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Sviluppo Prodotto
Università degli Studi di Salerno
ingegnerizzazio
ne
progettazione
dimensionament
o
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Team di progetto
Le fasi dello sviluppo di un nuovo
prodotto
Università degli Studi di Salerno
Le fasi dello sviluppo di un nuovo
prodotto
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L’influenza del tipo di prodotto sul
processo
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La teoria dello sviluppo prodotto
Dominio del cliente,
Dominio funzionale,
Dominio fisico,
Dominio del processo
costituiscono gli ambiti di un progetto
possedere
Come il progettista
vuole raggiungere lo
Fase di scopo
decisione
software ed algoritmi
1. Pianificazione CAs
3. Progettazione di sistema
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4. Progettazione di dettaglio
DPs
5. Sperimentazione e miglioramento
6. Produzione
PVs
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Progetti buoni e progetti cattivi
Progettare nuovi prodotti
Vincoli Testing e
progettuali Correlazione
numerico-
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sperimentale
modifiche
Realizzazione
Definizione prototipo
prototipo fisico
virtuale
Ottimizzazione
Analisi dei
Simulazione risultati
Decision making
Esistono differenti metodi che permettono di
“prendere decisioni” in maniera ottimale
L’applicazione di queste tecniche dipende da:
Tipologia di progetto e caratteristiche richieste
Conoscenze intuitive a disposizione del
progettista (derivate da esperienza)
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• Progettazione Robusta •
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Metodo Taguchi
• Metodo 6-sigma
•
• Approcci logici Logica Doxastica (delle credenze)
• Logica Fuzzy
• Logica binaria
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• Reti Neurali
dell’informazione
Triz Theory
Kansei Engineering
{ws}{FRs} = [A]{DPs}
Ottimizzare un progetto significa
massimizzare il valore della Funzione
Obiettivo (F.O.)
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F.O. = S ws m(FRs)
scomposizione funzionale
Il problema può essere riformulato tramite metodologia TRIZ in
modo da modificare [A] riducendo o eliminando le Dipendenze
(chiamate «Contraddizioni»)
FR1 X 0 0 DP1
FR2 0 X 0 DP2 FRi = Aii xDPi
FR 0 X DP3
3 0
Progetti disaccoppiabili
FR1 X 0 0 DP1
FR2 X X 0 DP2
FR X X
3 X 3
DP
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FR1 X X X DP1
FR2 X X X DP2
FR X X
3 X 3
DP
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Rubinetto “originale”
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Schema Assiomatico
FR1 = Controllo del flusso (quantità di acqua)
FR2 = Controllo della temperatura dell’acqua
FR1 X X DP1
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FR2 X X DP2
Qual e’ la soluzione??
Applicazione del primo assioma
I Requisiti Funzionali DEVONO essere indipendent
Come fare??
Bisogna fare in modo che il flusso di acqua sia
controllato da un solo comando e che anche la
temperatura sia controllata da un solo comando; inoltre
i due comandi devono essere indipendenti tra loro.
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FR1 X 0 DP1
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FR2 0 X DP2
OTTIMO!!
Strumenti di analisi e di sintesi: Hierarchy
I Requisiti funzionali di un prodotto/processo possono
essere in prima istanza definiti in maniera macroscopica:
Es. prodotto: rubinetto
requisito funzionale: erogazione acqua
Ogni requisito puo’ essere “esploso” in sub-requisiti
funzionali piu’ dettagliati:
Es. Requisito funzionale: erogazione acqua
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FR = [DM]*DP
- Test dell’Assioma dell’indipendenza
ZAG
- Definizione del livello inferiore dei requisiti
funzionali: ogni requisito funzionale deriva
dall’analisi dei parametri di progetto del livello
superiore
- Verifica che ogni parametro di progetto generi un
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I corollari del primo assioma
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I corollari del primo assioma
Matematica del 1° assioma
DP1
dei parametri di progetto e’
FR A
2 21 A22 A23
DP2
inferiore al numero dei
requisiti funzionali e ci sono
FR3 A31 A32 A33 interdipendenze
FR4 A41
DP3
Soluzione: applicazione del
A42 A43 principio di massima entropia
(Pappalardo-Naddeo, 2005)
ASSIOMA 2
Assioma dell’informazione: il miglior progetto e’
quello con il contenuto minimo di informazione
livello gerarchico
I = loge (1/P)
P = Probabilità di soddisfacimento di un FR
funzionale = P = CR/SR
da cui:
Il valore dell’informazione =
I = loge (1/P) = I = loge (System Range/Common Range)