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N O R M A I T A L I A N A CEI

Norma Italiana

CEI 20-37/6
Data Pubblicazione Edizione
1997-09 Seconda
Classificazione Fascicolo
20-37/6 3881
Titolo
Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici e dei materiali
dei cavi
Parte 6: Misura della densità del fumo emesso da materiali dei cavi
sottoposti a combustione in condizioni definite. Metodo dei 300 grammi
Title
Tests on gases evolved during combustion of electric cables and their compounds
Part 6: Measurement of smoke density of materials taken from electric cables
burning under defined conditions. 300 grams method

CAVI E APPARECCHIATURE PER DISTRIBUZIONE

NORMA TECNICA

COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente Norma è inserita in una serie di norme riguardanti le metodologie di prove sui gas emessi
durante la combustione di cavi elettrici e dei materiali dei cavi.
La Parte 6 di questa serie consente di misurare la densità del fumo emesso dai cavi in specifiche condi-
zioni di prova, in particolare si descrive quella del metodo dei 300 grammi.

DESCRITTORI
Cavo; Prove; Opacità fumi; Tossicità gas; Contenuto alogeni;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali (SOP) CEI 20-37:1985;
Europei

Internazionali

Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 20-37/6 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.

Stato Edizione In vigore Data validità 1997-11-1 Ambito validità Nazionale


Varianti Nessuna
Ed. Prec. Fasc. Nessuna

Comitato Tecnico 20-Cavi per energia


Approvata dal Presidente del CEI in Data 1997-9-9
in Data

Sottoposta a Chiusa in data

Gruppo Abb. 4 Sezioni Abb. A


ICS

CDU

LEGENDA
(SOP) La Norma in oggetto sostituisce parzialmente le Norme indicate dopo il riferimento (SOP)

© CEI - Milano 1997. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.
Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.
INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.

1 OGGETTO 1

2 GENERALITÀ 1
2.1 Considerazioni generali relative alle prove di cavi elettrici ...................................................................... 1

3 APPARECCHIATURA 1
3.1 Camera di prova ....................................................................................................................................................................... 1
3.2 Sistema fotometrico ................................................................................................................................................................ 2
3.3 Sorgente di calore ................................................................................................................................................................... 2
3.4 Supporto del materiale in prova ................................................................................................................................... 3
3.5 Costituzione del provino .................................................................................................................................................... 3
3.6 Condizionamento del provino ....................................................................................................................................... 3

4 PROCEDIMENTO DI PROVA IN BIANCO 3


4.1 Prova in bianco ......................................................................................................................................................................... 3
4.2 Esecuzione della prova ....................................................................................................................................................... 4

5 ESPRESSIONE DEI RISULTATI 4

6 METODO DI VERIFICA DELL’APPARECCHIATURA DI PROVA 4


Fig. 1 Vista in pianta della camera di prova ....................................................................................................................... 5
Fig. 2 Sistema fotometrico ................................................................................................................................................................ 6
Fig. 3 Bacinella metallica .................................................................................................................................................................. 7

NORMA TECNICA
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1 OGGETTO

La presente Norma descrive un metodo convenzionale di prova per misurare la


densità ottica del fumo sviluppato in una camera di prova (di forma cubica) di
27 m3 da materiali di cavi elettrici sottoposti al fuoco.

2 GENERALITÀ

I materiali o le apparecchiature vengono posti in una camera di 27 m3 e vengono


bruciati per mezzo di una sorgente di calore appropriata. I fumi sviluppati vengo-
no omogeneizzati per mezzo di un ventilatore interno di bassa potenza.
Viene misurata l’attenuazione di un fascio luminoso che attraversa orizzontal-
mente lo strato di fumi. Lo schema di installazione è dato nella Fig. 1.
I risultati sono espressi in termini di densità ottica.
Il sistema fotometrico, installato per misurare il fumo in questo metodo, compren-
de un rivelatore la cui sensibilità spettrale è simile a quella dell’occhio umano.

2.1 Considerazioni generali relative alle prove di cavi elettrici


3
La sorgente di calore usata è la fiamma prodotta dalla combustione di 1 dm di
alcool. Il sistema fotometrico ha un tragitto ottico orizzontale di 3 m e si misura
in continuazione la diminuzione di trasmissione di luce man mano che la prova
si svolge e che i fumi aumentano.

3 APPARECCHIATURA

3.1 Camera di prova


L’apparecchiatura deve comprendere un involucro di forma cubica con dimen-
sioni interne (lato) di 3000 ± 30 mm costruito con materiale appropriato, fissato
ad una struttura angolare d’acciaio. Una parete laterale deve essere munita di una
porta, con una finestra di vetro per l’osservazione. Inoltre su altre due pareti late-
rali opposte devono essere previste due finestre sigillate di vetro trasparente (di-
mensione minima 100 x 100 mm) onde permettere la trasmissione di un fascio di
luce generato da un sistema fotometrico orizzontale. La distanza dal pavimento al
centro di queste finestre deve essere di 2150 ± 100 mm (Fig. 1 per la vista in
pianta).
Le pareti dell’involucro devono includere delle aperture a livello del pavimento
per il passaggio dei cavi ecc., e per permettere all’involucro di mantenersi a pres-
sione atmosferica. La superficie totale libera delle aperture durante la prova deve
essere di 50 ± 10 cm2. La temperatura dell’ambiente esterno all’involucro deve es-
sere di 20 ± 10 °C e l’involucro non deve essere direttamente esposto alla luce
del sole o a condizioni climatiche estreme.
Nota Deve essere normalmente possibile estrarre i fumi dall’involucro dopo ogni prova attraverso un
condotto munito di una valvola che deve essere chiusa durante la prova. Il condotto può inclu-
dere un ventilatore per aumentare la velocità di estrazione. Si raccomanda di aprire la porta
dell’involucro per facilitare l’operazione di estrazione.

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3.2 Sistema fotometrico

3.2.1 Il sistema fotometrico è rappresentato in Fig. 2. La sorgente luminosa e il rivelato-


re devono essere posizionati esternamente, in corrispondenza alle finestre poste
sui lati della camera evitando il contatto con le pareti. Il fascio di luce deve attra-
versare il cubo attraverso le finestre di vetro poste sulle pareti.

3.2.2 La sorgente luminosa deve consistere in una lampada alogena a filamento di tun-
gsteno con bulbo in quarzo chiaro aventi le seguenti caratteristiche:
potenza nominale: 100 W
tensione nominale: 12 V (c.c.)
flusso luminoso nominale: 2000 Im - 3000 Im
temperatura di colore nominale: da 2800 a 3200 K.
La lampada deve essere alimentata con una tensione stabilizzata di 12,00 ± 0,01 V
e montata in un alloggiamento regolando il fascio luminoso mediante un sistema
di lenti per ottenere una superficie circolare uniformemente illuminata di
1,5 ± 0,1 m di diametro sull’intemo della parete opposta.

3.2.3 Il foto rivelatore deve essere del tipo al selenio o al silicio e deve avere una ri-
sposta spettrale di tipo foto tipico (equivalente all’occhio umano) della Commis-
sion Internationale de l’Eclairage (CIE)(1). Il foto rivelatore deve essere montato
alla fine di un tubo di 15 ± 10 mm avente all’altra estremità una finestra di prote-
zione contro la polvere. L’interno del tubo deve essere verniciato in nero opaco
per evitare i riflessi. Il foto rivelatore deve essere collegato ad un registratore po-
tenziometrico al fine di ottenere una risposta lineare. Il foto rivelatore deve esse-
re caricato con una resistenza per operare nella sua zona di funzionamento line-
are, e l’impedenza d’entrata del registratore deve essere almeno 104 volte
maggiore della resistenza di carico del foto rivelatore che non deve superare
100 W.

3.2.4 Il sistema fotometrico deve essere alimentato prima della prova in bianco. Una
volta raggiunta la stabilità, si regolano lo zero ed il fondo scala del registratore in
modo che corrispondano allo 0% (assenza di luce) e al 100% di luce trasmessa
sul rivelatore.
Nota Periodicamente. per es. all’inizio di una serie di prove, le prestazioni della fotocellula devono es-
sere verificate posizionando dei filtri campione di densità neutra sul percorso del fascio di luce. È
indispensabile che i filtri coprano la totalità dell’apertura dell’entrata ottica per il foto rivelatore e
che i valori di assorbanza (o densità ottica) misurati dal fotorivelatore cadano entro il ±5% dei
valori normalizzati. I filtri devono anche permettere la verifica della linearità della risposta del
rivelatore che deve essere proporzionale all’assorbanza di luce nella gamma utilizzata.

3.3 Sorgente di calore


La sorgente di calore è ottenuta dalla bruciatura di 1 litro ± 0,01 l di alcool avente
la seguente composizione in volume:
etanolo: 90 ± 1%
metanolo: 4 ± 1%
acqua: 6 ± 1%.
Quando viene aggiunto un agente denaturante all’alcol, esso non deve avere ef-
fetti sull’emissione di fumo dei cavi in prova.

(1) Commissione Internazionale dell’Illuminazione

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L’alcol deve essere contenuto in una bacinella in acciaio zincato o inossidabile
con bordi saldati, di sezione piramidale tronca avente le seguenti dimensioni in-
terne (Fig. 3):
base inferiore: 210 x 110 mm
base superiore: 240 x 140 mm
altezza: 80 mm.
Tutte le dimensioni: ± 2 mm
Spessore della bacinella: 1 ± 0,1 mm.
La bacinella deve essere sostenuta ad una altezza di 100 ± 10 mm dal pavimento
per permettere la circolazione dell’aria.

3.3.1 Bruciare un litro di alcol per fare riscaldare l’involucro e per assicurarsi che la
temperatura all’interno del cubo sia di 25 ± 5°C. Tale temperatura deve essere
misurata sulla superficie interna della porta, ad una altezza compresa tra
1,5 e 2,0 m e ad una distanza minima dalle pareti pari a 20 cm.

3.3.2 Liberare l’interno del cubo da tutti i prodotti della combustione facendo funzio-
nare il sistema d’estrazione

3.4 Supporto del materiale in prova


Il supporto per il materiale in prova è costituito da una griglia di acciaio inossida-
bile realizzata con filo da 4 mm di diametro, avente maglie da 40 mm x 40 mm,
che deve essere collocata sopra il recipiente dell’alcool a circa 100 mm dal bordo
superiore di questo.
Il supporto deve essere provvisto di bordi, destinati a contenere il materiale in
prova, che delimitino un’area di 240 mm x 140 mm di lato, la quale deve risultare
contenuta entro il perimetro del recipiente.

3.5 Costituzione del provino


Il provino è costituito da 300 ± 5 g di materiale combustibile prelevato dal cavo.
Esso deve contenere le stesse percentuali in peso di componenti presenti
nell’unità di lunghezza di cavo.

3.6 Condizionamento del provino


Il provino deve essere condizionato prima della prova per almeno 48 h a 20 ± 5 °C.

4 PROCEDIMENTO DI PROVA IN BIANCO

4.1 Prova in bianco


Prima di ogni prova viene condotta una prova a vuoto preliminare nella quale
viene bruciato 1 dm3 di alcool, destinata al precondizionamento tramite preriscal-
damento della camera di prova e a far raggiungere alle pareti la temperatura di
prova.

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4.2 Esecuzione della prova
La camera di prova (di forma cubica) deve essere posizionata in un ambiente
esterno, la cui temperatura sia di 20 ± 10 °C. La temperatura all’interno prima
dell’inizio della prova deve essere di 25 ± 5 °C.
Prima di una prova o di una serie di prove, effettuare una prova in bianco bru-
ciando 1 ± 0,01 litro di miscela combustibile (come definito in 4.1.1 della
Parte 4).
Dopo ogni prova, può essere necessario pulire la finestra del sistema fotometrico
per ottenere il 100% di trasmissione della luce dopo la stabilizzazione della ten-
sione. (vedere anche paragrafo A.2 - Appendice A - Parte 4).
Dopo il posizionamento dei campioni sopra la bacinella, avviare la circolazione
dell’aria e incendiare l’alcol. Assicurarsi che tutto il personale abbandoni imme-
diatamente la camera di prova e che la porta sia chiusa.
La prova si considera terminata quando non si registra alcun aumento della den-
sità ottica della luce per cinque minuti dopo l’estinzione della sorgente del fuoco
o dopo una durata di 40 min dall’inizio della prova.
Registrare il massimo aumento della densità ottica.
Eliminare i prodotti della combustione alla fine di ogni prova.

5 ESPRESSIONE DEI RISULTATI

Si calcola la densità ottica D con la formula:

Io
D = log 10 ----
If

dove Io è l’illuminamento in assenza di fumo;


If è il minimo illuminamento misurato al termine della prova.

6 METODO DI VERIFICA DELL’APPARECCHIATURA DI PROVA

Per assicurare che i risultati ottenuti con diverse camere siano confrontabili tra
loro viene indicato un metodo di verifica basato sulla combustione di due solu-
zioni di toluene in alcool che danno luogo ad una emissione di fumi definita e
costante, a tal proposito si fa riferimento alla Norma CEI 20-37/4 paragrafo 4.2.

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Fig. 1 Vista in pianta della camera di prova

3000 mm

1500 mm

750 mm

500 mm
Supporto
del cavo
1400 mm

15

1500 mm
00

Bacinella d’alcol
m
m

Paravento altezza 1000 mm

Percorso ottico altezza 2150 mm

Sorgente Fotocellula
luminosa
500 mm

Portata del ventilatore


da 7 a 15 m3/min

Porta

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Fig. 2 Sistema fotometrico
La sorgente luminosa e la fotocellula devono essere fisicamente isolate dalle pa-
reti del cubo.
Il diametro del cono luminoso sulla superficie opposta alla sorgente è di circa 1,50 m.

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Fig. 3 Bacinella metallica

Altezza: 80 mm
Spessore: 1 ± 0,1 mm
Altre tolleranze: ± 2 mm

Dimensioni in millimetri

14
0
240

0
21
11
0

Fine Documento

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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano
e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. E. Camagni

20 - Cavi per energia


CEI 20-37/1
Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici
e dei materiali dei cavi. Parte 1: Generalità e scopo
CEI 20-37/2
Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici
e dei materiali dei cavi. Parte 2: Determinazione delle quantità
di acidi alogenidrici gassosi
CEI 20-37/3
Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici
e dei materiali dei cavi. Parte 3: Determinazione dell’indice di
acidità (corrosività) dei gas mediante la misurazione del pH e
della conduttività
CEI 20-37/4
Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici
e dei materiali dei cavi. Parte 4: Misura della densità del fumo
emesso dai cavi elettrici sottoposti a combustione in condi-
zioni definite. Sezione 1: Apparecchiatura di prova
CEI 20-37/5
Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici
e dei materiali dei cavi. Parte 5: Misura della densità del fumo
emesso dai cavi elettrici sottoposti a combustione in condi-
zioni definite. Sezione 2: Procedura di prova e prescrizioni
CEI 20-37/7
Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici
e dei materiali dei cavi. Parte 7: Determinazione dell’indice di
tossicità dei gas emessi dai cavi

Lire 35.000
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