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N O R M A I T A L I A N A CEI

Norma Italiana

CEI 20-38/1
Data Pubblicazione Edizione
1997-09 Seconda
Classificazione Fascicolo
20-38/1 3461 R
Titolo
Cavi isolati con gomma non propaganti l’incendio e a basso sviluppo di fumi
e gas tossici e corrosivi
Parte I – Tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 kV

Title
Fire retardant power cables with low emission of smokes and toxic corrosive gases,
rubber insulated
Part 1 – Rated voltage Uo/U not exceeding 0,6/1 kV

CAVI E APPARECCHIATURE PER DISTRIBUZIONE

NORMA TECNICA

COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La Norma ha lo scopo di normalizzare cavi rigidi e flessibili che siano sicuri ed affidabili se usati in modo
appropriato, di stabilire le caratteristiche e le prescrizioni di fabbricazione che influenzano direttamente o
indirettamente la sicurezza e di prescrivere metodi per verificare la conformità alle suddette prescrizioni.
Il Cap.1 fornisce le prescrizioni generali che si applicano a questi cavi, il Cap. 2 ne precisa i metodi di
prova, mentre i tipi particolari di cavi sono specificati nelle Tabelle CEI-UNEL da 35368 a 35371.
La presente Norma costituisce la ristampa senza modifiche, secondo il nuovo progetto di veste editoriale,
della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 2312).

DESCRITTORI
cavi elettrici di energia; cavi isolati in gomma; cavi non propaganti l’incendio; bassa emissione di fumi e
gas tossici; tensione nominale non superiore a 0,6/1 kV;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali (UTE) CEI-UNEL 35368:1988; CEI-UNEL 35368 V1:1994; CEI-UNEL 35369:1988; CEI-UNEL 35370:1988;
CEI-UNEL 35371:1988;
Europei

Internazionali

Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 20-38/1 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.

Stato Edizione In vigore Data validità 1994-6-1 Ambito validità Nazionale


Varianti Nessuna
Ed. Prec. Fasc. 1026:1987

Comitato Tecnico 20-Cavi per energia


Approvata dal Presidente del CEI in Data 1994-4-13
in Data

Sottoposta a Chiusa in data 1993-6-30

Gruppo Abb. 4 Sezioni Abb. A


ICS

CDU

LEGENDA
(UTE) La Norma in oggetto deve essere utilizzata congiuntamente alle Norme indicate dopo il riferimento (UTE)

© CEI - Milano 1997. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.
Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.
INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.

CAPITOLO
1 PRESCRIZIONI GENERALI 1
1.1 Generalità ...................................................................................................................................................................................... 1
1.2 Definizioni .................................................................................................................................................................................... 1
1.3 Contrassegni ed indicazioni ............................................................................................................................................. 3
1.4 Identificazione delle anime .............................................................................................................................................. 4
1.5 Prescrizioni generali relative alla costruzione dei cavi ................................................................................ 4
Tab. 1.5.2.3 Valori prescritti dello spessore dell’isolante ......................................................................................................... 5
Tab. 1.5.3.1 Caratteristiche del riempitivo .......................................................................................................................................... 6
Tab. 1.5.7.3 Spessore della guaina ........................................................................................................................................................... 9
1.6 Modalità di consegna .......................................................................................................................................................... 10
1.7 Scelta e installazione ........................................................................................................................................................... 11
CAPITOLO
2 PROVE 13
2.1 Generalità sulle prove ........................................................................................................................................................ 13
2.2 Metodi di prova ...................................................................................................................................................................... 14
Tab. 1 Valori prescritti per le prove elettriche e fisiche sul cavo finito ......................................................... 17
Tab. 2 Elenco e classificazione delle prove per cavi da 450/750 V .................................................................. 19
Tab. 3 Elenco e classificazione delle prove per cavi da 0,6/1 kV ...................................................................... 20

A PP ENDI CE
C PRESCRIZIONI PER I COMPONENTI DELLE ARMATURE DI ACCIAIO 21
C1.01 Fili di acciaio zincati ............................................................................................................................................................ 21
C1.02 Piattine di acciaio zincate ................................................................................................................................................ 21
C1.03 Nastri di acciaio ...................................................................................................................................................................... 21

A PP ENDI CE
D METODO DI CALCOLO FITTIZIO PER LA DETERMINAZIONE
DEGLI SPESSORI DEI RIVESTIMENTI ESTERNI 22
D1.0 Generalità .................................................................................................................................................................................... 22
D2.0 Metodo .......................................................................................................................................................................................... 22
D2.01 Conduttori ................................................................................................................................................................................... 22
D2.02 Anime ............................................................................................................................................................................................. 23
D2.03 Diametro sulle anime riunite ........................................................................................................................................ 23
D2.04 Rivestimento comune delle anime (Guainetta) ............................................................................................... 24
D2.05 Conduttore concentrico .................................................................................................................................................... 24
D.2.06 Armatura ...................................................................................................................................................................................... 24
D2.07 Guaina ........................................................................................................................................................................................... 25

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1 PRESCRIZIONI GENERALI
CAPITOLO

1.1 Generalità

1.1.1 Oggetto
La presente Norma si applica ai cavi rigidi e flessibili con isolante di tipo elasto-
merico ed eventuale rivestimento protettivo, non propaganti l’incendio, a basso
sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi, destinati ad impianti in corrente alterna-
ta con tensione nominale non superiore a 0,6/1 kV o in corrente continua con
tensione nominale non superiore a 1,5 kV purché la tensione nominale verso
massa non superi 0,9 kV.
Il Cap. 1 fornisce le prescrizioni generali che si applicano a questi cavi.
I metodi di prova prescritti sono precisati nel Cap. 2.
I tipi particolari di cavi sono specificati nelle corrispondenti CEI-UNEL (1).

1.1.2 Scopo
Scopo della presente Norma è di normalizzare cavi rigidi e flessibili che siano si-
curi ed affidabili se usati in modo appropriato, di stabilire le caratteristiche e le
prescrizioni di fabbricazione che influenzano direttamente o indirettamente la si-
curezza e di prescrivere metodi per verificare la conformità con le suddette pre-
scrizioni.

1.2 Definizioni

1.2.1 Definizioni relative ai materiali isolanti e per guaine

1.2.1.1 Mescola elastomerica


Mescolanza di materiali opportunamente scelti, dei quali il componente caratteri-
stico è un elastomero sintetico, che dopo avere subito un opportuno trattamento
atto a provocare la reticolazione permanente dell’elastomero, presenta caratteri-
stiche fisiche adatte all’isolamento elettrico o alla protezione dei cavi sia come
isolante sia come guaina.

1.2.1.2 Mescola termoplastica


Mescolanza di materiali opportunamente scelti, proporzionati e trattati, dei quali
il componente caratteristico è un polimero sintetico che, dopo avere subito un
opportuno trattamento termico, presenta caratteristiche fisiche adatte alla prote-
zione dei cavi e in particolare una plasticità variabile con la temperatura.

1.2.1.3 Qualità della mescola


Categoria nella quale una mescola è collocata in base alle sue proprietà, determi-
nate con particolari prove. La relativa sigla di designazione non ha stretta relazio-
ne con la composizione della mescola.

(1) Le CEI UNEL esistenti sono le 35368 – 35371

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1.2.2 Definizioni relative alle prove

1.2.2.1 Prove di tipo (contrassegnate con il simbolo T, nelle Tab. 2 e 3)


Le prove di tipo hanno lo scopo di dimostrare che un prodotto finito, risponden-
te alla presente Norma, possiede caratteristiche di servizio soddisfacenti per l’ap-
plicazione prevista. Esse sono di natura tale che, dopo averle eseguite, non è ne-
cessario ripeterle se non vengono apportate ai materiali o al criterio di
costruzione dei cavi, modifiche tali da influire sulle caratteristiche di servizio.

1.2.2.2 Prove di accettazione (contrassegnate con il simbolo A nelle Tab. 2 e 3)


Le prove di accettazione sono eseguite al fine di verificare che il lotto di fornitura
risponda alla presente Norma.
Le prove di accettazione sono eseguite per campionatura o sul 100% delle pezza-
ture costituenti il lotto secondo quanto indicato nel Cap. 2.

1.2.2.3 Prove di controllo


Le prove di controllo sono quelle effettuate dal fabbricante su una quota parte
della produzione allo scopo di verificare che il prodotto si mantenga rispondente
alle prescrizioni della presente Norma.
A questo scopo le prove di controllo devono essere eseguite con una frequenza
e con criteri di campionamento basati su adeguate procedure statistiche.

1.2.3 Tensioni nominali


Sono le tensioni di riferimento per le quali il cavo è previsto; esse servono anche
a definire le prove elettriche e sono indicate dalla combinazione dei due valori
Uo/U, in cui:
Uo è il valore efficace della tensione tra uno qualsiasi dei conduttori e la terra
(rivestimento metallico del cavo oppure ambiente circostante);
U è il valore efficace della tensione tra due conduttori qualsiasi del cavo
multipolare o di un sistema di cavi unipolari.
Nota Le tensioni U0/U vengono espresse in volt per valori fino a 450/750, in chilovolt per valori più
elevati.

1.2.4 Dati per l’ordinazione e il collaudo


La presente Norma non precisa quali dati devono essere specificati dal commit-
tente e quali dal fornitore; tuttavia i seguenti dati devono essere tutti confermati
da entrambi al momento dell’ordinazione:
a) rispondenza del cavo alla presente Norma;
b) tensioni nominali Uo/U;
c) numero delle anime;
d) sezione nominale o resistenza elettrica prescritta dei conduttori delle anime o
degli eventuali conduttori non isolati. Di solito si dichiara la sezione nomina-
le, attraverso la quale, facendo riferimento alla Norma CEI 20-29 “Conduttori
per cavi isolati” si risale alla resistenza elettrica prescritta;
e) classe dei conduttori delle anime (con riferimento alla Norma CEI 20-29);
f) tipo di armatura, se esiste, tenendo presente in particolare quanto è detto
all’art. 1.5.6.2 riguardo alle armature in materiale magnetico dei cavi unipolari;
g) tipo di guaina termoplastica (M1) o elastomerica (M2);
h) lunghezza complessiva del cavo;
i) lunghezza nominale delle pezzature; ove non sia contemplata dalle
CEI-UNEL, o non sia specificata dall’acquirente, essa è fissata dal fabbricante;

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l) tipo di prova di non propagazione dell’incendio;
m) tipo di posa (fissa o mobile) ai fini dell’identificazione del colore dell’isola-
mento.

1.3 Contrassegni ed indicazioni

1.3.1 Contrassegno d’origine


I cavi devono portare un contrassegno d’origine, costituito:
1) dal filo distintivo del fabbricante, oppure:
2) da una stampigliatura continua del nome del fabbricante o del marchio di
fabbrica, o (se legalmente protetto) da un numero distintivo, mediante uno
dei tre metodi seguenti:
a) nastro stampato inserito nel cavo;
b) stampigliatura realizzata a stampa oppure incisa o in rilievo sull’isolante di
almeno un’anima (sull’anima di colore blu chiaro, se esistente);
c) stampigliatura realizzata a stampa oppure incisa o in rilievo sull’eventuale
guaina.

1.3.1.1 Continuità del contrassegno


Nel caso di contrassegno realizzato mediante stampigliatura l’intervallo tra la fine di
un tratto stampigliato e l’inizio del tratto successivo non deve essere maggiore di:
550 mm se la stampigliatura è eseguita sulla guaina
275 mm se la stampigliatura è eseguita sull’isolante o su un nastro.

Tuttavia, se sulla guaina è apposta la marcatura metrica, l’intervallo tra la fine di


un tratto stampigliato e la fine del successivo può essere aumentato fino al massi-
mo di 1000 mm.

1.3.2 Durevolezza
La stampigliatura realizzata a stampa deve essere durevole. La rispondenza a
questo requisito deve essere controllata mediante la prova di cui in 2.2.5.

1.3.3 Identificabilità
Tutti i contrassegni devono essere leggibili.
I colori dei fili distintivi devono essere facilmente riconoscibili o deve essere faci-
le renderli riconoscibili pulendoli, se necessario, con idoneo solvente.

1.3.4 Contrassegno dell’Istituto Italiano del Marchio di Qualità


I cavi per i quali il fabbricante abbia la concessione dell’Istituto Italiano del Mar-
chio di Qualità devono avere per tutta la loro lunghezza, il contrassegno dell’Isti-
tuto secondo quanto stabilito dall’Istituto stesso.

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1.4 Identificazione delle anime

1.4.1 Prescrizioni generali


L’identificazione delle anime di un cavo deve essere ottenuta mediante colorazio-
ne nella massa dell’isolamento o mediante colorazione della superficie. Ciascuna
anima di un cavo multipolare deve avere un solo colore ad eccezione di una ani-
ma che sia caratterizzata da una combinazione dei colori giallo e verde. Nei cavi
multipolari, i colori giallo e verde non devono essere usati separatamente come
colori singoli. I colori devono essere chiaramente identificabili e durevoli.
La durevolezza deve essere controllata mediante la prova di cui in 2.2.5.

1.4.2 Schema dei colori


Si applica la CEI-UNEL 00722.

1.4.3 Combinazione dei colori giallo/verde


Per l’anima colorata giallo/verde, la distribuzione dei colori deve rispondere alla
prescrizione seguente: su ogni tratto di 15 mm di lunghezza dell’anima, uno dei
due colori deve coprire non meno del 30% e non più del 70% della superficie
dell’isolante, e l’altro colore deve coprire la superficie rimanente.
Nota Informazione sull’impiego dei colori giallo/verde e blu chiaro. Si ricorda che il bicolore gial-
lo/verde, usato come prescritto sopra, è esclusivamente destinato ad individuare il conduttore
isolato utilizzato per la messa a terra o per analoga protezione, e che il colore blu chiaro è de-
stinato ad individuare il conduttore isolato collegato al neutro. Tuttavia in assenza di neutro,
il colore blu chiaro può servire a identificare qualsiasi conduttore isolato che non sia quello di
terra o di protezione.

1.5 Prescrizioni generali relative alla costruzione dei cavi

1.5.1 Conduttori

1.5.1.1 Materiale
I conduttori devono essere costituiti da rame ricotto stagnato.

1.5.1.2 Costruzione
a) I conduttori di classe 1 (a filo unico) devono essere conformi a 4.1 della Nor-
ma CEI 20-29 ed avere sezione nominale da 1,0 mm2 a 6 mm2.
b) I conduttori di classe 2 (a corda) di sezione circolare, non compatti, devono
essere conformi a 4.2 della Norma CEI 20-29 ed avere sezione nominale da
10 mm2 a 300 mm2.
c) I conduttori di classe 2 (a corda) di sezione circolare, compatti, devono
essere conformi a 4.3 della Norma CEI 20-29 ed avere sezione nominale
da 10 mm2 a 300 mm2.
d) I conduttori flessibili devono essere di classe 5 conformi all’art. 5 della Norma
CEI 20-29 ed avere sezioni nominali da 1,0 mm2 a 300 mm2.

1.5.1.3 Verifica delle prescrizioni costruttive


La conformità alle prescrizioni di cui in 1.5.1.1 e 1.5.1.2, ivi comprese le prescri-
zioni della Norma CEI 20-29, va verificata con un esame a vista e con misure.

1.5.1.4 Resistenza elettrica


Salvo diversa prescrizione nei Fogli di Specifica relativi ai vari tipi di cavo la resi-
stenza di ogni conduttore a 20 °C deve essere in accordo con le prescrizioni della
Norma CEI 20-29 per la classe assegnata al conduttore.

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La conformità deve essere verificata mediante le prove di cui all’art. 6 della Nor-
ma CEI 20-29.

1.5.2 Isolante

1.5.2.1 Materiale
L’isolante deve essere costituito da una mescola di gomma vulcanizzata di qualità
n G9 per cavi senza rivestimento protettivo;
n G10 per cavi con rivestimento protettivo.

Le caratteristiche di tali mescole sono riportate nel relativo Foglio di Specifica


della Norma CEI 20-11.
La massima temperatura in funzionamento continuo per cavi isolati con una delle
suddette mescole è di 90 °C se non ci sono limiti imposti da condizioni ambien-
tali. La temperatura massima in condizioni di cortocircuito è di 250 °C.

1.5.2.2 Applicazione sul conduttore


L’isolante deve costituire intorno al conduttore un involucro cilindrico uniforme e
compatto. Tra l’isolante e il conduttore può essere interposto un separatore di
materiale inerte. L’isolante deve poter essere asportato con facilità e senza danno
nè per se stesso nè per il conduttore e la sua stagnatura.
La conformità a queste prescrizioni si verifica con esame a vista e prova manuale.

1.5.2.3 Spessori dell’isolante


I valori prescritti per l’isolante sono dati nella Tab. 1.5.2.3.
I valori medi effettivi dello spessore isolante, determinati secondo 8.1 della Nor-
ma CEI 20-34/1-1, devono essere non inferiori ai valori prescritti.
In singoli punti, lo spessore effettivo minimo, determinato come detto sopra, può
essere inferiore al prescritto ma per non più di 0,10 s + 0,1 mm, dove s indica lo
spessore prescritto.

Tab. 1.5.2.3 Valori prescritti dello spessore dell’isolante

Sezione Tensione nominale d'isolamento del cavo


nominale (Uo/U)
450/750 V 0,6/1 kV
(mm2) (mm) (mm)
1,0 0,7 —
1,5 0,7 1,0
2,5 0,8 1,0
4 0,8 1,0
6 0,8 1,0
10 1,0 1,0
16 1,0 1,0
25 1,2 1,2
35 1,2 1,2
50 1,4 1,4
70 1,4 1,4
95 1,6 1,6
120 1,6 1,6
150 1,8 1,8
185 2,0 2,0
240 2,2 2,2
300 2,4 2,4

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1.5.3 Riempitivo

1.5.3.1 Materiale per il riempitivo


Il riempitivo, quando previsto, deve essere costituito da una mescola a basso svi-
luppo di fumi e gas tossici e corrosivi. Le caratteristiche di tale mescola sono pre-
scritte nella Tab. 1.5.3.1.

Tab. 1.5.3.1 Caratteristiche del riempitivo

Caratteristiche Prescrizioni
Metodi di prova
Unità di descritti in
Valori prescritti
misura
Determinazione della quantità di CEI 20-37/1
gas alogenidrici
Quantità di acidi alogenidrici in
termini di acido cloridrico per uni-
tà di massa del campione % 0,3
Opacità dei fumi deve essere coerente con il CEI 20-37/4
(prova prescritta per il cavo) valore massimo da ottenere
Valore da ottenere sul cavo (vedi Tab. 1)
Indice di tossicità deve essere coerente con CEI 20-37/5
(prova prescritta per il cavo) l’indice di tossicità massima
Valore da ottenere del cavo (vedi Tab. 1)

1.5.3.2 Applicazione del riempitivo


Il riempitivo deve riempire gli spazi tra le anime dando alla sezione del cavo una
forma praticamente cilindrica. Esso può essere utilizzato anche per costituire una
guainetta interposta tra isolamento e guaina dei cavi unipolari. Il riempitivo deve
essere di materiale tale da consentire una facile separazione delle anime e non
dare luogo a reazioni dannose con l’isolante e/o la guaina.
La conformità a queste prescrizioni si verifica mediante esame a vista e con la
prova di non contaminazione di cui in 2.2.2.

1.5.4 Conduttori non isolati

1.5.4.1 Generalità
I cavi possono avere, sotto la guaina non metallica di cui in 1.5.7 uno o più con-
duttori non isolati, da collegare alle prese di terra dell’impianto elettrico.
Nel caso dei cavi unipolari, il conduttore non isolato è disposto concentricamen-
te all’anima ed è chiamato perciò “conduttore concentrico”, nel caso dei cavi
multipolari ci possono essere o un conduttore non isolato applicato sull’insieme
delle anime cordate ed allora si chiama “conduttore concentrico”, oppure uno o
più conduttori non isolati cordati insieme con le anime e con i riempitivi.

1.5.4.2 Materiale
I conduttori non isolati devono essere di rame.

1.5.4.3 Costruzione
I conduttori concentrici (che hanno forma tubolare) possono essere costituiti da
fili o piattine o nastri o trecce, ecc.; quelli non concentrici sono costituiti da fili o
da corde rotonde o non, compatte o non.
Nel caso dei cavi unipolari il conduttore concentrico deve essere applicato
sull’anima con o senza l’interposizione di uno strato o nastro separatore non me-
tallico: nel caso dei cavi multipolari, deve essere applicato sul rivestimento comu-

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ne delle anime. Il conduttore concentrico che debba servire come conduttore di
terra o di protezione oppure come schermo deve costituire un involucro chiuso
oppure avere interstizi tali che un cilindro di 4 mm di diametro non possa passa-
re in essi senza toccare gli elementi metallici di cui il conduttore è costituito.
È facoltà del fabbricante applicare sul conduttore concentrico un nastro o un si-
mile rivestimento metallico o non metallico.

1.5.4.4 Sezione
Per la sezione del conduttore non isolato (eventualmente suddiviso in più con-
duttori distinti), vale quanto detto per il conduttore di neutro di 1.5.4.5.
La reattanza a 50 Hz in ohm per chilometro, di un circuito formato dal condutto-
re concentrico e da un conduttore di fase deve essere non superiore a quella di
un circuito formato da due conduttori di fase.

1.5.4.5 Conduttori per i neutri


Nella costruzione dei cavi multipolari, la sezione nominale del conduttore per il
neutro deve corrispondere alla seguente Tabella:

1 2 3 4 5 6
Sezioni nominali Sezioni nominali Sezioni nominali
Conduttori Conduttore di Conduttori Conduttore Conduttori Conduttore
principali neutro principali di neutro principali di neutro
1,5 1,5 25 25 150 95
2,5 2,5 35 25 185 95
4 4 50 25 240 150
6 6 70 35 300 150
10 10 95 50 400 240
16 16 120 70 500 300

In certi casi su esplicita richiesta dell’acquirente la sezione nominale del condut-


tore per il neutro può essere maggiore di quella indicata in tabella arrivando an-
che ad essere eguale a quella dei conduttori principali: deve comunque essere
scelta tra quelle unificate.

1.5.5 Schermi metallici

1.5.5.1 Generalità
I cavi della presente Norma possono avere eccezionalmente uno schermo metal-
lico sull’insieme delle anime. Quando tale schermo sia richiesto, vedere 4.5 della
Norma CEI 20-38, Parte II.
Il conduttore concentrico o un’armatura avente determinati requisiti (Norma
CEI 20-13, Sez. 4 e 6) può essere considerato schermo metallico.

1.5.6 Armatura metallica

1.5.6.1 Generalità
La presente Norma considera solo cavi con armatura sotto guaina.

1.5.6.2 Costruzione
Sono previsti tre tipi di armature, di cui il primo è generalmente preferibile:
1) strato di fili o piattine d’acciaio;
2) doppio nastro d’acciaio;
3) treccia d’acciaio.

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I fili e le piattine d’acciaio devono essere zincati. Previo accordo fra acquirente e
fornitore, i fili o le piattine possono essere di rame o alluminio o loro leghe, an-
ziché di acciaio. Per le armature dei cavi unipolari non devono comunque usarsi
l’acciaio o altri materiali magnetici, se non si tratta di cavi per corrente continua o
se il loro dimensionamento non è tale, in relazione al valore della corrente alter-
nata da trasmettere, da evitare eccessivo riscaldamento od eccessiva caduta di
tensione.
Le armature metalliche devono rispondere alla Tab. 1.5.6.3 per le caratteristiche
costruttive e 1.5.6.4 per le proprietà meccaniche.
L’armatura deve avere struttura regolare e uniforme, senza eccessivi interstizi o
accavallamenti.
Nel caso dell’armatura a fili o piattine, un nastro metallico dello spessore di alme-
no 0,3 mm deve essere avvolto a spirale aperta sull’armatura stessa, in modo che
tra le spire del nastro vi sia un intervallo circa uguale alla sua larghezza.
Nel caso dell’armatura a nastri il secondo nastro deve coprire l’intervallo lasciato
fra le spire del primo e sovrapporsi ad esso per almeno un quarto della propria
larghezza da entrambe le parti.
Nel caso dei cavi unipolari l’armatura può essere applicata sull’anima con o sen-
za interposizione di uno strato o nastro separatore non metallico; nel caso di cavi
multipolari, essa deve essere applicata sul rivestimento comune.
È facoltà del fabbricante avvolgere sopra l’armatura metallica uno o più nastri
non metallici.
Salvo il caso dell’armatura a treccia, gli elementi componenti le armature devono
essere giuntati per saldatura.

1.5.6.3 Caratteristiche costruttive

Diametro teorico sotto l'armatura (mm) £30 >30


Diametro nominale dei fili e spessori nominali delle piattine o dei nastri(1):
1) per armatura a fili o piattine mm 0,6 0,8
2) per armatura a nastri mm 0,3 0,5
3) per armatura a treccia mm 0,3 0,4
Peso dell’armatura: espresso come percentuale del peso di un teorico tubo
costituito dallo stesso metallo ed avente lo stesso diametro medio dell’ar-
matura con uno spessore uguale al diametro del filo o allo spessore del na-
stro o della piattina componenti l’armatura:
70% 70%
a) per l’armatura a fili rotondi, minimo
80% 80%
b) per l’armatura a piattine, minimo
80% 80%
c) per l’armatura a treccia, minimo
130% 130%
d) per l’armatura a nastri, minimo
(1) Per le tolleranze su questi diametri e spessori, indipendentemente dal metallo o dalla lega di cui sono costituiti
i fili le piattine ed i nastri dell'armatura, valgono le prescrizioni previste nell'appendice C.

1.5.6.4 Prescrizioni per fili, piattine e nastri d’acciaio


Fili, piattine e nastri d’acciaio delle armature devono essere conformi alla prescri-
zione di cui all’Appendice C.
Nota Le tolleranze dimensionali prescritte in tale Appendice C valgono anche per fili, piattine e na-
stri non d’acciaio.

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1.5.7 Guaina

1.5.7.1 Materiale
La guaina deve essere costituita da una mescola estrusa termoplastica, qualità M1,
o elastomerica vulcanizzata, qualità M2.
Le caratteristiche di tali mescole sono riportate nel relativo Foglio di Specifica
della Norma CEI 20-11.
Per i cavi destinati a posa fissa sia con conduttori rigidi che flessibili, possono es-
sere utilizzati entrambi i tipi di guaina. Per i cavi destinati a posa mobile deve es-
sere utilizzata solo la guaina di qualità M2.

1.5.7.2 Costruzione
La guaina deve essere costituita da un solo strato estruso in modo continuo e
deve risultare uniforme e compatta, senza bolle o grumi o altri difetti e non deve
essere appiccicata alle anime. La rispondenza a queste prescrizioni si verifica me-
diante esame a vista e con una prova manuale.
Sotto la guaina possono essere applicate nastrature di materiale inerte.

1.5.7.3 Spessori
Il valore prescritto per lo spessore della guaina dato nella Tab. 1.5.7.3 in funzione
del diametro fittizio sotto la guaina. Lo spessore effettivo della guaina, risultante
dal controllo eseguito secondo 8.2 della Norma CEI 20-34/1-1 deve rispondere a
quanto segue:
n lo spessore medio, arrotondato matematicamente a 0,1 non deve essere infe-
riore a quello prescritto;
n lo spessore minimo non deve essere inferiore al valore prescritto di oltre:
0,15 s + 0,10 mm quando la guaina applicata su un’anima di cavo unipolare o
sul rivestimento comune delle anime dei cavi multipolari:
0,20 s + 0,20 mm quando la guaina è applicata sopra un conduttore concen-
trico o uno schermo o un’armatura o quando si tratta di guaina penetrante;
dove s indica lo spessore prescritto.

Tab. 1.5.7.3 Spessore della guaina

Diametro fittizio sotto la guaina Spessore prescritto


Da oltre Fino a (mm)
— 10 1,4
10 13 1,6
13 15 1,8
15 25 2,0
25 35 2,2
35 40 2,4
40 45 2,6
45 50 2,8
50 55 3,0
55 60 3,2
60 65 3,4
65 70 3,6
70 75 3,8
75 — 4,0

1.5.7.4 Colore e contrassegno


Vedi corrispondenti CEI-UNEL(1).

(1) Le CEI UNEL esistenti sono le 35368 – 35371.

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1.5.8 Cavi finiti

1.5.8.1 Proprietà elettriche


I cavi devono avere adeguate rigidità dielettrica e resistenza d’isolamento. La
conformità si verifica eseguendo le prove prescritte nella Tab. 1 in cui sono spe-
cificati i metodi di prova e i risultati da ottenere.

1.5.8.2 Non propagazione dell’incendio


I cavi devono essere del tipo non propagante l’incendio. La conformità si verifica
mediante una delle prove prescritte nella Tab. 1, in cui sono specificati i metodi
di prova e i risultati da ottenere.
Nota I cavi non propaganti l’incendio sono implicitamente non propaganti la fiamma
(Norma CEI 20-35).

1.5.8.3 Emissione dei fumi


I cavi devono essere di natura tale che, in caso di incendio, l’emissione di fumi
opachi sia limitata. La conformità si verifica eseguendo la prova prescritta nella
Tab. 1, in cui è specificato il metodo di prova e il risultato da ottenere.

1.5.8.4 Diametro esterno e ovalizzazione


Il diametro esterno medio non deve essere superiore al valore prescritto, per
ogni tipo di cavo, nelle corrispondenti CEI-UNEL. La differenza tra due valori
qualsiasi del diametro esterno in una stessa sezione non deve superare il 15% del
valore massimo prescritto per il diametro esterno medio.
Le misure devono essere eseguite in conformità a 8.3 della Norma CEI 20-34/1-1.

1.5.8.5 Prescrizioni costruttive


Si deve eseguire un esame a vista del cavo per verificare la conformità ai requisiti
della presente Norma per quanto riguarda la formazione del cavo, i colori delle
anime, la leggibilità e la continuità delle marcature ecc.
Le marcature stampate devono essere durevoli. La conformità a questo requisito
deve essere controllata mediante la prova di cui in 2.2.5.

1.5.8.6 Indice di tossicità del cavo


L’indice di tossicità del cavo (media ponderale degli indici di tossicità di ciascun
componente) deve essere conforme a quanto specificato nella Tab. 1.

1.5.8.7 Resistenza all’abrasione


Si verifica mediante la prova descritta in 2.2.4. I requisiti sono prescritti nella Tab. 1.

1.6 Modalità di consegna

1.6.1 Pezzatura nominale ed effettiva


Salvo speciale accordo tra acquirente e fabbricante, la lunghezza effettiva di cia-
scuna pezzatura non deve differire di oltre il 3% in più o in meno rispetto a quel-
la indicata nell’ordinazione o nelle CEI-UNEL. Per ciascun tipo e sezione di cavo
si ammette che non oltre il 10% del numero di pezzature costituenti un lotto, ar-
rotondato al numero intero superiore e con un minimo di due pezzature, abbia
lunghezza effettiva minore di quella nominale.
Tale lunghezza ridotta non deve essere inferiore a 100 m. Se la lunghezza totale
del lotto non è multiplo della pezzatura normale, la pezzatura residua non viene
contata fra quelle costituenti il suddetto 10%.
In questo articolo, per lotto s’intende l’insieme delle pezzature che formano og-
getto di consegna di una sola volta.

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1.6.2 Bobine o matasse
Vengono normalmente forniti in matasse (dette anche rotoli) i cavi la cui pezzatura
normale ha una massa non superiore a 50 kg, in bobine i cavi di peso superiore.
Salvo diverso accordo tra fornitore ed acquirente, ciascuna matassa o bobina
deve contenere una sola pezzatura.
I cavi avvolti in matasse o bobine devono essere protetti in modo da evitare dan-
neggiamenti e manomissioni.
Il diametro interno della matassa o il diametro del tamburo della bobina sulla
quale è avvolto il cavo deve, di norma, essere non inferiore a 12D, dove D è il
diametro esterno del cavo.

1.6.3 Dati di targa


Le singole bobine o matasse di cavo devono portare esternamente una targa o
una etichetta o una iscrizione indelebile, dalla quale risultino sicuramente indivi-
duabili i seguenti dati:
n nome o marchio del fabbricante;
n designazione del cavo (sezione, tensione nominale d’isolamento, ecc.), even-
tualmente per
n mezzo di sigle unificate;
n numero della eventuale CEI-UNEL cui il cavo corrisponde;
n lunghezza effettiva della pezzatura;
n contrassegno IMQ se il fabbricante ha ottenuto dall’lstituto Italiano del Mar-
chio di Qualità la concessione d’uso del Marchio IMQ per il tipo di cavo in
questione.

1.7 Scelta e installazione

1.7.1 Scopo
Scopo del presente articolo è di fornire alcune regole e avvertenze particolari per
la scelta e l’installazione dei cavi della presente Norma, in aggiunta a quelle della
Norma CEI 11-17, alla quale deve essere fatto riferimento per tutto quanto non
precisato nel presente articolo.

1.7.2 Portate di corrente


Per le portate di corrente in regime permanente si deve fare riferimento alla Nor-
ma CEI 20-21 e alle CEI-UNEL 35024, 35026, 35069.

1.7.3 Temperature ammissibili nei cavi


Ai fini del calcolo delle portate di corrente la temperatura caratteristica delle
gomme G9 e G10 è di 90 °C. Tuttavia per i cavi del tipo N07G9, isolati con gom-
ma G9 e privi di rivestimento protettivo, la massima temperatura in servizio con-
tinuo deve essere ridotta a 70 °C quando tali cavi siano installati in ambienti con
rischio di incendio e la protezione contro i sovraccarichi soddisfi le condizioni
espresse dalla formula [2] di 433.2 della Norma CEI 64-8/4.
Le portate dei cavi N07G9 installati in ambienti con rischio di incendio, si ricava-
no da quelle indicate dalla CEI-UNEL 35024 per i cavi unipolari senza guaina iso-
lati in gomma G2, moltiplicandole per 0,8. Ai fini del calcolo della corrente di
cortocircuito la temperatura massima ammissibile del conduttore al termine del
cortocircuito è di 250 °C per le gomme di qualità G9 e G10. Questa temperatura
deve essere ridotta a 220 °C per cavi muniti di guaina termoplastica aventi sezio-
ne maggiore di 240 mm2 e tensione nominale 0,6/1 kV.

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1.7.4 Tipi di posa
I cavi con conduttori di Classe 1 o Classe 2 sono adatti soltanto per posa fissa; i
cavi con conduttori flessibili sono adatti per posa fissa e, se ciò sia stato previa-
mente richiesto e dichiarato (vedi punto 1.2.4), per posa mobile. In quest’ultimo
caso (vedi punto 1.5.7.1) la guaina deve essere di qualità M2.

1.7.5 Conduttori di neutro


Per ottemperare alle Norme CEI relative agli impianti elettrici, occorre in generale
che la sezione del conduttore da usare per il neutro non sia inferiore:
n alla sezione di ciascuno dei conduttori di fase, se questa non supera 16 mm 2;
n alla metà della sezione di ciascuno dei conduttori di fase, ma comunque non
inferiore a 16 mm2, se la sezione dei conduttori di fase supera 16 mm2.

In mancanza di precisazioni, si applica quanto in 1.5.4.5.


L’eventuale conduttore non isolato può essere usato come conduttore di neutro a
terra purché la sua sezione, effettiva od equivalente, non sia inferiore a quella
determinata secondo il presente articolo.

1.7.6 Giunzioni e terminazioni per cavi con strati semiconduttori sullo spessore isolante
Per eseguire giunzioni o terminazioni su cavi schermati aventi un nastro, o strato,
semiconduttore appiccicato alla superficie esterna della gomma isolante, è neces-
sario asportare detto nastro, o strato, semiconduttore.
Precisamente, per tutta la lunghezza di anima da cui si asporta lo schermo metal-
lico, si deve mettere a nudo l’isolante asportando accuratamente il semicondutto-
re, in modo che non ne rimanga traccia.

1.7.7 Prova di tensione dopo posa


Si esegue secondo le modalità indicate dalla Norma CEI 11-17 Cap. VI.

1.7.8 Cavi quali oggetto d’incendio


I cavi rispondenti alla presente Norma non propagano l’incendio se sono installa-
ti, in quantitativi non superiori a quelli considerati nella rispettiva prova di non
propagazione specificata nella Tab. 1.

1.7.9 Provvedimenti contro il fumo


I cavi rispondenti alla presente Norma sono a basso sviluppo di fumi e possono
pertanto essere installati in notevoli quantità anche in ambienti chiusi frequentati
dal pubblico e di difficile e lenta evacuazione.
Tale proprietà non esime tuttavia dal rispetto delle vigenti disposizioni di legge
per gli ambienti con particolare rischio di incendio.

1.7.10 Sviluppo di gas tossici e corrosivi


I cavi rispondenti alla presente Norma sono a basso sviluppo di gas tossici e cor-
rosivi e possono pertanto essere installati in quantità rilevanti anche in ambienti
chiusi frequentati dal pubblico, oppure coesistere in ambienti con apparecchiatu-
re attaccabili da agenti corrosivi.
Tale proprietà non esime tuttavia dal rispetto delle vigenti disposizioni di legge
per gli ambienti con particolare rischio di incendio.

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2 PROVE
CAPITOLO

2.1 Generalità sulle prove

2.1.1 Prove da eseguire


Le prove da eseguire sono quelle indicate nella Tab. 2 per i cavi senza rivesti-
mento protettivo e nella Tab. 3 per i cavi con rivestimento protettivo. Esse si di-
stinguono in prove di tipo (1.2.2.1 del Cap. 1) e prove di accettazione (1.2.2.2 del
Cap. 1). Le eventuali prove di controllo (1.2.2.3 del Cap. 1) devono essere scelte
tra le precedenti.

2.1.2 Prescrizioni per l’esecuzione delle prove di tipo


Ai fini del superamento delle prove di tipo, su un prototipo di prodotto finito de-
vono essere eseguite tutte le prove indicate nella Tab. 2 o nella Tab. 3. Qualora
per una stessa prova siano previste due diverse modalità a seconda che sia consi-
derata di tipo piuttosto che di accettazione, la stessa deve essere eseguita secon-
do la modalità indicata per la prova di tipo.
Le prove di tipo vengono eseguite dall’Istituto Italiano del Marchio di Qualità,
quando il fabbricante intenda ammettere il cavo all’uso del Marchio IMQ o su
specifica richiesta del committente. Nel secondo caso esse possono essere ese-
guite presso il fabbricante in presenza di un rappresentante del committente op-
pure presso un laboratorio di prova scelto di comune accordo tra fabbricante e
committente.
Un certificato attestante il superamento delle prove di tipo, rilasciato da un Istitu-
to ufficialmente riconosciuto, può essere presentato dal fabbricante al committen-
te è da considerarsi sostitutivo, a tutti gli effetti, dell’esecuzione delle stesse. Allo
scopo di verificare il mantenimento della conformità del prodotto ai requisiti del-
la presente Norma, previo accordo tra fabbricante e committente, le prove di tipo
possono essere ripetute, in tutto o in parte; in tal caso esse possono essere ese-
guite o presso il fabbricante in presenza di un rappresentante del committente
oppure presso un laboratorio di prova scelto di comune accordo tra le parti. Nel
caso di ripetizione, le prove devono essere eseguite su una pezzatura scelta a
caso da un lotto di fornitura qualsiasi.
Dalla pezzatura devono essere ricavati gli elementi (spezzoni o componenti di
cavo) da provare con le modalità stabilite negli articoli relativi alle singole prove.
Tutte le prove di tipo devono dare esito favorevole.

2.1.3 Prescrizioni per l’esecuzione delle prove di accettazione


Le prove di accettazione per una determinata fornitura sono eseguite, previ ac-
cordi tra acquirente e fornitore in sede di ordinazione, presso il fornitore il quale
è tenuto a mettere a disposizione i mezzi necessari.
In caso di non espressi accordi in sede di ordinazione o di volontaria rinuncia da
parte dell’acquirente all’esecuzione delle suddette prove di accettazione, il forni-
tore deve essere in grado di presentare i certificati delle prove di controllo da lui
eseguite nel corso della fabbricazione
Qualora il cavo sia ammesso all’uso del Marchio IMQ, non occorre effettuare il
collaudo di accettazione poiché l’Istituto Italiano del Marchio di Qualità con una
frequenza e con i criteri di campionamento stabiliti dal regolamento del Marchio
effettua prove di controllo su pezzature, spezzoni o componenti di cavo finito,
allo scopo di verificare che il prodotto si mantenga statisticamente rispondente
alle prescrizioni della presente Norma.

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Nel caso di esecuzione delle prove di accettazione, la rispondenza della fornitura
alle prescrizioni della presente Norma salvo diversa indicazione, deve essere ac-
certata mediante un procedimento di collaudo statistico per attributi secondo
quanto prescritto dalla Norma UNI 4842-75, con le seguenti precisazioni:
a) Piano di campionamento. Semplice collaudo ridotto con LQA = 2,5%, per de-
finire la numerosità del campione da prelevare da ogni lotto si deve fare rife-
rimento al livello di collaudo 1, tenendo presente che:
n per unità di prodotto si intende una singola pezzatura;
n per lotto di collaudo si intende l’insieme di pezzature presentate contem-
poraneamente al collaudo di cavi rispondenti allo stesso foglio di specifi-
ca ed aventi la medesima sezione di fase.

b) Numerosità del lotto. A discrezione del fabbricante ciascun lotto può essere
suddiviso in più sub-lotti.
c) Modalità di prelievo degli elementi (spezzoni o componenti di cavo) da sottopor-
re a prove. Il numero degli elementi da provare è indicato negli articoli relativi
alle singole prove. Qualora le prove siano eseguite su spezzoni di cavo, questi
devono essere prelevati ognuno da una diversa pezzatura di campionamento; il
prelevamento dovrà essere eseguito da una estremità scelta a caso.
Qualora le prove siano eseguite su componenti di cavo finito, questi possono
essere prelevati dagli spezzoni di cui sopra.
d) Criteri di conformità. La mancata rispondenza di una pezzatura (o dello spez-
zone o campione da essa prelevati) anche ad uno solo dei requisiti di prova
previsti comporta la classificazione “non conforme” e il rifiuto della stessa,
senza pregiudizio per l’accettazione del lotto.
Nel caso in cui i valori di LQA non siano soddisfatti si procede alla esecuzio-
ne delle prove di accettazione su tutte le pezzature, eliminando quelle che
non superano le prove, mentre le altre vengono dichiarate conformi.
Se le prove di accettazione sono eseguite su tutte le pezzature, vengono scar-
tate le pezzature che non superano le prove mentre le altre sono dichiarate
conformi.

2.1.4 Condizioni di prova


a) Temperature nominali di prova. Salvo quanto specificato nei singoli articoli, le
prove devono essere eseguite a temperatura ambiente compresa tra 10 °C e
35 °C.
Il valore effettivo della temperatura ambiente deve essere indicato nella relazione
di prova.
b) Tensione di prova. Salvo diversa prescrizione, la tensione di prova deve esse-
re alternata con frequenza compresa tra 49 Hz e 61 Hz, di forma approssima-
tivamente sinusoidale; il rapporto tra il valore di cresta ed il valore efficace
deve essere uguale a 2 con una tolleranza di ±7%. I valori prescritti sono
valori efficaci.
c) Precondizionamento. Tutte le prove devono essere effettuate almeno 16 h
dopo l’estrusione e l’eventuale vulcanizzazione (o reticolazione) delle mesco-
le isolanti o del rivestimento protettivo.

2.2 Metodi di prova

2.2.1 Generalità
Per i metodi di prova si deve fare riferimento a quanto indicato nella Tab. 1 salvo
quanto diversamente specificato nel seguito.

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2.2.2 Prova di non contaminazione
Si devono prelevare tre spezzoni adiacenti di cavo completo, ciascuno lungo cir-
ca 200 mm.
I pezzi di cavo devono essere sottoposti ad un trattamento di invecchiamento in
stufa ad aria condotto con le modalità stabilite in 8.1.4 della Norma CEI 20-34/1-2
alla temperatura e per la durata prescritta nella Tab. 1 riferimento 7.1. Al termine
dell’invecchiamento, i pezzi di cavo devono essere lasciati a temperatura ambien-
te per almeno 16 h, indi dall’isolante e dalla guaina di ciascuno di essi si devono
ricavare i provini di isolante e di guaina che devono essere sottoposti alle prove
di trazione in accordo con l’art. 9 della Norma CEI 20-34/1-1. I requisiti sono pre-
scritti nella Tab. 1, riferimenti 7.2 e 7.3.

2.2.3 Verifica della efficienza della stagnatura


La verifica della efficienza della stagnatura si esegue, previo accordo tra commit-
tente e fornitore, secondo le modalità di cui in A 1.04 dell’Appendice A 1 della
Norma CEI 20-13.

2.2.4 Prova di resistenza all’abrasione


La prova si esegue solamente su cavi con sezioni non superiori a 10 mm2.
a) Prelevamento e preparazione dello spezzone. Si deve prelevare dal cavo uno
spezzone della lunghezza di circa 1 m; ad una estremità dello spezzone il
conduttore deve essere denudato per permettere il collegamento con la sor-
gente di energia.
b) Condizionamento. Prima della prova lo spezzone deve essere lasciato per al-
meno 48 h in ambiente alla temperatura di 20 °C ± 2 °C e umidità relativa del
65% circa.
c) Apparecchio di prova. È costituito da un rotore, formato da 2 dischi e da 12
bacchette di acciaio del diametro di 12 mm disposte uniformemente e fissate
in maniera tale da non poter girare sul proprio asse, sulla periferia dei dischi
stessi in modo da formare una gabbia di scoiattolo avente un diametro circo-
scritto alle bacchette di 180 mm ±10 mm.
Le bacchette d’acciaio devono essere ottenute per tornitura con grado di ru-
gosità pari a quello prescritto nella Tab. 1 riferimento 9.1.
Un contagiri deve essere collegato al rotore.
d) Esecuzione della prova. Lo spezzone deve essere posto in contatto con il ro-
tore secondo un arco di 90°; una sua estremità deve essere orizzontale e fissa,
all’altra estremità libera deve essere applicata la massa prescritta nella Tab. 1,
riferimento 9.1.
Tra il conduttore del provino e la massa dall’apparecchio di prova deve esse-
re applicata una tensione continua di circa 24 V.
Il rotore deve ruotare ad una velocità di 8 giri/min nella direzione in cui agi-
sce il peso.
La prova deve essere eseguita in ambiente con temperatura e grado di umidi-
tà come indicato al punto b).
Durante la prova, dopo 400 giri del rotore, deve essere effettuata una pulitura
con panno sia delle bacchette sia dello spezzone.
La prova deve essere interrotta al passaggio di corrente dal conduttore al ro-
tore s, comunque, dopo il numero minimo di giri prescritto.
e) Requisiti. ll numero di giri del rotore prima del suo arresto deve essere alme-
no uguale a quello prescritto nella Tab. 1, riferimento 9.2.

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2.2.5 Verifica della durevolezza dei colori e delle marcature
La verifica si effettua strofinando leggermente le marcature stampate e i colori
delle anime o i numeri 10 volte con un batuffolo di cotone od un pezzo di stoffa
imbevuti d’acqua.
Al termine i colori e le marcature non devono risultare cancellati.

2.2.6 Misura della resistenza di isolamento su pezzatura


La resistenza di isolamento deve essere misurata nelle condizioni prescritte nella
Tab. 1, riferimento 4.1, dopo che è stata fatta la prova di tensione.
La tensione continua di prova deve essere applicata:
n nel caso di cavi unipolari, tra il conduttore e l’acqua in cui il cavo deve essere
immerso;
n nel caso di cavi multipolari successivamente tra ogni conduttore e tutti gli altri
connessi tra loro e a terra limitandosi però a provare 2 sole anime nel caso di
cavi a tre o più anime.

Detto R il valore misurato, in MW, della resistenza di isolamento di ogni anima, si


deve calcolare la relativa costante di isolamento Ki mediante la formula

lR Ð3
K i = -----------------10 MW × km
D
log 10 ----
d

dove:
R = resistenza di isolamento misurata in MW
l = lunghezza del cavo misurata in metri
D = diametro esterno dell’isolante misurato in millimetri
d = diametro interno dell’isolante misurato in millimetri

Nessuno dei valori così calcolati deve essere inferiore ai valori prescritti nella
Tab. 1, riferimento 4.2.
Nel caso in cui la misura della resistenza di isolamento sia fatta in condizioni tali
che in serie all’isolamento in esame ci sia anche un altro materiale non nettamen-
te conduttore (per es. guaina, nastratura di contenimento), i limiti da considerare
sono pari al 60% dei valori sopra specificati.

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Tab. 1 Valori prescritti per le prove elettriche e fisiche sul cavo finito

1 2 3 4 5 6
Unità
Valori prescritti
di misura Metodo di prova
N. di rif. Prove
Uo/U Uo/U descritto in
450/750 V 0,6/1 kV
1. Misura della resistenza elettrica dei CEI 20-13
conduttori (3.2.01)
1.1 Valore massimo da ottenere vedi corrispondente
Norma CEI-UNEL
2. Prova di tensione su cavi finiti CEI 20-13
(su tutte le pezzature) (3.2.02)
2.1 Condizioni di prova:
n tensione applicata:
corrente alternata, oppure V 3000 4000
corrente continua V 9000 12000
n durata minima di ogni applicazione
della tensione
per cavi unipolari min 15 15
per cavi multipolari min — 10
2.2 Risultato da ottenere nessuna perforazione
dell’isolante
3. Misura della resistenza d'isolamento CEI 20-11
su campione (B 6.0.1)
3.1 Condizioni di prova:
n temperatura di prova °C 80 ± 2 80 ± 2
n tensione di prova, continua V 80 ¸ 500 80 ¸ 500
n durata d'immersione h 1 1
n durata minima di elettrizzazione min 1¸5 1¸5
3.2 Risultati da ottenere
n costante d'isolamento a 80˚C, Ki minimo MW . km 0,5 0,75 vedi 2.2.6
4. Misura della resistenza d'isolamento su Non
pezzature applicabile
4.1 Condizioni di prova:
n temperatura di prova °C 10 ¸ 35
n tensione di prova, continua V 80 ¸ 500
n durata di elettrizzazione min 1¸5
4.2 Risultati da ottenere:
n costante d'isolamento a 20 ˚C, Ki minimo MW . km 750
5. Diametro esterno e ovalizzazione Vedi corrispondente CEI 20-34/1-1
Norma CEI-UNEL (8.3)
6. Prescrizioni costruttive Vedi 1.5.8.5
7. Prova di non contaminazione Non CEI 20-34/1-2
applicabile (8.1.4)
7.1 Condizioni di invecchiamento in stufa ad aria:
n temperatura °C 80±2
n durata h 70 ´ 24
7.2 Carico di rottura, variazione massima (sia per
isolante sia per guaina) % ± 25
7.3 Allungamento a rottura, variazione massima
(sia per isolante sia per guaina) % ± 25
8. Prova di piegatura Non CEI 20-13
applicabile (3.3.08)
salvo le tensioni
di prova
(segue tabella)

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Pagina 17 di 26
(seguito tabella)
1 2 3 4 5 6
Unità
Valori prescritti
di misura Metodo di prova
N. di rif. Prove
Uo/U Uo/U descritto in
450/750 V 0,6/1 kV
8.1 Condizioni di prova:
n temperatura
guaine elastomeriche °C 10 ¸ 35
guaine termoplastiche °C 0±3
n diametro del cilindro
(D = diametro esterno del cavo;
d = diametro del conduttore)
n per cavi armati a fili o piattine mm 18(D+d) + 5%
n per tutti gli altri cavi armati o non mm 16(D+d) + 5%
n numero di doppie piegature 3
n tensione di prova:
corrente alternata, oppure V 4000
corrente continua V 12000
n durata di ogni applicazione della tensione min 10
8.2 Risultato da ottenere nessuna
perforazione
dell’isolante
né rottura dei
conduttori,
dell’isolante e
della guaina
9. Prova di resistenza all'abrasione Non vedi 2.2.4
applicabile
9.1 Condizioni di prova:
n massa kg 2
n grado di rugosità della bacchetta mm 1,6
9.2 Numero minimo di giri del rotore 2000
10. Non propagazione dell'incendio CEI 20-22
10.1 Condizioni di prova: CEI 20-22 CEI 20-22
Cap. 2 Cap. 2 o 3
(2.3.05)(1) (3.3.01 ¸ 4)
n lunghezza degli spezzoni, minimo m 4,5 3
10.2 Risultato da ottenere
n le tracce di combustione non si devono
estendere oltre il bordo superiore del for-
no o del bruciatore per più di: m 3,5 2,5
11. Opacità dei fumi
11.1 Densità ottica massima 1,5 1,5 CEI 20-37/4
12. Determinazione dell'indice di tossicità CEI 20-37/5
12.1 Temperatura di prova °C 800 800
12.1 Indice massimo di tossicità (2) 2 2
13. Determinazione della quantità di gas alogeni- CEI 20-37/1
drici (la prova deve essere eseguita sui singo-
li componenti del cavo)
13.1 Quantità di acidi alogenidrici di ogni singolo Norma CEI 20-11 Cap. II
componente del cavo in termini di acido clori- (Sez. 8 e 9), Cap. III
drico per unità di massa del campione (Sez. 7), Cap. V (Sez. 6) e
Tab. 1.5.3.1
(1) La scelta del tipo di prova dipende dal quantitativo dei cavi da installare e deve essere precisata in sede di ordinazione (vedi 1.2.4).
(2) Indice di tossicità del cavo = sommatoria degli indici di tossicità di ciascun componente rapportati alla percentuale in peso dei componenti stessi
nel cavo.

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Tab. 2 Elenco e classificazione delle prove per cavi da 450/750 V

1 2 3 4

Classificazione Da eseguire su
Elenco delle prove
delle prove campione pezzatura
A Misura della resistenza elettrica dei conduttori X
A Misura della resistenza di isolamento X
A Prova di tensione X
A Esame generale X
A Verifica della durevolezza delle marcature X
A Verifica della efficienza della stagnatura X
A Misura dello spessore dell'isolante X
A Misura delle dimensioni esterne X
T Prova di abrasione X
T Prova di non propagazione dell'incendio X
T Misura dell'opacità dei fumi X
Prova delle caratteristiche meccaniche dell'isolante
T n prima dell'invecchiamento X
T n dopo l'invecchiamento X
T Prova di assorbimento d’acqua dell'isolante X
T Prova di resistenza all'ozono dell'isolante X
A Prova di allungamento a caldo dell'isolante X
T Determinazione della quantità di gas alogenidrici dell'isolante X
T Determinazione dell'indice di tossicità dell'isolante X

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Tab. 3 Elenco e classificazione delle prove per cavi da 0,6/1 kV

1 2 3 4

Classificazione Da eseguire su
Elenco delle prove
delle prove campione pezzatura
A Misura della resistenza elettrica dei conduttori X
Misura della resistenza di isolamento:
A n a 20 °C X
T n a 80 °C X
A Prova di tensione X
A Esame generale X
A Verifica della durevoleza delle marcature X
A Verifica della efficienza della stagnatura X
A Prove e verifiche su fili piattine e nastri delle armature X
A Misura degli interstizi liberi dei conduttori concentrici X
A Misura dello spessore dell'isolante X
A Misura dello spessore della guaina X
A Misura delle dimensioni esterne X
T Prova di piegatura X
T Prova di non propagazione dell'incendio X
T Misura dell'opacità dei fumi X
T Prova di non contaminazione X
T Determinazione dell'indice di tossicità X
Prova delle caratteristiche meccaniche dell'isolante
T n prima dell'invecchiamento X
T n dopo l'invecchiamento X
T Prova di assorbimento d’acqua dell'isolante X
A Prova di resistenza all'ozono dell'isolante X
T Prova di allungamento a caldo dell'isolante X
T Determinazione della quantità di gas alogenidrici dell'isolante X
T Determinazione della quantità di gas alogenidrici del riempitivo X
Prove delle caratteristiche meccaniche della guaina
A n prima dell'invecchiamento X
T n dopo l'invecchiamento X
T Prova di assorbimento d’acqua della guaina X
T Prova di resistenza all'olio minerale della guaina X
T Prova di termopressione della guaina X(1)
T Prova a bassa temperatura della guaina X(1)
T Prova di resistenza all'urto a bassa temperatura della guaina X(1)
A Prova del colpo di calore della guaina X(1)
A Prova di allungamento a caldo della guaina X(2)
T Determinazione della quantità di gas alogenidrici della guaina X
(1) Solo per guaina di qualità M1
(2) Solo per guaina di qualità M2

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APPENDICE
C PRESCRIZIONI PER I COMPONENTI DELLE ARMATURE DI ACCIAIO
Nota Per questa Appendice è stata mantenuta la stessa denominazione (“C”) utilizzata per la Nor-
ma CEI 20-13 che cosituisce il riferimento più generale per i cavi con isolamento estruso.

C1.01 Fili di acciaio zincati


Filo di acciaio comune secondo la Tabella UNI 3598, dicembre 1964(1), tipo C, ri-
cotto e zincato. Il diametro dei fili non deve essere inferiore a quello nominale
per più del 5%.
Zincatura Classe C (zincatura leggera), secondo la Tabella UNI(2): i fili zincati de-
vono avere rivestimento brillante, uniforme ed aderente. Non si danno prescri-
zioni per la resistenza a corrosione. Deve essere verificata l’aderenza dello zinco
secondo la Tabella UNI 4007.

C1.02 Piattine di acciaio zincate


Piattina di acciaio, ricotto, zincato avente caratteristiche meccaniche corrispondenti
a quelle del filo d’acciaio comune ricotto, zincato, tipo C, secondo la Tabella
UNI 3598, dicembre 1964(1), però con carico di rottura da 30 kg/mm2 ¸ 42 kg/mm2.
Lo spessore delle piattine non deve essere inferiore a quello nominale per più
del 10%.
Zincatura: le piattine di acciaio non sono soggette a prove di zincatura; lo strato
di zincatura, comunque, al semplice esame a vista deve risultare continuo, uni-
forme ed aderente.

C1.03 Nastri di acciaio


Nastri di acciaio non legato laminati a freddo, secondo la Tabella UNI 5961-67 (1).
Categoria commerciale, tipo Fe00. Lo spessore dei nastri non deve essere inferio-
re a quello nominale per più del 10%; è ammessa una tolleranza sulla larghezza
del ±10%.
Zincatura: di regola non è richiesta.
Qualora la zincatura sia richiesta, l’eventuale prova relativa deve essere concor-
data tra committente e fornitore. In ogni caso, al semplice esame a vista, lo strato
di zincatura protettivo deve risultare continuo, uniforme ed aderente.

(1) Eventuale tabella UNI più aggiornata.


(2) In preparazione.

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APPENDICE
D METODO DI CALCOLO FITTIZIO PER LA DETERMINAZIONE
DEGLI SPESSORI DEI RIVESTIMENTI ESTERNI
Nota Il presente metodo di calcolo è tratto dall’Appendice A della Pubblicazione IEC 502.
Per questa Appendice è stata mantenuta la stessa denominazione (“D”) utilizzata per la Nor-
ma CEI 20-13 che costituisce il riferimento più generale per i cavi con isolamento estruso e nel-
la quale per la prima volta è stato adottato tale metodo di calcolo. Inoltre per coerenza è stata
mantenuta la stessa numerazione per le voci corrispondenti.
È pertanto possibile che tale numerazione non sia in progressione qualora manchino elementi
costitutivi del cavo (che intervengano nella determinazione del diametro fittizio) presenti nella
Norma CEI 20-13.

D1.0 Generalità
Il seguente metodo di calcolo fittizio per la determinazione degli spessori dei
vari rivestimenti protettivi di un cavo serve per eliminare le differenze alle quali
possono dare luogo metodi di progettazione diversi, per esempio per le diverse
dimensioni dei conduttori e le inevitabili differenze tra diametro nominale ed
effettivo. Tutti i diametri espressi in millimetri devono essere arrotondati mate-
maticamente alla prima cifra decimale. Se dal calcolo, la seconda cifra decima-
le, prima dell’arrotondamento, risulta uguale o superiore a 5, si prende in con-
siderazione la prima cifra decimale aumentata di uno.

D2.0 Metodo

D2.01 Conduttori
Il diametro fittizio di un conduttore (dL) è dato nella Tabella seguente in funzione
della sua sezione e indipendentemente dalla forma o grado di compattazione.

Sezione prescritta Diametro fittizio dL


del conduttore del conduttore
(mm2) (mm)
1 (*)
1,5 1,4
2,5 1,8
4 2,3
6 2,8
10 3,6
16 4,5
25 5,6
35 6,7
50 8,0
70 9,4
95 11,0
120 12,4
150 13,8
185 15,3
240 17,5
300 19,5
400 22,6
500 25,2
630 28,3
800 31,9
1000 35,7
(*) Allo studio.

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D2.02 Anime
Il diametro fittizio Dc di un’anima è dato da:

D c = d L + 2t i ( mm )

dove:
ti è lo spessore nominale dell’isolante (Tab. 1.5.2.3).

D2.03 Diametro sulle anime riunite


Il diametro fittizio sulle anime riunite (Df) è dato da:
a) per cavi aventi conduttori della stessa sezione

D f = kD c ( mm )

dove il coefficiente k è dato dalla seguente tabella:

Coefficiente Coefficiente
Numero Numero
di riunione di riunione
di anime di anime
(k) (k)
2 2,00 23 5,67
3 2,16 24 6,00
4 2,42 25 6,00
5 2,70 26 6,00
6 3,00 27 6,15
7 3,00 28 6,41
7* 3,36 29 6,41
8 3,45 30 6,41
8* 3,66 31 6,70
9 3,80 32 6,70
9 4,00 33 6,70
10 4,00 34 7,00
10* 4,40 35 7,00
11 4,00 36 7,00
12 4,16 37 7,00
12* 5,00 38 7,33
13 4,41 39 7,33
14 4,41 40 7,33
15 4,70 41 7,67
16 4,70 42 7,67
17 5,00 43 7,67
18 5,00 44 8,00
18* 7,00 45 8,00
19 5,00 46 8,00
20 5,33 47 8,00
21 5,33 48 8,15
22 5,67 52 8,41
61 9,00
(*) Anime riunite in un solo strato.

b) per i cavi quadripolari con un’anima di sezione ridotta

D f = 2 ,41 × ( 3D c1 + D c2 ) ¤ 4 ( mm )

dove:
Dc1 = diametro fittizio del conduttore isolato di fase
Dc2 = diametro fittizio del conduttore isolato di sezione ridotta.

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D2.04 Rivestimento comune delle anime (Guainetta)
Il diametro fittizio sulla guainetta (De) è dato da:

D e = D f + 2t B

dove:
tB = 0,6 per Df £ 40 mm
tB = 1 per Df > 40 mm

Questi valori fittizi per tB si applicano a cavi unipolari e multipolari indipendente-


mente dal fatto che
n il rivestimento comune ci sia o non ci sia
n il rivestimento comune sia estruso o costituito da una fasciatura
e ai cavi unipolari, quando tale rivestimento è previsto.

D2.05 Conduttore concentrico


L’aumento di diametro dovuto al conduttore concentrico (se esistente) è dato dal-
la seguente tabella:

Sezione nominale del Aumento di Sezione nominale del Aumento di


conduttore concentrico diametro conduttore concentrico diametro
(mm2) (mm) (mm2) (mm)
1,5 0,5 50 1,7
2,5 0,5 70 2,0
4 0,5 95 2,4
6 0,6 120 2,7
10 0,8 150 3,0
16 1,1 185 4,0
25 1,2 240 5,0
35 1,4 300 6,0

Se la sezione del conduttore concentrico è intermedia fra due dei valori indicati
in tabella, l’incremento di diametro da considerare è quello relativo alla sezione
immediatamente maggiore.

D.2.06 Armatura
Il diametro fittizio sull’armatura (Dx) è dato da:
a) per armature a treccia: D x = D A + 5t A ( mm )
b) per armature a fili: D x = D A + 2t A + 2t w ( mm )

dove:
DA = diametro sotto l’armatura
tA = diametro del filo d’armatura
tw = spessore della controspirale, se presente con spessore >0,3 mm

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D2.07 Guaina
Il diametro fittizio sulla guaina (Ds) è dato da:

D s = D u + 2t s ( mm )

dove:
ts = spessore della guaina (Tab. 5.7.3)
Du = diametro sotto guaina

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