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OTTOBRE 2002
Eurocode 3
Design of steel structures
Part 1-7: General rules - Supplementary rules for planar plated structural elements
RELAZIONI NAZIONALI
Le norme sperimentali sono emesse, per applicazione provvisoria, in campi in cui viene
avvertita una necessità urgente di orientamento, senza che esista una consolidata espe-
rienza a supporto dei contenuti tecnici descritti.
Si invitano gli utenti ad applicare questa norma sperimentale, così da contribuire a fare
maturare l'esperienza necessaria ad una sua trasformazione in norma raccomandata.
Chiunque ritenesse, a seguito del suo utilizzo, di poter fornire informazioni sulla sua appli-
cabilità e suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato
dell'arte in evoluzione è pregato di inviare, entro la scadenza indicata, i propri contributi
all'UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione.
1 GENERALITÀ 1
1.1 Scopo e campo di applicazione ........................................................................................................ 1
1.2 Distinzione fra principi e regole applicative ................................................................................ 2
1.3 Riferimenti normativi ............................................................................................................................... 2
1.4 Termini e definizioni................................................................................................................................. 2
1.4.1 Componenti tensionali ................................................................................................................................ 2
figura 1.1 Definizione di tensioni membranali ......................................................................................................... 3
figura 1.2 Definizione di tensioni normali e tangenziali dovute a flessione .................................................. 3
1.4.2 Forme strutturali ............................................................................................................................................ 4
figura 1.3 Componenti di una lastra ortotropa ........................................................................................................ 4
1.4.3 Terminologia ................................................................................................................................................... 4
1.4.4 Azioni ................................................................................................................................................................ 5
1.5 Unità di misura S.I. ................................................................................................................................... 5
1.6 Simboli ............................................................................................................................................................ 5
figura 1.4 Dimensioni e assi di pannelli di piastra non irrigiditi ......................................................................... 6
figura 1.5 Dimensioni e assi di pannelli di piastra irrigiditi; gli irrigidimenti possono essere a
sezione aperta o chiusa.............................................................................................................................. 6
2 BASI DI CALCOLO 6
2.1 Generalità...................................................................................................................................................... 6
2.2 Stato limite ultimo ..................................................................................................................................... 7
2.2.1 Generalità ........................................................................................................................................................ 7
2.2.2 Stato limite plastico ...................................................................................................................................... 7
2.2.3 Plasticità alternata ........................................................................................................................................ 7
2.2.4 Instabilità.......................................................................................................................................................... 7
2.2.5 Fatica ................................................................................................................................................................ 7
2.3 Stati limite di esercizio............................................................................................................................ 7
2.3.1 Generalità ........................................................................................................................................................ 7
2.3.2 Inflessione fuori del piano .......................................................................................................................... 7
2.3.3 Vibrazioni eccessive (Risonanza) ........................................................................................................... 7
2.4 Proprietà dei materiali ............................................................................................................................ 8
2.5 Azioni ............................................................................................................................................................... 8
2.6 Progettazione assistita mediante prove ....................................................................................... 8
SETTEMBRE 1999
Eurocode 3
EUROPEAN PRESTANDARD Design of steel structures
Part 1-7: General rules - Supplementary rules for planar plated structural elements
with out of plane loading
Eurocode 3
PRÉNORME EUROPÉENNE Calcul des structures en acier
Partie 1-7: Règles générales - Règles supplémentaires pour la résistance et la
stabilité des structures en plaques raidies chargées hors de leur plan
Eurocode 3
EUROPÄISCHE VORNORM Bemessung und Konstruktion von Stahlbauten
Teil 1-7: Allgemeine Bemessungsregeln - Ergänzende Regeln für ebene
Blechfelder mit Querbelastung
DESCRITTORI
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
© 1999 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
Obiettivi dell'Eurocodice
(1) Gli "Eurocodici Strutturali" costituiscono un gruppo di norme relative alla progetta-
zione strutturale e geotecnica di edifici e di opere di ingegneria civile.
(2) Essi trattano l'esecuzione e il controllo solo nella misura atta a definire la qualità dei
prodotti adoperati nella costruzione e il livello di preparazione professionale della
manodopera necessario per soddisfare le ipotesi delle regole di progetto.
(3) Fin quando non sarà disponibile la serie delle specifiche tecniche sui prodotti e sui
metodi di prova relativi alle loro prestazioni, alcuni degli Eurocodici Strutturali tratte-
ranno taluni di questi aspetti in specifiche appendici informative.
dx
dy
nx
ny
dx
dy
m
y
m
yx
mx xy
m
qy qx
Nota In generale, in qualunque punto della piastra vi sono otto risultanti di tensione. Le tensioni di taglio τbxz e τbyz
dovute a qx e a qy non sono, nella maggior parte dei casi pratici, significative rispetto alle altre componenti di
tensione e possono pertanto essere normalmente trascurate per la progettazione.
1.4.3 Terminologia
(1) collasso plastico: Un modo di rottura allo stato limite ultimo secondo il quale la
struttura perde la sua capacità di resistere a incrementi di carico a causa dello
snervamento del materiale.
(2) stato limite plastico: Un modo di rottura allo stato limite ultimo secondo il quale
nella piastra si verifica una rottura a causa della trazione.
(3) plasticità alternata: Quando uno snervamento ripetuto è causato da cicli di carico e
di scarico.
(4) instabilità: Quando la struttura perde improvvisamente stabilità in presenza di
compressione e/o di taglio.
(5) fatica: Quando condizioni di carico ciclico causano la propagazione di fessure che
portano a rottura parziale o completa.
1.6 Simboli
Lettere greche minuscole
α rapporto di formato di un pannello di piastra (a/b);
ε deformazione;
ρ coefficiente di riduzione per l'instabilità della piastra;
σi tensione normale nella direzione i, vedere 1.4.1;
τ tensione di taglio, vedere 1.4.1;
γM coefficiente di sicurezza per la resistenza;
υ coefficiente di Poisson.
Lettere latine maiuscole
E modulo di elasticità;
R fattore di amplificazione del carico.
Lettere latine minuscole
a lunghezza di un pannello di piastra, vedere figure 1.4 e 1.5, fra appoggi;
b larghezza di un pannello di piastra, vedere figure 1.4 e 1.5, fra appoggi;
fy resistenza allo snervamento;
ni forza membranale nella direzione i per unità di larghezza [kN/m];
m momento flettente per unità di larghezza [kNm/m];
qi forza di taglio nella direzione i per unità di larghezza [kN/m];
t spessore di un pannello di piastra, vedere figure 1.4 e 1.5.
Nota I simboli e le notazioni non elencati sopra sono spiegati nel testo ove compaiono, per la prima volta.
t
a b
y, v x, u
z, w
figura 1.5 Dimensioni e assi di pannelli di piastra irrigiditi; gli irrigidimenti possono essere a sezione aperta o
chiusa
Legenda
1 Irrigidimenti
2 Sottopannelli
1
2
y, v x, u
z, w
t
a b
1
2
t
y, v x, u
z, w a b
2 BASI DI CALCOLO
2.1 Generalità
(1)P Le basi di calcolo devono essere in conformità alla ENV 1991-1.
(2)P Per una lastra ortotropa, devono essere controllati gli stati limite seguenti:
a) stato limite ultimo con i modi di rottura seguenti:
- stato limite plastico, vedere 2.2.2;
- plasticità alternata, vedere 2.2.3;
- instabilità, vedere 2.2.4;
- fatica, vedere 2.2.5.
2.2.1 Generalità
(1)P I principi per lo stato limite ultimo forniti nelle sezioni 2 e 5 della ENV 1993-1-1
devono essere applicati anche alle lastre ortotrope.
2.2.4 Instabilità
(1) L'instabilità è definita come la condizione in cui l'intera struttura o parti di essa
sviluppano grandi spostamenti, causati dall'instabilità dovuta a tensioni di taglio o di
compressione nella piastra. Essa porta infine alla incapacità di sopportare un
aumento delle risultanti tensionali.
2.2.5 Fatica
(1) La fatica è definita come la condizione limite provocata dallo sviluppo e/o
dall'aumento di cricche dovuto a cicli tensionali ripetuti.
2.3.1 Generalità
(1)P I principi per lo stato limite di esercizio forniti nelle sezioni 4 e 6 della ENV 1993-1-1
devono essere applicati anche a lastre ortotrope.
(2)P Per le lastre ortotrope, devono essere in modo particolare verificati i criteri di stato
limite forniti in 2.3.2 e in 2.3.3.
2.5 Azioni
(1)P I valori caratteristici delle azioni devono essere determinati mediante riferimento alle
parti appropriate della ENV 1991.
3.1 Generalità
(1)P I calcoli devono essere effettuati utilizzando appropriati modelli di progettazione
comprendenti tutte le variabili significative. I modelli utilizzati devono essere appro-
priati per la previsione del comportamento strutturale e degli stati limite considerati.
(2) Se le condizioni al contorno possono essere definite in modo conservativo, una
lastra ortotropa può essere suddivisa in pannelli di piastra singoli e progettata
indipendentemente.
(3)P La stabilità complessiva della lastra completa deve essere controllata come definito
nelle parti corrispondenti della ENV 1993.
3.2.1 Generalità
(1)P Le tensioni interne o le risultanti tensionali di una lastra ortotropa devono essere
calcolate per la combinazione pertinente di azioni, vedere 1.1 (2).
(2) Il modello di calcolo e le ipotesi di base per la determinazione delle tensioni interne
o delle risultanti di tensione dovrebbero rappresentare la risposta strutturale prevista
allo stato limite ultimo.
(3) I modelli dovrebbero essere sufficientemente precisi per prevedere il comporta-
mento della piastra e commisurati sia al livello esecutivo che si prevede sia
raggiunto, sia all'affidabilità delle informazioni su cui si basa la progettazione.
(4) I modelli strutturali possono essere semplificati nella misura in cui può essere
dimostrato che le semplificazioni utilizzate forniscono stime conservative degli effetti
delle azioni.
(5) Se necessario, il modello di calcolo dovrebbe essere integrato da prove che
chiamano in causa tutte le variabili pertinenti.
(6) La valutazione della fatica per una lastra ortotropa dovrebbe essere basata su
un'analisi elastica globale.
(7) Dovrebbero essere considerati gli scostamenti possibili dalle direzioni o dalle
posizioni ipotizzate delle azioni.
3.2.3.1 Generalità
(1) Le tensioni interne di un pannello di piastra in una lastra ortotropa dovrebbero
essere determinate con uno dei modelli di progettazione seguenti:
- formule normalizzate per le piastre, vedere 3.2.3.2;
- analisi globale, vedere 3.2.3.3;
- modelli semplificati, vedere 3.2.3.4.
(2) I modelli di progettazione definiti in (1) dovrebbero prendere in considerazione una
teoria flessionale al primo o al secondo ordine per le piastre.
(3) La teoria flessionale al primo ordine è basata sull'ipotesi di piccoli spostamenti e
correla i carichi alle deformazioni in modo proporzionale.
(4) Se l'inflessione fuori del piano w di un elemento di piastra raggiunge lo spessore
dell'elemento stesso, nell'analisi dovrebbe essere impiegata una teoria flessionale di
secondo ordine.
(5) La teoria flessionale al secondo ordine è basata su ipotesi di grandi inflessioni e
sono presi in considerazione gli effetti della deformazione sull'equilibrio. Se i bordi di
una piastra non possono effettuare movimenti nel piano e la piastra è soggetta al
carico fuori del piano p, la teoria flessionale al secondo ordine prende in considera-
zione sia le tensioni membranali sia quelle flessionali.
(6) I modelli di progettazione definiti in (1) possono essere basati sui tipi di analisi forniti
nel prospetto 3.1, tuttavia per i ponti dovrebbe essere impiegata un'analisi elastica
lineare per le piastre.
Tipo di analisi Teoria della flessione Legge dei materiali Geometria della piastra
Analisi elastica lineare della lineare lineare perfetta
piastra (LA)
Analisi elastica in regime di non lineare lineare perfetta
grandi spostamenti (GNA)
Analisi non lineare in lineare non lineare perfetta
presenza di deformazioni
plastiche (MNA)
Analisi non lineare in regime non lineare non lineare perfetta
di grandi spostamenti e in
presenza di deformazioni
plastiche (GMNA)
Analisi non lineare in regime non lineare lineare imperfetta
di grandi spostamenti con
imperfezioni (GNIA)
Analisi non lineare in regime non lineare non lineare imperfetta
di grandi spostamenti e in
presenza di deformazioni
plastiche con imperfezioni
(GMNIA)
e0
b
p Sd p Sd
N Sd N sd
p Sd
p Sd
N Sd N Sd
Ai
e
e
a
(12) La verifica di una membratura i del grigliato può essere eseguita utilizzando la
formula dell'interazione nel punto 5.5.4 della ENV 1993-1-1, prendendo in conside-
razione le condizioni di carico seguenti:
- effetti dei carichi trasversali;
- forza assiale equivalente nella sezione trasversale Ai dovuta alle tensioni normali
nella piastra: NSd = ∫σx dAi;
- eccentricità e della forza assiale equivalente NSd dove e è la distanza fra il centro
della sezione trasversale Ai e il punto di applicazione del carico di NSd.
(13) Se gli irrigidimenti di una piastra o di un pannello di piastra sono disposti solo paral-
lelamente alla direzione delle forze di compressione nel piano, la piastra irrigidita
può essere modellata come una trave equivalente su molle elastiche, vedere
ENV 1993-1-5.
(14) Se gli irrigidimenti di un pannello di piastra irrigidito sono posizionati in direzione
trasversale alle forze di compressione nel piano, l'interazione fra tali forze e i
momenti flettenti nei pannelli non irrigiditi fra gli irrigidimenti dovrebbe essere
verificata in accordo con (7).
(15) Gli irrigidimenti longitudinali dovrebbero soddisfare i requisiti forniti in 4.2.2.7 della
ENV 1993-1-5.
(16) Gli irrigidimenti trasversali dovrebbero soddisfare i requisiti forniti in 4.2.2.6 della
ENV 1993-1-5.
4.1 Generalità
(1)P Le lastre ortotrope di acciaio devono soddisfare i criteri per gli stati limite di esercizio
riportati in 4.1 della ENV 1993-1-1.
(2)P Per le lastre ortotrope, devono essere controllati i criteri particolari per gli stati limite
forniti in 2.3.
5.1 Generalità
(1)P Tutte le parti di una lastra ortotropa devono essere proporzionate in modo tale da
soddisfare i requisiti progettuali di base per gli stati limite ultimi forniti nella sezione 2.
(2)P Il coefficiente parziale γM per la resistenza delle lastre ortotrope deve essere preso
dalle parti pertinenti della ENV 1993.
(3)P Per i collegamenti di lastre ortotrope, il coefficiente parziale γM deve essere preso
dalla sezione 6 della ENV 1993-1-1.
(4)P Le membrature e i collegamenti soggetti a fatica devono inoltre soddisfare i requisiti
forniti nella sezione 6 della ENV 1993-1-1.
5.2.1 Generalità
(1) In una progettazione elastica, lo stato limite plastico di un pannello di piastra in una
lastra ortotropa sotto l'azione combinata di forze nel piano e della flessione è definito
dalla tensione equivalente di von Mises σeq,Rd come:
σ eq,Rd = 1,0 f y ⁄ γ M0 (5.1)
(2) In ogni punto di una lastra ortotropa, la tensione di progetto σeq,Sd deve soddisfare la
condizione:
σ eq,Sd ≤ σ eq,Sd (5.2)
dove:
σeq,Sd è il valore massimo della tensione equivalente di von Mises come definito in
3.2.3.
5.3.1 Generalità
(1) La piastra dovrebbe essere analizzata impiegando un'analisi LA o GNA della
struttura soggetta ai due valori estremi di progetto delle azioni FSd. Per ogni condi-
zione di carico estrema nel processo ciclico, dovrebbero essere valutate le compo-
nenti tensionali. Da estremi adiacenti nel processo ciclico, dovrebbero essere deter-
minati i valori di progetto della variazione di ogni componente tensionale ∆σx, ∆σy e
∆τ su ogni superficie della piastra e in ogni punto della struttura. Da queste variazioni
della tensione, il valore di progetto della variazione della tensione equivalente di von
Mises su ogni superficie ∆σeq,Sd dovrebbe essere ricavato da:
2 2 2
∆ σ eq,Sd = ∆ σ x,Sd + ∆ σ y,Sd – ∆ σ x,Sd ∆ σ y,Sd + 3∆ τ Sd (5.4)
(2) In una progettazione basata su un'analisi lineare in presenza di deformazioni
plastiche, la resistenza di un pannello di piastra in una lastra ortotropa rispetto alla
plasticità alternata può essere verificata mediante la resistenza del campo di
tensioni di von Mises ∆σRd.
∆ σ Rd ≤ 2, 0 f y ⁄ γ M0
2,0 (5.5)
(3) In ogni punto di una lastra ortotropa, l'intervallo di variazione delle tensioni di
progetto ∆σeq,Sd dovrebbe soddisfare la condizione:
∆ σ eq,Sd ≤ ∆ σ Rd (5.6)
5.4.1 Generalità
(1)P Se un pannello di piastra di una lastra ortotropa è soggetto al carico di forze nel
piano, la sua resistenza all'instabilità della piastra deve essere verificata con le
regole di progettazione fornite nella ENV 1993-1-5.
(2)P La resistenza all'instabilità per taglio di un pannello di piastra deve essere verificata
con le regole di progettazione fornite nella ENV 1993-1-5.
(3) Per l'interazione fra gli effetti delle forze nel piano e quelli della flessione, vedere
sezione 3.
5.5 Fatica
5.5.1 Generalità
(1)P Per le lastre ortotrope, i requisiti relativi alla resistenza a fatica devono essere
ottenuti dalle parti applicative pertinenti della ENV 1993.
(2) Se le parti applicative della ENV 1993 o l'autorità competente, o il cliente o il proget-
tista non forniscono altri requisiti, non è richiesta la valutazione della resistenza a
fatica fino a 10 000 cicli.
A.1 Generalità
(1) Le tensioni interne di piastre irrigidite e non irrigidite possono essere determinate
con i seguenti tipi di analisi:
- LA: Analisi elastica lineare;
- GNA: Analisi elastica in regime di grandi spostamenti;
- MNA: Analisi non lineare in presenza di deformazioni plastiche;
- GMNA: Analisi non lineare in regime di grandi spostamenti e in presenza di
deformazioni plastiche;
- GNIA: Analisi non lineare elastica in regime di grandi spostamenti con imperfe-
zioni;
- GMNIA: Analisi non lineare in regime di grandi spostamenti e in presenza di
deformazioni plastiche con imperfezioni.
dove:
f è la funzione di Airy della tensione, e
3
Et
D = --------------------------
2
12 ( 1 – ν )
A.6 Analisi non lineare in regime di grandi spostamenti con imperfezioni (GNIA)
(1) L'analisi non lineare in regime di grandi spostamenti con imperfezioni è equivalente
all'analisi GNA definita in A.3. Tuttavia, il modello geometrico ha utilizzato la struttura
geometricamente imperfetta, per esempio una predeformazione che si applica alla
piastra è che è definita dal modo di instabilità pertinente.
(2) L'analisi GNIA è utilizzata in casi di tensioni di taglio o di compressione dominanti in
alcune delle lastre ortotrope a causa degli effetti nel piano. Essa fornisce i carichi di
instabilità elastica della "reale" lastra ortotropa imperfetta.
B.1 Generalità
(1) La presente appendice fornisce formule di progetto per il calcolo delle tensioni
interne in piastre rettangolari non irrigidite sulla base della teoria dei piccoli sposta-
menti per le piastre. Gli effetti delle forze membranali non sono quindi presi in consi-
derazione nelle formule di progetto fornite nella presente appendice.
(2) Le formule di progetto sono fornite per i casi di carico seguenti:
- carico uniformemente distribuito sull'intera piastra, vedere B.3;
- carico localizzato centrale uniformemente distribuito su un'area circoscritta,
vedere B.4.
(3) L'inflessione w di un pannello di piastra e le tensioni flessionali σbx e σby in un
pannello di piastra possono essere calcolate con i coefficienti forniti nei prospetti
delle sezioni B.3 e B.4. I coefficienti tengono conto di un coefficiente di Poisson ν di
0,3.
B.2 Definizioni
pSd è il valore di progetto del carico applicato.
a è il lato corto della piastra.
b è il lato lungo della piastra.
t è lo spessore della piastra.
E è il modulo Elastico.
kw è il coefficiente per l'inflessione della piastra appropriato alle condizioni al contorno
della piastra fornite nei prospetti dei dati.
kσbx è il coefficiente per la tensione flessionale σbx della piastra appropriato alle condi-
zioni al contorno della piastra fornite nei prospetti dei dati.
kσby è il coefficiente per la tensione flessionale σby della piastra appropriato alle condi-
zioni al contorno della piastra fornite nei prospetti dei dati.
1 2
b
1 2
b
4 1
b
x
4 1
b
1
b
b
x
b
v
x
u
a
C.1 Generalità
(1) La presente appendice fornisce le formule di progetto per il calcolo delle tensioni
interne in piastre rettangolari non irrigidite sulla base della teoria dei grandi sposta-
menti per le piastre.
(2) Sono considerate le condizioni di carico seguenti:
- carico uniformemente distribuito sull'intera piastra, vedere C.3;
- carico localizzato centrale uniformemente distribuito sull'area localizzata u × v,
vedere C.4.
(3) Le tensioni flessionali e membranali in una piastra e l'inflessione w di una piastra
possono essere calcolate con i coefficienti forniti nei prospetti delle sezioni C.3 e
C.4. I coefficienti prendono in considerazione un coefficiente di Poisson ν di 0,3.
C.2 Definizioni
pSd è il valore di progetto del carico applicato.
a è il lato corto della piastra.
b è il lato lungo della piastra.
t è lo spessore della piastra.
E è il modulo Elastico.
kw è il coefficiente per l'inflessione della piastra.
kσbx è il coefficiente per la tensione flessionale σbx nella piastra.
kσby è il coefficiente per la tensione flessionale σby nella piastra.
kσmx è il coefficiente per la tensione membranale σmx nella piastra.
kσmy è il coefficiente per la tensione membranale σmy nella piastra.
x
4
p Sd a
P = --------------
4
-
Et
a
x
Parametri:
4
p Sd a
P = --------------
4
-
a Et
x
Parametri:
4
p Sd a
P = --------------
4
-
a Et
x
4
p Sd a
P = --------------
4
-
Et
a
x
Parametri:
4
p Sd a
P = --------------
4
-
a Et
y Condizioni al contorno:
x Parametri:
α = u / a ; β = v /a
2
p Sd a
u P = --------------
4
-
Et
a b /a = 1
y Condizioni al contorno:
y Condizioni al contorno:
y Condizioni al contorno: