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01OQDLZ…
1°Anno – Corso di Laurea in Ingegneria…
Introduzione al Corso
LUNEDI
MARTEDI
Aula 3P
PROF. MAGGIORE
GIOVEDI
Aula 7
PROF. MAGGIORE
• Lezioni (~46 h)
Programma
Evoluzione delle architetture dei sistemi aeronautici e spaziali e delle principali tappe dello sviluppo tecnologico dell'ingegneria aerospaziale. Descrizione degli elementi
costitutivi del velivolo e delle funzioni svolte: ala, fusoliera, impennaggi, gondole motrici, comandi di volo, carrello di atterraggio, sistemi di bordo e installazioni, propulsori;
presentazione di architetture tipiche. Discussione critica di come le architetture siano cambiate con l’evoluzione della tecnologia e con la mutazione delle condizioni politico-
economiche. Sistema aerospaziale inteso come corpo tridimensionale nello spazio soggetto all'azione di sistemi di forze; funzione delle strutture e concetti di vincolo e gradi di
libertà. Generalità sulle azioni aerodinamiche: principio di reciprocità, fluido viscoso, corpi tozzi e corpi aerodinamici, profili alari, pianta alare, portanza e resistenza indotta,
distribuzione di portanza, resistenza aerodinamica, momento aerodinamico, cenni al regime supersonico. Ala, fusoliera e impennaggi: funzioni svolte, stabilità statica
longitudinale e direzionale. Comandi di volo: comandi primari e secondari, compensazione dei comandi, trim, comandi potenziati, sensibilità artificiale. Propulsione: tipologie di
propulsori, confronto tra la propulsione ad elica e a getto, consumo specifico, installazione sul velivolo. Carrello di atterraggio: architetture e funzioni, decollo, atterraggio e
prescrizioni normative, distanza bilanciata di decollo. Cenni alle strutture aeronautiche. Cenni all'impiantistica di bordo. Caratteristiche globali del velivolo: profili di missione,
peso dell'aeroplano e sua suddivisione, fattore di contingenza, atmosfera tipo internazionale, misure di velocità, prestazioni degli aeroplani. Cenni sull'elicottero: sostentazione
con ala rotante. Sistemi spaziali: legge di gravitazione universale e principi di astrodinamica; problematiche del lancio ed evoluzione futura, lanciatori tradizionali; satelliti
artificiali e sonde scientifiche e cenni alle problematiche del volo umano spaziale. Cenni ai velivoli transatmosferici. Sottosistemi di un sistema spaziale: struttura, alimentazione
elettrica, controllo orbitale e di assetto, controllo termico. Cenni al ciclo di sviluppo di un sistema aeronautico e spaziale. Importanza della normativa e degli standard nel
progetto aerospaziale. Requisiti di aeronavigabilità: sicurezza del volo.
Organizzazione dell'insegnamento
Lezioni in aula. Testimonianze di relatori esterni con esperienza pluridecennale nel settore aerospaziale. Esercitazioni su semplici esempi di calcolo; unità di misura con
esercizio sulla conversione di grandezze tra il sistema di misura internazionale e il sistema tecnico anglosassone; calcolo di caratteristiche macroscopiche del velivolo quali
carico alare, rapporto spinta/peso, allungamento alare, ecc..; calcolo dell’influenza di tali caratteristiche sulle prestazioni di un velivolo; soluzione di alcuni semplici problemi di
equilibrio riguardanti i velivoli e i sistemi spaziali; stima di alcune caratteristiche del velivolo e dei suoi propulsori. Calcolo di coefficienti aerodinamici del velivolo; calcolo di
portanza e resistenza durante il volo rettilineoEvoluzione dei veicoli
e durante alcune aerospaziali (a.a. 2018/2019) - Paolo Maggiore
semplici manovre.
Tutta la didattica sarà svolta con il supporto di materiale didattico messo a disposizione degli studenti sul portale della didattica.
Modalità esame
Prova scritta. Nessun esonero in itinere.
L’esame finale è costituito da:
1. L’esecuzione di un semplice esercizio di calcolo (ispirato a quelli svolti
in aula – 3-4 punti), nonché
2. La scelta della risposta corretta per una serie di domande (una ventina)
con risposte multiple (tre, una giusta e due sbagliate), e
3. La soluzione di una domanda aperta (mezza pagina - 3-4 punti),
costituiranno l’obiettivo dell’esame scritto.
Gli errori delle domande a risposta multipla non sono associati a punteggi
negativi.
Rischio NON
accettabile
Rischio
accettabile
KO
OK
RM2
Safety
RM1 RM2
Reliability
3. Tecnologie e Materiali
4. Propulsione Astrodinamica
•Dinamica del volo
5. Meccanica del volo
•Prestazioni
6. Sistemi
Evoluzione dei veicoli aerospaziali (a.a. 2018/2019) - Paolo Maggiore
ASSI DI RIFERIMENTO
Considerati
in questo
corso
Asse vento
Asse fisso
V
Velocità
Assi
Angoli
corpo Angolari Lineari
(rad/s) (m/s)
V X p u
Y q v
Z r w
x
z
y
Evoluzione dei veicoli aerospaziali (a.a. 2018/2019) - Paolo Maggiore
PROBLEMA DELL’ASSETTO
L’assetto nel velivolo può creare le forze (portanza) e può modularle: ogni assetto produce
determinate forze aerodinamiche. Ma l’assetto può anche orientare le forze: si consideri ad
esempio la spinta dei motori. Il problema dell’assetto consiste nel far sì che gli assi (per
esempio principali d’inerzia) del veicolo risultino in ogni istante opportunamente orientati.
È sufficiente a tal fine generare momenti opportunamente nel tempo modulabili da zero a valori
sufficientemente grandi. Spesso in luogo di momenti propriamente detti si generano forze di
piccola entità, applicate lontano dal baricentro, le quali hanno come effetto oltre alla
realizzazione dei momenti necessari, anche l’effetto di (piccole) accelerazioni del baricentro, da
compensarsi con le forze necessarie per la locomozione.
I momenti di cui qui si tratta si ottengono dai prodotti vettoriali dei raggi vettori r per le forze
(vettori) applicate:
M r F
Essi sono quindi rappresentati da vettori perpendicolari ai piani contenenti reF
F
M
r
Nella dinamica dei moti attorno al baricentro del veicolo, includendo le reazioni d'inerzia di
d'Alembert, il poligono dei momenti (vettori) è chiuso in base al principio di azione e reazione
(ovvero principio di equilibrio). Nelle fasi di volo in cui il corpo non sia sottoposto ad
, q, r ), il poligono è chiuso in virtù delle sole forze statiche.
accelerazioni angolari ( p
MT
M A = Momento aerostatico z
M F = Momento aerodinamico MI MF
M T = Momento della spinta dei motori r
M I = Momento di reazioni inerziali
MA
q
y
p
x
z
y
In molti altri casi, però, l’ala dovrà poter reggere oltre al peso anche le reazioni
inerziali dovute alle accelerazioni cui è soggetto il velivolo durante il suo moto.
Forza di
Forza di sostentazione
sostentazione
Peso Reazione
inerziale Peso
Esigenza per l’ala: dato che essa crea la forza sotto forma di azione aerodinamica,
avanzando nell’aria, occorre far sì che l’inevitabile resistenza all’avanzamento sia la
più piccola possibile, compatibilmente con la creazione della suddetta
sostentazione. Evoluzione dei veicoli aerospaziali (a.a. 2018/2019) - Paolo Maggiore
FUSOLIERA (BODY o FUSELAGE)
I compiti della fusoliera (body o fuselage) sono molteplici e comprendono tutti o
parte dei seguenti:
a) ospitare un carico pagante trasportato (ad esempio, passeggeri o merci).
b) ospitare parte degli organi interni del velivolo tra cui:
b1) cabina di pilotaggio
b2) parte consistente dell’impiantistica di bordo
b3) a volte i propulsori (soluzione di normale adozione nei velivoli da combattimento).
c) supportare gli impennaggi nella posizione più conveniente per lo svolgimento dei
compiti ad essi affidati.
Fusoliera
Si noti come gli impennaggi nella figura distinti in orizzontale e verticale, possono
creare azioni di momento attorno agli assi e con forze concettualmente analoghe
alla sostentazione già vista per l’ala (quantitativamente però assai più ridotte, date
le minori dimensioni degli impennaggi).
L’effetto degli impennaggi sulle azioni attorno agli assi y e z sarà duplice, con
influenza sia sull’equilibrio sia sulla stabilità del velivolo.
Riassumendo:
Le gondole (nacelle) sono corpi fusiformi ospitanti i gruppi propulsori, se questi non
sono ospitati all’interno della fusoliera (velivoli militari).
Possono essere applicate alla fusoliera (generalmente sulla parte posteriore) o
portate dall’ala (generalmente appese sotto il ventre della stessa).
3
4, 7
1
6
STRUTTURE STRUTTURE
PROLPULSORI
STRUTTURE
INSTALLAZIONI
SISTEMI DI INSTALLAZIONI
BORDO a-e-m
AVIONICA
Importanti per
Costo al kg (sistemi) > costo al kg (strutture) l’operatività
Nelle figure successive sono mostrate diverse architetture alcune delle quali
riconducibili al già visto velivolo classico, altre anche profondamente differenti.
Partenavia P-68 Victor, six seat light transport and training aircraft Pipier PA-31P pressurized Navajo
Evoluzione dei veicoli aerospaziali (a.a. 2018/2019) - Paolo Maggiore
Velivoli d’aviazione generale o da turismo
Aeritalia G-222 twin-turboprop general purpouse military transport aircraft Lockheed C-130 H Hercules
Evoluzione
Lockheed C-141 A Stralifter dei veicoli aerospaziali (a.a. 2018/2019) - Paolo
Lockheed C-5B GalaxyMaggiore
heavy logistics transport aircraft
Velivoli “executive” o “business jet”
Aeritalia/Aermacchi/Embraer AMX
Aeritalia G 91
Evoluzione dei veicoli aerospaziali (a.a. 2018/2019) - Paolo Maggiore
Velivoli militari: intercettori, caccia e caccia-bombardieri
MsDonnell Douglas/Bae AV-8B Harrier II V/STOL close support aircraft Grumman X-29A FSW demonstrator
Evoluzione dei veicoli aerospaziali (a.a. 2018/2019) - Paolo Maggiore
Velivoli militari: intercettori, caccia e caccia-bombardieri
MDO
Airport interfaces
Aircraft handling
kW daN m
kg km/h m
kW daN m
kg km/h m
kW daN m
kg km/h m
kW daN m
kg km/h m
kW daN m
kg km/h m