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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA

A.A. 2021/22

Insegnamento di Disegno Tecnico Industriale

Introduzione alla Specificazione Geometrica dei Prodotti


Accoppiamenti e tolleranze.
Sistema di tolleranze dimensionali.

Docente: Francesca Uccheddu


francesca.uccheddu@unipd.it
CORSO di DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE
Università di Padova – Dipartimento di Ingegneria Industriale A.A. 2021/22
F. Uccheddu
Nella settimana precedente
Collegamenti smontabili non filettati:
- Chiavette
- Linguette
- Spine
- Anelli elastici

Trasmissione del moto


- Alberi:
- estremità
- collegamento
- alberi scanalati
- Ruote dentate e ingranaggi
- Cuscinetti

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Contenuti della lezione

Lezione 9:
(Vol. 1 cap.7 pp. 333-384, Vol. 2 cap. 3 pp. 107-146)

✓ Elementi di tecnologia meccanica (da leggere sul libro)


✓ Introduzione alla Specificazione Geometrica dei Prodotti
✓ Concetto di dimensione di accoppiamento (size) e tipologie
di dimensioni secondo la ISO 14405-1:2016
✓ Accoppiamenti e tolleranze. Il sistema ISO di tolleranze
dimensionali.
✓ Indicazione delle tolleranze dimensionali
✓ Esercitazione 09: Tolleranze dimensionali
✓ Compito 09: Tolleranze dimensionali

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Processi di lavorazione

Formatura, Deformazione, Asportazione, Unione, Trattamento termico


…. Cap. 7, vol. 1
Qualunque lavorazione introduce degli errori. Ad es. durante la tornitura il pezzo ruota e
l’utensile scava il materiale. Ci sono deformazioni, flessioni dell’utensile ecc. Più preciso il
pezzo maggiori i costi per la produzione.

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Specificazione Geometrica dei Prodotti: premessa

Obiettivo del processo di sviluppo prodotto non è la realizzazione della macchina


“perfetta”, ma la realizzazione di una macchina che risponda ai requisiti di:
• funzionalità
• durata
• economicità
• ...
per cui il cliente è disposto a pagare
e/o previsti da norme/leggi, ...

La differenza tra macchina ideale


e macchina reale
non deve comprometterne
funzionalità, durata, economicità, ...
Compito del progettista è definire le differenze (“scostamenti”) ammissibili
(=tolleranze) tra dimensioni/geometria ideali e dimensioni/geometria reali
che garantiscano il corretto funzionamento.
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Specificazione Geometrica dei Prodotti

Cos’è la Specificazione Geometrica dei Prodotti?


È un linguaggio comune per esprimere e
trasmettere i requisiti funzionali dei prodotti, allo
scopo di garantirne la piena funzionalità, affidabilità e
verificabilità.

In ambito ASME:
GD&T : Geometric Dimensioning and Tolerancing

In ambito ISO:
GPS: Geometrical
Product Specification
(and Verification)

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Specificazione Geometrica dei Prodotti

La Specificazione Geometrica dei Prodotti è limitata al disegno 2D ?


Proiezioni Ortogonali e strumenti CAD 3D
descrivono solo il modello geometrico nominale.
Quindi non sono sufficienti a descrivere gli scostamenti ammissibili di
forma, dimensione e posizione (tolleranze).

Es : ISO 1101:2012:

Posso indicare le stesse “annotazioni” sia in 2D che in 3D !!!


Vedi anche:
- ISO 16792 TPD – Digital product definition data practices
- ASME Y14.41 - Digital product definition data practices
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A cosa servono GD&T e GPS (secondo loro):
ASME Y14.5-2009
… Since many major industries are becoming more global, resulting in the
decentralization of design and manufacturing, it is even more important
that the design more precisely state the functional requirements. To
accomplish this it is becoming increasingly important that the use of
geometric and dimensioning (GD&T) replace the former limit dimensioning
for form, orientation, location, and profile of part features…

ISO 17450-2:2012 – GPS – General Concepts – part 2: Basic tenets, …


A It is possible to significantly control the functionality of a workpiece
or feature using one or more GPS specifications in the technical
product documentation.

Linguaggio per specificare i requisiti
funzionali in termini geometrici!
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Specificazione Geometrica dei Prodotti

Motivazioni all’utilizzo del sistema GPS


Permette di:
• consolidare il Know-how aziendale
• migliorare lo scambio di informazioni tra i diversi reparti aziendali
• introdurre Sistemi di Qualità in azienda;
• dare consistenza al Controllo Qualità
È condizione necessaria per l’esternalizzazione della produzione (anche
all’estero), che richiede completezza e coerenza della documentazione tecnica

Per contro, si osserva spesso:


• disinteresse ed allontanamento dall’utilizzo delle prescrizioni normative da
parte delle figure tecniche aziendali
• grave carenza “culturale” degli operatori e la mancanza di programmi di
formazione nell’ambito degli uffici tecnici
• maggiore difficoltà nella gestione dei requisiti funzionali in termini di
prescrizioni dimensionali e tolleranze geometriche
• ricaduta negativa anche a livello di procedure metrologiche per il controllo
di tali prescrizioni.

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Progettazione – Produzione – Controllo

1.Progettazione modello CAD


2.Simulazioni e pianificazione
lavorazione CAM (g-code)
3.Produzione (macchina a 5 assi)
4.Verifica con CMM delle tolleranze

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Il sistema ISO GPS In ambito ISO le norma mappano questa matrice.
Sulle righe sono indicati gli aspetti che voglio poter
controllare. Sulle colonne è indicato cosa di ogni aspetto
Chain links della matrice GPS (ISO 14638:2015 ): voglio controllare. Come designo la prescrizione, quali sono
gli elementi geometrici e le loro caratteristiche, quali criteri
di conformità come li misuro con che strumentazione ecc
Chain of standards

Design
Verification
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Concetti base e principi del Sistema Integrato GPS-GD&T

Specifiche Geometriche dei Prodotti


(GPS)

Tolleranze dimensionali Tolleranze geometriche Tolleranze sullo


(dimensioni di accoppiamento) (macro-geometria) stato della superficie
(micro-geometria)

Lineari Forma Rugosità

Angolari Orientamento Ondulazione

Localizzazione
(distanze, posizioni)
Tratteremo le tolleranze dimensionali, tolleranze
geometriche e superficiali
Oscillazione

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Sistema integrato GPS-GD&T

Procedura operativa del metodo: CONTENUTI


fasi e contenuti Insieme di quote funzionali
FASE 1 • di dimensione (lineare e angolare)
• di posizione
Definisco lo schema e insieme di quote non funzionali
di quotatura funzionale • di inviluppo
• raccordo e smusso
• ausiliarie
organizzate in un sistema di quotatura

Insieme di zone di tolleranza dimensionale per


accoppiamenti
FASE 2 • ampiezza e posizione (es.h7)
• modificatori
Integro lo schema e sistema di riferimenti
di specificazione funzionale • 6 g.d.l. e gerarchia
e insieme di zone di tolleranza geometrica
• spazio 3D orientato e localizzato
Metodo per definire specifiche valide corrette e coerenti
• tipo e ampiezza
• modificatori
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Sistema integrato GPS-GD&T

Fase 1 - Schema di quotatura dimensionale funzionale


Procedura operativa

0. Dichiaro le condizioni funzionali


1. Definisco le quote funzionali dimensionali
(di accoppiamento)
2. Definisco le quote funzionali di posizione
3. Completo le quote non funzionali
• raccordi e smussi
• inviluppo e ausiliarie
4. Organizzo le quote in sistemi di quotatura
• serie: quote funzionali;
• parall./progress./coord.: quote non funzionali

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Schema di quotatura dimensionale funzionale

Identifico gli elementi geometrici


Elementi geometrici funzionali
funzionali, quoto le size e le position,
quoto gli elementi non funzionali,
integro gli schemi funzionale e non-
funzionale ed eventualmente
ri-organizzo le quote in sistemi

+ =

Schema di
Quote non quotatura
Quote funzionali funzionali completo
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SIZE

ovvero

DIMENSIONE DI ACCOPPIAMENTO

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Dimensioni di accoppiamento (size) - ISO 14405-1:2016

DIMENSIONI

a) b) c)
d)
Dimensioni Dimensioni profondità
distanze
esterne interne

Size Distance (=> position)


(dimensioni di accoppiamento) (dimensioni diverse
Le Size si gestiscono con le tolleranze dimensionali. Le
dalle dimensioni di accoppiamento)
Distance si gestiscono con le tolleranze geometriche.

Differenti gruppi di dimensioni:


a) Dimensione esterna, b) Dimensione interna, c) Profondità, d) Distanza.
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Dimensioni di accoppiamento (size) - ISO 14405-1:2016
✓ Cilindro, sfera, una coppia di piani
paralleli opposti, cono, prisma (cuneo)

Elementi accoppiabili

Size = Caratteristica dimensionale intrinseca di


elemento accoppiabile
(es per il cilindro la size è il diametro, per due
La norma ISO 14405-1:2016 distingue gli elementi
piani paralleli è la loro distanza) accoppiabili dagli altri

Le size possono essere lineari o angolari.

Distance = dimensione tra due elementi


geometrici che non è considerata come la
dimensione di elementi accoppiabili (es. posizione
di un piano)

Solo le linear size possono essere indicate su un


disegno senza ambiguità. L’interpretazione di una
linear size è descritta nella UNI EN ISO 14405-1:2011

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Dimensioni di accoppiamento (size) - ISO 14405-1:2016

Per tutte le dimensioni che non sono linear size (coni, prismi, distanze) è
opportuno associare tolleranze geometriche per evitare ambiguità (UNI EN ISO
14405-2: 2012 in generale, UNI EN ISO 3040: 2016 per i coni)

Perché non posso quotare così la profondità di questo


oggetto?

Perché non sto specificando quale delle quote indicate a


destra intendo. L’oggetto non è ideale!

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Accoppiamenti e tolleranze dimensionali

Definizioni fondamentali:
Foro: "termine usato convenzionalmente per designare tutti gli elementi interni
di un pezzo, anche non cilindrici.«
Albero: "termine usato convenzionalmente per designare tutti gli elementi esterni
di un pezzo, anche non cilindrici."
ad es.
Sede della linguetta = foro
Linguetta = albero

"Foro" e "albero" designano anche lo spazio,


rispettivamente contenente e contenuto, compreso
entro due facce (o piani tangenti) paralleli di un pezzo
qualunque.

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Accoppiamenti: dimensioni

Dimensione nominale: dimensione assegnata dal progettista e riferita a superfici


geometriche ideali.

dimensione nominale

Quando si parla di accoppiamenti si parla di oggetti con la stessa


forma con dimensioni nominali coincidenti. Le dimensioni
effettive possono variare da una dimensioni massima a una
minima (dimensioni limite)

Dimensione effettiva: dimensione reale del pezzo (misurata).

Dimensioni limite: valori massimo e minimo entro i quali è ammessa la variazione


della dimensione effettiva.

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Accoppiamenti: scostamenti

Scostamento = dimensione effettiva - dimensione nominale

(Dim max del foro – Dn) >0


(Dim min del foro – Dn) >0

(Dim max dell’albero – Dn) <0


(Dim min dell’albero – Dn) <0

Tolleranza: differenza tra le due


Dim max – Dim min
dimensioni limite
(ampiezza dell’intervallo di
variazione ammissibile)

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Accoppiamenti: scostamenti

Esempio: calcolo degli scostamenti

albero

Dimensione massima

Dimensione minima

s = S – D = 79.96-80 = -0.04 mm = -40 mm


i = I – D = 79.93-80 = -0.07 mm = -70 mm
t = S – I = 79.96-79.93 = 0.03 mm = 30 mm

Perché il pezzo sia accettabile la dimensione effettiva De deve soddisfare:


I < De < S
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Accoppiamenti: tipologie

Accoppiamento: relazione risultante dalla differenza, prima del montaggio, tra le


dimensioni di due contorni (foro e albero) destinati ad essere
accoppiati. I due elementi dell'accoppiamento hanno la stessa
dimensione nominale

Gioco max = dim foro max – dim albero min


Gioco min = dim foro min – dim albero max

a) con gioco: dimensione del foro sempre b) con interferenza: dimensione dell’albero
maggiore di quella dell’albero sempre maggiore di
quella del foro
Interferenza max = dim albero max – dim foro min
Interferenza min = dim albero min – dim foro max

c) incerto: si possono avere entrambi i casi


Gioco max
Interferemza max

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Dimensioni di accoppiamento (size) - ISO 14405-1:2016

ISO 14405-1:2016 – GPS – Tolleranze dimensionali - Parte 1:


Dimensioni (di accoppiamento) lineari
Cilindri o piani paralleli opposti La norma ISO 14405-1:2016 si occupa di definire la misura
di size identificando 16 diverse definizioni di size (non è
sufficiente misurarla con un calibro).

Stabilisce:
- differenti tipologie di “dimensione lineare” (“operatori di specificazione”)
e relativa designazione (“specificatori”)
- dimensione lineare assunta come default in mancanza di altre
indicazioni (distanza tra due punti);
- modalità di indicazione sui disegni delle dimensioni lineari e la loro
designazione.

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Dimensioni di accoppiamento (size) - ISO 14405-1:2016

Quali possono essere le “dimensioni lineari”?


- Local size (dimensione locale)
Dimensione che cambia a seconda di dove viene eseguita la misura di un elemento
accoppiabile lineare

- Global size (dimensione globale)


Dimensione che da luogo ad un’unica misura di un elemento accoppiabile lineare

- Calculated size (dimensione calcolata)


Dimensione ottenuta usando una formula matematica che mette in relazione la dimensione
con una caratteristica intrinseca dell’elemento accoppiabile lineare

- Rank order size (dimensione statistica)


Dimensione derivata da un insieme di dimensioni locali misurate di un elemento
accoppiabile lineare

Le 16 diverse definizioni di size sono raccolte in 4 categorie.

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Dimensioni di accoppiamento (size) - ISO 14405-1:2016

Consideriamo un accoppiamento albero foro. Per fare la verifica abbiamo il calibro grigio che ha la stessa dimensione del foro arancione. Faccio la verifica del mio
alberino verde. Tutte le sezioni entrano nel calibro.
Consideriamo un altro albero (trilobato). Supera la verifica con il calibro ma non si accoppia con il foro.
Se metto un altro albero (pentalobato) supera la verifica ma non entra. Stessa cosa per la ettalobata e per la pentalobata regolare.
→ Una verifica con un calibro non garantisce l’assemblabilità del componente. Per questo motivo abbiamo bisogno di altre informazioni per stabilire l’accoppiabilità di un
foro su un albero.

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Dimensioni di accoppiamento (size) - ISO 14405-1:2016

Local size (dimensione locale):

LP: two point size


Dimensione ricavata misurando la distanza
tra due punti opposti (calibro a corsoio)
DEFAULT: se non indicato significa che
stiamo parlando di una two point size

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Dimensioni di accoppiamento (size) - ISO 14405-1:2016

Local size (dimensione locale):

LP: two point size


Dimensione ricavata misurando la distanza
tra due punti opposti (calibro a corsoio)
LP (di default si considera questa)

LS: Spherical size


Dimensione definita dal diametro della
sfera massima inscritta

LS Poco utilizzata

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Dimensioni di accoppiamento (size) - ISO 14405-1:2016

Procedura per determinare la "global size" di un cilindro.

Operatori:
• Partizione (a b)
• Estrazione (b c)
• Filtraggio
• Associazione (c d)

ISO 17450-1:2011 per ulteriori dettagli


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Con quale criterio faccio l’associazione tra punti misurati e global
Global size (dimensione globale) size? Ad es. circonferenza

GG GN GX GC

E’ maggiore di
Esempio di dimensioni
Ha il vantaggio che è semplice da misurare, GG perchécalcolate
globali include tutti i punti.
su una sezione
Considero il profilo come fosse un foro. GX è il Circonf media tra due concentriche, una
ed è robusto essendo
… Ha il vantaggio di garantire l’accoppiamento
un dato medio (best fit) diametro della circonf più grande che entra. tangente esterne una interna che hanno
con una sede (foro) la minore distanza tra loro

GG
GN
GX
GC
Le dimensioni globali possono essere calcolate su una particolare sezione, su una porzione oppure sull’intero
elemento accoppiabile
GG: least squares size
GX: maximum inscribed size
GN: minimum circumscribed size
Se calcolo una global size su una
sezione o su una porzione di elemento,
questa diventa una local size
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Dimensioni di accoppiamento (size) - ISO 14405-1:2016
Usata nel caso di oggetti deformati (es. guarnizione)

Calculated size (dimensione calcolata)


CC: circumference diameter
Dimensione calcolata a partire dalla lunghezza della
circonferenza L di una sezione di un elemento
accoppiabile

CC
D = L /
CA: area diameter A
Dimensione derivata dell’area A di una sezione di un
elemento accoppiabile
4A
D=
CA


CV: volume diameter
Dimensione derivata dal volume V e dalla lunghezza L
di un elemento accoppiabile
CV
4V
D=
 *L

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Faccio molte misure e poi le sintetizzo con parametri statistici

Rank order size (dimensione statistica)


SX: maximum size (3=10.498)
Massimo di una serie di dimensioni
locali

SN: minimum size (4=9.543)


Minimo di una serie di dimensioni
locali

SA: average size (5=10.012)


Valore medio di una serie di
dimensioni locali

SM: median size (6=9.970)


Mediana di una serie di dimensioni SQ: standard deviation of sizes (9=0,30178)
locali (metà misure sono maggiori e Deviazione standard di una serie di
metà sono minori) dimensioni locali

SD: mid-range size (7=10.020)


Media tra il valore massimo e il valore
minimo di una serie di dimensioni
locali

SR: range of sizes (8=0,995)


Differenza tra il massimo e il minimo
di una serie di dimensioni locali
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Dimensioni di accoppiamento (size) - ISO 14405-1:2016

I diversi specificatori possono essere combinati tra


loro.
Se nella quota non è indicato lo specificatore (o
modificatore), allora la dimensione deve essere
considerata come distanza tra due punti.

ACS: deve rispondere al requisito


in ogni sezione!

SCS: su una specifica sezione

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Dimensioni di accoppiamento (size) - ISO 14405-1:2016

Due metodi per definire una


specifica in una porzione limitata di
una superficie

La prescrizione vale solo in una zona

Indicazioni di specificatori globali


differenti per il limite superiore e per
quello inferiore. Ciascuno deve
essere rispettato sull’intero elemento

Indicazione di uno
specificatore globale che
Specifica di una dimensione globale definita deve essere rispettato su
su ogni tratto lungo 10 mm nell’intervallo A-B ogni singola sezione
(lungo 40 mm) misurata

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Dimensioni di accoppiamento (size) - ISO 14405-1:2016
Common Tolerance

Indicazione di un
medesimo specificatore
per il limite superiore e
inferiore Indicazione di una zona
di tolleranza comune
per due elementi distinti

Due metodi per indicare uno specificatore su una particolare sezione

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Dimensioni di accoppiamento (size) - ISO 14405-1:2016

Come si riporta sul disegno? Se voglio utilizzare lo stesso specificatore per


tutte le dimensioni di accoppiamento lineari del
disegno allora è possibile indicarlo sopra il
riquadro delle iscrizioni.
Linear
Inoltre è possibile indicare tra parentesi la
presenza di altri specificatori sul disegno.

Linear
Linear
Linear

GN: minimum circumscribed size


LP: two point size
Albero
GX: maximum inscribed size
E = esigenza di inviluppo.
Per l’albero significa che la sua dim massima è misurata con criterio GN (diam
della circonf perfetta che contiene tutti i punti del profilo). La dimensione

Foro minima si valuta con il calibro. Serve per assicurarmi che il foro di forma
perfetta si accoppi con esso.
Per il foro significa che il suo diametro più piccolo è misurato con criterio GX e
il più grande con il calibro. Serve per garantire l’accoppiamento del foro con un
albero di dimensioni perfette.

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Esigenza di inviluppo

Nel caso del perno la dim max è la dim che non viene mai
superata. Il perno si monta su un foro che ha almeno diametro
150mm.

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Esigenza di inviluppo

Se l’elemento dimensionabile è destinato ad un accoppiamento, è


opportuno legare assieme i vincoli su dimensione e forma:
applico l’ESIGENZA DI INVILUPPO
Si applica alle quote degli elementi dimensionabili (feature of size)
aggiungendo il simbolo E
Cosa significa:
- i punti sulla superficie dell'elemento cilindrico reale non devono superare l'inviluppo di forma
perfetta alla dimensione di massimo materiale (MMC: 150 nell’esempio seguente);
- nessuna dimensione locale deve risultare minore della dimensione di minimo materiale
(LMC: 149,96 nell’esempio seguente);
quindi ciascun diametro locale deve essere contenuto entro le dimensioni di 150 (MMC) e
149,96 (LMC) nel rispetto della tolleranza dimensionale (0,04 mm);
- quando tutti i diametri locali reali siano alla dimensione corrispondente alla condizione di
massimo materiale (MMC: 150), l'albero deve essere perfettamente cilindrico.

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CORSO di DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE


Università di Padova – Dipartimento di Ingegneria Industriale A.A. 2021/22
F. Uccheddu
Il sistema ISO di accoppiamenti
e le tolleranze dimensionali di accoppiamento

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Tolleranze dimensionali: sistema di tolleranze UNI/ISO
Obiettivo:
definire un metodo per specificare i requisiti di accoppiamento albero/foro in
modo indipendente dalle diverse dimensioni nominali.

Sistema UNI/ISO di tolleranze ed accoppiamenti


(UNI EN ISO 286-1,2:2010)

La zona di tolleranza ammissibile per un dato diametro è individuata in base a:


- grado (o qualità) di tolleranza normalizzato, che definisce l’ampiezza della
zona di tolleranza ed è designato mediante la sigla IT seguita da un numero;
- posizione della zona di tolleranza rispetto la linea dello zero, designato
mediante una o più lettere (maiuscole per i fori e minuscole per gli alberi).

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Tolleranze dimensionali: sistema di tolleranze UNI/ISO

Grado (o qualità) di tolleranza normalizzato:

• Il sistema UNI/ISO prevede 20 diversi gradi di tolleranza normalizzati,


ovvero che descrivono in modo adimensionalizzato il requisito di precisione
della lavorazione.
• I diversi gradi di tolleranza sono indicati con le sigle IT01, IT0, IT1, IT2, ...,
IT18, con precisione decrescente.
• Le dimensioni fino a 3150 mm sono state suddivise in 21 intervalli (ad
esempio, oltre 18 e fino a 30 mm)
• L’ampiezza effettiva della zona di tolleranza dipende pertanto dal grado di
tolleranza normalizzato (es. IT7) e dalla dimensione media (geometrica)
dell’intervallo dimensionale considerato.
• A parità di grado di tolleranza normalizzato, l’ampiezza cresce al crescere
dell’intervallo considerato. Nell’ambito dello stesso intervallo, la tolleranza è la
stessa.
• Le ampiezze sono utilizzate sempre e solo in forma tabulata

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Sistema di tolleranze UNI/ISO: Gradi di tolleranza normalizzati

Normalizzati rispetto
al diametro nominale

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Sistema di tolleranze UNI/ISO: posizioni del campo di tolleranza

La posizione del campo di tolleranza rispetto alla linea dello zero è definita da uno
dei due scostamenti (quello più vicino alla linea dello zero) detto SCOSTAMENTO
FONDAMENTALE.
L’altro scostamento si ottiene sommando o sottraendo dallo scostamento
fondamentale il valore del grado di tolleranza normalizzato.
.

Scostamento fondamentale (s)

altro scostamento (i = s – t)

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Sistema di tolleranze UNI/ISO

Ad es. ?La posizione è designata da una


Se scost_fondam_foro > 0 [A-H] (fori più grandi del nominale) e
scost_fond_albero < 0 [a-h] (alberi più piccoli del nominale) ho lettera maiuscola per i fori e
accoppiamento con gioco (foro grande albero piccolo)
Se scost_fondam_foro < 0 [P-ZC] (fori più piccoli del nominale) e minuscola per gli alberi.
scost_fond_albero > 0 [p-zc] (alberi più grande del nominale) ho

?Le posizioni di tolleranza sono


accoppiamento con interferenza (foro piccolo albero grande)

sempre riferite alla dimensione


nominale (linea dello zero).
?Le posizioni contraddistinte con la
stessa lettera (maiuscola per i fori
e minuscolo per gli alberi) sono, di
massima, disposte simmetricamente
rispetto alla dimensione nominale
(nelle lavorazioni si procede infatti
allargando il foro o diminuendo
l’albero).
?La posizione di tolleranza base,
contraddistinta dalla lettera h per gli
alberi e H per i fori, è quella con
scostamento fondamentale nullo.

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Sistema di tolleranze UNI/ISO

Scostamenti
fondamentali
per alberi
(mm)

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Sistema di tolleranze UNI/ISO

Scostamenti
fondamentali
per alberi
(mm)

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Sistema di tolleranze UNI/ISO

Scostamento superiore

mm

mm

Scostamento inferiore

mm

-0.040 es

-0.061 ei

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Sistema di tolleranze UNI/ISO

Albero più piccolo del foro → gioco

(comune ad albero e foro)

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Sistema di tolleranze UNI/ISO

• Combinando tra loro tutte le diverse posizioni per fori ed alberi previste dal
sistema UNI/ISO si potrebbe ottenere un numero elevatissimo di possibili
accoppiamenti.
• Tale molteplicità è inutile e dannosa. → soluzione?
• Il sistema UNI/ISO prescrive infatti di utilizzare solo i seguenti sistemi di
accoppiamento:

• foro base: si ottengono le diverse condizioni di accoppiamento combinando


alberi con diverse posizioni (a – zc) con un foro in posizione H.
Foro base: standardizzo la posizione del foro e
adatto l’albero (foro più costoso dell’albero) Se foro è in H, l’albero in
- [a-h] accoppia con gioco

es.: H7/g6 H6/p5 - [j-n] accoppiamento incerto


- [p-zc] accoppia in interferenza

• albero base: si ottengono le diverse condizioni di accoppiamento combinando


fori con diverse posizioni (A – ZC) con un albero in posizione h.

es.: G7/h6 P6/h5


Albero base: da preferire per componenti
commerciali già standardizzati (spesso usato in
assemblaggi non per produzione in casa)

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Sistema di tolleranze UNI/ISO

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Sistema di tolleranze UNI/ISO

Qualità di lavorazione consigliate per le diverse posizioni di tolleranza

ALBERI
Se siamo in zona con interferenza non usiamo
zone ampie di tolleranza, restiamo in zona
centrale (IT6/IT7 per es.)

Se siamo lontani dalla linea dello zero è


preferibile usare tolleranze ampie (per es. IT11)

FORI

Non si usano tutte le combinazioni ma solo


quelle consigliate (quadratini)

i valori riquadrati sono preferibili


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Sistema di tolleranze UNI/ISO
Indicazioni per la scelta degli accoppiamenti:

• Dal momento che lavorare e verificare i fori è più difficile e costoso, preferire il
sistema foro base (standardizza maggiormente la lavorazione più critica)
• Adottare il sistema albero base solo nel caso che questo comporti sicuri
vantaggi economici nella produzione e/o nel controllo (ad es. acquisto di
componenti a catalogo prodotti in posizione h)
• Scegliere le tolleranze dell’albero e del foro più ampie compatibilmente con le
condizioni di impiego richieste. Assegnare un grado di tolleranza più ampio al
foro. Consultare le tabelle con gli accoppiamenti di uso comune.
• Tenere presente che un accoppiamento incerto in pratica si comporta come
un accoppiamento con lieve interferenza, per effetto dell’errore di forma
sempre presente e del fatto che in genere gli alberi tendono ad essere prodotti
con dimensioni più vicine alla massima, mentre i fori alla minima
• Negli accoppiamenti con gioco, valutare il comportamento funzionale al variare
della temperatura e in presenza di usura
• Negli accoppiamenti con interferenza (forzati) l’interferenza minima deve
assicurare comunque il collegamento dei componenti, quella massima non
deve causare danneggiamento dei componenti.

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Sistema di tolleranze UNI/ISO

Criteri per la scelta dell’ampiezza della zona di tolleranza (grado di tolleranza


normalizzato):
• precisione richiesta per garantire la funzionalità;
• costi di produzione.

Tanto più è stretta la zona di tolleranza, maggiori


sono i costi di produzione

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Tolleranze dimensionali

Essendo le tolleranze riferite ad una temperatura di riferimento di 20° C


(UNI EN ISO 1:03 - Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) -
Temperatura normale di riferimento per la specifica e verifica geometrica
dei prodotti*), la temperatura di funzionamento può influenzare le
caratteristiche dell’accoppiamento.
DL = Lo(1 + a (T-20°C))

Esempio: L = 1000 mm T = 21°C

Acciaio a = 12.0 x 10-6 °C-1 => DL = 12 mm

Alluminio a = 24.0 x 10-6 °C-1 => DL = 24 mm

*TEMPERATURA NORMALE DI RIFERIMENTO


La temperatura normale di riferimento per le specifiche e verifiche geometriche dei prodotti è
fissata a 20 °C.
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Sistema di tolleranze UNI/ISO

ESEMPIO: accoppiamento foro base 40 H6/p5


Foro:
t = + 16 mm (IT6 tabella
qualità)
Posizione H
Ei = 0
Albero:
Es= Ei + t = + 16 mm
t = + 11 mm (IT5 tabella
qualità)
ATTENZIONE: Per i fori
Posizione p
P → ZC e fino a IT7 va
ei = + 26 mm sommato D per
es= ei + t = + 37 mm ottenere Es
Accoppiamento:
Imax = (D + es) – (D + Ei) = + 37 mm
Imin = (D + ei) – (D + Es) = + 10 mm
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Sistema di tolleranze UNI/ISO

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Indicazione delle tolleranze
Indicazione delle tolleranze dimensionali (per singole feature of size)
(vedi ISO 14405-1:2016) Come le indico?

Feature of size: Forma geometrica definita da una quota


(cilindro, sfera, due superfici opposte parallele, cono, cuneo)

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Indicazione delle tolleranze

Indicazione delle tolleranze dimensionali (per singole feature of size)


(vedi ISO 14405-1:2016) cont.

1) Dimensione nominale ± scostamenti limite

2) Dimensione nominale + codifica ISO della tolleranza

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Indicazione delle tolleranze

Indicazione delle tolleranze dimensionali (per singole feature of size)


(vedi ISO 14405-1:2016) cont.

3) Dimensione massima e dimensione minima (ULS e LLS)

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Indicazione delle tolleranze

Indicazione delle tolleranze dimensionali (per accoppiamenti)


(vedi ISO 14405-1:2016)

1) Mediante sistema ISO per gli accoppiamenti (preferibile)

Attenzione: condizione di inviluppo per accoppiamenti con gioco!!!


GN per dim max dell’albero, GX per la dim min del foro

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Indicazione delle tolleranze

Indicazione delle tolleranze dimensionali (per accoppiamenti)


(vedi ISO 14405-1:2016) cont.

2) Mediante indicazione degli scostamenti limite (non preferibile)

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Sistema integrato GPS-GD&T

Fase 2a - Schema di specificazione dimensionale


funzionale
Procedura operativa

1. Specifico le tolleranze dimensionali di accoppiamento


secondo il sistema ISO
2. Specifico i modificatori secondo ISO 14405-1
3. Specifico la classe di tolleranze dimensionali generali
(vedi ultima lezione)

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Schema di specificazione dimensionale funzionale

Identifico gli elementi geometrici funzionali dimensionali (di accoppiamento) e


attribuisco le tolleranze dimensionali con eventuali modificatori

Quote
funzionali

Quote non
funzionali
Tolleranze
secondo
ISO 2768-m

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Sistema di tolleranze UNI/ISO

Lavorazioni ed
applicazioni tipiche
corrispondenti ai
gradi di tolleranza

Si ragiona in termini di requisiti funzionali e si


sceglie la classe di tolleranza. Poi ci occupiamo
di determinare i valori degli scostamenti
(posizione)

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Sistema di tolleranze UNI/ISO

Ci permette di
ragionare in
termini Requisito funzionale
adimensionali!

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Sistema di tolleranze UNI/ISO
Accoppiamenti con gioco

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Sistema di tolleranze UNI/ISO
Accoppiamenti con interferenza

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Esempio di applicazione: linguette

Si calcolino le possibili condizioni di accoppiamento


tra linguette e relative cave su albero e mozzo.

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Sintesi della settimana
Introduzione alla specificazione geometrica
Foro ed albero
Scostamenti e tolleranze
Albero
Accoppiamenti
Dimensioni di accoppiamento lineari (linear size):
- Locali
- Globali Foro
- Calcolate
- Statistiche
Sistema ISO:
- Grado di tolleranza
- Scostamento fondamentale
- Albero base, foro base
Indicazione delle tolleranze dimensionali nei disegni
Applicazioni

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Esercitazione e compito

Esercitazione 09:
Tolleranze dimensionali

Compito 09:
Tolleranze dimensionali

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Esercitazione e compito 09
Per gli accoppiamenti foro/albero riportati nella prima riga della Designazione 15 H7/g6
tabella, seguire i seguenti passaggi, completando la tabella ed Foro Albero
eseguendo le rappresentazioni richieste: Ampiezza zona di 18 11
✓ ampiezza della zona di tolleranza (grado di tolleranza
normalizzato); tolleranza [mm]
✓ scostamento fondamentale; Scostamento 0 -6
✓ rappresentazione schematica, in scala 1000:1, delle zone di fondamentale [mm]
tolleranza con riferimento alla linea dello zero;
Tipo di accoppiamento con giuoco
✓ tipo di accoppiamento;
✓ scostamento inferiore e scostamento superiore; Scostamento inferiore 0 -17
✓ dimensione minima e dimensione massima; [mm]
✓ a seconda del tipo di accoppiamento, il valore del Scostamento superiore +18 -6
giuoco/interferenza minimo/a e del giuoco/interferenza
[mm]
massimo/a;
✓ quotare, a seconda del tipo di accoppiamento, Dimensione minima 15,000 14,983
giuoco/interferenza minimo/a e giuoco/interferenza [mm]
massimo/a dell’accoppiamento indicato in tabella. Dimensione 15,018 14,994
Inoltre, disegnare gli elementi accoppiati in una scala opportuna
massima[mm]
con la relativa designazione.
Giuoco minimo [mm] 6
+
Giuoco massimo [mm] 35
H7
Interferenza minima [mm] /
6 mm

Interferenza massima /
35 mm

[mm]
15 H7/g6
Scostamento g6
fondamentale
-

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Compito 09
Assegnare all'assieme di figura (tendicinghia) tolleranze dimensionali che garantiscano:
✓ un accoppiamento incerto tra albero (1) e puleggia (2)
✓ un accoppiamento con gioco tra albero (1) e boccola (3)
✓ un accoppiamento con interferenza tra boccola (3) e montante (4)

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