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Robinia pseudoacacia
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Robinia pseudoacacia
La Robinia pseudoacacia L. è una pianta della famiglia
delle Fabaceae, originaria dell'America del Nord.
Indice
1 Descrizione
2 Distribuzione
3 Ecologia
4 Usi
5 Nomi regionali
6 Voci correlate
7 Altri progetti
Descrizione
Pianta con portamento arboreo (altezza fino a 25 metri) o
arbustivo; spesso ceduato, con forte attività riproduttiva
Classificazione scientifica
agamica, i polloni spuntano sia dal colletto sia dalle
radici. Regno: Plantae
Corteccia di colore marrone chiaro molto rugosa. Divisione: Magnoliophyta
Foglie imparipennate, lunghe fino a 30-35 cm con 11-21 Classe: Magnoliopsida
foglioline ovate non dentate lunghe fino a 6 cm con apice
esile. Aperte di giorno mentre la notte tendono a Ordine: Fabales
sovrapporsi. Famiglia: Fabaceae
Fiori bianchi o crema, lunghi circa 2 cm simili a quelli Sottofamiglia: Faboideae
dei piselli, riuniti in grappoli pendenti. Frutti a forma di
Genere: Robinia
baccello prima verdi poi marroni lunghi circa 10 cm,
deiscenti a maturità. Specie: R. pseudoacacia
Presenza di numerose spine lunghe e solide sui rami più Nomenclatura binomiale
giovani. Robinia pseudoacacia
L.
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Robinia pseudoacacia - Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Robinia_pseudoacacia
Distribuzione
La specie è originaria dell'America del Nord, precisamente della zona degli Appalachi, dove forma
boschi puri. Fu importata in Europa nel 1601 da Jean Robin, botanico del re di Francia (all'epoca
Enrico IV). È ora diffusa in gran parte dell'Europa centrale, dal sud dell'Inghilterra e della Svezia,
fino alla Grecia, Spagna e perfino Cipro. Particolarmente diffusa però in Francia, Germania, Paesi
Bassi, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Austria, Ungheria, Italia, Slovenia. Presente anche in Turchia
e Israele, nonché in Australia e Nuova Zelanda.
Questa pianta in Europa è ormai ampiamente naturalizzata ma spesso ancora considerata una specie
infestante a causa della sua velocità di crescita, soprattutto se ceduata: i ricacci (polloni), che
fuoriescono sia dalla ceppaia che dal suo esteso apparato radicale, crescono molto velocemente e
soffocano le piante di specie autoctone, soprattutto le querce, in quanto sono caratterizzate da una
crescita più lenta. Inoltre, la sua estrema adattabilità la fa trovare a suo agio dai litorali ai 1000 metri
di quota delle ombrose valli submontane. La conseguenza è la formazione di boschi con una ridotta
varietà di specie arboree. La rapida diffusione di questa specie non è stata contrastata, anzi in passato
la robinia è stata spesso diffusa dall'Uomo perché molto apprezzata per i suoi numerosi vantaggi.
Oggi la robinia è presente praticamente in tutta Italia, con particolare riferimento al Piemonte (dove i
boschi puri e misti di robinia coprono una superficie di circa 85.000 ha) alla Lombardia, al Veneto e
alla Toscana (ove si trovano cedui molto produttivi). Viene diffusamente coltivata in piantagioni da
legno in vari paesi europei (Ungheria - 270.000 ha; Francia – 100.000 ha) ed extraeuropei (Cina – 1
milione di ha; Corea del Sud –270.000 ha). È diffusa anche in Africa.
Per ridurre la diffusione della robinia all'interno dei boschi nei quali si è insediata, è necessario
lasciare invecchiare le piante, in quanto la relativamente modesta longevità della specie determina un
deperimento relativamente precoce delle piante. È da evitare il taglio dei polloni in quanto ciò non
farebbe che rinvigorire le piante. La soppressione totale della pianta di robinia può avvenire
scorticando la prima parte di corteccia della base dell'albero e lasciando che la pianta, nel giro di due
mesi, "secchi in piedi". L'interruzione degli scambi linfatici infatti non solo uccide l'apparato aereo
ma anche l'apparato radicale determinando l'impossibilità per la pianta di produrre polloni.
Ecologia
La robinia pseudoacacia è una pianta eliofila, che non si rinnova facilmente sotto parziale copertura,
trova l’ottimo nei suoli sciolti e ben drenati, anche poveri di nutrienti ed a reazione subacida, mal si
adatta ai terreni molto argillosi. In Italia è presente dal livello del mare fino a circa 1000 m di quota
nel centro nord e fino a 1600 m nel meridione.
Come tutte le leguminose, è in simbiosi radicale con microrganismi azotofissatori e quindi può
arricchire il suolo di azoto. Nel complesso, la robinia è una specie pioniera, che però (almeno al di
fuori del suo areale di vegetazione naturale) presenta una limitata longevità (60-70 anni) e quindi
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Robinia pseudoacacia - Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Robinia_pseudoacacia
nelle zone più fertili è specie transitoria che può essere gradualmente sostituita da altre specie più
longeve.
Usi
Molti sono i vantaggi di questa specie.
Nomi regionali
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Robinia pseudoacacia - Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Robinia_pseudoacacia
Toscana cascia
Veneto cassia-gadia, garsìa, robina
Voci correlate
Giardinaggio
Floricoltura
Pianta ornamentale
Selvicoltura
Specie botaniche in Italia
Altri progetti
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