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LA PROPAGAZIONE DELLE PIANTE

Lezione di Agronomia Territoriale


Prof.ssa Giuliani
PROPAGAZIONE DELLE PIANTE
La propagazione delle piante avviene secondo due indirizzi
fondamentali:
• per via sessuata o gamica della riproduzione;
• per via asessuata o agamica o vegeta8va della mol8plicazione;
LA RIPRODUZIONE
• Le piante si riproducono a9raverso il seme, che è il prodo9o
dell’unione tra il gamete maschile e quello femminile: questo 8po di
riproduzione si chiama gamica o sessuata.
In condizioni pedoclima8che ada9e il seme germina.
Propagazione per via sessuata o gamica
La propagazione per seme o riproduzione si o0ene tramite la semina; questa può
avvenire:
- all’aperto, in piena terra
- all’aperto, in contenitore
- in ambiente prote=o (serre, tunnel, “le=o caldo”, ecc.)
Si ricorre alla propagazione gamica per:
• propagare:
- cereali
- piante foraggere
- molE ortaggi
- molE portainnesE per alberi da fru=o
- piante forestali
- molte piante ornamentali
• o)enere nuove varietà
Propagazione per via asessuata o agamica
La propagazione vegeta.va o agamica può avvenire:
- per divisione
- per talea
- per innesto
- per propaggine
- per margo8a
- per micropropagazione

Si ricorre alla propagazione agamica per:


• propagare:
- alcuni ortaggi
- molte piante ornamentali
- fragola
- alberi da fru8o e mol. loro portainnes.
- vite e suoi portainnes.
LA PROPAGAZIONE PER TALEA
La talea è una porzione di organo vegeta2vo di piante, lunga da qualche cen2metro a
qualche decina di cm, che posta in favorevoli condizioni eme:e radici e germogli e forma
così una nuova pianta.

Le talee, in relazione alla posizione nelle piante da cui vengono prelevate, si dis2nguono in:
• talea di ramo: la più comunemente usata nelle specie arboree;
• talea di foglia: più comunemente impiegata in alcune piante da ornamento
• talea di radice: usata in alcune specie da fru:o

Le talee di ramo si dis2nguono in :

• erbacee: quando sono ricavate da germogli ancora erbacei


• semilegnose: quando provengono da germogli già̀ parzialmente lignifica2;
• legnose: quando sono formate da porzioni di ramo prelevate nel periodo invernale
(Talea con radici)
La RADICAZIONE
Le piante si possono dis,nguere in tre gruppi:
• piante che radicano facilmente, es: salice, pioppo;
• piante che solo in alcune situazioni formano gli abbozzi radicali: vite e olivo
• piante che radicano con molta difficoltà: la maggior parte dei fru3feri.
Nell’ul,mo caso si deve ricorrere ad altre forme di propagazione (innesto,
propaggine, margoAa)
• fisiologia della radicazione
• la radicazione è favorita da faAori:
-ormonali (auxine)
-nutrizionali
-ambientali
Altri fa)ori importan.
NUTRIENTI:
• La carenza di macro e microelemen. (P,K, Ca, Mg,) ostacola la radicazione.
Importante un equilibrato rapporto C/N
I carboidra. favoriscono la radicazione, ma ostacolano il germogliamento.
• Lo stato di salute e conservazione
Radicano meglio le talee di piante madri in buon stato nutrizionale e in forte
aBvità̀ vegeta.va.
• Tra:amen<
Epoca di prelievo. Varia con la spp. , dall’annata e zona. In molte caducifoglie
il prelievo avviene nel periodo invernale o inizio primavera.
Talea legnosa

Talea da foglia

Talea da ramoscello
CONDIZIONI CHE FAVORISCONO LA RADICAZIONE
• IL RISCALDAMENTO BASALE : è una tecnica che viene u-lizzata per le talee
legnose (prive di foglie). Le talee sono piantate in apposi- bancali nei quali
il substrato viene mantenuto ad una temperatura di 20 – 25 °C. Si u-lizzano
serpen-ne in cui circola acqua calda, o resistenze eleFriche.
• IL TRATTAMENTO CON FITOREGOLATORI (ORMONI- Auxine) consiste nel
traFare le talee delle specie che non radicano con facilità. Di solito ques-
prepara-, in pasta, liquidi o polverulen-, vengono applica- alla base delle
talee. La forma liquida è la più̀ usata in quanto risulta più precisa la
determinazione della concentrazione del principio aKvo.
• I SUBSTRATI DI RADICAZIONE: La natura del substrato di radicazione svolge
anch’esso un ruolo importante per il buon esito della radicazione. I
substra- usa-, sia in forma singola che in miscuglio sono: sabbia, torba, si
possono usare anche substra- prepara- pron-.
PROPAGGINE
La propaggine consiste nell’interramento di un ramo affinchè sviluppi
radici mentre questo si trova ancora unito alla pianta madre.

Pra9camente la propaggine si o:ene incurvando un ramo della pianta


che si vuole mol9plicare, in modo da interrarlo per un certo tra<o e far
sì che esso eme<a radici mentre la parte fuori terra eme<a germogli.
Si parla di propaggine semplice quando si interra la parte intermedia
del ramo, lasciando emergere l’apice (si o:ene un solo individuo)
PROPAGGINE
Si parla di propaggine semplice quando
si interra la parte intermedia del ramo,
lasciando emergere l’apice (si o6ene un
solo individuo)
PROPAGGINE
La propaggine si dice multipla
quando da un’unica pianta
madre si vogliono ottenere più
individui contemporaneamente.
MARGOTTA
Scelto un ramo da far radicare, si incide con un
coltello ben affilato e pulito la corteccia
asportando un anello di altezza più̀ o meno uguale
al diametro del ramo; tolta la corteccia, si sparge
sulla parte scortecciata un ormone radicante e lo si
circonda con terriccio o sfagno o torba.
Il tu<o va ricoperto da materiale plas>co
trasparente per la conservazione dell'umidità
necessaria e per osservare la formazione delle
radici.

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