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Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma

Commissione Informatica e Telecomunicazioni

COMMISSIONE ICT

Tariffe professionali

Settore: Informatica e Telecomunicazione

Area: attività di terzietà fra Committente e


Fornitori

Edizione v.1.1
1
Febbraio 2007

Tariffe professionali
1
Il presente documento è aggiornato al disposto della legge 4 agosto 2006, n.248 di conversione del
decreto legge 4 luglio 2006, n.223 (decreto Bersani)

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Commissione Informatica e Telecomunicazioni

Nel presente documento vengono determinate le equee tariffe professionali in grado di


garantire la qualità e la competitività; queste risultano un fattore critico di successo dei progetti ICT
e rivestono una importanza primaria per la motivazione e la continuità del professionista. Quanto
detto è vero in particolare per tutti i ruoli di “terzietà che è chiamato a svolgere.

Infatti il professionista stesso deve possedere non solo titoli e/o certificazioni adeguate ma
avere una “condotta etica” aderente al “codice deontologico” della categoria.

Il ruolo dell’ordine professionale risulta pertanto fondamentale nel controllare soprattutto la


condotta etica del professionista che, nel caso di infrazione, può essere oggetto di un provvedimento
sanzionatorio fino alla radiazione dall’albo allo scopo ultimo di tutelare l’interesse pubblico in tutti i
progetti e opere che impattano la comunità e la società civile.

Pertanto commissionare una attività ad un ingegnere professionista dell’area informatica e


telecomunicazione iscritto all’ordine offre al committente una ulteriore garanzia data dalla
possibilità di segnalare eventuali comportamenti non conformi a quanto pattuito.

La corresponsione di tariffe inferiori a quelle suggerite dall’ordine professionale può


comportare il venir meno di tale suddetta garanzia “etica” e deontologica con maggiori rischi sui
progetti tipicamente ad alto tasso di criticità.

Le tariffe professionali praticate nel settore ICT risentono del costo del lavoro, comprensivo
di tutte le componenti, e di una serie di voci addizionali che rappresentano la quota dei costi
generali attribuiti al singolo professionista e permettono la garanzia della buona esecuzione. A
questi costi si aggiungono oneri previdenziali ed assicurativi.

Le tariffe per le diverse figure professionali variano di un più o meno 20% in funzione dei
seguenti fattori:

• specifica competenza del professionista;


• esperienza del professionista nello specifico segmento di attività;
• particolari conoscenze richieste in relazione all’ambiente del cliente;
• area geografica;
• entità dell’impegno (giorni, mesi o anni uomo) e durata del contratto.

Possono essere praticati sconti fino al 30% rispetto ai valori di listino, principalmente in
funzione della durata del contratto (almeno 120gg di lavoro) e/o di un congruo preavviso (2 mesi
almeno) sulla data di inizio delle attività. Alle tariffe di seguito esposte vanno aggiunti i costi
relativi alle spese generali (trasferte, materiale impiegato,…) e l’eventuale urgenza computandoli in
base ai criteri standard delle tariffe vigenti degli ingegneri.

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Considerando che la maggior parte dei progetti nel settore dell’innovazione tecnologica
comportano alti indici di rischio e di novità sia nell’oggetto progettato sia spesso anche nelle
metodiche e strumentazioni utilizzate, risulta limitativo e spesso incongruente calcolare la tariffa
secondo un approccio a percentuale fatto 100 l’intera opera.

Inoltre anche alla luce della recente legge 4 agosto 2006, di conversione del decreto
legislativo 4 luglio 2006 (“decreto Bersani”), risulta necessario rendere omogenei i criteri di
calcolo a quelli applicati da altre categorie professionali che possono interagire proficuamente
nell’interesse del cliente.

Pertanto, alla luce delle considerazioni precedenti, vengono indicate nella seguente sezione
le eque tariffe professionali.

In particolare sono indicati due schemi alternativi ambedue applicabili in funzione della
tipologia di servizio richiesto.

Il primo schema detto “classico” si rifà a quanto attualmente vigente presso la maggior parte
degli ordini professionali ed è comunque conforme alla normativa vigente.

Il secondo schema detto “Bersani” recepisce in pieno le ultime indicazioni dell’ articolo 2
comma a) della legge 4 agosto 2006, n. 248 di conversione del decreto legislativo 4 luglio 2006, n.
223 (“decreto Bersani”) che consente ai professionisti di “pattuire compensi parametrati al
raggiungimento degli obiettivi prefissi”.

Modello tariffario classico

Valore del progetto/opera


Valore del 0-50.000 50.001-200.000 200.001-500.000 500.001-1.000.000 Oltre
progetto/Opera 1.000.000
A Studio di 5.000 5% 4% 3% 2%
Fattibilità
B Congruità 2.000 3% 2,5% 2% 2%
C Monitoraggio 3.000 5% 4% 3% 2%
D Collaudo 2.000 3% 2% 1% 0,8%
E Continuità ed 1.000 2% 1,5% 1% 0,7%
emergenza
F Ottimizzazione 5.000 5% 4% 3% 2%
Tabella 1. – Tariffe per i servizi professionali

I valori indicati in tutte le tabelle del presente documento sono espressi in Euro al netto di iva (20%)
e cassa ingegneri (2%).

Nella tabella seguente vengono indicate le tariffe giornaliere per figura professionale per quotare le
attività non comprese nelle tipologie suesposte oppure quelle relative a variazioni in corso d’opera.

Figura professionale Euro/ora


Managing Partner 180

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Partner (1) 150

Consulente Senior (1) 100

Consulente (1) 75
Tabella 2. – Tariffe per servizi una tantum e incrementali

Nota 1. - Figure professionali definite nella Circolare AIPA/CR/5, 5 agosto 1994

Modello tariffario “Bersani”

Uno studio tecnico/economico può essere effettuato per analizzare tipologie di prodotti e
servizi che comportano forti riduzioni dei costi aziendali o incrementi delle performance dei
sistemi. Ciò avviene ad esempio per lo studio di fattibilità, quando si analizzano le diverse
alternative di ottimizzazione di un progetto esistente o di sviluppo di un nuovo progetto, oppure in
generale quando vengono esaminate le differenti scelte fra diverse soluzioni e tecnologie ICT.

In questi casi ed in altri simili, l’art. 2 comma a) della legge 4 agosto 2006, n. 248 di
conversione del decreto legislativo 4 luglio 2006, n. 223 (“decreto Bersani”) consente ai
professionisti di “pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi prefissi”.

Questo comporta il fatto che il professionista stesso può pattuire sia un compenso fisso,
correlato direttamente all’impegno sostenuto e valutato secondo la Tabella 2. – Tariffe per servizi
una tantum e incrementali, sia anche un compenso variabile, da aggiungersi al precedente,
parametrizzato rispetto agli obiettivi prefissi.

Di conseguenza il compenso complessivo per il professionista sarà la somma dei compensi


risultanti dalle seguenti tabelle (compenso fisso + compenso variabile).

Per i servizi di ottimizzazione dei costi il compenso variabile è del 30% del risparmio
ottenuto dal progetto effettuato dal professionista.

Per gli altri servizi professionali il compenso complessivo è dato dalla tabella seguente.

Obiettivo Raggiunto Obiettivo Non raggiunto


Servizi di risparmio dei costi Tariffe di cui a Tabella 2 + 30% del Tariffe di cui a Tabella 2
risparmio ottenuto
Altri servizi professionali Tariffe di cui al Metodo Classico + 30% Tariffe di cui a Tabella 2

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