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PROGETTO ESECUTIVO
RELAZIONE TECNICA
La struttura è costituita da traverse, a cui sono ancorate le guide dell’ascensore e da montanti verticali. Sia le
traverse sia i montanti sono costituiti da profilati formati a freddo. Il vano ascensore è situato all’INTERNO
dell’edificio. La distanza massima tra i vincoli dei montanti all’edificio è pari a 3,50 m (cfr. schema vincoli struttura
allegato). La struttura metallica deve essere vincolata rigidamente all’edifico di supporto per poter resistere ai
carichi a cui è sottoposta.
La struttura del castelletto trasmette alle strutture di base le azioni indicate nel seguito della relazione. Non ci
dovranno essere zone in cui i montanti non appoggio per tutta la superficie della loro proiezione orizzontale. La
struttura sorregge le azioni orizzontali trasmesse dalla cabina, il peso proprio e le azioni sismiche. Si considerano
le spinte orizzontali che si originano in caso di intervento dei blocchi paracadute.
Nello schema che segue sono evidenziate le dimensioni generali del vano con le posizioni relative di guide,
traverse e montanti (lo schema riportato non è in scala).
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PARAMETRI DI PROGETTO
L’analisi statica della struttura è stata eseguita nel rispetto della normativa italiana attualmente vigente in materia
ed elencata nel seguito.
Normativa di riferimento
In riferimento ai materiali utilizzati, si riportano nel seguito le principali caratteristiche assunte nei calcoli.
Acciaio S235JR
Viti classe 8.8
Dadi classe 8 – 6S
Bulloni classe 8.8
Acciaio S235JR
3
Peso: a = 78.50 kN/m
Modulo di elasticità tangenziale: E = 210000 MPa
Coefficiente di Poisson: = 0.3
Resistenza a rottura per trazione: ftk = 360 MPa
Resistenza di progetto: fyk = 235 MPa
MODELLAZIONE STRUTTURALE
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Affidabilità dei codici utilizzati
L’affidabilità del codice utilizzato e la sua idoneità al caso in esame, è stata attentamente verificata sia effettuando
il raffronto tra casi prova di cui si conoscono i risultati esatti sia esaminando le indicazioni, la documentazione ed i
test forniti dal produttore stesso.
Il software utilizzato ha permesso di modellare analiticamente il comportamento fisico della struttura utilizzando la
libreria disponibile di elementi finiti.
Le funzioni di visualizzazione ed interrogazione sul modello hanno consentito di controllare sia la coerenza
geometrica che la adeguatezza delle azioni applicate rispetto alla realtà fisica.
Inoltre la visualizzazione ed interrogazione dei risultati ottenuti dall’analisi quali: sollecitazioni, tensioni,
deformazioni, spostamenti e reazioni vincolari, hanno permesso un immediato controllo di tali valori con i risultati
ottenuti mediante schemi semplificati della struttura stessa. Si è inoltre riscontrato che le reazioni vincolari sono in
equilibrio con i carichi applicati, e che i valori dei taglianti di base delle azioni sismiche sono confrontabili con gli
omologhi valori ottenuti da modelli SDOF semplificati.
Sono state inoltre individuate un numero di travi ritenute significative e, per tali elementi, è stata effettuata una
apposita verifica a flessione e taglio. Le sollecitazioni fornite dal solutore per tali travi, per le combinazioni di carico
indicate nel tabulato di verifica del CDSWin, sono state validate effettuando gli equilibri alla rotazione e traslazione
delle dette travi, secondo quanto meglio descritto nel calcolo semplificato, allegato alla presente relazione. Si sono
infine eseguite le verifiche di tali travi con metodologie semplificate e, confrontandole con le analoghe verifiche
prodotte in automatico dal programma, si è potuto riscontrare la congruenza di tali risultati con i valori riportati dal
software.
Si è inoltre verificato che tutte le funzioni di controllo ed autodiagnostica del software abbiano dato tutte esito
positivo.
Da quanto sopra esposto si può quindi affermare che il calcolo è andato a buon fine e che il modello di calcolo
utilizzato e' risultato essere rappresentativo della realtà fisica, anche in funzione delle modalità e sequenze
costruttive.
VERIFICHE STRUTTURALI
Si riportano di seguito i risultati principali ottenuti con l’ausilio del programma di calcolo. In particolare vengono
esplicitate le principali verifiche sugli elementi più sollecitati. Per quanto non espressamente qui riportato per non
appesantire la relazione, ed in particolar modo per ciò che concerne i dati numerici di calcolo, si rimanda
all’allegato “Tabulati di calcolo” costituente parte integrante della presente relazione ed esigibile su richiesta dagli
organi competenti.
I montanti verticali sono realizzati con profilati di spessore 4 mm. Essi sono collegati da traverse orizzontali
costituite da profilati di spessore 3 mm. Il collegamento traverse-montanti è realizzato mediante nodi che possono
assimilarsi ad una cerniera. I montanti poggiano sul fondo della fossa in modo da potersi considerare ad esso
vincolati per mezzo di cerniere.
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Per tutti gli elementi strutturali vengono condotte le verifiche di resistenza previste dalla normativa vigente.
Nell’analisi sismica statica si considerano le spinte trasmesse dalla cabina, opportunamente incrementate per
tenere conto degli effetti dinamici conseguenti l’intervento dei dispositivi di sicurezza, il peso proprio della struttura
e le azioni sismiche; tali condizioni di carico vengono opportunamente combinate secondo le disposizioni della
normativa vigente.
Azioni accidentali impianto ascensore: Le azioni sotto riportate, sono le azioni che l’impianto ascensore
trasferisce sulla struttura, tali azioni sono fornite dal produttore dell’impianto ascensore. Nelle successive
verifiche, non sono considerate altre forze. È responsabilità del costruttore e direttore lavori verificare se
l’impianto trasferisce altre forze o forze maggiori di quelle indicate alla struttura del castelletto di seguito
verificata.
Spinte sulle guide in caso di intervento dei blocchi paracadute
Fx = 5400 N sul piano perpendicolare alle guide
Fy = 2200 N sul piano parallelo alle guide
Azioni sismiche
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Regolarità in Altezza SI (KR=1) Regolarità in Pianta SI
Direzione Sisma (Grd) 0 Sisma Verticale ASSENTE
Effetti P/Delta NO Quota di Zero Sismico (m) 0,00000
PARAMETRI SPETTRO ELASTICO - SISMA S.L.D.
Probabilità Pvr 0,63 Periodo di Ritorno Anni 50,00
Accelerazione Ag/g 0,04 Periodo T'c (sec.) 0,23
Fo 2,58 Fv 0,68
Fattore Stratigrafia 'Ss' 1,50 Periodo TB (sec.) 0,13
Periodo TC (sec.) 0,39 Periodo TD (sec.) 1,75
PARAMETRI SPETTRO ELASTICO - SISMA S.L.V.
Probabilità Pvr 0,10 Periodo di Ritorno Anni 475,00
Accelerazione Ag/g 0,08 Periodo T'c (sec.) 0,30
Fo 2,60 Fv 1,00
Fattore Stratigrafia 'Ss' 1,50 Periodo TB (sec.) 0,16
Periodo TC (sec.) 0,47 Periodo TD (sec.) 1,93
PARAMETRI SISTEMA COSTRUTTIVO ACCIAIO - D I R. 1
Classe Duttilità NON dissip. Sotto-Sistema Strutturale Intelaiato
AlfaU/Alfa1 1,30 Fattore di struttura 'q' 1,00
PARAMETRI SISTEMA COSTRUTTIVO ACCIAIO - D I R. 2
Classe Duttilità NON dissip. Sotto-Sistema Strutturale Intelaiato
AlfaU/Alfa1 1,30 Fattore di struttura 'q' 1,00
Scelta dell’analisi sismica: Analisi Statica nodale - Questa procedura è un’estensione dell’analisi sismica statica,
in cui però le masse, piuttosto che essere collocate sui piani sismici, sono concentrate su tutti i nodi della struttura
e le relative forze orizzontali risultano così applicate alla struttura in modo più diffuso, nodo per nodo. Ciò comporta
il vantaggio di potere effettuare un’analisi sismica corretta anche in assenza di impalcati rigidi (tralicci, strutture
senza solai rigidi o controventi di piano), e con la migliore approssimazione dovuta alla distribuzione delle azioni
più aderente alla realtà. Anche in questo caso, come per l’analisi statica per piani, le forze sono ottenute
ipotizzando una distribuzione di tipo triangolare, ottenuta tramite dei coefficienti moltiplicativi che crescono con
l’altezza del nodo. Con questo tipo di analisi non è però più possibile tenere conto del torcente di piano aggiuntivo.
Tale modalità di calcolo è generalmente indicata per strutture in acciaio, solitamente prive di qualunque piano che
possa essere considerato rigido, da realizzarsi in zona sismica.
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AZIONI DOVUTE AL VENTO
Le azioni del vento sono state determinate in conformità al §3.3 del D.M. 14/01/08 e della Circolare del Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2 febbraio 2009 n. 617. Si precisa che tali azioni hanno valenza significativa
in caso di strutture di elevata snellezza e con determinate caratteristiche tipologiche come ad esempio le strutture
in acciaio.
E’ stato tenuto conto delle variazioni giornaliere e stagionali della temperatura esterna, irraggiamento solare e
convezione comportano variazioni della distribuzione di temperatura nei singoli elementi strutturali, con un delta di
temperatura di 15° C. Nel calcolo delle azioni termiche, si è tenuto conto di più fattori, quali le condizioni climatiche
del sito, l’esposizione, la massa complessiva della struttura, la eventuale presenza di elementi non strutturali
isolanti, le temperature dell’aria esterne (Cfr. § 3.5.2), dell’aria interna (Cfr.§ 3.5.3) e la distribuzione della
temperatura negli elementi strutturali (Cfr § 3.5.4) viene assunta in conformità ai dettami delle N.T.C. 2008.
NEVE
Il carico provocato dalla neve sulle coperture, ove presente, è stato valutato mediante la seguente espressione di
normativa:
qs i qsk CE Ct (Cfr. §3.3.7)
in cui si ha:
qs = carico neve sulla copertura;
µi = coefficiente di forma della copertura, fornito al (Cfr.§ 3.4.5);
qsk = valore caratteristico di riferimento del carico neve al suolo [kN/m 2], fornito al (Cfr.§ 3.4.2) delle N.T.C. 2008
23/25per un periodo di ritorno di 50 anni;
CE = coefficiente di esposizione di cui al (Cfr.§ 3.4.3);
Ct = coefficiente termico di cui al (Cfr.§ 3.4.4).
COMBINAZIONI DI CARICO
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COMBINAZIONI RARE - S.L.E.
DESCRIZIONI 1 2 3 4 5 6 7
VENTO_X 0,00 0,60 1,00 0,00 0,00 0,00 0,00
VENTO_Y 0,00 0,00 0,00 0,60 1,00 0,00 0,00
Masse conc. dir. 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,00
Masse conc. dir. 90 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00
VERIFICA ASTE
La condizione più critica in cui viene a trovarsi la traversa si verifica quando agiscono su di essa i pattini della
cabina trasmettendo alla guida e successivamente alla traversa le relative spinte orizzontali. Si considera la più
gravosa tra le configurazioni di carico a cui la traversa può essere sottoposta.
Nella combinazione di carico più gravosa per la traversa lato meccanica si considerano le spinte trasmesse dalle
guide, il peso proprio e le azioni dovute al sisma. Il passo tra le traverse è di 1500 mm. Le caratteristiche
geometriche della sezione delle traverse utilizzate lato meccanica sono riportate di seguito.
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Si riportano nel seguito i diagrammi dell’inviluppo del momento flettente Mx.
Dalle combinazioni di carico analizzate risulta che le sollecitazioni massime agenti nella sezione in esame sono
relative alla combinazione 4.
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Si riportano nel seguito i diagrammi dell’inviluppo del momento flettente My.
Dalle combinazioni di carico analizzate risulta che le sollecitazioni massime agenti nella sezione in esame sono
relative alle combinazioni 4 e 7.
La condizione più critica in cui si trovano a lavorare i montanti si ha quando i pattini della cabina agiscono nella
mezzeria della campata più lunga. Sono state ipotizzate diverse posizioni dei carichi dovuti alla cabina
dell’ascensore lungo tutta l’altezza del castelletto metallico; la verifica è stata effettuata considerando il
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posizionamento delle azioni nella mezzeria dei montanti aventi campata maggiore. Nella figura seguente sono
indicate le caratteristiche geometriche dei montanti utilizzati.
Si riportano nel seguito i diagrammi di momento flettente, taglio e sforzo normale sui montanti.
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Dalle combinazioni di carico analizzate risulta che le sollecitazioni massime agenti sul montante più sollecitato a
momento sono relative alle combinazioni 4, 6.
Di seguito si riportano le caratteristiche geometriche della sezione delle guide ascensore e l’inviluppo del
diagramma del momento.
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REAZIONI MASSIME AI VINCOLI DEL CASTELLETTO
Vengono fornite le massime reazioni nei punti di ancoraggio in fondazione e all’edificio esistente. La presente
relazione non tratta della verifica degli ancoraggi che verranno calcolati da altro tecnico abilitato.
Vincoli della struttura - nodi indicati con il simbolo: alla base E= ESPLICITO (cerniera con blocco rotazione
Z - solo per fini di calcolo in quanto le reazioni vincolari relative a tale blocco sono pari a zero); a parete E=
ESPLICITO blocco traslazioni X e Y; C= CERNIERA sferica completa; I = INCASTRO.
Reazione massima nel piano orizzontale – direzione x: Rxmax = -13590 N (nodo 36, comb.1)
Reazione massima nel piano orizzontale – direzione y: Rymax = -3900 N (nodo 36, comb.7)
Reazione massima nel piano verticale – direzione z: Rzmax = 18090 N (nodo 3, comb.7)
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Si riportano in seguito le tabelle relative alle reazioni vincolari in corrispondenza di ogni nodo della struttura e per
ciascuna combinazione di carico.
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REAZIONI VINCOLARI COMBINAZIONE 4- S.L.V.
Nodo Fx Fy Fz Mx My Mz
3D (t) (t) (t) (t*m) (t*m) (t*m)
1 0,044 -0,018 1,422 0,000
2 0,055 0,022 1,422 0,000
3 0,054 -0,023 1,803 0,000
5 0,046 0,018 1,756 0,000
22 0,170 0,093
36 -1,359 -0,027
41 0,027 -0,012
42 0,102 0,013
44 0,020 0,007
47 0,140 -0,093
48 0,097 0,038
53 0,915 -0,078
54 -0,467 0,074
91 0,089 -0,062
92 0,066 0,048
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REAZIONI VINCOLARI COMBINAZIONE 7- S.L.V.
Nodo Fx Fy Fz Mx My Mz
3D (t) (t) (t) (t*m) (t*m) (t*m)
2 0,035 0,004 1,422 0,000
3 0,042 -0,023 1,809 0,000
5 0,031 0,008 1,751 0,000
22 0,123 -0,096
36 -1,032 -0,390
41 0,021 -0,040
42 0,076 -0,020
44 0,005 -0,155
47 0,127 -0,078
48 0,032 -0,220
53 0,709 -0,193
54 -0,317 -0,061
91 0,066 -0,059
92 0,049 0,026
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REAZIONI VINCOLARI COMBINAZIONE 10- S.L.V.
Nodo Fx Fy Fz Mx My Mz
3D (t) (t) (t) (t*m) (t*m) (t*m)
5 0,015 0,005 1,234 0,000
22 0,182 0,003
36 -0,073 -0,078
41 0,033 -0,036
42 0,107 0,025
44 0,038 -0,031
47 0,089 -0,037
48 0,092 -0,041
53 0,176 -0,054
54 0,117 0,001
91 0,030 -0,024
92 0,023 0,015
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REAZIONI VINCOLARI COMBINAZIONE 13- S.L.V.
Nodo Fx Fy Fz Mx My Mz
3D (t) (t) (t) (t*m) (t*m) (t*m)
22 -0,022 0,120
36 -0,288 0,243
41 -0,004 0,027
42 -0,008 0,013
44 0,000 0,109
47 -0,009 -0,004
48 0,014 0,173
53 0,146 0,080
54 -0,167 0,087
91 0,021 -0,012
92 0,016 0,022
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DEFORMAZIONI STRUTTURA
Si riportano nel seguito le deformazioni della struttura rispettivamente nella combinazione di carico 1 a SLU e SLE
rara, frequente e permanente.
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CONCLUSIONI
In base alle analisi effettuate risulta che tutte le verifiche delle membrature sono soddisfatte e che in nessun punto
della struttura vengono superati gli stati limite ultimi secondo le disposizioni stabilite dalla normativa vigente e
pertanto la struttura risulta idonea a sostenere le sollecitazioni indotte dall’installazione e dall’esercizio dell’impianto
ascensore.
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B. STRUTTURA DI BASE PER APPOGGIO CASTELLETTO E GUIDE ASCENSORE
Verranno predisposti idonei profilati di sostegno del castelletto e delle guide in quanto la struttura non può essere
portata in fondazione. Tali profilati, indicati in relazione nel seguito, riceveranno i carichi di progetto come
sopraindicati al punto A.
In particolare si predisporranno, su due livelli diversi come indicato nelle tavole progettuali, due profilati HEB180
accoppiati per il sostegno delle guide e di un montante e due profilati ortogonali, saldati tra loro, per il sostegno
degli altri tre montanti.
1 PARAMETRI DI PROGETTO
L’analisi statica della struttura è stata eseguita nel rispetto della normativa italiana attualmente vigente in materia
ed elencata nel seguito.
Normativa di riferimento
In riferimento ai materiali utilizzati, si riportano nel seguito le principali caratteristiche assunte nei calcoli.
Acciaio S275JR
Viti classe 8.8
Dadi classe 8 – 6S
Bulloni classe 8.8
Acciaio S275JR
3
Peso: a = 78.50 kN/m
Modulo di elasticità tangenziale: E = 210000 MPa
Coefficiente di Poisson: = 0.3
Resistenza a rottura per trazione: ftk = 430 MPa
Resistenza di progetto: fyk = 275 MPa
MODELLAZIONE STRUTTURALE
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Produttore S.T.S. srl
Titolo CDSWin
Versione Rel. 2016
N.ro Licenza 19844
L’affidabilità del codice utilizzato e la sua idoneità al caso in esame, è stata attentamente verificata sia effettuando
il raffronto tra casi prova di cui si conoscono i risultati esatti sia esaminando le indicazioni, la documentazione ed i
test forniti dal produttore stesso.
Il software utilizzato ha permesso di modellare analiticamente il comportamento fisico della struttura utilizzando la
libreria disponibile di elementi finiti.
Le funzioni di visualizzazione ed interrogazione sul modello hanno consentito di controllare sia la coerenza
geometrica che la adeguatezza delle azioni applicate rispetto alla realtà fisica.
Inoltre la visualizzazione ed interrogazione dei risultati ottenuti dall’analisi quali: sollecitazioni, tensioni,
deformazioni, spostamenti e reazioni vincolari, hanno permesso un immediato controllo di tali valori con i risultati
ottenuti mediante schemi semplificati della struttura stessa. Si è inoltre riscontrato che le reazioni vincolari sono in
equilibrio con i carichi applicati, e che i valori dei taglianti di base delle azioni sismiche sono confrontabili con gli
omologhi valori ottenuti da modelli SDOF semplificati.
Sono state inoltre individuate un numero di travi ritenute significative e, per tali elementi, è stata effettuata una
apposita verifica a flessione e taglio. Le sollecitazioni fornite dal solutore per tali travi, per le combinazioni di carico
indicate nel tabulato di verifica del CDSWin, sono state validate effettuando gli equilibri alla rotazione e traslazione
delle dette travi, secondo quanto meglio descritto nel calcolo semplificato, allegato alla presente relazione. Si sono
infine eseguite le verifiche di tali travi con metodologie semplificate e, confrontandole con le analoghe verifiche
prodotte in automatico dal programma, si è potuto riscontrare la congruenza di tali risultati con i valori riportati dal
software.
Si è inoltre verificato che tutte le funzioni di controllo ed autodiagnostica del software abbiano dato tutte esito
positivo.
Da quanto sopra esposto si può quindi affermare che il calcolo è andato a buon fine e che il modello di calcolo
utilizzato e' risultato essere rappresentativo della realtà fisica, anche in funzione delle modalità e sequenze
costruttive.
VERIFICHE STRUTTURALI
Si riportano di seguito i risultati principali ottenuti con l’ausilio del programma di calcolo.
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Ipotesi di calcolo e schemi statici
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TRAVI IN ACCIAIO ALLA QUOTA 1 m
DATI GENERALI QUOTE SCOSTAMENTI CARICHI
Trav Sez. Tipo Elemento Ang Fil Fil Q in. Q fin Dxi Dyi Dzi Dxf Dyf Dzf Pann Tamp Ball Espl Tot. Torc Orizz Assia Ali Crit
N.ro N.ro fini sismici Grd in. fin (m) (m) cm cm cm cm cm cm kg / m kg kg / m % N.ro
5 1107 Tel.SismoRes. 0 5 6 1.00 1.00 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 101
12 1108 Tel.SismoRes. 0 15 16 1.00 1.00 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 101
13 1108 Tel.SismoRes. 0 16 17 1.00 1.00 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 101
14 1108 Tel.SismoRes. 0 17 18 1.00 1.00 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 101
15 1108 Tel.SismoRes. 0 18 19 1.00 1.00 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 101
16 1108 Tel.SismoRes. 0 19 20 1.00 1.00 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 101
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COMBINAZIONI DI CARICO
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VERIFICHE ASTE IN ACCIAIO
Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nelle tabelle di verifica aste in acciaio.
Fili N.ro : Sulla prima riga numero del filo del nodo iniziale, sulla terza
quello del nodo finale
Quota : Sulla prima riga quota del nodo iniziale, sulla terza quota del
nodo finale
Tratto : Se una trave è suddivisa in più tratti sulla prima riga è riportato il
numero del tratto, sulla terza il numero di suddivisioni della trave
Cmb N.r : Numero della combinazione per la quale si Š avuta la condi
zione più gravosa (rapporto di verifica massimo). La
combinazione 0, se presente, si riferisce alle verifiche delle aste
in legno, costruita con la sola presenza dei carichi permanenti
(1.3*G1 + 1.5*G2). Seguono le caratteristiche associate
alla combinazione:
N Sd : Sforzo normale di calcolo
MxSd : Momento flettente di calcolo asse vettore X locale
MySd : Momento flettente di calcolo asse vettore Y locale
VxSd : Taglio di calcolo in direzione dell'asse X locale
VySd : Taglio di calcolo in direzione dell'asse Y locale
T Sd : Torsione di calcolo
N Rd : Sforzo normale resistente ridotto per presenza dell'azione
tagliante
MxV.Rd : Momento flettente resistente con asse vettore X locale ridotto per
presenza di azione tagliante. Per le sezioni di classe 3 è sempre
il momento limite elastico, per quelle di classe 1 e 2 è il momento
plastico. Se inoltre la tipologia della sezione è doppio T, tubo
tondo, tubo rettangolare e piatto, il momento è ridotto
dall'eventuale presenza dello sforzo normale
MyV.Rd : Momento flettente resistente con asse vettore Y locale ridotto per
presenza di azione tagliante. Vale quanto riportato per il dato
precedente
VxplRd : Taglio resistente plastico in direzione dell'asse X locale
VyplRd : Taglio resistente plastico in direzione dell'asse X locale
T Rd : Torsione resistente
fy rid : Resistenza di calcolo del materiale ridotta per presenza
dell'azione tagliante
Rap % : Rapporto di verifica moltiplicato per 100. Sezione verificata per
valori minori o uguali a 100. La formula utilizzata in verifica è la
n.ro 6.41 di EC3. Tale formula nel caso di sezione a doppio T
coincide con la formula del DM 2008 n.ro 4.2.39.
Sez.N : Numero di archivio della sezione
Ac : Coefficiente di amplificazione dei carichi statici. Sostituisce il dato
'Sez.N.' se l'incremento dei carichi statici è maggiore di 1
Qn : Carico distribuito normale all'asse della trave in kg/m, incluso il
peso proprio
Asta : Numerazione dell'asta
L'ultima riga delle quattro relative a ciascuna asta, si riferisce ai valori utili ad effettuare le verifiche di instabilità:
Gli spostamenti Wmax e Wrel, essendo legati alle verifiche di esercizio, sono calcolati combinando i canali di carico
con i coefficienti delle matrici SLE.
Per una più agevole comprensione del significato dei dati Wmax e Wrel, si può fare riferimento alla figura
seguente:
Quindi ai fini della verifica è sufficiente che risulti Wrel<=Wlim, essendo del tutto normale che l’asta possa risultare
verificata anche con Wmax>Wlim.
Se:
Rap % : 111 La sezione non verifica per taglio elevato
Rap % : 444 Sezione non verificata in automatico perché di classe 4
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STAMPA PROGETTO S.L.U. - ACCIAIO + VERIFICA S.L.E.
VERIFICHE ASTE IN ACCIAIO 3D
DATI DI Fili Quota Tra Cmb N Sd MxSd MySd VxSd VySd T Sd N Rd MxV.Rd MyV.Rd VxplRd VyplRd T Rd fy rid Rap
ASTA N.ro (m) tto N.r (kg) (kg*m) (kg*m) (kg) (kg) (kg*m) kg kg*m kg*m Kg Kg kg*m Kg/cmq %
Sez.N. 107 1 1.00 1 0 0 0 0 1600 -2 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 0
HEB180 qn= -51 1 0 1025 0 0 1556 -2 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 8
Asta: 1 2 1.00 1 0 2022 0 0 1513 -2 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 16
Instab.:l= 129.9 *l= 90.9 0 2022 0 cl= 1 = 0.92 lmd= 19 Rpf= 0 Rft= 16 Wmax/rel/lim= 1.7 0.2 5.2 m
m
Sez.N. 107 2 1.00 1 0 2021 0 0 -616 1 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 16
HEB180 qn= -51 1 0 1469 0 0 -673 1 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 12
Asta: 2 3 1.00 1 0 869 0 0 -730 1 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 7
Instab.:l= 171.0 *l= 119.7 0 2021 0 cl= 1 = 0.92 lmd= 26 Rpf= 0 Rft= 16 Wmax/rel/lim= 1.8 0.5 6.8 m
m
Sez.N. 107 3 1.00 1 0 869 0 0 -2539 1 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 7
HEB180 qn= -51 1 0 436 0 0 -2551 1 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 3
Asta: 3 4 1.00 1 0 0 0 0 -2562 1 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 0
Instab.:l= 34.1 *l= 23.9 0 0 0 cl= 1 = 0.92 lmd= 0 Rpf= 0 Rft= 0 Wmax/rel/lim= 0.6 0.0 1.4 m
m
Sez.N. 107 2 1.00 1 0 4 0 0 321 1 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 0
HEB180 qn= -51 1 0 265 0 0 261 1 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 2
Asta: 4 5 1.00 1 0 472 0 0 201 1 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 4
Instab.:l= 179.8 *l= 125.9 0 472 0 cl= 1 = 0.92 lmd= 27 Rpf= 0 Rft= 4 Wmax/rel/lim= 1.7 0.1 7.2 m
m
Sez.N. 107 5 1.00 1 0 472 0 0 -1608 1 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 4
HEB180 qn= -51 1 0 237 0 0 -1618 1 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 2
Asta: 5 6 1.00 1 0 0 0 0 -1628 1 170896 12609 6050 79132 30607 617 2619 0
Instab.:l= 29.2 *l= 20.4 0 0 0 cl= 1 = 0.92 lmd= 0 Rpf= 0 Rft= 0 Wmax/rel/lim= 0.3 0.0 1.2 m
m
Sez.N. 108 15 1.00 1 0 0 0 0 7795 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 0
2*HEB180 qn= -102 1 0 1311 0 0 7773 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 5
Asta: 6 16 1.00 1 0 2619 0 0 7750 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 10
Instab.:l= 33.7 *l= 23.6 0 0 0 cl= 1 = 0.92 lmd= 0 Rpf= 0 Rft= 0 Wmax/rel/lim= 0.9 0.0 1.3 m
m
Sez.N. 108 16 1.00 1 0 2619 0 0 5941 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 10
2*HEB180 qn= -102 1 0 4314 0 0 5903 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 17
Asta: 7 17 1.00 1 0 5999 0 0 5865 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 24
Instab.:l= 57.3 *l= 40.1 0 0 0 cl= 1 = 0.92 lmd= 0 Rpf= 0 Rft= 0 Wmax/rel/lim= 2.1 0.1 2.3 m
m
Sez.N. 108 17 1.00 1 0 5999 0 0 3465 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 24
2*HEB180 qn= -102 1 0 6753 0 0 3436 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 27
Asta: 8 18 1.00 1 0 7502 0 0 3407 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 30
Instab.:l= 43.8 *l= 30.6 0 0 0 cl= 1 = 0.92 lmd= 0 Rpf= 0 Rft= 0 Wmax/rel/lim= 2.5 0.1 1.8 m
m
Sez.N. 108 18 1.00 1 0 7502 0 0 -2518 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 30
2*HEB180 qn= -102 1 0 7075 0 0 -2541 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 28
Asta: 9 19 1.00 1 0 6644 0 0 -2563 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 26
Instab.:l= 33.8 *l= 23.6 0 0 0 cl= 1 = 0.92 lmd= 0 Rpf= 0 Rft= 0 Wmax/rel/lim= 2.6 0.0 1.4 m
m
Sez.N. 108 19 1.00 1 0 6644 0 0 -4963 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 26
2*HEB180 qn= -102 1 0 3351 0 0 -5051 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 13
Asta: 10 20 1.00 1 0 0 0 0 -5138 0 341794 25219 30761 158266 61216 1233 2619 0
Instab.:l= 131.6 *l= 92.1 0 0 0 cl= 1 = 0.92 lmd= 0 Rpf= 0 Rft= 0 Wmax/rel/lim= 2.5 0.3 5.3 m
m
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32 di 36
C. ANCORAGGI PER CONTROVENTATURE
Verranno predisposti idonei profilati tipo UPN100 per il controventamento orizzontale della struttura mediante
fissaggio alla muratura perimetrale di piastre 200x200x8mm con barre filettate M12 e resina tipo HILTI HIT-HY70
come da particolare costruttivo indicato sugli elaborati grafici.
In particolare si predisporranno, su tre livelli come da indicazione del fornitore dell’impianto, n. 9 ancoraggi come
indicato nelle tavole progettuali e al punto A. della presente relazione e che si riportano al seguente punto 2.
1 PARAMETRI DI PROGETTO
L’analisi statica della struttura è stata eseguita nel rispetto della normativa italiana attualmente vigente in materia
ed elencata nel seguito.
Normativa di riferimento
In riferimento ai materiali utilizzati, si riportano nel seguito le principali caratteristiche assunte nei calcoli.
Acciaio S275JR
Viti classe 8.8
Dadi classe 8 – 6S
Bulloni classe 8.8
Acciaio S275JR
3
Peso: a = 78.50 kN/m
Modulo di elasticità tangenziale: E = 210000 MPa
Coefficiente di Poisson: = 0.3
Resistenza a rottura per trazione: ftk = 430 MPa
Resistenza di progetto: fyk = 275 MPa
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REAZIONI MASSIME AI VINCOLI DEL CASTELLETTO
Vengono fornite le massime reazioni nei punti di ancoraggio in fondazione e all’edificio esistente. La presente
relazione non tratta della verifica degli ancoraggi che verranno calcolati da altro tecnico abilitato.
Vincoli della struttura - nodi indicati con il simbolo: alla base E= ESPLICITO (cerniera con blocco rotazione
Z - solo per fini di calcolo in quanto le reazioni vincolari relative a tale blocco sono pari a zero); a parete E=
ESPLICITO blocco traslazioni X e Y; C= CERNIERA sferica completa; I = INCASTRO.
Reazione massima nel piano orizzontale – direzione x: Rxmax = -13590 N (nodo 36, comb.1)
Reazione massima nel piano orizzontale – direzione y: Rymax = -3900 N (nodo 36, comb.7)
Reazione massima nel piano verticale – direzione z: Rzmax = 18090 N (nodo 3, comb.7)
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La reazione massima di trazione pari a Rxmax = 13590 N verrà assorbita da n. 8 barre filettate M12 per ogni piastra
di ancoraggio.
Si riporta di seguito estratto della scheda tecnica del produttore della resina (che si allega per esteso al presente
documento e a cui riferirsi per i dati di posa):
Il profilato UPN100 sarà saldato alla piastra e al castelletto mediante minimo n. 2 cordoni di saldatura aventi
dimensioni minime 5x90mm di cui si riporta di seguito la verifica:
Sollecitazioni
N (N) 13590
T// (N) 0
T_|_ (N) 0
M (Nmm) 0
Dati saldatura
Acciaio S275
b (mm) 5
l (mm) 90
n° cordoni 2
M2 1.25 fy k (N/mm2) 275
a (mm) 3.54 ftk (N/mm2) 430
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