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Quindicinale Editrice ASD Ponte Tegorzo

Anno XLVI

04.04.2024
Numero

795

Inaugurazione dei lavori a Tessère - pag. 1


Nuovo consiglio per la Protezione Civile di Alano - pag. 2/3
Antica Fiera di Santa Croce a Quero - pag. 9
Notizie A.C.L.I. - pag. 11
La banda Sette Ville rinnova il direttivo - pag. 14
Chiuso in Setteville il 23-03-2024 - Chiusura entro il 13-04-2024
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Deon, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Andrea Tolaini.
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gando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: BAR “DA RICCI” - Alano; BAR JOLE - Fener; CARTOLIBRERIA SCHIEVENIN ALBERTINA - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero;
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2 CRONACA

Protezione Civile di Alano, il nuovo consiglio


direttivo per il triennio 2024/2027
a cura del direttivo della Protezione Civile ed Ambientale di Alano
Durante l’assemblea generale della asso-
ciazione Volontari per la Protezione Civile
del comune di Alano di Piave, svoltasi nel
dicembre 2023, sono stati eletti i nuovi
componenti del consiglio direttivo. Nella foto
a fianco i nove consiglieri: da sinistra Renzo
Todoverto, Franco Dalla Favera, Alessia
Beinat, Roberto Collavo, Fabio Mazzier,
Giampaolo Terribile, Andrea Dal Bon, Fran-
co Simioni e Paolo Visentin. Successiva-
mente, le cariche all’interno del consiglio
sono state affidate a: Roberto Collavo (pre-
sidente), Franco Dalla Favera (vice presi-
dente e tesoriere) e Renzo Todoverto (se-
gretario).
L’associazione opera sul territorio da quasi
trent’anni e ha affrontato, nel tempo, le più grandi emergenze a livello locale, regionale ma anche nazionale.
Questo testimonia la preparazione dei volontari, la grande dedizione e l’impegno nell’affrontare ogni tipo di emer-
genza, spesso in situazioni molto difficili. Il consiglio direttivo appena insediato si occupa dell’amministrazione
dell’associazione, che negli ultimi anni è diventata particolarmente complessa a causa delle complicazioni ammi-
nistrativo-burocratiche e dei sempre più frequenti fenomeni estremi che ormai sono diventati, purtroppo, quasi la
quotidianità. Ma le soddisfazioni non mancano quando si riesce ad intervenire e portare conforto e aiuto a chi è in
difficoltà.
Così si è espresso il neopresidente dell’associazione, l’ingegner Roberto Collavo: «Oltre all’ordinaria amministra-
zione e alle attività di routine, abbiamo molti progetti in fase di sviluppo, come per esempio il progetto di portare
la protezione civile a scuola promuovendo incontri formativi coi ragazzi in modo da sensibilizzarli ed appassionarli
alla materia. Continueremo inoltre le varie manutenzioni fatte negli anni, come la pulizia dei sentieri, gli sfalci in
montagna, la pulizia e la manutenzione di alcuni corsi d’acqua come attività di prevenzione. A giugno poi, a se-
guito delle elezioni per il nuovo comune di Setteville, ci confronteremo con la nuova amministrazione, sicuri che
sarà un confronto positivo e costruttivo. Un altro progetto che dobbiamo portare avanti, al quale tengo particolar-
mente, è quello per il coinvolgimento di nuovi giovani, da inserire all’interno dell’associazione attraverso la loro
partecipazione. I giovani rappresentano quella spinta in più di cui abbiamo bisogno. A tal proposito, sono partico-
larmente contento che sia entrata a far parte del consiglio direttivo una giovane Volontaria, che porterà sicura-
mente nuove idee, con spirito collaborativo e di squadra. Auguro a tutti un buon lavoro, per il raggiungimento di
traguardi sempre più impegnativi».

La Protezione Civile di Alano va nelle scuole


a cura del direttivo della Protezione Civile ed Ambientale di Alano
Nella mattinata dello scorso 11 marzo quat-
tro volontari della Protezione Civile ed Am-
bientale del comune di Alano di Piave han-
no svolto un incontro, durato mezza giorna-
ta, presso la Scuola Primaria “Edmondo de
Amicis” di Alano di Piave. Questo fa parte di
un progetto più ampio, promosso dalla
scuola, che si intitola “Conosco il mio pae-
se/il mio territorio”. L’incontro ha coinvolto
tutti gli studenti delle cinque classi, per un
totale di oltre 100 bambini. I volontari impe-
gnati (Veronica, Micaela, Alessia e Roberto)
hanno incontrato nelle prime ore le classi
prima e seconda, presentando la associa-
zione e il ruolo che ricopre. Ai bambini sono
state spiegate le varie attività in capo
all’associazione, l’organizzazione della stessa sia a livello locale che a livello più ampio, sia regionale che nazio-
3 CRONACA

nale. Durante l’intervallo le varie classi, a turno, hanno potuto vedere i mezzi portati a scuola per l’occasione,
come ad esempio l’automezzo in dotazione alla Protezione Civile, un modulo antincendio e varia attrezzatura più
piccola, come lance, pompe, manichette e altro. Al rientro in classe, i quattro volontari hanno svolto un incontro
analogo con le classi terza e quarta e con la classe quinta, dividendo i gruppi in due. Con i ragazzi più grandi i
temi affrontati sono stati circa gli stessi, anche se ovviamente in maniera più approfondita, come ad esempio
esponendo i concetti di rischio, volontariato, comportamenti da tenere con le allerte meteo… Durante gli incontri
sono poi stati proiettati video e numerose foto riguardanti i vari interventi fatti proprio dalla Protezione Civile di
Alano in ambito comunale ma anche nazionale. Tutti i ragazzi hanno seguito con grande interesse e curiosità la
presentazione, facendo tantissime domande, e sono rimasti molto affascinati dalla materia. Le insegnanti hanno
espresso opinioni positive in merito al coinvolgimento, alla partecipazione e all’interesse suscitato negli alunni e
alla bravura degli addetti che sono riusciti a trasmettere passione, sani principi e corretti ideali; inoltre hanno ac-
colto di buon grado l’idea di riproporre l’incontro anche l’anno prossimo, magari con proposte operative anche per
i bambini. La soddisfazione più grande? Quando, al termine dell’incontro, è stato chiesto ai ragazzi chi di loro
avrebbe avuto piacere di entrare a far parte della Protezione Civile al compimento della maggiore età. Tutti i
bambini hanno alzato entrambe le mani e questo ci ha fatto capire di aver fatto centro. Di seguito alcuni pensieri
espressi dai ragazzi coinvolti nell’iniziativa:
Lunedì Roberto, Micaela, Veronica ed Alessia, volontari della Protezione Civile di
Alano, sono venuti a scuola per spiegarci come si comportano in caso di emergen-
ze idrogeologiche, di terremoti, di allontanamento di persone e in altri casi di emer-
genza. Il loro intervento è stato un momento veramente interessante, ora ho capito
chi è la protezione Civile e cosa fa.
Secondo me queste persone hanno un cuore d’oro perché, per aiutare gli altri, a
volte rischiano la loro vita e inoltre dedicano gran parte del loro tempo libero per le
emergenze.
La Protezione Civile è un servizio nazionale formato da volontari, sia uomini che
donne che hanno compiuto diciotto anni.
Posso dire che sono delle persone molto importanti per tutti noi e per l’ambiente
perché sono sempre pronti ad aiutare quando ce n’è bisogno e a volte devono an-
dare in luoghi lontani da casa propria.
I volontari della Protezione Civile sono persone molto altruiste e molto coraggiose
ed hanno tutto la mia stima.
La lezione della Protezione Civile di lunedì è stata una vera lezione di educazione
civica, per niente noiosa, anzi molto interessante e mi ha insegnato tante cose utili
per la vita. Credo che da grande farò sicuramente la volontaria.

Auguri
a Svetlana e Manuel
di Sandro Curto

Auguri e felicitazioni ai nostri abbonati di Quero Svetlana Zhmuro-


va e Manuel Ronzani che lo scorso 24 dicembre sono convolati a
nozze; con loro nella foto i genitori di lui, Graziella e Rodolfo di Bi-
golino.
Manuel, ricordiamo, gestisce dal 2010, a Quero, la Locanda “Alla
Chiocciola”, albergo, ristorante, bar e ritrovo di un gruppo di buon-
temponi.
4 ATTUALITÀ

Presidenzialismo “all’italiana”?
Alcune note e riflessioni sulla proposta di modifica costituzionale
di Cesare Turra
In senso moderno, le Costituzioni nascono per limitare il potere e garantire i diritti dei sog-
getti che sono sottoposti a quel potere. Le carte costituzionali, quindi, rappresentano un pat-
to formale tra un sovrano che si impegna a rispettare e garantire i diritti riconosciuti nella
Costituzione e i soggetti di questi diritti che riconoscono l’autorità del sovrano se e solo in
quanto questi si impegni a rispettare il patto. L’idea è quella di un potere limitato del sovra-
no che rinuncia al carattere assoluto del suo potere rispetto ad un popolo che rivendica le
proprie libertà fondamentali. Più di recente, acquisita l’idea che il popolo è sovrano, si parla di patto costitu-
zionale fra le forze sociali e politiche che si riconoscono nel quadro definito dalla Costituzione(1). Anche la Costi-
tuzione italiana del 1948 segue questa impostazione e se da un lato limita i poteri dello stato-istituzione ricono-
scendo tutta una serie di diritti fondamentali e, vorrei dire, inviolabili in capo ai cittadini (uguaglianza, libertà
personale, inviolabilità del domicilio, libertà di circolazione ecc.), dall’altro lato formalizza la struttura dei poteri,
indicandone gli aspetti fondamentali. Lo schema-base della Costituzione italiana è semplice e lineare: da un pun-
to di vista “politico”, il popolo è sovrano ed elegge i propri rappresentanti alla Camera dei deputati e al Senato
che, a loro volta, approvano l’indirizzo politico sottoposto alla sua fiducia dal Governo; il Presidente della Repub-
blica, eletto a maggioranza qualificata dalle due Camere del Parlamento, è l’arbitro super partes, il sommo garan-
te della Costituzione che assicura il corretto svolgimento dell’attività istituzionale dei poteri legislativo, esecutivo e
giurisdizionale. Da un punto di vista “operativo”, semplificando di molto, la Camera dei deputati e il Senato de-
tengono il potere legislativo, cioè la potestà di disciplinare con regole formali vincolanti la condotta e la convi-
venza dei soggetti sottoposti alla sovranità italiana; il Governo a sua volta esercita il potere esecutivo con il qua-
le dà attuazione al proprio indirizzo politico e al complessivo impianto legislativo avvalendosi dell’apparato della
pubblica amministrazione. In caso di controversie tra cittadini e/o tra funzioni della pubblica amministrazione, la
magistratura, che detiene il potere giudiziario, è deputata a dirimere le questioni sorte individuando e interpre-
tando le norme che sono applicabili ai casi sottoposti al suo giudi-
“La nostra è una Repubblica zio. La forma di Governo del nostro paese, dunque, è quella della
Repubblica parlamentare rappresentativa in cui solo i membri
parlamentare rappresentativa delle Camere del Parlamento sono eletti direttamente dal popolo
a ragion veduta” sovrano, nel rispetto dei principi della democrazia e della rappre-
sentatività.
Con il disegno di legge di revisione costituzionale 935/2023 presentato al Senato(2), si vorrebbe ora introdurre
l’elezione diretta anche del Presidente del Consiglio al fine di offrire, come si legge nella relazione tecnica della
proposta di legge, una soluzione all’instabilità dei Governi, all’eterogeneità e alla volatilità delle maggioranze
nonché al “transfughismo” parlamentare, consolidando nel contempo il principio democratico e valorizzando il
ruolo del corpo elettorale nella determinazione dell’indirizzo politico della nazione. Questi obiettivi, secondo il Go-
verno Meloni che propone la riforma, si otterrebbero attraverso i seguenti interventi costituzionali:
- elezione a suffragio universale e diretto anche del Presidente del Consiglio, per la durata di cinque an-
ni;
- le elezioni delle Camere del Parlamento e del Presidente del Consiglio avverrebbero contemporanea-
mente. Il Presidente del Consiglio viene eletto presso la Camera per la quale lo stesso si è candidato.
Con quest’ultima previsione si vuole escludere che il Presidente del Consiglio possa essere un non parlamen-
tare, facendo così venire meno la possibilità dei cosiddetti “governi tecnici” composti da personalità esterne al
Parlamento. Anche la contemporaneità delle elezioni assicura un collegamento “forte” tra la legislatura e il Go-
verno e va letta nell’ottica di assicurare che il Presidente del Consiglio sia un Parlamentare eletto nella stessa
tornata elettorale.
- in caso di cessazione dalla carica del Presidente del Consiglio, il Presidente della Repubblica può con-
ferire l’incarico di formare il Governo al Presidente del Consiglio dimissionario oppure a un altro par-
lamentare che è stato candidato in collegamento al Presidente eletto, per attuare l’indirizzo politico e
gli impegni programmatici su cui il Governo del Presidente eletto e cessato aveva ottenuto la fiducia.
Qualora il Governo non ottenga la fiducia delle Camere e nel caso di cessazione dalla carica del Presidente
del Consiglio subentrante, il Presidente della Repubblica dovrà obbligatoriamente procedere allo scioglimento
delle Camere senza poter effettuare alcuna consultazione tra le forze politiche parlamentari per individuare se
vi sia la possibilità di formare un Governo che possa raccogliere la fiducia del Parlamento.
- il Presidente della Repubblica continuerebbe a conferire al Presidente del Consiglio eletto l’incarico di
formare il Governo e nominerebbe, su proposta del Presidente del Consiglio, i Ministri.
Il mantenimento al Capo dello Stato del conferimento dell’incarico al Presidente del Consiglio diventa una me-
ra ‘cortesia’ istituzionale del tutto formale, in quanto il Presidente delle Repubblica sarà obbligato a conferire
l’incarico al candidato premier che abbia vinto le elezioni.
5 ATTUALITÀ

- rimane ferma la previsione che il Governo incaricato debba ottenere la fiducia del Parlamento per poter
svolgere il proprio mandato.
Anche in questo caso il Parlamento è molto limitato nella scelta se accordare o meno la fiducia al Governo,
perché nel caso in cui non venga approvata la mozione di fiducia, il Presidente della Repubblica sarebbe ob-
bligato a procedere allo scioglimento delle Camere e indire nuove elezioni senza alcuna possibilità di conferire
un mandato esplorativo volto a verificare la possibilità di una nuova compagine governativa che possa ottenere
la fiducia del Parlamento.
- Previsione di un sistema elettorale che, attraverso un premio assegnato su base nazionale, assicuri al
partito o alla coalizione di partiti collegati al Presidente del Consiglio la maggioranza dei seggi parla-
mentari.
Il premio di maggioranza dovrà essere determinato con una nuova legge elettorale che sarà proposta e adotta-
ta dopo l’eventuale esito positivo della riforma costituzionale. Alcuni autori ritengono possibile il 55% dei seggi,
ma sono solo delle previsioni.
- Abolizione della categoria dei Senatori a vita nominati dal Presidente della Repubblica.
Con questa riforma si vuole evitare che i cinque Senatori a vita possano essere l’ago della bilancia tra maggio-
ranza e minoranza nel Parlamento. In via transitoria, comunque, i Senatori a vita già in essere rimaranno in ca-
rica.
- Soppressione della possibilità che solo una Camera possa essere sciolta
Camera dei Deputati e Senato sono legati tra loro anche da questo: o entrambe in carica o entrambe sciolte.
Come è facile intuire, trattandosi di importanti innovazioni della Carta fondamentale del Paese, le posizioni dei
commentatori non sono omogenee(3). Chi è favorevole alla riforma, plaude al tentativo di garantire la governa-
bilità del Paese, consentendo di intraprendere progetti anche di medio e lungo termine grazie alla garanzia di una
certa stabilità nell’azione politica del Governo in carica, non più legato alle mutevoli maggioranze parlamentari, in
quanto il destino del Parlamento verrebbe legato a doppio filo con quello del Governo: se il Governo cade, cade
anche il Parlamento. Inoltre, aggiungono i fautori della riforma, si tratta di adottare a livello politico centrale quella
che è una forma di premierato già adottata, e con successo, nelle Regioni e nei Comuni. Chi è sfavorevole alla
riforma, d’altro canto, evidenzia un eccessivo irrigidimento dei rapporti tra Governo, maggioranza e minoranze,
poco o nulla funzionale alla buona conduzione del Paese. Inoltre puntualizza come l’indirizzo politico del Gover-
no, per come formulato nella riforma, rimarrebbe come “cristallizzato” a quello dichiarato dal Presidente eletto al
momento dell’ottenimento della fiducia, quando l’indirizzo politico per sua natura dovrebbe essere fluido, dipen-
dendo non solo dal programma politico del partito o della coalizione di partiti al Governo, ma anche dalle mutevoli
esigenze dello Stato in certi contesti e da situazioni imprevedibili e straordinarie di emergenza che concorrono a
determinarne il contenuto, come avvenuto di recente durante l’emergenza della pandemia da Covid o come le
azioni intraprese a seguito della guerra russo-ucraina.
Da parte mia, trovo poco convincente la motivazione che la riforma costituzionale sarebbe mossa anche dalla
necessità di incrementare la partecipazione democratica dei cittadini, in quanto il fenomeno della disaffezione al-
la politica e l’astensionismo al voto si contrasterebbe molto meglio con il coinvolgimento diretto dei cittadini - ma-
gari con la preventiva consultazione popolare referendaria - sulle principali tematiche che il Paese è tenuto ad
affrontare. Si pensi al dibattito sull’immigrazione, alla necessità di disciplinare e come i nuovi concetti di nucleo
familiare, alle problematiche afferenti la crisi della sanità, alla tanto declamata ma mai affrontata questione della
riforma della giustizia ecc., argomenti tutti sui quali, se si volesse veramente coinvolgere la cittadinanza nelle
scelte politiche del Paese, il popolo-sovrano dovrebbe essere chiamato ad esprimere il proprio parere.
Messo da parte il tema più “retorico” che di sostanza della partecipazione democratica del popolo alla vita politica
del Paese, l’aspetto veramente più rilevante della proposta di riforma costituzionale è il cambio della forma di
Governo che non sarebbe più quella di tipo “parlamentare”, incentrata sulla preminenza del Parlamento, ma una
totalmente nuova di tipo “presidenziale” che sposterebbe l’ago della bilancia dal Parlamento al Governo. Che co-
sa vuol dire? Nella sintesi delle riforme più sopra illustrate ne abbiamo già accennato: il Parlamento non sarebbe
più il fulcro della vita democratica del Paese, ma lo diverrebbe il Governo nella persona del Presidente del Con-
siglio. Il Parlamento, come abbiamo visto, sarebbe legato a doppio filo al Governo del Capo del Governo: se
quest’ultimo cade (per voto di sfiducia, dimissioni, cause naturali o altro), cadrebbe anche il Parlamento, pur in
presenza di possibili coalizioni politiche alternative che potrebbero dare la fiducia a un nuovo, ma diverso per
compagine di coalizione o per progetto politico, Governo. L’obiettivo della stabilità del progetto politico formu-
lato dal Presidente del Consiglio e votato con la fiducia iniziale dal Parlamento ha una propria logica che può an-
che essere condivisa. Senonché tutti abbiamo contezza di come avviene la propaganda politica: nozioni astratte
(“meno tasse”, “incentivi per i giovani”, “diritto allo studio”, ecc. ecc.), senza definire il dettaglio del “come” ottene-
re gli obiettivi astratti promessi, con quali risorse finanziarli, con quale visione prospettica di lungo termine per il
nostro Paese. Questo anche perché spesso l’indirizzo politico viene determinato dalla coalizione di Governo nei
propri dettagli solo a elezioni avvenute, quando sono chiari i rapporti di forza tra gli stessi partiti di coalizione e
dunque su chi tra essi “domina” la scena politica rispetto agli altri per il maggior consenso elettorale. Un secondo
punto da tenere presente è che non è necessariamente vero che un governo presidenziale sia stabile e duri i
cinque anni della legislatura. Si pensi al caso, non così remoto, in cui uno dei partiti della coalizione di Governo
rilevi dai sondaggi o dai risultati delle elezioni amministrative che il gradimento dei cittadini lo avvantaggia di mol-
to rispetto agli altri partiti di coalizione. Cosa potrebbe impedirgli di uscire dalla coalizione e far cadere il Governo
6 ATTUALITÀ

e di conseguenza il Parlamento, per andare a elezioni politiche anticipate in cui può sperare di riscattare il mag-
gior consenso previsto e consolidare la propria sfera di potere? Una terza e ultima considerazione è che la no-
stra è una Repubblica parlamentare rappresentativa a ragion veduta: i padri costituenti vollero evitare la
concentrazione del potere nelle mani di un’unica o di poche persone, memori dell’allora recente deriva autoritaria
fascista e degli orrori del secondo conflitto mondiale. Nella lettura della Costituzione emerge come il Parlamento
sia stato configurato per svolgere una funzione di rappresentanza di tutte le sensibilità presenti nel Paese in cui
difficilmente una forza politica possa avere il sopravvento assoluto e totalizzante. Questo, quanto meno, finché il
sistema elettorale era di tipo proporzionale o finché sussisterà un sistema maggioritario non troppo premiante ta-
le da svuotare del tutto la rappresentatività delle minoranze. Un tale sistema comporta sicuramente un equilibrio
estremamente delicato, addirittura instabile, che sovrasta il Parlamento come una spada di Damocle e che si ri-
flette sul Governo che ne è espressione. Da qui la proposta di riforma costituzionale che stiamo analizzando. Ma
va tenuto conto anche che, per come erano stati concepiti nella Carta costituzionale, i parlamentari dovrebbero
esprimersi sulla bontà delle proposte di legge presentate e non per rigidi schieramenti politici (“Ogni membro del
Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”, art. 67 Cost.). Quindi
mi azzarderei a dire che un Governo potrebbe e dovrebbe sorreggersi sulla forza delle sue idee potendo
essere supportato anche da possibili maggioranze variabili nell’esecuzione del proprio indirizzo politico. Il radi-
camento sempre più forte dei partiti all’interno delle due Camere e delle istituzioni ne ha però irrigidito gli schemi
e questa è probabilmente una delle concause dell’instabilità dei Governi e anche della disaffezione degli elettori.
In conclusione, per quanto sia difficile fare delle previsioni su come la proposta di riforma costituzionale possa in-
fluire concretamente sulla nostra vita democratica, non vanno trascurate le ragioni storiche della scelta mirata di
addivenire ad una Repubblica Parlamentare rappresentativa e chiederci: veramente una Repubblica presidenzia-
le “all’italiana” che cambierà la forma di Governo del nostro Paese migliorerà il nostro vivere democratico? Per-
sonalmente ho molte riserve e, nel dubbio, preferisco non abbandonare la via tracciata dai nostri padri costituen-
ti. Ma è giusto che ognuno si informi approfonditamente leggendo il testo delle modifiche costituzionali proposte,
parlandone e confrontandosi con le diverse posizioni che si andranno a formare sul tema, per determinarsi alla
fine in modo ragionato e consapevole.
(1) Abbiamo ripreso la ricostruzione del significato e del valore storico delle Costituzioni fornita da Valerio Onida, La Costituzione, Il
Mulino 2004, pag 9.
(2) Si veda il testo del disegno di legge nel sito internet del Senato
https://www.senato.it/leg/19/BGT/Schede/FascicoloSchedeDDL/ebook/57694.pdf
(3) Per la lettura completa sia del commento giuridico a favore della riforma espresso dal prof. Tommaso Edoardo Frosini (ordinario
di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli) sia di quello a sfavore espresso dalla prof.ssa
Adriana Ciancio (ordinaria di Diritto costituzionale dell’Università di Catania) che riprendiamo nel nostro articolo, rinviamo al sito
internet https://www.altalex.com/documents/2024/02/29/premierato-all-italiana-si-
no?utm_source=Eloqua&utm_content=WKIT_NSL_QG-
00058447&utm_campaign=WKIT_NSL_QG29.02.2024_LFM&utm_econtactid=CWOLT000025709439&utm_medium=email_ne
wsletter&utm_crmid=
CRONACA

Giornata Ecologica con la Protezione Civile di Quero

Domenica 17 Marzo i volontari della Protezione Civile di Quero, coadiuvati da varie associazioni (Pro Loco Quero
e Caorera, Alpini di Quero Vas, Comitato San Valentino, Amici di Carpen, Associazione Pian de Leguna di Santa
Maria, Gruppo Eco Volontari della CMF, Associazione Pescatori Bacino 10 Acque Feltrine) si sono spesi per ripu-
lire il territorio. Non cala la cattiva abitudine di abbandonare rifiuti e i volontari si sono nuovamente trovati alle
prese con ingenti quantità di spazzatura da raccogliere e smaltire. (Foto di Fulvio Mondin)
7 CRONACA

Successo per gli assaggi di vini


del Gruppo Alpini “Valderoa”
di Sandro Curto
La Casa delle Associazioni di Alano ha ospitato, sabato 2 marzo, la do-
dicesima edizione degli assaggi di prosecco col fondo, manifestazione
organizzata dal Gruppo Alpini “Valderoa”. Oltre settanta i partecipanti
che hanno espresso il loro giudizio votando, nell’apposita scheda, pro-
fumo, colore e gusto dei vini delle aziende Battistara, Cantina “da Nani”,
Cantina Polit, Follador Filippo e Geronazzo Guglielmo. Finiti gli assaggi,
lo staff del “Valderoa” coordinato dal capogruppo Valentino Rech ha
preparato e servito una gustosa cenetta con antipastini raffinati, costici-
ne “in tecia”, patate al forno, polenta, dolci, caffè e digestivi. Per la cro-
naca, le operazioni di scrutinio effettuate da Sandro Curto, Piero De
Faveri, Nicola Pisan e Fabio Polloni hanno decretato la vittoria
dell’azienda Cantina “da Nani” di Guia. Foto di Piero De Faveri.

Setteville premia gli studenti


e consegna la Costituzione ai neodiciottenni

Foto tratta dal video di TeleBelluno: https://www.telebelluno.it/wp/a-setteville-la-consegna-delle-borse-di-studio-ai-studenti-meritevoli/


(M.M.) I vincitori delle borse di studio li abbiamo citati nel nr. 792 ed ora è stata effet-
tuata la consegna nel corso di una partecipata manifestazione il 15 marzo scorso, alla
presenza del Commissario prefettizio Graziella Bortot, dei sindaci dei due Comuni ante
fusione, del dirigente scolastico locale. Ai nati del 2005, nuovi diciottenni, è stata con-
segnata una copia della Costituzione Italiana e tutti gli intervenuti hanno sottolineato
l’importanza della Carta Costituzionale, che dovrebbe essere il faro dei nostri compor-
tamenti nella società civile. Sulle note dell’inno nazionale si è conclusa la manifestazio-
ne, ma non il percorso di crescita intrapreso da questi giovani promesse.
8 ASTERISCO

Prendiamo le misure per… il Tornado


(M.M.) Sono molti coloro che inviano collaborazioni al periodico e non possiamo che essere grati per l’attenzione
che gli viene riservata. Il materiale arriva in più disparate forme, il che ci costringe a ripassarlo per adattarlo alle
misure della pagina della rivista. Per semplificare il lavoro che svolgiamo, prima dell’inoltro in tipografia, diamo di
seguito alcune indicazioni che riteniamo saranno utili a coloro che si mettono alla tastiera, per far sì che i file che
verranno inviati siano già correttamente impostati, almeno per quel che è possibile.
I margini La sillabazione

Le misure della pagina

Carattere e sue dimensioni

Le foto
L’ideale sarebbe ricevere le foto (Jpg – Jpeg – Png) direttamente dalla gallery del dispositivo che ha scattato
l’immagine. Da evitare il più possibile, invece, le foto che sono transitate attraverso i canali social, dato che que-
sti ultimi, per ragioni di spazio e di velocità di messa on line, tendono a comprimere fortemente le immagini, ren-
dendo difficile un buon risultato in stampa o l’elaborazione per ricavarne qualche particolare. Le dimensioni, infi-
ne, delle foto: senza esagerare in Mbyte, da 300 Kb a 1 Mb si avranno foto di qualità soddisfacente.
I nomi delle foto
Prima di mandarle sarebbe utile dotare le foto di un nome che le renda facilmente rintracciabili. I codici numerici
ci costringono a compulsarne decine per trovare quella giusta. Basta aggiungere un suffisso per facilitarne la ca-
talogazione (es. Via_degli_dei_IMG_20231014_111228.jpg).
Tipo di file
I file testo sono da preferire in assoluto, siano in word (doc – docx) o piuttosto in OpenOffice (odt). Evitare i file in
Pdf che costringono a conversioni non del tutto prive di effetti collaterali.
L’impaginazione
A noi basta il testo e che le foto siano separate dal testo. Poi pensiamo noi ad assemblare il tutto, secondo le
esigenze di spazio della pagina che abbiamo a disposizione. Se ci arrivano file con tentativi di impaginazione
dobbiamo resettarli e rimetterli in pagina e molte volte il codice che si nasconde dietro un apparente semplice
foglio complica le operazioni che dobbiamo compiere per adeguare il materiale alle nostre misure standard.
Questi sono alcuni consigli che possiamo fornire per cercare di snellire le incombenze da affrontare in sede di
impaginazione del periodico. Un compito che svolgiamo in autonomia per poi fornire alla tipografia un materiale
pronto per la trasformazione in lastre da mandare alle rotative. Con la collaborazione di tutti sarà tutto più sem-
plice.

I ritardi nella distribuzione della rivista


(M.M.) Continuiamo a raccogliere le lamentele di Voi abbonati e non possiamo che chiedere di portare pa-
zienza e sperare in un miglioramento del servizio postale. Ci siamo fatti interpreti, presso Poste Italiane, del
vostro disagio per il ritardo con cui ricevete la pubblicazione e ci troviamo in buona compagnia nel manifesta-
re questo problema. Confidiamo che non cambi per questo la Vostra scelta di seguirci con fedeltà.
9
10 CRONACA

Addio a Don Lorenzo Dell’Andrea


giornalista-sacerdote attento alla comunicazione sociale
Era nato nel dicembre 1930 a Selva di Cadore. Aveva intrapreso gli studi in seminario e poi,
dopo il sacerdozio, si era laureato in lettere classiche. E forse proprio gli studi di filologia ave-
vano formato il suo modo di lavorare anche nel giornalismo, sempre attento a verificare le fon-
ti, equilibrato nel dare le notizie, accurato e preciso. Direttore per trent’anni dell’Amico del Po-
polo, dal 1962 al 1992, ha contribuito anche a fondare la Federazione Italiana Settimanali
Cattolici, mentre nel 1995 ridiede slancio a Telebelluno. Componente di Assostampa per lun-
ghi anni, ha sempre saputo dare il suo contributo al mondo dell’informazione bellunese.
Il cordoglio di Assostampa Belluno: «Con don Lorenzo Dell’Andrea il giornalismo bellunese perde una delle
sue figure di riferimento». Il consiglio direttivo di Assostampa Belluno esprime il proprio cordoglio per la scompar-
sa di un sacerdote che ha saputo leggere e interpretare in maniera puntuale le dinamiche e i cambiamenti del
mondo dell’informazione. E della comunicazione in generale.
Tratto da: In Sindacale by SGV Redazione7 Marzo 2024 - https://www.sindacatogiornalistiveneto.it

In ricordo di Sergio Carelle


(M.B.) Con queste righe vorrei ricordare Sergio Carelle, una figura rispettata e amata
nei territori del Basso Feltrino e di Belluno. Per quasi quattro decenni, Sergio ha ser-
vito la comunità come agente assicurativo, fondando nel 1984 a Belluno la sua
agenzia Allianz, marchio sconosciuto all’epoca e ora un colosso mondiale delle assi-
curazioni, interpretando al meglio il ruolo sociale dell’assicuratore. La sua vita non si
limitava al mondo degli affari. Sergio era un appassionato cacciatore (uno dei fonda-
tori di ACB (Associazione Cacciatori Bellunesi)) e un fervente collezionista di cartoli-
ne storiche locali, amante della numismatica e della filatelia. Nonostante il suo impe-
gno professionale, Sergio ha sempre trovato tempo per coltivare i rapporti familiari e
gli affetti di una vita. Gli amici di Alano di Piave e Quero, con i quali ha condiviso
momenti di grande convivialità, hanno perso un compagno di vita prezioso e genero-
so. Sergio lascia un vuoto nel cuore di chiunque abbia avuto il piacere di incrociare il
suo cammino.

Cassette postali e numeri civici


(M.M.) Un indirizzo non è completo se manca il numero civico. Controllate l’etichetta del periodico. Oltre
alla Via deve esserci anche il civico per consentire al postino di trovare la vostra casa rapidamente. Verificate
e, se manca il civico, segnalatelo al primo rinnovo. Importante anche avere una buca delle lettere con
la chiara indicazione del proprietario. Adesso che gli avvicendamenti del personale sono sempre più fre-
quenti e che non abbiamo più il solito postino che conosce a memoria i suoi “clienti”, poniamo attenzione an-
che a questo particolare per aiutarli nella consegna. In seconda di copertina, in basso, trovate tutti nostri re-
capiti. Altra informazione reperibile sull’etichetta è la data di scadenza dell’abbonamento. Controllatela,
perché l’invio cessa dopo quattro invii senza che da parte vostra sia stato dato un cenno di interesse a pro-
seguire nella ricezione del quindicinale. Piccoli particolari che fanno una grande differenza!

Siamo presenti a Potrai chiedere informazioni e chiarimenti su:


Alano di Piave  maggiorazioni sociali
Il Lunedì c/o Municipio  quattordicesima
dalle 9.00 alle 10.30  assegni al nucleo familiare
 invalidità civile
Quero Vas
 invalidità da lavoro
c/o Sede AUSER
 assegno sociale
Lunedì
 assegno sociale sostitutivo
dalle 10.40 alle 12.00
 pensione dalla Germania - detassazione
e Giovedì  pensioni supplementari
dalle 9.00 alle 11.00  impegnative di domiciliarità
Francesco cell.  utenze di luce e gas, fine del mercato tutelato
339.2154689
Inoltre sulle pratiche fiscali Red e Isee.
11 ATTUALITÀ

Circolo A.C.L.I di Alano Quero Vas ● Piazza Forcellini, 20


32031 ● Alano di Piave (BL)

Mercoledì 24 aprile 2024 alle ore 20:00

ASSEMBLEA
annuale dei soci
presso la sede del circolo (piazza Forcellini, 20 - Campo di Alano di Piave)
ordine del Giorno:
1. Approvazione del rendiconto economico-finanziario attinente all’anno 2023 e della
relativa relazione del presidente.
2. Tesseramento anno sociale 2024
3. Programmazione attività 2024
4. Festa del 1° maggio
5. Comunicazioni del Presidente.
Tutti i soci e simpatizzanti sono invitati a partecipare
Nicola Doro - Presidente del Circolo

Il Circolo A.C.L.I Alano Quero Vas


in collaborazione con la Parrocchia di Campo di Alano
organizza la
a
25 FESTA del 1° maggio
ore 10:30: Santa Messa presso il Santuario della Madonna di Tessere
ore 13:00: pranzo (prenotazioni presso il Bar ACLI di Campo di Alano)
pomeriggio: giochi vari
Tutti (soci e simpatizzanti) sono invitati a partecipare alla festa
COME ERAVAMO

Accadde vent’anni fa
a cura di Sandro Curto
- L’unica scuola materna rimasta in Comune di Alano, quella gestita dalla parrocchia S. Antonio Abate, in seguito
ad una situazione finanziaria non brillante, si avvia alla chiusura. Le competenze verranno trasferite allo Stato
accorpando la scuola nell’Istituto Comprensivo mentre l’Amministrazione Comunale si farà carico dell’affitto dei
locali.
- In occasione della festa del 1° maggio 2004, organizzata dalla parrocchia di Campo e dal Circolo ACLI, debutta
ufficialmente la neonata Banda Cittadina di Alano diretta dal maestro Domenico Capretta.
- Con una bella cerimonia, organizzata dal Gruppo Alpini “Valderoa” nel maggio 2004, viene posata la prima
simbolica pietra della futura Casa delle Associazioni che sarà costruita con i fondi stanziati dall’Amministrazione
Comunale di Alano e la manodopera gratuita degli alpini. Intervengono il sindaco Luigi Codemo, il presidente
della Comunità Montana Feltrina Loris Scopel, il capogruppo del “Valderoa” Valentino Rech e il presidente della
sezione ANA di Feltre Renzo Centa.
12 ATTUALITÀ

Consultabile in biblioteca a Quero


Dizionario Veneto

(M.M.) Avevo segnalato l’uscita di questa monumentale opera ad amministratori e


bibliotecaria di Quero Vas e subito hanno aderito all’idea di acquisirne copia per la
biblioteca comunale. Si tratta del lavoro di una vita, dedicato tutto allo studio del
dialetto veneto, dal Peralba alle foci del Piave. Dal sito internet che illustra il lavoro
di Egidio Bergamo traggo alcuni stralci per capire quanto appassionato studio sia
riversato in queste pagine, ora patrimonio anche nostro grazie all’acquisto effettuato
per averlo sugli scaffali della biblioteca comunale.
Lettera di Egidio ai cittadini della piave.
Carissimi amici Jesolani, carissime genti del Piave e del Livenza
con parecchi di voi non ci conosciamo direttamente, tuttavia mi permetto un tono
confidenziale, perché abbiamo qualcosa che ci unisce e ci identifica: siamo tutti “fi-
gli” del Bacino del Piave e del Livenza. Abbiamo radici comuni, una storia che ci
appartiene. Un dialetto, una lingua che ci caratterizza.
È proprio della nostra lingua che vi voglio parlare. Io ho passato tutta la mia vita
(piuttosto lunga, grazie a Dio) a studiarla. Una sorta di “mania”, ma è più giusto dire
di passione, che mi ha portato a compiere quella che non esito - con un po’ di comprensibile presunzione - a
chiamare un’impresa titanica che in questi giorni è giunto al traguardo, dopo quasi ottant’anni di lavoro!
Infatti è uscito il 20 dicembre 2022 il mio
“Vocabolario Etimologico Etnografico del Dialetto di Jesolo e del Bacino del Piave e del Livenza”.
Si tratta di un’opera colossale di oltre 2600 pagine, divisa in tre volumi “stile Treccani”. È un’analisi linguistica-
dialettologica per filo conduttore il racconto della civiltà contadina tra Ottocento e Novecento, nella regione fluvia-
le compresa tra il Peralba, in Alto Comelico, dalle cui pendici nasce la Piave che sfocia dopo 220 chilometri nel li-
torale Jesolano. Il progetto nacque negli anni ’40, sui banchi ginnasiali. Da allora ho compiuto ricerche e studi. Gli
ultimi 40 anni sono stati dedicati alla stesura dell’opera. Bastano alcune cifre per farne capire la complessità:
17.515 lemmi, 26.370 esempi, 5.193 ricordi, 3.501 locuzioni o modi di dire, 3.075 proverbi e 406 racconti
scritti con i differenti dialetti, ispirati a storie vissute, legate alla civiltà contadina.
Completano l’opera tre appendici dedicate:
alla ”lingua della Piave”, in cui confluiscono le parlate dei 103 comuni, da Sappada a Jesolo;
all’etnografia per immagini che raccontano la storia universale del contadino;
all’arte, con riproduzioni di opere di Cesco Magnolato, fertile pittore ed incisore italiano veneto di San
Donà di Piave e di Jesolo, è annoverato tra i migliori e significativi espressionisti e futuristi del Novecento
europeo; ue Opere sono esposte in musei e Accademie d’Arte di tutto il mondo.
Mi rivolgo a voi, gente del Piave e del Livenza, perché questi tre volumi in qualche modo li avete scritti tutti voi, i
vostri padri, i vostri nonni. Racchiudono la nostra storia, il nostro orgoglio, la nostra vita. Io, modestamente, mi
sono preso la briga di farne una sintesi. Beh, sintesi forse è improprio, dato che parliamo di un’opera che pesa
complessivamente 8 chili. Ho provato a stringere, tagliare, ma di meno non sono riuscito a fare. Mi rendo conto
che è un lavoro fuori scala. E anche un po’ fuori mercato. Sia chiaro, io non ho alcuno scopo d lucro. Anzi, se vo-
gliano dirla tutta, finora ho “rimesso” molti soldi. Prima lire, ora euro. Ma si sa gli innamorati sono pronti a tutto. E
questo è il mio messaggio d’amore per questa terra. É stato un grande successo, un grande gesto d’affetto nei
miei confronti e voglio ringraziare innanzitutto mia moglie Albertina mia prima consigliera che nei momenti più bui
mi spronava ad andare avanti, e i miei figli Alessandro e Cristiano. Desidero ringraziare centinaia, forse migliaia
di suggeritori nati nell’800 e nel primo ‘900 a spigolare parole e modi di dire, per inserirli e raccontarli in queste
2600 pagine. Oltre a questi, uno speciale tributo ai Professori Manlio Cortelazzo, Alberto Zamboni, e Maria Tere-
sa Vigolo, glottologi, dialettologi ed etimologici all’Università di Padova.
13 ATTUALITÀ

Uno speciale grazie alla Dott.ssa Lia Artico per il suo minuzioso e professionale Editing, a Giancarlo Dal Maso
sempre per l’Editing e insieme a Pierluigi Artico, Narratori alla Vittorio Gassman; ai miei collaboratori storici in
presenza, in senso cronologico Simone Camani, Rino Franzo, ora purtroppo non più con noi e Antonio Pelizzon,
che doveva collaborare con me non più di 6 mesi e invece mi ha supportato al computer per ben 11 anni, senza il
quale non sarei arrivato a questo traguardo. Giampaolo Rossi per le ricerche e per essere stato mattatore e mo-
deratore della cerimonia al teatro Vivaldi di Jesolo alla presentazione della mia Opera, Vittorio Pierobon e Fran-
cesco Jori, ambedue ex vice direttori de Il Gazzettino e “la mano destra” del grande direttore Giorgio Lago. Infine,
ma sicuramente non ultimi, anzi, quei miei amici che sono accorsi nel momento del bisogno, e sono: Armando
Ballarin, Piergiorgio Baroldi, Armando Bodi, Furio Lazzarini e Mario Zanella. Grazie, Grazie, Grazie!!!
Giorgio Lago, lo storico direttore del Gazzettino, giornale per il quale mi onoro di scrivere da oltre 50 anni, definì
quest’Opera “L’albero degli zoccoli del Piave”, e per me è stato un immenso orgoglio che una delle più grandi
Penne d’Italia mi abbia accostato al Grande Maestro Ermanno Olmi. Ma per farvi capire l’importanza e la profon-
dità della mia Opera, ho deciso di darvi la possibilità di scaricare lo Specimen del Vocabolario, cioè “Il Saggio”
che ripeto, non è un semplice vocabolario del dialetto, ma è un insieme di storie e la Storia della civiltà contadina.
Quindi carissimi, mi auguro che quest’opera possa essere per voi un segno di appartenenza alla lingua del Piave
e del Livenza, quella lingua, quel dialetto, che si riceve già da neonati succhiando il latte della mamma dal seno
materno. Buona lettura
Egidio Bergamo autore-editore di questa immensa Storia
https://www.egidiobergamo.it/
14 CRONACA

La Banda Sette Ville rinnova il direttivo:


attività e idee musicali future
a cura del direttivo della Banda Sette Ville
Lo scorso 1° febbraio, a seguito delle candidature presentate
durante l’annuale assemblea ordinaria dei soci, è stato eletto il
nuovo Consiglio Direttivo dell’Associazione Banda Sette Ville.
L'incarico di presidente è ora nelle mani di Veronica Cantù, sas-
sofonista all’interno del gruppo musicale, mentre l’uscente presi-
dente Gloria Tessaro rimane di supporto come vice presidente.
Vengono rieletti Claudia Errandi, segretaria dell’associazione,
Walter Rizzotto, tesoriere, Jolanda Rech e Francesco Spilimber-
go, cui si sono aggiunte anche le new entries Carmen Cattuzzo,
Elia Carelle e Tommaso Vanzin. Un nuovo consiglio composto
da suonatori e simpatizzanti di differente età anagrafica, le cui
cariche al vertice sono tinte di “rosa”. Nel ruolo di direttore arti-
stico viene invece riconfermato Paolo Zanin, che con impegno e
passione guida la crescita del giovane gruppo bandistico.
Il direttivo comincia il proprio mandato comunicando con entusiasmo le prossime attività bandistiche della stagio-
ne primavera/estate 2024. Dopo il successo del 1° Seminario Bandistico, incentrato sulla tecnica strumentale e
svoltosi nel gennaio 2023, l'associazione quest'anno ha riproposto lo stesso evento, sempre all'interno del nuovo
comune di Setteville. Al 2° Seminario Bandistico, tenutosi domenica 25 febbraio e pensato per migliorare il suo-
no, il timbro e l’intonazione, si sono iscritti molti musicisti (35 circa), provenienti anche da altri Comuni delle pro-
vince di Belluno, Treviso e Vicenza. Durante la giornata, i partecipanti hanno avuto modo di suonare, prima in
piccoli gruppi, suddivisi per strumento, e successivamente, nel pomeriggio,
tutti insieme, così da mettere a frutto quanto appreso durante la mattinata.
L’idea futura, comunica il direttivo, è quella di collaborare per riproporre lo
stesso evento in altre associazioni bandistiche, con lo scopo di accrescere il
livello musicale dei partecipanti e di incrementare le iscrizioni coinvolgendo
musicisti da più paesi.
Sono poi in fase di organizzazione altri concerti ed eventi che si svolgeranno
all’interno del nuovo comune e anche in quelli limitrofi. Il prossimo concerto
avrà luogo sabato 20 aprile, in collaborazione con il coro Jupiter Voices (coro
già conosciuto nel comune poiché ha partecipato all’annuale concerto natali-
zio della nostra banda), presso il Cinema di Cornuda e lo stesso evento verrà riproposto prossimamente presso
gli spazi del territorio di Setteville. La banda avrà modo di esibirsi anche durante una delle giornate della Sagra
degli S’cios, alle consuete cerimonie del 25 aprile e del 4 novembre e infine partecipando alle due Adunate degli
Alpini di Vicenza e di Schio insieme ad altre unità del nostro territorio veneto.
Continuano anche le attività degli allievi (iniziate ad ottobre), con i corsi di
strumento e la banda giovanile. I giovani musicisti che si sono già esibiti ai
Mercatini di Natale di Alano di Piave, avranno modo di suonare anche a fine
anno scolastico (durante la manifestazione dello School Festival). Alcuni di
questi ragazzi hanno partecipato la scorsa estate al Super Summer Camp
‘23, organizzato dalla Banda di Possagno e promosso da altre bande musica-
li del Trevigiano. Di recente, il gruppo di giovani musicisti (tra cui due alane-
si), formatosi dopo l’esperienza estiva, si è esibito in alcune manifestazioni
nei comuni di Cornuda, Pederobba, Possagno e prossimamente anche di
Resana.
Un’altra collaborazione che si intende perseguire è quella con l’Istituto Com-
prensivo di Quero Vas. Il direttivo vuole ricordare la bellissima esperienza del
dicembre scorso quando alcuni insegnanti di strumento sono andati a trovare
le classi della scuola primaria di Alano di Piave per leggere loro una storia musicata, con l’intento di presentare
alcuni strumenti a fiato. L’iniziativa è stata accolta con molta gioia dai bambini e dalle insegnanti.
C’è poi nell’aria l’idea di sviluppare una rassegna bandistica in “alta” quota, presso le malghe del Massiccio del
Grappa, collaborando, chissà, magari con altre realtà bandistiche. È ancora tutto in divenire, ma contiamo di far-
cela e di aggiornarvi appena ci sarà la conferma.
Insomma, all’associazione Banda Sette Ville aspetta un anno movimentato e ricco di attività musicali.
L’associazione auspica la partecipazione di tutti voi agli eventi da essa promossi e vi invita, se interessati, a farne
parte. Le iscrizioni ai corsi di strumento sono sempre aperte.
15 COME ERAVAMO

Il 25 Aprile negli anni scorsi


di Alessandro Bagatella
Propongo ai lettori il ricordo di come veniva celebrata la ricorrenza del
25 Aprile. Ogni anno, il venticinque aprile, le Amministrazioni Comunali
di Quero, Alano di Piave e Vas erano puntuali nel ricordare quanti sono
caduti, per mano nazista, cercando di salvare il popolo italiano e ren-

dere l’Italia libera. L’associazione Anpi (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), diretta per un periodo da An-
gelo Collavo, organizzava, dopo il rito religioso, una visita alle diverse lapidi e monumenti presenti sul territorio,
deponendo una corona, come testimoniano le foto qui sopra: in alto a destra alla galleria di Scalon nel 1988, sot-
to a Schievenin nello stesso anno e, qui sopra, a Santa Maria di Quero nel 1995. Al termine delle cerimonie ci si
ritrovava a condividere un pranzo in letizia e stretta amicizia. Le foto sono opera dello Studio Resegati di Quero.

NEL 2010
16 CRONACA

La morte del notaio Rossi…


di Sandro Curto
E’ deceduto ai primi di marzo causa un malore improvviso Enzo Rossi, classe 1948, ro-
mano d’origine ma molto conosciuto in tutto il Feltrino dove ha esercitato la professione di
notaio per alcuni decenni. Appassionato e conoscitore d’arte, aveva organizzato per il
Comune di Feltre nel 2011 una mostra antologica dedicata al noto pittore Tancredi Par-
meggiani che richiamò in città un gran numero di visitatori. Rossi è stato anche autore di
testi giuridici, di romanzi, collaboratore del quotidiano economico Il Sole 24 Ore e della ri-
vista Espansione per la quale curò per diversi anni la rubrica “I conti in tasca”. Pochi giorni
prima di morire aveva tenuto una conferenza per il Lions Club di Feltre sugli aspetti nor-
mativi e legali del trattamento di fine vita e della donazione di organi. Fra i riconoscimenti
ottenuti il titolo di Cavaliere al merito della Repubblica e il Leone d’oro della Regione Ve-
neto. Alla moglie Elettra Francesca Dalla Favera, originaria di Fener e nostra abbonata, le
condoglianze della Redazione.

…e di Ruggero Sbizzera
di Sandro Curto
Lo scorso 18 marzo è deceduto all’ospedale di Feltre, dove era ricoverato da qualche gior-
no, Ruggero Sbizzera, classe 1929, uno dei più anziani fra gli uomini di Alano. Ruggero era
conosciuto da tutti per aver percorso le strade del nostro comune e dei dintorni per oltre set-
tant’anni, prima con la corriera e poi in autovettura con la sua attività di autoservizi fondata
dal padre Ugo e poi continuata dal figlio Adriano. Grande giocatore di bocce, è stato per de-
cenni protagonista nella Bocciofila Ponte Tegorzo frequentata quasi quotidianamente con
passione ma anche con la giusta allegria. Al figlio Adriano le nostre condoglianze.

La Bocciofila Ponte Tegorzo ricorda Ruggero


Oggi se ne va un pezzo di storia della ASD Ponte Tegorzo, e non solo!!! Immaginiamo “Rugi” alla guida del suo
taxi portare alle varie gare gli amici della Tegorzo che non ci sono più... Ciao Ruggero, grazie per le belle giorna-
te passate al bocciodromo di Fener.

Notizie in breve
a cura di Sandro Curto
IL PRANZO DEL “VALDEROA” Trentasei persone hanno partecipato, domenica 17 marzo al ristorante Tegorzo
di Fener, al pranzo sociale del Gruppo Alpini “Valderoa” presieduto da Valentino Rech. Presenti fra gli altri il par-
roco di Alano don Giuseppe, l’ex sindaco Serenella Bogana e, in rappresentanza della sezione ANA di Feltre, il
consigliere Livio Scopel.
BAR “SPERANZA” Luca Dal Canton e Pierangelo Moret si sono aggiudicati la prima gara di calcio balilla orga-
nizzata al bar “Speranza” di Alano alla quale hanno partecipato otto coppie. I nuovi gestori avvisano la clientela
che nell’ultimo venerdì del mese il tradizionale buffet sarà a base di pesce.
GARA DI SCOPA “AL PESCATORE” Siro Bortolin e Gianni Secco si sono aggiudicati la gara di scopa all’asso
organizzata dalla trattoria “Al Pescatore” di Pederobba; buon terzo posto per la coppia alanese formata da Rino
Dal Canton e Piero De Faveri. Il ricavato della manifestazione è stato devoluto in beneficienza all’associazione
“Brain Family Treviso” di Pederobba.
17 ATTUALITÀ
18 CRONACA

Grazie al querese Nicola Coppe


Un pezzo di Giappone nel feltrino
(M.M.) Abbiamo già avuto modo di conoscere Nicola Coppe, origi-
nario di Quero, appassionato di distillazioni. Ora lo ritroviamo alle
prese con una nuova sfida: la produzione del Sakè (fermentato di
riso) e la diffusione della cultura giapponese nel settore della distil-
lazione e ristorazione. Nella pagina Facebook del locale “Fermen-
tazioni” si legge quanto riportiamo nel riquadro qui sotto:

Tre anni fa (nel 2020 NdR) abbiamo cominciato con la prima


produzione di Sakè in Italia. Il progetto di una sakagura (in
giapponese, il luogo in cui viene prodotto il sake NdR) a Feltre
a molti sembrava una pazzia, erano pochi quelli che ci crede-
vano e ancora meno quelli che sapevano che cosa fosse que-
sta strana cantina di produzione e fermentazione.
Di strada nel frattempo ne abbiamo fatta molta e se torniamo
indietro ad appena un anno fa, quando abbiamo investito in
questa grandissima scommessa di realizzare la prima Izakaya
(pub giapponese dall'atmosfera informale che offre un'ampia
gamma di cibi e bevande NdR) della provincia di Belluno, sem-
bra passato un secolo.
Volevamo portare la vera essenza del Giappone a Feltre e che
dire... sembra proprio che ci siamo riusciti!

Che l’attivismo di Nicola ed il suo impegno si sia fatto notare ed


abbia dato buoni frutti è testimoniato anche dall’interesse suscitato
dalla stampa specializzata. Ci è capitata sott’occhio la descrizione
di quel che succede nel suo laboratorio grazie alla cronaca pubbli-
cata dal sito Linkiesta, a firma di Eugenia Torelli, scoprendo che
Nicola collabora con Hoshitaro Asada, professionista giapponese,
per migliorare la sua produzione di Sakè, iniziata fin dal 2017. Ri-
sale al 2018 il loro primo incontro, destinato a sviluppare una si-
nergia in cui Nicola spende le proprie competenze scientifiche e
Asada le proprie conoscenze e metodi tradizionali appresi in pa-
tria. Un incontro che si traduce in ricerca, sperimentazioni, studio
per offrire un prodotto finale di alta qualità: il sakè, per l’appunto.
Per Asada è un’arte, una missione che lo impegna in maniera tota-
le. Basti dire che servono due mesi per fare il sakè e che in alcune
fasi della produzione serve un controllo della temperatura ogni due
ore, degli aromi, una rimescolatura frequente e ci sono alcuni gior-
ni in cui il sonno diventa una chimera. Il risultato di tanta fatica e
passione si può poi misurare nel locale gestito da Nicola, aperto
ogni sera dal giovedì alla domenica. Il piatto forte è il ramen, pre-
preparato tradizionalmente. Ci facciamo spiegare di cosa si tratta.
Come è fatto il Ramen? La base è un brodo di pollo e manzo che
lasciamo sobbollire per almeno 8 ore (sì! 8 ore) e noodles del Pa-
stificio Feltrino. Come topping, cioè tutti gli ingredienti che stanno
sopra, troverai un ovetto dell'Azienda Agricola El
Puner di Anzù, l'alga nori, i funghi shitake, la pan-
cetta arrotolata e il cipollotto. Partendo da questo
piatto si è poi sviluppato l’interesse verso il sakè,
bevanda che suscita la curiosità di molti e il cui
consumo è in aumento e che merita di essere più
conosciuta, liberandola anche da false convinzioni
quali l’essere una bevanda da fine pasto. Insom-
ma una visita a “Fermentazioni” di Nicola Coppe,
in via Pasubio, 4 a Feltre, permette di aprire una
finestra sul Giappone, sulla sua gastronomia sen-
za dimenticare le tante distillazioni che Nicola con-
tinua a sperimentare per deliziare il palato di chi
vuole osare gusti inaspettati.
https://www.linkiesta.it/2024/03/hoshitaro-asada-nicola-coppe-produzione-sake-italia-feltre/
19
20 MUSICA

Dal Niente
Concerto del Kla(N)g-Trio di Klagenfurt
e prima esecuzione assoluta di una composizione di Gianmartino Durighello
Il Kla(N)g-Trio ha scelto Quero per presentare la prima esecuzione assoluta
di una composizione del musicista locale Gianmartino Durighello
in un concerto organizzato dal Centro culturale Bice Lazzari – Comune di Setteville:

Sabato 20 Aprile 2024, h. 20:45


Centro Culturale Bice Lazzari - Quero (BL)
Il Kla(N)g-Trio nasce nel 2022 a Klagenfurt (Austria) dall’incontro di tre musicisti distintisi per meriti in ambito
nazionale e internazionale (Natalija Tripković, violino; Melina Karampali, violoncello; Maurizio de Luca,
fisarmonica). Dato l’insolito e originale organico il Trio si dedica particolarmente all’esecuzione di musica
contemporanea in diretta collaborazione con compositori. Ha tenuto diversi concerti in Austria e all’estero (da
menzionare il concerto alla Gustav Mahler Komponierhäuschen) e ha collaborato con associazioni e istituzioni di
rilievo, come la Alma Mahler Musikverein e il Dipartimento della Cultura del Comune di Klagenfurt.
Dal Niente è un particolare tipo di articolazione del suono che prevede la creazione del suono dal silenzio,
facendo emergere tutte le differenti sfumature tra il non-suono e l’evento sonoro e diventa il filo rosso che
accomuna i brani del programma:
 il brano che apre il concerto, Middleheim del georgiano Giya Kancheli, è stato composto dopo il risveglio dal
coma del compositore e prende il titolo dal nome della clinica nella quale era ricoverato: un ritorno dal niente
alla vita!
 Silenzio della compositrice russa Sofia Gubaidulina è una continua meditazione, con momenti di enfasi
estatica, ove il silenzio non rappresenta l’assenza di suono ma il fondamento da cui può nascere qualsiasi
cosa.
 Wolfgang Rihm (Am Horizont) è un compositore tedesco che si contrappone alle avanguardie del
dopoguerra, dando origine al movimento della Neue Einfachheit (Nuova semplicità).
 Alla Neue Einfacheit e al Minimalismo è stato associato anche Gianmartino Durighello. Nella composizione
Un giorno nei tuoi atri - in prima assoluta - un moto perpetuo apre il brano, nel quale compaiono frammenti
di tema che si vanno mano a mano a concretizzare come dal niente. Nella seconda sezione ci si ritrova nella
natura del compositore, nella quale si possono udire dal silenzio del bosco le acque del torrente, il cantare
degli uccelli e un suono di campane lontano.
Il Concerto sarà replicato all’indomani, domenica 21 aprile alle ore 11.00 al Salone nobile di Palazzo Fulcis a
Belluno, all’interno del cartellone delle Matinée organizzate dal Circolo Culturale Bellunese.

Natalija Tripković ha ottenuto il Bachelor presso l’Università della Musica di Lubjana (Slovenia) e il Master
presso la Gustav Mahler Privatuniversität der Musik di Klagenfurt (Austria). Ha vinto diversi concorsi
nazionali ed internazionali. Attualmente è attiva presso diversi ensemble cameristici e orchestre sia in
Austria che in Slovenia, come la Kärnten Sinfonieorchester.
Melina Karampali ha ottenuto il Bachelor in Violoncello presso l’Università della Macedonia a Salonicco
(Grecia) e il Master presso la Gustav Mahler Privatuniversität der Musik di Klagenfurt (Austria). Ha vinto
numerosi concorsi nazionali ed internazionali, come solista ma anche in formazioni cameristiche. Si è
esibita come solista, in formazioni cameristiche e con orchestre in Austria, Italia, Slovenia e Grecia.
Maurizio de Luca dopo lo studio del pianoforte e dell’organo si è dedicato alla fisarmonica classica con il
Prof. Luca Piovesan. Si è laureato presso la Gustav Mahler Privatuniversität der Musik di Klagenfurt
(Austria) sotto la guida del Prof. Mag. Roman Pechmann. Ha svolto corsi di perfezionamento con il Prof.
Claudio Jacomucci e il Prof. Krassimir Sterev. Come concertista si è esibito come solista o in formazioni
cameristiche, sia in Italia che all’Estero, come in Austria, Slovenia, Germania, Svizzera, Francia (Cité de la
Musique di Strasburgo) e nei Paesi Bassi (Conservatorium van Amsterdam e Istituto Italiano di Cultura di
Amsterdam). Nel 2018 ha inciso un CD con l’oboista Enrico Calcagni, riscontrando un buon successo di
critica, presentato inoltre su Radio Beograd 3.
Infine due parole per ricordare alcune tra le principali esecuzioni degli ultimi anni di Gianmartino
Durighello:
2017, Parma: Premio internazionale UCEI e partecipazione a Sorgenti di vita, RAI Uno;
2018, CD Bereishit: sono incise Shir Hashirim (Duo Nihz - Sanna Van Elst e Bobby Rootveld) e Sefer
Torah (Alberto Mesirca), già Disco d’Oro al Pittaluga.
21 MUSICA

2021, Milano: prima esecuzione di Hommage, Concerto in onore degli 80 anni di Angelo Gilardino –
Alberto Mesirca, chitarra; Luis Lanzarini, direttore.
2022, Roma: gli è stata dedicata la XIII Rassegna corale compositori viventi;
2022, Treviso: il Trittico ungarico, per soli, coro, arpa, ensemble di saxofoni e percussioni è stato
eseguito alla I edizione del Treviso International Saxophone Festival.
2024, Udine: prima esecuzione della Missa Hebraica, per coro e orchestra, commissionata dalla
Feniarco, con i Cori giovanili regionali italiani, l’Accademia Arrigoni e la direzione di Filippo Maria
Bressan.
22 CRONACA

Tanti Auguri
di Buon Compleanno
Agnese
per i tuoi 90 anni !
a cura di Nicoletta
Agnese è nata in Sardegna, ma ha vissuto a Quero dal 1970,
quando si è trasferita dopo aver sposato
mio zio Mario Puppo. Quero è così diven-
tato il suo nuovo paese di adozione. An-
che ora, nonostante da qualche anno tra-
scorra più tempo in Sardegna, resta co-
munque legata al luogo ed alle persone
che l'hanno accolta e accompagnata in tut-
ti questi anni. Agnese manda un caro salu-
to a tutte le persone che la conoscono, in
La data del compleanno è il 16 Aprile
attesa di potersi rivedere la prossima estate. (Foto di Nicoletta Puppo)

Nozze d’oro per Raffaela e Demetrio


Il 16 Febbraio 2024 Demetrio Vanzin e Raffaela Meneghin, coniugi
residenti a Quero, ora Comune di SetteVille, hanno festeggiato 50
anni di matrimonio. Tutti i familiari augurano loro ancora tanti e tanti
anni assieme di amore e felicità.
Un bacione dai nipoti Lorenzo ed Elisa (foto a lato) che vi vogliono
un mondo di bene!!!

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23 ATTUALITÀ

Con DGR n.187 del 27


febbraio
Con DGR2024 è stato
n.187 del 27ap-
provato
febbraiol'intervento
2024 è stato di ap-
cui
all'oggetto
provato volto a concor-
l'intervento di cui
rere alle spese
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a concor-
miglie
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CRONACA
In ricordo di Renzo Specia
In ricordo di Renzo
di Alessandro Bagatella Specia
Il nostro abbonato Renzo Specia
di Alessandro il diciassette febbraio
Bagatella
scorso, all’età di 80 anni, ha lasciato la vita terrena per
Ilquella
nostro abbonato
eterna, Renzo
assistito Specia il diciassette
amorevolmente nel passaggio febbraio
dal-
scorso,
la famiglia. Renzo era originario di Schievenin e fin per
all’età di 80 anni, ha lasciato la vita terrena da
quella eterna,
giovane assistito amorevolmente
ha conosciuto la vita da emigrante:nel passaggio dal-
in Isvizzera,
la Francia
in famiglia.e Renzo era originario
poi in numerosi di Schievenin
altri cantieri e fin da
un po’ ovunque.
giovane ha conosciuto la vita da emigrante:
E’ stato un vero esempio di attaccamento e dedizione alla in Isvizzera,
in Francianonostante
famiglia, e poi in numerosi altri cantieri
le dure prove sopportateun po’ ovunque.
ultimamente
E’ stato un vero esempio di attaccamento
a causa di problemi di salute. Era di carattere bonario,e dedizione alla
famiglia, nonostante le dure prove sopportate
Renzo, amico di tanti e se ne è avuta conferma e dimo- ultimamente
a causa didalla
strazione problemi
numerosadi salute. Era di carattere
partecipazione bonario,
al suo funerale
Renzo,
di molti che hanno voluto portargli l’estremo salutoee dimo-
amico di tanti e se ne è avuta conferma reca-
strazione
re confortodalla numerosanei
ai famigliari, partecipazione
cui cuori rimarrà al suo
per funerale
sempre
con affetto. Alla moglie Lina, di molti
alle che
figlie hannoevoluto
Monica Daniela portargli
assieme l’estremo
alle lorosaluto e reca-
famiglie, agli amati nipoti, ai fratelli ed
re conforto
ai parenti tutti le più sentite condoglianze. ai famigliari, nei cui cuori rimarrà per sempre
con affetto. Alla moglie Lina, alle figlie Monica e Daniela assieme alle loro famiglie, agli amati nipoti, ai fratelli ed
ai parenti tutti le più sentite condoglianze.
24 ATTUALITÀ

Chi dice Donna, dice Dono


In occasione della Giornata Internazionale della Donna 2024 che si è celebrata l’ 8
marzo, FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) ha lanciato
la campagna social #chidicedonnadicedono per rinnovare il proprio impegno
nel sensibilizzare le donne e l’opinione pubblica ma anche nel promuovere, a
fianco della comunità scientifica e delle persone, la donazione di sangue e pla-
sma. Per tutto il mese di marzo, sulle pagine social FIDAS, è stata spiegata
l’importanza della donazione al femminile. Secondo le stime del Centro Nazionale
Sangue in Italia solo il 33% di chi dona sangue è donna, mentre nella vicina Spagna questo dato è del 51%. E
anche negli altri Paesi europei il numero delle donatrici è largamente superiore rispetto al nostro Paese.
“Alcune sfide non possono essere risolte da soli, la raccolta di sangue e plasma è un impegno collettivo”, spiega
Giovanni Musso, presidente FIDAS Nazionale. “La campagna di sensibilizzazione per incentivare la donazione al
femminile – dice – si inserisce in una serie di iniziative più ampie che FIDAS porta avanti ogni giorno dell’anno.
Siamo indietro rispetto al resto d’Europa e dobbiamo correre per raggiungere gli altri Paesi. E in più dobbiamo
colmare questo divario tra uomini e donne. Avere più sangue e più plasma, ci renderebbe più autosufficienti e
porterebbe anche una riduzione di alcune spese sanitarie. Attualmente l’Indice donazionale in Italia è 1,7 per il
sangue, 2 per il plasma se ci spostassimo a 2/3 già recupereremmo una buona fetta di autosufficienza. Per que-
sto motivo FIDAS ritiene fondamentale avviare una campagna che promuova tra le donne la donazione di pla-
sma poiché con il loro gesto possono fare la differenza”.
Alla base del fatto che la donazione di sangue nelle donne è meno diffusa c’è che questa porta via un patrimonio
di ferro già più basso a causa delle mestruazioni. Inoltre, non si può sottovalutare quel fattore culturale radicato,
ma non scientificamente fondato che vuole le donne, nelle diverse fasi biologiche della propria vita, per lo più non
idonee. Quale per esempio è la gravidanza in cui effettivamente non si può donare, oppure situazioni di anemia
contingenti durante il ciclo mestruale.
“Nell’età fertile è indubbio che alla donna serva un patrimonio di ferro superiore rispetto agli uomini anche per la
gravidanza e l’allattamento. Questa differenza di fisiologia può spiegare dunque la minore tendenza femminile a
donare, analizza la prof.ssa Vanessa Agostini, direttrice della Medicina trasfusionale del Policlinico San Martino
di Genova e del Centro Regionale Sangue Liguria. Ma c’è una donazione che sembra indirizzata al sesso
femminile, precisa la dr.ssa Agostini, perché le donne hanno più plasma degli uomini. Va sottolineato, inol-
tre, che la donazione di plasma è strategica per produrre farmaci ed emoderivati. Certo è che, stando alle stati-
stiche, molto probabilmente questo tipo di donazione non viene sufficientemente comunicato e divulgato alle
donne. Senza tralasciare l’importanza del messaggio che la donazione è anche un momento di screening e pre-
venzione. Un gesto civico quindi per gli altri e per sé stesse”.

Donare sangue: un gesto… atletico


Iniziativa del gruppo Giovani Feltrini
per incentivare la donazione
(M.M.) I giovani della sezione feltrina dei dona-
tori volontari di sangue sfornano continuamente
nuove idee per avvicinare il maggior numero
possibile di persone alla donazione di sangue.
Questa volta si rivolgono al mondo sportivo, agli
atleti, sollecitandoli a diventare donatori volonta-
ri di sangue supportando non solo quanti riceve-
ranno il prezioso dono del sangue, ma anche la
loro stessa società sportiva. Abbinando il pro-
prio nominativo alla squadra del cuore potran-
no, ad ogni donazione, far accumulare punti alla
formazione scelta, portandola così alla conqui-
sta di importanti benefici economici in termini di
attrezzature sportive. La competizione è aperta
fino al 30 giugno ed estesa anche ai già donato-
ri, che possono far correre le speranza di vitto-
ria della propria squadra.
Qui a fianco l’estratto di regolamento pubbliciz-
zato dai giovani feltrini ed una graduatoria par-
ziale, dei primi mesi, dalla quale si comincia a
vedere che l’accoglienza all’iniziativa è stata più
che positiva.
25 TEATRO

L’idea e nata leggendo


un racconto da una
raccolta di Dampyr ma-
gazine fumetto di Ser-
gio Bonelli, al quale tra
l’altro ho anche scritto
chiedendo se si poteva
avere il permesso di
metterlo in scena: la
sua risposta e stata un
“in bocca al lupo”. Il li-
bro da cui e tratto que-
sto racconto presenta
diversi generi come
l’horror, il fantasy e la
fantascienza.
Trama uno scienziato
tramite una particolare
lente fatta di diamante
osserva al microscopio
una goccia d’acqua at-
traverso la quale ha
delle visioni. Il fascino
del disvelamento di
questo universo “infini-
tesimale” è ancora oggi
qualcosa di unico e irri-
petibile.
La tematica sarà svi-
luppata in seguito in
modo fantascientifico
Interpreti
Uttone Mauro: Linley.
Dal Xotto Alessandro:
jules.
Pocchetto Enis: mada-
me Vulpes.
Parte danzante
Chiara Broglia
Parte canto e vocalist
Rebecca Curto
Dalla Piazza Andrea
Si ringrazia Francesca
Sesto: Coreografia
Furlan Michela: Trucco
Michael Putton:
Service luci/audio
L’autore.
Fitz-James O'Brien, scritto anche Fitz James (contea di Cork, 31 dicembre 1828 – Cumberland, 6 aprile 1862), è
stato uno scrittore irlandese naturalizzato statunitense, considerato uno dei precursori
del moderno genere fantascientifico. La sua vita, intensa e a tratti avventurosa, si ar-
ricchì ben presto di un alone romantico e quasi leggendario, come la sua letteratura.
Oltre che al valore letterario della sua opera, la fama di Fitz-James O'Brien è stretta-
mente legata alla sua personalità brillante ed estroversa, che ne fece uno dei perso-
naggi di riferimento della cultura newyorchese di metà Ottocento. Sebbene i suoi rac-
conti abbiano ispirato altri scrittori del genere horror e fantastico, come Hodgson, Mer-
ritt, Lovecraft e Bierce, il suo ruolo di precursore in questo campo fu a lungo sottovalu-
tato, probabilmente per il pregiudizio negativo da parte della critica ufficiale che per
molti decenni accompagnò tutta la produzione del genere e che subirono del resto, in
epoche diverse, anche scrittori come Poe e lo stesso Lovecraft. In Italia, merita di es-
sere segnalato un omaggio alla figura di questo scrittore contenuto in una storia a fu-
metti di Dampyr, scritta da Mauro Boselli e disegnata da Nicola Genzianella.
26 ATTUALITÀ

L’edicola di Mlol
Per i soci delle biblioteche civiche
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(M.M.) Basta fare la tessera alla propria biblioteca civica e poi
chiedere di avere accesso a questo utile servizio, gratuito, che
consente di leggere comodamente la stampa sul proprio dispostivo
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27 CRONACA

Un’amicizia… esplosiva!
(M.M.) Ho ricevuto, via mail, la segnalazione del nostro abbonato Settimo Rizzotto, con la cronaca fotografica
delle operazioni di smantellamento di un’importante struttura a pochi chilometri da noi. Lo ringraziamo per aver
pensato al nostro giornale e per aver voluto partecipare ai nostri lettori l’emozione di questo singolare evento.
Ciao Mauro
Ieri, lunedì 11 Marzo, un amico di gioventù, che lavora in una ditta internazionale di esplosivi e che si occupa
di demolizioni, anche grandissime, (lavorato assieme in Siria) mi ha invitato a Cornuda per il brillamento del
vecchio deposito dell'acqua, una cosa nuova ed emozionante! Il lungo e preciso lavoro di posa delle cariche di
esplosivo e poi lo scoppio e la caduta precisa al centimetro...bravi e professionali!!!
Ho fatto una serie di fotografie, che vorrei condividere con i lettori de “Il Tornado”. Settimo Rizzotto

ASTERISCO

Il cemento che fece nascere il grano


di Dino De Lucchi
Tanti anni fa, di mattino presto, ricevetti una telefonata da un amico che chiedeva mi recassi da lui urgentemente,
che aveva qualcosa di insolito e di stupefacente da mostrarmi e abitava nelle vicinanze di Montebelluna. Aveva
fatto gettare e levigare da una impresa edile locale il cemento del pavimento della sua stalla nuova. Al mattino
presto era andato a controllare se il cemento aveva “tirato” e ai suoi occhi increduli gli era apparsa una cosa che
per descriverla bisognava essere poeti o visionari. Il cemento fresco con la posa si era surriscaldato di suo, fa-
cendo nascere e spuntare dei germogli nell'atto di dischiudersi, scoppiettando come popcorn venendo alla luce.
Una esplosione di vita, una cosa mai vista, né sentita, né immaginata da persona vivente. Si appurò subito che il
camion betoniera in quel periodo aveva poco lavoro per via della crisi edilizia e aveva trasportato del grano per
conto di un mulino. La botte dopo lo scarico non era stata pulita bene ed erano rimasti dentro tantissimi chicchi di
grano, che si erano mescolati egualmente al cemento fresco quasi fossero seminati apposta. L'impresario aveva
siglato, guarda caso, la gettata con una gamba di gallina, che era il suo marchio di impresa.
Quel giorno, in cui erano spuntati in superfice, dal cemento fresco, i germogli di grano, era il secondo giorno di
primavera.
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Tel.: 0423 64373 - Fax: 0423 681757 dalle11.00
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