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Verifica a fatica dei cuscinetti

Nella fase iniziale di progettazione del motoriduttore, per semplificazione del modello progettuale, si
considerano le ruote dentate a denti dritti, che sviluppano dunque delle tensioni in direzione tangenziale e
radiale rispetto alla ruota. Ma con l’elaborazione del modello, si preferisce utilizzare delle ruote elicoidali
per una trasmissione del moto più dolce; ebbene da qui nasce il problema della compensazione delle forze
assiali sviluppate da questo tipo di componente, che nella scelta precedente non si era posto. Questo
problema viene risolto applicando dei cuscinetti detti “reggispinta” sull’albero, rispettivamente a destra e a
sinistra della ruota in questione. Le ruote coinvolte nell’installazione dei cuscinetti sono quella in entrata e
quella in uscita.
Vengono scelti dunque dei cuscinetti a rulli conici in grado di reggere dunque sforzi assiali, con l’appellativo
SKF 32208, che lavorano a 70° C.Essi sono montati nella configurazione a “o”.
Anche questo tipo di componente però, deve essere oggetto di dimensionamento e calcolo della vita a
fatica, poiché sono numerose le possibili cause che ne determinano il malfunzionamento, tra i quali alcuni
sono per esempio l’usura (fretting corrosion), la fatica, il sovraccarico e gli errori di montaggio e
posizionamento.
Gli enti responsabili della fornitura di cuscinetti sono relativamente pochi, e dunque siamo aiutati nella
scelta e nel dimensionamento del cuscinetto non più da normativa (es. AGMA per le ruote dentate), ma
direttamente dal catalogo relativo al fornitore, in questo caso la SKF.
Riportiamo dunque i dati di partenza del nostro cuscinetto, che il catalogo fornisce e che il caso progettuale
impone:
𝑑 = 40 𝑚𝑚
𝐷 = 80 𝑚𝑚
𝑇 = 24,75 𝑚𝑚
𝐶 = 74,8 𝑘𝑁
𝐶0 = 86,5𝑘𝑁
𝑒 = 0,37
𝑋 = 0,4
𝑌 = 1,6
𝑌0 = 0,9
𝑃𝑢 = 9,8 𝑘𝑁
𝑛𝑟𝑖𝑓𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 = 6300 𝑅𝑃𝑀
𝑛𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑒 = 8500 𝑅𝑃𝑀
𝐹𝑎 = 960 𝑁
𝐹𝑟 = 3071 𝑁
𝑛 = 2492 𝑅𝑃𝑀

Calcolo del carico minimo

Con i dati appena determinati, risulta agevole il calcolo del carico minimo, determinato unicamente dal
coefficiente di carico dinamico C e dal tipo di cuscinetto che si sta utilizzando. Appurato che il cuscinetto
appartiene alla serie “explorer”, possiamo dire relativamente ai cuscinetti C e D che:

𝐹𝑟𝑚𝑖𝑛 (𝐶) = 𝐹𝑟𝑚𝑖𝑛 (𝐷) = 1272 𝑁

La verifica si può dire riuscita poiché è rispettata la condizione


𝐹𝑟 ≥ 𝐹𝑟𝑚𝑖𝑛

Calcolo della durata in milioni di cicli

La durata in milioni di cicli viene calcolata con l’ausilio di due coefficienti denominati a1 e aSKF, ricavati da
catalogo, dove a1 è un fattore correttivo di affidabilità sopra il 90% e askf è un parametro dipendente
dall’azione di fatica, dalla condizione di fatica, dal rapporto k relativo alle viscosità e dalle condizioni di
pulizia. La formula che assorbe tutti questi parametri viene espressa quindi come:

𝐶
𝐿𝑚10 = 𝑎1 𝑎𝑆𝐾𝐹 ( )𝑝
𝑃

Dove l’esponente p dipende esclusivamente dalla tipologia geometrica del cuscinetto, ovvero tramite la
distinzione tra la configurazione a rulli o a sfere. Nel nostro caso, il cuscinetto è a rulli e dunque avremo:

𝑝 = 3,33

Anche il carico dinamico agente sul cuscinetto P ha bisogno di un controllo preliminare prima di essere
determinato, questo controllo prevede la verifica della seguente relazione imposta da catalogo:

𝐹𝑎
≤/> 𝑒
𝐹𝑟

Dove e è un parametro tabulato variante da dispositivo a dispositivo. La condizione risultante è differente


nei due cuscinetti presi in esame, perciò, analizzando il cuscinetto C:

𝐹𝑎
= 0,312 ≤ 𝑒
𝐹𝑟
E quindi

𝑃 = 𝐹𝑟 = 3071 𝑁

Mentre prendendo in considerazione il cuscinetto D otterremo:

𝐹𝑎
= 1,153 > 𝑒
𝐹𝑟

Dunque cambierà relativamente la determinazione del carico dinamico P:

𝑃 = 0,4𝐹𝑟 + 𝑌𝐹𝑎 = 3130 𝑁

Procediamo con la consultazione della tabella relativa alla determinazione del coefficiente correlato
all’affidabilità del cuscinetto, quindi si trova che con un’affidabilità del 90% si ha:

𝑎1 = 1

Quindi l’ultimo parametro che ci rimane da calcolare rimane aSKF, che come abbiamo detto
precedentemente, è funzione a sua volta di vari parametri:
𝑃𝑢
𝑎𝑆𝐾𝐹 = 𝑓 (𝜂𝑐 ; 𝑘)
𝑃

Procediamo dunque col calcolo delle quantità prodromiche alla determinazione del coefficiente relativo.
Iniziamo con ηc, considerando una condizione di contaminazione normale di entrambi i cuscinetti C e D, si
pone dunque il seguente valore:

𝜂𝑐 = 0,32

Diversamente il rapporto di viscosità, più precisamente tra la viscosità cinematica del lubrificante in
condizioni di funzionamento (relativamente soprattutto alla temperatura di funzionamento) e la viscosità
cinematica richiesta (entrambe espresse in mm2/s), è ricavabile mediante grafici di catalogo. Per quanto
riguarda la viscosità richiesta ν1, si entra con il diametro medio del cuscinetto e la velocità angolare, mentre
per la viscosità del lubrificante ν si entra con la temperatura di esercizio e con ν1.
Riportiamo i risultati ottenuti per entrambi i cuscinetti:

𝜈 = 11
𝜈1 = 9,77
𝜈
𝑘 = = 1,13
𝜈1

Avendo da testo il dato Pu, non mi resta che calcolare il valore finale dei dati entranti nel grafico che
determinerà aSKF.

𝑃𝑢
𝜂𝑐 = 1,02
𝑃

Ottenendo finalmente:

𝑎𝑆𝐾𝐹 = 4,91

Applicando la formula iniziale della durata, otteniamo per i due cuscinetti C e D:

𝐶: 𝐿𝑚10 = 205665,4 𝑐𝑖𝑐𝑙𝑖


𝐷: 𝐿𝑚10 = 186025,7 𝑐𝑖𝑐𝑙𝑖

Calcolo della durata in ore di funzionamento

Infine non resta che applicare la semplice formula sottostante per calcolare la durata espressa in ore:

106
𝐿10ℎ = ∙𝐿
60 ∙ 𝑛 𝑚10

Dove n è la velocità angolare a cui ruotano i due cuscinetti. Si ottiene dunque:


𝐶: 𝐿10ℎ = 8,54 × 1012 ℎ
𝐷: 𝐿10ℎ = 7,73 × 1012 ℎ

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