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Pressure equipment .
Putting into service and use of pressure equipment and assembli es
Part 2: Assessment procedure of fitness for servi ce of pressure equipment working
under creep conditions
TESTO ITALIA ,Q
UNI @UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Sannio, 2 il consenso scritto dell'UNI.
20137 Milano, Italia www.uni.com
PREMESSA
La specifica tecnica viene riesaminata ogni 3 anni.
Eventuali osservazioni sulla UNI/TS 11325-2 devono pervenire
all'UNI entro aprile 2015.
le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell'arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell'applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell'arte
in evoluzione è pregato di Inviare i propri contributi all'UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l'eventuale revisione della norma stessa.
le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatorl delle stesse si accertino di essere in possesso
dell'ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si Invitano inoltre gli utìlizzatori a verificare l'esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
INTRODUZIONE
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
3 TERMINI E DEFINIZIONI 2
4 PERSONALE 2
5 PROCEDIMENTO 2
5.1 Generalità..................................................................................................................................................... 2
5.2 Analisi e valutazioni preliminari ......................................................................................................... 3
5.3 Calcolo preliminare della frazione di vita consumata ............................................................ 3
5.4 Controlli .......................................................................................................................................................... 6
5.5 Calcolo finale della frazione di vita consumata......................................................................... 8
5.6 Valutazioni finali ......................................................................................................................................... 8
6 SCADENZE TEMPORALI 10
6.1 Prima valutazione .................................................................................................................................. 10
6.2 Successive valutazioni ....................................................................................................................... 10
7 DOCUMENTAZIONE 10
7.1 Generalità................................................................................................................................................... 10
7.2 Attrezzature o insiemi a pressione eserciti in regime di scorrimento viscoso ....... 1o
7.3 Attrezzature o insiemi a pressione mai esercite in regime eli scorrimento viscoso .......... 11
BIBLIOGRAFIA 14
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente specifica tecnica rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente specifica tecnica come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
UNI1 1096 Prove non distruttive~ Controlli sullo stato di integrità strutturale di
attrezzature a pressione soggette a scorrimento viscoso a caldo ~
Pianificazione ed esecuzione dei controlli, valutazione dei risultati
e documentazione
1) Con l'art. 7 c. 1 del Decreto legislativo N" 71/2010 dei 31/05/2010 convertito con modifiche nella legge 12m010 del
30/0712010 le funzioni deii'ISPESL sono state tmsferite aii'INAIL.
3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente specifica tecnica si applicano i termini e le definizioni seguenti.
3.1 frazione di vita consumata per scorrimento viscoso (zJ: Valore espresso in termini
percentuali esprimente il consumo di vita del componente dovuto agli effetti dello
scorrimento viscoso.
3.2 punto critico: Zona delle membratura soggette a scorrimento viscoso che, per la
temperatura e le sollecitazioni a cui è soggetta, lascia presumere le cinetiche di danno più
elevate.
3.3 vita di progetto in regime di scorrimento viscoso (VP1): Ore di esercizio del componente
previste in condizioni di progetto.
3.4 vita residua (VR): Ore di esercizio rimanenti per il componente, in via teorica, per esercizio
futuro analogo a quello passato.
3.5 vita teorica di esercizio in regime di scorrimento viscoso (VT1): Ore di esercizio totali
sopportabili dal componente, in via teorica, in determinate condizioni di esercizio in
regime di scorrimento viscoso.
4 PERSONALE
Il personale addetto alle prove non distruttive deve essere qualificato in conformità alla
UNI EN ISO 9712.
Il personale addetto alle repliche metallografiche deve essere qualificato in conformità alla
UNI11373
5 PROCEDIMENTO
5.1 Generalità
La procedura di valutazione prevede l'esecuzione delle seguenti azioni, da eseguire
nell'ordine:
a) analisi e valutazioni preliminari (vedere punto 5.2) che tengano conto del progetto,
della storia di esercizio del componente, dei risultati di ispezioni precedenti (tra cui
controlli, valutazioni, ecc.) e di eventuali incidenti, modifiche, sostituzioni e
riparazioni al fine di individuare eventuali situazioni di criticità;
5.3.1 Generalità
Il calcolo preliminare della frazione di vita consumata deve essere effettuato sulla base
dei fattori di danno dipendenti dal tempo {scorrimento viscoso, fatica, corrosione, ecc.),
presenti sui componenti, individu~do, ai fini del calcolo, tutti i fattori di degrado legati
all'esercizio delle attrezzature, incluse le tubazioni.
5.3.2 Calcolo della frazione di vita consumata per scorrimento viscoso (Zs)
5.3.2.3.1 Generalità
Il calcolo della frazione di vita consumata deve essere effettuato in prima o in seconda
approssimazione secondo quanto indicato nel punti che seguono.
Metodi di calcolo alternativi e/o sperimentali possono essere utilizzati limitatamente a casi
specifici qualora essi consentano di ottenere un valore di vita consumata più
rappresentativo del reale stato del componente.
dove:
è l'indice delle coppie di pressione e temperatura (opportunamente discretizzate in
funzione del grado di affinamento dell'analisi) alle quali il componente ha
effettivamente lavorato;
n è Il numero delle.predette coppie:
h1 è il tempo di esercizio effettivo trascorso alla i-esima coppia di
pressione-temperatura;
H1 è la VT5 alla i-esima coppia di ,pressione-temperatura, determinata sulla base del
diagramma bilogaritmico definito al punto 5.3.2.3.4.
5.3.3 Calcolo della frazione di vita consumata per azione combinata scorrimento viscoso - fatica
5.3.3. t Il calcolo della frazione di vita consumata per azione combinata scorrimento viscoso-fatica
deve essere eseguito solo quando sono presenti entrambi i meccanismi di danno.
Il calcolo deve essere effettuato quando ritenuto significativo In relazione alle condizioni di
esercizio del componente e comunque al raggiungimento del numero di cicli di progetto. In
ogni caso, si deve valutare l'influenza della fatica in componenti di impianti funzionanti In
regimi flessibili variabili in funzione del carico (load follo'IÌ) o a due livelli di carico (two shiff).
Per il calcolo della trazione di vita consumata per azione combinata scorrimento viscoso
-fatica, deve essere utilizzata la UNirrs 11325-4.
5.3.3.2 t.:utilizzatore deve dichiarare il numero di cicli effettuati dal componente Indicando l
parametri necessari per il calcolo.
5.3.4 Valutazione degli effetti dei fenomeni di erosione e corrosione sulla riduzione di spessore
Gli effetti dei fenomeni di erosione e corrosione sulla riduzione dello spessore delle
membratura dei componenti possono essere definiti utilizzando la velocità di riduzione
dello spessore (mm/anno) rilevata durante l'esercizio. Il calcolo può essere eseguito sia
sulla base dello spessore finale stimato sia in modo lterativo.
Gli effetti di tali fenomeni nel calcolo della frazione di vita consumata di vita devono essere
considerati quando, per particolari condizioni di esercizio, gli effetti sulla riduzione di
spessore siano rilevanti.
5.3.5.1 La frazione di vita consumata delle zone interessate dalle saldature deve essere valutata
utilizzando curve di rottura per scorrimento viscoso e per fatica oligociclica relative alla
specifica tipologia di giunto saldato.
Esse possono essere ricavate da norme tecniche o da risultati di specifiche prove di
laboratorio.
In alternativa, si possono utilizzare i dati relativi al materiale base corrispondente,
modificati come segue:
a} per il calcolo della frazione di vita consumata per fatica oligociclica, il numero di cicli
teorico (N} deve essere pari alla metà di quello considerato per il materiale base;
b) per il calcolo della frazione di vita consumata per scorrimento viscoso, il tempo di
rottura teorico (H) deve essere determinato dividendo il valore della sollecitazione
effettiva per un fattore di riduzione della resistenza a scorrimento viscoso Cr di cui
alla UNI/TS 11325-4, che è un valore minore dell'unità, funzione delle caratteristiche
del giunto saldato e del materiale impiegato;
c) nella documentazione tecnica prodotta si devono esplicitare sia i fattori di riduzione
per la resistenza allo scorrimento viscoso sia i coefficienti di efficienza delle
saldature per i componenti presi in considerazione.
5.3.5.2 Per giunti saldati eterogenei si deve far riferimento, nei calcoli della frazione di vita
consumata, alle caratteristiche meccaniche del materiale meno resistente allo
scorrimento viscoso.
t.:analisi del sistema tensioni/deformazioni e dell'interazione scorrimento viscoso/fatica,
deve essere condotta tenendo conto dei fattori di concentrazione massimi presenti nella
zona interessata dalla saldatura.
5.4 Controlli
5.4.1 Generalità
l controlli costituiscono parte integrante del processo di valutazione dello stato
dell'attrezzatura.
Essi comprendono:
controlli sul componente (prove non distruttive}, al fine di valutarne l'integrità
strutturale (vedere punto 5.4.3};
indagini supplementari sul materiale (prove distruttive), al fine di valutarne lo stato di
degrado (vedere punto 5.4.4}.
Prima di eseguire i controlli, si deve redigere un piano dei controlli in conformità al punto 5.4.2.
5.4.2.1 Generalità
Il piano dei controlli deve essere redatto secondo quanto indicato nella UNI 11096.
5.4.3.3.1 Generalità
Per ogni tipologia di controllo deve essere predisposta la relativa procedura.
l controlli devono essere eseguiti secondo quanto indicato nella UNI 11 096 e quanto
riportato nei punti seguenti relativamente al controllo spessimetrico, al controllo
diametrale e all'esame metallografico per replica.
5.6.2.1 Generalità
Nelle valutazioni finali, devono essere definite:
le azioni correttive da intraprendere (sostituzioni, riparazioni, ecc.);
le specifiche prescrizioni a cui l'esercizio · è subordinato (monitoraggio,
manutenzione, variazioni delle condizioni di processo, ecc.);
l'intervallo di ulteriore esercizio dell'attrezzatura ed il conseguente regime di
esercizio a cui deve essere subordinato il componente.
6.1.1 La prima valutazione di VR del componenti soggetti a scorrimento viscoso deve essere
eseguita dopo un numero di ore éu esercizio pari a VP8 . In assenza di tale informazione,
la prima valutazione deve essere eseguita dopo 100 000 h di esercizio effettivo.
6.1.3 Per tutti i componenti progettati per avere VP9 > 100 000 h, alla scadenza delle prime
100 000 h di esercizio devono essere effettuati i controlli di cui al punto 5.4.
Il calcolo finale della frazione di vita consumata deve essere effettuato qualora ritenuto
necessario da parte dell'utillzzatore e in ogni caso quando i controlli evidenzino anomalie
o sottospessori.
6.1.4 Per i componenti progettati ma non eserciti in regime di scorrimento viscoso, la prima
valutazione deve essere effettuata in accordo al punto 7.3.
7 DOCUMENTAZIONE
7.1 Generalità
La documentazione relativa alla valutazione varia a seconda che l'attrezzatura o insieme
a pressione sia stata esercita anche temporaneamente oppure non sia mai stata esercita
In regime di scorrimento viscoso.
7.2.1 Generalità
Per ogni valutazione di VR deve essere predisposta una relazione conclusiva completa
dei relativi documenti di accompagnamento.