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Il Tornado 792
Il Tornado 792
Anno XLVI
31.01.2024
Numero
792
Ricariche telefoniche
In copertina
Peach Fuzz 13-1023, il Pantone Color of the Year 2024
Peach Fuzz 13-1023 è un delicato e morbido color pesca
il cui spirito onnicomprensivo arricchisce l'anima, il corpo e la mente
Leggermente sensuale, una tonalità pesca sincera, con un tocco di tenerezza e gentilezza, Peach Fuzz 13-1023
comunica un messaggio di amore e condivisione, senso di comunità e collaborazione. Una sfumatura co-
lor pesca compassionevole e inclusiva che mette in risalto il nostro desiderio di solidarietà verso gli altri, di mo-
menti di calma e di sentimenti di protezione suscitati, Peach Fuzz 13-1023 presenta un nuovo approccio alla gen-
tilezza. Una tonalità pesca piacevole, a metà strada tra il rosa e l'arancio, Peach Fuzz 13-1023 ispira sentimenti
di appartenenza, nuovi equilibri e un'opportunità di prendersi cura di sé, calmarsi e trovare i propri spazi in cui
prosperare e migliorarsi. Traendo conforto da Peach Fuzz 13-1023 possiamo trovare la pace interiore, con un
impatto sul nostro benessere. Un'idea quanto un sentimento, Peach Fuzz 13-1023 risveglia i nostri sensi con la
presenza confortante della tattilità e del calore avvolgente.
Gentile, dolce e arioso, Peach Fuzz 13-1023 rievoca una nuova modernità. Si concentra sull'esperienza umana
che arricchisce e nutre corpo, mente e anima, ma è anche un tono pesca sofisticato e contemporaneo con una
leggerezza gentile che viene fuori col tempo ma è in grado di portare una bellezza importante e necessaria al
mondo digitale. Poetico e romantico, è un tono pesca nitido con un'aria vintage. Peach Fuzz 13-1023 rispecchia il
passato ma dona un tocco di nuova modernità con un aspetto contemporaneo.
In un'epoca piena di tumulti in molti aspetti delle nostre vite, il nostro bisogno di rafforzamento, empatia e com-
passione cresce giorno dopo giorno, così come il nostro desiderio di un futuro di pace. Ogni giorno notiamo come
essere in buona salute e in forze sia un requisito fondamentale per godersi pienamente la vita. Per non parlare
del fatto che, in un mondo che spesso mette al primo posto produttività e risultati esterni, è fondamentale ricono-
scere l'importanza del nostro io interiore e trovare momenti di riposo, creatività e contatto umano anche con i rit-
mi frenetici della vita moderna. Mentre ci destreggiamo nel presente e diamo vita a un mondo nuovo, dobbiamo
rivalutare ciò che è importante. Ricostruendo il nostro modo di vivere, possiamo trovare nuove modalità di
espressione con maggiore intento e maggiore considerazione. Dando nuove e diverse priorità in modo da alli-
nearle ai nostri valori interiori, possiamo concentrarci sulla salute e sul benessere, mentali e fisici, dando davvero
importanza a ciò che è importante: il calore e il comfort che otteniamo trascorrendo del tempo con amici e familia-
ri o semplicemente prendendoci un momento per noi stessi. Detto questo, volevamo scegliere un colore in grado
di focalizzarsi sull'importanza della comunità e il connubio con gli altri. Il colore che abbiamo scelto come Panto-
ne Color of the Year 2024 doveva esprimere il nostro desiderio di vicinanza alle persone care e la gioia che pro-
viamo quando viviamo davvero nel modo che vogliamo e riusciamo a prenderci un momento di pace per noi
stessi. Doveva essere un colore avvolgente e caldo che infondesse un messaggio di compassione ed empatia.
Un colore corroborante con una sensibilità gentile che unisse le persone e desse un senso quasi tattile. Un colo-
re che riflettesse le nostre emozioni verso giorni all'apparenza più semplici, ma rivisitato per mostrare un aspetto
più contemporaneo. Un colore con una leggerezza gentile e una presenza ariosa che ci portassero nel futuro.
Tratto da: https://www.pantone.com/eu/it/articoli/color-of-the-year/what-is-peach-fuzz
(M.M.) La ditta Pantone all’inizio di ogni anno elegge il colore che darà la tendenza mo-
da per i successivi 365 giorni. Stavolta lo abbiamo scelto anche noi per aprire la serie di
copertine del nostro periodico, confidando che sia davvero un colore di buon auspicio
per i giorni che ci aspettano, purtroppo illuminati da bagliori tutt’altro che rassicuranti.
Cerchiamo di metterci del nostro per migliorare questo mondo. Facciamolo nell’ambito
delle nostre possibilità, praticando nel nostro ambiente buone regole di vita sociale, so-
lidale. Lo consiglia anche il bel libro di cui vedete a fianco la copertina. La gentilezza
può aiutare a vivere meglio. Utopie? Può darsi. Ma val la pena provare ad affrontare
questo tipo di viaggio, consapevoli che anche il viaggio più lungo incomincia col muove-
re il piede di un passo. Facciamolo!
Per coloro che volessero riprodurre il colore dell’anno diamo di seguito i codici utili alla
sua definizione, con qualche ragguaglio tecnico:
3 ATTUALITÀ
4 CRONACA
Il
Il Natale
Natale degli
degli Amatori
Amatori Piave
Piave Tegorzo
Tegorzo
di Sandro Curto
Come tradizione la società Amatori Piave Tegorzo, di Sandro Curto da Rino Dal Can-
presieduta
Come
ton, hatradizione
riunito in la società Amatori
occasione Piave
del Natale Tegorzo,
calciatori, presieduta
dirigenti, da Rino
sponsor Dal Can-
e collaboratori
ton, ha riunito
vari per in occasione
un rinfresco del Natale
in compagnia. calciatori,
La serata dirigenti,
ha avuto luogo,sponsor
martedìe 19 collaboratori
dicembre,
vari per un rinfresco
alla Trattoria in compagnia.
al Pescatore di PederobbaLa serata
gestitahadalla
avuto luogo, Gregolon
famiglia martedì 19 dicembre,
e ha visto la
alla Trattoria
presenza del al Pescatore
sindaco di Pederobba
di Alano Serenella gestita
Boganadalla
e delfamiglia
suo vice Gregolon
Angelo eZancaner.
ha visto laIl
presenza del sindaco
vice presidente di Alano Serenella
Luca Dall’Armi, Bogana e ha
nel suo intervento, delringraziato
suo vice Angelo Zancaner.
tutti, ha ricordato Ili
vice
buonipresidente Lucascorsa
risultati della Dall’Armi, nel suo
stagione intervento,
spronando ha ringraziato
i giocatori tutti,anche
a ripetersi ha ricordato
in que-i
buoni
sta. Alrisultati
momento della
di scorsa
andare stagione
in stampa spronando
è in corsoi giocatori
la pausa ainvernale;
ripetersi anche in que-
per quanto ri-
sta. Al momento
guarda di andare
il campionato, in stampailè10
che riprenderà in febbraio,
corso la la
pausa
Piaveinvernale;
Tegorzo per quanto
si trova ri-
al se-
guarda il campionato,
condo posto del propriochegirone
riprenderà il 10partite
con sei febbraio, la Piave
vinte, Tegorzo sietrova
due pareggiate una al se-
persa
condo
mentre posto del proprio
nella Coppa CAM77 girone con le
ha vinto seiprime
partite
duevinte, due
partite pareggiate
della e una persa
fase preliminare di un
mentre
girone anella Coppa
quattro CAM77
squadre ed èhaquindi
vinto certa
le prime due
della partite della agli
qualificazione faseottavi
preliminare di un
di finale.
girone a quattro squadre ed è quindi certa della qualificazione agli ottavi di finale. LETTERE AL TORNADO
C’era una
C’eradi Clotilde
unaMondinvolta…
volta…
C’era una volta… mettiamola di Clotilde
così… C’eraMondinuna volta un cameriere che prestava
C’era
servizio una volta…
presso la mettiamola
Locanda Helvetia, così… C’erain localitàuna “Presepi
volta un cameriere
di strada”, che prestava
tra Campo e
servizio
Colmirano. presso
Il suola era
Locandaun lavoro Helvetia,
a tempoin località “Presepieddiera
determinato, strada”,
stato tra Campo
assunto pere
Colmirano.
supportare iIltitolari
suo era delun barlavoro
durante a tempo
le festedeterminato,
natalizie, visto ed era stato
il gran assunto
numero per
di per-
supportare i titolari del
sone che passavano di bar
là indurante le feste
quel periodo natalizie,dell’anno.
particolare visto il gran Manumero
un bel dì, di vuoi
per-
sone
perché chela passavano
paga non gli di là in quel
pareva periodo particolare
adeguata, vuoi perché dell’anno.
gli orari Ma nonun glibel dì, vuoi
andavano
perché
bene, vuoi la paga non gliquale
per chissà pareva adeguata, motivo,
sconosciuto vuoi perché decise gliimprovvisamente
orari non gli andavano di an-
bene,
darsene. vuoiPassò
per chissà
dal suo quale
amico sconosciuto
pastore e motivo,gli disse:decise«Senti, improvvisamente
io me ne vado, di an-
verso
darsene. Passò ancora
quale direzione dal suonon amico pastore
lo so, e gli disse:
forse verso nord, «Senti,
forse verso io me ne forse
sud, vado,versoversoi
quale
monti direzione
o verso laancora pianura… non deciderò!
lo so, forsePerciòversotinord,
chiedo forsese verso
mi prestisud,il forse verso i
tuo gregge:
monti
mi farào compagnia
verso la pianura… e troveremo deciderò!
pascoli Perciò
nuoviti edchiedoerba se mi presti
fresca. il tuo gregge:
Ti lascerei in ogni
mi
casofaràunacompagnia
pecorella e troveremo
giovane pascoli gialla
e la gallina nuoviche ed erbascappa fresca. Ti lascerei dal
continuamente in ogni
pol-
caso
laio “AiunaMorèr”»…
pecorella L’amico,
giovane ea lamalincuore,
gallina gialla che scappa
acconsentì e ilcontinuamente
cameriere si avviò… dal pol-
laio
verso“Ail’ignoto.
Morèr”»… Strada L’amico,
facendo a incontrò
malincuore, acconsentì
il fornaio, anche eluiil stanco
cameriere di una si vita
avviò…
non
verso
propriol’ignoto.
semplice. Strada
«Sai, facendo
alzarsi incontrò
all’alba per il fornaio,
fare il anche lui stancocon
pane, lavorare di una
orarivita non
impos-
proprio semplice.
sibili, scoprire che«Sai,
c’è pure alzarsi
chi all’alba
ti ruba la per fare eil le
legna pane, lavorarema
pagnotte… consì,orari
dai, impos-
vengo
sibili, scoprire
con te!». Pocoche più c’è pureverso
avanti, chi ti ruba
il Pónt la delegna e le incontrarono
i Osèi, pagnotte… ma unasì,vecchia
dai, vengo co-
con te!». Poco
noscenza, più avanti,
un povero verso ilche,
contadino Póntcon de unai Osèi, incontrarono
piccola botticellauna vecchia
di vino sottoco-il
noscenza,
braccio, vagava un povero
senzacontadino
meta. «Amico, che, conè dauna piccola
un bel po’ che botticella
non ci di si vino
vede… sotto
per-il
braccio,
ché non vagava
ti uniscisenza
a noi?». meta. «Ma,«Amico,
veramente,è da un dovebelsiete
po’ che non ci«Ancora
diretti?». si vede… nonper-
lo
ché non ti unisci
sappiamo, ma presto a noi?».
troveremo«Ma, veramente, dove siete diretti?».
una nuova sistemazione… magari «Ancora non lo
incontreremo
sappiamo, ma presto
quelli che l’anno scorso troveremo
ci hannouna nuova sistemazione…
preceduti… La lavandaia col magari incontreremo
suonatore di flau-
quelli
to (mi che
sa chel’anno scorso
aveva una citresca
hanno conpreceduti…
lei) e tuttoLa lavandaia
il suo seguito… col Ilsuonatore di flau-
vecchio pastore
to
con(mitanto
sa che aveva una
di gregge, tresca con
l’asinello, lei) e tutto
il maialino il suo
e le anatre seguito… Il vecchio
dello stagno, pastore
il giovane
con tanto di capre,
mungitore gregge,tanto l’asinello,
carino il…magari
maialinoincontreremo
e le anatre dello anchestagno,
la sacrail famiglia,
giovane
mungitore di capre, tanto
sparita al completo. Si sarannocarinocostruiti
…magari unincontreremo
nuovo villaggio, anche la sacrache
i coniglietti famiglia,
scor-
sparita
razzavano al completo.
presso il Si saranno
torrente costruiti moltiplicati,
si saranno un nuovo villaggio,la vecchia i coniglietti
fornaia avrà che aper-
scor-
razzavano
to una nuova presso il torrente
attività e forse sicondividerà
saranno moltiplicati,
il lavoro; sottola vecchia fornaia
gli abeti avràa aper-
sottratti Vaia
to una nuova
potremo attività epotremo
riposare…e forse condividerà
pure raggiungerne il lavoro; lasotto cima, gli con
abetilesottratti
due scale a Vaia
dei
potremo riposare…e
giovani boscaioli e, nelpotremo
prossimo pureNatale,
raggiungernemettercilalecima, luci checon un le due
tempo scale dei
erano
giovani
dentro laboscaioli
capannae,della nel prossimo
natività…Natale, mettercibrigata
Così l’allegra le lucipreseche un tempo erano
il largo… Dove
dentro la capannanon
siano “approdati” della
è datonatività…
da sapere,Così …stal’allegra brigata
di fatto che prese
mancano il largo…
e, anche Dovese
siano “approdati”
sono stati prontamentenon è sostituiti,
dato da sapere,
si spera…sta tornino di presto
fatto che nelmancano e, anche se
luogo di origine…
sono Istati
P.S. prontamente
personaggi citati sostituiti, si spera
nella storiella tornino parte
facevano prestodel nel“Presepe
luogo di origine…
di strada” e
P.S.
sono Istati
personaggi
rubati… citati nella storiella facevano parte del “Presepe di strada” e
sono stati rubati…
6 CRONACA
ATTUALITÀ
un quarto della popolazione nazionale. Sono territori nei quali si declina il tema della sostenibilità e che, in parti-
colare, sfidano l’equilibrio fra sostenibilità del sistema sanitario e garanzia dell’equità di accesso ai servizi.
Questi territori, lontani dai grandi hub ospedalieri, richiedono la capacità, da parte delle Regioni e delle Aziende
Sanitarie, di garantire risposte alle comunità che ci vivono.
Un grande stimolo per l’intero sistema è quello di investire su questi territori come “laboratori di innovazione”.
Se pensiamo alla demografia della provincia di Belluno, possiamo vedere come la curva demografica anticipi di
10 anni esatti la curva demografica della regione Veneto e nazionale. Ciò significa che l’”inverno demografico” e
l’epidemia di “culle vuote” che preoccupa il nostro paese ora, in provincia di Belluno è iniziato almeno 10 anni fa,
ma significa anche che ipotizzare soluzioni che si rivelino efficaci a Belluno ora significa anticipare le soluzioni
applicabili all’intero paese fra 10 anni.
Già 25 anni fa, licenziando la “Carta di Feltre”, l’allora Ministero della Salute riconosceva la specificità delle aree
montane ed invitava le regioni a sviluppare l’assistenza territoriale, a sperimentare nuove forme di integrazione
fra ospedale e territorio e a prevedere parametri differenziali per le aziende sanitarie che operano in montagna,
sia nella programmazione dei servizi, sia nelle dotazioni finanziarie.
A distanza di 25 anni dalla “Carta di Feltre”, risulta indispensabile fare il punto di quanto è stato finora fatto e ri-
lanciare iniziative, anche innovative e sperimentali, finalizzate a garantire la possibilità di continuare a vivere e la-
vorare in montagna.
L’analisi dei dati di mortalità, ricavati dal Servizio Epidemiologico Regionale del Veneto, evidenziano un eccesso
di mortalità globale per la provincia di Belluno, ancora più evidente nelle “terre alte”, mentre il tasso di suicidi
nell’ULSS 1 è del 50% superiore alla media regionale. Sono dati che devono far riflettere ed indurre all’azione.
La recente esperienza dell’epidemia di Covid 19 ha mostrato chiaramente come l’assistenza territoriale rappre-
senti un presidio fondamentale per la tenuta dei sistemi sanitari. Le condizioni orogeografiche del territorio, se da
un lato rendono più difficoltose le aggregazioni fisiche dei Medici di Medicina Generale, dall’altro impongono
nuovi modelli di elevata integrazione fra tutte le realtà che operano nel territorio.
In questo senso la Medicina Generale dovrà assumere nuovi compiti e nuove responsabilità, acquisendola reale
capacità di essere gestore della cronicità e della non autosufficienza, rendendosi capace, da un lato di coordina-
re l’attività infermieristica domiciliare, dall’altro di interagire, in modo strutturato, con tutta la rete dei servizi pre-
senti nel territorio, come i Centri Servizio, che devono superare la logica della mera “custodia” e le farmacie, che
devono evolvere verso una vera “farmacia dei servizi”, capace di integrarsi con la Medicina Generale anche nella
gestione della cronicità e della non autosufficienza, vera “epidemia” nei nostri territori.
Un ruolo fondamentale, in questo percorso, è rivestito dall’”e-health”, nella forme della telemedicina, del tele-
consulto, della teleassistenza ed, in prospettiva, dell’intelligenza artificiale, che consentiranno di annullare le di-
stanze, portando anche nella aree più estreme know-how e risposte assistenziali. Questo percorso richiede im-
portanti investimenti, in termini strutturali, per la necessità di superare il “digital divide”.
L’altro grande tema che va affrontato, perché oltremodo sentito dalle comunità, è quello della gestione
dell’emergenza/urgenza, anche in relazione a un potenziamento stagionale dei servizi in relazione ai flussi turi-
stici o ai grandi eventi.
La sfida in questo campo è data dalla possibilità di avere diagnosi in tempi rapidi, ed anche in questo senso ap-
plicazioni innovative di e-health possono fare la differenza, e di definire in modo preciso il livello più adeguato per
la risposta.
È indispensabile, in questo contesto, una riflessione molto ampia, associando agli interventi di competenza sani-
taria (rete del 118, elisoccorso…) un ragionamento con le istituzioni competenti sulla viabilità ed i collegamenti
con i centri maggiori, Da ultimo, ma non per importanza, va considerata la necessità di implementare, anche con
soluzioni innovative e con iniziative di task shifting che valorizzino tutti gli operatori del servizio sanitario, il volon-
tariato e le comunità, strategie di prevenzione e di promozione della salute a favore di tutte le età, ben consi-
derando che l’ambiente montano può rivelarsi, per sè stesso, di sostegno per queste strategie.
In conclusione, è indispensabile una risposta “di sistema” per garantire elevati livelli di salute nel nostro
territorio, capace di costruire una rete, dalle maglie molto robuste, che integri l’attività di tutti gli attori del
territorio, capace di coniugare innovazione e flessibilità e di mettersi in ascolto per dare risposte concre-
te alle esigenze che il territorio esprime.
10 maggio 2024
Laboratorio a Pieve di Cadore su reti tempo dipendenti
25 ottobre 2024
Laboratorio ad Agordo su assistenza territoriale
17 gennaio 2025
Convegno a Belluno NON SI CHIUDE ALCUN OSPEDALE
9 LETTERE AL TORNADO
La caduta di Quero
di Antonio Mondin*
La chiusura della scuola materna di Quero sembrerebbe aver colto di sorpresa la comunità querese, è stata
definita un fulmine a ciel sereno. Ebbene il fulmine ci sarà anche stato, ma il cielo era tutt’altro che sereno, era
tempestoso come da previsioni metereologiche risapute.
Da anni denunciamo in Consiglio i preoccupanti dati anagrafici del Comune di Quero Vas, 9 nascite nel 2022! I
dati del 2023 sono solo un riequilibrio ed al ribasso. Era destino, viste le scelte operate dal Sindaco, che una
comunità di 3000 anime non potesse ospitare due scuole materne visto che si ritrovavano ad essere mezze
piene: 40 alunni a Vas, 25 a Quero.
Quando il sindaco ha scelto di ristrutturare lo stabile di Vas e di mettere il trasporto pubblico gratuito per chi
volesse frequentare la scuola di Vas, ha fatto la sua scelta: mettere in competizione la struttura pubblica (Vas)
con la struttura privata (Quero). Il tutto consapevole che la comunità querese sarebbe stata destinata a perdere
la sua scuola materna. I contributi annuali sono stati solo una copertura tattica ed hanno avuto solo una funzione
placebo.
Si è scelto di nascondere la testa sotto la sabbia, ancorché fatta di soldi, sperando che la resa dei conti sarebbe
arrivata il più tardi possibile, meglio se dopo le elezioni.
Invece le scelte andavano fatte per tempo e con coraggio: un scuola materna da una parte, un asilo nido
dall’altra. Questa sarebbe stata una scelta coraggiosa, che avrebbe aumentato i servizi nel nostro territorio.
Invece si è scelto di investire in mulini, bed and breakfast, centri Fai, ecc.
Ora si parla di una gestione della scuola da parte di un’associazione dei genitori, speriamo che l’operazione
abbia successo, ce l’auguriamo, ma le famiglie sono state lasciate sole. Che aiuto può dare un Comune
prossimo al commissariamento??? Un Comune unico con già due scuole materne pubbliche a cui non sarà mai
concessa una terza scuola materna pubblica.
La perdita della scuola materna non è altro che un nuovo pessimo tassello nel definitivo tramonto del paese di
Quero, aggiungiamo gli altri:
perdita della banca e dello sportello bancomat;
perdita della caserma dei carabinieri;
perdita di gran parte degli ambulatori dei medici di base;
progressiva riduzione del mercato del giovedì ormai destinato a sparire;
perdita senza fine di quasi tutte le attività commerciali;
chiusura del municipio del sabato mattina;
perdita della rivendita di giornali.
E dinanzi alla perdita di tutti questi servizi essenziali che cosa hanno guadagnato i cittadini queresi?
campo da bocce;
Mulino Banchieri;
prossimo centro Fai con annesso bar e ristorantino e rivendita di non si sa quali prodotti tipici locali;
una nuova palestra, ma quella che attira più gente è la palestrina pesi dove piove dentro;
ciclabile (ancora da realizzare) che sarà solo e forse un passaggio senza lasciare nulla al paese, non ci
sembra sia stata progettata con un occhio al turismo e alla frequentazione di luoghi significativi;
un impianto di videosorveglianza obsoleto;
mezzo agente di polizia locale (il secondo lo vedremo forse con il Comune di Setteville dopo nostre
continue e diverse insistenze).
La fusione, o meglio questa brutta fusione, che avrebbe dovuto rilanciare il territorio e portare più servizi, sta
trasformando Quero nella frazione delle frazioni.
Avremo Setteville, ma abbiamo perso Quero!
Avete costruito un deserto, tradito la fiducia dei cittadini di Quero nella fusione!
*Gruppo Consiliare Il Ponte-Laboratorio per Quero Vas
10 CRONACA
LETTERE AL TORNADO
Famiglia Vidal:
un
profumo
dedicato
a Maria Callas
nel centenario
della nascita
a cura di Silvio Forcellini
Nel centenario della nascita di Maria Cal-
las, che per le sue straordinarie capacità
vocali fu soprannominata “la Divina”, “The Merchant of Venice” - marchio di lus-
so della profumeria di proprietà della famiglia Vidal, legatissima a Fener - ha dedi-
cato alla celeberrima cantante lirica una nuova fragranza.
Nuova luce
per l’oratorio di
Sant’Antonio
a cura Comitato San Valentino
Ripristinata la luminaria di contorno alla chiesetta - oratorio
di Sant’Antonio. Quella vecchia si era deteriorata e poi tol-
ta. Cosi, assieme a volontari cittadini, dipendenti comunali,
con il contributo della Associazione San Valentino in un
paio di ore il lavoro di ripristino è stato eseguito. Ora nelle
occasioni opportune la nuova decorazione luminosa verrà
accesa per dare lustro a questo antico angolo di Quero di
cui la chiesetta fa parte fin dal 1676.
In foto, da sx: Livio Scopel e Claudio Dal Pos per la sezione di Feltre, Bruno Zanolla sindaco, vice capogruppo di
Quero Lorenzo Antoniazzi, Quinto Schievenin, Alpino più anziano, Marco Bollotto, estensore dell’articolo.
15 CRONACA
I coscritti del
1958 in festa
(S.C.) Nella foto che ci viene segnala-
ta dal nostro abbonato di Quero Gra-
ziano Specia troviamo i coscritti del
1958 radunatisi lo scorso mese di di-
cembre per festeggiare il traguardo
delle sessantacinque primavere con
una cena in compagnia al ristorante
“da Gigetto” di Miane.
Classe 1957
(M.M.) I coscritti del 1957 della
conca del Piave non hanno fatto
passare il 2023 senza incontrarsi
per un pranzo d’auguri, attorno ai
tavoli dell’agriturismo “Santa Fo-
sca” di Pederobba, il 10 dicembre
scorso. Piatti genuini a scandire
qualche ora trascorsa tra chiac-
chiere, ricordi e futuri progetti.
17 CRONACA
Babbo Natale
visita l’asilo di Quero
a cura dei rappresentanti dei genitori
8
Quanti volessero entrare a far parte del gruppo o, semplicemente, chiedere informazioni, possono scri-
vere all’indirizzo e-mail: escsenza.confini@libero.it o contattare, anche tramite messaggio Whatsapp, uno
dei seguenti numeri: 339.4432952 (Fulvio); 342.1361052 (Giovanni); 347.7766832 (Giuseppe).
In foto, dall’alto a sinistra in senso orario: Marche - maggio 2023; Toscana - giugno 2023; Toscana - giugno
2023; Toscana - Giugno 2023
19 LETTERE AL TORNADO
20 CRONACA
InterClub Fener
Gita allo stadio Meazza
di Andrea Tolaini
Si è conclusa lo scorso 23 Dicembre con la tradizionale gita a Milano allo stadio Giuseppe Meazza e la visione di
Inter-Lecce (2-0) la campagna tesseramento per la stagione 23/24 dell'Inter Club “M.Moratti” di Fener.
Gli affiliati hanno raggiunto quota 465 portando il sodalizio fenerese nella Top Five del Coordinamento Vene-
to. Un altro ottimo risultato frutto della collaborazione tra il Consiglio Direttivo e delle sezioni collegate del Bar
Piave-Carpen, Bar
K2-Feltre, il Maso-
Bribano/Sedico, del
Bar al Bivio-Livigo,
Bar Alpino-
Sovramonte, Luca
Bellus-Fotogafo-
Formegan e della
sede HRTegorzo-
Fener.
Prossimi appun-
tamenti: Serata
Culturale con Leo
Turrini; gita al
meazza con visione
di Inter-Lazio e
pranzo a Milano (da
definire).
Nella foto il gruppo dei partecipanti
21 ATTUALITÀ
LIBRI
Evviva
Carneval
di Alessandro Bagatella
Con questa foto, di un
Carnevale ad Alano degli
anni passati, voglio
ricordare Mario Durighello
e tutti quei giovani, oggi
adulti, che si erano
impegnati per organizzare
un Carnevale pieno di
allegria e di amicizia.
ATTUALITÀ
Subito dopo l’esecuzione di “Oh Happy Day”, il gruppo dei 5 musici (Prof. Di Melfi, Moret, Pegoraro, Scarpina e
Vedova) ha voluto ringraziare le tre colonne importanti dell’ANC (Associazione Nazionale Carabinieri): il Presi-
dente Augusto Lovat, il Consigliere Mauro Cadorin e la Volon-
taria Annarita Iengo che con la loro presenza e protezione
hanno contribuito a rendere possibile questa serata; il ringra-
ziamento è consistito nell’esecuzione della bellissima Marcia
d’Ordinanza dell’Arma dei Carabinieri “La Fedelissima” di
Luigi Cirenei composta nel 1929.
Prima del bis finale dell’Orchestra di Alano ci sono state le
premiazioni del “Concorso Nazionale “Scuole in Musica di
Verona ed. 2023” al quale hanno partecipato numerosi dei
nostri alunni. Per questo momento non poteva di certo manca-
re il nostro Dirigente, il Prof. Matteo Aurelio Giuseppe Carrera che è stato invitato a salire sul palco attraverso
una divertente e interessante presentazione che aveva lo scopo di mettere in luce i preziosi significati che i tre
suoi nomi nascondono: Matteo=dall’ebraico dono di Dio; Aurelio=dal greco splendente e Giuseppe=dall’ebraico
Dio aggiunga. Il Preside ha consegnato gli attestati, le medaglie e le coppe ai meritevoli in compagnia dei suoi
più stretti collaboratori, nonché nostri colleghi: la Ma Gianna Deon e il Prof. Mauro Sperandio, vicepresidi rispetti-
vamente delle sedi di Quero e Alano; la Prof.ssa Letizia Rizzotto e la Prof.ssa Daniela Todoverto, referenti rispet-
tivamente delle sedi di Quero e Alano.
Voglio pensare che il clima di gioia fraterna sprigionato duran-
te la serata sia anche frutto di quel Qualcosa che sempre ci
sovrasta quando si cerca di Vivere quel Bene Comune che è
al contempo personale ed universale, attraverso il nostro agire
pur tra rose, rovi e spine della vita quotidiana e degli umani er-
rori accolti, abbracciati e superati con umiltà.
La riflessione iniziale ha voluto mettere in luce un valore spes-
so dimenticato di cui il mondo di oggi ha disperata fame: la Fi-
ducia in quell’io profondo e benevolo che abita in noi e che
ognuno può riscoprire in sé ogni qualvolta si dispone nel silen-
zio e nella solitudine del proprio cuore. Quando ciò diventa
abitudine e gesto reiterato quotidiano si potrà avvertire sin da
subito i suoi effetti benèfici: vera pace, vera gioia, forza creati-
va, capacità di discernimento, lungimiranza…
Fare quindi vuoto e silenzio interiore per far entrare quella
Pienezza di cui siamo parte, che ci sovrasta e che chiamiamo
Vera Vita, significa mettere in moto la vera essenza di sé, dal-
la quale non si può prescindere, se si vuole costruire in modo
fecondo tutto il resto: costanza, impegno, studio, relazioni…;
ed è questo, in fondo, ciò che ogni docente (ogni persona),
consapevolmente od inconsapevolmente, desidera in cuor suo
trasmettere.
Desidero congedarmi da questo scritto lasciandovi in dono i
Pensieri di Vita che hanno ispirato la serata:
F. Kafka dice:
“…sii assoluto silenzio e solitudine.
Il mondo ti si offrirà per farsi smascherare,
non può fare altrimenti.
Dinanzi a te (dinanzi al tuo vero io) si rotolerà estatico”.
Io, che mi rifletto nel nome Paolo (dal latino Paulus che significa "piccolo") e mi considero Poco, dico invece:”
“Sii Fiducia Silente e sarai al contempo tramite di Vera Vita, Creatività, Poesia Rivelativa e Bellezza!”;
il grande compositore tardo romantico Gustav Mahler (1860-1911) volle comporre il IV tempo della sua terza sin-
fonia in forma di Lied per voce e orchestra, scegliendo come testo il “Canto di mezzanotte di Zarathustra” trat-
to dall’opera filosofica e poetica “Così parlò Zarathustra” di Friedrich Nietzsche che dice:
“O uomo! Presta attenzione!
Cosa dice la fonda notte?
Io dormo!
Dal sogno profondo mi sono ridestato!
Il mondo è profondo, profondo il suo dolore, ma più profonda la sua gioia;
il dolore dice dissolviti, ma la gioia sarà in eterno
nella profonda eternità”.
In foto, dall’alto della pagina precedente: Orchestra Medie Quero – Orchestra Medie Alano –
Tutti gli alunni insieme – Rappresentanti A.N.C. – Un momento delle premiazioni – Il Gruppo dei docenti
28 ATTUALITÀ
L’importanza dell’acqua
L’acqua è un componente fondamentale degli
esseri viventi, noi compresi ed è vitale per il si-
stema naturale terrestre. Che l'acqua sia vita e
che sia una risorsa preziosa e non inesauribile
ne abbiamo tutti consapevolezza ma quanto
conosciamo il suo ciclo di rigenerazione?
Ci siamo mai chiesti da dove arrivi il flusso
che scorre dal nostro rubinetto, l'età e la
storia dell'acqua che beviamo?
Nelle ultime stagioni abbiamo assistito a feno-
meni di siccità anche qui nel nostro territorio:
potranno causare effetti in termini di risorse
idriche?
Nel primo incontro, il 26 gennaio alle ore
21:00 - Sala polifunzionale Tina Merlin di
San Gregorio nelle Alpi, dal titolo "Acquiferi
delle Dolomiti e idrogeologia montana", Lucio
D’Alberto, idrogeologo di ARPAV, illustrerà le
caratteristiche delle montagne come contenito-
ri d'acqua.
Il secondo incontro sarà il 9 febbraio alle
ore 20:30 - Sala polifunzionale di Pradenich
Cesiomaggiore con il titolo "Le riserve idriche
solide in superficie e in ipogeo”. Sarà ricostrui-
ta l’evoluzione degli accumuli nivali e glaciali
come riserve d’acqua in alcune aree dell’arco
alpino. A parlarne saranno Mauro Valt, nivolo-
go di ARPAV e, in collegamento via web, Bar-
tolomeo Vigna (professore emerito del Dipar-
timento di Ingegneria dell’Ambiente del Territo-
rio e delle Infrastrutture Politecnico di Torino),
esperto di idrogeologica carsica e di monito-
raggio delle acque in grotta.
Nell’ultimo incontro, il 23 febbraio alle ore
20:30 - Museo Etnografico Dolomiti (Seravella di Cesiomaggiore) saranno i Gestori Acquedottistici, consor-
ziati come “Viveracqua”, ad illustrarci "I Piani di Sicurezza dell'Acqua: dalle fonti al contatore” cioè la complessa e
delicata organizzazione che sottende alla fornitura di acqua potabile nelle nostre abitazioni, secondo la pianifica-
zione suggerita dalle normative europee e italiane.
A trattare questo tema saranno i membri del Gruppo di Lavoro PSA - Viveracqua: Michele BIanchi di BIM GSP e
Sandro Della Libera di Piave Servizi S.p.A.
Gli incontri sono gratuiti e rivolti a tutti e hanno carattere divulgativo; una vera occasione per approfondire un
tema vitale per la nostra esistenza e il nostro benessere.
Collaborano e patrocinano i seguenti Enti e associazioni: Comune di Cesiomaggiore, Comune di San Gregorio
nelle Alpi, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Pro Loco di Busche, Pro Loco San Gregorio nelle Alpi, Provincia
di Belluno, Viveracqua.
AUGURA
A TUTTI,
CLIENTI E NON,
UN FELICE
ANNO NUOVO!!!
29 CRONACA
Auguri, Terzilo!
95 candeline
per
Agnese
e
Terzilo
segnalazione di Francesca Rech
Ecco in questa foto i due ragazzi alanesi del ‘28 al loro ap-
puntamento d'autunno, quando, a pochi giorni di distanza,
entrambi compiono gli anni.
Quest'anno la tappa è quella delle 95 candeline e loro con
un brindisi hanno festeggiato con piacere e si sono rinno-
vati l'impegno di ritrovarsi sempre in gamba anche nel
2024.
Noi parenti tutti glielo auguriamo di tutto cuore ed è sem-
pre con piacere che li sentiamo raccontarsi con la mente
limpida ed energica.
31 POESIA
Gloria… Gloria…
Gloria Felice compleanno,
al to nome l’é tutta una storia
ma forse qualcosa no l’à funzionà
Gloria!
quando che me mare la te à comprà. dalla sorella Loretta
Maie e maiete, tanti calzet
un sora l’altro: te à sempre fret
e anca quando che ‘l calt al fa bestemar
la canotiera no se pol tocar.
De malatie e medesine se pol parlar
an consiglio te sa sempre dar
e dal dotor eviton de pasar
tanto l’opinion l’è tal e ugual.
Quanti ani che i è pasàdi,
i ricordi i se è un po’ sfumàdi
da quando da toséte se dughea
e de la vita gnent se savea.
Però al temp a l’è pasà
e an po’ tut a l’è cambià
e ades se son ritrovadi qua.
Ti nona te se diventada,
ti no te sa quant che te ò invidiada.
A mi la vita forse darà
quel che ‘l futuro vorrà.
Alora mi dirie de festegiar
e de ben star
parché anche se tant diverse son
in fondo ben se olon.
Auguri per i tuoi 60 anni!! Gloria Loretta
L’ambulanza
Questa poesia mi è
Se sent la sirena spianada L’ambulanza no pol far gnent venuta spontanea
ancora l’ambulanza pasar; se lori no i respira pì vedendo e sentendo
Disgrazie su la strada e i riva al so ultimo dì. passare più volte nel
corso della giornata sulla
o gente a casa da salvar, I dotori e infermieri miracoli no fa Feltrina, davanti casa mia,
tuti che sta mal e Luigi Della Bianca i a ciamà. l’ambulanza che corre per
e bisogna portarli in ospedal. Che al vae a torli co ‘n bel paletò portare soccorso ed aiuto
nelle varie circostanze che
In te le case de riposo che sia Istà o Invern ho descritto sopra.
e in te le palestre de S’cevenin al va sempre ben
15.10.2023
ogni tant al so destin. anca se le fat co na bala de fen. Alessandro Bagatella
CRONACA
Operai
dell’impresa
Secco
(1967)
(S.C.) Le foto, di proprietà del
nostro abbonato di Segusino
Antonio Tessaro, ci mostrano
alcuni operai dell’impresa di
Alfonso Secco impegnati nel
lavoro di posa briglie in un
cantiere di Reveane, comune
di Ponte Nelle Alpi, nel lonta-
no 1967. Si riconoscono, oltre
ad Antonio Tessaro, Franco
Tessaro, Eleonildo Codemo,
Vincenzo Spada e Angelo
Spada.
Accadde vent’anni fa
a cura di Sandro Curto
Nei Tornado dei primi mesi del 2004 numerose sono le notizie riguardanti il rinnovo cariche delle sempre dinami-
che associazioni del comune di Alano.
Valentino Rech viene confermato capogruppo degli alpini del “Valderoa”, Fabrizio Tessaro viene nominato presi-
dente della neonata banda cittadina, Andrea Pisan è il nuovo presidente della squadra di Protezione Civile ed
Ambientale, Antonio Spada sostituisce provvisoriamente il dimissionario Bruno Campana alla guida degli Ex
Emigranti.
Fra i deceduti vengono ricordati il Cav. Renato Antoniazzi, sindaco di Quero dal 1956 al 1970, Francesco Dal
Canton (“Checo Gripi”), 58 anni di Alano, ex presidente della locale sezione Coldiretti, e Tullio Dal Zotto, classe
1948 di Fener, dove era stato giovane segretario della Pro Loco, militante socialista, alpino, appassionato gioca-
tore di scopa e uomo di profonda cultura.
CRONACA
Benvenuto
Leonardo!
Il 22 novembre 2023 a Quero è nato Leonardo Faccinetto e il suo fratellino
Tommaso è felicissimo di presentarvelo!!
Insieme a mamma Romina e papà Alessio fanno gli auguri per un sereno 2024
ai nonni, ai bisnonni e agli zii!
ASTERISCO
I proverbi de na olta
di Alessandro Bagatella
Tre calivi fa na piova e tre piove na brentana – A robar poc se va in galera, a robar tant se fa carriera.
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