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Segreteria didattica
P.le V.Tecchio, 80
Luigi Calvanese
e-mail: calvanes@unina.it
Tel: 081-76882467
Organizzazione del corso
• Svolgimento di
esercitazioni grafiche a
mano ed al calcolatore
(CAD) (valutate in sede
d’esame)
• La frequenza al corso
(teorico e pratico) è
vivamente
raccomandata
Modalità di svolgimento dell’esame
+ +?
Testo di riferimento
Bernard Cornwell
Stonehenge
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O scrittore,
con quali lettere scriverai tu con tal perfezione
la intera figurazione qual fa qui il disegno?
Leonardo da Vinci
Verifiche di
Analisi ergonomiche manutenibilità
Crash test
Validazione
Analisi
DMU/PMU strutturali
Digital Mock-Up
Analisi CAE
Analisi ergonomiche Analisi in Realtà
Virtuale
Validazione
DMU/PMU
Digital Mock-Up
E’ una forma di
comunicazione
dell’aspetto e della
dimensione di un
manufatto, secondo
opportune norme e
metodi di
rappresentazione
Disegno Tecnico
E’ una forma di
comunicazione
dell’aspetto e della
dimensione di un
manufatto, secondo
opportune norme e
metodi di
rappresentazione
Metodi di rappresentazione
Sono le diverse “lingue” in cui può avvenire la comunicazione figurativa
Proiezione
centrale
(prospettiva)
Proiezione
Proiezione obliqua
ortogonale (assonometria)
Metodi di rappresentazione
Metodo delle proiezioni ortogonali (o di Monge)
Proiezioni ortogonali
http://www.uni.com
Anno di pubblicazione
Europei:
CEN European Committee for Standardization
CENELEC Comitato Europeo per la Normazione Elettrotecnica
ETSI European Telecommunication Standards Institute
Nazionali:
UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione (1921)
CEI Comitato Elettrotecnico Italiano
AFNOR Association Française de Normalisation
BSI British Standards Institution (1919)
DIN Deutsche Industrie Normen
ANSI American National Standards Institute
ASME American Society of Mechanical Engineers
ASTM American Society for Testing and Materials
API American Petroleum Institute
AWS American We/ding Society
IEEC Institute of Electrical and Electronic Engineers
Norme per il disegno tecnico
SOVRAPPOSIZIONE DI LINEE
A – continua grossa
D – a tratto grossa
F – mista fine o grossa
E – mista fine
H – mista fine a due tratti brevi
B – continua fine
Dd : Dr
Dove:
Scale di ingrandimento
L’indicazione è scala k:1, dove k è il fattore per cui bisogna dividere la
dimensione del disegno per ottenere la dimensione del modello reale.
Ad es. scala 5:1, significa che un segmento rappresentato sul disegno
con una linea lunga 10mm corrisponderà ad un segmento reale di
10/5=2mm.
Un disegno tecnico in scala 1:1, non porta in genere indicazioni
particolari, mentre negli altri casi la scala dovrà sempre essere
chiaramente indicata sul disegno, in genere in basso a destra.
DIMENSIONI
DESIGNAZIONE
(mm x mm)
A0 841 x 1189
A1 594 x 841
A2 420 x 594
A3 297 x 420
A4 210 x 297
iun tiva
agg
Zona
Pos Denominazione Q Materiale
Dovete portare:
Dovete portare:
Dovete portare:
Dovete portare:
Dovete portare:
Metodo del Metodo del Metodo delle Isometrica Trimetrica Dimetrica Cavaliera
primo diedro terzo diedro frecce
Sistema Sistema
Europeo Americano
Proiezioni parallele
Si definisce proiezione di un
punto P su un piano (piano di
rappresentazione), secondo la
direzione di una retta s, non
parallela a , l'intersezione P' di
con la retta (proiettante)
passante per P parallela a s.
La proiezione
corrispondente
al punto di vista
immaginario
iniziale è detta
vista
principale
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Proiezioni ortogonali – sistema europeo
La vista principale dovrebbe essere quella che contiene le
maggiori informazioni sull’oggetto o che lo rappresenta nella sua
posizione di utilizzo
Proiezioni ortogonali – sistema europeo
vista principale
vista da destra
vista dall’alto
Proiezioni ortogonali – sistema europeo
Si riporta in un piano il parallelepipedo “aprendolo” lungo i
bordi
Proiezioni ortogonali – sistema europeo
Si procede eliminando le viste sovrabbondanti e con più linee
nascoste
Proiezioni ortogonali – sistema europeo
Si ottiene il numero minimo di viste (rasoio di Occam)
Proiezioni ortogonali – sistema europeo
Applicando la convenzione di proiezione europea, la vista
dall’alto verrà rappresentata sotto la vista principale, così come
la vista da destra sarà alla sua sinistra!
vista principale
vista dall’alto
Proiezioni ortogonali – sistema europeo
Proiezioni ortogonali – sistema europeo
Proiezioni ortogonali – sistema europeo
Proiezioni ortogonali – punto
Proiezioni ortogonali – segmento
Proiezioni ortogonali – solido
Proiezioni ortogonali – sistema europeo
Proiezioni ortogonali
Convenzioni di proiezione e posizionamento delle viste
sul foglio
• Metodo del primo diedro (o Sistema Europeo)
• Metodo del terzo diedro (o Sistema USA)
• Metodo delle frecce
Metodo del primo diedro (o europeo)
Metodo del terzo diedro (o USA)
Metodo del terzo diedro (o Sistema Americano)
Un metodo semplice per la determinazione delle 3 viste è quello delle linee a 45°.
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PROIEZIONI ORTOGONALI
Un metodo semplice per la determinazione delle 3 viste è quello delle linee a 45°.
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PROIEZIONI ORTOGONALI
Un metodo semplice per la determinazione delle 3 viste è quello delle linee a 45°.
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PROIEZIONI ORTOGONALI
Un metodo semplice per la determinazione delle 3 viste è quello delle linee a 45°.
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PROIEZIONI ORTOGONALI
Un metodo semplice per la determinazione delle 3 viste è quello delle linee a 45°.
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PROIEZIONI ORTOGONALI
Un metodo semplice per la determinazione delle 3 viste è quello delle linee a 45°.
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PROIEZIONI ORTOGONALI
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PROIEZIONI ORTOGONALI
33
PROIEZIONI ORTOGONALI
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PROIEZIONI ORTOGONALI: SCELTA DELLE VISTE
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Esempio: Scelta delle viste
SIGNIFICATO DEGLI ELEMENTI DEL DISEGNO IN PROIEZIONE
DISPOSIZIONE
RELATIVA DELLE VISTE
RAPPRESENTAZIONE DI SUPERFICI INCLINATE
VISTE AUSILIARIE
RAPPRESENTAZIONE DI SUPERFICI OBLIQUE
RAPPRESENTAZIONE DI SUPERFICI DI RACCORDO
RAPPRESENTAZIONE DEGLI ASSI DI SIMMETRIA
RAPPRESENTAZIONE DEGLI ASSI DI SIMMETRIA
RAPPRESENTAZIONE DI SPIGOLI CONVENZIONALI
RAPPRESENTAZIONE DI PARTI SIMMETRICHE
VISTE PARZIALI
VISTE INTERROTTE
VISTE DI DETTAGLIO
RAPPRESENTAZIONE DI
CARATTERISTICHE RIPETUTE
Esempio: Precedenza tra le varie tipologie di linee
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