Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
INDICE
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
Nota bene. La presente relazione non riguarderà la verifica statica della struttura di
appoggio in c.a. e le relative verifiche delle fondazioni esistenti: tutto ciò sarà invece
onere di un altro professionista abilitato.
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
FIGURA 1. Schema sovrapposizione per giunzione lamiere del fondo del serbatoio
La parte superiore delle succhieruole delle tubazioni di aspirazione delle pompe di solle-
vamento (installazione sotto battente) è a quota 25 cm circa dal fondo del serbatoio (a
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
Q m3 s 3600-
- = 0.7 58.5
h v m = 0.7 ----------------------------- ------------------------- 0.20 m ,
D int m 1.5 0.154 1.5
essendo la portata nominale a mandata chiusa (della pompa scelta) Q = 58.5 m h lungo
una tubazione di aspirazione DN150 (diametro interno D int = 154 mm ). Verrà in ogni
caso prevista una piastra antivortice 60 x 60 da disporsi orizzontalmente a quota + 350
mm dal fondo del serbatoio di accumulo.
Il livello minimo in vasca deve dunque essere: h min = 0.25 m + 0.20 m = 0.45 m .
Assumendo un diametro utile del serbatoio di int = 6.40 m , l’altezza utile di liquido
sopra il livello minimo di sommergenza deve essere:
V utile 43.2 m 3
- = --------------------------------------2- 1.34 m
h w utile = -------------------------------
int 2 2 6.40 m 2
L’altezza complessiva del battente idrico (in condizioni statiche) misurata dal fondo è:
Imponendo almeno un franco di 200 mm, si avrà un’altezza complessiva della virola del
mantello pari a 2.00 m. In ogni caso, verrà prevista una tubazione di troppo-pieno DN100
(intradosso tubazione a quota 50 mm sopra il pelo liquido in condizioni statiche) con sca-
rico in fogna.
Nota. Per questo tipo di strutture (serbatoi in parete sottile per accumulo fluidi) le norme
italiane suddette non riportano nulla e rimandano a normative di comprovata validità. Per-
tanto, nelle calcolazioni verranno consultate anche le seguenti norme europee:
• EN 1993-1-3: Eurocode 3: Design of steel structures - Part 1-3: General rules - Sup-
plementary rules for cold-formed members and sheeting
• EN 1993-1-6: Eurocode 3: Design of steel structures - Part 1-6: Strength and stability
of shell structures
• EN 1993-4-2: Eurocode 3: Design of steel structures - Part 4-2: Tanks.
In particolare. per le verifiche sismiche si farà anche riferimento alle seguenti norme:
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
Osservazione sugli spettri di progetto. Per il computo delle inerzie sismiche, pur adot-
tando formulazioni di norme straniere, si impiegheranno gli spettri di progetto delle pseu-
doaccelerazioni riportate nel D.M.14.01.2008 (§ 3.2 Azione sismica).
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
API Standard 650. Welded Steel Tanks for Oil Storage, Addendum 4, 10th Edition, API,
American Petroleum Institute, Washington D.C., USA, 2005.
La normativa americana si pone come obiettivo la salvaguardia della vita umana e la pre-
venzione di conseguenze catastrofiche, per cui l’applicazione delle API 650 non garanti-
sce di evitare il parziale danneggiamento dell’opera. La parte delle API 650 legata alla
progettazione sismica è costituita dall’Annex E, ed è basata sulle tensioni ammissibili. Il
metodo semplificato utilizzato è l’applicazione di forze statiche equivalenti al sisma di
progetto; si tratta pertanto di una analisi di tipo statico equivalente, basata sugli spettri di
risposta.
Nota. Nelle calcolazioni di progetto e verifica di resistenza delle lamiere è stato adottato
per sicurezza il minimo carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0.2%:
fy 210-
f y = 210 MPa f d = -------- = -------- , (anche per lavorazione a freddo, da CP350)
M0 M0
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
dove il coefficiente parziale di sicurezza è stato fissato in funzione della particolare veri-
fica eseguita. In particolare, per la scelta del coefficiente parziale di sicurezza delle ten-
sioni resistenti si sono utilizzati i valori in tabella (da EN 1993-1-4):
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
Nota. Nelle calcolazioni dei fissaggi sotto trazione, taglio o loro combinazione si è
assunta per la resistenza f ub :
f ub = ub = 700 MPa
essendo ub il valore minimo per la resistenza a rottura a trazione per la classe di resi-
stenza 70 secondo quanto riportato nella EN ISO 3506. La relativa tensione di progetto è
stata computata pari al valore:
f yb = 450 MPa .
Importante. Gli elementi di collegamento è più opportuno che siano ottenuti per rullatura
perché generalmente più robusti di quelli fatti a macchina e perché offrono migliori resi-
stenze a fenomeni di grippaggio.
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
Nota bene. Il serbatoio, pur rientrando in classe d'uso II, è stato progettato, a vantaggio
di sicurezza, in classe d'uso III, ma solo a livello di dimensionamento. Si ribadisce, come
anche riportato sull’asseverazione, che la classe d'uso della struttura rimane la seconda.
Pertanto, anche coerentemente con quanto disposto al D.M.14.01.2008 - §2.4 per il solo
progetto e verifica strutturale della struttura metallica in oggetto, per i calcoli si dispone:
• Tipo di costruzione 2: Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimen-
sioni contenute o di importanza normale (vita nominale V N 50 anni )
• Classe d’uso III: struttura antincendio in esercizio anche dopo l’evento sismico per
incendi dovuti a eventuali rotture di tubazioni del gas (coefficiente d’uso C U = 1.5 )
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
5.3 Azione sismica (assunta per sicurezza solo per verifiche strutturali)
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
menti finiti soggetto alla pressione idrodinamica fornita da Eurocodice 8. Per evitare di
progettare in campo non elastico, si può fare in modo di esprimere la capacità della strut-
tura di dissipare energia, fornendo così un comportamento duttile, utilizzando analisi ela-
stiche lineari basate sullo spettro di risposta elastico scalato del coefficiente di struttura q,
detto spettro di progetto. Per strutture a silos in acciaio gli effetti delle azioni sismiche
possono essere calcolate basandosi su analisi elastiche globali senza tenere in conto del
comportamento non lineare del materiale stesso. La pressione idrodinamica del fluido
dovuta al sisma dovrebbe essere determinata, in linea di principio, adottando metodi di
analisi non-lineare capaci di riprodurre il comportamento dinamico del serbatoio e la
risposta idrodinamica del fluido contenuto, includendo l’accoppiamento fluido-struttura. Il
problema nel suo complesso è ovviamente di non facile soluzione. L’Appendice A in
EC8-4 fornisce alcune indicazioni sulle procedure ammesse per la combinazione delle
risposte modali nell'analisi mediante spettro di risposta e propone, inoltre, un metodo sem-
plificato dovuto a Malhotra. La norma richiama, inoltre, l'attenzione sulla necessità di
adottare un livello uniforme di precisione nell'approccio progettuale, ad esempio utiliz-
zando modelli di calcolo più raffinati (es. elementi finiti) a valle di calcoli più accurati
della pressione idrodinamica. Secondo l’EC8-4, il modello matematico discreto prevede
l’interazione di due masse di fluido agenti sul serbatoio:
• una certa porzione di liquido (detta “massa impulsiva”), posta nella parte inferiore del
serbatoio, agisce come una massa rigidamente attaccata al serbatoio e si muove all'uni-
FIGURA 3. Spettro di risposta elastico per massa impulsiva (smorzamento 5%) con Sd > 0.1g
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
sono con esso con un periodo proprio T imp , a cui è associato uno spettro elastico delle
pseudoaccelerazioni riferito a uno smorzamento del = 5.0 %
• una restante parte superiore di liquido (detta “massa convettiva”) si muove in modo
indipendente, mostrando fenomeni di sbattimento (“sloshing”), con un periodo proprio
di oscillazione T con , a cui è associato uno spettro elastico delle pseudoaccelerazioni
riferito a uno smorzamento dello = 0.5 % .
FIGURA 4. Spettro di risposta elastico per massa convettiva (smorzamento 0.5%) con Sd > 0.1g
1
T - + ------------------------ T -
S e T = 0.167 1.442 1.0 2.579 ------------ - 1 – ------------
0.149 1.0 2.579 0.149
• T B T T C con:
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
• T C T T D con:
0.447
S e T = 0.167 1.442 1.0 2.579 -------------
T
• T D T con:
0.447 2.268-
S e T = 0.167 1.442 1.0 2.579 ------------------------------
T2 0.2 g (secondo NTC2008).
1
T - + ------------------------ T -
S e T = 0.167 1.442 1.348 2.579 ------------ - 1 – ------------
0.149 1.0 2.579 0.149
• T B T T C con:
• T C T T D con:
0.447
S e T = 0.167 1.442 1.348 2.579 -------------
T
• T D T con:
0.447 2.268-
S e T = 0.167 1.442 1.348 2.579 ------------------------------ 0.2 g (secondo NTC2008).
T2
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
Lo schema di vincolo è una trave equivalente incernierata alla base e con delle rigidezze
dovute alle cerchiature dei paralleli del mantello.
In particolare, alle varie componenti armoniche dei carichi esterni (idraulici e termici) cor-
rispondono altrettanti meccanismi resistenti. Considerando per semplicità e ai fini di un
predimensionamento l’armonica n = 0, il regime statico è quello di una trave incernierata
al piede e soggetta ad una serie di molle, la cui rigidezza dipende dall’azione delle lamiere
del mantello. La rigidezza equivalente della trave equivalente è (armonica n = 0):
Es 3 -
EJ = ------------------------ (EQ 2)
12 1 – 2
K = Es R 2 (EQ 3)
essendo:
• E il modulo elastico delle lamiere
• il coefficiente di Poisson
• s lo spessore (costante) della monovirola del mantello
• R il raggio del serbatoio cilindrico
• q z la pressione del carico variabile sul mantello lungo l’altezza.
d4w z
EJ ----------------- + Kw z = q z . (EQ 4)
dz 4
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
Definito con il parametro geometrico (indipendente dal modulo elastico del materiale)
che governa l’interazione tra strisce meridiane e di parallelo ed avente dimensioni fisiche
corrispondenti all’inverso di una lunghezza:
1.31
K - ----------
= 4 -------- (EQ 5)
4EJ Rs
4wz
d----------------- z
+ 4 4 w z = q---------- . (EQ 6)
dz 4 EJ
L C = --1- = ----------
Rs = 0.54 s
int (EQ 7)
1.31
da cui dipende l’entità dei movimenti del mantello cilindrico, e la relativa grandezza deri-
vata (lunghezza d’onda a cui risulta correlata la capacità smorzante dei paralleli):
Le funzioni delle distribuzioni delle coppie e delle forze radiali alla base del mantello che
risolvono il problema del carico idrostatico sono le seguenti:
avendo definito l’asse z diretto dal fondo del serbatoio verso il pelo liquido (a quota z = H)
e l’asse r diretto radialmente dal centro del serbatoio verso il mantello. In particolare, la
soluzione del sistema risolvente:
3 2 2
H 0 L C M 0 L C w HR
------------
- + -------------- + ----------------- = 0
2EJ 2EJ 2Es (EQ 10)
2
H0 LC M0 LC w R
2
------------- + -------------
- + ------------ = 0
2EJ EJ Es
la cui soluzione fornisce i valori nelle lamiere del mantello sul fondo del serbatoio:
2 2
w LC H – LC w LC H
- --------------------- 0.3 w H R s
M 0 = -------------------------------------- (EQ 11)
2 2
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
avendo tenuto conto che, per i serbatoi metallici, risulta con buona approssimazione
L C << H . Gli spostamenti radiali sono dati dalla soluzione del sistema, data dalla somma
della soluzione dell’omogenea associata e della soluzione particolare:
2 z 3 z
q z R 2 M 0 L C – ----- -
z z M 0 L C – ----- -
z
w z = ----------------- + -------------- e cos ------ – sin ------ + -------------- e cos ------ (EQ 13)
LC LC
Es 2EJ LC LC 2EJ LC
R
N z = w z ------ . (EQ 14)
Es
Per quanto riguarda le strisce di meridiano, queste sono soggette a momenti flettenti signi-
ficativi soltanto nel tratto alla base lungo L C , poiché si è visto che oltre tale valore gli
effetti di bordo legati alla congruenza si dissipano. Gli andamenti delle sollecitazioni flet-
tenti M z e taglianti V z radiali in funzione dell’altezza z sul mantello si calcolano:
z z
– ------ – ------
z z z
cos ------ + sin ------ + H 0 L C e sin ------
LC LC
M z = M0 e (EQ 15)
LC LC LC
z z
– ------ – ------
2M z z z
sin ------ + H 0 e cos ------ – sin ------ .
LC LC
V z = – ----------0- e (EQ 16)
LC LC LC LC
fy fy R fy R 210 3200
- = ---------------------
------- - = 3 s min = ----------------------
- , s min = ------------------------------------- 1.9 mm .
c1 0.6 E s 0.6 E 3 0.6 200000 3
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
Es- = --------------------------------------
200000 3.0 - = 0.058593 N mm 3 = 58593 kN m 3 .
K = -----
R 2 3200 2
Es 3 3.0 3 =
- = 200000
EJ = ------------------------ ------------------------------------
- 494505 Nmm 2 mm = 0.49 kNm 2 m .
12 1 – 2 12 1 – 0.3 2
Parametro geometrico:
lunghezza caratteristica:
1 1
L C = --- = ------------- 0.076 m = 76 mm .
13.15
2
w LC H – LC 0.076 2 2.00 – 0.076 - = 0.055 kNm m
- = 9.81
M 0 = ------------------------------------------ -------------------------------------------------------------------------- (EQ 17)
2 2
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
Dal grafico, risulta al più: c w = 0.95 . Tale coefficiente rappresenta il rapporto fra lo spo-
stamento massimo (wmax) e quello generato dal carico idrostatico su un serbatoio libero di
dilatarsi alla base (wp). Poiché:
H - w H R 2 w H R2 9.81kN m 3 2.00 m -
w p = p----------- - w max = c w ------------------------
= ------------------------ - = 0.95 -----------------------------------------------------------
K Es Es 58593 kN m 3
9.81kN m 3 2.00 m -
w max = 0.95 ----------------------------------------------------------- = 0.00032 m 0.4 mm (compatibile).
58593 kN m 3
FIGURA 6. Spostamenti radiali massimi in condizioni massime idrostatiche (troppo pieno guasto)
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
Larghezza striscia di mantello resistente: unitaria b = 1.0 m con spessore s = 3.0 mm.
• area resistente: A = 1000 3 = 3000 mm 2
• modulo elastico resistente: W el = bs 2 6 = 1000 3 2 6 = 1500 mm 3 .
N Sd0 M Sd0
= ----------- + ------------ = 90000
--------------- + 83000
--------------- = 30 + 54 = 84 MPa .
A W el 3000 1500
H Sd0
= ----------- = 2200
------------ = 0.74 MPa .
A 3000
fy
= 210
2 2
id = + 3 = 84 2 + 3 0.74 2 = 84 MPa -------- --------- = 190 MPa ,
M0 1.1
verificato.
–6
w T = R T = 16 10 C –1 3200 mm 10C 0.6 mm
3 2
H 0t L C M 0t L C
- + ---------------- + T R = 0
--------------
2EJ 2EJ (EQ 19)
2
H 0t L C M 0t L C
--------------- + ---------------
-=0
2EJ EJ
Le equazioni risolventi permettono di trovare le sollecitazioni che consentono la con-
gruenza all’incastro nella base:
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
–6
T R- = 2-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
0.49 kNm 2 m 16 10 C –1 10C 3.20 m
M 0t = 2EJ
-------------------------------------
LC
2 0.076 m 2
M 0t = 0.087 kNm m
2M 0t 2 0.087 kNm m
- = – ------------------------------------------------- = – 2.29 kN m .
H 0t = – -----------
LC 0.076 m
Considerando per questa situazione il minimo livello idrico nel serbatoio (minimo livello
di sommergenza delle pompe (45 cm di battente idrico), si ha:
N Sd M Sd 90000 131000
= --------
- + ---------- = --------------- + ------------------ = 30 + 87.3 118 MPa .
A W el 3000 1500
H Sd
- = 3440
= ----------- ------------ = 1.15 MPa .
A 3000
fy
= 210
2 2
id = + 3 = 118 2 + 3 1.15 2 = 118 MPa -------- --------- = 190 MPa ,
M0 1.1
1c
- = 112
---------------- --------- = 3.7 3.0 (in fase di predimensionamento: soddisfacente).
N Sd A 30
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
L’entità delle masse impulsive m i e convettive m c sono date dai valori nel prospetto A1
dell’EC8-4:
dove:
• C i è un coefficiente adimensionale relativo al periodo T imp di oscillazione della
massa impulsiva
• C c è un coefficiente (dimensionale) relativo al periodo di oscillazione T con di massa
convettiva
• m massa totale fluida
• m w massa del mantello (vedere più avanti)
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
Da cui si calcola:
• massa acqua silos: m = R 2 H w = 3.20 2 1.80 9.81 = 568 kN
• m r massa acciaio mantello struttura (assenza di copertura, m w = 0 ):
m r = 2RsH str g + m r =
3.0
2 3.20 m -------3- m 2.00 m 7900 kg m 3 9.81 m s 2 + 4000 N = 13400 N
10
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
w H 1000 1.80 -
T imp = C i ---------------------
- = 7.51 -------------------------------------------------- 0.031 sec
sR E 3.0 3200 2.0 10
8
T imp 1 T imp
- + ------------------------- 1 – ------------
S e T imp = 0.167 1.442 1.0 2.579 ------------ - = 0.320
0.149 1.0 2.579 0.149
Taglio SLV mantello. Massimo taglio di progetto SLV alla base (intero perimetro):
Q = m i + m w + m r S e T imp + m c S e T con
Flessione SLV mantello. Massimo momento flettente di progetto SLV sopra la base
(intero perimetro saldato):
M = m i h i + m w h w + m r h r S e T imp + m c h c S e T con
con h r = 0.5 2.0 = 1.0 m l’altezza del centro di gravità della parete a quota e h w = 0
perché il silos è senza tetto.
Flessione SLV lamiere fondo a contatto con fondazione. Massimo momento flettente di
progetto SLV sulle lamiere di fondo del serbatoio a contatto con la struttura di fondazione
per il silos:
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
Nota. Il calcolo dell’azione sismica sopra riportato è stato effettuato per il caso di serba-
toio cilindrico fissato alla base (come indicato nella EC8-4). Nei casi più comuni però si
sceglie di non ancorare la base del serbatoio, consentendo il sollevamento di parte di esso
sotto l’azione sismica per bilanciarne il momento destabilizzante. A causa della minore
superficie di contatto, le compressioni nel mantello non sollevato aumentano così notevol-
mente, rischiando di instabilizzarlo.
Intanto, si ha:
• peso totale del fluido + peso mantello: W = m + m r = 568 + 13.4 = 581.4 kN
• altezza lamiere mantello: H = 2.00 m
• raggio silos: R = 3.20 m
• rapporto geometrico H/R = 0.625
• parametro adimensionale:
123.3 kNm
M - = --------------------------------------------------
--------- - 0.11 (valore troppo elevato per fig. A.11 - EC8-4).
WH 581.4 kN 2.0 m
Nota bene. l’analisi non può essere condotta seguendo la normativa europea (EC8-4) che
tende sempre a sovrastimare le azioni sismiche. La causa principale di ciò sono i fattori di
struttura troppo ridotti (1.5 per l’impulsive, 1 per lo “sloshing”) che non consentono di
computare le capacità dissipative dell’acciaio componente il mantello.
Queste assunzioni risultano troppo gravose, e la conseguenza è una valutazione sovrasti-
mata delle azioni, e in questo caso non consentono di progredire nell’analisi.
13.4 + 0 13.4 + 0
w T = ------------------- = -------------------------- = 0.67 kN m
2R 2 3.20
La larghezza anulare - secondo la API 650 Std. - non deve essere minore di 45 mm e non
minore di 0.035D = 112 mm . Si adotta una larghezza anulare maggiore di:
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
L a = 750 mm L = 740 mm .
M0 123.3 kNm
J = ------------------------------------ - 0.36 .
--------------------------------------------------
D 2 w T + w L 6.40 2 0.67 + 7.7
Risultando J 4 il fondo non si solleva: la sezione deve quindi considerarsi non par-
zializzata e il fondo non necessita di ancoraggi. In ogni caso, per sola sicurezza, si consi-
dera la situazione di serbatoio comunque parzialmente sollevato al piede.
In base quindi al grafico normalizzato si impone l’ampiezza dell’angolo che sottende la
zona distaccata: 2 240 .
FIGURA 7. Curva sperimentale per la determinazione dello sforzo normalizzato (silos acciaio)
Lo sforzo normalizzato è:
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
N v max + w L
- 4.9
-----------------------------
wL + wT
da cui, essendo lo spessore del mantello s = 3.0 mm, si ricava la massima tensione assiale
in condizioni sismiche SLV:
33.3 N mm
c = N v max s = ------------------------------ 11.1 MPa .
3.0 mm
che, incrementata per sicurezza fino al 30% per tenere conto dell’incremento sismico,
diventa:
T = 1.30 p 27 MPa .
Secondo la norma API 650 le verifiche delle tensioni alla resistenza e all’instabilità si arti-
cola in due fasi:
1. verificare che le tensioni di meridiano indotte dal sisma + il peso proprio siano infe-
riori ad un certo valore
2. verificare che le tensioni di parallelo indotte da sisma + carico idrostatico non portino
a snervamento della lamiera costituente il mantello
w HD 2
- 44 allora F C = 83s
se ---------------- --------
s 2 D
w HD 2 83s
- 44 allora F C = -----------
se ---------------- - + 7.5 w H 0.5f y = 105 MPa .
s2 2.5D
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
Esito I verifica:
33.3 N mm
c = ------------------------------ 11.1 MPa F C = 28.0 MPa (verificato):
3.0 mm
(verificato).
con T con = C C R = 1.70 3.2 = 3.04 sec su spettro elastico scalato con smorza-
mento allo 0.5%. In tal caso, risulta idoneo un franco di 20 cm sopra il pelo liquido in con-
dizioni di esercizio.
10.1 Premessa
Come si è visto, le dimensioni geometriche della struttura non consentono di poter termi-
nare la verifica seguendo la normativa europea EC8-4 (Annex A), risultata non applicabile
alla geometria in esame (soli rapporti M WH compresi tra 0 e 0.07). Si è quindi adot-
tato il metodo di calcolo descritto nella normativa americana API 650 Std, valida per silos
non ancorati e senza struttura di copertura, ma sempre utilizzando gli spettri di progetto
delle NTC2008 scalati secondo le indicazioni dell’Eurocodice 8 (le cui inerzie sismiche
risultano maggiormente penalizzanti rispetto alle formulazioni della API 650).
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
1. Per maggiori dettagli su eventuali carichi eccezionali gravanti sulle strutture di supporto, a causa di rotture di tubazioni o
simili, si rinvia alla relazione di progetto degli impianti.
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
p c t = n cosh n J n cos Acn t (EQ 22)
n=1
Nota bene. Poiché l’accelerazione è funzione del tempo, questa formulazione si presta per
una analisi time history, tuttavia verrà da qui utilizzata per un’analisi statica equivalente;
pertanto ad A g t verrà sostituita la pseudoaccelerazione ricavata dagli spettri di risposta
elastici (conformi alle NTC2008) ma scalati secondo le indicazioni dell’EC8-4.
Di seguito, l’andamento delle sovrapressioni ( p i , p c ) sismiche SLV espresse in funzione
del rapporto z/H normalizzato:
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
La sovrapressione sul fondo è stata assunta linearizzata a partire dai valori di sovrapres-
sione in corrispondenza delle zone di saldatura del mantello con il trincarino e quindi
anch’essa in funzione di cos .
FIGURA 9. Sovrapressione SLV linearizzata secondo l’altezza (in ordinata l’altezza liquida)
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
FIGURA 10. Input carico idrostatico su due spicchi simmetrici (battente idrico statico 1.80 m)
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
L’analisi quindi sarà condotta utilizzando un solutore non lineare, per non linearità di con-
tatto e materiali.
L’input relativo alle sovrapressioni sismiche è invece il seguente:
FIGURA 11. Input sovrapressioni SLV su due spicchi simmetrici (battente idrico statico 1.80 m)
avendo modellato degli elementi “Plate” quadrangolari di altezza 0.20 m sul mantello.
L’andamento delle sovrapressioni sul fondo del serbatoio - di andamento quasi sinusoidale
- sono state modellate considerando delle distribuzioni lineari costanti a tratti e pari al
massimo della loro entità (in corrispondenza dell’intersezione con il fondo del mantello) e
pari a zero nel centro del serbatoio dove avviene il cambio di concavità delle distribuzioni
di sovrapressione.
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
FIGURA 12. Input sovrapressioni SLV su mantello e fondo (battente idrico statico 1.80 m)
La condizione di vincolo del serbatoio è stata modellata imponendo una costante di Win-
kler sufficientemente alta per schematizzare una struttura monolitica in c.a. sufficiente-
mente rigida da poter essere considerata praticamente indeformabile. Parallelamente, si
sono disposti dei vincoli alla sola traslazione radiale per schematizzare l’attrito delle
lamiere sulla superficie di appoggio che consentano solo eventuali sollevamenti del fondo.
Di seguito, le combinazioni di carico considerate per l’analisi statica e sismica (per il solo
solutore lineare).
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
33.3 N mm
c = N v max s = ------------------------------ 11.1 MPa
3.0 mm
FIGURA 14. Massime tensioni di meridiano [MPa] da analisi FEM non lineare
T = 1.30 p 27 MPa .
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
TT = 26.96 MPa
FIGURA 15. Massime tensioni di parallelo [MPa] da analisi FEM non lineare
Anche in questo caso, le tensioni sono in piena armonia. Il modello FEM si considera
quindi assolutamente validato. Nella schermata di seguito, l’andamento delle tensioni di
parallelo (massime tensioni sul mantello). Come si vede, le massime tensioni si registrano
sulle lamiere del mantello a circa 20 cm dal fondo del serbatoio.
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
FIGURA 16. Andamento lungo l’altezza del mantello delle tensioni di parallelo (SLV)
F TT = 27.5 kN mm 3 mm = 82,5 kN .
F TT
- = 30 kN .
F 1TT = --------
3
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
F 1TT B p Rd = 30.18 kN
marzo 5, 2017 Attività N.75/2/B ai sensi del D.P.R. 1 agosto 2011 N.151
Nota bene. Dovendo in ogni caso, per necessità di tenuta stagna di tutte le superfici del
mantello, evitare la presenza di superfici non perfettamente aderenti, si provvederà a riem-
pire le connessioni con idoneo cordone di saldatura (convesso) di spessore pari almeno a
quello delle lamiere e di materiale adeguatamente resistente. Si veda dettaglio riportato
nella figura precedente.
La vasca di accumulo, con le dimensioni richieste per esigenze di fruibilità degli spazi,
non soddisfa i requisiti della UNI9490 in relazione al volume utile al netto del minimo
livello (così come determinato in 4.9.7.1 della norma suddetta). Occorre pertanto verifi-
care la disponibilità di una portata di rincalzo tale da soddisfare la richiesta delle utenze
antincendio servite.