1.1 DATI
Dati generali
Comune: Pietra Ligure
Provincia: Savona
Altitudine: 3 m s.m.
Latitudine: 45°8' N
Longitudine: 8°16’ E
Classe dell'edificio: I
Vita nominale struttura: 50 anni
Orizzonte 2
γterreno: 2000 kg/m3
C drenata: 0,5 kg/cm2
φ: 30°
E: 480 kg/cm2
M: 340 Mpa
Densità relativa 80 %
Categoria sismica: C
Carico da neve
qs=mi*qsk*CE*Ct
qsk= 1,50 KN/m2 poiché as ≤ 200 m s.l.m.
qref.(Tr)=αr*(Tr)*qsk
Tr=α*Td=10*50=500 anni
qref=1,12*1,50=1,68 KN/m2
CE=1,1
(Topografia riparata; aree in cui la costruzione considerata è sensibilmente più bassa del
circostante terreno o circondata da costruzioni o alberi più alti).
Carichi permanenti
Copertura 0,40m*2500kg/m3*(7,4m*7,55m)= 55870,0 kg
Pareti in c.a. 2* 0,40m*2500kg/m3*(4,0m*6,75m)= 54000,0 kg
0,30m*2500kg/m3*(4,0m*6,75m)= 20250,0 kg
3
2* 0,40m*2500kg/m *(4,0m*7,40m)= 59200,0 kg
3
Platea in c.a. 0,65m*2500kg/m *(7,8m*7,95m)= 100766,25 kg
Sovr. Perm. 2000kg/m3*(7,8m*7,95m)= 124020,0 kg
Peso pompe 4* (410kg)= 1640,0 kg
Acqua int. 3,20m*1000kg/m3*(6,6m*6,75m)= 142560,0 kg
558306,25 kg
Carichi variabili
Sovr. Var. 1000kg/m2*(7,8m*7,95m) = 62010,0 kg
Sovr. neve 150kg/m2*(7,4m*7,55m) = 8380,5 kg
70390,5 kg
TOTALE 628696,75 kg
1.2 VERIFICHE
Il dimensionamento del manufatto interrato è effettuato con il metodo degli Stati Limite,
utilizzando valori di calcolo di azioni e resistenze, mediante coefficienti di sicurezza parziali
che riducono i valori delle proprietà resistenti del terreno e dei materiali strutturali, ed
incrementano i valori caratteristici delle azioni instabilizzanti o dell'effetto delle azioni.
Le pareti del manufatto interrato sono soggette all'azione della spinta delle terre in condizioni
statiche, sismiche ed eventuali ulteriori azioni esterne.
I fenomeni di interazione terreno-struttura assumono una funzione fondamentale.
La scelta delle dimensioni del manufatto interrato deve essere effettuata in funzione dei
requisiti di funzionalità, delle caratteristiche meccaniche del terreno, delle sue condizioni di
stabilità, di quella dei materiali di riporto, dell'incidenza sulla sicurezza di dispositivi
complementari, (rinforzi, drenaggi, tiranti ed ancoraggi), e delle fasi costruttive.
Spinta a Riposo
Si assume che sui piedritti agisca la spinta calcolata in condizioni di riposo.
Il coefficiente di spinta a riposo è espresso dalla relazione
K0 = 1 - sinφ
dove φ rappresenta l'angolo d'attrito interno del terreno di rinfianco.
Quindi la pressione laterale, ad una generica profondità z e la spinta totale sulla parete di
altezza H valgono
σ = γ z K0 + pvK0
Verifiche di stabilità
Note le forze che sollecitano l'opera in esame, per effettuare la verifica di stabilità , bisogna
controllare, per una serie di stati di equilibrio limite, che l'effetto delle azioni resistenti (o
stabilizzanti) risulti maggiore dell'effetto delle azioni sollecitanti (o instabilizzanti),
considerando i valori di calcolo di azioni e resistenze.
Con riferimento alle condizioni limite che si innescano a seguito di meccanismi di collasso,
dovuti alla mobilitazione del terreno, per le opere di sostegno si distinguono Stati Limite
Ultimi di tipo Geotecnico (GEO) e di equilibrio (EQU).
Sono classificabili come Stati Limite Ultimi di tipo Geotecnico: lo scorrimento dell'opera sul
piano di posa, il collasso per carico limite dell'insieme fondazione-terreno e la stabilità
globale del complesso opera di mobilitazione della resistenza del terreno di fondazione, viene
trattato come uno Stato Limite di Equilibrio.
I coefficienti parziali di sicurezza da adottare sia per le azioni (A), che per i parametri di
resistenza del terreno (M) sono quelli indicati nelle tabelle precedenti, mentre quelli da
applicare alle resistenze globali ( R ) dipendono dal tipo di verifica e sono riportati nella
seguente tabella:
Comb. capacità portante scorrimento stabilità globale
R1 1 1 1
R2 1 1 1,10
R3 1,40 1,10 1
Per il caso in esame le verifiche allo scorrimento ed al Carico Limite dell'insieme fondazione-
terreno vengono fatte secondo l'Approccio 1, in cui i coefficienti (A1) vengono combinati con
quelli (M1) e (R1) e sono rilevanti per stabilire la capacità strutturale delle opere interagenti
Approccio 1
A1+M1+R1
- azioni amplificate secondo Tab. 6.2.I (A1) (NTC)
G*1,3 + Q*1,5
- parametri secondo Tab. 6.2.II (M1) (NTC)
γφ' = 1,0 ; γγ = 1,0
- resistenze secondo Tab. 6.4.I (R1-capacità portante) (NTC)
γR = 1,0
Qult < Qlim
Qlim = A*(C*Nc*Sc+q*Nq*Sq+1/2*B*γ'*Nγ*Sγ)
con
φ= 20°
c= 50 KN/m2
Zfalda = 1,5 m
q = σ'v0 (-5,00m) =55 KN/m2
Nq = 18,40
Nc = 30,14
Nγ = 22,40
Sq = 1,57
Sc = 1,60
Sγ = 0,61
Qlim =5290,74 KN/m2
Qult = 134,07 KN/m2
Il progetto prevede l'ampliamento di una struttura interrata esistente nel Comune di Pietra
Ligure (SV).
La struttura viene analizzata nel suo complesso, e più precisamente verrà realizzata una
fondazione a quota -5,00 m dal piano campagna, su letto di calcestruzzo magro
preventivamente realizzato.
Il manufatto presenta dimensioni in pianta di 7,40 m x 7,55 m ed un'altezza totale di 5,00 m.
La fondazione verrà realizzata mediante una platea in C.A di spessore 0,65 m e dimensioni in
Strato di base
Descrizione Orizzonte 2
Peso di volume 2000,00 [kg/m3]
Peso di volume saturo 2200,00 [kg/m3]
Angolo di attrito 30,00 [°]
Angolo di attrito terreno struttura 20,00 [°]
Coesione 0,50 [kg/cm2]
Costante di Winkler 7,50 [kg/cm2/cm]
Tensione ammissibile 2,00 [kg/cm2]
Impostazioni di progetto
Verifica materiali
Stato Limite Ultimo
Coefficiente di sicurezza calcestruzzo γc 1.60
Fattore riduzione da resistenza cubica a cilindrica 0.83
Fattore di riduzione per carichi di lungo periodo 0.85
Coefficiente di sicurezza acciaio 1.15
Coefficiente di sicurezza per la sezione 1.00
fcd'=0.5*fcd
k=1+(200/d)1/2
vmin=0.035*k3/2*fck1/2
Verifiche secondo
Norme Tecniche 2008 - Approccio 1
Condizioni di carico
Convenzioni adottate
Origine in corrispondenza dello spigolo inferiore sinistro della struttura
Carichi verticali positivi se diretti verso il basso
Carichi orizzontali positivi se diretti verso destra
Coppie concentrate positive se antiorarie
Sisma
Combinazioni SLU
Accelerazione al suolo ag = 0.08 [m/s2]
Coefficiente di amplificazione per tipo di sottosuolo (S) 1.50
Coefficiente di amplificazione topografica (St) 1.00
Coefficiente riduzione (βm) 0.18
Rapporto intensità sismica verticale/orizzontale 0.50
Coefficiente di intensità sismica orizzontale (%) kh=(ag/g*βm*St*Ss) = 0.22
Coefficiente di intensità sismica verticale (%) kv=0.50 * kh = 0.11
Combinazioni SLE
Accelerazione al suolo ag = 0.08 [m/s2]
Coefficiente di amplificazione per tipo di sottosuolo (S) 1.50
Coefficiente di amplificazione topografica (St) 1.00
Coefficiente riduzione (βm) 0.18
Rapporto intensità sismica verticale/orizzontale 0.50
Coefficiente di intensità sismica orizzontale (%) kh=(ag/g*βm*St*Ss) = 0.22
Coefficiente di intensità sismica verticale (%) kv=0.50 * kh = 0.11
Forma diagramma incremento sismico Rettangolare
Per il dimensionamento della soletta di copertura realizzata in C.A. in opera per uno spessore
di 0,40 m si sono considerati i seguenti carichi permanenti e variabili:
Permanenti strutturali:
Peso proprio soletta
0,4 m x 2500 kg/m3 = 1000 kg/m2
Permanente sovrastante la soletta:
La copertura viene realizzata in opera mediante una soletta in getto pieno di cls di spessore
0,40 m sostenuto dalle pareti perimetrali in C.A. con ripartitori orizzontali in direzione
perpendicolare all’andamento dell’armatura principale del solaio.
L’ipotesi di calcolo utilizzata è quella di soletta piena semincastrata lateralmente ai muri
perimetrali.
Nel caso in cui vengano eseguiti fori nella soletta di copertura, questi dovranno essere bordati
con opportuni cordoli armati, come indicato nei disegni esecutivi.
L’armatura dei muri perimetrali è calcolata considerando una striscia di muro di larghezza
pari a 1 metro, ipotizzando alla base un vincolo di semincastro alla fondazione ed un vincolo
di appoggio in sommità al solaio di copertura.
Verifica sezione più sollecitata:
Msoll. = 26,4 KNm
Mult. = 176,0 KNm
Armatura principale:
1φ18/20'' (armatura verso l'esterno)
1φ18/20'' (armatura verso l'interno)
Armatura ortogonale alla principale:
1+1φ12/20''
Verifica della sezione più sollecitata della platea di fondazione realizzata in opera per uno
spessore di 0,65 m:
Msoll. = 91,64 KNm
Mult. = 369,6 KNm
Armatura principale:
1φ20/20'' (armatura verso l'esterno)
1φ20/20'' (armatura verso l'interno)
Armatura ortogonale alla principale:
1+1φ12/20''
Le normative cui si farà riferimento nello sviluppo dei calcoli sono le seguenti:
• Legge 05.11.1971 n°1086 “Norme per la disciplina delle opere in conglomerato
cementizio armato, normale, precompresso e per le strutture metalliche”;
• D.M. 14 gennaio 2008 “Nuove Norme tecniche per le costruzioni”;
• Circolare Min. Infrastrutture e Trasporti 2 febbraio 2009 n° 617 “Applicazione
nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008;
• Deliberazione Giunta Regione Lombardia del 28 Maggio 2008 N. 8/7374.
1.9 MATERIALI
Acciaio B450C
ftk = 540 N/mm2
fyk = 450 N/mm2
fyd = (450 N/mm2)/1,15 = 391,30 N/mm2
Es = 200000 N/mm2
Acciaio per rete elettrosaldata conforme alla vigente normativa (D.M. 14.01.2008).
Il presente capitolo illustra le caratteristiche geotecniche dei materiali entro i quali saranno
fondate le varie opere in progetto, i parametri effettivamente assunti nei calcoli, i diagrammi e
le verifiche strutturali dei vari dispositivi di sostegno (palancole) degli scavi previsti in
progetto.
I parametri caratterizzanti i terreni di fondazione sono desunti dai numerosi sondaggi eseguiti
in corrispondenza delle varie opere.
I risultati dei sondaggi sono riportati ed ampiamente discussi nella “Relazione geologica e
geotecnica” del presente Progetto.
Sono stati rispettati i dettami della vigente normativa tecnica, in particolare le prescrizioni di
cui alle "Norme Tecniche per le costruzioni D.M. 14 gennaio 2008” e successiva “Circolare
esplicativa n° 617 del 2 febbraio 2009”.
1.10.3 Descrizione
Come illustrato negli elaborati grafici di progetto, si prevede una tipologia di palancola
metallica Fe 510.
Si prevede uno scavo parziale per i primi 1,5 m dal piano campagna, e l’infissione delle
palancole a partire da -1,5 m dal piano campagna, quota che coincide con la falda.
Di seguito sono riportate le verifiche in condizioni statiche e sismiche della tipologia di
palancola.
I calcoli sono condotti attraverso una simulazione numerica, sviluppata con il metodo degli
elementi finiti con l’ausilio del programma di calcolo Paratie Plus della CeAS.
Ai fini cautelativi, i valori di coesione degli strati di terreno attraversati dalle palancole,
vengono assunti ridotti rispetto a quelli indicati nella relazione geologica.
Tutti i calcoli sono eseguiti tenendo conto della sola spinta del terreno, della spinta idrostatica
e di un sovraccarico variabile a monte di 200 kg/m2. Pertanto, non dovranno essere depositati
materiali con peso superiore a 200 kg/m2 in testa alle palancole e dovrà essere materialmente
impedito il transito di mezzi d’opera a monte di esse
Il coefficiente di spinta attiva del terreno, Ka, viene calcolato con la formula di Rankine,
tenendo conto dell’angolo di attrito interno del terreno ( φ'k caratteristico o φ'd di progetto a
seconda della condizione di carico), dell’angolo di inclinazione della spinta (assunto sempre
pari alla metà dell’angolo di attrito considerato) e dell’inclinazione del terreno di monte.
Il coefficiente di spinta passiva del terreno, Kp, è calcolato con la formula di Rankine, tenendo
conto dell’angolo di attrito interno del terreno di volta in volta considerato, dell’angolo di
inclinazione della spinta (assunto sempre pari alla metà dell’angolo di attrito considerato) e
dell’inclinazione del terreno di valle, sempre pari a zero.
Viene considerata la spinta idrostatica della falda a monte delle palancole.
SLU-STR: è la combinazione per le verifiche agli SLU generalmente più gravosa per il
raggiungimento della resistenza degli elementi strutturali. I calcoli vengono eseguiti valutando
la Combinazione 1 delle NTC (A1+M1+R1), nella quale sono unitari i coefficienti sui
parametri di resistenza del terreno e di resistenza globale, mentre sono amplificate le azioni
permanenti e variabili. Quindi, le azioni variabili vengono moltiplicate per il coefficiente 1,5 ,
ed il solo peso proprio del terreno viene moltiplicato per il coefficiente 1,3. L’angolo di attrito
interno del terreno ed i coefficienti di spinta sono assunti con i loro valori caratteristici.
Strato 1 (superiore)
φ'd = 27 °
SLU-SISMA: è la combinazione per le verifiche agli SLU in cui viene inserita la spinta
sismica, i permanenti vengono presi con il loro valore unitario, mentre i variabili vengono
ridotti mediante un coefficiente moltiplicativo.
ah = Kh x g = α*β*amax = 1x1x0,12 = 0,12
amax = 0,08 x 1 x 1,5 = 0,0492
Ss = 1,5
ST = 1,0
α=1
β=1
Strato 1 (superiore)
φ'd = 27 °
ΚaE = 0,422 → (1+KV)*Kae
ΚpE = 2,444 → (1-KV)*Kpe
Strato 2 (inferiore)
φ'd = 30 °
ΚaE = 0,378 → (1+KV)*Kae
ΚpE = 2,770 → (1-KV)*Kpe
Il sovraccarico “q” :
q = 200 kg/m2
In Allegato 1 si riportano i diagrammi della deformata, dei momenti flettenti e delle azioni
taglianti sulla paratia, per le tre combinazioni di carico considerate (SLE, SLU-GEO e SLU-
STR). Nella tabella seguente vengono riassunti i valori massimi delle deformazioni, dei
momenti flettenti, dei tagli e delle azioni assiali sui puntoni. I valori delle azioni sono riferite
Fase 1:
Fase 2:
SLS Momento:
SLU-GEO Momento:
SLU-STR Momento:
2.1 ANAGRAFE
Ubicazione fabbricato:
Comune: Pietra Ligure
Provincia: Savona
N° fabbricati: 1
Dati proprietà:
Intestazione:
Indirizzo:
C.F.:
P.IVA:
Impresa costruttrice:
Denominazione:
Indirizzo:
N° iscrizione Camera di Commercio:
C.F.:
P.IVA:
Dati catastali:
Foglio:
Mappale:
Subalterno:
Dati storici:
Data di costruzione:
Interventi eseguiti:
Interventi provvisionali:
Verbali di diffida/ordinanza:
Dati quantitativi:
Area di sedime:
Altezza massima edificio: 5,00 m
N° di piani fuori terra: 0
N° di piani entro terra: 1
N° scale:
Volume entro terra:
Volume fuori terra:
Pertinenze:
Superficie totale:
Strade:
Accessibilità:
Intensità del traffico:
Rapporto con altri edifici: no
Autonomia statica del fabbricato: sì
Dati urbanistici/normativi:
Regime vincolistico:
Finitura esterna
Tipologia finitura:
Colore finitura:
Spessore:
Materiale:
Finitura interna
Tipologia finitura:
Colore finitura:
Spessore:
Materiale:
2.2.1 Fondazioni
Descrizione:
Opere in c.a. necessarie a ripartire i carichi di progetto sul terreno di base; realizzate con
elementi gettati in opera di opportune dimensioni atte a trasmettere i carichi di progetto,
verticali ed orizzontali, come definiti dalle norme proprie dell'opera da realizzare e comunque
sul progetto. La fondazione del manufatto è rappresentata da una platea di fondazione di
spessore 65 cm in grado di trasmettere al terreno sottostante i carichi gravanti.
Collocazione:
Quota del piano di posa dal piano campagna: -5,00 m
Rappresentazione grafica:
Vedasi elaborati grafici esecutivi.
Modalità d’uso corretto:
Le fondazioni sono state concepite per potere resistere a:
• fenomeni di rottura al taglio lungo le superfici di scorrimento poste al di sotto del
piano d’imposta;
• variazioni volumetriche eccessive delle masse di terreno interessate (cedimenti);
• cedimenti differenziati ovvero un’eccessiva disuniformità dei cedimenti nei diversi
punti di contatto.
E’ opportuno che la struttura non venga modificata nella sua natura e nelle sue sezioni, in
relazione a quanto predisposto dal progettista. Deve essere sottoposta ai carichi per cui è stata
progettata.
Descrizione:
Le pareti sono realizzate in C.A. con spessore 40 cm e consentono di realizzare una
connessione rigida fra gli elementi , in funzione della continuità della sezione ottenuta con un
getto monolitico, con riprese di getto o con getti integrativi.
Collocazione:
Quota del piano di posa dal piano campagna: -4,35 m
Rappresentazione grafica:
Vedasi elaborati grafici esecutivi.
Descrizione:
La soletta di copertura è realizzate in C.A. con spessore 40 cm e ha funzione strutturale sia in
quanto elemento portante dei carichi verticali sia in quanto elemento rigido di collegamento e
di ripartizione delle forze orizzontali.
Collocazione:
Quota del piano di posa dal piano campagna: -0,40 m
Rappresentazione grafica:
Vedasi elaborati grafici esecutivi.
Modalità d’uso corretto:
Il solaio in C.A. è stato concepito per potere resistere a:
• sovraccarico variabile;
• sovraccarico permanente sovrastante.
2.3.1 Fodazioni
Descrizione:
Opere in c.a. necessarie a ripartire i carichi di progetto sul terreno di base; realizzate con
elementi gettati in opera di opportune dimensioni atte a trasmettere i carichi di progetto,
verticali ed orizzontali, come definiti dalle norme proprie dell'opera da realizzare e comunque
sul progetto. La fondazione del manufatto è rappresentata da una platea di fondazione di
Descrizione:
Le pareti sono realizzate in C.A. con spessore 40 cm e consentono di realizzare una
connessione rigida fra gli elementi , in funzione della continuità della sezione ottenuta con un
getto monolitico, con riprese di getto o con getti integrativi
Collocazione:
Quota del piano di posa dal piano campagna: -4,35 m
Rappresentazione grafica
Vedasi: elaborati grafici esecutivi.
Livello minimo delle prestazioni:
Estetici
Descrizione: Capacità del materiale o del componente di mantenere inalterato l'aspetto
esteriore.
Livello minimo delle prestazioni: Garantire uniformità delle eventuali modificazioni
dell'aspetto, senza compromettere requisiti funzionali.
Sicurezza d'uso
Descrizione: Capacità del materiale o del componente di garantire l'utilizzabilità senza
rischi per l'utente.
Livello minimo delle prestazioni: Assenza di rischi per l'utente.
Struttura – resistenza meccanica e stabilità
Descrizione: Capacità dell'opera di sopportare i carichi prevedibili senza dar luogo a
crollo totale o parziale, deformazioni inammissibili, deterioramenti di sue parti o degli
impianti fissi, danneggiamenti anche conseguenti ad eventi accidentali ma comunque
Descrizione:
La soletta di copertura piana è realizzate in C.A. con spessore 40 cm e ha funzione strutturale
sia in quanto elemento portante dei carichi verticali sia in quanto elemento rigido di
collegamento e di ripartizione delle forze orizzontali.
Modalità
Ispezionare i manufatti e controllare:
• eventuali fenomeni di deterioramento e di degrado dei materiali;
• eventuali fenomeni di dissesto delle strutture dovuti a cedimenti differenziali;
• presenza di un quadro fessurativo che esuli dalle normali fessure dovute al ritiro del
calcestruzzo in fase di maturazione;
• presenza di distacchi di parte superficiale delle opere in calcestruzzo che comportino
l’esposizione all’ambiente aggressivo dei ferri di armatura;
• presenza di fenomeni di risalita dell’umidità;
• presenza di avvallamenti della superficie di calpestio;
• presenza di eccesso di vibrazioni o emissioni sonore delle strutture sotto carico.
L’esito di ogni ispezione deve formare oggetto di uno specifico rapporto da conservare
insieme alla relativa documentazione tecnica.
A conclusione di ogni ispezione, inoltre, il tecnico incaricato deve, se necessario, indicare gli
eventuali interventi a carattere manutentorio da eseguire ed esprimere un giudizio riassuntivo
sullo stato dell’opera.
Interventi di manutenzione
• riparazioni localizzate superficiali delle parti strutturali, da effettuare anche con
materiali speciali;
• ripristino di parti strutturali in calcestruzzo armato da eseguire anche con materiali