglietto ferroviario di andata e ritorno.
Prenotazioni entro il 20 febbraio. Per conoscere la disponibilità di posti residui telefonare in
sede Auser allo 0439.787861 il mercoledì pomeriggio
11 ASTERISCO
tra Toscana ed
ed è stata progettata dagli architetti senesi, Mino Foresi e
Domenico di Feo. La fortezza incorpora alcune delle preesistenti
strutture tra cui il mastio di Santo Martini, la torre di San Giovanni
Umbria
e un'antica basilica, che ora serve come cappella del castello.
Non puo’ mancare una degustazione del celebre vino ‘Brunello’
in cantina. Sistemazione in hotel nelle camere riservate a
CHIANCIANO, cena e pernottamento.
4 giorni dal 3 al 6 maggio 2011 - € 399 circa 3° giorno: Siena e le ‘Crete’ senesi con Monte Oliveto
(prezzo in corso di definizione) Colazione e mattina con Guida per la visita di SIENA: da Piazza
del Campo, Palazzo Pubblico, il Duomo, le viuzze medioevali
dove si scaldano gli animi in occasione del Palio. Pranzo in
ristorante ed al pomeriggio visita, sempre con Guida, di
ASCIANO, comune nel cuore delle “Crete”. Proseguimento per
S. GIOVANNI D’ASSO, patria del tartufo bianco. Lungo la strada
si può sostare per ammirare i Calanchi e le Biancane che sono le
cosiddette “Crete”, conformazioni geologiche tipiche del territorio.
Il pomeriggio termina con la visita dell’Abbazia di Monte Oliveto
Maggiore. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
4° giorno: S. Gimignano – San Miniato e rientro
Colazione e partenza per la visita con Guida per un paio d’ore di
S. Gimignano ‘dalle 100 torri”. Pranzo in ristorante a S.
Assisi Gimignano. Nel pomeriggio puntata a San Miniato, visita libera e
proseguimento per il rientro, breve sosta a San Miniato, con
arrivo in serata alle località di provenienza.
PROGRAMMA
1° giorno: Sansepolcro - Assisi – S. Maria degli Angeli
Partenza in Pullman da Quero alle ore 5.30 e via Bologna e
Cesena per arrivare nella tarda mattina a SANSEPOLCRO.
Pranzo in ristorante tipico. Nel pomeriggio trasferimento ad
ASSISI e visita con Guida della città, conosciuta anche per
essere la città in cui nacquero, vissero e morirono san
Francesco, patrono d'Italia, e santa Chiara: Basilica di San
Francesco d'Assisi (divisa in parte inferiore e superiore) - Basilica
di Santa Chiara - Cattedrale di San Rufino - Chiesa di Santa
Maria Maggiore - Chiesa di San Pietro - Chiesa Nuova - Oratorio
dei pellegrini - Santo Stefano - Basilica di Santa Maria degli
Angeli con la Porziuncola - Eremo delle carceri sul monte
Subasio - Chiesa di san Damiano - Chiesa di Santa Maria in
Rivotorto - Abbazia di San Benedetto, fondata nel X secolo sulle
pendici del monte Subasio; distrutta nel 1399, venne restaurata Siena
nel Seicento. Al termine breve discesa per Santa Maria degli
Angeli. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento. Le quote, valide per 40 partecipanti circa, comprendono:
• Viaggio e visite in Pullman
2° giorno: Città della Pieve – Montepulciano - Montalcino • Spese autista, pedaggi e parcheggi
Colazione e partenza per la Toscana. Incontro con la Guida, • Sistemazione in hotel 3 stelle, in camere doppie con
partendo da Città della Pieve: Cattedrale dei Santi Gervasio e servizi privati a S.Maria degli Angeli ed a Chianciano
Protasio (duomo), Chiesa di Sant'Agostino, Chiesa e Monastero • Trattamento di pensione completa, come da
di Santa Lucia ed i Palazzi: Palazzo dei Priori, Palazzo Cartoni, programma
Palazzo della Corgna, Palazzo Vescovile, Casa Canestrelli, • Guida per mezza giornata ad Assisi e San Gimignano
Casa del Perugino. A Città della Pieve sono stati girati gli episodi • Guida intera 2^ e 3^ giornata
delle prime sei stagioni della serie TV Carabinieri. Il set è stato • Assicurazione medico-bagagli + Ass. rct
l'antico Seminario Diocesano oggi riconvertito e sede dell'Istituto • Gadget * IVA
Professionale di stato Italo Calvino.
Proseguimento per MONTEPULCIANO e pranzo in ristorante, Le quote non comprendono:
quindi visita della città: Il centro abitato ha caratteristiche di borgo Ingressi, Mance, Bevande extra e quanto non espressamente
medievale a forma di S ed è racchiuso entro tre cerchia di mura, indicato alla voce ‘ le quote comprendono’
costruite tutte verso il XIV secolo. Di origine etrusca e fondata, SUPPLEMENTO SINGOLA: € 60
secondo la leggenda da Porsenna, Lucumone di Chiusi; alcuni
documenti e reperti rinvenuti in Fortezza, ne fanno risalire informazioni e prenotazioni
l'esistenza già al IV-III secolo a.C. In epoca romana fu sede di un CIRCOLO AUSER “AL CAMINETTO”
esercito posto a difesa delle strade consolari. Fu evangelizzata Via Roma, 29 – 32030 Quero
da San Donato, vescovo di Arezzo nel IV secolo.
Ultima visita della giornata a MONTALCINO: Le mura della città Tel/Fax0439.787861 mercoledì pomeriggio
sono state costruite nel XIII secolo. La fortezza è stata costruita
nel punto più alto della città nel 1361, ha struttura pentagonale
Il Mercatino
Vendo casa a Cilladon con terreno ( ex scuola) a 20.000 euro.
Per informazioni telefonare al n° cell 329.0259670
12 cronaca
(s.for.) Siamo stati facili profeti quando abbiamo scritto che, quel-
la tra il montebellunese Andrea Borgato e l’alanese Annalisa Dal
Canton, era “un’unione destinata a dare buoni frutti”. Il 13 set-
tembre 2010, alle ore 5.30 presso l’ospedale di Feltre, è infatti
nato il loro primogenito Lorenzo, che si presenta ai lettori del
Tornado con ben due foto: nella prima lo vediamo in braccio a zia
Consuelo, nella seconda…già autonomo. A Lorenzo e ai suoi ge-
nitori Andrea e Annalisa (che lavorano entrambi nell’azienda di
famiglia “Frutta e Verdura F.lli Borgato” con negozio anche a Fe-
ner) vadano i migliori auguri della redazione di una vita serena e
felice.
LETTERE AL TORNADO
La gallina e lo stivale
Cina e Italia si incontrano
a cura di Martina Lipia
福 Oggi inizio un nuovo racconto con la parola fú che significa fortuna, ciò che si augurano di afferrare i cinesi
per l’intero anno nuovo. Questa nazione è molto legata alle tradizioni e il calendario è davvero molto ricco di
ogni sorta di ricorrenza, ma tra tutte le occasioni di festa ricordate, il rito che in assoluto è il più importante e immanca-
bile da celebrare è il coloratissimo Capodanno. Quando sarà festeggiato? Ogni anno in un
giorno diverso.. ma perché? Presto detto: la Cina, pur avendo adotta-
to il calendario gregoriano, il classico calendario che anche noi utiliz-
ziamo, non ha però abbandonato l’abitudine di far riferimento al più
tradizionale calendario lunare secondo il quale l'inizio di ogni mese
avviene ad ogni fase di luna nuova, considerata tale dai cinesi nel
momento della congiunzione della Luna col Sole. In base a questo
calendario gli anni sono contati seguendo un ciclo di 60 anni che è
detto Ganzhi e fino al 1911, anno di proclamazione della Repubblica,
venivano contati partendo dal momento dell'ascesa al trono di ogni
Imperatore. Precisamente, il capodanno cinese, chiamato anche
Chunjie o Festa di Primavera, cade in coincidenza della prima luna
nuova dopo l'entrata del Sole nel segno dell'Acquario, ossia nel momento in cui inizia il mese
numero 1, in pratica in un periodo che è compreso tra il 21 gennaio e il 19 febbraio. Dopo questa piccola curiosità, ve-
niamo al nocciolo...quando si festeggia? Nel 2011 siamo entrati nell’anno cinese numero 4.709, e i festeggiamenti per
il Capodanno sono iniziati il 3 febbraio per proseguire per due settimane, come vuole il costume. Sarà l’anno del Coni-
glio, il quarto dei dodici animali che completano il ciclo dello zodiaco cinese. Si crede che i nati sotto questo segno sia-
no introversi, odino essere al centro dell’attenzione, che amino il piacere delle cose semplici, che abbiano un sacco di
amici e siano estremamente umili e modesti. Per consulenze astrologiche ricevo su appuntamento.. bhè scherzo, co-
munque è interessante curiosare e risalire al nostro “animale” per scoprire che dopotutto un pò c’azzeccano queste
descrizioni! Guardate un pò a fondo articolo se siete dei “conigli” così da capire se rientrate nella descrizione appena
fatta sopra. Bene, detto ciò, non manco certo di raccontarvi “il come” la festa si svolge, e saranno parole che solo a
leggerle decoreranno le pareti di casa vostra di deliziose lanterne rosse, colore simbolo del fuoco che, secondo una
precisa leggenda, scaccia la sfortuna ed apre le porte alla prosperità. Proprio come facciamo anche noi durante la not-
te di San Silvestro, i cinesi sono soliti indossare se non un abito, almeno qualche indumento o accessorio tinto di rosso
ed appendono alle finestre delle loro case le più varie decorazioni colorate di rosso, da lanterne a immagini intagliate
nella carta con incise poesie e frasi augurali in modo da assicurarsi un nuovo anno propizio e favorevole sotto ogni a-
spetto. E tutti in questa notte stanno incollati davanti al televisore per guardare con interesse lo spettacolo organizzato
e trasmesso dalla televisione nazionale. Sono i più piccoli a ricevere un dovuto e
sperato regalo: i “soldi della fortuna” inseriti in buste colorate.. vi lascio indovinare,
di rosso bravi! Quello che, vi garantisco, non manca sono spettacolari (e il più ru-
morosi possibile, parola dell’esperienza) fuochi d’artificio che caratterizzano molti
altri festeggiamenti cinesi ma che durante il Chunjie raggiungono i massimi livelli.
Anche prima dell'invenzione della polvere da sparo nelle campagne della Cina si
festeggiava dando fuoco alle canne di bambù, credendo che le fiamme scoppiettan-
ti avrebbero spaventato gli spiriti maligni. Come capita per ogni festa il Capodanno
è anche un momento di ricongiungimento familiare. Ecco allora che i membri della
famiglia si riuniscono nella propria casa d'origine per mangiare e condividere piace-
voli momenti assieme. Dovrei dedicare un articolo intero al menù del Capodanno,
ma mi limiterò a dirvi quale è l’immancabile e deliziosa (secondo il mio gusto, e ancora una volta parla l’esperienza)
pietanza regina della Festa di Primavera. Dunque, il trentesimo giorno del dodicesimo mese lunare in ogni casa cinese
si impastano i jiaozi, simili a dei ravioli ripieni di verdura o di carne. L’usanza vuole che i bambini si rechino a farsi fare
un jiaozi dall’anziano della casa vicina, come segno di rispetto verso i detentori delle tradizioni. Tuttavia questa tradi-
zione che si perde pian piano nel tempo e purtroppo non è la sola. L’ultimo dell’anno in uno dei ravioli si inserisce una
monetina, o una piccola nocciolina, e chi mangiando la troverà si dice sarà baciato dalla fortuna nell’anno che comincia.
Inoltre si crede che se quando si fanno i jiaozi alla fine avanza la pasta per avvolgerli, allora per quell’anno la famiglia
avrà abbondanza di cibo, se invece avanza il ripieno allora saranno i soldi ad abbondare. Se non avanza nulla comun-
que poco male, l’anno sarà normale. Il vero e proprio pranzo di Capodanno viene però consumato il primo giorno
dell’anno quando nelle tavole non manca davvero nessun tipo di leccornia, proprio come succede da noi per il pranzo
di Natale. Ma quante quante quante (tante davvero) cose vi vorrei raccontare del Nuovo Anno cinese adesso che mi
sono messa a scrivere. Magari in un altro articolo o magari quando ci incontreremo per strada vi inviterò a bere una
calda tazza ti tè, cinese naturalmente! O se proprio non riuscite ad aspettare e un pochino almeno vi ho incuriosito vi
esorto a fare amicizia con il vostro vicino di casa cinese, resterete colpiti dall’ospitalità che vi offrirà.
A tutti i cinesi (e non) in ascolto: 恭喜 (gōng xǐ fā cái) Auguri di buona fortuna e prosperità!
* Siete “conigli” se siete nati (o se qualcuno nascerà) durante questi intervalli di tempo:
tra 2 febbraio 1927 e 22 gennaio 1928 tra 11 febbraio 1975 e 30 gennaio 1976
tra 19 febbraio 1939 e 7 febbraio 1940 tra 29 gennaio 1987 e 16 febbraio 1988
tra 6 febbraio 1951 e 26 gennaio 1952 tra 16 febbraio 1999 e 4 febbraio 2000
tra 25 gennaio 1963 e 12 febbraio 1964 tra 3 febbraio 2011 e 22 gennaio 2012
15
Alimentari Via D. Alighieri, 26 - FENER (BL)
PUTTON GABRIELE Tel. 0439 789388
bombole gas
Kg 10 € 19,90
Kg 15 € 29,90
16 LETTERE AL TORNADO
In vacanza in Australia!
I nostri abbonati Andrea Scopel, da Campo, la
fidanzata Valentina Geronazzo si sono recati in
Australia a far visita ai parenti e a loro si è unito
l’amico Ivano Scattolin. Sono stati accolti e
ospitati dallo zio Giovanni Berton, originario di
Quero, assiduo lettore de “Il Tornado”, e dai suoi
quattro figli Peter, Tony, Carlina, Gina Maria con
le rispettive famiglie. Tutti si sono prodigati a far
loro da guida nei luoghi più caratteristici del
paese. Per aspettare il capodanno 2011 erano a
Sydney, in mezzo alla folla. Un’esperienza
davvero indimenticabile. Nel corso del soggiorno
Andrea, Valentina e Ivano hanno visitato Adelaide
e dintorni, Sydney, la Opera House, Sydney
Harbour Bridge, Bondi Beach ed anche un po’
l’interno del paese. L’accoglienza ricevuta, i luoghi
e le bellissime giornate trascorse hanno lasciato
un caro ricordo e la speranza di ritornare in
Australia in futuro. Nelle foto:
sullo sfondo Sydney Harbour Bridge e i nostri
abbonati con Maxine, Gina Maria e Carlina.
Qui sotto: zio Giovanni, i cugini con le loro
famiglie e i tre vacanzieri.
come eravamo
1924: un ricordo
da Campo di
Alano di Piave
La nostra abbonata Adele Carelle (“Emily”
per le amiche) ci ha consegnato questa
bella immagine, datata 1924, che ritrae un
gruppo di donne, a Campo, mentre
prepara il pasto per i bachi da seta. La
prima donna a sinistra è Regina Buttol in
Carelle, madre di “Emily”. Sul retro della
foto una scritta in inglese ricorda l’attimo
ripreso: “Woman from Campo, peeling
leaves for Silkworms. 1924”, che significa:
“Donne da Campo, mentre spellano foglie
per i bachi da seta”.
18 ASTERISCO
Quero: Susanetto Silvano tel 0439 787592; Cartolibreria Schievenin Albertina - Via XXXI
Ottobre tel 0439 787012
Marziai-Caorera-Vas: Deon D'Orazio Annita (0439 788124), Tieppo Paola (0439 789111)
Le iscrizioni si intendono chiuse al raggiungimento del numero massimo di trasportati da n.1 Pullman.
Nel caso di più iscrizioni, il secondo pullman verrà organizzato al raggiungimento di almeno 45 persone.
La foto di copertina
(M.M.) Scatto “rubato” alla collezione dell’amico Gianni De Girardi e che risale ad un paio d’inverni fa. L’immagine
ritrae la frazione alanese di Campo, coperta da una soffice coltre di neve. Gianni l’ha ripresa con uan macchina digitale
Olympus, tempo di esposizione 1/955 s., diaframma regolato a F 2.9. Indice di velocità Iso 64. Dopo questa bbuffata di
dettagli tecnici, resta da conoscere la data: era il 23 dicembre del 2008, alle 9 e 34 del mattino.
19 CALCIO
ASTERISCO
risparmio energetico
Per l'attribuzione alla Donna Africana del Premio Nobel per la pace nell'anno 2011
Appello noppaw
http://www.noppaw.org/
L’Africa cammina con i piedi delle donne. Abituate da sempre a fare i conti con la quotidianità della vita e con la sfida
della sopravvivenza, ogni giorno centinaia di migliaia di donne africane
percorrono le strade del continente alla ricerca di una pace durevole e di
una vita dignitosa. Gran parte di loro fanno fino a 10-20 chilometri per
portare l’acqua alla famiglia. Poi vanno, sempre a piedi, al mercato, dove,
per tutta la giornata vendono quel po’ che hanno, per portare la sera a
casa il necessario per nutrire i propri figli. Riproducendo così ogni giorno il
miracolo della sopravvivenza. Pullulano di donne i mercati delle città
africane. In un arcobaleno di colori, dove insieme con i beni di scambio, si
incontra la gioia di vivere e il calore della convivialità. Spesso sulle loro
spalle i figli che ancora non camminano. Oppure attorno ad esse la corsa e
il rumore dei bambini, la cui cura è completamente affidata a loro. A volte,
anche se non sono loro figli. Perché nell'Africa delle guerre e delle malattie,
le donne sanno accogliere, nella propria famiglia, i piccoli rimasti orfani.
Sono in maggioranza le donne a lavorare i campi in una terra che quasi
mai appartiene a loro, solo perché donne. Ad esse che controllano il 70%
della produzione agricola, che producono l’80% dei beni di consumo e
assicurano il 90% della loro commercializzazione, è quasi sempre impedito
di possedere un pezzo di terra. Sono decine di migliaia le piccole imprese
che le donne africane hanno organizzato attraverso il microcredito, in tutti i
settori dell'economia: dall'agricoltura, al commercio, alla piccola industria.
Sono migliaia, forse decine di migliaia, le organizzazioni di donne impegnate nella politica, nelle problematiche sociali,
nella salute, nella costruzione della pace. E sono le donne quelle che con più coerenza, assicurano, nell'Africa troppo
spesso segnata dal malgoverno e dalla corruzione, la speranza del cambiamento e della democrazia. Sono le donne
africane che, in condizioni quasi impossibili a causa del maschilismo, della poligamia, del disinteresse o dell'assenza
degli uomini, continuano a difendere e a nutrire la vita dei loro figli; a lottare contro le mutilazioni genitali, a curare i più
deboli e indifesi. Sono le donne africane che, di fronte alle prevaricazioni del potere, sanno alzarsi in piedi per difende-
re i diritti calpestati. Dentro al dramma della guerra soffrono le pene dei padri, dei fratelli, dei mariti e dei figli votati al
massacro. Si vedono strappare bambine e bambini costretti a fare i soldati e ad ammazzare. Per loro poi, per i loro
corpi e le loro persone, se vengono risparmiate dalla morte, spesso è pronta la peggiore delle violenze, che salva forse
la vita, ma colpisce per sempre l’anima. Le donne sono la spina dorsale che sorregge l'Africa. In tutti i settori della
vita: dalla cura della casa e dell'infanzia, all'economia, alla politica, all'arte, alla cultura, all'impegno ambientale. Per
questo, in Africa, non è pensabile alcun futuro umano, senza la loro partecipazione attiva e responsabile. Senza l’oggi
delle donne non ci sarebbe nessun domani per l'Africa. Certo è indiscutibile il progresso che le donne africane hanno
compiuto nella vita politica, economica e culturale a tutti i livelli. Ma ciò non rappresenta che una goccia nell’oceano
nella valorizzazione delle loro capacità e del loro impegno. Per questo vogliamo lanciare una campagna internazionale.
Perché sia formalmente e ufficialmente riconosciuto questo loro ruolo, troppo spesso dimenticato. In questo nostro
mondo, segnato da una crisi che non è solo economica, ma anche umana, le donne africane, con il loro umile protago-
nismo, possono indicare un percorso nuovo per ricostruire su basi più giuste e più umane la convivenza. Possono di-
venire un investimento per il presente e il futuro non solo dell'Africa ma del mondo intero. Sia la comunità internaziona-
le a trovare le giuste forme, anche attraverso l'attribuzione alla Donna Africana del Premio Nobel per la pace
nell'anno 2011, per far conoscere, valorizzare e proporre come esempio il suo impegno tanto importante per la cresci-
ta umana dell'Africa e del mondo.
LETTERE AL TORNADO
LA FAMIGLIA
QUALIZZA – MARIN - SOMMARIVA
22 cronaca
Eccomi finalmente!
Ciao a tutti! Mi chiamo Simone Tessaro, sono nato prematuramente lo
scorso 3 maggio a Treviso e pesavo solo 669 gr.
Ora sto bene e dopo 118 giorni di ricovero sono a casa, a Balzan, da
mamma Ylenia e papà Daniele.
1931:
che
classe!
segnalazione di Nadia
Dalla Piazza
80 anni giusti giusti e in
questa foto dei coscritti
queresi del 1931 si
riconoscono diversi volti.
Molti ci hanno lasciato,
passando il testimone agli
altri rappresentanti della
classe, che tengono ancora
alto il vessillo del 1931.
La foto, scattata con ogni
probabilità dallo studio
Resegati, è della collezione
privata di Nadia. Dietro la
scritta si riconosce suo
padre, Antonio Dalla
Piazza.
23 cronaca
SUL
GRAPPA
Segnalazione di
Nicola Pisan
Gruppo di
alanesi ed amici
in
Località
“La Vedetta”,
in occasione
della
tradizionale festa
nella seconda
domenica di
gennaio.
PARRUCCHIERI UOMO-DONNA
Piazza Martiri, 1/B - ALANO DI PIAVE (BL)
Tel. 0439 779745
(M.M.) La lettera giunta in redazione esprime una preoccupazione che coniuga attenzione verso i diritti degli anziani e i diritti de-
gli operatori. Inutile far finta di nulla. In paese, a Quero, è stata promossa una raccolta di firme a sostegno della figura professio-
nale che da parecchio tempo opera nella struttura e che sta per essere sostituita. In parecchi si sono mobilitati per comprendere
le ragioni di questa sostituzione, animati in primis dagli stessi componenti del Comitato di rappresentanza degli utenti della strut-
tura, sorpresi da questa scelta della direzione, preoccupati per le sorti dell’operatrice, ma anche determinati nell’esprimere il loro
apprezzamento per l’opera fin qui svolta all’interno della Casa di Riposo a favore degli ospiti, memori, per quanto riguarda il la-
voro, di quanto afferma Papa Giovanni Paolo II nell’enciclica CENTESIMUS ANNUS: “La Chiesa riconosce la giusta funzione del
profitto, come indicatore del buon andamento dell'azienda: quando un'azienda produce profitto, ciò significa che i fattori produtti-
vi sono stati adeguatamente impiegati ed i corrispettivi bisogni umani debitamente soddisfatti. Tuttavia, il profitto non è l'unico
indice delle condizioni dell'azienda. È possibile che i conti economici siano in ordine ed insieme che gli uomini, che costitui-
scono il patrimonio più prezioso dell'azienda, siano umiliati e offesi nella loro dignità” e “Il profitto è un regolatore della vita
dell'azienda, ma non è l'unico; ad esso va aggiunta la considerazione di altri fattori umani e morali che, a lungo periodo, sono
almeno egualmente essenziali per la vita dell'impresa. La notizia dell’avvicendamento pare arrivata come un fulmine a ciel sere-
no e la motivata scadenza del contratto in essere con la cooperativa che gestisce questa figura professionale non soddisfa colo-
ro che sostengono la possibilità di rinnovo della convenzione, in assenza di contestazioni sul servizio fin qui svolto. Quattro anni
di servizio, conoscenza ed affiatamento con gli ospiti della struttura si sostiene siano un patrimonio da non gettare alle ortiche,
senza contare lo scenario di reale difficoltà lavorativa che si prospetta per la persona che vedrà non rinnovato il proprio rapporto
di lavoro. Di seguito, alcune considerazioni sui servizi a favore degli anziani tratti da:
http://www.lincontro.it/sociale/filosofia_incontro.htm
Servizi Personalizzati & Ricerca dei Significati
Nel proporre agli anziani i servizi che a loro necessitano pensiamo anche a ciò che significa essere anziani. Invecchiare è
cambiare punto di vista, cosa che del resto è successo nella vita di ciascuno di noi quando abbiamo fatto i primi passi, quan-
do ci siamo scoperti adolescenti, quando ci siamo ritrovati adulti e, via dicendo, tante altre volte. Cambiare punto di vista, ba-
sta forse per negarsi il diritto di vivere e inventare i giorni che verranno? Cambiare punto di vista non è né bene, né male; oc-
corre solo disporre delle energie sufficienti e degli aiuti necessari per far fronte al cambiamento. Noi diamo quel che serve
all'anziano, che deve abituarsi a questa nuova condizione: oltre ai servizi di tutela sanitaria e igienica, servizi considerati da
tutti ovvi e indispensabili per allungare la vita; proviamo a fare di più, lavoriamo per rimettere in moto la voglia di esserci, per-
ché solo così si riesce a dare significato agli anni che passano. Occorrono nuove energie per far fronte al cambiamento e
ogni anziano, come del resto ciascuno di noi, può solo trovarle in sé; ….. allungare la vita è cosa seria; e con la giusta atten-
zione si possono anche ottenere risultati inattesi. Un progetto per ogni anziano, perché essere in tanti non significa necessa-
riamente essere anonimi; ma allungare la vita non basta, occorre cercare dei significati.
Progetto Animazione
L'animazione è non semplicemente un fatto marginale, un modo per passare il tempo. Così, come nel mondo della produzio-
ne, la sola qualità possibile è frutto di selezione continua, nel mondo dei servizi si fa qualità davvero solo lavorando sul con-
cetto di qualità dinamica. Rimettere in moto la voglia di esserci, mantenere in movimento la mente, muovere emozioni, consi-
derare l'anziano in tutte le sue dimensioni esistenziali è fare qualità dinamica, è cambiare metro e misura, è assegnare alla
conta dei posti letto il significato reale che le appartiene: i posti letto sono solo qualità statica, non valgono come misura rea-
le; servono, questo è certo, ma solo come i muri, gli arredi, le cose; e come tali sono solo condizione e premessa per fare di
un edificio una abitazione. Ciò che fa di un edificio una vera casa accogliente è la voglia di vivere che si riesce ad esprimere
abitandolo.
La ragione & il cuore
Vecchi si diventa prima del tempo, se c'è chi spinge in un vicolo cieco, se la proposta per loro è un contenitore senza conte-
nuti, uno spazio dove dormire senza una situazione dove poter stare per vivere, insomma un posto-letto che non è un posto-
vita. La ragione è con noi per l'evidenza dei concetti: l'esistere dell'anziano va oltre il lavarlo, il nutrirlo, il curarlo, il metterlo a
letto; ma anche il cuore è con noi perché i sentimenti non si lasciano ridurre a tanti grammi di questo o a tanti centilitri di que-
sto, hanno bisogno di ben altro e tutti lo sanno. I nostri vecchi non sono stati eroi e forse non saranno "mitici" neppure per i
loro nipotini, molti di loro hanno davvero poco da dire e mai diventeranno dei guru o, meglio, dei nuovi maestri; ma questo
non significa nulla, il nostro lavoro è accudirli e, per quanto possibile, rimetterli in moto.
Le ragioni del territorio
Oltre al progetto sulla persona occorre anche fare un discorso sul territorio, perché gli anziani sono la nostra memoria, oltre
le pietre e i muri, oltre i documenti e le foto, la memoria dei nostri ultimi cento anni è rappresentata anche da loro: ci sono
emozioni e sentimenti che si tramandano solo di mano in mano. Chi opera nel territorio deve imparare a contare sulle case di
riposo come servizio aperto, come fossero miniere a cielo aperto, a noi il compito di far capire questa opportunità.
tratto da: http://www.lincontro.it/sociale/filosofia_incontro.htm
25 cronaca
Convola a nozze
Roberto
maestro di tennis!
Il matrimonio di DURANTE ROBERTO, conosciuto ed apprezzato
maestro di Tennis nel Basso Feltrino, e KANOKON SUTTHO,
thailandese, si è svolto il 29 gennaio scorso presso il municipio di
Montebelluna.
Roberto vuole ringraziare gli allievi, ma soprattutto AMICI di Quero
e Vas che hanno partecipato alla cerimonia e alla festa.
Grazie a tutti da "Roby e Bow".
ASTERISCO
Da una nostra
lettrice
in Basilicata
La signora Clara Alfano ha
conosciuto il nostro periodico
durante un breve soggiorno a
Quero e già in passato ha
collaborato con noi,
proponendo una gustosa
ricetta culinaria.
Adesso offre alla condivisione
la sua passione per il ricamo e
lo fa inviandoci una bella foto
di un quadretto, tutto ago e
filo, che riporta una simpatica
filastrocca, dedicata a tutte le
appassionate di questa
singolare, paziente, creativa
attività artistica.
Grazie Clara e complimenti!
26 LETTERE AL TORNADO
In una società che si allontana sempre di più dalla “naturalità” e semplicità del mangiare, del curarsi e dell’esistere, dove la
malattia è diventata frutto proprio di questa modo “moderno” di vivere, in un ambiente altamente inquinato, parlare di come
quotidianamente possiamo agire per ottenere e mantenere la salute è diventato una priorità inderogabile.
Le piante, sono state da sempre parte della vita e dell’ambiente in cui vive l’uomo,
pertanto da lui utilizzate per l’alimentazione, per costruire strumenti di lavoro, per
tessere indumenti, costruire abitazioni, oggetti d’uso comune e curativo.
Capire che una pianta e commestibile o velenosa fa la differenza e sicuramente i
tentativi e le prove sono state innumerevoli. Quindi parleremo di cultura delle erbe,
per il semplice fatto che è fondamentale imparare per poi trasmettere le conoscenze
ad altre persone, quindi senza alcun problema potremmo dire che l’erboristeria è la
sommatoria delle conoscenze, trasmesse da generazione in generazioni all’interno
d’una comunità per combattere e prevenire le malattie.
Se alcune piante calmavano la tosse od il mal di pancia, altre possono essere
utilizzate per la caccia, combattere i parassiti o per la guerra, come le piante
velenose e mortali.
Questo corso d’erboristeria è l’inizio d’un percorso didattico per avvicinarci a quell’insieme di meraviglie chiamato “Natura”,
fissare alcuni principi irrinunciabili e per trasmettere quella cultura della salute, che pone non il farmaco e la malattia ma l’uomo
e la sua felicità al centro del nostro impegno ed agire.
Il corso si svolge in otto lezioni di cui sette teoriche, che verranno spiegate ed
illustrate alla lavagna, con l’ausilio di circa 150 – 200 diapositive.
Le prime 4 lezioni sono di base e forniranno gli strumenti fondamentali per poter
poi intervenire sulle varie patologie e sulla nostra salute.
Le restanti tre lezioni affronteranno le più comuni patologie, spiegandone la
causa e come intervenire con l’erboristeria e fitoterapia.
L’ultima lezione, l’ottava, sarà una Giornata di Studio presso il Giardino
alpino “G. Lorenzoni” del Cansiglio, dove illustreremo le piante officinali trattate
nelle lezioni e quelle delle Prealpi bellunesi e trevigiane.
Per informazioni ed iscrizioni: 439 788443 – cell. 366 45 95 970 e-mail: armonia.salute@tiscali.it
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