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CALCOLO
DEL
RAPPORTO
DI
TRAMISSIONE
Dati di progetto
•τ = 16.7 ± 2 %
•M2 = 1350 Nm
•n2 = 84 rpm
τ12 = τ34 =
Mt2eff = 1350 x 1.5 = 2025 Nm (si è scelto 1.5 come fattore di servizio )
ω0 = = = 35.96 rad/sec
ω1 = = = 147.06 rad/sec
ω2 = = = 8.792 rad/sec
P1== 19318.6 W
Mto= =515.63 Nm
2. RUOTE DENTATE
•Maggiore rendimento
•Minore ingombro
•Maggiore costo
(2.1)
•λ = 10
•Z = n° di denti ruota
Formula di Lewis
Il valore di Z = 16 denti per la ruota 3 è stato ricavato dalla norma UNI che impone per
τ = 16,7 un numero Zmin=16; in fase di predimensionamento risultava però esserci
interferenza tra lo spallamento e il diametro di fondo della ruota 3, da cui la necessità
di imporre per la ruota 3 un numero di enti Z=17. Per il valore di λ si è scelto 10; Y =
0.302 come impone la norma in base a λ e l’angolo di pressione J=20°.
Calcoliamo ora la reale velocità della ruota: vp3 = ωo Dp3 /2 = 1.683 m/s. Quindi
facciamo la iterazione poiché cambia in questo caso la legge di Pomini, infatti:
. Con questo valore dalla formula (2.2) otteniamo un m3’ = 5,22 mm. Calcoliamo ora la
velocità della ruota: vp3 = ωo Dp3 /2 = 1.688 m/s. E’ così verificata la convergenza del
modulo sulla velocità periferica.
Ruota 4
Per avere una idea generale della dimensione massima ammissibile dell’albero devo
considerare il diametro di fondo della ruota più piccola e verificare che rimanga
materiale sufficiente tra la linguetta e il diametro di fondo del dente della ruota.
Consideriamo di lasciare 6 mm come valore minimo tra il fondo linguetta e fondo
dente.
•L2 = 3 x b2 = 3 x 55 =165 mm
4. DIMENSIONAMENTO ALBERO
1.Tensioni e resistenze
2.Inflessione e rigidezza
Essendo l’albero in esame isostatico l’analisi delle tensioni non richiede l’intera
geometria dell’albero ma la geometria nelle vicinanze delle ruote dentate e dei punti
di maggiore sollecitazione. Per questa ragione abbiamo analizzato per prima cosa le
reazioni vincolari delle forze agenti sull’albero e in seguito si sono analizzati i
diagrammi dei momenti flettenti e si è passati alla verifica statica controllando di
rispettare i vincoli di tensione ammissibile tipici del materiale scelto.
(3.1). Così anche le reazioni sui supporti, ovvero cuscinetti, si ottengono con
delle formule simili : (3.2).
=
Piano X-Y
=0
=0
1696 N
8644 N
MOMENTI FLETTENTI
PIANO XY
PIANO XZ
=
MOMENTO TORCENTE
Il momento torcente agisce nella sezione della trave tra le due ruote negli altri
punti il suo valore è nullo.
Mt = 515700 Nmm
La sezione più sollecitata è quella relativa alla sezione 3 ossia dove agisce la
ruota 3. In questo punto andremo a calcolarci il valore del momento
complessivo che ci servirà per andare a dimensionare l’albero di rinvio.
Prima scelta: Acciaio C40 bonificato norma UNI-7845 per sezioni oltre 40
fino a 100 mm
σR σsn σamm
Assumo D0=65 mm
VERIFICO sidVM < sadm
sidVM =
VERIFICA STATICA
DISEGNO PIANO XY XZ
Consideriamo la sezione A-A sotto la gola di scarico. Calcoliamo il momento flettente sui due
piani e dunque il momento flettente totale.
Ora ricaviamo la σ massima da flessione e, nei casi in cui agisce un momento torcente, la
massima da torsione.
Ricaviamo la σ ideale secondo il criterio di Von Mises e verifico se il coefficiente statico che
ottengo rispetta la scelta effettuata durante il predimensionamento statico di avere un .
da cui ho che .
Sezione d[mm]
VERIFICA A FATICA
Consideriamo la sezione B-B che presenta la cava per la linguetta. Noti il momento flettente
totale e il momento torcente calcolo e dalle formule note. Ottengo e . Ora andiamo a leggere
i vari coefficienti che dipendono da vari parametri tra cui tipo di lavorazione superficiale,
caratteristiche di resistenza del materiale e geometria della sezione considerata. Risulta in
dipendenza da e dalla rettifica media eseguita sulla superficie; in base alle dimensioni
del diametro, ovvero d=65mm; determinato dalla relazione . si presenta come
coefficiente dipendente dalla geometria e ricavato da prove sperimentali; q, che a sua
volta è dato da dipende dalla geometria della sezione col parametro r=raggio di
raccordo e dalle caratteristiche di resistenza del materiale col parametro a. Si
determina ora il limite di fatica a vita infinita per la sezione tramite la formulazione . Si
determina ora la condizione di funzionamento ottenibile ricorrendo alla formulazione di
Gough-Pollard che risulta essere applicabile su alberi sollecitati a fatica biassiale in
torsione e flessione combinate. Nel caso particolare di flessione rotante e momento
torcente costante, la componente statica di torsione non ha alcuna influenza sulla
resistenza a fatica, da cui deriva che la verifica a fatica va fatta solo considerando le .
Si tiene comunque conto della componente di torsione con il coefficiente , rapporto tra
due grandezze limite, una di fatica, per la , e una statica per la . Sapendo che
otteniamo da cui . Si ricava ora il coefficiente di sicurezza a fatica con il rapporto . Per
una verifica a fatica effettuata considerando solamente le abbiamo .
Per le rotazioni massime ammissibili si è fatto riferimento al manuale SKF dove vengono
riportate le relative ad ogni tipologia di cuscinetto disponibile a catologo. Abbiamo dunque
Risolvendo per via analitica l’equazione della linea elastica da cui integrando si ottiene si
perviene alle seguenti formulazioni che forniscono gli spostamenti e le rotazioni cercate, a
seconda che si consideri la trave da sinistra o da destra:
E= 206000 MPa
dove è il momento d’inerzia della sezione considerata con D diametro sotto le ruote dentate.
Dato il profilo reale dell’albero, si stima un diametro uniforme di rigidezza flessionale
equivalente, possibilmente conservativo. Risulta che suggerisce di tenere per i calcoli un
diametro D=65mm al fine di restare in eccesso di sicurezza.
Disegno
Il calcolo si esegue indipendentemente nei due piani di flessione xy e xz. Per ciascun piano di
flessione si applica il principio di sovrapposizione degli effetti, valido per strutture a
comportamento elastico.
Infine, frecce e rotazioni saranno combinati vettorialmente per il confronto con i valori limite
adottati.
PIANO XY
Disegno
Flessioni dovute a
Flessioni dovute a
ROTAZIONI
PIANO XZ
Disegni
Flessioni dovute a
Flessioni dovute a
ROTAZIONI
DEFORMATA COMPLESSIVA