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MAGGIO 1998
Eurocode 3
Design of steel structures
Part 1-2: General rules - Structural fire design
RELAZIONI NAZIONALI
RICONFERMA
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni
o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso
dell'ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Le norme sperimentali sono emesse, per applicazione provvisoria, in campi in cui viene
avvertita una necessità urgente di orientamento, senza che esista una consolidata espe-
rienza a supporto dei contenuti tecnici descritti.
Si invitano gli utenti ad applicare questa norma sperimentale, così da contribuire a fare
maturare l'esperienza necessaria ad una sua trasformazione in norma raccomandata.
Chiunque ritenesse, a seguito del suo utilizzo, di poter fornire informazioni sulla sua appli-
cabilità e suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato
dell'arte in evoluzione è pregato di inviare, entro la scadenza indicata, i propri contributi
all'UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione.
0 PREMESSA 2
0.1 Obiettivi degli Eurocodici ...................................................................................................................... 2
0.2 Cronistoria del programma degli Eurocodici .............................................................................. 2
0.3 Programma degli Eurocodici .............................................................................................................. 2
0.4 Documenti di applicazione nazionale (DAN) ............................................................................. 3
0.5 Argomenti di pertinenza specifica della presente norma sperimentale ....................... 3
1 GENERALITÀ 4
1.1 Scopo e campo di applicazione ........................................................................................................ 4
1.2 Distinzione tra principi e regole di applicazione ....................................................................... 5
1.3 Riferimenti normativi ............................................................................................................................... 5
1.4 Definizioni...................................................................................................................................................... 6
1.5 Simboli ............................................................................................................................................................ 8
1.6 Unità di misura ........................................................................................................................................... 9
SETTEMBRE 1995
Eurocode 3
EUROPEAN PRESTANDARD Design of steel structures
Part 1-2: General rules - Structural fire design
Eurocode 3
PRÉNORME EUROPÉENNE Calcul des structures en acier
Partie 1-2: Règles générales - Calcul du comportement au feu
Eurocode 3
EUROPÄISCHE VORNORM Bemessung und Konstruktion von Stahlbauten
Teil 1-2: Allgemeine Regeln - Tragwerksbemessung für den Brandfall
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
CEN 1995
I diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN.
1 GENERALITÀ
1.4 Definizioni
Ai fini della presente parte 1-2 della ENV 1993, si applicano le definizioni seguenti:
1.4.1 fattore di configurazione: Angolo solido entro cui l’ambiente radiante può essere visto da
un particolare punto sulla superficie della membratura (elemento), diviso per 2 π.
1.4.2 coefficiente di trasmissione termica per convezione: Flusso termico convettivo verso l'ele-
mento riferito alla differenza di temperatura tra la massa gassosa che lambisce l'elemento
e la superficie interessata dell'elemento stesso.
1.4.3 temperatura critica dell'acciaio strutturale: Per un assegnato livello di carico, è la tempera-
tura in corrispondenza della quale ci si aspetta il collasso di un elemento di acciaio strut-
turale soggetto ad una distribuzione di temperatura uniforme.
1.4.5 resistenza effettiva allo snervamento: Livello di sollecitazione al quale, a una specifica tem-
peratura, il legame sollecitazione-deformazione dell'acciaio è interrotto per tenere conto
della stabilizzazione dello snervamento.
1.4.6 elemento esterno: Elemento collocato all'esterno dell'edificio, che può essere esposto al
fuoco attraverso le aperture dell'involucro dell'edificio.
1.4.7 compartimento d'incendio: Spazio all'interno di un edificio che si estende sopra uno o più
piani e che è delimitato da elementi di separazione tali da prevenire la diffusione dell'in-
cendio all'esterno del compartimento stesso durante l'esposizione al fuoco di pertinenza.
1.4.8 materiale di rivestimento protettivo contro l'incendio: Materiale che alle prove di resistenza
al fuoco si è rivelato capace di rimanere in posizione e di provvedere ad un adeguato iso-
lamento termico durante il periodo di resistenza al fuoco preso in esame.
1.4.9 resistenza al fuoco: Capacità di un elemento, una struttura o parte di una struttura di sod-
disfare le funzioni richieste (funzione portante e/o funzione di separazione) durante una
specifica esposizione al fuoco e per uno specifico periodo di tempo.
Nota Per gli elementi di acciaio si applica solo la funzione portante.
1.4.10 parete tagliafuoco: Muro che separa due spazi (generalmente due edifici) progettato per
resistere al fuoco e mantenere la stabilità strutturale, inclusa la resistenza ai carichi oriz-
zontali, di modo che, in caso di incendio o di rottura della struttura su un lato della parete,
si eviti il propagarsi dell'incendio oltre la parete.
1.4.11 analisi strutturale globale (nelle condizioni di incendio): Analisi dell'intera struttura quando tut-
te o solo alcune delle sue parti sono esposte al fuoco. Le azioni indirette del fuoco sono
tenute in considerazione in ogni parte della struttura.
1.4.12 azioni indirette del fuoco: Dilatazioni, deformazioni termiche o gradienti che causano forze
e momenti interni.
1.4.14 funzione portante: Capacità di una struttura o di un elemento di sostenere azioni durante
il relativo incendio secondo i criteri fissati.
1.4.15 analisi dell'elemento (nelle condizioni di incendio): Analisi termica e meccanica di un elemen-
to strutturale esposto all'incendio nel quale l'elemento è considerato come a sé stante e
con appropriate condizioni di supporto e di vincolo. Le azioni indirette dell'incendio non
vengono tenute in considerazione ad eccezione di quelle risultanti da gradienti termici.
1.4.16 flusso termico netto: Energia per unità di tempo ed area di superficie assorbita dagli ele-
menti.
1.4.17 temperatura normale di progetto: Progettazione allo stato limite ultimo per temperature
ambiente in conformità alla ENV 1993-1-1, per la combinazione fondamentale di carico
secondo la ENV 1991-1.
1.4.18 elementi protetti: Elementi per i quali vengono prese misure per ridurre l'aumento di tem-
peratura nell'elemento dovuto all'incendio.
1.4.19 fattore di sezione: Per un elemento di acciaio è il rapporto tra l'area di superficie esposta
e il volume dell'acciaio; per un elemento rivestito è il rapporto tra l'area della superficie in-
terna del rivestimento esposto e il volume dell'acciaio.
1.4.20 elemento di separazione: Elemento strutturale o non (parete o pavimento) costituente par-
te del rivestimento di un compartimento.
1.4.21 esposizione all’incendio standard: Esposizione ai gas della camera di incendio con una
temperatura che varia con il tempo secondo la curva temperatura-tempo standard.
1.4.22 resistenza all’incendio standard: Capacità di una struttura o parte di essa, di soddisfare le
funzioni richieste (funzione di capacità portante e/o funzione di separazione), per l’espo-
sizione al fuoco standard per un determinato periodo di tempo.
Nota Solitamente i requisiti standard di resistenza al fuoco sono espressi in periodi di tempo di 30, 60 o
più minuti.
1.4.24 elementi strutturali: Gli elementi portanti di una struttura, controventi inclusi.
1.4.25 analisi della sottostruttura (nelle condizioni di incendio): Analisi strutturale di parti della strut-
tura esposte al fuoco nella quale la rispettiva parte di struttura è considerata come a sé
stante, con opportune condizioni di supporto e di vincolo. Vengono tenute in considerazio-
ne le azioni indirette dell'incendio entro la sottostruttura ma non l'interazione dipendente
dal tempo con le altre parti della struttura.
Nota 1 Qualora gli effetti delle azioni indirette dell'incendio entro una sottostruttura siano trascurabili, l'ana-
lisi della sottostruttura è equivalente all'analisi strutturale di un elemento.
Nota 2 Qualora gli effetti delle azioni indirette dell'incendio tra diverse sottostrutture siano trascurabili, l'ana-
lisi della sottostruttura è equivalente all'analisi strutturale globale.
1.4.26 condizioni di supporto e vincolo: Condizioni di vincolo e forze e momenti applicati sui sup-
porti e collegamenti (connessioni) di una struttura, o parte di essa, per gli scopi di analisi
strutturale.
1.4.27 analisi della temperatura: Procedimento per determinare lo sviluppo della temperatura ne-
gli elementi sulla base delle azioni termiche (flusso termico netto) e delle proprietà termi-
che dei materiali degli elementi e delle superfici protettive di pertinenza.
1.4.29 azioni termiche: Azioni sulla struttura descritte dal flusso termico netto verso gli elementi.
1.5 Simboli
1.5.2 A complemento della parte 1-1 della ENV 1993, si usano i pedici seguenti:
a Acciaio
c Connessione
fi Valore specificativo nella condizione di incendio
m Elemento
p Materiale di rivestimento protettivo contro l'incendio
t Dipendente dal tempo
θ Dipendente dalla temperatura
1.5.3 Ulteriori simboli sono utilizzati nelle appendici C e D. Questi vengono definiti dove com-
paiono per la prima volta.
2.2 Azioni
P(1) Le azioni termiche e meccaniche devono essere desunte dalla ENV 1991-2-2.
(2) Qualora le regole fornite in questa ENV 1993-1-2 siano valide solo per l'esposizio-
ne al fuoco, ciò sarà specificato nei punti pertinenti.
γM,fi = 1,0
2.4.1 Generalità
P(1) Il modello di sistema strutturale adottato per la progettazione in questa ENV 1993-1-2
deve simulare le prestazioni attese per la struttura soggetta al fuoco.
P(2) L'analisi strutturale per le condizioni di incendio deve essere condotta in uno dei
seguenti modi:
- analisi strutturale globale, vedere 2.4.2;
- analisi strutturale di parti della struttura, vedere 2.4.3; o
- analisi degli elementi, vedere 2.4.4.
(3) Al fine della verifica dei requisiti di "resistenza al fuoco normalizzato" è sufficiente
un’analisi membranica.
P(4) Come alternativa all’impiego di modelli di calcolo, la progettazione può basarsi sui
risultati di prova.
figura 2.1 Variazione del fattore di riduzione ηfi in proporzione al carico Qk,1/Gk
3.1 Generalità
P(1) Le proprietà termiche e meccaniche dell'acciaio devono essere determinate come
di seguito. Per i materiali non inclusi nella presente parte è necessario fare riferi-
mento alle norme di prodotto CEN di pertinenza o ad un Benestare Tecnico Euro-
peo (ETA).
P(2) I valori delle proprietà dei materiali dati in 3 devono essere considerati come valori
caratteristici, vedere 2.3P(1).
P(3) Le proprietà meccaniche dell'acciaio a 20 °C devono essere assunte come quelle
date nella ENV 1993-1-1 per la progettazione a temperatura normale.
b ( ε y, θ – ε )
ε p,θ < ε < ε y,θ 2 2 0, 5 ----------------------------------------------------------------------
-
f p, θ – c + ( b ⁄ a ) a – ( ε y, θ – ε ) 2 2 0, 5
a a – ( ε y, θ – ε )
ε = εu,θ 0,00 -
Parametri εp,θ = fp,θ/Ea,θ εy,θ = 0,02 εt,θ = 0,15 εu,θ = 0,20
Funzioni 2
a = ( ε y, θ – ε p, θ ) ( ε y, θ – ε p, θ + c ⁄ E a, θ )
2 2
b = c ( ε y, θ – ε p, θ ) E a, θ + c
2
( f y, θ – f p, θ )
c = ---------------------------------------------------------------------------------------------------------
( ε y, θ – ε p, θ ) E a, θ – 2 ( f y, θ – f p, θ )
Simboli:
fy,θ è la resistenza efficace al carico di snervamento;
fp,θ è il limite proporzionale;
Ea,θ è la pendenza del campo lineare elastico;
εp,θ è la deformazione al limite proporzionale;
εy,θ è il limite di deformazione;
εt,θ è il limite di deformazione per il carico di snervamento;
εu,θ è il limite ultimo.
figura 3.2 Fattori di riduzione del legame costitutivo dell'acciaio ad elevate temperature
3.3.1 Acciaio
4.1 Generalità
P(1) La carpenteria metallica può essere:
- non protetta;
- isolata mediante materiali per la protezione al fuoco;
- protetta mediante schermature al calore;
- protetta mediante qualsiasi altro metodo che limiti l'aumento della temperatura
nell'acciaio.
Nota Esempi di altri metodi comprendono sistemi di protezione ad acqua o protezioni parziali di
pareti e solai.
P(2) La valutazione del comportamento strutturale nella progettazione per una situazio-
ne di incendio deve essere effettuata sulla base di uno dei seguenti metodi o com-
binazione di essi:
- modelli di calcolo semplice dei singoli elementi;
- modelli di calcolo completi;
- prove.
P(3) I modelli di calcolo semplice sono dei metodi di progetto semplificati in grado di for-
nire risultati cautelativi.
P(4) I modelli di calcolo completi sono metodi nei quali i principi ingegneristici sono ap-
plicati realisticamente a casi particolari.
4.2.1 Generalità
P(1) La funzione portante di un elemento strutturale di acciaio o di un elemento struttu-
rale può essere assunta come invariata dopo un periodo di tempo t, per un dato
fuoco di progetto, se:
E fi, d ≤ R fi, d, t [4.1]
dove:
Efi,d è l’effetto di progetto delle azioni per la situazione di incendio determinato
in conformità alla ENV 1991-2-2;
Rfi,d,t è la resistenza di progetto di una struttura di acciaio o per una situazione di
incendio al tempo t.
P(2) La resistenza di progetto Rfi,d,t al tempo t deve essere determinata per la di-
stribuzione di temperatura nella sezione trasversale, modificando la resisten-
za di progetto per la progettazione a temperatura normale determinata nella
ENV 1993-1-1, al fine di mettere in conto le proprietà meccaniche dell'acciaio
alle temperature elevate, vedere 4.2.3.
Nota In 4.2.3 Rfi,d,t diventa Mfi,t,Rd, Nfi,t,Rd ecc. (separatamente o combinati e i valori corrisponden-
ti di Mfi,Ed, Nfi,Ed ecc. rappresentano Efi,d.
P(3) Alternativamente, utilizzando una temperatura uniforme di distribuzione, la verifica
può essere effettuata nello stesso campo di temperatura, vedere 4.2.4.
(4) La rottura della sezione netta nel foro di fissaggio non necessita di verifiche, pur-
ché ci sia un elemento di fissaggio in ogni foro, ciò poiché la temperatura dell’ac-
ciaio è minore nei punti di collegamento a causa della presenza di materiale addi-
zionale.
P(5) La resistenza dei collegamenti tra elementi strutturali non richiede verifiche purché
la resistenza termica (df/λf)c dell’elemento di protezione al fuoco non sia minore del
valore minimo della resistenza termica (df/λf)m dell’elemento di protezione al fuoco
di ciascuno degli elementi di acciaio collegati con l’elemento di collegamento di cui
sopra, dove:
df è lo spessore del materiale dell’elemento di protezione al fuoco (assumere
df = 0 per elementi non protetti);
λf è la conduttività termica effettiva del materiale di protezione al fuoco.
(6) Dove i mezzi di protezione, o i criteri di progettazione per gli elementi di separazio-
ne, richiedono la considerazione dei criteri di deformazione, vedere 2.1(2), la veri-
fica dovrebbe essere effettuata come indicato in 4.2.3 ma sostituendo i fattori di ri-
duzione ky,θ e ky,θ,max per la effettiva sollecitazione di snervamento alla temperatura
θa e θa,max con il fattore di riduzione modificato kx,θ a kx,θ,max, vedere 3.2.1 e pro-
spetto 3.1.
4.2.3 Resistenza
dove:
Ai è l'area elementare della sezione trasversale a temperatura θi;
ky,θ,i è il fattore di riduzione della resistenza allo snervamento dell'acciaio alla
temperatura θi, vedere 3.2.1;
θi è la temperatura dell'area elementare Ai.
(2) In alternativa, la resistenza di progetto Nfi,t,Rd di un elemento teso, caratterizzato
da una distribuzione non uniforme di temperatura al tempo t, può essere assunta,
in via prudenziale, pari alla resistenza di progetto Nfi,θ,Rd di un elemento teso con
temperatura dell'acciaio θa uniforme pari alla temperatura massima dell'acciaio
θa,max ottenuta al tempo t.
(3) La resistenza di progetto Nfi,θ,Rd di un elemento teso a temperatura uniforme θa
può essere determinata da:
N fi, θ , Rd = k y, θ N Rd [ γ M, 1 ⁄ γ M, fi ] [4.4]
dove:
ky,θ è il fattore di riduzione della resistenza allo snervamento dell'acciaio a tem-
peratura θa, vedere 3.2.1;
NRd è la resistenza di progetto della sezione trasversale lorda Npl,Rd per la
progettazione a temperatura normale in accordo col punto 5.4.3 della
ENV 1993 parte 1-1.
dove:
∑ Ai k y, θ, i f y, i = 0 [4.8]
i=1
dove:
χLT,fi è il fattore di riduzione per la flessione torsionale-laterale nella situazione
di progettazione al fuoco;
ky,θ,com è il fattore di riduzione della resistenza allo snervamento dell'acciaio alla
temperatura massima nella giunzione di compressione θa,com raggiunta al
tempo t, vedere 3.2.1.
Nota 1 La costante 1,2 in questa espressione è un fattore di correzione che tiene conto di un certo
numero di effetti. Il valore di 1,2 è uguale a quello che è stato determinato empiricamente per
gli elementi compressi.
Nota 2 Si può ammettere che θa,com sia uguale alla temperatura massima θa,max.
dove:
χLT,fi è definito in 4.2.3.3(6).
Nota 1 La costante 1,2 in questa espressione è un fattore di correzione che tiene conto di un certo
numero di effetti. Il valore di 1,2 è uguale a quello che è stato determinato empiricamente per
gli elementi compressi.
4.2.3.5 Elementi aventi sezioni trasversali di classe 1, 2 e 3, soggetti a flessione e compressione assiale
(1) La resistenza di progetto alla flessione Rfi,t,d al tempo t di un elemento soggetto a
flessione e compressione assiale dovrebbe essere verificata soddisfacendo le
espressioni [5.51] e [5.52] della ENV 1993-1-1 per un elemento avente sezione
trasversale di classe 1 o 2, o espressioni [5.53] e [5.54] della ENV 1993-1-1 per un
elemento avente sezione trasversale di classe 3, utilizzando i valori indicati in (2)
e (3).
(2) I valori modificati delle forze e dei momenti interni che devono essere presi in con-
siderazione sono:
My,Sd = My,fi,Ed [4.17a]
Mz,Sd = Mz,fi,Ed [4.17b]
NSd = Nfi,Ed [4.17c]
(3) I termini della resistenza dovrebbero essere modificati utilizzando:
- [χy,fi/1,2] al posto di χy, dove χy,fi è definito in 4.2.3.2(2);
- [χz,fi/1,2] al posto di χz, dove χz,fi è definito in 4.2.3.2(2);
- [χLT,fi/1,2] al posto di χLT, dove χLT,fi è definito in 4.2.3.3(6);
- ky,θ,max fy al posto di fy, dove ky,θ,max è definito in 4.2.3.2(1);
- γM,fi al posto di γM1.
Sezione aperta esposta al fuoco su tutti i lati: Tubo esposto al fuoco su tutti i lati: Am/V = 1/t
Am perimetro
-------- = ---------------------------------------------------------------------------------
V area della sezione trasversale
Sezione aperta esposta al fuoco su tre lati: Sezione cava (o sezione scatolare saldata di uniforme spessore) esposta
Am al fuoco su tutti i lati:
superficie esposta al fuoco
-------- = ---------------------------------------------------------------------------------
V area della sezione trasversale Se t « b : A m ⁄ V ≈ 1 ⁄ t
Flangia della sezione ad I esposta al fuoco su tre lati: Sezione scatolare saldata esposta al fuoco su tutti i lati:
A m ⁄ V = ( b + 2 t f ) ⁄ ( bt f ) Am 2 ( b + h)
-------- = ---------------------------------------------------------------------------------
V area della sezione trasversale
Se t « b : A m ⁄ V ≈ 1 ⁄ t f
Angolare (o qualunque sezione aperta) esposto al fuoco su tutti i Sezione ad I con rinforzo scatolare esposta al fuoco su tutti i lati:
lati: Am/V = 2/t Am 2 ( b + h)
--------- = ---------------------------------------------------------------------------------
V area della sezione trasversale
Profilo piatto esposto al fuoco su tutti i lati: Profilo piatto esposto al fuoco su tre lati:
A m ⁄ V = 2 ( b + t ) ⁄ ( bt ) A m ⁄ V = ( b + 2 t ) ⁄ ( bt )
Se t « b : A m ⁄ V ≈ 2 ⁄ t Se t « b : A m ⁄ V ≈ 1 ⁄ t
Rivestimento scatolare 2 ( b + h)
------------------------------------------------------------------------------
di spessore uniforme1) area della sezione trasversale di acciaio
Rivestimento aderente
di spessore uniforme, perimetro dell'acciaio – b
esposto al fuoco
------------------------------------------------------------------------------
area della sezione trasversale di acciaio
su tre lati
Rivestimento scatolare
di spessore uniforme1) 2h + b
------------------------------------------------------------------------------
esposto al fuoco area della sezione trasversale di acciaio
su tre lati
4.3.1 Fondamenti
P(1) I metodi di calcolo generale possono essere usati per gli elementi singoli, per sot-
to-sistemi o per intere strutture.
P(2) I metodi di calcolo generale possono essere usati per ogni tipo di sezione trasver-
sale.
P(3) I metodi di calcolo generale devono fornire un’analisi realistica delle strutture
esposte al fuoco. Essi devono essere basati sul comportamento fisico fondamen-
tale in modo tale da consentire un’approssimazione attendibile del comportamento
atteso per il componente strutturale di pertinenza nelle condizioni di incendio.
figura A.2 Variazione del legame sollecitazione-deformazione con la temperatura per acciaio di classe S275
(incrudimento escluso)
figura A.4 Variazione del legame sollecitazione-deformazione con la temperatura per acciaio di classe S460
(incrudimento escluso)
Deformazione Resistenza effettiva allo snervamento ad elevata temperatura riferita alla resistenza allo snervamento a 20 °C
ky,θ = fy,θ/fy
Temperatura dell’acciaio θa [°C]
100 200 300 400 500 600 700 800
0,000 0 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000
0,000 5 0,447 0,402 0,357 0,313 0,268 0,139 0,058 0,040
0,001 0 0,894 0,804 0,652 0,505 0,424 0,223 0,097 0,060
0,001 5 1,000 0,849 0,705 0,569 0,470 0,254 0,113 0,066
0,002 0 1,000 0,867 0,738 0,614 0,502 0,276 0,125 0,071
0,002 5 1,000 0,880 0,763 0,650 0,528 0,295 0,135 0,074
0,003 0 1,000 0,892 0,785 0,681 0,551 0,310 0,143 0,078
0,003 5 1,000 0,901 0,804 0,708 0,570 0,324 0,151 0,080
0,004 0 1,000 0,910 0,821 0,733 0,588 0,336 0,157 0,083
0,004 5 1,000 0,917 0,836 0,755 0,604 0,347 0,163 0,085
0,005 0 1,000 0,924 0,849 0,775 0,618 0,357 0,169 0,087
0,005 5 1,000 0,931 0,862 0,794 0,632 0,367 0,174 0,089
0,006 0 1,000 0,937 0,873 0,811 0,644 0,375 0,179 0,091
0,006 5 1,000 0,942 0,884 0,827 0,656 0,383 0,183 0,092
0,007 0 1,000 0,947 0,894 0,842 0,666 0,391 0,187 0,094
0,007 5 1,000 0,952 0,903 0,856 0,676 0,397 0,191 0,095
0,008 0 1,000 0,956 0,912 0,868 0,685 0,404 0,194 0,097
0,008 5 1,000 0,960 0,920 0,880 0,694 0,410 0,197 0,098
0,009 0 1,000 0,964 0,928 0,892 0,702 0,416 0,201 0,099
0,009 5 1,000 0,967 0,935 0,902 0,710 0,421 0,203 0,100
0,010 0 1,000 0,971 0,941 0,912 0,717 0,426 0,206 0,101
0,011 0 1,000 0,977 0,953 0,930 0,730 0,435 0,211 0,103
0,012 0 1,000 0,982 0,964 0,945 0,741 0,443 0,215 0,104
0,013 0 1,000 0,986 0,972 0,959 0,750 0,449 0,219 0,106
0,014 0 1,000 0,990 0,980 0,970 0,758 0,455 0,222 0,107
0,015 0 1,000 0,993 0,986 0,979 0,765 0,460 0,224 0,108
0,016 0 1,000 0,996 0,991 0,987 0,771 0,463 0,226 0,109
0,017 0 1,000 0,998 0,995 0,993 0,775 0,466 0,228 0,109
0,018 0 1,000 0,999 0,997 0,997 0,778 0,468 0,229 0,110
0,019 0 1,000 1,000 0,999 0,999 0,779 0,470 0,230 0,110
0,020 0 1,000 1,000 1,000 1,000 0,780 0,470 0,230 0,110
Deformazione Resistenza effettiva allo snervamento ad elevata temperatura riferita alla resistenza allo snervamento a 20 °C
ky,θ = fy,θ/fy
Temperatura dell’acciaio θa [°C]
100 200 300 400 500 600 700 800
0,000 0 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000
0,000 5 0,382 0,344 0,305 0,267 0,229 0,118 0,050 0,034
0,001 0 0,764 0,687 0,611 0,482 0,407 0,212 0,091 0,058
0,001 5 1,000 0,840 0,691 0,553 0,459 0,247 0,109 0,065
0,002 0 1,000 0,861 0,728 0,602 0,494 0,270 0,122 0,070
0,002 5 1,000 0,876 0,756 0,640 0,522 0,290 0,132 0,074
0,003 0 1,000 0,888 0,779 0,672 0,545 0,306 0,141 0,077
0,003 5 1,000 0,898 0,798 0,701 0,565 0,320 0,148 0,080
0,004 0 1,000 0,907 0,816 0,726 0,583 0,333 0,155 0,082
0,004 5 1,000 0,915 0,831 0,749 0,600 0,344 0,161 0,085
0,005 0 1,000 0,922 0,845 0,770 0,615 0,354 0,167 0,087
0,005 5 1,000 0,929 0,858 0,789 0,628 0,364 0,172 0,089
0,006 0 1,000 0,935 0,870 0,806 0,641 0,373 0,177 0,090
0,006 5 1,000 0,941 0,881 0,823 0,653 0,381 0,182 0,092
0,007 0 1,000 0,946 0,892 0,838 0,664 0,389 0,186 0,094
0,007 5 1,000 0,950 0,901 0,852 0,674 0,396 0,190 0,095
0,008 0 1,000 0,955 0,910 0,865 0,683 0,402 0,193 0,096
0,008 5 1,000 0,959 0,918 0,878 0,692 0,409 0,197 0,098
0,009 0 1,000 0,963 0,926 0,889 0,701 0,414 0,200 0,099
0,009 5 1,000 0,967 0,933 0,900 0,708 0,420 0,203 0,102
0,010 0 1,000 0,970 0,940 0,910 0,716 0,425 0,205 0,102
0,011 0 1,000 0,976 0,952 0,928 0,729 0,434 0,210 0,104
0,012 0 1,000 0,981 0,963 0,944 0,740 0,442 0,215 0,105
0,013 0 1,000 0,986 0,972 0,958 0,750 0,449 0,218 0,107
0,014 0 1,000 0,990 0,980 0,969 0,758 0,455 0,222 0,108
0,015 0 1,000 0,993 0,986 0,979 0,765 0,459 0,224 0,108
0,016 0 1,000 0,996 0,991 0,985 0,769 0,462 0,226 0,109
0,017 0 1,000 0,997 0,995 0,992 0,775 0,466 0,228 0,110
0,018 0 1,000 0,999 0,998 0,997 0,778 0,468 0,229 0,110
0,019 0 1,000 1,000 0,999 0,999 0,779 0,470 0,230 0,110
0,020 0 1,000 1,000 1,000 1,000 0,780 0,470 0,230 0,110
Deformazione Resistenza effettiva allo snervamento ad elevata temperatura riferita alla resistenza allo snervamento a 20 °C
ky,θ = fy,θ/fy
Temperatura dell’acciaio θa [°C]
100 200 300 400 500 600 700 800
0,000 0 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000
0,000 5 0,296 0,266 0,237 0,207 0,177 0,092 0,038 0,027
0,001 0 0,592 0,532 0,473 0,414 0,355 0,183 0,077 0,052
0,001 5 0,887 0,799 0,657 0,520 0,435 0,230 0,100 0,062
0,002 0 1,000 0,848 0,706 0,576 0,476 0,258 0,114 0,067
0,002 5 1,000 0,866 0,739 0,619 0,507 0,279 0,126 0,072
0,003 0 1,000 0,880 0,765 0,654 0,532 0,296 0,135 0,075
0,003 5 1,000 0,892 0,786 0,685 0,554 0,312 0,144 0,078
0,004 0 1,000 0,902 0,805 0,712 0,574 0,325 0,151 0,081
0,004 5 1,000 0,910 0,822 0,736 0,591 0,337 0,158 0,083
0,005 0 1,000 0,918 0,837 0,758 0,607 0,348 0,164 0,086
0,005 5 1,000 0,925 0,851 0,778 0,621 0,359 0,169 0,088
0,006 0 1,000 0,932 0,864 0,797 0,635 0,368 0,174 0,090
0,006 5 1,000 0,938 0,876 0,814 0,647 0,377 0,179 0,091
0,007 0 1,000 0,943 0,886 0,830 0,659 0,385 0,183 0,093
0,007 5 1,000 0,948 0,896 0,845 0,669 0,399 0,187 0,094
0,008 0 1,000 0,953 0,906 0,859 0,679 0,406 0,191 0,096
0,008 5 1,000 0,957 0,915 0,872 0,689 0,412 0,195 0,097
0,009 0 1,000 0,961 0,923 0,884 0,697 0,417 0,198 0,098
0,009 5 1,000 0,965 0,930 0,896 0,705 0,423 0,201 0,099
0,010 0 1,000 0,969 0,937 0,906 0,713 0,428 0,204 0,101
0,011 0 1,000 0,975 0,950 0,925 0,726 0,437 0,209 0,102
0,012 0 1,000 0,981 0,961 0,942 0,738 0,441 0,214 0,104
0,013 0 1,000 0,985 0,971 0,956 0,748 0,448 0,218 0,106
0,014 0 1,000 0,989 0,979 0,968 0,757 0,454 0,221 0,107
0,015 0 1,000 0,993 0,985 0,978 0,764 0,459 0,224 0,108
0,016 0 1,000 0,995 0,991 0,986 0,770 0,463 0,226 0,109
0,017 0 1,000 0,997 0,995 0,992 0,774 0,466 0,228 0,109
0,018 0 1,000 0,999 0,998 0,997 0,778 0,468 0,229 0,110
0,019 0 1,000 1,000 0,999 0,999 0,779 0,470 0,230 0,110
0,020 0 1,000 1,000 1,000 1,000 0,780 0,470 0,230 0,110
Deformazione Resistenza effettiva allo snervamento ad elevata temperatura riferita alla resistenza allo snervamento a 20 °C
ky,θ = fy,θ/fy
Temperatura dell’acciaio θa [°C]
100 200 300 400 500 600 700 800
0,000 0 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000
0,000 5 0,228 0,205 0,183 0,160 0,137 0,071 0,030 0,021
0,001 0 0,457 0,411 0,365 0,320 0,274 0,142 0,059 0,041
0,001 5 0,685 0,616 0,548 0,465 0,395 0,205 0,087 0,057
0,002 0 0,913 0,815 0,669 0,537 0,449 0,239 0,104 0,064
0,002 5 1,000 0,850 0,712 0,587 0,485 0,263 0,117 0,069
0,003 0 1,000 0,868 0,743 0,627 0,514 0,283 0,127 0,073
0,003 5 1,000 0,882 0,769 0,661 0,538 0,300 0,137 0,076
0,004 0 1,000 0,893 0,790 0,691 0,560 0,315 0,145 0,079
0,004 5 1,000 0,903 0,809 0,718 0,579 0,328 0,152 0,082
0,005 0 1,000 0,912 0,825 0,742 0,596 0,340 0,158 0,084
0,005 5 1,000 0,920 0,841 0,764 0,611 0,351 0,164 0,086
0,006 0 1,000 0,927 0,854 0,784 0,626 0,361 0,170 0,088
0,006 5 1,000 0,933 0,867 0,802 0,639 0,370 0,175 0,090
0,007 0 1,000 0,939 0,879 0,819 0,651 0,379 0,180 0,092
0,007 5 1,000 0,945 0,890 0,835 0,663 0,387 0,184 0,094
0,008 0 1,000 0,950 0,900 0,850 0,673 0,395 0,188 0,095
0,008 5 1,000 0,954 0,909 0,864 0,683 0,402 0,192 0,096
0,009 0 1,000 0,959 0,918 0,877 0,692 0,408 0,196 0,098
0,009 5 1,000 0,963 0,926 0,889 0,701 0,414 0,199 0,099
0,010 0 1,000 0,967 0,933 0,900 0,709 0,420 0,202 0,100
0,011 0 1,000 0,974 0,947 0,921 0,723 0,430 0,208 0,102
0,012 0 1,000 0,979 0,959 0,938 0,736 0,439 0,213 0,104
0,013 0 1,000 0,984 0,969 0,953 0,747 0,446 0,217 0,105
0,014 0 1,000 0,989 0,977 0,966 0,756 0,453 0,221 0,107
0,015 0 1,000 0,992 0,984 0,977 0,763 0,458 0,223 0,108
0,016 0 1,000 0,995 0,990 0,985 0,769 0,462 0,226 0,109
0,017 0 1,000 0,997 0,994 0,992 0,774 0,466 0,228 0,109
0,018 0 1,000 0,999 0,998 0,996 0,777 0,468 0,229 0,110
0,019 0 1,000 0,999 0,999 1,000 0,779 0,470 0,230 0,110
0,020 0 1,000 1,000 1,000 1,000 0,780 0,470 0,230 0,110
figura B.2 Legame sollecitazione-deformazione alternativo dell'acciaio ad alta temperatura con incrudimento
consentito
C.1 Generalità
C.1.1 Fondamenti
(1) Si assume che un compartimento di incendio sia contenuto in un solo piano
dell'edificio. Tutte le finestre o le aperture similari del compartimento di incendio
sono supposte rettangolari.
(2) Si raccomanda l'uso dell'appendice C della ENV 1991-2-2 per la determinazione
della temperatura del compartimento di incendio, delle dimensioni e delle tempe-
rature delle fiamme che fuoriescono dalle aperture, e dei parametri della radiazio-
ne e della convezione.
(3) Si raccomanda la distinzione tra elementi avvolti e non avvolti dalle fiamme, in
conseguenza del loro posizionamento relativamente alle aperture nelle pareti del
compartimento di incendio.
(4) Per un elemento non avvolto dalle fiamme, si raccomanda di considerarlo come in-
vestito dalla radiazione termica proveniente da tutte le aperture in quel lato del com-
partimento di incendio e dalle fiamme che fuoriescono da tutte quelle aperture.
(5) Per un elemento avvolto dalle fiamme, si raccomanda di considerarlo come rice-
vente il flusso termico convettivo dalla fiamma che lo avvolge più la radiazione
termica della fiamma avvolgente e quella proveniente dall’apertura del comparti-
mento di incendio dalla quale fuoriesce. La radiazione termica di altre fiamme o
proveniente da altre aperture può essere trascurata.
n
- per il lato n: λ = ∑ λi [C.9b]
i=1
dove:
m è il numero delle aperture sul lato m;
n è il numero delle aperture sul lato n;
λi è lo spessore della fiamma per l'apertura i.
(3) Si raccomanda di determinare lo spessore della fiamma λi come segue:
- per la condizione di "tiraggio non forzato":
λi = wi [C.10a]
- per la condizione di "tiraggio forzato":
λi = wi + 0,4 s [C.10b]
dove:
wi è la larghezza dell'apertura;
s è la distanza orizzontale dall'asse della colonna e della parete del compar-
timento di incendio, vedere figura C.1.
n
- per il lato n: λ = ∑ λi [C.15b]
i=1
dove:
m è il numero delle aperture sul lato m;
n è il numero delle aperture sul lato n;
λi è l'ampiezza dell'apertura i.
(3) Si raccomanda di determinare lo spessore della fiamma λi come segue:
- per la condizione di "tiraggio non forzato":
λi = wi [C.16a]
- per la condizione di "tiraggio forzato":
λi = wi + 0,4 s [C.16b]
dove:
wi è la larghezza dell'apertura;
s è la distanza orizzontale dalla parete del compartimento di incendio del
punto della trave preso in considerazione, vedere figura C.5.
C.5.1.1 Generalità
(1) Per tutto il punto C.5 si assume che la quota di intradosso della trave non sia al di
sotto della quota superiore delle aperture adiacenti il compartimento di incendio.
(2) Si raccomanda di distinguere fra una trave che sia parallela alla parete esterna del
compartimento di incendio e una trave che sia perpendicolare alla parete esterna
del compartimento di incendio, vedere figura C.7.
(3) Se la trave è parallela alla parete esterna del compartimento di incendio, la tempe-
ratura media dell'acciaio Tm dovrebbe essere determinata in un punto sull'asse
della trave immediatamente al di sopra del centro dell'apertura.
(4) Se la trave è perpendicolare alla parete esterna del compartimento di incendio, la
temperatura media della trave dovrebbe essere determinata in punti distanziati di
100 mm lungo l'asse della trave. Si raccomanda quindi di considerare la tempera-
tura media Tm pari al massimo di questi valori.
(5) Si raccomanda di determinare il flusso della radiazione termica Iz mediante la re-
lazione seguente:
( I z, 1 + I z, 2 ) d 1 + ( I z, 3 + I z, 4 ) d 2
I z = ---------------------------------------------------------------------------------------
- [C.21]
2 (d 1 + d 2 )
1 a –1 b b –1 a
φ = ------ ----------------------------
0, 5
- tan ----------------------------
0, 5
- tan ----------------------------
- + ----------------------------
0, 5 0,5 [D.1]
-
2π 2
1+a 2
2
1+b 2
1+a 1+b
con:
a=h/s
b=w/s
dove:
s è la distanza fra P e X;
h è l'altezza della zona sulla superficie radiante;
w è la larghezza della zona in esame.
b) superficie ricevente perpendicolare alla superficie radiante:
1 –1 1 –1 a
φ = ------ tan ( a ) – ----------------------------
0, 5
- tan ----------------------------
0, 5
- [D.2]
2π 2
1+b 2
1+b
c) superficie ricevente in un piano avente angolo θ con la superficie radiante:
1 –1 ( 1 – b cos θ ) –1 a
φ = ------ tan ( a ) – --------------------------------------------------------- tan ---------------------------------------------------------
2π 2 0 , 5 2
( 1 + b – 2 b cos θ )
0 , 5
( 1 + b – 2 b cos θ )
[D.3]
a cos θ
+ ----------------------------------------- tan
–1 ( b – cos θ ) –1 cos θ
2 2 0, 5 -----------------------------------------
2 2 0, 5
+ tan -----------------------------------------
2 2 0, 5
( a + sen θ ) ( a + sen θ ) ( a + sen θ )
figura D.4 Superficie ricevente in un piano avente angolo θ rispetto alla superficie radiante
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