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in pressione
Fiordellisi Arcangelo
1. Indagine sullo stato dell’arte
La ricerca è partita dalla conoscenza dei materiali più utilizzati per costruire i
serbatoi in pressione. In Europa lo standard che caratterizza gli acciai per i recipienti
in pressione è EN 10028-3, mentre negli Stati Uniti si segue lo standard
ASTM/ASME. Per ricercare la tipologia di acciaio adatta al caso, si è consultato il sito
della Oakley Steel, la quale è un’azienda leader nel settore per la fabbricazione di
recipienti in pressione, che fornisce colossi come Shell, Exxon, Petronas.
𝑘𝑔⁄
𝜌𝑠𝑡𝑒𝑒𝑙 = 7850
𝑚3
L’indagine si è poi spostata sui valori di pressione e temperatura che caratterizzano i
serbatoi GPL. A tal proposito è in vigore una normativa, la Direttiva 97/23/CE che
impone il valore della pressione in condizioni di prova idraulica. Per i valori di
temperatura e di pressione in condizioni di esercizio, sono stati presi i valori di
progetto usati dall’azienda Plinoxotar. I valori sono i seguenti:
2. Coefficienti di sicurezza
Il primo aspetto che bisogna definire per portare avanti i calcoli è il coefficiente di
sicurezza. Le norme VSR definiscono una sollecitazione massima ammissibile, che
assume valori diversi in condizioni di progetto ed in condizioni di esercizio.
𝑃𝑖𝑑𝑟𝑜𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎 = 𝜌 ∙ 𝑔 ∙ 𝐷
𝑝𝑖
≤ 0,0976, in condizione di prova idraulica
𝑓𝑖 𝑧
Sempre questa norma fornisce delle formule, che sono derivate dalla formula delle
caldaie, che permettono di calcolare lo spessore minimo: visto che nel caso in
questione si conosce il diametro interno, si usano le seguenti equazioni:
𝐷𝑖 7900
𝑠0 = 𝑝 ∙ = 1,81 ∙ 𝑚𝑚 = 28,4 𝑚𝑚 (condizione di esercizio)
2∙𝑓∙𝑧−𝑝 2∙297∙0,85−1,81
𝐷𝑖 7900
𝑠0 = 𝑝𝑖 ∙ = 2,57 ∙ 𝑚𝑚 = 29,6 𝑚𝑚 (prova idraulica)
2∙𝑓𝑖 ∙𝑧−𝑝 2∙405∙0,85−2,57
Poiché lo spessore delle virole usate per il mantello cilindrico varia tra due valori
36 mm e 40 mm (quest’ultimo in corrispondenza delle selle), la verifica di stabilità
viene superata.
𝐷𝑒 = 7900 + 2 ∙ 20 𝑚𝑚 = 7940 𝑚𝑚
𝐻 = 3726,5 𝑚𝑚
𝐻 3726,5
= = 0,47
𝐷𝑒 7940
𝑠 20
= = 0,0025
𝐷𝑒 7940
Per la determinazione del volume esterno del mantello cilindrico, bisogna tener
conto che due virole hanno uno spessore diverso dalle altre: 𝑠 = 36 𝑚𝑚, ma, in
corrispondenza delle selle, lo spessore delle virole è 𝑠 = 40 𝑚𝑚
𝜋 𝜋
𝑉𝑒𝑠𝑡 = [ ∙ (7900 + 2 ∙ 36)2 ∙ (32003 − 2 ∙ 2991) + ∙ (7900 + 2 ∙ 40)2 ∙
4 4
3726,5
(2 ∙ 2991) + 𝜋 ∙ (3726,5)2 ∙ (3978 − ) ∙ 2] 𝑚𝑚3 = 1,837 ∙ 1012 𝑚𝑚3 =
3
1837 𝑚3
𝜋 3706,5
𝑉𝑖𝑛𝑡 = [ ∙ (7900)2 ∙ (32003) + 𝜋 ∙ (3706,5)2 ∙ (3958 − ) ∙ 2] 𝑚𝑚3 =
4 3
1,804 ∙ 1012 𝑚𝑚3 = 1804 𝑚3
Si elencano adesso i valori delle grandezze utilizzati per calcolare i due volumi:
A questo bisogna aggiungere i volumi dei tre bocchelli a passo d’uomo, che per
semplicità vengono divisi nel cilindro cavo (tronchetto) e nel coperchio.
Infine, bisogna aggiungere la massa dovuta al fondo di scarico, che, per semplicità,
viene schematizzato come un cilindro con diametro esterno di 406,4 mm ed un
diametro interno di 298,4 mm.
𝜋
𝑉𝑠𝑐𝑎𝑟𝑖𝑐𝑜 = ∙ (406,42 − 298,42 ) ∙ 18000 𝑚𝑚3 = 1,076 ∙ 109 𝑚𝑚3 = 1,079 𝑚3
4
La densità del GPL non può essere espressa da un valore unico, perciò le specifiche
di fornitura danno delle tolleranze. In ambiente esterno, alla temperatura di 15°C ed
𝑘𝑔
alla pressione atmosferica, la densità assume il valore di 𝜌𝐺𝑃𝐿 = 1,9 ⁄ 3 ; invece,
𝑚
𝑘𝑔
nei serbatoi, assume un valore molto maggiore, ossia 𝜌𝐺𝑃𝐿 = 530 ⁄ 3 . Poiché
𝑚
nel caso in questione, il GPL è contenuto nel serbatoio, si prende quest’ultimo
valore.
7972
𝑉2 = 7972 ∙ 39456 ∙ (5390 −
2
) 𝑚𝑚3 = 4,42 ∙ 1011 𝑚𝑚3 = 442 𝑚3
6.4 Schematizzazione
Il serbatoio orizzontale può essere schematizzato come una trave su due appoggi,
che sono la rappresentazione delle due selle, con estremità aggettanti, sollecitata da
un carico uniformemente distribuito. I due fondi vengono approssimati da una
lunghezza equivalente l di cilindro. Questa lunghezza equivalente viene posta
2
solitamente pari a 𝑙 = ∙ 𝐻, dove H è la profondità del fondo del serbatoio.
3
2
𝑙 = ∙ 3726,5 𝑚𝑚 = 2484,3 𝑚𝑚
3
• Distanza tra inizio serbatoio e la mezzeria della sella scorrevole che è pari alla
distanza tra la mezzeria della sella fissa e la fine del serbatoio:
2484,3 + 251,5 + 4000 𝑚𝑚 = 6735,8 𝑚𝑚
• Distanza tra le mezzerie delle selle: 23500 𝑚𝑚
6.5 Diagrammi
6.5.2 Taglio
6.6 Verifica
Si effettua la verifica utilizzando il criterio di Von Mises.
2
𝜎𝑉𝑀 = √𝜎2𝑇𝑂𝑇 − 𝜎2𝑇𝑂𝑇 ∙ 𝜎1 + 𝜎12 = √(115,4)2 − 115,4 ∙ 200 + (200)2 𝑀𝑃𝑎 =
174 𝑀𝑃𝑎
Poiché 𝜎𝑉𝑀 è minore di 𝑓, il recipiente è verificato anche tenendo conto dei carichi
dovuti ai pesi del serbatoio, del fluido e del terreno.
𝐷𝑖 741
𝑠0 = 𝑝𝑖 ∙ = 2,57 ∙ 𝑚𝑚 = 2,78 𝑚𝑚 (prova idraulica)
2∙𝑓𝑖 ∙𝑧−𝑝 2∙405∙0,85−2,57
Dal disegno, è deducile che lo spessore è pari a 36 mm, per questioni di omogeneità
con le virole del mantello cilindrico.
Per verificare il rinforzo di un’apertura, il metodo di calcolo deriva dalla relazione tra
l’area soggetta alla pressione del fluido 𝐴𝑝 e l’area sollecitata della sezione
trasversale del materiale utile per la compensazione 𝐴𝑓 (norma VSR.1.K.2, paragrafo
5). Un metodo di compensazione è quello che utilizza uno spessore dei tronchetti
superiore allo spessore minimo necessario per sopportare la pressione interna, per
una lunghezza 𝑙, misurata a partire dalla superficie esterna della parete principale
(norma VSR.1.K.3, paragrafo 6).
Per valutare se l’entità del rinforzo è sufficiente, bisogna prima stabilire la differenza
tra aperture isolate ed aperture non isolate: la difformità sta nella distanza tra gli
assi delle aperture.
𝐾 è la distanza tra gli assi di due bocchelli; 𝑑1 e 𝑑2 sono i diametri interni delle
aperture, che nel caso in questione, per i bocchelli A, B e C sono uguali a 741 mm.
Tra i bocchelli C e B, la distanza tra gli assi è di 𝐾 = 19340 𝑚𝑚; tra i bocchelli B ed
A, 𝐾 = 4510 𝑚𝑚.
Da ciò si può dedurre che i bocchelli A e B non sono isolati, mentre il bocchello C è
isolato.
Le grandezze in gioco sono le stesse usate per il bocchello C, con la differenza che
non c’è più la distanza L, ma c’è la distanza tra gli assi dei due bocchelli,
𝐿𝑐 = 4510 𝑚𝑚.
1,81
𝑠0 = 0,42 ∙ 916 ∙ √ 𝑚𝑚 = 30 𝑚𝑚 (condizione di esercizio)
297
2,57
𝑠0 = 0,42 ∙ 916 ∙ √ 𝑚𝑚 = 31 𝑚𝑚 (prova idraulica)
405
Per determinare il diametro nominale dei bulloni, bisogna specificare il carico che
agisce che è dovuto alla pressione del fluido, la quale agisce su di un’area che è
delimitata dalla guarnizione di tenuta. Per trovare la forza che agisce sui bulloni, si
2
𝐷𝑚𝑔
considera l’area delimitata dalla guarnizione di tenuta: 𝐴 = 𝜋 , dove 𝐷𝑚𝑔 è il
4
diametro medio della guarnizione di tenuta.
851+809
𝐷𝑚𝑔 = 𝑚𝑚 = 830 𝑚𝑚
2
𝐹𝑠𝑐𝑜𝑝 9,8
𝐹′𝑠𝑐𝑜𝑝 = = ∙ 105 𝑁 = 3 ∙ 104 𝑁
𝑛 32
2
𝐷𝑚𝑔 8302
𝐹𝑠𝑐𝑜𝑝 = 𝑝 ∙ 𝜋 = 2,57 ∙ 𝜋 ∙ 𝑁 = 1,4 ∙ 106 𝑁 (prova idraulica)
4 2
𝐹𝑠𝑐𝑜𝑝 1,4
𝐹′𝑠𝑐𝑜𝑝 = = ∙ 106 𝑁 = 4,3 ∙ 104 𝑁
𝑛 32
A questo punto, si sceglie la classe di resistenza della vite e si opta per la classe 12.9,
caratterizzata da 𝜎𝑅 = 1200 𝑀𝑃𝑎 e 𝜎𝑆𝑛 = 1080 𝑀𝑃𝑎.
Tenendo conto anche del diametro del foro sul fondello, si opta per una vite passo
grosso M24, con 𝑑𝑛𝑜𝑐𝑐 = 𝑑𝑛𝑜𝑚 − 1.227 ∙ 𝑝 = 24 − 1,227 ∙ 3 𝑚𝑚 = 20,3 𝑚𝑚 e
𝐴𝑛𝑜𝑐𝑐 = 323,6 𝑚𝑚2
Il precarico che agisce sui bulloni deve essere sufficientemente grande da non
permettere il trafilamento del gas, ma sufficientemente piccolo in modo tale da non
danneggiare la vite.
Si ipotizza una guarnizione di alluminio con 𝜎𝑆𝑛 = 145 𝑀𝑃𝑎 ed 𝐸 = 69000 𝑀𝑃𝑎.
𝐵0𝑀𝐼𝑁 7,9∙106
𝐵′0𝑀𝐼𝑁 = = 𝑁 = 2,5 ∙ 105 𝑁
𝑛 32
Dal canto suo, il gas tende a sollevare il coperchio, per cui la guarnizione si scarica e
di possono avere problemi di trafilamento: per questo motivo, bisogna aggiungere al
precarico un’altra aliquota di forza che mantenga deformata la guarnizione. Si
introduce, per questo motivo, la rigidezza equivalente assiale, definita come
𝐴∙𝐸
𝑘=
𝑙
Si vanno a definire due rigidezze, di cui una è per il bullone e l’altra è per la
guarnizione. La forza di scoperchiamento si scarica in modo diverso sul bullone e
sulla guarnizione, ma la deformazione risultante sarà uguale: in particolare, si può
concludere che la guarnizione si scarica, mentre il bullone si carica. Le due aliquote
si calcolano nel seguente modo:
𝐹𝑠𝑐𝑜𝑝
∆𝐺 = 𝑘𝑔 ∙ (relativo alla guarnizione)
𝑘𝑔 +𝑘𝑏
𝐹𝑠𝑐𝑜𝑝
∆𝐵 = 𝑘𝑏 ∙ (relativo al bullone)
𝑘𝑔 +𝑘𝑏
Visto che i calcoli sono tutti riferiti al singolo bullone, si va a calcolare la parte di
sezione della guarnizione relativa al singolo bullone come:
𝐴𝑔 54758
𝐴′𝑔 = = 𝑚𝑚 = 1711 𝑚𝑚
𝑛 32
Le forze totali, in condizioni di esercizio, che agiscono sul singolo bullone e sulla
guarnizione sono le seguenti:
𝐹 ′ 𝑠𝑐𝑜𝑝 3∙104
𝐵 = 𝐵0 + 𝑘𝑏 ∙ = 2,5 ∙ 105 + 5,8 ∙ 105 ∙ 𝑁 = 2,5 ∙ 105 𝑁
𝑘𝑔 +𝑘𝑏 5,8∙105 +2,4∙107
𝐹 ′ 𝑠𝑐𝑜𝑝 3∙104
𝐺 = 𝐺0 − 𝑘𝑔 ∙ = 2,5 ∙ 105 − 2,4 ∙ 107 ∙ 𝑁 = 2,2 ∙ 105 𝑁
𝑘𝑔 +𝑘𝑏 5,8∙105 +2,4∙107
I carichi che agiscono sui bulloni sono di due tipi: il carico assiale calcolato
precedentemente ed il momento torcente dovuto al serraggio.
𝑑𝑚 è il diametro medio della vite, che si può ricavare a partire dall’area resistente,
che è tabellata:
𝜋 𝑑𝑚 +𝑑𝑛𝑜𝑐𝑐 2
𝐴𝑅 = ∙ ( ) → 𝑑𝑚 = 22 𝑚𝑚
4 2
𝑝 3
𝛼 è l’angolo di inclinazione dell’elica media. tan(𝛼) = = → 𝛼 = 2,48°
𝜋∙𝑑𝑚 𝜋∙22
𝑓
𝜑 ′ è l’angolo dovuto all’attrito dei filetti. tan (𝜑 ′ ) = , dove 𝑓 è il coefficiente di
cos(𝜃)
attrito, che viene posto pari a 𝑓 = 0,15; 𝜃 è l’angolo di inclinazione della superficie
dei filetti, che nel caso di filettature metriche, vale 𝜃 = 30° → 𝜑 ′ = 9,83°
22
𝑀′ = 2,5 ∙ 105 ∙ ∙ tan(2,48° + 9,83°) 𝑁𝑚𝑚 = 6 ∙ 105 𝑁𝑚𝑚
2
4𝐵 4∙2,5∙105
𝜎𝑁 = 2 = 𝑀𝑃𝑎 = 772 𝑀𝑃𝑎
𝜋∙𝑑𝑛𝑜𝑐𝑐 𝜋∙20,32
16∙𝑀′ 16∙6∙10^5
𝜏𝑀′ = 3 = 𝑀𝑃𝑎 = 365 𝑀𝑃𝑎
𝜋∙𝑑𝑛𝑜𝑐𝑐 𝜋∙20,33
2
𝜎𝑉𝑀 = √𝜎𝑁2 + 3 ∙ 𝜏𝑀 2 2
′ = √772 + 3 ∙ 365 𝑀𝑃𝑎 = 998 𝑀𝑃𝑎
𝜎𝑆𝑛𝑏 1100
𝑔𝑠 = = = 1,1
𝜎𝑉𝑀 998
La seconda, 𝑀’’, è dovuta allo scorrimento del dado sulla superficie della sede di
appoggio.
𝑑𝑚
𝑀′′ = 𝐵 ∙ 𝑓 ∙
2
𝐷𝑖 298,4
𝑠0 = 𝑝 ∙ = 2,57 ∙ 𝑚𝑚 = 1,12 𝑚𝑚 (prova idraulica)
2∙𝑓∙𝑧−𝑝 2∙405∙0,85−2,57
Come si è constatato per i bocchelli a passo d’uomo, anche per il fondo di scarico lo
spessore utilizzato è molto maggiore rispetto a quello teorico calcolato con la
formulazione proposta dalla normativa: il motivo è da ricercarsi sempre dal fatto che
i fasciami cilindrici che presentano aperture devono essere sempre rinforzati ed un
tipico metodo di rinforzo è quello di incrementare lo spessore minimo necessario
dei tronchetti.
Dal momento che risulta 𝐴𝑓𝑇𝑂𝑇 ∙ (𝑓 − 0,5𝑝) ≥ 𝐴𝑝𝑇𝑂𝑇 ∙ 𝑝, stando alla norma
VSR.1.K.3, l’area di compensazione è sufficiente.
11 Verifiche supplementari
I recipienti orizzontali, poggianti su due selle simmetriche, devono rispondere, oltre
alle già citate normative VSR.1.D. e VSR.1.E., anche a delle verifiche supplementari,
che riguardano il fasciame cilindrico in corrispondenza dei bordi superiori delle selle.
Tali verifiche vanno eseguite sia nella condizione di esercizio più gravosa sia nella
condizione di prova idraulica.
𝐿 = 32003 𝑚𝑚
𝐻 = 3726,5 𝑚𝑚
𝐴 = 4251,5 𝑚𝑚
𝐷𝑒 = 7980 𝑚𝑚 (si è considerato lo spessore delle virole in corrispondenza delle
selle, visto che le verifiche supplementari si riferiscono a questa parte)
𝑠𝑚 = 40 𝑚𝑚
𝑏 = 800 𝑚𝑚
𝛼 ≈ 180° (dal disegno si può notare che la parte più alta delle selle si avvicina molto
alla mezzeria del serbatoio, per cui, per semplicità, si può porre un angolo di
appoggio della sella di 180°)
𝑠𝑚 deve assumere lo stesso valore per un’estensione minima di 0,55 ∙ √𝐷𝑒 ∙ 𝑠𝑚 oltre
i bordi laterali della sella: nel caso in questione le virole di spessore 40 mm, sulle
quali sono posizionate le selle, hanno una lunghezza 2991 mm e si estendono oltre i
bordi laterali delle selle per 1096 mm. Poiché 0,55 ∙ √𝐷𝑒 ∙ 𝑠𝑚 = 0,55 ∙ √7980 ∙ 40 =
311 𝑚𝑚, la formulazione può essere adottata.
𝛽 è un coefficiente che assume valori diversi a seconda del rapporto 𝐿⁄𝐷 : nel caso
𝑒
in esame, 𝐿⁄𝐷 = 4,01 per cui 𝛽 = 0,25
𝑒
𝐴 4251,5
𝑢2 = 6 perché = = 0,53
𝐷𝑒 7980
𝑌 445
= 𝑀𝑃𝑎 = 222,5 𝑀𝑃𝑎
2 2
|𝑀𝑚𝑒𝑧𝑧𝑒𝑟𝑖𝑎 |
≤ 𝜎𝑐
𝑊𝑚𝑒𝑧𝑧𝑒𝑟𝑖𝑎
1,186∙1010 1,81∙7980
+ 𝑀𝑃𝑎 = 116 𝑀𝑃𝑎 (condizione di esercizio)
4,6∙108 4∙40
1,186∙1010 2,54∙7980
+ 𝑀𝑃𝑎 = 153 𝑀𝑃𝑎 (prova idraulica)
4,6∙108 4∙40
2,946 ∙ 1010
𝑀𝑃𝑎 = 15 𝑀𝑃𝑎
2 ∙ 109
La sollecitazione in mezzeria è minore di 𝜎𝑐 , per cui anche tale sezione è verificata.