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Chiara Gastaldi

Politecnico di Torino
Vincitrice Progetto Cassini 2017

Resoconto del I Workshop on Advanced


Friction Modeling and its application to
Turbomachinery

Il 5 aprile 2018, nei locali del Dipartimento di Ingegneria Meccanica ed Aerospaziale del
Politecnico di Torino, si è svolto il I Workshop on Advanced Friction Modeling and its
I application to Turbomachinery. Il Workshop, sponsorizzato dall'Institut Français Italia e
N dall'Ambasciata di Francia nell’ambito del Progetto Cassini, ha visto i gruppi di ricerca
T AERMEC del Politecnico di Torino ed il LaMCoS-DCS (Laboratoire de Mécanique des
R Contacts et des Structures – Dynamique et Contrôle des Strctures) dell’INSA di Lyon come
O protagonisti.

La partecipazione è stata numerosa. In particolare, la delegazione del gruppo LaMCoS-DCS


dell’INSA di Lyon (http://lamcos.insa-lyon.fr/ ), ospite del gruppo AERMEC del Politecnico
di Torino (http://www.aermec-dimec.polito.it/ ), contava di:

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Chiara Gastaldi
Politecnico di Torino
Vincitrice Progetto Cassini 2017

- Prof. Georges Jacquet-Richardet, Professore di Ingegneria Meccanica, leader del


gruppo LaMCoS-DCS, e, da sei anni a questa parte, il direttore del Dipartimento di
Ingegneria Meccanica (GMD) all’INSA di Lyon.
- Prof. Eric Chatelet, Maître de Conférences ed esperto in tecniche sperimentali, attrito
secco, rotori, vibrazioni.
- Prof. Sebastien Baguet, Maître de Conférences ed esperto in calcolo numerico,
sviluppo di algoritmi, dinamica, rotori, vibrazioni.
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Mentre i membri del gruppo AERMEC attivamente coinvolti nel Workshop in qualità di
speaker:
- Prof. Teresa Berruti, principal investigator del gruppo AERMEC ed esperta in
P dinamica nonlineare e turbomacchine.
A - Prof. Daniele Botto, principal investigator del gruppo AERMEC ed esperto in
R meccanica del contatto, usura, fretting, tecniche sperimentali.
T - Chiara Gastaldi, dottoranda vincitrice del Progetto Cassini ed esperta in modellazione
E numerica, attrito, dinamica nonlineare.
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I I rimanenti membri del gruppo AERMEC hanno partecipato al Workshop in qualità di
auditori e parte attiva delle varie tavole rotonde tenutesi nel corso della giornata:
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- Prof. Emerito Muzio M. Gola, fondatore del gruppo AERMEC.
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- Prof. Christian Firrone, principal investigator del gruppo AERMEC ed esperto in
N dinamica di dischi palettati, mistuning, modellazione numerica.
T - Prof. S. Zucca, principal investigator del gruppo AERMEC, coordinatore del progetto
I europeo EXPERTISE ed esperto in dinamica nonlineare, modelli ridotti, metodi
numerici.
- Prof. Robert Parker, Full Professor alla Virginia Tech University Host, attualmente in
visita presso il gruppo AERMEC.
- Dr. Mario Lavella, ricercatore ed esperto in meccanica del contatto, usura, fretting,
stima dei parametri di contatto, tribologia.
- I dottorandi ed assegnisti del gruppo: Giuseppe Battiato, Mehrdad Pourkiaee, Farhad
Alinejad, Lakshminarayana Reddy Tamatam, Fahimeh Mashayekhi, Zeeshan Saeed.

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La giornata si è svolta come da programma (in allegato).
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La Prof.ssa Berruti ha accolto gli ospiti ed ha presentato l’ateneo ed il gruppo di ricerca,
R seguita dal Prof. Jacquet-Richardet con un’esaustiva descrizione del dipartimento di
Ingegneria Meccanica dell’INSA-Lyon e delle numerose competenze del gruppo LaMCoS-
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DCS.
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E Le presentazioni dei gruppi hanno immediatamente messo in luce un tema di ricerca
R comune. Strutture assemblate formate da diversi componenti sono presenti in tutti gli ambiti
C tecnologici (industria aeronautica, automobilistica, o più in generale sistemi di trasporto,
A linee di produzione, ecc.). Con il miglioramento delle potenzialità di calcolo e dei metodi
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Chiara Gastaldi
Politecnico di Torino
Vincitrice Progetto Cassini 2017

L numerici, gli ingegneri si trovano a studiare sempre di più problemi in larga scala con
strutture composte dall’assemblaggio di diversi componenti. Le interfacce tra un componente
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e l’altro inducono delle non linearità nella risposta dinamica dovute all’attrito. Allo stato
attuale, sebbene esistano avanzati sistemi di calcolo, durante la progettazione le non linearità
R dovute alle giunzioni sono spesso trascurate o linearizzate, a causa dell’incremento di tempo
I di calcolo che richiedono e a causa dell’assenza di adeguati e predittivi modelli del contatto
tra le interfacce.
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Per giungere a un accurato modello del contatto tra le interfacce occorre capire a fondo la
R fisica del contatto in modo da stimare quanta energia è dissipata o trasmessa attraverso il
C giunto. Questo aspetto non è mai stato studiato a fondo in letteratura, soprattutto per la
A mancanza di studi dedicati che combinino uno studio approfondito della fisica del problema
con un approccio pratico ingegneristico.

Entrambi i gruppi di ricerca si stanno impegnando su questo fronte, come è chiaramente


emerso dalla serie di interventi che si sono susseguiti durante la mattinata.
G La Dott.ssa Gastaldi ha illustrato la necessità di modellare il contatto in maniera fedele,
L evidenziando pregi e limiti dei modelli attualmente disponibili. In quei casi ove i modelli di
I contatto sono applicabili, ha dimostrato, tramite evidenze sperimentali ottenute nel
laboratorio AERMEC, che l’unica strada per ottenere predizioni numeriche affidabili è
I
eseguire una calibrazione rigorosa, basata, ad esempio, su misure precise e dirette al contatto.
N
T Il Prof. Chatelet ha mostrato come è possibile calibrare i modelli di contatto in una maniera
E alternativa e complementare a quella proposta dalla Dott.ssa Gastaldi. In particolare, la
R calibrazione (i.e. stima dei parametri di contatto) è possibile, in alcuni casi, anche a partire da
V misure ottenute, più agevolmente, in punti lontani dall’interfaccia di contatto. Ciò è reso
E possibile grazie ad apposite tecniche di identificazione.
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T Dopo una breve pausa, il Prof. Botto è intervenuto illustrando la necessità di modellare in
I maniera efficace non solo il contatto ma anche la sua evoluzione temporale. Questo richiede
lo sviluppo di appositi modelli capaci di tener conto del fenomeno dell’usura.

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La serie di interventi si è conclusa con il Prof. Baguet, esperto di metodi numerici, con
un’efficace sintesi delle tecniche utilizzate per la soluzione delle equazioni di equilibrio in
L
presenza di nonlinearità dovute all’attrito.
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O Al termine degli interventi ha fatto seguito un momento di confronto, che ha evidenziato una
N forte comunanza di obiettivi ed interessi di ricerca, primo fra tutti l’efficace modellazione del
contatto e la stima dei parametri che lo caratterizzano.
F
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La comunanza di obiettivi si è, per ora, declinata in progetti di ricerca indipendenti che
O sfruttano tecniche sperimentali e numeriche diverse tra loro. L’unione delle due linee di
N ricerca rappresenta quindi un’occasione di forte arricchimento reciproco, da attuarsi quanto
T prima, magari grazie all’attivazione di un dottorato in cotutela (vedi pag. 4).
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Chiara Gastaldi
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Al termine della mattinata, durante il pranzo, i due gruppi di ricerca hanno avuto modo di
I approfondire la conoscenza reciproca, sia personale che lavorativa.

L Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con la presentazione delle rispettive facilities
A sperimentali, alla base dell’attività di ricerca di entrambi i gruppi. Il gruppo LaMCoS-DCS,
B tramite presentazione, ha offerto un’efficace panoramica dei nuovi locali destinati alla
O sperimentazione all’interno di INSA (recentemente inaugurati) e dei banchi prova ideati
R internamente. E’ stato inoltre presentato lo shaker a 6 gradi di libertà, sponsorizzato dal
governo francese, un’attrezzatura unica al mondo.
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E’ seguita poi la visita ai laboratori AERMEC, che ospitano oltre 15 banchi progettati
O internamente al gruppo. I banchi riproducono fedelmente componenti delle turbine, e sono
R accomunati da un unico filo conduttore: l’obiettivo è fornire solide evidenze sperimentali da
I utilizzare per la validazione dei modelli numerici e per la stima dei parametri che
caratterizzano il contatto.

La giornata si è conclusa con la discussione di possibili strategie per dar seguito alla
L collaborazione nata tra i due gruppo di ricerca grazie al Progetto Cassini. Queste, in
E particolare le attività in programma a breve termine:

C 1. “Master's thesis abroad”, programmi di scambio di studenti di Laurea Magistrale ;


O 2. programmi di mobilità di studenti di dottorato e giovani ricercatori;
L 3. possibilità di scrivere un proposal congiunto per il progetto “Joint Projects for the
L internationalization of Research” sponsorizzato da PolITO e dalla Compagnia di San
Paolo per la mobilità di ricercatori e professori.
A
B Per quanto riguarda i temi la cui realizzazione è prevista a medio-termine:
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R 4. pubblicazioni congiunte, un risultato degli scambi dei punti (1.-3.).
A 5. possibilità di presentare un progetto di ricerca congiunto alle prossime call di EU
Horizon 2020.
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I Il raggiungimento di una comprensione profonda e di una buona capacità di modellazione dei
O contatti con attrito è un obiettivo strategico per molti settori industriali in Europa. Un
N esempio delle possibili ricadute benefiche risiede nello sviluppo di sistemi di trasporto (via
I aerea o via terra) sempre più ecosostenibili, efficienti e sicuri. E’ questo il tema principale
promosso da Horizon2020 in diverse sue call. AERMEC-PoliTO e DCS-INSA sono
fortemente interessati a partecipare insieme ad una delle prossime call . Tuttavia, avere una
linea di lavoro comune già avviata (declinata, ad esempio, in uno studente di dottorato in
cotutela) porterebbe a meetings a scadenza regolare ed, in generale, aumenterebbe
significativamente le possibilità di successo. E’ per questo che i due gruppi di ricerca hanno
già dato seguito alla collaborazione nata grazie al Progetto Cassini: hanno infatti
partecipato insieme al Bando Vinci, sponsorizzato dell’Università Italo Francese, per il
finanziamento di un dottorato in cotutela. I risultati verranno resi noti nel mese di Giugno
2018.

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Le foto..

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