Sei sulla pagina 1di 81

LA ROSA

botanica e classificazione
La rosa (Rosa hybrida) è sicuramente la regina dei
fiori. Per la sua bellezza, storicamente, è associata ai
sentimenti amorosi.

Etimologia
Rosa deriva dal sanscrito vrad da cui
in greco rodon e in latino rosa;
Genere Rosa appartiene alla famiglia
delle Rosaceae e all’ordine delle
Rosales.
Descrizione e classificazione fu
effettuata nel 1753 da Linneo nella
Species Plantarum.
L’UOMO E LE ROSE
• Trasformata e modellata dall’uomo nel corso
dei secoli:
– Cina, descritta da Confucio
– India, origine della dea Lakshmi
– Mesopotamia e mediterraneo coltivate 1800 a.C.
– Persiani coltivavano le rose nei giardini pensili
– Antichi egizi, coltivavano le rose per Cleopatra
– Antica Grecia, Saffo definì la rosa “regina dei fiori”
– Antica Roma, le rose erano usate come corone per
celebrare le vittorie militari, nelle feste e banchetti
CARATTERISTICHE BOTANICHE
• La pianta è un arbusto eretto o
sarmentoso con foglie composte
decidue (5, 7, 11 e 13 foglioline) e
aculei;

•Fiori Solitari o in infiorescenze a


corimbo;
• Fiori ermafroditi, corolla
dialipetala con 5 petali (selvatica,
nelle coltivate 50-60);
• Frutto è dato dall’ingrossamento
del ricettacolo ed è chiamato
Cinorrodo (decorativo), contieni i
semi.
CLASSIFICAZIONE DELLE ROSE
Rose botaniche
Sono le rose più antiche costituite da una corolla di cinque
petali. Sono le più antiche e rappresentano il nucleo di
partenza delle varietà di rose moderne.

Rose antiche
La classificazione di queste rose è basata sulla loro origine e
non sulle caratteristiche botaniche. Alcune derivano
dall’antichità altre invece risalgono ai primi anni del
novecento.

Rose moderne
Sono ibridi di Tea, che oggi sono classificati come rosai a fiori
grandi (Grandiflora). Rose con fiori medio-grandi, ben formate
e profumate.
Classificazione
Rose botaniche Rosa centifolia
• Rose moderne
• molto profumate

Rosa rugosa
• Origine Cina
• Climi freschi
• Protezione
Rose botaniche

Rose profumate, a fioritura


Singola, fiori a forma di coppa
Progenitore delle attuali rose

Rosa foetida

Rosa damascena Rosa alba


Rose botaniche
e
antiche

Rosa canina

Rosa gallica
Originaria dell’Europa
meridionale, dell’India e Cina.
Coltivata nei giardini a partire
dal 1656.

Rosa moschata
Rose moderne
IBRIDI di Tea:
sono il punto di partenza delle rose moderne
FIORITURA
- nei climi caldi fioriscono
tutto l’anno
PORTAMENTO
-arbustivo, con rami eretti e
rigidi
-ALTEZZA
- 80-100 centimetri
CARATTERISTICHE
- robuste, con fiori grandi e
profumati, di tutti i colori.
Rosa chinensis
Rosa multiflora
MIGLIORAMENTO
GENETICO E VARIETALE

• Le rose coltivate sono ibridi ottenuti da numerosi incroci (di


rose europee: R. gallica, R. damascena, R. foetida, R. alba, R.
canica; di rose orientali: R. chinensis, R. wichiuraiana, R.
moschata, R. gigantea e R. multiflora)
• Incroci intraspecifica (tra le varietà) e interspecifico (tra specie
diverse)
• Mutazioni naturali o indotte raggi X e Y
• Mutazione chimica uso di colchicina e dell’etilmetansulfonato.

Il carattere “rifiorenza” è derivato da Rosa gigantea e R. chinensis


IMPIEGO NEI GIARDINI

• Pubblici
– Parchi giochi, aiuole,

• Privati
– Arredamento verde di
ville, condomini ecc.
Piante di rose allevare
Modellare la pianta ad albero lungo viali
per dare vita ad
archi o altre forme
architettoniche

Barriere per
delimitare aree o
creare passaggi
obbligati
PROPAGAZIONE DELLA
ROSA

• Seme (solo per ottenere nuove varietà oppure per


propagare alcuni portainnesti) è un achenio duro
soggetto a dormienza che si trovano nei cinorrodi.
Questi si raccolgono all’invaiatura.
– Dormienza: etilene, alcaloidi, acido abscissico ecc.
– Tegumenti embrionali impermeabili,
– Germinazione 2-3%, necessitano di trattamenti con
acido solforico 20 minuti, seguiti da trattamenti ad
alta e bassa T per 2 giorni, oppure a 2-5°C per 1-5
mesi;
• Talea:
• Innesto: sono ottenuti da seme, usati per superare
terreni difficili
Coltura in vitro
Scopi:
• risanamento ed
ottenimento di piante
esenti da virus
• conservazione del
germoplasma
• microinnesto per
verificare precocemente la
compatibilità tra marza e
portinnesto
PORTAINNESTI
• R. indica major, R. manetti le
piante non vanno in riposo e
tollerano il calcare, elevato vigore e
resistenza all’oidio, per rose a fiore
grande;
• R. laxa apprezzata per il modesto
vigore è utilizzata per le rose gialle,
senza influenzarne il vigore, rose da
giardino ed è poco resistente alla
ruggine;
• R. multiflora si adatta bene ai
terreni acidi, meno ai calcarei, ha una
buona resistenza ai nematodi;
• R. rugosa è un portainnesto
utilizzato per le cultivar rosse o
violacee produce molti polloni.
COLTIVAZIONE DELLA ROSA
• In Italia la coltivazione in serra, oltre il 92% (1200
ha) e in piena aria (100-200 ha);
• La produzione nelle regioni più significative
(Liguria-37%, Puglia, Sicilia, Campania e Lazio);
• Coltivazione nel terreno, in idroponica, NFT, in vaso
o canaletta, file binate;
• Impianto quando le piante sono a riposo (ottobre,
gennaio o febbraio);
• Si usano piantine già innestate, se l’impianto non
può essere effettuato si conservano a 2°C o in luogo
fresco e le radici si devono ricoprire con la torba;
• Densità d’impianto è 6-8 piante a mq, in due file
alterne (luce);
IMPORTANZA ECONOMICA DELLA ROSA

•Coltivata in tutto il mondo


•Rosa ± 30 % Valore commerciale intero
fatturato Asta Aalsmeer (NL) nel 2006 =

•A livello mondiale vengono acquistate o sostituite


circa 200 milioni di nuove piante ogni anno (0.80
US$ di royalties = mercato potenziale circa US$ 160
milioni per i costitutori di rosa) (N. Laws 2007)

Nel novembre 2006 (Esposizione Horti Fair e


mercato dei fiori di Aalmseer) sono state introdotte
> di 100 nuove varietà di rosa.
PAESE Superficie (ha)
ITALIA (2004) 1300
Tabella - Superficie OLANDA 919
interessata alla ECUADOR 915
coltivazione in serra COLOMBIA 900
della rosa , anno GIAPPONE 600
1996 (Fonte Lien MESSICO 540
Horticole) FRANCIA 540
SPAGNA 540
U.S.A. 350
KENYA 325
ZIMBAWUE 240
ISRAELE 220
MAROCCO 170
INDIA 100
ZAMBIA 50
TANZANIA 35
TIPOLOGIE PRODUTTIVE DELLA ROSA (Zieslin, 1997)
A= APPROCCIO FITOTRONICO PRODUZIONE INVERNALE: Nord
Europa (NL, Scandinavia), Nord America
Elevato consumo energetico: riscaldamento, illuminazione, CO2;
Alti costi di investimento (200-300 $);
Alto costo manodopera (20 $/m2);
Alti investimenti per ridurre l'impatto ambientale;
Grandi superfici di produzione (2-3 ha);
Alto livello di produttività per pianta;
Breve distanza dalla produzione al mercato;
Moderni sistemi di commercializzazione

B= REGIONI EQUATORIALI E SUB-EQUATORIALI


(Columbia, Equador, Kenia, Zimbawue)
Bassi investimenti (20-50 $/m2);
Basso costo del lavoro;
Basso consumo energetico;
Grandi superfici di produzione
Grandi distanze dal mercato;
Trasferimento Know-how da: NL, Israele
Approccio fitotrone NL
C) ISRALE
Favorevoli condizioni climatiche per produzione invernale;
Bassi investimenti/m2;
Basso costo del lavoro (rispetto al tipo A);
Piccole unità di produzione
Grande distanza dal mercato

D) BACINO DEL MEDITERRANEO (Italia, Spagna, Grecia)


Minore influenza sul mercato internazionale per consumo
locale della produzione

E) CINA, INDIA : notevole incremento delle produzioni


negli ultimi anni
TIPI DI PRODUZIONE

TIPO DI TIPO DI FIORE LUNGHEZZA PRODUTTIVITA


STELO STELO (cm) STELI/m2’

LUNGO GRANDE 50-120 100-150

MEDIO MEDIO 50-75 150-300


CORTO PICCOLO 35-60 350

SPRAY MINIATURE BOUQUETS 120-160

Da un punto di vista commerciale:


Rose a stelo lungo = lunghezza dello stelo è compresa tra 80 e 120 cm;
Rose a stelo medio = lunghezza dello stelo è compresa tra 50 e 75 cm;
Rose a stelo corto = lunghezza dello stelo è compresa tra 35 e 60 cm; queste sono
più produttive rispetto alle precedenti ma il loro prezzo di mercato è inferiore di circa il
30 % ;
Rose miniature = lunghezza dello stelo è compresa tra 20 e 40 cm, la produzione in
queste rose è continua ed abbondante ( fino a 30-60 fiori/pianta).
ALCUNE VARIETA’ DI ROSA E CARATTERISTICHE DEL FIORE

VARIETA’ TIPO DI COLORE LUNGHEZ PRODUTTIVI


FIORE ZA STELO TA
(cm) STELI/m2’
DALLAS GRANDE ROSSO 55-110 80-110
ELEGANCE SPRAY LILLA 35-45 200-220
FIRST RED GRANDE ROSSO 70 130-140
FRISCO PICCOLO GIALLO 35-60 300-320
GABRIELLA MEDIO ROSSO 30-60 180-210
KISS MEDIO SALMONE 45-70 250-280
LAMBADA PICCOLO ARANCIONE 50-70 200-220
MEDEO MEDIO CREMA 45-70 250-280
NOBLESSE GRANDE ROSA 50-70 150-160
PAVAROTTI GRANDE ROSA 100 130
SONIA GRANDE ROSA- 55-75 180-200
SALMONE
TEXAS GRANDE GIALLO 70-90 160-180
VIVALDI GRANDE ROSA CHIARO 70-110 140-160
IMPIANTO- in diversi periodi dell'anno ma generalmente viene
consigliato l'impianto nei mesi di gennaio-febbraio.

Materiale: talee radicate innestate;

Densità: 5,5-8 piante/m2;


Sistema d'impianto:
tradizionale = banquettes larghe 120-150 cm, file distanti
30-40 cm, distanza sulla fila 24 cm, passaggio di 60 cm.
In questo caso si ha un buon sfruttamento della serra ma
si verifica una eccessiva competizione tra le piante, una
maggiore difficoltà delle operazioni colturali specialmente
per le file centrali.
A file binate = distanza tra le file 40-50 cm, sulla fila 14-
16 cm e passagio tra le bine di 110-120 cm;
A fila unica = 140-160 x 7-8 cm;
7-8 cm 14-16 cm 14-16 cm

160 cm

A Fila unica 50 cm 110 cm

A Fila Binata

24 cm 24 cm 24 cm 24 cm

36 cm 36 cm

60 cm

Tradizionale
CONCIMAZIONE E IRRIGAZIONE

ASPORTAZIONI (per 1 anno e per m2 di superficie)


80-100 g di N, 23 g di P2O5 e 70-80 g di K.
CONCIMAZIONE DI BASE: ha lo scopo di correggere lo stato
nutrizionale del substrato, di apportare la sostanza organica
(20-30 Kg/m2) e di apportare una parte del P (40-60 g/m2).

CONCIMAZIONE DI COPERTURA
Si preferisce il ricorso alla FERTIRRIGAZIONE in quanto
numerosi sono i vantaggi rispetto all'uso delle concimazioni
solide in copertura.
FERTIRRIGAZIONE:
Concentrazione totale: < 2 g/l
Rapporto tra gli elementi: 1-0,3-2 (N-P-K)
Scelta dei concimi: solubili in acqua
Impiego di dosatori o miscelatori per la distribuzione
CORREZIONE DEL pH:

- per la riduzione di 0.5-1 unità il pH:


20 g/m2 di zolfo fine = azione più lenta ma prolungata
100-120 g/m2 di solfato ferroso = azione più rapida ma
meno persistente.
- per innalzare di 0.5-1 unità il pH:
200 g/m2 di bancale di calcare in polvere o calce
dolomitica.
Per correggere la torba:
per ogni m3 di torba: 2 Kg di calcare o 1,1 kg di CaO.
IRRIGAZIONE
Sintomi di carenza: imbrunimenti irregolari dei margini fogliari,
in alcune cvs arricciamento ed incurvamento delle foglie.

STIMA DEL FABBISOGNO IDRICO DELLA COLTURA


-IMPIEGO DI TENSIOMETRI (condizioni ottimali relative al
contenuto idrico del terreno prossime alla capacità di campo);

- METODI GRAVIMETRICI
STIMA DELL'ETP (Attraverso la misura della radiazione
globale es. tabella )
Relazione tra consumo idrico (ETR) e
radiazione globale in rosa coltivata in
idroponica (Baille et. al., P.H.M. 1991)

1.25
ETR = 0.183 + 0.082 * RG
R2= 0.95
ETR (l/m-2) 1.00

0.75

0.50

0.25

0.00
0 2 4 6 8 10 12
RG (MJ.m-2)

1 M Joule .m-2 = 23.8 Cal.cm-2

RG 1.250 1.750 2.400 3.130 3.450 5.070 5.500 6.700 9.600


ETR 0.2760 0.4080 0.3030 0.4850 0.4940 0.5400 0.6100 0.7800 0.9830
Dati relativi alla rosa coltivata in serra in vetro (Pisa 1997-98)
Relazione Baille = ETR (L m-2)= 0.183+ 0.082 * RG (MJ);
1 MJ = 0.265 L m-2 ; 0.265/5 piante = 53 g H2O
53 + 15 drenato = 60 ml/pianta MJ

Mese RG Volume ETE ETP ETE/ETP


MJ m-2 irriguo
s-1 L m-2
Gen 2.10 1.88 1.13 0.84 1.34
Feb 4.03 2.40 1.56 1.61 0.97
Mar 6.51 2.91 2.12 2.61 0.81
Apr 7.77 3.47 2.53 3.11 0.81
Mag 12.61 5.63 4.11 5.04 0.81
Giugno* 9.77 4.30 3.14 3.91 0.80
Luglio* 7.45 3.32 2.43 2.98 0.81
Agosto* 5.46 2.44 1.78 2.19 0.81
Sett 5.11 2.28 1.66 2.04 0.81
Ott 4.11 1.83 1.34 1.64 0.81
Nov 2.36 2.10 1.26 0.94 1.34
Dic 1.60 1.43 0.86 0.64 1.34
Somma 68.88 33.98 23.9 27.55 0.96

* Serra ombreggiata al 50 %
ETP = 0.4 L acqua / MJ m-2 s-1
ESIGENZE CLIMATICHE

TEMPERATURA
Temperatura ottimale: 15-16 °C di notte e 21-24 °C di
giorno;
Regimi termici notturni differenziati = Vedi Zielsin
Temperatura ottimale del terreno: 13-15 °C;
Temperature < 15 °C provocano l'aborto dei boccioli (steli
ciechi) e la comparsa di fiori malformati;
Temperature > di 30 °C inibiscono la pigmentazione dei
petali.
Cultivar a stelo lungo (Baccarà, Lara, Carina,ecc.) richiedono
durante la forzatura temperature notturne di 16 °C, mentre
cvs a stelo medio (Samanta, Sonia, Evergold, ecc.) tollerano
temperature di 13 °C.
Effetto di diversi regimi termici notturni sulla produzione della rosa
durante il periodo invernale (7 gennaio- 7 marzo) ( Zieslin et al.,
1987) I PROVA

N. fiori per pianta


Regime Mercedes Sonia Visa Golden
termico Times
HTR 7.5 7.5 5.1 6.4
STR 6.7 * 6.6 * 4.4 * 6.9
PTR 7.3 8.1 4.5 9.3 *
LTR 6.1 6.9 * 5.6 8.2

* = Differenze significative da HTR


HTR= 18° C costanti; STR = 18 ° C fino a mezzanotte poi 14 °C fino ad
un ora prima dell'alba;
PTR= 18 °C alternati ogni 2 h da 14 °C; LTR = 14 ° costanti.
Effetto di diversi regimi termici notturni sulla produzione della rosa durante
il periodo invernale (12 dicembre - 3 febbraio) ( Zieslin et al., 1987) II
PROVA

N. fiori per pianta


Regime Mercedes Sonia Golden
termico Times
HTR 8.2 a 9.0 a 6.7 b
PTR 7.2 a 9.7 a 8.4 a
LTR 5.5 b 7.4 b 7.1 b

I valori contrassegnati dalla medesima lettera non risultano statisticamente diversi per P = 0.05
HTR= 18° C costanti; STR = 18 ° C fino a mezzanotte poi 12 °C fino ad un ora prima dell'alba;
PTR= 18 °C alternati ogni 2 h da 14 °C; LTR = 12 ° costanti.
RISULTATI PRODUTTIVI = HTR vs PTR
NO DIFFERENZE= TMF, LUNGH. STELO, FIORI CIECHI
RISPARMIO ENERGETICO = 35 %
LUCE
La quantità di luce disponibile è determinante per il ritmo di
crescita della rosa.
Il processo fotosintetico aumenta linearmente fino ad un max
di 36.000 lux (110 W.m2); questo valore si riferisce all'attività
di singole foglie.
I livelli crescenti di illuminazione favoriscono l'induzione fiorale
ed abbreviano il tempo richiesto per la fioritura.

La produzione di fiori recisi è strettamente correlata


all'intensità luminosa ed alla durata del giorno.
I fiori in estate presentano steli più piccoli, minor numero di
petali e dimensioni più piccole.
Una carenza di luce determina ingiallimento e caduta delle
foglie, formazione di steli ciechi e riduzione della produttività.

FOTOPERIODO: Pianta a giorno indifferente o pianta a LD


facoltativo.
CONDIZIONAMENTO DELLA LUCE

Ombreggiamento: durante i mesi estivi per il controllo


della traspirazione con reti ombreggianti o mediante
tinteggiatura della copertura.

Impiego della illuminazione artificiale:


- illuminazione supplementare ad alte intensità 200-400
Wm2 per 5 ore da ottobre a maggio (usata in Olanda);
- illuminazione fotoperiodica a bassa intensità (20 Wm2)
con lampade ad incandescenza. Prolungamento del
fotoperiodo a 16 ore.
UMIDITA' RELATIVA
Livelli ottimali: 60-80 %
Elevati livelli ( > del 90% ) di notte favoriscono lo
sviluppo di Botrytis e peronospora), mentre a bassi
livelli (< al 60%) durante il giorno, favoriscono gli
attacchi di oidio. Inoltre repentini abbassamenti al di
sotto del 60 % determinano la cosiddetta
"defogliazione fisiologica" che si manifesta soprattutto
in autunno con allessature sulle foglie e caduta di
quelle basali.

INTERVENTI SULLA U.R.


Contenimento durante la notte: riscaldamento
Umidificazione durante il giorno: cooling system, fog-
system, ecc.
ANIDRIDE CARBONICA

La produzione di fiori recisi è correlata positivamente con


l'attività fotosintetica delle piante, quindi risulta efficace la
concimazione carbonica.

Aumentando la concentrazione della CO2 da 400 a 800 e


1200 vpm si ha un abbassamento del punto di
compensazione del processo fotosintetico rispettivamente da
12 a 10 e 9,5 Wm2.

Questo si traduce in un notevole miglioramento delle


possibilità di assimilazione in condizioni di bassa disponibilità
luminosa.

Livelli ottimali di concimazione carbonica = 1000-1200 vpm.


CIMATURE

-Precoce: pochi steli (bocciolo fiorale appena formato)


-Seconda cimatura tardiva con bocciolo con dimensioni
di un pisello, produzione di getti superiore. Il taglio
viene effettuato al di sotto della prima foglia composta
da 5 foglioline.
-Lo scopo della cimatura è quello di formare la pianta e
di programmare la fioritura.
-Formare la pianta: impianto a febbraio e deve
produrre in autunno, a tale scopo si effettuano 2-4
cimature tardive;
-Programmare la fioritura: dilazionare la produzione
a secondo del mercato.
POTATURA
Metodo per regolare l’epoca di fioritura e di realizzare un
compromesso tra il numero e la qualità dei fiori
• Potare in funzione dell’epoca di produzione (Natale, San
Valentino, Pasqua e Festa della Mamma);
• Funzione del clima: rigido (produrre d’estate), mite il
contrario;
• Migliorare l’aspetto estetico, operazioni morfo-
anatomiche (eliminare steli secchi, ammalati)
• Corta ossia severa (su piante deboli) abbassamento della
pianta a 60 cm di altezza lasciando 2 gemme;
• Lunga si pratica su piante robuste portando le piante a
120 cm con 4-5 gemme;
• Fiori recisi si lasciano i polloni si piegano (polmoni)

Conclusioni osservare la pianta.


LA POTATURA:
OBIETTIVI-OPERAZIONI

• Sanità-Vigore
– Eliminazione rami e fiori “morti”
– Aerare la pianta
– Favorire la penetrazione della radiazione
• Forma (assecondare quella spontanea!)
– Estetica e Funzionale
• Fioritura: quantità/qualità dei fiori
– Equilibrio nel taglio tra diametro e lunghezza
– Raccolta fiori
Eliminare
Eliminazione gli steli
rami piùdella
morti interni
Rosa
Eliminare al
le termine
malattie
Rosa prima della potatura potatura
Tagliare ad angolo sopra
Eliminare unalunghi
gli steli gemma
Impianti di condizionamento da prevedere nella coltura forzata della rosa.

Impianto di condizionamento Produzione continua tutto l'anno Produzione discontinua


(senza riposo) Autunno-Primaverile
Primaverile - Estiva

Riscaldamento Termosifone con aerotermi o Generatori di aria calda


fanjet canalizzata

Raffreddamento Cooling System o Fog System Ventilazione naturale automatica

Ombreggiamento Non necessario Tinteggiatura o reti


ombreggianti al 50 % da
giugno ad ottobre

Illuminazione artificiale Supplementare: 300 W.m2


Fotoporiodica= lampade ad
incandescenza 20 W.m2.

Concimazione carbonica Bruciatore di propano

Umidificazione Cooling system Nebulizzazione


PRINCIPALI DISORDINI FISIOLOGICI NELLA ROSA

FISIOPATIA SINTOMI CAUSE


Caduta delle foglie macchie sparse di forma Squlibri tra alta T° e bassa UR o
irregolare di colore bruno chiaro, improvvisi sbalzi di T° o UR..
spesso circondate da un alone Periodo più favorevole =
violaceo. autunno-inverno; giorni sereni
Comparsa di macchie clorotiche dopo un periodo nuvoloso.
tra le nervature: caduta delle Elevata suscettibilità varietale (es.
foglie conil picciolo. Baccarà).
Getti ciechi Aborto boccioli fiorali; germogli T° basse dell’aria e del terreno,
corti, sottili e con numero ridotto basse intensità di luce; potatura
di foglie bassa
Annerimento dei petali Colorazione blu-nerastra dei Basse temperature notturne
petali
Aumento dei pigmenti antocianici
Bocciolo quadrati Boccioli di colore violaceo più T° di 12-15 °C durante le fasi
(Bullhead o carciofini) corti del normale che presentano iniziali di sviluppo dei fiori.
notevole sviluppo delle foglioline Brusche variazzioni nei rapporti
poste al di sotto del bocciolo. ormonali
Squilibri N-K
Ripiegamento bocciolo Collasso dello stelo fiorale poco al Eccessiva traspirazione e perdita
fiorale (postraccolta) di sotto del calice. Il fiore appare di turgore delle cellule del
piegato su se stesso. pedicello fiorale.
Ginocchiatura ultimo Squlibri nutrizionali e luminossi
internodo ( pipa)
COLTIVAZIONE SU SUBSTRATO ARTIFICIALE DELLA ROSA

SISTEMI DI COLTIVAZIONE: SU BANCALI


IN VASO
IN SACCHI

COLTIVAZIONE SU BANCALI
MATERIALE: cemento o plastica (polipropilene)
DIMENSIONI: distanza tra bancali 130 cm
altezza = 40-50 cm
larghezza= 30 50 cm (file semplice o binata)
DENSITA'= 5-6 p/m2
PENDENZA LONGITUDINALE = 1%
FONDO BANCALE: CONVESSO= recupero laterale del drenato
CONCAVO= recupero centrale drenato
(facile occlusione dello spazio da parte delle radici)
COLTIVAZIONE IN VASO
MATERIALE: polietilene nero 32 cm diametro (25 l volume)

IMPIANTO A FILA SINGOLA: 3 piante/vaso


A BINA (2 piante/vaso)

DENSITA' = 6 piante/m2

VOLUME SUBSTRATO PER PIANTA = 8-12,5 L

SISTEMAZIONE A "V" DEL TERRENO (inclinazione dei vasi


verso l'interno della bina per facilitare la fuoriuscita del
drenato)
COLTIVAZIONE IN SACCHI (LANA DI ROCCIA)

piantine preparate in cubetti 10x10x7.5 cm

SUBSTRATO (LANA DI ROCCIA A LUNGA DURATA 70Kg/mc)


DIMENSIONI (lung x alt x larg) = 100 x 7.5 x 15-20,30-45 cm (fila
singola o binata)

-distanze piante sulla fila = 16-17 cm (6-8 p/m2)


-disposizione a bina o a bina doppia
-passaggi di lavoro = 80 cm
Base di supporto delle lastre rialzato da terra (15-20 cm), in polistirolo o
materiale plastico rigido inclinato in senso longitudinale e trasversale per
la raccolta del drenato).
MATERIALE DI PARTENZA

1- PIANTE INNESTATE A GEMMA (stesse piante della


coltura su terreno)

2- TALEE AUTORADICATE (produzione 3-4 dall'impianto)

3- PIANTE MICROPROPAGATE (maggiore uniformità,


lenta entrata in produzione)

4- MICROINNESTO (innesto su talea non radicata)


le piantine innestate a gemma in genere vengono
impiegate nella coltivazione su pomice o perlite, mentre
nella coltivazione su lana di roccia si utilizzano piante
2,3,4
SOLUZIONE NUTRITIVA PER LA ROSA COLTIVATA IN
IDROPONICA

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

COMPOSIZIONE CHIMICA
contenuto minerale (N,P,K, Ca, Mg, micro)
EC
pH
rapporto NH4/NO3
ELEMENTO SONNEVELD,1 BRUN et al.,
985 1993
N-NO3 154 118
N-NH4 18 10
COMPOSIZIONE DELLA P 39 53
SOLUZIONE NUTRITIVA
K 200 196
(mg/l) PER LA ROSA
COLTIVATA IN IDROPONICA Ca 140 120
Mg 18 29
S 40 54
Fe 1.6 1.3
Mn 0.27 0.5
Zn 0.23 0.23
B 0.2 0.26
Cu 0.05 0.6
Mo 0.05 0.03
EC 1.5 1.65
pH 5.5-6.5 6.0
mg 612 582
x 1.44 = mS 0.88 0.84
Effetto della variazione del pH della soluzione nutritiva per 20 giorni in rosa .
(Zieslin Scientia Hortic., 1989) aeroponica; cv Sonia; P.I. Rosa Indica

pH 4 pH pH 8
6
- riduzione - morte radici
allungamento radici (Sonia)
- no effetti sulla - necrosi radici (R.
crescita, LA Indica)
- riduzione
crescita dei
germogli
- riduzione area
fogliare
- minore
contenuto in
clorofilla
- maggiore
perdita elettroliti
Effetto del rapporto N-NH4/N-NO3 sulla produzione di sostanza secca e di fiori in
rosa (cv Mercedes) coltivata in lapillo vulcanico ( Feigin, 1984, ISOCS)

rapporto (%) N. fiori Peso secco N-organico


N-NH4/N-NO3 per pianta g/pianta Foglie Stelo
0 35.7 d 166 d 2.7 bc 1.6 c
12.5 44.2 c 204 c 2.4 c 1.9 bc
25 56.1 a 262 a 3.3 a 1.7 bc
37.5 49.6 bc 206 bc 3.3 a 2b
50 48 b 221 b 3.1 b 3a

N-NH4 > 25 % = - aumento accumulo di P


- riduzione accumulo di K, Ca, Mg
Bilancio nutritivo in rosa (cv Sonia) coltivata in lana di roccia; densità = 9
piante/m2 ( De Kreij e van Berg,1990)
soluzione nutritiva (mg/l) 165 N, 39 P, 196 K, 150 Ca, 20 Mg ; EC = 1.5
mS/cm;
EC soluzione drenaggio= 2.4 mS.
ETE media = 1.12 l/m2.d-1

mg/m2.d-1

N P K Ca Mg
Somministrato 189 44 234 138 21
Drenato 91 7 120 86.8 14.5
Assorbito pianta 90.7 13.4 89 30 7.9
Efficienza (%) 48 30 38 22 38
Ass. minerale 81 12.4 78 28 7.3
(mg/l acqua)
Produzione di fiori, sostanza secca e contenuto fogliare in azoto a tre diversi livelli di
azoto nella soluzione e tre frazioni di drenato in rosa (cv. Royalty) (Cabrera et al.,
1993).

sostanza secca (g) N. fiori per pianta contenuto fogliare N


(%)
N 105 mg/l 334 41 3.15
N 154 " 318 41 3.39
N 231 " 324 45 3.26
MDS n.s. n.s. 0.18
(N= 155ppm)
Drenato 10 % 245 34 3.3
Drenato 25 % 286 39.5 3.27
Drenato 50 % 418 49.4 3.35
MDS 56 8.1 n.s.
Azoto applicato, drenato e raccolto in rosa coltivata a tre diversi livelli di azoto nella soluzione
e tre frazioni di drenato in rosa (cv. Royalty) (Cabrera et al., 1993).

Applicato Drenato Raccolto

(g/p) (g/p) % (g/p) %

N 105 mg/l 17.1 3.65 21 8.34 48.7


N 154 " 26.7 10.6 39.8 8.98 33.6
N 231 " 41 20.2 49.4 8.54 20.8
MDS 2.2 n.s. 0.18

Drenato 10 % 19.2 4.2 22 6.6 34


Drenato 25 % 25.9 9.8 37.9 7.9 30
Drenato 50 % 50.3 28.2 56 11.1 22
MDS 1.6 1.4
ROSA IN COLTURA IDROPONICA
(Cabrera et al., 1995)

140 30

Radiazione solare (PAR, mol/m2.d)


Azoto
120 Radiazione 25
Assorbimento di azoto

100
(mg/pianta .d)

20
80
15
60
10
40

20 5

0 0
0 50 100 150 200 250 300 350
TEMPO ( giorni)
90

ASSORBIMENTO DI AZOTO (mg/p.d)


ASSORBIMENTO DI AZOTO
ALLUNGAMENTO STELO (mm/d)
80
TASSO DI ALLUNGAMENTO
70

60

50

40

30

20

10

0
0 10 20 30 40 50
TEMPO (giorni)
Modello proposto per la rosa (Cabrera 1995)

quantità assimilati tasso di


alle radici assorbimento
minerale

Prima fase ASSIMILATI


(carboidrati)

ALLUNGAMENTO DELLO
RADICI
STELO
(25-30 gg) SINK

Rottura comparsa - minore crescita radicale


della gemma bocciolo = minore assorb.minerale
II fase
NUOVO GERMOGLIO (SOURCE)

Comparsa maturazione
bocciolo stelo fiorale

Foglie alte STELO


ASSIMILATI FIORALE
Foglie basse
(carboidrati) nuovo germoglio RADICI
-ripresa crescita
Foglie parte
- ripresa ass.minerale
vecchia

Fase allungamento dello stelo=


•16-36 % N = assorbito
•64-84 % = organi di riserva (foglie e steli vecchi
Contributo dell'assorbimento corrente e della ritraslocazione da altri organi al
rifornimento azotato di steli fiorali in accrescimento in una coltura idroponica di rosa
(Cabrera et al., 1995)

Stadio- giorni dalla Assorbimen Foglie Stelo radici


raccolta precedente to corrente matur
e

A-3 - - - -
B-15 (apertura gemma) 100 - - -

C-26 (max allung.) 16 21 44 19

D-36 (fiore visibile) 36 32 32 -

E-45 (fiore commerc.) 100 - - -


Piegatura a polmone (shoot bending or arching)

piegatura
trapianto

crescita raccolta
Confronto produttivo tra una coltura con conduzione della potatura classica ed una condotta a "CORONA" (con
polmone) nella cv "Noblesse".
Impianto = gennaio 1995; Raccolta: 28 agosto -- 1 luglio 1997 (22 mesi); (Morisot, P.H.M. n. 386, 1987)

Potatura Potatura a Differenza (%)


classica "CORONA"

Lunghezza media stelo (cm) 74 84 + 15

Densità media fiore (g/cm) 0.49 0.56 + 16

Rendimento globale 234 168 - 28


(N. fiori/m2)

N. fiori di 1a cat. 180 155 - 14

N. fiori di 1a > 80 cm 63 97 + 53
Piegatura a polmone
COLTIVAZIONE FUORI SUOLO
COLTIVAZIONE DI ROSA IN
OLANDA
SUBSTRATO ARTIFICIALE: COCCO
ALCUNE CULTIVAR ATTUALI

Nome: Hocus Pocus


Produzione: 220 fiori per
m² per anno
Prezzo medio: € 0,32 per
stelo
Lunghezza stelo: media 40
cm
Durata postraccolta: circa
16 giorni
introduced:2004
Freedom (http://www.rosen-tantau.com)

Type: HT
Size: very large

Average stem length in cm: 70-90

Production: very good


(1,5 flowers/plant/month)

Vase life: good

Current production areas: South America, Mexico


Under trial in: Middle East, Asia, Ethiopia, Kenya

Special observations: Resistant to diseases. Became famous within


shortest time. Rosen Tantau’ shooting star in Columbia and Ecuador.
Variety recommended for the cool cultivation.
(http://www.rosen-tantau.com)

Akito® (dal 1998)


Milva® (dal 1998)
ALCUNE CULTIVAR
ALCUNE CULTIVAR
ATTUALI
Nome: Red Giant
Produzione: 170-250 fiori per
m² per anno
Lunghezza stelo: media 80
cm
Durata postraccolta: circa 16
giorni
ROSE PROFUMATE

Almeno 10 giorni di profumo intenso!


Eh dulcis in fundo
Vino
aromatizzato
con le rose

Risotto Marmellata
…….ecc. di rose
•Top 10 specie commercializzate in NL nel 2006 mercato di
Aalsmeer (tot. € 46.047.500)

Nome del prodotto Quant. Prezzo


Fatturato vendute (cent €)
Rosa 14.691.276 65.962.879 22
Crisantemo multifiore 7.378.418 25.799.212 29
Lilium 3.403.348 8.530.377 40
Gerbera 2.346.313 14.787.938 16
Crisantemo fiore unico 1.797.501 3.986.330 45
Anthurium 1.029.308 1.607.934 64
Cymbidium 996.836 369.956 269
Alstroemeria 813.798 5.293.074 15
Zantedeschia 799.031 1.198.799 67
Freesia 769.986 5.327.217 14

Potrebbero piacerti anche