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FASCICOLO TECNICO
DI PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE
SMERIGLIATRICE XXX - XXXXX Anno di costruzione 2011
Indice
.......................................................................................................... 1 INDICE..............................................................................................2 IDENTIFICAZIONE DEL FABBRICANTE E DEL PRODOTTO..................4
1.1.Fabbricante......................................................................................................4 1.2.Prodotto...........................................................................................................4 1.3.Targa di identificazione....................................................................................4 2.descrizione generale delLAPPARECCHIO............................................................5
CAMPO DI APPLICAZIONE DIRETTIVA MACCHINE:...........................6 CAMPO DI APPLICAZIONE DIRETTIVA BASSA TENSIONE:.................7 CAMPO DI APPLICAZIONE DIRETTIVA COMPATIBILIT ELETTROMAGNETICA:........................................................................8 DISEGNI E SCHEMI DI PROGETTAZIONE...........................................9
I disegni e gli schemi di progettazione vanno allegati al fascicolo tecnico e citati in questa sezione. Nel caso in cui il prodotto venga importato e cambiato il marchio con il vostro, tali disegni vanno richiesti al produttore. .........................................9
DEDO srl - sede legale e operativa: Via P.Colletta, 37- 20135 Milano P. IVA/ C. Fiscale: 11847260152 - Cap. Soc. i. v. 45.400,00 euro tel. 02.89075511 - fax 02.89076717 www.dedosrl.it
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1.1.Fabbricante
Nome / Ragione Sociale Indirizzo Recapito P.IVA xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxx Tel.: +39 xxxxxxxxxxxxxxx Fax.: +39 xxxxxxxxxxxxx
1.2.Prodotto
Denominazione Marca Modello Anno di prima commercializzazione SMERIGLIATRICE XXX XXXX xxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxx 2011
1.3.Targa di identificazione
La targa di identificazione della contiene: Denominazione e codice del tipo Marchio CE Caratteristiche di alimentazione
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2.1.Caratteristiche tecniche
Caratteristiche Alimentazione elettrica Frequenza Potenza dingresso Velocit nominale Peso Dimensione del disco Dimensione del mandrino Dimensione interno del disco Unit di misura V Hz W min Kg mm mm mm Valore 230 50 900 11000 2,0 125 M14 22,2
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/II
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ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione (3): elettrodomestici destinati a uso domestico, apparecchiature audio e video, apparecchiature nel settore delle tecnologie dell'informazione, macchine ordinarie da ufficio, apparecchiature di collegamento e di controllo a bassa tensione, motori elettrici; l) le seguenti apparecchiature elettriche ad alta tensione: apparecchiature di collegamento e di comando, trasformatori.
domestici e agli oggetti; b) sia resistente a fenomeni di natura non meccanica nelle condizioni ambientali previste, in modo da non causare pericolo alle persone, agli animali domestici e agli oggetti; c) nelle condizioni di sovraccarico previste, non causi pericolo alle persone, agli animali domestici e agli oggetti.
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La documentazione tecnica: La documentazione tecnica, preparata dal fabbricante, deve consentire di valutare la conformit del materiale elettrico ai requisiti della legge. Essa deve comprendere: il progetto, la fabbricazione ed il funzionamento del materiale elettrico e, a tal fine, deve contenere: - la descrizione generale del materiale elettrico; - i disegni di progettazione e fabbricazione nonch gli schemi di componenti, sottounit, circuiti; - le descrizioni e le spiegazioni necessarie per comprendere tali disegni e schemi e il funzionamento del materiale elettrico; - un elenco delle norme che sono state applicate completamente o in parte e la descrizione delle soluzioni adottate per soddisfare gli aspetti di sicurezza della legge qualora non siano state applicate le norme; - i risultati dei calcoli di progetto e dei controlli svolti, ecc.; - il rapporto sulle prove effettuate.
I disegni e gli schemi di progettazione vanno allegati al fascicolo tecnico e citati in questa sezione. Nel caso in cui il prodotto venga importato e cambiato il marchio con il vostro, tali disegni vanno richiesti al produttore.
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Allegati
EN 60745-1 :2009 EN 60745-2-3 :2007+A11 :09 EN 60745-1 :2009 EN 60745-2-3 :2007+A11 :2009
CEI EN 61000-3-3
CEI EN 60745-1
CEI EN 60745-2-3
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Le
del
prodotto
hanno
la
a. le norme di tipo A (norme di base) indicano concetti di base, principi di progettazione e aspetti generali che possono essere applicati al macchinario; b. le norme di tipi B (norme di sicurezza generiche) trattano uno o pi aspetti di sicurezza o uno o pi tipi di mezzi di protezione che possono essere utilizzati per unampia gamma di macchine: - norme di tipo B1 su particolari aspetti della sicurezza (per esempio distanze di sicurezza, temperatura superficiale, rumore), - norme di tipo B2 sui mezzi di protezione (per esempio comandi a due mani, dispositivi di interblocco, dispositivi sensibili alla pressione, ripari); c. le norme di tipo C (norme di sicurezza per categorie di macchine) trattano requisiti di sicurezza dettagliati per una particolare macchina o gruppo di macchine. Quando le disposizioni di una norma di tipo C differiscono da quelle indicate in norme di tipo A o B, le disposizioni della norma di tipo C hanno la precedenza sulle disposizioni delle altre norme, per prodotti progettati e costruiti secondo le disposizioni della norma di tipo C. Come parte della strategia di riduzione del rischio globale per il prodotto, i progettisti spesso scelgono di conseguire una data misura di riduzione del rischio attraverso lapplicazione di mezzi di protezione che utilizzano una o pi funzioni di sicurezza.
VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA In fase di progettazione e/o fabbricazione dei prodotti elettrici, il fabbricante tenuto ad effettuare la valutazione della conformit degli stessi al fine di garantirne la rispondenza ai principi generali di sicurezza fissati dalla legge 18 ottobre 1977, n. 791. La valutazione della conformit, da parte del fabbricante, effettuata secondo il Modulo A Controllo di fabbricazione interno. Il fabbricante, prima di immettere sul mercato un prodotto elettrico, prepara la documentazione tecnica riguardante la progettazione, la fabbricazione ed il funzionamento del prodotto, che consente di valutare se lo stesso conforme ai principi generali di sicurezza fissati dalla legge 18 ottobre 1977, n. 791. Inoltre, prende tutte le misure necessarie affinch il processo di fabbricazione interno garantisca la conformit dei prodotti alla documentazione tecnica ed ai principi generali di sicurezza fissati dalla legge 18 ottobre 1977, n. 791. Si presumono conformi ai principi generali di sicurezza i prodotti elettrici che soddisfano alle norme armonizzate rilevanti ai fini della sicurezza. La conformit alle norme armonizzate attestata da una dichiarazione di conformit emessa
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dal fabbricante, importatore o responsabile dellimmissione sul mercato, e dalla documentazione tecnica.
Scopo
Scopo del presente documento la classificazione e la valutazione dei rischi nellambito della procedura globale destinata a garantire che la macchina sia conforme ai requisiti essenziali relativi alla salute e sicurezza previsti dalla o dalle Direttive CE applicabili. L accertamenti dei rischi una serie di misure logiche che permettono, attraverso un esame sistematico, di analizzare e valutare i rischi associati alla macchina, per tale processo si fatto riferimento alla normativa UNI corrente. Il processo iterativo di riduzione del rischio strutturato in diversi stadi: Determinazione dei limiti della macchina (ISO 12100, 5.3): Identificazione del pericolo (ISO 12100, 5.4) Calcolo dei rischi (ISO 12100, 5.5) Valutazione dei rischi (ISO 14121, 5.6) con esame delle misure di sicurezza esistenti allo scopo di determinarne ladeguatezza o la necessit di misure supplementari. Riduzione dei rischi (ISO 12100, 6) Questo processo seguito se necessario dalle misure per ridurre il rischio. Le misure supplementari di sicurezza, derivate dallaccertamento dei rischi, possono essere introdotte e rivalutate finch non siano considerate soddisfacenti. importante documentare sistematicamente ogni stadio. Tale processo evidenziati nella figura seguente:
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Per ridurre o eliminare i pericoli o gli eventi pericolosi bisogna raccogliere i dati pertinenti alla natura, la durata ed i limiti della macchina, oltre a tutti i dati relativi ad eventuali incidenti, se possibile. Lassenza di incidenti precedenti, la presenza di un numero limitato di incidenti o la minima gravit degli incidenti non devono far presupporre automaticamente che il rischio relativo sia basso.
Limiti di utilizzo
Limiti nell'uso previsto o nell'uso improprio prevedibile, diversi modi operativi di funzionamento incluso interventi per malfunzionamento identificazione delle caratteristiche del personale che user la macchina (fisiche, competenza) livello di addestramento richiesto per gli utilizzatori esposizione di altre persone al pericoli presentati dalla macchina o o o operatori nelle vicinanze della macchina personale non addetto personale estraneo
Si intende per: Uso previsto della macchina: Uso al quale la macchina destinata in conformit con le indicazioni fornite dal fabbricante Uso improprio ragionevolmente prevedibile: Trascuratezza involontaria Reazione istintiva durante luso, in caso di disfunzioni , incidenti, guasti, etc Comportamento dovuto ad un calo di attenzione durante lo svolgimento di un compito Comportamento prevedibile di alcune persone, quali i bambini o i disabili, per macchine specialmente di tipo non professionale Modi duso e tecniche di intervento pericolosi a causa di difficolt di svolgimento del lavoro dovuti alla macchina
Limiti di spazio
spazio occupato dai movimenti spazio richiesto da una persona che interagisce con la macchina per manutenzioni
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spazio richiesta da una persona che interagisce con la macchina per il funzionamento interfaccia tra la macchina e le fonti di energia
Limiti di tempo
durata della macchina intervalli di tempo raccomandati per la manutenzione
Altri limiti
ambientali (temperatura, umidit) livello di pulizia propriet dei materiali utilizzabili
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X
GRAVITA
Dei possibili danni causati dal pericolo considerato
=
PROBABILITA che si verifichi il danno - esposizione delle persone - probabilit di verificarsi RISCHIO
Correlato al pericolo considerato
La valutazione dei rischi condotta utilizzando il cos detto metodo del punteggio, cio ad ogni fattore influente viene dato un peso (es. il pericolo di morte pesa di pi del pericolo di lesioni lievi ecc. ecc.). Sono state prese in considerazione le quattro voci sopra definite con le relative scelte possibili ed il peso ad esse associato. I pesi assegnati ad ogni fattore sono stati assegnati tenendo in considerazione vari elementi.(ISO 12100 6). Per la gravit del danno si considerata lentit (lesioni lievi , severe o pericolo di morte) e se interessa una o pi persone. Per valutare la frequenza di esposizione delle persone sono presi in esame i seguenti elementi: necessit di accedere a certe zone pericolose natura dell'accesso tempo speso nella zona numero di persone che accedono frequenza di accesso Per valutare la probabilit del verificarsi dell'evento pericoloso si considerato: Analisi e affidabilit dei dati storici dati comparativi di macchine simili Per valutare la possibilit di evitare o limitare il danno, i fattori considerati sono: personale esperto o inesperto rapidit con cui una situazione pericolosa produce danno evidenza del rischio, diretta, mediante informazioni o segnalazioni abilit umana di sfuggire al pericolo
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conoscenza o no di macchine simili da parte del personale Gli aspetti da considerare nella stima del rischio sono inoltre: tipologie di persone esposte tipo, frequenza e durata di esposizione rischio cumulato compiti per i quali occorre sospendere le misure di Protezione rapporto tra esposizione ed effetti fattori umani interazione persone-macchina interazione tra persone aspetti relativi allo stress aspetti ergonomici consapevolezza del pericolo da parte delle persone aspetti relativi alla fatica
Riassumendo: DIMENSIONE G Probabilit F P E Gravit del danno Frequenza di esposizione Probabilit di verifica dellevento Evitabilit del pericolo
LIVELLO Lieve (danni lievi a salute o sistema) Grave (danni seri a salute o sistema) Catastrofe (morte o perdita sistema) Rara e infrequente Frequente o continua Bassa (pu accadere talvolta) Media (pu accadere diverse volte) Alta (accade di frequente) Possibile
IG 1 2 4 1 2 1 2 4 1
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Difficilmente evitabile
Viene dunque stimato il livello di ogni fattore di rischio, in relazione al pericolo preso in esame, dal prodotto dei pesi attribuito a ciascun fattore. Si giunge infine alla criticit del rischio in funzione delle situazioni analizzate: in corrispondenza dei valori attribuiti ai vari fattori relativi alla determinazione della probabilit e alla stima della gravit, viene indicato un indice di rischio globale secondo la seguente matrice:
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F Esposizione 1 2 1 2 1 2
In base alindice di criticit cosi individuato possibile definire a quale dei livelli di rischio predeterminato appartiene il punto pericoloso preso in esame. L'osservazione di tale indice pu dare delle utili indicazioni su dove concentrare l'attenzione per definire gli obbiettivi di sicurezza che vengono esposti.
Limiti di spazio
Lutensile in se stesso non ha bisogno di un ingombro ulteriore a quello fisicamente occupato per lavorare. Loperatore deve poter lavorare in buon appoggio su una base stabile in modo che possa mantenere la presa per il tempo necessario per lapplicazione richiesta e non creare alcun rischio per s e per ogni persona eventualmente esposta. Questo prodotto non va usato in zone classificate ATEX.
Limiti di tempo
La durata non pu essere quantificata in teoria. Verificarne periodicamente lusura in relazione alle frequenze di utilizzo della macchina. - durata della macchina: Garanzia 2 anni
Altri limiti
Mai abbandonare lutensile prima del completo arresto degli accessori. Le lame potrebbero incastrarsi su di una superficie, tirando la smerigliatrice e facendovi perdere il controllo dellattrezzo. (Vedi libretto distruzioni)
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TIPOLOGIA RISCHIO
ELENCO RESS
Persone esposte alla situazione pericolosa Utilizzatore, eventuale persona esposta in posizione troppo ravvicinato STIMA DEL RISCHIO: G F P E
DESCRIZIONE SITUAZIONE PERICOLOSA In caso lutilizzatore non sia ben in equilibrio e in appoggio sicuro con i piedi, lapparecchio pu perdere la posizione di lavoro e causare attraverso l utensile schiacciamento, cesoiamento o taglio allutilizzatore o ad eventuali persone esposte in posizione troppo ravvicinato. PROVVEDIMENTI ADOTTATI
Il comando di azione a pressione mantenuta, una volta rilasciato lutensile smette di ruotare. Utilizzare calzature antinfortunistiche e 4 1 1 1 4 guanti da lavoro. INDICAZIONI SUL Viene indicato nelle precauzioni duso di non sporgersi e utilizzare lo strumento solo MANUALE se ben in equilibrio e di non utilizzarlo se ci sono persone alla distanza inferiore di un metro dallutilizzatore. SEGNALETICA ADOTTATA
TIPOLOGIA RISCHIO
Impigliamento
Pericolo presente nelle seguenti fasi della vita Uso ordinario Zone interessata dal pericolo Scatola degli ingranaggi, utensile
ELENCO RESS
Persone esposte alla situazione pericolosa Utilizzatore, eventuale persona esposta in posizione troppo ravvicinata STIMA DEL RISCHIO: G F P E
DESCRIZIONE SITUAZIONE PERICOLOSA Un utilizzo poco attento da parte dellutilizzatore pu causare impigliamento dei propri indumenti, degli indumenti di persone esposte in posizione troppo ravvicinata o di altro materiale. PROVVEDIMENTI ADOTTATI
16
Pulsante di accensione a pressione mantenuta: rilasciando il pulsante, 4 1 1 1 4 la rotazione degli ingranaggi si ferma Allontanamento delle persone esposte ad una distanza superiore a 1 4 1 1 1 4 mt. INDICAZIONI SUL Indicare nel manuale che le persone non addette devono rimanere ad una distanza MANUALE minima di 1 metro e di prestare la massima concentrazione durante luso. SEGNALETICA ADOTTATA
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TIPOLOGIA RISCHIO
Rischio ustione
Pericolo presente nelle seguenti fasi della vita Uso ordinario come smerigliatrice Zone interessata dal pericolo Scatola degli ingranaggi, utensile G
ELENCO RESS
Persone esposte alla situazione pericolosa Utilizzatore STIMA DEL RISCHIO: F P E
DESCRIZIONE SITUAZIONE PERICOLOSA Durante lutilizzo lattrito fa scaldare lutensili, a contatto con la superficie da forare PROVVEDIMENTI ADOTTATI
16
Utilizzare guanti da lavoro, non toccare lutensile appena finito di 8 4 1 2 1 lavorare INDICAZIONI SUL Prescrivere nel manuale lutilizzo che La protezione del disco deve essere posizionata e MANUALE collegata allutensile per garantire la massima sicurezza, affinch loperatore non sia esposto al pericolo di contatto coi dischi. SEGNALETICA ADOTTATA
TIPOLOGIA RISCHIO
Rischio elettrico
Pericolo presente nelle seguenti fasi della vita Uso ordinario Zone interessata dal pericolo Evitare assolutamente di apportare modifiche alla spina. Non impiegare spine adattatrici assieme ad elettroutensili dotati di collegamento a terra G
ELENCO RESS
Persone esposte alla situazione pericolosa Utilizzatore
STIMA DEL RISCHIO: DESCRIZIONE SITUAZIONE PERICOLOSA Prestare molta attenzione alle operazioni di collegamento e scollegamento dalla rete elettrica PROVVEDIMENTI ADOTTATI G Applicazione della EN 60745 INDICAZIONI SUL MANUALE SEGNALETICA ADOTTATA F P E F P E
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TIPOLOGIA RISCHIO
ELENCO RESS
Persone esposte alla situazione pericolosa Utilizzatore, persona esposta nelle vicinanze STIMA DEL RISCHIO: G F P E
DESCRIZIONE SITUAZIONE PERICOLOSA Il report di analisi del rischio vibrazioni (All. Test Report EN 6074523 n hz10040474-001) riporta un valore di pressione sonora di 90 dB e potenza acustica 101 dB PROVVEDIMENTI ADOTTATI
16
Fornitura alloperatore di opportuni DPI 4 1 1 1 4 INDICAZIONI SUL Indicare nel manuale di utilizzare protezioni auricolari e il valore in decibel di pressione MANUALE sonora e potenza acustica. Durante le operazioni di smerigliatura con presenza di polveri potenzialmente dannose (es. sverniciatura metalli). SEGNALETICA ADOTTATA
TIPOLOGIA RISCHIO
ELENCO RESS
Persone esposte alla situazione pericolosa Utilizzatore STIMA DEL RISCHIO: F P E
DESCRIZIONE SITUAZIONE PERICOLOSA Il report di analisi del rischio vibrazioni (All. Test Report EN 6074523 n hz10040474-001) riporta un valore di: ah,AG=4.98 m/s2 K=1,5 m/s2 PROVVEDIMENTI ADOTTATI
16
Fornitura alloperatore di opportuni DPI 4 1 1 1 4 INDICAZIONI SUL Indicare nel manuale il valore delle vibrazioni sullasse mano-braccio. Indicare altres MANUALE la necessaria utilizzazione di guanti antivibranti nel caso di utilizzo prolungato (superiore ad 1.5h al giorno) SEGNALETICA ADOTTATA
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MARCATURA:
LOGO
SMERIGLIATRICE 900W
xxxxxxxxx
La dichiarazione di conformit deve riportare almeno le seguenti informazioni: Nome e indirizzo del fabbricante o dellimportatore o del responsabile dellimmissione sul mercato; Descrizione del materiale elettrico; Riferimento alla norme armonizzate; Eventuale riferimento alle specifiche per le quali dichiarata la conformit Identificazione del firmatario che ha il potere di impegnare il fabbricante o limportatore o il responsabile dellimmissione sul mercato; eccola qui sotto riportata:
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Dichiarazione di conformit
Il fabbricante
con sede in
Riferimento norme armonizzate: EN 60745-1, EN 60745-2-3, CEI EN 55014-1, CEI EN 55014-2, CEI EN 61000-3-2, CEI EN 61000-3-3
e autorizza
Ragione Sociale P.IVA Indirizzo
IT11847260152 Via P. Colletta 37, 20135 Milano (Mi)
DEDO srl
Nome: Cognome:
(Firma)
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Obblighi dellimportatore
Estratto Guida Blu CE Le direttive "Nuovo approccio" stabiliscono che l'importatore (persona responsabile dell'immissione nel mercato) deve poter fornire all'autorit di controllo una copia della dichiarazione L'importatore CE di conformit e rendere disponibile nel la documentazione si tecnica. tale (persona responsabile dell'immissione mercato) assume
responsabilit solo se il fabbricante non stabilito nella Comunit e non ha un rappresentante autorizzato sul territorio comunitario; egli deve pertanto ricevere dal fabbricante la garanzia scritta che i documenti saranno messi a disposizione su richiesta dell'autorit di controllo. Secondo le direttive nuovo approccio il fabbricante la persona responsabile della progettazione e della fabbricazione del prodotto al fine di immetterlo sul mercato comunitario per proprio conto. Le stesse responsabilit del fabbricante si applicano anche a qualsiasi persona fisica o giuridica che assembla, imballa, lavora o etichetta prodotti gi pronti al fine di immetterli sul mercato comunitario con il proprio nome. Il fabbricante il solo e unico responsabile della conformit del proprio prodotto alle direttive applicabili, sia che abbia progettato e fabbricato il prodotto personalmente sia che l'abbia immesso nel mercato a suo nome. In base alla direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti, per "produttore" s'intende: il fabbricante del prodotto stabilito nella Comunit e qualsiasi altra persona che si presenti come fabbricante apponendo sul prodotto il proprio nome, il proprio marchio o un altro segno distintivo, o colui che rimette a nuovo il prodotto; il rappresentante del fabbricante se quest'ultimo non stabilito nella Comunit o, qualora non vi sia un rappresentante stabilito nella Comunit, l'importatore del prodotto; La responsabilit civile per prodotti difettosi, cio il rimborso dei danni, spetta al produttore, termine che, ai sensi della suddetta direttiva, designa il fabbricante di un prodotto finito o di un componente del prodotto finito, il produttore di una materia prima o qualsiasi persona che, ad esempio apponendo un marchio registrato, si presenta come produttore dello stesso. Gli importatori da paesi terzi che immettono il prodotto sul mercato comunitario sono considerati come produttori ai sensi della direttiva sulla responsabilit per danni da prodotti.
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Il distributore che vende una macchina con il proprio marchio il fabbricante apparente del materiale: questa apparenza sufficiente a produrre effetti giuridici nei confronti di terzi ed in particolare dei consumatori privati.
GLOSSARIO
CONFORMITA Prima di immettere un prodotto sul mercato comunitario il fabbricante deve sottoporlo ad una procedura di valutazione della conformit prevista dalla direttiva applicabile al prodotto. VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA Ogni attivit relativa alla determinazione, diretta o indiretta, che i requisiti applicabili ad un prodotto siano pienamente soddisfatti. La valutazione della conformit dipende dallintervento della parte interessata (fabbricante) o di un terzo (organismo notificato) e riguarda la fase di progettazione, di fabbricazione del prodotto o entrambe. DOCUMENTAZIONE TECNICA La documentazione tecnica deve permettere di valutare la conformit del prodotto alle norme pertinenti e comprende unanalisi e una valutazione adeguate dei rischi. La documentazione tecnica deve specificare le prescrizioni applicabili ed illustrare, nella misura necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento del prodotto. La documentazione tecnica deve essere disponibile dal momento della immissione del prodotto sul mercato e deve essere conservata dal fabbricante o suo rappresentante autorizzato o persona responsabile dell'immissione del prodotto nel mercato comunitario non meno di 10 anni dallultima data di fabbricazione del prodotto e, qualora richiesta, deve essere esibita alle Autorit di vigilanza. DICHIARAZIONE DI CONFORMITA (CERTIFICATO DI CONFORMITA) Dichiarazione di conformit ovvero Certificato di conformit a seconda della direttiva di riferimento. La dichiarazione di conformit latto con cui il fabbricante dichiara, sotto la propria personale responsabilit, che il prodotto conforme ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla/e direttiva/e europea/e ad esso applicabile/i. Essa deve contenere le informazioni necessarie ad identificare le direttive in base alle quali viene rilasciata, il nome del fabbricante o del suo mandatario stabilito nella Comunit o dellimportatore o persona responsabile della immissione del prodotto sul mercato, l'organismo notificato (ove previsto), la denominazione del prodotto ed il riferimento alle norme armonizzate o ad altri documenti normativi. La dichiarazione di conformit deve essere tenuta a disposizione delle Autorit di vigilanza da parte del fabbricante o del suo mandatario stabilito nella Comunit o dellimportatore o persona responsabile della immissione del prodotto sul mercato. La mancata presentazione della dichiarazione, su richiesta dell'Autorit di vigilanza, pu costituire motivo sufficiente per mettere in dubbio la presunzione di conformit di un prodotto ai requisiti essenziali della direttiva/e europea/e ad esso applicabile/i. ESAME CE DI TIPO E la procedura in base alla quale un Organismo notificato accerta e dichiara che un esemplare rappresentativo della produzione soddisfa i requisiti essenziali di sicurezza definiti nelle direttive ad esso applicabili.
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RAPPORTO DI PROVA Il rapporto di prova il risultato delle prove di laboratorio effettuate su prodotti oggetto di indagine, secondo quanto stabilito dalle relative norme ad essi applicabili. Il rapporto di prova contiene le seguenti informazioni: il numero del rapporto, la descrizione dettagliata del campione, la data di inizio e termine delle prove, i nomi delle prove e le metodiche di riferimento, i valori con le relative unit di misura, i limiti di legge o di specifica se esistenti ed applicabili - e relative fonti, eventuali annotazioni. Il rapporto di prova deve essere convalidato dalle firme del responsabile delle prove e del responsabile del laboratorio. MARCATURA CE La marcatura CE, istituita con la direttiva 93/68/CEE del 22 luglio 1993, un contrassegno che deve essere apposto su determinati prodotti per i quali ne prevista lapposizione dalla specifica normativa comunitaria di armonizzazione. Delle 29 direttive ad oggi adottate secondo i principi del nuovo approccio, 21 richiedono la marcatura CE. Lelenco delle direttive che richiedono lapposizione della marcatura CE disponibile sul sito: http://ec.europa.eu/enterprise/newapproach/standardization/harmstds/reflist.html La marcatura CE apposta dal fabbricante o dal suo rappresentante autorizzato stabilito all'interno della Comunit o dallimportatore o dal responsabile dell'immissione del prodotto sul mercato comunitario. La marcatura CE sui prodotti una dichiarazione resa da uno dei soggetti sopra menzionati con la quale si attesta che il prodotto: 1. conforme a tutte le disposizioni comunitarie applicabili; 2. stato sottoposto alle procedure di valutazione della conformit del caso. La marcatura CE obbligatoria e deve essere apposta prima che i prodotti ad essa soggetti siano commercializzati e messi in servizio, salvo il caso in cui direttive specifiche dispongano altrimenti. Se i prodotti sono disciplinati da diverse direttive che prevedono la marcatura CE, essa indica che si presume che i prodotti siano conformi alle disposizioni di tutte le direttive in questione. La marcatura CE deve pertanto essere apposta su: 3.tutti i prodotti nuovi, siano essi fabbricati negli Stati membri che in paesi terzi; 4.i prodotti usati e di seconda mano importati dai paesi terzi; 5.i prodotti che hanno subito modifiche rilevanti e che sono disciplinati dalle direttive come prodotti nuovi. La marcatura CE deve avere la forma indicata di seguito. Se la marcatura CE viene rimpicciolita o ingrandita comunque necessario rispettare le proporzioni. La marcatura CE non pu essere inferiore ai 5 mm. La marcatura CE deve essere apposta in maniera visibile, leggibile e indelebile sul prodotto o sulla relativa targhetta. Se ci non fosse possibile o giustificato per la natura del prodotto, deve essere apposta sull'eventuale imballaggio e sulla documentazione di accompagnamento, qualora la direttiva applicabile ne preveda l'esistenza.
DISTRIBUTORE Qualsiasi operatore professionale della catena di commercializzazione la cui attivit non incide sulle caratteristiche di sicurezza dei prodotti.
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RAPPRESENTATE AUTORIZZATO - FABBRICANTE Un fabbricante stabilito in un paese terzo ha la responsabilit, nella stessa misura di un fabbricante stabilito in uno Stato membro, di garantire che un prodotto venga progettato e fabbricato conformemente a tutte le direttive ad esso applicabili e di svolgere le procedure di valutazione della conformit richieste, qualora il prodotto sia destinato ad essere commercializzato o messo in servizio nel mercato comunitario. II fabbricante pu nominare un rappresentante autorizzato stabilito nella Comunit che operi per suo conto. Se il fabbricante non stabilito nella Comunit e non ha un rappresentante autorizzato nella stessa, l'importatore o il responsabile dell'immissione nel mercato del prodotto nella Comunit, assume gli obblighi posti in capo al fabbricante. RAPPRESENTANTE AUTORIZZATO Persona fisica o giuridica stabilita nella Comunit che ha ricevuto dal fabbricante un mandato scritto che la autorizza ad agire per suo conto in relazione a determinati compiti. IMMISSIONE SUL MERCATO La prima messa a disposizione di un prodotto sul mercato comunitario, dove con messa a disposizione sul mercato si intende la fornitura di un prodotto per la distribuzione, il consumo o luso dello stesso nel mercato comunitario, a titolo oneroso o gratuito. IMPORTATORE Persona fisica o giuridica stabilita nella Comunit europea che immette sul mercato comunitario un prodotto originario di un paese terzo. MERCATO UNICO Il mercato unico una delle principali realizzazioni dell'Unione europea. Le restrizioni agli scambi e alla libera concorrenza sono state gradualmente eliminate fra gli Stati membri, il che ha contribuito all'innalzamento del tenore di vita. Il mercato unico non ancora diventato uno spazio economico unico: alcuni settori dell'economia, come i servizi pubblici, restano soggetti alle legislazioni nazionali. I singoli Stati membri dell'UE mantengono un'ampia sovranit in materia fiscale e di protezione sociale. Al mercato unico contribuisce una serie di politiche correlate che l'Unione ha attuato nel corso degli anni allo scopo di garantire che il maggior numero possibile di consumatori e imprese potesse godere dei vantaggi offerti dalla liberalizzazione dei mercati. NORMA ARMONIZZATA E una norma adottata da uno degli organismi di normazione europeo (CEN, CENELEC, ETSI), sulla base di un mandato della Commissione UE, pubblicata, per essere pienamente efficace, sulla Gazzetta Ufficiale della Comunit Europea, che prevede una procedura di informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche. NUOVO APPROCCIO Il Nuovo Approccio una tecnica legislativa che definisce i requisiti essenziali obbligatori di un prodotto al fine di garantire elevati livelli di sicurezza delle persone, degli animali domestici e dei beni, lasciando la scelta delle soluzioni tecniche alle parti interessate (utenti, produttori etc.). Per la sua flessibilit, il Nuovo Approccio una tecnica molto efficace per promuovere la competitivit industriale, linnovazione dei prodotti e la libera circolazione delle merci nella Unione Europea. ORGANISMO NOTIFICATO Organismo di certificazione o Ente di certificazione o Laboratorio di Prova, autorizzato dallAutorit Governativa Nazionale e notificato alla Commissione Europea, per attuare i compiti legati alla applicazione delle procedure europee di conformit di prodotti e/o servizi. L'organismo notificato, pur essendo stabilito sul territorio dello Stato membro che lo ha notificato, pu svolgere attivit o disporre di personale all'esterno dello Stato membro o
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anche al di fuori della Comunit. I certificati rilasciati da sedi secondarie extra CEE devono essere sottoscritti dal responsabile tecnico o direttore tecnico del laboratorio dellOrganismo europeo notificato. Lelenco degli Organismi notificati viene pubblicato dalla Commissione Europea nella Gazzetta Ufficiale delle Comunit Europee e pu essere consultato nel sito http://ec.europa.eu/enterprise/newapproach/nando/ PAESE TERZO Con questo termine si indica uno Stato che non n uno Stato membro dellUnione Europea n uno Stato ad essa associato, aderente cio ad un accordo internazionale concluso con lUnione europea. PRESUNZIONE DI CONFORMITA Lapplicazione e la conformit ad una norma armonizzata, di cui sono stati pubblicati i riferimenti, conferiscono presunzione di conformit ai requisiti essenziali delle direttive di nuovo approccio applicabili, disciplinati da tale norma. L'applicazione delle norme armonizzate rimane volontaria nell'ambito delle direttive di nuovo approccio. PRODOTTO Qualsiasi prodotto destinato al consumatore, anche nel quadro di una prestazione di servizi, o suscettibile, in condizioni ragionevolmente prevedibili, di essere utilizzato dal consumatore, anche se non a lui destinato, fornito o reso disponibile a titolo oneroso o gratuito nell'ambito di un'attivit commerciale, indipendentemente dal fatto che sia nuovo, usato o rimesso a nuovo; tale definizione non si applica ai prodotti usati, forniti come pezzi d'antiquariato, o come prodotti da riparare o da rimettere a nuovo prima dell'utilizzazione, purch il fornitore ne informi per iscritto la persona cui fornisce il prodotto. PRODOTTO SICURO Qualsiasi prodotto che, in condizioni di uso normali o ragionevolmente prevedibili, compresa la durata e, se del caso, la messa in servizio, l'installazione e la manutenzione, non presenti alcun rischio oppure presenti unicamente rischi minimi, compatibili con l'impiego del prodotto e considerati accettabili nell'osservanza di un livello elevato di tutela della salute e della sicurezza delle persone in funzione, in particolare, dei seguenti elementi: 1) delle caratteristiche del prodotto, in particolare la sua composizione, il suo imballaggio, le modalit del suo assemblaggio e, se del caso, la sua installazione e manutenzione; 2) dell'effetto del prodotto su altri prodotti, qualora sia ragionevolmente prevedibile l'utilizzazione del primo con i secondi; 3) della presentazione del prodotto, della sua etichettatura, delle eventuali avvertenze e istruzioni per il suo uso e della sua eliminazione, nonch di qualsiasi altra indicazione o informazione relativa al prodotto; 4) delle categorie di consumatori che si trovano in condizione di rischio nell'utilizzazione del prodotto, in particolare dei minori e degli anziani. PRODOTTO PERICOLOSO Qualsiasi prodotto che non risponda alla definizione di prodotto sicuro RAPEX Il sistema comunitario di scambio rapido di informazioni (RAPEX) una rete creata tra i 27 paesi membri dellUE pi lIslanda, il Liechtenstein e la Norvegia, al fine di assicurare la sicurezza del mercato interno europeo attraverso la collaborazione tra le autorit nazionali incaricate della sorveglianza dei mercati. Questo sistema garantisce che le informazioni sui prodotti di consumo non alimentari pericolosi, scoperti in uno stato membro, siano rapidamente comunicate a tutte le autorit nazionali e alla Commissione Europea per permettere lattivazione di tutte le misure necessarie per impedire la fornitura di tali prodotti ai consumatori. REQUISITI ESSENZIALI Fissano gli elementi necessari alla protezione dell'interesse pubblico. I requisiti essenziali sono vincolanti: solo i prodotti conformi ad essi possono essere commercializzati e messi in servizio. I requisiti essenziali devono essere applicati in funzione dei rischi insiti in un determinato prodotto. Ad uno stesso prodotto possibile applicare contemporaneamente
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varie direttive, nel caso in cui, per tutelare tutti gli interessi pubblici in gioco, devono essere applicati contemporaneamente i requisiti previsti da varie direttive. RICHIAMO DEL PRODOTTO Il richiamo una misura volta ad ottenere la restituzione di un prodotto pericoloso gi fornito o reso disponibile ai consumatori. Tale misura adottata dai produttori e distributori di prodotti di consumo qualora sappiano che un prodotto da loro immesso sul mercato presenta rischi per i consumatori ovvero tale misura pu essere ordinata o coordinata o, se del caso, organizzata con i produttori e i distributori da parte delle Autorit competenti. I produttori e i distributori hanno lobbligo di informare le autorit nazionali competenti in merito ai prodotti pericolosi da loro immessi sul mercato quando si realizzano le seguenti condizioni: - Il prodotto destinato ai consumatori o pu essere utilizzato dai consumatori; - il prodotto presenta rischi per i consumatori; - il prodotto sul mercato; - i rischi sono tali che il prodotto non pu rimanere sul mercato e i produttori e distributori hanno lobbligo di prendere i provvedimenti preventivi e correttivi opportuni. Il modulo di notifica da inviare allautorit nazionale competente dello Stato membro in cui stato commercializzato il prodotto pericoloso allegato alla decisione della Commissione del 14 dicembre 2004 ed disponibile sul sito web della Commissione Europea http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32004D0905:IT:NOT RISCHIO GRAVE Qualsiasi rischio grave compreso quello i cui effetti non sono immediati e che richiede un intervento rapido delle autorit pubbliche. VALUTAZIONE DEL RISCHIO LAutorit di controllo, al fine di decidere se una specifica situazione di pericolo causata da un prodotto di consumo costituisca un rischio grave, in una prima fase deve stabilire la gravit degli effetti concreti di un pericolo, che dipende sia dalla gravit del pericolo sia dalla probabilit che esso si concretizzi nelle condizioni duso prese in esame; in una seconda fase lAutorit di controllo deve valutare ulteriormente la gravit degli effetti concreti del pericolo a seconda del tipo di consumatore e, per i normali adulti, valutare se il prodotto sia corredato di opportune avvertenze e protezioni. In conclusione, quindi, la combinazione sequenziale degli indici collegati alle due fasi precedentemente esposte costituisce la valutazione complessiva del rischio. Per ulteriori approfondimenti possibile consultare il sito: http://ec.europa.eu/consumers/cons_safe/action_guide_it.pdf RITIRO DAL MERCATO Il ritiro dal mercato una misura volta ad impedire la distribuzione e lesposizione o lofferta di un prodotto pericoloso al consumatore. Tale misura ordinata dalle Autorit competenti nei confronti di produttori e/o importatori qualora vi sia un prodotto che non rispetta i requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa ad esso applicabile. Il produttore o importatore al quale viene notificato un provvedimento di ritiro dal mercato, al fine di rintracciare facilmente i prodotti oggetto del provvedimento restrittivo deve essere in grado di stabilire una correlazione tra i prodotti forniti ed i clienti (tracciabilit del prodotto) cos da poter avviare rapidamente le procedure di ritiro dal mercato. Le Autorit competenti svolgono controlli presso il produttore o importatore al fine di accertare che gli stessi abbiano effettivamente ritirato il prodotto dal mercato. SANZIONE E la conseguenza giuridica tipica che l'ordinamento collega all'illecito, ossia alla violazione del precetto. Il dovere, posto in capo ad un soggetto, di sottostare alla sanzione detto responsabilit. UNIONE DOGANALE L'unione doganale l'elemento essenziale del mercato comune. L'istituzione di un'unione doganale, ultimata nel 1968, costituiva l'obiettivo principale dopo la firma del trattato di Roma. Le misure pi importanti prevedevano: l'eliminazione di tutti i dazi doganali e di tutte le restrizioni tra gli Stati membri; l'introduzione di una tariffa doganale comune (TDC), applicabile in tutta la Comunit
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europea alle merci provenienti dai paesi terzi (le entrate cos ottenute fanno parte delle risorse proprie della Comunit); la politica commerciale comune come componente esterna dell'Unione doganale (la Comunit parla con voce unanime a livello internazionale). Sono state elaborate procedure e regole comuni ed stato introdotto un documento amministrativo unico (DAU), destinato a sostituire i diversi documenti precedentemente utilizzati. Con l'entrata in vigore del mercato unico nel 1993, sono stati aboliti sia i controlli regolari alle frontiere interne che le formalit doganali. Pertanto, la riscossione delle accise, dell'IVA e la raccolta di dati statistici non rientrano pi tra le competenze dei servizi doganali degli Stati membri. UNIONE EUROPEA LUnione Europea (UE) unorganizzazione di tipo sopranazionale ed intergovernativo, che dal 1 gennaio 2007 comprende 27 paesi membri indipendenti e democratici. La sua istituzione sotto il nome attuale risale al Trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992 (entrato in vigore il 1 novembre 1993), al quale tuttavia gli stati aderenti sono giunti dopo il lungo percorso delle Comunit Europee precedentemente esistenti. LUnione Europea ha il compito di organizzare in maniera coerente e solidale i rapporti tra gli Stati membri e i loro popoli. I grandi obiettivi che persegue sono i seguenti: - promuovere il progresso economico e sociale, lo sviluppo sostenibile, uno spazio senza frontiere interne e ununione economica e monetaria che comporti a termine una moneta unica; - affermare la sua identit sulla scena internazionale (aiuti umanitari europei ai paesi terzi, politica estera e di sicurezza comune, intervento nella gestione delle crisi internazionali, posizione comune in seno alle organizzazioni internazionali); - rafforzare la tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini dei suoi Stati membri, istituendo una cittadinanza dellUnione (che completa la cittadinanza nazionale senza sostituirsi ad essa e conferisce al cittadino europeo diritti civili e politici); - conservare e sviluppare lUnione quale spazio di libert, sicurezza e giustizia in cui sia assicurata la libera circolazione delle persone; - mantenere e sviluppare lacquis (diritto acquisito comunitario). Lacquis linsieme dei diritti e degli obblighi giuridici e degli obbiettivi politici che accomunano e vincolano gli Stati membri della Unione europea. Gli organi principali dellUnione comprendono il Consiglio dellUnione europea, la Commissione, la Corte di Giustizia, il Parlamento, il Consiglio europeo e la Banca centrale europea. VIGILANZA La vigilanza effettuata dalle Autorit nazionali designate dagli Stati membri. Le Autorit, per quanto di competenza, sono incaricate di eseguire controlli atti a verificare la conformit dei prodotti immessi sul mercato comunitario o nazionale con la pertinente legislazione comunitaria o nazionale a loro applicabile.
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